eli e franco
, 26/30 anni
Coppia
Milan, Italia
Ultima visita: 14 anni fa
- 14 anni fa sera a sorpresa Silvia non lo sapeva che quella sera per Luca era speciale. Aveva nevicato tutto il giorno e un manto bianco si era steso su tutta la campagna emiliana, dando un po’ di luce alla notte altrimenti nera. Si incontrarono come sempre sotto casa di lei, lui con la sua divisa da ufficiale dell’aeronautica, che lei adorava, lo rendeva molto sexy. Silvia come sempre aveva impiegato più di un’ora a prepararsi. Si era depilata con cura anche le parti intime, per essere morbida e liscia a qualsiasi contatto. Aveva spalmato sul suo corpo una crema profumata, quel meraviglioso corpo di ventenne, sodo agile snello ma allo stesso tempo formoso. I capelli lunghi e biondi incorniciavano un viso dolce e malizioso, la pelle pallida come la luna di quella sera era quasi iridescente. Le labbra carnose e rosee si schiusero in un sorriso non appena vide la macchina apparire in fondo alla via. Lui accostò un momento e lei salì in macchina, quel movimento con il cappotto aperto aveva fatto trapelare le calze autoreggenti sotto il corto vestito di seta nera, lui sentì un brivido a quella vista ed un piccolo inturgidimento del membro, che già iniziava a risvegliarsi sotto i pantaloni. Un bacio tenero e sensuale allo stesso tempo, la gioia di stare insieme li aveva avvolti all’improvviso come sempre quando si incontravano. Lei lo guardò felice, quell’uomo sexy, atletico, dai grandi occhi blu, dalle labbra morbide che diventavano irresistibili aperte in un sorriso era tutto quello che desiderava in quel momento. Era così eccitante lui con quei cortissimi capelli biondi, che altrimenti sarebbero esplosi in mille ricci capricciosi, ed era così eccitante per lei sentirsi ammirata. Lo guardò e per un istante si sentì annegare nel languore di quello sguardo caldo e aperto come un cielo in una fresca mattina di primavera. “Dove mi porti stasera ? Le strade sono poco praticabili con tutta questa neve “ “Non voglio andare tanto lontano, ti va di bere qualcosa ?†“Sì magari, ma me ne starei volentieri in un posto tranquillo†“Sicura ? Non hai desideri particolari ?†“No, mi basta stare con te†“Va bene, allora decido io – chiudi gli occhi†Lei divertita dal gioco, chiuse gli occhi sorridendo e si lasciò condurre da lui e dalla sua auto dove lui voleva. La macchina andava lentamente e non si sentivano rumori di altri veicoli o traffico, fino a che l’andatura rallentò e dolcemente si fermò “Ora puoi aprire gli occhi†disse Luca. Silvia si guardò attorno, erano in una strada isolata, una delle tante che costeggiano gli argini del fiume Po’. Aveva smesso di nevicare ed il cielo era stellato, freddo e luminoso allo stesso tempo. Il terreno era completamente coperto di neve intatta, il bianco tutt’attorno sembrava quasi avesse fermato il tempo. Luca la baciò dolcemente, con sensualità “Vuoi qualcosa da bere ?†disse aprendo il cruscotto della macchina e facendo uscire una bottiglia di ottimo Ferrari e succo di pesca. “Che bello ! Che sorpresa !†Le sembrava di vivere una favola. “Oggi sono sei mesi che stiamo insieme e volevo festeggiare !†“Allora auguri amore !†E allegramente brindarono alla loro storia appena sbocciata, che stava procedendo a gonfie vele. Lei intanto si era aperta il cappotto e i suoi seni sodi ammiccavano da una generosa scollatura “Brr che freddo !†Non aveva mai sopportato le basse temperature, e lui pronto “Vieni qui ti scaldo ioâ€. Iniziarono a baciarsi dolcemente, le loro lingue si toccavano e scivolavano dentro e fuori le loro labbra incollate, in una danza prima leggera e poi sempre più passionale, sempre più profonda. Era un’esplorazione dei sensi, una scoperta del gusto, ed intanto in turgore aveva alzato il membro di lui sempre più stretto i pantaloni. Luca prese a baciarle il collo e con la mano toccava, palpava esplorava i seni, accarezzava le gambe arrivando fino alla giarrettiera delle calze autoreggenti, ed ancora più sù dove un calore si era diffuso radiando nel ventre e bagnando le mutandine. Vista l’esplosione nei pantaloni di lui, Silvia aprì la lampo ed il bottone, subito si liberò l’uccello, lungo, dritto e duro, ricoperto da pelle liscia come il velluto. Non poteva resistere e lo accarezzò prima sfiorandolo, poi lo prese con la mano cominciando a far scendere e salire con movimenti ritmici e lenti