{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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Settimana da trav con gentil uomo. arrivo a casa s
Non fu facile decidere sul serio di andare a stare a casa sua. Tutta la notte la passai a pensare che forse non era il caso ma alla fine l’idea di essere en femme per una settimana e per di più a casa di un belle gentilissimo uomo ebbe la meglio. Cosi il giorno seguente disdico l’hotel e al rientro dal lavoro prendo un taxi per arrivare al suo indirizzo. Durante il tragitto gli mando un sms chiedendo cosa desiderasse per cena. facendogli cosi intendere ch emi avrebbe trovata li. Poco dopo la sua risposta, scriveva di far trovare la tavola pronta che avrebbe portato lui degli ottimi stuzzichini. Wow che bella casa mi tremano le gambe è la prima volta che mi succede una cosa del genere. Una volta li capisco che quella non è la sua vera abitazione ma un appartamento nel palazzo dove vive e dove ha il suo studio,poco importa l’importante e stare una settimana con lui da vera femmina. Mi guardo in torno e decido subito di mettermi in tiro per lui, bagno caldo qualche colpetto di depilazione anche se ero già bella liscia. Indosso un vestitino sul violetto con degli stass argento tessuto leggero che scende stretto sui fianche. Faccio fatica a contenere l’eccitazione, sotto ovviamente metto delle calze velatissime e il reggicalze ch e uso solo in momenti speciali. E come scarpe classico decolté con fibia alla caviglia colo argento come gli strass, insomma una bella figa! Ad ora di cena mi squilla il cel era lui , io avevo preparato l a tavola ed ero sul divano a godermi l amia femminilità. Ecco che arriva si apre la porta, vi giuro il cuore andava a mille. Lui mi saluta mi dice ciao amore come va ho portato un po’ di stuzzichini per cena… Ci mettiamo atavola a parlaimo della sua giornata lavorativa… Poi ci mettiamo sul divano comodi … e come se neinte fosse iniziamo a pomiciare mmm sono eccitata da matti. Mi sento bagnata e vogliosa, lui si accorge delle mia eccitazione e continua a baciarmi il collo e leccarmi Sento l esue mani sulle mie cosce sotto il vestiti ,adoro essere accarezzata sotto le gonna, sono sotto di lui con le mie gamba intrno alla sua schiena ..mi toglie via il perizoma guardandomi fissa negli occhi il mio cazzo svetta pulsante sotto l agonna…dopo si sposglia e durissimo ,iniziao a segarlo e baciargli la cappella. Poi prendo anche il mio cazzo e lo metto di fianco al suo e inizio un segone cazzo su cazzo… gli paici mi dice che sono la sua TROIETTA. Poi si mette in piedi e dirige la mia bocca sulla sua asta ormai vibrante e dura la prendo tutt a in bocca facendola sparire. Io sono ancora tutta vestita, mi ha solo tolto il perizoma ma sono acora vestita e ville che resti cosi…salgo e scendo sull’asta con le labbra gli stringo la cappella facendolo ululare dal paicere. Ora mi dice di girarmi sono a pecara sul divano con il vestito tirato sulla schiena …mmm inizia a leccarmi il culetto wow,che goduria …sono aperta e bagnata …e mi mette dentro un dito scopandomi il buchino ..si mi piace….. si avvicina al mio oprecchio e mi dice”doamni comepro un giochino per il tuo culetto”…mmm l’idea mi fa quasi venitre..contia a scoparmi cosi gli dico dai mi paice…lo vedo in uno specchio che mentee mi scopa col dito con la’ltra mano si sta segando…..si adforo un uomo pazzo di me… Mi dice di segarmi lo faccio e dopo qualche colpo vengo tipo un lago….il suo dito mi ha fatto godere anche di culo…mmmm Al qual punto e solo allora mi togli e il vestito mi f inginocchiare daavantoi a lui dicendomi ch evuole venire sul mio seno ….siii si sega con forza dicendomi che sono splendida e troia fino ad inondarmi il seno di sperma caldo… Ci riprendiamo un attimo e finiamo di mangiare il gelato…..ma io non vedo l’ora che arrivi domani epr ricevere il regalino… Alora lascite anch equi qualche commento cosi poi vi racconto il seguito
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
dal virtuale al reale al virtuale al reale
Lo aveva conosciuto giocando on-line.
Altri incontri prima in quel sito: uno porcellissimo ma troppo vecchio, uno giovane dotato di totem era troppo cattolico, uno era troppo sposato, uno troppo semplice per lei intrigata solo da personalità contorte….
Poi capitò LUI.
Magicamente garbato, spiritoso. La corteggiava. La cercava, la voleva. Le diede un appuntamento in skype: “Ti voglio vedere…depilata”.
Lei si rasò tutta in quel caldo pomeriggio di agosto, tremando per la febbre erotica, immaginando che quel rasoio glielo stesse passando lui, lungo le labbra…e dietro…dove qualcosa palpitava…
E si mostrò tutta…ancheggiando eccitata…toccandosela e ansimando mentre lui di profilo, in piedi dietro allo schermo del pc si faceva una sega, a mossettine dei fianchi per poi girarsi, ammmiccando con un culetto da puledro, da baciare, da leccare.
Si incontrarono e le loro lingue si fusero appena si videro e già nell’auto, nel traffico congestionato, lui le aveva posato le dita sottili sulla sua paperella agitata e lei stringeva forte quel bastone sotto alla cintura, oltre al tessuto dei pantaloni, cercando la cerniera..
Con lui conobbe il piacere totale, il sesso perfetto, il gusto del bello….le sue mani sfioravano e stringevano dimensioni complementari alle sue..la pelle liscia e morbida di quell’uomo sapeva di pulito, i peli setosi e biondi stuzzicavano le sue dita e il suo clitoride si rizzava sotto all’abile lingua di lui che poi la penetrava, curiosa.
E poi il suo giocattolo…sempre turgido….sempre pronto….dal sapore inebriante..e bere…riempirsi la bocca di quel liquido caldo…avida del suo nettare…Tutto di lui la faceva impazzire…e mugolava mentre la prendeva da dietro e voleva ancora…e ancora.
Viveva preda dell’adrenalina…si sentiva lei stessa sesso allo stato puro..sempre bagnata…e appena poteva, ovunque fosse, si scattava foto col cellulare..e gliele mandava…e facendolo sentiva indurirsi i capezzoli….e palpitare il basso ventre…e là stringeva i muscoli…fino quasi a farsi venire…mentre camminava…o parlava…o seduta alla scrivania da manager…sorridendo al pensiero che attorno a lei nessuno poteva immaginare a cosa pensasse ed alla tempesta che si stava scatenando dentro di lei…dentro…fin nel cervello…nell’anima.
Poi ….non lo vide più per mesi…poi lui la cercò….pochi incontri…sparì di nuovo…
Un po’ di sesso tanto per non uscire di testa…distaccata…la sua esperienza le consentiva di venire comunque sempre…una, due, tre, quattro volte..urlando di piacere scaricava il suo dolore….e l’uomo di turno si dava da fare….soddisfatto da capacità che credeva proprie, accettando che quella splendida creatura vibrante non si desse mai del tutto, non gli succhiasse l’uccello, lo baciasse quasi di sfuggita…lei compensava cavalcando, ondeggiando, ritmica, cambiava posizioni, si muoveva quasi sapesse volare, si strusciava, si faceva leccare ovunque, usava i piedi e le gambe da gazzella.
E pensava: “mi sto anestetizzando godendo, ma voglio TE…voglio TE solo”.E l’uomo di turno si esaltava sentendo le sue urla mentre veniva.
Finchè il caso ci mise lo zampino…il caso o l’intuito….in google vide un nick quasi uguale a quello dell’indirizzo mail che ben conosceva….cliccò….e si aprirono decine e decine di ingressi in siti erotici….
Riconobbe i modi, le parole.
Scattò la fissazione.Stava ore a sbirciare, gli ingressi e le uscite, lui la sua donna e l’amica di lei, e le coppie con cui si incontravano, sempre diverse….Come ipnotizzata quel mondo l’affascinava….
Aveva scoperto un mare di emozioni, di brividi caldi, di rottura delle convenzioni. La fuga dalla realtà.
E si tuffò in quel mare, senza più pensare.
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13 anni fa
comunicativamente, 46/46
Ultima visita: 12 anni fa -
Il vicino di casa
Avevo 22 anni eravamo entrambi sposati e lui mi stava dietro da un pezzo. Abitare in un palazzo ha i suoi difetti, ma ha anche i suoi pregi, con la scusa di darmi passaggi a volte mi faceva complimenti e mi chiedeva di andare a casa sua quando sua moglie era al lavoro. Diceva che la moglie era troppo gelosa, ma forse si aspettava una mia reazione, che invece non arrivava anche se io ero sempre di più attratta da quell’uomo. Quando salivo in macchina con lui cercavo di capire se era eccitato come me, il rigonfiamento dei pantaloni non lasciava dubbi. Io mi divertivo a provocarlo sperando “involontariamente” di finirci a letto, volevo quell’uomo! Un giorno accettai di prendere un caffè da lui. Ci andai con l'intenzione di stuzzicarlo, ma già sapevo che cosa poi sarebbe potuto succedere. Mi fece accomodare con voce già eccitatissima, colsi l’occasione e mi sedetti sulla poltrona di fronte alla sua accavallando le gambe fingendo di non notare il suo sguardo che sbirciava sotto la mia gonna. Quando Lui portò il caffè in salotto sedendosi sulla poltrona vicino a me la mia camicetta iniziò a sbottonarsi, quasi da sola…ero già bagnata! Facevamo finta di parlare del più e del meno, ma la situazione diventava sempre più insostenibile, come in un film porno, rispondevo ai suoi sguardi insistenti accarezzandomi con noncuranza la gamba, salendo piano piano. Lui deglutì e si passò la lingua sulle labbra, poi fece il gesto di asciugarsi il sudore dalla nuca. Una vera tortura anche per me che mi sentivo eccitata quanto lui. Si alzò e portò via le tazze vuote e io mi offrii di dargli una mano a sciacquarle. Il clima era rovente e bastava oramai solo la scintilla per innescare l’incendio…di sesso!!!! Sentivo il calore del suo corpo a contatto con il mio, il suo respiro era molto intenso. Stavo appoggiata al lavello quando lui mi si posizionò dietro e mi sussurrò nell'orecchio che aveva una gran voglia di baciarmi e di scusarlo per quella esternazione. Gli risposi semplicemente : - Fallo. Un bacio non ha mai ucciso nessuno. Mi voltai, chiusi gli occhi e lui mi sfiorò il mento, poi mi abbracciò delicatamente e mi baciò piano. Mi sentii sciogliere e risposi al suo bacio. Lui divenne sempre più deciso e io cominciai a sospirare pregandolo di non smettere. Le nostre lingue si incrociarono ero completamente rapita, un raptus di sesso mi pervase. Le mie mani si fecero strada e gli sbottonai i jeans per cercare il suo cazzo, lo volevo sentire pulsare. In breve lui mi trascinò ancora sul divano dove tra una carezza e l'altra mi spogliò e mi baciò ovunque, alternando i baci e piccoli morsi. Mi sentivo impazzire, lo volveo vedere nudo, il mio vicino di casa che ora mi stava scopando. Poi con le mani arrivò alla mia Pussy e cominciò a stimolarmi sino a che piano piano non aprii le cosce offrendomi a lui. Lui si affaccio tra le mie gambe e mi scostò il perizoma, oramai fradicio, leccandomi come piace a me. Affondando la sua lingua in mezzo alle mie umide labbra e titillando il clitoride che diventava sempre più esigente. Sono venuta con un fiume di umori nella sua faccia, era bravissimo con la lingua. Facemmo sesso sul divano ansimando e graffiandoci come due animali selvaggi. Quando mi prese a pecorina stavo gridando dal piacere, gli chiesi di sculacciarmi. Lui mi prese con forza per i fianchi, mi tirò su il culetto e me lo ficcò dentro. Urlai dal piacere, quando poi iniziò a sculacciarmi più forte ad ogni suo colpo deciso e venni di nuovo come un fiume in piena quando iniziò ad inarcare ancora di più la mia schiena tirandomi i capelli. Fantasticamente selvaggio!! Il 69 poi fu splendidamente gustoso, gustavo quel suo maestoso uccello che avevo così tanto fantasticato. Lo lubrificai ancora molto con la mia bocca, aveva un sapore intenso e buonissimo. Lo sentivo pompare sempre di più tra le mie fauci, alternando risucchi, leccate e morsi sulla cappella rosso-fuoco. Quando eruttò quel buonissimo vulcano ne volli bere tutto il suo seme ma era troppo anche per me. Dovevo averlo eccitato tantissimo, quello che non sono riuscita a bere l’ho sparso sulle mie tette. Sembravo una pornostar e mi piaceva da matti quella sensazione Dopo quella volta ce ne furono molte altre. Quando la sua antipatica mogliettina non c’era e mio marito era fuori per lavoro ci incontravamo per delle scopate favolose, poi sudatissimi completavamo i nostri incontri di sesso a pecora sotto la doccia. Ci vedevamo nei posti più impensati, alle ore più improbabili. Quando andavo a trovarlo in ufficio ci chiudevamo dentro e mi scopava sulla sua scrivania. A volte lo chiamava la moglie quando c’ero anche io che gli stavo facendo un pompino. Era troppo eccitante sentirlo venire nella mia bocca mentre stava parlando con la moglie. Con lui imparai molte cose, mi regalava dei giochini erotici che provavamo insieme, la nostra fantasia era sconfinata. Fu lui il primo a cui diedi il permesso di violare il mio paradiso proibito. Quella volta ve la racconterò nel prossimo racconto , quel giorno ero così eccitata che quando mi chiamò Piccola Troia andavo in estasi. Dopo un anno lui e la moglie cambiarono città e non ci contattammo più. [email protected]
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13 anni fa
amantesardo, 36
Ultima visita: 5 anni fa -
Il nostro migliore amico
Stavamo tornando da un matrimonio, quando con mia moglie decidemmo di passare da loro per salutarli e magari bere un caffè assieme. Faceva molto caldo, era il mese di luglio, mia moglie era vestita con un bel completino fucsia che el donava moltissimo, era molto eccitante e sexi. Io invece il classico vestito, ed ero sudatissimo per il caldo. Arrivati a casa dei nostri amici, suonammo il campanello e ci venne ad aprire Carlo, il nostro amico un pò accaldato (forse sicuramente aveva scopato con Angela la nostra amica), ci invito subito ad entrare guardando con un certo ammiccamento mia moglie, squadrandola da capo ai piedi, e facendogli complimenti a non finire, visto che mia moglie veste sempre in jeans, era rimasto di stucco nel vederla così. Ci accomodammo sul divano, mentre sua moglie andava a preparare un bel caffè, vidi Carlo che non toglieva gli occhi dalle gambe di mia moglie, la scrutava in tutta la sua bellezza, gli si era raddrizzata la sua mazza che si intravvedeva da sopa il pantaloncino. Beuvto il caffè, con Carlo andammo a fumare una sigaretta nel giardino, mentre mia moglie parlava con sua moglie, Carlo mi fece notare che si intravvedeva lo slip di mio moglie, e che le avrebbe fatto piacere di farsi una scopata con Lei. Pensai subito al suo modo di dire le cose, tanto per dirle, ma invece nel suo sguardo trasparriva la voglia di scoparla. Dissi se ne sei capace fallo, io mi scopo tua moglie. Nel frattempo mia moglie si alzò dal divano ed andò nel bagno per fare la pipì, senza accorgersene che noi nel giardino, vedevamo il bagno in quanto la finestrella del bagno era posta nel giardino, ci vedemmo tutto lo spettacolo mentre mia moglie faceva la pipì, ci eccitammo che non ti dico, ci sembrava di scoppiare. Mia moglie tornò sul divano mentre Carlo disse che se ci volevamo fare una doccia per rinfrescarci lo potevamo fare in qualsiasi momento. Mia moglie sudatissima non se lo fece dire una seconda volta che subito accettò. Carlo appena mia moglie andò in bagno la segui. Si spoglio ed andò nella doccia, posta adiacente al bagno, mentre Carlo andò nel bagno per fare la pipì ma visto lo slip di mia moglie che era per terra lo prese lo odorò e lo avvolse vicino alla sua verga per farsi una gran sega. Io non mi persi per niente lo spettacolo, lo slip nero piccolissimo di mia moglie era avvolto attorno alla grossa cappella di Carlo, e dopo un paio di minuti, lo vedevo arrivare in un getto di sperma mai visto, lo slip si gonfiava alla pressione dello sperma e da nero era diventato bianco piena di sborra. Nel frattempo mia moglie aveva finito di lavarsi e stava uscendo dalla doccia, ma Carlo con un gesto fulmineo lasciò cadere lo slip ancora pieno di sborra e uscì di fretta per non farsi vedere. La mia signora, si asciugo tutta e cercava di riprendere i suoi vestiti compresi gli slip (almeno lo slip non l'avrebbe indossato, ne avrebbe fatto a meno) ma preso lo slip notò che era tutto pieno di sperma, con grazia lo odorò e con le mani fradice di umori maschili si incominciò a fare un ditalino, arrivando per più di due volte di seguito e ansimando come una troia continuò per un bel pò. Stanca degli amplessi avuti uscì e mi chiese di fare rientro a casa, perchè aveva voglia di scopare ancora. Scusate la forma ma sono eccitatissimo.
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13 anni fa
newcoppia2007,
37/38
Ultima visita: 3 mesi fa
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Cena a 4 mani
L’avevo finalmente invitata a cena, dopo insistenti ed intriganti giochi e provocanti situazioni avevamo finalmente deciso di incontrarci. Era tutti ancora da cucinare, il vino bianco era in frigo, gli ingredienti fremevano quanto me di rendersi utili alla causa. Dopo il classico quarto d’ora accademico di ritardo suonò il citofono…era lei!!! Gonna in pelle nera sopra il ginocchio, con calze autoreggenti in leggera evidenza, camicia scura sbottonata con una scollatissima maglietta sotto,un trucco accentuato ma sensualissimo e i capelli raccolti in due codette che davano alla mia sexy compagnia un aria giovanile (a dispetto dei suoi 38 anni) e sbarazzina, ma che facevano crescere il desiderio di averla. Appena entrata mi stampò un bacio sulle labbra di quelli che tolgono il fiato…era un ottimo aperitivo! Tutto era organizzato nei minimi particolari, con due sprizz freschi ci rilassammo e ci preparammo ad un inteso e caldo pomeriggio… Durante l’aperitivo approfondimmo la conoscenza delle nostre lingue che si intrecciavano bagnatissime, mentre le nostre mani cercavano di esplorare da sopra i vestiti le linee dei nostri corpi. Quando le mie labbra si spostarono sul suo collo e dietro le orecchie la reazione fu immediata, come una scarica elettrica. Un gemito fortissimo sembrò quasi liberarla dagli ultimi freni rimasti ed cercò con avidità di togliermi i pantaloni. Io nel frattempo gli sfilai la camicetta sbottonandola lentamente mentre continuavo a baciarla. Nell’agitazione del momento la gonna era completamente risalita lasciando scoperte le sue gambe profumatissime coperte dalle sole autoreggenti che invitavano quasi ad una più accurata esplorazione…Ma il mio sguardo fu totalmente rapito dal suo seno, fonte di desiderio, e così gli sfilai la maglietta mentre lei con un movimento all’unisono mi sfilò i pantaloni. La terza misura che si sporgeva dal reggiseno in pizzo bianco a balconcino mi metteva in ansia e tanta fu l’adrenalina in circolo che mi sembrò di impazzire. Non so come ma eravamo già in posizione 69 godendo come ricci e dai miei boxer si notava inequivocabilmente il mio gradimento per come si stesse mettendo la serata… Lei aveva il posto in prima fila sul gonfiore dei boxer e me li tolse in un nanosecondo. Quasi sorpresa fece un sorrisino malizioso per esaltare il mio godimento e non perse tempo ad assaggiare il frutto del piacere. Io feci altrettanto accarezzando quei capezzoli turgidi, piccoli e dritti puntati verso di me che si ingrossavano quasi fino a scoppiare. Li assaggiai lentamente facendo scorrere la punta della lingua sull’aureola lentamente, lei ingorda più che mai stava lavorando la mia punta con fare sopraffino, io volli restituirle il piacere affondando la mia bocca sulle sue tette titillando le punte dei capezzoli con la lingua… Versai l’aperitivo sul suo seno, poi le riempii di spumante l’ombelico e lo bevvi tutto poi feci altrettanto in mezzo alle sue gambe…dove la sua michetta pulsava grondante. Versai più volte lo spumante sul suo clitoride…lei mugolando e venne a ripetizione sotto i miei colpi di lingua che le avevano esplorato anche l’altro buchetto accessibile a pochissimi.. ed io godevo. La sua fellatio era da film porno….una straordinaria esperienza…dopo quasi mezz’ora di 69 venni copiosamente nella sua faccia…lei non aspettava altro, aveva sete di me, come io di lei. Dopo questo primo round ci spostammo in cucina per preparare il pranzo. Avevo preparato farfalline alla vodka e caviale… Durante la preparazione chiacchierammo e ogni tanto interrompemmo la preparazione con baci, palamenti, leccatine. Io le scostavo la scollatura e leccarle i capezzoli mettendoci sopra un pò di caviale per insaporirli mentre lei me lo tirava fuori e me lo prendeva in bocca, con la bocca piena di vodka! Beh…ci ritrovammo sul tavolo di cucina con le sue gambe aperte ed io che con un gambo di sedano in mano lo intingevo nelle sue grandi e piccole labbra fradice e grondanti e poi lo mangiavamo insieme(un morso a testa, che buon sapore che aveva quel sedano…) mischiato con un po’ di maionese che spalmai anche nel suo buchetto dove affondai il mio uccello alla maionese. Dopo fu il mio turno, mi misi nudo sul tavolo e Silvia prese dei pomodori li spremette sul mio bacino e poi leccò tutto scendendo sino al mio uccello svettante e sugoso che sapeva di pomodoro, dei suoi umori e di maionese, lo divorò con una voracità famelica, quasi posseduta dall’istinto della dea della lusssuria. Poi la stesi ancora sul tavolo e misi le sue gambe sulle mie spalle e la montavo in attesa che l’acqua della pasta andasse in ebollizione, insomma partecipavamo a riscaldare l’ambiente. Poi la misi a pecora per qualche minuto e le nostre urla di goduria erano sempre più intercalate da frasi porche. La vodka aveva tirato fuori tutta la “maialaggine” che c’era in noi. La pasta era pronta…dovemmo interrompere, ma dopo averla condita ci spostammo a letto per la terza parte del pomeriggio di sesso. Il letto era un tavolo imbandito, con i piatti di pasta alla vodka e caviale (quelli rimasti dalla nostra performance), il vino bianco il pane, la maionese il sedano, pere, mele e banane… Adoro abbinare il cibo ed il sesso…danno una scarica di adrenalina micidiale!! La pasta la mangiammo in pochi secondi, per riprendere vigore ed accompagnare il vino bianco fresco e frizzante che faceva da cornice al nostro pomeriggio di sesso selvaggio e alcool. Le nostre lingue con la pasta in bocca si incrociarono più volte durante il pasto, mangiammo l’uno dalla bocca dell’altra, sporcandoci tutti di pasta, caviale, vino verdura e maionese… Il letto sembrava il ring della lotta nel fango, ma era fantasticamente erotico scivolare sul letto e fare l’amore unti, sudati, brilli e vogliosi di sperimentare questa nuova tappa della nostra perversione sessuale. Le posizioni che provammo non le ricordo neanche tutte, mi ricordo che quando cercai di nuovo il suo bel culetto le infilai due dita dentro dopo averle intinte con la maionese, dopo ci misi il mio uccello che scivolava benissimo dentro, lei mugolava a più non posso, io che urlavo e con del sedano nel mentre la sgrillettavo a velocità folle. Le sue urla si fecero più intense e roche fino a che non mi venne in mano, lo raccolsi nella mia mano e lo bevvi tutto, come da una fonte. Ci baciammo ancora e dopo un altro 69, e poi a smorzacandela e poi…e poi… e poi… una pomeriggio memorabile. Dopo 6 ore di sesso sfrenato ci stendemmo stanchi e sudati sul letto unto e fradicio di noi e dei nostri umori proseguimmo a baciarci e leccarci, fu un pomeriggio che si prolungò fino alla cena, dove avevo in serbo pietanze nuove e situazioni alternative… Ma questo ve lo racconterò nel proseguo di questo racconto. Cucinare non è mai stato così piacevole… [email protected]
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13 anni fa
amantesardo, 36
Ultima visita: 5 anni fa -
Una pizza speciale a domicilio-prima parte
Il racconto è tratto da una lunga serie di racconti scritti da me e che ho vissuto realmente,ed alcuni virtualmente.Spero che vi piacciono e vi eccitate.Mi piacerebbe rivisionarli e pubblicarli per un pubblico piu' vasto. Accetto ogni vostro commento se vi piacciono o meno. Talvolta o quasi spesso sono sempre sola. Sempre in mancanza del mio maschio. Visto che lui non c’è,devo sempre divertirmi,giocando da sola.Immaginando mentre lui e sotto di me,ed io gli succhio tutto dal suo corpo,tanto da renderlo che non serve più.Cosa potrei fare?Divertendomi come? Con una bella frutta…Un bel casco di banane giganti,che fanno immaginare dei bellissimi amplessi,da soddisfare per poche signore.Le banane erano molto soddisfacenti,ancora acerbe, belle lunghe,dure… Dopo tutta questa eccitazione ,mi venne una gran fame. Non mi scoraggiai più di tanto.Subito feci con molta disinvoltura. Avevo telefonato alla pizzeria all’angolo per farmi portare sopra una bella pizza margherita.Ma sapevo anche che chi lavorava e la portava fino a domicilio era un ragazzo nigeriano,quindi un uomo di colore.Molto interessante per chi ci tiene a saperlo. Nel frattempo mi ero messa reggiseni e perizoma neri,e una bella vestaglia trasparente nera che si vedeva e si immaginava di tutto,ed ai piedi tanto di zoccoli da salotto alti 150 millimetri. Aspettavo molto follemente l’arrivo della tanto sospirata pizza!Dopo mezz’ora finalmente era arrivata… Il ragazzo aveva bussato il cancello,lo aprii,e lui tempestivamente si inoltrò subito davanti alla porta della casa,sperando che la pizza non si raffreddasse. Lo feci accomodare in casa. Porse la pizza sulla tavola. Ciao,come ti chiami? E lui rispose Johnny. Mi guardava proprio come un degenerato. Ci mancava poco che non gli scendeva la bava dalla bocca. Quanto ti devo,gli chiesi,lui mi rispose cinque euro. Aprii la borsa e gli diedi i cinque euro,più cinquanta euro per la mancia.Rimase meravigliato.Mi disse signora non ho il resto per la mancia,gli risposi è tutta tua!La puoi prendere! Lui insisteva di non volere accettare.Io dal mio avviso gli chiesi : ‘’Quanto guadagni al giorno ?’’ Lui rispose :’’35 euro ! ‘’ Io controbattei per i miei interessi ‘’particolari’’ dicendogli : ’’Vuoi lavorare qua a casa mia per 70 euro al giorno!? ‘’ Capiva e parlava molto bene l’italiano. Lui si fece un po’ i conti e mi chiese cosa doveva fare. La mattina il giardino e la sera qualche ‘’straordinario’’. Accettò subito.Aggiunsi che poteva iniziare subito a lavorare. Mi chiese di fare una telefonata in pizzeria,per avvisare che non sarebbe più ritornato e che avrebbe cambiato lavoro. Mi domandò cosa doveva fare,io gli risposi ‘’Intanto vai a farti una doccia !’’…Perché io ci tengo molto all’igiene! Nel frattempo,mentre lui stava a farsi la doccia,io mi stavo degustando la pizza…altrimenti si sarebbe raffreddata,visto che la serata si stava per auspicare molto bene ed a mio favore, tanto per intenderci,ed avrei,credo,consumata tanta di quelle calorie,che nemmeno il dietologo sarebbe stato capace di prescriverle per una dieta. Perciò gustiamoci prima la pizza e poi dopo il pesce. Mi dimenticai di mettergli l’accappatoio in bagno.Ma comunque per asciugarsi non ci sono problemi,perché in bagno ci sono tante di quelle asciugamani,tovaglie e teli da spiaggia,tanto da riempire la Rinascente. Dopo quasi una mezz’ora,mentre stavo mangiando l’ultima fetta di pizza,lui uscì dal bagno.Nudo. Il suo corpo statuario e ben scolpito,come mamma natura lo aveva creato,mi faceva molto eccitare. Il suo aggeggio era bello grosso,non ho mai visto nulla di simile,sembrava che stessi sognando,ma era ancora moscio.In misure relative,la cappella era sproporzionata a tutto il resto del giocattolo,molto grossa e larga,sembrava un fungo,difficile da manovrarla.Il suo membro,da moscio,aveva le stesse dimensioni dell’arnese del mio maschio quando è tutto indurito,ma in totale erezione,rispetto a lui,il mio maschio,avrebbe senz’altro fatto una bella figuraccia ( anche se il mio lui in totale stato di erezione misura ventitre centimetri ).Figuriamoci se la cappella di Johnny si sarebbe indurita allo stremo!Povera me…Mentre stò mangiando,già immagino questa bella scena prorompente.Una gran bella esperienza.Ma anche una gran bella porcata. Con un membro così enorme,poteva comandare su qualsiasi donna.Già osservavo che dal suo prepuzio usciva una goccia filamentosa di orgasmo acquoso. Una volta terminata di mangiare la pizza,solo a guardare quella meraviglia,eruttai molto volgarmente,ed a bocca aperta,proprio da sguaiata.Lo immaginavo già all’interno del mio stomaco.La sua immagine,mi aveva fatto digerire tutta la pizza.Adesso voglio il secondo.Lo pretendo.Voglio il pesce! Mi alzai dalla tavola e gli andai incontro,con passo piano e seducente,come una pantera che stava per afferrare la sua preda.Una volta avvicinatomi a lui,lo facevo penare,per circa dieci minuti a toccare ed a palpare il suo corpo,ma senza maneggiargli le sue parti più intime…Doveva soffrire! Abbracciandomi a lui,con la mia mano destra,che dalla spalla scendevo molto piano lungo il suo corpo,arrivai al punto critico,cioè maneggiargli i testicoli.Non erano normali,erano molto grandi e gonfi.Sembravano delle palle da tennis.Arcistrapiene e pesanti da manovrare. Palpandogliele per molto tempo,sentivo che si gonfiavano sempre di più.Allora,con la mano risalii e iniziai a manovrargli la sua bella e grossa asta nera,su e giù,urtando ripetutamente con le dita della mano (masturbandolo) sotto i contorni della cappella,alternandomi sempre con le dita,sotto la cappellona,con un gira e rigira,del tipo svita e avvita,tanto da renderlo : Induritooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Lo lisciavo sempre col suo appiccicoso liquido genitale,che fuoriusciva periodicamente dal prepuzio della cappella,per poi spalmarglielo lungo il suo arnese. Una cosa così enorme,faceva molta impressione a guardarla, ma allo stesso tempo era molto allettante provarla e tenersela per lungo tempo all’interno. Finalmente mi inginocchiai davanti al suo membro,ero faccia a faccia col suo scettro.Guardandolo più da vicino,mi resi conto che era molto enorme e faceva molta paura. L’odore mi faceva impazzire. Anche perché gli avevo spalmato,per più di un quarto d’ora, il suo liquido seminale che fuoriusciva dalla sua prorompente cappellona. ‘’Su!Anima e coraggio!’’ Affermai..Adesso o mai più. Alla fine riuscii ad impadronirmi della sua cappella! Mammamia,era proprio enorme.Difficile da imboccare in un solo fiato.La sua asta era un palo di acciaio. Sembrava un insieme di cinque gelati al cono tutti riuniti,difficile da leccarli. Decisi di lavorarlo sia di bocca che di lingua,e con l’ausilio delle gocce del suo liquido seminale,feci in modo da renderlo pastoso con la mia saliva,tanto da creare un tipo di crema alla vasellina,tanto da farlo scivolare molto più liberamente all’interno,prima nella mia bocca,ed in seguito dentro le mie parti più intime. In un quarto d’ora di succhiata e leccata,era diventato supersonico. Decisi di inghiottirlo. Lo sentii fino all’esofago.Per le sue dimensioni,sembrava di inghiottire un tubo dell’acquedotto. La mia bocca era super allargata e dilatata. Dovevo respirare soltanto col naso. Sembravo di stare in totale apnea.Ma ne valeva proprio la pena! Avevo tutta la sua tubazione in bocca,ci mancavano solo i testicoli che facevano da serbatoi a tutto il suo apparato idrico,difficile da inghiottirli,anche perchè ciascun serbatoio poteva avere pressappoco le stesse dimensioni della sola cappella. Dentro le mie papille gustative,lo sentivo che pulsava una meraviglia,e che se non stavo attenta,mi avrebbe sfondata la gola e le tonsille! Mi alzai dicendogli : ‘’ Te lo voglio misurare ! ‘’ Oramai il suo gioiello era al pieno del suo potere di erezione. Credevo di aver fatto un ottimo lavoro. Presi il metro dei sarti,misurai la sua totale lunghezza. Ero spaventata. ‘’ Trentacinque centimetri di lunghezza! Dodici centimetri di circonferenza dell’asta! Diciotto centimetri di circonferenza della cappella! Complimenti!’’ Che gran bel membro da oscar! Mi sdraiai sul divano a gambe aperte per riceverlo. Chissà come sarà.Sarà senza dubbio una magnifica esperienza. Finalmente mi penetra.E’ quello che aspettavo. Però………………………………………………………….. Fai attenzione a spingere,perché vedo che sei molto ben fornito ! Gli reclamai.Temevo per le mie ovaie e per le Tube di Falloppio.Che con le sue dimensioni,sarebbe stato capace di sfondarmele senza accorgersene. Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Nel mentre mi pompava,mi sfilò lo zoccolo destro e mi leccò tutto il piede,sopra e sotto la pianta,che porco. Guardavo lui che faceva queste porcate mentre mi spingeva sempre di più all’interno,ed io mi eccitavo come una gran porca.Capivo molto bene,che se io lo volevo,sarei stata il suo oggetto del desiderio più sfrenato. Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Dentro di me lo sentivo che si ingrossava sempre di più. Ed ero super soddisfatta.Nemmeno il mio lui era stato capace di soddisfarmi fino a questo punto,fino allo stremo. ‘’Guarda che ce l’hai tanto grosso e tanto pieno…così mi sfondi…Aaaaaaaahhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!! ‘’ Inutili le mie parole,oramai col suo arnese già si era fatto molta strada dentro il mio corpo.La mia vagina era totalmente bagnata fradicia. Mi fece girare mettendomi a pecora.Mi leccò per bene il buco,perché era strettissimo.Il suo uccellone era completamente bagnato,sia del suo liquido sia che del mio. Che splendida sensazione,traforata nel mio didietro da un bellissimo trapano.Lo sentivo trapanarmi fino a dentro l’intestino,fino a dentro lo stomaco.Che bello! Oramai mi sentivo tanto troia,quanto tanto femmina. Nel mio buco sfilava molto bene.Anche se me lo aveva sfondato! Mi bombardò di sperma caldissima…Sembrava una inondazione…Uno tsunami!!! Mi aveva riempito tutto l’intestino col suo liquido,lo sentivo ben caldo dentro il mio stomaco. Da supersfondata e da supereccitata gli dissi: ‘’Bastardo!Ma da quanto tempo il tuo c...o non vomitava sperma?!?!?!’’ Lui mi rispose da più di un anno,che non vedeva ne figa e ne si era toccato da solo. Mmmmmmmmmmmm!Che bello:::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Certo che gli africani,tra le gambe hanno i migliori uccelli del mondo,complimenti per il loro primato. Era automaticamente assunto,e gli dissi: ‘’Rinforzati bene la sera,perché di notte c’è da lavorare molto…Specialmente con me!’’ Anche se ho fatto molta fatica,ho provato tantissima eccitazione.
