{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-2f7908732abccd1b0fe656f5152692d3.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
- 7 mesi fa Un incontro speciale (prima parte) Tutto cominciò 18 anni fà,la noia e la curiositá mi spinsero a provare una chat,all'epoca C6 andava per la maggiore fù così che incontrai Lei,la donna che cambiò completamente la mia vita sessuale.Non sono mai stato attratto da ragazzine quindi la mia ricerca era focalizzata su donne mature,io avevo 40 anni Lei 48 sposati entrambi e annoiati sessualmente pure anche se lei aveva una vita sessuale extraconiugale abbastanza movimentata.La conoscenza in chat è andata avanti per un paio di mesi,niente foto,cam o altro 20 anni fá per eccitarsi si doveva entrare nella mente di chi stava alla tastiera ed era decisamente più bello.Dopo mesi di chat abbiamo deciso di vederci,io non cercavo semplici scopate,Lei era stufa di chi pensava solo a infilare il cazzo e nulla di più,non mi sembrava vero,eravamo sulla stessa lunghezza d'onda.Primo appuntamento buca,secondo pure,ormai avevo perso le speranze pensando ad uno scherzo.Ci sentiamo in chat,ci eccitiamo e Lei mi dá un nuovo appuntamento in un bar.Il giorno dopo sono li,sicuro che sarà un altro scherzo,invece la vedo arrivare e non credo ai miei occhi.Bella,corpo minuto,jeans e giubbino in pelle nera,il suo sguardo è la cosa più sensuale che abbia visto,ci sediamo incominciamo a parlare di noi,della chat e delle nostre aspettative.Bevo un caffè,sfioro la sua mano,lei mi guarda,un erezione mai avuta si impossessa di me,Lei mi stá scopando la mente con i suoi occhi fissi su di me."A cosa pensi"mi sussurra,a quanto sei eccitante le rispondo.Lei mi chiede "cosa ti piace fare,mi leccheresti davvero senza scoparmi",questo è quello che desideravo e glielo avevo detto più volte in chat anche se Lei non pareva credere,"agli uomini piace solo infilarlo"tu non sarai diverso dagli altri.Ci alziamo,e rimaniamo d'accordo che ci penserá su se vedermi ancora,la saluto, un piccolo bacio e salgo in macchina,solo ora mi accorgo di avere avuto un orgasmo,il primo orgasmo da una donna che ha saputo scoparmi la mente senza toccarmi.... 2227 2 5 anni fa
- 7 mesi fa il singolo D.O.C. Siamo sempre alla ricerca di un singolo serio, educato, pulito, ospitale e se ben dotato tanto di meglio.. inizialmente siamo sempre stati titubanti indecisi ed a volte selettivi.. ovviamente nn facciamo di tutta l'erba un fascio ma ci permettiamo di fare la ns. scelta. Abbiamo avuto e continuiamo ad avere dei contatti ma la ricerca è dura.. a luglio ci scrive un singolo abbiamo letto il suo profilo i sui feedback e visto le foto, dalle foto si vedeva chiaramente che scopava ed i feedback lo consideravano uno stallone, per noi che ci piace solo il gioco soft specie se orale, leggendo stallone toro da monta etc..etc.. da subito nn avevamo minimo interesse, se nn forse solo per la dotazione.. al ns. no grazie ci a risposto il motivo della negazione e gli dissi appunto che nn essendo scambisti è impensabile che incontriamo uno che viene considerato uno stallone. mi rispose che nn con tutte le coppie succede di scopare, anzi, io preferisco il gioco orale e se fatto bene è meglio che una scopata, ok. gli dissi parlo con la mia lei poi ti farò sapere.. cosi abbiamo deciso di incontrarlo al fine di incontro conoscitivo.. siamo andati a casa sua posto pulito accogliente e riservato, abbiamo parlato per una mezzora e vedevo la mia lei poco convinta di andare oltre al incontro conoscitivo, cosi dopo quasi un ora eravamo pronti nel salutarlo, lui da signore disse ok. ci sentiamo.. poi, io gli chiesi, la foto sono vere ? è vero che sei dotato 22x 20 ? e lui disse beh se nn vi offendete nn ho problemi nel farlo vedere, cosi si abbasso i pantaloni e dagli slip si notava il gonfiore del c.... abbassò gli slip e da molle era già grosso.. la mia lei alla vista in un attimo aveva cambiato idea dicendomi beh siamo già qua se rispetta il gioco si può provare.. ok. cosi lui si mise seduto sul divano e la mia lei glielo prese subito in bocca facendolo indurire in bocca vedevo la sua bocca gonfiarsi ed a fatica riusciva nel prenderlo in bocca cosi lo bagnava tutto lo leccava come un gelato e lo prendeva in bocca bene, aveva le lacrime agli occhi dalla fatica nel prenderlo in bocca ma più faticava più gli piaceva.. gli a fatto un pompino per quasi un ora era esausta ma compiaciuta.. alla fine gli mise il c.... in mezzo alla tette facendo una sborrata esagerata . 2922 0 5 anni fa
- 1 mese fa plage naturiste Girovagando qua e là nelle località marine abbiamo trovato quest’estate un bel paesello francese sul mare, molto accogliente e non caotico, ma ben frequentato. Proprio confinante con la grande spiaggia del paese c’è quella naturista: uno spiaggione molto lungo con dune retrostanti, con un maggiore affollamento in prossimità del parcheggio e campeggio e via via meno frequentato man mano ci si sposta verso ovest. Noi camminiamo in quella direzione sistemandoci laddove gli ombrelloni sono molto radi. La giornata trascorreva pacificamente e dopo le 14 qualche coppia si sistemava nei paraggi. Era il nostro primo giorno di vacanza e la voglia di stare nudi e il desiderio l’uno dell’altra ci invadeva. Ogni tanto qualche carezza, crema da spalmare, sabbia da levare, bacetto qua e là… una giovane coppia vicina a noi faceva altrettanto e la lei molto bella provocava appositamente il ragazzo con posizioni equivoche. Anche Irene spesso lo faceva, mostrando il suo bel fisico, aprendo le gambe mettendo in bella mostra la passerina ben depilata e molto umida. Verso sera molti se ne andavano e noi e altre coppie stavamo a goderci il mare e i rumori della natura; qualche uomo solitario spesso passeggiava sul bagnasciuga gustandosi le bellezze delle ragazze ignude che si godevano gli ultimi raggi di sole. Poco lontano, verso le dune, una donna mora molto carina intratteneva qualche single facendosi masturbare dal suo compagno, ora davanti ora dietro, aprendosi e mostrandosi in tutte le sue goduriose azioni. La coppia vicino a noi si scaldò non poco armeggiando a loro volta con i rispettivi sessi. Anche noi fummo travolti dalla passione. Irene mi provocò divaricandosi più possibile tralasciando ogni timore e pudore. Dopo averla leccata ben benino l’eccitazione fu al culmine e facemmo l’amore; lei divaricò le gambe al limite del possibile per migliorare la penetrazione. La coppia vicina si avvicinò ulteriormente e sembravano attori in un film porno. Alcuni single si godettero le rispettive passioni a debita distanza. Proposi a Irene di cavalcarmi a smorza candela e lei come una pantera scatenata non esitò; durante il rapporto le preparai il culetto divaricato per il gran finale e lei sembrava godere sempre più gemendo e agitandosi. Le scene per i voujeur erano sempre più esplicite e piccanti. Per completare l’opera, invitai la mia compagna ad inginocchiarsi per una penetrazione anale: senza nessuna opposizione lei scattò a 90 gradi e con delicatezza e adeguata insalivazione realizzammo anche questa posizione. Dopo i primi attimi, Ire dai gemiti era passata alle incitazioni… l’orgasmo fu simultaneo per entrambi durante il quale lei urlava dal piacere. In spiaggia ovviamente eravamo solamente in pochi eletti: noi, la coppia vicina che scopava con molta foga, la coppia esibizionista, che era passata ad azioni più hard e qualche singolo soddisfatto dalle visioni, che si complimentò con applausi. Ritornammo stanchi e molto soddisfatti e dopo una cena abbondantemente innaffiata da un buon vino facemmo nuovamente l’amore su una panchina nascosta e buia sulla passeggiata, proprio fronte mare con la luna che illuminava fiocamente i nostri corpi avvinghiati. 2714 0 5 anni fa
- 7 mesi fa il massaggiatore A tutti/e piace il massaggio, la mia lei li adora farebbe qualsiasi cosa per un buon massaggio.. era da un bel po' che se ne parlava di trovare un singolo abile massaggiatore, ahimè purtroppo quelli che si sono proposti erano più che altro dei palpeggiatori, poi arriva un messaggio, sono un massaggiatore di professione disponibile per un massaggio allo lei senza pretendere nulla in cambio ! Ma.. lei mi dice si poi alla fine cerca anche ''quello'' va beh gli dico potrebbe essere eccitante dopo un buon massaggio giocare, beh vedi tu mi dice parlaci e vedi di essere chiaro.. prima il massaggio poi per il gioco valuto io, ok. detto fatto, lo chiamo gli spiego il tutto e lui mi ribadisce con fermezza che gli piace massaggiare senza pretendere nulla in cambio. Dopo una settimana abbiamo preso accordi per vederci da lui, sin dal primo istante ci siamo trovati davanti una bella persona in tutti i sensi. educato bello esteticamente fisico scultorio due braccia che sembravano le mie gambe, bevemmo un caffè e parlammo per una mezzora, poi ci fece vedere la stanza con il lettino e gli chiese se voleva.. ok. si spogliò si mise a pancia sotto senza togliere il perizoma, lui iniziò a massaggiarla partendo dai piedi salendo alle gambe e piano piano sulla schiena spalle collo era tutta unta di un olio profumato la massaggio per mezzora e vedevo lei molto sciolta contenta e rilassata. poi le chiese se voleva girarsi a pancia in su, non se lo fece ripetere e da sola si tolse anche il perizoma, lo lasciai massaggiare per un 15 minuti ma vedendo le sue mani scivolando sul seno sfiorarle la patata mi si rizzava il cazzo ! cosi dopo 5 minuti mi avvicinai a lei mettendole in bocca il mio cazzo e chiesi a lui di fare altrettanto.. beh ci a fatto un pompino succhiando tutti e due assieme i cazzi non ci stavano ma le li è infilati in bocca tutti e due assieme.. 3160 4 5 anni fa
- 7 mesi fa Tutto in bocca Circa un anno fa, avevamo deciso di provare con un singolo, sebbene pensavamo che nn sia stato facile trovare la giusta persona abbiamo iniziato con la ricerca utilizzando i last minute, abbiamo avuto molti contatti ma ahimè leggendo i profili stavamo per desistere, poi, ci arriva l'ennesimo messaggio, notammo dalle foto un bel fisico ed un cazzo oltre i 20 cm. ma soprattutto largo come piace a lei, ci lasciò il mum. di cell. e decisi di ''sentirlo'' e fargli capire cosa cerchiamo noi, da subito entrammo in sintonia ed organizzammo un incontro precisando che sarebbe stato in primis conoscitivo poi la lei decide se andare oltre. il venerdì successivo andammo a casa sua. a subito ci a messo a ns. agio.. parlammo per quasi un ora e notai la sua patta che era gonfia lo notò anche lei e notai che era diventata più affabile più sorridente e capii che aveva voglia di vedere se il gonfiore era vero.. cosi lo invitai a sederci vicino lei in mezzo, inizia a toccarla a spogliarla e le presi le mani una sul mio cazzo e l'altra sulla sua patta, lei nn perse tempo gli tirò giù la cerniera e si trovò davanti un cazzo duro e ben grosso, mi alzai in piedi e glielo misi in bocca invitai anche lui ad avvicinarsi e lei senza dire niente glielo prese subito in bocca, a fatica riusciva nel prenderlo tutto in bocca ma demorse.. anzi, al quel punto io mi allontanai godendomi la scena, la feci mettere in ginocchio davanti a lui e le dissi di succhiarlo bene senza mani, inizio nel leccarlo e bagnarlo tutto poi piano piano inizio nel prenderlo in bocca, dal piano la frequenza era sempre più veloce inizio nel spingerglielo in bocca alternando la velocità poi quando lo aveva tutto in bocca le teneva la testa sino quasi a soffocarla.. notai il mascara che gli scendeva dagli occhi.. ma prosegui sino a farlo venire. Beh 22 cm. di lunghezza per 19 di larghezza quasi tutto in bocca è un bel vedere.. 3823 3 5 anni fa
- 4 anni fa Un massaggio a 4 mani è... Un massaggio a 4 mani, ispirato al massaggio tantra, è tradimento?Ecco, questa era la domanda che Carlo, il marito, mi fece al telefono. La mia risposta non si fece aspettare: Dipende. Per esempio, se il marito è consapevole o presente può essere un'esperienza appagante anche per lui. Anzi talvolta si arriva ad un'intensa eccitazione del marito a vedere la moglie nelle mani di un altro uomo o, come in questo caso, di un uomo e una donna. Ah, si. Ho letto di cose simili in un sito che parlava di come un marito può vivere da cuckold il proprio matrimonio..., beh, e come funzionerebbe? E' semplice, io e F. arriviamo con lettino e oli da massaggio e ci si mette dove avete uno spazio tranquillo in casa...il resto, i dettagli del rituale si possono definire anche al momento. Quello che chiedo è solo chiarezza e rispetto reciproci. Nessuno è tenuto a fare cose che non vuole, e i limiti devono essere definiti prima del massaggio. Anzi, chiediamo al marito di far firmare prima alla moglie una liberatoria di consenso al massaggio a 4 mani. Ah, come sei formale! Vero, ma non vorrei mai che il gioco fosse solo nella testa del marito...e la moglie e noi ci trovassimo in una situazione a dir poco imbarazzante. Ah,haha vero... Credo che si possa fare, ma potrei invitarti in hotel invece che a casa nostra per il massaggio? E puoi dirmi di più di come si svolge? Casa od hotel per noi è uguale, non chiediamo soldi ma neanche li vogliamo spendere, e riguardo a come funziona....che dire? Ogni esperienza è diversa ma ti racconto qualcosa del massaggio di settimana scorsa, anche se in quel caso ero da solo e la cosa era una sorpresa regalo per la moglie, così riesci ad avere un'idea di come può essere...Con il marito ci si era accordati il giorno prima con whatsapp per andare in casa prima di cena, appena lei tornava dal lavoro di cassiera. La moglie sapeva del massaggio ma non sapeva che era quella la serata dedicata e trovò il marito ad accoglierla a casa sulla porta...per dirle che avevano ricevuto un invito e di andare subito a far la doccia ...che lui, nel frattempo, le preparava i vestiti da indossare e che non doveva truccarsi ma solo controllare di essere totalmente depilata. Appena sotto la doccia, Carlo mi conferma di salire in casa e preparare il setting per il massaggio.Quando la moglie finisce la doccia, il marito le fa mettere un paio di tacchi, la benda e la porta nuda per mano nel salotto dove avevo allestito per il massaggio e si sentivano profumi e musica di sottofondo. Una volta entrati, le dice: Ecco ora ti lascio nelle mani del massaggiatore...Ed io prendendole la mano, piacere, io sono Paolo e guidandola verso il lettino prego..accomodatiL'ambiente era profumato, la musica piacevole e la temperatura perfetta così con un sospiro la moglie di Carlo si siede sul lettino e togliendosi le scarpe, si lascia andare sdraiandosi sulla schiena, totalmente nuda..esposta allo sguardo e nelle mani di un estraneo.Sia lei che il marito in quel momento desiderano solo scoprire come lei potrà godere di questa esperienza totalmente nuova.A quel punto anche io mi spoglio e comincio ad avvicinarmi per sentire l'odore della sua pelle e permetterle di sentire il mio.Lei mi chiede Come mi dovevo mettere? Va ben cosi? chiede un po' timidamente. Stai pure così, rilassati e lascia che sia io a muovere il tuo corpo. Ti puoi affidare a me ora? e nel dirlo, vado nella parte del lettino opposta alla testa e delicatamente le prendo i piedi e muovo le sue gambe come per aprirle un pò e sentire se è pronta a lasciarsi andare completamente.Lei lascia che io cominci a governare il suo corpo, come se avesse capito che solo cosi potrà avere il massimo del piacere da questa esperienza.Ecco ora il contratto è fatto, la liberatoria era solo un proforma..il senso vero dell'incontro sta in questo lasciarsi andare e nel mio prendere la responsabilità di governare quel corpo attraverso un'esperienza di piacere fisico e mentale.Il massaggio inizia, le mani sanno come fare e i sospiri non tardano ad arrivare sotto gli occhi del marito... Che ne dite, il marito si sentirà tradito? 5280 0 5 anni fa
- 9 mesi fa Donna Come sempre di corsa! Una prepara tutto e all’ultimo momento dall’ufficio ti chiedono di sistemare il mondo… Uffa! per fortuna la valigia è pronta e la metropolitana è vicina. Ho fatto bene a prenotare il treno delle 18.30… Arriverò all’ultimo ma non rischio di perderlo almeno… e se non mi fossi presa questa brutta storta sarebbe anche meglio… E in treno mi rilasso… e poi lo vedrò… non pensavo davvero che questa storia mi prendesse così tanto… e invece mi accorgo quanto abbia bisogno di viverla… Mi dico che non sto portando via nulla alla mia vita, caso mai aggiungo… aggiungo sogni, fantasia, gioco. Sì, mio marito lo sa… anche lui fa parte del gioco… Sì lo so che ogni tanto si sente un po’ messo da parte con questa storia… ma mica posso raccontargli tutto tutto … qualche segreto lo devo anche tenere per me, no? E questo vale anche con lui, con il mio “nuovo ragazzo”… Mi sento così leggera: non ho mai avuto due uomini (anche tre se conto R.) che mi fanno il filo e che mi desiderano così tanto da non riuscire a fare a meno di me per più di una settimana… Davvero non so come potrò gestire tutto, ma ora non mi pongo il problema e colgo l’attimo! E’ così maledettamente piacevole. Mi diverto a sentire i miei due maschi che si mettono in competizione per me e non resistono a chiedermi chi ce lo ha più grosso e chi mi fa godere di più… Sono così stupidamente maschi… Io godo con loro come non ho mai goduto prima: sono contenta perché finalmente ho imparato a volermi bene… Anzi mi sa che prima o poi mi lascerò andare a qualcuna delle loro voglie più spinte, di cui ogni tanto trovano il coraggio di parlarmi… così per provare; magari poi scopro che mi piace… In fondo non avrei mai creduto che mi piacesse anche giocare in tre, eppure… che mi piacesse toccare il cazzo duro di uno sconosciuto che sballa per me… eppure …. che mi trovassi a succhiare l’uccello in tiro che mi viene offerto senza vergogna e avere anche voglia di essere scopata e non vergognarmi di dirlo…! E metti che mi piaccia pure farmi toccare da un’altra donna? va beh vedremo… Sono una donna, una donna libera, che si vuole bene e che ha imparato a volere bene… Stasera mi dovrò ricordare di non esagerare a tavola, perché voglio davvero godermelo il mio uomo nuovo (beh sì, non nuovo di zecca, magari stagionato, ma per me davvero nuovo e che sento tutto pieno di me…). E sapere che non devo nascondermi, che mio marito capisce, e anzi poi quando gli racconto qualche dettaglio lo vedo eccitarsi (e lo sento quanto gli piaccio così, da come mi scopa con voglia e forte…)… e beh, tutto ciò mi fa essere davvero contenta. Mi farò baciare, leccare, toccherò e mi faro toccare, lo prenderò in bocca e dietro, e poi gli chiederò di farmi venire e poi dormirò abbracciata e domattina ci sveglieremo presto per avere ancora tempo per noi… E poi … chi sa? Di certo indietro non torno più. 2867 1 5 anni fa
