corallium
, 44/43 anni
Coppia
Milan, Italia
Ultima visita: 1 anno fa
- 1 anno fa Esperienza 5 - Il videoamatore “Non è possibile! Ti dico che non ne voglio sapere di una simile iniziativa!”Marco risponde serafico: “Ma dai! Non è mica una condanna a morte! Magari ci trovi anche del divertimento in una cosa di questo genere. Ogni tanto è necessario fare anche qualche passo avanti.”“Non discuto che si possano fare passetti avanti… ma questo …no … mi imbarazza troppo.”“Dai cucciola è solo un gioco in fondo…. cerchiamo di viverla in scioltezza….”Era cominciata così una discussione su una classica proposta da “maschietto” … aggiungerei “perverso”.Lui doveva partire per motivi di lavoro e, come spesso accade, mi propose di seguirlo: sono sempre momenti dolci, quelli in cui siamo solo noi e non abbiamo attorno il mondo che ci circonda usualmente. In queste occasioni riscopriamo la vera essenza del nostro amore…. e.... anche un minimo di trasgressione.... ma questa la consideravo proprio una “proposta indecente”.In pratica voleva che al posto di autofilmarci, come sempre facciamo, invitassimo una persona a farlo.Non sapevo come contrastare una simile iniziativa se non dirgli di no e basta…“Tesoro… ma cosa ci potrà mai essere di male? In fondo quando siamo in un privè dove altri ci guardano … che cambia?”Odio quando mi mette con le spalle al muro… mi sento un gatto che fa vedere gli artigli ma è incapace di reagire di fronte ad un nemico soverchiante. “Si, ma quelli ci guardano e basta…. così …. è… è diverso! E’ come avercelo addosso… è una violazione della mia intimità!Mi sentivo soddisfatta, sembrava una risposta risolutiva…..“La tua intimità? Ma come puoi parlare di intimità quando ti sei trovata con quattro o cinque uomini a meno di un metro di distanza, con i loro uccelli duri che si accarezzavano mentre godevi con me come una matta?Non sapevo cosa rispondergli…. “Si, ma li era un contesto diverso….. comunque fai quel che vuoi, poi vedremo….” Accidenti mi frega sempre. ..ho pensato in quel momento. Vabbè… vedremo cosa succederà, al massimo mi nascondo….Avuto questo assenso un po’ tirato con la corda, per qualche giorno non ne abbiamo parlato più, ma (in confidenza) … ero molto preoccupata….Nei giorni successivi vedevo Marco spesso al PC, su siti che non conoscevo….. Ad un certo punto la mia curiosità femminile prevalse e gli ho chiesto: “… ma questo è un nuovo sito?”Lui con tranquillità mi rispose: “Si … vedi…. i diversi siti hanno delle connotazioni territoriali…. perché alla fine molti utenti vogliono incontrarsi, per cui un sito che opera in zona Milano è difficile che venga troppo visitato (con interesse non virtuale) da uno di Palermo. Le stesse pubblicità di club o di locali la dicono lunga sulle collocazioni territoriali.”“… e allora? Perché sei su questo sito?”“Visto che ci spostiamo al sud è meglio trovare un videoamatore locale….”“Forse è meglio non trovarlo del tutto!” ribadisco…Ma eccolo che si rituffa nella ricerca dei contatti, senza quasi ascoltarmi….“… e come mai ci perdi così tanto tempo?”“… la ricerca… deve essere fatta in modo scientifico. Guarda che non è facile trovarne uno con le ‘doti’ giuste.”La frase li, per lì non mi era apparsa niente di che… per cui non le ho dato peso più di tanto”.”… poi sai, ci sono tanti millantatori…. molta gente scrive di avere quel tipo di dote e poi non è vero… bisogna controllare le referenze… insomma …. vorrei uno che sappia il suo mestiere… “.“Guarda... che stai rischiando di fare una brutta figura!” gli dico con fare minaccioso….. e lui guardandomi perplesso risponde “… in che senso? Vorresti punirmi? In sua presenza mi punirai per l’affronto che ti faccio?”“Non ti dico niente…” e chiusi lì la discussione….Arriva il fatidico giorno della partenza senza occasioni per discutere ulteriormente della cosa. Durante il viaggio mi dice che forse ha trovato la persona giusta e che l’incontro, orientativamente è fissata per domenica. Iniziai un periodo di ansia incredibile… sentivo le pulsazioni cardiache aumentare… ma in fondo mi dico “di cosa dovrei preoccuparmi? Non può succedermi niente…” ma se al cuor non si comanda sono sicura che alla testa molto meno e quindi iniziavo a sentire un senso di blocco nella respirazione… cercavo di scacciare quelli che in psicologia vengono chiamati pensieri negativi.. Giovedì, e venerdì dedicati al lavoro e sabato allo shopping…. Sabato sera durante una bellissima cenetta romantica e dopo qualche bicchiere di vino (secondo me aveva pianificato tutto) mi accenna all’argomento. “Sai, ho sentito Achille, il videoamatore, dice che ha problemi di sera, per cui la cosa è fissata per il pomeriggio…. si pensava di andare in una pineta qui vicino. Potremmo fare qualche cosina in macchina in modo che lui simulerebbe i guardoni a cui non sei così disabituata…”“In pieno giorno...? No, non ci penso nemmeno…..Un conto è quando sei avvolta dal buio che neanche ti rendi conto che qualcuno ti guarda dal finestrino, e la luce accesa all’interno ti acceca la vista verso l’esterno… un conto è farlo in piena luce del giorno vedendotelo addosso.”Lui tranquillo: “ … se preferisci ti bendo… “ e scoppia a ridere….Sono un po’ troppo brilla per reagire … e inizia a baciarmi sul collo… sento una scossa che mi attraversa il cervello e scende lungo la schiena…. non capisco più niente…. mi dice “lo sai che questo ristorante ha una bella terrazza sul mare? Dai vieni che andiamo a vedere le luci sul golfo!” e così dicendo mi prende per mano e mi porta su questa stupenda terrazza. L’aria non è troppo fredda anche se è aprile: la brezza marina porta i profumi di zagare. Da dietro mi bacia sul collo e la sua lingua si insinua nel padiglione auricolare penetrandomi. Percepisco il suo desiderio e dopo poco sento la sua rigida presenza premere appoggiata alle mie natiche….. Mi muovo dolcemente come in una lambada sensuale rispondendo alla sua eccitazione con la mia… sento la sua mano forte tra i capelli e la dolcezza si trasforma presto in voluttà …. in qualcosa che è solo nostro…. quel misto di forte desiderio e dolcezza… che io amo e che solo lui sa darmi… preme con forza…. lo sento turgido contro di me… non so se è il vino o l’eccitazione… mi sento fusa…. mi allunga una mano sotto il vestito corto e aderente ad incontrare la carne alla fine del pizzo delle autoreggenti…. insinua le dita sotto gli slip…. sono fradicia .. le sue sapienti dita si intrufolano tra le grandi labbra e mi penetra ….. prima con un dito e poi con due. Mi appoggio al cornicione in cemento con le mani perché le gambe tremano…. sfila le dita appiccicose e me le porta sotto il naso, poi sulle labbra….. ed infine non resisto e apro la bocca vogliosa che viene penetrata da quelle dita forti…. il sapore è forte e non mi dispiace, con lui ho imparato anche questo. La mia lingua scorre ad incrociare nella bocca le sue dita ..... inizio a succhiargliele con forza e lui, che lo sente, diventa un toro assatanato. Mi alza il vestito e mi sfila gli slip che mette in tasca non prima di averli assaggiati con lingua e naso. “Se arriva qualcuno?” Gli dico con una voce ormai ridotta ad un flebile sussurro. “Lo facciamo partecipare.” Mi risponde lui prendendomi in giro…. Si è sfilato con fatica il suo grosso uccellone dai pantaloni e sento che lo usa come un mazza picchiettandolo sulle mie natiche…. lo desidero….. sento tutta la sua durezza……. ora lo