quel tessuto magnifico. Ma no, non le bastava. Mentre la mano di lui si era insinuata nelle mutandine ed esplorava la passera già allagata, lei si chinò e lo prese in bocca, riempiendosela tutta, iniziando a baciarlo, a limonarlo, come fosse stato il più delizioso gelato, il più buon lecca lecca assaggiato fin ora. Luca nel frattempo era riuscito a toglierle il micro perizoma nero ed aveva slacciato il reggiseno, per accarezzare meglio i seni di lei, per sentire meglio i capezzoli inturgiditi che si rizzavano da quelle morbide colline. Tutto era magnifico e Silvia desiderava sempre di più essere riempita da quel grande e durissimo cazzo ma lui la fermò un momento. “Aspetta le disse – Vuoi fare una cosa per me ?†“Qualsiasi cosa (tanto era eccitata)†“Allora scendi, mettiti davanti alla macchina e balla per me†Lei sorrise maliziosa, scese e si mise davanti all’auto, illuminata dai fari. La neve era ghiacciata ma non ci fece caso. Con la radio a tutto volume, la musica riempiva di calore in quella notte silenziosa. Ancheggiando iniziò a ballare, facendo ben vedere quel corpo sensuale, mostrando i seni, il pube depilato, divertita ed eccitata nel vedere lui così preso da quella danza. Poi vide che lo di Luca sguardo cambiò direzione, alla sua destra. Mentre ballava Silvia si girò con noncuranza e vide un giovane, vestito da contadino, immobile dietro loro. Era un bel giovane moro, alto e robusto, tutto rosso in faccia perché si era trovato di colpo davanti una scena che mai avrebbe pensato di vedere. Era uscito solo per controllare di aver chiuso tutti i recinti e per far fare un giretto al cane che stava dietro di lui. Imbarazzato si era fermato perché non sapeva che fare. Non voleva essere di troppo, non voleva disturbare, ma allo stesso tempo non riusciva a togliere gli occhi da quella bella bionda che mezza nuda ballava sensuale tra la neve. Lei si bloccò per un istante, ma Luca era già uscito dalla macchina e con sguardo sicuro le fece cenno di continuare, di non preoccuparsi. AndandoLe incontro disse che non c’era niente da temere, quel ragazzo era rimasto fermo e non si sarebbe avvicinato. Lei in realtà si era un po’ raffreddata, ma Luca iniziò ad accarezzala sapientemente, a baciarla con passione, con impeto, infilando la sua lingua fino in fondo alla gola ed infilando le sue mani dove ben sapeva. Una parte di lei sarebbe scappata impaurita, ma era tardi ormai, era tanta l’eccitazione, e tanto bello era sentirsi palpata e ammirata che si disse “chi se ne frega†e si dedicò completamente a lui. Lo accarezzò, si chinò con fervore a baciargli l’uccello. Lo prese in bocca con passione ed energia quasi lo volesse ingoiare tutto, tenendo con una mano i pesanti testicoli e allo stesso tempo strizzando il culo di lui . “Che buono, che bello !†Pensava, era completamente posseduta da quell’uomo e completamente si sarebbe donata a lui. “Alzati !†Le disse Luca con autorità e subito la fece sdraiare sul cofano della macchina, supina con le gambe larghe. Lei non desiderava altro. Prendendo le cosce con le mani la penetrò con decisione, un colpo, due colpi, Silvia era sempre più bagnata e mugolava in preda al piacere. Poi lui, si accostò al suo orecchio e le disse con un sorriso malizioso “mi piacerebbe tanto farlo partecipare … purchè lo voglia anche tu!†Come poteva resistere lei in quel momento, scossa da ogni affondo, presa dal desiderio di essere posseduta ancora di più “Tutto quello che vuoi, purchè tu badi a me â€. Luca fece cenno allo sconosciuto di avvicinarsi, era bello in viso, imbarazzato, divertito con gli occhio neri lucidi dall’eccitazione. “Ti piace la mia donna ?†“Sì†rispose l’altro con la voce rotta dall’emozione. “La senti come gode ? – alludendo ai gemiti di lei sempre più forti sotto le spinte del suo cazzo – non è una magnifica troia ?†“Oh sì†disse l’altro che aveva inziato a toccarsi i pantaloni nel punto dove un duro rigonfiamento sra spuntato. “Lo sai che è bravissima e succhiare ? Vorresti che te lo succhiasse ?