{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-b7d274ecdc5bb7bee640a34835e80959.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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Serata con sorpresa
L'acqua scorreva veloce sulla mia pelle
mentre mi stavo preparando per uscire per una seratina misteriosa.
Ero completamente all'oscuro di tutto. Mi aveva avvisato che
stava organizzando qualcosa di speciale, qualcosa di nuovo, ma doveva
essere una sorpresa quindi non dovevo fare domande, non dovevo
curiosare.. Solo starmene buona ad aspettare e farmi carina...Ho
passato gli ultimi giorni a guardarlo di sottecchi cercando di
immaginare cosa avesse in mente, in silenzio, mentre la mia fantasia
galoppava.. Ogni tanto mi dava qualche indizio, poi me ne dava uno
opposto, non stavo piu' nella pelle, ero incuriosita, ansiosa,
trepidante..a lui piace mandarmi in tilt e, ad essere onesta, lo
adoro quando mi fa questo effetto.Finalmente era arrivata la
fatidica sera.Ho chiuso l'acqua, mi sono asciugata velocemente ed
ho cominciato a spalmarmi la mia crema preferita lentamente
assaporandone il profumo..soffermandomi ogni tanto, ero completamente
bagnata..in realta' ero su di giri da giorni, ma dovevo aspettare.La
crema ormai era completamente assorbita, sistemato il trucco mmm..
non avevo ancora deciso cosa indossare, non sapevo dove mi avrebbe
portato, cos'avremmo fatto..Ho curiosato nel mio cassetto
preferito ed alla fine ho optato per un intimo particolare, nero, con
delle aperture sul seno, all'altezza dei capezzoli che ed un paio di
aperture sugli slip, aveva anche delle catenelle che collegavano i
due pezzi tra loro, si era quello giusto, per la serata che mi era
stata preannunciata.Per il vestito era un' altro discorso, era
piu' difficile..dovevo osare oppure no? Nel frattempo lui si era
preparato e cominciava a mettermi fretta.. Eravamo in ritardo.In
ritardo, per cosa, per chi? Ecco che la trepidazione aumenta, le
farfalle nello stomaco, la testa leggera... Ho deciso di mettermi un
vestitino piuttosto appariscente e corto...arrivava appena a coprire
il sedere, ma almeno riusciva a nascondere le particolarita'
dell'intimo in particolare i capezzoli che spuntavano in modo osceno,
un ultimo giro di controllo ed eccomi pronta. La cena e' stata
favolosa. Abbiamo chiacchierato, giocato..ha continuato a stuzzicarmi
tutto il tempo, pero' sono riuscita a calmarmi un po', forse il vino
ed il liquore hanno aiutato..Dopo l'ultimo ammazza caffe' era
arrivato il momento di andare, saliamo in macchina, lui mi mostra una
benda e me la sistema sugli occhi. Ora non vedo nulla, non so
dove stavamo andando. ogni tanto allunga la mano, mi accarezza la
coscia e sale fino a sfiorarmi, poi smette, poi ricomincia... Non
so quanto tempo e' passato quando finalmente si ferma, scende dalla
macchina, lo sento parlare con qualcuno ma non capisco cosa dicono,
risale in macchina, ripartiamo giusto per 2 minuti, si riferma,
riscende e questa volta apre la mia portiera e fa scendere anche me,
mi accompagna per qualche passo, ora siamo al chiuso, non sento piu'
l'aria sulla mia pelle. Si allontana per qualche minuto, sento
dei rumori strani, poco dopo si riavvicina, comincia a baciarmi, a
toccarmi, mi rilasso di nuovo, mi lascio andare e rispondo ai suoi
baci. e alle sue carezze. Mi sfila il vestito, mi fa sedere...e'
un letto, all'improvviso, tra una carezza e l'altra mi lega un polso,
poi l'altro poi le caviglie.. sono sdraiata sul letto in intimo,
bendata, con braccia e mani legate ai margini del
letto..completamente aperta e decisamente bagnata.. Lui mi
stuzzica lentamente, mi succhia un capezzolo, mi accarezza le gambe,
poi si allontana, sento le sue labbra calde sulle mie.. in mezzo alle
gambe, sto impazzendo, lo voglio ora subito, ma lui continua a
torturarmi, prende qualcosa, sento che mi fa cadere del liquido caldo
e dolce in bocca, e' il gel da massaggio, prima sulle labbra, poi in
mezzo alle gambe e poi me lo lecca via.. poi si allontana. Allungo
le mani ma non riesco, sono bloccate, non vedo cosa sta facendo, non
sento nulla..ad un certo punto sento uno strano fruscio, come se si
stesse spogliando, strano, mi sembrava che si fosse gia' tolto le
scarpe..non capisco.. il rumore continua..comincio ad agitarmi..cerco
invano di allungarmi quando sento una mano sulle mie gambe..ma non e'
la sua, il tocco e' leggero, la pelle diversa..realizzo che non siamo
soli.. sono sdraiata mezza nuda, legata e bendata e c'e' qualcun
altro con noi. Non era mai successo.. Rimango immobile, quasi mi
manca il respiro..la mano sconosciuta continua ad accarezzarmi
dolcemente, poi torna anche la sua, riconosco il suo tocco, mi
accarezzano insieme ed io ricomincio a respirare, mi giro verso la
mano familiare, un sorrisino mi nasce sulle labbra, questa si che e'
una sorpresa...mi mordo il labbro..sono curiosa, lui capisce e mi
toglie la benda.Davanti a me c'e' un bel ragazzo, sui trentanni,
senza maglietta, magro, muscoloso.. un po' di tatuaggi qua e la',
guardo mio marito, era ancora mezzo vestito, anche lui muscoloso, non
so chi dei due guardare..riguardo il ragazzo che si avvicina quel
tanto per farsi toccare, ha una pelle morbidissima, un pearcing su un
capezzolo.. ho quasi paura di toccarlo senza fargli male..mi
presento, lui pure, si chiama A. Cominciano a spogliarsi e.. la
situazione si fa ancora piu' interessate, wow sara' anche stata
fortuna ma devo dire che e' stata un'ottima scelta!Non sto nella
pelle, li voglio tutti e due, li voglio assieme, comincio ad agitarmi
mentre mi accarezzano, ma io sono sempre bloccata.. quasi piagnucolo
per essere liberata, loro mi accontentano e finalmente mi ritrovo con
le mani libere di esplorarli entrambi per qualche minuto, il tempo di
decidere con quale dei due cominciare..poi inizio a succhiare
avidamente il piu' vicino mentre l'altro mi prende dall'altro
lato...
3577
3
11 anni fa
coppia40mi,
51/53
Ultima visita: 3 mesi fa
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Erotiche Emozioni
Io sono li, davanti a te, che ti guardo fisso negl'occhi, ti accorgi che sono nocciola, ricchi, intensi, come se il solo specchiarti dentro di me mi valorizzi, mi faccia risplendere di gioia. Ti accorgi di essere il mio sole, e vedi il mio respiro che aumenta, lento, mentre poggio le mie mani sul tuo volto. « Fidati di me » ti sussurro, mentre la mia calda lingua si muove sinuosa nel tuo orecchio, avverti le mie mani vigorose che ti percorrono il corpo, senza violenza, accarezzando la tua pelle diafana, con i polpastrelli che si soffermano sui fianchi, sui glutei, sui seni. Ti poggio sul letto, senza staccarti gli occhi di dosso, il tuo corpo è nudo, come il mio, ed il mio indice scorre dapprima sulle tue labbra, cercando il contatto con la tua lingua, per poi scorrere più giù, lungo il collo, lungo la divisione fra i tuoi seni mozzafiato, la mia bocca ti abbandona, lascia il tuo volto, andandosi però a poggiare sui capezzoli. e le mie labbra li abbracciano, la mia lingua accarezza la loro superfice, e senti il desiderio crescere dentro di me, il mio corpo farsi più caldo, mentre inizio a succhiare, palpandoti con passione. La mia saliva sul tuo corpo emana un profumo inebriante, si respiro a piani polmoni, continuando rapito a giocare con il tuo seno. Poi mi stacco anche da li, ti guardo negl'occhi l'ennesima volta, ed avverti il mio alito sulla tua pelle bagnata, ti bacio il ventre, ti soffio nell'ombellico, e nel contempo le mie mani si muovono come spettri sulla tua pelle, accarezzandola impercettibilmente, avverti un calore crescere dentro di te... senti il desiderio che io vada avanti? Allora mi abbasso ancora, e ti allargo le gambe, dando sensuali baci al tuo interno coscia, avverto l'odore del tuo sesso, che imbarazzato ed eccitato si mesce agli umori del tuo corpo, permeando l'aria. E' così che avvicino le mie labbra, la mia lingua ti percorre il sesso, su e giù fra le grandi e le piccole labbra, mentre la bocca esegue movimenti concentrici, senti anche qualcos'altro adesso, un indice che si struscia su di esse, e lentamente ti penetra la vagina, andando avanti ed indietro, in profondità. E così arrivo al clitoride, lo bacio dolcemente con le mie labbra umide, lo lecco incessantemente, stimolandolo con la punta e con il corpo della lingua, anche il medio ora è dentro di te, ti penetro dolcemente ma con vigore, sento le mie dita bagnarsi dei tuoi umori, sento le pareti del tuo sesso che gradiscono la mia presenza, e continuo così, per secondi che sembrano ore, senza dire una parola, concentrato solo del darti più piacere possibile, muovo la mano mentre ti penetro, facendola ruotare, cercando di stimolare il tuo punto G, nascosto li dentro. Sei bellissima, le gocce di sudore sul tuo volto sembrano perle, ed il rossore sulle tue guance ti dona un aspetto fantastico, le tue iridi sono spalancate, come le mie, sinonimo di piacere, sinonimo di un amore che piano piano si corona. Mi alzo in piedi, e qualcosa in me coglie la tua attenzione, prendo la tua mano, e la porto sul mio membro, ne senti il forte calore, senti il sangue pulsarvi, avverti una grande durezza, e il mio respiro che si fa sempre più affannoso... Lo vuoi? lo avvicino a te, lascio che il mio glande ripercorra il tuo corpo, stimoli i capezzoli, scenda giù per l'ombellico... fino a fermarsi nel tuo basso ventre, accarezzando il tuo clitoride, strusciandosi contro, ora scendo ancora, e sono li, pronto ad entrare dentro di te. Attendo un attimo, ti guardo negli occhi. Sei tutto per me ora, ti amo, sento di volere solo te, sempre e solo te. Entro dentro di te. Le pareti della vagina fremono al passaggio della verga, che si spinge fino in fondo, senza farti male, senza urtare la fine del tuo dolce varco, mi sento bagnato, caldo, appagato, il tuo corpo diafano ed il mio olivastro si avvicinano e diventano un tutt'uno. Ti bacio sul volto, assaporo con la lingua il tuo sudore, cerco le tue labbra, velate da un sottile strato di saliva, le bacio con passione, mentre le nostre lingue si intrecciano, ed i miei fianchi fanno avanti ed indietro, lentamente e con vigore, la mia mano sinistra si poggia sul tuo sedere palpandolo virilmente, e la mia destra è dietro il tuo collo, con i polpastrelli che ti accarezzano la cute, spingendoti senza violenza dentro la mia bocca. Non riesco a staccarmi, non voglio staccarmi, i tuoi seni si strusciano sul mio petto, i nostri corpi, l'uno sopra l'altro perdono la loro identità. Io non so più chi sono, non so se sono vivo o in paradiso, ma continuo a farmi avanti, muovendo il bacino anche con movimenti circolari, mentre alcuni piccoli rivoli d'umore fuoriescono, che siano miei o tuoi non ha più importanza, perchè ora siamo un tutt'uno, io sono te, e tu sei me. Ti sollevo, e rapidamente sono dietro la tua schiena, il mio corpo poggiato contro il tuo, mentre ritorno a penetrarti le mani mani scorrono sul tuo corpo bagnato, una va a palpare il seno, ad accarezzare i capezzoli, mentre l'altra scende giù, ritornando a stimolarti il clitoride, a darti piacere, tutto il caldo piacere che meriti, senti che ti sussurro "ti amo" nell'orecchio, con un filo di voce, mentre i nostri corpi, quasi stremati dall'intenso piacere, si legano nell'ultimo abbraccio, e la tua voce spezzata in un gemito di piacere, mi indica che sono riuscito nel mio unico intento, quello di farti sapere che tu sei tutto per me, che io sono tuo, che ti amo, e non posso più vivere senza di te. Capitolo II - Dove il sogno diventa un'erotica realtà Allarghi le tue anche, per mostrarmi la bellezza del tuo sesso, il colore vinaceo delle tue grandi labbra, la sfumatura più scura del tuo fantastico sedere, l'intrinseca eroticità del tuo piccolo ano. E lo fai per me, credendo che io sia a casa mia, ma ti sbagli, perchè io sono li, proprio dietro di te. Vi avvicino, caldo e privo dei vestiti, avverti la mia presenza, hai un leggero sussulto, ma basta poco: La mancina che si poggia sulla tua natica, il mio alito caldo sul tuo sesso, e ti senti già più rilassata, senti fremere qualcosa dentro di te, mentre con ambedue le mani inizio a palpeggiarti il sedere, facendo scorrere i polpastrelli sulla tua pelle candida e profumata. Mi abbasso del tutto, ed inizio a baciarti le caviglie, poi i polpacci, alternando con morsetti e leccate la lenta scalata, arrivo alle coscie, inizio a farti un succhiotto nell'interno coscia, avvertendo un gran calore provenire dalle tue parti intime, quindi sollevo il capo, estasiato, notando che piccole labbra del tuo dolce sesso sono umide, luccicando lievemente alla luce della stanza da bagno. Passano pochi attimi, ed avverti una calda lingua immergersi in esse, compiendo lenti ed accurati movimenti, come se stessi riscrivendo una storia erotica sulla tua patatina, utilizzando la lingua come penna e la saliva come inchiostro. E nel bel mezzo del racconto, scritto con calore ed emozione, mi accorgo di un punto fondamentale che stavo ignorando, il tuo minuto clitoride, che tengo rapidamente a ricoprire d'attenzioni, leccandolo pienamente con la lingua, effettuando movimenti concentrici; E più questo si eccita, più le mie labbra ci sono sopra, che lo succhiano e lo inondano di saliva, che viene poi raccolta dalla mia stessa lingua, in un ciclo erotico senza fine. Poi la destra ti raggiunge, ed il mio indice inizia a scorrere sul tuo sesso bagnato, entra dentro di te, ed inizia a muoversi sicuro, avvolto dall'accoglienza delle tue pareti vaginali, su e giù, su e giù, tanto che un rivolo d'umore fuoriesce da dentro di te, ti scorre sulla coscia, ma viene leccato e bevuto dalla mia bocca prima che possa finire giù. Inizi ad avere il respiro affannato, le mani ti sudano, ed il mio indice viene seguito dal dito medio, che più lungo del fratello si tuffa nel paradiso caldo-umido, allargando la tua piccola e dolce vagina che inizia a fremere di piacere. e così, improvvisamente, avverti che il buchetto del tuo sedere è sotto il mio controllo, che la punta della lingua inizia a stusciarsi contro il tuo ano, sollecitandolo, regalandoti un lungo brivido inatteso, e liberando ancor più calore dentro di te. Non ti lascio subito, anzi, continuo così per diversi minuti, senti le dita che ti penetrano sempre più vigorose, senti la mia bocca che passa dal tuo sedere al clitoride, senti la mia mano che ti palpeggia l'anca, e il soffio che mio alito che ti avvolge interamente il bassoventre. Non ce la fai più, inizi a gemere, inizi a bagnarti, e le gambe ti tremano, le mani iniziano a scivolare sulla superfice del gabinetto, e capisco che è il momento. ti prendo per la vita, si sollevo e ti abbraccio, ti trasporto ad letto più vicino adagiandoti con meno delicatezza del solito, ma senza farti male, e vedi il mio corpo caldo, nudo, il mio viso sfumato di rosso, ed il mio membro eretto, incredibilmente duro ed eccitato, scorgi che qualcosa luccica dalla punta del mio glande, che fuoriesce lento e ritmico, seguendo il mio respiro affannato e rumoroso, mentre il mio corpo trema. E senza che io dica una parola tu capisci, avverti la mia eccitazione, ed il desiderio, quindi ti avvicini lenta, baciondomi la punta del pene, ed il liquido trasparente si riversa sulle tue labbra, mentre io lascio sfuggire un gemito mozzato, e la mia verga ha un fremito impercettibile, quindi continui, leccando con la tua piccola lingua l'asta del pene, la percorri in su e in giù, ti soffermi spesso sul glande, e le tue mani si poggiano sui miei testicoli, massaggiandoli con cura. Senti un respiro sempre più affannoso, e sollevando gli occhi verso il mio volto vedi le mie pupille spalancate, come quelle dei gatti durante la notte, in preda ad un'eccitazione travolgente, quasi incapace di mantenere il controllo. Inizi a succhiarmelo, anandando avanti ed indietro, mentre gocce dei miei umori si riversano nella tua boccuccia vogliosa. Sento che il mio corpo non può resistere a lungo, ed allora ti fermo dolcemente, estraggo la verga bagnata dalle tue labbra, ed abbassandomi verso di te ti bacio a lungo, mescendo il gusto del tuo corpo a quello del mio, assaporando il sesso come fosse un'unica entità, come se fosse il sapore dell'amore perfetto che ti corona per la prima volta. Non riesco a staccarti gli occhi di dosso, e ti sorrido, dolcemente, sussurrandoti quanto ti amo, accarezzando la pelle rossastra del tuo volto eccitato, mentre il mio caldo e profumato respiro ti solletica la pelle, ed il mio sguardo non si distacca dal tuo. Faccio scorrere il mio pene sopra di te, sul tuo collo, sui tuoi seni, vedi che il mio glande caldo e bagnato, si struscia contro i tuoi capezzoli turgidi, quasi li stesse massaggiando, e poi discende ancora, delineando il tuo ventre diafano, solleticandoti l'ombellico, e finalmente, giungendo laddove era tanto desiderato. Ti penetro, avvertendo un'ondata di emozioni che mi colpiscono come un'onda anomala. Sento il clima torrenziale della tua vagina, sento gli umori dentro di te che circondano il mio pene, avverto le tue pareti che si richiudono morbide su di esso, come se fossero le labbra della tua meravigliosa bocca. Vado avanti, fino in fondo, effettuando saltuariamente dei movimenti col bacino, e poi torno indietro, sicuro. Che calore, che bellissimo estremo meraviglioso calore è quello che ti avvolge, senti il mio membro tutto dentro di te, senti che io e te diventiamo una cosa sola, per pochi istanti, prima di riuscire, eppure senti che poi ritorno, dopo poco, ridonandoti quella sensazione inesplicabile. Inizi a gemere forte, e mi abbracci, stringendo le tue braccia attorno al mio collo, con il volto a pochi centrimetri dal mio. Muovi anche tu il tuo bacino, accompagnando i movimenti del mio e rendendo la penetrazione più intensa, più intima, e le nostre lingue si intrecciano sempre più, le nostre mani navigano l'une sul corpo dell'altro, ricoperti dal sudore e caldi come solo la fusione dell'adamantio può emulare. Allora ti afferro per il bacino, ti faccio voltare con delicatezza e ti metto a pecorina sul letto, le mie mani ti ghermiscono i fianchi, ti palpano il sedere, mentre ti penetro con vigore, cercando continuamente di stimolare il tuo pungo g, mi muovo e mi muovo, mentre poi mi chino su di te, leccando la tua schiena ed iniziando un dolce succhiotto sul tuo collo, con la sinistra a palpare il tuo seno e la destra impegnata a stimolarti il clitoride, ogni tanto stacco le mie labbra da te, ma solo per infilarti la mia lingua bollente dentro l'orecchio, mentre i polpastrelli delle mie forti mani i chiudono sui tuoi capezzoli turgidi, stimolandoli costantemente. Ed allora avverto un dilagare dentro di te, i tuoi gemiti vanno alle stelle, ed il tuo corpo trema, mentre senti che orgasmi multipli ti colpiscono, arrivano incontrastabili, e ti lasciano sensa forze, sul letto, mentre senti col sorriso sulle labbra anche i miei umori che sgorgano, caldi nella tua vagina e mia voce spezzata che ti sussurra con tutta la passione che può che ti ama, prima di adagiarsi sopra di te, voltarti, e guardandoti negli occhi, darti un altro bacio incredibilmente appassionato.
4975
3
12 anni fa
LoveDreamers,
24/29
Ultima visita: 12 anni fa
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INCONTRO IN PALESTRA
L’acqua della doccia scivola sul mio corpo donandomi un piacevole refrigerio, dopo 2 ore di esercizi in palestra ci voleva proprio. Sono Irene ho 45enne 1.65 per 51 chili e cerco in tutti i modi di tenermi in forma, Alberto il mio uomo dice che ho un corpo stupendo da far invidia a tante 30enni, lui vorrebbe che mettessi 2 o 3 chili in più dicendo che sarei perfetta, io al contrario preferirei avere 2 chili in meno, la cosa che mi piacerebbe molto, invece, sarebbe un seno un pò più abbondante, ho una 3^ scarsa e vista l’età un po’ cascante. Alberto insiste a dire che sono bellissima, ma forse mi guarda con occhi da innamorato, anche se devo ammettere che quelle volte in cui riusciamo a frequentare un centro benessere naturista, molti sguardi “vogliosi” sia di uomini che di donne mi fanno capire che in effetti sono desiderata. Siamo una coppia abbastanza trasgressiva, ci capita di praticare lo scambio senza remore e pur se non prenderei mai iniziativa mi è capitato di “giocare” con una donna, non disdegno le carezze ed i baci di una donna e se la situazione si fa elettrizzante ricambio, anche se onestamente devo ammettere che preferisco un bell’uomo giovane e prestante, in questo assecondata da Alberto che pensa soprattutto al mio piacere. Mentre sono assorta nei miei pensieri e mi godo il refrigerio dell’acqua che scorre sul mio corpo, nelle docce entra una ragazza, avrà sui 30/35 anni mi scappa subito un sorrisino perché a malincuore devo ammettere che Alberto ha ragione, la ragazza in questione in effetti è in sovrappeso, non dico che sia grassa, ma è alta più o meno quanto me ed a prima vista penso che abbia almeno una decina di chili in più, in compenso ha un seno da far invidia avrà una 4^ ma è turgido e sodo, noto che anche lei mi guarda, non è prima volta che una donna mi guarda, Alberto mi dice sempre di fare attenzione a come mi guardano perché secondo lui sono sguardi di desiderio e di velato invito, io sono sempre stata molto scettica su questa sua teoria ma stavolta voglio seguire il suo consiglio. La ragazza continua ad osservarmi mentre si lava, ci scambiamo un sorriso, lei non mi toglie gli occhi di dosso e mi accorgo che indugia a lungo con la mano fra le gambe, cerco d’osservarla di nascosto ma lei sicuramente si è accorta dei miei sguardi, certa che la osservo allarga di più le gambe ed insinua un dito dentro il suo sesso. La consapevolezza che lo ha fatto certa che la osservavo mi mette un po’ a disagio, ma nello stesso tempo sento che inizio ad eccitarmi, mi giro verso di lei che mi fissa con uno sguardo molto eloquente, faccio finta di non capire. Sarei tentata di uscire e correre a casa ma non so perché continuo a restare sotto la doccia, verso ancora del bagnoschiuma sulla spugna ed inizio di nuovo a lavarmi sempre con il suo sguardo addosso, siamo a nemmeno 1 metro distanza, lei fa un passo verso di me, e sempre guardandomi negli occhi mi chiede se voglio che mi aiuti a lavare la schiena, per un attimo resto senza parole, poi senza dire nulla gli passo la spugna. Non mi giro, e lei non si sposta dietro di me, allunga la mano e passa la spugna sul mio seno, chiudo leggermente gli occhi ed al secondo passaggio sento chiaramente la sua mano sul mio seno, ha lasciato cadere la spugna ed adesso accarezza il mio seno, sento dei brividi lungo la schiena, il mio sesso si bagna ma non è l’acqua della doccia, resto immobile ed a occhi leggermente chiusi, l’altra sua mano inizia a percorrere il mio corpo fino a che raggiunge il mio sesso, si accorgerà sicuramente che ormai sono bagnata fradicia, accarezza il mio clitoride e poi lentamente infila il medio dentro, il mio corpo vibra, mi poggia una mano dietro la nuca attirandomi a se, le sue labbra sulle mie sento la sua lingua che si fa strada ricambio il bacio e lentamente la mia mano si poggia sul suo seno, come avevo immaginato è sodo e turgido, lei mi stringe a sè sempre attaccate in un bacio che sembra non voglia mai finire, si stacca e si inginocchia davanti a me, sò cosa vuole fare e lo desidero anche io, allargo le gambe e sento la sua lingua sul mio sesso, prende fra le labbra il mio clitoride ed inizia a succhiarlo, sento che basterà poco per farmi godere. Il rumore della porta dello spogliatoio e delle voci ci fanno ricomporre velocemente, mi rendo conto della pazzia che stavo per fare, sono molto a disagio ed ho il terrore di essere stata scoperta, invece per fortuna ci siamo ricomposte in tempo. Schizzo fuori dalla doccia mi asciugo ed inizio a vestirmi, la ragazza fa lo stesso, il suo armadietto è abbastanza lontano, mi fa cenno di andare da lei ma non accolgo continuo a vestirmi, è lei ad avvicinarsi a me, ogni passo che fa verso di me il mio sesso si bagna sempre di più, mi dice se ho voglia di continuare, sono in totale subbuglio, senza nemmeno sapere cosa sto dicendo la invito a prepararsi ed a seguirmi in macchina fino a casa mia. Nel parcheggio attendo che esca, sembra non mi abbia visto, un leggero colpo di clacson, si gira verso me e fa cenno che è pronta a seguirmi, sono sconvolta agitata ed eccitata da tutta la situazione, senza indugiare chiamo Alberto, lo metto al corrente di tutta situazione, lui è entusiasta, e mi chiede se la sera gli racconterò in modo dettagliato, io invece gli dico di venire subito a casa perché desidero che lui sia con me, abbiamo trasgredito sempre insieme ed anche stavolta voglio che sia cosi.Arriviamo a casa, appena chiusa la porta si avventa su di me e mi da un lungo bacio, ricambio, poi la prendo per mano e la porto verso la camera da letto senza parlare, le parole non servono, ci spogliamo velocemente e ci sdraiamo sul letto, a questo punto la avverto che potrebbe arrivare il mio uomo, lei mi risponde che non ci sono problemi. Siamo sdraiate una accanto all’altra iniziamo a baciarci, le mie mani continuano ad accarezzare il suo seno mentre le sue martellano il mio sesso, mi sposto e la mia bocca adesso succhia i suoi capezzoli mentre lei continua a infilarmi 1 o 2 dita dentro, spinge la mia testa facendomi capire che gradirebbe essere leccata, faccio resistenza, e resto sul suo seno, allora è lei a spostarsi mi fa allargare le gambe e la sua lingua inizia a leccare il mio sesso, cerca di infilarla dentro come un piccolo cazzo, la cosa mi fa impazzire, lecca succhia e non mi da pace, sento le viscere contorcersi e poi con un urlo godo, vengo in continuazione 1 – 2 -3 orgasmi che mi sconquassano tutta, sono un lago di umori che lei continua a leccare, poi si sposta e mi bacia in bocca mi sa sentire il sapore del mio godimento, mi eccito ancora di più la faccio sdraiare delicatamente e vado sopra di lei a 69, inizio anche io a leccarla, ha un buon sapore, il suo clitoride è molto pronunciato lo prendo in bocca ed inizio a succhiarlo lo sento ingrossarsi dentro la mia bocca come un cazzo. Mentre siamo a fare il 69 sento un'altra lingua che lecca il mio buco del culo, capisco subito che è arrivato Alberto, smanio sono super eccitata, Alberto sa quanto io gradisca il sesso anale, ma prenderlo dietro mentre una donna ti succhia il clitoride è una cosa meravigliosa. Sento il cazzo di Alberto che entra dentro la mia figa, è una sensazione meravigliosa, inizio a leccare e succhiare la ragazza sempre con più vigore fino a che la sento godere, succhio tutto non smetto di leccarla lei si contorce ma io insisto, gode ancora ed ogni volta il suo corpo si contorce cose se volesse liberarsi. Intanto Alberto continua a pomparmi a pecorina, la ragazza esce da sotto di me, si mette in posizione sotto di noi ed inizia a leccare il mio sesso e le palle ed il sesso di Alberto, godo di nuovo urlando, Alberto si stacca da me e da il cazzo in bocca alla ragazza che inizia a succhiare con foga, io riprendo a leccarla, è lei che chiede ad Alberto di prenderla, è sdraiata al bordo del letto, alza le gambe in modo che Alberto possa entrare tutto dentro di lei, io mi inginocchio e gli metto il mio sesso sulla faccia, lei alterna leccate a gridolini di piacere, fino a che urlando ancora non ho un altro orgasmo, Alberto mi guarda ed io capisco, prendo la posizione che aveva lui ed inizio a leccare ancora la ragazza, lui inizia di nuovo a leccarmi il culo, poi sento la sua cappella che si fa strada fino a che non lo sento tutto dentro di me, succhio il clitoride della ragazza con più intensità sento che sta per godere di nuovo anche io ci sono vicina, e godo quando i caldi schizzi di Alberto riempiono il mio sfintere godiamo tutte e 3 insieme poi ci lasciamo andare esausti sul letto, la ragazza inizia a succhiare le ultime gocce di godimento di Alberto mentre lui continua a baciarmi ed a ripetermi GRAZIE AMORE GRAZIE AMORE. Rilassati ci presentiamo ed a questo punto la ragazza ci propone altro incontro insieme al suo uomo, accettiamo con gioia e facciamo invito a cena per sabato sera. CONTINUA.