voglio dentro. Sento la sua cappella con i suoi 17 cm di circonferenza appoggiarsi alle grandi labbra. Con abili movimenti lo struscia su tutta la mia area ipersensibile, dal clitoride fino al buchino posteriore con lenti movimenti. Gli attimi diventano secoli, sa che mi sta torturando e ci prende gusto…. sa che una lunga attesa mi darà un grande piacere ma adesso non ce l’ha faccio più…. lo voglio dentro… la sua mano è tra i capelli ora li stringe provocandomi quel dolore che piace alla sua devota ancella…. si ferma con la punta del glande appoggiata all’imbocco della passerotta e mi chiede ”Cosa vuoi?” Non stò capendo più niente mi sento una cagna in calore…. … quasi senza voce gli rispondo “voglio il tuo (c...)” … a quel punto mi strattona per i capelli e con un solo colpo di reni mi penetra infilandomelo fino alla radice… lancio un urlo e non mi importa se ci sia qualcuno in zona, lo faccio e basta, ormai sono in un altro mondo, in un’altra dimensione. Mi sbatte con forza fino ad arrivarmi al collo dell’utero e io rispondo ai suoi colpi con l’immenso piacere che questo mi provoca… inizio ad avere i primi orgasmi… sono intensi e profondi…… il suono gutturale della mia voce si leva in quel silenzio irreale… si ferma… lo imploro di continuare e lui per tutta risposta si bagna di saliva il pollice e lo appoggia sul mio buchino posteriore e inizia a premere… conosce troppo bene i miei punti deboli .. cerco di muovermi avanti e indietro e lui inizia a farlo entrare… ricomincia a muoversi solo quando arriva ad infilarmelo tutto fino alla base…lancio un urletto.... mi piace…. è una cosa che mi manda in estasi…. Dopo un po’ di questo giochino mi chiede “Vuoi che sostituisca il dito?” lui sa già cosa voglio ma vuole tenermi sul filo… sa che lo desidero.. sa come adoro essere presa dietro…. “Sì!” gli rispondo….. ma lui incalza “non ho capito cosa vuoi che ti faccia? … mi vuole ….umiliare…. ma se lo voglio, e cavolo se lo voglio, devo farlo: “voglio che mi inculi…. che mi spacchi in due...”.Solo in quel momento sfila l’uccello dalla (f...)sbrodolante e lo appoggia al buchino, indugiando sul da farsi… come piace a lui…. io sto morendo dalla voglia… non penso di resistere molto in questo stato….. “dai…. ti prego… fallo… sfondami” lui per tutta risposta inizia a spingere… sento l’enorme cappella che mi apre e quando l’uccello arriva in fondo vengo scossa da un orgasmo incredibile. Lancio un urlo animalesco…. è solo fantastico quello che sto vivendo….Nel sentirmi così partita e calda anche lui non riesce a trattenersi più di tanto….. e dopo poco mi fa girare e mettere in ginocchio davanti al suo uccello … apro la bocca con la voglia di sentirmi riempita in tutti i miei buchi e lui, tenendomi la testa, mi penetra profondamente per farmelo arrivare dove piace a me … in gola…. sta ansimando come un toro alla monta e finalmente sento i suoi schizzi sul palato…. è carico…. mi piace…. stasera è dolcissimo….lo trattengo un po nella bocca fino a quando non ho raccolto anche le ultime gocce… e poi lo mando giù un po’ alla volta … in modo da gustarne meglio il sapore: un misto di tutta me e della sua essenza… assolutamente fantastico….Mi ricompongo e torniamo dentro, e meno male che non è passato nessuno… le gambe mi tremano e lui teneramente mi sorregge nel mio barcollare, fino al tavolo. Mi accompagna la sedia e mi godo questi momenti di beatitudine…Arriva il cameriere “Signori posso portarvi qualcosa di dessert?” Un po’ stordita, un po’ maiala … rispondo …”Oggi l’ho già preso!” Marco mi guarda e si mette a ridere… Allo sguardo interrogativo del cameriere Marco cerca di fugare possibili dubbi interpretativi “questa ragazza ha paura di ingrassare e che non gli entrino più i vestiti” e mi metto a ridere anche io seppure con un accentuato rossore in viso….Riesce sempre a distogliermi dai pensieri negativi e devo dire che quella notte sono riuscita a dormire profondamente, complice la bottiglia di rosè.Al mattino mentre sono indaffarata in alcune faccende lui esce a prendere il giornale ma sono più che convinta che abbia contattato il nostro videoamatore.Quando torna mi dice che è andato a visionare la pineta e che lì non sarebbe stato possibile fare molto: troppa gente, ragazzini in vicinanza e così via…. Tiro un sospiro di sollievo e gli dico: ”… quindi, tutto annullato?”“.. no, semplicemente non si potrà fare lì! Potremmo proporgli di farlo qui in hotel.”“No..... dai..... già avevo remore a farlo all’aperto, ma qui mi pare ancora più …. non so come dire…perverso”“beh…. almeno non sarai preoccupata che altri ci vedano”Rimango con i miei dubbi addosso in uno stato di inquietudine che sento crescere col tempo.Arrivano le 16.30 ora dell’appuntamento e scendiamo per incontrarlo fuori dall’hotel, Marco ha preso dietro il computer, che gli servirà per simulare un rapporto di lavoro con il tizio. Il mio cuore sta battendo un po’ troppo forte: sono troppo tesa tra un po’ scoppio… e mi viene voglia di scappare… ma dove?Lui arriva puntuale e scopro che è un ragazzo di circa 35 anni, moro…. non eclatante ma carino e abbastanza simpatico. Anche lui è teso… lo percepisco…. l’unico a suo agio è Marco, come in qualunque occasione, mi fa una rabbia….Marco mi da le chiavi della stanza e mi dice di aspettarli sopra, mentre loro vanno nel salotto dell’hotel per discutere di lavoro….. chissà di cosa discuteranno nella realtà… o meglio, so quale sarà il soggetto della convesrazione…. e mi sento sempre di più un agnello sacrificale...Passano circa 10 minuti .... interminabili e sento bussare alla porta..... non apro.... vorrei lasciarli fuori ... altra bussata.... quasi quasi fingo di non sentirli e ...... alla terza insistente bussata mi decido di aprire.... Entrano, sembrano il gatto e la volpe... Marco spiega ad Achille i comandi della videocamera e lui togliendosi la giacca e inizia a riprendere...Io sono molto in crisi e la cosa non mi va giù.... mi chiudo a riccio e,nonostante tutti i tentativi del mio uomo per tranquillizzarmi, sono un pezzo di legno.... mi abbraccia, mi bacia, mi stringe.... ma sento che non ci riesco... mi stende sul letto scoprendo una parte del pizzo delle autoreggenti e io riabbasso il vestito... ma lui continua....Dopo un po’ di questi tentativi.... mi lascia lì .... sola ...... è incavolato e non fa niente per nasconderlo ... mi avvicino a lui e gli bisbiglio nell’orecchio di perdonarmi... ma che è più forte di me.... lui mi prende tra le braccia e mi dice “... non ti preoccupare cucciolotta... ti amo comunque infinitamente... “ appoggio il viso sul suo petto e mi sento più rilassata mi bacia teneramente e mi stringe.... io mi sento un po’ in colpa.... ma sono fatta così... male... non riesco a lasciarmi andare....Achille stava a distanza per non interferire con i nostri momenti di intimità... e io mi sono sentita un pochino più libera e tranquilla... Marco vedendomi un po’ più rilassata inizia a far scorrere le mani... sembra un polpo ... raggiunge tutti i miei punti erogeni.. e mi scalda mi sfila il perizoma e io mi nascondo sotto le coperte..... lui, per tutta risposta, si infila sotto con la testa e inizia a ad infilare la lingua nel boschetto.... Nonostante la tensione la cosa mi scalda e sento che l’eccitazione salire.... quella lingua mi conosce troppo bene passa dal clitoride alla penetrazione vaginale, per ritornare a succhiare il clitoride e... dopo