†“Certooo ! “ disse pronto il giovane con un sorriso e si slacciò la cintura ed i bottoni della patta, lasciando uscire un cazzo duro di enormi dimensioni. Poi Luca rivolto a Silvia con la voce roca “Vero che sei la mia splendida troia, lo succhieresti per me ? Mi farebbe davvero molto piacereâ€. Lei non capiva più niente, era scossa e bagnata, con le gambe spalancate, aperta da un cazzo lungo e duro come il marmo che scivolava velocemente con ritmo dentro e fuori di lei, un altro cazzo le si era messo davanti al viso, enorme, grosso e non potè far altro che prenderlo in bocca. Non era buono come quello di Luca, non era amato, ma la sensazione di essere presa da più cazzi la stava facendo impazzire di piacere. Inizio subito a leccarlo sapientemente, muovendo la mano su e giù , nel frattempo Luca la spompava con forza, sempre di più sempre più in fondo, lei gemeva succhiando, urlava dal godimento. Cazzi sotto, cazzi sopra, aveva due cazzi tutti per sé ed i due proprietari le gridavano eccitati “Brava, forza, umh, che bello ! Come succhi bene, come lo prendi bene ! “ I gemiti diventarono grida e le grida si unirono all’unisono in una goduta generale, mentre lei emetteva suoni gutturali, Luca diceva “Si troia godooo, si come godo beneeeeâ€e lo straniero spruzzava di sperma il collo ed il petto di lei. Rimasero un minuto a godersi quel grande, meraviglioso esplosivo orgasmo. Poi si guardarono negli occhi, Luca innamorato più che mai per il grande regalo ricevuto, il ragazzo soddisfatto e felice per quell’esperienza, lei completamente persa nei grandi occhi blu del suo amore. Lo straniero si rivestì in fretta, ringraziando entusiasta per quel regalo inaspettato. Silvia e Luca rientrati in macchina e rivestiti si guardano felici dicendo entrambi simultaneamente “Grazie amore ! Una bella sorpresa!†5613 0 15 anni fa
- 14 anni fa anniversario Era la sera del nostro anniversario, io e mio marito dopo una cena deliziosa in un bel ristorantino abbiamo deciso di andare in un club privè. Era da tanto che me lo chiedeva ed io ero un pò titubante, ma incuriosita, così ho deciso di accettare. Lui aveva sentito parlare di un locale molto ben frequentato e così siamo entrati là . All'ingresso, dietro la porticina chiusa abbiamo dovuto lasciare i nostri nomi ed i nostri documenti, mi batteva forte il cuore ma ero divertita da questa nuova esperienza. Siamo entrati, era pieno di gente, chi ballava, chi chiacchierava allegramente e c'era buona musica. Mi è sempre piaciuto ballare e anche se lui (lo chiamerò Jhonny) non è un ballerino provetto, adora guardarmi. Così ci siamo riscaldati un pò sulla pista,guardandoci negli occhi e sfiorandoci i corpi a tempo di musica. Poi dopo aver bevuto qualcosa è arrivato il momento di entrare nel area privè. Mi ha subito colpito il fatto che alzate le pesanti tende rosse la musica è diminuita di botto, lasciando spazio a rumori soffusi che subito non avevo individuato. Ci siamo presi per mano e piano piano abbiamo cominciato a camminare lentamente lungo il buio corridoio che costituiva il privè vero e proprio. Un calore mi invase tutt'attorno e gemiti prima lontani poi sempre più forti arrivavano all'orecchio.Nella penombra un intreccio di corpi si muoveva al ritmo primordiale che impone l'atto sessuale e di lato tanti occhi rapiti erano fissi sulle persone che agivano da attori in quel momento. Siamo passati oltre ed il mio respiro si è fatto più lento, più caldo. Quegli ansimi mi entravano nelle viscere producendo una lenta eccitazione, piano piano seppur contratta, mi stavo abbandonando a condividere al piacere che sentivo in quei respiri, in quei "si ancora" in quei "è bellissimo", e lo stesso calore lo sentivo nei corpi che incrociavo, che sfioravo in quello stretto corridoio. Il contatto infatti era necessario per poter andare avanti, e subito non mi ero accorta che una mano stava sfiorando la mia spalla (avevo un vestito da sera nero molto scollato, tenuto da spalline sottili). La mano mi accarezzò con più insistenza, ma con dolcezza, mi girai pensando di vedere un uomo magari solo ... ed ecco invece vidi una coppia e mi accorsi che era lei che mi stava accarenzando. Strinsi la mano a Jhonny che stava andando avanti per bloccarlo e gli dissi con la gola secca per l'emozione "una ragazza mi ha accarezzato" e lui dolcemente "e tu non vuoi fare nulla ?". Mi girai verso la coppia che era rimasta qualche passo più indietro per guardarli meglio, mi avvicinai, lei era bellissima. Alta, con lunghi capelli biondi che le incorniciavano il viso, un seno prosperoso che sbocciava da un bustino strizzato, due spalle dritte ma allo stesso tempo tornite e femminili. Le accarezzai i capelli morbidi e lucenti in quella penombra strana, piano