2051
1
5 anni fa
irene_alberto,
67/67
Ultima visita: 3 anni fa
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GITA IN MONTAGNA
La passeggiata in montagna era al suo epilogo e mentre ci avviavamo al punto in cui avevamo la macchina, visto che eravamo già al tramonto, ci era venuta la malsana idea di prendere una scorciatoia che costeggiava la diga, il risultato era stato che Irene era scivolata ed ea caduta in acqua ed in più sembrava si fosse slogata una caviglia, imprecare ormai no serviva a nulla e ci siamo avviati alla casa al bordo della diga, dove sicuramente c’era il guardiano, sperando ci potesse dare aiuto, quando arriviamo e gli spieghiamo la situazione ci guarda con un sorrisetto ironico, come la gente di montagna guarda la gente di città e ci mette a conoscenza che fino al giorno dopo tranne che farla a piedi non c’era soluzione, ma visto le nostre condizioni se ci saremmo adattati ci avrebbe ospitato. Tony il guardiano era un signore sui 50/60 abbronzato con un fisico temprato dalle fatiche e dai muscoli notevoli per la sua età, ci fa accomodare in casa e per prima cosa consegna un accappatoio a Irene e la invita a togliere i vestiti bagnati ed a fare una doccia, dicendogli che dopo gli avrebbe guardato la caviglia visto che ormai con tutti i gitanti sprovveduti si era fatto una grande esperienza in slogature, la casa non era altro che un bilocale una camera con un letto matrimoniale ed un armadio, un bagno con doccia ed un locale che faceva da cucina e zona giorno, appena Irene esce dalla doccia lui la invita ad andare a sdraiarsi sul letto e prende i suoi vestiti per appenderle fuori ad asciugare, tiene tutti i vestiti in una mano mentre nell’altra tiene il minuscolo perizoma in pizzo poi guarda Irene negli occhi e gli fa un sorriso. Dopo aver steso i vestiti dalla credenza prende una boccetta dicendo essere unguento e si avvicina ad Irene, gli prende la caviglia in mano e la manipola da intenditore la rassicura che è solo una cosa da niente e che grazie al suo unguento il giorno dopo avrebbe potuto camminare regolarmente, io sono seduto sul letto accanto a Irene, lui versa l’unguento e poi delicatamente inizia a massaggiare la caviglia, quando gli solleva la gamba per massaggiarla meglio, è normale che l’accappatoio tenuto chiuso solo dalla cintura, gli lascia la visione della figa di Irene che lui pur facendo finta di non guardare di sicuro non disdegna lo spettacolo, Irene per un paio di volte cerca di coprirsi ma i continui movimenti non lasciano niente di nascosto agli occhi di Tony. Si dilunga molto nel massaggio e dalla caviglia sale anche lungo il polpaccio e fino al ginocchio, Irene resta rilassata e dopo avermi stretto la mano come cenno di intesa chiude gli occhi e si rilassa non preoccupandosi degli sguardi vogliosi di Tony, dopo una buona mezzoretta di massaggio si alza, e sia io che Irene possiamo notare la consistenza del suo pacco e sicuramente della sua eccitazione, ci invita a sederci a tavola e divide con no la sua cena a base di polenta coniglio arrosto formaggio e salame, durante la cena chiacchieriamo del più e del meno, Tony ci racconta un sacco di aneddoti sulla sua vita di guardiano della diga e si rivela una persona anche molto simpatica, ad una certa ora, ormai e quasi buio, ci dice che deve fare il suo giro di controllo della diga e che sarebbe ritornato dopo una oretta- Amore visto come ti guardava? Se eri da sola ti sarebbe saltato subito addosso- Ahahah ci credo, vivere qui da soli non è il massimo, ma non credo ci resti anche inverno- Comunque è un bell’uomo ed anche simpatico piacevole parlare con lui- Ed è anche bravo a massaggiare non sento quasi più dolore alla caviglia ed era anche rilassante- Solo rilassante? Ho avuto netta sensazione che fosse anche eccitante- Ahahah si è vero amore era anche eccitante, sarebbe stato piacevole se le sue mani fossero salite- Ahahha vedo che ti intriga, ok amore la notte è lunga e se non sarà lui a prendere iniziativa faremo noi in modo che sia coinvolto. Che ne dici?- Per me va bene amore è un bell’uomo e poi dopo stanotte non ci vedrà più togliamoci capriccio.Tony arriva prima di una ora, noi siamo sul piccolo patio ad attenderlo, Irene, stavolta credo di proposito è seduta con accappatoio leggermente aperto, Tony ci offre una grappa da sorseggiare e poi mentre fumiamo una sigaretta ci dice che possiamo dormire nel suo letto e che lui dormirà per terra in cucina- Tony non mi sembra giusto, il letto è grande ci stiamo n 3, starò in mezzo io se mi dici che posso fidarmi ahahaha che non ti vengano strane idee ahahah- Le idee ci sono sempre, ahahah e mica sono strane sono naturali mica sono di legno, ma fidatiAnche se abbastanza presto, per orari città, andiamo a letto, Tony va in bagno a fare una doccia, intanto io mi spoglio e resto solo in boxer, ma quando Irene prendendomi in giro dice che ho paura di Tony e tengo boxer io che di solito dormo sempre nudo, tolgo anche quelli, lui invece quando esce dal bagno ha un paio di pantaloncini ed è a dorso nudo, Irene lo guarda ammirata, è veramente in ottima forma abbronzato e con fisico che sembra un 30enne palestrato, una volta a letto spegne la luce, e mi gira le spalle tentando di dormire io sono rivolto verso Irene stretto quasi a lei che si avvicina ed inizia a baciarmi, lentamente i baci si fanno più profondi, e quando allungo una mano e gli tocco la figa la trovo un lago di umori lei inizia a baciarmi con più frenesia e la sua voglia cresce ad ogni istante così le chiedo:- Hai tanta voglia amore?- Si tesoro, ti prego prendimi ho voglia di godere- Amore sai bene che se iniziamo anche se dorme Tony si sveglierà e non cedo affatto che si accontenterà solo di ascoltare i nostri mugolii, vorrà partecipare, ti va?Irene come risposta mi da un lungo bacio mentre con la mano va al mio cazzo, è chiaro che ha voglia anche di Tony, io la assecondo ed i miei baci e carezze si fanno più intensi fino a quando Irene si piega prende il mio cazzo in bocca ed inizia a farmi un pompino, era più che logico che Tony non dormiva ed anche se avesse dormito lo avremmo svegliato, si gira a faccia in su e nella penombra rischiarata dalla luna dopo aver abituato gli occhi, vedo chiaramente che si sfila i pantaloncini e resta anche lui nudo, ormai siamo scoperti totalmente e quando dopo avermelo succhiato un po' Irene mi viene sopra per impalarsi sul mio cazzo e normale che tocchi Tony con la gamba, lui si scosta per fargli spazio ed Irene lentamente si fa entrate tutto il mio cazzo in figa, io allungo le mani a toccargli il seno ed adesso il suo sguardo è focalizzato sul cazzo di Tony che svetta eretto, Irene è come rapita non riesce a distogliere lo sguardo da quel cazzo a pochi centimetri da lei, Tony non prende nessuna iniziativa ci osserva e se lo mena, io non faccio nulla aspetto che sia Irene a prendere l’iniziativa, lei è sempre più eccitata mi sento inondare dai suoi umori, poi cambia posizione, non più eretta, si piega verso di me e contemporaneamente allunga una mano, adesso che riesce a raggiungerlo, e afferra il cazzo di Tony ed inizialo ad accarezzarlo, il contatto con il cazzo la fa eccitare di più e le contrazioni della sua figa mi fanno capire che sta per godere, e quando si piega e glielo prende in bocca mi sento inondare dai suoi umori e lei inizia a urlare, resto dentro di lei ma mi sposto in modo che lei gli possa succhiare bene il cazzo, ma dopo un minuto sono io a invitarla ad andare sopra a Tony, mi sposto in modo che si possano spostare al centro e quando dopo averlo preso in mano ed averlo puntato alla sua figa si lascia scendere fino a riceverlo tutto dentro il suo corpo ha come degli spasmi causate da un altro orgasmo molto intenso, Tony non resta fermo muove il bacino facendola ballonzolare ed ad ogni colpo Irene emette un gemito di piacere, io mi posizioni dietro di lei e la invito a piegarsi, il suo culetto adesso è a portata della mia bocca, inizio a leccarla spingo la lingua dentro e quando la sento bella dilatata lentamente spingo e scivolo dentro di lei, sembra quasi che il mio cazzo e quello di Tony siano a contatto, il leggero diaframma sembra non esistere quando inizio a dare colpi Irene inizia di nuovo a urlare tutto il suo godimento, vari orgasmi fanno vibrare il suo corpo e quando quasi contemporaneamente io e Tony godiamo riempiendola del nostro orgasmo lei si accascia sul letto quai distrutta, resta immobile per quasi 10 minuti poi va in bagno a fare una doccia veloce ed al ritorno si lascia andare a letto distrutta Tony mi ringrazia, ma io gli dico che ea stato un desiderio di entrambi, poi esce dicendomi che deve ripetere il controllo mi sdraio accanto a Irene e lei si è già addormentata mi rilasso e mi addormento anche io. Mi sveglio sentendo i baci di Irene su tutto il volto e le sue mani che mi accarezzano poi lei si avvicina e mi dice:- Amore Tony me lo ha messo dentro mentre dormivo- Stanotte?- No no amore adesso quando ti ho svegliato- Ti piace sei eccitata?- Quando lo ha infilato dormivo mi sono svegliata perché ero asciutta ed ho sentito male- Ed adesso? senti male? Ti piace? Vuoi farlo ancora?- Adesso sono bagnata, si ho voglia, anche di te però, come ieri seraresto un attimo fermo e continuo a baciare Irene mentre Tony da dietro continua a spingere sempre con pù veemenza fino a che Irene mi stringe forte facendo mi capire del sopraggiungere dell’orgasmo, continua a godere anche quando io abbassandomi inizio a leccargli la figa e succhiare il clitoride dopo una serie di orgasmi consecutivi, si stacca da Tony e mi viene sopra, è un lago di umori e scivolo subito dentro di lei, poi si piega e fa cenno a Tony di andare dietro, lui non se lo fa ripetere gli punta il cazzo nel culetto e con un colpo secco è dentro di lei inizi a urlare e muoversi quasi come una forsennata e dopo poco godiamo contemporaneamente tutte e 3. Dopo in po' di riposo una doccia rivestiti e fatto colazione ci prepariamo a partire, dobbiamo camminare 1 oretta per arrivare alla nostra auto, Tony ci aveva invitato di restare ancora, ci sperava, poi ci ha invitato per tutte le volte che volessimo andare e per ultimo visto che eravamo irremovibile segna su un numero di carta il suo numero di telefono e lo da a Irene dicendo che lui era sempre a disposizione bastava chiamarlo. Ci avviamo e quando arriviamo ai bordi della diga mi fa fermare fa una pallottola di carta con numero di toni lo lancia nel lago e mi dice:- Noi siamo come Paganini vero amore? “Paganini non ripete”
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5 anni fa
irene_alberto,
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Ultima visita: 3 anni fa
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MARETTIMO
Avevamo Scoperto Marettimo, molti anni prima, in occasione di un tour delle isole durante una nostra vacanza a Favignana, ne eravamo rimasti affascinati, tutta l’estate eravamo stati in giro, ma ad un mesetto del nostro ritorno in città avevamo ancora desiderio di tornare al mare, e visto che ormai eravamo a fine settembre avevamo deciso per Marettimo sperando di non trovare la calca del periodo luglio ed agosto. Dopo varie ricerche avevamo trovato la sistemazione a noi gradita, alloggiare direttamente sul mare ma allo stesso tempo vicinissimi a negozi e ristoranti, per ottenere questo avevamo dovuto prendere, anche se eravamo solo in due, una villa con 3 camere da letto, ma questo non importava la cosa gradita era che avevamo trovato quello che cercavamo, oltre ai vari accessori la proprietà metteva a disposizione delle biciclette ed un quad per eventuali escursioni. La villa era dislocata al limite del paese penultima di una strada a fondo chiuso, nell’ultima, praticamente attaccata e divisa solo da un muretto alto non più di 50cm ci abitava il proprietario, la loro era una villa quasi simile ma con un grande giardino curatissimo ed un’ampia piscina a ridosso del mare. Al nostro arrivo, il proprietario Don Tano e la moglie Rosa ci avevano dati il benvenuto offrendoci una eccezionale granita al limone come solo in Sicilia puoi gustarla, Don Tano era sui 60 anni, uomo affabile, dall’eloquio con marcato accento siciliano ma con conoscenza anche delle lingue straniere frutto, come confermato da lui, dei moltissimi viaggi all’estero fatti in gioventù, la moglie Rosa era la, classica signora siciliana alta borghesia, verremo a sapere dopo di origini nobiliari avendo il titolo di contessa, come donna era carina, anche lei più vicina ai 60 che ai 50, un bel viso un corpo florido anche se appesantito, ma la particolarità erano i suoi occhi, il modo in cui ti guardava, era dolce ed enigmatico sembrava ti volesse dire tutto anche se non diceva nulla, l’avevo trovata da subito molto sensuale ed affascinante, d’altro canto da quando eravamo arrivati Don Tano non faceva altro che mangiarsi con gli occhi Irene, e la ricopriva di attenzioni e complimenti sapendo toccare i punti giusti con frasi gentili, per ringraziarli dell’accoglienza e della disponibilità ed anche per farci indicare i posti che ci sarebbero tornati utili li avevamo invitati a cena, Rosa in un primo tempo era sembrata restia ma era bastato uno sguardo di Don Tano per fargli cambiare idea, era il prologo per capire l’autorità che Don Tano aveva con tutti. Quando ci avviamo al ristorante Irene, in modo spontaneo, prende a braccetto Don Tano, mentre io e Rosa camminiamo dietro a loro chiacchierando del più e del meno, quando arriviamo nella piazzetta centrale iniziamo a capire lo spessore della figura di Don Tano, tutti salutano con molta deferenza quasi in modo timoroso ed all’ingresso del ristorante il proprietario ci viene subito incontro per salutarci per poi condurci ad un tavolo leggermente isolato al limite della veranda con vista del mare sottostante, durante la cena Don Tano ci parla tantissimo dei loro viaggi e della decisione ad una certa età di ritirarsi in questo paradiso che è Marettimo. Quando rientriamo a casa con Irene tiriamo le conclusioni che praticamente Don Tano sull’isola è un’istituzione, benestante, proprietario di decine di immobili, autorità riconosciuta da tutti e sotto sotto concludiamo fra noi, non ci meraviglierebbe affatto che fosse lui il “boss” dell’isola, mentre andiamo a letto scherzo con irene e gli faccio una battuta-A A A A A A Dai amore, forse questa è l’occasione per scoparti un “mafioso” ahahahhah-A A A A A A Perché? i mafiosi lo fanno forse in modo diverso?-A A A A A A Beh non saprei dovresti sperimentarlo tu-A A A A A A Sai amore, a me fa un po’ pena Rosa, hai notato che ogni volta che deve parlare prima lo guarda come per ottenere l’autorizzazione?-A A A A A A Hai ragione, ma questo in parte fa parte della loro cultura maschilista e le donne ne sono succube, ma sembra che la cosa non gli dispiaccia, forse gode a essere sottomessa, succede.Prima di addormentarci ci scambiamo un po’ di coccole e quando mentre bacio ed accarezzo Irene torno sul discorso della possibilità di fare esperienza con un “mafioso” stranamente la sento bagnarsi di più, più fantastico e più Irene si eccita al punto che appena la penetro arriva subito all’orgasmo seguita subito da me, ci addormentiamo abbracciati stanchi del viaggio e della lunga giornata. Al mattino quando mi sveglio, Irene non è accanto a me, mi alzo e mi avvio in cucina credendo di trovarla lì a preparare la colazione ma non la trovo nemmeno lì, inizio a chiamarla girando tutta la casa ma di lei non c’è traccia, ma appena esco sul patio mi sento chiamare, Irene è seduta insieme a Don Tano a bordo piscina e stanno facendo colazione, li raggiungono, il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio e mentre mi accomodo, arriva Rosa con una moka fumante e con un meraviglioso profumo di caffè, facciamo colazione tutte e 4 insieme godendoci il sole il mare un paesaggio pazzesco e tutte quelle prelibatezze-A A A A A A Oggi andiamo a fare il bagno nella mia caletta riservata, ci restiamo anche a pranzoDon Tano aveva esordito in questo modo, per un attimo ho avuto un senso di fastidio, lo aveva detto in un tono che non ammetteva repliche, non era un invito, ma a modo suo una decisione non discutibile, stavo per ribattere per fargli capire che con noi non funzionava in quel modo, ma l’euforia di Irene nell’accettare il programma mi fa soprassedere. Quando andiamo a prepararci mi sfogo con Irene, ma lei mi rassicura dicendomi che secondo lei non era altro che una cortesia facendomi notare quanto erano stati gentili disponibili ed ospitali, convengo con lei che forse il modo poco ortodosso dell’invito era solo una loro abitudine, dopo aver messo i costumi e preso l’occorrente li raggiungiamo,A una scaletta scavata nella roccia ci porta a un piccolo approdo dove ad attenderci c’è un ragazzo sui 25 anni a bordo di una piccola barca, è in costume abbronzatissimo un fisico molto prestante e come tutti molto deferente con Don Tano, quando arriviamo fissa con molto interesse Irene che con indosso un costumino ed un pareo trasparente ha una aria molto sex, anche Irene squadra bene il ragazzo e quando i nostri sguardi si incrociano ci scambiamo un sorriso, bastano 5 minuti di navigazione ed arriviamo in una piccola caletta incastrata fra gli scogli, è una spiaggetta larga un 10 metri e profonda non più di 15, la sabbia è finissima e pulitissima e l’acqua ha una trasparenza assoluta, restiamo meravigliati da tanta bellezza, Rosario il ragazzo che ci ha accompagnato, che scopriamo essere un cugino di Don Tano scarica le borse e poi aiuta prima Rosa e poi Irene a scendere dalla barca, e visto che il fisico di Irene non è affatto abbondante quanto quello di Rosa la prende in braccio e la trasporta a riva senza farla bagnare, furbescamente le sue mani sono a contatto una con il culo e l’altra sotto la schiena ma non le dita che sfiorano il seno, Irene mi guarda e mi sorride facendomi cenno di guardare Rosario ed anche io noto che ha avuto una erezione, poi ci saluta e si allontana a bordo della barca, quando mi avvicino a Irene lei sorridendo mi bisbiglia che Rosario glielo aveva strusciato sul culo. Rosa intanto ha aperto 4 sedie da spiaggia, ma io ed Irene optiamo per sdraiarci sul telo da mare direttamente sulla sabbia, Don Tano è con un costume a pantaloncini, io ho un piccolo slip con bottone laterale che basterebbe tirarlo per restare nudo, Rosa toglie il vestito, sotto indossa un bikini, e nonostante l’età e qualche chilo di troppo è ancora una donna molto appetibile, restiamo a prendere il sole ed a chiacchierare del più e del meno per quasi una oretta, il sole inizia a picchiare e chiedo a Irene di passarmi la crema protettiva che non avevo voluto spalmare all’arrivo quando lo aveva fatto lei, quando ho la crema in mano e sto per spalmarmela Don Tano, sempre con il suo tono perentorio dice:-A A A A A A Rosa spalma la crema ad Alberto, lascia Irene tranquilla a prendere il soleIo ed Irene sorridiamo, anche se non protestiamo, ci sembra molto ridicolo il fatto che avesse sottinteso che sarebbe stata Irene a spalmarmela e non farlo io da solo, da parte mia mi riprometto di non dare più peso ai modi di Don Tano, guardo con sguardo complice Irene che sorride e che si avvicina per baciarmi, Rosa inizia a spalmarmi la crema sulle spalle, lo fa in modo molto delicato, sembra quasi mi stia facendo un massaggio, un senso di benessere pervade tutto il mio corpo, allungo la mano e stringo quella di Irene lei mi guarda con un sorriso complice, quando Rosa mi chiede di girarmi Irene si avvicina di più a me e stringe con più forza la mia mano, quando mi giro, il piccolo costume non può celare la mia iniziale erezione, volgo lo sguardo verso Don Tano, devo ammettere con un po’ di timore, ma da parte sua ricevo un sorriso, Rosa inizia a spalmarmi la crema sul petto le sue mani sfiorano quasi la mia pelle, è molto eccitante e lo è ancor di più quando inizia con le cosce avvicinandosi spesso al mio inguine, adesso la mia erezione è molto palese, abbiamo tutti smesso di parlare, e i nostri sguardi sono tutti rivolti ai movimenti delle mani di Rosa, che scambia uno sguardo con Don Tano, Irene allo stesso tempo inizia a darmi piccoli baci senza affondare la lingua, mi sento coccolato al massimo, ad un certo punto Irene avvicina la mano al bottone a strappo del mio costume poi volge lo sguardo versoA Don Tano lui gli sorride e gli fa un cenno affermativo con la testa, allora lei con una leggera pressione slaccia il mio costume ed il mio cazzo duro svetta dritto davanti alle mani di Rosa, che continua con il suo massaggio all’inguine, Irene si stringe al mio lato ed inizia a baciarmi con più foga, poi è lei che prende la mano di Rosa e la porta sul mio cazzo, inizia a menarmelo lentamente mentre con l’altra mano mi accarezza le palle, mentre lo mena con il pollice struscia la mia cappella, tutte e 3 guardiamo Rosa che gioca con il mio cazzo, poi lentamente sento le sue labbra sfiorare la mia pancia, la sua lingua percorre il mio corpo, scende in giù segue i contorni del mio cazzo ma senza prenderlo in bocca, percorre il mio inguine da ambo i lati, sono eccitatissimo, inarco la schiena ad offrirgli, il cazzo in bocca e finalmente la sua bocca lo ingoiaA tutto, succhia per poi tornare a percorrerlo con la lingua in tutta la sua lunghezza ed ogni volta che lo ingoia mi fa provare sensazioni indescrivibili, avrei voglia di godere, ma resisto è troppo bello perché finisca subito, nel frattempo le mie mani hanno iniziato ad accarezzare il corpo di Irene, prima il seno ed adesso la sua figa, anche lei è molto bagnata ed eccitata, Don Tano imperturbabile resta immobile e ci osserva con occhi vogliosi e divertiti. Quando Rosa prende un braccio di Irene e l’attira facendogli cenno di venirmi sopra, lei con uno sguardo chiede il consenso a Don Tano ed invita Rosa a venirmi sopra, lentamente toglie il reggiseno mettendo un mostra un seno abbondante ma ancora sodo e turgido, poi toglie lo slip ed una figa contornata da un fitto pelo si presenta ai miei occhi, allungo la mano per accarezzarla e la sento un lago di umori, poi si inginocchia sopra di me Irene prende in mano il mio cazzo lo indirizza alla sua figa e la invita a scendere piano, mi sento risucchiare dentro di lei in un attimo il mio cazzo e tutto il mio inguine sono inondati di umori, è come un fiume in piena, inizia a dondolarsi sopra di me lentamente, sento le contrazioni della sua figa che sembra vogliano fagocitare il mio cazzo, a questo punto Irene dopo avermi dato un lungo bacio si alza fa due passi e si posiziona davanti a Don Tano, lui resta immobile ad osservarla, lei prima toglie il reggiseno poi lentamente ed in modo molto sensuale, come se facesse uno strip, sfila lo slip mettendo in mostra la sua figa parzialmente depilata e con un ciuffettino di peli sul monte di venere, Don Tano la guarda estasiato, lei prima si accarezza il seno guardandolo fisso, poi lentamente una mano scende ad accarezzare la sua figa, è lei ad accarezzarsi poi si avvicina di più afferra la mano di Don Tano e la porta alla sua figa, lui sapientemente inizia ad accarezzarla dolcemente, poi la invita ad allargare le gambe ed avvicinarsi di più in modo da potergli leccare la figa e mentre gli succhia il clitoride gli infila un dito nella figa ed uno dietro nel culetto, basta poco ed il corpo di Irene si contrae raggiungendo un intenso orgasmo, a sentire le grida di godimento anche io e Rosa ci lasciamo trasportare dall’orgasmo e godo dentro di lei con una lunghissima sborrata mentre lei quasi mi allaga con il suo orgasmo. Restiamo nudi a crogiolarsi al sole mentre Don Tano ci mette al corrente che non sono nuovi a trasgressioni, raccontandoci delle loro vacanze trasgressive in costa azzurra, con frequentazioni di amici di diverse nazionalità e disinibiti, poi si rammarica del fatto che un tumore alla prostata lo abbia reso impotente, e quando Irene gli da un bacio sulla guancia dicendogli che era stato ugualmente bravissimo e l’aveva fatta godere tanto lui la guarda con grande riconoscenza. Siamo ancora nudi quando arriva Rosario, non ci rivestiamo, Rosario dalla barca scarica un tavolino da pin nic e dei contenitori con del cibo ed un frigo portatile con le bevande, Irene si avvicina all’acqua ed esordisce dicendo:-A A A A A A Farei volentieri un bel bagno prima di pranzo per rinfrescarmi un po’Don Tano, sempre con tono perentorio e con un sorriso rivolgendosi a Rosario gli dice:-A A A A A A Rosario porta la signora Irene a fare il bagno e stai attento che non vada in acqua profondaRosario segue Irene che entra in acqua, si nota subito che è un provetto nuotatore ed Irene con lui vicino si sente sicura, mentre Rosa apparecchia noi osserviamo Rosario ed Irene che fanno il bagno, Irene inizia a scherzare schizzando acqua su Rosario, fino a che ad un certo punto si avvicina a lui gli si avvinghia al suo collo e dalla posizione sembra aver intrecciato le gambe alla schiena, Rosario sembra un po’ a disagio e volge lo sguardo verso di noi, un sorriso benevolo di Don Tano ed il mio cenno con pollice per dirgli che è tutto ok lo tranquillizzano,A Irene inizialmente scoppia a ridere divertita della situazione, poi si fa seria attira a se Rosario e gli da un lungo bacio, riusciamo a vedere vista la poca distanza e la limpidezza dell’acqua, che Irene ha infilato le mani dentro il costume di Rosario e si è impossessata del suo cazzo continuando a baciarlo poi lo invita a togliere il costume e restare nudo, viene alla luce un cazzo di notevoli dimensione che Irene osserva con molto gradimento, si aggrappa di nuovo a lui e se lo fa scivolare dentro, in piedi in acqua Rosario ha un precario equilibrio e cade, allora Irene lo prende per mano e viene a riva, si sdraia sulla sabbia bagnata, quando arrivano le onde la bagnano fin quasi al seno, Rosario gli va sopra e lentamente gli infila il cazzo in figa, Irene intreccia le gambe sulla sua schiena e lo tiene stretto dentro di lei, anche a restare immobili al sopraggiungere di ogni onda sente la spinta dentro di lei, continua a baciare Rosario fino a che tutte e due non godono urlando. Rosario con grosso dispiacere di Irene si prepara ad andare via, ma Don Tano gli ordina di liberarsi presto degli impegni e di ritornare entro 2 ore. Mangiamo in clima di euforia ed allegria, e Don Tano ci confida che da quando lui è rimasto impotente Rosario è diventato il loro amante preferito, un ragazzo serio ubbidiente e soprattutto “muto” e ce lo consiglia se per il nostro soggiorno nell’isola avessimo voglia di trasgredire. Il pranzo era ottimo, tutto a base di pesce, e senza accorgercene avevamo quasi scolato 3 bottiglie di vino, Irene è leggermente euforica e perde i suoi freni inibitori e mentre Rosa sparecchia e sistema prende per mano Don Tano lo fa alzare dalla sedia, dove stava seduto da quando eravamo arrivati, lo fa sdraiare sul telo e poi sdraiandosi al suo fianco gli dice:-A A A A A A Con le mani sei stato bravissimo, adesso fammi vedere se lo sei con la boccaDon Tano, sorride e guarda Irene con tanta dolcezza, il fatto che lo abbia cercato gli ha fatto molto piacere, lui e molto esperto ed inizia ad accarezzarla in modo molto dolce, mentre con le mani esplora il suo corpo con la lingua lo percorre tutto in lungo ed in largo, Irene inizia a emettere mugugni di piacere e si bagna sempre di più e quando lui inizia a lavorargli la figa con la lingua basta poco perché abbia il primo orgasmo, l’eccitazione ed il vino hanno uno strano effetto su Irene, rare volte l’avevo vista cosi eccitata, nella foga si mette a 69 ed inizia a succhiare il cazzo di Don Tano nell’impossibile speranza di farglielo diventare duro, io li osservo sempre più eccitato seduto a fumare una sigaretta mentre con una mano me lo meno fino a farlo diventare duro, Rosa vedendomi eccitato smette di sistemare si inginocchia davanti a me ed inizia a farmi un pompino mentre io accarezzo il suo seno, sento Irene che continua a godere ed a un certo punto si alza e si avvicina a me, insieme a Rosa inizia a leccare il mio cazzo, per poi appena Rosa si sposta di un po’ approfittarne e venirmi sopra e poi iniziare a cavalcarmi chiedendomi diA farla godere, e quando un orgasmo fortissimo scuote tutto il suo corpo sento le sue unghie graffiare la mia schiena. Si lascia andare spossata, meravigliata anche lei della sua voglia e sensualità, ma non si stacca mi dice che è troppo bello sentirmi dentro, mentre siamo stretti Rosa continua ad accarezzarmi ed inizia anche a baciarmi infilandomi la lingua in bocca, Don Tano ci osserva divertito, siamo ancora in quella posizione quando arriva Rosario, Irene senza staccarsi da me lo invita ad avvicinarsi e quando lui è accanto gli prende il cazzo in bocca ed inizia a fargli un pompino, sento di nuovo la sua figa contrarsi e poi sento gli umori del suo nuovo orgasmo bagnarmi fino alle palle, stavolta però si stacca subito e si stende sul telo chiamando a se Rosario che senza aspettare la penetra subito, Io e Rosa ci stendiamo accanto a loro ed anche io inizio a scopare Rosa anche lei basta poco e gode urlando, poi la faccio mettere a pecorina, inizio a leccarla anche dietro, lei capisce ed allarga di più le gambe,A bagno il suo culo con parte dei suoi umori e con la saliva leccandola fino a che non è lei a dirmi di incularla che non resiste più, quando appoggio il cazzo al suo culo non trovo resistenza scivolo dentro di lei fino alle palle ed inizio a dare colpi regolari, lei contrae i muscoli dello sfintere facendomi provare sensazioni bellissime e quando con una mano inizio a toccargli l clitoride inizia a godere urlando, le contrazione del suo ano non mi fanno resistere ed anche io sborro dentro di lei, mi sdraio accanto a Irene ed inizio a baciarla mentre Rosario continua a martellargli la figa con colpi cadenzati, i suoi orgasmi si susseguono, poi consiglio Rosario di metterlo dietro anche a lei, invito Irene a restare in quella posizione ma ad alzare le gambe il più possibile, Rosario dopo alcuni tentativi riesce ad entrare nel suo culo con la cappella, Irene urla di piacere e quando lui sprofonda dentro di lei fino alle palle inizia a godere, urla e si dimena fino a che anche Rosario non sborra dentro di lei. Irene impiega una decina di minuti per rimettersi in sesto, poi mi abbraccia forte inizia a baciarmi e mi dice:-A A A A A A Ti amo amore mio, ti amo per tutto quello che mi dai e mi fai provare-A A A A A A Ti amo anche io tantissimo, ed è per questo motivo che voglio accontentarti in tutto.Rientriamo stravolti, abbiamo il bisogno urgente di una bella doccia rinfrescante e una dormitina per riprenderci, rientriamo contenti e soddisfatti consci che se vogliamo sarà una vacanza indimenticabile
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5 anni fa
irene_alberto,
67/67
Ultima visita: 3 anni fa
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WEEK END TRASGRESSIVO IN BARCA A VELA
La nostra coppia: Lei magnifica Mora poco più che 30enne alta 1,70 fisico atletico seni piccoli tondi e sodi, gambe e lato B da FAVOLA…. IO 45enne non palestrato ma atletico molto alto e senza pancetta…. Entrambi intolleranti alla peluria…
Molo della darsena di Lignano cerchiamo la nostra barca noleggiata, si chiama “Cleopatra” sulla stessa dovrebbe esserci già il capitano NIK, eccola è un 18 metri a vela, blu e bianca e il ponte è tutto in legno.
Siamo molto carichi per l’avventura che ci condurrà per due giorni e due notti in mare, se poi avessimo saputo quanta lussuria e trasgressione ci avrebbe coinvolti… saremmo stati ancor più carichi.
Siamo vestiti in modo estremamente sportivo io bermuda bianchi e polo blu Lei maglietta bianca e fuseaux aderentissimi tanto da evidenziare per bene le labbra della sua fighetta depilata e il suo splendido culo dalle natiche sode e tondeggianti…. non vi era traccia alcuna di biancheria intima…. Al seguito avevamo solo due piccoli trolley.
Ecco il capitano NIK un bell’uomo brizzolato dalla pelle nera come il carbone che contrasta con la chioma a spazzola bianca si presentava in splendida forma, ci accoglie sorridente dandoci il benvenuto, a me una pacca sulla spalla con vigorosa stretta di mano e a Lei due baci sulle guance per poi aiutarla a salire a bordo…
Aiutiamo a sciogliere le cime ed eccoci in uscita verso il mare aperto, il cielo è terso il sole è pieno e la temperatura è perfetta, dopo 3 ore di navigazione entriamo in una piccola baia dove ci ancoriamo e stazioneremo fino alla mattina seguente.
Sono appena le 17 l’acqua cristallina non è fredda e ci sta un bel bagno, io mi spoglio e resto nudo, la mia Lei va giù a cambiarsi ed indossa un costume bianco a brasiliana con la mutanda “che viene mangiata dal culo” è stupenda, la ammiro la bacio invadendola con la mia lingua e le tolgo il reggiseno liberando le sue piccole tettine tonde dai capezzoli inturgiditi sussurrandole che fino al rientro in porto non l’avrebbe più dovuto indossare, mi guardò porcamente carezzandomi il cazzo “come vuoi amore mio così sono più comoda anch’io”. Il capitano ci cala scaletta nella parte di poppa dove c’è una specie di piattaforma e da li scendiamo in mare… una nuotatina e poi ci avvinghiamo alla scaletta Lei mi dice che a suo parere il capitano è un gran porco, io rispondo che la penso come Lei ma per Noi che siamo esibizionisti non può che essere una bella occasione per vivere qualche momento di trasgressione e dare un po’ di spettacolo, parlando il mio cazzo si è intostato così la stringo a me le sposto il costume e la penetro a fondo, alzando la stesta vedo il capitano che ci osserva massaggiandosi il cazzo sopra i pantaloni, vorrei non dirlo a Lei per paura che reagisca male (è di spalle e non lo vede) ma decido di essere trasparente e ancora una volta la mia lealtà viene premiata con complicità dalla Donna della mia vita, che inizia a muoversi in modo più deciso e vistoso proferendo di continuo la frase dai fottimi…. Il capitano a quel punto tirò fuori il cazzo (depilato molto lungo sicuramente sopra i 20cm ma non molto grosso) iniziò a segarsi io aggiornai Lei sugli eventi ( mi chiese di descriverle il cazzo del capitano… lo feci minuziosamente) e sentii la sua figa dilatarsi in modo spropositato e iniziò a venire alla grande con forti gemiti di piacere…. mi strinse al collo baciandomi con passione, feci segno al capitano di allontanarsi, non volevo che lui sapesse che la mia Lei era al corrente della sua presenza, ci tenevo che lui non fosse troppo in confidenza.
Risaliti sulla barca il capitano ci fece una bella sorpresa, aperitivo con vino e patatine fritte, ci scolammo una bottiglia in tre, la mia Lei era euforica così il capitano le chiese se era così allegra per il vino o per il bagno, lei rispose con una gran faccia da porca e un po’ di lingua sulle labbra a togliere il sale delle patatine “sono felice e soddisfatta per la scopata e la goduta che mi sono appena fatta…. E tutti giù a ridere….
Pronti per la doccia sul ponte ecco il capitano per primo che non chalance si toglie i pantaloncini e resta cazzo al vento lavandosi con disinvoltura a pochi metri dalla mia Lei che lo guarda e mi sussurra “il cazzo è lungo e fino ma non mi avevi detto che aveva due palle enormi”… effettivamente era così ma io prima non l’avevo visto, ora tocca Lei docciarsi si insapona per bene si massaggia le tette ma non si leva la brasiliana così chiedo al capitano di girarsi e mi avvicino a Lei sfilandole lo slip la bacio e torno a sedermi vicino al capitano. Apriamo un’altra bottiglia, dopo poco Lei è girata quasi a novanta che si insapona le gambe, invito il capitano ad ammirarla apriamo gli asciugamani e iniziamo a segarci guardandola ma pronti a ricoprirci appena si fosse girata…… si volta ci ricomponiamo, faccio la doccia io e Lei si siede a bere con il capitano è coperta solo dal mini asciugamano secondo me le si vede la figa… va giù a vestirsi per primo il capitano intanto noi restiamo a baciarci e toccarci eccolo sale… lei è appena scesa con la testa a succhiarmelo (secondo me sente anche Lei che il capitano e risalito) la lascio fare per un po’ poi le dico smetti sta arrivando…. Si ricompone e mi sussurra che l’ ha sentito arrivare cinque minuti prima…. Vado a vestirmi e dopo poco eccomi nuovamente sul ponte ad aiutare il capitano, Lei è giù a vestirsi, la tavola è pronta e la pasta al sugo di pesce sta per essere scolata… eccola ha una camicia bianca di lino con dei ricami che le fa da mini abito e una cintura in cuoio molto alta, il decoltè è quasi totalmente scoperto le tonde tettine sono coperte a mala pena, le faccio i complimenti è stupenda i capelli ancora umidi raccolti in una elegante coda di cavallo e il vestito che fa brillare il suo corpo abbronzato diventato luccicante grazie alla crema brillantinata.
Anche il capitano NIK la riempie di complimenti facendole il baciamano, la cena è deliziosa dopo il primo una semplice insalatina e un’altra bottiglia di vino è volata…. La mia Lei è sempre più euforica … ci buttiamo sul prendisole anteriore e il capitano arriva con una bottiglia di rum e una strana sigaretta gigante fatta artigianalmente.
Beviamo a turno dalla bottiglia e ci giriamo la strana sigarettona, la mia lei tossisce ad ogni tiro cosi fumiamo noi per Lei e le buttiamo a turno il fumo in bocca, lei spalanca la bocca e si lascia penetrare dal fumo…. Il cielo è stellato siamo sistemati in cerchio mezzi straiati, la bacio alla maiala come piace a noi la inizio a toccare ahimè che brutta sorpresa ha le mutande, le spalanco le cosce Lei agevola la mia manovra, invito il capitano ad ammirarla e anche lui rimane deluso dalla presenza delle mutande… Lei quasi si scusa ribattendo che si ci davano tanto fastidio basta sfilargliele…. Cosi ordinai a NIK di farlo invitandolo a non prendersi ulteriori licenze, fu corretto le sfilò le mutande senza toccarla, ma sentendole umide chiese di poterle leccare…. Il capitano leccava le mutandine e io Le leccavo la figa, faceva caldo Lei mi spogliò, strano essere io dare gli ordini al capitano ma gli dissi “NIK spogliati che fa caldo e vediamo se leccare le mutandine che sanno di succo della mia Lei ti fa effetto”…. Io e NIK nudi a cazzo duro Lei ancora vestita a gambe spalancate con una tetta che usciva dalla camiciona…. La baciai e poi la guidai con la bocca verso il mio cazzo inizio a spompinarmi in maniera sublime, le guidai la mano verso il cazzo di NIK strabiliante inizio a menarglielo ritmicamente, presi la mano di NIK e la portai tra le cosce di Lei, la penetravamo con le nostre dita medie muovendole come fossero due piccoli cazzi, la figa era un delizioso brodino che usai per lubrificarle delicatamente il buco del culo, un po’ di leggera pressione ed eccola penetrata anche nel culo, una doppia penetrazione fatta di dita…. Lei godeva ed esplose in un prolungato orgasmo…. Diminuimmo pian piano il ritmo delle penetrazioni fino ad uscire, Lei distesa e appagata smise di spompinarmi e di segare NIK chiedendo un attimo di tregua, la coccolai… dopo poco mi sussurro ho voglia di cazzi… questa esternazione al plurale mi inquietava e mi eccitava, la spogliai la misi a novanta e dopo una veloce preparazione iniziai a penetrarla… il capitano si porto sul fianco Lei su mio suggerimento riprese a menarglielo, scopandola a novanta facevo colare saliva tra le sue splendide natiche… la stavo lubrificando per penetrarla anche in culo…. Lavorai il suo dolce buchino con il dito e poi iniziai a fotterla nel culo!... le piaceva ma sentiva un po’ si dolore così la girai con la schiena sui cuscini le alzai le gambe e spinsi il cazzo nuovamente nel suo adorato culo, il capitano le girava intorno intorno a cazzo duro ma Lei lo bloccò con la mano non voleva essere violata da nessuna parte ma prese gran ritmo e piacere a segarlo… dopo poco NIK inizio a sborarle sulla pancia mai visto tanto sperma…. Lei inizio il suo orgasmo e io sborrai urlando di piacere nel suo culo… Grande godimento avevo bisogno di baciarla, mi affiancai e iniziai a baciarla ma non prima di aver ordinato a NIK di ripulirla con la lingua….. fece un lavoro minuzioso e mi accorsi che era anche un buon gustaio quando lo vidi impegnato ripulirle il culo dalla mia sborra (ecco perché Lei aveva ancora brividini di piacere…)… ci addormentammo nudi sul ponte io e Lei avvinghiati e il Capitano poco lontano da noi.
Il giorno dopo non fu come il giorno prima arrivammo in una baia dove c’era un’altra barca….. ma questa è tutta un’altra storia….
Nomi fatti e luoghi sono di pura fantasia…… o quasi ;-)
11700
3
10 anni fa
giocointrigante6979,
35/31
Ultima visita: 6 anni fa
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Mi ha beccata!!!!!
