cora-fabio
, 46/37 anni
Coppia
Florence, Italia
Ultima visita: 12 anni fa
- 12 anni fa Parrucchiere a domicilio Venerdì scorso non riuscii ad andare dal parrucchiere per la mia consueta piega, ma non volevo passare il fine settimana coi capelli in disordine, così mi ricordai di aver letto su internet di un servizio di parrucchiere a domicilio. Mi affretto a chiamare e riesco ad ottenere un appuntamento per una piega a casa, per il sabato pomeriggio seguente, alle 15.00. Puntuale come un orologio svizzero, suona il campanello il parrucchiere...io ero appena uscita dalla doccia e vado a riceverlo con la mia vestaglietta di raso rosa, da casa. “Buonasera...sono il parrucchiere....mi chiamo Luca”...e io: “Oh bene...buonasera Luca, io mi chiamo Viola ed il suo arrivo è provvidenziale per me...guardi che capelli!! La prego, si accomodi pure da questa parte...” e lo accompagno nella stanza da bagno, mentre io vado un attimo in cucina a prendere un drink...per me e per lui...lo raggiungo in fretta in bagno e lo trovo già preparato per il lavoro: lavatesta pronto e dalla sua borsa professionale aveva tirato fuori tutti gli strumenti del mestiere, pettini, spazzole, pinze, phon. In dosso aveva una t-shirt nera sponsorizzata ed un paio di pantaloni bianchi, larghi e morbidissimi. Mi accomodo seduta per cominciare il lavaggio dei capelli...la vestaglietta corta viene su...si apre un po' sulle cosce, Luca mi pare concentrato sul lavoro...mani delicate, buona tecnica, mi rilasso completamente e con gli occhi chiusi...la mia fantasia parte: che starà pensando questo giovanotto mentre mi massaggia la testa?...chissà se la visione delle mie cosce scoperte e della mia scollatura gli hanno fatto qualche particolare effetto fisico...chissà se spera che mio marito non rientri...e che faccia farebbe se gli chiedessi dei servizi “extra”?... Lavaggio terminato, si passa all'asciugatura ad aria: mi piazzo davanti allo specchio del bagno...per vedere lo svolgimento dei lavori e mi accorgo che dai pantaloni lenti aveva preso forma una notevole protuberanza, ad altezza sospetta...mentre la mia vestaglietta oramai piuttosto allentata, mi copriva sempre meno...Ma a me quel tipo piaceva sempre di più...ora che la piega stava finendo, avrei dovuto salutarlo entro breve e la cosa non mi andava...Decido di azzardare una mossa “forte” tanto per misuragli la pressione: “Senti Luca, con tutti quegli attrezzi che hai...forbici e forbicine di tutte le misure....non è che potresti darmi una sistematina a quei riccioli ribelli della mia patatina?” Lui, piuttosto entusiasta, ha subito accettato...mi sono aperto l'abitino, e lui si è messo a lavoro....ma più delle forbici ha usato la lingua!...pare che serviva per inumidire i peletti...mmmh, in effetti ci sapeva fare parecchio...tant'è che a fine taglio, mi era venuta una tremenda voglia di …. dessert...come dire...un cannolino alla panna...me lo trovavo lì proprio a portata di mano, anzi di bocca! Feci per abbassargli un po' i pantaloni...mi spunta fuori un pistone molto teso e piuttosto voglioso...cominciai a degustarlo con passione. Lo succhiavo, lo leccavo tutto per la lunghezza che aveva, mentre con le mani accarezzavo le palle...rasate e lisce....la pressione aumentava...mi prese di peso, mi solleva e mi porta in camera...mi chiede come intendevo saldare il conto del suo servizio...io ovviamente, in tempi di crisi economica, preferii di gran lunga un pagamento in natura! Dal personaggio timido e riservato che era, si stava scatenando, era diventato un toro da monta! Mi chiese tra quanto sarebbe tornato mio marito, risposi da un momento all'altro...ma oramai l'embolo era partito e chi lo poteva più fermare? Mi comincia a trombare