ridiscende.... mi solleva un po’ le gambe e con la lingua mi stimola la rosetta anale.... sento la punta che si infila nel buchetto ... i brividi iniziano a partire scuotendomi.... la infila tutta dentro e con la punta sento che mi stimola all’interno... mi tornano in mente i disegni del medioevo dove il diavolo era sempre rappresentato con una lunga lingua... e capisco la sua capacità di donarmi piacere....Si sfila dalle coperte “tu qui sotto mi vuoi far morire... le possiamo levare che non riesco neanche a respirare?” e così dicendo si spoglia con tranquillità e naturalezza sotto l’attento obbiettivo di Achille...in effetti anche io ho caldo ... decido di rinunciare alla protezione delle lenzuola, ma il vestito non me lo levo.Marco mi avvicina il membro morbido alla bocca che sfioro con le labbra.... ora mi vergogno un po’.... e allora si stende al mio fianco... dopo un pochino, sentendomi un po’ in colpa, scendo io a baciarglielo.... e diventa durissimo in breve tempo... ora Achille si avvicina sentendo che non sono più ostile, perché presa dal mio gioco orale ..... Quando lo abbraccio con le mie labbra non riesco a pensare più a niente ... sono pervasa da una forte eccitazione.... nel rapporto orale mi sento appagata so di avere in pugno la situazione.... e mi dedico con cura a scorrere con la lingua tutte le nervature dell’asta... la cappella si gonfia... diventando violacea, creo il vuoto nel palato per richiamare sangue nel muscolo... e intanto con la lingua stimolo il frenulo.... lui si contorce... mi appoggia una mano sulla testa e inizia a spingermela per far affondare in profondità la sua asta.... Non mi faccio pregare... è una cosa che adoro. Sentirmelo arrivare in gola: lo collego alla profondità dei sentimenti che provo per lui e lui per me.... è grosso e faccio sempre fatica... per quanto allenata è sempre difficoltoso.... Si alza e piegandomi una gamba mi penetra iniziando con movimenti lenti e profondi... sento emozioni contraddittorie... da un lato non voglio lasciarmi andare dall’altro c’è il mio corpo in preda ad un turbinio di eccitazione... ..Achille con la videocamera ci segue in queste effusioni e intravedo che si sta eccitando..... il rigonfiamento nei pantaloni attillati parla da solo.... si accarezza esternamente e il rigonfiamento cresce...Marco vedendo la scena.... quasi con indifferenza gli dice “mettiti pure comodo se hai dei problemi di contenimento!”Per tutta risposta inizia a slacciarsi lentamente la cintura dei pantaloni e se li abbassa.... le mutande evidenziano ancora di più la sua eccitazione... si abbassa anche le mutande e lo sfila...... ha un uccello enorme.... rimango basita.... non ne avevo mai visti così, se non in qualche film porno ....Nel mio cervello tutto inizia a collegarsi... altro che dotazioni artistiche, ora ho capito tutto... ecco lo sforzo di ricerca del videoamatore con referenze... avrà una lunghezza di circa 25 cm e un diametro pari a quello di Marco.Cerco di non farci caso.... anzi .... cerco di girarmi dall’altro lato il solo pensiero di una specie di trappola per “topa” (sarebbe il caso di dire)... mi atterrisce.... mi sento indifesa ... tra due fuochi...Ora Marco mi accarezza per farmi riprendere l’eccitazione, poi cerca di penetrarmi, ma sono troppo tesa ed ogni tentativo è praticamente un fallimento ... che smonta anche lui... Vista la situazione tragicomica inizia a buttarla sul ridere.... e ci riesce anche.... si piazza vicino alla mia testa così che io mi trovi con questi due ‘arnesi’: uno a destra e l’altro a sinistra... Marco mi prende la mano e la porta sul membro di Achille... cerco di opporre un minimo di resistenza .... ma è talmente inconsistente che il tentativo naufraga nell’immediato... Sento quel bastone di carne nella mia mano.... è grosso e duro, caldo e morbido al tempo stesso. All’inizio lo tengo tra pollice e indice, come se fosse una cosa repellente. Achille cerca di aiutarmi movendomi la mano per farmi capire come gradisce che lo accarezzi... mi ritrovo adesso con entrambe le mani impegnate.... sono sconcertata....Marco scende ad aprirmi le gambe e ci infila dentro la testa e mentre mi lecca ora sento l’eccitazione che mi assale. Sentire da un lato lui che mi infila la lingua dappertutto e dall’altro Achille con il suo scettro tra le mie mani...... lo sento così grosso e duro, mi scombussola la testa.... e inizio a venire. Marco, mentre mi lecca, mi infila un dito nella passera... e dopo un poco un altro nel culetto ... conosce troppo bene le mie debolezze... io a quel punto inizio ad eccitarmi di brutto e vengo a raffica.... Achille sentendomi ansimare, inizia a scaldarsi di brutto....Marco si solleva e mi sale sopra mi apre le cosce in una posa oscena e inizia a sbattermi forte.... facendomi urlare.... è un momento magico.... tre persone che all’unisono stanno ansimando dal piacere generato.... io non posso che venire..... stringendo forte il duro uccello che ho in mano... Marco si ferma e mi fa girare prendendomi a quattro zampe..... mi trovo comunque in una situazione imbarazzante ... continuo a venire come una fontana ... indubbiamente .. anche se me lo nego.... la situazione mi eccita ... e tanto....Sarà che sono così presa dalla situazione, che il ritmo con cui accarezzo Achille aumenta così pure le stantuffate di Marco dentro di me.... mmmmmhhhhh... inizio a urlare e trascino con i miei gemiti anche i miei due partner.... Sento l’uccello di Marco che si ingrossa.... mi stringe dai fianchi e, assestandomi due forti colpi, mi viene sulla mia schiena mentre Achille schizza copiosamente sulla mia mano e sul letto....Mi accascio tra le lenzuola sfinita ma contenta, non so se prevale la gioia per non aver fatto qualcosa di più pesante o per il fatto di aver fatto godere due maschi contemporaneamente... Marco si avvicina, mi bacia teneramente e sorridendomi mi dice “... sei stata fantastica.....”. 6734 3 11 anni fa
- 1 anno fa Esperienza 3 - Una serata diversa Eravamo a Roma al ritorno dei nostri 3 giorni lavoro|vacanza e dopo una cena ai castelli romani ci siamo accorti che era troppo tardi per andare al cinema ed era troppo presto per andare a letto.Maliziosamente Marco tira fuori un`ideona... di quelle che ai maschietti sembra una genialata e che a noi donne (almeno per il 95%) appare l`inizio di un calvario, lo ammetto non sono fatta per questi locali, sarà per la timidezza, sarà per i retaggi culturali che mi porto addosso, ma sta di fatto che è così.Attiviamo lo smartphone per cercare quelli più vicini e scopriamo che non c`è molta scelta, anche perché i vari forum servono proprio per eseguire una prima scrematura.Il club si trova in una zona residenziale dell`abitato e facciamo fatica a trovarlo anche perché privo di insegne luminose.Dopo aver citofonato e varcato il cancello di ferro, veniamo accolti in modo gentile e cordiale all`ingresso, ci offrono anche una consumazione e così facendo arriviamo nel salotto di ingresso.Non c`era molta gente nel club e quando siamo entrati abbiamo subito capito che eravamo diventati l`attrazione del locale.Ci siamo accomodati nella sala principale...su uno dei diversi divani presenti (quasi tutti 3 o 4 posti).Il mio uomo mi chiese cosa volevo bere, e gli risposi che forse qualcosa di molto leggero sarebbe stato adatto alla serata e al posto.Mentre era andato a prendere un long drink alla frutta in un attimo mi sono trovata