- 9 mesi fa Carpe diem Ti accompagno alla stazione: il lavoro ti porta lontano per un paio di giorni… Ti porto la valigia e ti guardo mentre scendi le scale che ti conducono al treno… sei bella. Quando poi parti per Roma da un po’ tiri fuori il meglio dai tuoi armadi… ti piace fare colpo e a me piace sapere che sei così affascinante. Ti immagino in treno persa nei tuoi pensieri, alle prese con il tuo telefonino e con gli impegni da incastrare… Tu intanto viaggi, rivedi gli appunti, pensi a cosa indosserai stasera (che tempo ci sarà?… farà freddo, o mi accoglierà il tepore romano della primavera che anticipa?)… Il treno corre veloce e arrivi alla meta. All’uscita della stazione cerchi chi ti viene a prendere; quando una telefonata ti annuncia che ha avuto un impegno improvviso e ha mandato un autista a prenderti… un poco ti dispiace, eri già pronta a rivedere dopo tante settimane quel viso guascone che tanto ti intriga, ma pazienza: il lavoro ti aspetta; ti guardi intorno e l’autista ti viene incontro sorridendo… “Dottoressa? lasci che le porti la borsa… “ Lo saluti e ti infili in auto. In pochi minuti arrivate agli uffici. Entri e ti fai annunciare dalla ragazza alla reception. Il cuore ti batte un poco, poi lui ti viene incontro sorridente, un bacio formale e una stretta di mano, ma senti il suo profumo e le sue parole sussurrate “…sei bellissima!”… Ora però c’è da lavorare, illustri i tuoi progetti e tutti ti ascoltano con attenzione… anche questa volta il tuo fascino e la tua capacità ti faranno ottenere il consenso su cui contano i tuoi soci di Milano. Parli ma intanto con il pensiero va alla serata che ti aspetta (scarpe con il tacco? dopo gli chiedo dove ceneremo… )… La riunione finisce, devi ancora incontrare un amico in piazza Navona; ti infili di corsa in metrò… Roma ti dà sempre energia… Non puoi fare a meno di un salto a vedere le tue vetrine di gioielli preferiti… così fai quasi tardi… per fortuna a Roma non si cena alle sette… Corri in albergo; ti butti sotto la doccia… mentre ti asciughi mi chiami. “Tutto bene, amore?” “Sì tranquilla, gioia, divertiti”…. Senti la complicità delle mie parole; ma ora devi pensare solo a te…. il tubino nero che ti lascia le spalle scoperte… perfetto, l’intimo giusto (sì, quello nero è perfetto…), un filo di trucco, le calze scure autoreggenti, una goccia di profumo, le scarpe col tacco: praticamente perfetta…. Scendi nell’atrio e lui è già lì che ti aspetta… “andiamo a piedi? - ti propone - sono poche centinai di metri, e non piove più…” Ed esci al suo fianco, seguita dallo sguardo invidioso del concierge. Cinque metri e la prima scivolata (maledetti sampietrini scivolosi con il tacco che si infila in ogni fessura!), ti devi aggrappare a lui, che ti sorride, ti senti una specie di oca traballante, ma a lui non fai questa impressione, anzi è divertito e piacevolmente preso dal doverti tenere in piedi ogni dieci passi…. Finalmente il ristorante… ordini pietanze buone (speriamo siano leggere) mentre i suoi occhi non si staccano da te…. ti tiene la mano mentre chiacchierate e senti dentro di te tutte le lusinghe del sentirsi piacere e dell’essere desiderata… La serata scorre veloce (oddio devo anche chiamare casa; scusami un minuto; ciao, tutto bene, ora rientro, buonanotte , bacio, a domani…). Lui intanto ha chiamato un taxi: ha ripreso a piovere e non vuole farti slogare una caviglia proprio ora, alla conclusione di una serata che aspetta da almeno tre mesi… Arrivate all’albergo (“gli chiedo di salire?, o sembro un’oca?, e poi che impressione do?, ma sì, lui vuole salire con me, l’ho capito benissimo, e poi? ma non è una cosa brutta? e se poi non gli piaccio? ma io ho voglia… accidenti a me, troppe volte ho rinunciato per fare la brava ragazza, ora posso permettermelo, carpe diem”)… “Allora…” dice lui” “Allora -dici tu- non andrai già via? Poi chissà quando ci rivediamo… dai beviamo una cosa prima di dormire”. Lui si illumina “Volentieri, poi devi farmi vedere quel documento…” “E’ vero- dici tu- allora dai, vieni su da me, così beviamo qualcosa dal frigobar mentre lo leggi” . Sapete tutti e due che è una scusa… non c’è nessun documento che non possa essere spedito per mail domattina… ma… Entrate. Accendi la luce più piccola, senti le sue mani sulle spalle, ti volta e ti bacia… Ricambi il bacio piena di desiderio… Lasci che le sue mani finalmente scorrano lungo il tuo corpo. Continui a baciarlo, mentre con una mano lo aiuti ad abbassare la cerniera del tubino, che scivola ai tuoi piedi… Ti guarda e “sei bellissima” ti sussurra. Lo lasci armeggiare con il reggiseno, poi senti le sue mani calde che avvolgono i tuoi seni. In un baleno ti ritrovi stesa sul letto con il suo viso che preme tra le tua gambe….lasci che ti sfili gli slip, mentre tu gli togli la camicia… ti bacia, ti lecca, la tua fica si apre sotto la sua bocca, avresti voglia di baciarlo ancora ma ti abbandoni al vortice del piacere… Senti le tue mani sui seni, ti alzi e gli slacci i pantaloni… vuoi succhiare il suo cazzo, lo prendi tra le mani, lo scappelli e passi la tua lingua su di lui, ti piace il suo sapore, lo prendi tutto in bocca mentre le tue mani stringono forti le sue palle… Senti i suoi sospiri di piacere e ti senti bagnare ancora di più… -continui a succhiarlo, mentre con una mano cerchi il tuo clitoride e lo accarezzi; vi mettete allora a sessantanove, ognuno con la bocca sul sesso dell’altro in un gorgo di piacere che vi avvolge. Lui ti lecca tutta la fica che si spalanca, ci infila la lingua poi risale sul clitoride, mentre le sue mani corrono lungo la tua schiena; tu succhi la sua verga dura, la inghiotti fino alla gola, poi risali mentre con le mani gli stringi le palle e senti che l’orgasmo sta salendo dal profondo di te…. lo lasci andare mentre i fremiti del piacere ti scuotono tutta… Resti un po’ così, abbandonata sopra di lui; “Scopami” gli chiedi decisa, mettendoti carponi. Lui si pone dietro di te “Sei una meraviglia” -ti dice- guardando il culo e la schiena meravigliosamente scolpiti e infilando il cazzo durissimo dentro di te… Ti scopa con forza, lo senti tutto fino in fondo, ti piace essere così, “un po’ zoccola” e in questo istante vorresti avere anche il mio cazzo da succhiare mentre ti stai facendo scopare così bene… Ed è con questo pensiero che vieni di nuovo, lui allora esce e riversa la sua sborra calda sul tuo culo e sulla schiena… è una sensazione dolce…. ti abbandoni sul letto, mentre lui ti asciuga con un fazzoletto e non smette di baciarti la pelle. Ti addormenti così, con il sorriso del piacere ancora sulle labbra. Una lama di luce ti risveglia il mattino dopo… sono già le otto, ti giri, sei sola nel letto. Sul cuscino un biglietto “Sei una creatura meravigliosa. Grazie. Un bacio”… Lui è già al lavoro e ora anche tu devi prepararti… E’ stato bello… quasi un sogno. Carpe diem. 384 0 5 anni fa
- 6 giorni fa dal NO deciso,al forse al SIIIII era solo questione di tempo Eravamo coppia fissa da una decina d’anni, quando iniziai a proporle incontri con altre coppie. Inizialmente non voleva sentirne neanche parlare, poi forse per accontentarmi, provammo a contattarne, purtroppo senza successo. Probabilmente la nostra ricerca era sbagliata , cercavamo coppie alla prima esperienza come noi, e per un motivo o l’altro non si arrivava nemmeno all incontro. Lei e sempre stata per un rapporto affettuoso, un orgasmo e basta. Per sbloccarla , la portai da una massaggiatrice tantrica , dove lei si trovo abbastanza bene e la mass mi confermo che mia moglie era una donna molto calda ma tendeva a frenarsi. Cominciammo a frequentare clubs, ma la ricerca della coppia si era evoluta nella ricerca del singolo, infatti a me interessava ed eccitava piu vederla con altri che a me ad andare con altre donne. Prima in un club nel centro di Bologna ,poi in altri in provincia, sono numerosi i c….. che possono vantare di esser stati ben munti da mia moglie nelle stanze glory hole. Negava voler fare altro, poi invece gradualmente e spontaneamente passo ai lavori di bocca, mentre poco tempo prima diceva non volerlo mai fare con uno sconosciuto. Circa un anno fa, con mia sorpresa ,inizio anche a farsi scopare , alla pecora, sempre attraverso il glory hole. Che emozione le prime volte, non potevo credere ai miei occhi. Pero si diceva insoddisfatta. Da circa 4 anni avevamo identificato un ragazzo , fra tutte le mail di proposte che arrivavano su questo sito. Si era presentato in modo carino, non volgare. Ci scrivevamo e nel 2016 , dopo 2 anni di lettere , mia moglie aveva accettato di incontrarlo. Era pero' fin troppo presa , aspettava con ansia le sue risposte,alche’ , temendo addirittura un innamoramento, mi ritirai io. Quando facevamo l amore, spesso facevamo entrare il fantasma di lui fra noi, fantasticando come avrebbe potuto essere. Poi finita l intimita lei sempre negava di volerlo vedere davvero. Era una continua contraddizione, poi lei rispose alle sue mail , contrariamente a quanto diceva a me, che in effetti era intrigata dal pensiero di farlo in 3 con lui. Passarono altri 2 anni ed il 13 giugno 2018 , quando si parlava di lui un po meno , avevamo appuntamento a s. giovanni per andare ad un club. Mentre l aspettavo mi scrive su w app il ragazzo, Mauro, facendomi proposte per incontrare mia moglie e inviando foto oscene. Arrivata lei le mostro tutto, poi le scatto una foto con il vestitino scollato e senza reggiseno, inviandolo a Mauro. Le dico a freddo lo vogliamo vedere ? Noooo e sorrideva , nooo e la vedevo in brodo , nooo ma sei matto e deglutiva.Beh fai tu dice. Allora le dico andiamo al motel ad anzola poi pensiamo per strada se invitarlo. Eravamo con 2 auto ed io per strada concordo con lui al tel. Arrivati mi chiede , non hai deciso spero ? No ma dimmi cosa fare, lui aspetta la chiamata. Non parla finge di nulla , poi si dirige al frigo e prende una bottiglietta di vodka. Lei non e bevitrice ma ho ricordato che in una sua lettera a mauro scriveva che per aver il coraggio di incontrarlo , averbbe avuto bisogno di bere qcosa. Percio era il segnale, infatti non si meraviglia quando mi sente comunicare a mauro il nr della ns camera. Va in bagno a lavarsi e profumarsi, uscendo vedo che ha il vestitino ma mette le mutandine nella borsa, gia immagina come vuol farsi trovare da lui. Si stende sul letto fingendo di esser interessata alla tv, ma si sente la tensione ed il batticuore per entrambi. Dopo mezz ora bussano, e come mi avessero bussato direttamente sul cuore. Entra e simpatico, scherza per rompere il ghiaccio, lei non si muove dal letto , ride di tutto. Poi chiede ma come funziona adesso ? Io mi stendo al suo fianco e la comincio a baciare, lui si spoglia e si stende sull altro fianco di lei. Le chiedo preferisci una mascherina per sentire piu sensazioni, lei annuisce, serve a non sentirsi responsabile di cio che sta accadendo. Lui comincia a accarezzarle le gambe , sollevando la gonna ed esclamando di stupore, “sei senza mutandine, che bello !”. Lui si alza e le porge il cazzo, minkia che grosso, molto piu del mio !!! Lei apre la bocca e comincia a lavorarselo allargando istintivamente le gambe, e lui subito ne approfitta per accarezzarle la vulva. Io scendo dal letto ed avvio un filmino, sn momenti da non scordare. Torno sul letto e le bacio la passerina, poi tocca a lui mentre io glielo metto in bocca. Lei comincia ad ansimare e muovere il bacino. Poi la comincio a penetrare ma vederla con quel cazzone di nuovo in bocca e troppo eccitante, sono gia troppo vicino a venire. Mi metto al suo fianco , mauro si stacca e vedo va a infilarsi un preservativo , dopo averle sfregato il cazzone nudo sulla pass. E una attesa terribile per me xche fra poco un altro uomo mi scopera la moglie, per lei che comincia ad essere ben eccitata. Si mette fra le sue gambe e dolcemente la comincia a penetrare, a lei sfuggono frasi sussurrate che non comprendo. Poi comincia a darci dentro piu forte e lei comincia ad urlare. Io giro dalle parti del letto per baciarla e metterglielo in bocca. Lui ci sa fare, pompa forte, vedo che ha la misura giusta per lei, la riempie bene e comincia a colare fuori una quantita di lubrificante mai vista con mia moglie. Ci sono pozzanghere di liquido vaginale sul letto, non scherzo, larghe e di spessore. Davvero non ricordo essersi mai bagnata cosi abbondantemente. Credo lei venga sotto i forti colpi di lui, anche se vedo che ogni tanto le fa male spingendo fino in fondo. Lui mi dice , vieni a sentire che laghetti , io prendo il suo posto ma vengo in 30 secondi. Lei pensa abbiam finito ma lui si cambia il pres , la gira sul fianco e la prende da dietro, sempre piu forte, lei urla e sento distintamente il suo urlo di battaglia quando viene, forse la 2’ forse la 3’ volta. Dopo ca 40minuti di trattamento lei si toglie la mascherina e dice non ce la faccio piu. Lui si calma ma lo lascia dentro lei. Ed inaspettatamente lei ricomincia a muoversi , invitandolo a continuare. Poi dopo altri 15minuti dice basta , allora lui si toglie il pres , si sega e le inonda la schiena di sperma. Lui e andato , siamo andati a casa ma lei ha deviato , e andata al parco. L ho trovata che aveva pianto. Non capisco ! Dice non esserle piaciuto, dice si sente sporca , dice non aver avuto orgasmi. Ma che…. Ero li ti ho vista che godevi, niente, la sua versione e quella. A me era sembrata la trombata del secolo , lui bravissimo, lei goduto forse come non mai. Vergogna verso me o verso lui ? Timore di aver bisogno di lui ? Valle a capire... Per diversi mesi e stata tutta una contraddizione. No mi ha fatto skifo, Si era eccitante ma solo fino a meta, godevi ? No-Si un po Lo vuoi rivedere Mai, Forse, Beh sn curiosa, certo lui ritornasse in un momento che ho voglia.... Insomma una situazione ancora oggi in evoluzione, la sua versione dipende come sempre dagli ormoni in effetti anche io , dopo questa forte esperienza, ho momenti contradditori, di eccitazione altissima e altri di gelosia , ma e bello cosi.... storia reale da softmeeting 3821 3 5 anni fa
- 9 mesi fa Noi due Da molti mesi ci dicevamo che sarebbe stato bello andarcene in montagna, senza il solito fardello di figli scontenti e parenti da invitare a pranzo e cena… Finalmente ci siamo riusciti. Siamo partiti da Milano subito dopo il lavoro, lasciando quel che occorre ai ragazzi per gestirsi la sera e la giornata di domani; non abbiamo detto nulla a nessuno se non che avevamo un impegno importante (penseranno tutti al lavoro, senza capire che l’importante invece siamo noi…!) Arriviamo su che è già buio. l’aria è fredda fredda, c’è un cielo limpido e pieno di stelle. Ti guardo scendere dalla macchina che già rabbrividisci e affretti il passo verso la porta di casa… prendo la borsa e corro per raggiungerti sulla soglia; apriamo e un piacevole calore ci accoglie: la caldaia ha funzionato a dovere e la casa è calda come piace a te… Ci baciamo subito e ti aiuto a toglierti il piumino e i guanti…. approfitto per baciarti ancora e infilare le mani sotto il tuo maglioncino… ho voglia di toccarti; ho voglia di toccarti da quando siamo partiti… ho voglia di toccarti da quando, mentre guidavo in autostrada, mi hai appoggiato la mano tra le gambe e mi hai accarezzato…. “ti amo” ti ho detto, e anche io ho spostato la mano dal volante per appoggiarla tra le tue gambe, ho alzato un po’ la tua gonna e le ho accarezzate risalendo verso il centro… poi un tuffo al cuore e quanti una sbandata!… hai tenuto le gambe aperte e ho scoperto che non avevi indossato gli slip…. sei una grande! E’ così che ho guidato eccitato per tutta la strada rimanente andando avanti con l’immaginazione alle nostre ore successive…. Mi allontani: hai fame e vai in cucina per preparare qualcosa per cena; io intanto accendo il caminetto, cerco il nostro tappeto e lo stendo davanti, oscuro le finestre e accendo qualche candela… anche l’atmosfera conta… (a proposito, cerco un po’ di musica giusta e la metto in onda…)…. Hai preparato crostini caldi e pomodorini… ce li scambiamo, un boccone con l’altro; beviamo un goccio di birra dallo stesso bicchiere e ridendo ci divoriamo le fragole intinte nello zucchero… Ti prendo per mano e ti porto davanti al camino… ti metti con la schiena alla fiamma; mi allontano da te qualche passo e ti guardo: come sei bella! “Spogliati per me…” ti chiedo. Non dici nulla, apri la gonna e la lasci scivolare a terra. Io non smetto di guardarti mentre mi tolgo la camicia, e tutto il resto insieme ai pantaloni… rimango nudo davanti a te…. Sei bella da guardare con le calze parigine alle gambe, e le cosce nude sopra le quali si intravede il tuo sesso liscio e pronto ad aprirsi…. Mi accarezzo lentamente l’uccello che diventa subito duro, mentre ti osservo sfilarti il maglioncino e lasciare cadere il reggiseno… Lo splendore dei seni che svettano ancora alti sul tuo corpo è quasi abbagliante… continuo a toccarmi e vedo che anche tu non resisti a spingere una mano tra le gambe ad accarezzare la figa che pulsa da dentro piena di voglia …. Mi tendi una mano: “Abbracciami…” mi chiedi. Avanzo verso di te e ti stringo forte, passando le mani sulla tua schiena, mentre sento i seni morbidi premere sul mio petto e il cazzo che si appoggia al tuo pube… lo prendi in mano e scivoli lentamente in ginocchio davanti a me; lo tieni stretto con una mano, mentre con l’altra continui a toccarti di sotto; lo scappelli tutto, apri la bocca e lo prendi tra le labbra; cominci a succhiarlo con forza, mentre la mano ora mi stringe le palle… poi lo molli, ti abbassi ancora e mi prendi una palla in bocca sempre succhiando… è una sensazione forte; un dolore leggero unito ad un piacere intenso; ti accorgi quanto mi piace da come senti il cazzo indurirsi ancora… non resisti e lo riprendi in bocca spingendolo più in fondo che puoi… Poi: “ora tocca a me”, mi dici allontanandomi un poco e sdraiandoti a terra con le gambe divaricate… Non mi faccio pregare: mi sdraio bocconi davanti a te e affondo il viso tra le tue cosce…. passo la lingua da sotto in su, più volte e più volte, ogni volta partendo da un po' più sotto… ti sento inarcare leggermente la schiena per darmi da leccare anche il buchino… hai scoperto quanto sia piacevole e ora non hai più né vergogna né paura…. sento il mio cazzo premere da sotto mentre è schiacciato sotto la mia pancia ma è troppo bello leccarti… sentire le tue labbra schiudersi e aprirsi, mandare la lingua dentro a cercare i punti più sensibili della tua vagina per poi risalire fino al clitoride… leccarlo in tondo e scendere di nuovo… Sei golosa e vuoi venire subito, mi tieni la testa mentre la mia lingua si muove dentro di te e con un dito risalgo nel tuo buchino stuzzicandolo… Decido di farti impazzire, e mentre continuo a titillarti il buchetto del culo, pian piano infilo due dite nella fica, cercando al suo ingresso il morbido cuscinetto del punto G; tu ti apri ancora di più, sento i tuoi sospiri farsi più intensi mentre la lingua gioca con il tuo clitoride teso e duro… Muovi le tue mani sul tuo corpo, accarezzandolo (sai che mi eccita), giochi con i seni e poi scendi ad aprirti ancor di più le grandi labbra… sei tutta tesa nel piacere e cerco di ascoltare i tuoi fremiti per assecondare il tuo godere con i movimenti delle mie dita e della lingua… Sento la fica che dentro si gonfia, sento il buchino pulsare, sento i tuoi respiri affannarsi finché lasci che l’orgasmo ti pervada; è una sensazione fortissima, senti da dentro quasi il bisogno di fare pipì, ma sono solo le tue ghiandole che producono il più dolce dei nettari …. voglio berti fino all’ultima goccia mentre il piacere ti scuote tutto il corpo e lasci che la voce emetta vocali piene di godimento. E’ un orgasmo lunghissimo, ti sento tutta inarcata finché non ti abbandoni sfinita…. Scivolo via con le mani, mi sdraio al tuo fianco e mentre tieni gli occhi ancora chiusi ti accarezzo i seni, le spalle, la schiena, i fianchi e le cosce… Passa poco e ti giri: “lo voglio! ora!” mi dici, e ti metti carponi offrendomi il culo magnifico…. non posso che baciarmelo tutto ancora mentre il cazzo si indurisce tra le mie mani…. poi anche io in ginocchio dietro di te lo infilo tutto nella fica che si apre e lo accoglie…. spingo a fondo, ti piace e ti sento ancora ansimare di piacere… spingo, sento il cazzo farsi ancora più duro e mi piace…. mentre ti scopo mi appago beato della forma del tuo corpo, con le curve dolci e armoniose come quelle di una viola che suona solo per me… Con la mente ti rivedo mentre succhi anche altri uccelli, facendoti scopare da me e viceversa (questa è un’immagine che non smette mai di eccitarmi)…. Ma oggi sei solo mia… finché: “nel culo, lo voglio nel culo” mi ansimi quasi ordinando… Ho paura di farti male, ma sei così decisa che sfilo l’uccello dalla fica e lo appoggio al buchino che subito si apre voglioso… spingo appena e lo sento stretto dentro di te; tu sussulti ma il piacere ti invade. Ti sento spingere verso di me, mentre io mi muovo dentro di te, piano ma senza fermarmi…. “sborrami in culo”, mi chiedi ancora…. Sentirti così è ancora più eccitante, sento la sborra prepararsi ad uscire, mi muovo ora più forte, la sento risalire e finalmente esplodere tutta dentro di te…. Ed è lì che tu senti l’orgasmo ripartire dentro e anche tu godi con me, senza capire quasi cosa sta succedendo…. Ci ritroviamo così, fianco a fianco, accaldati e appagati…. ci guardiamo e ci baciamo a lungo senza dire nulla… Sappiamo tutti e due che tra qualche ora avremo ancora voglia, ma ora ci aspetta un letto caldo e sarà bello tornare a giocare domattina ancora più innamorati…. 2093 0 5 anni fa