in varie posizioni di kamasutra...da dietro...a cucchiaio, sopra lui, sopra io...fino a che non ce la fece più a resistere...e mi inonda il seno di sborra. Sento schiavacciare alla porta...era Fabio!! Gli dissi a Luca di correre a nascondersi in bagno... Io ero lì distesa ed esausta tutta nuda sul letto....capello perfetto e un po' di broda a giro... Fabio mi fa: “sei la solita troia!....scommetto che hai sedotto un altro ragazzetto anche oggi...forza, spiega!...cosa hai combinato?...chi hai ciucciato oggi? Non ti posso lasciare sola un'ora che me ne combini di tutti i colori...cosa è quella roba liquida che hai addosso?? E io..”Ma stai tranquillo, il parrucchiere mi ha dato un po' di gel di troppo....e mi è caduto addosso....niente di particolare...tranquillo...” E lui: “Ah si?...e allora ce l'ho anche io un po' di gel da darti...così ti fisso meglio la piega!” Si spoglia velocemente, e mi sbatte violentemente...prima a pecora schiaffeggiandomi le mele e poi a missionario...poi, quanto era lì per venire, me lo sfila dalla fica e mi spara un litro di sborra in bocca!...Che bello!...Nel frattempo Luca era fuggito, ma per la settimana successiva gli avevo già prenotato l'appuntamento, ma non per una semplice messa in piega!.... 7528 2 12 anni fa
- 12 anni fa Bello al bar. In agosto siamo stati in vacanza al mare, in una località della riviera adriatica, per la gioia del bimbo, non certo sperando in qualche trasgressione per noi....il nostro massimo svago era andare dopo cena a prendere un caffè e una grappa e non sempre riuscivamo a farlo in santa pace.... Comunque, a due passi dal nostro Hotel abbiamo trovato un bar davvero bello....forse anche troppo per quella spenta e tristuccia località da anziani o da famiglie. Una struttura modernissima, bel design, fatta con gusto e originalità...non il solito bar, ma un ambiente fresco, giovane, musicale, accogliente anche per l'atmosfera. Ma in realtà in questo posto c'erano altri aspetti positivi dal mio personale punto di vista: TUTTO il personale addetto era MASCHILE e molto giovane!! Una vera rarità....non solo....dei sei/sette ragazzi che ho visto, tra barman e camerieri, un paio erano piuttosto discreti. Quindi l'idea di recarsi ogni sera in visita presso quel posticino per degustarsi con calma un caffè e una grappa barricata non mi dispiaceva affatto, pur essendo sempre accompagnata da mio marito e dal nostro cucciolo. Il tipo del piano superiore dove ci andavamo a sedere sempre noi, in terrazza, non era male, ma sembrava piuttosto disinteressato alle donne avventrici del locale...non mi diceva nulla un tipo così; invece al bancone di ingresso avevo notato fin dalla prima sera, un tipo piuttosto interessante e decisamente bello! Gli davo una trentina di anni scarsi, castano, fisico atletico, altezza giusta, tratti somatici sensuali, occhi stupendi...ecco, direi che il particolare degno di nota erano gli occhi. Ogni volta che arrivavamo, vedevo che mi guardava con piacere e io lo riguardavo e lui mi riguardava e io non riuscivo a fare a meno di guardarlo, quegli occhi magnetici, in quelle poche occasioni in cui mi avvicinavo al bancone con qualche scusa, mi perforavano...bell'effetto devo dire. Sui nove giorni di permanenza, penso che sei/sette sere siamo tornati là, la sera dopo cena, e più lo vedevo e più mi saliva il desiderio di poterlo conoscere, di poterlo guardare da vicino dentro quegli occhi profondissimi, di poterlo toccare...baciare....Mi presentavo sempre tutta tirata a lucido, vestitini sexy che esaltassero la mia femminilità e le mie belle forme ed in effetti mi accorgevo di colpire bene il bersaglio....Una sera dopo l'altra, arrivò anche l'ultima... Avevo confessato a Fabio che il