un tipo seduto a fianco sinistro, un ragazzo di circa trent`anni, neanche un minuto e se ne accomoda anche un altro sul fianco destro...Non sapevo cosa fare... ero imbarazzata al massimo, quello alla sinistra, il più intraprendente, mi appoggia la mano sul ginocchio. Cerco di spostarmi ma capisco subito che sono chiusa tra due fuochi.Finalmente vedo tornare Marco con i bicchieri in mano: in quell`attimo mi è sembrato che arrivasse il settimo cavalleria a salvare la carovana in ombre rosse.Lui è rimasto di sasso vedendomi attorniata da questi due sconosciuti subito all`attacco e per di più con una mano sulla mia gamba.Non potendosi neanche sedere mi ha chiesto di fare un giro insieme nella parte privè, e così siamo riusciti a liberarci delle due “ingombranti” presenze.I diversi singoli presenti nel locale ci hanno seguito, ma non “abbordato” con palpatine, o proposte.Mentre eravamo su, sono salite le due “starters” che iniziando a giocare su un letto insieme hanno cercato di coinvolgere il maggior numero di maschiettiSiamo quindi tornati giù i divani erano improvvisamente spogli per cui siamo riusciti a sederci.Il ragazzo, evidentemente non interessato a false donne, si avvicina e con tranquillità si siede accanto a me e si presenta al mio uomo.E` spigliato, socievole e furbetto, ma soprattutto avverto che è un gran porco: mentre mi fa i complimenti per la mia bellezza mi mette una mano sulla coscia e ci chiede se la cosa ci disturba.Gli dico che non mi piace essere toccata e lui rispettoso di questo allontana la mano.Al mio uomo non sembra molto dispiacere la presenza di questo sconosciuto, magari non bello, ma buon intrattenitore. Discute con il mio uomo di come sono belle le mie gambe e che gli piacerebbe vedere dove finisce il pizzo dell`autoreggente, Marco, come se niente fosse mi appoggia una mano sulla coscia e risalendo mi scoperchia la balza dell`autoreggente.Continuiamo a chiaccherare per circa mezzora quando Marco accenna il bisogno di recarsi in bagno, che, sfortuna vuole è solo sopra nell`area privè, mi chiede se voglio accompagnarlo ed io non ci penso un attimo, avrei timore a restare sola con il tizio.Con la coda dell`occhio vedo il tizio che si scambia un`occhiata col mio uomo, ma non faccio in tempo a vedere il suo sguardo di risposta.Andiamo su e il mio uomo si chiude in bagno mentre io rimango fuori con il tizio ad aspettare. Quando esce mi prende per mano e mi porta dentro una delle stanze, seguiti dal tizio che si chiude la porta alle spalle.Mi sento improvvisamente in gabbia, le gambe hanno un cedimento, e non è quello che ho bevuto.Poi il mio maschio mi prende tra le braccia dicendomi che mi ama e mi sento rassicurata, tra le sue braccia mi sento al riparo dal mondo esterno.Il tizio è appoggiato alla porta che non avendo chiave è chiusa dalla sua presenza e ci dice che lui starà lì buono buonino solo a guardare.Le mani di del mio uomo sono sulle mie natiche e piano piano mi tira su il vestitino, io faccio un po` di resistenza ma mi tranquillizza e quindi continua quando mi ha scoperto le gambe il tizio si abbassa la lampo dei Jeans e tira fuori un uccello di dimensioni ragguardevoli iniziando a menarselo, facendolo diventare ben presto duro. Siamo a circa due metri da lui e la distanza mi rasserena,intanto Marco mi inizia ad accarezzare in mezzo alle gambe, ben presto inizio a bagnarmi e a venire, una... due, tre volte. Al tizio lo spettacolino piace molto e ci incita a continuare... A quel punto mi appoggia entrambe le mani sulle spalle facendo una leggera pressione... afferro al volo quello che vuole mi abbasso in ginocchio davanti al su membro durissimo e paonazzo. Inizio a leccarlo come un lecca-lecca per poi successivamente ingoiarlo come piace a lui. Adoro questo suo desiderio della mia bocca: mi fa sentire brava... Lo sento che impazzisce ai miei colpi e intanto mi riempie di adorazione dicendo al tizio che sono fantastica, dolcissima.... Sento il suo amore e mi dà gioia.Mi blocca... non vuole venire subito così... mi prende, mi gira, mi appoggia le mani sulla parete e mi penetra profondamente come piace a me...non capisco più niente inizio a venire non riesco neanche a contare quante volte... urlo...”mmmmhh godooo”.Il tizio non ce la fa più: lascia la porta, che in diversi, da fuori, hanno cercato con invidia di aprire ma che lui ha prontamente bloccato, e si avvicina.... infila una mano sotto la camicia a cercare il mio seno cerco di respingerlo ma non ce la faccio, forse non ne ho voglia...Si apre la porta e il tizio si precipita a chiuderla cacciando fuori i singoli curiosi che si erano ammucchiati per vedere uno spettacolo “vero”.Intanto prendo fiato e i sistemo un pochino, ma il mio uomo mi appoggia sopra il lettone e mi apre le gambe per leccarmi, la resistenza che faccio è proprio tenue e mi fa venire alcune volte... il tizio si avvicina e mi bacia sul seno e cerca di baciarmi in bocca giro la testa, questo proprio non lo voglio.. cercano ancora di entrare e per fortuna si alza e va a tenere la porta chiusa... ci chiede di continuare che ha voglia di schizzare, per farlo vedere meglio mi ripiazza con le mani contro la parete e mi penetra, io ricomincio a venire.... urlando.Il tizio dice se ci possiamo avvicinare a lui... Marco mi prende per i fianchi e mi sposta nella sua direzione. Appoggio le mani allo spigolo della rientranza ma sono comunque alla sua portata e così inizia a toccarmi, e questa volta non solo il seno mi mette una mano tra le cosce... io sto colando... e prende la mia essenza portandosela alla bocca e al naso. So l`effetto che fa e in breve si scatena, neanche lui si controlla, il mio uomo da dietro continua a penetrarmi profondamente, io non capisco più niente, sento la mano del tizio sulla mia testa che me l`abbassa “succhiami il cazzo che ti piace, vero troia?“ cerco di non cedere, ma lo sento sulle mie guance caldo e pulsante. M. da dietro non vede bene la situazione, mi sente ansimare soffocatamente e pensa che glielo sto succhiando, e allora viene dentro di me riempiendomi. Il tizio che ha una mano sulla mia figa sente colare fuori di tutto e di più per cui finalmente schizza sui miei capelli impastandomeli con il suo sperma... resto qualche attimo così, ferma ansimando come se avessi fatto dieci chilometri di corsa, cerco di raccogliere me stessa perché non ho capito dove sono finita.Mi rialzo e mi riassetto tra l`incazzato e lo stralunato.Non so chi ho visto allo specchio: qualcosa che mi ha fatto schifo da un lato e mi ha dato piacere dall`altro, sono forse troppo confusa e ho la necessità di metabolizzare questa esperienza non so se per rinunciare alle prossime o fare qualche passetto di più. 4927 0 11 anni fa