- 3 anni fa CLUB 12.000 Finalmente ci siamo imbarcati, per fare il check in avevo atteso fino all’ultimo momento, il volo per sharm el sheik in questo periodo dell’anno ed a metà settimana come da previsione non è totalmente pieno così ho potuto, al momento del check In, scegliere i posti dell’ultima fila, che risultava tutta vuota, adesso che i passeggeri stanno prendendo posto sembra che anche altre 2/3 file davanti a noi siano quasi vuote, stavolta come avevamo previsto sarà l’occasione ideale per entrare nel club dei 12.000 metri, purtroppo uno degli ultimi passeggeri si siede nella nostra stessa fila dal lato opposto, sarebbe stato perfetto non fosse successo, con Irene ci scambiamo uno sguardo un po’ deluso ma dentro di noi sappiamo che non rinunceremo. Era ormai da tempo che avevamo questa fantasia trasgressiva, adesso con un minimo di accortezza ed attenzione riusciremo a far l’amore in volo a 12.000 metri di quota, avevamo scartato a priori di farlo nel bagno, sarebbe stato troppo squallido, anche se più sicuro. Quando l’aereo rulla sulla pista ed inizia la fase di decollo l’adrenalina è al massimo, attiro Irene verso di me e ci scambiamo un lungo bacio e ne approfitto ad accarezzargli il seno, il passeggero nella fila accanto ci osserva con un sorrisetto, è un signore anzianotto più vicino ai 70 che hai 60 distinto ed abbronzato, elegante anche se veste in modo casual, speriamo soltanto che sia discreto. Quando l’aereo è in quota Irene slaccia la cintura e con un po’ di fatica riesce a sfilare le mutandine, il signore accanto osserva di nascosto ma sicuramente ha visto tutto, ha un sorrisetto sul viso ma fa finta di guardare fuori dal finestrino, Irene indossa una gonna ampia ma non molto corta, che alza un po’ lasciando le gambe scoperte, quando infilo la mano sotto ed arrivo alla sua figa la trovo già bagnatissima, è molto eccitata, anche se avrebbe preferito che non ci fosse il signore vicino, anche lei allunga la mano a toccarmi il cazzo e basta pochissimo che mi diventi duro. Il momento propizio arriva quando le hostess partendo dalla postazione di coda passano con le bevande, a questo punto non possiamo più indugiare, incuranti del signore, slaccio i pantaloni e tiro fuori il cazzo cercando di tenerlo coperto con un maglione, Irene dopo aver alzato la gonna si alza e dopo un paio di tentativi, visto l’esiguo spazio, siede sopra di me appoggiando i gomiti sui sedili davanti, lentamente si abbassa ed il mio cazzo scivola dentro di lei, quando mi giro verso il signore accanto lui sta guardando fuori dal finestrino, sicuramente si è accorto di tutto ma, anche con sollievo di Irene, non ci osserva, mentre lei con la posizione che ha assunto ha tutta la visuale dell’aereo. Inizia a muoversi lentamente sopra di me, io sono quasi bloccato e non ho nessuna possibilità di muovermi, approfitto soltanto per infilare una mano sotto la sua maglietta ed iniziare ad accarezzargli il seno, mentre con l’altra riesco ad arrivare alla sua figa ed accarezzargli il clitoride, la situazione è altamente eccitante ed adrenalinica, consapevoli che non avremo tanto tempo a disposizione ci lasciamo andare senza trattenerci, basta poco e sento le contrazioni della figa di Irene, preludio al suo orgasmo, che subito arriva bagnandomi tutto il cazzo con i suoi umori, mi lascio andare anche io e schizzo tutto il mio godimento dentro di lei, siamo riusciti a portare a termine il nostro intento. Come era stato problematico infilarsi il mio cazzo in figa, lo è altrettanto potersene liberare, quando finalmente riesce, mentre si sposta alcune gocce del mio sperma che fuoriescono dalla sua figa sporcano i miei pantaloni, mentre lei tampona e riesce a pulirsi con dei fazzoletti che preventivamente aveva tenuto a portata di mano, quando mi alzo per andare in bagno a pulire i pantaloni, il signore accanto continua a guardare fuori dal finestrino ma mi accorgo che come se fosse uno specchio la nostra immagine veniva riflessa e praticamente ha assistito a tutto, dopo di me anche Irene si reca in bagno a darsi una pulita e quando finalmente siamo di nuovo sistemati stemperiamo la tensione con una risata e scambiandoci alcuni baci, siamo euforici, è stata una scopata veloce ma fatta in queste condizioni è unica e ci resta ancora l’eccitazione addosso. Il signore adesso ci osserva elargendoci sorrisi ed abbiamo la sensazione che vorrebbe parlarci, ed infatti alla prima occasione si rivolge a noi con una scusa banale, iniziamo a parlare sulla nostra destinazione e veniamo a sapere che lui ci va spesso perché ha una casa a sharm dove passa quasi tutto l’inverno, approfitto per invitarlo a sedere nel posto libero nella nostra fila e non si fa affatto pregare e subito siede accanto ad Irene che è nel posto centrale. Dopo esserci presentati ringrazio Paolo, questo è il suo nome, per la sua discrezione anche se gli faccio presente che ho notato che il finestrino rifletteva e che quindi ha assistito a tutto, Irene arrossisce un pò, ma Paolo in modo educato non affronta il discorso e la tensione scompare, al contrario dopo un po’ che chiacchieriamo, tempo in cui Paolo non è stato certo parsimonioso in complimenti verso Irene, si rivela un ottimo affabulatore ed adulatore, uomo di grande cultura e charme conoscitore delle donne, sa toccare i tasti giusti per ingraziarsi le simpatie di Irene che adesso ride con gusto alle sue battute e non resta indifferente ai suoi complimenti. Quando nel corso dei nostri discorsi affrontiamo quello del sesso, Paolo rivolgendosi ad Irene, ed a questo punto ammettendo di aver assistito al nostro amplesso, la ringrazia dicendogli che ormai era da anni che non riusciva più a sentire certe pulsioni che lei, solo ad osservarla, gli aveva scatenato. Irene arrossisce impacciata ma lui la rasserena ricolmandola di complimenti, conosco Irene ed ho capito che ha feeling verso Paolo, anche perché oltre alle doti di grande adulatore ed affabulatore possiede anche un grade carisma, la situazione che si è creata mi eccita, mentre loro parlano io inizio a baciare Irene sul collo, al primo bacio rabbrividisce, poi lentamente ignorando i loro discorsi inizio ad armeggiare fino a che infilo la mano sotto la gonna fino ad arrivare alla figa che trovo bagnatissima, a questo punto Irene ammutolisce ma mi lascia fare e quando chiudendo gli occhi reclina il capo all’indietro godendo delle mie carezze anche Paolo zittisce e ci osserva. Lei inarca il più possibile la schiena per facilitarmi nelle carezze, io guardo Paolo che mi osserva e quando i nostri sguardi si incrociano gli faccio chiaramente capire che può osare, per un attimo e titubante poi prende coraggio ed appoggia una mano sulla coscia di Irene che al contatto per un attimo volge il viso verso di lui e gli fa un sorriso poi chiude di nuovo gli occhi ed appoggia il capo sulla mia spalla, Paolo fino a quel momento si era limitato solo a tenere la mano ferma sulla coscia di Irene, quando sfilo la mano da sotto la gonna di Irene con uno sguardo invito Paolo ad osare di più. Lentamente con molta delicatezza e in modo dolce anche lui infila la mano sotto la gonna di Irene, ho la certezza che ha raggiunto la sua figa quando lei si stringe a me e mi bacia con grande passione, continuiamo a baciarci mentre io accarezzo il suo volto, le carezze di lui sono lunghe e dalle vibrazioni del corpo di Irene capto che è molto dolce e delicato come piace a lei, per lungo tempo gode delle sue carezze fino a che stringe le gambe imprigionando la sua mano e baciandomi in modo frenetico capisco che ha raggiunto l’orgasmo, lui sfila la mano per lasciarla ricomporre e per un po’ restiamo tutti in silenzio. Siamo ormai in fase di atterraggio e pertanto non ritorniamo sul discorso, quando una volta usciti dall’aeroporto ci salutiamo, Paolo mi consegna un biglietto da visita con l’indirizzo della sua casa a sharm e con un numero di telefono dicendoci che sarebbe stato felicissimo se avessimo accettato l’invito a cena per quella sera, restiamo d’accordo che lo avvertiremo se decidiamo di accettare. Appena in albergo, arrivati nella nostra camera, inizio a baciare Irene spingendola verso il letto dove la faccio sdraiare, non gli do nemmeno il tempo di spogliarsi alzo la sua gonna, è ancora senza slip, ed inizio a leccare la sua figa, anche lei è molto eccitata bastano poche leccate e sento il sapore diverso della sua figa sintomo che prelude all’imminente orgasmo, quando si contrae ed inizia a godere, essendo con i pantaloni alle ginocchia, l’attiro sul bordo del letto è la penetro subito senza attendere, ho voglia di godere anche io e quando sento il suo orgasmo che mi bagna mi lascio andare godendo dentro la sua figa, restiamo per un po’ abbracciati poi decidiamo di fare una doccia. Mentre disfiamo la valigia mi rivolgo a Irene e gli chiedo: - Allora amore cosa decidiamo per stasera? Accettiamo l’invito di Paolo? Come ti sembra? - Ho trovato che è una persona molto dolce educata e con un notevole carisma, per stasera decidi tu per me va bene tutto - Beh amore vorrei che decidessimo insieme. Tu ricordi le sue prime frasi sull’aereo? Praticamente ti ha detto che era da anni che praticamente era impotente. - Non è necessario il sesso a volte, si sta bene anche per la simpatia delle persone, e poi se ho voglia ho il tuo cazzo no? anche se devo confessarti che è stato bravissimo ad accarezzarmi, è stato di una delicatezza straordinaria e di una dolcezza infinita e mi ha fatto godere bene, comunque vedi tu se ti fa piacere possiamo accettare l’invito. - Va bene allora adesso lo chiamo per avvisarlo che accettiamo e per metterci d’accordo sull’orario. Passiamo il resto del pomeriggio in giro per il bazar a fare shopping ed Irene resta incantata da un abito etnico, un giubbotto tutto lavorato e tempestato di pietre ed una gonna formata da tantissimi veli di seta trasparenti di vari colori, completano il tutto delle scarpe basse anche loro in stoffa e ricoperte di perline e pietre di diversi colori, e quando la sera ci prepariamo per andare a casa di Paolo vuole indossare proprio quel vestito. Il taxi in pochi minuti ci porta a destinazione, quando suoniamo viene Paolo ad aprirci, la sua è una bella villa, non eccessivamente grande, con un giardino meraviglioso, pieno di piante e fiori esotici, lungo il viale una serie di torce illumina il giardino al limite del patio inizia la piscina anche lei illuminata, è un posto incantevole ed a Irene piace tanto. Nel patio c’è un tavolo apparecchiato, con al centro delle candele, e con ai lati dei recipienti dove brucia dell’incenso rendono tutto molto romantico, Paolo ha buon gusto in tutto, lo notiamo anche dall’arredamento della casa che ci fa visitare, quando ritorniamo nel patio il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio, è ricolmo di piatti con cibo esotico un misto di carni pesce e frutta una goduria solo a vederlo, Paolo ringrazia e congeda la signora che aveva apparecchiato dicendogli che non c’era più bisogno di lei e che poteva anche andare, iniziamo la cena in un clima molto romantico, il sottofondo di musica etnica è rilassante ma non copre le nostre voci. Durante tutta la cena Paolo non lesina affatto i complimenti nei confronti di Irene che dal canto suo reputa eccessivi, io scrutando bene come lui se la mangia con gli occhi capisco invece che sono sinceri, d’altronde Irene è molto bella e sensuale anche se è sempre insoddisfatta e non si vede bella come la vedo io, beviamo anche 2 bottiglie di un vino locale che trovo delizioso perché molto dolce, a fine cena Irene è abbastanza euforica e molto contenta, ci spostiamo sui divani al limitare della piscina e quando Paolo entra in casa a preparare il caffè, Irene approfittando che in silenzio la musica si sente maggiormente inizia a danzare davanti a me imitando la danza del ventre che avrà visto in qualche filmato, è molto brava ed il modo come mi guarda e come balla rende l’atmosfera molto erotica. Non smette di ballare nemmeno quando arriva Paolo che si siede accanto a me, la sua danza diventa molto sex quando ad ogni giravolta stacca uno ad uno i veli che compongono il vestito, è eccitantissima, la osserviamo pieni di desiderio lei ci fissa in modo provocante man mano che ad uno ad uno i veli cadono ai suoi piedi, quando ancora ce ne sono 4 o 5 da togliere, si libera del giubotto mettendo in mostra il suo turgido seno con i capezzoli induriti, io ho il cazzo cosi duro che mi fa quasi male, noto che anche Paolo spesso si tocca. Quando l’ultimo velo cade ai suoi piedi con un movimento molto lento e sensuale sfila anche il minuscolo perizoma e la cintura dove erano attaccati, Paolo deglutisce guardandola estasiato, io le porgo la mano invitandola ad avvicinarsi a me, lei invece sorridendo e sempre danzando si avvicina ma si ferma davanti a Paolo ed inizia un leggero movimento del bacino molto eccitante, e quando lui allunga la mano per accarezzarla lei si ferma per godere delle mani sul suo corpo. Paolo estasiato dalla visione di Irene nuda inizia ad accarezzarla, le sue mani sfiorano tutto il corpo partendo dal seno i fianchi le cosce fino ad arrivare alla figa che inizia a massaggiare delicatamente, mentre con una mano aperta massaggia il suo monte di venere con l’altra accarezza il clitoride per poi mettergli un dito dentro e dolcemente masturbarla, nel frattempo anche io mi sono messo nudo, li osservo e mi tocco, poi Paolo si inginocchia davanti a lei invitandola ad allargare le gambe ed inizia a leccargli la figa, i sospiri di Irene si fanno più intensi fino a che gode in bocca al Paolo che non si ferma e continua a succhiare tutti i suoi umori. Paolo ci invita a seguirlo e ci porta in camera da letto dove Irene mi fa subito sdraiare e dopo essermi venuta sopra infila lentamente nella sua figa tutto il mio cazzo, poi invita anche Paolo a spogliarsi, mentre lei è sopra di me e continua a cavalcarmi la bocca e la lingua di Paolo percorrono tutto il suo corpo, si contorce quando uno dietro l’altro vari orgasmi la fanno godere, poi allunga le mani e si impossessa del cazzo mezzo moscio di Paolo inizia ad accarezzarlo poi si sdraia sempre tenendomi dentro di se ed inizia a fargli un pompino, Paolo strabuzza gli occhi a bocca spalancata, io adesso sono dietro Irene sempre con il mio cazzo piantato in figa mentre lei continua a succhiare il cazzo di Paolo e quando finalmente lo fa raggiungere una giusta consistenza gli va sopra e lo prende tutto dentro. Lui non si capacita di aver raggiunto l’erezione, continua a fargli complimenti e la prega di non smettere, quando io gli vado dietro e dopo avergli leccato bene il culetto punto il mio cazzo e spingo fino a che non sono tutto dentro, Irene inizia a godere di nuovo gli spasmi della sua figa ci danno sensazioni bellissime ed a questo punto Paolo con un urlo gode venendo dentro lei, seguito subito dopo anche da me, ci accasciamo spossati e quando Irene va a fare una doccia Paolo mi confida che non avrebbe mai sperato, dopo quasi 10 anni, di riuscire di nuovo ad avere un orgasmo. Dopo esserci rivestiti, quando stiamo per andare Paolo ci prega di attendere un attimo e torna poco dopo con in mano un monile molto prezioso ed avvicinandosi a Irene glielo fa indossare al collo e poi gli dice: - Io per il resto dei miei giorni porterò nel cuore e nella mente il ricordo di una donna bellissima, dolce e sensuale che ha saputo risvegliare i miei sensi assopiti, ormai da molti anni, facendomi provare l’orgasmo più bello della mia vita. Tu indossa questo gioiello, riconoscente dono di un amico, conosciuto per caso, a cui hai fatto dono del piacere più intenso mai avuto. A te Alberto porgo un ringraziamento infinito e riconoscente per aver condiviso con me la tua bellissima compagna, vi auguro tanta felicità e per qualsiasi cosa io ci sarò sempre. 2477 0 5 anni fa
- 5 anni fa Luisa e Paolo: l'inizio Questa sera ho intenzione di farmi scopare. Da un maschio. Mentre faccio la doccia rifletto sulla strategia migliore: potrei telefonare a diversi soggetti che, so per certo, si precipiterebbero qui da me senza esitazioni. Escludendo i maiali e gli sposati – perché stasera non mi va una sveltina con uno che poi deve correre a casa – faccio mente locale e ripenso a chi si è comportato bene. È necessario, ma pericoloso indugiare in questi ricordi mentre sono nuda e mi tocco per lavarmi, perché non posso impedire all’eccitazione di salire e rendere turgidi i miei capezzoli, tumido e sensibile il clitoride. Già altre volte è andata a finire che con due dita nella fica mi sono masturbata come una furia… facendo poi tardi. Basta. Decido, voglio dare un’opportunità a Paolo, magari scopa bene, chissà. Lui è un progettista software in una delle aziende nella quale vado regolarmente. È passabile, fisicamente, anche se ha l’aria di essere un classico nerd. Abbiamo mangiato assieme, qualche volta, mi ha parlato solo del suo lavoro. Però ha un bel cazzo. Di ritorno da un meeting aziendale, una sera, un po’ esasperata dalle sue avance, ma sotto sotto anche lusingata, gli ho fatto una sega. Una specie di premio di consolazione. Così gli ho detto di fermarsi da qualche parte e di tirare giù lo schienale del sedile. Gli dev’essere venuto quasi un colpo, perché ha frenato e si è infilato in un viottolo per fermarsi poco più avanti. Dio santo, ho pensato, speriamo che la mia irruenza non l’abbia fatto sborrare nelle mutande! Ha fatto quel che gli avevo detto, inoltre si è abbassato i pantaloni a tempo di record. Forse sperava gli facessi un pompino, ma anche se mi piace molto farli, preferisco arrivarci per gradi. Glielo prendo in mano. Sorpresa! Non me lo aspettavo così grosso. Duro come marmo, caldo e morbido. L’ho scappellato con delicatezza, poi ho passato il polpastrello del pollice sulla punta. Appena umida. Molto bene. Mentre lo faccio lo sento contrarsi ed emettere un singulto soffocato. Procedo. Per un po’ ci gioco, stringo il cazzo poi allento la presa e passo delicatamente le unghie sul tronco. Poi ricomincio. Attenta Luisa, ti si sta bagnando la figa! Mi impongo di attenermi al piano, non voglio dargliela… vinta subito! Sento il ritmo del suo ansimare, mi sincronizzo nella sega e ci aggiungo anche una lieve torsione. Su e giù. Su e giù. “Luisa, tesoro, me lo prendi in bocca?” balbetta. Sono già diversi minuti che lo sto masturbando, quel cazzo, se possibile, è diventato ancor più duro ma non accenna a sborrare. “Per chi mi hai presa? Per una succhiacazzi qualsiasi?” gli rispondo fingendo di essere scandalizzata, ma sorridendo. La luce è poca, forse non ha visto la mia espressione, perché si rialza di scatto, profondendosi in scuse. Ahi, il ragazzo è timido, chissà quanto coraggio gli ci è voluto. Che tenero. Gli sfioro le labbra con le mie e lo riabbasso delicatamente. Il cazzo gli si è lievemente afflosciato, così lo rimetto in marcia sfiorando con la punta dell’unghia il suo capezzolo sinistro, scendendo poi sull’addome con le unghia di tutta la mano fino all’inguine. Ha un bel corpo atletico, non l’avrei mai detto col mestiere che fa. Gli piace. Bene. Per fortuna non gli piace come a Linda, l’ultima volta che le ho disegnato il corpo così si è infoiata di brutto e mi ha spinto il viso su quella sua passera di fuoco e mi ha tenuto prigioniera la testa con le mani mentre me la strusciava sulla bocca. Porca puttana, se continuo a lasciarmi andare così ai ricordi finisce che glielo prendo in bocca davvero! Mi dedico di nuovo al palo di carne che ho qui di fianco, finisco il giro delle unghie sulla cappella e sono gratificata nel sentirlo tornare vigoroso e duro come prima. Ancora un po’ di sega su e giù. Bisogna che lo faccia sborrare, così passo al livello successivo: mi sfilo il maglioncino a girocollo, slaccio il reggiseno, mi metto in ginocchio sul sedile e gli faccio vedere che belle tette sode ho. Strabuzza gli occhi, evidentemente c’è abbastanza luce per vederle. Io ho ricominciato la sega, lui ansima come un mantice. Ha il collo piegato per guardarmi il seno, in una posizione sicuramente scomoda, ma evidentemente non gli importa. Va bene Luisa, mi dico, aggiungiamo il jolly così lo facciamo venire, la buona azione è compiuta e tu non corri il rischio di cedere e di dargli la figa qui. Mi infilo l’indice in bocca e lo insalivo per bene. A lui stanno uscendo gli occhi dalle orbite. Scendo con l’indice e arrivo al suo ano. Attendo una contrazione e al successivo rilassarsi gli infilo il dito nel culo. Emette un lungo muggito a bocca spalancata, inarca la schiena e sborra. Gli stringo il cazzo, continuo a menarlo mentre spingo il dito a fondo. Lo sego ancora. Sento uno schizzo arrivare sulle tette e anche su un orecchio. Urca, sta sborrando come una fontana! Non so dove stia andando a finire tutta quella roba, spero non sui vestiti. Però non smetto, non sarebbe gentile mollare durante l’orgasmo. Terminano le contrazioni, lo sento rilassarsi. Sfilo delicatamente il dito, lascio quel bel cazzo e mi rimetto seduta. Mi è piaciuto, tutto sommato. E sono certa che è piaciuto anche a lui. “È stato fantastico… veramente… non ho mai goduto così tanto con una… una…”. Il ragazzo sembra imbarazzato. “Con una sega?” dico io. Annuisce. Che tenero, mi allungo per dargli un’altro lieve bacetto. Così facendo sfioro con la mia pancia la sua, mi ritrovo impiastricciata di sperma anche lì. Vabbè. Il resto è storia: un intero pacchetto di fazzoletti di carta per ripulirsi, ci si riveste, si rialzano i sedili, si riparte salutando i guardoni, che non vediamo ma che sicuramente ci sono, gli dico. Sto proprio giocando con lui, ma non per imbarazzarlo, anzi, per metterlo a suo agio. Vabbè. Mi porta fin davanti a casa mia. Spegne la macchina. No, tesoro, la serata è finita, non metterti delle strane idee in testa. Vorrebbe dire qualcosa, ma non gli riesce, allora ne approfitto, gli do un bacio sulla guancia e gli dico “magari un’altra volta, d’accordo?”