passai ad accarezzarle il viso, rapita da quella dolcezza e forte sensualità . La pelle era ambrata segno della recente abbronzatura (era settembre), le guance vellutate come petali di rose ed il naso aquilino a dare carattere all'intera figura. Era per me irresistibile, soprattuto quello sguardo preso ma non aggressivo, che mi fece nuovamente accarezzare le sue guance e lievemente scendere al suo collo, alla scollatura.Non so cosa mi era preso, ma ero letteralmente impazzita per lei. Senza pensare più a dov'ero ed alla gente che mi stava intorno, tremando per l'emozione e l'eccitazione le sfiorai le labbra con le dita e piano la baciai sulla bocca socchiusa, e da quella bocca una lingua dolce prese la mia e cominciai a baciarla con passione in un turbinio di emozioni ed un'eccitazione profonda. Avevamo iniziato ad accarezzarci sempre più freneticamente ed a spostarci, grazie all'intervento dei nostri compagni, lungo il corridoio fino ad arrivare ad un materasso grande incorniciato da acquari trasparenti, che facevano vedere ma non permettevano l'intervento diretto dei presenti. Ci mettemmo così in ginocchio su questo grande letto una di fronte all'altra, mentre i nostri uomini dietro di noi avevano iniziato a spogliarci. Jhonny mi accarezzava, mi spogliava e mi baciava (adoro sempre il suo corpo caldo dietro di me) ed anche la bellisima bionda veniva spogliata davanti a me, rivelando un seno fiorente e sodo, capezzoli piccoli che al contatto con le mie dita si irrigidivano in un brivido di piacere. Jhonny prese quindi ad accarezzarmi il culo, col suo modo deciso e seducente, a mano piena me lo palpava, facendo colare dalla mia fessura gocce di liquido lucente, poi piano piano mi fece scivolare via il vestito con un movimento che ben conoscevo. Intanto io continuavo a leccare, palpare, baciare la bionda senza quasi capire cosa stessi facendo. Ero talmente eccitata che quando Jhonny mise la sua mano nelle mie mutandine mi trovò già completamente bagnata.Sentivo il suo cazzo duro contro il mio culo e questo mi faceva letteralmente impazzire, presto mi invase la bramosia di essere pentrata e girando il collo per baciarlo e slinguarlo gli dissi "spogliati presto, mettimelo dentro!" Non se lo fece ripetere due volte ed in tre secondi me lo ritrovai tutto nudo dietro, pronto a penetrarmi. Gli salii a cavalcioni restando sempre girata verso la bionda che nel frattempo era già stata penetrata e il suo compagno se la stava sbattendo con vigore. E sguish ... il cazzo duro ed imponente di mio marito venne quasi risucchiato dalla mia figa assetata, e mi invase con la sua carnalità e lunghezza, poi Jhonny, che sa quanto mi piace mise una mano davanti ed iniziò a masturbarmi con destrezza (è molto bravo con la mano). Nel frattempo con una mano sul seno della bionda ed una mano sul braccio di Jhonny stavo letteralmente impazzendo di piacere, e con un movimento assatanato iniziai una spiecie di danza col bacino, avanti ed in idietro, su e giù contemporaneamente, seguendo il percorso di quel cazzo di marmo, deliziata dai baci di lui e dal vedere quella splendida creatura davanti a me, eccitata come me, con lo stesso sguardo bruciante. Chinandomi in avanti e assumendo la posizione del cagnolino mi avvicinai al suo viso e lei fece lo stesso. Iniziammo con furore a baciarci, mentre mio marito, messosi in gionocchio, mi penetrava con forti colpi ben assestati, sempre più forte, sempre più in fondo , sempre di più ..." oh siiiiiii ..... siiiii vengo vengo vengooooo " gridai, e lei davanti a me scossa da brividi violenti venne ansimando con suoni gutturali. Anch'io tremai tutta mentre Jhonny eccitato più che mai mi scopava con tutta la sua voglia, poi si staccò, mi mise sdraiata e sopra di me toccandosi con la mano, venne a fiotti abbondanti, inondandomi la faccia, il collo ed il seno con il suo sperma caldo e profumato. Rimasi alcuni istanti lì a godere quel piacere infinito, e poi finiti gli effetti dell'orgasmo, mi ricordai dov'ero. Rivestendoci tutti insieme ci scambiammo i ringraziamenti ed i complimenti senza chiederci i nomi. A casa quella notte io e Jhonny facemmo di nuovo l'amore con la stessa passione e ardore di qualche ora prima, perchè il sesso, se è buono, ti lascia sì soddisfatto ma ben presto ritorna la sete.Questa è stata la mia prima volta in un club privè: davvero magica 4647 0 15 anni fa