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13 anni fa
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Interludio
INTERLUDIO Era un caldo pomeriggio di fine Luglio, le imposte socchiuse lasciavano entrare delle lame di luce che, rimbalzando sul grande specchio appeso alla parete, definiva nella penombra, contorni, ed oggetti. I nostri corpi madidi, erano distesi estenuati su di un letto sfatto, l’afrore dei nostri corpi risaliva fino alle narici, le mani bruciavano ancora delle carezze di poco prima, le lenzuola umide dei nostri umori contribuivano a rendere l’atmosfera ancora rovente, non si era a ancora placata la tensione erotica che, fin dalla tarda mattina ci aveva avvinghiato. Di tanto in tanto, nella corte sottostante, voci, andavano e venivano, ma non disturbavano, anzi, scandivano un tempo immaginario per noi, poiché, tutto in quella stanza sembrava avvolto nell’oblio. Allungai una mano verso il ventre di M e, l’accarezzai proprio lì, sul monte di Venere, dove poco prima avevo riversato il mio caldo tributo, disegnando dei cerchi concentrici sempre più larghi, fino a raggiungere il suo sesso ancora aperto e rorido, un dito si insinuò all’interno per raccogliere un po’ di quel succo che sapeva di mare e, lo portai alla bocca, M, girandosi, mi fece capire che voleva ancora godere, colsi quella richiesta come una palla al balzo, per rimettere in gioco una questione che era all’origine di questa tempesta dei sensi. La mia mano si fece più audace ma, la frase che le sussurrai all’orecchio provocò in lei, come un afrodisiaco potentissimo, il riesplodere della sensualità: ”E se fosse lui ora a farti godere?” dissi, penetrandola con l’indice. “Ti piacerebbe vero….? rispose lei, ed io ancora: “Beh, tutto sommato…si! Mi piacerebbe vedere cosa succede, non ti sembra?”e guardandola di sottecchi, continuai ancora: “Se….succedesse ancora” aggiunsi con un filo di malignità ”Vorrei essere presente anch’io….” M, mi guardò, divenne estremamente seria e, forse comparve, anche una velatura di tristezza, ricordandomi che non era il tipo che scopava a comando, lei aveva bisogno di coinvolgimento, di dolcezza, di complicità, poi probabilmente, avrebbe potuto anche, farsi rapire dalla magia degli eventi! Non ultimo, disse con una punta di asprezza, che la mia, era una visione del tutto maschile; sorrisi (non avrei mai immaginato come fosse la visione femminile del problema), comunque, rimasi un po’ smarrito da quelle frasi, pensavo quasi che si fosse interrotto quel sottile filo di eccitazione. Ma M, non lasciò cadere la tensione ribadendomi: “Lo sai che mi eccito quando mi dici queste frasi sconce mi fai bagnare di più…senti?” Mi baciò sulla bocca e lo fece con passione, la sua lingua si fece spazio e si intrecciò con la mia, era un chiaro segnale di assenso. Scese poi lentamente baciandomi lungo il collo, si soffermò sui capezzoli, poi ancora aggiunse con un sorriso luciferino: “Ora immagino che il tuo sesso sia il suo!” Le sue mani corsero giù, ad accarezzare il mio sesso a stringermi le palle delicatamente, guidandosele nella bocca, leccarle, per poi passare all'asta fiera e possente, piena di desiderio. Io nel frattempo, aprendo le sue grandi labbra giocavo con il clitoride sfiorandolo con la lingua e, le mie dita esplorando si bagnavano dei suoi fluidi rendendola sempre più vogliosa e impaziente. Cercai di guidare M affinché mi porgesse anche l’altra sua rosellina tra le labbra, la leccai con passione. “Dai mettimelo dentro,non resisto più” “Si” risposi io “Ma ora si cambia canale!” pronunciai quelle parole, con fermezza e determinazione, mi insinuai tra le sue gambe, con il sesso lucido ed eretto, presi una boccetta di olio per massaggi lubrificai per bene l’asta e anche quel fiore ancora in bocciolo, penetrai lentamente ma, inesorabilmente seguendo la strada verso Sodoma. “Fai piano…si…così!” Poco alla volta, sentivo lo sfintere dilatarsi, ed avvolgermi quasi completamente, "Sì,..ecco ora ci siamo! ” esclamai con esultanza, felice di aver concluso quella prima parte così delicata. “ Me ne sono accorta..” fece lei. Iniziai a muovermi con cautela, penetrare in quell'antro, dava sempre una sensazione di ebbrezza,mi sentivo tutto stretto e caldo, i glutei di M combaciavano perfettamente con il mio ventre, era una sensazione di potenza. M, mi riservava questo pertugio solo in occasioni speciali, quando era proprio eccitata e che voleva sentirsi particolarmente troia. Alzando lo sguardo vidi M attraverso lo specchio, che aveva iniziato a masturbarsi in maniera concitata, i miei colpi allora si fecero sempre più profondi, sentivo i testicoli che ad ogni spinta colpivano i suoi glutei. Fu in quel momento che squillò il suo cellulare, rompendo la magia di quel momento e il suono dei nostri gemiti. M, allungandosi, guardò prima chi fosse, quando vide il nome sul display, un po’ sorpresa e forse seccata, mi chiese se rispondere o no, io gli feci un cenno di assenso. “Si pronto…no..n..non,…..ciao, no non preoccuparti, bene e tu?.” La voce di M poco a poco divenne melliflua, insinuante, proprio come tutte le altre volte che riceveva chiamate di quel tipo. Sembrava come riprendesse il filo di un discorso interrotto qualche ora prima, si percepiva chiaramente che esisteva del feeling, in breve la conversazione prese una svolta del tutto confidenziale. Nel frattempo, detti ancora qualche spinta lenta e profonda, gustandomi la conversazione ma poi mi sfilai dal suo orifizio, coricandomi sul letto, le mie mani ugualmente cercavano ancora il suo corpo, accarezzando con un silenzioso languore i suoi fianchi snelli, solleticavo le sue gambe e su, fino a stuzzicare il delta di Venere. “No….non posso…è qua..” La conversazione proseguiva a monosillabi e, M a tratti sembrava imbarazzata nel rispondere “Lo ..sa” Facevo fatica a comprendere il senso del discorso che, doveva essere particolarmente stuzzicante se, M, guardandomi con un sorriso enigmatico, mi prese con la sua mano e mi attirò con la bocca tra le sue gambe dischiuse. “Perché non vieni tu..?” Mi trovai così, con la faccia tra le sue cosce. “Oh noo..mah…chissà!” Intuii chiaramente solo questa frase, D chiedeva se quella sera fosse libera, ma M rispose negativamente, la voce all’altro capo del telefono sembrava sostenuta, ero invidioso avrei voluto essere io contemporaneamente di qua e di la della cornetta. Annusai prima quell’aroma intenso, mi feci quindi spazio per assaporare quel piatto sublime, intinsi le dita una alla volta nel suo buchino, quindi mi accostai con la bocca, la mia lingua vogliosa, anelava quel contatto e, guizzante come una serpe la passai sullo spacco, raggiungendo al fine il clito, un sussulto la scosse, ed un lieve miagolio espirò da lei: “…saapessi”. La voce di M, era leggermente alterata ma, riusciva a mascherarla bene, facendo pure la civettuola. La conversazione seguiva fluida, M arrivò a manifestare il piacere di averlo una sera ospite a cena, così disse lei, ci saremmo conosciuti…. “No non è come pensi tu…vedrai…dai ti aspettiamo” “Ti aspettiamo allora?.” Incalzandolo “…Si è qui con me” ma, M, non poteva resistere oltre, raggiunse l’orgasmo mentre parlava. Qualche giorno dopo…… “Solo un attimo! salgo a sistemarmi, arrivo subito” Squittì in modo insolito, così, senza neanche quasi salutare l’ospite, M ci lasciò, anzi mi lasciò solo a fronteggiare lo sconosciuto. Fin da subito mi sembrò una persona simpatica e affabile, tra una parola e l’altra ci accomodammo in terrazzo e, notai in lui una predisposizione alla conversazione, si parlava del più e del meno ma, nonostante ciò non mancavano osservazioni acute e in qualche modo rilassate, segnale che l’ambiente lo metteva a proprio agio, d’altronde anche una cornice così coinvolgente aveva la sua importanza. Fu subito affascinato dalla magia dei colori al tramonto, in continuo mutare sulle pareti rocciose che, delimitavano la profonda gola del canyon, era una visione quella che colpiva non solo gli occhi ma anche un animo, predisposto all’emozione. Era ormai l’imbrunire e, la temperatura era ritornata su valori accettabili, una brezza leggera ormai attutiva il calore di una giornata africana ma, era anche l’ora dell’ aperitivo e quale miglior complice se non il fresco aroma di una bottiglia appena stappata di Franciacorta, che versai nei lunghi flute. Brindammo. Presi quindi dalla zona cottura un vassoio con stuzzichini vari e li servii con l’aperitivo, D apprezzò molto, ma la curiosità di conoscerci, era intensa e reciproca. Avvicinandosi, con fare cauto mi chiese se M. mi avesse parlato di lui; io, sulle prime, fingendo una tranquillità che non avevo, risposi che si, mi aveva accennato vagamente di quella vicenda, tenni comunque quella frase nel vago ed in sospeso. Per qualche istante D non parlò, beveva a piccoli sorsi, forse cercava di raccogliere le idee, vedendolo imbarazzato, decisi di lanciargli una cima di salvataggio, ripresi quindi il discorso cercando le parole e, i modi migliori, infine lo ammisi, me ne aveva parlato, accennai anche al messaggino trovato casualmente sul suo cell, da cui era nata tutta la questione, così, dopo vari giri di parole, mezze verità e imbarazzi evidenti, lei mi aveva rivelato quella liaison, la quale aveva generato in lei un piccolo sconquasso emotivo. D, ascoltò con qualche timore e, quando decise di riprendere la parola, sentendosi un po’ più leggero, come d’incanto, ricomparve Lei che, nel frattempo, non solo era risalita a cambiarsi d’abito, ma per un restyling completo. Si fermò solo un attimo, sulla scala, giusto il tempo sufficiente perché noi ci accorgessimo della sua presenza, era di una bellezza scintillante. Per l’occasione aveva scelto un classico abito corto, colore: “red passion”, morbido e frusciante che, evidenziava le sue splendide forme, abbottonato sul davanti e, con sottili spalline, un leggero trucco sugli occhi, l’immancabile rosso lacca sulle labbra, delle scarpe comunque rosse, con tacchi 10 cm, in modo da slanciare ulteriormente le sue gambe e, per finire, un sottile giro di perle. Ci volgemmo verso di lei, così da poter notare, lungo la sua discesa e, con una prospettiva favorevole, le sue belle gambe abbronzate, M, notò come tutti e due la osservassimo e, ne fu compiaciuta. Scese con nonchalance gli ultimi gradini, ondeggiando sui suoi tacchi, si diresse verso di me e, con gesto leggero, mi sfilò il flute dalle mani e ne degustò un sorso, lasciando una leggera impronta di rossetto poi, rivolgendosi a D, si scusò per non averlo salutato adeguatamente. Lo fece in quel momento, aderendo completamente a lui, in un abbraccio morbido, ma non privo di intimità. “In mia assenza di cosa avete parlato?” rivolgendomi uno sguardo malandrino. “Di te” fu la mia risposta. D, rincarando la dose e, con una punta di malignità, aggiunse: “…e di come soprattutto, non farsi trovare messaggi compromettenti” sorridendomi contemporaneamente ad una strizzatina d’occhio. Quella battuta, stemperò non poco quella situazione aggrovigliata, dando un tocco di salace ironia, M, si lasciò scivolare addosso quelle battute e, si diresse al tavolo per servirsi alcune foglie di salvia fritta, assaporò dal suo flute un altro sorso di vino e, si accomodò sul divanetto in vimini e, con un gesto teatrale, accavallò le gambe in modo magistrale, ci invitò a sedere con lei, riprese la conversazione come se niente fosse, e via via la indirizzò sempre più verso temi trasgressivi, trattati sempre con fantasia, ironia e complicità di tutti. D, rivolgendosi a M, fece un eloquente complimento per la sua elegante semplicità, non certo rinunciando ad indossare talvolta abiti che ben poco lasciavano all’ immaginazione, come quella sera per esempio, continuò lui, un vestito così talmente rosso, evocava fantasmi di passione, lei invece riusciva ad indossarlo con leggerezza. M, raggiante di quella asserzione, con le gambe, audacemente scoperte e rivolte verso di lui, per attirarne gli sguardi, allungò la sua mano che, istantaneamente lui accolse tra le sue, quindi volgendo la testa verso di me con un sorriso, affermò che sovente ero io l’ispiratore, degli abbinamenti da usare e, continuò ancora, rivelando che io,ero l’istigatore delle sue mise più provocanti. D, ammise che, in certe occasioni, era molto sexy, soprattutto in certe sere, in cui indossava quel bustino particolare, con tutti quei lacci che facevano venir voglia di slacciarli, uno ad uno o, quando indossava quella gonna con spacco profondo, da dove si intuiva un accenno al bordo delle autoreggenti o, talvolta pantaloni così impalpabili, da non individuare tracce se, sotto portasse l’intimo, fu così che mormorandole amabili apprezzamenti lei si lasciò appoggiare il palmo della mano sul ginocchio e, poi timidamente sulle sue cosce, dove un ulteriore bottone del vestito gli si era aperto, a causa del continuo cambiare posizione nell’accavallare le gambe. M, sorpresa da quel riscontro, con sguardo complice ed eccitato, replicò sarcastica: ”Dai! non pensavo fossi così attento a tutti questi particolari!” “In effetti”- continuò D, con una punta di sfrontatezza - “Mi piace osservare….immaginare cosa si nasconde sotto…e se possibile anche toccare” “ Comunque è vero” continuò lei “Quando indosso certi abiti mi sento più seduttiva, e poi.. mi piace essere osservata.” “ Ottimo questo vino!.ma..ci vorrebbero anche delle olive condite” – “Le prendi per favore?” mi chiese M, così mi alzai, per prendere la ciotola di olive condite, in quel mentre, nella corte sottostante, un conoscente si fermò per salutarmi e, chiedermi l’iter di alcune pratiche che avevo inoltrato per lui, risposi che tutto era stato consegnato e quindi, bisognava attendere la risposta dell’ufficio competente, salutai ed entrai in casa, presi la ciotola di olive condite e la portai fuori sul terrazzo. Nonostante fossi rimasto fuori gioco qualche minuto, la scena che si presentò ai miei occhi era totalmente cambiata, l’effetto dell’alcol, conferiva a M una spregiudicatezza disinibita, così, il feeling tra M, e D, riprese con una forte dose di complicità. M, si era completamente adagiata allo schienale del divanetto, con un braccio, a cingere le spalle di D e, con i seni a premere contro il suo torace, lui accettava quella piacevole pressione senza spostarsi, parlavano sottovoce. D aveva la testa leggermente reclinata, la fragranza delicata che risaliva dalle ascelle di M, completamente depilate, stimolava le sue narici, come un afrodisiaco, quando rialzò la testa, si ritrovò di fronte e, vicinissimo, le labbra invitanti di M che sfiorò, percependo il calore del suo respiro, subito M si ritrasse, infine schiuse le labbra a quel timido e sfuggente bacio. Con la mano D, nel frattempo, risaliva le gambe accavallate di M, scostando la gonna fino a scoprire parte delle cosce, apprezzandone la sensualità. Un potente schizzo di adrenalina entrò in circolo facendomi salire un eccitazione erotica potente. Come un perfetto maggiordomo, servii la portata, chiedendo se avevano bisogno di altro, M, leggermente in subbuglio, sorrise e, mi tese la mano, volendomi al suo fianco. Mi avvicinai a lei, le deposi un leggero bacio sulle labbra, alla quale lei rispose con sensualità, le sue labbra erano calde, morbide, accoglienti, ed il suo respiro affannoso. La mia mano, con gesto delicato scivolò dal viso al collo, scendendo poi rapidamente dalla spalla destra, fino a slacciare un bottone sulla scollatura, rivelando la pienezza di un seno che, la mia mano scese ad accarezzare. A quel punto M con voce allusiva mi disse che, se continuavo a baciarla in quella maniera non avrebbe resistito oltre, risposi, che mi sembravano già sulla strada del non ritorno, la tensione erotica generatasi, aleggiava nell’aria, trasudava da ogni angolo di quel luogo e, prima o poi sarebbe sfociata in una tempesta di passione. D, si alzò per prendere ancora dell’altro brut, M, ancora scomposta con le gonne ormai risalite fino a metà coscia, decise di fare una puntatina in bagno e ricomporsi, nel frattempo l’imbrunire aveva lasciato posto alla prima oscurità, pensai di illuminare l’ambiente con una luce soffusa, presi allora delle torce ad olio, le disposi sulle fioriere e, le accesi, aprii anche il grande ombrellone, in modo da evitare sguardi indiscreti, l’effetto così raggiunto, dava un senso cinematografico alla scena. Quando M ritornò, mi sembrava ancora su di giri, del resto lo ero anch’ io, non vedevo l’ora di riprendere il discorso interrotto e, forse anche D, attendeva quel momento. M, accese lo stereo e, subito le note evocative di – El sonido de la milonga - si diffusero nell’aria, quella era la loro musica preferita, si erano conosciuti qualche tempo prima, proprio ad un corso di tango, lui era il suo partner e, frequentandosi, settimana dopo settimana, scoprirono di essere attratti uno dall’altro, M, con un gesto richiamò D, il quale sentendo quelle note non aspettava altro, si allacciarono nella posizione di partenza, gli sguardi fieri, quasi come fossero di sfida, i piedi dell’uno seguivano quelli dell’altro e, iniziarono quella danza di seduzione, che ben presto lasciò spazio a figurazioni via via sempre più sensuali. La gonna di M, in quei passi, si apriva in uno spacco profondo, lasciando appena un lembo di stoffa a coprire le belle gambe, D, era come ipnotizzato da quelle movenze, la stringeva a se, lasciandola senza fiato. Io guardavo! Spiavo le loro mosse, i loro sguardi. Ero invidioso, o meglio, tormentato! Un tormento che si tramutava continuamente in pulsione erotica. La musica finì, ma loro, rimasero legati stretti, con le dita intrecciate, ansimanti, in attesa del prossimo brano, che presto arrivò, con le note allusive di - En mi soledad- un brano lento, avvolgente, una spirale, proprio come un pensiero triste che si balla. D, cinse la vita di M, la quale, a quella sollecitazione spostò lateralmente la gamba sinistra, lui, inserì la sua, aderendo completamente al ventre di lei, la mano che stringeva la vita scese molto più in basso, fino ai glutei e, in quella posizione iniziarono a strusciare uno sull’altro, i loro sguardi erano sempre più complici, la mano di D, con movimenti netti spingeva il bacino di M verso il suo, brancicando il sedere di mia moglie; girarono, le sue mani passarono soffermandosi solo un attimo sul seno, quelle dita agili e scaltre scesero poi, ricercando un accesso per arrivare ad accarezzare la pelle, lo trovò; M, aderendo con la schiena al ventre di D, iniziò uno scivolamento lungo il corpo di lui, le sue mani rimasero incollate a quel tessuto impalpabile e piano piano la gonna si aprì come un sipario, fino a rivelare ciò che prima si era solo intuito. In quel momento la musica finì e, come straniti rimasero immobili, come statue di sale, le mani di D, accarezzavano il perizoma di M, bello, trasparente con piccoli inserti di strass, sotto, lei era completamente glabra. Quella, fu una sorpresa anche per me! Ero basito. Anch’io come loro, ero impietrito ma, sotto la pelle il mio sangue ribolliva, ero un tumulto di emozioni. Il silenzio della sera era ormai calato, solo il volume, troppo alto di qualche tv,era la testimonianza che qualcuno abitava nelle vicinanze, centellinai l’ ultimo sorso di vino allorché, le due figure scivolarono nella luce tremula delle torce, verso di me. Accolsi M, rialzandomi dal divanetto e, tra il serio e il faceto le dissi: “ Sei una zoccola…!”, ma la strinsi a me, e le sussurrai all’orecchio: “Sei eccitante” cercai la sua bocca, quelle labbra morbide attrassero le mie in un bacio che sembrò non aver fine, le nostre lingue si desideravano, si respingevano, si attiravano, “ Mi piace accendere il tuo desiderio..” disse M, con la voce roca. L’amico, alle sue spalle intanto, mantenendo ben salda la posizione, stringeva dolcemente nelle sue mani, i delicati seni, le dita vogliose tormentavano i capezzoli gonfi di eccitazione, sussurrandole frasi morbosamente oscene, M, a quel punto, girandosi gli offri la bocca, le loro lingue si intrecciarono in un bacio di intesa, le mie mani risalirono le belle gambe che, fino a poco fa avevo solo ammirato da lontano, accarezzai quei glutei sodi che, il minuscolo perizoma lasciava completamente scoperti, spostai la mano sul davanti, rasentai con tocco morbido e sinuoso i bordi del perizoma, cercando il suo sesso, scoprendolo intrigante, accogliente e bagnato. M, aderiva con la schiena e, sentiva tra i glutei, crescere l’eccitazione di D, il quale nel frattempo avanzava con quelle languide carezze e, s’insinuò da dietro, sotto la gonna, facendola trasalire, le sue mani, toccavano voracemente quei glutei rotondi e sodi, correvano nel solco, e risalivano su verso i fianchi. M, a quel punto, ci trascinò tutti e due sul divanetto in modo da essere più comodi, si sedette appoggiando una gamba su di me e l’altra su D, in modo tale che le nostre mani potessero accarezzare le sue intimità. Lei, indusse la mano di D, a spostarle il perizoma, mostrandogli come accarezzarla sul clitoride, la mia attenzione, era rivolta invece, a quell’accurata e perfetta depilazione, constatai come quel sesso fosse, al tempo stesso, sguarnito e così perverso. Quando le dita di D, finalmente giunte con una lenta e avvolgente carezza alla sua fessura, che schiuse, aprendo le grandi labbra, si rese conto, di quanto bagnato e palpitante fosse quel frutto ricco di umori. D, bramoso di assaggiarlo, si posizionò allora tra le gambe di M, la sua bocca avida di quei sapori, fu immediatamente colta dall’inebriante profumo di femmina e,con la lingua iniziò a passare quella fessura per tutta la sua lunghezza, raccogliendo quei succhi mielosi, M, sentiva la lingua di D, dare rapidi colpetti al suo clitoride, per poi stringerlo tra le labbra succhiandolo, sentiva la sua vagina bruciare dall'eccitazione; M, si lasciò sfuggire un gemito di piacere, in segno di approvazione, guardò D, sussurrandogli di continuare così …di non smettere. Io, mi chinai a suggerle quei delicati e scuri capezzoli, mentre lei, ben presto riuscì ad aprirsi un varco nei miei pantaloni, penetrare all’interno esplorarne il contenuto ed estrarre un sesso turgido, teso allo spasimo. Mi masturbava con studiata lentezza, sguainando il glande ormai violaceo, muoveva con sapienza quelle mani, stringendolo alla base per poi risalire fin su, in una corsa lenta, esasperante in modo da farmi assaporare, il montare del desiderio. “ Ti piace?” chiese guardandomi con quegli occhi stupendi, grandi e scuri, diabolicamente animati. La mia risposta fu un gemito di piacere ma, riuscii anche a chiederle se quello che le stava facendo D, le piaceva: “ Oh..si! non sai quanto!” e così facendo, attirò a sé D: “ Vieni qui, voglio sentire il sapore della mia figa sulla tua bocca..”. D, trovò in quel bacio, il consenso più intimo, la consacrazione di una relazione fino a quel momento clandestina. M, era inebriata, ansimava velocemente, fremeva dal desiderio di avere D tra le sue gambe, un urlo le uscì inarticolato dalla sua bocca, quando lui infilò due dita in quella sua figa stretta e, sentirne gli spasimi del piacere, lei allora furbescamente con la mano corse direttamente sul suo sesso che trovò ancora avvolto e imprigionato nei pantaloni: “Prendiglielo in bocca..” Le sussurrai. Sentendosi spronata in tutto ciò M, ben presto liberò l’oggetto del desiderio da quegli inutili ornamenti e, la sua lingua, calda, umida, morbida, percorrere per tutta la sua lunghezza quell’arnese, di una certa consistenza, forse superiore alla mia, scendendo fino a leccargli le palle. “Ah..così sì…leccalo” nel frattempo D, indirizzava con maestria il bastone sulle guance di M per poi ritornare sulle sue labbra impazienti di gustare ancora quel sapore, diverso dal mio. “ Fai vedere a tuo marito come me lo succhi… “ D, insisteva nel dare e togliere la sua asta, come un delizioso tormento e M, sembrava in preda ad un delirio, inseguendolo continuamente, quando M, con la mano gli prese lo scroto e tenendolo delicatamente, ingoiò definitivamente una cospicua porzione di cazzo; D mugolò: ”Ah! che calda bocca.” “La guardai, con uno sguardo languido e, incitandola le dissi: “Continua….” Io allora, spostandomi,la afferrai per le gambe, puntando la mia asta, sulla sua tenera spaccatura, che si presentava, come un nido caldo e umido, iniziai a spingere penetrandola piano, un sospiro venne spezzato da un primo gemito di piacere, smorzato in gola, M sentiva il cazzo entrare dentro di lei e, piano piano, si sentiva riempire. Strinse le sue gambe intorno a me, iniziai a scoparla con forza, facendola sussultare ogni volta che affondavo dentro di lei, M sentiva le mie palle sbatterle sul culo ad ogni affondo, il calore dentro si fece insopportabile, “Oh come sono bagnata.., continua a fottermi!”. L’orgasmo la colse di sorpresa, il suo corpo fu scosso da sussulti di piacere, avrebbe urlato ma, il membro di D, invadeva vigorosamente la sua bocca, lo trattenne nella sua bocca trasmettendogli quel piacere che stava provando, infatti, quasi subito, un lungo schizzo caldo la colpi in gola facendola quasi soffocare, D, allora lo estrasse dalla bocca, riversando gli ultimi schizzi sul viso e sulle labbra. "Troia, puttana, vacca" gli dissi, e contemporaneamente con gesti convulsi, venni copiosamente anch’io, eruttando il mio seme dentro di lei, un fluido caldo e vischioso le invase la fica e, quando stremato mi ritirai, quello stesso, colò sulle cosce, M, con la mano raccolse parte di quel frutto e se lo portò alla bocca mescolando così quei due umori come pure i suoi due amori. Lentamente D, si risedette sul divanetto e, così feci anch’io, M, sempre in mezzo, ci guardò entrambi, sorrise beffardamente: “Chi avrebbe detto mai…” aggiunsi, rivolgendomi a D“ Eh!….quando a decidere sono le donne….” “Vorrei aggiungere..che..” sottolineò M, tendendosi verso di me e, sfiorandomi con la mano il sesso che dava già segni di un precoce risveglio, ”Sei tu, che da abile regista, hai permesso di sentirmi libera di esprimermi, allo stesso modo con lui e, con te vicino…”. Girandosi poi, verso D, con la lingua fuori, lo baciò, le loro lingue si attorcigliarono in un nuovo bacio, appassionato, contemporaneamente allungò la sua gamba destra verso di lui, strusciandola sui suoi attributi, con movimenti lenti e avvolgenti, risvegliando in lui un nuovo ardore. D, istintivamente, portò la mano verso il sesso di lei ancora imbrattato dei miei umori, la trovò ancora calda di desiderio e, iniziò una lenta carezza sulle grandi labbra. Ad un tratto, M con tono mellifluo, mi disse: “Guarda cosa mi sta facendo questo maiale..” Mi avvicinai a lei, la baciai con passione. Fu un bacio strano però, la sua lingua aveva un che di sfrontatezza, mugolava, e la sentivo muoversi in risposta alle dita che ora si occupavano di lei. “Sei come una mantide!...mai doma” disse D. “Sorprendente anche per me..il tuo lato oscuro si manifesta!” aggiunsi io “Non voglio smettere! Vi voglio contemporaneamente dentro di me” sottolineò con un tono di voce arrochito dal montare di questa nuova tormenta di passione. Dicendo ciò, le sue unghie mi ghermivano il braccio, io per tutta risposta, allargai ancora di più le sue le gambe, in quel modo la figa di mia moglie era tutta a disposizione del suo amante, il quale decise di terminare con la mano e passare ad uno strumento di ben diverse proporzioni. M, decise di montare sul cazzo di D, non prima di aver fatto scivolare il suo perizoma ormai zuppo, per terra. “Non ancora…!” dissi io “Aspetta che preparo la strada” rivolgendomi a D, così lui, capendo le mie intenzioni, introdusse il suo bastone nella passera di M, la quale lo accolse con un sospiro di beatitudine, lentamente scivolava dentro come risucchiato da una ventosa, scopavano calmi rilassati, la frenesia era dimenticata, volevano solamente sentire il piacere montare lentamente dalle loro profondità. Ad un tratto M, sentì qualcosa di viscido e fresco che veniva spalmato sul suo buchino,ero io che lubrificavo la parte e, subito dopo con un dito le scivolavo dentro, piano piano, lei rilassò i muscoli e, favorì quel movimento; quando fui ben sicuro del rilassamento, presi un ortaggio dal cesto sul tavolo, nella fattispecie una zucchina, la puntai sulla sua rosellina, entrò facilmente, M, sporse il suo culo ancora di più, la paura di sentire dolore era sparita, era rimasta solo l'eccitazione per quel nuovo gioco, nel penetrare lo sfintere, sentivo il cazzo di D fremere di piacere e, dare spinte sempre più profonde. “Inculala! adesso, è pronta” sussurrai io con una punta di gelosia. D, non si fece ripetere due volte quel succulento invito, estrasse dalla passera il cazzo grondante di umori, M, salì sulle mie ginocchia e offrì sfrontatamente le sue terga. Con una mano afferrò il nerbo di D e, se lo puntò al buchino, in trepida attesa. Quando sentì il cazzo di D accostarsi e, spingere, lei fece una leggera resistenza ma, cercando di rilassare i muscoli, sentì il suo culo cedere, la punta del cazzo entrò dentro di lei, fu stupita nel non sentire dolore, solo una sensazione di fastidio, che subito sparì. M, a quel punto mi implorò: “Leccarmi la fica!". Mi allungai così, sotto di lei e, rimasi un attimo a godermi la vista della sua fica depilata ma, anche degli attributi notevoli che D stava presentando alle porte in quel mentre. Un profumo gradevole, dolce e speziato,mi colpì le narici, mi avvicinai alle sue grandi labbra e, con la lingua morbida, sul clitoride, inizia a leccare quel paradiso, era una fica densa umori, tanto era eccitata, anche sulle sue cosce brillavano alcune gocce di umori. Intanto D, guadagnato il pertugio iniziò ad affondare dentro di lei, si ritraeva e rientrava, ogni volta, guadagnando spazio, M, si sentiva invasa da quel palo ma, la sensazione di fastidio si fondeva con il piacere che le veniva dalla mia lingua sul clitoride. Per ricambiarmi, M, visto che, davanti a lei esibivo la mia erezione stupenda, iniziò a lambirlo come fosse un gelato, faceva scorrere la sua lingua per tutta la sua lunghezza, scendendo fino a succhiare le palle, lo sentiva diventare duro, quindi lo accolse nella sua bocca, con la testa iniziò a muoversi massaggiandolo con le labbra, l'asta diventava sempre più dura donandomi sensazioni stupende ma, non continuò a lungo, aveva voglia di sentirlo dentro: “ Chiavami adesso!” D, ormai infoiato non si controllava più, si lasciò sfuggire una frase che mi lasciò disarmato, non sapevo se ridere o incazzarmi…“ti sto rompendo il culo..ah! che bello” “ Sii.. e mi piace” fu la risposta di M, poi rivolgendosi a me: ”Sapessi come ha il cazzo duro il tuo amico, è tutto bagnato..”. Udite quelle parole, immediatamente mi sfilai da sotto di lei e, ripresa la mia posizione seduta mi infilai nella sua topa, ora finalmente sentivo i nostri due cazzi che si toccavano, M, era immobile sospinta solo dai colpi che riceveva da entrambi. “Ahh!..ho il culo e la fica in fiamme,” gridò M. “ Te lo spegniamo noi il fuoco! ho voglia di venirti dentro zoccola” disse con un sibilo D, che ormai ignorava ogni ritegno. M, sentiva i due arnesi muoversi sempre più convulsamente nel suo basso ventre, sentì l'orgasmo nascere dentro di lei, ma non capiva da dove, il suo corpo fu percorso da una scarica improvvisa di piacere, gli spasmi si trasmisero ai nostri attrezzi che, in quel momento la occupavano, un getto caldo le invase l'intestino, D, con un sordo mugolio, si svuotò dentro di lei; M, sentiva il suo orgasmo proseguire, D, si lasciò cadere di lato sul divano, soddisfatto. “Dai, inculami tu adesso, cosa aspetti?!” il mio sesso era paonazzo, non so quanto avrei retto a quel ritmo, affondai senza difficoltà nel suo sfintere arroventato, trovandolo allargato e, abbondantemente lubrificato degli umori di D, iniziai a stantuffarla con vigore, M, prona, sul divanetto si allungò fino a raggiungere il sesso dell’amico, ancora turgido, le sue labbra lo avvolsero, ritrovando gli ultimi fremiti di piacere, poi anche lei, esplose in un secondo orgasmo, lunghissimo, appagante, attesi infine che, l’orgasmo di M, terminasse, quindi usci da lei e, mi presentai davanti alla sua bocca, le parole non servivano, lei sapeva cosa desiderassi, lo accolse serrandolo tra le sue labbra, con la mano, delicatamente mi impugnò e, mi condusse in questo modo, all’orgasmo. Il primo spruzzo andò direttamente in gola, buono, caldo, viscidamente sensuale, il secondo zampillo, sorprendentemente vigoroso, colpi il suo viso e i capelli, M, non paga, cercò ancora di mungere il mio sesso ed, un ultimo fiotto di sperma le riempì le labbra. Mi lasciai così anch’io, cadere stremato sul divano, una lunga e sommessa risata mi sgorgò naturalmente, contagiando anche gli altri due. La tempesta si era placata e, rimaneva solamente una splendida serata di piena estate.