. Fa sì con la testa. Io scendo, lo saluto con la mano e entro di corsa nel portone. In camera c’è il vibratore che mi aspetta, stasera userò anche il succhia-clitordide. A proposito, di sperma ne era finito anche sul maglioncino e sui capelli. Vabbè. “Magari un’altra volta, d’accordo”, gli avevo detto. Sì, chiamerò Paolo. Stasera è la volta in cui gli permetterò di penetrarmi la figa e di farmi godere con quel bel cazzo che mi ricordo. Ho finito la doccia. Mi avvolgo nell’accappatoio, prendo il cellulare e gli scrivo su Whatsapp. “Paolo, ti andrebbe di salire da me stasera? Ho una promessa da mantenere”. Spunta grigia. Spunta blu. Doppia spunta blu. Non faccio in tempo a posare il telefono che arriva la risposta. Ovviamente, è “Arrivo!” Bene, bene, bene, il ragazzo ha intùito. Vediamo di non deluderlo. Nuda, davanti alla toeletta, un trucco lieve ma adatto a sottolineare occhi e labbra. Pochissimo fard, non va bene quando sai che suderai. Allungo le ciglia. Perfetto. Un’occhiata alle unghie di mani e piedi, le ho fatte fare due giorni fa e sono ancora perfette, lo smalto rosso non ha perso lucentezza. Lo Chanel è quasi terminato ma ce n’è ancora abbastanza: due gocce sul collo, alla base delle orecchie, due sui capezzoli, due attorno alle grandi labbra della figa. Il ragazzo si merita una lingerie di classe. Autoreggenti, perizoma, reggiseno coordinato. Mi infilo il tubino nero di Givenchy, l’acquisto folle di un weekend parigino. Aggiungo un filo di perle. Décolleté nere, tacco 8. Che sul mio piede del 34 fanno come un 12. Sono proprio un gran bel pezzo di figa, bisogna essere onesti. Se potessi mi scoperei. Faccio appena in tempo a dare un calcio alle pantofole e chiudere la porta della cabina-armadio che suona il citofono. È lui, dev’essere andato a velocità da ritiro patente. “Settimo piano, poi l’ultima rampa fino all’attico. Prendi l’ascensore, mi raccomando!” lo ammonisco. Non voglio che arrivi spompato. Bussa alla porta. Gli apro. Si va in scena. Noto subito alcuni particolari: non ha gli occhiali, sorride e sembra già a suo agio. Ci scambiamo i convenevoli, il non-detto è facile da immaginare: “Ciao Paolo, grazie di essere venuto con così poco preavviso.” (“Hai capito benissimo, voglio essere chiavata come se non ci fosse un domani.”) “Ciao Luisa, è sempre un piacere rivederti!” (“Sei alta un metro e un barattolo ma sei una gran topa, non vedo l’ora di aprirti le gambe e infilartelo nella figa.”) Il bacetto sfiorato sulle labbra mi permette di sentire che odora di buono. Perfetto, non c’è bisogno che gli faccia fare la doccia prima. Lo faccio accomodare sul divano, io mi siedo in ginocchio sulle mie gambe vicino a lui. Vicino, ma non troppo. “Sai, volevo farti vedere una cosa.” Tira fuori il cellulare, apre la galleria delle immagini, cerca un po’. Poi si gira verso di me e me lo porge. “Guarda.” mi dice. Sfoglio la galleria. Sono tutte foto mie, cioè fatte a me. Mentre sto parlando durante una presentazione. Chinata (si fa per dire, con un metro e quaranta d’altezza, al massimo posso chinarmi sul tavolino da tè) su una scrivania mentre consulto chissà cosa, mentre rido appoggiata con la spalla alla macchinetta del caffè e le gambe incrociate. Tutte foto prese a mia insaputa, in tutte sono bellissima, il culo bello e armonico, le tette alte, le gambe dritte senza un pelo visibile. In una, grazie al gioco delle luci che sta dietro di me, sembro nuda. Cioè sono vestita, ma sembro nuda. Cazzo, mi sto eccitando con me stessa! Arrivo a un primo piano del viso, nel quale ho lo sguardo imbronciato ma gli occhi sembrano brillare. Una monella. “Chissà quanto hai dovuto penare coi filtri…” gli dico, poi passo alla successiva e ho quasi uno chock: è la stessa foto di prima, stampata in grande formato. C’è il suo cazzo in bella vista che ancora gocciola, ampie chiazze biancastre sul mio viso. Striature sulla bocca mi fanno capire che l’ha strusciato lì in particolare. Ci vuole un gran coraggio, glielo devo riconoscere. Potrei anche incazzarmi e cacciarlo fuori, per quel che ne sa. Ma in qualche modo deve aver percepito che non lo avrei fatto. Lo guardo. Mi guarda. Mi guarda e avvicina una mano al mio viso, mi accarezza la guancia con tocco leggero, sento un lieve accenno di pelle d’oca. Quello che fino a poco fa credevo fosse un nerd timidone avvicina le sue labbra alle mie, che si schiudono. La sua lingua entra nella mia bocca, la mia nella sua. Le nostre bocche sono fameliche, le sue mani sulle mie spalle, scendono sulla schiena e sui fianchi. Le fa scivolare sul culo, fino all’attaccatura delle gambe, mi solleva così. Mi rendo conto che anche io avevo le mani sul suo culo, perché la manovra che fa me le stacca da lì. Allora mi appendo al suo collo, mentre i nostri corpi sono adesi, poche molecole di stoffa ci separano. Incrocio le gambe dietro la sua schiena. Sento il bozzo tra le sue gambe, grosso, potrei sedermici sopra. Il tubino nero è salito all’inguine, le balze delle autoreggenti sono in bella vista. L’ex-timido stacca la sua bocca, l’avvicina al mio orecchio e mi chiede con voce roca dov’è la camera da letto. Poi mi mordicchia il lobo. Con voce altrettanto roca gli dico “su”, accennando con la testa la rampa di scale interne che collegano il soppalco. Rimango avvinghiata come un koala, mentre lui mi porta sino alle scale, che poi inizia a salire lentamente e senza sforzo apparente… d’altra parte peso solo 40 chili, vorrei vederlo alle prese con Linda… Trova il letto facilmente, al centro del soppalco. Mi stacca lievemente da sé, io capisco le sue intenzioni e allento la presa. Così riesce a gettarmi sul letto, dove atterro di schiena, lunga distesa. Con questa manovra ho perso una décolleté. Lui la raccoglie, poi prende il mio piedino nudo, si infila in bocca l’alluce e succhia. Si sta rivelando un sacco fantasioso, non me lo aspettavo, quindi me la godo ancor di più. “Sei bravo.” gli dico. L’eccitazione ha reso la mia voce bassa e pastosa. Lui annuisce, poi stacca la sua bocca e mi infila la scarpa. “Tienila, mi piacciono le donne nude con i tacchi alti.” Lo so bene, piacciono anche a me. Ma non sono ancora nuda. Così mi rialzo, lascio scivolare le gambe giù da letto, mi metto in piedi davanti a lui, che si è lievemente allontanato per lasciarmi lo spazio. Sono di fronte a lui, che si toglie la giacca e la butta dietro di sé. Cazzo, porta le bretelle. Io vado pazza per gli uomini che usano le bretelle. Gli slaccio il bottone alla cinta, abbasso la zip e sposto le strisce elastiche dalle spalle e gliele faccio cadere sui fianchi. I pantaloni gli cadono a terra. Si libera di scarpe, calze nere al polpaccio (sia ringraziato Dio, non portava i calzini corti) e pantaloni. Calcia via tutto in un attimo. Io ho abbassato la zip del tubino, allontano le spalline, mi stringo nelle spalle e lo lascio cadere. È un effetto molto coreografico, so che piace. Si riattacca al mio corpo, mi infila di nuovo la lingua in bocca. Non so chi dei due sta mugolando, forse sono io, forse siamo entrambi. Le sue mani sulle mie chiappe sono sempre più decise. Il ragazzo comincia a non poterne più. E nemmeno io. Gli sfilo la cravatta, slaccio il primo bottone del colletto poi non ce la faccio più, afferro i lembi della camicia e gliela apro facendo saltare i bottoni. Sento anche che si strappa, ma chissenefrega. Tirandola giù gli sfilo a forza le maniche, coi polsini ancora abbottonati. Lui armeggia qualche istante col gancio del reggiseno, poi gli compare un ghigno sulla faccia, afferra le fettucce e fa saltare il gancio. Io ho un singulto, ho trovato pane per i miei denti. Tiro i suoi boxer, ma sono troppo robusti, così mi rassegno a calaglieli di colpo. Il suo grosso cazzo, finalmente libero, scatta come una molla e svetta spavaldo. Calcia via pure i boxer, ora lui è nudo, di fronte a me, con l’uccello dritto. Sto per calarmi il perizoma, ma mi precede. Mi getta nuovamente sul letto, mi spinge più al centro, mi guarda beffardo mentre afferra il perizoma e lo strappa. Sono nuda. Cioè la mia figa è nuda. Le mie poppe sono nude. Ho soltanto le autoreggenti, le scarpe e il filo di perle. Se strappasse via anche questo non mi importerebbe, adesso, ma per fortuna non lo fa. Linda mi direbbe che sono in calore. La figa tumida, i capezzoli duri come chiodi. Credo di avere anche il buco del culo che palpita. Mi afferra le caviglie e mi allarga le gambe. Poi sale su di me, ma non mi penetra, struscia il cazzo sulla figa, lentamente, mentre inizia a succhiarmi i capezzoli, uno e poi l’altro. È costretto a rimanere un po’ inarcato, ma non tanto. Per fortuna nemmeno lui è un gigante. Mi fa impazzire, non posso e non voglio trattenere i sospiri e i gemiti quando mi lecca i capezzoli e si infila in bocca più tetta che può. Succhia e lecca. La voglia di essere chiavata da quel cazzo d’acciaio mi monta sempre più prepotente. Glielo dico, gli dico “Bastardo, infilamelo dentro!” Il falso timido fa lo gnorri, preme il suo pitone sulla mia fessura madida, poi avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi fa “Non lo so… che cosa dovrei infilare? E dov’è che dovrei infilarlo?” Premo il pube sul suo e mi struscio. Ma non basta. Gioca, mi ripete la domanda fino a che non rispondo, quasi urlando “Nella figa! Mettimelo dentro e scopami, maiale!” “Tesoro, se te lo infilo così ti faccio male, non sei ancora bagnata abbastanza…” Che stronzo, ho la fica che cola e lui dice che non è bagnata. Non solo è bagnata, ma la sento dilatarsi, come se volesse risucchiare il cazzo dentro di sé. Paolo si lascia scivolare indietro, sino a trovarsi col viso all’altezza della principessa delle fighe in carenza di cazzo. Con la lingua a spatola me la spennella una, due, tre volte. Poi letteralmente se la mette in bocca, sento che succhia a tutta forza. Poi lascia andare, altre due pennellate di lingua e, senza preavviso, sento che mi infila due o tre dita dentro. È come una scossa quella che sento e vedo anche dei lampi bianchi, velocissimi. Non so cosa grido, ma è qualcosa che riguarda lui, i maiali e quella puttana di sua madre. Ho l’interno delle cosce sbrodolato, sento inzupparsi persino le balze delle autoreggenti. Le sue dita abbandonano la mia caverna, lo sento risalire e coricarsi di fianco a me. Infila le sue gambe sotto la mia divaricata. Allungo la mano e afferro il suo cazzo. È durissimo. Sento il suo alito caldo nell’orecchio, la sua voce che mi chiede in un sussurro “Vuoi farmi una sega? Sei capace?” Te la do io. Mi rigiro e in un attimo sono sopra di lui. Ci penso io a infilarmi il cazzo nella figa, mi lascio cadere e in un lampo sono piena di lui. Lo guardo, sta ridacchiando. Non mi sta prendendo in giro, gioca. Mentre passo le unghie della mano sinistra sul fianco, con quella dell’indice della mano destra scrivo sul suo ventre la parola “stronzo”. Ma sorridendo, anche io sto giocando. Mi fermo, impalata sul suo cazzo meraviglioso, glielo mungo con le contrazioni pelviche. Ho fatto sborrare più di uno con questo trucchetto. “Sei fantastica, tesoro, ma quanti cazzi hai preso per imparare così bene?” Sento una nota di ammirazione nella sua voce. Comincio anche a roteare il bacino. Per fortuna ho una fica profonda, me la riempie tutta senza toccare l’utero, che mi farebbe male. “Mai abbastanza, amore. Ma nessuno come il tuo” gli rispondo con voce roca. È quasi vero, ma non è il caso di sottilizzare in un momento come questo, dove è meglio godersi l’erezione piena di qualcuno che puoi gratificare anche con una quasi verità. Ma a pensarci bene, forse è proprio il cazzo più grosso e più utile che mi abbia mai visitato la figa. “È un vero piacere chiavare una puttanella come te”. L’insulto non fa altro che aumentare, se possibile, la mia eccitazione. “Grazie, ti sei guadagnato un voucher per un pompino”. Glielo succhierò, sicuro, al cento per cento. Mi inginocchierò davanti a lui e lo prosciugherò di tutta la sborra che ha. Dovranno venire a riprenderselo in barella. Sarà la madre di tutti i pompini, dopo il mio non ce ne saranno altri degni di essere ricordati, perché io sono la Dea, la più grande troia ciucciacazzi dell’Universo. E sono brava perché mi piace, perché io non faccio pompini, la mia è la comunione pagana col cazzo e godo veramente nel far godere, amo la sborra e con questa mi elevo. Non me ne rendevo conto, ma queste cose gliele dicevo, non le pensavo e basta. Letteralmente mi solleva dal suo cazzo, mi depone sul letto bocconi. Mi prende per i fianchi e mi alza il culo. Un attimo, sento il siluro entrarmi nella figa. Stavolta mi martella a colpi di cazzo, pronunciando frasi sconnesse. “Puttana… ti amo… ah… che figa che sei… ti farcisco di sborra… lo senti il mio cazzo?” Lo sento, eccome. Sto per godere. Sento la marea montante, stavolta sembra partire dalle gambe e risalire. “Sto godendo. Sto godendo! STO GODENDO!!”, urlo con tutta la mia voce. E nell’attimo stesso del picco, del climax, lo sento uscire con un suono di risucchio. Ma io sto godendo. Nessuno può fermare questo orgasmo. Nemmeno il fatto che, con balzo felino, ha spostato di pochi centimetri la mira e me lo infila dritto nel buco del culo. Entra fino in fondo, come un coltello rovente nel burro. E mi stantuffa con la stessa prestanza di quando, pochi secondi prima, mi chiavava la figa. Il suo cazzo grosso e duro mi spiana l’intestino, quando sbatte con il pube sulle mie chiappe sento un groppo in gola, come se mi avesse trapassato e la cappella dovesse fare capolino fuori dalla mia bocca spalancata. Non lo avrei creduto possibile, l’orgasmo si amplifica. Sento scosse in tutte le articolazioni, cadrei come una bambola di pezza se non mi tenesse su per i fianchi. La lama mi penetra nel cervello. Vedo rosso, poi nero. Poi globi di luce davanti agli occhi e l’orgasmo raggiunge l’apice più profondo, quello che non conoscevo, quello a cui mi ha portato con quella mossa bastarda, inculandomi senza chiedermi il permesso. Me lo chiede adesso. Lo sento, come se la sua voce provenisse da lontano, dirmi “mi piacerebbe incularti, vorrei tanto scoparti nel buco del culo…” Eh no, un’altra scossa, ma è la marea del godimento che mi lambisce per ritirarsi pian piano. Mi lascia, cado a braccia e gambe aperte sul letto, come previsto. Cadendo, il cazzo si sfila dal mio culo, sento il suono come di un tappo che salta. È bravo, mi rannicchia e mi abbraccia in modo protettivo. Io sto ancora assaporando le ultime eco dell’orgasmo, lui mi accarezza e mi bacia teneramente. Mi sussurra cose che non capisco, ne sento solo la musica. A poco a poco il mio respiro si fa regolare, senza rendermene conto mi addormento tra le sue braccia. … Mi sveglio di soprassalto. Sono sola, sotto le lenzuola. Ancora nuda e sudata. Lui non c’è. Come uno zombie mi alzo, quasi inciampo nelle mie scarpine, che sono ai piedi del letto. Scendo la scala del soppalco tenendomi forte sul corrimano perché ho le gambe molli. Guardo in giro, in bagno, nello studio. Non c’è. Sul tavolino del divano c’è il mio smartphone. Vari messaggi, tra cui il suo: “Dormivi così bene che era un peccato svegliarti. Ripasso alle 8 con i cornetti. E per il pompino”. 3026 2 5 anni fa
- 3 anni fa ROBERTO - IVANA Era da parecchio un desiderio di Irene ritornare per una breve vacanza nella casa dove da ragazza passava le vacanze estive, la piccola villetta posta in un residence, sulla costa veneta, distava un centinaio di metri dal mare ma in compenso all’interno del complesso potevamo usufruire di tutti i servizi. In spiaggia accanto all’ombrellone a noi riservato ci sono i nostri vicini di casa, una coppia che ha preso la casa in affitto ed a quanto ci diranno dopo, a fine settimana avrebbero lasciato l’appartamento, si presentano come Ivana e Roberto, due professori di Liceo, anche loro per una breve vacanza prima della partenza per un paese estero. Roberto è un distinto signore sui 50 anni, alto circa 1.80 brizzolato un corpo magro ed asciutto, abbronzato, porta occhiali da vista, Ivana al contrario è bassina circa 1,55 mora con capelli abbastanza corti, anche lei ha un bel fisico ed un bel viso, tutte e due sono molto colti, abbiamo passato la mattinata chiacchierando e fin da subito abbiamo notato una perfetta sintonia fra noi e loro. Dai discorsi e da qualche battuta è stato subito chiaro che sono la classica coppia pudica ed abbastanza inibita, anche se da subito Roberto ha iniziato a osservare Irene con molto interesse elargendogli una infinità di complimenti fin quasi a far ingelosire Ivana, da parte mia avevo più volte incrociato lo sguardo con lei facendogli capire che mi piaceva molto, prendendo confidenza gli sguardi che capitava di scambiarci, tutte e 4, facevano intuire che l’interesse era reciproco, ed anche se noi ci siamo lasciati andare a qualche battuta spinta l’effetto che aveva sortito in loro era stato quello di farli arrossire e metterli un po’ in imbarazzo e per questo avevamo cercato di non insistere. All’ora di pranzo loro si avviano a casa prima di noi e quando siamo rimasti soli ci siamo scambiato le nostre impressioni sul loro conto “cosa te ne sembra amore? “sono una bella coppia, intelligenti fini e di classe, ho notato che lui mi ha sempre guardato ma quando incrociavo il suo sguardo lo distoglieva subito” “anche io con lei ho scambiato più di uno sguardo cercando di fargli capire che mi piaceva, ma anche lei lo distoglieva, come donna mi intriga parecchio è molto carina ed ha un bel fisico” “anche lui è un bell’uomo molto gentile e dai modi molto dolci, sono una bella coppia” “ma ti intriga? io a essere sincero con lei penso che mi divertirei parecchio” “beh amore, si mi intriga, ma non solo fisicamente è il suo modo di fare, la sua delicatezza e dolcezza “allora se vogliamo provarci dobbiamo sbrigarci siamo a venerdì e loro domenica partono, abbiamo 2 sere a disposizione. Che dici ci proviamo o lasciamo perdere? “come vuoi tu amore, per me va bene, bisogna vedere loro come la pensano, non credo abbiano mai avuto esperienze trasgressive e per questo credo che sarà difficile”. Quando arriviamo a casa, loro sono a seduti al tavolo in giardino, hanno finito da poco di mangiare, ci salutiamo, noi entriamo in casa per uscire poco dopo, il nostro pranzo è solo a base di gelato, anche se siamo vicini da parte loro non c’è invadenza, ci accomodiamo sulle sdraio e quando Irene toglie il reggiseno per prendere il sole in topless, visto che siamo abbastanza riparati, Roberto arrossisce Ivana impegnata a sparecchiare non la nota subito ma quando anche lei la vede, ha stessa reazione, arrossisce più di Roberto e dopo aver bisbigliato qualcosa ci guarda di nuovo sorridendo. La situazione un po’ imbarazzante per loro si crea quando a Irene colano gocce di gelato sul seno e chiedendomi un fazzoletto di carta io al contrario mi avvicino e lecco il gelato dal suo seno, Irene divertita osserva Roberto sempre più imbarazzato poi di proposito copre i suoi capezzoli di gelato, loro stanno bevendo il caffe, sui loro visi compare un notevole rossore misto ad imbarazzo quando io mi piego a succhiare ambedue i capezzoli di Irene, non si parla, ma da parte nostra è un continuo provocare. Quando finiamo di mangiare il gelato, sempre sotto i loro sguardi, Irene dopo avermi dato un lungo bacio in bocca mi prende per mano e mi invita a seguirla in casa, è evidente che capiscono che mi porta a letto per far l’amore, io appena entrato in camera per prima cosa scosto le tende ed apro completamente la portafinestra in modo che se loro si dovessero spostare in fondo al giardinetto potrebbero vederci, spiego ad Irene il perché e lei sorridendo mi risponde che dubita che si metteranno a spiarci. Siamo ancora in piedi accanto al letto ed io ho iniziato a baciargli il seno mentre con le mani gli sfilo le mutandine quando Irene mi dice: “Ivana sta facendo finta di innaffiare la siepe, ma ogni tanto gira lo sguardo verso di noi” “è solo lei o c’è anche Roberto?” “ecco adesso è arrivato anche lui, parlano fra loro fanno finta di innaffiare, ma sbirciano” A questo punto, tolgo il costume, e cambio posizione, adesso invito Irene a farmi un pompino mettendomi in una posizione tale che possano vedere chiaramente il mio cazzo in bocca a Irene, mentre lei inizia a succhiarmi non smette di guardare verso di loro ed incrociare più volte, come mi dirà dopo, lo sguardo di Roberto, dicendomi che quando ha iniziato a succhiarmelo Ivana è andata via, ci sdraiamo sul letto ed iniziamo un 69, adesso siamo incuranti della sua presenza non ci interessa più se ci osserva, abbiamo soltanto il desiderio di godere, ma quando Irene mi viene sopra si accorge che Roberto di nascosto ci sta ancora osservando, la situazione la eccita di più e restando eretta sopra di me oltre a muoversi per sentire meglio il mio cazzo, con una mano accarezza il suo seno e con l’altra il clitoride, cercando di incrociare lo sguardo di Roberto che si allontana dalla visuale quando ci sente godere. Restiamo stretti ed abbracciati fino a che il mio cazzo ammosciandosi non viene fuori, poi dopo aver fatto una doccia ritorniamo in giardino, loro sono anche seduti fuori e questa volta ci invitano a prendere un caffè, accettiamo volentieri e chiacchieriamo del più e del meno facendo finta che non ci siamo accorti che ci avevano spiato, poi insieme a loro torniamo al mare decidendo per la sera di andare insieme a cena fuori. Durante la cena Irene viene a conoscenza che Roberto è un ottimo ballerino per questo non rinuncia a portarci in un pianobar all’aperto dove è possibile ballare, mentre loro ballano io e Ivana restiamo a chiacchierare, cerco di essere il più brillante ed ironico possibile e sembra fare effetto perché lei continua a ridere alle mie battute per bloccarsi un attimo solo quando io alla continua ricerca di un possibile contatto fisico appoggio la mia mano sulla sua coscia semiscoperta, allora si blocca, ritraggo la mano e poi scherzando la invito a ballare, ci lanciamo in pista anche se come ballerini lasciamo molto a desiderare e quando ci incrociamo con Irene e Roberto le battute si sprecano, c’è una forte sintonia e quando per la seconda volta poggio la mia mano sulla sua coscia lei non ha nessuna reazione, cerco di approfittarne e quando risalgo un po’ per un attimo sento che lei allarga le gambe come a facilitarmi, poi all’improvviso arrossendo si alza di scatto con una scusa con un chiaro rossore sul viso. La serata trascorre in allegria, siamo più in confidenza sembra quasi che anche loro stiano perdendo in parte i freni inibitori, mentre torniamo a casa, Irene tiene a braccetto Roberto, mentre