Finalmente è arrivato il fine settimana.Dal lunedì al venerdì ad aspettare il benedetto weekend per riposare.Peccato che passerò il sabato sola, lui lavora tutto il giorno e amiche e amici sono quasi tutti fuori per il weekend.Ne approfitto per pulire casa e fare tutte quelle cose che durante la settimana non riesco a fare.Saluto il mio amore dopo colazione e comincio a fare la casalinga come si deve.Dopo un paio d'ore di faccende mi guardo in giro e penso che la casa è proprio un gioiello ora.E' una bella giornata fuori e anche abbastanza calda.Indosso una canottina, prendo un libro e me ne vado fuori in giardino, sulla mia sdraietta nuova nuova, ancora da provare.Oh che relax!Dopo un po’,penso tra me e me che potrei elettrizzare un attimino questa giornata. Ok il relax, ma la noia no!Mi viene in mente di aver conosciuto una ragazza su una chat qualche settimana fa, è della mia zona e che se avrei voluto un giorno sarebbe venuta a fare due chiacchiere a casa mia per fare conoscenza e poi chissà amicizia.Penso, perché no? Almeno faccio un po’ di conversazione con qualcuno!Entro in casa e vado alla scrivania, accendo il PC e mi connetto alla chat.Penso "chissà se la trovo?!". E' molto simpatica e mi farebbe piacere fare due risate dal vivo.La trovo, la chatto subito e le chiedo se oggi avrebbe voglia di prendere il caffè da me.Mi risponde praticamente all'istante e mi dice che nel pomeriggio è libera, non è molto distante, qualche kilometro da casa mia. Ci mettiamo d'accordo per le 14:00.Nel frattempo, tra una cosa e l'altra, si è fatta ora di pranzo, non ho moltissima fame ma qual cosina me la vorrei gustare.Finito di mangiare decido di andare in doccia per una bella rinfrescata.Sono già le 14:00, sta per arrivare. Mi asciugo in fretta, infilo un vestitino estivo che uso per stare in casa e grado fuori per vedere se sta arrivando. Poi mi viene in mente una cosa, sono completamente nuda sotto! Beh, cosa me ne importa, fa caldo...Vedo una macchina arrivare, è lei sicuramente.Parcheggia, scende dalla macchina, da tenere presente che non ci siamo mai viste, e si avvicina all'ingresso una donna alta come me, con i capelli rossi e un po’ mossi. Penso "bella".Suona il campanello e vado alla porta."Eccoci finalmente!".E' sorridente, serena e mi da l'impressione di essere una persona tranquilla, ma dalle chat avevo già capito che mi sarei trovata davanti ad una bella persona.La faccio accomodare dove più le aggrada.Decide di sedersi sul divano e mimetto seduta anch'io con lei.Cominciamo a parlare di tutto, vita in generale, famiglia, uomini e donne ...Dopo un bel po’ che si chiacchierava mi viene sete e le offro da bere. Tè freddo al limone, ghiacciato e dissetante.Il tè freddo mi provoca un brivido lungo la schiena e la pelle si rizza.Non solo la pelle ... in un attimo i capezzoli li ho turgidissimi e non solo i miei ... anche i suoi ...Ad un tratto ci ritroviamo a guardarci le tette, entrambe con due bellissime tette, tutte da leccare e succhiare avidamente.Parlando di donne prima, ci siamo rese conto del piacere immenso provato a guardarci e quella voglia pazzesca di toccarci.Lei, senza nemmeno pensarci due volte, allunga la mano e comincia a sfiorarmele, a stuzzicarle con le dita, dolcemente e poi più velocemente,cercando quei complici capezzoli.A mia volta accarezzo e afferro le sue belle tettone e gioco con i suoi,turgidissimi e golosi.Ho voglia di assaporarla e la mia lingua comincia a cercare la sua... mmmm...continuando a toccarci cominciamo a limonare come due porche.Anche lei ha un vestito, un po’ più lungo,ma bello, fine ed estivo.Non ha il reggiseno e la cosa mi eccita da impazzire. Anch’io non ho nulla e lei con le sue mani esperte lo capisce e comincia ad esplorarmi sotto.Poi con la bocca scende sul mio decolté e mi sbottona la scollatura. Mi afferra le tette con la bocca, è bagnata e vogliosa … mi lecca e mi bacia tutta, mi mordicchia i capezzoli con le labbra ed io sento la mia figa bagnarsi sempre di più, calda e impazzita dalla voglia … meraviglioso!Va lì con la mano e comincia a sgrillettarmi, prima piano poi più veloce, mi sditalina e mi da dei colpetti di dita vicino al culo, è una maiala e mi piace da matti.Mi fa godere come una troia, entrambe siamo due troie ed ho una voglia pazzesca di esplorarla anch’io, dappertutto.Ci sgrillettiamo a vicenda, insieme, muovendoci con il culo, su e giù, continuando a limonare come due porcone.Mi mette le sue tette in faccia e finalmente gliele lecco e gliele bacio anch’io.A un certo punto mi dice:”Ho voglia di leccartela tutta porcellina. Voglio leccarti la figa fino a farti impazzire”.A quella frase divento un lago di voglia, un lago di marmellata di figa e le dico:” sìììì mia bella amica porca, leccamela tutta, leccami la figa, anch’io ho una voglia matta di leccartela … mmmm”.Scende giù e comincia a leccarla strepitosamente, su e giù, soffermandosi sul mio clitoride, gonfio dalla voglia, sbattendolo a colpi di linguetta.Può farmi esplodere in un attimo, ma voglio resistere, è troppo bello, mi fa godere come una maiala.Non ce la faccio più, voglio venire e le vengo in bocca, subito e tantissimo.Lei sale, mi bacia e mi dice:”Ancora maialina,ancora”.Voglio leccargliela io, la voglio, voglio sentire il suo sapore.Si sdraia e inarca bene le cosce ed io immersa nella sua fica, completamente depilata come la mia, comincio a leccarla e ad assaporarla. Mi piace, è buona e mi eccita da impazzire.Un rumore, la porta.Penso che è troppo presto per essere lui e infatti senza farlo a posta guardo l’orologio nel salotto.E’ lui! Ha finito prima.Mi guarda, ha gli occhi spalancati, ma brillanti ed eccitati, bellissimi!Io resto in mezzo alle cosce,ma mi giro.Lo guardo, è tornato presto.Sono rossa in viso, ma eccitata, tantissimo.Poi guardo lei per assicurarmi che sia tranquilla e la sorprendo ad accarezzarmi e poi palparmi le tette guardando lui.Io, quasi d’istinto, mi rigiro con la testa e riprendo a leccarle la figa, ma più piano di prima, lui ci sta guardando.Sento che si avvicina e nell’orecchio mi dice:”Ma allora la mia signora è proprio una puttana. Cosa fai puttana? Lecchi la figa alla tua nuova amica e fai la troia senza di me?”.A quelle parole mi eccito sempre di più e anche la mia, anzi la nostra compagna di giochi gode come una vacca al passare della mia lingua.Lui eccitatissimo si spoglia e tira fuori il suo cazzo meraviglioso. E’ duro, grosso e gonfio di voglia. Se lo mena ed è uno spettacolo vederlo.Se lo mena sempre di più e viene lì e mi dice:”Ti meriti una punizione mia puttanella, ora me lo succhi, tutto bene, anche le palle, come tu sai fare e la tua amica troia te la lecca tutta tutta”.Ed io:” mmmmm..sì amore vieni qui che te lo pompo tutto per bene”.Comincio a spompinarlo, che meraviglia il mio cazzo, è una favola succhiarlo.Lei mi fa sedere e va giù affondandosi nella mia figa grondante di piacere. Ad ogni colpo della sua lingua io succhio sempre di più. Che buono, su e giù fino alle palle, me lo gusto tutto.Poi lui mi dice:” Ed ora punizione, ti voglio mettere a pecora e scoparti da dietro, la figa e il culo e tu gliela lecchi tutta a questa troia.”In un attimo mi ritrovo girata, a pecora e con la faccia ancora nella fica di lei. Anche la sua è un lago di piacere e mi bagna tutta la faccia.Godiamo tutti e tre come porci. Lui mi scopa la figa e mi sculaccia. Dopo decide di prendermi il culo.Godo come una porca e ho degli spasmi dal piacere pazzeschi e mentre mi scopa il culo, lei mi viene in bocca. Divino.Poi lui ancora nella figa fino a farmi godere, vengo ed è fortissimo.Ora vuole sborrare, non ce la fa più, ha le palle piene di sborra.Ci dice di metterci tutte e due in ginocchio e che vuole sborrarci addosso, in faccia e anche in bocca. Una doccia bella calda di sborra golosa.Gli lecchiamo le palle insieme, il cazzo e intanto lui se lo mena fortemente sbattendocelo a colpi in faccia.Sta per esplodere, viene e viene moltissimo.Ci sborra tutte, ci cola giù sulle tette, sulla faccia e ne abbiamo anche i bocca.E’ buonissima e io e lei abbiamo voglia di limonare con quel succo divino.Ci riprendiamo un po’, ci sediamo tutti e tre sul divano, nudi e accaldati da quanto appena successo.Siamo felici, ci guardiamo e sorridiamo del nostro godimento.E’ ora di fare conoscenza! Io:”Amore, ti presento la mia nuova amica!”.Beccata ma …
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3
11 anni fa
RobiRomi,
31/27
Ultima visita: 10 anni fa
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la vacanza, la prima volta (cap 4)
Ecco che l'ultimo giorno di quella vacanza tanto speciale era cominciato; quella mattina mi alzai praticamente subito; erano già le 10, si doveva riordinare e pulire casa, chiuderla, caricare la macchina e cercare di godersi le ultime ore di mare prima del traghetto. In tutto questo io dovevo riuscire nel mio intento; si perché ormai era diventata un'ossessione, mi sentivo quasi malata.... di sesso. Mi avvolsi nel pareo bianco e andai in veranda, da sempre punto di ritrovo; ero la prima, cominciai a preparare la colazione e mi sedetti al tavolo. Guardavo all'orizzonte il mare piatto, spalmavo della marmellata ed intanto pensavo a loro, al sesso, e cominciai a pianificare la giornata; nella mia testa ovviamente tutto era incentrato sulla provocazione, luoghi, abbigliamenti, tutto era per un solo scopo.
I due presto mi raggiunsero, quasi in contemporanea, esposi i programmi e andai in camera a preparare la valigia.
Pulivamo e riordinavamo casa ma i loro sguardi sempre su di me, sul mio corpo molto poco nascosto per trasparenze e misure del pareo; percepivo una differenza negli sguardi di Luca con il quale ci scambiavamo di tanto in tanto sorrisi complici a ricordo della nostra fuga sugli scogli.
In poco più di un'ora tutto fu pronto e la macchina caricata;dovevo vestirmi e avevo bisogno qualcosa che andasse bene sia per la spiaggia che per il viaggio in nave; presi dall'armadio un vestito molto particolare comprato l'anno prima in spiaggia ad Ibiza. Erano due stoffe dalla forma irregolare, una beige ed una marrone, unite tra loro con dei bottoni, ma la particolarità era che a seconda di come le indossavi e legavi diventavano 7 vestiti diversi, lungo o corto scollatto o non, bastava usare la fantasia. Lo legai sotto le spalle, lo passai a fasciarmi i seni per poi scendere fino in vita dove si sviluppava una minigonna larga per legarsi infine appena sopra il sedere. Lo abbinai alle zeppe del giorno prima e la mise risultò perfetta.
Chiusa casa salimmo in macchina con tutto l'occorrente per la giornata di mare a portata di mano; cominciai a dare indicazioni per una baia molto poco conosciuta dai turisti; dopo circa 10 minuti di sterrato arrivammo al piccolo parcheggio dove solo altre 2 macchine erano in sosta; altri 5 minuti a piedi per una ripida discesa e di fronte a noi si aprì la baia.
Era un ferro di cavallo composto da una spiaggia di un centinaio di metri e da altre 2 più piccole, tutte separate da scogliere. Io continuai il sentiero fino alla più lontana. Le uniche persone erano nella più grande e alla fine distavano da noi tre o quattrocento metri; dietro di noi una pineta. Luca stese il grande telo che ci avrebbe ospitati e si sdraiò insieme ad Andrea, lasciando lo spazio per me nel mezzo; io intanto in piedi guardando il mare armeggiavo con il vestito, fino a togliermelo; con solo la parte più chiara ne feci una microgonna e mi sdraiai tra di loro. Andrea dopo un po' mi chiese perché non mettessi il costume, ed io gli risposi che non l'avevo portato. " ma come non l'hai portato!" esclamarono in coro " e per fare il bagno come fai?" continuò Luca; " semplice Luca, si fa così!" mi alzai, slacciai il nodo della gonna che cadde a terra e nuda mi diressi in mare.
Allontanandomi dal bagnasciuga sentivo l' acqua fredda salire, ma inesorabile e lenta continuai; quando mi raggiunse l'intimo ebbi un brivido di piacere, ancora qualche passo e mi tuffai; era stupendo, nuotavo a pelo d'acqua, sentendomi accarezzata dalla natura fresca e presente. Presto mi raggiunsero pure loro, chiacchieravamo, nuotavamo, finché non gli presi i pantaloncini ad entrambi e glieli tolsi lanciandoli sulla spiaggia; erano preoccupatissimi di poter essere visti... " ma secondo voi quelle persone a quella distanza stanno a guardare noi, puntini in mare?" dissi sorridendo. Chiacchiere e lievi strusciamenti e presto i loro sessi vinsero il freddo dell'acqua inturgidendosi timidamente; a quel punto stuzzicati per bene, mi diressi alla spiaggia ed uscii, raccolsi i loro costumi e mi sdraiai subito sul telo. Sentivo le gocce scivolare sul mio corpo, fredde in contrasto con quel sole bollente di mezzogiorno, giacendo nuda, in attesa dei due cavalieri, che tardavano l'uscita. Ero eccitata, viscida e calda tra le gambe, desideravo ancora essere presa da loro due e questo mio stuzzicarli, faceva forse più effetto su di me.
La giornata proseguiva, i due quasi sempre a pancia in giù come a nascondere un'erezione ormai costante ,ed io ormai all'apice non riuscivo più ad attendere. Mi riannodai quella specie di microgonna in vita, mi alzai e dirigendomi verso la vegetazione a pochi metri da li dissi a Luca che avevo bisogno di lui. Lui si alzò s'infilò il costume e mi raggiunse; appena dietro un cespuglio all'inizio della pineta, lo baciai e con una mano subito gli accarezzai il pene; le sue mani subito raggiunsero il mio corpo, mi accarezzava, mi palpava ovunque. La voglia era incontenibile in entrambi, lo si percepiva dalla foga quasi famelica che gestiva i nostri approcci col corpo altrui; " serve una mano anche da me?" la voce di Andrea interruppe quel momento da dietro di me; capì che stava per riaccadere, li avrei avuti nuovamente entrambi, insieme; mi girai, gli sorrisi e piegandomi a 90 gli abbassai i pantaloncini e subito gli presi in bocca il pene; lo succhiavo e leccavo gustandone il sapore salaticcio del mare, ma Luca dietro di me non si lasciò scappare l'occasione e subito mi afferò ai fianchi e s'infilò in un sol colpo dentro di me; un brivido mi percorse e accennai un gemito soffocato sul pene di Andrea. Luca mi penetrava scivolando nel mio sesso umido e bollente mentre Andrea mi affondava in bocca fino a picchiarmi sul palato molle. Un dito di Luca umido di saliva tra le natiche subito si diresse all'ano, carezzandolo e violandolo; era il segnale che presto li avrei avuti di nuovo insieme.
Ero tesa, eccitata, spinta con vigore, la gonna ormai era sotto il seno e intanto continuavo a succhiare Andrea. D'un tratto delle voci molto vicine c'interruppero; come delle molle ci staccammo e ricomponemmo i vestiti in un secondo; un gruppo di ragazzi si stava piazzando nella spiaggettina appena prima della nostra; solo qualche albero e qualche scoglio ci separava da loro, così affranti e tesi ci dirigemmo nuovamente in spiaggia. Luca e Andrea si tuffarono, mentre io non potendo perché sarei stata sicuramente vista, li attesi sul telo; pensavo alla sfortuna di quel momento mentre sentivo ancora tra le mie gambe le conseguenze di quell'eccitazione e di quell' amplesso interrotto; sembrava che il destino non volesse più farci unire in quel magico trio.
Era giunta l'ora di dirigerci in porto; ricominciai ad armeggiare con il vestito fino ad indossarlo; ora legato dietro il collo lasciava la schiena scoperta scendendo morbido sul seno, incrociandosi sotto di esso per poi passare dietro incrociarsi in un nodo ed infine annodarsi nuovamente sul davanti; così era cortissimo, più lungo ai lati ma terribilmente corto in mezzo tanto da non coprirmi nemmeno i glutei. I due intanto con i costumi ancora bagnati si erano vestiti con solo i pantaloncini e la maglietta. Durante il tragitto che ci separava dalla macchina Luca da dietro continuava a stuzzicare il mio posteriore con carezze decise e inequivocabili....voleva il mio sedere.
In macchina i pensieri continuavano fissi, ostinati e nemmeno mi accorsi che la mano lentamente era finita tra le gambe e lentamente stuzzicava il clitoride; pensavo a quanto fosse incredibile, erano ormai 3 giorni che ero perennemente eccitata con pensieri che ostinatamente pervadevano la mia mente; quanto sarebbe andato avanti tutto questo? Ero veramente stupita.
Giunti al porto non feci altro che slegare il nodo sul davanti ed il vestito si allungò in una gonna dal taglio irregolare ma lunga fin oltre al ginocchio, con 2 spacchi ai lati;
Saliti in nave occupammo le due cabine che avevamo a disposizione, poi ci recammo subito a cena; al ristorante sentivo gli occhi di Andrea che scrutavano nel vestito dal lato, da dove si poteva intravedere il mio seno; in più l'aria condizionata e gli strusciamenti del tessuto stimolavano i capezzoli che ormai puntavano vistosamente da sotto il cotone. Moby lines, offriva anche un discreto servizio bar quindi dopo la cena facemmo un giro e bevemmo un drink al bar sul ponte esterno. C'era vento e dopo il primo drink scesi in cabina per prendere un maglioncino. I due ragazzi mi accompagnarono per paura che mi perdessi; appena aprii la cabina Andrea mi prese per un braccio e con decisione mi portò dentro seguiti da Luca; la porta si chiuse rumorosamente e mi sentii spinta al muro di spalle; Andrea cominciò a baciarmi, subito le lingue s'intrecciarono in vorticose acrobazie nelle nostre bocche; ero stata presa d'improvviso, quando meno me l'aspettavo, e la cosa mi piaceva. Sentivo le sue mani sul mio corpo passarmi ovunque, infilandosi dai lati per raggiungere il seno che mi palpava con decisione quasi violenta; la frenesia dei movimenti aumentava, il tutto sotto gli occhi curiosi di Luca che ancora non partecipava; le mie mani cercavano un contatto diretto sotto i suoi vestiti, e le sue facevano lo stesso sotto il mio; quando la sua mano si appoggiò sul mio sesso, questo era già bagnato; sentivo le sue dita scivolare tra le labbra, infilarsi dentro di me in coppia e riuscire per finire a stimolare e carezzare il mio ano. Nervosamente gli sfilai la maglietta e gli slacciai i pantaloncini che caddero a terra lasciandolo nudo; presi in mano il suo pene turgido e cominciai a massaggiarlo; ora era lui di spalle al muro, continuavamo a baciarci e carezzarci, quando sentii il vestito sollevarsi fin sopra il sedere; mentre le mani di Andrea mi palpavano i glutei aprendoli, sentii la lingua di Luca appoggiarsi li, tra le natiche, e cominciare a leccarmi il sedere; istintivamente divaricai le gambe e inarcai la schiena per godere maggiormente di quelle attenzioni umide; lo sentivo scorrere intorno all'orifizio forzandone di tanto in tanto lo sfintere, mentre le dita di Andrea ormai si perdevano nel mio sesso e le nostre lingue sembravano non volersi staccare. Presto due dita si appoggiarono sul mio ano e con una lieve spinta vi penetrarono strette ma senza sforzo; Luca era in piedi dietro di me, nudo, sentivo il suo respiro sul collo, le sue dita si muovevano prepotenti dentro di me mentre quelle di Andrea facevano lo stesso davanti. Ero in estasi, mi sentivo indifesa chiusa in quei 6 mt quadri con due maschi eccitati, che mi avevano preso e portata dentro per un motivo ben preciso; la cosa mi piaceva, mi eccitava.
Sentii il glande di Luca appoggiarsi tra le natiche e spingere sullo sfintere; interruppi il bacio, appoggiai le mani alla parete accanto alla testa di Andrea che capendo cosa stava per succedere si era fermato,inarcai ancora un poco la schiena e attesi Luca; lui spinse ancora e lo sentii scivolare dentro di me; mi scappò un gemito in faccia ad Andrea che mi teneva per i fianchi poco sopra le mani di Luca. Ben piantata a terra sulle zeppe e con le mani sul muro contrastavo gli affondi nel mio retto, con lo sguardo fisso negli occhi di Andrea come a chiedergli anche la sua partecipazione.
Andrea ci spinse ancora uniti contro la porta del bagno appena dietro a Luca, mi sollevò una gamba e, spostato il vestito al di là di questa, lentamente affondò il pene nella mia vagina; ecco finalmente di nuovo quel brivido, quella sensazione stupenda e unica; lanciai un gemito fortissimo che accompagnò tutto l'affondo, gli misi le braccia al collo per tenermi, il piede appoggiato alla parete dietro di lui ed ecco che cominciarono gli affondi da entrambe le parti.
Finalmente li sentivo di nuovo dentro di me, insieme; gemevo di piacere, non riuscivo a contenermi.
Mi snodarono in qualche modo il vestito e me lo tolsero, mi palpavano ovunque, sentivo le loro mani percorrere ogni centimetro del mio corpo. Ad un certo punto Andrea mi sollevò anche l'altra gamba, io mi strinsi a lui con le braccia ed incrociando le gambe dietro la sua schiena; entrambi mi sorreggevano e mi penetravano, era incredibile; ero sospesa e schiacciata tra i due corpi mentre m'infilavano con un ritmo perfetto.
Divincolati poi da quell'intreccio non del tutto comodo, Luca si sdraiò sul letto portandomi sopra di se a cavalcioni e infilandosi in vagina, mentre Andrea subito s'infilò dietro; mi penetravano con affondi decisi e ritmati in modo stupendo, mentre io,inerme, non potevo che subire. Vollero farmi cambiare posizione, mi girarono, Luca, ancora sdraiato, di nuovo nel mio posteriore, io sopra di lui di schiena, mi reggevo appoggiandomi sulle mani indietro, a gambe divaricate e piegate con i piedi appoggiati sul letto; subito Andrea venne sopra di me reggendosi sulle braccia e s'infilò in vagina; mi stantuffavano come se l'avessero sempre fatto, io non capivo più nulla e vedevo la scena riflessa nel soffitto di acciaio; qualche istante ed ecco che una tensione innaturale mi percorse il corpo, le braccia quasi cedettero ed un orgasmo incontenibile m'invase; cercavo di muovermi, di dimenarmi, ma schiacciata tra quei due corpi non potei che subire i loro continui affondi. Erano sempre più decisi e violenti, mi giravano e rigiravano in continuazione, scambiandosi pure di posizione; sentivo i miei orifizi dilatatati in modo esagerato; ero un corpo inerme in balia di loro due; mi vennero entrambi, in momenti diversi, sia davanti che dietro, ma senza sfilarsi continuavano senza tregua.
Il tempo passava ma ormai ne avevo perso la cognizione; ero a cavalcioni di Andrea con Luca dietro quando inaspettati ecco di nuovo quei brividi e un'altro orgasmo mi travolse; ma i due non si fermavano.
Mi fecero sdraiare a pancia in giù sul letto e prima uno e poi l'altro mi sodomizzarono scaricando nuovamente il loro piacere dentro di me; io inerme subii ogni cosa, finchè non si sdraiarono accanto a me.
Una decina di minuti di silenzio, nessuno fiatava, mi sentivo aperta, spalancata, piena di sperma; immobile ancora a pancia in giù con la testa voltata verso Luca che invece guardava il soffitto notai in lui una nuova erezione; era incredibile dopo tutto quello che era successo era ancora lì, eccitato. Lui notando in mio stupore mi disse " sei incredibile, non avevo mai conosciuto nessuna come te, e guardandoti riflessa lassù, tutta nuda con ancora le scarpe , solo il vederti, mi ecciti ancora!" Si girò verso di me mi abbracciò e mi baciò; in un attimo eravamo di nuovo avvinghiati, ed in un attimo era nuovamente dentro il mio sesso; ora ero sotto, lui sopra di me che mi penetrava ancora non so con quali forze ma sembrava instancabile; Andrea accanto a noi ci guardava, anche lui in erezione, come se nulla fosse successo prima. Ci girammo, di niovo a cavalcioni cominciai a muovermi ma ecco che subito Andrea, posizionatomi dietro di me, s'infilò nuovamente nel mio sedere ormai dilatato e lubrificato dallo sperma che aveva cominciato ad uscirvi.
Non sapevo più che ore fossero, il tempo sembrava fermo, ma era già da parecchio che non si sentivano movimenti nel corridoio fuori dalla cabina. Nonostante l'aria condizionata eravamo sudati, i respiri affannati ed ecco che percepii appena un altro schizzo caldo nel mio retto; Andrea si sfilò lentamente, io mi sollevai da Luca ed esausta andai verso il grande oblò che dava a poppa; non feci in tempo ad appoggiare le mani sul bordo dell'oblò che mi sentii nuovamente penetrata con decisione nell'ano; un gemito e subito gli affondi rincominciarono. Era Luca che non contento continuò ancora un bel po' prima di scaricarmi anche il suo piacere in corpo; mi sentivo talmente esausta e usata che nemmeno mi accorsi del suo orgasmo; quando si sfilò sentii subito colarmi il suo liquido fuori dal corpo attraverso quello sfintere ormai spalancato e violato da tempo, e scendere per una gamba. Senza nemmeno pulirmi mi buttai sul letto tra di loro e mi addormentai praticamente subito.
Solo qualche ora e il marinaio più odiato della nave bussò alla porta per la sveglia; ero ancora nella posizione in cui mi ero addormentata, con le scarpe addosso, imbrattata di sperma s tra le gambe e i glutei, come anche il lenzuolo sotto di me; tutta dolorante mi diressi in bagno per pulirmi; mi sciacquavo e ripensavo a quell'incredibile amplesso multiplo, durato quasi due ore, in totale balia loro, senza controllo; mi bruciava tutto, la vagina e il sedere, ma ero felice, appagata. Quando uscii i due erano già vestiti; li salutai con un buongiorno, mi rinfilai il vestito stropicciatissimo legandolo sopra il seno e facendolo cadere morbido fin quasi alle caviglie. Lasciata la cabina dovetti reggermi ad uno dei due per camminare per i dolori che sempre più emergevano; a parte i bruciori mi sembrava di aver fatto 2 ore di palestra dura; le gambe le braccia gli addominali, tutto era dolorante.
Il viaggio in macchina fu abbastanza silenzioso, nessuno osò parlare di quello che era accaduto quella notte, forse per una consapevolezza generale di aver esagerato, di essere andati troppo oltre i limiti; solo sotto casa mia salutandoci dissi loro che quegli ultimi giorni erano stati veramente stupendi e quell'ultima notte, seppur uscendone fisicamente provata, per me era stata veramente unica.
Nei giorni successivi ebbi molto da pensare a quell'ultimo nostro incontro, causa anche una cistite come poche forse dovuta ai frequenti cambiamenti di posizione tra davanti e dietro.... Alla fine ci volle una settimana buona per rimettermi in pista, ma ancora oggi posso dire che ne valse la pena.
Luca e Andrea li rividi ancora, ma come amici, anche perchè poco dopo cominciai a frequentare un'altra persona.
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11 anni fa
elisa85ely,
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Con davide, cpitolo secondo
Erano passati 2 giorni da quella fantastica serata con Davide; 2 giorni durante i quali ci eravamo sentiti e scritti ma non ci eravamo più visti.
Quella sera invece mi aveva chiesto di accompagnarlo ad una inaugurazione; ne ero felicissima, non per la mostra ma perché ci saremmo rivisti.
L'appuntamento era per le 8 ed io alle sei ero scappata dall'ufficio per correre a casa a prepararmi.
Indossai un vestito bianco con una fascia nera a nascondere la cerniera sulla schiena, semplice e largo che lasciava le spalle scoperte e scendeva poco oltre metà coscia, un coprispalle in maglia di cotone bianco ed un paio di sandali neri ben allacciati alle caviglie con il solito tacco 12; pochette nera e la mise era completa.
Quando scesi lo vidi accanto ad una mini cooper questa volta, auto decisamente più comoda, indossava un completo nero camicia bianca e cravatta. Ci baciammo e mi aprii la porta dell'auto per farmi accomodare.
Il tragitto fu breve e presto ci trovammo in mezzo ad un sacco di persone di tutte le età all'inaugurazione della mostra di un giovane artista. Le pareti erano piene di quadri moderni decisamente piacevoli; lui si allontanò per parlare di lavoro con delle persone ed io continuai il mio giro; sentivo i suoi occhi sempre addosso e quando mi giravo per cercarlo incrociavo sempre il suo sguardo accompagnato da un timido sorriso.
Dopo circa un quarto d'ora mi raggiunse nuovamente e mi disse "beviamoci un aperitivo, facciamo un altro giretto breve e poi scappiamo a mangiare qualcosa di serio"; mi prese per mano e ci dirigemmo al bar su per quella scalinata che portava ad una specie di soppalco che girava tutt'intorno seguendo il perimetro dello spazio; quel soppalco che avevo evitato fino a quel momento essendo completamente di vetro. Era uno di quei momenti in cui ti penti di avere certe abitudini, ma cercando di essere il più naturale e indifferente possibile salii al bar con lui. Con i nostri spritz in mano cominciammo a fare tutto il percorso di vetro speranzosa che nessuno avrebbe guardato su. Presto però, quello che all'inizio era imbarazzo divenne eccitazione, e mentre parlavamo dei quadri che ci si presentavano davanti io sentivo una sensazione strana pervadermi.
Quel silenzioso e innocuo gioco per il momento solo mio, durò non più di 15 minuti; 15 minuti carichi di energia e erotismo personale; ero eccitata insomma! Giusto il tempo di bere il drink e silenziosamente fuggimmo dalla mostra per andare a mangiare un sushi in tutta tranquillità; si parlava del più e del meno, ma gli leggevo negli occhi, nel suo sguardo, le sue intenzioni per il dopo cena; ed erano le mie stesse intenzioni.
Mi propose un' altro drink all'arco della pace ma io gli dissi che gli avrei offerto un mirto sul terrazzo; ovviamente accettò.
Giunti sul terrazzo, la luce soffusa illuminava chiaramente Noi e tutto quello che ci circondava. Non bevemmo nemmeno un sorso che subito cominciammo a baciarci avvinghiati l'uno all'altra; subito le nostre mani curiose in cerca del corpo altrui correvano ovunque. Non ci volle molto per sentire, mentre ero sopra di lui, la sua carezza insinuarsi tra i glutei e scendere sul mio intimo; un "ma come, pure oggi?" accompagnò il suo tocco delicato che senza fermarsi si fece strada dentro il mio pertugio già umido. " non anche oggi..... ma sempre!!! spero tu non sia un amante dell'intimo" gli risposi.
Intanto gli avevo tolto la cravatta, slacciato la camicia e gli stavo accarezzando il petto poco peloso; la voglia era talmente tanta che gli slacciai i pantaloni, gli tirai fuori il pene dai boxer e subito, senza alcun preliminare mi ci infilai sopra; un gemito accompagnò la mia discesa su quel pene tanto grosso che una buona parte restava fuori di me. Cominciai a cavalcarlo strusciandomi su di lui, solleticata dalla peluria.
Mentre mi muovevo sopra di lui, mi prese la cerniera, la abbassò e mi sfilò il vestito lasciandomi solo con i sandali; lo cavalcavo e sentivo il mio seno seguire i movimenti quasi fastidiosamente così me lo presi con le mani per tenerlo fermo ed intanto me lo massaggiavo lentamente; sentivo i capezzoli turgidi spingere nei miei palmi mentre le sue mani mi palpavano i glutei.
Poi mi prese e mi portò verso di se, a contatto col suo torace e mentre continuavo a cavalcarlo ci baciammo; le sue mani correvano decise in carezze instancabili sulla mia schiena, sui mie glutei e sui miei fianchi salendo fino al seno schiacciato tra i corpi; sentire quelle carezze insieme a quella penetrazione era meraviglioso; il mio bacino si muoveva su quel membro con un ritmo costante regalandomi brividi di piacere.
Presto sentì un suo dito spingere delicatamente sul mio ano; questo mi fece pensare a quanto avrei voluto un rapporto anale in quel momento, ma anche a quanto fossi spaventata dalle dimensioni che sia in vagina che in bocca risultavano molto generose; mi avrebbe fatto male? O mi avrebbe regalato sensazioni più intense?
Intanto sentivo quel dito forzare l'ingresso faticosamente; lo presi, portai la sua mano alla mia bocca, ciucciai indice e medio e li bagnai abbondantemente di saliva; a questo punto lui tornò sul mio ano e mentre ci baciavamo di nuovo, scivolò con il medio dentro di me.
Mi muovevo su di lui e lui mi penetrava nel retto con un dito; sentivo il suo pene riempirmi la vagina e il suo dito solleticarmi le pareti rettali; quando infilò anche l'indice sentii lo sfintere dilatarsi ed una scossa giungermi diretta al cervello;
era bellissimo ero stimolata da più parti. Cominciai ad accelerare il ritmo, sempre di più, a gemere e presto scoppiai in un orgasmo stupendo.
Rimasi ferma su di lui che però subito mi prese e mi fece sdraiare a pancia in su; io mi stavo ancora riprendendo da quell'orgasmo, il respiro ancora affannoso, quando lui, spogliatosi rapidamente di tutti i vestiti, mi salì sopra infilandosi nuovamente in vagina; cominciò a stantuffarmi delicatamente mentre io lentamente mi riprendevo.
Sembrava instancabile, continuò per interminabili e stupendi minuti; poi lentamente il ritmò aumentò, i colpi più decisi e gli affondi più profondi, fino ad essere dolorosi; non resistetti più, mi divincolai e subito lo presi in bocca; lui si sedette ed io a carponi sul divano, cominciai a succhiarlo con decisione mentre lo accoglievo il più possibile in bocca; con una mano gli accarezzavo l'asta e con la lingua coccolavo la corona del glande. Era stupendo, lo sentivo vibrare ed irrigidirsi ancor di più tra le mie labbra, le sue mani mi marezzavano la testa, e con il bacino assecondava le mie discese.
Cominciai a sentire dolori alla mandibola, era ormai un po' che lo stavo succhiando, ma non volevo smettere, lo guardai, aveva gli occhi socchiusi e la bocca semiaperta; ad un certo punto tolse le mani dalla mia testa come per lasciarmi, cominciò a gemere e il bacino accompagnava le mie discese con colpi secchi; io continuai a fissarlo, strinsi la presa della mano che accarezzava l'asta, e succhiai con ancora più vigore e decisione; i suoi gemiti divennero ancora più intensi, una sua mano mi strinse una spalla come per avvisarmi, al che io continuai imperterrita finché un getto caldo non mi colpì il palato seguito da altri schizzi meno potenti. Il suo corpo tremava sotto, io con il pene ancora in bocca ingoiai il suo piacere e lo succhiai ancora un poco prima di staccarmi e accostarmi abbracciata a lui.
Sentivo ancora il suo sapore in bocca, e giocherellavo con il suo pene ancora parzialmente eretto, carezzandolo; quando giunsi alla base su quella peluria che lo circondava gli chiesi se non l'avesse mai tolta; mi rispose di no ed il discorso si spostò subito su altro.
Eravamo ormai rilassati sul divanetto a guardare le stelle e lo invitai a restare per la notte.
Poco dopo cli coricammo a letto e cademmo entrambi in un sonno profondo.
Al mattino sentii dei rumori giungere dal bagno, guardai l'orologio ed erano le 7; Davide era già fatto lo doccia e quando uscì dal bagno nudo notai la totale assenza di peluria sul pube e sul petto; quel pene pur essendo a riposo sembrava ancora più grosso così. Fingendo di dormire e trattenendo un sorriso continuai ad ammirarlo mentre si vestiva.
Infine mi svegliò con un bacio, mi salutò e se ne andò.