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13 anni fa
desideryoso,
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Ultima visita: 13 anni fa
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Ricordo di un'amica come poche
Era lì, in piedi di fronte a lui …sorpresa come mai, perché aveva accettato quell’incontro, perché … ancora non riusciva a spiegarselo ... lei così intrigata ma anche così timorosa … così provocante ma anche così restia … lui con due dita le alzò il mento … “se vuoi sei libera di andartene” … lei sentì forte l’impulso di girarsi e infilarsi in macchina e scappare … lei, che aveva messo tutta una cura particolare nel vestirsi quella sera, lei che aveva sognato di stupirlo con quell’abbigliamento così fetish ... ora voleva scappare … “no – disse – no, rimango … andiamo!” C’era in programma una cena a casa di lui …”nello scannatoio” – pensò lei sorridendo – eh si … entrerò a far parte della rosa delle sue conquiste!” …poche parole durante il viaggio, lui le sfiorò appena la seta delle autoreggenti, null’altro … lei fumava, girata spesso verso il finestrino … e si teneva il cappotto chiuso perché non si vedesse troppo quel fantastico mini abito in latex nero … che lui aveva già adocchiato! Arrivarono così a destinazione … lui cercò di metterla a proprio agio cercando di ovviare a quell’evidente imbarazzo che era parte di entrambi ... le offrì un calice di ottimo vino rosso … la fece accomodare, mentre iniziava a preparare la cena … lei aspettò che lui si voltasse e si tolse finalmente il cappotto … Dio che meraviglia!!!! Quel vestitino in latex, quelle autoreggenti velate, di seta … quelle scarpe con quegli altissimi tacchi a spillo … lui si voltò … si bloccò … lei sorrise allo sguardo incredulo di lui che si avvicinò e si accucciò davanti a lei, seduta comodamente sul divano ... “sei un po’ più tranquilla?”… lei annuì, ma non era vero … lui le prese le mani, la tirò a sé e la baciò … un bacio a dir poco sconvolgente, di quelli che fanno perdere ogni contatto con la realtà … trovò giusto la forza per dirgli …“attento … gli spaghetti scuociono!!” In realtà erano già scotti, ma tanto nessuno dei due pensava più al cibo … mangiarono poco e senza appetito … parlando con imbarazzo … lei abbassava gli occhi … lui rideva … lei accennava qualche colpo di tosse … si arrivò alla frutta … una bellissima hawayana con cioccolato fuso … un desiderio forte l’uno dell’altra era ormai tangibile, quasi si poteva toccare … lui prese una fetta di papaya coperta di cioccolato, la fissò negli occhi e si avvicinò … le divaricò leggermente le gambe e spostò appena il perizoma … la penetrò con quel frutto … lei gettò la testa all’indietro e socchiuse gli occhi … “Dio che sensazione bellissima!” … dopo la stessa cosa con una fragola … con la banana … frutti che subito dopo lui metteva in bocca e assaporava …”Dimmi che ti piace!” … “mi stai facendo impazzire!” … lui le infilò un’altra fragola, si chinò e avvicinò le sue labbra a quelle stupende labbra che ormai sapevano di cioccolato e di frutta e iniziò a mangiare quella fragola proprio là …nel posto in cui l’aveva posizionata …mangiava quella fragola e la fissava e lei si sentiva sciogliere … raggiunse in poco tempo un orgasmo incredibile … lui la prese per mano ... l’avvicino a sé … la strinse e le sue mani erano ovunque in un momento … lei continuava a bagnarsi in maniera incredibile … un orgasmo incredibilmente continuo … lei cercò con le mani lui … sentì un’erezione pazzesca … gli slacciò i pantaloni con frenesia … si abbassò davanti a lui cercando con le labbra lo strumento di quel piacere senza misura … con quelle labbra che fremendo lo trovarono, e, avide, lo fecero loro e così continuarono con un ritmo che era impossibile frenare e che stava procurando ad entrambi un qualcosa di piacevolmente grande ed indescrivibile … lui la prese per le braccia, la girò e la appoggiò alla tavola ancora apparecchiata … la penetrò e lei rimase senza fiato … la teneva per i fianchi e la possedeva … la possedeva e la possedeva ancora … e lei continuava a raggiungere orgasmi così ravvicinati da sembrare sempre lo stesso orgasmo … “Si, si ti prego, prendimi ancora … non smettere …ti voglio!!!!” … lei sentì che lui stava per inondarla del suo piacere e si scostò porgendogli nuovamente le labbra … giusto in tempo per accogliere avidamente tutto ciò che lui le offrì in quel momento … caddero insieme sul divano, stremati da quel piacere enorme … felici e soddisfatti … ansimanti … “Che dici? – disse lui – ci rivedremo?” … lei lo guardò e annuì sorridente … “Certo…ci rivedremo!” In ricordo di un … incontro! Kiss you
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13 anni fa
bullpervoi,
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Ultima visita: 13 anni fa
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Antigua - feb 2010
Amanda divina !
Avete presente le belle mutandine brasiliane in quel cotone sottilissimo e leggerissimo ?
Avete presenti i pantaloni di Intimissimi in micro-modal ?
Tutte queste cose sottilissime lasciano bene in vista le forme femminili...
Ed Amanda non si lascia scappare queste occasioni per esibire le sue splendide forme !
Siamo ad Antigua, fine febbraio 2010.
Siamo al bar: tutto questo intimo sottilissimo e finissimo, Amanda è fighissima, traspaiono le sue forme, le sue gambe, il suo bel culo, e visto che è intimamente completamente depilata traspaiono bene le forme delle grandi labbra. Capita anche con i leggins ma con questi nuovi pantaloni indossati con una maglia che arriva appena alla vita le forme trionfano !! E si vede !!
….come cammina Amanda con i tacchi alti e come esibisce il suo corpo, le sue gambe ed il suo culo !
Solo che quella sera lì, consapevole o no, esibiva anche la forma delle sue grandi labbra.
D'altronde “stendermi” è il suo “lavoro”...
E si sà che le api che vorrebbero il miele sono sempre numerose.
Quella sera il nostro amico del villaggio non riusciva a staccargli lo sguardo di dosso ed in particolare dalla figa.
Black, 1,80 circa 70 kg circa. Dal punto di vista della comunicazione una vera frana... ma ad Amanda ciò non interessa. A lei piace solo usarlo e poi “buttarlo”.
Dopo tre minuti che lui non riesce a staccargli gli occhi di dosso, prendo Amanda e la bacio in bocca: sotto gli occhi del tipo. Baciandola, con due dita gli tocco i pantaloni e sento la forma della figa. Lei resta impassibile, guardo lui con il sorriso e pensando “ti piacerebbe eh ?!??? “.
Amanda e Luca
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13 anni fa
lucaeamanda, 51/50
Ultima visita: 13 ore fa -
Vanesia: confessioni.
Vanesia, è una donna intrappolata nel mio corpo. Ho provato ad eliminarla ma lei è determinata quindi ho raggiunto un compromesso,concedendole un pò di spazio, anche se virtuale. Ci sono dei periodi in cui mi sento molto eccitato, e do sfogo alle mie fantasie più intime. Nel farlo mi assicuro di essere solo e che nessuno possa sapere del mio segreto. Forse questo rende la cosa ancora più eccitante, oltre al fatto di diventare donna, anche se solo nella mia fantasia. Mi travesto di nascosto, indossando abiti femminili, scarpe, parrucca, gioielli e a volte perfino truccandomi. Mi eccita molto questa fase, e mi piace fotografarmi in pose sensuali. Mi piace riguardarmi o mostrarmi (raramente) in cam a sconosciuti, che mi fanno tantissimi complimenti e desiderano il mio culetto, le mie labbra e il mio corpo. Adoro provocarli e ciò mi fa sentire sexy e molto femminile. Ho degli amici virtuali, che a volte sento e condivido le mie fantasie. Uomini che scelgo con cura perchè dotati e maliziosi. Tutti vogliosi di possedermi e fare di me la loro troia. Non ho mai incontrato nessuno e nè ho mai avuto rapporti con uomini. Le mie fantasie non prevedono incontri reali e si limitano a racconti, foto, microfono, chat e raramente cam. Non sono sempre in calore, e quindi spesso rimango buono, senza che la mia parte femminile si faccia sentire. Se capita, mi eccito senza travestirmi, immaginando una delle mie storie porno in cui io sono la troia di turno. Nelle mie storie, vedo la realtà in un modo distorto, sono un uomo che in qualche modo è convinto o costretto a travestirsi da donna e che poi è dominata dagli eventi che occorrono. Che sia una festa in maschera, un ricatto dopo aver visto delle foto o un interesse morboso di un uomo eccitato mi ritrovo a fare sesso con uno o più uomini, quasi sempre dotati e a volte di colore. Sono sempre passivo e spesso dominato. Quando la storia finisce con orgasmo, un senso di vergogna mi assale, e tutto finisce come se quella fosse l’ultima volta e che non c’è ne sarà un’altra. Un pensiero stupido e falso, che serve a illudere la coscienza. Spesso mi chiedo la causa di questo comportamento, cerco di trovarne le ragioni e forse ci riesco o mi illudo di riuscirci, resta il fatto che saperlo non cambia nulla. Non attenua il desiderio, ne mi permette di essere più “normale” Il mio io femminile e diverso da quello reale o maschile, non sono passivo e mi piace essere un uomo Non mi piacciono gli uomini, non mi sento gay e sono imbarazzato dalle mie fantasie. Non so se riusciro ad uccidere "Vanesia", ma mi piace essere lei in certi momenti. La sua voglia di vivere, di giocare e di sentire su di se i sguardi e le attenzione degli uomini, per un pò mi fa uscire dalla monotonia di una vita standard (ma per fortuna felice)
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13 anni fa
vanesia281191,
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Ultima visita: 4 anni fa
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Io,lui e lei.
amo fare sesso con un uomo,mi piace giocare anche con una donna.Ho iniziato questo gioco x caso,un giorno mio marito mi ha proposto di giocare con un singolo.All'idea ero già tutta eccitata,ma allo stesso tempo anche agitata;non sapevo come comportarmi anche perchè fino ad allora avevo fatto sesso solo con il mio uomo.Cmq c'incontriamo in un un bar x un caffè e,non stò a dirvi che meraviglia di ragazzo che mi si presentò davanti,bellissimo.Ci portò nel suo appartamento,molto accogliente,io ero molto impacciata,non sapevo da dove cominciare,ma ci pensò lui a mettermi a mio agio cominciando ad accarezzarmi e baciarmi dappertutto.Mio marito era già tutto eccitato vedendomi giocare con un altro,tirò fuori il suo uccello cominciando a masturbarsi.In un attimo mi ritrovai nuda con una bocca che leccava la mia figa,ed un cazzo nella mia bocca che voleva farsi succhiare.Io ero estasiata ed eccitatissima,succhiavo i 2 cazzi e poi li masturbavo,erano talmente pieni di piacere che mi vennero sul viso e sul seno.Due sborrate caldissime e dolcissime.Da allora ne ho provati diversi e devo dire tutti piacevoli,fino al che mio marito mi chiede se voglio provare con una donna.rimasi allibita,anche perchè non lo avevo mai fatto con una lei;lui mi disse che il solo pensiero di vedermi leccare una figa o farmi leccare da una donna lo eccitava ancor di più che vedermi con un uomo.Io accettai,il pensiero eccitava me quanto lui.Così contattammo una coppia con la lei bsx e;devo dire che lei è molto bella e vera bsx.Subito ce la intendemmo,ma io dissi loro che x me era la prima volta,non ero mai stata con una donna,loro mi tranquillizzarono dicendomi che mi sarei sciolta naturalmente.E così fù,lei cominciò a toccare il mio seno,a leccarlo dolcemente,mi mise la mano nel tanga e cominciò con il suo dito a farmi un ditalino,io ero già umida di piacere,cominciai ad ansimare ed a sciogliermi.Gli uomini alla nostra vista di godimento si spogliarono e ci misero i loro cazzi davanti i nostri visi,io presi il (nuovo)cazzo cominciando a leccare e mordicchiare mentre lui mi faceva un gran ditalino,mio marito invece le scopò la bocca che era meravigliosa,aveva 2 labbra carnose.Non contenta si fece scopare alla pecorina,adorava farsi prendere da dietro facendosi toccare il seno;vedendo così io mi misi sotto di lei leccandole la gran bella figa che aveva,in un attimo io e lei formammo un bel 69 .Si continuò così per diverse ore,eravamo un bagno di piacere e di sudore tutti e 4.Da quella volta di singoli non ne incontriamo più,ma con la coppia ci si vede spesso ed ogni volta è bellissimo.Un bacio .
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
Sogno o realtà
Chiudo gli occhi, non vedo il buio, stranamente vedo una strada stretta, buia. Le palazzine intorno a me sono alte due o tre piani al massimo, le finestre sono tutte chiuse attraverso qualcuna di esse si vede il colore azzurro del televisore acceso di chi magari sta fumando l'ultima sigaretta o si è addormentato sul divano perso nei suoi pensieri, perso nel suo bicchiere di grappa... o magari sta guardando il classico film erotico della notte mentre la moglie ed i bambini sono già nelle braccia di Morfeo. Il freddo si fa sentire, accendo una sigaretta e quando espiro il fumo scende giù pesante mischiato all'aria umida. Mi sono smarrito non so dove andare, non so cosa vorrei, penso che forse dovrei cercare un riparo.... un portone! Ecco, un portone aperto compare davanti a me. Dentro una luce flebile che illumina l'androne... le cassette delle lettere... come abbandonate...l'ascensore con la scritta "Fuori servizio". Entro... si sentono ancora voci.. alte, litigiose... un uomo ed una donna discutono animatamente. Finisco la mia sigaretta, intraprendo la prima rampa di scale... decido di sedermi, di ripararmi, di riposare. Mi addormento e sogno... sogno di essere al night club con gli amici, tra un bicchere e l'altro quattro risate, i commenti sulla ballerina, gli sguardi alle donne che sui divanetti accarezzano i poveri impotenti cercando di spillargli qualche decina di euro sfiorando i loro pantaloni e sbattendogli le tette in faccia. D'un tratto una porta sbattere mi sveglia dal mio sogno come il tuono di un temporale improvviso in piena notte. Sento dei passi affrettati che scendono dalle scale, aprò gli occhi... non so se nascondermi, fuggire o rimanere lì. Poco tempo per pensare eccola già qui... è la donna che urlava.. arriva mi vede e si spaventa, si blocca, mi guarda e mi dice "stronzo che cazzo hai da guardare", "tira fuori un sigaretta e fammi passare". E' alta circa un metro e sessanta, ha lunghi capelli biondi, un buon profumo, jeans aderenti e stivali neri con il tacco. Un giubbino corto con il collo di pelliccia... ha un culo eccitante, due tette da sballo.... sarà sulla quarantina. Non riesco a capire se è una signorotta o una puttana... poco importa, mi eccita, solo a guardarla mi viene il cazzo duro! Io lì seduto sul gradino e lei in piedi davanti a me...mi guarda, mi guarda con disprezzo ma nei suoi occhi vedo già la sfida... la sfida di chi vuole una rivincita dalla vita, la sfida di chi ha fermato il suo tempo, ha contemplato il mondo ed ha raggiunto la consapevolezza della realtà. Continua a guardarmi e con aria saccente mi poggia il tacco dello stivale sul cazzo.... mi provoca.... "tesoro che hai? ti eccito? hai il cazzo duro?" Prendo il suo polpaccio e lo stringo... le porgo la mano e lei mi aiuta ad alzarmi. La guardo negli occhi... guardo le sue labbra secche che continua a bagnarsi... penso "è eccitata". La spingo contro il muro prendo la sua mano e la metto sui miei pantaloni ...."prova a vedere te stessa se il mio cazzo è duro!" Mi accarezza... vorrebbe prenderlo già in mano.... le metto una mano sulle tette.... ha un seno enorme... i capezzoli sono turgidi... Salgo con la mia mano a spostarle i capelli... le accarezzo il collo... la annuso... le infilo un dito in bocca e lei comincia a succhiarlo. Mi sbottono i pantaloni e lo tiro fuori... mio Dio! sono eccitatissimo! Lei mi prende e mi sbatte contro il muro.... alza la sua maglietta... si abbassa il reggiseno... si china davanti a me e comincia a strofinare le sue tette sul mio cazzo. Lo prende in bocca... è sublime.... "è bocca di rosa". Me lo massaggia con le labbra... lo lecca... mi massaggia le palle... Sono in paradiso, chiudo gli occhi e vedo la luce del piacere. Nelle mie vene scorre veloce la passione, non resisto, il mio glande vibra... vibra di piacere. La prendo per capelli e la tiro su, lei mi tira uno schiaffo.... la guardo, prendo il suo polso, mi avvicino al suo orecchio e sussurro "puttana! ora so chi sei! sei la mia puttana!" TI prendo.... ti giro e ti sbatto con la faccia al muro, ti sbottono con violenza i pantaloni e te li tiro giù. Ti faccio leccare la mia mano.... con la tua saliva "lubrifico" il tuo culo.... non ti tolgo neanche il perizoma, lo sposto e poggio il mio cazzo duro.... comincio a spingere per infilarlo.... lo prendi in mano e lo indirizzi, lo aiuti, lo metti sulla giusta via, la via del peccato. Spingo piano... lo sento entrare con forza... sento che ti piace e spingo ancora di più.. Come un treno comincio a percorrere la ferrovia del piacere..... mentre ti bacio il collo, ti mordo l'orecchio.... TU ti tocchi...ansimi.... respiri profondamente... vorresti gridare.... di dolore....di piacere. TI sbatto e mentre ti sbatto ti sussurro nell'orecchio: "sei la mia puttana!" Sento le tue chiappe indurirsi... vibrare, tremare..... come una valanga arriva il tuo orgasmo.... sento la tua sborra gocciolare per terra come un rubinetto aperto.... sento il mio cazzo vibrare... tremare... sento la mia sborra schizzare nel tuo culo come un vulcano in eurzione! Sei lì... fuori dai sensi.... con le mani ed il viso attaccati al muro... le mie mani ti stringono dai fianchi a me.... ti sbatto per l'ultima volta.... esco fuori dal mio paradiso...esco fuori da te.... con una mano raccolgo la mia sborra che cola.... te la metto in bocca... ti faccio assaggiare il mio piacere... prima di richiudermi la zip.... di chiudere quel giardino segreto....prima di scappare via.... da chi? da cosa? ancora non lo so.... so solo che ho ancora desiderio di TE!
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1
13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
Mini vacanza trav
Finalmente un giorno di vacanza! Aspettavo questo momento dal giorno che un amico mi aveva lasciato le chiavi di una casa in Costa Azzurra. Arrivo nel tardo pomeriggio tutta eccitata perchè voglio concedermi una bella serata. Ho una gran voglia. E' parecchio tempo che ho una gran voglia e questa sera spero proprio di togliermela. Arrivo un po stanca e noto il portinaio che mi guarda senza nessun interesse. Un poco mi da fastidio. Adoro essere guardata e desiderata. Certo sono in jeans e scarpa bassa e adesso non mi sento una gran fica anche se sotto ho tutto quello che serve per eccitare chiunque. Calze nere con reggicalze, culotte di pizzo trasparente e sottoveste mini. Sono sicura che se il portinaio mi vedesse sotto sbaverebbe come un lupo. Appena in casa inizio a prepararmi per bene. Creme in abbondanza da rendere la pelle morbidissima e un bel trucco non volgare; indosso una gonna nera e una scarpa aperta con tacco. Qualche gioiello mi fa sembrare più signora ma allo specchio mi guardo e vedo una donna in calore. Sono pronta per uscire. Passo dal portone e noto che il portinaio mi ha guardata distrattamente ma poi mi ha riguarda con più interesse. Forse quell'interesse tipico da maschio. Anzi sicuro quell'interesse. Non mi stacca gli occhi da dosso. "Porco" penso "prima neppure mi guardavi e ora solo perchè ho la gonna e sculetto mi vorresti montare". Peccato questa sera ho altri programmi. Ormai sono le dieci. Faccio un giro in centro. Guardo le vetrine e in particolare quelle di intimo. Qui hanno delle cosine proprio maialine... le adoro e mi eccito sempre di più. Mi guardo in giro. Non c'è nessuno di interessante. Allora prendo la macchina e vado verso un parco che conosco. Giro un po dopo decido di riprendere l'auto. Mentre sto entrando sento una voce che arriva da un'auto di passaggio. Penso che mi chieda un'informazione. Mi avvicino, mi abbasso leggermente per guardare dentro e per capire meglio. " Vuoi succhiarmelo?" dice in francese. Li per li rimango di sasso. Come caspita si permette, poi lo guardo e penso "un bel ragazzo". "Oui" è la mia risposta. Ci ho pensato veramente poco. Lo seguo con l'auto. Ci appartiamo. Scendiamo entrambi per conoscerci, ma appena fuori si slaccia i pantaloni e mi fa vedere un bell'uccello mollo. Lo tocco e scendo subito con la bocca per capire se potevo aiutarlo ad indurirsi. Eccome che si indurisce! Lui comincia a mugolare... io più di lui. Guardo in alto. Mi piace. Continuo a leccare e succhiare. Sono tutta bagnata. Il mio pisellino è umidissimo. Lui gode. Mi tocca, mi alza la gonna, mi accerezza il culo, mi tocca davanti .... e poi dietro... e poi mi infila un dito nel buchino e comincia a sditalinarmi.... e Lo voglio! Mi blocco, mi alzo e gli dico "ho un appartamentino in centro. Ho voglia"... "vraiment envier de faire l'amour". Lui capisce ed è così eccitato che mi segue come un cagnolino. Usciamo dalle auto e andiamo insieme all'appartamento. Passiamo dalla portineria. Il portinaio è ancora lì. Mi guarda, ci guarda. Il maiale capisce cosa andiamo a fare. Io saluto "Bonsoire" e lui a denti stretti "bonsoire madame". Sono ancora bagnatissima. Appena chiudo la porta salto letteralmente addosso al mio amico. Ha di nuovo l'uccello mollo... gli tolgo i pantaloni, lo accarezzo e ricomincio a succhiarlo. Diventa subito duro. Ansima.... mi eccita sempre più. Comincia a toccarmi tutta. Infila le mani sotto la gonna e comincia a lavorarmi il buchino. Io non mollo lo voglio leccare tutto! Lui vuole vedermi sotto, mi tira su la gonna, mi guarda il culo. Diice "cul fantastique".... Non capisco più nulla da quanto sono eccitata. "Adesso lo voglio"... "scopami! scopami ti prego!".... mi piego sul divano... Lui mi guarda, gli piace il mio culo, mi accarezza, mi prende da dietro il mio pisellino e comincia a menarmelo. Sto godendo da morire. "Entra ti prego"..."s'il vous plait... enter... fout me dans le cul". Eccolo! Mi vuole fare godere! Mi tira su da dietro per le cosce e spinge con delicatezza.... Ansimo..." mi piace", continua con delicatezza, urlacchio a ritmo di danza, lui continua, lo incito "dai, dai", grido " godo,godo" , ansimo, grido ancora "mi piace, ...ancora....", "vengooo siii vengooooo". Il mio pistolino è esploso sono venuta come una fontana. Adesso vuole che lo succhi. Scendo e inizio a succhiarlo furiosamente. Quasi mi soffoco, quasi vomito da quanto me lo infila dentro. Infine sento uno spruzzo caldo... "brava, brava" mi dice mentre spruzza. Ha goduto anche lui. Siamo esausti. Continua a guardarmi il culo e a toccarmi. "Bel culo" mi dice in italiano. Grazie
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13 anni fa
Daniela1Do,
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Ultima visita: 3 anni fa
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Portare la moglie in vacanza dal bull
un racconto di fantasia, un progetto, una speranza. Come fare per mettere un bull in condizioni di corteggiare senza fretta ma con una certa assiduità una moglie fedele? Inutile tentare di improvvisare "incontri" in città, tanto non avrebbero seguito: nella vita di tutti i giorni, tra lavoro e impegni familiari lei è sempre molto presa e non ci sarebbero molte occasioni per improvvisare delle nuove amicizie. Questo potrebbe succedere con colleghi di lavoro, o in situazioni particolari (frequentando circoli, associazioni, palestre ecc.). Poi qualcosa potrebbe creare imbarazzi nella città in cui vivi e lavori, con qualcuno che ti conosce e può spettegolare sui fatti tuoi. Così ho pensato a organizzare qualcosa per le vacanze. Di solito affittiamo una casa in qualche posto di mare per un mese intero; così ho cercato in anticipo di mesi, grazie al forum, la presenza di bull adeguati ad una situazione dall'esito per niente scontato; una situazione che richiede tatto e pazienza e, al limite, anche l'accettazione sportiva di un rifiuto senza recriminare sul tempo sprecato appresso a una che non poi ci sta. Trovare un bull sul posto poteva essere un modo per dargli tutte le occasioni possibili nell'arco di un mese. Ho coltivato diversi contatti, senza creare aspettative. Scelto con mia moglie il luogo di villeggiatura, ovviamente io suggerivo le località più "interessanti" in base ai miei contatti,e trovata una casa da affittare, ho informato il bull locale (che d'ora in poi chiamerò con il nome di fantasia di Paolo). Consultandomi con Paolo ho scelto uno stabilimento balneare. Al momento di concordare come riconoscerci, lui mi ha chiesto una foto di mia moglie in costume, anche se con il volto coperto. Già, ma io come l'avrei riconosciuto? Ha detto che siccome io sono molto pessimista lui vuole vedere che coppia siamo prima di farsi riconoscere, visto che comunque lui in quello stabilimento ci passa molto tempo e non vuole ci siano da parte di nessuno comportamenti imbarazzanti. Arriviamo finalmente, io sono tranquillo, se Paolo non troverà la situazione di suo gradimento sarà comunque il mese di vacanza programmato. L'ambientamento è "frizzante" perchè io spero sempre che qualcuno inizi a stare appresso a mia moglie e la incoraggio a indossare con disinvoltura tutto il nuovo guardaroba glamour (qualche costume e abitino me lo ha suggerito Paolo inviandomi immagini di cataloghi, ma non ho potuto farle comprare i più "spinti"). Io saluto e sono cordiale con tutti gli uomini del posto: i ragazzi del bar, altri tizi in vacanza, il personale in genere dello stabilimento, della confinante discoteca ecc., ovviamente allo scopo di far prendere confidenza con più gente possibile anche a mia moglie. Ho deciso che in tutte le occaioni possibili devo lasciarla sola: al bar quando fa colazione la lascio discorrere con i ragazzi, nelle prime ore del pomeriggio scende da sola e io arrivo dopo. In discoteca, io non ballo gli svelti, solo qualche lento, ma poi anche per questi insisto perchè balli con quelli che la invitano. Ogni approccio può sembrare un tentativo di corteggiamento e tutto serve allo scopo di "riscaldarla" e farla sentire apprezzata e desiderata. Ma tra tutti questi, chi è Paolo? Proprio uno di quelli che hanno saputo meglio intrattenere mia moglie nelle serate in discoteca. Si fa riconoscere da me dopo ben 4 giorni che ci studiava. È uno che spesso se ne va in giro con un gommone. Ci propone di uscire con lui in motoscafo. Al largo, mi propone di provare a guidare io; dopo un pò invita mia moglie a provare; lei ha paura e lui le dice che deve "sentire la barca" mentre manovra la piccola ruota del timone. Per aiutarla a sentire la barca le poggia le mani sui fianchi guidandola come se il timone lo stesse tenendo lui: lei deve assecondare i suoi suggerimenti tattili: se ruotare a destra o a sinistra. Per una buona mezzora sono un tutt'uno lei la barca e Paolo. Raggiungiamo una località dove passiamo tutta la giornata. Al tramonto rientriamo e guido a lungo io mentre loro due bonariamente mi sfottono per l'eccessiva prudenza e paura di essere avvistati da qualche motovedetta (io certo non sono abilitato), e lui intanto suggerisce altri divertimenti per i giorni in cui potrà stare con noi. Rientriamo giusto in tempo per la discoteca e ballano spesso insieme: Lui comunque la lascia anche ballare con altri. Quando siamo soli mia moglie mi avvisa che secondo lei Paolo è uno che ci potrebbe provare - io dico mah. Per due giorni Paolo ha da fare altrove, ma per mia moglie la tensione erotica non si allenta a causa dei tentativi di prendere confidenza da parte di altri uomini, cui ci eravamo gentilmente presentati nei primi giorni. Paolo si rivede direttamente in discoteca, mia moglie balla spesso con lui - io mai - e con altri. Fino a tardi. Il giorno dopo mia moglie mi ripete che Paolo è uno che potrebbe provarci, e le sembra pure uno che ci sa fare. Io dico che non mi dispiace che lei possa piacere ad altri, per me significa che ho una bella moglie e che ogni corteggiatore è una conferma. Lei: E se piacesse pure a me? Non ti preoccupi? Io: A me piace che a te possa piacere. Lei: Che significa? Io: Che l'essere intrigata da un'altra persona ti renderebbe più vitale, più giovane. Credo che il tuo viso e il tuo sguardo diventerebbero ancora più belli, radiosi. Lei: Allora sei un fesso, e penso pure che non ti interesso più. IO: Mi interessi, sei sempre mia moglie, ma desidero vedere che ti diverti che ti godi situazioni fuori dal quotidiano. Lei: Non ci credo che ti piacerebbe se andassi con un altro, però quasi ti meriteresti che lo facessi; se mi capita l'occasione ti faccio prendere la paura, magari proprio con Paolo. Devo trovare il modo per farti capire quello che rischi. Domani ti faccio vedere, così la smetti di dire stupidaggini. Il giorno dopo Paolo è libero e sta in spiaggia insieme a noi; facciamo il bagno, io esco quasi subito, loro scherzano ancora in acqua, poi lei si fa aiutare ad asciugarsi e si fa spalmare la crema. Lui è attento a non strafare. Lei (a me solo): visto che se voglio me la spasso? Ti piace così? Io: sei molto bella mentre giochi così. Peccato che questa sera non c'è, mi dice lei. Il giorno dopo Paolo viene solo nel pomeriggio. Io lo sapevo e scendo molto tardi in spiaggia. Il giorno dopo lui non c'è per niente, lei mi racconta che lui approfitta delle mie assenze per mostrarle il suo interesse, proporle escursioni (anche con quel pigro di tuo marito, le dice), farle capire senza dubbi residui che lei gli piace. Rispondo che l'importante è che lei sia a suo agio e si goda la situazione: l'idea che a te Paolo possa piacerti ti rende ancora più desiderabile ai miei occhi. Lei: Sei uno stupido incosciente. Per tre o quattro giorni Paolo non poò venire. Finalmente ritorna e usciamo di nuovo motoscafo tutto il giorno. Solita lezione di guida per mia moglie: un tutt'uno lei il motoscafo e Paolo. La sera li lascio ballare insieme, ballano bene, sembra che stiano insieme, Mi sembra che lui provi a toccarle l'orecchio con le labbra, lei si ritrae, lo rimprovera, lui si scusa, lei accetta bonariamente e continua a ballare. La bacia sul collo, lei si ritrae sorpresa per guardarlo in faccia ma lui ne approfitta per darle un delicato bacio sulla bocca, lei scuote la testa, come se lo invitasse a stare buono, a non rovinare l'amicizia e farsi cacciare, ma continua a ballare. La serata continua con lui irreprensibile e sempre galante, con grande sicurezza, mettendo mia moglie di nuovo a suo agio, come se non fosse successo niente (io ufficialmente non ho visto niente). Per diversi giorni non potrà venire, ma non mancano corteggiatori occasionali che le fanno rimpiangere Paolo. Finalmente Paolo mi avvisa che in serata sarà in discoteca e mi raccomanda di farla essere e sentire sexy per l'occasione. Shopping nel pomeriggio. Visto che è divertente anche per lei vedere come Paolo prova a flirtare, propongo a mia moglie di sorprenderlo e "torturalo" con un abbigliamento provocante. L'idea di divertirsi a provocarlo le piace. Compra con il mio aiuto e consiglio entusiasta: magliettina corta in vita, giacchettino di cotone, molto leggero, per la sera sul mare, e leggins leggerissimi e decisamente sexy. Ma tanto siamo al mare, le dico, ci vai pure in costume. Lui nota e gradisce moltissimo. Ballano, lui è come sempre gentile e cortese, noncurante e divertente. Un paio di volte lei torna a dirmi se voglio ballare io un pò con lei. La prima volta le dico che con lui balla meglio, che mi piace vedere come balla. La seconda volta le dico di stare tranquilla riguardo a me, perchè sto bene così, e di godersi la serata e il cavaliere. Certamente voleva che io la salvassi da se stessa, per questo è tornata un paio di volte a dirmi che ora toccava a me ballare con lei. Col passare della sera ballano con lui che tiene le labbra vicinissime al collo di lei, che non dice niente. Le bacia il collo, lei fa per ritrarsi e lui la bacia in bocca, lei lo guarda e lui la ribacia lei non dice niente, disapprova con lo sguardo, ma riappoggia la testa. Lui la lavora al collo (gli ho detto che è sensibilissima) lei si gode i baci sul collo per qualche secondo, poi fa per ritrarsi ma lui coglie subito l'occasione per baciarla e questa volta il bacio è più passionale, ma lei subito riappoggia la testa. Ballando, lui infila una mano sotto il giacchetto, sul seno. Passano diversi minuti. Lei è totalemte sua ormai. Non vedo se con la mano lui è entrato anche sotto la magliettina, ma mi sembra di sì. Con il giacchetto che copre non si vede bene (il giacchetto è stato un suggerimento di Paolo per far si che lei non reagisse se toccata troppo apertamente sotto gli occhi di tutti) ma lui la sta portando su di giri, per tutto il tempo necessario, per il buon esito della serata. Lei si gode il palpeggiamento del seno e i baci sul collo, cambia posizione per farsi baciare anche dall'altra parte del collo, come fosse un massaggio di benessere. Nel cambiare posizione incolla per alcuni secondi le sue labbra a quelle di Paolo. Paolo mi fa segno, è ora di andare nella stanza da me riservata nell'albergo a lato della discoteca (albergo dove Paolo è conosciuto). Si incamminano, lui la tiene cinta con il braccio sinistro, la avvolge stando sempre con il braccio sotto il giacchetto, la tiene molto vicina, un pò davanti a lui, e sono sicuro che con la mano sinistra continua a titillarle un capezzolo, per tenerla calda. Le parla all'orecchio e la bacia sul collo e sulle guancie mentre la guida fuori dalla folla e verso l'abergo. Io li precedo in camera e mi nascondo. Entrano, lui le toglie il giacchetto e la maglietta quasi tutta già tirata su, anche il reggiseno è già sollevato, forse da quando ballavano. Le bacia i seni, i capezzoli, non si stacca. Lei, con la testa reclinata all'indietro per il piacere finalmente pienamente goduto senza dover sembrare impassibile, gli attira la testa verso il suo seno, le mani affondate nei capelli (che io non ho). Lui scende, la finisce di spogliare, la bacia sotto, e inizia a lavorare di lingua. Lei quasi non sta in piedi, vorrebbe poggiarsi. È lei che si sdraia sul letto per farsi slinguare comodamente. Poi lui risale a baciarle i seno mentre con un paio di dita della mano destra la penetra, muove le dita un pò dentro-fuori e un pò, tenendole dentro, le muove in avanti, verso il pollice che intanto massaggia il clitoride, come se volesse farla squirtare. Lei gli toglie con impazienza la camicia, gli slaccia i pantaloni e allunga la mano sul suo membro, ora massaggiandogli il glande per "ricompensarlo" di quello che lui le sta facendo, ora afferrandolo tutto in mano per "sentirlo". Lui torna con decisione a slinguarla sotto. Mentre lui lavora di lingua lei, ormai completamente partita, allarga di più le gambe e spinge verso di lui il bacino. In altri momenti alza le gambe e poggia i piedi sulle spalle di lui e sul collo come a carezzarlo. È il momento. lui le sale sopra e lei lo asseconda disponendosi alla monta. Nel momento in cui lui entra sento il rantolo di piacere di mia moglie. Io arrivo: mi stavo segando da quando erano entrati in camera. E così, mentre per loro inizia il meglio, per me è già finito. Mi ero ripromesso di non toccarmi affatto, ma, quando sono entrati e ho visto che già non aveva quasi più maglietta e reggiseno e lo baciava come mai aveva baciato me, sono partito. Vanno avanti per mezzo'ora almeno senza interruzione. Lei lo abbraccia, passa le sue mani sul suo dorso, sul sedere, sui fianchi, lo vuole sentire tutto, si baciano e lui la lavora "scopandola" in bocca con la lingua. Lei lo incita semplicemete, ma con convinzione: si muoviti così!, ecco si!, mmmmmm, ahhhhhh, si, dai, ecco! ora vengo sopra un pò io. Cambiano posizione, lei passa sopra; ruota il bacino per sentirlo meglio, si tuffa su di lui per baciarlo e "penetrarlo" lei con la lingua, perchè ora tocca a lei (è un pò portata al comando mia moglie, o almeno a esercitare la famosa "parità"). Arrivano insieme. Lui finito, la aiuta a rivestirsi. Lei si preoccupa di me: chissà che penso non vedendoli più in pista da un pò. Lui la tranquillizza e scherza perchè in fondo sono stato io a dirle di godersi la serata e il cavaliere. Lei riflette qualche secondo su tutto quello che è successo e, dalla sua espressione capisco che ha "capito". Uscendo dalla camera sento che gli chiede: Allora sarà contento? La serata non è finita; appena ci rivediamo in discoteca mi chiede se voglio ballare con lei finalmente. Accetto. Mentre la tengo tra le braccia la sento ancora calda e sensuale. Ho una moglie che sa godere. E non mi succede come quando scopavamo (da anni noi due non facciamo niente ,e fino a stasera lei si era matenuta proprio casta): sempre io mi sentivo nel dubbio se lei avesse goduto o no. Questa volta sono tranquillo e, all'idea di una moglie che può godere come l'ho vista stasera, mi torna duro. Lei se ne accorge e mi dice: non ti montare la testa, a cuccia.