io, essendo Ivana più bassa le passo il braccio intorno alle spalle, e quando siamo quasi vicini a casa lei con mia meraviglia mi cinge i fianchi con il suo braccio, praticamente siamo abbracciati, ma si stacca arrossendo quando Irene ridendo rivolta a Roberto gli dice: “ma tu non li guardi? Noi siamo solo a braccetto, loro corrono ed arrivano agli abbracci” Dicendo questo anche Irene passa la mano intorno alla vita di Roberto che al contatto arrossisce un po’, dopo pochi metri arriviamo a casa ci salutiamo dandoci appuntamento al mattino dopo, anche se abbiamo la netta sensazione che avrebbero voluto ancora restare a chiacchierare. Quando siamo in camera Irene mi ragguaglia sulla serata dicendomi che pur se Roberto era stato sempre dolce e gentile facendogli un sacco complimenti non si era spinto oltre aggiungendo anche che durante il ballo, seppure tutte le volte che erano stati a contatto lo aveva sentito eccitato lui non aveva mai cercato di strusciarsi contro, da parte mia gli racconto della mano sulla coscia di Ivana e della sua reazione. Quando di nuovo apro la portafinestra della camera, mi accorgo che anche la loro è aperta, chiamo Irene e pur se tutte e due siamo nudi decidiamo di uscire in giardino, in effetti la loro portafinestra è aperta la camera è al buio, rischiarata solo dalla luce che proviene dalla porta socchiusa del bagno, riusciamo a vederli, probabilmente ci hanno imitato perché volevano che anche noi li vedessimo, Ivana è sdraiata nuda sul letto, le sue mani accarezzano tutto il suo corpo partono dal seno per arrivare alla figa per poi ritornare a ritroso, Roberto, anche lui nudo, è in piedi ai bordi del letto, tocca il suo cazzo, a giudizio di Irene un bel cazzo anche se nella norma, non sembra che guardino per accertarsi se stiamo osservandoli, ma poi quando lo fa Roberto e ci vede, dato che non facciamo nulla per nasconderci, con foga si avventa su Ivana gli va dentro ed inizia a scoparla, a questo punto Irene a cui non è mai piaciuto osservare, mi invita a spostarci anche noi a letto, inizio a baciarla sul tutto il corpo, per poi concentrarmi con la mia bocca sulla sua figa fino a che non raggiunge il primo orgasmo poi anche io la penetro dolcemente, mi muovo lentamente ed inizio con lei a fantasticare come se stessimo scopando con Roberto ed Ivana, questo la fa eccitare e raggiungiamo tutte e due l’orgasmo, non ci siamo interessati a controllare se anche loro ci avevano osservato ne tantomeno siamo ritornati a spiare. Il giorno dopo passiamo la mattinata al mare, come se ci fossimo messi d’accordo evitiamo anche la pur minima battuta sulla sera prima ma ad un certo punto, quando Irene ed Ivana vanno a fare il bagno, colgo la palla al balzo e visto che ormai è l’ultimo giorno mi rivolgo a Roberto dicendogli: “ho notato che la mia Irene ti piace molto, anzi direi di più, vorresti farci l’amore” Roberto arrossisce fino a diventare porpora, resta a bocca aperta, poi biascicando risponde: “Irene è una donna bellissima e dolce, piacerebbe a qualunque uomo, ma non mi permetterei mai altro” “qui caro Roberto sbagli, non dobbiamo reprimere i nostri desideri e nemmeno mentire. Neghi forse che ti piacerebbe fare l’amore con lei?” “beh si lo ammetto, ma questo non vuol dire nulla, Irene è tua moglie ed io sono sposato con Ivana” “se ti dicessi che noi siamo una coppia aperta e di larghe vedute cosa diresti? Se ti dicessi anche che noi non avremmo nulla in contrario che tu ed Irene facciate l’amore e io ed Ivana anche?” Roberto mi guarda come interdetto, non riesce a capacitarsi di quello che gli ho detto, non avrebbe mai potuto pensare che io potessi fargli una proposta del genere, ma vacilla, il desiderio di far l’amore con Irene ha il sopravvento, gira lo sguardo verso il mare ad osservare ancora Irene e poi mi dice: “non penso che Ivana sarebbe d’accordo ad accettare una cosa del genere, non mi permetterebbe mai di andare a letto con un’altra donna” “non ti ho chiesto se Ivana è d’accordo ti ho chiesto se ti piacerebbe succedesse, tu facendo l’amore con Irene permetteresti a Ivana di farlo con me?” “non so cosa risponderti, sono confuso, mi hai preso alla sprovvista e non so proprio cosa dire”. “tranquillo, se succederà tutto avverrà in modo naturale, tu pensaci, non pensare a Ivana di lei me ne occupo io, se davvero lo vuoi lascia fare a me e vediamo come vanno le cose. Interrompiamo il discorso al sopraggiungere delle donne, Roberto ha una faccia frastornata difficile da nascondere, loro gli chiedono se fosse successo qualcosa ma lui farfugliando risponde che è tutto a posto, quando incrocio lo sguardo perplesso di Irene gli faccio occhiolino sorridendogli ma lei continua a guardarmi in modo interrogativo, si rassicura quando gli faccio cenno che dopo gli dirò. Mentre ritorniamo a casa per il pranzo, ragguaglio Irene sul discorso fatto a Roberto, lei controbatte dicendomi che forse avevo esagerato non sapendo come avrebbe reagito Ivana, da parte mia gli dico che secondo il mio parere se si creerà l’occasione giusta Ivana si lascerà andare senza remore. Finito di mangiare li invitiamo a prendere il caffè da noi, cedo il posto sulla sdraio ad Ivana e vado a fare il caffè, quando torno e dopo aver bevuto il caffè Irene invita Roberto a sedersi accanto a lei sulla sdraio, poi gli chiede il favore di spalmargli la crema doposole, io mi siedo accanto a Ivana dicendogli che se lo gradiva gli avrei fatto un massaggio. Roberto inizia a spalmare la crema sulla schiena a Irene, poi scende sulle cosce, quando Irene si gira senza reggiseno lui deglutisce e non sa da dove iniziare, Irene mette la crema sul petto e lui è costretto ad iniziare dal seno, scambia uno sguardo con Ivana la quale non sembra proibirglielo, lui delicatamente inizia dalla pancia di Irene e quando i loro sguardi si incrociano non può non notare il suo sguardo compiaciuto ed invitante. Io intanto ho iniziato a massaggiare Ivana, e mentre gli massaggio la schiena ne approfitto e gli sgancio il reggiseno e quando velocemente con le mani raggiungo le sue cosce ne approfitto per andare al limite della coscia ed ad ogni massaggio sfiorare la sua figa, lei allarga le gambe a facilitarmi ed io ne approfitto per arrivare alla sua figa che trovo bagnatissima, la faccio girare ma lei non si libera del reggiseno, pur se slacciato lo tiene addosso, adesso non è più un massaggio il mio ma semplice carezze, lei resta a occhi chiusi mentre la mano ogni volta che percorre le sue cosce arriva all’inguine ed alla figa, infilo l’altra mano sotto il reggiseno ed inizio a giocherellare con il suo capezzolo, lei resta sempre immobile il respiro sempre più affannoso, quando decido di scostare le sue mutandine ed arrivare alla figa lei inarca la schiena come ad offrirmela dopo aver accarezzato il suo clitoride infilo un dito e poi due dentro la sua figa ed inizio a penetrarla aumentando sempre più la velocità, basta poco e la sento godere, la mia mano viene bagnata dai suoi umori, lei apre leggermente gli occhi e mi sorride, poi tutti e due ci giriamo a osservare Roberto ed Irene, lui adesso sta massaggiando molto delicatamente il seno di Irene, sfiora i suoi capezzoli per poi accarezzare tutto il contorno, con Irene ci scambiamo un sorriso, dall’espressione del suo viso capisco che è eccitatissima, Roberto quando si accorge che lo osserviamo scende lungo in corpo di Irene ed arriva ai piedi, gliene fa alzare uno inizia ad accarezzargli le caviglie coprendogli di baci il piede e le dita ed inizia a succhiargli l’alluce, io avendo accanto Ivana gli prendo la mano e mentre gliela porto sul mio cazzo, lei non la distoglie ma non la muove nemmeno la lascia appoggiata sopra, Irene a questo punto mentre Roberto bacia e accarezza il suo piede allunga l’altro fino al suo inguine ed inizia a massaggiargli il cazzo, lui sospira più volte e dopo un po' notiamo chiaramente che è venuto dentro i pantaloni non riuscendo a trattenersi, si alza velocemente coprendosi con una mano e scusandosi corre verso casa, Irene sembra delusa di essere stata lasciata sul più bello, mi avvicino a lei e quando prendo i bordi dello slip si inarca per aiutarmi a sfilarglieli, quando le mie labbra raggiungono la sua figa è un lago di umori inizio a leccarla attirando di nuovo a me Ivana facendogli rimettere di nuovo la mano sul mio cazzo lei mi asseconda ma anche stavolta la tiene appoggiata, quando Irene mi blocca la testa capisco che sta per venire, succhio con più intensità fino a che le contrazioni del suo corpo ed il sapore dei suoi umori mi fanno capire che anche lei ha goduto, mi attira a se ed inizia a baciarmi, poi mi fa alzare in piedi mentre lei si mette seduta sulla sdraio e dopo avermi sfilato il costume inizia a succhiarmi il cazzo, chiama Ivana invitandola a sedergli accanto, lei resta un attimo titubante poi siede anche lei davanti a me, Irene allunga una mano e poi spinge anche il capo di Ivana verso il mio cazzo fino a quando lentamente glielo fa prendere in bocca, Ivana ha una strana reazione lo tiene in bocca restando quasi immobile non succhia, è Irene che inizia a darle istruzioni su come fare, lei esegue e quando Irene si alza mi viene accanto ed inizia a baciarmi mi lascio andare e godo anche io, i primi schizzi gli arrivano in gola gli altri inondano il suo viso, ha leggeri conati di vomito, ed inizia a tossire, Irene la invita in bagno a darsi una pulita mentre io resto ad attendere Roberto. Quando ci raduniamo tutte e quattro da parte loro sentiamo disagio, con Irene basta scambiarci uno sguardo per capire che è meglio far finta che nulla sia successo, beviamo qualcosa mentre portiamo il discorso su come trascorrere la serata e siamo tutti d’accordo su cena a ristorante e poi andare a ballare senza affrontare il dopo, decidiamo di iniziare a prepararci per la cena e mentre loro vanno a prepararsi. Noi rientriamo in casa, quando restiamo soli, Irene mi ragguaglia dicendomi praticamente che Ivana gli aveva confidato che loro avevano sempre fatto l’amore in modo classico, qualche bacio qualche carezza e poi la penetrazione, resto quasi basito a sentire che lei non aveva mai fatto una sega o un pompino e che Roberto non gli aveva mai leccato la figa, in ogni caso con Irene concordiamo sul fatto che la serata diventava molto intrigante soprattutto perché tutte e due avevamo voglia di fargli scoprire tutto del sesso e sembrava che erano ben disposti. Quando ci troviamo per andare a cena sembra che le donne abbiano fatto a gara a chi si vestiva in modo più sex, Ivana indossa una gonna non mini ma quasi molto aderente in modo da mettere in mostra un bel culetto, una camicia leggermente sbottonata lascia intravedere parte del seno, Irene è uno schianto ha un abito lungo da sera in seta nero uno spacco lascia intravedere parte della coscia le spalle sono quasi completamente scoperte ed un ampia scollatura ad ogni movimento fa intravedere il seno, Roberto la guarda quasi con la bava alla bocca ed è chiarissimo il suo desiderio, la cena scorre in allegria e facciamo fuori un paio di bottiglie di vino, le battute a doppio senso sono state parecchie e quando finiamo decidiamo invece di andare al piano bar di recarci direttamente a casa. Quando usciamo con un banale scusa Roberto mi trattiene indietro ed un po’ vergognoso mi dice che aveva parlato con Ivana e si erano decisi a provare questa nuova esperienza ma visto che per loro era la prima volta confidavano in noi e nella nostra pazienza, lo rassicuro dicendogli che sarà molto bello, poi mi avvicino ad Irene e la metto al corrente, lei è molto contenta ed insieme decidiamo, vista la situazione ed anche per il fatto che come coppia ci piacciono, per una volta deroghiamo alle nostre regole e cercheremo di assecondarli. Quando mi avvicino a Ivana lei è raggiante e sorridente, rompo gli indugi e mentre Irene cinge Roberto con un braccio intorno alla vita, io abbraccio Ivana e la bacio in bocca e lei ricambia, Roberto indugia un attimo ed allora è Irene a baciarlo, facciamo una risata e ci avviamo a casa. Arrivati io ed Ivana freneticamente ci spogliamo in tutta fretta e subito mi siedo sul divano e la faccio venire sopra di me a cavalcioni, lei sente il mio cazzo tutto dentro, la invito a muoversi lentamente mentre abbracciata al mio collo continua a baciarmi, Roberto è impacciato tarda a prendere l’iniziativa allora Irene restando al centro della sala inizia lentamente a spogliarlo, lui resta timidamente immobile, gli toglie la camicia e mentre gli accarezza il petto lentamente lo aiuta a togliere pantaloni e slip, quando è completamente nudo davanti a se, fa un passo indietro e con un leggero tocco fa scendere il suo vestito rimanendo solo con un minuscolo perizoma, si avvicina a lui inizia a baciarlo strusciandosi con tutto il corpo poi lo prende per mano e mi fa cenno si seguirli in camera. Quando li raggiungiamo Irene è seduta al bordo del letto e dopo aver attirato a se Roberto, prima inizia a toccargli il cazzo e poi avvicinando la bocca procede con un pompino, lui è al massimo dell’eccitazione e per evitare di farlo godere si sdraia sul letto e lo invita a seguirlo, lui inizia ad accarezzarla su tutto il corpo fino a quando lei spingendogli la testa gli fa capire cosa desidera, inizia a leccargli la figa in un primo momento in un modo un po’ goffo poi in modo sempre più piacevole, Irene inarca la schiena a offrirgli la figa il suo respiro diventa sempre più affannoso ed il primo orgasmo la raggiunge, lo invita a continuare e non smettere poi cambia posizione e si mette a 69, quando poi lo invita a penetrarla, porto Ivana vicino a loro, la invito a osservare bene, la figa di Irene è in bella vista, possiamo vedere il cazzo di Roberto che dolcemente scivola dentro di lei fino a che è tutto dentro, a questo punto lei gli intreccia le gambe dietro la schiena per tenerlo bloccato dentro di lei, poi inizia a baciarlo e lo invita a muoversi lentamente dentro di lei, io sono sdraiato accanto e stringo la sua mano incitandola a godere e poi iniziando a baciarla anche io, Ivana intanto, sotto mio invito, continua a succhiarmi il cazzo fino a che Irene mi chiede di prenderla anche io, la faccio sdraiare proprio a contatto con loro ed invito Roberto a osservare il mio cazzo che lentamente scivola dentro di lei, l’eccitazione è al massimo per tutti in primo a godere è Roberto che gode dentro Irene, che nel sentire i caldi schizzi che la riempiono urlando gode di nuovo noi li seguiamo a ruota godendo anche noi, per un po’ restiamo tutte e 4 abbracciati in silenzio poi lentamente ricominciamo con le carezze, la voglia non si è ancora esaurita, Irene si gode le carezze ed i baci di Roberto su tutto il corpo, io dopo aver leccato per bene Ivana la invito a succhiarmelo fino a che il mio cazzo lentamente si ingrossa nella sua bocca, Irene nel frattempo aveva fatto lo stesso con Roberto ed adesso che anche lui è eccitato, scambia uno sguardo complice con me e gli va sopra indirizza il suo cazzo alla figa e lentamente scivola lungo la sua asta fino a che non la ha tutta dentro, quando piegandosi mi guarda capisco cosa vuole, mi pongo dietro di lei e dopo avergli leccato ed inumidito il buchetto gli appoggio il mio cazzo e spingo fino a che non sono tutto dentro, Roberto adesso può sentire anche il mio cazzo, attiro Ivana che si abbraccia a me ed inizia a baciarmi, Irene continua a godere e quando quasi all’unisono con Roberto veniamo dentro di lei ha un orgasmo che fa vibrare tutto il suo corpo e la fa urlare lasciandola quasi senza respiro. Dopo esserci rilassati, loro si congedano dandoci appuntamento per i saluti per il giorno dopo, quando restiamo soli, abbraccio Irene d inizio a baciarla e coccolarla, continuiamo cosi per lungo tempo fino a che Irene pur se spossata mi chiede di prenderla ancora, si struscia contro di me mi tocca mi succhia fino a che non me lo fa tornare duro, quando la penetro mi prega di restare fermo ed immobile contro di lei che vuole godersi a fondo il momento, restiamo immobili solo i nostri sessi hanno delle contrazioni, prima leggere, poi aumentiamo l’intensità fino a che godiamo di nuovo insieme, restiamo abbracciati fino a che non ci addormentiamo. 2450 1 5 anni fa
- 3 anni fa l'amico d'infanzia (seconda parte) Dopo quel primario incontro con il mio amico d’infanzia anche il ritrovarmi a condividere nuovamente situazioni decisamente molto più scabrose di quelle che la sola fantasia non avrebbe mai fatto supporre, divenne l’ineludibile conseguenza di ciò che in fondo tutti noi andavamo complicemente desierando. Per il mio compagno fu inevitabile dover accettare che si andassero sviluppando forme di trasgressione estrema dove il mio coinvolgimento sarebbe divenuto assoluto, permettendo che si potessero realizzare convegni di ogni genere in cui avrebbero preso parte attiva coloro che si sarebbero trasformati in protagonisti molto più tangibili. Posseduta con eloquente soddisfazione, in modo tale che non potessero insorgere altri dubbi sul fatto che la mia natura più recondita venisse rivelata in maniera così inconfutabile, divenni una vero strumento di piacere tra le braccia dei due amici ed inusuali amanti, gratificandoli come mai neppure io stessa avrei potuto immaginare, riuscendo a superare la soglia di ogni possibile limite. Â 1765 0 5 anni fa
- 9 mesi fa Esigente “Sono esigente” hai detto, quando un tipo ha provato ad avvicinarsi e toccarti e tu gli hai detto che non era il caso. E anche poi all’altro che, dopo averti lungamente lumato, ti ha salutato dicendoti che eri una gran bella figa… “non mi vanno bene mica tutti…” mi hai detto, mentre ti giravi offrendomi la vista meravigliosa della tua schiena e del lato b… ti ho presa da dietro e l’eccitazione è cresciuta. E mentre ti scopavo l’ho visto entrare: giovane, biondo, con il fisico scolpito… ti guardava… ti ho sussurrato di guardare alla tua sinistra; lo hai visto e hai sussurrato sì… E’ bastato un mio cenno e lui subito si è tolto l’asciugamano e si posto nudo seduto a gambe aperte davanti al tuo viso…. ciao, gli hai detto, e lo hai accarezzato… poi gli hai preso l’uccello in bocca Non ho resistito più; avrei voluto continuare a scoparti, ma vederti giocare è stato troppo bello e ti ho sborrato dentro… tu hai continuato a giocare con lui e il suo uccello; hai fatto una pausa e hai preso anche il mio in mano, poi hi ripreso a giocare con lui; “che bocca!… “ ti ha detto e poi ti ha supplicato di farlo venire… glielo hai menato fino alla sborrata che ti è colata sulla mano… Gli hai sorriso e gli hai chiesto il nome… “Devis” ti ha detto e abbiamo scoperto che non era venuto al club da solo, ma la sua compagna se ne stava a giocare in un’altra stanza…. Era svizzero, di Bellinzona, carino e gentile e aveva 33 anni… Ci ha salutati e tu mi hai detto che era davvero carino, meglio di Rudy, e che era tutto depilato… ti ho chiesto se volevi che mi facessi dare il numero di telefono e mi hai sorriso… Siamo scesi e mentre bevevi la tisana lo abbiamo rivisto… Ti ha salutato con un gran sorriso; così gli ho chiesto se gli avrebbe fatto piacere scambiarci i recapiti per magari rivederci ancora; mi ha detto sì con entusiasmo e mentre cercava il telefono nell’armadietto mi ha detto che ero molto fortunato a stare con una donna cosi bella e giovane…. Ho risposto che era vero! Tornati di là lui continuava a guardarti, anche se la su ragazza lo aveva raggiunto… Se gli avessi fatto un nuovo cenno sono sicuro che sarebbe tornato su con te… ma era tardi e dovevamo rientrare… Anche ora, mentre scrivo, il cazzo mi diventa duro al pensarti con lui… 265 0 5 anni fa
- 3 anni fa l'amico d'infanzia (prima parte) Che un mio amico d’infanzia fosse davvero anche molto porco era cosa risaputa sin dai tempi della prima adolescenza in cui, a dispetto di quella che sin da allora era la sua forma fisica, aveva fatto di lui il ragazzo assieme al quale erano iniziate le prime esplorazioni intime. Quelle esperienze allora condivise, dopo un incontro casuale avvenuto in età già matura, avevano riportato inevitabilmente alla memoria ciò che era stato e di cui era impossibile negare i fatti, facendo rivivere sensazioni evidentemente mai del tutto dimenticate nonostante il tempo trascorso non avesse per nulla modificato in meglio quella sua opulenta fisicità. Tuttavia, privelegiando altri fattori che andavano ben oltre quel suo aspetto, come l’essere stato da sempre molto creativo e capace di realizzare ritratti di ogni genere, si era così specializzato nell’arte pittorica e fotografica e da ciò il chiedermi di posare per lui divenne un motivo in più per stimolare quelle segrete passioni già presenti in me e solo da essere coltivate . Il mio stesso compagno godeva sempre nell’esibirmi al suo fianco, ben consapevole di quanto potessi risultare desiderabile anche agli altri, ed innescandone le morbose fantasie che condividevamo nell’intimo. Sapere che mi sarei esposta anche in maniera integrale di fronte a colui che mi aveva iniziata alle primordiali pratiche sessuali, lo eccitava oltre l’immaginazione, obbbligandolo ad ammettere che l’idea di sapermi in quelle situazioni, sebbene potessero da un lato ingelosirlo non poco, tuttavia lo rendevano capace di fargli accettare la particolarità che da ciò avrebbe potuto generarsi. Dalla rinnovata frequentazione divenne allora quasi inevitabile manifestare nel contempo anche inusuali passioni recciproche, generando frangenti emotivi molto intriganti, ed accrescendo ancor più reali desideri di trasgressione. Il coinvolgimento divenne assoluto quando la stessa complicità del mio compagno ne incentivò le cerebrali fantasie, amplificando ciò che intimamente lo faceva da sempre eccitare, immaginandomi posseduta da qualsasi altro individuo, dicendosi certo che quell’amico sarebbe stato perfetto ad interpretrare un simile ruolo anche nella realtà. Ecco che allora non fu per nulla difficile lasciare che si potessero compiere tutte quelle che sino ad allora erano state solo fantasiose elucubrazioni mentali, rendendo tangibile e privo di formali pregiudizi tutto ciò che altrimenti chiunque avrebbe potuto ritenere un fatto alquanto improbabile…… 2069 0 5 anni fa