tipo mi attraeva parecchio, e che avrei voluto trovare il modo di poterlo rivedere in altra occasione, magari con lui per un triangolo. Fabio mi disse che se proprio mi piaceva così tanto, visto che questa circostanza capita molto raramente, avremmo potuto trovare il modo di fissarci. Ad un certo punto decisi di prendere una iniziativa....mi congedai dal tavolo e dissi a Fabio che avevo bisogno di andare al bagno...Fabio non era molto convinto della mia esigenza e forse aveva già capito tutto, ma mi lasciò andare: Fabio ti adoro! Scesi la splendida scalona a chiocciola che portava giù al piano terra, trepidante per l'emozione, e mi avvicinai al bancone, osservata dai suoi colleghi incuriositi....Gli feci un cenno con la mano come per avvicinarsi, non volevo farmi sentire. Lui visibilmente contento mi si avvicina al viso, mi pianta gli occhi dentro i miei e mi dice subito: “sai che sei una gran bella donna?...” io lo ringrazio e ricambio il complimento...gli dico che quei bellissimi occhi non mi vedranno più perché l'indomani sarei partita; al che lui ebbe un piccolo sconforto e mi chiese un contatto per potersi rivedere...mi feci dare carta e penna e tentai di scrivergli la mail, ma troppo emozionata mi tremava la mano e non riuscii a scriverla bene...poi con voce sensuale gli dissi: “senti...dispiace molto anche a me non rivederti, ma vorrei sapere una cosa...dove si trova il bagno?”... Lui colse al volo la mia richiesta e disse: “se vuoi ti accompagno...”, uscì dal bancone e mi fece strada sul retro dove c'erano due porte, una del bagno e una del ripostiglio privato e mi apri questa...entrammo veloci, chiuse la porta, c'era buio...mi sentii afferrare sui fianchi ed appoggiare la sua bocca carnosa sulle mie labbra, mi baciò con trasporto e passione, ricambiati da parte mia. Sentii le sue mani lisce scorrere sulle mie cosce dal basso in alto ed il mio vestitino leggero e attillato salirmi al punto vita. Mi voltò con il viso alla parete e accese la luce, si chinò un poco, mi spostò il perizoma e mi cominciò a leccare in mezzo alle chiappe...che brivido! Poi si rialzò e cominciò a baciarmi sul collo, a morsicchiarmi, mentre sentii le sue dita che esploravano la mia fighetta rugiadosa e poi entrarono dentro...Mi stavo preoccupando che Fabio potesse venirmi a cercare, non vedendomi tornare dal bagno, mentre da un lato questo pensiero mi eccitava ancora di più, anzi, ci speravo un po' che venisse e mi trovasse lì, e magari dopo essersi arrabbiato (per finta o per davvero) mi scopasse seduta stante, davanti al mio giovane puledrino. Mi venne una gran voglia di prenderglielo in bocca...mi voltai rapida e mentre le nostre lingue frullavano una attorno all'altra, gli slacciai la cintura, gli abbassai i pantaloni e sentii già che il suo pisello era uscito fuori dagli slip, mi piegai verso di lui e lo vidi durissimo e con la cappella viola che mi apprestai a leccare; gli abbassai del tutto le mutande e mentre glielo accarezzavo con le mani vidi uscire quella gocciolina deliziosa che assaporai con la punta della lingua...mmm...che buona! Gli leccai un po' le palle liscissime e depilate, dopodiché me lo presi tutto in bocca e me lo gustai per bene, mentre con le mani ora toccava a me andare in esplorazione... Il tipo ansimava pesantemente ed era eccitatissimo e mentre lo segavo e lo succhiavo, sentivo che non avrebbe resistito ancora molto...e visto che il mio tempo stringeva, gli chiesi di spruzzarmi tutto il suo nettare caldo direttamente in bocca: la proposta a quanto pare fu scatenante e mi trovai, di lì a poco, quasi affogata di sperma...e qualche schizzo mi finì pure sul vestitino!! Mi ricomposi in fretta e fuggii da Fabio che cominciava a spazientirsi. Mi chiese che fine avessi fatto, piuttosto alterato, e come mai quelle macchie sul vestito...Non ce la feci a mentire e gli raccontai tutto per filo e per segno: lo vidi incazzato ma anche eccitato e quella notte mi punì!... 5272 3 13 anni fa
