Remo128
, 73 anni
Maschio
Milan, Italia
Ultima visita: 5 giorni fa
- 5 giorni fa Remo Racconto scritto dalla donna che ho conosciuto in chat ed incontrato successivamente: "Remo è un uomo alto, 50 anni, biondo occhi azzurri, il classico uomo che si definirebbe "distinto", Amelia sorride quando pensa a questi aggettivi per l'uomo che ultimamente frequenta. Intuisce una certa timidezza dietro al suo portamento eretto e questo le piace perché le comunica tenerezza. Però il modo "signorile" di Remo è una cosa che notano tutti…come quella sera al ristorante, la prima volta che si erano incontrati, al loro tavolo era venuto subito il proprietario del ristorante, benché nel ristorante ci fossero altri avventori e Remo non fosse mai stato in quel ristorante. Ufficialmente era un incontro di lavoro ma ben presto avevano finito per parlare di loro, raccontandosi. Amelia adorava la conversazione e trovare uomini brillanti capaci di ascoltare e di tenere una conversazione mai banale non era cosa di tutti i giorni, spesso le capitava di sostenere da sola la serata leggendo sulla fronte del suo accompagnatore a chiare lettere tipo insegna al neon: non mi importa di che parli purchè dopo tu me la dia. Remo le piaceva anche per quello. Nessun messaggio sublimale che diceva "ti voglio scopare!". Quella prima sera non accadde niente, se non un casto bacio sulla guancia alla fine della serata. Remo aveva espresso l'intenzione di fare una passeggiata prima di andare a dormire ed Amelia si era offerta di accompagnarlo e il rifiuto di lui l'aveva un pochino confusa. Qualche settimana dopo, con alle spalle conversazioni telefoniche, mail e frasi in chat piuttosto erotiche, Amelia si trovava in piedi, nel corridoio di un albergo, di fronte alla porta di una stanza dentro la quale sapeva c'era Remo che la stava aspettando. Era lì già da un paio di minuti, si stava chiedendo perché era così emozionata, con il fiato corto e con il cuore che le rombava nel petto. Avevano creato volutamente intorno a questo incontro delle aspettative particolari che rendevano tutto molto intrigante, ma Amelia non era una ragazzina…,eppure era emozionata e questa sensazione le piaceva moltissimo. Il sesso senza emozioni non le diceva molto. Finalmente si decise a bussare, all'interno sentì un lieve rumore e poi la porta si aprì. Amelia sorrise un po' imbarazzata, Remo era in camicia e pantaloni "d'ufficio", le stava sorridendo, fece qualche passo indietro per farla entrare e il suo sguardo l'avvolse dalla testa ai piedi, la squadrò dall'alto in basso, aveva una gonna al ginocchio e un cardigan, sandali con la zeppa e lacci alla schiava, poi le prese la borsa, l'appoggio sul letto e si baciarono a lungo le lingue ad esplorare le bocche, le mani che correvano sul corpo dell'altro…. Si sentiva come un'adolescente al primo incontro, emozionata, impacciata. Si staccarono e si sorrisero, lui le versò del vino in un bicchiere e ruppero il ghiaccio iniziando a parlare di lavoro. Si sedettero fuori in terrazzo, Amelia era imbarazzata perché Remo manteneva una certa distanza e lei aveva bisogno del contatto fisico era una necessità per lei. Dopo un po' Remo propose di iniziare a giocare, tra le cose che le aveva anticipato lui c'era proprio questo gioco con i dadi, tipo gioco dell'oca, con delle tavole che ad ogni casella avevano ovviamente una "penitenza" a sfondo erotico. Gioco che lei aveva trovato subito intrigante proprio perché sessualmente loro due non si conoscevano ancora. La prima tavola li fece rimanere entrambi nudi, i vestiti se li erano tolti uno alla volta come diceva il gioco. Amelia rise molto quando tra le penitenze c'era quella di nascondersi addosso il dado e il partner lo doveva cercare. Lei palpò Remo dappertutto (era rimasto solo con i boxer) prima di capire che se lo era nascosto dietro l'orecchio!! La seconda tavola li vedeva impegnati con penitenze che prevedevano di masturbarsi l'uno davanti all'altra, di mangiare dal sesso del proprio partner (Remo mise una mozzarellina freddissima tra le labbra della figa di Amelia, all'altezza del