- 3 anni fa LUCY Arrivati in paradiso! Irene mi ha voluto fare un regalo stupendo, siamo da poche ore al LUX South Ari Atoll, alle Maldive, la laguna che circonda il nostro bungalow, a palafitta sul mare, è di una bellezza che toglie il respiro, i bungalow si protendono sulla laguna e sono raggiungibili con una passerella, sono distanti fra loro una decina di metri così da garantire il massimo della privacy, a terra ci sono tutti i servizi compresi negozi ristoranti e luoghi di svago, il posto è davvero un incanto e sono certo che sarà una vacanza da sogno, il bungalow è arredato con tutti gli accessori utili, nel patio ci sono 2 sdraio ai bordi di una vasca idromassaggio a livello del pavimento, 2 metri sotto la laguna è raggiungibile con una scaletta. Siamo a metà pomeriggio quando finiamo di sistemare le valigie e ne approfittiamo subito per fare un bagno nella laguna sotto il nostro bungalow, mentre siamo in acqua Irene mi fa cenno di guardare verso il bungalow accanto al nostro, nel patio in piedi che sorseggia una bevanda c’è una coppia nuda, quando ci giriamo ci fanno cenno di saluto alzando i bicchieri in segno di brindisi, quando usciamo dall’acqua, si avvicinano a noi e ci presentiamo. Gustav ed Aline sono olandesi, lui il classico vichingo alto biondo con occhi azzurri con un bel fisico, lei bassina mora leggermente in carne e con 2 bellissimi occhi verdi, alla nostra domanda ci informano che sull’isola in generale non è ammesso il nudismo, ma nei bungalow distanti dalla riva se i vicini non si lamentano viene ammesso, gli diciamo che per noi non c’è problema e che anzi ne avremmo approfittato anche noi, ci salutiamo cordialmente con un arrivederci ai giorni a seguire. In attesa di andare a cena approfittiamo anche noi per farci un aperitivo, io mentre fumo una sigaretta bevo seduto sulla sdraio, Irene si immerge nella vasca idromassaggio, dopo una decina di minuti è di nuovo lei che mi fa cenno di guardare verso i vicini, tutte e due sono nella vasca idromassaggio, Gustav seduto sul bordo con i piedi in acqua, mentre Alina che è immersa si è avvicinata ed ha iniziato a fare un pompino a Gustav che da lontano fissa Irene, dopo un po’ anche Gustav scende in vasca ed inizia a scopare a pecorina Aline restando dentro l’acqua. Irene esce dalla vasca e si stende accanto a me, la scena l’ha fatta eccitare, continuiamo ad osservarli iniziando anche noi a farci qualche carezza, ora anche Aline fissa me sorridendomi mentre Gustav continua a scoparla, restiamo sdraiati a toccarci e guardarli fino a che non godono, io ho continuato ad accarezzare Irene che adesso è molto bagnata, nel frattempo anche noi ci siamo tolti i costumi, e quando Irene mi sente eccitato al punto giusto mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi mentre io accarezzo il suo seno, facciamo l’amore incuranti dei vicini e pur sapendo che di sicuro ci stanno osservando evitiamo di guardarli a nostra volta, anche noi godiamo insieme e poi restiamo abbracciati per lungo tempo, forse i nostri vicini aspettavano qualche cenno di invito da parte nostra ma noi abbiamo preferito per adesso restare da soli. La sera andiamo a cena in uno dei ristoranti del resort e dopo cena dopo aver fatto una passeggiata per dare una guardata intorno, quando stiamo per sederci in un bar a bere qualcosa, ci sentiamo chiamare, ad un tavolo vicino Gustav ed Aline ci invitano a sedere con loro, scambiamo una occhiata fra noi e decidiamo di accettare. Passiamo un paio di ore a chiacchierare ed a bere, soprattutto Gustav, io mi limito molto negli alcolici, durante la serata più di una volta si avvicinano a Gustav ed Aline altre coppie a salutarli ed alle quali veniamo presentati, da buoni olandesi privi di tabù ci dicono che sono una coppia aperta a cui piace trasgredire, io non so per quale motivo ma un presentimento, mi fa evitare di dirgli che lo siamo anche noi e gli lascio credere che non abbiamo avuto esperienze del genere, Irene mi sorride ironicamente ma avalla la mia scelta, sul tardi ci avviamo insieme ai bungalow e quando ci invitano a bere qualcosa da loro decliniamo cortesemente l’invito rimandandolo al giorno dopo e ci avviamo al nostro bungalow, una volta a letto Irene mi dice che non si sarebbe aspettata il mio declinare l’invito al prosieguo della serata, ed io ne approfitto per spiegargli che ho una strana sensazione e che pur essendo loro, fisicamente, una bella coppia il mio sesto senso mi consiglia di andarci cauto, poi aggiungo che avendo parecchi giorni di vacanza, attendere un po’ era meglio. Il mattino dopo per fare colazione dobbiamo per forza recarci al “centro” e lo stesso sarà per il pranzo, non avevamo valutato tutto ciò pertanto quando siamo al “centro” chiedendo veniamo a sapere che potremmo avere una persona di servizio anche 24/24, volendo fare una vacanza in totale relax ci accordiamo per averne una disposizione dal mattino successivo, la quale si occuperà di portarci colazione e pranzo e di pulire il nostro bungalow, quando l’addetto ci chiede se volevamo la persona in servizio 24/24 io gli chiedo dove si sarebbe sistemata e con mia sorpresa come risposta ricevo solo un sorriso, optiamo per averla a tempo pieno e poi con Irene pensiamo che forse si sarebbe sistemata nel divano in salotto, ma non era un problema poiché eventualmente avremmo ridotto l’orario, ne approfittiamo, non avendo intenzione di ritornare, di prendere del cibo per il pranzo. Approfittiamo del fatto che al molo c’è in partenza una barca per imbarcarci a fare il tour degli isolotti circostanti, visitiamo dei luoghi di una bellezza indescrivibile con spiagge di sabbia finissima incontaminate decidiamo che nei giorni a venire affitteremo una barca per visitarli con calma da soli, rientriamo per pranzo e dopo aver mangiato ci sdraiamo a prendere il sole e rilassarci. A metà pomeriggio rivediamo Gustav ed Aline che ci fanno cenno di invito da loro, decidiamo di accettare e li raggiungiamo, molto gentilmente ci cedono le loro sdraio e ci offrono da bere, mentre io gli racconto del tour del mattino, Irene si alza e si immerge nell’idromassaggio mentre noi continuiamo a chiacchierare, dal modo come ci guardano è chiaro che avrebbero voglia di concludere con noi, decido di mettere da parte il mio scetticismo quando guardando Irene lei con un cenno mi fa capire che per lei è ok, non dico nulla ma inizio a rispondere in modo eloquente agli sguardi di Aline, Irene dal canto suo sembra disinteressarsi di tutto e godersi l’idromassaggio. Quando Gustav entra in casa a prendere altre bevande Aline si alza e raggiunge Irene nell’idromassaggio, Gustav, che ne frattempo era ritornato, ed io restiamo seduti ad osservarle, mentre lui continua a bere birra io al contrario mi rilasso fumando, Aline lentamente si è avvicinata ad Irene, che sta sdraiata, ad occhi chiusi e con la testa reclinata, a godersi l’idromassaggio, si nota chiaramente che una mano di Aline sta accarezzando la sua coscia, poi lentamente sale piano ed inizia a toccargli il seno, Irene sembra gradire inarcando il suo corpo ed offrendolo alle carezze ed ai baci di Aline che dopo aver baciato e succhiato i capezzoli inizia a dargli baci sul collo, conosco molto bene Irene per capire che è molto eccitata, e pur gradendo lei gli uomini non disdegna le carezze ed i baci di una donna, quando infine Aline bacia le sue labbra mentre con le mani continua a toccare il seno, anche lei allunga le mani per ricambiare le carezze sul seno, anche noi uomini siamo eccitati ma restiamo ad osservarle, Gustav rompe gli indugi e li raggiunge nella vasca inizia subito con le attenzioni verso Irene inizia a toccarla e raggiunge subito la sua figa, dalla reazione di Irene ho sensazione che l’abbia subito penetrata con le dita, poi prende la sua mano e la invita a toccargli il cazzo, Irene ha un piccolo scarto guardando verso l’altro bungalow Aline intelligentemente capisce la prende per mano e la invita a uscire dalla vasca, e dopo essersi asciugati ci avviamo tutte e 4 nella loro camera da letto. Aline fa sdraiare Irene sul letto poi affonda il viso fra le sue gambe ed inizia a leccarla, mi avvicino ad Irene ed inizio a baciarla in bocca approfittando di chiedergli se tutto ok e se vuole continuare, lei mi risponde di si ed io continuo a baciarla accarezzandogli il seno, Gustav, in modo molto discutibile, incurante che io alterno baci sulle labbra di Irene, in un momento di pausa avvicina il suo cazzo alle labbra di Irene, lei lo accoglie in bocca ed io mi sposto leggermente irritato, Gustav inizia a incitarla a succhiare, Aline a questo punto si stacca da Irene e volge le sue attenzioni verso di me, inizia a farmi un pompino, io la invito sul letto in un 69, la sento già bagnatissima e dopo qualche leccata non perde tempo e mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi con foga sempre maggiore e dopo pochi minuti gode per poi accasciarsi di fianco a me, incurante del fatto che io non ho ancora goduto, mi posiziono accanto a lei e la invito al alzare una gamba in modo da poterla penetrare e rimango dentro di lei continuando a dare piccole spinte nella speranza che si ecciti ancora per continuare, lei per un po’ resta immobile ed insieme osserviamo i nostri partner. Gustav è sempre in ginocchio sul letto e tiene con una mano per i capelli Irene mentre gli fa il pompino, conoscendola sono certo che non gradisce affatto il modo, lui ogni tanto si lascia andare a turpiloquio, cosa non affatto gradita da Irene, ad un certo punto sembra quasi che stia per godere allora in modo brusco la mette a pecorina ed affonda dentro di lei, ci scambiamo uno sguardo con Irene e la vedo molto contrariata, conoscendola bene era prevedibile, Gustav inizia a pomparla in modo frenetico egoisticamente pensando solo al suo godimento, la goccia che fa traboccare il vaso arriva quando lui inizia a schiaffeggiarla sulle natiche continuando con il suo turpiloquio con frasi abbastanza pesanti, Irene si stacca velocemente da lui ed esce dalla stanza quasi di corsa, da parte sua Gustav essendo al limite inizia a masturbarsi, incurante della reazione di Irene, ed in pochi secondi gode. Nel frattempo anche io mi sono staccato da Aline, mi guardano in modo interrogativo ed allora gli spiego il motivo della reazione di Irene, gli faccio presente che noi amiamo fare sesso in modo dolce con particolare attenzione che tutti possano arrivare all’orgasmo, aggiungo anche che Irene odia essere apostrofata con frasi da turpiloquio ed odia soprattutto gli schiaffi sulle natiche, mi guardano perplessi poi Gustav esordisce dicendo che la prossima volta eviterà di usare certi modi, gli rispondo che conoscendo bene Irene non credo proprio che ci sarà una seconda volta, li ringrazio dell’ospitalità li saluto e anche io li lascio per raggiungere Irene. Quando arrivo al nostro bungalow la trovo sulla sdraio all’esterno, il suo viso è molto corrucciato, e si nota chiaramente che è molto incazzata, mi sdraio anche io ed inizio a fumarmi una sigaretta dandogli il tempo di smaltire l’incazzatura, dopo una decina di minuti in cui stiamo in silenzio, mi avvicino a lei ed inizio a coccolarla, la stringo a me in un abbraccio e poi inizio a baciarla lentamente, inizio anche ad accarezzarla ma quando la mia mano arriva alla sua figa la trovo completamente asciutta, non insisto e mi limito a tenerla stretta a me continuando a baciarla, restiamo per lungo tempo così in silenzio fino a che lei mi chiede soltanto se io avevo goduto, gli rispondo negativamente dicendo che quando lei era andata via anche io mi ero staccato da Aline, lei aggiunge soltanto che avevo avuto il giusto presentimento, poi mi invita a non parlarne più ed andiamo a prepararci per la cena. Durante la cena ridiamo e scherziamo, Irene approfitta e beve un bicchiere di vino in più, diventa euforica, poi mi invita a ballare nella zona disco, lei è bravissima con i balli caraibici, io un po’ meno, si struscia a me in modo molto provocante ed è molto sex, non passa inosservata e molti uomini se la mangiano con gli occhi, poi ad una certo punto mi prende per mano e mi porta in spiaggia, togliamo le scarpe ed incuranti dei vestiti eleganti, ci sdraiamo sulla sabbia, le onde a volte arrivano a bagnarci i piedi, inizia a baciarmi e mi chiede di prenderla lì, incurante di chi ci osserva, in un lampo tolgo i pantaloni mentre lei alza soltanto il vestito essendo sotto completamente nuda, mi invita a penetrarla subito perché vuole sentirmi dentro di lei, poi mi prega di restare immobile, sento le contrazioni della sua figa, sembra quasi risucchiarmi, siamo immobili eppure i nostri sessi provano sensazioni stupende, gode subito e mi invita a non smettere, inizio a muoversi lentamente e dolcemente dentro di lei, mi stringe forte mi bacia ed accavalla le gambe dietro la mia schiena e quando inizio a dare colpi con cadenza più veloce mi prega di godere insieme a lei, e quando i miei schizzi la riempiono anche lei ha un altro orgasmo molto più intenso che fa vibrare tutto il suo corpo. A causa della situazione dei nostri vestiti decidiamo di ritornare al bungalow percorrendo la spiaggia, durante il tragitto iniziamo a scherzare come 2 ragazzini finendo addirittura in acqua completamente vestiti, Irene torna di ottimo umore e dimentichiamo l’esperienza non positiva avuta con i nostri vicini, continuiamo a scherzare fino a quando non ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo veniamo svegliati sentendo bussare alla porta, mi alzo ad aprire un po’ contrariato pensando siano i nostri vicini, quando apro la porta sull’uscio c’è una ragazza mulatta con un vassoio con la colazione in mano, la faccio entrare e subito corro a coprirmi essendo nudo, chiamo Irene che arriva mentre la ragazza apparecchia per la colazione. Lucy come dice di chiamarsi è una mulatta molto giovane, poi dirà 20 anni, capelli corti e ricchi un viso molto bello, ha un piccolo gonnellino ed un reggiseno, ha un corpo stupendo ma la cosa che mi colpisce di più è il suo culo, piccolo e rotondo di una bellezza sconvolgente, Irene mi osserva mentre la guardo poi mi fa un sorrisetto complice avendo notato con quanto desiderio la guardo, mentre noi facciamo colazione Lucy senza aspettare inizia a sistemare e pulire la nostra camera mentre noi una volta finita la colazione ci spostiamo all’esterno a prendere il sole, chiacchieriamo scherzando e facendo battute, Irene mi stuzzica dicendo che ero stato io a richiedere una cameriera donna e giovane, io sorrido e gli dico che se la cosa la fa ingelosire provvederò a farci mandare anche un cameriere maschio carino e giovane, passiamo la mattinata a crogiolarci al sole ed a fare il bagno nella laguna, Lucy è stata quasi sempre in casa a sistemare tranne quando, a metà mattina, ci ha passato il telefono per farci ordinare il pranzo, adesso dopo aver riempito il vassoio con i resti della colazione si avvia verso il centro a ritirare il pranzo, mentre cammina la guardo di spalle e non posso fare a meno si ammirare il suo stupendo culo, anche Irene ammette che è davvero una favola aggiungendo che se fosse disponibile lei non mi precluderebbe la possibilità di godermelo, scherziamo ancora con battutine poi io in modo serio gli chiedo se fosse d’accordo se provassimo a vedere se eventualmente Lucy fosse disponibile a qualcosa in più con noi, Irene mi dice che logicamente si può tentare ma mi ricorda, come sempre, che lei non è particolarmente attratta dalle donne e che preferisce il cazzo alla figa. Quando Lucy torna con il pranzo apparecchia poi ci chiama per pranzare, notiamo che è apparecchiato solo per due, mentre per lei aveva apparecchiato nel piccolo cucinino, la invitiamo a sedere a tavola non noi dicendogli che anche per i giorni a venire lei mangerà insieme a noi e non da sola, durante il pranzo parliamo del più e del meno e quando Irene viene a sapere che Lucy è bravissima nei balli caraibici si fa promettere che dopo il pranzo gli darà lezioni. Dopo mangiato ci sdraiamo fuori al sole mentre Lucy sistema, l’abbondante mangiata il ed il sole mi stanno facendo abbioccare e lo stesso vale per Irene, quando stiamo quasi per chiudere gli occhi dall’interno sentiamo arrivare le note di una canzone sensuale, sulla porta Lucy invita Irene per la lezione di ballo, li seguo anche io, quando Lucy inizia a muoversi con movimenti molto sensuali non posso fare a meno di avere l’inizio di una erezione che diventa prepotente quando inizia un movimento del culo spettacolare, vedere il suo corpo ed il culo che sobbalza in modo così erotico davanti ai miei occhi mi fa avere una tremenda erezione, anche Irene imitandola nei movimenti la osserva con un po’ di invidia visto che non riesce a imitare perfettamente i movimenti. Lucy balla in modo molto sensuale, girando intorno ad Irene come a corteggiarla, a volte si ferma per fargli vedere bene i movimenti da eseguire, io non posso che osservarli estasiato, l’atmosfera pian piano diventa molto erotica, quando finisce il primo brano ed inizia il secondo, Irene, conoscendo il ballo, abbraccia Lucy ed inizia a ballare con lei, è uno spettacolo osservarle soprattutto quando il ballo prevede che i loro corpi si struscino, ma a questo punto vedo Irene che spalanca la bocca come in un moto di meraviglia, poi scoppia in una risata cosi forte da farla piegare su se stessa e quindi staccarsi da Lucy, poi si avvicina a me e dopo avermi dato un bacio in bocca mi chiede, con mio stupore, se ero d’accordo che iniziasse lei a provare la disponibilità di Lucy, gli rispondo che non doveva nemmeno chiedermelo e che era quello che sognavo. Quando ricominciano a ballare Irene si fa più intraprendente, si struscia sempre con maggior insistenza poi, visto che lei è a seno nudo ed indossa solo un leggero pareo trasparente intorno alla vita, chiede a Lucy se gli può togliere il reggiseno, saltano fuori due tette stupende, piccole e sode, e mentre ballano spesso i loro capezzoli vengono a contatto inturgidendosi, sono molto meravigliato del comportamento di Irene che dopo aver bisbigliato qualcosa all’orecchio di Lucy si fa sempre più intraprendente, ogni volta che i nostri sguardi si incrociano mi sorride con uno sguardo divertito, quando poi inizia a baciarla sul collo i loro corpi aderisco come ventose, e quando alla fine le loro labbra si incontrano si lasciano andare ad un lungo bacio appassionato, adesso anche Lucy mi guarda con un sorrisetto, quando finisce la musica, Irene la prende per mano e la porta in camera da letto dicendomi di seguirle, la fa sdraiare sul letto invitandomi a sdraiarmi accanto poi inizia di nuovo a baciarla in bocca, anche io sono eccitatissimo e Irene mi invita a togliere i pantaloncini poi mi bacia e sorridendo ironicamente in modo enigmatico mi chiede se desideravo che proseguisse, sorridendo, gli rispondo solo che se si ferma adesso la uccido. Lucy è sdraiata sul letto, Irene sopra di lei continua a baciarla, poi scende sul collo per poi arrivare al seno, succhia i suoi capezzoli, e poi scende sempre in giù iniziando a togliergli il gonnellino, sono meravigliato dal comportamento di Irene, anche se in passato è successo che scambiasse qualche leccata in un 69, non era mai stata per prima a farlo nè tantomeno di sua iniziativa come adesso, sono meravigliato ma tremendamente eccitato, e quando finalmente toglie il gonnellino a Lucy tutto mi è chiaro, un cazzo di notevoli dimensioni viene allo scoperto, Irene guarda il mio viso meravigliato e scoppia in una grossa risata dicendomi che adesso per prima voleva continuare lei, lo prende in mano e lo accarezza dolcemente, lo osserva ed ammira, inizia a menarlo dolcemente, si piega e con la lingua lecca la cappella, non ha fretta, lentamente con la lingua lo percorre in tutta la sua lunghezza per poi ingoiarlo tutto ed iniziare a succhiarlo, li guardo estasiato, Lucy si è rivelato essere un trans, la cosa non mi preoccupa più di tanto, resta il fatto che ha un culo da favola, e sono certo che prestissimo lo potrò penetrare. Lucy resta immobile quasi come una bambola, ma poi quando mi stendo più vicino a lei allunga la mano ad afferrare il mio cazzo, è molto delicata ed inizia in modo molto dolce a farmi una sega, Irene è estasiata continua a