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3
11 anni fa
elisa85ely,
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La spiaggia
....Ciò che sto per raccontare, è accaduto solo qualche giorno fa; Sempre stata molto "liberale" nelle mie precedenti storie, in questa attuale invece, forse perché presa molto più seriamente, sono sempre stata molto fedele tenendomi solo il rapporto segreto con Francesca, la mia amica di sempre e qualcosa di più da solo qualche anno, come unico svago extra; ma quello che è accaduto qualche giorno fa mi ha dato da pensare e tuttora non so come interpretarlo, se dargli importanza oppure considerarlo un momento di debolezza da tenere nascosto.Comunque sia ve lo racconto, al limite sarete voi, lettori e lettrici a darmi qualche consiglio.Mi trovo in Spagna ormai da un mese, a Maiorca per l'esattezza; il mio fidanzato si è trasferito per lavoro, ed io ne ho approfittato per farmi delle belle vacanze prima di un inizio stagione durissimo che ci terrà lontani per un pochino; ovviamente dedico qualche ora al lavoro che posso comunque svolgere anche da qui, ma principalmente sole e mare. Come molti di voi sapranno la Spagna e le Baleari in particolare, hanno delle abitudini molto più libertine di noi in fatto di costume si e costume no; però anche io, che comunque appena posso lo tolgo, ci ho messo un po' di tempo ad abituarmi a questo nudismo spesso presente in spiaggia, senza però mai praticarlo; il classico topless sempre, e qualche volta ho azzardato qualche costumino un po' ridotto, senza però mai eccedere. Ai primi di agosto è arrivata anche Francesca con il suo fidanzato a farci compagnia e passare qualche giorno di vacanza. Con lei, già da anni, si è instaurato un rapporto saffico molto intimo e segreto anche se in presenza dei rispettivi fidanzati siamo semplici amiche d'infanzia, ed in questi giorni non abbiamo avuto occasione di rimanere sole in casa; qualche giorno fa però, Marco, il mio fidanzato, é dovuto tornare inaspettatamente a Milano per lavoro dove si fermerà fino a fine mese; Francesca con la scusa di rimanere a farmi compagnia si è fermata ancora una settimana lasciando che Daniel, il suo compagno, tornasse a Milano da solo; una cosa normalissima già accaduta un sacco di altre volte.Amiche di giorno ma amanti di notte,quello che ci unisce non è altro che un desiderio di qualcosa di diverso, di più dolce e delicato, ma nessun sentimento che vada oltre alla profonda amicizia che ci lega fin da piccine; questo ci permette di vivere le nostre vite normalmente incontrandoci quando lo desideriamo.Ormai sole da qualche giorno eravamo libere di andare dove volevamo, senza orari; spinte dalla curiosità eravamo andate in una spiaggia con nudismo consentito per provare a metterci al sole senza costume in mezzo ad altra gente; anche se nessuno ci avrebbe fatto caso non avevamo avuto il coraggio di togliere lo slip; l'idea mi eccitava parecchio e la mattina successiva decidemmo di riprovarci: bastava che una delle due prendesse il coraggio di farlo e molto probabilmente l'altra l'avrebbe seguita, così io decisi di forzare un pochino la cosa e di costringermi a prendere il sole nuda sotto gli sguardi degli altri. Al momento di vestirmi indossai un vestito di cotone elasticizzato a righe beige e marrone che partiva da sopra il seno e scendeva aderente fino a metà coscia e un paio di converse alte crema. Non presi il costume lasciandolo sul letto e, presa la borsa da spiaggia, senza dire nulla alla mia amica, ci dirigemmo alla spiaggia che distava un'oretta da casa.Durante il tragitto continuavo a pensare al fatto che una volta in spiaggia non avrei avuto alternative e la cosa mi eccitava parecchio. Solo mentre camminavamo sul bagnasciuga per raggiungere l'area libera dissi " sai che non ho il costume? L'ho lasciato sul letto". Francesca sorrise e mi disse " allora oggi sei obbligata!!"Trovammo un posto adatto, i più vicini erano ad una ventina di metri, stesi l'enorme pareo, mi tolsi le scarpe e dando le spalle ai "vicini" mi tolsi il vestito restando completamente nuda. Emozionata ed eccitata subito mi sdraiai a pancia in giù, come per nascondermi. Francesca in topless si sdraiò accanto a me. Mi sentivo gli occhi di tutti addosso anche se in realtà solo qualche passante si girava a guardarmi. Il tempo passava, il gioco mi piaceva, e piano piano le gambe prima serrate ora si stavano allargando come per mostrare il mio frutto a tutti i passanti. Ero ormai rilassata, mi girai a pancia in su; il sole picchiava, ne sentivo il calore si tutto il corpo, mi eccitava il mostrarmi, solo che Francesca non cedeva; gli presi un laccetto del costume e tirandolo glielo slegai; lei non fece nulla se non guardarmi con occhi interrogativi ma finendo per sorridere. Passai la mano sul suo ventre e preso l'altro laccetto feci lo stesso; la guardai, lei mi guardò, presi i costume con la mano e dicendole " fidati si sta benissimo" lo tirai mentre lei alzava leggermente il bacino, e glielo tolsi. Sguardi silenziosi durarono qualche istante per poi perdersi nel cielo; inconsciamente ci prendemmo per mano, come a cercare una certezza, una maggiore sicurezza. Il tempo passava, e ormai anche alzarsi e camminare nude quei metri che ci separavano dal mare in vista di tutti era una cosa fattibile. Nuotare nuda è una cosa che io amo e faccio spesso, farlo li però, in una spiaggia piena di gente, mi eccitava maggiormente. In più potevo ammirare Francesca in tutto il suo splendore, immersa nella natura; bionda, il seno tondo un pochino più grosso del mio ma comunque sodo, le gambe lunghe e dritte che si univano in quel frutto del piacere adornato da una sola e sottilissima striscia di peluria quasi impercettibile per dimensioni e colore chiaro. Camminavamo vicine nell'acqua puntando il mare aperto in cerca di una profondità maggiore; i nostri corpi si toccarono, si sfiorarono, si stuzzicarono; scappò un bacio, poi delle carezze; qualche istante ed eccoci, immerse nell'acqua cristallina fin quasi al collo, avvinghiate passionalmente. Ci baciavamo, ci carezzavamo, i corpi a contatto, i seni si massaggiavano, i miei contro i suoi, la morbidezza femminile tutto ci dava quei piaceri che un corpo maschile non può regalarti. Con la mano percepivo il viscido degli umori femminili vincere il freddo secco dell'acqua salata ad ogni carezza sulla sua liscia e morbida vulva, come sentivo scivolare la sua mano sulla mia; il contrasto del caldo degli umori che anche io emanavo ed il freddo dell'acqua che seguiva ogni sua carezza, mi produceva dei brividi di piacere immenso. Fu qualche breve minuto di piacere enorme ma poi con la frase " siamo in pubblico, non possiamo" Francesca si staccò per tornare a prendere il sole.Avrei voluto molto di più ma in effetti li, sotto gli occhi di tutti non si poteva, così tornammo verso la nostra postazione; camminando, man mano che l'acqua si abbassava sentivo la voglia persistere in me, ma ormai con il sesso all'aria non potevo nemmeno carezzarmi un poco per placarla; cercando con lo sguardo i nostri teli sulla spiaggia notammo che due uomini stavano prendendo posto non molto distanti da noi. Ci prese subito un senso di imbarazzo , ma non potevamo farci nulla e soprattutto non potevamo nemmeno stare in acqua tutto il giorno, così con disinvoltura tornammo al nostro posto proprio passando accanto a loro. Erano due ragazzi dal fisico statuario, tonici, depilati, biondi e abbronzati, ma che per fortuna ancora intenti ad organizzarsi, non ci degnarono nemmeno di uno sguardo parlando tra loro in tedesco; per movenze e aspetto troppo curato, molto probabilmente erano gay e la cosa ci rassicurò parecchio.Il tempo continuava a passare ero ormai tranquilla e rassicurata, ma quel celato desiderio non se ne andava; eravamo sdraiate tenendoci per mano, quando mi alzai e le dissi di venire con me; non ce la facevo più, avevo voglia di lei, delle sue carezze, del suo corpo, e averla accanto a me nuda in pubblico non faceva altro che accrescere questo desiderio; la presi per mano e nude prendemmo un sentiero che portava dietro le dune e la vegetazione che stava dietro la spiaggia. Il luogo era appartato e riparato da sguardi indiscreti, ci baciammo e subito ci stringemmo una all'altra; la sabbia calda sotto i piedi, il sole sulla nostra pelle nuda ed il morbido contatto dei nostri corpi palpati e carezzati dalle nostre mani era tutto un 'insieme di sensazioni meravigliose. Non ci volle molto per trovarci sdraiate direttamente sulla sabbia tra quei cespugli; in un attimo mi trovai con la testa tra le sue gambe aperte; leccavo e baciavo quel caldo frutto umido e viscido, godendone sapore e morbidezza per poi ritrovarmi infine in un meraviglioso 69; io stavo sopra e continuavo a leccarla mentre lei mi leccava e baciava; il sapore di Francesca, la sabbia calda, i corpi a contatto e le sue attenzioni al mio sesso mi portarono in una nuova e meravigliosa realtà. I nostri bacini cominciarono ad accompagnare muovendosi le attenzioni dell'altra; era un momento magico, quando d'un tratto sentii una mano appoggiarsi sulla mia schiena; di colpo mi fermai, mi voltai e alla vista dei due tedeschi che avevano preso posizione vicino a noi in spiaggia, nudi, scattai allontanandomi di qualche metro spaventata; "no non spaventatevi, pensavamo voleste compagnia" disse in inglese uno di loro, aggiungendo poi "abbiamo evidentemente interpretato male i vostri sguardi, scusate" e fecero per allontanarsi. "no non andate" li fermai; non so che mi prese, stavo facendo una pazzia, ma erano due corpi perfetti, modellati meravigliosamente e completamente depilati. Sedute una accanto all'altra col respiro affannato, Francesca mi guardò con guardo spaventato e interrogativo; "goditi il momento, nessuno lo saprà" le dissi. I due si avvicinarono, uno di fronte ad ognuna, con i membri eretti esattamente di fronte alle nostre facce; lo presi in bocca, era salato dal mare, cominciai a succhiarlo e leccarlo mentre guardavo Francesca che invece lo accarezzava timidamente. Continuai nella mia opera e quando mi rigirai verso di lei finalmente lo stava succhiando con un vigore incredibile e con una mano si carezzava la vulva; era entrata nella parte.Il mio partner mi fece alzare, mi girò e mi fece piegare a novanta appoggiandomi con le mani ad un tronco, portò il suo pene in contatto con la mia vagina e cominciò a spingere penetrando nel mio corpo; il suo pene scivolò meravigliosamente nel mio corpo fino a sbattere sui miei glutei con il ventre; Francesca intanto continuava la sua fellatio.Qualche minuto e lo feci sdraiare sdraiare in terra per salirci a cavalcioni infilandomi di nuovo su quel pene e cavalcarlo; il clitoride strusciava su quel ventre liscio mentre il pene scivolava dentro e fuori. Le sue mani mi palpavano i glutei e sentii un dito forzare il mio ano; subito portai con una mano della saliva su di esso, facilitandone l'ingresso; presto le dita divennero 2 che unite a quello che succedeva davanti mi regalavano brividi e scariche di piacere. Vidi Francesca rifiutarsi di continuare e lo sconosciuto dopo aver ricevuto il secondo rifiuto si avvicinò a noi; guardandolo, bagnai due dita di saliva e le portai al mio ano, allontanai le dita che già mi penetravano per sostituirle con le mie bagnandolo per bene; lo sconosciuto si avvicinò si mise in posizione e non appena tolsi le dita sentii il suo pene appoggiarsi per poi lentamente sprofondare nel mio retto; un gemito inconsapevolmente si disperse nell'aria, di nuovo avevo due uomini che mi penetravano; il ritmo presto divenne perfetto, Francesca in piedi mi guardava stupita mentre si toccava tra le gambe. Presto dei brividi intensissimi anticiparono una tensione di tutti i muscoli ed un orgasmo fortissimo m'invase.Di colpo spalancai gli occhi, ero distesa nel letto, la mia mano destra era sul mio intimo fradicio, il respiro affannato, ed il cuore sembrava uscire dal petto; Francesca, nuda, ancora dormiva accanto a me. È stato il sogno più intenso che abbia mai fatto, esprimendo forse il desiderio più nascosto.....Quando ci alzammo e preparammo, io indossai il vestito a righe e lasciai il costume a casa.La sensazione di imbarazzo e tensione ad essere nuda in mezzo a sconosciuti fu fortissima, come nel sogno, solo che Francesca non mi seguì e tenne lo slip.
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1
11 anni fa
elisa85ely,
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la nuova vicina
Erano già diversi giorni che degli uomini di una ditta di traslochi portavano dei mobili nell'appartamento di fronte a casa mia.
Chissà chi ci verrà ad abitarci in quell'appartamento vuoto da più di un anno pensavo incuriosito sicuramente la solita famiglia chiassosa e numerosa come tutte le altre presenti nel condomianio di fronte a casa.
Terminato l'andirivieni degli operai per alcuni giorni non udii più nessun rumore, fino a quando finalmente un giorno incontrai nel parcheggio il mio nuovo vicino.
Era una signora di circa 45-50 anni ben portati, alta, capelli neri e con un fisico non male.
Il nostro primo incontro non fu di molte parole, anzi a malapena ci salutammo e ci scambiammo il benvenuto.
Pensai che forse non aveva tanta voglia di socializzare e quindi decisi di non assillarla più con le mie galanterie.
In fondo ero solo un ragazzo di 24 anni allora ed io per lei potevo essere tranquillamente suo nipote o suo figlio.
Passarono diversi giorni senza vederla, nonostante che io facessi di tutto per poterla incontrare.
I miei pensieri erano sempre rivolti a lei, al suo corpo, alle sue tette e al suo bel culo tondo.
E tutte le volte che pensavo a lei il mio cazzo prontamente cominciava a diventare duro, fino al punto che per placare il mio desiderio finivo sempre per masturbarmi.
Beato chi ti scopa rimuginavo tra me e me, con un po' d'invidia.
Fino a quando una sera, tornando a casa sotto un diluvio equatoriale, la vidi ferma sotto la tettoia dell'autobus a 300 metri dal suo e mio portone di casa.
Pensai: "Ecco finalmente l'occasione che aspettavo, così la posso avvicinare e con la scusa dell'ombrello posso chiederle di accompagnarla fino a casa."
Mentre mi avvicinavo frettolosamente a lei, sentivo il mio cuore battere freneticamente insieme a un tremore incontrollabile delle gambe. Mi sembrava di essere un ragazzino quindicenne al suo primo appuntamento con una ragazza.
Sbucai dietro di lei e le dissi: "Buonasera, ehm vuole passaggio sotto il mio ombrello?
Oh buonasera, grazie ma ormai sono quasi arrivata rispose aumentando il passo verso casa.
Allora ci bagniamo insieme aggiunsi, e chiudendo l'ombrello la seguii silenziosamente.
Mentre ci si incamminava ci scambiammo qualche sguardo, qualche sorriso e i soliti commenti sulla pioggia.
Arrivati al parcheggio, la salutai.
Niente da fare, pensavo, evidentemente non voleva compagnia.
Entrato in casa mi spogliai e iniziai a prepararmi la cena.
Improvvisamente suonò il campanello della porta, andai ad aprire e appena alzai lo sguardo rimasi di pietra.
Era Carmen, si proprio
lei la mia nuova vicina.
Ero talmente eccitato che a stento la salutai, il mio sguardo a fatica si scollava dal suo corpo: indossava una tuta da ginnastica aderentissima che metteva in risalto le sue tette e i suoi fianchi.
Con un sorriso abbagliante Carmen disse "Appena sarai ritornato sulla terra vorrei chiederti una cortesia se posso."
Dopo alcuni attimi di confusione e d'imbarazzo le dissi "Si certamente, scusami entra, cosa posso fare per te?
In realtà avrei voluto dirle: ...... dove lo vuoi il mio cazzo duro?
E lei aggiunse: "Scusami ma con sto tempo da lupi sia sky, che il digitale terrestre non funzionano, non vedo nessun canale, non e che puoi far un salto da me se riesci a far qualcosa?
Anziché invitarmi a bere qualcosa da lei, mi ha cercato solamente per risolverle un problema di ricezione del segnale, pensavo, e va bene facciamo questo piacere per il buon vicinato.
Ok, andiamo a vedere cos'è successo le dissi.
Appena entrato in casa sua mi accompagnò in soggiorno e disse: "Ecco vedi dovevi resettere tutto e ripristinarlo come da fabbrica.
Grazie sei stato molto gentile, perché non ti fermi cinque minuti vorrei offrirti qualcosa da bere. Non ti va?
Si, ok risposi immediatamente.
Ci sedemmo sul divano, uno a fianco dell'altro.
Ogni tanto allungavo furtivamente lo sguardo dentro la sua scollatura, ed ammiravo frettolosamente tutto quel ben di Dio.
Allora parlami un po' di te le dissi alzando lo sguardo facendo finta di nulla.
C'è poco da sapere di me, sono divorziata da pochi mesi, sono sola e cerco di dimenticare la mia vita passata di Torino. Per questo mi sono trasferita qui in liguria.
Ecco ho già fatto la mia gaffe, pensavo, le ho ricordato il passato, il suo ex marito....
Non ti preoccupare, ormai è acqua passata rispose, invece parliamo un po' di te, lo vedo come mi osservi, che mi spogli con il tuo sguardo. Sei un bel ragazzo sai, ma dimmi da quanto tempo è che non fai sesso? Sai noi donne di una certa età abbiamo un sesto senso per queste cose.
Veramente io, beh, ho una donna con la quale ci vediamo ogni tanto, si qualche volta ogni tanto.
Riuscivo solamente a balbettare, e nello stesso tempo cercavo di non perdere la calma apparente, però Carmen mi aveva stregato.
Improvvisamente Carmen si avvicinò a me, prese la mia mano e la mise sulla sua tetta dentro la sua scollatura, e disse: "Il week-end è lungo, fuori piove e vedrai come ci divertiremo se staremo insieme a casa mia. Ti farò tante cose nuove che ti faranno impazzire.
Poi l'altra sua mano s'infilò tra le mie gambe e iniziò ad accarezzarmi il cazzo.
Ci baciammo appassionatamente, la sua lingua era come un fulmine: un momento mi penetrava in bocca e un attimo dopo mi leccava e mi succhiava l'orecchio.
Presi dall'eccitazione ci spogliammo rapidamente gettando a terra i nostri vestiti.
Poi Carmen si mise in ginocchio davanti a me, afferrò con una mano il mio cazzo e lentamente iniziò a farla scivolare su e giù scoprendo completamente la mia cappella.
Con la lingua cominciò a leccarmi la punta bagnata di precum, poi spalancò le labbra calde e umide, avvolse la cappella e lentamente ingoiò il mio cazzo.
"Rilassati, non ti agitare, non vorrai mica venire subito" disse alzando per un attimo lo sguardo verso di me.
In realtà io ero già pronto a sborrarle in bocca.
"Uhm, sei fantastica, mio Dio se continui così non resisto a lungo. Ti prego non ti fermare!!.
La sua mano continuava a scivolare su e giù lungo il cazzo, mentre con l'altra si masturbava la sua figa.
Più io ansimano e più lei si dimenava inarcando la schiena.
Poi ad un tratto con una mano mi afferrò le palle tenendole strette, mentre con un dito dell'altra mi penetrò improvvisamente il mio ano.
Ahh, cazzo cosa faii le urlai.
Non ti preoccupare è normale che all'inizio faccia un po' male, poi però.
Adesso rilassati e vedrai come godi ribatté di nuovo Carmen penetrandomi con un secondo dito e spingendoli tutti e due fino in fondo.
Oh, si godo, succhiami tutto, sto sborrando!! Non ti fermare, vengooo!!
Sentivo la sua bocca succhiare la mia sborra calda che usciva dalla cappella, le sue labbra erano incollate come una grossa ventosa, ed io continuavo a sparare schizzi di sborra dentro di lei.
E' fantastico, uhm, è bellissimoo, sei adorabile le dicevo tra un lamento e l'altro - ohm, così ingoia fino all'ultima goccia!
Dopo alcuni interminabili minuti di piacere e di silenzio Carmen voce mi disse: "Allora come inizio cosa ne pensi? Dai coraggio, raccontami, dimmi un po' quali sono i tuoi desideri più sfrenati, le tue fantasie più morbose, così potrò soddisfarti."
Mi vergogno un po' a parlarne così apertamente le risposi sai un mio sfrenato desiderio erotico era proprio quello di fare sesso con una donna matura come te. E quando dico fare sesso intendo quello vero.
Ho capito perfettamente sai mi disse confessa desideri essere sottomesso a una donna, una vera dominatrice magari vestita con lingerie sexy, vero?
Aveva fatto centro: avevo sempre desideravo di essere scopato da una donna forte, autoritaria e che a letto fosse lei a condurre i giochi, e che naturalmente indossasse biancheria sexy nera, collant autoreggenti e tacchi alti a spillo.
E' vero lo ammetto, ho sempre desiderato ciò che mi hai appena detto le dissi.
A quel punto Carmen si alzò e mi disse Penso ti poterti accontentare, anzi posso fare molto di più, aspettami qui e non ti muovere.
E chi si muove, fossi matto.
Si alzò e andò dritta in camera sua.
Trascorsero diversi ed interminabili minuti, poi Carmen ritornò in sala: indossava una lunga vestaglia di pizzo nero, calze nere e tacchi a spillo: era uno schianto.
Il mio cazzo ricominciò immediatamente a ridare segni di impazienza.
Allora è questo che desideri? E' così che mi immaginavi? Voi uomini siete tutti uguali, basta farvi vedere una calza nera, una guepiere con tacchi a spillo, e voilà siete già assatanati.
Ok però adesso devi lasciar fare tutto a me, e quando dico tutto deve essere proprio tutto mi disse con un tono autoritario.
Ero talmente eccitato da quella visione sexy ed erotica che mi sarei masturbato in quello stesso momento, ma il mio unico desiderio era quello di andare fino in fondo con lei: volevo scoparmela tutta.
Si sei fantastica, fatti leccare tutta, fammi leccare i tuoi piedi fino ad arrivare alla tua fighetta, sarò il tuo devotissimo schiavo le dissi inginocchiandomi davanti a lei.
Lo immaginavo che tu fossi un bel porcello, ed è per questo che voglio divertirmi con te. Non ti preoccupare ti farò godere come non mai.
Poi con gesti sensuali si sfilò un piede dalla scarpa e lo avvicinò alla mia bocca, e strusciandolo sulla mia faccia disse - Dai leccami le dita, fammi sospirare, voglio eccitarmi, voglio bagnarmi tutta!!
Aprii la mia bocca e strinsi dolcemente il suo piede tra le mie labbra, mentre con la lingua le leccavo sotto le dita: il collant in bocca mi procurava uno strano piacere, così morbido e così liscio.
Intanto Carmen allungò la sua mano sotto la vestaglia ed iniziò a masturbarsi e a gemere.
Si, così bravo, continua così, uhm ansimava, mentre io con le mani accarezzavo le gambe lentamente sempre più in su.
Ahh, ahhh, fermo lì!! mi disse prima tocca a me divertirmi e poi se sarai ubbidiente toccherà a te.
E senza aggiungere altro con la punta del piede mi spinse all'indietro.
Vieni andiamo in camera, così staremo più comodi.
Come un cagnolino devoto la seguii in silenzio fino in camera.
Ora mettiti qui in ginocchio per terra e sdraiati sul letto mi disse.
Poi da un cassetto prese due lunghi lacci di cuoio dove alle estremità c'erano delle polsiere e delle fibbie.
Mi legò saldamente i polsi uno da un lato e l'altro dall'altro lato del letto: praticamente così immobilizzato potevo solamente girare la mia testa. Ero completamente suo prigioniero.
Ero eccitatissimo perché i miei sogni stavano diventando realtà.
Una cosa era certa, non so fino a che punto quella sera io e Carmen ci saremmo spinti.
Adesso rilassati e goditi la mia sorpresa disse Carmen.
Si girò di spalle e lentamente fece scivolare per terra la sua vestaglia: indossava un corpetto nero con tanto di perizoma che metteva in risalto il suo bel culo.
Si fletteva in avanti fino a toccare il pavimento con le mani, poi lentamente si tirava su accarezzandosi le gambe.
Legato in quel modo non potevo far altro che guardarla, mentre il mio cazzo era talmente duro che sembrava volesse esplodere.
Ti prego Carmen sto impazzendoo, voglio scoparti.
Senza dire nulla si mise dietro di me tra le mie gambe, e con la mano iniziò ad accarezzarmi tra le natiche.
La sua mano scese lentamente giù fino ad afferrare le mie palle, poi improvvisamente con il suo pollice mi penetrò l'ano facendomi sobbalzare di colpo.
Uh. Si sono il tuo schiavo, il tuo umile servo urlavo.
Poi all'improvviso sentii la sua calda ed umida lingua leccare il mio ano, prima tutto intorno e poi sempre più dentro.
La sua saliva mi colava giù tra le mie gambe, mentre Carmen continuava nella sua tortura.
Finalmente si alzò e si mise in piedi davanti a me.
Alzai lo sguardo e finalmente potevo ammirare le sue tette che sporgevano fuori dal corpetto di pizzo nero, poi Carmen con una mano si accarezzò un capezzolo turgido ed eretto.
Istintivamente con lo sguardo andai a cercare cosa stesse facendo con l'altra mano.
Oh!! Cazzo. Con l'altra mano Carmen teneva saldamente un grosso cazzo finto: indossava uno strap-on lungo almeno 20 centimetri e grosso, maledettamente grosso.
Ti avevo avvertito che ci saremo divertiti: la vuoi la tua padrona, vuoi essere lo schiavo, questo è il prezzo da pagare.
Senza aggiungere altro si mise di nuovo dietro di me, allungò la mano e prese dal solito cassetto un tubetto di plastica.
Girai nuovamente la testa e vidi che Carmen stava spalmando amorevolmente del gel sul suo grosso cazzo, e poi ne mise un bel po' anche sulla cappella.
Ti prego Carmen, non volevo arrivare fino a questo punto, aspetta, non voglio farmi sfondare il culo!!
Non sapevo più cosa mi stava succedendo: implorare di smetterla, o fingere di non volerlo fare.
Carmen non curante delle mie suppliche si inginocchiò tra le mie gambe, fece colare del gel tra le mie natiche fino al mio buco del culo, e infine ci appoggiò sopra la grossa cappella.
Adesso ti devi rilassare e lascia fare tutto a me. Goditi la tua prima inculata fino in fondo, stai tranquillo che alla fine godrai come un maiale.
Con le mani mi teneva spalancate completamente le natiche, e iniziò a spingere la cappella dentro di me.
Non resistere, rilassati - diceva Carmen con un certo ghigno di soddisfazione - ora prova a spingere in fuori come se dovessi fare la cacca. Dai si così! Sta per entrare dentro, spingi!!
Presi un po' di fiato ed ubbidii, e non appena rilassai i muscoli del mio ano spingendolo verso di lei, Carmen diede una spinta così forte che la cappella entrò tutta dentro di me.
Ahhh, mio Dio, cazzo com'è grosso!! Oh, mi stai sfondando tutto!!
Cosa ti avevo detto che sarebbe stato fantastico aggiunse.
Il suo cazzo era talmente grosso che non riuscivo neppure più a stringere il mio ano.
Poi Carmen si fermò per alcuni secondi, e subito dopo spinse fino in fondo il suo cazzo tutto dentro di me.
Stai godendo non è vero? Non pensavi fosse così eccitante e perverso. Adesso ti scopo fino a farti godere.
Mi sentivo completamente impalato, il suo grosso cazzo sembrava arrivasse fino al mio stomaco. Era veramente lungo e grosso.
Sotto i suoi colpi di reni, sentivo le sue palle sbattere sotto contro le mie, e questo faceva aumentare ancora di più il piacere.
Siii spingilo tutto dentro, sfondami, uhm è fantastico gridavo sono il tuo schiavo devoto, inculami ti prego, fammi godere!!
Carmen aumentò il ritmo della penetrazione, avanti ed indietro, dentro e fuori, fuori di nuovo e d'improvviso tutto dentro fino a quando non resistendo più iniziai a sborrare.
Sii, che bello, sto sborrando tutto, uhm, vengoo!!
Sotto i suoi colpi il mio cazzo impazzito sborrava ovunque: tra le mie cosce, sulla mia pancia, sulle mie ginocchia.
Finalmente Carmen si fermò, e poi lentamente tirò fuori dal mio ano il suo cazzo.
Scommetto che sei senza parole disse ti ho garantito il divertimento e come vedi mantengo le mie promesse.
Oh Carmen sei stata fantastica, non credevo di impazzire così tanto le risposi mio Dio.
Il mio ano sfondato continuava a pulsare, il dolore era completamente sparito e il desiderio di rifarlo era fortissimo.
Carmen mi liberò dai lacci e disse: Se non ti dispiace adesso vorrei essere scopata, poi riprendiamo con i tuoi desideri.
Mi sdraiai sul letto e Carmen, dopo essersi liberata dal suo enorme cazzo, iniziò a leccarmi e succhiarmi il cazzo rifacendolo diventare nuovamente eretto e duro come prima.
Adesso voglio che tu mi prenda da dietro, voglio sentire il tuo cazzo penetrare la mia fighetta e poi riempirla di sperma.
Siii, dai forza che ho un'altra sorpresa per te!!.
Il mio cazzo era talmente duro e voglioso che appena si avvicinò alla sua figa entrò dentro come un treno impazzito.
Ohh si così, dai Andrea spingi più forte, uhmm fammi godereeeee!!
Ero talmente eccitato che non riuscivo più a controllare le mie spinte, ero in preda ad una strana voglia di fare tutto e di più.
Mentre la penetravo con le mie mani le accarezzavo le tette, le stringevo i capezzoli turgidi facendola gemere come una troia.
Carmen vengo, sto per sborrare, ti riempo tutta la figa di sborra!!
Si, dai vieni, non ti fermareeeeee, godo anch'io!!
E finalmente iniziai a sborrare dentro la sua figa calda e accogliente, riempiendola fino all'ultimo schizzo.
Dopo alcuni istanti di sublime piacere, Carmen mi ordinò di sdraiarmi immediatamente sul letto.
E con mossa felina si mise a cavalcioni sopra la mia faccia.
Per un attimo rimasi immobile, cercando di capire cosa volesse fare, poi strinse la mia faccia tra le sue cosce e disse: Adesso leccami tutta la figa e puliscila bene, apri la tua bocca e ingoia tutto il tuo sperma. Vedrai come ti piacerà.
Inizialmente rifiutai, ma messo in quella posizione e dovendo anche respirare non appena aprii la bocca Carmen rilasciò tutto quello che era dentro la sua figa.
Più si contraeva e più fuoriusciva la mia sborra.
Lentamente aprii la bocca e appena cercai di tirare fuori la lingua, un getto di sborra entro nella mia bocca. Poi quel gusto di agro-dolce e un po' salato mi piaceva e senza tante storie ingoiai tutto. La mia lingua leccava e penetrava la figa gocciolante di Carmen, e più la leccavo in fondo e più colava sperma sulle mie labbra.
Carmen si dimenava continuamente con movimenti lenti di bacino, spargendo tutta la sborra sulla mia faccia. Andrea ora che mi hai pulito a dovere la mia figa possiamo rilassarci un po', così poi possiamo continuare a divertirci disse con enorme soddisfazione il weekend è appena iniziato.
Io mi sentivo tutta la faccia imbrattata di sborra.
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3
10 anni fa
travnonpertutti,
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l'amica di mia madre
Come ogni santo giorno faccio le mi cose di routine controllo la posta, vedo se ho richieste di amicizia su vari siti d’incontri, e vedo se c’è qualche annuncio nuovo, noto subito un annuncio di una coppia del paese vicino al mio. L’annuncio era molto interessante se fossi una donna o almeno in coppia maschio e femmina, diceva “coppia non piu giovanile cerca incontro con un'altra coppia o singola bsx per giochi tra le lei noi siamo una coppia, amanti del buon vino, e della buona tavola, non siamo assatanati di sesso percio se cercate il tutto e subito, state alla larga F. G.” poi vedendo le foto sia di lei che di lui avrei desiderato follemente far un bel triangolo tra di loro. Non rientrano nei loro parametri di ricerca tento comunque di abbordare e gli mando un semplice messaggio con scritto “complimentoni siete una bellissima coppia” passano 2-3 giorni e mi ritrovo un loro messaggio “ ciao sono la lei di coppia mi chiamo G. come avrai letto nel annuncio non ci interessi a noi due pero avrei una fantasia che voglio togliermi che ne dici di conoscerci meglio magari su skype??? Il mio nick e g----------9 aggiungimi e parliamo”.
Non credendo a quello che era scritto (perche e da piu di un anno e mezzo che incontro solo a 3 piu divertimento piu durata piu tutto…) aggiungo immediatamente il suo nick su skype (notare che su skype foto da trav). Alle sera noto che e online e iniziamo cosi una conversazione (che vi abbrevio se no si fa lunga) mirata sulla fantasia che voleva esaudire; era sempre sottomessa dal marito che purtroppo non gli faceva mai tener le redini nel letto come si puo dire l’importante che godeva lui come voleva lui e nel momento che voleva lui. cosi dopo lunghe conversazioni sfoghi decidiamo di conoscerci dal vivo e gli ho chiesto se gia il giorno stesso voleva far qualcosa perche dovevo portarmi dietro l’occorrente per essere un po femminile, e mi confermo di portarmelo che poi si vedeva. Siccome lo faceva di nascosto dal marito non poteva ospitare e quindi ci siamo dovuti arrangiare nel mio piccolo posto per incontri (la barca) e vederci in un bar vicino al porto; dato che non ci siamo mai visti ci siamo dati come riferimento sul colore delle maglie.
Arrivato nei pressi del locale lei non era ancora arrivata e ho iniziato a ordinare qualcosa da bere dopo 5 minuti vedo arrivare una amica di mia madre con la maglia della descrizione, sarei voluto sprofondare dalla vergogna che una volta a settimana e a cena a casa mia, anche lei noto subito l’imbarazzo ma visto che voleva tener le redini prese la palla al balzo e si sedette vicino a me e inizio con battutine spiritose del tipo “e chi l’avrebbe mai detto sotto la tuta che indossi in casa hai un perizoma o autoreggenti”
“ sei un bel ragazzo parli di donne e poi ti piace essere un po diverso” ancora preso dall’imbarazzo e vergogna annuivo o rispondevo con “eehh” non sapevo che dire.
Ordino anche lei qualcosa da bere e cambiando tono facendo le cose seriamente mi ha confermato che anche se ero il figlio di una sua amica voleva far le cose fino in fondo dato che ormai l’avevo vista nuda in tutte le angolazioni in foto. Finito di bere mi dice “che ne dici di far un giro sul porto??” io avevo gia capito dove voleva arrivare e cosi gli rispondo scherzosamente “che bella idea!!!” passeggiando sul porto molti uomini che erano li non potevano non osservarci anche perche lei era vestita con una gonna nera molto attillata fino al ginocchio con lo spacco dietro, camicetta rossa sbottonata che si notavano i due seni prorompenti, calze velate chiare con riga dietro e tacchi rossi; io classico abbigliamento da ragazzino jeans e maglietta bianca con disegni.
Dopo 10 minuti di camminata lei mi chiede dove era ormeggiata la barca e gl’indicai la zona, senza perdere tempo mi prese per il braccio e mi guidava dove gli avevo indicato arrivati mi dice con un tono abbastanza serio per far intendere cio che voleva “Sali in barca vai in coperta tiri fuori la roba che ti occorre poi bussi allo sportello e io salgo” cosi senza problemi salgo tiro fuori dallo zaino le calze, vari perizomi, tacchi ecc. come mi aveva detto busso e lei Sali, scese in coperta e mi ordino di sedermi sul divanetto guardando la roba che le avevo tirato fuori sul letto.
Continuo a studiare i vari indumenti che avevo messo e mi dice di iniziarmi a spogliare, preso dall’imbarazzo cercavo di coprirmi ecc. ma lei ovviamente mi disse “a casa fai il galletto che scopi di qua e di la e ora ti vergogni a farti veder nudo da una donna??? Voglio che ti metti queste calze con questo perizoma rosso sopra metti questo reggiseno” cosi molto lentamente cercando di far finta che era una persona qualunque mi misi addosso quello che mi ha detto intanto che mi vestivo lei si spogliava e che dire le foto non rendevano quanto dal vivo una donna sui 50 anni ben tenuti tette grosse ma ancora sode fisico snello con piercing all’ombelico figa rasata solo con una riga sottile in mezzo e un lato b che per quell’eta poteva far invidia a Formentera. Un volta pronto le dico “ eccomi” e lei controbatte “oh ecco la mia troietta, molto bene ora ti sdrai nel letto e ti bendo, visto che non c’è la benda uso il perizoma con le calze”, cosi mi sdraiai nel letto pancia in su lei mi Sali sopra e con molta accuratezza mi bendo gl’occhi, mi inizio a baciare con la lingua tenendomi con la mano il reggiseno, per poi farmela scendere sul mio cazzo che iniziava l’erezione. Continuo a baciarmi e massaggiarmi il cazzo che ormai era fuori dal perizomino che non serviva piu a niente lo noto e scese con la testa per farmi un pompino (mondiale sarà l’esperienza ma sapeva cosa fare in quel momento) tutto d’un colpo smetto sentii che si muoveva nel letto, sentii una pressione hai lati della testa che dopo 5 secondi capii perche mi mise la sua figa in bocca e con piacere la inizia a leccare, le sentivo gemere di piacere e sentivo anche il sapore che cambiava ormai presa dall’eccitazione si levo dalla mia bocca e ripulendomi con la sua lingua si sedette sul mio cazzo penetrandosi la figa. Sentivo che trafficava con qualcosa e mi accorsi che prese una corda e mi lego i polsi per restar fermo per non fermare il gioco; sentivo che stava per raggiungere l’orgasmo cosi l’assecondai con i colpi finche lei non mi inondò il pube e io gli riempii la figa di sperma.
Finito l’amplesso mi sbendo e si sfilo il cazzo portando la sua figa verso la mia bocca e li mi ordino di ripulirla mentre lo facevo si complimentava. Mentre la ripulivo mi dice “ora tocca te, sei trav passiva e attiva quindi ora devi saziare la mia voglia attiva”ormai sfinita dalla scopata appena avvenuta gli risposi se si poteva rimandare, ma lei mi ricatto dicendomi “se non lo fai racconto tutto a tua mamma” che dovevo fare ragazzi avanti un altro….. cosi si tolse dalla mia bocca e tiro fuori dalla sua borsa (sembrava la borsa di mary poppins) un strap on nero e gigantesco che la dovetti aiutare per indossarlo prese anche il lubrificante me lo fece colare sul buco e poi sul cazzo che mi appoggio spingendolo lentamente dentro ma faceva fatica ed eravamo solo alla cappella. Senza troppe storie mi diede un colpo secco, che urlai dal dolore che se non avevano chiamato i carabinieri era un miracolo, ormai era tutto dentro mi faceva male il culo e lei iniziava lentamente a darmi dei colpetti man mano si facevano sempre più frequenti e rapidi ed eravamo in posizione “doggystyle” con una mano sulla mia schiena e l’altra sul mio pene sentii che avevo già il liquido pre-spermatico che usciva e cosi mi disse “che porco che sei hai appena scopato e guarda li hai il cazzo mollo ma voglioso”. Mi prese il cazzo con decisione e mi inizio a masturbarmi non ci volette molto che sborrai senza levarmi lo strap-on mi giro in posizione pancia in su lei era in piedi ai piedi del letto e mi disse “finche non raggiungi un altro orgasmo non lo levo sappiti regolare” povero me continuo a scoparmi in quella posizione per 20-30 minuti non c’è la facevo più finche dopo tanto tempo sborrai di nuovo;ormai esausto e inerme di forze mi sfilo lo strap-on avevo il culo aperto che non voglio esagerare ma ci entrava una mano senza problemi si sdraio vicino ci siamo coccolati per circa 20 minuti per poi rivestirci e quando usci mi disse “ah se non vuoi che non dico nulla a tua madre una volta al mese voglio che ci vediamo” cosi non avendo scelta risposi “ ok va bene” la saluta e ancora oggi ci vediamo io e lei una volta al mese io sempre da trav e lei sempre autoritaria, con nuovi giochi sempre piu trasgressivi sempre piu spinti, e perversi non vuole uomini perche ha gia suo marito le piace possedere una trav!!