- 12 anni fa Incontro al buio. Finalmente decidemmo di fare un incontro un po' diverso dai soliti....un incontro con sorpresa, nella penombra, a casa nostra, con un tipo non comune, non bellissimo, ma molto sensuale, un tipo interessante a livello cerebrale oltre che fisico, uno con fascino: lo avevo già visto in cam e trasmetteva una buona carica erotica, comunicava bene, specialmente con quegli occhi verdi, magnetici. Io ed il mio compagno complice organizzammo tutto con la massima attenzione per quella sera speciale. Gli avevamo dato appuntamento a casa nostra verso le 22.30 di una sera di fine Giugno, io gli spiegai bene dov'era la nostra abitazione, in piena campagna, e gli dissi che avrei lasciato la porta socchiusa per il suo arrivo: il campanello è odioso quando suona. Nell'attesa che Gabriele arrivasse (questo il suo nome), cercai di creare in casa un'atmosfera giusta per l'occasione: accesi degli incensi, cosparsi il pavimento di petali di rosa, accesi una candela nell'ingresso e alcune bellissime e profumate in camera. Misi una musica di sottofondo, bassa ma intensa, diffusa in tutta la casa...lasciai la porta di camera che dà sul terrazzo completamente aperta e attraverso la zanzariera si poteva vedere, stando stesi sul letto, una bella fetta di cielo stellato e si poteva sentire fuori le cicale che cantavano. Arrivò il suo sms di avviso che di lì a poco sarebbe giunto da noi ed io gli risposi che venisse direttamente su e che avrebbe trovato la porta aperta. Passarono pochi minuti, e sentimmo un'auto fermarsi e spegnersi: era sicuramente lui. Noi eravamo in camera, sul letto, nudi, al buio e con le orecchie tese a seguire i suoi passi sulle scale, poi sul terrazzo anteriore e infine lo sentimmo entrare, molto lentamente, silenziosamente e con una certa titubanza. Era lì sospeso nell'ingresso, al buio pesto, interrotto da una debole e delicata lucina del piccolo cero al patchouli che avevo posto sulla mensola: Fabio mi disse di andargli incontro...uscii dalla camera con una vestaglietta leggera, senza nient'altro sotto, mi infilai in piedi i sandali alti, non accesi nessuna luce e a tastoni mi diressi verso di lui. Mi avvicinai e lo intravidi nella penombra, in piedi, elegante, un vestito scuro in raso e una camicia bianca sbottonata che risaltava dallo scollo della giacca. Gli ero di fronte a pochi centimetri, gli presi le mani e me le tirai intorno alla schiena, mi spinsi verso il suo orecchio sinistro, gli sussurrai “Buonasera” e cominciai ad annusargli il viso e il collo, mentre lui mi teneva per i fianchi e mi stringeva verso sé. Lo sentivo emozionato, quasi vibrante dentro quell'abito e soprattutto sentivo il suo sesso ingrossare e premere contro il mio bacino: lui non proferì parola mentre accostò piano le sue labbra contro le mie e mi tolse in fretta il baby-doll. Mi divincolai rapida per non finire sul pavimento una sopra l'altro nel giro di pochi minuti, Fabio ci stava aspettando in camera, ora seduto sulla poltrona, che sorseggiava un whisky on the rox. Accompagno Gabriele per mano, lo faccio sedere sul letto e comincio a spogliarlo dolcemente di tutti gli indumenti, sotto gli occhi attenti di Fabio; lo faccio adagiare completamente nudo e disteso e gli chiedo se lo potevo legare al letto: lui annuisce, anche se palesemente sorpreso e inquietato da questa iniziativa, mentre nel frattempo porta la mia mano sul suo cazzo già marmoreo, come per farmi sentire che anche lui era d'accordo. Fabio