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
Cosa mi piace fare..
Ci si incontra, ci si vede. Il lato estetico ha la sua importanza.. ma le situazioni che si verranno a creare saranno al di sopra del sopravalutato "aspetto esteriore". La coppia con il lui bisex spegna la macchina. Altrettanto faccio io e preferisco uscire per primo in modo che mi possano vedere. A quel punto, dopo una calorosa stretta di mano tra noi maschietti, si incomincia a parlare del più e del meno. Fa capolino una bellissima chioma bionda dalla macchina alle spalle di Marco (chiamiamolo con questo nome fittizio). E' la sua bellissima moglie che ad un tratto interrompe la nostra conversazione con un urletto attraverso il finestrino: "mi posso togliere il reggiseno" urla. Io a quel punto, dico a Marco di salire in casa mia con la moglie. Una volta entrati si crea subito il feeling. Si accomodano sul divano, servo una paio di Martini e si parla del più e del meno sembrando amici di vecchia data. La moglie chiede di andare al bagno. Io continuo a parlare con Marco. Una volta tornata a quel punto riesco a vederla bene. Passo sicuro, con una bellissima minigonna rossa, top bianco e i capezzoli che si intravedevano. Si risiede sul divano sorseggiando il Martini. Marco chiede di andare in bagno e a quel punto rimango solo con lei. Iniziamo a chiaccherare ma la sua mano iniziava a fare su e giù sui miei jeans. Io mi eccito e inizio a toccarle le tette, dure sode tette! Poi scendo con il mio corpo e spostandole le mutandine inizio a leccarle quella figa tutta rasata che tanto mi fa eccitare. Il marito torna dal bagno e mi vede intendo nel mio bel da fare. A questo punto si spoglia e gli mette il cazzo in bocca alla moglie che, con grande ingordigia, lo succhia come se non avesse un domani da vivere. Intanto mi inizio a spogliare anche io e ci trasferiamo piano piano in camera da letto. Tutti e 3 i corpi nudi emanavano una stupenda energia positiva di vivere, divertirsi. Lei, ancora con il cazzo di Marco in bocca si stava divertendo una sacco.. io mi sposto e vado a soppiantare la sua bocca con la mia. Inizio a succhiargli l'uccello. Poi lo sposto e inizio a leccargli le palle. Lei la cappella ed io le palle. Poi io e lei ci baciamo. Poi al nostro bacio mettiamo quell'uccello che duro si mostrava fiero tra i nostri due volti. Da quella posizione passiamo a lui che in maniera canonica la scopa. Io faccio la spola tra metterle il mio cazzo in bocca a lei e leccargli il culo a lui. Si susseguono tante posizioni tra cui un bel 69 tra noi maschi con la lei che si sditalina guardandoci. Il tempo passa. Fino al momento in cui si sente l'ora si sborrare. A quel punto lei sale sopra di lui e si mette il cazzo di Marco nella figa. Io mi metto dietro di lei e gli metto il mio uccello nel culo. Iniziamo a scopare e nello stesso istante Marco, lei ed io veniamo! Siamo venuti tutti assieme. Marco con un bell'urlo si è fatto sentire dai miei vicini! Lei cade con la testa verso la sua. Io ero molto soddisfatto ma volevo fare ancora una cosa: prendo lei, la sposto ma la lascio sempre in posizione eretta. Gli pulisco con la bocca lo sborro sul suo uccello con il sapore anche della venuta della moglia. Poi con lo sborro in bocca bacio lei. Poi prendo mi metto sotto di lei e gli dico di spingere. Lei capisce di cosa parlo e io con la bocca aperta sotto la sua figa, fa uscire lo sborro di Marco dalla sua figa e io sono li, pronto a prenderlo in bocca. Ne esce una modesta quantità, il giusto per farmi godere ancora. Il fluido esce denso e caldo, mi arriva sulla linga ed io goloso lo ingoio. Ribacio lei sulla bocca avvinghindogli la mia lingua alla sua. Poi piano piano ci alziamo tutti con una bellissimo sorriso. A quel punto si è fatto tardi. Accompagno la coppia alla macchina e ci si saluta.
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1
13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
Perchè no...2
Era trascorsa una settimana dall'incontro e nella mia mente, ritornavano i momenti clou, specialmente quando la mia bocca, assaporava il gusto della cappella calda e umida di MArio. I suoi gemiti e la sua asta pulsante, mi eccitavano incredibilmente, non me lo sarei mai aspettato. Il solo pensiero mi dava un'eccitazione istantanea. Lo chiamai, per vedere che aria tirava, mi rispose con tono tranquillo, dicendomi subito, che temeva di perdere l'amicizia, per quello che era accaduto e che invece, era contento di risentirmi e immediatamente passò all'attacco:"quando ci rivediamo?". Mi aspettavo la domanda, il calore saliva sul volto, risposi tentennando che li per li, non sapevo. "Domani sera" replicò lui, "magari verso le diciannove", ma si...risposi di si. Tutto il tempo, pensai all'incontro, era la seconda volta, tanti tabù e tentennamenti erano crollati, avrei fatto la troia? Perchè No! Tanto quello che conta e che ti prende, è il momento. Arrivai con mezz'ora di anticipo, lui mi aspettava e... si vedeva...mi salutò e mi mise una mano sulla natica...non me lo aspettavo, anche se dentro di me lo speravo, non avevo mai provato...Era veramente infoiato, "vieni" mi disse appoggiando le sue mani sui miei fianchi e facendomi sentire l'asta dura e desiderosa di essere scatenata..."questa sera voglio di più"mi disse "ti voglio mio completamente", la cosa mi spavento ma mi prese subito, lo volevo anch'io. Chiesi almeno il tempo di posare le chiavi e chiudere il cellulare. La stanza era parzialmente al buio, la tapparella chiusa a tre quarti e per il resto si vedeva, che era la casa di un uomo solo. Ridendo, mi svincolai un attimo, mi chiese di preparare il caffè. Voleva che mi togliessi il pantalone tenendo gli slip e indossassi un grembiule, "ma prima indossa queste" delle calze a rete nere, "sono della tua misura" aggiunse. Un travestimento...mi colse di sorpresa ma ubbidii. Preparai il caffè, con molta difficoltà, lui si attacco dietro, palpandomi e strofinando il suo pacco ai miei glutei, che lo assecondavano e lo cercavano, "ti piace troiona", si mi piaceva e quando si tolse il pantalone e gli slip lo appoggio a me... e perse il controllo, lo voleva subito. Appena misi la moka sul gas, mi girò mi spinse su una sedia e me lo mise in bocca, "succhia bene" le sue mani, spingevamo la mia testa, mi stava scopando la bocca. A un certo punto, suonò il campanello, si fermò all'improvviso..."sarà Pasquale" disse. Senza scomporsi andò ad aprire la porta, ma che fa? Pensai...sta aprendo..? Pasquale entrò e mi vide sulla sedia...io morii di vergogna, Mario aveva il cazzo all'aria, "tranquillo, anzi tranquilla" mi disse "Pasquale è un amico, anche lui separato". Un uomo di mezza età, un pò pienotto ma non troppo, mi guardò sorridendo, "le ho parlato di te, e così mi ha chiesto di conoscerti". Bastardo pensai, che figura di merda. Pasquale mi tranquillizzò, parlando con accento sudamericano, "è solo un gioco e Mario mi ha detto che ci sai fare". Il momento passò, mi tolsi il grembiule e rimasi con gli slip e le calze a rete. Mario versò in tre bicchieri un ottimo whisky "ma si, facciamoci una bevuta", mi sedetti sul divano, accanto a Pasquale e Mario si mise accanto a me, parlammo un pò, poi l'alcol si fece sentire, "ma che belle cosce in queste calze" esordii Pasquale, col suo accento sudamericano, il calore cominciò a risalire e la mia mano, in modo autonoma scivolò sul cazzo duro di Mario, " un massaggio lo fece diventare duro e la mia bocca, lo cercò, trovandolo subito. Si distese sulle gambe, appoggiando completamente la schiena sul divano, i suoi mugugni lo dicevano chiaro, la mia bocca, lo stava facendo venire e quindi smisi subito "che fai ?" lo presi in giro "mi pare che stai perdendo ancora il controllo"... ripresi subito piano, la mia lingua scivolava sulla cappella fino alle palle, toccando appena la riga, che le unisce al buco del culo, mordicchiavo appena l'asta tesa al massimo...Pasquale mi tirò il braccio, lo voleva toccato, la mia mano lo cercò, trovando un cazzo davvero mai visto, un superdotato, staccai la bocca dal cazzo di Mario e lo volli vedere..."complimenti" lui sorrise appena ma Mario rivolle la mia bocca..."un po a anche a me" protestò allegramente Pasquale. Mi lasciò andare, mi girai verso Pasquale e scivolai giù dal divano, mi misi in ginocchio davanti a lui, cominciai a menarlo, mi rendevo conto di avere in mano un obelisco, poi mi avvicinai con la bocca, toccando la cappella con la lingua, sussultò e con la mano, mi spinse la testa, chiedendomi di prenderlo tutto. Mario si mise dietro di me, mi tolse lo slip, e le sue dita cominciarono a esplorare il mio buco, mi piaceva, mi contorcevo, e intanto succhiavo forsennatamente il cazzo di pasquale, Mario mi chiese di mettermi sul divano, Pasquale si sposto, e Mario comincio a lubrificare bene il mio buco, che si allargava, poi appoggio la cappella e piano piano mi prese. Un calore mi pervase, mi sentivo riempire, mentre le sue mani mi stringevano i fianchi, mi staccai dal cazzo di Pasquale, per lamentarmi dal dolore, ma non troppo, anche per orgoglio, senti infine le palle, contro le mie natiche e così iniziò il ritmo forsennato, mi sbatteva sempre più forte, non avevo tempo di occuparmi di Pasquale, Mario mi stava sbattendo fino a venire, con un urlo soffocato. Sentii il suo sperma caldo, era veramente tanto, mi colò giu per le gambe. Pasquale mi disse che toccava anche a lui, ma mi ribellai, non era possibile con quel coso enorme. "Ti prego" mi disse "No" risposi, " se vuoi ti faccio venire con la bocca", "guarda" mi disse, tentando di convincermi" mi accontento di entrare pochi centimetri, basta che ti vengo dentro"...mi lasciai convincere, ripresi a menarlo con la mano e la mia bocca, in modo frettoloso, cerco l'orgasmo del suo cazzo, appena prima di venire, mi avvisò di fermarmi, così si mise dietro di me e Mario davanti. Però accadde una cosa, Mario mi tenne forte e Pasquale, tento di entrare forzatamente. Mi ribellai, ma la cosa mi eccitava, lo feci entrare ma non più di meta, senti dolore misto ad eccitazione, comunque venne quasi subito, con una quantità indescrivibile e dei fiotti giganti. Mi lasciò e io esausto mi abbandonai, sulla pancia di Mario. "Spero che non ti sei offeso" mi domando Mario e io senza nemmeno alzarmi, alzai il dito medio, con un gesto molto conosciuto. LA serata finì tardi, tanto avvisai casa che rimanevo fuori tutta la notte. Infatti Pasquale se ne andò e quando restammo soli, Mario mi chiede di rimanere...e a quell'ora dove andavo? "Puoi dormire con me", mi disse sorridendo. Dormimmo insieme e ci addormentammo subito, anche se durante la notte fui svegliato, dal suo cazzo duro, senti il calore del suo corpo e il suo cazzo duro premere sul mio culo ed entrare dentro di me, i colpi erano davvero violenti, ci mise un po a venire e questa volta venni anch'io, la mia mano completò l'opera e il mio orgasmo con lui ancora dentro, fu il piacere più grande mai provato.
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
Sala d'incisione
Nel lungo abito da sera color champagne, tempestato di perline lucenti, sfogo la mia inquietudine stracciando nelle mani i guanti di seta. Il passo è rallentato dai tacchi sottili che mi sorreggono e dal calice di vino bianco che ho appena sorseggiato. Percorro il salone in ogni direzione, prendo confidenza con il marmo a grandi lastroni sotto i miei piedi e memorizzo ogni sua lieve imperfezione. Gli attimi scorrono con una calma sfinente e nel frattempo un capello mi cade sulla spalla nuda. E’ corto, anche se non è di moda, biondo e liscio. Un’altra parte di me mi abbandona. Sono da poco trascorse le ventidue, avrebbe già dovuto essere qui, invece attendo ancora osservando la mia immagine riflessa nell’alta specchiera dorata poggiata sul camino. E’ un’immagine seriosa e rassegnata ma ugualmente ammirevole. L’abito pare quasi nuovo pur avendolo portato già due volte e la mia pelle ancora rosea e fresca, mi regala qualche anno di meno. Stiro gli angoli delle labbra verso l’alto, forzando una felicità che non mi appartiene e tolgo le perle che mi impreziosiscono i lobi. Lancio i guanti sul sofà di velluto broccato e sfilo le meravigliose scarpine acquistate da poco. Tenendo gli occhi fissi nei miei, scendo la cerniera dell’abito e resto in calze e bustino. Eccomi, io, Livia, quasi nuda, nella sala fredda, giungere all’appuntamento con me stessa. Sono quasi le ventidue e trenta, il giradischi è in fondo alla stanza, troppo lontano da me; non voglio lasciare la mia immagine sola nello specchio, preferisco canticchiare, come so, la solita nenia piagniucolante. Sciolgo i lacci del candido corsetto che cade a terra senza rumore, ora Livia resta con calze e reggicalze davanti a sé. - Sono arrivata. - Finalmente, sono anni che ti aspetto. - Avevo paura. - Di cosa? - Di te. - Di me? Ma io sono te stessa. Hai forse paura di te stessa? - Sì. - Perché? - Perché sono sola. - Non sei sola, ci sono io. - Ma tu sei me, io sono te. Siamo la stessa persona, quindi sono sola. - No, se tu parli con me. Parlami Livia, ti capirò e non ti sentirai più sola. - Ho paura. - Di cosa? - Di invecchiare. - Invecchierai Livia e la tua pelle scolorirà, il tuo bel seno sfiorirà e le gambe non ti reggeranno più ma imparerai ad amarti meglio di come fai adesso. Ti ami Livia? - Certo che mi amo! - Ami il tuo corpo? Toccalo Livia, conoscilo! - Lo conosco già, lo vedo nello specchio. - Ma quella non sei tu, Livia, quello è solo un pallido riflesso. - Io sono quella che vedo. - No Livia, tu sei quella che senti. Sfiora la tua pelle ad occhi chiusi e raccontami ciò che provi. Abbasso le palpebre, l’altra Livia fa lo stesso e rabbrividendo ancora di più mi accarezzo il collo. - Brava Livia, dimmi ora, cosa senti? - Il mio cuore, il suo battito. E’ frenetico e convulso. Sento il collo tendersi sotto le mie mani e la pelle accapponarsi. Sento il mio seno rotondo e caldo e i capezzoli rigidi… - E poi? - Ho vergogna. - Di chi? - Di te. - Ma io sono te, hai vergogna di te stessa? - Sì. - Perché? - Perché non l’ho mai fatto prima, non conosco queste sensazioni. - Allora ho ragione, Livia, tu non ti conosci e non conoscendoti non puoi amarti. - Sì. - Vai avanti allora e mi ringrazierai. - …il ventre è piatto e sotto la mia mano si ritira, sembra voglia farmi strada. La peluria del pube è riccia e folta… e umida… e odorosa di me. Sto tremando, freno a stento la convulsione delle mie dita che paiono impazzite. Cercano ma non so cosa. - Cercano il piacere, Livia. - E dove si trova? - Lo scoprirai da sola. - Mi pare di sentirlo avvicinarsi, fatico a reggermi in piedi. Ecco, mi sdraio qui vicino, sul tappeto e continuo. Mi carezzo le cosce e le divarico bene per raggiungere ciò che ho appena intuito… - Vai avanti Livia, ora non parlare più, io ti guardo. Sento la vagina pulsare e gonfiarsi ed una piccola pallina si erge e si porge al mio tocco, ora abbandono ogni pudore e mi dedico liberamente a me stessa. La gioia che provo è calda ed insaziabile, il sangue scorre veloce nelle mie vene e ribolle di piacere. Trastullo quell’insignificante protuberanza fino quasi a non poterne più e proseguo ancora il percorso della conoscenza esplorando altre zone un tempo proibite. Un liquido biancastro sgorga dalle mie intimità e mi sporca le dita che si sentono autorizzate a penetrare nello strettissimo ano. Violenta ed incontenibile esplode la mia fantasia e ciò che non avevo mai desiderato prima ora voglio più di me stessa. Sogno un uomo ed il suo membro che mi incida anima e carne e sciolga le catene che mi imprigionano e lo sostituisco con le mie mani che solleticano, entrano e premono forte le mie cavità. Ansimo, gemo, sudo, stringo e rilasso, contraggo e urlo e piango e mi amo. Attendo di calmarmi, mi avvicino allo specchio e scorgo una giovane donna scarmigliata e rossa in viso, dalla magnifica bocca rosea e piena e sorridente. Che bella sono! Mi rivesto e portando addosso la scia del mio piacere, salgo in auto da sola e mi faccio accompagnare al ballo di mezzanotte.
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13 anni fa
admin, 75
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Sing for absolution
Sei entrato come una lama nel burro, liquefando nel dolore le mie aspettative; sei entrato come un pugno nello stomaco, rendendomi il sentimento negato; hai sfondato le mie fragili porte con uno sguardo. Canto per l’assoluzione. A squarciagola urlo un orgasmo violento con le foglie del bosco tra i capelli. Ho lo stomaco in subbuglio, la mente persa, le gambe che tremano e raccontarti tutto ciò che provo non è quasi possibile, Andrea. Mi sei entrato dentro con la dolcezza di una madre mai intuita, mi sei entrato dentro con la violenza della bestia che ritorna alla sua tana, mi sei entrato dentro per farmi ancora morire. Sento strisciare questo amore tra le ossa, questo spasimo nel cuore che vorrei accelerare, come il drago avvinghiato al tuo avambraccio, i tuoi occhi rossi di brace, Babilonia a cavallo della Bestia. Canto per l’assoluzione. Una triste nenia scolpita sul tuo petto quando mi chiavi facendomi sentire la peggior troia sul volto del mondo. Un canto libero scomposto da sospiri goduti nella carne, la sinfonia delle mani che spingono nella mia figa e il tuo cazzo che vibra tra le mie labbra vogliose. In adorazione di te canto il subbuglio che provo quando il mio culo schiaccia sul tuo viso e lo odori e ne bevi gli umori; in adorazione di quella animalità espressa senza filtri che mi sconquassa, mi eccita, mi uccide. Canto alla triplice Donna sopra la testiera del mio letto, canto al Cristo di spine incoronato inciso sul legno di fronte a noi, canto alle fiammelle delle candele di questa alcova proibita, canto al tuo cuore, al tuo sesso pulsante e pieno di vita, canto alla Morte mia Regina. L’umanità non cerca assoluzione ma espressione di sé nella liberazione dei rozzi istinti, è il mio sentimento che si piega in preghiera supplicando pietà, è la mia percezione che si inginocchia alla maestosità del tuo orgasmo infernale, è la mia anima che supplica di venir trascinata ancora e ancora e ancora dentro di te. Esiste un godimento supremo che tocca le corde dello spirito, spogliandolo nudo; esiste un piacere assoluto che è droga per i sensi e che lentamente scarnifica, raschia, spella il cuore. Esisti tu, Andrea, che privo di misericordia mi sbatti rabbioso e aggressivo da innamorarmene. Canto per l’assoluzione di un amore non cercato, non previsto, non voluto.
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13 anni fa
admin, 75
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Spogliati l'anima, malkut
Mi rincorri nelle ombre degli altri da che ho ricordo: negli occhi di mia madre furiosa, nello sguardo liquido di un capo vizioso, nel passo sostenuto del giovane slavo che m’insegue. Quegli occhi ingordi di Luce mi spogliano, quella mente penetrante mi cerca ed infine mi trova. Sei dietro di me ora, alto e possente, entità sinistra per cui vacillo. Ti sento e ti voglio per ciò che sei. Quasi ti tocco e rabbrividisco. Ti desidero con un’intensità che non mi riconosco. Ti bramo per morire, per svendermi, per supplicarti. Ai tuoi piedi per vederti con l’anima nuda a ghermire la Luna. Stracciami e liberati dentro di me. Liberami dentro di te. Aprimi ed apriti sopra il mio ventre. Il profilo scuro, l’immobilità del Silenzio, il Niente è tuo. Assoluto in cui mi perdo. Una preghiera il mio desiderio di te, che mi cola sulle cosce mentre ti sbircio appena. La Guerriera si trasforma in una serva dolente che aspetta solo un cenno e lo stallone nero di Ishtar diviene una fiera che mostra i canini scintillanti nel nero della notte. Tutto si trasforma. Azzannami. Lasciami i segni del tuo amore mostrandomi come sei, oscuro padrone della tenebra. Fai colare il mio sangue su questo pavimento ché io possa berne con te. Vampiro. Consuma il tuo Giusto delitto e fammi godere del piacere più osceno possibile, reso sacro dall’odore di morte. Si spalancano le ali corvine del mostro sulla mia schiena. Il tuo collo, il tuo bacino, tutti i muscoli del tuo petto nell’ultimo sforzo si tendono e la rabbia cieca dell’odio esce dalla tua bocca. Sei bello, specchiato nel mio sangue, scomposto dal liquido che ancora scorre. Le braccia aperte in gesto di vittoria, i pugni stretti di rancore e l’ultimo affondo al mio ventre capiente, reso fertile per te. Schiacciata, umiliata, insultata e lacerata ora posso pretendere il mio compenso, Signore dell’Oscurità e la fiera si inchina alla sua Regina che infine doma con la spada dell’Amore. Piangi. Mi ami. Mi odi. Ti odi. Finalmente ti ami. Ti sei spogliato dell’anima, me l’hai donata ed ora il figlio del peccato sarà lo scettro di potere su di un mondo che dorme. Verga di ferro. Rovinali! Spazzali via con la tua e la mia ira! Distruggili! Sii ciò che sei, possessore del Chaos! Vieni presto, Malkut.
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13 anni fa
admin, 75
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Venezia cattiva consigliera - vestibolo
Mi hai catturata nelle viscere del tuo intelletto, nelle increspature della tua pelle e non trovo via d’uscita a questo castello. Legata e imbavagliata, nuda. Strette, le corde, mi segnano cosce, polsi e ragione, affacciate nella calle del fighér. Il freddo che si respira qui dentro è pungente e silenzioso come il ghiaccio appena solidificato nella laguna; nessuna fenditura, niente crepe da saggiare coi polpastrelli lividi. Quadratura d’epidermide arida e castrata, costretta a tacere, a immobilità acutizzata da un insistente formicolio alle tempie. Spezzata in niente guadagnerò qualcosa, dallo straccio scuro che mi acceca sorgeranno trasparenze ed incanti tattili a cui mi aggrapperò furiosa. Dalle funi ruvide si sottrarranno le gambe ridotte a mucchio d’ossa, fragili quanto il mio amor proprio, e si spalancheranno a te, sicure. Dalla mia gola si leveranno urla rimaste a lungo strozzate d’attesa. Ma ora… Ora non mi resta che la nostalgia: la luce acquosa e riflessa di Venezia, come pinne dorsali di anguilla appena pescata. Fame. Il movimento lieve della marea svagata, prima dell’imbrunire. Sete. Il tuo sorriso sconosciuto, indiscreto di seno, inguine e labbra. Bramosia. Lo specchio su cui mi spingi e i piccoli mosaici di vetro che mi graffiano i palmi delle mani. La toilette del nostro ristorante a Murano. Bisogno di urinare. Vivo, mobile, tra fiduciosa memoria e urgente necessità. Vi sono intelletti e spiriti così mobili che possono essere paragonati a cavalli sfrenati che nessuno può fermare? Vanno qua e là, sempre in agitazione. Io ne ho compassione, perché mi sembrano persone ardenti di sete, che scorgono l’acqua da molto lontano e vogliono andare ad attingerla, ma trovano nemici che sbarrano loro il cammino. Teresa D’Avila – Cammino di perfezione Qualcuno ha compassione di me. Il temperatore della Torre dell’Orologio, custode assoluto del Tempo e delle Sonerie che scandiscono, rintocchi e silenzio, la mia rinascita. Rintocchi e silenzio: un complicato dispositivo meccanico regolato da un pendolo, comando d’avviamento a diverse funzioni; come un pendolo, non sei che una figura semovente nel disegno del Tempo, una colonna di sale in processione, che contravviene l’assetto divino e mi tenta. Solco quei momenti, nello stretto rio della mia anima, sono una gondola inclinata di lato, resa stabile dal ferro di prora, la vergogna. Ho vergogna del rossore delle mie natiche esposte duramente agli sguardi, dell’apertura della mia carne dilatata e stimolata dalla tua immoralità, di riuscire a cedere con estrema facilità alla tua nudità e temo. Temo l’esilio all’isola della Giudecca, terra di Ebrei e di nobili decaduti, luogo di ozio e di preghiera. Di malattia. La peste e la Chiesa della Salute. C’è sempre un Dio a scongiurare la vergogna. E’ terribile per un’anima trovarsi da sola in mezzo a tante tentazioni. Se io avessi avuto con chi consigliarmi, penso che me ne sarei giovata per non perdermi del tutto, trattenuta se non proprio dal timore di Dio, almeno dalla vergogna di dovermi apertamente manifestare. Teresa D’Avila - Vita Io non posseggo altri confessori che Venezia, solo compagnie dannose che sono come il vino rosso amabile, aspetto e colore seducenti, resi preziosi da un ballon di cristallo soffiato a bocca. Bocca di donna. Un calice non è nulla, sorseggiato di sera, con la compagnia dei menestrelli e dei loro mandolini, abili intriganti, giocolieri di fantasia. Di un calice ci si rallegra, come di un amico. Il secondo è più subdolo, detiene ancora l’aspetto docile di un semplice bicchiere di vino ma rilascia nuovi profumi, più intensi e modella la forma delle labbra al piacere della tensione nervosa. Di due calici ci si compiace, come di un compagno. Vi narro del terzo, perché è qui che si smarrisce la ragione. Il terzo calice è diabolico, nulla attorno attrae con maggior interesse, i moscerini danzano tranquilli sul collo senza che se ne provi dispiacere, anzi, la forza demoniaca del terzo calice li altera in dita perfette, curate, un po’ tozze e nodose che titillano i sensi. Di tre calici si muore, come di un Amante. Se poi se ne aggiunge un quarto ed un quinto, non resta che liquefarsi con esso, fondersi, sciogliersi con polvere di cristallo e ubriachezza, con l’orgasmo e Satana. Mi spaventa molto il danno che deriva da compagnie cattive: mai potrei crederlo così grande se io stessa non l’avessi sperimentato. Per i giovani, in modo particolare, è il peggior male possibile. Teresa D’Avila – Vita Sono io la mia cattiva compagnia, il carceriere che mi tiranneggia facendomi supplicare di ferirmi ancora, tu hai solo provveduto ad eseguire lo schema del mio piacere che è costrizione cosciente del corpo, che è celeste follia della mente. Non riposo, rannicchiata, in questo angolo opaco di calce e umidità ma ruoto attorno a te senza discernere, né scegliere tra Ascesi e Passione d’Amore, abbandonandomi alla perfezione che sta nella conformità del mio volere a quello dell’Amato. Invidio chi ha compassione di me, lo desidero, mi allungo. Ma il Bondage mi frena. Io lego me stessa. Io sono carnefice. Io sono aguzzino. Ora l’acqua ci giunge dalla Fonte… Il piacere, la soavità, le delizie che si godono sono incomparabilmente più intense di prima… L’anima non sa cosa fare, se parlare o tacere, se piangere o ridere. E’ come un glorioso delirio, in un modo deliziosissimo di gioire, in una celeste follia nella quale impara la vera sapienza. Teresa D’Avila – Vita
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13 anni fa
admin, 75
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Bisex è bello
cercavo coppie con lui bisex e mi contatta G. Coppia 50enne,di Roma come me,bisex da sempre,convinti e decisi,alla ricerca di un singolo bisex vero senza tabù nè inibizioni,come mi descrivo io.G è il marito.ci scambiamo informazioni su di noi in chat,parliamo e scopriamo di essere in sintonia,almeno a parole,quindi decidiamo di incontrarci per un caffè conoscitivo,si sarebbe presentato senza T(la moglie),ma con foto di lei....speriamo che vada tutto bene,mi sembrano una coppia tranquilla,ma decisa e,soprattutto bisex. Ci vediamo in un locale fuori mano,ci prendiamo un caffè e decidiamo di continuare la conversazione in auto.G è un bel tipo,oltre 50 anni,ma portati bene,non alto di statura ,ma magro,giovanile e,confesso,mi piacerebbe molto che riuscissimo ad organizzare un incontro.In auto la conversazione va su argomenti piccanti,quelli che ,ovviamente,interessano di più:mi parla di loro,delle loro avventure,dei loro desideri e voglie.é molto diretto ed esplicito nella sua descrizione e gli confesso che mi eccitata ascoltarlo.Poi tocca a me soddisfare le sue curiosità,assicurargli che sono un vero bisex perchè la ritengo la situazione più eccitante ed appagante,informarlo sui miei gusti e è molto colpito dal fatto che io adoro il sesso orale...leccherei per ore una calda e umida fichetta e ciuccerei golosamente un bel pisello.Infine mi mostra le foto di T,anche lei oltre 50 anni,piccola e minuta,quasi anonima a prima vista,ma,mi assicura lui,molto calda e decisa.Ci sono foto di lei da sola,ma poi anche di loro in azione,da soli,ma anche con altri singoli...sono sempre più eccitato,vedere quelle foto,parlare così apertamente di sesso,mi fa scoppiare l'uccello nei pantaloni e,anche a lui sembra fare lo stesso effetto."eccitanti,vero?"esclama"lo vedo dal tuo rigonfiamento e anche io non sono da meno come puoi vedere"e dicendo così si tocca la patta dei pantaloni evidenziando il rigonfiamento. In una foto c'è T che spompina un uccello enorme e G mi dice che è il suo:non ci posso credere,un tipo così minuto,quasi gracile e un supercazzo in dotazione!!!!!!!! "Non ci credi? se vuoi posso mostrartelo" mi fa lui."Certamente,non ho problemi,anche se per fare sesso con un uomo,ci deve essere almeno la presenza di una lei,da solo non mi piace giocare con un uomo" gli rispondo.Allora mettiamo in moto e ci dirigiamo in un posto più tranquillo....mentre guido lui lo tira fuori e si masturba facedolo crescere in maniera esagerata...non ho mai visto niente del genere,nemmeno nel più esagerato dei film porno,la sua mano non riesce a circondarlo del tutto."avevi ragione,è veramente immenso"gli dico "Sono sempre più eccitato al pensiero di poterlo ciucciare insieme a tua moglie" " non vuoi provarlo ora?anche se non ti piace fare sesso solo con me puoi almeno assaggiarlo o toccarlo"non fa in tempo a finire la frase che allungo la mano e lo agguanto.FANTASTICO.enorme,vibrante non durissimo ma compatto,granitico."mi piace da morire e ti confesso che ,nonostante tutto quello che ti ho detto,te lo ciuccerei subito"" accostiamo allora e potrai assaggiarlo con calma".alla ricerca di un posto tranquillo sono sempre più eccitato al pensiero di prenderlo in bocca,non avrei mai creduto di poterlo fare senza lei..ma non faccio in tempo a fermare la macchina che sono subito con la bocca su quella meraviglia,stenta ad entrarci tanto è grosso. che fantastica sensazione succhiare un pisello così grande,mi sento completamente preso che lo faccio con avidità tale che lui cerca di fermarmi perchè sta per godere.." non preoccuparti,ormai sono partito e voglio arrivare in fondo"pompo ancora per pochi secondi e sento la sborra salire piano piano...i suoi gemiti di godimento,i sussulti del pisello,la sborra calda e dolciastra in bocca...che momento sensazionale e fantastiche sono state le serate che,da allora,abbiamo passato insieme,io lui e la moglie spesso,ma a volte,quando lei non può, mi ritrovo a ripetere quell'esperienza,io a spompinarlo con gusto e con il desiderio di,prima o poi,provarlo nel culetto
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13 anni fa
paolobi,
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Bocca
- Bocca da cazzo! Mi piace dirglielo appena schiude di poco quelle labbra accese, per farla eccitare ancora prima di avere aperto la patta dei pantaloni. Mi piace usarla come si usa una puttana che lo fa di mestiere. Eppure la amo questa puttana che si presta sempre, senza mai fiatare, che si lascia fottere in ogni maniera, senza mai piangere. Che amore può essere questo? Io sono sposato con una tizia tiepida e gelosa, possessiva e limitata. Ho sbagliato. Sì, sono un codardo vigliacco, che resta intrappolato nella mente di una moglie stronza continuando ad usare la bocca della mia puttana. A volte mi faccio schifo. Però non riesco a smettere di pensare a questa lingua veloce sulla mia cappella circoncisa, al suo respiro grosso mentre me lo lecca, a quel bacino che dondola in preda al piacere. Si eccita la puttana, mentre glielo strozzo in gola e le si gonfia il sesso. Lo so anche se non vedo, ne percepisco l'odore aspro ed intenso. Lei è ancora completamente vestita, mi piace così, mi piace solo immaginare quei seni enormi che si induriscono, quel culo proteso che grida il suo compenso. Mi basta una bocca, bocca da cazzo, perfetta sulla mia asta, calda a leccarmi l'inguine. Le afferro i capelli e la strattono. A volte la picchio sul viso con il palmo aperto. E piace anche a lei. E' sempre in ginocchio ed io la osservo e ricordo l'altra, a casa, che discute per ogni quisquiglia. E' bella mia moglie, sottile ed elegante, sempre agghindata all'ultima moda. Ma è infelice. Non riesco più a scoparla come un tempo, con la foga di un bambino che ha scoperto il cioccolato, devo chiedere, devo sedurre, devo compiere riti troppo complicati per uno come me. Alla mia puttana non serve nulla, non ricordo di averle regalato mai nemmeno un fiore. E continuo a farmi schifo pur piacendomi così. Primitivo. Usarla, per quello che è, bocca da cazzo in cui vomitare tutto il mio piacere. Il mio dolore. Non si lamenta mai la mia puttana, forse a volte scorgo un filo di mestizia nelle sue pupille, mentre mi lavo di fretta per tornarmene a casa. Eppure la amo, come non ho mai amato nessuna, la amo senza sottrarmi a questa vigliaccheria che mi lega a ciò che gli altri vorrebbero da me. E così noi infelici siamo in tre. Sono duro a venire, ho bisogno di volgarità, di sangue mischiato all'amore, di violenza unita al piacere. La mia puttana lo sa perché lei è come me. Così ci amiamo, ci comprendiamo e spesso tacciamo, sorvoliamo sul resto, come se non esistesse un passato, un presente e nemmeno un futuro. Sesso e sangue. Lacrime asciutte dentro orgasmi violenti. Le afferro la testa senza curarmi di non strapparle i capelli e le schiaccio il cazzo in fondo fino a toccare la parete della gola. Così vengo, quasi soffocandala. E lei mai, mai, mai, si è tirata indietro in questo gioco assurdo che ricalca vecchie scene sbiadite dal tempo. Puttana come poche, puttana come nessuna, la mia puttana, l'unica bocca perfetta per il mio cazzo. Libera talmente da accettare completamente ciò che sono. Libera talmente da accettare completamente tutto il dolore che solo un amore così offre. - Ti amo bocca da cazzo...