5803
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10 anni fa
travnonpertutti,
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Ultima visita: 2 anni fa
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Una serata diversa
Era un sera d’inverno e come ci capita spesso uscimmo per mangiare una pizza. Lei, la mia ragazza, il sabato sera dedica tantissimo tempo alla cura del suo corpo per essere il più sexy possibile.
Nulla è lasciato al caso, sceglie con cura l'intimo da indossare, quella sera scelse un perizoma nero di pizzo coordinato con un reggiseno a balconcino che a stento riusciva a contenere i suoi due grossi seni sodi.
L'inverno è stato mite quest'anno, infatti, invece delle solite calze collant, ha preferito indossare un paio di autoreggenti nere, quelle con la riga posteriore che a me fanno impazzire. Proprio quel pomeriggio aveva acquistato un vestito a tubino nero, molto aderente, le stava a pennello, era sexy da morire.
Per completare il tutto indossava un paio di scarpe tacco 12, di quelle che non ti fanno passare inosservata.
Finalmente dopo ore ed ore di preparativi, riuscimmo ad andare in pizzeria, mentre parlavamo e ci stuzzicavamo sul dopo serata, un ragazzo si sedette vicino a noi. Il ragazzo mi salutò e dopo un attimo di perplessità mi ricordai chi era, era un mio vecchio amico che non vedevo da qualche anno, gli chiesi come mai fosse solo e lui mi rispose che il suo amico gli aveva dato buca e siccome non voleva passare il sabato sera a casa, preferì andare a mangiare una pizza per poi girare per qualche locale, mi dispiaceva vederlo solo e lo invitai al nostro tavolo.
Durante la serata tenni d’occhio il mio amico, non faceva altro che guardare la mia compagna,l'avrei fatto anch'io se fossi stato al suo posto. Lei era favolosa, i capelli mossi tra il biondo e il rosso, le sue labbra carnose e quel corpo da sballo, sono sicuro che avrebbe steso anche me.
A metà serata il amico andò in bagno e approfittai della sua assenza per chiedere una cosa alla mia ragazza:
“Amore penso che il mio amico ti stia mangiando con gli occhi.” “Davvero? Non me ne ero accorta”
“Ti da fastidio?”
“Mha, un po’ si, però vuol dire che sono attraente e questo mi lusinga” “Ok, allora faccio finta di niente”
La mia ragazza divertita dalla situazione volle giocare un po’ e infatti notando l’attuale indifferenza di lui, cercò di provocarlo in tutti i modi, mostrando audacemente le proprie gambe scoprendole sempre di più.
La situazione era veramente eccitante e mi divertì nel vedere il mio amico diventare rosso, notai un certo rigonfiamento nei suoi pantaloni, non c'erano dubbi, se la stava scopando con gli occhi.
Finito di cenare pensai che fosse il momento di andar via e anche di salutare il nostro amico che ci ringraziò 100 volte per non averlo lasciato solo.
Incominciò copiosamente a piovere lui ci fermò chiedendoci se, dato che il tempo era così brutto, se volessimo fermarci nel suo appartamento che distava pochi isolati da lì, in modo tale che, una volta finito di piovere, potevamo tranquillamente tornare a casa senza bagnarci, rispondemmo di si e ci avviammo verso casa sua.
La casa era davvero accogliente, moderna come piace a me, si prese i nostri soprabiti e ci chiese se volessimo un drink.
Chiacchierammo per almeno un'ora e poi guardammo un po' di tv, stavano trasmettendo il film Striptease, per intenderci quello con Demi Moore.
Alberto (il mio amico) disse:
"Wow, quanto è sexy lo striptease, tu sei fortunato ad avere una ragazza così sensuale, chissà quante volte ti fa uno show di questo tipo".
Lei non mi fece neanche rispondere che disse:
"Tu non ne hai neanche idea di quante volte lo faccio, lui è fortunato ad avere al suo fianco una donna così sexy e intelligente", non trovi?".
Forse l'alcol o non so, lei disse una frase che ricorderò per il resto della mia vita. "Dato che a tutti e due piace da morire lo striptease, ora vi faccio vedere io un vero striptease" Non credevo alle mie orecchie, pensai di essere in un sogno, Alberto aveva la mascella aperta. Lei faceva sul serio, non scherzava, chiese ad Alberto di mettere una canzone d'atmosfera, una di quelle adatte per uno striptease.
Alberto non se lo fece chiedere due volte, si alzò di scatto e andò verso il suo stereo e scelse la canzone.
Ero eccitato da morire e allo stesso tempo geloso, non avevo mai provato una sensazione del genere.
Noi eravamo seduti sul divano e lei si era posizionata al centro della sala in attesa che la canzone iniziasse.
Lentamente cominciò a muoversi, era sexy da morire, si toccava delicatamente prima la caviglia, poi il ginocchio e infine le cosce, venne verso di me e mi baciò, sentivo la sua eccitazione pervadere il suo corpo.
Tornò al centro della stanza, ma adesso era voltata e ci mostrava il suo sedere, sembrava una professionista della striptease, si voltò verso di noi di scatto e si mise a chinino, in quel momento Alberto notò che portava le autoreggenti.
Alberto mi disse: "Mio dio quanto è sexy la tua ragazza, mi sto eccitando da morire". Lei tornò verso di noi ma questa volta si avvicinò ad Alberto e gli chiese di abbassargli la cerniera lampo del vestito, faceva sul serio, lui non se lo fece chiedere due volte, delicatamente fece scendere la lampo, lei lo ringraziò con un bacio sulla guancia e danzando tornò al centro della sala.
Sensualmente fece cadere ai suoi piedi il vestitino, davanti a noi avevamo una visione celestiale. Era vestita soltanto con il suo intimo nero di pizzo e indossava ancora le scarpe. Ballava con una naturalezza incredibile, eppure era la prima volta che lo faceva davanti ad un altro uomo.
I suoi movimenti erano lenti e sensuali, i suoi capelli fluttuavano sulle sue spalle, il tutto mentre si leccava il dito indice, come ad indicare un desiderio impellente. Ero convinto che il gioco fosse arrivato al termine, ma mi sbagliai clamorosamente, ci diede di nuovo le spalle e si slacciò i gancetti del reggiseno, quel momento nella mia testa durò un’infinità. Si voltò verso di noi, le sue mani coprivano i suoi grandi seni, il suo sguardo era penetrante, ed io ero eccitato come mai nella mia vita, non vi dico Alberto, ormai era perso di lei. Lei, la mia donna, la mia musa, mordendosi il labbro inferiore, lasciò scivolare le mani, che fino a quel momento coprivano i due seni e se le portò sui fianchi e disse: “Vi piaccio?, oppure no?”
Non riuscimmo neanche a rispondere, eravamo come bloccati da catene su quel divano, gli occhi del mio amico erano fissi nel guardare quei due grandi seni, sodi, le areole erano grandi e rosa, i capezzoli lasciavano intendere quanto lei fosse eccitata. Per lei non era ancora abbastanza, quel gioco le piaceva troppo, la libidine era alle stelle, con un movimento deciso e veloce si abbassò il perizoma.
Ebbi un sussulto al cuore, non credevo ai miei occhi, lo aveva fatto per davvero, era nuda davanti al mio amico, ho ancora impresso nella mia mente quei secondi. Era tutta nuda, “vestita” soltanto dalle sue calze autoreggenti nere e dalle scarpe nere dal tacco vertiginoso, il suo monte di venere era celato soltanto da un piccolo triangolo di pelo raso, nulla era lasciato al caso.
Prese dal tavolo un bicchiere di spumante e se lo portò alla bocca, bevve qualche sorso e il resto lo lasciò scivolare sul suo corpo, si avvicinò a noi, pensai: “Ma cosa sta facendo?” si sedette in mezzo a noi e disse: “Fatemi sentire donna”.
Io e Alberto ci guardammo e non credemmo alle nostre orecchie, lei, la mia ragazza che fino a quel giorno si vergognava di andare in topless in spiaggia, era pronta ad essere presa da due uomini contemporaneamente.
Non potevo ancora crederci, ma ero eccitato da morire. Ci disse:”Che fate lì imbambolati, prendetemi, ora!”, Alberto non si fece pregare e fece la prima mossa, prese la mia ragazza e la baciò.
Sembrava che non baciasse una donna da anni e a lei non sembrava dispiacesse tale foga, io ero lì a guardare quei due amanti che si baciavano appassionatamente, le loro lingue si muovevano vorticosamente e potevo sentire il loro respiro aumentare. Le mani di Alberto sembravano quelle di un bambino che scarta il regalo il giorno di Natale, non stavano ferme un secondo, accarezzava il seno prima delicatamente e poi con fermezza, sentivo la mia lei gemere di piacere, il dito dell’altra mano era ormai scomparso all’interno della fica.
Non avevo mai visto la mia ragazza così eccitata. Dal rumore che facevano le dita di Alberto, avevo capito che la fica era ormai un lago.
Io intanto mi ero spogliato e avevo incominciato a masturbarmi, non nascondo il mio lato voyeuristico e la mia donna lo sapeva, lei infatti mentre si faceva toccare da Alberto mi guardò con uno sguardo che lasciava intendere cosa sarebbe accaduto da lì a poco. Lei prese in mano la situazione, in tutti i sensi, gli abbassò il pantalone e gli slip, davanti a lei c’era un grosso cazzo che pulsava di piacere, era grande, non lungo, come piace a lei. Iniziò il più bel pompino che Alberto potesse avere nella sua vita, il cazzo faceva dentro e fuori dalla bocca della mia ragazza, il tutto alternato da lunghe leccate, prima della cappella e poi di tutta l’asta. Durò tantissimo ed io non ne potevo più di guardare, feci la mia mossa, mi avvicinai ai due e dissi a lei che volevo divertirmi anch’io.
La mia donna non aspettava altro, prese in mano anche il mio cazzo e cominciò a masturbarmi e a spompinarmi.
Dopo tanti preliminari, lei ne aveva abbastanza, volevo sentire il calore del cazzo dentro di se. Presi un preservativo e lo passai ad Alberto, neanche me ne resi conto che già era dentro di lei, gridò di piacere, quel grande cazzo era dentro di lei, ma non era abbastanza, era stesa per terra e mi fece avvicinare, voleva il mio cazzo in bocca. Non ci potevo credere ero protagonista di un rapporto a tre con la mia donna, una delle mie fantasie più ricorrenti.
Alberto aveva tra le mani una vera donna e non perse l’occasione di godersela a pieno, per un’ora sperimentarono qualsiasi posizione, lei venne almeno due volte, la scopammo come se non ci fosse un domani.
Eravamo all’apice della libidine e lei se ne era accorta e ci disse: “Venitemi sulle tette, voglio sentire il vostro caldo nettare”, neanche il tempo di finire la frase che entrambi venimmo copiosamente sui seni. Lo sperma era caldissimo e scivolava prima sui capezzoli e poi sulla pancia.
Eravamo stremati, senza forze, ancora non credevamo a quello che era appena successo. Stesi sul tappeto della sala da pranzo del mio vecchio amico, con addosso ancora l’odore di sesso, guardai la mia donna e gli dissi: “Ti amo amore mio” e lei mi rispose: “Anch’io” e mi baciò.
9741
3
10 anni fa
melange erotique,
37/30
Ultima visita: 4 anni fa
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Una notte di goduriosa follia..(il vero significato della parola orgia).
Mi ero preparata con cura, vestendomi in maniera molto esplicita per quello che era il mio grande obiettivo: godere con il mio Roby e tutte le coppie presenti al party della nostra amica Micettasex. Solo una stretta e anonima scalinata mi separava dalla trasgressione e uno sguardo di Roby mi diede l'ultima conferma che ero perfetta. Mi spogliava con gli occhi anche se c'era ben poco da togliere: una camicetta verde chiaro elasticizzata semitrasparente e scollata, minigonna nera e autoreggenti da troietta: nere con una parte trasparente e un fiocco rosso.
Appena entrati Micettasex mi ha accolta con un abbraccio e un bellissimo bacio in bocca: il ghiaccio ormai era rotto. Lei mi ha guidato alla conoscenza delle sei coppie, delle due bellissime singole e dei tre singoli selezionati con cura. Era la prima volta che mi trovavo ad una festa con così tante persone! C’era Lycan, il padrone di casa, una coppia che ben conoscevamo, e il singolo che mi aveva fatto godere tanto alla festa dell'8 marzo. Ad un certo punto ho sentito qualcuno (di cui ovviamente non ricordo il nome) esclamare "non ricorderò mai i nomi di tutti i presenti…" e io non ho resistito, ho alzato la minigonna e ho detto: “il mio nome è scritto sul mio perizoma!” attirando gli sguardi di tutti.
Non mi rimaneva che studiare l'ambiente per poi passare all'azione. Notai che c'erano 2 materassi matrimoniali in una zona e uno in un altro spazio un pochino più appartato. Il resto era come me lo ricordavo l’altra volta: altalena, gogna, lettino ginecologico, mascherine. Mi accorsi anche che mentre ancora parlavamo, c'era già una donna seduta senza mutandine con le gambe spalancate e suo marito che la masturbava. L'eccitazione nell'aria stava salendo quando la singola Jessica si è avvicinata a me appoggiandomi una mano sulla spalla: io le ho sorriso e lei mi ha baciata. Roby ovviamente era con me e così ci siamo ritrovati a giocare in 3 sul materasso più appartato, ma sempre visibile agli altri. Stavo parlando con la singola mentre Roby ha iniziato a leccarle la figa, cosa che ha reso ancora più goloso il 69 con la mia nuova compagna di giochi, che buona la sua fighetta. Però non mi andava di lasciare in disparte il mio amore: prima lo abbiamo deliziato con un bel pompino con due lingue, poi la singola si è messa a pecorina e, mentre Roby la scopava, io da sotto leccavo a turno la figa di lei e le palle di lui facendoli impazzire entrambi con la mia lingua esperta, ma quella che godeva più di tutti ero io.
Il party però era solo all'inizio e non mi ritenevo ancora del tutto soddisfatta. Roby ed io ci siamo spostati e abbiamo raggiunto gli altri materassi. Lui si è messo a scopare con la lei della coppia che conoscevamo bene, mentre suo marito li leccava da sotto. Mi eccitava guardarli, perché il mio amore con loro gode tantissimo e io ne sono molto soddisfatta. Così quando 2 singoli si sono avvicinati a me io mi sono aperta completamente a loro che, a turno, mi hanno scopata a lungo. A rendere tutto perfetto poi ci ha pensato Micettasex che con il singolo dell'8 marzo (vedi altro racconto) mi hanno fatto la doppia penetrazione davanti e dopo la doppia penetrazione davanti-dietro facendomi raggiungere l’apice del godimento. Sono proprio bravi!
Ad un certo punto ero in piena tranche ed ho iniziato a succhiare il cazzo dell'altro singolo e, siccome prima mi aveva già scopata, micetta mi ha chiesto "come si chiama quello?" indicando il cazzo di lui. La domanda arrivò nel momento peggiore, mi sentivo come ad un quiz e... sono stata costretta ad ammettere che mi ero dimenticata il nome. Micetta non si è smentita ed ha detto che dopo avrei meritato una punizione, cosa che mi ha bagnata ancora di più e che mi ha aiutato a ricordare il nome di quel singolo che poi mi ha finita di scopare godendo come un porco. Ne ho presi di cazzi quella sera!
Iniziavo ad essere soddisfatta ma avevo bisogno di una pausa: sono andata al tavolo dove c'era da bere e tante leccornie.
Nel frattempo Roby era andato al lettino ginecologico dove c'era una lei di coppia con le gambe divaricate e una bella coda di cazzi pronti a farla godere. In attesa c'era anche il mio amore che, dopo breve, l'ha scopata, in seguito ha raggiunto la singola Jessica. invitandola ad andare sul lettino ginecologico per poi scoparla a lungo, successivamente ha ammesso di gradire particolarmente la sua fighetta stretta che quasi l'aveva fatto sborrare… ma Roby, ormai si sa, somiglia all'orsacchiotto della pubblicità della Duracell, non si scarica mai! Infatti si era diretto verso Micetta e l'altra singola kiara: quest'ultima gli ha preso il cazzo in bocca e ha iniziato a succhiare, fino a quando si è avvicinato il lui della coppia nostra amica e la singola ha passato il cazzo dalla sua bocca a quella di lui e si sono alternati in un godurioso pompino. Roby ha passato la sua lingua vellutata sul culo e sulla figa della singola Kiara e poi l'ha scopata, ma non tanto a lungo, cambiando di nuovo patner, è andando a insidiare la moglie del lui che gli aveva succhiato il cazzo, Mentre sorseggiavo il drink, vedevo lei che si strusciava con la figa sul suo membro e lui le faceva un lungo e profondo massaggio con le mani e con il suo cazzone duro che le ha delicatamente passato su tutto il suo corpo mentre lei era tutta goduta e rilassata.. La forte eccitazione che provavo in quel momento, non eclissò del tutto un pizzico di gelosia e dissi al marito di quella: "ma questi ci danno dentro eh?..."
Per fortuna ero ancora nuda e 2 singoli si sono avvicinati vogliosi a me iniziando ad accarezzarmi e toccarmi per eccitarmi. Ben presto mi scordai la gelosia e mi ritrovai sui materassi di nuovo con in bocca il cazzo del singolo di cui precedentemente non ricordavo il nome, e mentre lo succhiavo di gusto, Micettasex mi ha di nuovo interrogata, ma questa volta sapevo bene chi leccavo. Per par condicio succhiai anche l’altro singolo, quello dall’8 marzo. Il pompino stava diventando piacevolmente lungo, lui aveva una resistenza eccezionale tanto che volevo premiarlo ingoiando il suo nettare, ma lui mi disse di aspettare…
Si avvicinò Lycan che conficcò la sua faccia tra le mie gambe ed iniziò a succhiarmi avidamente la figa bagnatissima… intanto osservavo scene eccitanti intorno a me: una donna nuda con la faccia goduta, seduta sull’altalena che si faceva leccare la figa da qualcuno, trattenendo la sua testa fra le mani; Micettasex sempre circondata da persone che desideravano la sua attenzione (e non solo quella…J); persone avvinghiate ovunque; sentivo gemiti di lussuriosa goduria provenire dalla zona un po’ più appartata, davvero una bellissima atmosfera in un ambiente perfetto!
Avevo perso di vista Roby e lo ritrovai seduto su una sedia, chissà se pensava di potersi riposare un pò? Invece la singola Jessica voleva goderselo ancora: era seduta su una sedia con da una parte Roby e dall’altra un singolo, lei ha iniziato una lenta e appassionata sega ad entrambi, molto eccitante da osservare.
La serata era un successo, ma mancava ancora la classica ciliegina che fu posta da Micettasex. Infatti ha proposto che lei, il singolo e Roby dovessero sborrare nella mia bocca e in quella della singola Kiara Mentre io e Kiara avvicinavamo le nostre teste, sentivo la soddisfazione crescere in me ed eruttare dal cazzo di Roby che mi riempì la bocca proprio mentre Micettasex sborrava in quella della singola. Non avevamo ancora finito di ingoiare che il singolo ha fatto calare i titoli di coda sborrando in entrambe le bocche… Che esperienza incredibile ed indimenticabile!
P.S. non potete neanche immaginare il numero di meritate “tettate punitive” che si è preso in faccia il mio Roby il mattino seguente…J
Grazie ai partecipanti e soprattutto agli organizzatori di queste magiche feste che ci permettono di vivere esperienze così goduriose!
12007
3
10 anni fa
Coppiatimidosa torino,
37/33
Ultima visita: 9 anni fa
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Tutto in bocca
Circa un anno fa, avevamo deciso di provare con un singolo, sebbene pensavamo che nn sia stato facile trovare la giusta persona abbiamo iniziato con la ricerca utilizzando i last minute, abbiamo avuto molti contatti ma ahimè leggendo i profili stavamo per desistere, poi, ci arriva l'ennesimo messaggio, notammo dalle foto un bel fisico ed un cazzo oltre i 20 cm. ma soprattutto largo come piace a lei, ci lasciò il mum. di cell. e decisi di ''sentirlo'' e fargli capire cosa cerchiamo noi, da subito entrammo in sintonia ed organizzammo un incontro precisando che sarebbe stato in primis conoscitivo poi la lei decide se andare oltre. il venerdì successivo andammo a casa sua. a subito ci a messo a ns. agio.. parlammo per quasi un ora e notai la sua patta che era gonfia lo notò anche lei e notai che era diventata più affabile più sorridente e capii che aveva voglia di vedere se il gonfiore era vero.. cosi lo invitai a sederci vicino lei in mezzo, inizia a toccarla a spogliarla e le presi le mani una sul mio cazzo e l'altra sulla sua patta, lei nn perse tempo gli tirò giù la cerniera e si trovò davanti un cazzo duro e ben grosso, mi alzai in piedi e glielo misi in bocca invitai anche lui ad avvicinarsi e lei senza dire niente glielo prese subito in bocca, a fatica riusciva nel prenderlo tutto in bocca ma demorse.. anzi, al quel punto io mi allontanai godendomi la scena, la feci mettere in ginocchio davanti a lui e le dissi di succhiarlo bene senza mani, inizio nel leccarlo e bagnarlo tutto poi piano piano inizio nel prenderlo in bocca, dal piano la frequenza era sempre più veloce inizio nel spingerglielo in bocca alternando la velocità poi quando lo aveva tutto in bocca le teneva la testa sino quasi a soffocarla.. notai il mascara che gli scendeva dagli occhi.. ma prosegui sino a farlo venire. Beh 22 cm. di lunghezza per 19 di larghezza quasi tutto in bocca è un bel vedere..
3847
3
5 anni fa
angeloedemone1984,
44/45
Ultima visita: 8 mesi fa
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la trans di tutti
A 21anni ho avuto la mia prima esperienza in assoluto come trans...(nei racconti trav/trans ne parlo) ma tra le mie prime esperienze sicuramente ricorderò quella avuta a 23 anni. Ormai iniziavo a prendere ormoni e a stare sempre donne, cosi una sera particolarmente eccitata andai a ballare a lugano.
Nel locale trovai diversi signori propensi ad offrirmi da bere e cosi iniziai a bere fino a ritrovarmi seduta ai tavolini con 5uomini.
Sentivo diverse mani che ogni tanto mi toccavano ma era uno in particolare completamente attratto da me e romantico.
Tutta la sera mi corteggiò, mi ofri da bere, mi comprò le rose, mi accarezzava con amore..
IO ero contenta cosi, pensavo alla possibilita di creare qualcosa che andasse oltre la scopata cosi non mi spingevo oltre, ma lui come tutti gli uomini era gentile perche voleva solo scoparmi, ma aspettava che fossi io a agire; cosi nessuno dei due faceva la prima mossa e tutti e due eravamo molto eccitati, ma io resistetti, mentre lui si sborro nei pantaloni.
Arrabbiato per il fatto cambio completamente umore, si alzo, mi prese per mano e andammo fuori dal locale, salimmo in macchina e li lui si sbottono e senza problemi mi sgrido perche si era sborrato nei pantaloni. E mi disse di pulirlo. IO obbedi. E dopo andammo a casa sua.
MI scopo nell ano venendomi dentro e qnd mi alzai per andare al bagno a lavarmi dietro la porta trovai i suoi 4 amici a cazzo all aria, e finii in ginocchio a ricevere il getto di tutti.
Mi scoparono altre volte...andai via il giorno dopo con grandi dolori nel camminare..mi avevano passata come fossi una bambola..mi sentivo troia...e sentivo che era quello che volevo
6834
1
12 anni fa
elibsx79,
42
Ultima visita: 12 anni fa
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la prima volta da cuck con sorpresa finale
ciao ma marco....il lui cuck di coppia.vi racconto la prima volta che la mia tettona mara mi ha reso cornuto con un mio collega di lavoro di
nome stefano.....veramente un superdotato per lunghezza 23cm con una cappella grande come un pugno.io e stefano ci conosciamo da
molti anni oltre ad essere colleghi di lavoro....lui ha 36 anni ancora scapolo perche' dice che così puo' scopare liberamente le mogli i cornuti
ed essere il bull che tutte le donne cercano.durante i momenti di intimita' a mara parlavo di stefano come possibile suo bull sia per la belezza
ma in particolare per la sua dotazione fuori dal comune.....ogni volta mara si eccitava nel pensare di essere scopata da un simile cazzo e
mi diceva che dovevo programmare io la cosa che poi lei si sarebbe fatta chiavare anche senza preservativo o precauzioni pur di provare i
famosi 23 cm di stefano.l'occasione propizia si presenta tre anni fa' cioe' nel 2009 durante il periodo estivo quando ho invitato stefano una
domenica a farci compagnia al mare.....per l'occasione mara si e' depilata la fica lucidissima e come costume solo uno striminzito brasiliana,
sopra nulla tettone al vento e la sua 6a misura da far resuscitare persino i morti,strafano con boxer stetti elasricizzati per mettere in evidenza
ancora maggiormente il suo gran cazzo......a dire la verita' ero un po invidioso
12680
3
11 anni fa
tettonaecuck,
35/29
Ultima visita: 11 anni fa
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il battesimo
Dopo tante vicissitudini, contatti virtuali, caffè e pranzetti, era arrivato il momento…la prova del fuoco.
Una lunga vita sessuale di coppia sempre soddisfacente, completa, sempre condita da tante fantasie.
Come tutte le coppie, alti e bassi nella frequenza, ma sempre tanta passione nei pochi momenti in cui gli impegni quotidiani ce lo consentivano…
La scelta di tramutare qualche fantasia in realtà, era scaturita da entrambi, ormai consci del legame inscindibile che ci univa e che ormai, dopo tanti anni insieme, prescindeva dalla insicurezza e dalla gelosia.
Potevamo finalmente donarci e al tempo stesso donare ad una entità esterna, una emozione piu’ forte…scaturente dal guardare il proprio compagno/a immerso nel turbinio del piacere da una “postazione” esterna.
Ansia, paura, ma voglia di arrivare prima possibile all’appuntamento..
Ad attenderci, Giorgio, che ci accompagna fino all’entrata dell’incantevole location che insieme a Laura avevano preparato nei minimi dettagli in ogni separato ambiente.
Laura indossava un completo elegante ma molto casto che metteva però in evidenza il suo desiderabile corpo sinuoso…forse per creare ancora piu’ aspettative..
Appena insieme intorno ad un buon caffè, l’emozione di tutti si traspirava dagli argomenti trattati, sembrava di essere 4 amici da sempre…ma di ciò che doveva accadere neanche la traccia.
Poi Laura, d’improvviso, prende coraggio ed invita la mia Liliana, a vedere il piano superiore…
La mia timida Liliana, stupendomi non poco, accetta, dicendo che con l’occasione vorrebbe avere l’opinione di Laura su alcuni completini intimi che si è portata.
Io e Giorgio rimaniamo in sala, ascoltando le risatine complici delle nostre principesse…dentro di me saliva una eccitazione stranissima…mai provata…la sensazione era netta…Liliana non mi avrebbe deluso, Laura gli piaceva molto..
Dopo 5 minuti interminabili, due vocine festose, ci chiamano…vedo Giorgio che prende al volo la sua macchina fotografica…e capisco che il gioco sta per cominciare….
Tutte le mie tensioni svaniscono quando vedo Liliana perfettamente a suo agio in un paio di tacchi a spillo di Laura, con il suo completino migliore ed un perizoma da infarto…che quasi mi prende poi appena sbuca fuori Laura, una pelle liscia e vellutata, due cosce sode ed invitanti, un perizomino super elegante che mi permette di sbirciare attraverso la sua trasparenza..un magnifico fiore pronto ad essere colto.
La disinvoltura con cui si muoveva Liliana in questo contesto, le risatine e le toccatine che si dava con Laura, cominciano a far traballare la convinzione che i limiti che ci eravamo dati prima dell’incontro sarebbero stati rispettati…ma Liliana è sempre stata una donna molto ferma e convinta delle sue scelte, quindi la cosa non mi preoccupava piu’ di tanto!
Dopo un divertentissimo gioco “glamour” con decine di foto scattate da me e da Giorgio, in cui le nostre modelle dilettanti con i loro completini sexy avrebbero stupito qualsiasi professionista, ci ritroviamo in camera, con la scusa di fare qualche scatto in una location piu’ comoda…
Piano piano, dopo un ultimo scatto da infarto con i due culi delle modelle bene aperti, uno sopra all’altro, senza neanche accorgermene, mentre ero girato, mi ritrovo mia moglie avvinghiata a Laura in un 69 che comincio a pensare possa mettere a dura prova le mie coronarie.
Ma l’emozione e l’eccitazione era talmente forte, la mia attenzione talmente rivolta completamente al godimento di Liliana, che mi stupii di non avere ancora la mia solita possente erezione che mia moglie mi provoca ad ogni suo piccolo gesto quando siamo soli…era lei che contava adesso, si stava sciogliendo sotto i colpi di lingua di Laura che le allargava per bene il culo mettendone in evidenza il suo fiorellino rosato al centro…
Finalmente io e Giorgio ci riprendiamo dallo shock e ci spogliamo mettendoci ognuno vicino alla sua sposa.
Ormai siamo liberi, da tutto…dai nostri stupidi tabù, dai nostri freni inibitori..Laura impugna i nostri due cazzi mentre continua a succhiare Liliana mentre io mi gusto da vicino la visione idilliaca dei due fiori aperti di Liliana in bella vista insieme al viso estasiato di Laura (capisco il perché..Giorgio aveva infilato la sua testa in mezzo alle sue cosce..e leccava come un forsennato)…poco dopo, in stato evidente di trance (non capivo ne percepivo piu’ gli eventi) mi rendo conto che la testa di Giorgio era in mezzo alle cosce di mia moglie…una vampata di calore mi sale dal cazzo al cervello…Liliana ci stava e si muoveva ritmicamente con gli occhi chiusi emettendo i suoi gemiti di approvazione da me ben conosciuti…erano ormai saltati tutti gli schemi, tutte le nostre prudenti logiche tanto programmate…quanto inutili!
Mi sentivo strano, nessuna gelosia, nessuna remora, volevo solo andare avanti secondo i dettami della mia fantasia allenata da tanti anni di prove…ma ero protratto tutto al godimento di mia moglie…era lei al centro delle attenzioni di tutti noi….non mi interessava di godere a mia volta…sapevo che al solo ricordo di quei momenti, alle successive nostre escalation sessuali, avrei goduto a volontà…ora dovevo essere “concentrato” su Liliana…volevo con tutte le mie forze che impazzisse di pacere!
Ma il calore che sentii sulla mia cappella mi riportò alla realtà…abbassai gli occhi, Laura me lo aveva preso in bocca, morbidamente, come se lo avesse avvolto con tanti batuffoli di ovatta…mi stava facendo un fantastico bocchino davanti a mia moglie!! …mi lascio andare per godermelo fino in fondo….mi giro e….stavolta non ci potevo credere…la mia Liliana col cazzo di Giorgio in mezzo alle saette della sua lingua…gli stava leccando la base della cappella…vedendo il viso di Giorgio, non gli dispiaceva affatto!! Cosa potevo ormai fare se non godermi il susseguirsi degli eventi?
Dopo svariate altre geometrie, tra cui una bella cavalcata a due con Liliana, con uno sguardo di intesa con Laura, abbiamo fissato qui il limite del nostro battesimo, per non rischiare di esagerare e rovinare tutto…
Durante un’altra sessione di lingua di Laura sulla fragolina depilata di Liliana (mmhhh…) mi avvinghio alla bocca finalmente libera di mia moglie e la bacio intensamente per quello che sembra una infinità di tempo godendomi i suoi movimenti ritmici al tempo dei colpi di lingua…intanto Giorgio la stava scopando da dietro con dei decisi colpi che facevano sobbalzare sia me che Liliana.
Laura si decide e comincia a smanettare il mio cazzo…è veramente troppo…non ce la faccio piu’ e vengo sulla sua mano…
Non riesco a rendermi conto se tutti i commensali sono riusciti come me a liberare il loro godimento finale, sono stato come in trance per tutto il tempo…
Mentre giochiamo un po’ candidamente come vecchi amici, in attesa di rivestirci, raccattando tutti gli “accessori”, il mio pensiero va al mio amore…come si sentirà? Sarà pentita? Estasiata o sotto shock?
Incredibile…Laura me lo aveva detto all’orecchio prima di cominciare…”lasciala libera senza forzature..”..era stato così..Liliana era serena, felice e senza patemi…
Il suo stato “estasiato” è stato confermato anche dopo mentre abbiamo riguardato insieme le foto…ma soprattutto la sera, quando stanchi morti, prima di addormentarci, abbiamo fatto una
Mail di ringraziamento ai nostri nuovi fantastici amici e maestri Laura e Giorgio…
Poi ci siamo fatti una fantastica, dolcissima, scopata da soli, nel nostro letto, raccontandoci nelle orecchie a bassa voce, tutte le fantastiche sensazioni vissute in quel giorno, facendo poi l’appello di tutte le nostre fantasie e dei nostri ventennali giochi.. e delle emozioni che avremmo voluto ancora condividere con loro ( scoprendo che mancavano ancora le piu’ eccitanti..) …
Stavamo vedendo la nostra sessualità con un occhio diverso…ormai il ghiaccio era rotto!
Una cosa è certa… ci ricorderemo per tutta la vita…il 21 agosto 2014!