mi passa le bende, già preparate all'uopo, e comincio il lavoro di legatoria: gli allargo le braccia e fisso i polsi al capezzale in ferro battuto, poi gli divarico le gambe e fisso le sue caviglie alle palle di ferro stile Liberty delle estremità della sponda. Molto bene. Poi naturalmente gli bendo i suoi occhi belli, che con il riflesso della luna alla finestra rilucevano come il mare di notte: Fabio seguiva con attenzione tutti i miei gesti e con la mano libera si menava il pisello dolcemente. A quel punto cominciai davvero la mia opera d'arte tattile....mi spalmai le mani di abbondante olio di mandorle e gliele feci scivolare dalle caviglie alle cosce e dalle cosce all'inguine e dall'inguine all'addome per poi salire verso il petto, poi sulle spalle e poi giù tutto lungo le braccia, fino alle punte delle dita. Feci questo percorso diverse volte cambiando verso mentre il suo respiro si faceva sempre più marcato e il suo pisello teso come una corda di violino: aveva la pelle di velluto senza peli, che mi scorreva sotto le mani come un fiume in piena. Mi piaceva da morire toccarlo dovunque, sentirlo sussultare di piacere, mentre girava la testa a destra e a sinistra senza tregua oppure la tirava su per cercarmi...aveva bisogno di baciarmi. Lo feci un po' soffrire in questa ricerca affannosa della mia bocca, tanto era lì bloccato sotto di me, torturato di piacere e costretto a subirlo immobile. Non lo baciai ancora, mi posizionai a pecora, col viso sopra il suo bellissimo uccello notturno, per cominciare finalmente la mia degustazione! Nel frattempo Fabio, che non resisteva più per la situazione altamente erotica, mi cominciò a scopare da dietro, ma senza troppe “onde anomale”, che altrimenti mi avrebbero fatto scappare di bocca l'anguilla di Gabri. Mmmmh che buon sapore dolciastro che usciva dalla punta della sua cappella Viola! Me lo sono stra-succhiato e leccato in ogni centimetro del suo apparato genitale, con una lunga sosta sulle palle lisce e morbide. Mi si stava allagando la fica, mentre Fabio mi ci buttava dentro il suo uccellone e mentre spompinavo con passione Gabriele, il quale a un certo punto tirò un urlo liberatorio e mi esplose un'eruzione caldissima di sperma in bocca; quasi simultaneamente Fabio, che nel frattempo si era spostato dalla mia fichetta all'ano, lo sentii venire con un orgasmo molto intenso direttamente dentro. Mi pulii il viso di quella crema naturale, Fabio accese l’abat-jour, io tolsi la benda dagli occhi di Gabri e, ancora legato al letto, lo baciai profondamente. Lo liberammo del tutto, andai in cucina a prendere uno champagne ghiacciato, lo versammo nelle coppe e facemmo un brindisi tutti e tre sul lettone, nudi e sudati, al nostro inizio. Si rimase un poco a parlare, a scherzare, a coccolarci, poi una bella doccia rigenerante per poi ricominciare il gioco. Quella notte calda non riposammo granché, ci alternammo a turno nel darci e prenderci piacere psico-fisico reciprocamente...finirono tre bottiglie di champagne e...finirono anche le stelle : era l'alba e ci addormentammo finiti anche noi. 5756 2 13 anni fa
- 12 anni fa Vendemmia Era settembre....verso la fine....quindi tempo di vendemmia, quando mi capitò un'avventura insolita, ma altrettanto bella. Ero stata assunta da un agricoltore che doveva raccogliere l'uva, insieme a molte altre ragazze e ragazzi, tutti avventizi diciamo. Mi faceva piacere fare questa esperienza di lavoro, anche se occasionale, perché era anche un modo per conoscere nuova gente...o meglio....nuovi baldi giovani. Durante i primi giorni avevo studiato un po' tutto il cast maschile e sinceramente non avevo individuato personaggi degni di nota, ma ci facevamo lo stesso grandi