clitoride e la mangiò un pezzettino per volta eccitandola moltissimo) La terza tavola era fatta di penitenze sessuali, posizioni in cui fare sesso…..ma Remo decise di non continuare il gioco, fece distendere Amelia al centro del letto e la bendò. Poi le legò braccia e gambe al letto. Amelia si sentiva indifesa…braccia e gambe aperte…aperta allo sguardo di Remo senza sapere che cosa stava preparando quell'uomo che si era rivelato avere una grande fantasia ed un erotismo che le piaceva moltissimo. Non era la prima volta che si ritrovava legata ma la posizione era nuova per lei perché non solo era legata ma anche immobilizzata sul letto. Remo le chiese se era preoccupata, lei rispose di no, ma più sentiva Remo muoversi nella stanza e più l'eccitazione le saliva dentro…sentì che qualcosa la colpiva piano sui seni, poi sulle gambe, sulla pancia e ancora sui seni…..Remo la stava frustando con un gatto a nove code, ma piano, senza farle del male, eppure lei sussultava ad ogni tocco…..sentì qualcosa di freddo che le veniva "sbattuto" sulla pancia e sotto i seni…."che cos'è secondo te?" Le chiese lui. "Prosciutto" rispose Amelia. Lo sentì salire sul letto in ginocchio ed avvicinarsi a lei….la stava usando come piatto per il suo cibo….poi le versò del vino nell'ombelico e succhiò…….Amelia era fuori di se dall'eccitazione, era in croce su quel letto mentre lui la stava leccando, succhiando….era una cosa meravigliosa. Ad un certo punto lui prese le palline cinesi, due abbastanza grandi e del gel…. Amelia sentì il calore del gel sul clitoride e poi le palline che venivano strofinate lì e lungo tutto il suo sesso e poi Remo ne infilò una nella sua figa. Amelia sospirò forte, era molto eccitata e non vedeva l'ora di sentirsi riempita finalmente da qualcosa, da qualsiasi cosa. Remo infilò anche la seconda ed Amelia fece un piccolo grido. Poi lui comincio a masturbarla, si muoveva sempre più veloce sul suo clitoride, lei muoveva il bacino e sentiva le palline sbattere dentro di lei, quel peso piacevole al basso ventre che le davano le palline più lo stimolo di Remo….. Amelia venne gridando per quello che le stava facendo Remo ma anche per tutta l'eccitazione che aveva accumulato fino a quel momento e mentre veniva Remo si lanciò sui suoi capezzoli tormentandoli e pizzicandoglieli…….. Remo le tolse la benda e salì sopra di lei appoggiando il suo cazzo tra le tette di Amelia, la stava scopando così, scivolando avanti e indietro tra le sue tette, lei alzò la testa e cominciò a leccarlo… "ti slego"le disse Remo "perché voglio che tu mi tocchi". Remo aveva il membro bagnato ed era molto eccitato, Amelia lo leccò un po' così poi lui si distese sul letto e lei si mise tra le sue gambe leccandogli prima la zona sotto le palle, poi succhiandole avidamente ed infine concentrandosi sull'asta e sulla cappella mentre con un dito accarezzava l'ano dell'uomo…..ad un certo punto Remo le disse di girarsi e di alzare appena un po' il bacino. In quella posizione era esposta ancora di più allo sguardo di lui…le piaceva molto quella posizione, ma i giochi non erano ancora finiti. Remo prese un grosso vibratore, lo unse con il gel e giocò un po' con la figa e il buchetto di Amelia. Amelia era di nuovo sulla strada per un altro orgasmo….Remo la scopò così mettendole il cazzo dentro fino in fondo….sbattendo contro il suo culo….poi uscì, Amelia si sedette sul letto con Remo davanti a lei in piedi e lo riprese in bocca. Ora toccava a lui venire, lei raccolse il suo seno sotto il cazzo e lo prese in bocca mentre Remo si masturbava tra le sue labbra….lei sentì che era vicinissimo all'orgasmo e aprì la bocca per accoglierlo tutto dentro, la mano di lui sulla sua testa……… Remo venne dentro la sua bocca con un lungo gemito lei lo tenne dentro fino a che non smise di venire poi lasciò cadere un po' di sperma sul seno e mentre se lo spalmava sui capezzoli continuò a leccare il suo membro. 24972 0 16 anni fa