- 1 anno fa Esperienza 2 - Le terme Dopo l`esperienza di Istambul, tornando in Italia, ci siamo concessi 3 giorni a Roma di tutto relax.In Lazio vi sono diversi luoghi termali e così ne abbiamo scelto uno non lontano dalla Capitale. Ci spiegano che il percorso standard prevede bagno turco, piscina, percorso vascolare, idromassaggio, sauna e area relax. Dopo esserci cambiati, in costume e accappatoio ci siamo presentati alla ragazza della reception che gentilmente ci ha guidato agli impianti.Prima tappa, entriamo nel bagno turco realizzato in marmo rosso scuro. L`ambiente è piccolo ma non soffocante e da una piccola fontana cade l`acqua calda che genera il vapore ambientale.Le panche sono in marmo dello stesso colore, dentro era presente solo una giovane coppia.Ci mettiamo in un angolo ascoltando la presenza del vapore che iniziava a pervadere i nostri recettori.Dopo un pochino la coppia si alza ed esce.Rimasti soli mi prende un non so ché, una voglia di trasgressione che non era così facilmente spiegabile dopo la nottata di sesso finita alle 4. Mi avvicino a Maria e inizio a bagnarla con l`acqua calda raccolta dalla fontana. A quel contatto vedo che sotto il costume i suoi capezzoli iniziano ad inturgidirsi, e allora inizio a toccarla. All`inizio lei è timorosa che qualcuno possa entrare, per cui ci posizioniamo in una zona che non dà direttamente sull`apertura della porta.Le infilo una mano sotto il costume e inizio a stimolarle il clitoride, la sento ad ansimare, le infilo prima un dito e poi due. Reclina la testa, la sua voce si fa roca, la sento che inizia a partire in quarta squirtando.Mi metto in ginocchio tra le sue gambe e guidato dalla sua mano sulla testa inizio a leccarla gode 1, 2, 3 volte, bevo il suo nettare e come ad Istambul trattengo la sua quarta schizzata nella bocca per condividerla con lei. Quando si fa questo si crea una specie di accelerazione sensitiva come quando da adolescenti si ballava una lento con la ragazza di cui avevi preso una cotta e le orecchie iniziavano a bollirti.Non esisteva più il bagno turco solo io e lei, mi tira giù il costume e libera il mio (c...) ormai paonazzo dalla voglia se lo infila violentemente in bocca non vuole preliminari vuole essere scopata in bocca. Le tengo ferma la testa e inizio a penetrarla profondamente. Fa fatica a contenerlo tutto, è troppo grosso. Le faccio abbassare la lingua e con un colpo di remi glielo faccio arrivare in gola lei si sente soffocare ma le piace sentirsi completamente posseduta da quel grosso (c...) la fa godere.Anche se non la vedo, so che ad ogni colpo la sua fica si dilata e dopo alcuni minuti di pompaggio profondo lei è pronta per la fase successiva.Mi siedo, le sfilo il costume e la faccio salire sul mio (c...), si impala con forza, ha troppo desiderio addosso. Le bacio i capezzoli mentre viene scossa da violenti orgasmi, ci fermiamo la faccio scendere e vado dietro di lei, cingendola per i fianchi la penetro profondamente mentre lei appoggia le mani alla panca e mentre viene urla tutto il suo piacere, io mi trattengo per le fasi successive.Ci rilassiamo un attimo rimettendoci su i costumi e decidiamo che forse potremmo andare in piscina per raffreddarci un pochino.Nella piscina grande ritroviamo la coppia, noto che, mentre entriamo, la ragazza osserva con attenzione il grosso rigonfiamento che il mio costume fa fatica a nascondere, per un attimo colgo nel suo sguardo un desiderio nascosto ed indecente, si morsica leggermente le labbra. Abbraccia il suo uomo ma con nella testa so perfettamente su cosa sta fantasticando, le dimensioni del mio uccello incutono in lei un notevole desiderio.Ci collochiamo nella parete opposta alla loro in modo da dargli le spalle mi avvicino ala mia cucciola che avendo colto qualcosa di quegli sguardi, mi stringe per far capire a mondo esterno che sono solo suo e guai a chi mi tocca. Quel contatto stretto e la sua possessività mi scatenano dentro un forte desiderio, come se non ne avessi già: il controllo dell`eiaculazione è un esercizio tantrico che può essere realizzato solo con una persona a cui sei molto connesso cerebralmente ma in quel caso ci fu bisogno di fare anche un po` di esercizio respiratorio. Da buon apneista inizio a scomparire sotto la superficie per dedicarmi a leccarla sott`acqua. E` in quell`occasione che ho scoperto come le piaccia molto questo gioco, ogni volta, anche per non bere, le soffiavo parecchia aria dentro la cavità vaginale e lei cercava di allargarmi le gambe al massimo.Non penso che siamo passati inosservati, ma non era certo quel pensiero che poteva frenarci. Mi abbasso lo slip e nell`acqua calda non vi sono tracce di diminuzione di inturgidimento. Scosto il suo costume e con un buon colpo la penetro. Mi cinge con le sue gambe, mi vuole ancora più profondamente; iniziamo così un movimento che non lascia troppi dubbi alla coppia che dista da noi non più di 5 metri. La bacio così da permetterle di urlarmi in gola, ha diversi violenti orgasmi e scopro che nello squirtare forte vengono emesse anche bollicine di aria, simpaticissima cosa che mi ha fatto sentire vicino ai bimbi a cui piacciono le bolle. Nei diversi nostri movimenti noto che il ragazzo è parecchio eccitato dalle scene a cui ha sta assistitendo e cerca di tampinare la sua lei che però sembra non gradire tali attenzioni.Dopo qualche tentativo la ragazza lo lascia fare e vediamo che la sta penetrando con lenti movimenti. A quel punto, anche per lasciali tranquilli, decidiamo di uscire per recarci alla fase successiva che è il percorso vascolare. La speranza che l`acqua fredda possa acquietare la belva che mi si agita tra le gambe è chiaramente vana. Entrati nella vasca idromassaggio ci siamo seduti fianco a fianco anche se eravamo tranquillamente soli, da sotto la schiuma generata dai potenti getti d`acqua M. allungò un mano per sincerarsi che tutto fosse a posto.Al solo tocco il costume si rivelò insufficiente al contenimento, e, come una molla, l`uccello uscì fuori dall`elastico. Delicatamente M. abbassò il resto per dedicarsi ad un dolce massaggio testicolare. Immersa la testa iniziò a succhiare l`asta e a quel punto, non avevo scampo: l`ho presa di peso e l`ho fatta sedere su di me girata di spalle scostandole gli slip. Senza nessuna fatica l`uccello entrò nella sua natura fradicia di umori. Da quella posizione facevo fatica a baciarla per limitarne gli urli e quindi le feci appoggiare la testa sulla mia spalla per una lunga e lenta cavalcata orgasmica. Dopo diversi minuti di piacere esplosivo le sollevai le natiche e la punta del glande si andò a posizionare direttamente sull`orifizio anale, iniziai un lento movimento su e giù per facilitarne la dilatazione che lei accompagnava con il movimento rotatorio del bacino. La sua lingua nella mia bocca descriveva le sensazioni che pervadevano il suo corpo. Quando la cappella entrò un gemito le uscì soffocato, smisi di sollevarla e la strinsi per i fianchi esitando un attimo in modo avesse piena coscienza e desiderio di quello che sarebbe successo l`attimo successivo. La guardai negli occhi, quasi a chiederle un permesso che appariva fuori luogo, lei sentì le mie mani stringerle i fianchi più forte e un attimo dopo spingerla verso il basso con forza. L`uccello durissimo entrò in lei per tutta la sua lunghezza. L`acqua attenuava la fatica dei movimenti per cui era sufficiente il movimento delle braccia per stantuffarla a dovere. Era stupendo vederla partita mentre l`uccello scorreva dentro la sua pancia. Nelle diverse volte che ha goduto dalla sua fica salivano le bollicine. A quel tipo di massaggio è difficile resistere per cui dopo diversi minuti iniziavo a sentire i testicoli che friggevano dalla voglia di svuotarsi.Glielo dissi e lei felice e desiderosa di ricevere un clistere di quel tipo accelerò i movimenti. “Sei una gran (t...)” le dissi e iniziai a venire insieme a lei.Restammo così immobili a baciarci per diversi minuti, non distante era entrata una coppia di asiatici che si erano goduti la scena di soppiatto e anche su di loro abbiamo avuto una influenza