risate mentre si coglieva l'uva, a raccontarci le nostre storie di sesso e d'amore tra noi donne. Nel terzo giorno di lavoro, arrivò David, un nuovo ragazzo assunto, addetto al carico delle bigonce ...Era un tipo piuttosto interessante per me, sulla trentina, alto, fisico prestante, capello lungo raccolto in una bellissima coda nera lucida, occhi scuri, lineamenti del viso delicati, sguardo intenso....lo avevo osservato a lungo mentre veniva a prendere le cassette e le bigonce piene ....era proprio un bel ragazzo e credo che anche io gli sia piaciuta fin dal primo carico..... Verso fine giornata, eccolo con l'ultimo viaggio....non mi toglie gli occhi da dosso e finito di caricare mi fa: “Viola, il capo mi ha detto di portarti alla cantina, per delle cose d'ufficio da farti sbrigare....” E io, un poco sorpresa (ma felice): “Va bene...!” E sono salita sul sedile del trattore accanto a lui. Viaggiava in seconda, pianissimo....pare perché a pieno carico doveva essere prudente, e nel frattempo mi sventolavo il viso con la gonna ampia. Avevo il braccio destro che strusciava contro il suo sinistro (che pelle di velluto, pensavo), in quel sedile stretto, e a tutte le buche ci dondolavamo una verso l'altro...Faceva molto caldo, eravamo anche sudaticci, lui era in canottiera e jeans strappati, io in prendisole corto e scarponcini...lui guardava poco la strada sterrata e molto le mie cosce scoperte e abbronzate, le sue mani dentro ai guanti da lavoro, le vedevo scorrere intorno al volante senza fermezza...ad un certo punto si sfila i guanti, si tira su il ciuffo dal viso e con fare molto calmo ma diretto, mi prende la mano...ferma il trattore, lo spegne, e mi sussurra nell'orecchio ciò che già mi ero immaginata: “Non è vero che ti vuole il capo....ti voglio IO”. Una vampata improvvisa di calore interno mi si aggiunge al calore esterno....e senza proferire parola, mi volto verso di lui, lo accavalco e gli pianto i miei occhi dentro ai suoi, mentre lui mi teneva entrambe le mani in un intreccio molto stretto e mi tirava verso di lui....non riuscii ad opporre nessuna resistenza, il suo sguardo era magnetico, il suo odore di maschio molto eccitante, mi appoggiò piano le sue carnose labbra sulle mie e mi avvolse con le sue braccia muscolose. I baci si facevano sempre più appassionati, le nostre lingue erano due eliche ed avevano cominciato una danza erotica, una specie di esplorazione reciproca, ci penetravamo le bocche a vicenda, ci accarezzavamo i denti e le gengive, ci assaporavamo le nostre cavità orali. Mentre ci consumavamo le labbra dai baci, con le mani ci toccavamo dappertutto, senza sosta....io gli sfioravo le spalle, gli palpavo il petto....lui mi tirava giù le spalline del prendisole e cominciava ad accarezzarmi i seni poi a baciarmeli ed a ciucciarmi i capezzoli. La mia fica si cominciava a bagnare sentendo il suo pisello indurirsi dentro ai pantaloni...ci stavo seduta proprio sopra e gli sentivo le vibrazioni del sangue che pompa quando l'eccitazione sale. Gli sciolsi la coda e gli sfilai la canottiera. Stavamo troppo stretti li sopra, così con un balzo, saltammo giù dal trattore e ci gettammo sull'erba del ciglio...eravamo già mezzi nudi e tutti sudati, sotto il sole del tramonto. Mi tolse quell'abitino di dosso sotto cui non c'era altro da togliere e si levò velocemente scarpe e jeans: mi scivolò accanto e mi prese di peso spostandomi sopra di lui....ci baciammo molto a lungo e profondamente poi mi venne voglia di succhiargli il cazzo, che sentivo con le cosce duro come un sasso....mi misi a lavoro con dovizia e passione, mi piaceva il suo sapore e mi gustai ogni centimetro con calma, dalla punta della cappella rossa fino alle palle, lisce, morbide, depilate. Poi