6132
3
10 anni fa
bibo-lila,
53/47
Ultima visita: 2 anni fa
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il capo
Mi sveglio il mattino ……. sono di pessimo umore, ho passato una notte pesante , tormentata dai sogni .. mi sento spossata … stanca …non sono abituata a dormire da sola , mio marito e’ fuori cita’ per lavoro e io in questa casa dispersa nel nulla.. da sola non riesco a rilassarmi, sono certa che sara’ una lunga giornata quella di oggi .Mi dirigo verso la porta , evito accuratamente di guardare lo specchio alla parete perché prevedo che l’immagine riflessa mi manderebbe in paranoia definitivamente, entro in cucina … mi preparo un caffe’ … e aspetto che salga con la testa appoggiata alla cappa del piano cucina… poi ……mi guardo intorno … la casa mi rispecchia , un casino dentro e fuori , sembra manco lei abbia dormito stanotte.Cerco la voglia di far ordine , ma mi trascino sul divano con il caffe tra le mani e per non smentire il tenere alla larga le cose che fanno bene …… mi accendo la prima sigaretta della giornata .Ad un tratto mentre sono li con gli occhi socchiusi che mi godo il mio rito mattutino …. mi prende il panico … oggi ho una convention con quel porco del mio capo e sicuramente se mi presento così gli cadono le palle.Il mio capo…. Bah un tipo strano , ha un aspetto semplice a prima vista, ma e’ una delle persone piu’ complesse che io abbia mai conosciuto , fuggitivo ma puntiglioso quando serve.Riconosciuto per la sua passione di gnocca, non manca mai nel farti una battuta se ti vede in forma o fuori forma .Ecco una mattina come questa , sicuramente pensa che mi manca l’uccello … e non manchera’ la sua frecciatina … mi verrebbe una gran voglia di freddarlo con una risposta di quelle che non lasciano spazio ma porca miseria ha sempre quella pronta ,nulla lo sorprende nulla lo spiazza.Gia’…. Nulla lo spiazza…. Mah… chi sa’ ……sarebbe bello pero’ vederlo fuori del suo guscio… vederlo per un attimo piegato in una situazione che non sa gestire …. J come mi sento perfida….Questa cosa potrebbe essere divertente ….Mi alzo di scatto dal divano …. All’improvviso un energia mi scorre sulla schiena… ho ancora 2 ore disponibili per cambiare la mia giornata…Comincio con il far ordine in casa… mi aiuta a chiarire le idee… tra vestiti raccolti a terra , mozziconi di sigaretta , tazze di caffe’…. Mi si svegliano i sensiLa casa ora e’ accettabile’ quando sono energica con la testa divento un drago anche con il corpo, mi dirigo sotto la doccia , mentre l’acqua scorre sulla mia schiena scivolando tra le natiche e scaldando la mia fica, sento l’impulso di toccarmi , si e’ acceso il desiderio e sento il bisogno di godere.Lentamente mi massaggio il clitoride … accarezzandomi piano .. chiudo gli occhi e vedo il mio capo che fuma , parla di bilanci , strategie …. Osservo la sua bocca mentre parla e le sue mani che gesticolano …. Le dita… quelle dita…Godo intensamente e velocemente , ora e’ l momento del restauro .L’obbiettivo l’ho ben chiaro so cosa voglio dalla mia giornata ….Abbigliamento soft ma di classe , un tajer sarà perfetto , con questa gonna al ginocchio metterò le calze autoreggenti nessuno le notera’ …. Abbottono la camicetta bianca …. Decido di non mettere il reggiseno , ho la giacca sopra nessuno lo notera’ … e decido di non mettere nemmeno le mutandine …. Nessuno che io non voglia lo notera’.Mi sistemo i capelli , un filo di trucco molto semplice …. Sono pronta .. adesso posso andare .Salgo in macchina …. Devo passare a prenderlo in azienda verso le 11.00, sono in perfetto orario ,ma so gia che lui sara’ in ritardo , ama farsi desiderare .Arrivo … lui non c’e …. Aspetto…. Sta arrivando … lo vedo da lontano . la sua guida poco sportiva distratta cosi come vuol apparire lui , anche se poi non gli sfugge mai niente .Sta parlando al telefono , dal sorriso stampato sulla faccia e’ una di quelle mattine che sta dicendo qualche stronzata porca al telefono … a vista sembra di ottimo umore .Scende dalla sua auto per salire nella mia , in mano sigarette , giornale , la borsa del computer …Saluta e vedo che guardandomi sta gia pensando .. che palle .. andare in riunione e con sta qua poi .. che sembra una suora.Devia subito ogni tipo di conversazione sul lavoro , questo indica che non gli ispiro proprio niente ,mi chiede :-hai preso …..(stava per dirmi le carte)ma il lo interrompo-no l’uccello non l’ho preso .-Volevo sapere se hai preso le carte … ma va benissimo anche questa risposta1 a zero per me … ma so che il pareggio e’ piu’ vicino di quanto si possa pensare-Ad ogni modo non te lo avrei chiesto perche lo si vede da lontano un miglio che non solo non lo hai preso ieri ma neanche l’altro e l’altro ieri .Ecco come volevasi dimostrare … 1 a 1 in 3 secondi … ma lo avevo previsto ..Non capisco cosa su di me non va’ ….pensare che da sola mi diverto un sacco a godere ..E mi togo la giacca…..Per cortesia mi presti l’accendino ?Wuau mi sa che l’argomento gli piace … non ha nemmeno sentito che gli ho chiesto l’accendino . ha cominciato a parlare a ruota libera su come dovrei essere .. gli scappa anche un complimento ,adesso vedo che ha notato .. da sotto la camicetta i miei capezzoli turgidi …..mi dai l’accendino per cortesia ?si scusa .. e sai com’e ……ho visto due cose che … si insomma … dovresti venire al lavoro vestita cosi …Accendo la sigaretta e volutamente lascio cadere l’accendino sulla gonna…. So che con un leggero movimento posso farlo scivolare sotto la gonna e so anche che tra 2 minuti , fumando io ed essendo un gran fumatore lui… mi chiederà di restituirgli l’accendino .Devo occupare le mani , su una ho la sigaretta sull’altra trovo una scusa per fare una telefonata …Chiamo mio marito facendo finta di essermi scordata di dirgli una cosa importante ,con aria divertitanell’ ascoltarmi a dire amore ciao ci ci ci cio’ ….. l mi fa’ cenno di dargli l’accendino .Io gli faccio cenno che e’ caduto ,si abbassa per cercarlo … mi fa cenno… dove? Io in labiale gli dico sulla gonna .. lui mi guarda e mi dice … non lo vedo … io sempre in labiale stando al telefono con mio maritoMuovo la bocca dicendo sotto … e lui… si blocca un attimo perplesso e poi dice .. sotto dove? Sotto la gonna ?Io con totale indifferenza mentre chiedo a mio marito come ha passato la notte .. se ha voglia di vedermi ecc… muovo la testa per rispondere si a lui .LO vedo in difficoltà ha deciso di aspettare che io finisca con il telefono , cerca tra le tasche se ne ha un altro .. lo vedo nervoso … sara’ perche pensa al posto dove si trova l’accendino e sara’ solo perche non puo’ fumare? .Riaggancio la telefonata .. e faccio finta di essermi dimenticata dell’accendino .-scusa mi dai l’accendino?-beh a parte che le mani le hai e potevi prenderlo comunque mi devo alzare un po , facciamo cosi mentre guido tiro su un po il mio grosso fondoschiena e se lo vedi lo prendi ok?OkMi alzo leggermente a l’accendino e’ tra le gambe dentro la gonna , e cade sotto i piedi ….Scusami … e’ caduto ,, prova a prenderlo tu altrimenti mi schianto .Si tranquilla faccio io … spetta tiro in dietro un po il sedile altrimenti non ci passi .Non lo vedo aspetta…. Eccolo …….non ci arrivo ……..Mi alzo di 5 cm la gonna per aprire meglio le gambe altrimenti non riesce ad afferralo a terra.. ancora non si e’ accorto …. Avvicina la sua faccia alle gambe per inchinarsi …Silenzio … torna su lentamente … molto lentamente …. Mi guarda …. Non dice niente si sistema e accende la sigaretta …. Siamo arrivati .Saliamo le scale verso a sala conferenze , di solito lui vuol sempre star davanti ,, mi fa passare , sento mentre faccio le scale i suoi occhi che mi osservano .Ci sediamo uno fronte all’altro tra altra gente .. sono circa a 5 metri da lui …..non mi toglie gli occhi da dosso … dopo i primi 5 minuti di riunione sento vibrare il cell.. un sms … lui..VORREIRispondo :COSAL’ACCENDINOTE L’HO DATO….L’HO RIPERSOVADO A RECUPERNE UNO FUORI ?SI GRAZIEEsco , chiedo in giro se qualcun ha un accendino , ad un tratto me ne cade uno ai piedi , qualcuno lo ha fatto cadere appositamente , mi giro e’ lui … lo guardo e guardo l’accendino a terra … evidentemente devo abbassarmi a raccoglierlo .Mi chino , sento i suoi occhi che spiano sotto la gonna , mi passa davanti a un millimetro dal viso mentre sto risalendo… e … trovo una pipa davanti gli occhi sotto i suoi pantaloni .Gli do’ l’accendino …Se lo mette in tasca e va al bagnoRientro sulla sala conferenze .. noto che il relatore ha un ottimo fondoschiena .. e che mi guarda curioso .. cosi mi rivolge la parola chiedendomi se va tutto bene .Faccio un cenno di assenso e mi accomodo sulla seda accavallando volutamente le gambe e fisandolo negli occhi , credo abbia capito che non ho le mutandine anche lui .A questo punto il gioco si fa interessante il capo rientra ma la mia attenzione non e’ piu’ solo su di lui ma anche sul relatore .Questa cosa lo infastidisce e finisce con trovare un'altra scusa per mandarmi nuovamente fuori dalla stanza.Si alza si avvicina all’orecchio respirando profondamente verso il collo e sussurra …Ho dimenticato una carta in macchina andresti a prendermi la valigia ?Sto per alzarmi il relatore si interrompe .. mi scuso e guardo il capo come per giustificarmi che e’ lui che mi stata mandando dentro e fuori , il relatore mi sorride e qui spiazza il capoNon si preoccupi signora cogliamo l’occasione per fare una pausa anzi se permette quando ha finito le offro un caffe’ avrei un paio di cose da chiederleIl capo lo gurada curioso esce prima di me e va verso la macchina .. poco dopo lo raggiungo senza sapere che lo avrei trovato io lo guardo come dire … ma mi hai fatto scendere per la carta e poi sei venuto tu …Lui mi guarda appoggiato al cofano della macchina con gambe e braccia conserte.AlloraAllora cosaSali in macchinaMa come Sali in macchina ci aspettano ..No ti sbagli aspettano te non noi … aspettano un caffe ma io voglio prima un'altra cosa ….Salgo in macchina la portiera resta aperta ….Apri le gambe … devo darti una cosa ….Non capisco ..e resto ferma .. lui si china da fuori verso l’interno dell’abitacolo …. Estrae una cosa dalla tascaCon un gesto deciso mi apre le gambe mentre sono seduta sul seggiolino e mi infila qualcosa dentro la fica . un gesto veloce e intenso … si allontana.. la cosa e’ rimasta dentro a un tratto sento che si muove .. lo guardo e mi dice … guarda su!!Alzo gli occhi dal tettuccio vedo qualcuno sporto alla finestra che osserva.. e che tiene in mano qualcosa..Il relatore …. Fa un sorriso di compiacimento e torna dentro .Ora scendi e vieni alla conventionScendo torno nella sala mi siedo e di colpo ancora dentro sento che si muove . il relatore ora appoggia un piccolo telecomando sul tavolo , ora ho capito …..dopo qualche minuto sento la voglia irrefrenabile di godere… i capezzoli scoppiano e sono tutta bagnata … mi divincolo sulla sedia nervosa… non posso scire ancora una volta la gente presente pensa sia pazza.Mi hanno fregato sono diventata io il loro giocattolino,,, mi viene sempre piu’ caldo … apro la giacca .. dopo poco mi vedo costretta a toglierla .Le signore presenti mi guardano disgustate per la mia sfacciataggine oltre ad essere tutta rossa ho dueMissili che spingono verso fuori la camicetta .Il relatore afferra il telecomando e lo spegne …. Si passa un dito lungo le labbra come per pulirsi la bocca e torna a parlare .E il capo? Il capo se la ride e noto che ha l’ipad aperto e puntato verso di me .. mi accorgo che da dietro c’e una piccola lucetta rossa che lampeggia … lo stronzo mi sta filmando ……Nuovo smsTOGLILOSEI PAZZO COME FACCIO QUISONO CERTO CHE PUOI FARLONO NON LO FACCIOALLORO LO FACCIO RIPARTIRE A VELOCITA’ INTENSANO ASPETTAComincio a pensare sul da farsi . appoggio la giacca sulle ginocchia … faccio finta d cercare il telefono e in silenzio allargo un po le cosce… non riesco ….VUOI UNA MANO ?E MAGARI scherzo ioSi alza viene verso di me con una scusa mi parla all’orecchio di lavoro discorsi a caso e nessuna note la cosa … si accomoda su una poltrona al mio fianco e aspetta.Sapeva che sarebbe arrivato il momento giusto … infatti dopo un attimo si abbassano le luci e si accende il proiettore … cominciano a scorrere slide di statistiche economico finanziarie … intorno e’ buoi .. e all’improvviso sento le sue mani tra le gambe .Mi estrae il giocattolo con delicatezza ,, devo concentrare il mio rispiro mi viene da ansimare… ma non finisce qui .. comincia a toccarmi sotto la giacca appoggiata alle gambe.Non so come riesce ad infilarmi 3 dita direi dal piacere sentito e non so come arriva a masturbarmi con un intensita’ che non riesco a gestire …. O esco o rischio di venie in mezzo a tutti con un urlo e bagnando ovunque.Improvviso un attacco forte di tosse ed esco , lui finge di venire a vedere se va tutto bene preoccupato per la mia tosse e mi segue al bagno , appena entra chiude la porta (non chiave) e dopo 2 secondi mi ha gia infilato nuovamente le dita e mi sta menando come un frullatore ….. non resisto e vengo bagnando tutto il pavimento le sue scarpe ….. mi gira di scatto ora ….. mi alza la gonna e mi prende li cosi … puntata al lavandino.Mi prende si ma solo un assaggio … poi si ferma mi guarda e mi diceora riassestati e torna di la datti una sciacquata e sarai come nuova .Esce io mi tolgo la gonna le calze e porto un piede verso il sopra del lavandino per pulire la gamba .Alzo lo sguardo verso lo specchio fronte a me e vedo dietro una persona divertita che osserva.Il relatore .Si avvicina dolcemente mi afferra per i capelli mi bacia il collo e mi sfiora la gamba messa in quella posizione assurda … mi bacia e mentre mi bacia la sua mano corre veloce in tuta la lunghezza della gamba dall’alluce all’interno coscia , poi piano mi prende una mano e mi fa sentire il suo piacere…Qualcuno si preoccupa se non rientriamo .Io ho finito di esporre ora c’e un altro relatore… e tu ti sei sentita poco bene e il tuo capo ti ha riportato a casa .Ma lui non e’ andato via vero? E’ in macchina con meNo lui non e’ andato via e’ piu’ vicino di quanto tu creda..Si appoggia premendo forte con i pantaloni verso le mie cosce e sento il suo piacere sempre piu’ grosso .La mia fica comincia a contrarsi … vorrei .. si lo vorrei dentro …Lui capisce e mi dice ..AspettaC’e tempo …Mi cala la gamba verso terra , mi mette fronte allo specchio del lavandino …. Lui dietro, ci guardiamo entrambe allo specchio senza parlare , da dietro mi apre la camicetta fino a lasciarmi a seni nudi li davanti … avvicina le sue mani ai miei capezzoli strizzandoli un po … mi piace vedere le sue mani allo specchio … ma se le sue mani sono li davanti a me allo specchio … di chi sono quelle che sento scivolare nel nella fica…. Abbasso gli occhi ….sono tutti e 2 li per me…Pian piano mi fanno indietreggiare verso lo spogliatoio .. uno davanti uno dietro .. mi accompagnano dolcemente …. Si fermano vanti agli armadietti .Mentre il capo mi ammira passando la sua lingua nei posti migliori , il relatore apre uno degli armadietti chiusi a chiave e ne estrae una coperta. La stende a terra poi estrae ina benda , si avvicina a me .. mi benda e mi stende a terra.Non so riconoscere di chi sia la bocca ma si alternano lunghi baci tra fica e labbra ,, sto scoppiando dalla voglia cerco invano di toccare un uccello , ne sento il bisogno ma non capisco come sono messi e non riesco e sentire niente solo lingue che mi leccano ovunque , e la fica che vuole essere soddisfatta.Ad un tratto nessuna lingua , sento un calore sulla bocca .. e di colpo la mia bocca e piena di cazzo …Lo succhio come un gelato che sta per sciogliersi e mentre sono concentrata nel piacere del gesto sento che un altro uccello mi infila in modo deciso e prende a sbattermi , qualcuno mi afferra una mano e sento ancora una volta qualcosa di caldo … ce n’e un altro e chi e’ …. Non lo so ma e’ grande molto grande e mi invita ed essere menato per bene.Dopo 5 minuti si fermano mi accompagnano e girandomi mi stendo sotto c’e qualcuno .. sopra anche vogliono farmi godere in due e da li che sento che uno mi mette il cazzo nella figa e l’latro nel culo , e il terzo .. il terzo lo sento non e’ da me ma sta godendo il terzo si sta facendo leccare le palle o dal relatore o dal capo …Voglio vedere e mi tolgo la benda , con stupore trovo una donna bellissima davanti a me son un cazzo fantastico tra le gambe . un trans , un trans da baciare e da succhiare ovunque.Non ho mai succhiato il cazzo ad un trans , ma mi piace l’idea di vedere un uomo farlo quindi guardo i miei compagni di gioco , comincio a baciare il trasn , e a succhiargli con piacere le tette mentre il relatore gli succhia il cazzo , e il capo mette il suo in bocca al trans .Avvinghiati come un'unica persona scopiamo una paio d’ore buone cambiandosi nei ruoli piu’ volte ,fino a trovare il piacere assoluto tutti e quattro .Saliamo in macchina per rientrareLascio il capo in azienda e riparto dopo 10 minuti un smsAMORE MIO ERI BELLISSIMA SPERO TU SIA STATA BENENON AVREI MAI VOLUTO CHE IL VIDEO FINISSESTASERA QUANDO RIENTRO TI PRENDO ANCH'io“…….ipad ….. chi sa’ dov’era ……… “spero di svegliarmi di pessimo umore anche domani mattina Risatona
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9 anni fa
inquieti,
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Luisa e Paolo: l'inizio
Questa sera ho intenzione di farmi scopare. Da un maschio.Mentre faccio la doccia rifletto sulla strategia migliore: potrei telefonare a diversi soggetti che, so per certo, si precipiterebbero qui da me senza esitazioni.Escludendo i maiali e gli sposati – perché stasera non mi va una sveltina con uno che poi deve correre a casa – faccio mente locale e ripenso a chi si è comportato bene.È necessario, ma pericoloso indugiare in questi ricordi mentre sono nuda e mi tocco per lavarmi, perché non posso impedire all’eccitazione di salire e rendere turgidi i miei capezzoli, tumido e sensibile il clitoride. Già altre volte è andata a finire che con due dita nella fica mi sono masturbata come una furia… facendo poi tardi.Basta. Decido, voglio dare un’opportunità a Paolo, magari scopa bene, chissà.Lui è un progettista software in una delle aziende nella quale vado regolarmente. È passabile, fisicamente, anche se ha l’aria di essere un classico nerd. Abbiamo mangiato assieme, qualche volta, mi ha parlato solo del suo lavoro.Però ha un bel cazzo. Di ritorno da un meeting aziendale, una sera, un po’ esasperata dalle sue avance, ma sotto sotto anche lusingata, gli ho fatto una sega. Una specie di premio di consolazione.Così gli ho detto di fermarsi da qualche parte e di tirare giù lo schienale del sedile. Gli dev’essere venuto quasi un colpo, perché ha frenato e si è infilato in un viottolo per fermarsi poco più avanti. Dio santo, ho pensato, speriamo che la mia irruenza non l’abbia fatto sborrare nelle mutande!Ha fatto quel che gli avevo detto, inoltre si è abbassato i pantaloni a tempo di record.Forse sperava gli facessi un pompino, ma anche se mi piace molto farli, preferisco arrivarci per gradi. Glielo prendo in mano. Sorpresa! Non me lo aspettavo così grosso. Duro come marmo, caldo e morbido. L’ho scappellato con delicatezza, poi ho passato il polpastrello del pollice sulla punta. Appena umida. Molto bene. Mentre lo faccio lo sento contrarsi ed emettere un singulto soffocato.Procedo. Per un po’ ci gioco, stringo il cazzo poi allento la presa e passo delicatamente le unghie sul tronco. Poi ricomincio.Attenta Luisa, ti si sta bagnando la figa! Mi impongo di attenermi al piano, non voglio dargliela… vinta subito!Sento il ritmo del suo ansimare, mi sincronizzo nella sega e ci aggiungo anche una lieve torsione. Su e giù. Su e giù.“Luisa, tesoro, me lo prendi in bocca?” balbetta. Sono già diversi minuti che lo sto masturbando, quel cazzo, se possibile, è diventato ancor più duro ma non accenna a sborrare.“Per chi mi hai presa? Per una succhiacazzi qualsiasi?” gli rispondo fingendo di essere scandalizzata, ma sorridendo.La luce è poca, forse non ha visto la mia espressione, perché si rialza di scatto, profondendosi in scuse. Ahi, il ragazzo è timido, chissà quanto coraggio gli ci è voluto. Che tenero.Gli sfioro le labbra con le mie e lo riabbasso delicatamente. Il cazzo gli si è lievemente afflosciato, così lo rimetto in marcia sfiorando con la punta dell’unghia il suo capezzolo sinistro, scendendo poi sull’addome con le unghia di tutta la mano fino all’inguine. Ha un bel corpo atletico, non l’avrei mai detto col mestiere che fa. Gli piace. Bene. Per fortuna non gli piace come a Linda, l’ultima volta che le ho disegnato il corpo così si è infoiata di brutto e mi ha spinto il viso su quella sua passera di fuoco e mi ha tenuto prigioniera la testa con le mani mentre me la strusciava sulla bocca.Porca puttana, se continuo a lasciarmi andare così ai ricordi finisce che glielo prendo in bocca davvero! Mi dedico di nuovo al palo di carne che ho qui di fianco, finisco il giro delle unghie sulla cappella e sono gratificata nel sentirlo tornare vigoroso e duro come prima.Ancora un po’ di sega su e giù. Bisogna che lo faccia sborrare, così passo al livello successivo: mi sfilo il maglioncino a girocollo, slaccio il reggiseno, mi metto in ginocchio sul sedile e gli faccio vedere che belle tette sode ho. Strabuzza gli occhi, evidentemente c’è abbastanza luce per vederle.Io ho ricominciato la sega, lui ansima come un mantice. Ha il collo piegato per guardarmi il seno, in una posizione sicuramente scomoda, ma evidentemente non gli importa.Va bene Luisa, mi dico, aggiungiamo il jolly così lo facciamo venire, la buona azione è compiuta e tu non corri il rischio di cedere e di dargli la figa qui.Mi infilo l’indice in bocca e lo insalivo per bene. A lui stanno uscendo gli occhi dalle orbite. Scendo con l’indice e arrivo al suo ano. Attendo una contrazione e al successivo rilassarsi gli infilo il dito nel culo. Emette un lungo muggito a bocca spalancata, inarca la schiena e sborra.Gli stringo il cazzo, continuo a menarlo mentre spingo il dito a fondo. Lo sego ancora. Sento uno schizzo arrivare sulle tette e anche su un orecchio. Urca, sta sborrando come una fontana! Non so dove stia andando a finire tutta quella roba, spero non sui vestiti. Però non smetto, non sarebbe gentile mollare durante l’orgasmo.Terminano le contrazioni, lo sento rilassarsi. Sfilo delicatamente il dito, lascio quel bel cazzo e mi rimetto seduta. Mi è piaciuto, tutto sommato. E sono certa che è piaciuto anche a lui.“È stato fantastico… veramente… non ho mai goduto così tanto con una… una…”. Il ragazzo sembra imbarazzato.“Con una sega?” dico io. Annuisce. Che tenero, mi allungo per dargli un’altro lieve bacetto. Così facendo sfioro con la mia pancia la sua, mi ritrovo impiastricciata di sperma anche lì. Vabbè.Il resto è storia: un intero pacchetto di fazzoletti di carta per ripulirsi, ci si riveste, si rialzano i sedili, si riparte salutando i guardoni, che non vediamo ma che sicuramente ci sono, gli dico. Sto proprio giocando con lui, ma non per imbarazzarlo, anzi, per metterlo a suo agio. Vabbè.Mi porta fin davanti a casa mia. Spegne la macchina. No, tesoro, la serata è finita, non metterti delle strane idee in testa.Vorrebbe dire qualcosa, ma non gli riesce, allora ne approfitto, gli do un bacio sulla guancia e gli dico “magari un’altra volta, d’accordo?”. Fa sì con la testa. Io scendo, lo saluto con la mano e entro di corsa nel portone. In camera c’è il vibratore che mi aspetta, stasera userò anche il succhia-clitordide.A proposito, di sperma ne era finito anche sul maglioncino e sui capelli. Vabbè. “Magari un’altra volta, d’accordo”, gli avevo detto. Sì, chiamerò Paolo. Stasera è la volta in cui gli permetterò di penetrarmi la figa e di farmi godere con quel bel cazzo che mi ricordo.Ho finito la doccia. Mi avvolgo nell’accappatoio, prendo il cellulare e gli scrivo su Whatsapp.“Paolo, ti andrebbe di salire da me stasera? Ho una promessa da mantenere”. Spunta grigia. Spunta blu. Doppia spunta blu.Non faccio in tempo a posare il telefono che arriva la risposta. Ovviamente, è “Arrivo!”Bene, bene, bene, il ragazzo ha intùito. Vediamo di non deluderlo.Nuda, davanti alla toeletta, un trucco lieve ma adatto a sottolineare occhi e labbra. Pochissimo fard, non va bene quando sai che suderai. Allungo le ciglia. Perfetto. Un’occhiata alle unghie di mani e piedi, le ho fatte fare due giorni fa e sono ancora perfette, lo smalto rosso non ha perso lucentezza.Lo Chanel è quasi terminato ma ce n’è ancora abbastanza: due gocce sul collo, alla base delle orecchie, due sui capezzoli, due attorno alle grandi labbra della figa.Il ragazzo si merita una lingerie di classe. Autoreggenti, perizoma, reggiseno coordinato. Mi infilo il tubino nero di Givenchy, l’acquisto folle di un weekend parigino. Aggiungo un filo di perle.Décolleté nere, tacco 8. Che sul mio piede del 34 fanno come un 12. Sono proprio un gran bel pezzo di figa, bisogna essere onesti. Se potessi mi scoperei.Faccio appena in tempo a dare un calcio alle pantofole e chiudere la porta della cabina-armadio che suona il citofono. È lui, dev’essere andato a velocità da ritiro patente.“Settimo piano, poi l’ultima rampa fino all’attico. Prendi l’ascensore, mi raccomando!” lo ammonisco. Non voglio che arrivi spompato.Bussa alla porta. Gli apro. Si va in scena.Noto subito alcuni particolari: non ha gli occhiali, sorride e sembra già a suo agio. Ci scambiamo i convenevoli, il non-detto è facile da immaginare:“Ciao Paolo, grazie di essere venuto con così poco preavviso.” (“Hai capito benissimo, voglio essere chiavata come se non ci fosse un domani.”)“Ciao Luisa, è sempre un piacere rivederti!” (“Sei alta un metro e un barattolo ma sei una gran topa, non vedo l’ora di aprirti le gambe e infilartelo nella figa.”)Il bacetto sfiorato sulle labbra mi permette di sentire che odora di buono. Perfetto, non c’è bisogno che gli faccia fare la doccia prima.Lo faccio accomodare sul divano, io mi siedo in ginocchio sulle mie gambe vicino a lui. Vicino, ma non troppo.“Sai, volevo farti vedere una cosa.” Tira fuori il cellulare, apre la galleria delle immagini, cerca un po’. Poi si gira verso di me e me lo porge. “Guarda.” mi dice.Sfoglio la galleria. Sono tutte foto mie, cioè fatte a me.Mentre sto parlando durante una presentazione. Chinata (si fa per dire, con un metro e quaranta d’altezza, al massimo posso chinarmi sul tavolino da tè) su una scrivania mentre consulto chissà cosa, mentre rido appoggiata con la spalla alla macchinetta del caffè e le gambe incrociate.Tutte foto prese a mia insaputa, in tutte sono bellissima, il culo bello e armonico, le tette alte, le gambe dritte senza un pelo visibile. In una, grazie al gioco delle luci che sta dietro di me, sembro nuda. Cioè sono vestita, ma sembro nuda. Cazzo, mi sto eccitando con me stessa!Arrivo a un primo piano del viso, nel quale ho lo sguardo imbronciato ma gli occhi sembrano brillare. Una monella.“Chissà quanto hai dovuto penare coi filtri…” gli dico, poi passo alla successiva e ho quasi uno chock: è la stessa foto di prima, stampata in grande formato. C’è il suo cazzo in bella vista che ancora gocciola, ampie chiazze biancastre sul mio viso. Striature sulla bocca mi fanno capire che l’ha strusciato lì in particolare.Ci vuole un gran coraggio, glielo devo riconoscere. Potrei anche incazzarmi e cacciarlo fuori, per quel che ne sa. Ma in qualche modo deve aver percepito che non lo avrei fatto.Lo guardo. Mi guarda. Mi guarda e avvicina una mano al mio viso, mi accarezza la guancia con tocco leggero, sento un lieve accenno di pelle d’oca.Quello che fino a poco fa credevo fosse un nerd timidone avvicina le sue labbra alle mie, che si schiudono. La sua lingua entra nella mia bocca, la mia nella sua. Le nostre bocche sono fameliche, le sue mani sulle mie spalle, scendono sulla schiena e sui fianchi. Le fa scivolare sul culo, fino all’attaccatura delle gambe, mi solleva così.Mi rendo conto che anche io avevo le mani sul suo culo, perché la manovra che fa me le stacca da lì. Allora mi appendo al suo collo, mentre i nostri corpi sono adesi, poche molecole di stoffa ci separano. Incrocio le gambe dietro la sua schiena.Sento il bozzo tra le sue gambe, grosso, potrei sedermici sopra. Il tubino nero è salito all’inguine, le balze delle autoreggenti sono in bella vista.L’ex-timido stacca la sua bocca, l’avvicina al mio orecchio e mi chiede con voce roca dov’è la camera da letto. Poi mi mordicchia il lobo. Con voce altrettanto roca gli dico “su”, accennando con la testa la rampa di scale interne che collegano il soppalco.Rimango avvinghiata come un koala, mentre lui mi porta sino alle scale, che poi inizia a salire lentamente e senza sforzo apparente… d’altra parte peso solo 40 chili, vorrei vederlo alle prese con Linda…Trova il letto facilmente, al centro del soppalco. Mi stacca lievemente da sé, io capisco le sue intenzioni e allento la presa. Così riesce a gettarmi sul letto, dove atterro di schiena, lunga distesa.Con questa manovra ho perso una décolleté. Lui la raccoglie, poi prende il mio piedino nudo, si infila in bocca l’alluce e succhia. Si sta rivelando un sacco fantasioso, non me lo aspettavo, quindi me la godo ancor di più.“Sei bravo.” gli dico. L’eccitazione ha reso la mia voce bassa e pastosa. Lui annuisce, poi stacca la sua bocca e mi infila la scarpa. “Tienila, mi piacciono le donne nude con i tacchi alti.”Lo so bene, piacciono anche a me. Ma non sono ancora nuda.Così mi rialzo, lascio scivolare le gambe giù da letto, mi metto in piedi davanti a lui, che si è lievemente allontanato per lasciarmi lo spazio.Sono di fronte a lui, che si toglie la giacca e la butta dietro di sé. Cazzo, porta le bretelle. Io vado pazza per gli uomini che usano le bretelle. Gli slaccio il bottone alla cinta, abbasso la zip e sposto le strisce elastiche dalle spalle e gliele faccio cadere sui fianchi. I pantaloni gli cadono a terra.Si libera di scarpe, calze nere al polpaccio (sia ringraziato Dio, non portava i calzini corti) e pantaloni. Calcia via tutto in un attimo.Io ho abbassato la zip del tubino, allontano le spalline, mi stringo nelle spalle e lo lascio cadere. È un effetto molto coreografico, so che piace.Si riattacca al mio corpo, mi infila di nuovo la lingua in bocca. Non so chi dei due sta mugolando, forse sono io, forse siamo entrambi. Le sue mani sulle mie chiappe sono sempre più decise. Il ragazzo comincia a non poterne più. E nemmeno io. Gli sfilo la cravatta, slaccio il primo bottone del colletto poi non ce la faccio più, afferro i lembi della camicia e gliela apro facendo saltare i bottoni. Sento anche che si strappa, ma chissenefrega. Tirandola giù gli sfilo a forza le maniche, coi polsini ancora abbottonati.Lui armeggia qualche istante col gancio del reggiseno, poi gli compare un ghigno sulla faccia, afferra le fettucce e fa saltare il gancio. Io ho un singulto, ho trovato pane per i miei denti.Tiro i suoi boxer, ma sono troppo robusti, così mi rassegno a calaglieli di colpo. Il suo grosso cazzo, finalmente libero, scatta come una molla e svetta spavaldo. Calcia via pure i boxer, ora lui è nudo, di fronte a me, con l’uccello dritto.Sto per calarmi il perizoma, ma mi precede. Mi getta nuovamente sul letto, mi spinge più al centro, mi guarda beffardo mentre afferra il perizoma e lo strappa.Sono nuda. Cioè la mia figa è nuda. Le mie poppe sono nude. Ho soltanto le autoreggenti, le scarpe e il filo di perle. Se strappasse via anche questo non mi importerebbe, adesso, ma per fortuna non lo fa.Linda mi direbbe che sono in calore. La figa tumida, i capezzoli duri come chiodi. Credo di avere anche il buco del culo che palpita.Mi afferra le caviglie e mi allarga le gambe. Poi sale su di me, ma non mi penetra, struscia il cazzo sulla figa, lentamente, mentre inizia a succhiarmi i capezzoli, uno e poi l’altro. È costretto a rimanere un po’ inarcato, ma non tanto. Per fortuna nemmeno lui è un gigante.Mi fa impazzire, non posso e non voglio trattenere i sospiri e i gemiti quando mi lecca i capezzoli e si infila in bocca più tetta che può. Succhia e lecca.La voglia di essere chiavata da quel cazzo d’acciaio mi monta sempre più prepotente. Glielo dico, gli dico “Bastardo, infilamelo dentro!”Il falso timido fa lo gnorri, preme il suo pitone sulla mia fessura madida, poi avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi fa “Non lo so… che cosa dovrei infilare? E dov’è che dovrei infilarlo?”Premo il pube sul suo e mi struscio. Ma non basta. Gioca, mi ripete la domanda fino a che non rispondo, quasi urlando “Nella figa! Mettimelo dentro e scopami, maiale!”“Tesoro, se te lo infilo così ti faccio male, non sei ancora bagnata abbastanza…”Che stronzo, ho la fica che cola e lui dice che non è bagnata. Non solo è bagnata, ma la sento dilatarsi, come se volesse risucchiare il cazzo dentro di sé.Paolo si lascia scivolare indietro, sino a trovarsi col viso all’altezza della principessa delle fighe in carenza di cazzo. Con la lingua a spatola me la spennella una, due, tre volte. Poi letteralmente se la mette in bocca, sento che succhia a tutta forza. Poi lascia andare, altre due pennellate di lingua e, senza preavviso, sento che mi infila due o tre dita dentro.È come una scossa quella che sento e vedo anche dei lampi bianchi, velocissimi. Non so cosa grido, ma è qualcosa che riguarda lui, i maiali e quella puttana di sua madre.Ho l’interno delle cosce sbrodolato, sento inzupparsi persino le balze delle autoreggenti.Le sue dita abbandonano la mia caverna, lo sento risalire e coricarsi di fianco a me. Infila le sue gambe sotto la mia divaricata. Allungo la mano e afferro il suo cazzo. È durissimo.Sento il suo alito caldo nell’orecchio, la sua voce che mi chiede in un sussurro “Vuoi farmi una sega? Sei capace?”Te la do io. Mi rigiro e in un attimo sono sopra di lui. Ci penso io a infilarmi il cazzo nella figa, mi lascio cadere e in un lampo sono piena di lui.Lo guardo, sta ridacchiando. Non mi sta prendendo in giro, gioca.Mentre passo le unghie della mano sinistra sul fianco, con quella dell’indice della mano destra scrivo sul suo ventre la parola “stronzo”. Ma sorridendo, anche io sto giocando.Mi fermo, impalata sul suo cazzo meraviglioso, glielo mungo con le contrazioni pelviche. Ho fatto sborrare più di uno con questo trucchetto.“Sei fantastica, tesoro, ma quanti cazzi hai preso per imparare così bene?” Sento una nota di ammirazione nella sua voce. Comincio anche a roteare il bacino. Per fortuna ho una fica profonda, me la riempie tutta senza toccare l’utero, che mi farebbe male.“Mai abbastanza, amore. Ma nessuno come il tuo” gli rispondo con voce roca.È quasi vero, ma non è il caso di sottilizzare in un momento come questo, dove è meglio godersi l’erezione piena di qualcuno che puoi gratificare anche con una quasi verità. Ma a pensarci bene, forse è proprio il cazzo più grosso e più utile che mi abbia mai visitato la figa.“È un vero piacere chiavare una puttanella come te”. L’insulto non fa altro che aumentare, se possibile, la mia eccitazione.“Grazie, ti sei guadagnato un voucher per un pompino”. Glielo succhierò, sicuro, al cento per cento. Mi inginocchierò davanti a lui e lo prosciugherò di tutta la sborra che ha. Dovranno venire a riprenderselo in barella. Sarà la madre di tutti i pompini, dopo il mio non ce ne saranno altri degni di essere ricordati, perché io sono la Dea, la più grande troia ciucciacazzi dell’Universo. E sono brava perché mi piace, perché io non faccio pompini, la mia è la comunione pagana col cazzo e godo veramente nel far godere, amo la sborra e con questa mi elevo.Non me ne rendevo conto, ma queste cose gliele dicevo, non le pensavo e basta.Letteralmente mi solleva dal suo cazzo, mi depone sul letto bocconi. Mi prende per i fianchi e mi alza il culo. Un attimo, sento il siluro entrarmi nella figa. Stavolta mi martella a colpi di cazzo, pronunciando frasi sconnesse.“Puttana… ti amo… ah… che figa che sei… ti farcisco di sborra… lo senti il mio cazzo?”Lo sento, eccome. Sto per godere. Sento la marea montante, stavolta sembra partire dalle gambe e risalire. “Sto godendo. Sto godendo! STO GODENDO!!”, urlo con tutta la mia voce.E nell’attimo stesso del picco, del climax, lo sento uscire con un suono di risucchio. Ma io sto godendo. Nessuno può fermare questo orgasmo.Nemmeno il fatto che, con balzo felino, ha spostato di pochi centimetri la mira e me lo infila dritto nel buco del culo.Entra fino in fondo, come un coltello rovente nel burro. E mi stantuffa con la stessa prestanza di quando, pochi secondi prima, mi chiavava la figa. Il suo cazzo grosso e duro mi spiana l’intestino, quando sbatte con il pube sulle mie chiappe sento un groppo in gola, come se mi avesse trapassato e la cappella dovesse fare capolino fuori dalla mia bocca spalancata.Non lo avrei creduto possibile, l’orgasmo si amplifica. Sento scosse in tutte le articolazioni, cadrei come una bambola di pezza se non mi tenesse su per i fianchi.La lama mi penetra nel cervello. Vedo rosso, poi nero. Poi globi di luce davanti agli occhi e l’orgasmo raggiunge l’apice più profondo, quello che non conoscevo, quello a cui mi ha portato con quella mossa bastarda, inculandomi senza chiedermi il permesso.Me lo chiede adesso. Lo sento, come se la sua voce provenisse da lontano, dirmi “mi piacerebbe incularti, vorrei tanto scoparti nel buco del culo…”Eh no, un’altra scossa, ma è la marea del godimento che mi lambisce per ritirarsi pian piano.Mi lascia, cado a braccia e gambe aperte sul letto, come previsto. Cadendo, il cazzo si sfila dal mio culo, sento il suono come di un tappo che salta.È bravo, mi rannicchia e mi abbraccia in modo protettivo. Io sto ancora assaporando le ultime eco dell’orgasmo, lui mi accarezza e mi bacia teneramente. Mi sussurra cose che non capisco, ne sento solo la musica.A poco a poco il mio respiro si fa regolare, senza rendermene conto mi addormento tra le sue braccia.…Mi sveglio di soprassalto. Sono sola, sotto le lenzuola. Ancora nuda e sudata.Lui non c’è.Come uno zombie mi alzo, quasi inciampo nelle mie scarpine, che sono ai piedi del letto. Scendo la scala del soppalco tenendomi forte sul corrimano perché ho le gambe molli.Guardo in giro, in bagno, nello studio. Non c’è.Sul tavolino del divano c’è il mio smartphone. Vari messaggi, tra cui il suo:“Dormivi così bene che era un peccato svegliarti.Ripasso alle 8 con i cornetti.E per il pompino”.