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13 anni fa
admin, 75
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Gli argini di orione
Ti osservo la schiena e penso che mi sono innamorata perfino di quella, che non c’è nulla che non mi piaccia in te: il sedere sporgente, le gambe tornite sempre leggermente divaricate, il tono greve della voce a tratti grossolano, mi procurano un brivido di piacere che, talvolta, mi infastidisce. Non riesco a controllare le emozioni, a simulare indifferenza, a fingere quella calma che non appartiene più al mio cuore. Combatto per resistere a questo turbinio di sensazioni che spaziano dalla tenerezza più sdolcinata all’erotismo cupo e pornografico. Ti farei di tutto e riesco perfino a comprendere il cannibale che si ciba dell’amato perché tutti i miei sensi sono impazziti per te sino a desiderare il gusto della tua carne, l’odore naturale della tua pelle. E non mi chiedo nemmeno più se sia amore dato che poco mi importa ingabbiare con un’etichetta l’infinito spazio della mia anima che desidera accogliere, inerme e passivo, il tuo. Tempo fa qualcuno mi raccontò di quanto gli piacque letteralmente annullarsi e fondersi nella volontà di chi lo dominava e così io, allo stesso modo, mi struggo dal medesimo desiderio; sono ai tuoi piedi come una schiava che attende un cenno che non arriva e nello stesso tempo mi sento forte proprio di ciò che fa di me una debole. Nel sentimento si espandono gli orizzonti della mente e la vista del cuore mi permette di penetrare ciò che tu non sei abituato a condividere ed è proprio in questo modo che i nostri ruoli, paradossalmente, si scambiano: ti ho in pugno quando vedo chi sei stato e chi potresti essere, mi hai in pugno quando sai chi sono! Passato, futuro e presente. Istinto passionale e pacata ragione. Realtà immaginata e tangibile. Mistero e concretezza. Femminilità e Mascolinità. Uomo più di quanto immagini, sei per me il Maschio ideale, capace di analizzare se stesso sino a scoprire il proprio lato femminile; sarà per questo che la tua energia è così sexy, così estremamente sensuale da mandarmi al tappeto. Sarà per questo che nell’intimità della mia camera ovattata dalla penombra e dal suono della musica, la mia fantasia non si accontenta di soddisfarsi con immagini qualunque ma ha bisogno di ciò che ti rende speciale. Siamo tutti Unici agli occhio di Dio, certo, ma c’è qualcuno più speciale degli altri? Me lo sono chiesta spesso. Semplicemente c’è chi ha coscienza di esserlo ed è proprio questa coscienza ad illuminare la propria vita e quella altrui. E la coscienza è frutto che cresce dal seme dell’amore, dall’accettazione di sé innanzitutto e conseguentemente del prossimo; è un ciclo vitale, quasi un sacro rituale magico che si inserisce nella vita reale con semplicità e naturalezza. La tua semplicità la riconosco nell’abbigliamento casual che ti segna la muscolatura, nel taglio spartano e cortissimo di capelli, nel linguaggio diretto e stringato e perfino in quel bacio rozzo che ancora mi sconquassa. Chissà se usi allo stesso modo le mani, se sapresti gettarmi addosso tutta la tua carica erotica senza pensare a nulla, senza filtrare con la ragione ciò che ci resta sepolto dentro. Chissà se hai il coraggio di te stesso con la donna che dici di amare o se riusciresti mai ad averlo con me. Mi piacerebbe spiarti mentre ami una donna, mentre tocchi il suo corpo, la baci, la penetri; vorrei ascoltarti, osservare le smorfie del tuo volto, i muscoli che si tendono e sbirciare nei tuoi pensieri. Magari vorresti dirle qualcosa ma taci. Magari vorresti farle un po’ male ma non osi. Oppure sogni la sua amica nel letto con voi… La gabbia della mente ci ingabbia anche il cuore. In altre vite siamo stati assassini. Forse ubriaconi. Spergiuri. Violenti. La Vita ci ha dato altre possibilità e noi, stupidamente, le sprechiamo giudicando noi stessi. Allora io non posso non essere sincera. Vorrei amarti in ogni modo possibile, esplorando le regioni estreme del piacere, della ragione e del sentimento, libera di essere ciò che sono e concedendoti la stessa libertà. Vorrei unirmi a te nel corpo ma congiungendo misticamente anche le anime e provando così quell’estasi divina che è possibile trovare solo nella franchezza; vorrei, vorrei, vorrei… infine, vorrei solo poter conoscere te, sapere di te, amare te, senza limitazioni. Rompere gli Argini di quel Fiume Celeste che discende dallo spazio ed intacca le nostre cellule, le nostre sinapsi; esondare come acque furiose e lasciarsi assorbire dall’altro senza timore di sporcarsi l’anima, senza pudori e moralismi e amare come ama Dio. Annientare dighe costruite da chi teme di morire i cui sacchi di sabbia sono stupidi dogmi e leggi buone per un gregge di pecore cieche; incenerire confini dettati da altri e scegliersi da soli come pensare, come ragionare, come decidere. Attraversare ponti poggiati sulle sponde e lasciare il Fuoco dietro di sé e lasciare l’Acqua dietro di sé e procedere verso Aria e Terra per poi ricominciare il cammino infinite volte ancora. Come Nilo fertile di frenesia distruttiva, impugni la tua Sacra Spada e gridi vendetta! Vendetta, Sangue, Morte! Eppure, amore mio, la Vendetta è sepolta nella Pace del Sole che entra nel Leone, del sorgere eliaco di Sirio e proprio in questo nonsenso è celato il segreto della Vita di Osiride, signore dell’oltretomba eppure Padre perfetto. Eppure, amore mio, dove credi sia l’Errore lì c’è Verità, perché l’Errore è solo nel cuore di chi giudica non certo nell’Assoluto, non certo in una Creazione fatta a somiglianza di Dio, non certo nella Creatura. Allora frantuma gli Argini del controllo mentale e liberati su di me, gettati a peso morto sul mio corpo e baciami con la Passione del Vento e del Tuono, fammi adorare il tuo fallo virile come fossi la tua unica Vestale, risvegliamo insieme il Sacro Serpente Rosso e abbandoniamoci a noi stessi! Lasciati giudare da me, amore mio, come Sirio guida il cieco Orione, come Iside resuscita il morto Osiride; lasciati amare senza paura, senza limiti, senza Argini.
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13 anni fa
admin, 75
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Io lei e lui, sacrificio d'amore
E’ un bell’uomo, mi dice Lei. E Lei è la mia migliore amica, quella del Cuore, quella a cui racconti tutto, quella che non ti giudica, che conosce i difetti del tuo corpo e della tua anima. Ma io non ho difetti, anche quando li ho, perché così sono perfetta, dice Lei. Ed io penso che anche Lei è perfetta, di quella perfezione che le si legge dentro, nella Luce degli occhi, nel bagliore di un pensiero libero da limiti e da banali costrizioni. E’ un bell’uomo, mi dice Lei ed io, nemmeno volendo, riesco ad essere gelosa del suo piacere che è anche mio e già ci immagino ad amarlo insieme, il mio Lui. Insieme. E’ un’idea azzardata quasi per chiunque, è una malizia che il mondo giudicherebbe diversa, come se la Giustiza si nascondesse in una uguaglianza che ci uniforma al livello di automi, di macchine. Ma la Giustizia non è forse un insieme omogeneo di diversità integranti? Ieri l’ho baciata, mentre se ne andava, ma non ho spento il desiderio della mia anima perché avrei voluto baciarla ancora, in modo più profondo, fino a toccarle le corde della Vita, fino a respirarla dentro come il giorno che l’ho sentita al telefono per la prima volta. E ancora non mi basta perché qualcosa mi esplode dentro, una Energia, una Spirale, un gorgo risucchia i miei pensieri in questa Voglia che non si placa: le nostre bocche su quella di Lui, le nostre lingue, i nostri occhi dentro i suoi. E ancora non mi basta perché fondersi in un unico corpo significa penetrarsi a vicenda anche nella Psiche, anche nello Spirito sino a divenire un solo Essere, una unica Essenza. Fai ciò che Sei. Sii ciò che Fai. Fare l’Amore, Essere Amore. Lui è un bell’uomo di quella bellezza che non sempre si nota ma che parla dentro me: mi sussurra parole dolci e forti al contempo che, talvolta, assumono un aspetto oscuro e terribile. E qui mi smarrisco, totalmente abbandonata al fascino che emanano i suoi occhi, al calore che mi trasmette quel suo corpo virile, quelle sue mani vigorose. Mi smarrisco nell’Idea Madre di tutte le Idee: Amare un Uomo come si Ama Dio, con la stessa dedizione, con la medesima prostrazione, inginocchiata ai suoi piedi implorando attenzione e promettendo assoluta fedeltà, immolando la mia Vita ed ogni mio avere. Anche Lei. Ma chi immola e chi viene immolato, quando si Ama? Esiste il Sacrificio d’Amore o è il Piacere stesso a fondersi, sull’Altare della Passione, con l’Offerta? La Madre di tutte le Idee mi suggerisce che non esiste il Dolore quando Perfettamente si Ama, perché esso viene scalzato da ciò che il mondo, ancora Giudica: il Piacere. Ed il mio Piacere si confonde tra Lei e Lui, in Loro, come se più niente avesse confini definiti, come se la mia Mente si espandesse oltre il conosciuto, all’Infinito. E così vorrei morire, in questo meraviglioso abbraccio di corpi e anime, di bocche e carne, in questo Piacere Estatico che mi riporta indietro nel Tempo e nello Spazio, nel grembo di mia Madre, di Madre Terra. Di lì siamo venuti e lì torneremo. A casa. Casa mia. Casa Nostra. Dove Io, Lui e Lei siamo una Cosa Sola. Vi Amo.
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13 anni fa
admin, 75
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Il muro: katia e luca
Il Buio, la penombra e a tratti qualche grido di godimento. Spio tra le fessure, c’è una donna con tutti quegli uomini che regala il suo piacere senza farne alcun mistero. Cosa c’è di esoterico nell’esposizione della carne? Luca è nella mia mente e tra queste immagini spero di perdermi per dimenticarlo. Il suo odore lo cerco tra questi sconosciuti, la sua pelle la assaporo qui dentro. C’è un privè libero, aperto, comodo. Io e Federico ci entriamo e ci adagiamo sul lenzuolo. Fa caldo, mi spoglio. Uomini in fregola si ammassano a guardare. La catenella è aperta. Qualcuno si avvicina. Ricordo Andrea, un giovane maschio dagli occhi crudeli che mi scopa con violenza sbattendomi addosso la sua inquietante energia. Cosa c’è di esoterico nell’amare degli sconosciuti? Luca è nel mio cuore e tra questi maschi spero di smarrirmi per dimenticarlo. Cerco i suoi occhi negli occhi di chi viene qui per godere, per perdere la memoria, per abbandonarsi al gioco, alla distrazione, alla semplicità. Denudarsi senza vergogna, godere a piene mani, liberare dalla gola ciò che mi esplode dentro. Delle mani escono, altre ne prendono il posto in me. Sono esposta, spalancata, davvero nuda ed indifesa. 'Quello che nascondi è solo paura'. Il Piacere non ha confini, se ce l’avesse l’Universo stesso verrebbe intaccato. Il Piacere non possiede morale, se la possedesse il Cosmo lo giustizierebbe. 'L’hai voluto tu e ti piaceva, l’hai voluto perché ti proteggeva'. Poi vedo Katia, capelli ricci, biondi e una deliziosa fossetta che le intacca la guancia destra. I suoi occhi mi incantano, la sua pelle mi conquista. “Giocate con noi?” I due fidanzati si guardano, lui sorride e lei decide per il sì. Troviamo un nuovo privè più spazioso e ci accomodiamo sul letto circolare senza tirare la catenella. Katia si avvicina e mi bacia e il suo odore m’inebria, la sua bocca mi ubriaca, sono fuori di me… Indossa un corpetto nero, io uno simile ma rosso. Le svelo il seno, così morbido, così naturale e le le prendo le natiche tra mani. Nel suo collo mi abbandono e affondo le mani tra la sua carne calda e umida. Può essere esoterico il sesso? C’è qualcosa in quello che provo che è talmente forte da farmi piangere. C’è qualcosa nel sesso di talmente struggente da farmi desiderare di non tornare più indietro. Katia è bellissima. Katia è genuina. Katia è se stessa. 'Questo Muro che tu tieni con te è l’unica cosa che ti allontana da me'. Perché Luca mi rifiuta? Perché posso avere tutto questo ma non ciò che davvero desidero? I nostri accompagnatori ci stimolano ulteriormente finché un’altra coppia si aggiunge. Siamo tre donne al centro del letto circolare e tre maschi che assistono alla scena con il sesso turgido bene in vista. Siamo divertite, lascive e completamente complici sebbene non ci fossimo mai conosciute prima, siamo Donne. Ma siamo anche Maschi, perché quando la foga ci prende aumenta il desiderio, la tensione della carne e la voglia di scambiarsi i ruoli. “Se avessi un giocattolo ti scoperei!” “Anche io…” risponde Katia mentre sorride con dei grandi occhi azzurri. Invece mi infila le dita dietro e mi apre la carne più che può mentre il suo fidanzato mi martella a fondo. Li ho entrambi addosso, ne sento gli odori distinti eppure sono come una cosa sola, una sola Anima per il mio Piacere. Dilatata abbastanza, il fidanzato di Katia me lo ficca nel culo mentre lei si fa scopare da Federico. Noi due, vicine, ci baciamo. 'Ho capito che le cose che trattieni trattengono me'. Vederla godere mi provoca un piacere immenso, mi sento talmente vicina a Dio che potrei morirne. E dal Paradiso ripiombo all’Inferno, perché pochi passi separano gli opposti. Cosa c’è di esoterico in Luca? Tutto ciò che mi celi, che trattieni, che non mi doni, frena la mia ascesa, la mia salita… allora io scendo, mi precipito nell’Abisso, annego in questi mondi, in questi letti, tra questi sessi e per un attimo tu non esisti più. 'Il Muro che c’è non esiste se, se giochi con me'. Il Muro – Loredana Errore
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13 anni fa
admin, 75
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Questa e una storia...vera!!!
....come tutti uso il pc...x lavoro e anche come passatempo. con i nuovi social network....si ri-incontrano persone oramai dimenticate, sparite che avevo cancellato dalla memoria. Poi un giorno, su fb mi arriva una mail privata, era una mia compagna di scuola...delle superiori, premetto che durante i 5 anni di scuola nn l'avevo mai calcolata, anzi mi stava molto antipatica , era la classica lecchina dei prof, quindi la consideravo anti antipatica.,.ma questo e il passato!!! Iniziamo a scriverci...e a raccontarci del passato, di tutti quelli che avevamo rivisto..degli eventi..matrimoni, divorzi...figli...ecc. Dopo un po di mail di questo livello, decidiamo di prenderci un caffe, in un bar abbastanza centrale. Ci salutiamo, parliamo x un ora di tutto quello che ci era capitato in questi 20 anni, ma mentre parliamo....noto un certo sguardo..nei suoi occhi, lei sposatissima, cn figli, sembra felice....ma, qualcosa la rende...curiosa.....!!! Ci salutiamo....subito dopo, mi arrivano dei sms cn complimenti, e cn la promessa...che nn doveva essere l'ultimo caffe...ma bensi ....uno dei tanti!!! Dopo 2 gg....ci sentiamo al cell...e ci rivediamo....solito bar....e solita chiaccherata. Al trezo caffe scatta l'invito....di casa, mi propongo come ottimo barista....e il caffe lo avrei fatto io. L'aspetto sotto casa....la faccio accomodare, soliti saluti di rito....e poi mi sbilancio....cn un bacio, che prima rifiuta....e poi....accetta, cn molta voglia. Partono le lingue...s'intrecciano...ci spostiamo sul divano....e piano piano...lei si lascia andare.....ma nn molla del tutto.Va via....!!! Il giorno seguente....si rinvita....e si riparte da dove avevamo lasciato il gg prima ma con ancora piu voglia!!! Lei inizia a scaldarsi a toccare...le piace che la lecco, la tocco....gli prendo le tette piccole ma sode e inizio a succhiarle come un bambino, lei va in estasi quando cn la lingua inizio a scendere ...quasi mi ferma, ma poi cede al piacere e si lascia andare a gemiti e frasi scomposte, la mia lingua inizia a entrare ed a asssaporare il suo umore.....mi fa eccitare. Mi chiede di essere scopata...e l'accontento cn una cavalcata...lenta e lunga.lei viene....e continua...a toccarsi. I giorni seguneti passano ta sms e mail....io divento sempre piu esigente, inizio a dichiarare i mei gusti sessuali, i mei piaceri a vedere una donna sexy, sempre cn i tacchi e cn intinmo molto arrapante....e cn mio stupore leimi asseconda, anzi tira fuori quello che nn mi aspettavo......!!!! L'ultimo incontro lei si presenta , tornando dal lavoro, cn delle scarpe rosse con il tacco alto, calze autoreggenti nere di naylon, perizoma e body rosso fuoco, vestito aderente....che gli fascia il corpo....nn perfetto...ma voglioso. Appena entra nn dice nulla, solo...." TI VADO BENE COSI???" . ..senza dire nulla la prendo la porto sul tavolo....le alzo il vestito...la prendo per i tacchi....inizio a leccarla a fondo....lei si tocca....mi vieni...in bocca, m'implora di scoparla......e io l'accontento, inizio a penetralarla...prima lentamente ...poi sempre piu forte....mi dice di spingere e di darglielo tutto....fino allla fine....mentre sto per venire....lei si toglie da sotto........s'inginocchia,,,,,,e mentre continua a toccarsi la figa....si fa venire in bocca.....continua, senza freni, senza limiti. Si rialza....e mentre si sistema....mi fa una promessa" QUESTO E SOLO L'INIZIO DEL GIOCO....PREPARATI LA PROSSIMA VOLTA SARA PIU ECCITANTE" , resto di sasso...e ci diamo appuntamento x la prossima volta. Resto curioso di sapere...cosa mi proporra......e nn vedo l'ora di raccontarlo a tutti VOI. !!!!!
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
la mia prima
Quello che vi racconto è davvero successo a settembre dello scorso anno e raccontarvelo mi fa venire ancora un brivido non so se di eccitazione o di altro. Con albi(mio marito)ÂÂ da tantissimi anni abbiamo una casa al mare vicino a cagliari ed è abitudine che a fine stagione dopo che la casa è stata vissuta da noi, dai ns figli, dai ns amici e dai ns parenti io e mio marito albi passiamo qualche giorno di vacanza allo scopo di chiudere la casa. Noi siamo sposati daÂÂ ventanni, siamo trasgressivi ma nel limite del rapporto di coppia, abbiamo frequentato club privè,qualche villaggio per scambisti ma sempre con un po' di cautela e mio marito sa benissimo che io sono contraria allo scambio , non ad altre cose trasgressive. insommaÂÂ quel sabato sera di fine settembre mio marito mi dice che dobbiamo uscire con una coppia a cagliari, in un ristorante dove si mangia dell'ottimo pesce; io lo guardo e gli dico che certe situazioni non le sopporto (anche perchè conosco le sue perversioni) ma, mi convince a vestirmi in modo sexy ed alla fine partiamo per cagliari dove arriviamo dopo circa 30 minuti. il ristorante è molto qualificato e loro sono già al tavolo ad aspettarci. simpatici professionisti dell'isola ma non di cagliari, lui poco più vecchio di albi e lei poco più giovane di me, entrambi magri e giovanili come noi,ÂÂ comunque molto simpatici e con loro parliamo davvero di tutto ed in particolare di sesso senza problemi di sorta,infatti mi stupisco ancora. finita la cena decidiamo di andare insieme a bere qualcosa in albergo da loro dove arriviamo in una decina di minuti, devo dire con onestà che durante il tragitto, non ho fatto commenti negativi alla situazione; arrivati in albergo saranno state le 23 circa ed il bar del buon albergo era stranamente chiuso. senza battere ciglio decidiamo di andare in camera loro per bere qualcosa. la camera per la verità era moderna ma non grande anzi molto essenziale, tantè vero che albi si siede sul termosifone vicino a manuela io sul fondo del letto e francesco sull'unica sedia.ÂÂ prendiamo da bere e poi francesco rompe il ghiaccioÂÂ andando da manuela, gli alza la gonna gli toglie i collant le mutandine e dice:"ecco ciò che avete visto sul sito internet insieme a migliaia di altri visitatori" ed invita mio marito ad approfittarne.ÂÂ albiÂÂ inizia a toccare , non passa un secondo e francesco alza la mia gonna e con me assolutamente consenziente mi sfila le mutandine ed inizia a leccare in modo eccezionale la mia ..... , mentre mio marito più trasgressivo di me sta ancora esplorando la figa di leiÂÂ io ho giaà preso in mano il suo cazzo e me lo sono già infilato nella mia non bagnata ma fradicia figa mentre ci baciamo con la lingua senza problemi. dopo 5 minuti siamo tutti e quattro sul letto ,io sopra francesco che mi muovo in modo ritmico ed albi sopra manuela. avanti per ben 15 minuti cambiando posizione.francesco a questo punto propone la doppia penetrazione,non mi tiro indietro e mi metto sopra francesco con dietro albi che mi vuole penetrare analmente ma mi fa male e interrompiamo passando alla doppia penetrazione di manuela che invece non ha male anzi fa sborrare mio marito che si trovava sotto di lei e lei viene in pochi secondi anche grazieÂÂ al massaggio che io le ho fatto. a quel punto tutti e tre sono concentrati su di me, mio marito,francesco e manuela , non so chi mi scopava chi mi leccava e chi mi massaggiava , so solo che non ne potevo più e tempo 4 minuti sono venuta urlandoooooooo. è stata la mia e prima unica volta di scambio completo, devo dire che il giorno dopo ho anche tenuto il muso a mio marito ma quella sera non l'ho dimenticata e magari..........ps fatto vero nomi di fantasiaÂÂ ÂÂ ÂÂ ÂÂ ÂÂ ÂÂ ÂÂ ÂÂ ÂÂ ÂÂ ÂÂ ciaoÂÂ ÂÂ ÂÂ dany
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13 anni fa
danicoppia,
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Ultima visita: 2 settimane fa
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Il massaggio
Avevamo avuto diverse esperienze con coppie con scambio di partner ed ogni volta non mi sentivo soddisfatto in pieno,tornati a casa sentivo il bisogno di scoparla ancora ma non capivo perchè non ero appagato dalle nostre performances ! Una sera mentre lei mi faceva un pompino con la solita passione e maestria le sollevai i capelli e la guardai mentre succhiava il cazzo. Fù un lampo che mi squarciò la mente. Ecco cosa volevo ! guardarla mentre faceva sesso con un'altro uomo ecco cosa desideravo! vedere come spompinava il cazzo di un'altro mentre mi masturbavo ! la attirai a me, eccitato come un cavallo le dissi all'orecchio: Mi piacerebbe vederti fare una pompa ad un altro ! non disse nulla...... Qualche sera dopo tornai alla carica e dopo un pò di storie mi disse SI. Tra gli annunci mi colpii un massaggiatore professionista e lo contattai. Arrivammo nel suo studio la invitò a spogliarsi e mettersi sul lettino,cosa che lei fece subito tenendo addossso un completo intimo da urlo! Lui inizio dal collo e dalla schiena ,poi prese un'olio profumato ed iniziò ad allargare la zona del massaggio sempre più verso le natiche,a quel punto mi resi conto che il perizoma ed il reggiseno erano di troppo e visto che lui aveva le mani unte mi avvicinai le tolsi l'intimo e mi accorsi che le mani mi tremavano x l' eccitazione: toglievo gli slip a Gabry per offrirla ad un'altro. scese con le mani nelle natiche sfiorando ano e figa poi giù sulle cosce fino ai piedi. poi le chiese di girarsi e lei lo fece offrendosi tutta rasata alla sua vista ed alle sue mani,allora lui comincio dal seno ai capezzoli durissimi scendendo sempre più sulla pancia ,sfiorando il clitoride infilò 1-2-3 dita piene di olio che scivolavano nella figa già bagnata. Lei allungò una mano verso di lui le tirò fuori il cazzo dai pantaloni..... ERA SUPERDOTATO ! lo carezzò e poi apri la bocca avidamente ed ingoiò una cappella enorme! allora lui salì sul lettino si distese lei gli sfilò gli indumenti e cominciò a leccarlo dal petto fino alle palle poi risalì e con le sue tettone (4°) fece sparire il manico tra le tette facendogli una spagnola . Ero ipnotizzato,tirai fuori il cazzo e cominciai a toccarmelo con voglia,lei spompinava ed io mi avvicinai per vedere meglio poi lui la sdraiò sulla schiena e le fece una leccata infinita che la fece venire una prima volta,si infilò il preservativo e mentre la stava per penetrare lo fermai presi l' olio per massaggi lubrificai prima la figa di Gabri e poi il cazzo di LUI come a fargli una sega,poi lui scivolò dentro di lei e vidi che un pò le faceva male ma stranamente godevo di quello sforzo che faceva a prenderlo tutto. poi lui la mise alla pecorina e stantuffò fino a farla venire con lui mentre io mi segavo e sborrai come non mai. Stasera abbiamo appuntamento con Francesco ed Anna mi ha detto che vuole prenderlo TUTTO nel CULO ! che troia mia moglie.( mi ha detto che lo fà per me) Roby
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13 anni fa
admin, 75
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la sorpresa
Una mattina io e mio marito aspettavamo una coppia amica gia conosciuta ed affiatata,io gia pronta per essere biaciata e leccata dalla lei di coppia,lui gia pronto con la solita fotocamera,io pronta per gustare il cazzone dell'amico,quando bussarono il citofono il caffè era gia sul fuoco.Ecco la sorpresa alla porta cera il lui di coppia con un amico,rimanemmo sorpresi credemmo che comunque lui ci dava spiegazioni che sarebbe tutto rimandato,invece nel prendere il caffè lui spiegò che la moglie non poteva venire e se eravamo daccordi lui sostituiava la moglie,a un certo punto io e mio marito ci consultammo su cosa fare,visto che gia conoscevamo lu,i e l'amico era ancora più bello e giovane quindi accettammo.Da quell'istante gia immaginavo la chiavata che stavo per fare,i buchi culo e fica vibravano come se volessero urlare,mio marito decise di non partecipare perchè al solo pensiero di toccarmi si sborrava addosso,cosi avvisati gli amici andai a prepararmi,misi rossetto molto carico perizoma azzurro e vestina trasparente sempre azzurra,loro nel frattempo si spogiarono mi stavano aspettando,mio marito in camera con loro si sentiva il più contento dei cornutoni,entrai in camera da letto li vidi belli nudi alla mia vista i loro cazzi diventarono di marmo,cosi si avvicinarono mi toccarono e mi sfioravano con i cazzi duri duri,il giovane appena conoscuto mi bacio violentemente sulle labbra strincendomi a se,io eccitatissima mi inginocchiai prendendo subito i loro arnesi in gola,dopo grande succhiate ai loro cazzi mi ritrovai sul letto con la testa sul cuscino e il cazzone in bocca del più giovane mentre l'amico mi leccava culo e fica,nel spingere il cazzo in gola violentemente il giovane sborrò copiosamente facendomi quasi affogare di sperma.Andai a pulirmi,ovviamente sentivo ancora voglia di essere sbattuta visto che i cazzi non erano penetrati ancora,cosi mi cavalcai il lui di coppia affondando i colpi sul cazzo invitando mio marito a mettermelo nel culo,nel frattempo il giovane riposatosi dopo la sborrata iniziò a ficcarmi le dita nel culo, poi fatto di nuovo duro il cazzo e leccandomi l'ano iniziò a spingere, dai dai gridavo io, spingi spingi diceva il cornutone,cosi mi ritrovai impalata di cazzi come avevo desiderato,spinsero per minuti e minuti cambiando sempre posizione,alla fine mi ritrovai girata con il cazzo nel culo del giovane e l'amico pronto a sborrarmi in faccia,cosa che accade dopo un pò cosi fece pure il cornutone e il giovane,alla fine avevo goduto come una troia puttana a 45 anni mmmmm che sorpresa.
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13 anni fa
gustacazzo,
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Ultima visita: 3 anni fa
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Giovedì
come tutti i giovedì sono andata a trovare i miei amici nel loro negozio.. hanno un negozio cose di casa... arrivo sempre in ritardo, credo che quando hanno dato la dote della puntualità io ero assente.... sono arrivata da loro...mi aspettavano, lei ha subito chiuso le tende, ha tirato giù la saracinesca e chiuso a chiave la porta.. ho cominciato subito a spogliarmi, avevo un completino tutto tulle e pizzo verde scuro, lui seduto sulla sedia della cassa già l'aveva tirato fuori e se lo massaggiava per farlo diventare duro...lei quando mi sono girata era già nuda....si è messa seduta su di uno scaffale tra i piatti...e a gambe larghe..."leccami" io l'ho subito accontentata, ho cominciato a leccarla fino a che non ho sentito il suo clitoride gonfio sotto le mie labbra.."perchè non vieni a scoparla...scopala ".lui si è messo dietro di me e tirato giù il tanga ha iniziato a scoparmi...forte, tutto dentro... lei mi stringeva i capelli e mi spingeva la testa dentro le sua fica allargata...tanto da riuscire a scoparla con la lingua...ha tirato su le gambe fino a mostrarmi il culo....ed io ho cominciato a leccarlo e lei a spingermi la testa.."inculami con la tua lingua" "si".. era tutta fradicia, colava...mentre le leccavo il culo con una mano si masturbava e mi colava tutto il suo miele in bocca.. lui mi ha preso mi ha sdraiata sulla schiena sul pavimento con la moquet marrone...mi ha allargato le gambe e l'ha infilato tutto dentro...lei si è messa a 69 e leccando il mio clitoride mentre lui mi scopava..era bellissimo.. dopo si è tirata su a sedere sulla mia faccia, con le mani si allargava "tieni fuori la lingua" lei andava su e giù con il corpo sceglieva lei come farsi leccare.. dopo lei si è messa a pecora e lui ha iniziato a scoparla....io mi sono messa in piedi davanti a lei...ero inclinata e con le mani mi allargaovo la fica in modo che il clitoride fosse tutto fuori a portata di lingua e lei mi leccava con gusto....io le spingevo la testa sempre di più, le tiravo i capelli..."succhia.." lui si alza e va di la...torna con una bottiglietta di glassa di aceto balsamico...mi fa nuovamente sdraiare a gambe larghe e mi cola tutta la glassa sul seno, la pancia,l'ombellico fino ad affogare la mia fregna... quando è contento del lavoro fatto "laura vieni qua con me a leccare margherita....."entrambi con la lingua mi bagnano tutto il corpo.... mi leccano i seni, succhiano i capezzoli....lui in ginocchio comincia a leccarmi... me la succhia vorace... ...lei mi sale sopra e sdruscia il suo corpo sul mio...la glassa appiccica.. siamo messe una sopra all'altra e lui con la lingua ha due fiche da lecare...abile passa dal culo di lei alle due fregne larghe sotto... poi si alza e scopa entrambe.... infila il suo cazzo dentro di me...poi scopa la moglie.. finchè lei si gira schiaccia la sua schiena sui miei seni... ci lecchiamo le lingue io e lei son le teste inclinate... lui ci tiene a gambe larghe e alzate... e ricomicia a scoparci.... sta per venire si stacca e viene con il suo cazzo in mano verso di noi.....si mette sopra le nostre teste e con la mano continua a muoversi su e giù finchè zampilla fuori la sborra sui nostri visi.... a bocca aperta, con le lingue di fuori lecchiamo le gocce, ci scambiamo baci liquidi.... lei si alza e insieme ci mettiamo a succhiarlo... le nostre lingue s'incrociano....si succhiano....golose cercano le gocce... bussano alla porta..... "non preoccuparti è una sorpresa"... tutto nudo e ancora gocciolante va ad aprire la porta.... entra una donna sulla 50ina, una bella signora.... li per li non so cosa fare sono nuda e sporca di sborra ovunque...ma, laura è come me ed è tranquilla... la signora segue mario e si fa spogliare con calma.. è un pò cicciotta ma, piacevole...le restano degli stiavali neri...e una sottoveste nera a pallini... viene verso di noi..laura si alza e si mette in ginocchio davanti a lei e inizia a leccarle prima i piedi....la signora allarga le gambe, s'inclina un pò e allarga tutta la sua fica per farsela leccare meglio... "margherita vieni anche tu..." mi avvicino e lei mi prende per i capelli e mi infila la fregna in bocca.... "leccala serva" tra me e me mi sono chiesta questa cosa cazzo vuole? però ho cominciato a leccarla... mario se ne stava seduto e guardava.... la signora aveva una borsetta rossa.....dentro aveva di tutto.....ha tirato fuori una specie di collare e l'ha messo a laura...io guardavo la scena inebetita...... "vieni cagna" laura camminava a quattro zampe con il collare e quella nuda la portava in giro per il negozietto..... non lo farò mai.... dopo dalla borsa è uscita una frustina...e poi tanti cazzi finti di tutti i colori.... la signora si è messa le mutande con il cazzo attaccato... una minchia verde che sembrava gelatinosa.... ha trascinato laura tirandola per il collare verso di lei... "succhiami il cazzo.." laura faceva tutto quello che le chiedeva...con la lingua le puliva gli stivali...servizievole li ha tolti e ha cominciato a leccargli i piedi.... io ero infreddolita e ferma su di uno sgabello a vedere la mia "amica" trattata veramente come una cagna, il marito li accanto che si masturbava e assisteva alla scena contento.... quella si è girata verso di me... mi guardava con uno sguardo di sfida pazzesco....ha portato laura tirandola con il collare verso di me... "leccale la fica..." lei mi ha allargato le gambe ed ha iniziato a leccarmi, la teneva per i capelli e le diceva come fare... non contenta le ha fatto di nuovo leccare il suo cazzo verde... "tu vieni qua da me..che ti voglio insegnare come si deve rispettare una padrona" io non mi movevo dalla mia sedia... "brutta troia muovi il culo e obbedisci" mario e laura mi guardavano... "dai marghe stai al gioco per una volta...." mi sono messa in piedi e camminavo verso di lei... "le schiave camminano come le cagne...giù a 4 zampe troia" ho pensato che era veramente un gioco da dementi... "dai marghe daiiiii per una volta" mi sono messa a 4 zampe e la signora mi ha infilato il collare....lo teneva stretto.. adesso passeggiava su e giù con tutte e due al guinzaglio... "leccami i piedi.." ma figurarsi........ e lei mi dava li strattoni appena io non facevo ciò che diceva....mi sono ritrovata a faccia schiacciata sul suo piede con la lingua di fuori a leccarlo.... mi ha tirato su con il guinzaglio fino a farmi arrivare alla sua fica.... mi ha preso i capelli tra le mani e mi ha ordinato di leccarla...... mi ha sdraiata....si è seduta sopra di me a culo largo..."leccami il culo... mentre tu cagna leccami la fica.." eravamo in una posizione così strana e scomoda ma, tutte e due lecavamo ciò che lei ci aveva ordinato... aveva spostato quel cazzo di gomma per farci leccare meglio.... quando è stata soddisfatta ci ha messo a pecora e ci è salita sopra come a cavallo.. ci teneva per i guinzagli come se fossero briglie e preso il frustino ci dava ogni tanto delle nervatine sul culo per incitarci a camminare....il frustino era fatto a cazzo...e la signora, sempre mentre ci cavalcava l'ha infilato tutto nel culo a laura....e lo spingeva su e giù mentre lei gattonava.... finito il giro.... sempre tenute per i guinzagli e a pecora ha iniziato a scoparci....prima la fica .... poi ci ha inculate... sempre con il guinzaglio teso, opppure tirandoci i capelli..."godete cagne..".dopo ci è venuta davanti la bocca e ci ha infilato tutto il cazzo in bocca.... si è tolta le mutande.... ha ripreso il frustino e frustandoci la schiena ci faceva camminare...arrivata infondo mi ha sciolta.....mi ha tolto il guinzaglio... ha preso laura l'ha messa davanti alla fregna e le ha pisciato in faccia.... dio che schifo.....ero inorridita... e lei li sotto a farsi spisciacchiare in faccia da una cretina...quando ha finito... "leccamela cagna...pulisci tutto..succhiala per bene che non ne cada una goccia.." e lei lo faceva... io mi ero tolta il collare e mi ero seduta in disparte.... mario stava venendo ancora una volta..... si era fatto una sega eccitato nel vedere sua moglie fare la cagna.... finito lo spettacolo e il divertimento suo personale la signora si è rivestita...tutti ci siamo rivestiti e lei come era arrivata se ne è andata, in silenzio... "ti è piaciuto marghe?" "no mi ha fatto senso specialmente la parte finale...ma, contenti voi...ognuno si diverte come crede" me ne sono andata e non ero contenta come le altre volte anzi ero molto perplessa su quello che era successo... non ho la vocazione a fare la schiava....credo che ci penserò molto giovedì se tornarci o no.....