non contenta mentre lo segavo con una mano, me ne andai con la lingua più giù, nella zona speciale tra le palle a l'ano, a leccare delicatamente quella pelle intima e riservata, mentre i fili d'erba mi solleticavano il mento.... mentre lo sentivo gemere di piacere. Stava per venire, se non ché mi interruppe con un guizzo e mi spostò stavolta sotto di lui, che voleva ricambiarmi un po' di orale. Mmmmh....che lingua eccezionale....chiusi gli occhi e cominciai a navigare con la mente, cullata da sensazioni fisiche stupende, mentre con le mani gli massaggiavo la testa. Stavo quasi per avere un orgasmo clitorideo, quando me lo trovai tutto sopra di me e soprattutto dentro di me! Cominciava a spingermi piano il suo attrezzo tutto dentro la mia fighetta fradicia, se non ché arrivarono due ragazzi a piedi, che avevano terminato il loro turno di raccolta dell'uva. Noi imperterriti continuavamo la nostra passionale scopata e loro, vista la scena, si sono seduti poco lontano sul ciglio, si sono tirati giù i pantaloni ed hanno cominciato a masturbarsi...mentre con gli occhi ci fissavano quasi volessero catturarci ciascuno per sé. Dopo diversi cambi di posizione e pure una scivolata nel fossetto, il mio splendido galoppatore si prese in mano il pisello, cominciò a segarsi all'altezza del mio visino e fece cenno con la mano ai nostri due compagni di lavoro di avvicinarsi a me. Si stavano tutti e tre masturbando di gusto intorno a me, mentre io, li distesa nuda sull'erba, accarezzavo loro le palle a turno. Passarono pochi minuti dopo i quali quasi tutti e tre simultaneamente mi inondarono di scottante sborra, sulle tette, nel collo, nel viso e in bocca ci presi tutto quello del mio bellissimo stallone David. Ci rilassammo tutti qualche minuto distesi sul ciglio e spippolando una grossa ciocca d'uva bianca, infilavo in bocca ai miei amici un chicco per uno alternandolo a un bacio. 5472 1 13 anni fa
- 12 anni fa Osservati è bello! 1° racconto di Gioia - Osservati è bello. Recentemente abbiamo conosciuto in una chat, un tipo simpatico...un ragazzo giovane, forse non bellissimo, ma piuttosto interessante...con una "passione" che pochi dichiarano...il voyeurismo. Questa caratteristica ci ha incuriosito non poco, ed abbiamo cominciato a fantasticare di svolgere rapporti sessuali con la sua presenza vigile. Cammin facendo, le fantasie sono divertate via via sempre più piccanti e trasgressive, finchè una sera Giulio mi propose, proprio mentre mi scopava a cucchiaio, di incontrare veramente il nostro amichetto guardone. Io, lì per lì sono rimasta perplessa e stupita da una simile iniziativa di lui...ma nel contempo mi sentivo sempre più fradicia ed eccitata dall'idea! Pochi attimi prima di venire con un orgasmo parecchio sovraccarico di adrenalina, decidemmo di invitarlo. Ci incontrammo un pomeriggio estivo e tanto per stemperarci, si optò per una passeggiata ai giardini...in mezzo al verde, alla natura...pochi passi e la conversazione divenne distesa ed appassionata. Era verso l'ora del tramonto ed il programma concordato con il nostro amico era di andare a cena al ristorante...per condividere un bel momento pur sempre di piacere: ottimo cibo e ottimo vino, e lo spirito di tutti si fece più brillante. Dopo cena giusto per favorire la digestione e preparare la mente alla fase 3, facemmo due passi fuori: si stava benissimo, clima ottimale, cielo stellato, luna piena e...tante lucciole silenziose e romantiche. Verso le 23 venne l'ora di rientrare, ma non nelle nostre rispettive dimore, rientrammo nella nostra tripla prenotata per l'occasione in un confortevole agriturismo di zona...e già nel tratto a piedi verso l'ingresso l'emozione cominciava a salire