- 5 giorni fa Dalla chat alla realtà Sono le 17 e 30 di domenica. Debbo chiamarli, essere sicuro che stanno arrivando. "pronto, dove siete?" - "siamo a 40 km da Milano" - "ok, vi aspetto al Motel". Come è iniziata la storia? In chat stò cercando un pò di trasgressione. Donne (finte?), coppie (anch'esse finte?), maschi di coppia (forse veri?) e maschi (tanti e veri!). Punto tutto sui maschi di coppia: lì ho maggiori probabilità di trovare la trasgressione. Dopo un'ora di ricerche, capito su un lui che cerca per la sua lei un incontro. Chiamiamoli Mauro e Margherita. Gli chiedo se ha delle foto. Me ne invia una. E' una foto a corpo intero in perizoma e di spalle. Bene, non è la solita foto porno ginecologica, è una coppia vera. Inoltre lei è carina. Seconda foto: lei a quattro zampe vista di lato, un bel corpo ma senza volgarità . Di bene in meglio. Decidiamo di incontrarci domenica. Ci sentiamo per telefono sabato pomeriggio e riesco a parlare con lei (è necessario per non avere sorprese). Torniamo a domenica...... Arrivo prima di loro e mi faccio dare due stanze (è la regola nei motel..). Sono stanze molto "sensuali", stile casa d'appuntamenti. Arrivano...sbircio dalla mia finestra... lei scende dall'auto, ha una pelliccia nera e dei capelli nerissimi. Lui viene verso la mia stanza, lei entra nella loro. Abbiamo deciso di conoscerci prima tra uomini.... Gli dò la benda ed il collare che Margherita dovrà indossare. Lui la raggiunge ed io aspetto che mi chiamino. Vado, busso ed entro. Lei è lì, bendata, ancora con la pelliccia che copre tutto. Mi avvicino e apro la pelliccia. Sotto appare un vestito corto aderentissimo rosso, che lascia una spalla scoperta e stivali bianchi al ginocchio. Comincio a toccarla mentre Mauro stappa lo Champagne. Sotto ha solo un perizoma che appare sotto il vestito di maglina. Comincio a spogliarla. Ha un corpo bellissimo, con abbronzatura integrale. E' un piacere toccarla. Lei comincia a sbottonarmi la camicia mentre lui fa delle foto (è l'unica attività di Mauro prevista per la serata). Mi lecca i capezzoli, mi abbassa i pantaloni, mi tira l'uccello fuori dai boxer e comincia a masturbarmi. Ci sa veramente fare. Mauro l'aiuta a sfilarsi il perizoma per non farle interrompere la masturbazione. Siamo nudi e le nostre mani lavorano sul corpo dell'altro. La porto sul letto e comincio a leccarla tutta. La sua lingua mi chiede di baciarla sulla bocca, nella bocca, sulla faccia. Mi chiede di dirle delle porcate, di trattarla da troia. E da troia si comporta: mi prende il cazzo in bocca e lo succhia con avidità , mi inghiotte le palle mentre me lo stringe tra le mani. Lui continua a fotografare. Ora siamo uno sopra l'altro per un 69. Sul soffitto lo specchio riflette i nostri corpi avvinghiati. "Spogliati" dice lei al marito, che ubbidisce. Le monto sul viso ed affondo il cazzo nella sua bocca, mentre Mauro lecca la figa. Si agita, sta godendo. Approfittiamo del suo stato per legarla al letto a gambe larghe. La scopo a fondo in quella posizione. Ora passiamo alle dolcezze: panna montata sul suo corpo, da leccare e mangiare. Un dessert prelibato. Per finire, tutti nella Iacuzzi per togliere lo zucchero. Siamo pronti per festeggiare la serata davanti ad un bel piatto di pesce ed un buon Verdicchio. 25515 0 16 anni fa
- 5 giorni fa IL TRIO Ero su una chat per passare il tempo, sono entrato in scambio di coppie e mi ha attirato un nick "i birichini". Ho chiamato in pvt convinto di essere buttato fuori. "Disturbo?"... sorprendentemente mi rispondono "Dimmi pure, chi sei?". Sarà il solito maschio che si passa per coppia. Vado avanti, non avevo molto da fare. "Di dove?...Età ?...." solito approccio iniziale ma molto corretto senza forzature. "Sono un singolo che vuole fare esperienza con una coppia". "Siamo una coppia che incontra coppie ma a volte anche singoli, ma siamo molto esigenti. Ci vorrà tempo per capire se sei adatto a noi". Ci scambiamo le mail e ci inviamo qualche foto. (consiglio: se la cosa è seria, niente foto ginecologiche..). Le chiaccherate via mail sono lunghe, eleganti e sempre in tema. Dopo un mese di mail ci scambiamo i cellulari. Al telefono sembriamo due persone normali che parlano di cose normali. Decidiamo di incontrarci, in