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
Incontro in libreria
La città era torrida in quel afosissimo agosto. Tutti ormai erano partiti. Bar,negozi,supermercati erano praticamente tutti chiusi, i pochi aperti, deserti. Lui finisce di lavorare alla solita ora, di aperitivo con questo caldo non se ne parlava, meglio rifugiarsi in quella libreria, dove sicuramente ci sarà l'aria condizionata a manetta. Non amava granchè le super librerie, quelle grandi in cui si trova qualsiasi tipo di libro main streaming, preferiva quelle piccole, vecchie e impolverate, ma erano veramente rarità. Un giro rapido tra gli scaffali, nuove uscite, vecchie uscite, ristampe. Da sempre, ha avuto una passione sfrenata per i libri. La libreria è deserta, poche persone dentro, ma nell'aria sentiva distintamente un profumo inebriante, un profumo di donna. Ti voltasti e notasti una ragazza...."IO"....intenta a sfogliare degli antichi libri un pò impolverati, ma di grande valore. Già di spalle potevi delineare un corpo sinuoso, elegante....! Era vestita molto elegante con un tailleur beige, una camicetta bianca, delle calze color carne ed delle splendide scarpe col tacco molto alto dello stesso colore del vestito. Ma era il suo profumo che ti attirava, che ti inebriava e ti diceva di avvicinarti......tra le mani aveva una vecchia versione della "Divina Commedia" quell'opera che il padre gli aveva fatto conoscere e amare. l'ultimo verso della quale era finito sulla sua pelle con un dolorosissimo tatuaggio. Questo era un segno, una donna splendida con la Divina Commedia in mano. Si avvicinò e prendendo coraggio, derivante sicuramente da quel profumo inebriante, le appoggiò una mano sulla schiena e scordandosi i convenevoli, iniziò a parlarle di quella particolare edizione, arricchita dalle illustrazioni di un famoso pittore. Lui parlava, ma non poteva far a meno di sentire quel profumo......lei per un attimo restò allibita per il comportamento di quello sconosciuto. Così tanto audace...Si spostò leggermente per allontanare quell'intruso e si voltò sorridendo un poco e non potè fare a meno di pensare quanto fosse carino quel ragazzo, alto, moro ed atletico. Chiuse il libro e ne prese un'altro. Il ragazzo notò quelle mani con lo smalto rosso e le unghie lunghe. Il ragazzo insistette e Le chiese se Le poteva offrire qualcosa. Lei si sentì lusingata da quell'offerta un po’ malandrina ed accettò. Uscirono ed entrarono nel vicino bar ordinarono due prosecchi freschi....le bollicine stimolarono il palato di entrambi.Il ragazzo la guardava, aveva due occhi splendidi, con delle ciglia lunghissime, un bellissimo seno e due mani da urlo. GLi era capitato poche altre volte nella vita , se non da adolescente, ma pensava a quelle mani che >andavano su e giù sul suo grosso cazzo......ma era impossibile che ciò accadesse per cui accantonò i pensieri più terreni e le chiese come mai una bella donna come lei non fosse a rosolarsi su qualche spiaggia esotica... Rispose che lo avrebbe fatto da li a poco e sarebbe partita per le vacanze. Accavallò le gambe e scoprì gran parte delle cosce poichè la gonna era corta e stretta. Si accorse che il ragazzo abbassò lo sguardo e volontariamente si accarezzò la gamba in segno di invito. Inconsciamente con le dita si alzò ancora un pò la gonna scoprendo il reggicalze un un pò della sua pelle nuda ed abbronzata. Si inumidì piano le labbra passandosi la lingua e si sporse verso di lui. Tra se e se pensò che non aveva ancora perso quella sua tendenza alla esibizione. Quasi involontariamente il ragazzo guardò nella camicetta bianca, due belle tette, una terza piena, in un bellissimo reggiseno push up. Involontariamente lui si spinse indietro non voleva passare per un maniaco e non capiva se quel gesto fosse volontario o involontario. Ma quella visione lo aveva sicuramente colpito......ricominciarono a parlare del più e del meno, delle imminenti ferie. lui avrebbe raggiunto degli amici ad ibiza. Parlava , parlava, parlava quasi come a difendersi e non pensare all'attrazione che provava nei confronti di quella sconosciuta. Finirono i loro prosecchi e lui le chiese se ne voleva un altro oppure se voleva passare a berne uno a casa sua, tanto viveva proprio li vicino. Non sapeva se accettare e disse che aveva da fare, per non fare la sfacciata, ma aveva una gran voglia...aspettava che il ragazzo insistesse e lo fece regolarmente. Allora timidamente annuì e gli chiese andiamo? Dopo aver pagato si portarono verso l'uscita e sempre parlando del più e del meno si avviarono verso la casa di lui che era poco distante. Entrarono nel portone e salirono nell'ascensore. Ultimo piano.....tremava dall'emozione....la prima volta con uno sconosciuto così....conosciuto da così poco...cosa le avrebbe fatto...chi era....lei era una donna sposata e cosa avrebbe fatto davanti a suo marito quella sera, cosa sarebbe successo appena entrati...lei fu colpita da quei grandi scaffali pieni di libri.....e rimase li in piedi a guardarli.....lui invece guardava lei. Una donna bellissima, con un sedere alto e sodo.....con delle gambe lunghissime...la guardava da dietro......per rompere il ghiaccio lui disse che andava in cucina prendere qualcosa da bere.....tornò e la trovò nella stessa posizione, in piedi con le mani unite dietro la schiena e le gambe, civettuolamente incorciate.....con i due bicchieri di Gewürztraminer freschissimo le si avvicinò.....e per scherzare glielo appoggiò dietro al collo....lei fu scossa tutta da un brivido.....lui non avrebbe mai creduto che quello sarebbe stato, per così dire, il fischi d'inizio.Lei si voltò di scatto facendo cadere il bicchiere ed avvicinandosi dolcemente al suo viso lo baciò con delicatezza sulla bocca mordendogli le labbra e prendendo nello stesso momentoil viso di lui tra le mani....allargò le gambe e gli salì sopra. Continuò a baciarlo sempre più profondamente. Lui era bloccato sul divano ed era esterrefatto da quel comportamento poco femminile, ma ugualmente eccitante. Le passo le mani sui glutei e scoprì che la gonna era completamente alzata ed accarezzò le chiappe nude. nella foga si sbottonò la camicetta e fuoriuscirono due seni duri e grossissimi quasi rimbalzando in faccia al ragazzo erano li sul divano una sopra l'altro....i grossi seni chiedano di uscire da quello stretto reggiseno....per cui per un attimo staccò le mani dal sedere di lei e abbassò le coppe del reggiseno, uscirono due tette bellissime con dei capezzoli durissimi. il ragazzo non potrà fare a meno di affondare il suo viso in quella meraviglia.......li leccava, li succhiava, li mordicchiava e, stando all'ansimare della sconosciuta, il tutto era gradito. Contemporaneamente le mani sul sedere cominciarono a farsi spazio nel perizoma ridottissimo..........lei si strusciava su di lui, evidentemente l'erezione non le era passata inosservata....Si alzò un' attimo per permettere alle mani del ragazzo di spostare bene il perizoma e sentire tra le sue mani le labbra allargate della sua vagina...era una cosa che adorava! Nel frattempo le sue mani si erano abbassate sul ventre del ragazzo e cercavano la cerniera dei pantaloni...la trovò e la abbassò subito....percepiva tra le mani qualcosa di molto duro e grosso....trovò l'elastico degli slip...li abbassò e finalmente prese in mano la sua preda stringendola forte...era già durissimo e bagnatissimo tanto che tirò fuori una mano e la portò alla bocca per leccare il liquido di lui che l'aveva bagnata era durissimo , l'eccitazione procurata da quella sconosciuta lo faceva impazzire.....quello che pensava poco prima al bar si stava realizzando, quelle mani curatissime che salivano e scendevano sul suo turgido arnese. Infilò due dita dentro di lei, era bagnatissima....le tirò fuori e fece si che le dita bagnatissime raggiungessero le loro bocche unite nell'ennesimo bacio......voleva sentire assieme a lei il sapore della sua vagina. Poi si alzò, voleva che lei si accomodasse sul divano.....la fece sedere....le sollevò la gonna e le divaricò le gambe. Si inginocchiò davanti a lei. Allargò completamente le gambe scoprendo la sua vagina depilata e molto grande....le labbra dilatare scoprivano un poco il buco della vagina....Si prese con le mani i polpacci ed aspettò quello che quel bellissimo ragazzo le avrebbe fatto da lì a poco immaginandoselo solamente...! Lui si buttò a capofitto sul suo fiore bagnato di rugiada assaporandone i profumi umidi si primavera....baciandola sulla sua pelle ed incominciò a solleticarLe il buchetto dell'ano....Lei si abbandonò completamente ed emise un sospiro di eccitazione socchiudendo gli occhi....il seno era completamente scoperto....lei ne prese in mano uno e lo portò delicatamente baciandone il capezzolo duro era stupenda, li tra le sue mani....e poi quella vagina così profumata, liscia come un pesca. Le infilò la lingua e ad ogni affondo sentiva un fremito provenire da lei. Aveva un sapore buonissimo. Leccava sempre più a fondo, poi si fermò un attimo e volle baciarla..voleva che anche lei sentisse quel sapore buonissimo. La baciava intanto con la mano prese a masturbarla.........le dita entravano ed uscivano sempre più velocemente. La cosa la stava eccitando oltre ogni limite e sentire le sue dita entrare dentro di lei le faceva provare sensazioni mai provate...Il sapore della sua vagina in bocca la stupiva e la inorgogliva nello stesso momento....voleva abbandonarsi completamente nelle braccia di quel ragazzo e farsi scoprire completamente nuda....la masturbazione stava diventando eccezionale e ben presto lui capii che la stava facendo venire....I suoi movimenti divennero frenetici, i fianchi si muovevano instancabilmente su e giù, a destra e a sinistra...agevolava l'entrata delle dita che entravano ancora più in profondità. D'un tratto lei esplose in un urlo di piacere incredibile....era venuto, aveva raggiunto un orgasmo che le aveva fatto tremare corpo e anima.....lo pregò di star fermo con le dita dentro di lei per vivere pienamente quel momento.....era tutta rossa in viso, aveva i capelli spettinati....ma conservava la sua immensa eleganza. Ora il ragazzo si alzo in piedi...eri li col suo cazzo turgido proprio davanti a lei....la vagina era rossa dallo sfregamento e dall'eccitazione....lui posò la sua punta in mezzo alle grandi labbra e la penetrò profondamente facendole sentire tutta la sua lunghezza e durezza. Questo la sconvolse perchè era ancora concentrata sul suo di orgasmo che non era ancora finito...i movimento dentro e fuori del suo membro si fecero frequenti e la fecero rientrare nel gioco dell'orgasmo femminile multiplo.....Ormai lei urlava come un ossesso dal piacere perchè stava avendo un'altro orgasmo molto ravvicinato, lui era molto eccitato e vendendola così stava venendo a brevissimo.....il suo membro cominciò a pulsare......spingeva sempre più forte l'eccitazione era ai massimi livelli,vedeva il suo seno tremare ad ogni suo colpo....leccava i durissimi capezzoli, sentiva che stava per raggiungere l'orgasmo....ma voleva che il tutto durasse il più a lungo possibile.....era stupenda ed era sua.....con un gesto veloce e rapido fece si che la splendida donna appoggiasse le gambe sulle spalle...messa cosi poteva leccarle i piedi con quelle meravigliose tacco 12. Ora voleva che lui venisse perchè veramente era stanca....strinse i muscoli della vagina più che poteva e vide in lui gli effetti di questa mossa....infatti bastarono altri due o tre colpi che di irrigidì completamente...uscì da lei e lei glielo prese in bocca per berlo completamente e così fece perchè subito dopo uno spruzzo bianco le innondò la bocca....lo bevve tutto e lo leccò quasi a vomitare...era bellissimo e lo voleva tutto per se.....lui continuava a penetrare la sua bocca come fosse la sua vagina finchè non uscì più altro sperma.....e si abbandonò su tappeto esausto… Lei si abbandonò sul divano esausta e con la bocca che sapeva ancora del suo liquido seminale e stettero lì distrutti per una buona mezzora….fin tanto che non smaltirono la stanchezza e si rivestirono. Un’esperienza che ripeterono spesso da quel giorno, ma questa è un’altra storia… TIZIANA e DAVIDE
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
Mi presento!
La mia passione è nata proprio con i collant da quando ero piccola...ho iniziato ad indossarli a da li...ovviamente nascondendo tutto...non ho + smesso...di li a poco ho voluto anche indossare lingerie per sentirmi meglio, più donna...e ho iniziato a capire che dentro di me stava nascendo un lato femminile...a 20 anni sono andata via di casa x studiare e avendo maggiore libertà e ho comprato vestiti, jeans, gonne, abiti, tacchi e parrucca e ho iniziato a depilarmi...sono finalmente diventata donna Ho iniziato a provare davvero il desiderio di sentirmi donna al 100% ed è nata una fortissima attrazione per il cazzo. Sono quindi iniziati i primi incontri di sesso organizzati tramite internet e da allora non sempre di più aumentato la frequenza di incontri. Mi sono migliorata, mi depilo completamente, mi trucco molto più velocemente di prima e molto meglio, ho abiti e scarpe raffinati, faccio la french alle unghie... insomma sono donna vera anche se vivo una doppia vita. Ho sempre il mio lato maschile e sono attratta anche dalle donne e non provo amore o voglia di avere un ragazzo, ma mi sento donna e il fatto di farmi scopare e umiliare da uomini mi rende felice e mi fa sentire donna vera. Quando faccio sesso mi piace stuzzicare e invogliare il mio uomo con i miei vestiti provocanti per poi, quando lui non resiste più, essere dominata, obbligata a succhiarlo, scopata a ripetizione e senza pietà, e adoro quando mi si urla che sono una troia, una serva del mio uomo. Con chi ho confidenza e fiducia, e soprattutto so che sono sani, adoro la sborrata in faccia e in bocca e se sono 100% sicura amo anche ingoiare e essere scopata senza protezioni così da sentire lo sperma caldo che mi entra in corpo e li rimane x un po'...finchè non inizia a sgocciolare e viene intrappolato nelle mie mutandine. Che dire ancora...questa sono io, mi sento così e penso che sia giusto esprimermi per come mi sento!
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13 anni fa
mayra.lingerie,
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Sull'autobus una mattina...
Quella mattina ero particolarmente in ritardo sul lavoro, avevo passato una serata rimanendo alzata fino a tardi. La sveglia era suonata, ma l'avevo zittita con una mano. Mi ero fatta una doccia veloce....quella mattina avrei avuto un incontro importante con una delegazione estera. Mi ero vestita con una minigonna nera, una camicetta bianca molto scollata senza reggiseno sotto e con un bellissimo tacco 12, come piacciono a me. Alla fermata dell'autobus c'era molta gente...dopo pochi minuti era arrivato il mio ed era strapieno. Con qualche piccola spinta mi ero intrufolata in quella bolgia perchè non potevo perderlo ero in un ritardo pazzesco. Eravamo tutti schiacciati ed i ns. corpi aderivano perfettamente l'uno all'altro. Questa situazione, oltre al caldo pazzesco, mi piaceva...non so perchè. Ad un certo punto percepii da dietro una mano che mi accarezzava le natiche prima leggermente, ma poi con più decisione visto che non c'era stata una mia reazione contraria. Questa mano sconosciuta incominciò a scendere sulla mia coscia piano piano fino ad arrivare alle calze. Un brivido mi prese e quasi mi impietrii...non sapevo cosa fare, se voltarmi o ribellarmi.....ero completamente bloccata tra tutti quei corpi stretti e sudati. Quella mano mi accarezzava la coscia ed incominciava a salire sotto la mia minigonna...era già arrivata al bordo delle mie autoreggenti....! Imbarazzata mi accorsi che stavo agevevolando lo sconosciuto perchè avevo leggermente allargato le cosce permettendo alle sue dita di accarezzarmi l'interno delle gambe. Questo movimento mi eccitò particolarmente ed un brivido mi pervase tutto il corpo.....le dita curiose sfioravano,ora, il perizoma già ben umido...toccavano la sua intimità e le sue labbra. Lei inarcò la schiena sempre di più alzando i glutei. Totalmente rapita da quel delicato, ma deciso tocco....ormai il perizoma era spostato ed era dentro di lei....il dondolare dell'autobus dava il giusto ritmo a quel movimento che si faceva sempre più profondo dentro di lei. Lui si era avvicinato al suo orecchio e le aveva sussurrato che era una donna stupenda e che non era riuscito a resistere. Queste poche parole , sussurrate al'orecchio, provocarono in lei un gemito di piacere, prontamente nascosto da un colpo di tosse. Lui voleva farla impazzire, voleva sentire il suo piacere nelle sue dita, così aumentò un pochino il ritmo della masturbazione...sentiva il sesso di lei pulsare sempre più violentemente sotto i suoi colpi.......... Non sapeva veramente come comportarsi, ma decise, vista la situazione di lasciarsi fare completamente dallo sconosciuto e vedere fin dove avrebbe osato. Quelle lunghe dita le stavano frugando il sesso ed entravano sempre di più...anzi le stava agevolando inarcando la schiena. L'uomo incoraggiato la penetrò forse con due dita e questo le provocò un'altro sussulto tanto che la vicina che era davanti a lei si voltò con sguardo interrogativo e penso notò lo sguardo ormai perso. Nello stesso istante allargò decisamente le gambe e sentì contemporaneamente l'aria fresca che le accarezzava il sesso donandole quell'ulteriore piacere. La mano di lei si portò dietro per cercare il sesso di quest'uomo così intraprendente. Non lo trovò subito, ma dopo qualche minuto di lungo palpeggiare, le venne in mano un qualcosa di molto duro....poteva essere lui, ma non capiva.....la sua mano sui pantaloni lo faceva impazzire. aveva una erezione fortissima... Sentiva il suo cazzo pulsare sui jeans, sempre più duro. Voleva farla girare e farla inginocchiare e farle assaggiare fino in fondo quella pazzesca eccitazione.....ma non si poteva, vista la situazione. Sentiva e guardava la mano strofinare sulla patta. quelle mani ben curate, con le unghie rosse e smaltate erano per lui uno stimolo in più a continuare nella sua esplorazione. Sempre più in profondità, sempre più non curanti di essere in mezzo alla gente. Come se il mondo fosse tutto li, in quelle dita in quelle mani, in quello spazio così angusto. Lui si avvicinò ancora di più e le disse di nuovo all'orecchio : ti voglio, ora! Un brivido mi pervase tutto il corpo e mi fece diventare le gambe di burro, quasi da svenire. Quella voce, quelle parole mi avevano colpito nell'intimo....e sussurrai "anch'io".....! Lo sconosciuto allora piano piano mi prese ilperizoma e me lo sfilò piano piano...io per agevolarlo alzai prima una e poi l'altra gamba ed alla fine mi sentii completamente nuda.....quelle mani mi palparono completamente i glutei e si portarono piano piano sul mio ventre...! Sentii un rumore di cerniera che si abbassava e subito dopo il suo membro mi sfiorò il culo. Era dritto come una salsiccia e stava cercando il mio sesso. Il cazzo era duro , grosso, venoso.........la cappella rossa puntava dritta verso il suo scrigno......il luogo era assurdo, ma l'eccitazione era così tanta che non si preoccupava della gente che saliva e scendeva dal bus.........la cappella premeva nella ricerca spasmodica del suo intimo. era bagnatissima e arrivato vicino, scivolò dentro di lei con una spinta profonda e decisa........li in piedi su un autobus pieno di gente che si stava scopando una meravigliosa sconosciuta........più pensava a questa situazione più entrava a fondo in lei....più spingeva avanti e indietro....più sentiva gli umori caldi di quella donna meravigliosa colargli sul grosso cazzo.... La situazione era allo stesso momento eccitante ed imbarazzante....non sapevo nemmeno chi fosse colui che violava la mia sessualità, ma ero felice e avrei voluto che quel momento non finisse mai. Non sapevo che faccia facessi, ma mi accorsi che la donna che era davanti a me mi fissava con uno sguardo interrogativo....le sorrisi e lei pure lo fece....e si tranquillizzò. Mi inarcai piano e tutto entrò ancora più profondamente.....lo sentii pulsare dentro di me sempre di più. Sentii il respiro sul collo e la lingua scivolarmi dietro le orecchie....ansimare sempre di più....poi uno, due, tre colpi assestati bene ed un'onda di piacere caldo mi colò lungo le coscie, viscido.....! da quanto era grosso fece difficoltà ad uscire dalla mia vagina, ma quando ci riuscì un'ulteriore onda di liquido seminale uscì e gocciolò sul pavimento.....era venuto tantissimo dentro di me, in un modo pazzesco…mai visto nulla di simile. Con un gesto rapido fece rientrare il suo sesso nei suoi pantaloni. L'eccitazione era ancora grandissima, lo sentiva pulsare, ancora durissimo, nell’ angusto spazio dei boxer....sul pavimento dell'autobus i segni evidenti di un orgasmo epocale....voleva vederla in viso, ora. Cosi le prese una mano e con decisione, ma enorme dolcezza, la girò....un viso diabolicamente angelico. Uno sguardo da cerbiatta in calore incastonato in una faccia nobile e dolce. Ciglia lunghissime, occhi splendidi, le gote ancora arrossate da quello che era successo pochi istanti prima......una donna splendida.....un sogno aver fatto quello che avevano fatto con quella donna meravigliosa di cui ignorava ancora il nome. Lui le sorrise, con un misto di imbarazzo e di soddisfazione, "Piacere, >Davide" le disse. "Piacere Tiziana" risposi ma mi uscì con un filo di voce e credo che si accorse del mio imbarazzo misto ad eccitazione. Rimasi a guardare in viso quel ragazzo che mi aveva cambiato la mattina e dopo averlo baciato dolcemente quelle labbra carnose mi voltai di colpo e scesi velocemente dall'autobus lasciando a terra le mie mutandine ancora bagnate tra i suoi piedi. Corsi velocemente via e mi persi tra la molta gente di quella mattina.... TIZIANA e DAVIDE
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
San valentino
Era domenica pomeriggio, ed ero rimasto a casa da solo dopo che mia moglie era uscita con un suo collega di lavoro per fare shopping in centro. La cosa può sembrare strana, ma io e mia moglie abbiamo un rapporto molto intimo e al tempo stesso aperto. Non mi aveva per nulla stupito, quindi, quando appena un paio di settimane prima mi aveva raccontato di Fabio, un suo collega da poco trasferitosi dalla filiale di Firenze in quella di Milano dove appunto lavora Eleonora, mia moglie. Mi aveva raccontato di come Fabio – un bel ragazzo moro sulla trentina -, le avesse messo da subito gli occhi addosso, incurante dell’anello al dito suo e di mia moglie, e di come ultimamente le avance fossero diventate sempre più sfacciate. Dovete sapere che ad Eleonora piace essere ammirata e corteggiata e non potrebbe certo farne mistero con me, che la conosco da oltre 10 anni! Allo stesso modo, a me piace sapere che mia moglie sia ammirata dagli altri uomini e persino corteggiata entro certi limiti. Trovo che sia eccitante e lusinghiero… probabilmente proprio come lei! Ad ogni modo il legame che ci unisce è più forte di un impeto di passione che – per quanto forte e inaspettatamente - può soffiare sulla nostra pelle. Siamo entrambi fatti di carne, di desideri e di emozioni e abbiamo sempre cercato di non limitarci a vicenda, e di vivere in piena armonia e sincerità quelle che in fin dei conti sono emozioni e tentazioni che investono prima o poi ognuno di noi, in qualsiasi coppia. Fisicamente non abbiamo comunque mai dato seguito a nessuna situazione, o almeno io penso che questo valga anche per mia moglie! So che posso fidarmi di lei, come lei sa che può fidarsi di me, proprio perché ci siamo sempre detti tutto, e in fondo, reciprocamente sappiamo che non biasimeremmo l’altro se una volta scivolasse oltre il confine delle parole, degli sguardi e della seduzione. Sapevo che Eleonora aveva accettato di uscire con Fabio per farlo impazzire. E trovavo che la “punizione” per il fatto di volerci provare con mia moglie – che ripeto, ad ogni modo non mi infastidiva di certo, se non per il tentativo goffo e irriverente – fosse la situazione stessa in cui Fabio si era infilato: mia moglie glie l’avrebbe solo fatta annusare e vedere da lontano… nutrendosi contemporaneamente di ogni sua smania, di ogni suo apprezzamento e del suo sguardo ingordo e impertinente sulle sue curve! Ma questo Fabio non poteva certo sospettarlo. Ai suoi occhi c’era una donna sposata che aveva accettato di uscire “di nascosto” con lui un pomeriggio per fare shopping, provare abiti, farsi consigliare sulla lingerie più eccitante ai gusti di un uomo, su una gonna o una maglietta attillati… Io intanto ero a casa, appunto, e un po’ annoiato accesi il computer e mi misi a curiosare su un sito di chat molto frequentato. Quasi subito incrociai il profilo di una ragazza che aveva messo una foto che la ritraeva in una espressione vagamente annoiata. Mi piaceva il taglio dei suoi occhi e quel volto da ragazza della porta accanto così semplice e così amichevole, a dispetto dell’espressione che aveva assunto. Dopo una breve presentazione reciproca, il discorso scivolò rapidamente su di lei, e sul fatto che effettivamente fosse piuttosto annoiata in cerca di qualcosa di stimolante e di nuovo. Io ero in cerca di un flirt virtuale e pensai che forse le cose potevano combinarsi a dovere. Iniziai a lusingarla con qualche complimento sincero sul suo grazioso aspetto fisico, e vinsi le sue iniziali resistenze nel parlare di quello. Poi, proprio come se mi trovassi realmente di fronte a lei, le scrissi inaspettatamente che “le mie labbra si accostano alla tue, ancora serrate, in cerca di un tuo respiro, per poi scivolare calde e socchiuse lungo il disegno del collo, fin sotto il tuo orecchio…”. Irma, questo era il suo nick, si sciolse… e dall’altra parte del monitor, timidamente, mi scrisse che le stava piacendo e voleva che continuassi. Dopo alcuni minuti ci ritrovammo a scrivere delle nostre emozioni, dell’eccitazione che ci stava reciprocamente pervadendo e di tutto quello che ci saremmo fatti l’un l’altra se fossimo stati nudi nello stesso letto, invece che ciascuno nel proprio a distanza di chilometri! Proseguimmo nel flirt fino a non poterci più contenere… ci spogliammo e iniziammo a masturbarci leggendo l’uno dell’altra… fino a venire copiosamente! Niente webcam o foto… solo parole. Meraviglioso. La fantasia e l’eccitazione mentale allo stato puro! Una volta ripresi dall’intenso orgasmo reciproco, tornammo a parlare di noi. Raccontai ad Irma che il giorno dopo, San Valentino, avrei preparato una bella serata di romanticismo e intimità per mia moglie. Non entrai nei dettagli, ma ancora una volta sentivo che l’eccitazione montava dentro di me nel raccontarle di come stavo preparando il dopo serata e del fatto che avrei fatto l’amore con mia moglie; come dicevo non entrai nei dettagli ma mi limitai a dire che avremmo cenato a lume di candela, e poi avremmo passato la notte in modo molto eccitante. Irma sapeva della mia passione nello scrivere racconti erotici, e così mi chiese di scriverle un racconto proprio su quella sera. L’idea mi eccitava, e l’accolsi volentieri. Ecco dunque cosa accadde il giorno dopo, giorno di San Valentino, al rientro dall’ufficio. Era appunto la sera di San Valentino, ed ero rincasato presto dal lavoro per iniziare a preparare la serata con la dovuta calma. Mentre mi facevo la doccia, ripensai a quello che la sera prima mi aveva raccontato Eleonora al rientro dal giro di shopping con il suo collega. Erano andati per negozi prima in Corso Buenos Aires, dove aveva visto un vestito molto sexy sul quale aveva provocantemente chiesto un parere anche a Fabio, e poi in un centro commerciale, per un giro completo dei vari negozi. Mi raccontò di come Fabio non smetteva di guardarle il culo e di fare allusioni e doppi sensi che la lusingavano e la facevano sentire desiderata e un po’ porca! Mi disse che ad un certo punto provò a baciarla, ma Eleonora a quel punto mise le cose in chiaro facendogli capire che per lei era un bel gioco ma che non ci sarebbe mai stata nessuna possibilità di andare oltre. Fabio comunque, molto intelligentemente, accettò godendosi comunque il prosieguo del pomeriggio. Eleonora lo ricompensò, spingendosi un po’ oltre quello che aveva inizialmente previsto. Mi raccontò che ad un certo punto erano entrati in un negozio di intimo per scegliere il completino che avrebbe indossato proprio questa sera per me. Mi disse di come Fabio era visibilmente eccitato, accettando di buon grado l’idea di fare da personal shopper e da suggeritore per lei. Una situazione particolare e molto intrigante, dove comunque ormai aveva capito che oltre non sarebbe potuto andare. Fu così che mia moglie lo invitò a seguirla fino sulla soglia del camerino. Poi entrò da sola, chiuse accuratamente la tendina e si cambiò indossando la lingerie che di qui a poche ore avrei finalmente potuto apprezzare anche io! Eleonora proseguì il suo racconto, descrivendo l’espressione di Fabio, quando lei scostò la tendina e si mostrò mezza nuda in tanga e reggiseno. Il racconto di mia moglie mi aveva eccitato la sera prima, e anche adesso che ci stavo ripensando sotto la doccia, la cosa me lo faceva drizzare in pochi secondi! Eleonora proseguì descrivendomi le sue emozioni, la sottile eccitazione nel percepire quella di Fabio, e di come avesse pensato che non vedeva l’ora di farlo vedere a me quel completo, e di gustarsi l’impetuosa reazione che avrei dimostrato! Mi confessò che questa prima volta, nell’andare così oltre le normali provocazioni, l’aveva eccitata parecchio… le era piaciuto molto farsi guardare mezza nuda da un uomo piacevole ed educato come Fabio. Mi disse che l’eccitazione era cresciuta a tal punto, che temeva che Fabio potesse averla notata… e io sono sicuro che ciò fosse accaduto. Conosco mia moglie, e quando si eccita, non si può non farci caso! Ad ogni modo le dissi che la cosa non mi dispiaceva, anzi… sicuramente si sarà eccitato molto anche lui… a quel punto capii che aveva ancora qualcosa da raccontare… per un istante non sapevo se mi avrebbe raccontato che ci era finita persino a letto, oppure chissà che altro… ero confuso ma eccitato allo stesso tempo… non sapevo neppure io cosa aspettarmi. Eleonora proseguì dicendo che in effetti sa per certo che Fabio si era eccitato… sempre più stordito restai ad ascoltare… e mi raccontò di come il confine si fosse fatto sottile, ma di come fu meraviglioso saperci danzare attorno senza scivolare oltre. Lei si avvicinò a Fabio, lo strinse a se – percependo la durezza del suo membro - gli guardò le labbra, e poi lo baciò stampandogli un timbro di rossetto sulla bocca senza dargli il tempo di reagire. Inebriato dall’abbraccio sensuale e dal bacio inaspettato, Fabio attese impalato fuori dal camerino che mia moglie si rivestisse. Poi tornarono alla macchina e lui la riaccompagnò da me. Dal canto mio raccontai ad Eleonora del mio flirt virtuale con Irma, non scesi troppo nei particolari anche se lei si mostrava curiosa ed eccitata. Le raccontai comunque di come ci eravamo stuzzicati con le parole, senza foto o webcam, e di come fu bello venire copiosamente liberando la propria fantasia senza più controllo. Anche Eleonora aveva fatto diverse volte sesso virtuale e ci piaceva eccitarci a vicenda raccontando le nostre avventure erotiche, vissute con la mente e godute fino all’orgasmo. Era anche un modo per scambiare le nostre fantasie erotiche, e forse per arricchire le nostre esperienze e le nostre voglie, pur senza fisicamente sfiorare un altro corpo al di fuori del proprio. Il sesso virtuale era comunque un gioco libero e accettato per entrambi. Io avevo finito di lavarmi, e stavo ancora distrattamente pensando al racconto di mia moglie e alle sensazioni di cui mi aveva parlato. Queste sono emozioni che vale la pena di vivere! E fui contento che Eleonora l’avesse saputa vivere al meglio, godendosi il momento proprio come il suo istinto le aveva suggerito. Mi misi a cucinare il pesce al forno, stappai il vino e preparai la tavola apparecchiandola con la massima cura ad ogni dettaglio: le candele colorate ben collocate lungo gli spazi lasciati liberi dai piatti, i bicchieri e le spezie. Abbassai le luci della sala e scelsi una musica d’ambiente vagamente jazz come sottofondo… era tutto perfetto! Mancava solo Eleonora. Di lì a qualche minuto sarebbe arrivata, e ne approfittai per controllare di essere perfetto anche io: capello corto e ben pettinato, camicia a righe verticali bianca e grigia, pantaloni scuri e scarpe nere eleganti. Controllai che le forme del mio sedere fossero adeguatamente messe in risalto e che la camicia non facesse pieghe strane. Appena il tempo di compiacermi con me stesso per l’ottima organizzazione del tutto, quando ecco le chiavi di Eleonora nella toppa. Tlack! Tlack! “Ciao Amoooree! Che buon profumino…! Allora è vero che questa sera cucinavi tu!” – mi salutò con la consueta voce dolce e piena. “Certo Ele! Lo sai che in queste occasioni do sempre il meglio di me!” “Aspetta a dirlo che la serata è lunga!” scherzò Eleonora. Poi mi raggiunse in cucina dove stavo prendendo le tartine di antipasto da portare a tavola. Mi baciò sulle labbra con il consueto piccolo saltino in punta di piedi, e mi sorrise per la felicità di cominciare finalmente la serata fra noi. Ci spostammo rapidamente in sala, e ci accingemmo a mangiare parlando inizialmente di alcuni aneddoti divertenti capitatici durante la giornata. Eleonora gradiva tutto quello che avevo preparato per lei, e il discorso deviò su alcuni accorgimenti che avevo studiato per preparare al meglio questo o quel dettaglio… poi parlammo di molto altro ancora, scherzammo e ridemmo parecchio. Le luci delle candele illuminavano il suo viso accarezzandolo con ombre delicate, il mio sguardo si perdeva nei suoi occhi azzurri e vivaci, durante i suoi racconti e non potevo fare a meno di ammirare la sua bellezza sempre e comunque, ancora dopo tutti questi anni che stavamo insieme. Eleonora non è una vamp, o una modella, ma è una donna che mi piace moltissimo, con ogni sua magnifica imperfezione. E il vestito che aveva comprato con Fabio il giorno prima le donava davvero! Un tubino nero che le arrivava abbondantemente sopra al ginocchio, che le disegnava i fianchi in modo particolarmente sensuale, risalendo – aprendosi in modo sbarazzino – sul suo seno generoso e abbondante. “Non guardarmi le tette mentre parlo!!” sorrise lei mentre mi sorprese a distrarmi vagamente dal suo discorso. “Tesoro, complimenti per la scelta dell’abito… “, “Ho capito che era quello giusto quando Fabio non è riuscito a scollarmi gli occhi dal seno e dal culo per tutto il tempo che l’ho indossato nel negozio!”