succhiargli il cazzo e quando la mia mano raggiunge la sua figa la trova un lago di umori, basta solo accarezzargli il clitoride ed ha un orgasmo, mugugna godendo ma non smette di succhiare il cazzo di Lucy, continuiamo per un po’ in questo modo, poi Irene ha voglia di essere penetrata, va sopra Lucy e si impala al suo cazzo scendendo lentamente fino a prenderlo tutto per poi piegarsi e dargli un lungo bacio, sono eccitatissimo anche io, gli vado dietro ed inizio a leccare il suo buchetto del culo, Irene gradisce molto e non vede l’ora che anche io la penetri in contemporanea, quando la mia cappella sfiora il suo culetto mi prega di fare presto che sta per godere, quando spingo e scivolo tutto dentro di lei, un orgasmo la sconquassa, urla e si dimena continuando a godere e pregandomi di non fermarmi i suoi continui orgasmi fanno godere anche Lucy che contrare il suo corpo lanciando un urlo, a questo punto mi stacco da Irene e do il mio cazzo in bocca a Lucy, che inizia a succhiarlo mentre anche Irene lecca la parte che resta fuori, basta poco ed anche io godo in bocca a Lucy che ingoia tutto continuando a succhiare e facendomi provare sensazioni indescrivibili, Irene mi abbraccia fortissimo dandomi un lunghissimo bacio e dicendomi che vorrebbe che la vacanza non finisse mai, poi ci sdraiamo spossati mentre Lucy efficiente come sempre si affretta a preparare dei cocktail che ci porta da bere, restiamo abbracciati continuando a baciarci Irene continua a strusciarsi chiaro segno che ha voglia di continuare, Lucy dopo averci portato da bere è rimasta in piedi a guardarci, la osservo attentamente e se non fosse per il cazzo, veramente notevole anche da moscio, non ha nulla di maschile e quando si gira di spalle facendo vedere il suo fantastico culo dimentico anche che davanti ha il cazzo. Irene è di nuovo bagnatissima, appena la sfioro con una carezza gode di nuovo, la situazione che si è creata l’ha eccitata in modo pazzesco, ed anche io inizio ad eccitarmi, con leggere contrazioni il mio cazzo inizia ad avere leggeri movimenti e mentre lo faccio fisso Lucy che a sua volta guardando Irene cerca un cenno di intesa per poi appena avuto fiondarsi subito sul mio cazzo. Inizia ad accarezzarlo lentamente facendomi una sega con molta dolcezza, poi si stende quasi sopra di me e sempre tenendo il cazzo fra le sue mani inizia a baciarmi il collo il petto, per un attimo ho sensazione che voglia baciarmi in bocca, ed io mi giro subito verso Irene che è sdraiata al mio fianco ed inizio a baciare lei, Lucy percorre con la lingua tutto il mio corpo, il mio cazzo è cosi duro che quasi fa male, quando lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo sto quasi per godere, mi concentro per prolungare, Irene intanto continua a baciarmi come prima faceva Lucy, anche la sua lingua percorre tutto il mio corpo, poi mi sussurra che vuole guardarmi mentre inculo Lucy che dal canto suo mi fa provare sensazioni stupende leccando il mio cazzo, quando sta per venirmi sopra ed impalarsi, Irene gli fa cambiare posizione, la invita si a venirmi sopra ma dandomi le spalle, e quando Lucy finalmente appoggia il mio cazzo sul suo buchetto e lentamente se lo fa scivolare tutto dentro vado in estasi, Irene si è spostata davanti a Lucy che in quella posizione gli mette a disposizione il suo cazzo, inizia a succhiarlo mentre con una mano inizia ad accarezzare le mie palle, vorrei che il tempo si fermasse per poter godere all’infinito di quelle sensazioni, ma l’estasi totale mi assale quando Lucy inizia a muovere il suo culo come quando balla, sensazioni indescrivibili martellano la mia mente e non riesco più a trattenermi e godo scaricando tutto dentro al culo di Lucy che a sua volta quando sente i miei schizzi gode a sua volta, e con mia meraviglia, visto che non lo gradisce molto, Irene ingoia tutto senza staccarsi dal cazzo di Lucy, anche lei è eccitatissima ed allora la facciamo sdraiare ed iniziamo a leccarla su tutto il corpo fino a che mentre gli lecco la figa gode anche lei inondando la mia bocca dei suoi umori, succhio e bevo tutto assecondando con le mie leccate le contrazioni del suo corpo, poi ci lasciamo andare spossati. Restiamo a letto a rilassarci per un paio di ore, Lucy ci racconta della sua vita e della sua famiglia, e veniamo a sapere che fin da piccola ha sempre avuto fattezze femminili e con il tempo ha poi accettato la sua situazione, eravamo convinti che era una prassi per lei fare sesso con uomini o coppie di turisti che arrivavano al resort e restiamo piacevolmente impressionati quando ci confida che invece era la prima volta, veniamo a sapere che i suoi rapporti fino ad allora erano stati solo di natura “incestuosa” venendo abusata da zio e cugini ed anche dal padre, ci racconta il tutto in modo molto naturale senza piangere ne facendo trasparire emozioni, è molto serena, noi al contrario siamo molto toccati e proviamo molta tenerezza nei suoi confronti ed i nostri sguardi glielo trasmettono, ci guarda in modo molto riconoscente e prima che me ne rendo conto, all’improvviso, mi da un bacio in bocca per poi darne un altro a Irene, poi si alza ed esce dalla stanza, io ed Irene ci guardiamo senza dire nulla ma dentro di noi qualcosa si è smosso, decidiamo di portare a cena con noi anche lei e decidiamo di prepararci, facciamo la doccia insieme tutte e 3 continuando a baciarci e toccarci e quando Irene gli fa indossare uno dei suoi vestiti e delle sue scarpe e dopo averla truccata uno spettacolo stupendo si presenta ai miei occhi al punto che mi passa la voglia di cenare e vorrei portarla di nuovo a letto. Quando ci avviamo al ristorante siamo euforici al massimo, sono in mezzo a loro che mi tengono abbracciato, al nostro ingresso sguardi di invidia mi trafiggono, sono accompagnato da 2 donne stupende e gli uomini le guardano spogliandole con gli occhi, notiamo ad un tavolo Gustav ed Aline con altre 2 coppie, ci fanno un cenno di saluto a cui rispondiamo in modo abbastanza freddo e ci accomodiamo al nostro tavolo, durante la cena continuiamo a ridere e scherzare ed alla fine dopo 2 bottiglie di champagne siamo tutte e 3 leggermente euforici, quando inizia la musica Lucy mi costringe a ballare con lei, io sono pessimo ballerino ma lei si stringe a me in modo molto sensuale ed erotico facendomi invidiare dai presenti, mentre siamo a ballare noto Gustav che si avvicina ad Irene, il suo volto cambia aspetto da felice e radioso diventa freddo e distaccato, scambiano qualche parola e poi noto che mestamente Gustav si allontana. Quando ritorniamo al tavolo Irene mi mette al corrente che Gustav prima l’aveva invitata a ballare e dopo il suo rifiuto aveva fatto invito per raggiungerli al loro tavolo ricevendo un altro rifiuto, sorrido pensando al godimento di Irene per la sua piccola vendetta, l’episodio viene subito dimenticato e poco dopo sempre accompagnati da sguardi di invidia ci avviamo al nostro bungalow, durante il tragitto è un continuo toccarci e baciarci per finire a metterci a cantare, a dire il vero in modo molto stonato, siamo impazienti si arrivare al bungalow, ma la notte è lunga ed avremo tutto il tempo per divertirci. Vado per primo a farmi una doccia rinfrescante e quando finisco resto meravigliato dello spettacolo che mi si presenta davanti, Irene con vestito alzato fino alla schiena è piegata a pecorina sul bordo del letto, Lucy anche lei ancora vestita con il vestito alzato da dietro la sta scopando, il mio sguardo incrocia quello di Irene in modo enigmatico, allora lei si stacca ed invita Lucy ad andare a fare la doccia, appena restiamo solo si avvicina e mi prega di prenderla, io gli rispondo che abbiamo tutto tempo a disposizione e che non c’è fretta, ma lei vedendo il mio viso un pò corrucciato, mi chiede scusa affermando che pensava che il nostro accordo di fare sesso sempre insieme visto che eravamo stessa casa era derogato, ci chiariamo e lei inizia a baciarmi per poi quando arriva Lucy avviarsi a fare la doccia bisbigliandomi all’orecchio che se mentre aspettavamo iniziavo a “giocare” con Lucy lei non sarebbe stata gelosa perché sarebbe arrivata dopo pochi minuti. Lucy inizia subito a farmi un pompino ed io, forse inconsciamente per far ingelosire Irene, la faccio mettere subito a pecorina ed inizio a scoparla, quando Irene arriva mi viene accanto ed inizia a baciarmi ed accarezzarmi per poi sussurrarmi che mi vuole dentro di lei, mi stacco da Lucy, faccio sdraiare Irene sul bordo del letto ed inizio a leccargli la figa mentre Lucy si occupa del mio cazzo ingoiandolo tutto, dopo pochi minuti Irene mi prega di penetrarla, gli faccio alzare le gambe fin sopra le mie spalle ed in questa posizione con un colpo secco sono tutto dentro di lei, invito Lucy a dargli il cazzo in bocca e in questa posizione basta poco ed inizia a godere, adesso è eccitata al massimo, ed è mia intenzione farla godere tantissimo quindi mi metto sdraiato sul letto e la faccio venire sopra, l’attiro a me ed invito Lucy a penetrarla da dietro, lei prima la lecca un po’ poi con delicatezza piano piano spinge fino a che il suo grosso cazzo non è tutto dentro di lei. Irene adora la “doppia” inizia a urlare e continua ad avere orgasmi uno dietro l’altro, sento i suoi umori scendere lungo il mio cazzo gode una infinità di volte fino a che si lascia andare sul mio petto, ci fermiamo un attimo anche se siamo con i cazzi ancora duri, appena riprende respiro invito Lucy ad andargli sopra e penetrarla e mentre sono in questa posizione io gli vado dietro allargo le sue chiappe e spingo il mio cazzo dentro il suo culo, adesso anche Lucy, anche se in situazione diversa, sta facendo la sua “doppia” mi godo il suo culo che accoglie il mio cazzo fino a che iniziando da Irene in sequenza godiamo tutte e tre uno dietro l’altro, ci rilassiamo e quando io decido di uscire a fumare una sigaretta, baciando Irene gli sussurro che se ha voglia può continuare, mi guarda sorpresa ma mi risponde che non ce la fa più e vuole riposare, al mio rientro Lucy e sdraiata sul divano e quando raggiungo Irene chiedendo perché non era rimasta lei mi risponde che per quel giorno era stato abbastanza infrangere una delle nostre regole, ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo vengo svegliato da una strana sensazione, ed infatti quando apro gli occhi vedo Irene che sta succhiando il mio cazzo, ottimo modo per svegliarmi, ma noto anche Lucy dietro di lei che sta prendendola a pecorina, la incita a scoparla più forte ed in poco tempo gode urlando, poi tutte e due a 2 bocche iniziano a occuparsi del mio cazzo, come il giorno prima le loro lingue non mi danno tregua, mi godo le sensazioni bellissime che mi danno, ma visto che siamo solo a inizio mattina e prevedendo che sarà altra giornata intensa evito di godere per preservare le forze e mi stacco da loro per andare a fare colazione. Irene mi segue e facciamo colazione sul patio, Lucy inizia a occuparsi della casa, cambia lenzuola, rifà i letti per poi come il giorno prima avviarsi al “centro” a ritirare il pranzo, quando passa davanti a Bungalow dei nostri vicini la osservano molto vogliosi ma lei risponde in modo molto freddo al loro saluto. Dopo il pranzo Irene mi invita a sdraiarci sul patio, ci crogioliamo al sole per un bel po’, poi quando lei si avvicina a me inizia a strusciarsi e a baciarmi facendomi capire chiaramente che ha voglia di far l’amore io gli chiedo di chiamare Lucy a questo punto lei con mia meraviglia mi risponde di no, dicendomi che aveva voglia solo di me, facciamo l’amore in modo molto dolce mentre siamo osservati dai nostri vicini ed a tratti da Lucy che continua con le faccende domestiche, Irene è molto tenera e dolce, continua a stringersi forte a me ed a dirmi che mi ama, e dopo aver goduto insieme iniziamo a chiacchierare di come Lucy potrebbe cambiare il nostro rapporto di coppia. Irene mi confessa di essere molto attratta da Lucy, e che a suo dire Lucy è molto attratta da me e si chiede se questo potrebbe influire sul nostro rapporto futuro e quando io gli faccio notare che tra una decina di giorni la nostra vacanza sarebbe finita lei guardandomi sorridendo mi dice che lei pensava che era mio desiderio proporre a Lucy di venire a vivere con noi, la guardo pensieroso e le chiedo se fosse certa che il desiderio fosse solo mio o anche suo, ammette che la cosa non le dispiacerebbe e concordiamo di proporlo a Lucy, ma con accordo che inizialmente sarebbe stato solo per qualche mese. Quando Irene, chiamata Lucy, gli fa la proposta, lei resta a bocca aperta la osserviamo e lentamente i suoi occhi si riempiono di lacrime, ed il suo viso è illuminato dalla felicità, Irene anche ha un attimo ci commozione e quando mi guarda io gli faccio un cenno affermativo, lei prende per mano Lucy e la porta in casa io resto in veranda. I vicini al solito sono a scopare nella vasca idromassaggio, Aline mi fa cenno di raggiungerli, con un sorriso declino l’invito sapendo a cosa mirano, passano pochi minuti e sento Irene che gode urlando il mio nome, al primo momento non ci faccio caso poi sento distintamente chiamarmi, li raggiungo in camera Lucy è sdraiata sul letto a pancia in giù si capisce chiaramente che sta piangendo, Irene è al centro della stanza, si avvicina a me e mi bacia poi mi prega di raggiungere Lucy e di essere carino e dolce con lei, e mentre io mi sdraio sul letto lei siede sulla poltrona in fondo al letto. Mi inginocchio cavalcioni su Lucy ed inizio ad accarezzare la sua schiena scendendo lentamente lungo il suo corpo fino ad arrivare alle sue chiappe, sono stupende ha un culo da favola, poi la faccio girare e mettere sul bordo del letto gli faccio alzare le gambe e la penetro in modo tale da sembrare che scopo una figa, inizio a succhiare i suo capezzoli e sulla mia pancia sento il suo cazzo pulsare sempre di più Irene ci osserva eccitata, le chiedo di avvicinarsi ma rifiuta dicendomi che vuole solo osservarci, la prego allora di masturbarsi dicendogli che mi avrebbe molto eccitato, lei appoggia una gamba sul bracciolo della poltrona e la sua figa è in bella mostra poi lentamente inizia a toccarsi, io la osservo continuando a scopare Lucy e con le mani palpare il suo seno quando inizio a schizzare il mio godimento nel culo di Lucy anche lei gode inondandomi la pancia e Irene ci segue a ruota per poi alzarsi e venire ad abbracciarci io inizio a baciarla prego Lucy di succhiarmi il cazzo perché sento il desiderio fortissimo di far l’amor con Irene, cosa che succede subito dopo. La vacanza continua 2279 2 5 anni fa
- 1 mese fa Il desidero rimasto... Una mattina , avevo un appuntamento con una coppia alla spa naturista , ci accordiamo per le 12 ma io arrivo con largo anticipo  quindi ne approfitto per rilassarmi un po’ nella vasca idromassaggio , dopo pochi minuti vedo entrare nella vasca vicino alla mia una donna curvy con grandi seni , ho pensato “ sarà entrata in anticipo , il suo compagno arriverà a momenti “... passano 5, 10 , 15 minuti e lei rimaneva sola ... a questo punto mi convinco  che era realmente sola e la cosa ha cominciato ad intrigarmi , da lì a poco abbiamo cominciato con un gioco di sguardi e provocazioni sempre più intenso ....più la guardavo più lei mi provocava , si toccava i seni ...non abbiamo mai parlato solo gesti e provocazioni ... ad un certo punto prende sempre più confidenza e comincia a sgrillettarsi guardandomi con uno sguardo di sfida : avevo il cazzo di marmo ! Mi alzo per farle vedere quanto mi avesse eccitato , e guardandomi strabuzza gli occhi e si lecca le labbra compiaciuta ... proprio nel momento clou , arriva la coppia e mi fa cenno di salire nel prive ... esco dalla vasca e li seguo , guardo la tizia nella vasca con lo sguardo deluso dal fatto che me ne stessi andando .... nel prive ho scopato la lei della coppia con grande foga ( la tizia della vasca mi aveva caricato parecchio ) e tra la gente che guardava la nostra performance vedo proprio lei che mi stava osservando con sguardo eccitato ! Finisco di scopare la lei di coppia e vado in bagno per lavarmi , scendo subito nella spa , cerco la donna della vasca ma era sparita, se ne era andata ... ancora oggi dopo due mesi ripenso a quella situazione  e mi eccito ancora da morire , mi rimane il desidero di lei addosso...credo me lo ricorderò per tutta la vita !Giorno per giorno mi rendo conto di quanto oggi , a 50 anni , il fattore testa influisca in maniera determinante nella mia eccitazione .. 1692 0 5 anni fa
- 1 anno fa Il capo .... È quasi ora ora di andare , un'altra giornata di lavoro sta per finire ... comincio a sistemare le mie cose , la borsa , la giacca mi preparo a rientrare a casa . Ma ecco che il mio interno squilla ... e mi sorprende .Non suona quasi mai quel maledetto telefono .... proprio ora ! al telefono una voce familiare .. è Marta , la responsabile della segreteria del grande capo ... vieni su .. mi dice ... il direttore ha chiesto di te .. con urgenza ! Salgo le scale che mi portano al 6 piano .. uno sopra il mio è mi chiedo perché? Che vuole il direttore in orario strano . Mi sale l'ansia ... ansia ed eccitazione ... non ne conosco la ragione ma gradino dopo gradino avverto un calore all'inguine che cresce poco a poco ... un calore umido fra le cosce che ben conosco . Arrivo .. mi annunciano ... la porta si apre dall'interno con sistema automatico che il capo controlla personalmente dal suo ufficio ... entro .... mi accoglie sorridente .. si alza mi saluta .. mi domanda come va cara ? Rispondo .. tutto bene e mentre lo faccio so di guardarlo perplessa ... interrogativa .... ma lui molto rilassato mi invita a sedermi sul suo divano in pelle che arredo il grande ufficio dirigenziale . Siediti qui accanto a me ... fammi un po' di compagnia ... mi accomodo facendo attenzione a stare composta vicino al bracciolo ... lui mi si siede accanto non troppo distante e leggermente di traverso in modo da potermi guardare dritta in viso ... ha uno strano sorriso .... ammiccante ... lo sguardo acceso .... e come al solito indossa un abito Blue con cravatta molto elegante .... mi offre qualcosa da bere .. vuole che assaggi il suo whisky che tiene nell' armadio ..... ne versa un poco mentre lui se ne riempie un bicchiere con dose generosa .... la conversazione è leggera ... come ti trovi col lavoro .... i colleghi ... e mentre si chiacchiera.... si avvicina ... poco a poco ... alcool scende bene .. ne chiedo un altro po .. e lui non si fa pregare e se ne versa altro anche lui .... sento la mente che si annebbia... alleggerisce.... rido e sorrido senza una ragione particolare ... lui se ne accorge ... e ne approfitta per avvicinarsi ancora ... ora l ho quasi addosso..... sento il suo alito sul collo .... poi si alza ... si avvicina alla scrivania e lo vedo premere il pulsante di chiusura automatica della porta ..... adesso siamo isolati ... impossibile avere visite.... e me lo ritrovo nuovamente accanto . Il braccio disteso sulle mie spalle ... mi guarda ... voglioso ... eccitato .. mi chiede permesso di levare la cravatta ... poi si avvicina ancora ... sempre con lo sguardo nei miei occhi ... sento la mano appoggiarsi sulla coscia... è calda .. preme senza far male ... il calore cresce ... sento il mio sesso umido bagnarsi ancora di più .. il perizoma aderente alle labbra della figa già gonfie e turgide ... la sento pulsare ..... lo vedo ... sotto la stoffa leggera dei pantaloni ... il cazzo che si irrigidisce.... la mano che era appoggiata alle cosce scivola lentamente al loro interno e si appoggia alla figa .. che prende a sfregare sopra il perizoma ... non faccio nulla per impedirlo .. ho bevuto e sono confusa .. confusa ma eccitata... eccitata come una Troia .... lo lascio fare ... e lo lascio fare anche quando sento la sua lingua sfiorarmi L orecchio ... il collo ... e poi la bocca .. entra e prende a limonarmi mentre le dita sfiorano la figa ancora protetta dal perizoma ... sono certa che avverte la mia eccitazione ... la mano si insinua nel perizoma ..ed eccola arrivare sul clitoride già gonfio .... godo .... e anche io appoggio la mano sul suo cazzo ... e duro .. rigido ... abbasso la cerniera ... gli slip ... ed eccolo nella mia mano .. grande quanto basta .. non lungo ma molto grosso ... lo tocco .. lo meno per tutta la sua lunghezza ... che cazzo arrapante ... una cappella enorme .... odore del sesso ormai ci avvolge .... mi chiede di prendergli il cazzo in bocca ..vuole sentire la mia lingua ..dice .. e insieme assaporare la mia figa .. mi fa mettere a 69 .. la sua lingua nella mia figa e la sua verga nella mia bocca ... godo come una Troia mentre lo spompino .. godo così tanto da venire una prima volta quasi subito ... inondando la sua bocca dei miei umori ... gli piace ... mi chiede di girarmi ... appoggiandomi con le mani allo schienale ... ora ho la figa e il culo esposti al suo sguardo .... lui dietro ... in piedi ... cazzo eretto come un bastone ..... mi dice ... sei una Troia ... adesso ti faccio assaggiare il mio cazzo ... e me lo pianta nella figa .. pompa .. affonda ... forte veloce .. lo sento godere come un porco ... continua ad impallarmi mentre il culo mi si apre piano piano ... lo vede e lo vuole sfondare ... mi piace questo culo già pronto .... ormai in estasi gli chiedo di incularmi ... adesso ... subito ... di piantare quel cazzo teso nel mio culo .... entra subito e mi scopa così .. mi sodomizza trattenendomi per i capellli per poter affondare più forte i colpi .. geme come un maiale ... ma non è ancora il momento ... voglio godere ancora ... e voglio farlo mentre lo cavalco da vera Troia ... a cavalcioni mi impalo sul suo cazzo ... e lo monto così ... muovendomi sul suo sesso che sento dentro fino alle viscere.. grosso mi riempie tutta ... mi muovo veloce finché non vengo e squirto come una vacca .. inondandolo della mia sborra .... non mi fermo e continuo a cavalcarlo per una serie di orgasmi ininterrotti ... e lui gode ... gode come un porco sento il cazzo che sta per esplodere ... lo stacco dalla mia figa e voglio bere tutta quella sborra trattenuta ... mi schizza tutto il viso la bocca .. ho gocce di sborra che colano dalle mie labbra ... raccolgo tutto e sempre con la lingua gli Lecco e lucido la cappella ... ho ancora il suo cazzo in bocca ... quando una telefonata lo riporta al suo lavoro ... lo avvisano che sono arrivati i clienti .... mi guarda ... mi rivesto e mi congedo .. mi saluta .. a presto bella troietta ..... 2885 0 5 anni fa