per tutti e tre. Giunti in camera, preparammo la poltrona e facemmo accomodare il nostro amico, in posizione perfetta rispetto al lettone su cui io e Giulio ben presto ci adagiammo.... Giulio mi chiese di fare un breve streep tease in omaggio del nostro ospite speciale, che nel frattempo si era versato un rum e con fare un pò agitato si passava la mano nei capelli... Io che adoro fare il pavone, non me lo feci dire due volte e cominciai la mia performance....molto personale e come dire...casalinga: tolsi il mio vestitino attillato, poi tolsi piano il reggiseno e lo favorii a Giulio, poi mentre mi muovevo con una specie di danza del ventre improvvisata, pian piano mi sfilai il perizoma, lo feci un pò ruotare per aria e lo lanciai addosso a Michele che fece un sorriso di apprezzamento. A quel punto ero rimasta con in dosso soltanto i miei bijux, invito sul lettone con me Giulio che era ancora vestito e procedo con lo spoglio degli abiti! Michele ci seguiva passo passo in ogni singolo movimento che facevamo, ci guardava con attenzione, come stesse assistendo ad una lezione di geometria...in effetti stavamo facendo una sorte di geometria pratica triangolare! e questo elemento, completamente nuovo per noi, ci dava una carica erotica forte. Ci cominciamo a sfiorare dappertutto, pelle contro pelle, ed a baciarci avidamente sulla bocca e sul collo e ogni tanto ci voltavamo verso di lui per vedere l'espressione del suo viso. Dopo intensi palpeggiamenti reciproci Giulio si mise disteso ed io avevo una voglia irrefrenabile di leccargli il pisello...non esitai a cominciare una delle mie pratiche sessuali preferite!....Gli avevo fatto diventare un pisello durissimo e pieno di sangue...e nel frattempo, mentre lavoravo di bocca, con gli occhi guardavo Michele che nel frattempo si era alleggerito dei pantaloni ed aveva infilato la sua mano dentro le mutande. Dopo un lungo e calibrato pompino, fu la volta di Giulio ad eseguire la sua prova orale: lui è un "linguista" di prima qualità e con la sua tecnica dopo un pò che leccava e mi faceva tremare di eccitamento, ho avuto un delizioso orgasmo, che mi produsse una necessità fisica e mentale di prendere il pisello di Giulio dentro di me.... Michele si sentiva respirare più pesantemente, e ovviamente era già da un pezzo che se lo menava come un pazzo...stava sudando ed era eccitatissimo.... Quindi Giulio cominciò ad affondare dei colpetti col suo attrezzo duro nella mia fichetta bagnata....nella classica posizione del missionario: mentre i colpi si facevano più profondi e decisi guardavo dritto negli occhi Michele che sembrava sbalordito ma contento della scena e mi venne un'idea folle...un cambio di posizione ben preciso e perché no, chiesi a Michele se voleva partecipare anche marginalmente...Feci sdraiare Giulio supino ed io mi distesi sopra di lui a pancia sopra: in quella posizione a gambe leggermente divaricate, oltre a prendercelo bene dentro, mi restava la passera proprio a portata di lingua e quindi feci un cenno al nostro amico che si dedicasse a quel lavoretto. La combinazione pisello-lingua fu molto efficace ed infatti questi due mi fecero venire dopo qualche minuto e quasi contemporaneamente a me arrivò anche l'orgasmo di Michele che se l'era ripreso in mano e si masturbava di brutto lì ritto davanti a noi: una pioggia di sperma sulle mie cosce! Giulio a quel punto mi mise a pecorina e dopo una fila di spinte ben assestate mi sborrò su tutta la schiena...mmmm che bella sensazione questa crema calda che mi pervase! Ci ripulimmo tutti dei nostri liquidi e ci mettemmo tutti e tre distesi nudi sul letto a rilassarci ed a commentare l'accaduto....in attesa di "ricaricare le batterie"!!.... 4772 2 13 anni fa