… mi stuzzicò lei, sapendo che questo dettaglio avrebbe fatto scaldare i motori… La cena ormai volgeva al termine ed eravamo arrivati al digestivo, con due bicchieri abbondanti di un ottimo Rum d’annata fra le nostre mani. E i motori in effetti avevano proprio iniziato a scaldarsi! Persino la musica si era adeguata al nuovo contesto ed ora la play list prevedeva canzoni degli Enigma, Enya e altra musica sensuale e coinvolgente. Bevemmo ancora un poco, stuzzicandoci a vicenda sui nostri corpi e su come i vestiti che avevamo scelto accendevano le fantasie reciproche. Poi mi avvicinai alle sue labbra, e come descrissi in chat ad Irma che l’avrei baciata, baciai Eleonora. Sfiorai le sue labbra socchiuse, morbide e lievemente inarcate lasciando poi scivolare il mio respiro sulla sua pelle, verso il collo e poi fin dietro l’orecchio, là dove il mio respiro più profondo si fondeva armoniosamente con il suo sospiro più caldo. Poi scesi di nuovo a baciarla sulle labbra dischiuse, con passione, esplorando con sempre rinnovato stupore e piacere quella sua bocca morbida e accogliente, capace ogni volta di trasportarmi in nuovi angoli della mia fantasia. La baciavo e la immaginavo nuda nel letto in tutte le posizioni in cui avevamo fatto l’amore, sentivo la sua pelle scaldarsi sotto le mie dita, fremere alle mie carezze. Il suo corpo iniziava a vibrare, esattamente come il mio, che all’unisono sentiva crescere l’eccitazione. Eleonora aveva capito che la stavo baciando come nella situazione che le avevo raccontato della chat con Irma, e la cosa la eccitava incredibilmente. Godeva nell’essere lei, l’incarnazione reale delle mie fantasie erotiche e ogni singola vibrazione di questa idea, la pervadeva amplificandosi in ogni fibra della sua eccitazione, in ogni zona erogena del suo corpo. Le mie mani erano dietro la sua nuca, in un gesto romantico che accompagnava il nostro bacio passionale e fra le sue coscie, a spingere l’emozione oltre il confine della decenza e della pudicità. La ripensai in lingerie mentre baciava Fabio, e volli vederla per proseguire ciò che loro si negarono. “Spogliati per me” le sussurrai in un orecchio, e poi mi scostai sedendomi nuovamente sulla mia sedia a due passi da lei. Eleonora si alzò in piedi, mettendo una gamba sulla sua sedia, divaricando lievemente le gambe per mostrarmi nella penombra ciò che ancora restava comunque invisibile… si aprì la zip dietro le scapole mentre si avvicinava a me, guardandomi negli occhi, sui pettorali e in mezzo alle gambe. Giunta ad un passo si fermò voltandosi e mostrandomi la schiena nuda leggermente imperlata del suo sudore, spinse il suo culo sulla mi faccia, scatenando le mie mai sul suo corpo, le sue cosce e i suoi seni ancora imprigionati fra le pieghe del vestito. Dunque si alzò e mettendo una gamba affinaco a me, sulla mia sedia, iniziò a sfilarsi lentamente il vestito, fino a restare in tanga e reggiseno. Una visione memorabile! Un tanga dal triangolino microscopico le copriva appena il sesso, mentre il filo che scorreva in mezzo alle cosce, alle natiche, fino a ricondursi al tessuto appena sopra l’osso sacro lasciava intravedere le grandi labbra della sua vagina, decisamente bagnate dal suo piacere e dalla sua eccitazione! Se quella fu la visione che ebbe Fabio, beh… devo dire che ebbe un grande autocontrollo per non allungare le mani e spingersi oltre, durante il loro bacio schioccato. Ma non era tutto! Il reggiseno, di cotone bianco e sottile come gli slip, sosteneva la sua carne in modo superbo, in una forma femminile e sensuale che avrebbe fatto perdere la testa a qualsiasi uomo! I suoi capezzoli spingevano in modo evidente sul tessuto e rendevano la cosa ancora più eccitante! Sentivo il pene iniziare a tirare con vigore nei pantaloni, e i nostri corpi infiammarsi di piacere. Mi alzai, ed iniziai a mia volta uno spogliarello per lei, slacciandomi lentamente la camicia, lasciandola poi aperta senza levarla in modo da lasciar intravvedere il mio corpo, senza però darne una visione definitiva. Poi mi sbottonai i pantaloni e seguendo il ritmo dell’erotica musica in sottofondo, nella luce soffusa della stanza iniziai ad avvicinarmi a lei mentre giocavo con la vita dei pantaloni a farla scendere e risalire di qualche centimetro, lasciando probabilmente intravvedere la punta del mio pene ormai completamente duro e drizzato, che faceva capolino oltre i miei boxer di cotone nero attillato. Una volta arrivato a un passo da lei, la spinsi sul divano, lasciando che si abbandonasse in lingerie a gambe e braccia aperte sotto di me. Poi mi sfilai i pantaloni rimanendo in boxer e camicia sbottonata. Il tessuto elasticizzato dei boxer lasciava intuire tutte le forme e le linee del mio pene eretto che in parte trabordava mostrandosi senza ulteriori costrizioni agli occhi avidi del suo sapore, a mia moglie. Mi girai, ed iniziai a sfilarmi i boxer attillati, facendo in modo che le forme del mio culo che sapevo piacere in modo particolare ad Eleonora, fossero messe ben in risalto dalla luce che proveniva di taglio. Eleonora non resistette e mi diede un piccolo morso su una chiappa! “Questa sera ti mangio!” mi disse… Io mi voltai lasciando sfilare a terra i boxer, e restando con l’uccello completamente nudo e dritto a pochi centimetri dal suo volto. “Allora inizia a ingoiarne un po’, cara mogliettina affamata di cazzo!”. Non se lo fece ripetere due volte! E poi sapevo che quando la situazione si faceva più erotica, lei adorava il linguaggio scurrile. Appoggiò le labbra sulla cappella inspirando profondamente dal naso, per goderne dell’odore. Lo leccò con lente e ampie lappate per eccitarsi con il suo sapore. Mi guardò negli occhi, e poi lo affondò fino in gola facendomi mugulare di piacere. Iniziò a succhiarmelo con ingordigia, spingendoselo sempre più a fondo in bocca. Lo aveva visto fare in un film porno che avevamo guardato insieme qualche tempo prima, e le piaceva da impazzire provare ad ingoiarlo fino alle palle come quella del film che tanti cazzi in bocca aveva preso da non soffrire neppure 20 centimetri abbondanti che le solleticavano l’ugola! Mia moglie non era così esperta… e quindi un po’ di fastidio se lo provocava… ma faceva tutto lei, e sono sicuro che fosse un fastidio strano, misto ad un piacere perverso di prenderlo in gola fino in fondo, per dominarlo. Continuò ancora per qualche momento, poi se lo tolse di bocca ed iniziò a leccarmi voluttuosamente le palle. Io stavo superando tutti i limiti di eccitazione, e faticavo a trattenermi dall’esploderle in faccia tutto il mio piacere. Riuscii a trattenermi, ma dovetti scostarmi da lei… a quel punto iniziai io a prendermi cura di lei. Mi inginocchiai, ed iniziai a leccarle l’interno delle cosce spingendomi lentamente sempre più vicino alle sue grandi labbra che ormai avevano completamente ingoiato il sottile filo del tanga. Sentivo il suo odore vicino, inebriante, che permeava ogni poro del mio corpo. Volevo unirmi in un solo corpo con lei, ma non era ancora arrivato il mento perfetto! Così iniziai a leccarle la fica a cominciare proprio dalle sue grandi labbra. Le mie mani intanto avevano sollevato il reggiseno e la stavano massaggiando selvaggiamente le tette. Eleonora stava bollendo di piacere… sudava più di me e ansimava come una femmina in calore senza più inibizioni! Mi spinse la faccia ancora più forte in mezzo alle sue cosce, sul suo sesso fradicio e turgido di piacere. Scostai il filo del tanga e affondai la lingua la in mezzo, mentre con una mano avevo preso a massaggiarle un capezzolo e con l’altra il monte di venere… si stava dimenando come un troia in preda ai primi spasmi dell’orgasmo! E io godevo nel sentirla completamente abbandonata sotto di me! Allora la presi, e la portai in braccio in camera da letto, dove avevo allestito un paio di sorprese per lei… “Fottimi, cazzo, fottimi porco!!” mi implorava di essere scopata, l’infuocata mogliettina! Lo sapevo che l’avevo portata al suo limite… ma mi guardai bene dall’obbedire subito ai suoi ordini. E mentre lei mi chiedeva di scoparla “come fosse una vacca”, io trafficavo in un cassetto… mi voltai e vidi che mentre implorava il mio cazzo su di lei e dentro di lei, aveva preso a masturbarsi perché non ce la faceva più e voleva esplodere in un grandioso orgasmo liberatorio. Mugulava e mogugnava di piacere, e io mi misi sopra di lei spostandole le mani da là sotto… e legandole delicatamente con un foulard di seta alla ringhiera del letto. Lei naturalmente lasciò fare, guardandomi vogliosa provando a provocarmi leccandosi le labbra ed ansimando di piacere. Resistetti anche io dal penetrarla vigorosamente, e continuai nel mio piano. La bendai. E la lasciai riposare un attimo, semplicemente palpando il suo corpo in zone meno erogene ma in modo assai erotico… “Cosa vuole fare quel porco di mio marito?” disse con un tono dolce ed incuriosito… “Questa sera voglio farti godere come una regina. Sarai la mia troia e la mia regina…”. Così presi dell’olio per il corpo che avevo lasciato sul calorifero, e quasi bollente iniziai a versarlo su di lei. Iniziai a versarne qualche goccia sulla pancia, ed Eleonora apprezzò tornando a mugugnare… poi altre gocce sul capezzolo destro… che divenne duro in pochi istanti, e ancora altre poche gocce inaspettatamente sulle cosce, che scivolavano delicatamente verso l’interno, e poi ancora sul monte di venere e infine di nuovo sull’altro capezzolo… Quando versai l’ultima goccia sull’altro capezzolo, quasi venne! Ma non era ancora il momento, era solo in estasi, ma non aveva ancora raggiunto l’orgasmo! Come me, del resto, che mi stavo assaporando tutto il suo piacere e la sua eccitazione. Iniziai a massaggiarla e a cospargere lungo tutto il suo corpo l’olio versato su di lei. Sulle braccia, sui polsi, sulle mani… massaggiandola, e soffermandomi qualche volta a baciarla bendata, sorprendendola e facendole spalancare la bocca ingorda di me, ogni volta. Poi i piedi, le caviglie, risalendo lungo i polpacci e le cosce… con movimenti lenti e circolari... fermandomi prima di arrivare proprio a contatto con le labbra della fica. Poi di nuovo le splamai l’olio sulla pancia e sui seni, di nuovo provocandole quasi un orgasmo che non si liberò solo perché evitai di sfiorarla fra le gambe. Poi le liberai un mano, e le diedi la bottiglietta dell’olio… e lei capì subito cosa doveva fare: iniziò a spalmarlo su di me, ormai completamente nudo come lei, cercando alla cieca i miei pettorali, il mio ventre, le mani, le cosce e infine il mio pene. Di nuovo la legai e poi mi sdraiai su di lei, lasciando che in nostri corpi scivolassero l’uno sull’altro strofinando ogni parte dell’uno sull’altra… mentre il mio pene le dava piacere sfregando sui suoi capezzoli, gli odori dell’uno e dell’altro si mescolavano in aromi erotici mai sperimentati. Presi dell’altro olio, e ne versai abbondante sulle grandi labbra e sulla mia mano… quasi non c’era più attrito e resistenza fra la nostra pelle… e la mia mano scivolava fradicia di lei e di olio fra la sua fica e in mezzo alle natiche. Le sollevai il culo, mettendola a gambe all’aria, ancora legata al letto e in completa balia di me! Affondai la mano fra le natiche, spalmandole a tre e poi a 4 dita l’olio sul buco del culo! Era tornata a dimenarsi dal piacere, e ora mi stava coprendo di parole sconce chiedendo di farla sentire la sua troia, di scoparla, di farla impazzire, mi diceva che ero il suo porco, che era da quando era in giro con Fabio che aveva la fica bollente e che non vedeva l’ora di essere finalmente scopata da me! Mi invocava, e mi chiedeva di essere cavalcata selvaggiamente! Io rispondevo alle sue provocazioni con parole altrettanto sporche e provocanti… la chiamavo troia, scrofa, facevo apprezzamenti sulla sua fica divaricata e sul suo culo alla mia mercè… Non ci eravamo mai spinti così in là… e persino lei che non voleva essere toccata nell’ano, ormai era letteralmente impazzita e si stava facendo fare di tutto. Provai a penetrarle il culetto con un dito, ma non volle comunque… scostandomi delicatamente la mano. Ma le piaceva di brutto, finalmente, che glie lo massaggiassi da fuori con le dita, e persino strusciandoci il cazzo contro. Io stavo per esplodere e non sapevo più neppure come trattenermi! Presi l’altro giocattolo acquistato poche ore prima per la prima volta proprio per questa occasione, e glie lo infilai nella fica mentre aveva ancora il culo rivolto verso l’alto con le gambe per arie sorrette dalle mie spalle. Era bendata e non si aspettava che potesse essere penetrata in quella posizione! Non avevamo mai usato vibratori o cose simili, quindi restò totalmente spiazzata ma proprio per questo ancora più eccitata di prima. “Sei un porco schifoso!! Mi scopi col cazzo di gomma!! Sei un maiale!!! Ma quando cazzo l’hai preso??”. Era una furia scatenata… e quasi mi stavo preoccupando!! “Se vuoi…” abbozzai… “Non ci pensare neppure!” mi interruppe lei, “lascialo lì dov’è e spingilo per bene dentro che mi stai facendo impazzire!! Fammi godere cazzo, fammi godere…! Scopami in bocca porco !!”. Era legata ma ora era lei ad aver preso in mano le redini del gioco! Così l’assecondai, e mentre il cazzo di gomma le vibrava a tutto andare nella fica, io mi misi sopra di lei e presi a scoparla in bocca mentre lei iniziava a godere! Era legata e non poteva dimenarsi troppo, ma sentivo che stava per raggiungere un orgasmo potentissimo… e pure io non ero da meno! Ad un certo punto, godette a tal punto che pure con il mio uccello che le riempiva la bocca, quasi riuscì a gridare tutto il suo piacere… e proprio in quel momento anche io esplosi tutto il mio orgasmo nella sua bocca assetata del mio seme. Gridai, e mi dimenai sopra di lei, mentre ancora anche lei stava finendo di venire… Quando ogni stilla del nostro piacere fu esaurita, la liberai e ci abbracciammo in un bacio d’amore puro e profondo.
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13 anni fa
erotic3mind255232,
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Ultima visita: 4 anni fa
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Cara,questo è il mio regalo per te
Sono un dipendente statale ma da buon Italiano,mi occupo di un secondo lavoro,quello del massaggiatore(affine al mio lavoro da dipendente)il quale mi da molte soddisfazioni per lo scambio diretto di sensazioni che il corpo emana. Qui comincia il mio racconto. Circa dieci anni fa, non avevo la possibilità economica di aprire uno studio dove poter svolgere la mia professione di massaggiatore(avevo bisogno anche di farmi conoscere come tale),cominciai a farmi pubblicità attraverso dei volantini che personalmente imbucavo nella posta dei condomini. Le richieste di lavoro non tardarono ad arrivare,visto che i clienti soprattutto di sesso femminile preferivano farsi massaggiare in un ambiente discreto quale la loro casa. Con questa mia attività domiciliare gli affari andavano a gonfie vele soprattutto nel periodo primaverile, fase di preparazione fisica per le donne alla prova costume in prossimità dell’estate. Ormai la mia seconda attività era avviata alla grande e non pensavo più ad aprire uno studio privato visto che il lavoro a domicilio era più piacevole e discreto. Non nego che durante questi anni durante le sedute domiciliari,alcune signore,sotto loro richiesta hanno voluto approfondire l’intensità del massaggio chiedendomi non solo l’uso delle mie mani ma anche del mio corpo. A fine marzo 2010,in prossimità delle feste Pasquali,vengo contattato telefonicamente da un uomo,il quale espresse il desiderio di incontrarmi privatamente in un Bar per propormi un lavoro che dovevo svolgere. Dopo aver precisato tutto quanto per l’appuntamento, il giorno successivo ci incontrammo nel Bar che lui mi aveva indicato,mi riconobbe subito visto le precise indicazioni che gli avevo fornito del mio vestiario. Io ero seduto ad un tavolino un po’ più appartato e lui prese posto di fronte a me ed era visibilmente imbarazzato(pensai tra me e me, vuoi vedere che mi chiede una prestazione sessuale? (Non fu cosi). Chiedemmo un aperitivo per rompere il ghiaccio, mi presentai, lui si presentò con il nome di Massimo,gli elencai i tipi di massaggio che effettuavo,dopo di che lui mi disse che intendeva fare una sorpresa alla moglie, quella di regalargli un massaggio total body ma che lui doveva essere presente nel vedere la moglie massaggiata perche lo eccitava . La richiesta mi fece incuriosire molto, accettai e gli dissi cosa doveva fare prima del mio arrivo, la cosa più importante gli spiegai era quella di creare un ambiente adatto al massaggio,la stanza dove avveniva, doveva essere ben riscaldata, luci soffuse,pochi mobili intorno e la moglie prima di ricevere il massaggio doveva effettuare un bel bagno caldo in modo da preparare il corpo a ricevere le fragranze degli oli che la pelle avrebbe assorbito. L’incontro doveva avvenire il giorno di pasquetta visto che non avevano organizzato nulla e rimanevano da soli in casa,gli precisai che per tale giorno la tariffa sarebbe raddoppiata perche festivo,lui accetto senza battere ciglio, la cosa lo eccitava. Ci salutammo dicendoci che ci saremmo sentiti telefonicamente il giorno di Pasqua per confermare l’appuntamento . Il giorno di Pasqua ci sentimmo telefonicamente ,facendoci anche gli auguri e lui confermo l’appuntamento alle dieci del giorno successivo,confidandomi che non era più nella pelle per quanto doveva avvenire. Gli chiesi se aveva accennato qualcosa alla moglie e lui mi rispose dicendomi che alla moglie aveva detto che sarebbe arrivato un ospite che le avrebbe fatto una bella sorpresa. Come d’accordo il giorno successivo mi presentai alle dieci all’appuntamento,bussai al citofono e mi rispose Massimo invitandomi a salire al secondo piano,con me portavo un borsone dove vi era tutta l’attrezzatura per effettuare il mio lavoro,Massimo mi aspettava già sull’uscio della porta dicendomi che la moglie era ancora in bagno. Entrai,mi fece accomodare in un ampio salone e notai che Massimo aveva rispettato alla lettera le mie indicazioni,ambiente ben riscaldato,aveva posizionato delle lampade dove l’intensità della luce poteva essere regolata e al centro del salone c’era un grande tappeto persiano che dava più calore all’ambiente. Nell’attesa che la moglie uscisse dal bagno,Massimo tutto elettrizzato mi chiese di bere qualcosa insieme a lui ,mi offri del cognac che accettai volentieri e gli chiesi se era pronto ,lui mi confido che aveva posizionato anche una telecamera nascosta che avrebbe ripreso tutto e mi chiese se io avevo dei problemi nel farmi riprendere mentre massaggiavo sua moglie,perche il suo desiderio era quello di vedere sua moglie fare sesso con un altro uomo, a tale confidenza mi eccitai anche io e chiesi a Massimo se già avevano avuto esperienze del genere,lui mi disse che durante i rapporti sessuali con la moglie gli aveva accennato le sue fantasie,quella di vederla fare sesso con un altro uomo e che lei si eccitava tantissimo all’idea ma rimaneva soltanto una fantasia sessuale ed era per questo che aveva ingaggiato me per vedere se la sua donna si sbloccava. Dopo circa un quarto d’ora di attesa , si presento la moglie di Massimo,ancora in accappatoio, fu sorpresa nel vedermi perche non si aspettava la mia presenza a quell’ora del mattino visto che Massimo aveva mentito sull’ora dell’appuntamento che doveva avvenire circa due ore dopo,lui si appresto a presentarla dicendomi questa e Marta,una donna di statura media,mora con i capelli avvolti nell’ asciugamano che gli davano un non so che di orientale,un bel seno non grande ma ben fatto,era davvero una bella donna,ma Marta era visibilmente contrariata verso il marito perche non voleva conoscere il nuovo ospite in quello stato. Massimo si affretto a spiegargli che la sorpresa era proprio nel fatto di farla trovare in accappatoio e che il suo regalo consisteva in un massaggio rilassante che io avrei dovuto fargli, al che Marta si rivolse bruscamente verso Massimo dicendogli che non sarebbe stata disposta a farsi massaggiare da una persona conosciuta appena da qualche minuto scusandosi verso di me per tali affermazioni,ma era la verità. Io al quel punto mi alzai per andare via ma Massimo mi blocco dicendo a Marta che per tutta la durata del massaggio sarebbe stato presente anche lui,Marta ancora un poco titubante ma poi quando guardò negli occhi di Massimo e questi gli strizzo l’occhio facendogli capire che la cosa avrebbe fatto piacere anche a lui lei accetto di farsi massaggiare,mi chiese cosa doveva fare ed io prontamente gli dissi che si doveva solo rilassare e sentire il suo corpo avvolto dalle mie mani per trarne il massimo rilassamento. Posizionai il materassino sul tappeto al centro del salone .ci appoggiai sopra un telo di cotone verde,feci abbassare le luci e la invitai a togliersi l’accappatoio e a sdraiarsi in posizione prona in modo che avrei iniziato il massaggio dalla schiena. Marta si tolse l’accappatoio e mostro uno splendido corpo,i seni entravano in una coppa di champagne,il ventre era piatto,due fianchi che armonizzavano tutto il corpo,le gambe affusolate ma leggermente muscolose che si attaccavano ad un culo ben sodo,indossava un perizoma che una volta stesa iniziai a sfilarlo ma Marta mi blocco subito al che Massimo ancora una volta la tranquillizzo dicendogli che non c’erano problemi e che il massaggio stando completamente nuda sarebbe stato più efficace,quindi io prosegui nello sfilare il perizoma e vidi la sua figa che era totalmente rasata con le piccole labbra sporgenti e carnose che mi fecero drizzare subito l’uccello. Massimo si posizionò in modo da godersi tutta la scena e ogni particolare del massaggio,io mi posizionai dietro la testa di Marta e comincia a spandere delicatamente l’olio dalla schiena alle gambe,Marta era ancora rigida sotto le mie mani ma la rassicurai che presto si sarebbe rilassata. Iniziai a massaggiarle la schiena,dove mi soffermai un pò di più proprio per farla rilassare e vidi che la tensione stava svanendo in Marta rilassandosi completamente sotto le mie mani,dicendomi che la cosa incominciava ad essere molto piacevole,mi spostai velocemente ai suoi piedi e ripresi a massaggiarla salendo lentamente su per i polpacci, le divaricai leggermente le gambe e le mie mani arrivarono all’ interno delle cosce dove lei incomincio a muoversi lentamente e di tanto in tanto si sentiva un piccolo mugolio di piacere,la sua figa era tutta fradicia di umori tanto che il telo verde sotto di lei era già bagnato, mi spostai ancora,verso i fianchi di Marta e cominciai a massaggiare il culo,facendo aprire e chiudere le natiche tanto che la figa anch’essa si apriva e chiudeva provocando un rumore piacevole tanto che era bagnata. Massimo si stava godendo tutto lo spettacolo e tiro fuori il cazzo dai pantaloni e si comincio a segare, facendomi segno che era arrivato il momento di far girare Marta in posizione supina mentre lui avrebbe continuato a segarsi, invitai Marta a girarsi ,vide che Massimo si stava segando e si rivolse verso di me e vide che sotto la tuta avevo il cazzo duro come il marmo,al che Massimo gli disse, cara questo è il mio vero regalo per te,lei allora con gli occhi pieni di eccitazione mi accarezzo la patta con una mano e con l’altra comincio a masturbarsi,mi abbassai i pantaloni della tuta dove il mio cazzo si presentò in tutta la sua virilità e lei subito affondo la sua bocca sulla mia cappella andando su e giù lubrificando il cazzo con la saliva e con la sua lingua faceva da mulinello sulla mia cappella,io mi ritrassi ad un certo punto,ero cosi eccitato dalla situazione che non volevo arrivare subito,lei mi fece stendere giù e si mise a cavalcioni su di me,si apri la figa e la fece scivolare su mio cazzo che fu risucchiato e senti il mio uccello che le sbatteva contro l’utero mentre lei si dimenava,Massimo da dietro le stava leccando il buco del culo,e quando fu ben lubrificato prese il mio cazzo in mano e lo diresse verso il culo di Marta ma lei si alzo di scatto e si posiziono con la figa aperta davanti a lui e si appoggio con il culo sul mio cazzo facendolo scomparire lentamente nel suo ventre cosi facendo offriva il massimo dello spettacolo al marito,mi stava scopando prendendolo tutto nel culo ma all’improvviso si tolse e se lo infilo in figa dicendomi … ora … vienimi dentro …. allaga la mia figa bollente col il tuo sperma,non ci fu bisogno di ripetere la frase che il mio cazzo già stava eruttando un fiume di sperma e lei si alzo dal mio cazzo facendomi colare tutti i suoi umori sul ventre che lei si appresto ad asciugare con la lingua e con la bocca ancora sporca dei nostri fluidi si avvicino a Massimo e gli fece un pompino ma bastarono due colpi che Massimo le venne addosso inondando le sue tette di sperma. Marta e Massimo erano soddisfatti come lo ero anch’io visto che era una nuova emozione per me,ci ricomponemmo tutti e tre ,Marta torno in bagno per farsi una doccia ed io e Massimo restammo ancora un poco a chiacchierare sulle nostre emozioni e di ciò che avevamo provato,Quando Marta ebbe finito in bagno,ritorno nel salone Baciando prima Massimo e poi me sulle labbra dicendomi che il regalo le era piaciuto tantissimo e che la cosa si sarebbe ripetuta più spesso.
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13 anni fa
Panchy, 41
Ultima visita: 10 anni fa -
Prova d'amore
Ti sentivo dentro. Stantuffavi a più non posso. Il tuo pistone mi sventrava l'addome. Fino a sentirmi male. Avrei voluto che mi attraversassi tutto, risalendomi dentro, fino alla bocca. Lo sfintere, superato con forza, ormai non esisteva più. Ero tutto un buco profondo che si stringeva lungo il tuo ferro rovente. Bruciava, ma io non l'avvertivo come dolore, ma come piacere infinito. Era il tuo desiderio che si versava nelle mie vene; era il mio che succhiava il tuo seme. Avvertivo il sudore del tuo corpo che si asciugava sul mio dorso. E aderivo a te, sempre più, come una cagna in calore che non può sfilare più il sesso di chi la sta penetrando. Entrambi mugoliamo. Si divincolano, le due bestie, ma restano avvinghiate sempre più intimamente: troppo grosso, incastrato il suo sesso, non si svelle più dalle viscere. Vorrei che non uscissi più da me! Il mio tubercolo, ben vigoroso durante il petting, si ergeva, turgido, arabescato con le sue vene azzurrine che pulsavano lungo il tronco; ora sbatte, inutile, contro le colonne delle mie gambe prone sui ginocchi che ci sostengono, prono io sul letto per accoglerti meglio, per soddisfare le tue...e le mie voglie. Allungato, il batacchio si stordisce contro le pareti delle mie cosce. Sento che vorrebbe anche lui una porzione di cielo in cui spaziare, la testa sconsolatamente umilata verso il basso. E sbava, sbava a più non posso. Catinelle di liquido colloso che colano lungo le cosce. Non posso prenderlo in mano per soddisfarlo; le mie sono occupate a sostenere in alto il fusto del cannone in modo che il tuo obice possa colpire bene, penetrarmi fino all'impossibile; non posso masturbarmelo come vorrei. Finché tu, inverosibilmente infoiato, nella ottenebrata furia del desiderio, mi vieni in soccorso e t'appigli al mio bastone. Lo scrolli sempre più fino all'atto finale. Uno strappo! Il pennone e in tiro, il vento riempie il manicotto, prima svuotato dall'estenuante attesa, continua a tendersi, e si eretizza nella tua mano, mentre il moto perpetuo del tuo pinnacolo espugna il mio essere; ormai sono tuo! Esplosione! Entrambi in unico colpo. Uno due tre volte, quattro, cinque, più lentamente; godiamo il nostro nettare. Tu dentro, io fuori. Verso.. il mio inutile nepente, mentre centellino il tuo, che ingravida il mio sterile ventre. Cadiamo uno sull'altro, ansimando. Spossati restiamo, immobili, mentre il mantice, nell'abbrivio, soffia, squassato dall'eccessivo penare; ansito divenuto rantolo; rallenta alternando il respiro. Un sospiro ci coglie. La bocca sul collo, si avvicina, mi torce, cerca la mia. Le labbra si toccano. Incollati giaciamo, labbra contro labbra. Apro la bocca. Le lingue si tentano, si attorcigliano, si legano accarezzando i palati, fino allo sfinimento! Godiamo di noi stessi, finché c'è dato!
4
0
13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 ore fa -
E' proprio vero che "c’è sempre una prima volta...
Siamo seduti ad un tavolo per un drink… in modo discreto. Ci stiamo conoscendo. Lei, stupendamente sexy, è seduta tra noi due uomini. Tra un sorseggio e l'altro sguardi maliziosi, profondi, che...mi imbarazzano. Non so se è lei che mi mette agitazione con la sua sensualità e la sua reale bellezza esaltata dai suoi 29anni, o sapere che tu sei li …che vedi e percepisci chiaramente ...che sto impazzendo di desiderio per tua moglie. Immagino però la cosa piaccia anche a te, anzi ti eccita, del resto sei tu che hai organizzato l’incontro, ma io non so muovermi è una esperienza nuova per me….questo incontro con voi. Il segnale arriva da lei, sorride e con le mani mi sfiora il ginocchio e la coscia, lo stesso fa a te. Ti guardo per percepire il tuo assenso, mi sorridi… adesso sono cosciente che lo vuoi anche tu. Mi dai un ulteriore segnale. Le sfiori il seno dal tuo lato e con gli occhi inviti me a fare altrettanto con l'altro seno. La sfioriamo e accarezziamo dolcemente da sopra la camicetta, lei chiude gli occhi e intanto con le mani azzarda di più: arriva a toccarci entrambi l’interno coscia fino in mezzo alle gambe….con fare casuale..ma sensuale. Sicuramente percepisce l’eccitazione dei nostri cazzi e la rende ancora più vogliosa, ce ne accorgiamo perchè si morde leggermente le labbra. I nostri movimenti sono talmente delicati che non creiamo sospetti agli altri che sono presenti nel locale, ma… sei tu che interrompi e dici: andiamo a farci un giro in macchina. Saliamo sulla mia auto, tu davanti, lei dietro: agli occhi di chi ci vede sembriamo degli amici. Sulla strada, senza occhi indiscreti, lei ci accarezza la nuca, i capelli, il collo. Con te azzarda di più: si sporge avanti tra i sedili anteriori e ti tocca il petto, poi ti accarezza in mezzo alle gambe…. con me no...sto guidando , è troppo pericoloso. Percepisco chiaramente la vostra eccitazione, ma anche io non sono da meno. Ti volti verso di lei e la baci appassionatamente intanto che lei ti tocca: che spettacolo. Peccato solo sbirciare perché sto guidando. Adesso le hai slacciato la camicetta e tolto un seno, lo tocchi, lo accarezzi e poi lo baci. Comincio a fremere, te ne accorgi e mi indichi la stradina dove girare. Che bello una piazzola per sostare al sicuro….ma non è un caso…conosci bene il posto me lo avevi già detto al telefono che li si sarebbe stati tranquilli. Sostiamo. Mi inviti a fare quello che tu stai facendo: le stiamo baciando i seni entrambi e lei ti slingua e poi....slingua anche me....eccitanti le sue labbra vogliose e sensuali….la mia fantasia “vola”. Lei inizia a toccare anche me, sta sentendo i nostri membri vogliosi. Mi fai segno di scendere con te e saliamo dietro entrambi con lei: adesso è li in mezzo a noi. Finalmente siamo liberi di poterci toccare, accarezzare., baciare: quanto erotismo, che sensazioni forti. Man mano ci troviamo senza qualche indumento, fino a quando i nostri corpi sono liberi di sentirsi...pelle a pelle. Lei si abbassa sul tuo cazzo con la bocca e intanto con la mano mena il mio. Noi le stiamo mettendo le nostre dita in figa a turno…uno dentro …l’altro sul clito, la sentiamo fremere e bagnarsi...lei comincia a sentirsi la regina del gioco….è quello che vuole. Io e te sappiamo che siamo li perché lei lo vuole…è tutta una sua fantasia…un suo desiderio. Tira su la testa dal tuo cazzo e mi bacia in bocca …vuole farmi sentire il sapore del tuo cazzo, vuole farmi capire cosa mi aspetta…. Si …vuole ricordarmi che come d’accordo l’avrò….ma dovrò prendere anche il tuo cazzo. Non l’ho mai fatto , ma mi eccita pensarlo, ne ho voglia e mi eccita di più sapere che eccita anche lei. Del resto c’è sempre una prima volta. Mentre mi bacia ti sta menando il cazzo, lo vuole mantenere duro…per me. Ci abbassiamo baciandoci verso il tuo membro….siamo a pochi centimetri dal tuo cazzo che sta sempre menando. Lo guarda e mi bacia …è molto eccitata. Mi lascia la bocca e te lo prende in bocca… si ritrae e con lo sguardo mi invita…è tutto mio. Intanto che lo tiene con la mano alla base con l’altra mano mi accompagna dolcemente la faccia verso il tuo cazzo. Ci sono…è li davanti alla mia bocca. Non ci sto a pensare lo prendo in bocca di colpo…mi prendo in bocca tutta la cappella….che sensazione mai provata….bella…mi piace questa sensazione di sentirmi la bocca piena di un sesso maschile. Me lo mando avanti e indietro in bocca e tu muguli…ti piace porcone…e intanto adesso mi prendi tu il cazzo in mano e me lo meni…anche lei ti da una mano. Continuo a leccarti e a prenderlo bene in bocca, sembra lo abbia sempre fatto invece è la prima volta, ma mi viene naturale perché mi piace. Dopo un po… lei mi tira su e mi fa sedere bene sul sedile e invita te a ritornarmi il favore. Me lo prendi in bocca e succhi tu…si vede che lo hai già fatto..mi slingui il cazzo come se tu fossi una donna. E lei mi bacia in bocca. Bello, comincio a non capire bene la situazione e a lasciarmi andare al piacere. Ti lascia fare un po, poi con la mano dolcemente toglie la tua testa dal mio membro ….prende il preservativo che avevamo preparato…me lo infila sul cazzo in tiro e poi mi viene sopra a cavalcioni con la sua figa bagnata e mi prende dentro..tutto di colpo… mentre sono sempre sprofondato nel sedile. Mentre mi monta come una amazzone ti invita… a fare il contorsionista…ti alzi per quel che poi e mi avvicini il cazzo alla bocca e io lo riprendo tutto. Ecco si siamo…è quello che lei mi aveva detto al telefono la prima volta che ci eravamo sentiti….è la sua posizione preferita: lei mi sta scopando in figa ..sopra di me…mi domina… e io sto spompinando il tuo cazzo …il cazzo di suo marito….come fosse lei a ordinarmelo….lei a volerlo. Vuole vederci cosi io che godo dentro di lei, lei che gode su di me, io che ti faccio godere con la mia bocca e intanto con le mani lei ti strizza le palle. Il primo a godere sei tu….mi schizzi in bocca… lo avevo promesso: non toglierò la bocca. Mi hai sborrato in bocca è un sapore strano ma non mi fa schifo…anzi mi eccita. Hai goduto e ti togli adesso lei mi bacia in bocca …vuole sentire il tuo sapore nella mia bocca…me lo risucchia nella sua bocca il tuo seme...questo la eccita ancora di più…ansima forte …aumenta il ritmo della cavalcata sul mio cazzo...sta per godere…gode… sopra di me baciandomi e cavalcandomi….urla…si dimena….bella lei… bellissimo vederla godere cosi…da troia…esalta il mio ego e mi eccita ancora di più. Si toglie da me…mi sfila il condom…me lo prende in bocca ti fa avvicinare e lo fa prendere anche a te in bocca…mi spompinate assieme. Mi sentite ansimare…lo fate sempre più intensamente con la bocca …il pompino al mio cazzo….lo volete sentire che esplode…e lui esplode e vi godo sulla faccia… a tutti e due.Che bello Intanto che mi assaporo la goduria… lei ti bacia. E’ eccitante vedervi cosi ..che godete della mia sborra. Ci sorridiamo…abbiamo goduto tutti e tre come porci…in modo porco. Ci ripuliamo alla belle meglio e ci rivestiamo. Ripartiamo in macchina… lei dice … mica male …concordate uomini? Da rifare….e guai a chi non ci sta…lo metto in castigo….e ride. Rispondiamo di si…altro che se lo rifaremo….magari in un luogo diverso…in modo diverso…sicuramente….in modo ancora più porco. Adesso vi ho lasciati…sto rientrando in auto verso casa. Grazie amico mio…per quel giorno che hai risposto al mio annuncio e mi hai contattato.