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5 anni fa
LuisellaC,
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esperienze che ti cambiano la vita
Ci sono notti in cui non riesco a dormire che mi vengono fantasie strane voglie, e queste voglie o fantasie prima o poi devono essere esaudite.Così non riuscendo a dormire il mattino seguente mentre sono al lavoro con un bel po' di sonno mi metto a cerca questo desiderio che ho, ovvero essere lo schiavo zimbello il loro gioco quello che sia di due trans.Inizio a far una ricerca qui in provincia molte trans escort e sinceramente arrivato a non dormire per questa cosa mi sono detto i soldi non fanno la felicità e poi se fossero anche 100/150€ dico pace ma almeno non mi tormenta più sta cosa. Inizio a far un giro di telefonate subito nei paesi limitrofi al mio e man mano allontanandomi sempre di più, dicendo che sono passivo che avrei voluto farlo con due trans se avessero potuto fare sta cosa per me ovviamente pagando.Una mi da lo spiraglio di salvezza ovvero doveva sentire la sua amica se le andava bene l'idea; non ci potevo credere mi ha chiesto se mi poteva richiamare dopo qualche minuto perché ovviamente doveva sentir la sua amica. dopo una mezz'ora ricevo la telefonata della vita era lei mi diceva che erano d'accordo ma il fatto che dovevo passare a prendere una di loro e andar a casa dell'altra, e che problema c'era... Nessuno. In pausa pranzo corsi subito a casa doccia doccia interna un bel perizoma e il tubo del lubrificante salgo in macchina chiamo la trans mi dà l'indirizzo così la potevo passar a prendere. Arrivato sotto casa gli faccio uno squillo, esce dal portone e non credevo che fosse così bella capelli neri corvino, una camicetta rossa che lasciava a vedere un bel decolte un jeans attillato e una sneakers bianca ci presentiamo due baci sulla guancia e mi chiede se sono pronto risposta "ovviamente, sono nato pronto" e allora vai mi guida da questa sua amica che si trovava a pochi km da lei.Suona il citofono e salimo al 4 piano entriamo in casa lei era con un vestito tipo quelli estivi molto blandi leggeri e infrarido capello ricciolo e carnagione mulatta ci presentiamo i soliti due baci. Una volta salutati decisi di fare un po' il giullare o meglio far scendere la tensione mi guardai un po' in giro subito chiesi di andare in bagno e poi se mi potevano preparare un foglio una penna e due sacchetti di carta o qualsiasi contenitore, entrambe si guardarono un po' stranite come dire che cosa vuole fare questo ma poi la proprietaria di casa dice va bene e mi indicò il bagno, entro in bagno e cercando di far il più veloce possibile mi sono messa nel mio culo il tubetto della Durex con il perizoma che me lo teneva dentro e chiuso tutto dal pantalone passato questo tempo uscì loro erano al tavolo mi avevano preparato il foglio di carta la penna e due barattoli vuoti mi son seduto anchi e presi il foglio che ne ho fatto tante striscioline su ognuna volevo che ognuno di noi scrivesse una pratica sessuale che le piaceva che voleva realizzare oppure sperimentare, inizia io e le cose che volevo erano bareback, fisting, pissing, creampie anale, doppia penetrazione, pompini, ne feci il più possibile per aver più chance per far qualcosa che potesse piacermi a me tutti quelli sulle pratiche sessuali finirono in un barattolo mentre nell'altro andavano i nomi delle due trans con cui iniziare la pratica. Una volta finito mi alzo dalla sedia ed esclamò che ne dite di metterci più comodi e nel frattempo far un bel caffè?? Mi rispondono bell'idea la padrona di casa fece la mossa di alzarsi ma la fermai subito dicendo stai comoda e mettiti comoda la cucina e li e non ci vuole una scienza a trovare il caffè e la moca, così mi alzo mi sono messo comodo ovvero sono rimasto in perizoma e il tubetto della Durex che mi allargava le chiappe mentre ero in cucina anche loro si mettevano più "comode" ovvero la padrona di casa, che aveva il vestito è rimasta in reggiseno mentre la sua amica tolti i jeans e camicetta aveva delle autoreggenti verde fluo con il piede tagliato entrambe avevano il loro cazzo a penzoloni si sono risedute e si stavano massaggiando il loro cazzo ognuno il suo. Io nel frattempo piega un po' di qui cerca il caffè accendi il gas ero ritornato al tavolo dicendo ora che siamo comodi si può estrarre a sorte il biglietto, ovvero dovete estrarre tre biglietti a testa da questo barattolo ovvero quello delle pratiche sessuali e uno dai nomi totale 6 biglietti più un nome, il primo fu creampie anale a seguire benda bareback webcam pissing e doppia penetrazione, alcuni scritti io altri no e sinceramente mi preoccupava un po' il lato webcam.La moca era salita così ci siamo presi il caffè, e una volta finito dico e ora dove iniziamo mi guardano e mi dicono non sarà uscito ma senza un pompino i nostri cazzi non diventano duri, nessun problema sposto la sedia e vado sotto al tavolo inizio dalla padrona di casa che a sua volta si sposta con la sedia così da dar il mio culo alla sua amica lo prendo in bocca senza usar le mani sento che man mano cresce mentre la sua amica mi sposta il filo del perizoma da aver così in bella vista il tubetto della Durex me lo toglie e lo rimette dentro e gli dice guarda che e bello accogliente e io mentre mi dedicavo al cazzo con la bocca mi scappa una mezza risata. La trans con il cazzo in bocca si alza e mi dice andiamo a metterci più comodi così mi alzo entrambe avevano una erezione pazzesca due cazzi enormi uno più grosso dell'altro non sapevo piu quale dei due fosse più lungo o più largo comunque portarono in camera si buttarono nel letto una prese in perizoma che aveva sul comodino e me lo mise sulla testa da coprirmi gl'occhi metre l'altra si tolse la calza e mi lego il perizoma in modo che non potesse muoversi o togliere sento una che scende dal letto dicendo ora accendiamo la webcam e andiamo sul mio sito preferito e io potendo ancora parlare dicevo no se mi riconoscono? ma nella mia testa mi dicevo amen meglio una vita felice che una vita di rimpianti e lei mi rispose alla mia domanda "cosa è uscito dal barattolo webcam mi dispiace ma le regole le hai dettate tu...Sentivo il mouse che clicca a più non posso la sua amica nel frattempo mi schiaffeggiava il culo con il cazzo ero in preda ad eccitazione paura e voglia il mix perfetto per farmi uscire il tubetto della durex dal culo e sedermi sul quel cazzo enorme entro in un colpo solo giù fino in fondo sentivo le sue palle attaccate alle mie lei chiamo "teso" la sua amica che diceva accipicchia aspettarmi no? Vai con la diretta ora e cominciamo ero in ginocchio la trans era dietro e mi stava iniziando a scopare mentre l'altra mi ha messo il cazzo in bocca me lo faceva arrivare in gola tra saliva e liquido del cazzo ero bagnatissimo. La trans che avevo il cazzo in bocca dice ora tocca me così si tolse l'altra e mi penetrò l'altra ero a pecora così quella che prima avevo in culo si sdraio davanti a me e mi mise il cazzo in bocca, succhiavo quei cazzi come se non ci fosse un domani come se fosse l'ultima esperienza della mia vita dopa una decina di minuti che sembrava che il mio culo fosse mezzo anestetizzato quella che avevo in culo lo tolse e mi disse dai siediti su di lei ovviamente entro a briglie sciolte, lei dicendomi "ora prendo la webcam vediamo quante visualizzazioni facciamo Non avevo la piu pallida idea di cosa stava facendo mi ha messo la mano sulla schiena da spingermi quasi a far uscire il cazzo della sua amica mi punto il suo e io con tono un po' preoccupato dicevo guarda che non entra e lei mi disse non ti preoccupare ché piano piano entra. Così un po' alla volta mi sono trovato due cazzi nel culo un bel po' di male ma sopportabile di testa perché avevo due cazzi nel culo che mi scopavano. Però loro era un bel po' stretto così tanto che nel giro di pochi minuti una delle due aumento il ritmo dicendo di resistere che stava godendo pochi secondi dopo una stretta di chiappe con le mani e un urlo di piacere una mi aveva riempito il culo fino all'altuma goccia, si tolse mi rimaneva ancora un cazzo da far godere. La trans che si era tolta si alzò dal letto mentre la sua amica mi stava scopando mi tolse la benda con il perizoma, finalmente vedevo qualcosa girai subito la testa verso il PC mi vedevo ero su un sito ed ero in diretta aveva messo la webcam sul mio culo forse da far vedere la doppia penetrazione un po' eccitazione del momento inizia a cavalcare piu veloce la trans sotto di me e lei mi diceva piano che vengo pianooooo così da farla godere e non ci mette molto che anche lei mi sborro dentro. La trans che era venuta prima mi chiese cosa vuoi imbuto o doccia?? Io gli domandai per cosa? La risposta "per il nostro piscio" o mio dio ero stremato non sapevo manco come alzarmi e così ho detto fai te.... Così uscì dalla stanza andò in cucina tornando con l'imbuto in mano mi giro e me lo ha messo in bocca prima una e poi l'altra hanno pisciato mi hanno riempito non solo la bocca ero estasiato da quel momento una volta scaricato la loro vescica siamo andati in cucina per una sigaretta e saldare in conti tiro fuori tre pezzi da 50€ entrambe si guardano e ridono una di loro prende i soldi e mi dice di baciarle il cazzo così diedi un bacio ma nel frattempo mi ha messo i soldi nel culo arrotolati mi diceva dai ora vestiti e andiamo a far un aperitivo così fu stato così con i soldi nel culo ancora pieno di sborra mi rivestii perizoma pantaloni ecc andai con loro a fare aperitivo e una volta finito tutto andavo a casa a togliere i 150€ e farli asciugare tanto per la benzina andavano bene
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10 mesi fa
cerialebsx,
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LA PRIMA VOLTA DI MIA MOGLIE - 2^ Parte
LA PRIMA VOLTA di MIA MOGLIE
2^ PARTE
Riprendo il racconto che, come già indicato nella 1^ parte, rappresenta una esperienza reale vissuta nel marzo 2022 e che, per come si è realizzata, ha avuto un’importanza significativa nella mia vita di coppia.
PREMESSA
Sono conscio che il lettore medio di questo racconto sia principalmente interessato alla cronologica descrizione degli eventi più lussureggianti della storia (in fondo siamo in un sito erotico), tuttavia ho ritenuto necessario proporre un preambolo alla narrazione in modo che tutti siano i grado di comprendere a pieno, non solo la situazione in cui si è creata “la prima volta”, ma anche lo stato d’animo e le sensazioni psicologiche degli attori stessi ed, in ultima analisi, il percorso cerebrale che ha portato a maturare questo passaggio.
***
È frequente nelle coppie vivere, prima o poi, un periodo di crisi coniugale. Le cause possono essere molteplici: la routine matrimoniale, il fatto di darsi per scontati, lo stress lavorativo, le abitudini, la stanchezza, etc. .
In ogni caso sono periodi estremamente logoranti dove rischia di perdersi ogni reciproco stimolo emotivo.
Ebbene, durante i primi mesi post emergenza covid, noi eravamo in una di queste fasi.
Il nostro sentimento era sempre molto forte ma era meno palese, quasi scontato. Era come se ci fosse un’ombra cupa tra di noi…….qualcosa di non ben definito, che comunque rischiava di allontanarci fino quasi a farci sentire più due individui che una coppia.
Sono situazioni difficile da spiegare che, tuttavia, portano (erroneamente) a pensare che il proprio malessere psicologico dipenda in qualche modo dal comportamento del proprio partner.
Io, in particolare, sentivo mancare l’empatia di coppia…. non vedevo più nella mia compagna la volontà (e soprattutto il piacere) di comprendere le mie esigenze. Non percepivo più in Lei il desiderio di rendere felice e realizzato il proprio uomo.
Intendiamoci, di fatto non avevo nulla di trascendentale da rimproverarle, era una mera sensazione….un’atmosfera negativa che alleggiava tra noi e che, personalmente, mi intristiva molto perché contrastava con il mio assoluto bisogno di unione e complicità di coppia.
Più passava il tempo e più la tensione aumentava. Sembrava un progressivo e inesorabile precipitare.
A un certo punto, anche futili decisioni, come la scelta del programma tv, sembravano diventare oggetto di beneplacito o quanto meno di compromesso.
Tutto stava diventando tremendamente snervante. Dormire con la finestra aperta o chiusa, materasso morbido o rigido, uscire o stare a casa, cosa cucinare alla sera, la mia uscita della domenica mattina per il rituale allenamento in bicicletta……ogni mia scelta sembrava essere motivo di discussione e/o di contrattazione.
Lo stesso normale dialogo coniugale cominciava a risentirne; ormai ogni banale conversazione rischiava di trasformarsi in un’accesa discussione polemica……non c’era più nulla di pacato tra noi……tutto sembrava poter sfociare improvvisamente in un conflitto tra opinioni inconciliabili.
Anche nell’intimità stavamo vivendo una sorte di triste declino. Facevamo ancora l’amore ma in modo spento, convenzionale……da vecchia coppia stanca. Ormai si faceva sesso sempre nello stesso luogo (nel letto matrimoniale), Patrizia non indossava più la sua sensuale lingerie ed anche nella scelta delle posizioni sessuali spesso si finiva per previlegiare esclusivamente la comodità o la praticità a discapito del piacere.
Come se non bastasse (causa lockdown sanitario) da oltre due anni non giocavamo più con coppie o singoli ed i club privé rappresentavano ormai per noi solo uno sbiadito ricordo per noi.
In tale contesto, credo che il mio principale errore sia stato quello di non parlare apertamente (e soprattutto tempestivamente) del mio malessere interiore. Ritenevo infatti (oggi posso dire ERRONEAMENTE) che la mia compagna di vita non potesse non percepire la mia palese insofferenza. Pertanto l’unica spiegazione che riuscivo a darmi della sua inerzia ed indifferenza, era che non fosse interessata al mio stato d’animo e ciò, ai miei occhi, equivaleva a mettere in serio dubbio il suo affetto nei miei confronti.
Fortunatamente la realtà era diversa e Patrizia me ne diede prova durante il nostro momento peggiore.
Infatti, dopo un sofferto e lungo periodo di silenzi, una sera il confronto è improvvisamente arrivato.
A dir la verità, più che un confronto sembrava uno “scontro”, fatto di reciproche accuse e lamentele …..poi però, a un certo punto, Lei ha preso l’iniziativa e dopo aver confermato i suoi sentimenti nei miei confronti, ha avviato un costruttivo processo dialettico che, per maggior chiarezza, ripropongo a seguire in maniera pressoché testualmente :
P. – Perdonami Amore, ma io ti amo come e più di prima. Non voglio perderti e voglio dimostrarti che possiamo tornare quelli di un tempo. Forse ho dato per scontato il nostro rapporto ma anche a me non piace come stiamo vivendo la nostra relazione. Non mi riconosco più, voglio tornare la donna che hai conosciuto. In fondo ci amiamo e questa è l’unica cosa che veramente conta. Non possiamo buttare via tutto quello che c’è tra noi.
IO – Non voglio che Tu cambi solo per paura di perdermi, io vorrei che Tu avessi piacere di stare con me, di condividere cose con me. Io ti ho sempre considerata, non solo mia moglie, ma anche la mia compagna, la mia amica, la mia confidente nonché la mia complice. È questa la Patrizia che ho sempre desiderato.
P. – Ma anch’io voglio essere quella donna e voglio dimostratelo. Noi abbiamo bisogno di una svolta, di complicità, di qualcosa che ci unisca nuovamente….di un nostro segreto da condividere…..di trasgressione. Senti…perché non invitiamo un singolo a casa nostra?
IO – Per far cosa? I soliti giochi soft per poi tornare alla solita routine?
P. – No. Questa volta voglio andare oltre ai nostri vecchi limiti. Questa volta lo voglio scopare.
IO – Lascia perdere. Non ci sarebbe alcuna soddisfazione sapendo che lo faresti solo per me. Non è quello che desidero e Tu lo sai? Io ho sempre adorato la nostra complicità di coppia, non mi interessa il tuo sacrificio alla Giovanna D’Arco.
P. – E chi ti dice che lo faccio per Te?
IO – Vorresti farmi credere che improvvisamente è diventato un tuo desiderio? Scusa ma faccio veramente fatica a crederci?
Ricordo ancora benissimo il sorriso malizioso sul bel viso di Patrizia, mentre, con tono quasi di sfida, replicava al mio scetticismo con queste semplici tre parole:
P. – Mettimi alla prova.
Al termine di questa frase, confesso che ho sentito un brivido corrermi su per la schiena. Ero completamente pervaso e stordito da una moltitudine di sentimenti, confusi e coesi tra loro, che andavano dall’amore, all’ eccitazione, alla sorpresa, alla paura, alla gelosia e molti altri ancora che nemmeno riuscivo a riconoscere.
Quel giorno stesso ci mettemmo alla ricerca di un single e già per la sera stessa avevamo fissato un appuntamento a casa nostra con Tommaso.
Nel colloquio telefonico preliminare, dopo aver adeguatamente chiarito le regole del gioco (“Patrizia scoperà ma non si concederà a rapporti orali e anali”), avevo raccomandato al nostro amico massima delicatezza e sensibilità considerando che si trattava di una “prima volta” per Patrizia.
Appuntamento alle 21, ma già alle 20,30 Patrizia è già tutta “apparecchiata”: stivali neri con tacco a spillo, autoreggenti nere, un abito lungo di pizzo con ampio spacco di coscia e generosa scollatura. La trama del pizzo nero lasciava veramente poco all’immaginazione. Inoltre il vestito era molto leggero e pertanto i suoi capezzoli reagirono rapidamente alla fredda attesa inturgidendosi e sollevandosi nelle trasparenze.
Ricordo che le dissi: “Sei bellissima, se ritarda 5 minuti ad arrivare ti scopo io”.
Arrivò puntuale. Patrizia prese subito l’iniziativa. Andò incontro al nostro ospite salutandolo e avvinghiandolo subito con uno stretto e prolungato abbraccio che non avrebbe lasciato indifferente neanche un eunuco. Il nostro amico non poteva non aver sentito i suoi seni premergli sul petto. La conferma di ciò, la ebbi subito. Infatti il suo imbarazzo nell’essere accolto in modo così diretto era evidente. Non proferiva parola.
Anche questa volta ci pensò Patrizia a “rompere il ghiaccio”. Infatti lo fece accomodare sul divano del salotto e comincio a rivolgergli apprezzamenti con voce volutamente suadente.
Senza neanche volerlo, mi trovai ai margini della scena, ne approfittai allora per attivare la videocamera del mio cellulare……non volevo perdere nulla di ciò che si stava prospettando davanti ai miei occhi.
Intanto sul divano, le mani di entrambi già cominciavano a dispensarsi carezze e sfioramenti reciprochi, dapprima incerti e superficiali poi sempre più diretti e passionali. Ormai i primi timidi approcci del nostro amico si erano trasformati in voraci palpate…..le sue mani che inizialmente si soffermavano con movimenti lenti e controllati sull’elastico dell’autoreggente quasi a voler definire la zona di confine tra la calza e la pelle liscia della gamba, ora passavano, freneticamente e senza pudore, dall’interno coscia al petto ………quasi a non saper decidere dove stare.
Un attimo dopo, vedo il seno sinistro nudo di Patrizia stretto tra le dita di Tommaso mentre la sua bocca ingorda succhia il capezzolo più che mai inturgidito dalle precedenti attenzioni. Patrizia geme prima di piacere e poi di dolore quando l’azione del nostro esuberante amico eccede.
Io sono completamente stravolto dall’eccitazione…….le tette di mia moglie succhiate senza ritegno da uno sconosciuto e sta anche gemendo di piacere.
Improvvisamente Tommaso si inginocchia davanti a Patrizia la quale, percependone le maliziose intenzioni, anticipa la sua azione aprendo, senza alcun ritegno, le gambe.
La visione che offre è irresistibile. Infatti a seguito dei profusi strofinamenti prestati, il perizoma si è insinuato tra le grandi labbra della vulva lasciando trapelare una curata quanto sensuale peluria pubica.
Un attimo dopo il suo perizoma è accostato a lato delle grandi labbra scoprendo il clitoride gonfio di eccitazione. La lingua di Tommaso non perde tempo e inizia un lento ma inesorabile lavoro sul “grilletto” di Patrizia. I gemiti aumentano a dismisura e i movimenti ritmici delle mani di Patrizia sulla testa di Tommaso sembrano confermare le manifestazioni di piacere appena udite.
Adesso entrambi i seni di Patrizia sono scoperti mentre le dita di Tommaso agiscono sui capezzoli pizzicandoli quasi a voler sintonizzare una stazione radio. Nel frattempo la testa di Tommaso è sempre tra le cosce di mia moglie che, continua a esprimere parole di approvazione per l’insaziabile lavoro di succhiamento che viene riservato al suo clitoride, ora più che mai gonfio e bagnato.
Dopo qualche minuto Patrizia riprende il comando delle azioni. Fa sedere Tommaso sul divano e le si siede sopra rivolta verso di Lui. La scena che mi si presenta è favolosa: Tommaso ha la testa tra le tette di Patrizia mentre le sue mani palpeggiano lussuriose il sinuoso culo del mio Amore.
P.S. – Per la cronaca, il culo di Patrizia è uno dei suoi punti di forza…..fianchi rotondi e natiche a forma di cuore ne fanno un vero capolavoro apprezzato da tutti coloro che hanno avuto occasione di giocare con noi.
Decidiamo di spostarci rapidamente in camera da letto per proseguire più comodamente il gioco.
Pochi secondi e Patrizia è sdraiata sul letto con addosso solo stivali ed autoreggenti. Anche Tommaso non perde tempo ed in un attimo è completamente a nudo…….la sua eccitazione è già ben evidente.
Ricomincia il cunnilingus che Patrizia dimostra subito di apprezzare. Ben presto, l’azione della lingua viene sostituita dal movimento ritmico di un dito. Patrizia apprezza a tal punto da chiedere:
P. - “SIII,…dai! Mettimi anche un dito nel culo” .
Non so se sia possibile esprimere a parole l’eccitazione che una frase del genere può generare in un uomo. Io non ci riesco!
Il movimento delle due dita all’interno di mia moglie era già di per sé estremamente provocante, ma la reazione verbale di Patrizia alle stimolazioni ricevute mi fece letteralmente sbandare:
P. – SI… SI…un dito in figa ed un dito in culo…..mi stai riempiendo tutta.
Poi alza la testa cercando il mio sguardo e aggiunge:
P. – Amore, mi manca solo un cazzo in bocca.
Ben presto le dita in figa passano da due a tre e infine addirittura a quattro. Il nostro amico però si fa prendere troppo dal momento e comincia a stantuffare esageratamente finché un gemito di dolore di Patrizia e un mio immediato rimprovero non lo fanno desistere.
Patrizia riprende in mano il pallino del gioco ed estrae da sotto il suo cuscino il suo migliore amico, il suo vibratore “succhiaclitoride”. L’immagine di Lei sdraiata a gambe aperte mentre si masturba provoca in me inquietudini profonde e contrastanti. L’eccitazione si accresce ancor di più quando Tommaso decide di contribuire al piacere di Patrizia infilandole un dito in figa. Questa volta la sua azione è più delicata e controllata e, di conseguenza, più gradita.
Pochi minuti ed ecco Patrizia esplodere in un orgasmo fatto di forti gemiti liberatori.
Vederla godere, mentre è penetrata da un dito non mio, ha risvegliato in me istinti difficilmente confessabili.
Si invertono nuovamente i ruoli. Ora è Patrizia che, riprendendo l’iniziativa, fa sdraiare sulla schiena Tommaso e le regala un sensuale quanto gradito body massage.
Sgrano gli occhi, non voglio perdermi alcun particolare. Osservo con attenzione il mio Amore mentre con le sue morbide tette sfiora dolcemente il petto del nostro ospite. Vedo i suoi capezzoli…sono talmente turgidi da sembrare due chiodi e sono altresì evidenti i brividi provocati al fortunato ricevente.
Per mettere a contatto le tette di Lei al petto di Tommaso, inevitabilmente il suo culo di Patrizia è rimasto sollevato. Da dietro l’immagine di Patrizia è strabiliante: osservo il suo culo rotondo in primo piano e le grandi labbra ancora aperte dopo il recente orgasmo. Quando poi Tommaso comincia a picchiettare le dita sulla figa ancora leggermente slabbrata di Patrizia, si sente il rumore dei suoi umori……E’ BAGNATISSIMA !!!
Non ancora soddisfatta del trattamento ricevuto, Patrizia, con voce lieve ma decisa, le sussurra:
P. – Mettimi un dito dentro.
Tommaso ovviamente non se lo fa ripetere e inizia a penetrarla intimamente.
Patrizia riprende il movimento lento ma costante del suo corpo sinuoso; porta così il suo seno a scendere fino all’ombelico mentre contemporaneamente il suo pube struscia sugli attributi maschili del nostro ospite. Il cazzo di Tommaso ora sembra scoppiare.
A questo punto non è più possibile attendere oltre, l’eccitazione di tutti è al limite.
Tommaso si infila il preservativo, aiutato da una Patrizia un po’ impacciata in un compito a cui non è più abituata.
Il nostro impaziente amico si infila tra le gambe di Patrizia e comincia ad armeggiare con il suo cazzo nel tentativo di penetrarla. Quando ormai aveva appena cominciato a far pressione sulla “soglia”, Patrizia lo spinge via, facendoci sospettare in un ripensamento tardivo.
L’imbarazzo però scompare subito, quando la sento rivolgere a Lui con le seguenti parole:
P.- Voglio stare sopra. Ti voglio scopare io.
In un attimo Patrizia è sopra di Lui nella classica posizione “dell’amazzone”.
Da dietro ho una visione perfetta della scena: vedo la mano di Patrizia cercare e trovare sotto di Lei l’asta di Tommaso, la vedo puntare il membro eretto all’ingresso della vulva, la vedo spingere progressivamente il glande dentro le grandi labbra, e infine….la vedo sedersi dolcemente sul cazzo fino a totale inserimento.
L’immagine della virilità maschile che lentamente scompare interamente dentro la figa della mia donna è una scena quasi irresistibile per me.
Il lento movimento ascendente e discendente del culo di Patrizia sul suo cazzo prosegue ritmico. Vedo il cazzo entrare ed uscire a un cadenza regolare fino a quando, l’impazienza di Tommaso non lo porta ad unirsi a Lei nel movimento….accentuando i tempi delle spinte.
Adesso si muovono entrambi in simultanea; quando lei scende con il culo, Lui sale col bacino. In questo modo la penetrazione è più profonda. Tommaso aumenta ancora il ritmo e Patrizia è costretta a interrompere il suo. Ora è solo Lui che spinge…..in modo sempre più profondo e concitato.
La mia eccitazione sale ulteriormente quando sento Patrizia gridare:
P. – SI…SI…SCOPAMI . Lo voglio dentro, lo voglio sentire tutto…fino in fondo….fino alle palle.
Comincio a temere che tutto finisca troppo presto e allora chiedo di cambiare la posizione.
Patrizia si mette a 90 gradi (posizione a pecorina” per intenderci). Lui è un po’ basso, fa fatica a penetrarla in quella posizione. Le chiede di abbassarsi davanti fino ad appoggiare petto e viso al letto. Adesso è riuscito ad entrare. Tramite le mani la tiene per i suoi sinuosi fianchi in modo da poter gestire meglio il ritmo delle spinte. Ad ogni affondo, si sente il rumore dei due corpi che si scontrano.
Cambiano ancora la posizione, ora tocca alla “missionaria”. Lei si sdraia supina allarga e solleva le gambe velate dalle calze nere. Già solo vederla in questa posizione è uno spettacolo. Lui traffica un po’, sembra non riuscire a trovare la “strada”….Lei per aiutarlo, le dice:
P. – più su, più su…..più su, più su!
Allora Lui le risponde;
T – Lo vuoi nel culo ?
E Lei, preso coscienza delle sue reali intenzioni, categoricamente:
P. – NO !! Il culo e la bocca li do solo a mio marito.
Non credo mi sia possibile esprimere l’orgoglio e la soddisfazione che una tale frase mi ha dato.
Alla scorrettezza del nostro ospite che, ben conscio delle regole della casa, ha provato a esigere più di quanto (ed era molto) le era stato concesso, si è sovrapposta la ferma reazione della mia compagna di vita che ha messo in chiaro che Lei era lì per un gioco e solo per quello.
Lei è e resterà mia, come io sono e resterò suo. Il fatto che i nostri corpi vengano occasionalmente “condivisi” per i nostri capricciosi giochi trasgressivi non cambia la realtà dei fatti.
Dopo questo breve momento di imbarazzo, finalmente il nostro “furbone” trova la strada giusta e comincia il suo movimento “stantufforio” incitato dai gemiti e dalle frasi provocanti di Patrizia.
Sposto il mio punto di osservazione…mi posiziono dietro di loro. Durante il frenetico movimento penetrativo, vedo palle di Lui scontrarsi rumorosamente con le natiche di Patrizia.
Vista e udito……una combinazione eccitante e sensuale. Il sesso vissuto con tutti i sensi…..
Lui le alza le gambe in modo da poter esercitare spinte più ampie e profonde, Dai suoi gemiti animaleschi si intende che è quasi all’apice del piacere.
Lei sembra capirlo e grida:
P. – SI…SI,,,,,sborrami tutta,,,,,,voglio sentirti godere.
E’ troppo per Lui……non resiste…..esplode in una serie di mugugni di piacere seguiti dai rumori degli ultimi due profondi colpi d’anca contro le natiche di Patrizia.
Tommaso è stremato, si lascia scivolare a lato del letto.
Non perdo tempo. Sposto le gambe di Patrizia verso la mia posizione e la posseggo con energia.
Tutti i miei colpi sono seguiti dal rumore dei nostri corpi che si scontrano.
La bacio con passione, mentre le dico che l’amo e che sono orgoglioso e felice di avere una donna come Lei.
Immediatamente dopo esplodo dentro di Lei, riempiendola con tutto il mio seme.
CONCLUSIONE
Sono stato un uomo che si “nutriva” di grandi emozioni e, per quanto mi è stato possibile, ho cercato costantemente di vivere la mia esistenza in modo libero e anticonformista. Di conseguenza ho sempre detestato i luoghi comuni, i conformismi e le ipocrisie della nostra società cosiddetta “evoluta” dove le apparenze contano più della sostanza.
Pertanto, considerato il mio essere, non avrei potuto trovare donna migliore di Patrizia che per me non è solo mia moglie ma anche la mia donna, la mia compagna, la mia amica. La mia complice, la mia porca…..il mio tutto.
Nonostante le inevitabili difficoltà incontrate nella quotidianità della convivenza, mai nessuna persona mi ha fatto sentire tanto realizzato quanto Lei.
L’esperienza raccontata, al di là dei suoi piacevoli lati trasgressivi, è stata fondamentale per me perché ha rappresentato un’evidente conferma dell’unione e della complicità della nostra coppia.
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1
8 mesi fa
lucrezia13,
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capodanno a mi ma
capodanno a milano marittima...
nel locale il cattivo gusto e le persone bigotte non si contano...mi ritrovo sola,depressa,ma in mezzo tantissima gente,mi sento radiografata dagli amici del mio ragazzo,all'estero per lavoro e di ritorno solo l'indomani.
l'occasione è ghiotta,mi prometto tra i fumi dell'alcool che è l'ultima volta che tradiro' marco...ma perchè l'ultima,perchè pensare...e pensare l'occhio è fisso su telefonino per aspettare la sua telefonata di auguri che,finalmente arriva.
corro verso un punto del locale dove la musica è meno assordante,per un attimo tutti i sensi di colpa e quei pensieri svaniscono,la sua voce mi avvolge...il saluto 'ciao amore...finalmente domani ti vedo'...di nuovo la musica assordante:adesso che l'ho sentito mi sento sollevata...ma anche piu' forte di vivere la mia serata piu' liberamente.
mi scateno,i drink scorrono a fiumi,arriva un sms...
non sono auguri...ma l'invito di elia,
il ragazzo con il quale avuto parecchie avventure,l'unico:una decina d'anni piu'vecchio di me,non bello,ma...davvero carismatico,un uomo che ha sempre avuto un ascendente fortissimo su di me.
mi batte il cuore,lui è dietro una colonna,
faccio finta di non notarlo e mi allontano dal tavolino dei miei amici e vado a fumare una sigaretta.
eccolo...arriva,
iniziamo a chiaccherare,la nostra conversazione è come nn avesse luogo,ho le farfalle nello stomaco,sono sbronza,l'unica cosa che noto è l'ingresso di due bellissime trans,che quando entrano salutano elia.
torno al tavolo,arriva puntuale il suo sms
...finalmente,penso tra me e me,
le gambe mi tremano per eccitazione,invento una scusa per andare.
tutti si offrono per accompagnarmi perchè sono troppo ubriaca...io ovviamente rifiuto,saluto tutti,esco,entro in macchina e vado all'appuntamento con elia.
arriva bello come il sole,
non perdiamo tempo e con la macchina andiamo verso la spiaggia,per evitare blocchi della pulizia attraversiamo il lungomare,popolato da lucciole e trans,curiosa gli chiedo delle 2 incontrate in disco.
elia mi racconta di averle incontrate la sera stessa,poi quando le domande si fanno piu' insistenti mi dice di aver avuto un esperienza con una di loro...
che porco!faccio finta di essere schifata...gli chiedo il perche' non una donna...lui replica dicendo dicendo che se voglio...
chiudo la conversazione a quel punto,anche perchè arriviamo in spiaggia.
c'è un via vai di macchine pazzesco...
chiedo a elia di cambiare posto,ma lui ha gia' la mano nelle mie mutandine
io gli dico no,ma impazzisco...sono senza controllo.
lui tira fuori il cazzo,
mi dice 'dai fammi vedere che sei brava come un trans,non capisco piu' niente,lo prendo subito ed inizio a spompinarlo,gode come un pazzo,mi tiene la testa,mugola...in pochi istanti sono nuda,sopra di lui mi dimeno,godo...in poche pompate vengo,tantissimo...
lui è padrone della situazione,mi solleva dalle sue gambe,mi prende per i capelli,trascinandomi fuori dalla macchina,mi ordina di toccarmi e mi dice che vuole che mi tocchi mentre mi viene addosso...
ci vuole un attimo perchè venga di nuovo e senta il caldo della sua sborra sul mio corpo che fuma...
risaliamo in macchina,nessuna parola,in poco ci rivestiamo e butto nella borsetta le mutandine che elia mi ha strappato.
la sbronza si fa sentire ancora di piu',per il freddo la stanchezza,tutta quell'adrenalina.
siamo sulla via del ritorno,
quando sul viale di lido di classe vediamo nuovamente le due trans del pineta.
guarda dico io a elia...con un tono sarcastico...elia c'è la tua fidanzata.
a quel punto svolta per la prima traversa a destra...io gli chiedo cosa abbia intenzione di fare,lui mi risponde
ci fermiamo da loro.
io non voglio!
lui replica...dai ti prego è solo un gioco!credi davvero?
non faccio in tempo a dire qualcos'altro che elia ha gia' accostato la macchina.
impietrita dalla vergogna e dall'eccitazione non dico nulla,rimango ad ascoltare la loro conversazione,mi sento osservata,ma anche curiosa...con poche parole si rompe il ghiaccio e mi rilasso,parlo anch'io della serata e mi metto a fare i soliti discorsi sul capodanno
ma poi...ad un certo punto,elia dice che ha una bottiglia di champagne nel baule e propone di brindare all'anno nuovo,io dico che tardi,una delle due trans dice che è stanca mentre l'altra entusiasta dell'idea di elia ci propone di andare nel suo appartamento...prego dentro di me,che quello stronzo giri la macchina e mi porti verso la via di casa,invece NO:il risultato è che a un certo punto,mi ritrovo a centinaia di chilometri dal mio moroso,ubriaca,sulla volvo del mio amante,senza mutande,senza meta e con due trans a bordo...che paura.arriviamo di fronte a delle villette a schiera,scendiamo,elia prende lo champagne dal baule e saliamo le scale dell'appartamento,ho il cuore in gola,sono nel pallone,la porta si apre,è l'alba troviamo un ambiente caldo e inaspettatamente accogliente,'paola' e 'simon' ci fanno accomodare,la conversazione,ritorna sui soliti discorsi fatti in strada,mi calmo e beviamo qualche bicchiere...simon si congeda,saluta tutti e va a dormire.paola e lo stronzo continuano a parlare,e tutto tranquillo,troppo,ogni 30 secondi,guardo il telefono e penso che tra poche ore,arrivera' marco...muio dal sonno,sono stanca,ho bisogno di andare in bagno.attraverso il lungo corridoio,mi avvicino alla porta del bagno,sento il rumore di una doccia,acqua che scorre,c'è simon sotto la doccia,che sente i miei passi in avvicinamento.mi fermo per non guardare,ma lei protetta dal box della doccia mi invita ad entrare...la situazione è piu' che imbarazzante,ma lei mi rassicura,mi dice di fare tranquillamente le mie cose mentre lei se ne sta' al calduccio del suo bagno...entro con diffidenza,mi sbrigo e faccio tutto cio' che devo in fretta.mentre mi sistemo i capelli,dallo specchio vedo aprirsi la tenda della doccia e sento simon chiedermi di passarle l'accapatoio,quando mi giro vedo il suo corpo...bellissimo,veramente femminile,seni stupendi...lei mi sorride,mi chiede se è la prima volta che vedo un trans da vicino...io rispondo di si,imbarazzata...arrossisco e mi libero in una risata...mi giro di nuovo verso lo specchio e sbircio mentre si asciuga,lei sembra sapere che la sto guardando si lascia ammirare tutta nuda,mentre di spalle calza l'accapatoio,si gira,esce dalla vasca e mi chiede se voglio farle compagnia...dico subito di no,lei mi chiede se sono sicura e nel salutarmi mi da un bacio a stampo sulla bocca e con le mani mi pizzica un capezzolo in maniera energica...entra in camera e mi lascia sola in bagno...finalmente sola,mi chiudo dentro e mentre mi lavo sento che mi sono bagnata di nuovo...ho voglia di toccarmi,la ragione ha il sopravvento,mi ricompongo e uscendo lentamente mi assicuro che la porta di simon sia chiusa.ripercorro il corridoio,sento altri rumori,poi...lo spettacolo che mi si presenta all'ingresso del salotto è a dir poco inaspettato...trovo elia completamente nudo su una poltrona,che mentre si fa una sega fa un pompino a paola...godono come due maiali...mi sentono arrivare e si fermano...in due secondi si fiondano su di me...dai basta dico io...ho 2 dita nel culo,la mia passera gronda,elia mi inginocchia e mi mette il cazzo in bocca.dai puttana prendi ache questo!io non capisco,succhio prima uno poi l'altro,con le mani mi frugano dappertutto...ad un certo punto vedo entrare simon.ha un pene enorme che gli ciondola dalle gambe...si avvicina me lo sbatte in faccia.gli alri 2 mi bloccano...buon anno puttana!