afrodisiaca. Usciti dall`idromassaggio decidemmo che era il caso di relassarci prima di riprendere il tour: una tisana era quello che ci voleva per recuperare i liquidi persi.Nel salone relax vi era la giovane coppia che ci guardava con aria interrogativa, quasi a chiederci dove prendessimo tanta energia.I loro sguardi curiosi scatenarono in M. una voglia di sfidare le leggi anagrafiche, per cui mi prese per mano e si diresse verso l`ultima delle mete del percorso.Vi erano infatti due saune di cui solo una funzionante e così dopo aver aspettato che si svuotasse completamente, l`ho fatta inginocchiare davanti a me per consentirle di succhiarlo meglio, il suo lavoro di lingua diede ben presto i suoi risultati e l`uccello tornò prepotentemente duro.A quel punto l`ho girata e prendendola per i fianchi ho iniziato a penetrarla con forza, come piace a lei.Alternavo i suoi buchini: erano talmente bagnati e dilatati che non sembrava ci fossero differenze.Il caldo rendeva il tutto un po` faticoso per cui dopo 4 o 5 orgasmi siamo usciti e ci siamo infilati sotto la doccia ai profumi di arancia dove abbiamo potuto continuare con calma la nostra lunga cavalcata.Era talmente coinvolgente la situazione che in breve tempo mi trovai nelle condizioni di non farcela più. Lei capì dai miei rantoli che stavo per esplodere e sfilatosi l`uccello dal suo (c...) si mise in ginocchio di fronte a me aspettando che la dissetassi.La penetrai in bocca, con un lento movimento e bastarono pochi colpi per provocare una violenta eiaculazione, lei pronta con la lingua di fuori e la bocca aperta ricevette i diversi fiotti di sperma, alcuni sulle guance altri sul mento.Da brava buongustaia raccolse la sborra sulle sue dita affusolate per portarsela alla bocca e gustarsene il sapore: in realtà non tutto per ingoiarlo visto che ne trattenne un po` in bocca e rialzandosi lo volle dividere con me in un lungo bacio appassionato. 6146 5 11 anni fa
- 1 anno fa Esperienza 1 - Istambul Uno degli utenti del sito ci ha chiesto come era Istambul (visto che ci siamo stati 10 giorni fa), e che cosa ci fosse di trasgressivo in città. Non penso in generale che sia una città trasgressiva per i turisti, probabilmente lo è per i locali. Noi di trasgressivo abbiamo fatto qualcosa in hotel dove ci hanno riservato il bagno turco.Abituati ai bagni turchi in Italia, che hanno poco a che vedere con quelli del paese di origine, ci siamo trovati in questa stanza spoglia realizzata completamente in marmo grigio chiaro. La stanza sarà stat 5 metri per 3 con una panca in marmo che scorreva lungo le pareti. Vi erano tre contenitori in marmo con sopra i rubinetti dell`acqua calda e fredda. Capito che bisognava fare uscire l`acqua calda e che sarebbe stata questa a generare il vapore abbiamo iniziato a bagnarci. I capezzoli di M. si sono inturgiditi al primo contatto con l`acqua calda, attraverso il costume si vedevano come due bottoncini. Dopo un po` di coccole acquatiche, visto che non c`era nessuno abbiamo iniziato a spogliarci. Maria era titubante, aveva paura che qualcuno potesse entrare, ma dopo qualche carezza ha iniziato a scaldarsi e allora via la parte sopra del costume e poi quella sotto. Ho iniziato a leccarla, era tutta bagnata, e dopo il secondo orgasmo ha iniziato a squirtare come solo lei sa fare. La prima squirtata me la sono bevuta da vero assetato, la seconda me la sono tenuta in bocca e l`ho divisa con lei in un bacio appassionato...Non era comodissimo e le panche non si prestavano molto ad acrobazie, ma sollevandole le gambe ho iniziato a penetrarla profondamente, come piace a lei. E` venuta circa 6 volte urlando come piace a noi, chissà l`addetto al bagno turco, che era alla reception della SPA a pochi metri da noi, cosa avrà pensato, ma da quella nostra visita nel settore benessere, ho notato che era molto interessato a lei. Quella sera stessa siamo usciti a cena e abbiamo fatto chiamare un taxi, il tizio si è subito prestato ad aprirle la porta del taxi per farla salire, e lei da grande femmina, salendo, ha divaricato le gambe quel tanto che basta per fargli intravedere le bianche cosce in contrasto con il pizzo delle autoreggenti. Quella notte, pensando all'arrapatone della reception, siamo rimasti fino alle 4 del mattino a fare l`amore. 6446 2 11 anni fa
- 1 anno fa Esperienza 4 - Evoluzione Ci siamo detti, cosa c'è di meglio di andare una domenica in un centro benessere quando fuori nevica? Vista la giornata milanese grigia e fredda, optare per un centro benessere pensando al bagno turco o alla sauna era un idea troppo allettante, per cui poteva essere un bell'idea. Il mio lui da buon birichino aveva pensato di prendere due piccioni con una fava e, dopo aver cercato in rete venne a farmi una proposta “indecente”. “Sai, tesoro, ho trovato su internet un centro benessere non lontano da Milano che fa anche da privè: almeno lì, se giriamo nudi, nessuno ci farà caso”. Mi pareva interessante, anche se la proposta era messa giù in modo troppo impeccabile e non riuscivo a trovare un elemento per sfuggire. Io non sono una grande amante dei privè, come già ho avuto modo di scrivere, per cui non riuscire a trovare un'argomentazione da contrapporre alla proposta mi innervosiva. Riuscii solo a dirgli: “Non sarà mica uno di quei locali pieni di singoli, spero?”. Ma lui lui senza esitazioni. “Ma no, tesoro, quelli tipicamente desiderano il privè classico, dove si scopa e via.” ma il tono con cui l'aveva detto non sembrava propriamente veritiero. Non potendo fare altro accettai la proposta incrociando le dita, anche se la mia irrequietezza mi portava ad esitare. “Come ci dobbiamo abbigliare?”, chiesi. “Direi che il vestito usato l'altro sabato andrà benissimo, poi le attrezzature per la SPA penso che ce le daranno loro“. “Ma quel vestito non è un po' troppo corto: mi si vedono le autoreggenti solo a camminare?” “Tranquilla...., lì non ci farà caso nessuno.....”. Quando mi dice “tranquilla” mi si alzano sempre le antenne, però non commentai ulteriormente e mi vestii come desiderava. Durante il tragitto le sue mani si intrufolavano tra le cosce a cercare il contatto con la carne alla fine delle calze, per poi infilarsi sotto il perizoma a rivelare quanto fossi bagnata. Quando arrivammo avevo una voglia di sesso considerevole: se solo fossimo stati a casa gli sarei saltata addosso. Fatta la tessera di iscrizione e pagato l'ingresso ci diedero gli asciugamani e la borsetta per portarceli in giro. Nel piccolo spogliatoio c'era una giovane coppia che si stava cambiando e quando iniziai a togliermi il vestito mi trovai addosso lo sguardo interessato del ragazzo e nello stesso istante colsi negli occhi della sua ragazza un piccolo lampo di gelosia. La mia vanità era stata appagata. Con l'asciugamano in vita iniziammo a curiosare per il locale. La parte SPA era posizionata a piano terra mentre ci dissero che al primo piano era situata l'area privè. Iniziammo ad infilarci nel bagno turco che trovammo abbastanza angusto: due sedute poste ad angolo retto per un totale di 4 posti. Sull'altra seduta c'era una coppia con una lei formosetta, il suo seno abbondante ispirava. Mentre eravamo seduti a gustarci i vapori entra un singolo. Vista la carenza di spazio si appoggia al muro proprio di fronte a me. La distanza, viste le dimensioni del locale, era di circa 80 cm. Il suo uccello era notevole e, guardando il mio sguardo