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13 anni fa
admin, 75
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Non solo sesso
I gesti irrazionali, i pianti disperati vicinissimi a risa isteriche, la voglia di sorprendere, la voglia di dare e ricevere amore , tutte caratteristiche di una persona passionale e istintiva come me. I lati positivi sono tanti ma anche i negativi non scherzano, sempre alla ricerca di conferme , sempre alla disperata rincorsa di obiettivi ogni giorno più grandi e lontani, altruista e sempre pronta a rimettersi in gioco anche quando si è molto lontani da ogni logica. Questo mio caratteraccio mi ha spesso portato a soffrire e a mettermi in pericolo, per me non esistono mezze misure…. O mi si ama alla follia o mi si odia!... Dopo forti batoste mi sono imposta la tranquillità ancorando la mia vita ad un porto sicuro, qualcuno che forse non ammetterà mai sentimenti, ma che rappresenta una banchina sicura e stabile, che c’è sempre, non per me ma per i miei figli. Lo so, un discorso ipocrita e anche egoista, soprattutto se fatto da una “matta” che per una sensazione sta’ velocemente viaggiando verso……..? Verso cosa? Verso chi? Verso qualcosa/qualcuno che non conosco e che probabilmente si rivelerà come sempre una maschera, una utopia, verso un sogno. Forse solo questo rimarrà, un sogno , un lungo incredibile sogno,ma di quelli che vale la pena fare almeno una volta nella vita, perché nel momento in cui si smette di sognare si smette anche di vivere nel vero senso della parola. Se devo scegliere preferisco un rimorso ad un rimpianto preferisco pentirmi di aver commesso un gesto piuttosto che rimpiangere di non averci provato. Sono una stupida innamorata dell’amore e delle emozioni, del contatto fisico, alla continua ricerca del completamento di me stessa. Alla ricerca di passione, di complicità, di conoscenza, ma anche di amicizia, di ironia, di amore, di gioia di vivere e di donarsi, di baci ma anche di condivisione di pensieri e parole, dell’urlo soffocato di un amplesso ma anche di parole dolci sussurrate in un fil di voce. Chiedo troppo lo so, ma è quello che ho sempre cercato in tutti gli uomini che ho incontrato nel mio cammino e anche quello che so non smetterò mai di cercare. Avrei dovuto restarmene ancorata alla mia banchina, ma non ce la faccio…. È più forte di me…. Solo quando riesco a confrontarmi con qualcuno mi sento viva…. “So resistere a tutto ma non alle tentazioni” disse quel tale…. Così eccomi qui su un treno diretta al mare…. Diretta a lui…. I miei ricordi proseguono paralleli ai binari… Cos’ha quest’uomo di diverso da tanti altri, cosa mi ha tentato del suo messaggio? Forse nulla e forse tutto, non lo so è solo questione di istinto. Abbiamo rimandato il nostro incontro per colpa mia, un periodo pieno di problemi, di impegni e di brevi viaggi all’estero, ma quando ieri mi ha detto che sarebbe partito presto in me è scattato qualcosa. Devo assolutamente vederlo…. Lui non sa nulla, le sorprese sono senz’altro pericolose ma lasciano dentro segni indelebili. Ho voglia di vederlo… di ascoltare dal vivo la sua voce, tenera, dolce, da ragazzino impertinente. Ho preso in mano il telefono e ho prenotato questo viaggio. Sono le 8 di mattina con gli occhiali scuri che mi proteggono e l’ mp3 in tasca inizio questa avventura. Il paesaggio è indecifrabile come quello che mi aspetta, nascosto da una fitta coltre biancastra… dovrebbe essere primavera ma in realtà sembra autunno inoltrato. Un brivido mi percorre la pelle, gelido come l’aria che sferza il metallo del vagone. Da un ora ho lo sguardo perso nella nebbia, la speranza che un raggio di sole benedica questa follia sembra vana. Un odore acre di tabacco mi strappa al mio isolamento costringendomi a guardarmi intorno. Un vecchio, sprezzante del rispetto altrui , si fuma tranquillo la pipa due file più in la. Un vociante gruppo di ragazzi si diverte tra scherzi, musica e giochi, rimpiango la loro spensieratezza e il corpo tonico dei 20 anni ma non li cambierei mai con la mia esperienza nonostante la vita non sia mai stata con me molto tenera. Al mio fianco una buffa signora (deve aver fatto il bagno nel profumo per quanto è forte l’aroma) dorme a bocca spalancata con un enorme cappello di lana rossa calato sugli occhi. Di fronte a me un uomo sui 50 con un notebook sul minuscolo tavolino sembra lavorare. Un ottimo oggetto di studio…. Capelli brizzolati lunghi nascondono le orecchie imperfette, carnagione scura… amante delle lampade o appena tornato da un viaggio tropicale? Abbigliamento formale tipico dell’uomo d’affari o del bancario, unghie curate e limate ad arte… vanitoso! Gli occhiali mi permettono di osservare senza farmi notare…. Lo guardo in viso e mi accorgo che mi lancia occhiate furtive…. Senza volerlo mi sto accarezzando la pelle scoperta del collo e questo non è passato inosservato. Smetto, fingendo di mettere a posto le cuffiette… lui continua ad osservarmi di nascosto mentre con le dita scivola sulla tastiera nera del suo pc come se mi stesse accarezzando. Mi piace molto giocare con le debolezze degli uomini, sono un po’ stronza, non me ne vergogno e mi piace!... So di non essere assolutamente bella ma quello che mi è sempre stato addebitato è una innata femminilità e sensualità. Una volta ho letto, non ricordo dove perché leggo tanto e tutto, che le donne che amano il sesso hanno un “odore” diverso dalle altre a causa dei ferormoni. Chissà se “puzzo” anche io!?!?!? Mi alzo in piedi avvicinandomi a lui, mi tolgo il giaccone permettendogli di osservare il mio abbigliamento e le mie abbondanti e giunoniche forme…. Lui il giaccone lo rimette forse ha freddo!?... La donna seduta al mio fianco si sveglia…. Ops era la moglie, iniziano a parlare, lui mi fa l’occhiolino e si dirige al bagno… avrei dovuto seguirlo? No… mi alzo anch’ io ma mi dirigo dalla parte opposta del vagone, e rimango ad osservare il suo rientro. Dopo 5 minuti torna al posto e si guarda intorno… cerca forse qualcuno? A questo punto posso tornare a sedermi, è qui che lei si accorge di una occhiata furtiva e mi fulmina con lo sguardo…. Peccato, devono scendere mi stavo divertendo!!! Me la ridacchio da sola senza alcun imbarazzo, il giochetto mi ha distratto dal pensiero di cosa sto per fare… di chi sto per incontrare…. Il cuore batte sempre più nervoso, sembro una ragazzina al suo primo appuntamento ma ho 40 anni suonati. Mentre scendo nella piccola stazione la paura e la ragione cercano di prendere il sopravvento e mi fanno guardare gli orari dei treni per rientrare…. Ma poi la mia natura torna a prevalere e mi avvio a vivere il mio sogno. Nei miei programmi avrei dovuto chiamarlo e fargli sentire la voce del capostazione che chiama, ma non mi sento ancora pronta… ho voglia di un po’ di solitudine. Ho prenotato un monolocale in un residence, non voglio lasciare nulla al caso…. Porto la borsa in stanza e mi sistemo metodica tutti gli oggetti personali… La linea per il corpo alla Peonia in bagno… lo spazzolino…. Una spazzola per capelli e poco altro. Non amo molto trucchi pesanti o profumi intensi, se piaci ad un uomo struccata non avrà mai l’incubo di vederti alla mattina appena sveglia!... Preferisco il profumo di un fiore sulla pelle che ricercate e carissime essenze. La stanza è molto bella… l’angolo cottura nascosto da una parete e un piccolo balconcino con colonnine bianche direttamente sul mare… Esco per passeggiare sulla riva del mare è agitato come me … il vento è molto freddo. Amo tantissimo la tranquillità e la bellezza del mare di inverno… quando non è coperto da tappeti umani costretti a vivere toccandosi stretti per conquistare un triangolo di sole. Amo il mare quando le uniche voci che sento sono il mio cuore e il rumore delle onde. Dopo aver respirato profondamente prendo il telefonino e compongo il suo numero….. Suona ma non risponde, probabilmente è al lavoro. Provo un paio di volte ma nulla… la paura mi assale, mando un sms “Ti prego rispondimi”….. Pochi minuti dopo il telefono squilla… è preoccupato…. “cosa succede?”… mi ero preparata mille parole, mille scherzetti, ma non sono riuscita di fronte alla sua voce a giocare…. “sono vicina a te!”… “si dolcissima lo so che mi sei vicina…. “ “sono davvero vicina a te… lo senti il mare? Bagno 32”…. “se è uno scherzo non è divertente…..” “non scherzo….sono al Villa del mare sul lungomare” Riaggancia…. Non so cosa pensare forse mi considera una pazza… forse in realtà ha impegni per cui non riesce a liberarsi… forse sparirà dalla mia vita così come c’è entrato… non importa carpe diem, io ho fatto la mia scelta e non mi pento mai delle mie scelte (o quasi)!… Mi siedo su un pedalò con le cuffiette in testa… Negramaro e Modà cantano di storie impossibili, una lacrima mi riga il viso ma il vento la asciuga in fretta … Mi alzo per fare due passi e girandomi lo vedo li… in fondo alla spiaggia, non si è nemmeno cambiato, la sua divisa da lavoro è inconfondibile e quel viso allibito mi fa un po’ sorridere…. Si avvicina di corsa, gli sorrido, con una mano sfilo dalla tasca un Mon chèrie e glielo allungo…. Mi abbraccia sorridendo…. Le sue braccia forti mi fanno stare bene…. Il cuore mi sembra impazzito ma lo sento in stereofonia per cui ora non è più solo…. Dopo un lungo e tenero abbraccio ci stacchiamo, mi prende la mano e mi accarezza i capelli…. Una bella risata spezza la tensione… “tu sei pazza!” “ ebbene si! Mi hai scoperta!” “ Dove vuoi andare?”… “Un caffè caldo mi ci vorrebbe…. Mi sono alzata presto e fa tanto freddo”….Questi erano gli accordi ed io amo rispettare sempre i programmi … un caffè e poi?.... Mano nella mano ridiamo insieme di questa mia follia… di certo non se la aspettava ma ne sembra contento. Seduti in una caffetteria parliamo con la stessa confidenza di persone che si conoscono da sempre ma allo stesso tempo cercando di conoscersi riassumendo la vita e gli interessi in poche parole… Si nasconde sotto gli occhiali come ho fatto io prima sul treno… è molto distaccato e prudente… mi sta studiando… Chissà cosa gli frulla in quella testa precocemente imbiancata… Non riesco a staccargli gli occhi di dosso… è molto alto, e magro… non posso non notare il grosso orologio. E’ senz’altro troppo grande su un polso così fine… “Guardi già l’ora?” mi sorprende ad osservarlo…. “no” gli rispondo sinceramente facendogli notare quello che stavo pensando… “Sempre con questa storia delle misure!.... Ti meraviglieresti di vedere un uomo magrissimo nudo e di scoprire che è superdotato?” Il paragone mi fa arrossire e ridere divertita… “no in effetti no…. “ “Aha!!! Ti ho beccata!... Li le cose grosse su un magro non stonano eh!?!?” Colpita e affondata… non riesco a rispondergli a tono… rido imbarazzata, di sicuro rossa come un pomodoro e preferisco stare zitta piuttosto che balbettare!... Abbiamo parlato di tutto… è bellissimo trovare un uomo che ama veramente il suo lavoro, quasi tutti infatti lavorano solo per il Dio denaro e finiscono per vivere male ogni giorno della vita ammalandosi anche fisicamente. Lui no… vive il suo lavoro come una missione… una coraggiosa scelta per cui ha rinunciato a tantissimo, lo ascolto affascinata continuando ad osservarlo incantata…. Parliamo di film, di libri, di viaggi, di moto, di auto….. di tutto. è bello condividere con lui passioni e interessi…. Anche se ancora non ho capito se condividiamo anche l’attrazione, e se l’interesse di questi ultimi mesi è rimasto immutato anche faccia a faccia. È importantissima quell’alchimia che solo la pelle trasmette… Quando si sta bene il tempo vola… si è fatta l’una … “cosa hai voglia di fare? Vuoi andare a pranzo?”… “ non mi piacciono molto i luoghi affollati… scegli tu io non conosco la zona…” “ So dove portarti per stare tranquilli ma non vorrei che……” lo interrompo… “ se ti do carta bianca vuol dire che mi fido di te e che non ha importanza dove mi porti…. Se vuoi possiamo rimanere anche al residence “ “no… preferisco casa mia ma ho il frigorifero vuoto dobbiamo fare la spesa…. “ “ok mi piace l’idea… carne o pesce?” “50 e 50 non ho preferenze dipende da chi cucina!” “insieme naturalmente!, così si lavano anche i piatti insieme! Io odio lavare i piatti” ed è assolutamente vero adoro cucinare ma odio lavare i piatti …. Si alza e mi sfiora le labbra con un bacio facendomi rabbrividire…. Arrivati all’auto, una semplice utilitaria (e questo mi sorprende un po’ vista la passione per i motori potenti) mi lascia senza fiato baciandomi con passione… una mano dietro la nuca e una a stringermi in vita… dolce e possente al tempo stesso mi sfiora il collo con le labbra rubandomi un brivido e intreccia le dita ai miei capelli “… hai un buon profumo” la risposta più idiota che vi aspettate da me? “anche tu….” Tanto idiota che lui si mette a ridere di gusto… Ok lo so state pensando a dove è finita la stronza del treno… la pantera malata di sesso…. È ben nascosta ma c’è, ecco perché mi definiscono un incrocio tra una micia e una pantera… braci che covano sotto la cenere…. La sapete no la storia delle acque chete? Ecco quella sono io! Una canzone di Nek dice “sai fare impazzire un uomo con l’innocenza di un pudore che non hai” mi rappresenta a pieno. Solo dopo essere salito in auto si toglie gli occhiali, come se avesse improvvisamente deciso che non ho le scimmie urlatrici in testa e che può farmi vedere il suo specchio per l’anima… Non posso fare a meno di fissarlo negli occhi castani semplici … ma è quello che vedo dentro che mi piace… autoritario, serio, passionale, sicuro e molto affascinante. Il supermercato è il momento più divertente… ridiamo e scherziamo come amici affiatati… mi prende in giro bonariamente e non sa che più mi prende in giro e più gliele farò pagare più tardi…. Discutiamo animatamente giocando per la spesa e ogni tanto ci rubiamo baci … “banane o cetrioli?” mi strizza l’occhio davanti al banco della verdura…. “Per me o per te tesoro?... Boh scegli tu a me va bene tutto! Basta che sia grande e Senza Orologio!” gli sussurro in un orecchio… mi sembra una persona molto riservata e poco incline agli slanci affettuosi in pubblico per cui meglio non esagerare a me personalmente non importa della gente intorno anzi per me in quel market esiste solo lui, ma se non c’è rispetto non c’è rapporto che tenga e visto che non lo conosco ancora bene mi trattengo… già che non riesco a smettere di baciarlo… Non ricordo la strada per casa… continuavo ad osservarlo… le labbra morbide e sottili… da baciare …il naso un po’ alla francese.. i capelli spruzzati di neve morbidamente mossi…. Le gambe lunghe e sottili…. Può un solo sguardo stregarti? Può uno sguardo farti perdere la percezione del tempo e di tutto il resto… prima di conoscerlo avrei giurato di no… avrei giurato di essere la più forte ma ora non ne sono più sicura…. Sono qui ebbra del suo sguardo… in attesa di un suo gesto… di un suo bacio…. Arrivati a casa molla le borse sul pavimento e senza nemmeno accendere la luce mi spinge contro il muro… le sue labbra percorrono il mio collo per unirsi poi alla mia bocca…. Le sue mani convulse accarezzano i miei seni … il suo sesso preme sul mio ventre che si spinge verso di lui…. Ci spogliamo assetati uno dell’altra, il nostro respiro diventa un tutt’uno con la pelle… il desiderio incontrollato si fa strada dentro di noi. Eccolo bussare alla mia porta ed entrare…. In un attimo perdo la percezione di tutto e sento solo la sua virilità dentro…. Mi aggrappo a non so cosa e mi spingo verso di lui che affonda colpi decisi nel mio essere…. Siamo un fiume in piena, chiudo gli occhi e mi abbandono a gemiti senza più controllo… rimaniamo li, spossati , stremati, felici su qualcosa che ho scoperto essere un divano…. Si è abbandonato su di me… “la protezione prima di tutto eh?”gli dico sorridendo…. “ Caxxo scusami non resistevo più!” “ non ti preoccupare ho perso la testa anche io…. La passione e l’istinto non sono amiche della razionalità.” Si sposta da me e apre le finestre lasciando filtrare la luce in un appartamento essenziale e semplice. “Hai fame?” … “non molta…” “cosa dici, ti va se ci viziamo stasera?” mi sembra un ottima idea così avremo tempo per preparare e per goderci questo pomeriggio insieme. “Vado a farmi una doccia … se ti va possiamo farla insieme…. “ mmmmhhh siiii mi piace molto la sensazione dell’acqua che scorre sulla pelle anche se l’essere completamente nuda mi rende vulnerabile visto che odio il mio corpo….. Abbandoniamo i vestiti lungo il breve percorso per la stanza da bagno … senza abbandonare l’uno la bocca dell’altro… le lingue si cercano assetate.. i miei capezzoli umidi dei suoi baci sembrano voler scoppiare turgidi e superbi lo sfidano… Entriamo nella doccia e un getto di acqua fredda inturgidisce la pelle… non posso fare a meno di percorrere tutto il suo corpo accarezzandolo con lo sguardo e con tantissimi leggerissimi baci…. Un corpo perfetto tipico di uno sportivo, un tatuaggio sul braccio sinistro che vedo ma che non mi do il tempo di interpretare…. Sussulta sotto i miei baci… ora l’acqua è calda e molto rilassante. Nessuno dei due dice una parola… scendo con i miei baci al petto… lenta e maliziosa continuo il mio percorso, mi lascia fare guardandomi attento… Mi piace giocare con il suo corpo… mi bagno con i getti dell’acqua la bocca e abbasso ancora il viso diretta al mio obiettivo… Con le mani gli massaggio le gambe, il loro interno, arrivando sempre molto vicino ai gioielli ma senza toccarli non per ora e non con le mani…. Punto gli occhi nei suoi in modo che possa leggervi il piacere che provo… delicatamente gli bacio il sesso teso verso la mia bocca… ora voglio che senta solo il mio respiro fresco a contrasto con l’acqua calda che gli accarezza la schiena…. Sospira e geme… mi prende la testa per guidarmi… per potermi entrare dentro…. Chiudo la le labbra in modo che sia il suo sesso a penetrarle…. Strette intorno alla sua testa gonfia. Scendo quel che basta per prenderlo tutto in bocca e stringo un po’. Con la lingua lo accarezzo e con le mani stringo dolcemente. Il suo respiro si fa un po’ più pesante, mi riempie la bocca con la sua virilità…. Di nuovo rivolgo i miei occhi a lui in modo che possa vedere ogni movimento. Prendo con la bocca un sorso d’acqua che scende tiepida accarezzandoci e torno a farlo entrare nella calda e accogliente alcova. Mi muovo all’inizio lentamente per fargli gustare a fondo ogni movimento , la pressione dell’acqua e della lingua sull’asta ma presto il desiderio si impossessa anche di me ed inizio a succhiare con più intensità… infila le dita tra i miei capelli e mi guida il ritmo che più gli piace…. Mi accorgo che sta per venire… stringo le labbra e succhio dal basso verso l’alto soffermandomi con le labbra intorno al glande…. Mi metto in modo che possa godere nel vederlo tra le mie labbra… e subito dopo mi schizza addosso gemendo tutto il suo piacere…… Si china sulle ginocchia vicino a me e mi abbraccia stretta baciandomi ovunque. Il seguito della doccia è stato un tenerissimo scambio di coccole e carezze. Giochi e carezze anche in cucina e durante la cena… liberi e felici… senza inibizioni senza telefonini, orologi o problemi di alcun genere… guardiamo insieme sul divano Le Iene parlando a due voci di politici corrotti, di ingiustizie, di tutto e di più. Poi ci addormentiamo così, abbracciati. Mi sveglio per la luce dell’alba che entra nella stanza soffusa e calda, tutte le cose sembrano più morbide e rotonde… lo osservo mentre dorme… il suo respiro è lieve, sereno… mi guardo attorno nella stanza che prima non avevo osservato, su un mobile davanti ad uno specchio è appoggiata la sciarpa di seta sua inseparabile compagna durante i viaggi… La prendo avvicinandola al viso… ha il suo profumo me la metto attorno al collo guardando lo specchio mi accorgo che sta fingendo di dormire e mi osserva silenzioso. Maliziosa fingo di non vedere il suo sguardo attento e distolgo subito gli occhi girandomi per tornare vicina al letto …. Non voglio “svegliarlo”, non ancora, mi piace giocare, ma non posso fare a meno di accarezzarlo…. Il profumo della sua pelle è eccitante mi ricorda momenti stupendi da poco vissuti…. Mentre i miei occhi accarezzano tutta la sua pelle inciampano nella vistosa eccitazione. Vorrei farlo godere di ogni carezza lieve che le mie labbra possono regalargli… vorrei farlo bruciare di passione… intreccio le mie dita con le sue sorridendo mentre mi metto sopra… occhi negli occhi ora aperti senza bisogno di alcuna parola…. Lenta … scorro con le labbra la sua pelle nuda mentre i miei seni lo sfiorano delicatamente… arrivata al pube lo copro di teneri baci per risvegliare completamente l’oggetto del mio desiderio… anche se non ha bisogno di alcun aiuto per risvegliarsi… svetta pronto in tutto il suo turgore. Il suo respiro si fa più veloce e tiene gli occhi fissi su di me scrutando il mio desiderio che si trasforma in calore ed esplode nel mio ventre. Voglio ubriacarmi di lui… Con un unico delicato movimento lo guido tra le pieghe della mia carne… mi muovo lenta per gustarlo a fondo…. Voglio tenerlo così affondato e coccolato nel mio essere. La sciarpa di seta scivola sulla mia pelle fino ad accarezzare il punto dove ci uniamo…. Tra i seni il sottile strato di stoffa si muove al ritmo del piacere… mettendo dietro le braccia cambio l’angolo di penetrazione per sentirlo in tutta la sua lunghezza… Pochi minuti e lui mi trascina stesa sul suo corpo… mi spinge di lato e passa al comando…. Forse non ama le posizioni di sottomissione, ama invece essere lui al comando ed è molto bello darsi il cambio…. In posizione fetale mi prende da dietro accarezzandomi i seni e baciandomi il collo e le spalle…sposta delicatamente la sciarpa e la lascia scivolare tra i nostri corpi prigioniera intrisa del profumo delle nostre pelli mischiate… Morde delicatamente i lobi delle orecchie sussurrandomi ora parole dolcissime ora forti frasi irripetibili… mi possiede, mi doma e sa come farlo, con la dolcezza delle carezze e con la forza dei suoi colpi… mi entra nel profondo lentamente.. voglio sentirlo così nel mio caldo guscio Lo prego di non smettere… Ora i suoi colpi si fanno più ritmati e più profondi… lo trattengo e lo rilascio come se i miei muscoli sostituissero le mani… questo lo eccita molto, risale dentro di me ora tremante ora deciso, poi rapido e forte scatenando un ondata di brividi e di contrazioni, un orgasmo che mi lascia tremante… lo trattengo stretto dentro di me… lui inizia a giocare con le mani tra gli umori dell’amplesso… mi stuzzica il clitoride … scivola con le dita bagnate a stuzzicare l’altro anfratto caldo del mio corpo…. “ voglio esplorarti tutta….” Sorrido compiaciuta…. con l’asta ancora affamata e insoddisfatta si affaccia al morbido buchetto… senza fatica lubrifica l’ingresso e vi scivola dentro strappandomi un gemito… su un fianco lo guardo negli occhi…. Di solito mi nascondo perché la trasparenza del mio sguardo svela di me ogni emozione ma con lui non ho paura… quasi a sfidarlo… Un sorriso di entrambi che parte dagli occhi… arriva alle labbra e poi al cuore anticipa di poco gemiti e urla soffocate di piacere intenso per entrambi…. E mentre mi scarica dentro calde colate di nettare si lascia scivolare al mio fianco e restiamo così stremati… uno profondamente dentro l’altra… abbracciati… accaldati… Tremo tra le sue braccia per il piacere che ci ha uniti. Una volta ripresi recupera la sciarpa prigioniera dei nostri corpi… usandola come un guanto accarezza il mio corpo e poi se la porta al viso sorridendo. So cosa significa questo per lui e lo bacio con passione. Purtroppo quando si sta veramente bene il tempo vola e senza nemmeno accorgermene mi ritrovo sul treno sulla strada del ritorno alla realtà. Questa volta non ho gli occhiali e mentre ricordo i bei momenti trascorsi un calore intenso mi scalda nel profondo e mi bagna, in questo momento vorrei avere io tra le mani quella sciarpa per poter godere ancora del profumo della sua pelle unita alla mia, per poter sentire ancora il profumo che solo un piacere intenso lascia…. Una lacrima scappa dalle ciglia e va a morire sulle mie labbra …. Ciao Gianni, grazie di esistere…
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13 anni fa
admin, 75
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Film con sorpresa 3
Fu così che varcato il primo muro d'imbarazzo, abbiamo iniziato a scambiarci reciprocamente delle informazioni, le solite cose, età , lavoro, impegni sentimentali ecc.. Mi colpì soprattutto il fatto che parlare con lei era cosi piacevole e tutto avveniva spontaneamente, sembrava conoscerci da una vita, il suo tono di voce era così ammaliante, l'avrei ascoltata per ore! Nel frattempo tornarono i miei amici, presentai loro Laura, e tutti essendo persone molto socievoli l'accolsero con entusiasmo, finite le presentazioni, lei si rivolse a me dicendomi " Eh si, le belle persone, e intendo non solo per il lato estetico, sono sempre circondate da loro simili, complimenti hai proprio degli amici in gamba, ma per me il pezzo forte sei e rimani tu!" Terminò la frase con il solito sorriso e facendomi un occhiolino. A quel punto si spensero le luci e riprese la proiezione del film, io ero tremendamente euforica ed estasiata da quella presenza, ebbi un sussulto quando lei si avvicnò a me per commentare a bassa voce una scena del film, appena sentii nuovamente il suo profumo avvolgermi, il suo respiro caldo nell'orecchio e sul collo, ebbi dei brividi su tutto il corpo, lei si accorse di quella reazione, mi tranquillizzò subito dicendomi " Sai anche a me fà lo stesso effetto! Ma solo dalle persone che mi piaciono!" Disse questa frase prendendomi la mano, fece questo gesto approfittando che non poteva essere visto dagli altri considerato che il braccio e quasi tutti il fianco di entrambe era coperto dalle giacche appoggiate sui lati del seggiolino, questa situazione rassicurò anche me e quando lei non lasciò la presa io lasciai fare con molta più tranquillità. Le sue dita iniziarono ad esplorare le mie mani, mi accarezzava dolcemente sfiorandomi il dorso della mano, le sue dita incrociavano le mie, il suo medio si infilava al centro dell'incavo della mia mano imitando il classico movimento che si compie attorno al clitoride, sembra banale ma quel tocco mi stava facendo eccitare, tanto che ad un tratto stimolata dal quel magico contatto, come in preda ad una scossa elettrica di piacere, la mia mano quasi istintivamente di scatto si chiuse, attorno al suo dito ma senza bloccarlo, lei approfittò di questa posizione mimando adesso il gesto del coito, procandomi l'ennesimo sussulto che mi fece persino chiudere forte le mie gambe. Ormai ero nelle sue mani, la situazione era diventata tremendamente coinvolgente, lei consapevole di questo, prosegui, curandosi di disporre ancora meglio le giacche affinchè io mi sentissi più sicura e lei più libera d'agire. Iniziò pian piano ad esplorare il mio ventre, prima nella zona alta, attorno all'ombelico, poi andando molto lentamente più giù, sentivo il suoi polpastrelli sfiorare la mia pelle, il mio ventre iniziò quasi a pulsare. Quando sentii le sue dita tirare su la mia gonna, mi preocupai di controllare che nulla potesse essere visto dagli altri, dopo aver posto ancora meglio le giacche a copertura, mi girai verso di lei, fu uno sguardo d'intesa, entrambe abbiamo sorriso consapevoli di voler andare fino in fondo perchè entrambe volevamo la stessa cosa. Appena la gonna lasciò libere le gambe, la sua mano potè agire iniziando ad accarezzare il mio interno coscia, esplorava la mia pelle senza fretta e con maestria gestiva quei tocchi leggeri che mi facevano tremare le gambe, consapevolmente Lei non salì subito sù, mi fece ardere bene e far desiderare intensamente quel momento, certa che quando l'avrebbe fatto sarei stata ormai pronta. Quando si avvicinò finalmente al centro delle mie gambe, la mia vagina era ormai un vulcano pronto ad esplodere, sentivo i miei umori invadere la stoffa delle mie mutande, lei inizio ad accarezzarmi senza entrare dentro, i suoi polpastrelli strofinavano dall'esterno delle mutande dandomi quasi la sensazione di averle dentro di me. Sentii le sue dita farsi aspazio sul lato delle mutande ed avanzare stavolta molto decise, quando iniziò a sfiorarmi il clitoride ero ormai un bagno di umori, le sue dita esperte mi toccavano come l'avvessero sempre fatto, producendomi un intenso piacere, non infilava le dita all'interno della vagina, ma le faceva scorrere come piaceva a me appena sotto le grandi labbra fino a tornare sul clitoride che ormai sentivo turgido al massimo. Solo quando ormai ero pronta ad esplodere infilò due dita all'interno della vagina, muovendole in maniera circolare e andando subito a stimolare il mio punto G, quel tocco mi aveva quasi fatto mugolare, tanto che ho dovuto trattenermi davvero per non farlo. Quando raggiunsi l'orgasmo fù un fiume di piacere, mi sentivo tremare, chiusi le gambe fortissimo stringendo la sua mano dentro di me quasi a non volerla più fare uscire. Chiusi gli occhi e mi ripresi solo dopo alcuni istanti, mi girai verso di lei, guardandola con passione, lei sorridendo accennò un bacio senza farsi notare, pensai che ormai il film stava per finire e non vi era spazio per altro, come potevo ricambiare quei sublimi momenti. Lei quasi a captare il mio pensiero si avvicinò a me e disse sussurando all'orecchio "Stai tranquilla, non finirà stasera." Subito dopo senti la sua mano che mi porgeva un biglietto che più tardi rivelò contenere il suo numero. Quando si riaccesero le luci, avevo in me sentimenti contrastanti, era la prima volta che mia accadeva una simile cosa ma non ne ero spaventata anzi mi sentivo stranamente tranquilla e forte. Ci siamo rimessi le giacche e ci siamo avviati tutti insieme verso le uscite, lei stava sempre dietro di me, di nascosto mi teneva la mano, mi toccava i fianchi, mi sfiorava il sedere, addirittura nel punto dove ci sono le doppie tende, approfittando di un attimo in cui non ci vedeva nessuno si avvicino dandomi un bacio leggero sulle labbra. Come avrei voluto essere sola con lei ed abbandonarmi completamente, ma realtà del momento consentiva esclusivamente solo quello che stava accadendo. Appena fuori dissi a Laura che noi proseguivamo la serata fuori con gli amici e che se voleva poteva stare con noi, Lei rispose che purtroppo non poteva ma che avrebbe avuto piacere di passare qualche serata con noi. Io capii e gli feci cenno di si, sapevo che l'attesa avrebbe sicuramente aumentato il piacere e la magia del prossimo incontro. La salutai, guardandola andar via, e quella notte il suo profumo, il pensiero delle le sue mani su di me mi fecero compagnia regalandomi un'altro momento di piacere che condussi personalmente su di me addormetandomi cullata dalla felicità della passione.
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13 anni fa
chia21, 35
Ultima visita: 9 anni fa -
Il viaggio
I fanali della macchina pungevano il buio stradale. Sul' autoradio il canzone che vuole riempire il ronzio del motore. Avrei dovuto ascoltarla. Ma non riesco. La mia attenzione sta vegliando sui sibili di dietro panchina. Eh si... la.... dove la mia compagna e quel' altro si stanno intrattenendo. Chi è quel altro? Non lo so. Ma so che lei lo vuole.... ora. Il suo corteggiamento - un po timorato - la stuzzica. O forse quello che la stuzzica e sapermi testimone. Abbasso il volume della radio che mi impedisce di capire i loro sibili. Voglio sentire le parole che si scambiano dietro di me. - Ti piace....... - Si, un po..... - Allora posso continuare? - Mah, si. Perché no? - No ma pensavo che.... con lui.... ti senti timorata.... - No, non è cosi, anzi mi turba ancor di più..... - E se ti toccassi anche giù? - Beh... vedi tu.... La canzone continuava col suo ritmo mentre la macchina continua a spaccare il buio di questa notte bollente.Moooolto bollente. - Mmmmh, sei già bagnata....... - Eh si, merito delle tue ditta......... - Anche a te.... non ti ci vuole tanto a farlo..... - Sono sempre stata una donna calda io...... - E se ti chiedessi la stessa cosa? - Cioè? - Beh sai, menarmi il mio cazzo. Il fruscio dietro mi incuriosisce. Giro lo specchio retrovisore e l'immagine mi colpisce i sensi (già turbati). Lui sta con le gambe spalancate, mentre mia lei si sta menando un suo cazzo in erezione perfetta. Lo fa lentamente, se come volesse godersi ogni attimo. - Mmmmh.... quanto sei brava - Tu dici ? - Siii...... continua cosi.... non ti fermare. - A dir la verità.... non sono molto brava con la mano - Ma che dici? Sei meravigliosa. - Il mio punto forte.....è la bocca.... se vuoi ovviamente. - Si, siii.... mostramelo. Come dicevo, la strada era buia. Ed io con una mano sul volante e l'altra nei pantaloni cercavo un posticino appartato. Dove fermare. Stanotte, la via sarà lunga per mia donna. Ma le piacerà un mondo. Di questonon ho dubbi.
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13 anni fa
sincero21,
44/44
Ultima visita: 1 anno fa