- 3 anni fa MARETTIMO Avevamo Scoperto Marettimo, molti anni prima, in occasione di un tour delle isole durante una nostra vacanza a Favignana, ne eravamo rimasti affascinati, tutta l’estate eravamo stati in giro, ma ad un mesetto del nostro ritorno in città avevamo ancora desiderio di tornare al mare, e visto che ormai eravamo a fine settembre avevamo deciso per Marettimo sperando di non trovare la calca del periodo luglio ed agosto. Dopo varie ricerche avevamo trovato la sistemazione a noi gradita, alloggiare direttamente sul mare ma allo stesso tempo vicinissimi a negozi e ristoranti, per ottenere questo avevamo dovuto prendere, anche se eravamo solo in due, una villa con 3 camere da letto, ma questo non importava la cosa gradita era che avevamo trovato quello che cercavamo, oltre ai vari accessori la proprietà metteva a disposizione delle biciclette ed un quad per eventuali escursioni. La villa era dislocata al limite del paese penultima di una strada a fondo chiuso, nell’ultima, praticamente attaccata e divisa solo da un muretto alto non più di 50cm ci abitava il proprietario, la loro era una villa quasi simile ma con un grande giardino curatissimo ed un’ampia piscina a ridosso del mare. Al nostro arrivo, il proprietario Don Tano e la moglie Rosa ci avevano dati il benvenuto offrendoci una eccezionale granita al limone come solo in Sicilia puoi gustarla, Don Tano era sui 60 anni, uomo affabile, dall’eloquio con marcato accento siciliano ma con conoscenza anche delle lingue straniere frutto, come confermato da lui, dei moltissimi viaggi all’estero fatti in gioventù, la moglie Rosa era la, classica signora siciliana alta borghesia, verremo a sapere dopo di origini nobiliari avendo il titolo di contessa, come donna era carina, anche lei più vicina ai 60 che ai 50, un bel viso un corpo florido anche se appesantito, ma la particolarità erano i suoi occhi, il modo in cui ti guardava, era dolce ed enigmatico sembrava ti volesse dire tutto anche se non diceva nulla, l’avevo trovata da subito molto sensuale ed affascinante, d’altro canto da quando eravamo arrivati Don Tano non faceva altro che mangiarsi con gli occhi Irene, e la ricopriva di attenzioni e complimenti sapendo toccare i punti giusti con frasi gentili, per ringraziarli dell’accoglienza e della disponibilità ed anche per farci indicare i posti che ci sarebbero tornati utili li avevamo invitati a cena, Rosa in un primo tempo era sembrata restia ma era bastato uno sguardo di Don Tano per fargli cambiare idea, era il prologo per capire l’autorità che Don Tano aveva con tutti. Quando ci avviamo al ristorante Irene, in modo spontaneo, prende a braccetto Don Tano, mentre io e Rosa camminiamo dietro a loro chiacchierando del più e del meno, quando arriviamo nella piazzetta centrale iniziamo a capire lo spessore della figura di Don Tano, tutti salutano con molta deferenza quasi in modo timoroso ed all’ingresso del ristorante il proprietario ci viene subito incontro per salutarci per poi condurci ad un tavolo leggermente isolato al limite della veranda con vista del mare sottostante, durante la cena Don Tano ci parla tantissimo dei loro viaggi e della decisione ad una certa età di ritirarsi in questo paradiso che è Marettimo. Quando rientriamo a casa con Irene tiriamo le conclusioni che praticamente Don Tano sull’isola è un’istituzione, benestante, proprietario di decine di immobili, autorità riconosciuta da tutti e sotto sotto concludiamo fra noi, non ci meraviglierebbe affatto che fosse lui il “boss” dell’isola, mentre andiamo a letto scherzo con irene e gli faccio una battuta -      Dai amore, forse questa è l’occasione per scoparti un “mafioso” ahahahhah -      Perché? i mafiosi lo fanno forse in modo diverso? -      Beh non saprei dovresti sperimentarlo tu -      Sai amore, a me fa un po’ pena Rosa, hai notato che ogni volta che deve parlare prima lo guarda come per ottenere l’autorizzazione? -      Hai ragione, ma questo in parte fa parte della loro cultura maschilista e le donne ne sono succube, ma sembra che la cosa non gli dispiaccia, forse gode a essere sottomessa, succede. Prima di addormentarci ci scambiamo un po’ di coccole e quando mentre bacio ed accarezzo Irene torno sul discorso della possibilità di fare esperienza con un “mafioso” stranamente la sento bagnarsi di più, più fantastico e più Irene si eccita al punto che appena la penetro arriva subito all’orgasmo seguita subito da me, ci addormentiamo abbracciati stanchi del viaggio e della lunga giornata. Al mattino quando mi sveglio, Irene non è accanto a me, mi alzo e mi avvio in cucina credendo di trovarla lì a preparare la colazione ma non la trovo nemmeno lì, inizio a chiamarla girando tutta la casa ma di lei non c’è traccia, ma appena esco sul patio mi sento chiamare, Irene è seduta insieme a Don Tano a bordo piscina e stanno facendo colazione, li raggiungono, il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio e mentre mi accomodo, arriva Rosa con una moka fumante e con un meraviglioso profumo di caffè, facciamo colazione tutte e 4 insieme godendoci il sole il mare un paesaggio pazzesco e tutte quelle prelibatezze -      Oggi andiamo a fare il bagno nella mia caletta riservata, ci restiamo anche a pranzo Don Tano aveva esordito in questo modo, per un attimo ho avuto un senso di fastidio, lo aveva detto in un tono che non ammetteva repliche, non era un invito, ma a modo suo una decisione non discutibile, stavo per ribattere per fargli capire che con noi non funzionava in quel modo, ma l’euforia di Irene nell’accettare il programma mi fa soprassedere. Quando andiamo a prepararci mi sfogo con Irene, ma lei mi rassicura dicendomi che secondo lei non era altro che una cortesia facendomi notare quanto erano stati gentili disponibili ed ospitali, convengo con lei che forse il modo poco ortodosso dell’invito era solo una loro abitudine, dopo aver messo i costumi e preso l’occorrente li raggiungiamo, una scaletta scavata nella roccia ci porta a un piccolo approdo dove ad attenderci c’è un ragazzo sui 25 anni a bordo di una piccola barca, è in costume abbronzatissimo un fisico molto prestante e come tutti molto deferente con Don Tano, quando arriviamo fissa con molto interesse Irene che con indosso un costumino ed un pareo trasparente ha una aria molto sex, anche Irene squadra bene il ragazzo e quando i nostri sguardi si incrociano ci scambiamo un sorriso, bastano 5 minuti di navigazione ed arriviamo in una piccola caletta incastrata fra gli scogli, è una spiaggetta larga un 10 metri e profonda non più di 15, la sabbia è finissima e pulitissima e l’acqua ha una trasparenza assoluta, restiamo meravigliati da tanta bellezza, Rosario il ragazzo che ci ha accompagnato, che scopriamo essere un cugino di Don Tano scarica le borse e poi aiuta prima Rosa e poi Irene a scendere dalla barca, e visto che il fisico di Irene non è affatto abbondante quanto quello di Rosa la prende in braccio e la trasporta a riva senza farla bagnare, furbescamente le sue mani sono a contatto una con il culo e l’altra sotto la schiena ma non le dita che sfiorano il seno, Irene mi guarda e mi sorride facendomi cenno di guardare Rosario ed anche io noto che ha avuto una erezione, poi ci saluta e si allontana a bordo della barca, quando mi avvicino a Irene lei sorridendo mi bisbiglia che Rosario glielo aveva strusciato sul culo. Rosa intanto ha aperto 4 sedie da spiaggia, ma io ed Irene optiamo per sdraiarci sul telo da mare direttamente sulla sabbia, Don Tano è con un costume a pantaloncini, io ho un piccolo slip con bottone laterale che basterebbe tirarlo per restare nudo, Rosa toglie il vestito, sotto indossa un bikini, e nonostante l’età e qualche chilo di troppo è ancora una donna molto appetibile, restiamo a prendere il sole ed a chiacchierare del più e del meno per quasi una oretta, il sole inizia a picchiare e chiedo a Irene di passarmi la crema protettiva che non avevo voluto spalmare all’arrivo quando lo aveva fatto lei, quando ho la crema in mano e sto per spalmarmela Don Tano, sempre con il suo tono perentorio dice: -      Rosa spalma la crema ad Alberto, lascia Irene tranquilla a prendere il sole Io ed Irene sorridiamo, anche se non protestiamo, ci sembra molto ridicolo il fatto che avesse sottinteso che sarebbe stata Irene a spalmarmela e non farlo io da solo, da parte mia mi riprometto di non dare più peso ai modi di Don Tano, guardo con sguardo complice Irene che sorride e che si avvicina per baciarmi, Rosa inizia a spalmarmi la crema sulle spalle, lo fa in modo molto delicato, sembra quasi mi stia facendo un massaggio, un senso di benessere pervade tutto il mio corpo, allungo la mano e stringo quella di Irene lei mi guarda con un sorriso complice, quando Rosa mi chiede di girarmi Irene si avvicina di più a me e stringe con più forza la mia mano, quando mi giro, il piccolo costume non può celare la mia iniziale erezione, volgo lo sguardo verso Don Tano, devo ammettere con un po’ di timore, ma da parte sua ricevo un sorriso, Rosa inizia a spalmarmi la crema sul petto le sue mani sfiorano quasi la mia pelle, è molto eccitante e lo è ancor di più quando inizia con le cosce avvicinandosi spesso al mio inguine, adesso la mia erezione è molto palese, abbiamo tutti smesso di parlare, e i nostri sguardi sono tutti rivolti ai movimenti delle mani di Rosa, che scambia uno sguardo con Don Tano, Irene allo stesso tempo inizia a darmi piccoli baci senza affondare la lingua, mi sento coccolato al massimo, ad un certo punto Irene avvicina la mano al bottone a strappo del mio costume poi volge lo sguardo verso Don Tano lui gli sorride e gli fa un cenno affermativo con la testa, allora lei con una leggera pressione slaccia il mio costume ed il mio cazzo duro svetta dritto davanti alle mani di Rosa, che continua con il suo massaggio all’inguine, Irene si stringe al mio lato ed inizia a baciarmi con più foga, poi è lei che prende la mano di Rosa e la porta sul mio cazzo, inizia a menarmelo lentamente mentre con l’altra mano mi accarezza le palle, mentre lo mena con il pollice struscia la mia cappella, tutte e 3 guardiamo Rosa che gioca con il mio cazzo, poi lentamente sento le sue labbra sfiorare la mia pancia, la sua lingua percorre il mio corpo, scende in giù segue i contorni del mio cazzo ma senza prenderlo in bocca, percorre il mio inguine da ambo i lati, sono eccitatissimo, inarco la schiena ad offrirgli, il cazzo in bocca e finalmente la sua bocca lo ingoia tutto, succhia per poi tornare a percorrerlo con la lingua in tutta la sua lunghezza ed ogni volta che lo ingoia mi fa provare sensazioni indescrivibili, avrei voglia di godere, ma resisto è troppo bello perché finisca subito, nel frattempo le mie mani hanno iniziato ad accarezzare il corpo di Irene, prima il seno ed adesso la sua figa, anche lei è molto bagnata ed eccitata, Don Tano imperturbabile resta immobile e ci osserva con occhi vogliosi e divertiti. Quando Rosa prende un braccio di Irene e l’attira facendogli cenno di venirmi sopra, lei con uno sguardo chiede il consenso a Don Tano ed invita Rosa a venirmi sopra, lentamente toglie il reggiseno mettendo un mostra un seno abbondante ma ancora sodo e turgido, poi toglie lo slip ed una figa contornata da un fitto pelo si presenta ai miei occhi, allungo la mano per accarezzarla e la sento un lago di umori, poi si inginocchia sopra di me Irene prende in mano il mio cazzo lo indirizza alla sua figa e la invita a scendere piano, mi sento risucchiare dentro di lei in un attimo il mio cazzo e tutto il mio inguine sono inondati di umori, è come un fiume in piena, inizia a dondolarsi sopra di me lentamente, sento le contrazioni della sua figa che sembra vogliano fagocitare il mio cazzo, a questo punto Irene dopo avermi dato un lungo bacio si alza fa due passi e si posiziona davanti a Don Tano, lui resta immobile ad osservarla, lei prima toglie il reggiseno poi lentamente ed in modo molto sensuale, come se facesse uno strip, sfila lo slip mettendo in mostra la sua figa parzialmente depilata e con un ciuffettino di peli sul monte di venere, Don Tano la guarda estasiato, lei prima si accarezza il seno guardandolo fisso, poi lentamente una mano scende ad accarezzare la sua figa, è lei ad accarezzarsi poi si avvicina di più afferra la mano di Don Tano e la porta alla sua figa, lui sapientemente inizia ad accarezzarla dolcemente, poi la invita ad allargare le gambe ed avvicinarsi di più in modo da potergli leccare la figa e mentre gli succhia il clitoride gli infila un dito nella figa ed uno dietro nel culetto, basta poco ed il corpo di Irene si contrae raggiungendo un intenso orgasmo, a sentire le grida di godimento anche io e Rosa ci lasciamo trasportare dall’orgasmo e godo dentro di lei con una lunghissima sborrata mentre lei quasi mi allaga con il suo orgasmo. Restiamo nudi a crogiolarsi al sole mentre Don Tano ci mette al corrente che non sono nuovi a trasgressioni, raccontandoci delle loro vacanze trasgressive in costa azzurra, con frequentazioni di amici di diverse nazionalità e disinibiti, poi si rammarica del fatto che un tumore alla prostata lo abbia reso impotente, e quando Irene gli da un bacio sulla guancia dicendogli che era stato ugualmente bravissimo e l’aveva fatta godere tanto lui la guarda con grande riconoscenza. Siamo ancora nudi quando arriva Rosario, non ci rivestiamo, Rosario dalla barca scarica un tavolino da pin nic e dei contenitori con del cibo ed un frigo portatile con le bevande, Irene si avvicina all’acqua ed esordisce dicendo: -      Farei volentieri un bel bagno prima di pranzo per rinfrescarmi un po’ Don Tano, sempre con tono perentorio e con un sorriso rivolgendosi a Rosario gli dice: -      Rosario porta la signora Irene a fare il bagno e stai attento che non vada in acqua profonda Rosario segue Irene che entra in acqua, si nota subito che è un provetto nuotatore ed Irene con lui vicino si sente sicura, mentre Rosa apparecchia noi osserviamo Rosario ed Irene che fanno il bagno, Irene inizia a scherzare schizzando acqua su Rosario, fino a che ad un certo punto si avvicina a lui gli si avvinghia al suo collo e dalla posizione sembra aver intrecciato le gambe alla schiena, Rosario sembra un po’ a disagio e volge lo sguardo verso di noi, un sorriso benevolo di Don Tano ed il mio cenno con pollice per dirgli che è tutto ok lo tranquillizzano, Irene inizialmente scoppia a ridere divertita della situazione, poi si fa seria attira a se Rosario e gli da un lungo bacio, riusciamo a vedere vista la poca distanza e la limpidezza dell’acqua, che Irene ha infilato le mani dentro il costume di Rosario e si è impossessata del suo cazzo continuando a baciarlo poi lo invita a togliere il costume e restare nudo, viene alla luce un cazzo di notevoli dimensione che Irene osserva con molto gradimento, si aggrappa di nuovo a lui e se lo fa scivolare dentro, in piedi in acqua Rosario ha un precario equilibrio e cade, allora Irene lo prende per mano e viene a riva, si sdraia sulla sabbia bagnata, quando arrivano le onde la bagnano fin quasi al seno, Rosario gli va sopra e lentamente gli infila il cazzo in figa, Irene intreccia le gambe sulla sua schiena e lo tiene stretto dentro di lei, anche a restare immobili al sopraggiungere di ogni onda sente la spinta dentro di lei, continua a baciare Rosario fino a che tutte e due non godono urlando. Rosario con grosso dispiacere di Irene si prepara ad andare via, ma Don Tano gli ordina di liberarsi presto degli impegni e di ritornare entro 2 ore. Mangiamo in clima di euforia ed allegria, e Don Tano ci confida che da quando lui è rimasto impotente Rosario è diventato il loro amante preferito, un ragazzo serio ubbidiente e soprattutto “muto” e ce lo consiglia se per il nostro soggiorno nell’isola avessimo voglia di trasgredire. Il pranzo era ottimo, tutto a base di pesce, e senza accorgercene avevamo quasi scolato 3 bottiglie di vino, Irene è leggermente euforica e perde i suoi freni inibitori e mentre Rosa sparecchia e sistema prende per mano Don Tano lo fa alzare dalla sedia, dove stava seduto da quando eravamo arrivati, lo fa sdraiare sul telo e poi sdraiandosi al suo fianco gli dice: -      Con le mani sei stato bravissimo, adesso fammi vedere se lo sei con la bocca Don Tano, sorride e guarda Irene con tanta dolcezza, il fatto che lo abbia cercato gli ha fatto molto piacere, lui e molto esperto ed inizia ad accarezzarla in modo molto dolce, mentre con le mani esplora il suo corpo con la lingua lo percorre tutto in lungo ed in largo, Irene inizia a emettere mugugni di piacere e si bagna sempre di più e quando lui inizia a lavorargli la figa con la lingua basta poco perché abbia il primo orgasmo, l’eccitazione ed il vino hanno uno strano effetto su Irene, rare volte l’avevo vista cosi eccitata, nella foga si mette a 69 ed inizia a succhiare il cazzo di Don Tano nell’impossibile speranza di farglielo diventare duro, io li osservo sempre più eccitato seduto a fumare una sigaretta mentre con una mano me lo meno fino a farlo diventare duro, Rosa vedendomi eccitato smette di sistemare si inginocchia davanti a me ed inizia a farmi un pompino mentre io accarezzo il suo seno, sento Irene che continua a godere ed a un certo punto si alza e si avvicina a me, insieme a Rosa inizia a leccare il mio cazzo, per poi appena Rosa si sposta di un po’ approfittarne e venirmi sopra e poi iniziare a cavalcarmi chiedendomi di farla godere, e quando un orgasmo fortissimo scuote tutto il suo corpo sento le sue unghie graffiare la mia schiena. Si lascia andare spossata, meravigliata anche lei della sua voglia e sensualità, ma non si stacca mi dice che è troppo bello sentirmi dentro, mentre siamo stretti Rosa continua ad accarezzarmi ed inizia anche a baciarmi infilandomi la lingua in bocca, Don Tano ci osserva divertito, siamo ancora in quella posizione quando arriva Rosario, Irene senza staccarsi da me lo invita ad avvicinarsi e quando lui è accanto gli prende il cazzo in bocca ed inizia a fargli un pompino, sento di nuovo la sua figa contrarsi e poi sento gli umori del suo nuovo orgasmo bagnarmi fino alle palle, stavolta però si stacca subito e si stende sul telo chiamando a se Rosario che senza aspettare la penetra subito, Io e Rosa ci stendiamo accanto a loro ed anche io inizio a scopare Rosa anche lei basta poco e gode urlando, poi la faccio mettere a pecorina, inizio a leccarla anche dietro, lei capisce ed allarga di più le gambe, bagno il suo culo con parte dei suoi umori e con la saliva leccandola fino a che non è lei a dirmi di incularla che non resiste più, quando appoggio il cazzo al suo culo non trovo resistenza scivolo dentro di lei fino alle palle ed inizio a dare colpi regolari, lei contrae i muscoli dello sfintere facendomi provare sensazioni bellissime e quando con una mano inizio a toccargli l clitoride inizia a godere urlando, le contrazione del suo ano non mi fanno resistere ed anche io sborro dentro di lei, mi sdraio accanto a Irene ed inizio a baciarla mentre Rosario continua a martellargli la figa con colpi cadenzati, i suoi orgasmi si susseguono, poi consiglio Rosario di metterlo dietro anche a lei, invito Irene a restare in quella posizione ma ad alzare le gambe il più possibile, Rosario dopo alcuni tentativi riesce ad entrare nel suo culo con la cappella, Irene urla di piacere e quando lui sprofonda dentro di lei fino alle palle inizia a godere, urla e si dimena fino a che anche Rosario non sborra dentro di lei. Irene impiega una decina di minuti per rimettersi in sesto, poi mi abbraccia forte inizia a baciarmi e mi dice: -      Ti amo amore mio, ti amo per tutto quello che mi dai e mi fai provare -      Ti amo anche io tantissimo, ed è per questo motivo che voglio accontentarti in tutto. Rientriamo stravolti, abbiamo il bisogno urgente di una bella doccia rinfrescante e una dormitina per riprenderci, rientriamo contenti e soddisfatti consci che se vogliamo sarà una vacanza indimenticabile 2309 1 5 anni fa