imbarazzato, iniziò a toccarsi. Ero abbastanza elettrizzata da quell'oggetto di desiderio turgido posto a breve distanza dal mio sguardo... Il mio lui se ne accorse e cercò di mettermi una mano tra le cosce, ma le gambe che tenevo rigidamente accavallate gli impedirono di arrivarci. Un po' scombussolata, quando giunse la proposta, da parte del mio uomo, di andare a provare una delle tre vasche idromassaggio, mi sentii sollevata e penso che se ne accorsero anche gli altri presenti perchè mi alzai di scatto quasi a fuggire da quel luogo. Dentro l'acqua calda recuperai la tranquillità necessaria e potei gustarmi un po' di intimità con il mio lui. I nostri baci e le nostre effusioni richiamarono ben presto altre persone tra cui la coppia che avevamo trovato nel bagno turco e un paio di singoli. Mentre ero intenta a baciare il mio lui sentii una mano che mi sfiorava la schiena. Li per lì non ci feci troppo caso, ma quando l'episodio si ripetè mi girai verso il singolo che l'aveva fatto e gli dissi che era meglio che si toccasse lui con quelle mani. Si, lo ammetto, sono così.... non amo sentirmi le mani addosso.... sarò fatta in modo strano... ma non ci riesco... non so che dire. Dimenticato l'episodio, e sparito il singolo, abbiamo iniziato a conversare con la coppia (Marta e Giorgio), che si è dimostrata veramente simpatica e affine, anche sull'argomento specifico dell'essere toccati. Infatti anche a Marta non piacciono i toccamenti altrui. Dopo aver girandolato per sauna e docce ci siamo seduti per una gustarci una tisana. Abbiamo scambiato quattro chiacchere con la coppia giovane dello spogliatoio che stupiti per la nostra inesperienza ci dissero che loro praticavano lo scambismo già da qualche anno con una tendenza attrattiva di lei verso le donne. Era la seconda volta che venivano in questo locale e quando gli chiedemmo come era la parte privè si offrirono per farci da guida. Sopra era abbastanza caldo, la luce era soffusa e vi erano diverse stanze. Una di queste era chiusa e dalla vetrata era possibile osservare due coppie veramente affiatate che si stavano divertendo con scambi di ogni tipo. In un'altra vi erano altre due coppie e arrivammo in fondo dove trovammo Marta e Giorgio su un lettone. L'ambiente era parzialmente sbarrato e l'accesso era solo dal corridoio. Quando ci videro furono felici, anche perchè a Marta non solo non piacevano le palpatone dei maschietti ma non gradiva neanche molto gli sguardi. Ci offrimmo di occupare il lettone insieme a loro anche per evitare possibili intromissioni di gente non voluta. Giorgio, vista Marta tranquillizzata dalla nostra presenza, iniziò a leccarla in mezzo alle gambe e visto che reggere il moccolo non è la principale occupazione del mio uomo, anche lui iniziò a baciarmi percorrendo con la lingua tutto il mio corpo..... mmmmmhhhhh.... come adoro quel suo modo di fare.... quando si sofferma sul mio ombelico penetrandolo con dolci colpetti di lingua, quando scende lungo i fianchi... per arrivare al mio boschetto che esplora con voluttà. E' tremendo quando scorre con la lingua ma non mi accontenta, si avvicina alle grandi labbra, ma le sfiora distrattamente facendomi salire la voglia secondo per secondo, e quando arriva a leccarmi il clitoride dopo un attimo che sento la voglia di venire, si stacca e resta immobile lasciandomi a soffrire di desiderio. Dopo un po' non ce la faccio più e gli prendo la testa per spingerlo a penetrarmi con la lingua fino in fondo, lui per farmi impazzire ulteriormente inizia a tormentarmi il culetto: prima la sua lingua mi scorre intorno poi inizia con penetrazioni sempre più profonde fino a quando infila la lingua fino in fondo e muove la punta dentro di me. Inizio a venire come una fontana e mi accorgo che nonostante l'ambiente non familiare inizio a urlare e i miei orgasmi rumorosi si propagano in quel corridoio. In breve tempo noto che si concentrano diverse persone sull'apertura di ingresso. Sono quasi tutti singoli che si stanno accarezzando sentendo i miei gemiti. Qualche intraprendente tra questi tenta di inserirsi sul lettone ma viene prontamente respinto da Giorgio. Il mio uomo mi gira e mi mette a quattro zampe per scoparmi in una posizione più consona: in questo modo il mio viso è più vicino al corpo di Marta. Mentre mi scopa selvaggiamente mi prende una mano e l'appoggia sull'abbondante seno di Marta che non disdegna, le chiedo se questo la disturba e lei con un gemito mi risponde: “No, anzi... posso ricambiare?” Imbarazzata le accenno un timido si. Lei alla risposta porta la testa sotto il mio seno e inizia a baciarmelo mentre allunga le dita verso la mia natura bagnatissima. Sento il suo tocco delicato mentre l'uccello del mio uomo mi sta penetrando e inizio a venire. Intravedo sull'ingresso i maschietti che si masturbano guardandoci, vedo i loro cazzi tesi allo spasimo e non mi piace quello che mi passa per il cervello. Mi giro in modo da voltare le spalle all'ingresso e a quel punto anche Marta viene messa nella stessa mi posizione. Io sono un fiume in piena e continuo così per almeno altri 5 orgasmi squirtando sugli asciugamani, poi facciamo una piccola tregua. Quando il mio uomo si sfila da me il suo uccello lo presenta in primo piano a Marta che percependone per la prima volta le reali dimensioni sbotta “Che uccello! Non l'avevo visto prima.... posso provare a baciarlo?” A quella domanda mi si chiude lo stomaco, la mia gelosia prende il sopravvento, ma se le rispondessi di no capisco che farei una pessima figura e quindi a malincuore faccio un cenno con il viso perchè le parole non riesco seriamente a farle uscire. “Non so neanche se ci riesco, mi sa che è troppo grosso per la mia bocca... sai... non sono abituata a queste dimensioni.” Così dicendo inizia a leccarlo, annusando i miei umori che lo avvolgono, tutto lì odora di me: squirtare vuol dire anche monopolizzare i profumi dell'ambiente e delle persone con cui stai facendo sesso. In breve ma a fatica riesce a prenderlo ed il mio lui la prende per la testa guidandone il ritmo. Vedo che a lui non dispiace... mi guarda e me lo fa capire sposta la testa di Marta in modo che io possa vedere meglio il suo membro che entra ed esce dalla sua bocca. Mi trattengo, sento che la mia gelosia mi attanaglia e non posso reagire... dall'altro lato del cervello questa visione mi eccita e vorrei dirle che quello è il mio uomo e che, mentre lei se lo gusta solo per cinque minuti, io ce l'ho sempre a disposizione. Marta estasiata dalla degustazione vorrebbe forse qualcos'altro ma è bravo il mio uomo che leggendomi dentro propone: “Vista la sudata, che ne direste di andare a bere qualcosa insieme?” Anche loro sono abbastanza provati e tirando un respiro di sollievo e scendiamo a rilassarci. Dopo aver scambiato quattro chiacchere il mio lui mi prende per mano e mi porta in una delle vasche idromassaggio. Ho capito che cerca un po' di intimità per coccolarmi e per farmi capire che mi è vicino. “Come l'hai vissuta?” mi chiede quando siamo accoccolati, soli dentro la vasca. “Non posso dire che non mi ha colpito cervello e stomaco.” rispondo. “E' la prima volta che assisto ad una scena del genere... in altri momenti ad una donna che ti guardava con troppa voglia le avrei strappato i capelli... poco fa mi sono stupita di me stessa.... comunque non prenderci troppo gusto al fatto che te l'ho permesso...”