occasione di un suo viaggio a Milano. Lo invito a pranzo fuori. Ci troviamo simpatici, lavoriamo in settori simili. Ho sempre dubbi. "Io sono etero". "Anche io". Ma sarà il lui di una coppia? Mi fa parlare al telefono con lei. "E' donna ed ha una voce molto sensuale". Decidiamo il programma per un week end insieme. Lei, che non ha visto le mie foto, non dovrà vedermi, sarà bendata. Passa un altro mese e programmiamo l'incontro in un appartamento di un agriturismo in toscana. Loro arrivano prima di me e si preparano. Lo chiamo quando sono a 100 metri dall'agriturismo. La porta è aperta, "dove siete?" "sali le scale". Nella sala lei è in piedi, al centro della stanza, bendata (con una mascherina d'aereo superlusso che avevo dato a lui) e tremante. Ha un vestito corto rosso, scarpe nere con i tacchi. " Ciao Birichina, eccomi". Ha la pelle d'oca. Cominciamo a scherzare toccandola, "di chi è questa mano?". Poi mi accuccio dietro di lei mentre lui rimane di fronte toccandole il seno. Comincio ad accarezzarle le caviglie (è estate non porta calze). Risalgo piano piano. Ginocchia, coscie, alzo la gonna arrivo alle natiche. Sono sode e scoperte, ha un perizoma nero. La gonna è in vita, lui la prende e sfila il vestito dalla testa. Ora è in reggiseno e perizoma neri. Infilo le mani dentro il perizoma e vado a scoprire la forma del suo sesso. E' totalmente depilata. Abbasso il perizoma mentre lui toglie il reggiseno. Le allargo le gambe e comincio a leccarla dove è più sensibile. Lui fa lo stesso sui capezzoli. E' bagnata. Noi siamo vestiti, io in giacca e cravatta. Sempre bendata la portiamo sul letto. Ci spogliamo e mettiamo sul letto, nudi con lei sempre bendata. Appena sdaraiati lei me lo ha preso in bocca senza aspettare che mettessi il preservativo. "Aspetta, è meglio proteggersi". Messo il preservativo, mi sono sdraiato mostrando il mio sesso eccitato e lei, a quattro zampe, a tastoni, lo ha messo nuovamente tra le sue labbra aiutandosi con le mani. Lui, vedendola nella posizione adatta, si è avvicinato al suo posteriore ed ha cominciato a toccarla con la mano tra le coscie. Era molto eccitante vederla bendata con il mio cazzo che entrava ed usciva dalla sua bocca. Lui, quando era ben bagnata, ha iniziato a penetrarla da dietro; ogni sua spinta si propagava, attraverso il corpo di lei, fino al mio cazzo. Preso il ritmo, i nostri respiri si sono fatti più affannosi. "Ora invertiamo i ruoli" disse lui. La portiamo sul bordo del letto dove, sempre a pecoroni, ci permette di stare in piedi e, a me, di prenderla da dietro e, a lui di infilarle il cazzo in bocca. Ora dobbiamo tenere un ritmo regolare per non soffocarla. Dalla bocca escono dei mugulii di piacere attutiti dalla presenza del cazzo di lui. Non vogliamo venire adesso. La stendiamo sul letto a pancia in su. Lui si mette a cavalcioni sulla sua testa strusciandole il suo grosso cazzo sul viso e mettendolo nuovamente in bocca. Io le piego le gambe sullo stomaco per aprirle le coscie e la penetro nella figa bagnata. Siamo sudati e bagnati, vicino all'orgasmo. Lei è sempre bendata. Quando i nostri respiri ci dicono che stiamo per venire, le tolgo la mascherina e ci guardiamo negli occhi, per la prima volta. Ci fissiamo continuando a scopare. Non chiudiamo mai gli occhi, è eccitante scoprire il nostro sguardo mentre i nostri sessi sono in azione. Andiamo verso l'orgasmo attraverso due percorsi che portano entrambi al cervello: dal sesso e dagli occhi. Senza mai smettere di guardarci abbiamo uno dei più intensi orgasmi che abbiamo mai avuto. Lui, che si era messo a guardare la scena masturbandosi, eccitatissimo le viene sul seno. Bagnati, esausti appiccichiamo i nostri corpi per sentire le ultime vibrazioni: lei coperta dai nostri corpi. "Ciao, piacere di conoscerti, hai dei begli occhi". "Anche tu hai uno sguardo attraente". Scopro che ha un bel seno e comincio ad accarezzarlo con dolcezza. Lei ci accarezza i cazzi che ancora mantengono l'erezione. Decidiamo di festeggiare l'incontro andando a cena sul mare. Doccia, vestiti e via a cena. 26870 0 16 anni fa