. Abbiamo continuato a farci effusioni e smettendo solo quando è arrivato qualcosa da spizzicare al buffet. Anche Marta e Giorgio si sono avvicinati e così abbiamo potuto discutere con loro di quello che era successo. Loro, come noi, non avevano avuto esperienze scambiste, ed è forse per questo che ci trovavamo bene insieme: voglia di far qualcosa ma senza strafare. Ormai si era fatta un'ora, quella a cavallo tra pomeriggio e sera, in cui il locale si era abbastanza svuotato, probabilmente si sarebbe rianimato dopo le 22. Facciamo un saltino in sauna che viste le ridotte dimensioni ora non è affollata e quando usciamo non vediamo più neanche Marta e Giorgio, la zona SPA è praticamente deserta. Saliamo nella parte privè per cercarli: tutte le stanze sono praticamente vuote e con fatica li troviamo su un letto piccolo un po' riparato nella stanza grande. Lui è steso a pancia in su mentre lei è intenta a succhiarlo, li salutiamo senza disturbarli più di tanto. Attorno a loro vi sono tre singoli che li osservano accarezzandosi. Un di questi inizia ad accarezzare Marta sulla schiena, scendendo ben presto su quel generoso sedere. Noto con stupore che non lo rifiuta, anzi, la sento ansimare con maggior intensità. Lei guarda negli occhi Giorgio e lui la tranquillizza con una carezza sulla testa, allora riprende a succhiare. La mano del singolo si insinua a cercarle la figa e noto che quando ci arriva lei si solleva a posizionarsi meglio. La scena è eccitante, e ci stendiamo ad osservarla sul lettone grande posto di fronte al piccolo dove sono loro: io sono sul bordo e il mio lui, alle mie spalle. Marta risale per andare a baciare Giorgio e il singolo si sposta al loro fianco in piedi sul letto offrendo il suo uccello alla bocca di Marta. Senza molto pensarci apre le sue labbra e inizia a succhiarglielo. I singoli nella stanza sono diventati cinque e mentre uno se lo fa succhiare da Marta un altro inizia ad accarezzarla e a leccarla da dietro. Il mio lui mi sussurra in un orecchio: “Alla faccia della coppia inesperta con lei che non sopporta gli sguardi degli uomini.” Lei è in preda ad una eccitazione notevole ma anche io mi sento abbastanza coinvolta e inizio ad agitarmi: sento il maschio arrapato alle mie spalle e avverto il suo cazzone che si appoggia alla mia schiena. “Ti piace lo spettacolino? Meglio di un film porno, che ne pensi?” Io non so cosa rispondergli per cui l'unica cosa che mi esce dalla bocca è un voluttuoso sospiro quando inizia ad accarezzarmi. “Come sei bagnata.... sei proprio una maialina, ti piace proprio fare la guardona!”. Il tizio dietro a Marta smette di leccarla e, afferrato l'uccello, glielo infila afferrandola dai fianchi. Lei inizia ad ansimare. Vedo che le piace proprio essere posseduta in quella posizione mentre riprende a succhiare il cazzo del singolo al suo fianco. Anch'io inizio ad avere un primo orgasmo e non riesco a trattenere il mio suono gutturale, i singoli che sono attorno concentrati sulla scena porno se ne accorgono, vedo i loro cazzi duri allo spasimo mentre se li accarezzano. Il tizio che la stava pompando viene urlando e ben presto si stacca da lei. Osservo che si scambiano due parole e poi Marta e Giorgio escono dalla stanza per andarsi a lavare salutandoci. Il mio lui per non farmi raffreddare inizia a strusciarmi il suo uccello sulle grandi labbra e dopo un attimo mi penetra strappandomi un urlo di gradimento. Non capisco più niente, non riesco a concentrami.... sono eccitata, mi sento finita in un vicolo cieco senza poterne scappare. La situazione mi appare irreale, sono di fatto sola in una stanza enorme con cinque maschi. Ora si fanno avanti e li vedo vicino a me con i loro cazzi rigidi in mostra, quasi che fosse una vetrina di un negozio dove una donna può scegliere quello che la aggrada di più. Chiudo gli occhi e abbasso la testa sul materasso: non voglio vedere. Il mio uomo nota questo stato e mi dice “Stai tranquilla, ci sono qui io a proteggerti. Nessuno ti farà cose che tu non vuoi farti fare.” La frase poteva apparire sibillina ma nel profondo so cosa significa. Il più intraprendente, quello che se lo era fatto succhiare da Marta senza eiaculare, mi si avvicina. Ha il pareo e vedo il suo uccello non rigido che spunta dall'apertura centrale. Inizia a toccarmi sulla spalla e sulla schiena. Io mi irrigidisco... non riesco a sopportare le carezze di questo sconosciuto, per quanto dolci siano. Vedo il suo uccello che si irrigidisce e me lo fa sentire sul braccio. Ho un brivido e un attimo dopo ho un altro orgasmo: il mio lui cerca di modulare la mia eccitazione penetrandomi ora piano ora veloce. Ora è proprio lui che mi prende una mano e l'avvicina all'uccello dello sconosciuto. Resisto, non voglio. Ma lui ci riprova ed è come un ordine.... cedo … Sento un'altra mano che mi accarezza le gambe, non riesco neanche ad irrigidirmi... tra le mie dita sento la turgida carne e sempre senza guardare inizio dolcemente ad accarezzarlo. Non voglio essere troppo presente a me stessa.... lascio che i pensieri fluiscano fuori di me. Sento che non sono più io, o forse meglio, che qualcosa dal profondo affiori per prevalere sulla mia parte razionale. Lo sconosciuto mi prende la mano e se la porta sui testicoli: dolcemente inizio ad accarezzarli. Mi prende dolcemente la testa per ruotarla leggermente e mentre fa questo appoggia la sua cappella al mio viso. Sento il glande che pulsa sulla mia guancia... lo impugna e lo abbassa.... le mie labbra sono a contatto con quel pene pulsante durissimo. Il mio lui, che mi conosce, mi assesta una penetrazione profonda per cui non posso non urlare. Aprendo la bocca, l'uccello dell'uomo entra e lo sento emettere un suono gutturale di piacere. Ora non capisco più niente... non avevo mai provato ad essere posseduta da due uccelli.... capisco di aver oltrepassato una frontiera... Ora sono io che inizio a muovere la testa per succhiarglielo meglio. Il mio lui mi fa cambiare posizione e mi mette a quattro zampe. Lo sconosciuto sale sul letto in ginocchio per offrirmelo meglio e io riesco a succhiarlo più a fondo come piace a me. Non essendo grosso come quello del mio lui, riesco a toccargli le palle con la lingua. Anche lui non capisce più molto e mi dice che sono una fantastica succhiatrice. Mi prende la testa con due mani e sento che chiede qualcosa al mio lui ma non riesco a capire cosa. Mi piace sentire la sua cappella scorrere sulle mie labbra fino alla gola. Lo sento diventare sempre più duro e sento la sua presa sulla mia testa sempre più incalzante. In quell'attimo sento un potente schizzo che mi coglie di sorpresa, lui urla il suo godimento. Il mio lui sentendo questo accelera i suo colpi urlandomi che sono una troia e io che non ho mai smesso di avere continui orgasmi mentre avevo quell'uccello in bocca, esplodo in un orgasmo travolgente urlando a squarciagola. Il mio uomo sentendo questa esplosione viene anche lui riempiendomi la figa di sperma. Dalla mia bocca cola ora un'abbondante quantità di sborra e noto che non è dolce come quella del mio uomo. Lo sconosciuto si avvicina e mi bacia sulla testa ringraziandomi e facendomi mille complimenti. Solo ora mi guardo intorno e noto che lo spettacolo ha fatto schizzare anche gli altri singoli presenti. Il mio uomo mi abbraccia in una sorta di dolce protezione e mi dice che sono stata stupenda: lui riesce sempre a farmi sentire una dea. 7273 4 11 anni fa