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3
11 anni fa
yeswedo26hotmail4it,
26
Ultima visita: 11 anni fa
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Club prive
Io e mia moglie ne avevamo parlato molte volte. All'inizio lei non aveva mai preso in realmente in considerazione quella opzione, ma piano piano, con grande pazienza, riuscii ad abituarla all'idea che che quei club esistevano davvero ed erano frequentati da coppie normali, come noi, che li frequenyavano con gli intenti più diversi. Così finalmente una sera la convinsi ad andare a un club prive di Firenze, con l'intenzione di guardarci attorno, fare una esperienza nuova, e se la cosa ci fosse piaciuta e ci fossimo eccitati ..... di correre a casa e farci una super scopata ripensando a quello che avevamo visto. In effetti, già durante il viaggio in macchina, entrambi cominciammo a provare una certa emozione ed eccitazione per quello che ci aspettava. Entrammo, il locale era parecchio oscuro, e ci avvicinammo alla barra del bar. Ordinammo 2 gin-tonic e cominciammo a guardarci attorno. La musica era piacevole, l'atmosfera elegante e in sala c'erano 3 coppie e 3 uomini soli. Le coppie erano sedute su alcuni divanetti e gli uomini passeggiavano per la sala. Beh, non c'era molta azione, eppure noi sentivamo l'adrenalina crescere dentro. Finito il drink, presi mia moglie per mano e ci decidemmo a fare un giro per il locale. Passammo per una porta coperta da un tendone di pesante velluto e ci trovammo in un corridoio che si diramava in diverse direzioni: una specie di labirinto. Ad un certo punto cominciammo a sentire i gemiti di una donna che sicuramente faceva sesso, ed infatti trovammo una finestra che mostrava una stanza con dentro un grande lettone sul quale una donna e 2 uomini si contorcevano in una scena di sesso piuttosto rude. Mia moglie mi strinse forte la mano ed io la abbracciai per farle coraggio. Eravamo ipnotizzati dalla scena di sesso che avevamo davant agli occhi e non ci accorgemmo che uno dei tre singoli precedentemente in sala ci aveva seguito ed ora era anche lui davanti alla finestra, accanto a mia moglie. Lui si appoggiò lievemente contro mia moglie, Clara, che ebbe un sussulto e mi disse: andiamo, amore. Io naturalmente la assecondai e proseguimmo la nostra esplorazione del club. Sentimmo della musica provenire da dietro un altro tendone di velluto, così entrammo e ci rendemmo conto che lì dentro non si vedeva assolutamente nulla, ma la musica era bella e noi eravamo lì per divertirci, così che ci abbracciammo e cominciamo teneramente a ballare. Dopo pochi secondi però Clara mi sussurrò all'orecchio: sento una mano che mi accarezza il sedere, che cosa facciamo? Io però notai che Clara non si mostrava particolarmente spaventata, così che le dissi: finiamo questo ballo, non è eccitante? Lei non mi rispose ma si strinse a me e continuò a ballare. Poi mi resi conto che l'uomo dietro a Clara le aveva alzato la minigonna e cominciava ad armeggiare più pesantemente contro il suo sedere. Non mi meravigliai quindi quando vidi che Clara mise una mano dietro di lei e dopo un secondo mi chiese di tornare al bar. Una volta al bar, Clara mi disse: ma ti rendi conto di che cosa abbiamo vissuto? Che emozione !! E lo sai che quell'uomo si era tirato fuori il cazzo e me lo sfregava contro il mio sedere? E quando ho cercato di allontanarlo, mi sono trovata col suo cazzo in mano, ed era durissimo !!! Mamma, che avventura ! Ordinammo un atro gin tonic e mentre lo si beveva, un giovane singolo si avvicinò a noi e ci disse: la sua signora è davvero bellissima, là nella dark room mi fatto eccitare moltissimo. Quindi era proprio lui ! Noi si cercava di tenere un atteggiamento disinvolto, non da novizi del club prive, così che lui si sentì incoraggiato a proporci: perchè non andiamo in una stanzetta privata e facciamo provare alla bella signora il piacere di avere 2 uomini nel suo letto, a farle provare un doppio piacere? Clara arrossì come un peperone, così che per tpglierla dall'imbarazzo dissi all'uomo: veramente noi non siamo mai stati con un singolo. Preferiamo incontrarci con coppie, scusaci. E per dare forza alle nostre parole ci dirigemmo ad uno dei divanetti dove era seduta una coppia. Ci sedemmo con loro, Ma immediatamente il lui ci disse: scusate, non offendetevi, ma noi siamo qui solo per guardare. Allora ci dirigemmo verso la seconda coppia, ci sedemmo con loro e cominciammo a chiacchierare amichevolmente. Erano entrambi molto simpatici e la conversazione scorreva piacevolmente. Ad un certo punto si cominciò a parlare di sesso, e il lui ci disse: come vedete, noi siamo una coppia aperta, e nonostante si sia sposati da 8 anni e ci si ami moltissimo, a me non importa di vedere mia moglie fare sesso con un altro uomo, come anche a mia moglie non importa di vedermi fare sesso con un'altra donna o con un altro uomo. Anzi lei trova molto eccitante la mia bisessualità; perchè non andiamo a cercare una stanzina per noi 4: me lo sento già diventare duro pensando di fare sesso con una donna così bella ed un signore così distinto !! A costo di sembrare maleducati o sessualmente retrogradi, abbiamo inventato una scusa e siamo scappati. Clara rideva come una pazza: mi sarebbe piaciuto, disse, vederti succhiare un cazzo e poi essere penetrato nel tuo sacro culetto !!! Io ridevo molto di meno ....... Ci addentrammo nuovamente nel labirinto di corridoi oscuri, e così scoprimmo la stanza sado/maso, la glory hole ed effettivamente scoprimmo che l'atmosfera di quel posto ti fa crescere l'adrenalina a 1000. A quel punto ero io che toccavo il culo di Clara, che gradiva, scodinzolava, di tanto in tanto passava la sua mano sulla cerniera dei miei pantaloni. Allora la addossai contro una parete, mi aprii la cerniera, tirai fuoi il cazzo e portai la sua mano ad accarezzarmi. Nonostante qualche persona che passava nel corridoio, lei non si fece pregare e cominciò a menarmelo con maestria. L'adrenalina stava avendo la meglio sulla nostra abituale timidezza. Non ci importava più nulla che la gente ci vedesse in quella posizione, anzi, aumentava l'eccitazione. In quel momento passò nel corridoio il singolo che era stata la nostra prima conoscenza al club. Naturalmente ci vide, si fermò ad osservarci bene e sorrise. Si avvicinò a noi fino a sfiorarci, poi si abbazzò la cerniera e propose a Clara il suo grosso cazzone sempre in tira. Clara non ebbe reazioni, ma lui le prese la mano libera e se la appoggiò sul cazzo. Lei ubbidì all'invito e cominciò a masturbarlo con la stessa maestria che usava con me. I nostri 2 cazzi si gonfiarono a dismisura, ancc'io non avevo mai visto il mio così grosso. Grosso quasi come quello del singolo ....... Poi il singolo mise una mano sul sedere di Clara, le tirò su la gonna, e cominciò a solleticare fica e buco del culo di mia moglie. Lei chiuse gli occhi e cominciò ad ansimare. Quando riaprì gli occhi osservò attentamente i 2 cazzi che teneva in mano e disse solo: enormi !! Quindi si piegò sulle ginocchia e prese in bocca il mio cazzo fino quasi a condurmi all'orgasmo, e poi il cazzo di quel mandingo, che a stento riuscì ad ingoiare............. E così continuè fino a condurre entrambi all'orgasmo, lasciandomi a bocca aperta quando vidi cha ingoiò avidamente i nostri 2 potenti flotti di sperma.Ci si ricompose, salutammo il singolo, ed uscimmo dal Club per tornare a casa. In macchina, sulla via del ritorno, Clara mi disse: avevi ragione, è stato molto eccitante. Non avrei mai pensato di arrivare a tanto. Ma sai che cosa ho pensato? E se mi fossi spinta fino a farmi penetrare da quel giovane? Adesso, dopo il pompino mi sento proprio a posto con me stessa e soddisfatta, chissà se invece, facendomi scopare, non mi sentirei sporca ed in colpa...... Tu che cosa ne pensi ??????
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1
3 anni fa
cristmass,
47/46
Ultima visita: 11 mesi fa
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Buon Compleanno amore mio...
E' sabato mattina, finalmente dopo una settimana intensa riesco a rilassarmi, a dormire senza limiti. Non ho messo la sveglia di proposito anche se oggi è il giorno del mio compleanno e ho avuto l'idea di fare una cena tra amici...prima o poi dovrò alzarmi e mettermi ai fornelli, prendere il vino, sistemare la casa e magari riuscire a rendermi presentabile. Beh...c'è tempo, ho voglia di oziare a letto. Inizio a svegliarmi, c'è penombra, c'è caldo e sento un rumore di passi nella stanza quasi buia...io non vedo nulla e non voglio accendere la luce. Sento qualcuno avvicinarsi...strano, Matteo è andato al lavoro, sono da sola, forse ha dimenticato qualcosa...Sento una mano maschile che mi tocca, mi dice "buongiorno, stai tranquilla, sono qui per te". Sono tesa ma inizio a eccitarmi, ho paura, i nervi tesi, le mani che tremano...mi blocca, mi chiude gli occhi con una benda, mi sussurra all'orecchio "rilassati, sei stupenda, molto più bella di quanto mi era stato detto". Non capisco, ma sono eccitata, sto al gioco, sono curiosa, lo sono sempre stata. La mano grande e morbida mi accarezza i capelli, mi alza in un abbraccio, sento la lingua morbida sil collo, mi apre le labbra e mi bacia. Un bacio liquido, profondo, piacevole sapore di nicotina e di passione. Sono bagnata, ansimo e vorrei toccarmi, ma ho le mani legate, vorrei vederlo, ma sono bendata. Mi toglie la sottoveste e resto nuda di fronte a quest'uomo che posso solo immaginare...e so che è bellissimo. La sua mano percorre il mio corpo e la lingua la segue, il collo, il seno, i capezzoli che sotto il suo tocco si induriscono. Io gemo, ansimo, lo voglio, voglio toccarlo, voglio essere sua. Non parla, non vedo, non mi muovo. Solo i miei sensi più nascosti parlano per me...e dicono tutto. Parlano di lussuria, di voglia, di libertà. Mi sdraia e finalmente mi slega le mani, lo tocco più che posso, finchè lui affonda la lingua tra le mie cosce. E' spietato, piano, lento, sento che si alza, mi bacia una coscia, si stacca, poi ritorna, sempre più giù, sempre più forte....finchè esplodo in un orgasmo senza limiti e urlo il mio piacere. Mi tolgo la benda ora, lo voglio vedere. Eccolo, bellissimo, un sogno, un Apollo creato dal Canova in carne ed ossa. Ora è davanti a me e mi chino su di lui, prendo in bocca il suo cazzo e lo succhio con voglia, con voracità, è mio, grosso, duro come il marmo e mi piace la sua mano forte che mi spinge la testa. Lo sento ansimare, gli piace e io sono una ninfa lasciva e golosa. Mi stacca da lui, mi guarda per dieci lunghissimi secondi finchè lo imploro: "prendimi, ti prego, ti voglio, sono un lago, non vedi...scopami, cazzo, scopami subito!". Mi accontenta, mi prende con forza, mi riempie col suo membro enorme, dentro di me è ancora più grosso, e io sono uno straccio di carni morbide e senza forma, lui è la mia forma. Un colpo, due, tre, mi fa quasi male ma non lo fermo, godo, sto venendo ancora, non vedo nulla, non sento nulla, solo estasi. Ecco, mi riempie di colpo, lo sento, e mi fa impazzire. Sono sua, piena del suo liquido e crollo tremando. Si riveste e se ne va, non mi dice nulla e non conosco il suo nome. Mi alzo, ho bisogno di una doccia. Apro gli scuri, una splendida mattina di sole, sul davanzale una rosa rossa e un biglietto : "buon Compleanno amore mio, tuo Matteo."
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3
11 anni fa
Lucrezia.veneto,
32
Ultima visita: 10 anni fa
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il dipinto
confesso che nel momento in cui mi si avvicinò, proponendomi poi se fossi stata disposta a posare per lui, pensai che fosse il solito maiale desideroso solamente di poter soddisfare le proprie senili passioni attraverso quella invenzione tutt’altro che fantasiosa ed unicamente dettata dalla voglia di potermi vedere completamente nuda, e magari cercando poi di poter fare ben altro come in molti similmente prima di lui avevano ipotizzato.
non so cosa mi spinse a trattenere il biglietto da visita che mi consegnò mentre aggiungeva di essere rimasto davvero folgorato dalla mia sofisticata presenza.
condividendo assieme al mio compagno la curiosità generata da quella inusuale richiesta andammo a verificare, all’indirizzo del sito internet, chi fosse realmente quell’anziano individuo, scoprendo che si trattava proprio di una persona sicuramente capace di affermarsi attraverso la realizzazione dei dipinti che ne dimostravano le doti artistiche menzionate.
era da moltissimo tempo che desideravamo un ritratto da esporre in casa e pensando che quella fosse l’occasione propizia anche per soddisfare alcune nostre recondite fantasie decidemmo in maniera molto complice di accondiscendere alla singolare richiesta convenendo che mi sarei recata presso il suo studio per approfondire tale ipotesi.
fui accolta con vero entusiasmo dall’uomo che, sovvertendo la mia iniziale impressione, prese a mostrarmi le proprie capacità sia nell’arte pittorica come in quella fotografica, aggiungendo che da moltissimo tempo desiderava poter incontrare una modella in grado di saper stimolare ancor più la sua vena creativa dicendosi certo che avrei potuto soddisfare simili aspettative.
non impiegò molto a convincermi facendomi nel contempo confessare dei mie giovanili trascorsi di fotomodella e della assoluta dimestichezza che mi avrebbe permesso di posare anche per lui integralmente senza provare eccessivo imbarazzo.
tornai dal mio compagno che, dimostrandosi oltremodo entusiasta, mi confermò la propria assoluta disponibilità a condividere quella particolarissima esperienza senza in alcun modo interferire sul fatto che potessero svolgersi tutte le previste sedute di posa dove sarei stata resa protagonista.
aggiungendo che avrebbe atteso ansiosamente il mio ritorno da ognuna di esse, per apprendere con trepidante emozione i dettagli di quanto avvenuto presso lo studio dove mi sarei recata per essere immortalata come nessuno avrebbe mai sospettato, riuscì a confermare concretamente di sapersi perfettamente adeguare ad una simile situazione.
to be continued
2250
3
9 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
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sorpresa
Accettare quella proposta era stato un azzardo. Però (nel suo profondo) era eccitata per la situazione e soprattutto di non sapere cosa sarebbe potuto accadere. Essere li, incatenata, anche se per un solo polso, ad un pesante anello al quale di solito si attraccano le barche, con una limitata possibilità di movimento e di riparo (dietro l’angolo della costruzione in pietra affacciata sul mare) dallo sguardo di ogni imbarcazione che fosse transitata la faceva sentire come mai alla merce’ di chiunque. Così, completamente nuda, con indosso solo un paio di sandali che al tempo stesso slanciavano la sua figura e accentuavano, se possibile, la connotazione erotica della scena era in attesa che succedesse qualcosa. In fondo lo desiderava, lo sperava, anche se non riusciva a focalizzare cosa. Il suo copro però era ben presente e rispondeva in maniera evidente: adrenalina in circolo, palpitazione, seno turgido e capezzoli duri (forse anche a causa dell’aria frizzantina della mattina), il languore (che la prendeva prima di ogni rapporto). Sentiva che si stava bagnando. L’unica concessione era stata quella di scioglierle i capelli in modo da non esporre il suo viso.Del resto le era stato spiegato che sarebbe rimasta così tutta la mattina, a disposizione di chi (uomo, donna, coppia) avesse avuto il coraggio di sbarcare su piccolo molo, abbandonato da anni, lungo quel tratto della costa croata. Lei sapeva benissimo che non sarebbe trascorso molto tempo prima che qualcuno si accorgesse di lei: il più famoso centro per scambisti era a poche miglia e per raggiungere la piaggia più in voga - via mare - si doveva obbligatoriamente passare davanti all’isolotto a velocità ridotta a causa del fondale basso.………..Solo la sera prima non si capacitava ancora di come le cose fossero precipitate da quando, solo qualche settimana prima lei e suo marito, Gigi, avevano deciso di concretizzare quello che da qualche tempo era diventato un desiderio ricorrente: trascorrere una vacanza in un villaggio per scambisti. Avevano sentito da amici di lunga data (assolutamente insospettabili), dopo una serata strana, carica di desiderio e di qualche avance da parte loro e una naturale ritrosia ad accettarla, come fosse stata un’esperienza elettrizzante e molto, molto stimolante per rinverdire e rinvigorire il loro rapporto e anche, in fondo ma non troppo, un modo per dare libero sfogo a qualche loro fantasia sessuale. Avevano detto loro di provare e che ne avrebbero riparlato assieme…..“E poi non siete obbligati a nulla, assolutamente, potete anche solo guardare, annusare l’atmosfera, avere la possibilità di conciliare una vacanza al mare in un posto magnifico con un pizzico di erotismo e di gioco. “Non hai idea” proseguì ancora Elena prendendo per mano Gigi e baciandola senza nessun preavviso “come l’occasione, il caldo, l’estate, la situazione, i vestiti leggeri, gli sguardi stimolino la fantasia e abbassano i freni inibitori”. E fu proprio cosi´. Arrivati a Valalta si lasciarono trasportare dagli eventi e si ritrovarono dopo pochi giorni al centro delle attenzioni di due coppie: la prima esuberante, completamente etero e alle prime armi come loro, la seconde affascinante per esperienza e originalità. La prima coppa li riconciliò con il sesso e l’esplorazione dei corpi altrui; guardarli mentre facevano l’amore nella veranda che dava sul mare, poterli toccar e, sentire i loro respiri affannosi li liberò da molte catene. Si fecero guardare a loro volta, provarono l’eccitazione di baciare un altro, toccarono un sesso diverso, ma non ebbero il coraggio di andare oltre. La seconda coppia li travolse non tanto per la prestanza fisica quanto per l’approccio mentale e la capacità di corteggiamento verso entrambi. Monica, sotto lo sguardo compiaciuto del marito, si divise equamente tra lei e Gigi, baciandoli e toccandoli con trasporto fino a farli venire, chiedendo di esplorarla a loro volta. Dony scoprì un nuovo modo di godere tra le braccia di una donna. Le piaceva! E ancor più vedere suo marito che le guardava e chiedeva di essere soddisfatto. Ben presto si instaurò un rapporto di complicità tra le due donne che consentì al quartetto di assaporare diverse situazioni. Man mano che i giorni passavano le esperienze si fecero più erotiche e coinvolgenti.Fin quando un pomeriggio suo marito arrivò sventolando un bigliettino: ”Guarda cosa mi hanno dato alla reception. Hai proprio colpito qualcuno. Che proposta intrigante! Non mi dispiacerebbe accontentarli. Leggi, leggi e dimmi. Sarebbe una degna conclusione della nostra vacanza. Io sarei sempre vicino e pronto ad intervenire se il gioco non ti dovesse più piacere ”.…………..Ecco come era arrivata ad essere legata in attesa di qualcuno. quella mattina Gigi la aveva preparata, lavata e profumata, avvolta in una vestito lungo fino a terra e null'altro, legata per i polsi e condotta sulla barca che li avrebbe accompagna sull'isolotto. colto da un attimo di eccitazione lascio' che il marinaio che li accompagnava potesse ammirare Dony e allungare la mano per accarezzarle un seno. L'attesa non duro' molto, ben presto infatti approdo' una lancia. scese una coppia. Entrambi avevano il viso coperto da una maschera. La tensione sali immediatamente. Si fermarono un attimo per ammirarla meglio poi lentamente la lei si avvicino' per baciarle un capezzolo. Poi passo' a toccarla e in maniera inspiegabile la sciolse, mostrando contemoraneamente il volto sorridente. Era Elena.
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3
11 anni fa
GabieLeo,
40/43
Ultima visita: 2 anni fa
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Una sera al centro benessere
Adoro i centri benessere, anche quelli normali, figuriamoci quelli dentro un privee. Il locale che frequentiamo abitualmente ha un piccolo centro benessere con bagno turco, sauna e idromassaggio. In inverno è molto piacevole entrare nel bagno turco o nella sauna e lasciarsi riscaldare in più, essendo comunque dentro un privee, non nascondo che c’è quel qualcosa in più di adrenalina. Lunedì scorso Max mi ha portato. Lui non è un amante dei centri benessere, ma per me si sacrifica. In realtà appena entra nel bagno turco gli diventa duro, quindi non deve dispiacergli del tutto, mentre in sauna proprio non resiste più di 5 minuti. Quando siamo arrivati il parcheggio era abbastanza affollato e infatti c’era parecchia gente, un paio di coppie e diversi singoli. A me piace giocare in tre, non sono amante delle coppie, non sono gelosa, ma non piacciono le ragazze, non sono amante dei giochi tra le lei, se capita non mi tiro indietro, ma non è la cosa che preferisco.
Entriamo subito nel bagno turco, che è già abbastanza popolato, e subito dietro di noi entra un ragazzo che si siede vicino a me. Io non vedo niente ma Max mi dice che è un ragazzo giovane e quindi quando comincia a toccare non mi sposto, anzi ricambio. Nel bagno turco sei già nudo quindi si passa subito al sodo, apro le gambe e me la faccio leccare. E’ strano, io tendenzialmente sono timida, ma adesso non mi vergogno più di niente e quindi anche se ci sono altre persone non faccio una piega. Intanto faccio una sega a Max e un singolo lì vicino mi accarezza le mani accompagnando il movimento e un’altra ragazza mi tocca il seno. Tutto questo dentro il bagno turco, che per fortuna questa sera non è caldissimo. Quindi comincio a toccare il cazzo del ragazzo e glielo prendo in bocca e lo faccio venire quasi subito. Una sborrata pazzesca che gli spalmo sul cazzo con le mani. A questo punto usciamo dal bagno turco e ci facciamo una bella doccia fredda per poi entrare in sauna. Io entro subito, Max aspetta un po’ fuori e intanto giarda un numero vicino alla vasca dell’idromassaggio. Insieme a me in sauna entra anche un ragazzo, anche lui giovane e carino, deve essere la mia serata fortunata………..Quando arriva Max anche lui concorda sul mio giudizio, confortato anche dalla visione dell’attrezzatura che sfoggia, di tutto rispetto, anche se devo dire che non mi posso certo lamentare. Quando lui esce e ritorna nel bagno turco, lo seguiamo a ruota e casualmente ci sediamo vicino a lui, che si tocca il cazzo. Sarà timido? Per evitare dubbi decido di toccarglielo anche io, che così capisce chiaramente che mi piace. Cominciamo a toccarci a vicenda e visto ch è molto giovane e carico lo bacio anche. Mi piace tantissimo dare la lingua in bocca ma solo a chi mi ispira. Intanto entra un altro singolo, che comincia a guardare e poi mi apre le gambe e comincia a leccarmi. Mmmmm….dentro al bagno turco è già caldo figuriamoci poi con tutta questa attività. Il ragazzo è decisamente un po’ timido e molto delicato ma ha un attrezzo notevole e mi viene voglia di giocarci per benino, quindi gli propongo di trasferirci in una delle stanze al piano di sopra, dove siamo più comodi e tranquilli. Cosa avrà risposto? Io non sono niente male, a detta di Max e degli altri miei amici, per cui abbiamo fatto le scale e ci siamo infilati in una stanza per continuare in relax i nostri giochi. Abbiamo fatto di tutto, mi sono fatta leccare di nuovo, mentre facevo una pompa a mio marito,e sono venuta subito, poi ho ripreso in bocca il suo cazzo mentre Max mi scopava alla pecora, poi mi sono fatta scopare da lui mentre riprendevo in bocca quello di Max e così via fino a che non l’ho fatto venire e su richiesta di Max l’ho tutto pulito. Mi aveva sempre fatto un pò schifo mandare giù la sborra ma questa volta mi è piaciuto tantissimo e credo anche a lui, quindi Max ha finito di scoparmi alla pecora e poi è venuto anche lui. Intanto da fuori guardavano la scena e replicavano anche loro. Una serata memorabile. Lunedì ci torniamo, chissà…..
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10 anni fa
sexonfirebo,
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Eyes Wide Shut
Soltanto una cappa di velluto, una maschera, ed una borsa, e sano pronta per l'intrigante convegno che avrà luogo ai confini della cerebrale dimensione dei sensi nella quale tutto diviene possibile, senza alcun limite che possa impedirne l'evolversi dove qualsiasi persona troverà modo per appagare le proprie fantasie più recondite.
Lascerò che la mia nudità possa venire apprezzata da chiunque lo desideri, approfittando dell'anonimato assoluto, per beneficiarne in modo totale godendone non solo in maniera visiva.
Ecco allora l'inevitabile gelosia, che attanaglia i pensieri morbosi del mio compagno, divenire ulteriore percezione a misura di quanto accadrà, motivando passioni obbligatoriamente relegate oltre la ragione dei sentimenti al fine di concedere, ad ogni possibile estimatore, consenso per assurgere al ruolo di amante.
Spogliata da ogni orpello, che ancora occulta la mia essenza esteriore, già sapendo come impazzirà chi deve adeguarsi nella complice intesa che abbia compimento il gioco appena avviato, mi concedo al susseguirsi di amplessi a placare libidinose attenzioni.
Quando anche l'ultimo degli amanti, scivolando a propria volta in me nella fugace profanazione, facendomi avvertire l'epidermica obesità di un corpo intento allo spasmo ansimante della propria smisurata foga, mi avrà riempita le viscere dell'eccitazione più estrema, allora anche la follia del momento scolpirà nella mente l'indelebile incisività dell'audace frangente.
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9 anni fa
gloria1951,
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La terrazza dello scrittore : tratto da Histoire G.
non era più un segreto, per i pochi intimi che ormai la conosceva da tempo, il fatto di come potesse piacerle esporsi nella propria completa nudità ai raggi del sole, facendo ciò anche alla presenza di quegli amici i quali, invitandola sulla loro terrazza, al riparo da altri possibili sguardi indiscreti, coglievano quelle meravigliose occasioni approfittandone per osservarla nella straordinaria esclusività. accompagnando la sublime visione con la lettura di alcuni racconti, ispirati dalle intime rivelazioni di cui lei stessa aveva messo a parte l'amico scrittore, confessando di insolite fantasie già condivise assieme all'altro senile artista che, ritraendola, ne illustrava anche quelle nuove esilaranti avventure, l'anziano ospite si compiaceva ogni volta al riscontro di quanto potesse rivelarsi così audacemente disinibita. descrivendola nelle situazioni più insolite, che da sole già contribuivano ad incrementare le morbose passioni del suo stesso compagno, nel contempo ne stimolava gli ulteriori desideri reconditi, conducendola in tal modo ad immaginare di altri insospettabili convegni che la ponevano a confronto assieme a persone talmente improbabili dal rendere quel gioco sottilmente intrigante anche per gli aspetti emozionali che da ciò ne potevano derivare. quella figura abbondantemente appesantita dall'adipe non costituiva per G. alcun motivo di pregiudizio a far si che potesse divenire impedimento per le attenzioni che le rivolgeva, attratto in modo inevitabile, come accadeva per molti, dalla sublime bellezza alla quale era impossibile rimanere del tutto insensibili trovandosela di fronte in una simile condizione. G. era perfettamente consapevole di poter generare, con i propri disinibiti atteggiamenti, motivo di eccitazione, difficile da poter essere totalmente repressa, ed al tempo stesso alimentando incongruenti gelosie da parte del proprio compagno, sempre pervaso, come era inevitabile che fosse, dal costante pensiero che ad altri potesse venire concesso il privilegio di poter accedere in maniera ben più intima a quanto da sempre di così tanto ambito. l'unico elemento, a mitigarne l'assillo, era costituito dal fatto che amicizie così senili non potessero influenzare più di tanto il loro complice rapporto, anche la dove si fossero trasformate in azioni atte ad ottenerne l'integrale consenso a che potessero evolvere in sensazioni ben più assolute.in fondo cosa avrebbe potuto mai esserci di così irrimediabile nella occasionale condivisione di un corpo elargito affinché fosse possibile, ad una comune persona, provare le indelebili sensazioni di istanti univoci altrimenti negati dalla sola razionalità. ed allora ecco G. non sottrarsi al contatto della mano, intenta a percorrerle l'epidermide arroventata non solo per la calura del sole, facilitata nel lascivo percorso dagli unguenti solari che, proteggendole il corpo, non la rendevano immune dalle prevaricanti attenzioni che le venivano rivolte. girandosi verso l'anziano estimatore, intenzionato ad indugiare sempre più, spalmandole sulle natiche altra crema oleosa con la scusa di renderla ancora più al riparo da quelle esposizioni totali, nel contempo lasciava che ne potesse liberamente approfittare per palpeggiarla sempre più esplicitamente, soffermandosi in modo particolare sui punti nevralgici. definitivamente abbandonato il libro che le stava leggendo, l'uomo prese ad incrementare la propria azione libidinosa, rendendola ulteriormente incisiva a verifica di quanto in fondo non fosse ritenuta molesta dalla bellissima preda che inerte si offriva a quel tocco senza opporre alcuna resistenza. volgendola ancor più verso di se, massaggiandole il seno, e strizzandole audacemente i capezzoli, la sentì vibrare a quelle estreme manomissioni, rompendo allora ogni indugio per andare repentinamente a porsi tra le cosce di lei sino a raggiungere una fessura ormai vulnerabile ad ogni possibile intemperanza. stimolandone la clitoride, certo più che mai di riuscire a farle perdere del tutto la ragione, proseguì l'esplorativo percorso incuneandosi tra quegli anfratti inumiditi di una fremente passione. G. lo lasciò fare, sicura che quando avrebbe messo a parte il proprio compagno di ciò che era avvenuto egli l'avrebbe apostrofata con gli epiteti che sapeva di meritarsi, tuttavia non impedì, al solerte torturatore, di poter perseguire l'intento che si era prefisso, abbandonandosi a lui, senza alcuna remora, alla ricerca di un convulso piacere che in fondo andava da tempo sperimentato.
to be continued
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9 anni fa
gloria1951,
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l'attesa
Nella sala d'attesa del centro estetico, dove abitualmente mi reco per mantenere tonificato il mio aspetto fisico, e per il quale, cedendo alle insistenze dell'amica che lo gestisce, mi sono anche prestata a fare da “testimonial”, sovente inganno il tempo, in attesa del mio turno, leggendo alcune riviste che di norma occupano l'interesse dell'emisfero femminile.
Tuttavia anche in questo luogo non è da escludere che durante tali frangenti possano emergere alcuni trasgressivi pensieri a volte capaci di generare audaci fantasie stimolate dal completo relax.
Ed allora anche un frivolo argomento, individuato tra quelle pagine, potrà dare l'abbrivio a reconditi pensieri che, accomunandosi poi con il trattamento epidermico al quale verrò sottoposta dalle abili mani del giovane massaggiatore al quale sovente vengo affidata, diverranno motivo per accrescere desideri proibiti.
Certa che la sua bravura derivi molto dal fatto di essere un non vedente, e del tutto ignaro, durante simili frangenti, di ciò che sarei forse anche disposta a concedere in un impeto di follia, mi massaggia integralmente procurandomi sensazioni al limite del consueto.
A volte immagino che attraverso quella sensibilità tattile di cui è dotato riesca realmente a focalizzare la propria attenzione su ogni singola parte del corpo a dispetto dell'impedimento di uno sguardo incapace di potergli fornire valutazioni cromatiche.
E' duranti tali sedute che immagino come l'esposizione della mia nudità assuma nella sua mente forme surrealmente eccitanti, obbligandolo a frenare moti altrimenti istintivi che potrebbero degenerare in condizioni diverse da quella in cui mi ritrovo.
Così, inoltrandomi nella onirica dimensione del pensiero, mentre unguenti profumati, scivolandomi lungo l'intera epidermide, inebriano nel contempo la mente, vengo proiettata oltre quelle pareti dove poter incontrare quello che in tali frangenti è mio stimolatore cerebrale, supplicandolo di massaggiarmi spregiudicatamente come vorrei.
Le sue dita finalmente potrebbero varcare una fessura indecentemente dischiusa oltre le accurate forme di un vello dorato, trovandola già umida di incontrollate passioni, andando a stimolare delicatamente una clitoride ormai turgida di desideri repressi.
Solo allora non potrei più trattenermi dalla voglia di andare alla spasmodica ricerca di un pene così talmente agognato dal guidarlo io stessa tra le mie cosce, accompagnandolo all'attraversamento assoluto della mia cavità vaginale oscenamente spalancata a riceverlo in profondità.
Incitandolo a sbattermi come merito sarei certa di arrivare subitaneamente all'orgasmo consapevole di dover poi lasciar giocare ancora il giovanissimo amante sino a quando a sua volta mi inonderà senza più alcuna remora.
Risvegliata dal torpore è arrivato nel frattempo il mio turno, mi spoglio di tutto senza alcuna inibizione apparente di fronte all'onirica fantasia alla quale mi sono appena arresa, sapendo che sino all'imposizione delle mani sul corpo sarò per lui solo come quel lontano pensiero.
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9 anni fa
gloria1951,
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flash back
Eccitante avvertire sulla nuda epidermide lo scorrere di anonimi sguardi posarsi la dove mani sconosciute vorrebbero saggiare le forme proibite andando alla scoperta di anfratti che in molti vorrebbero impunemente violare senza divieti, rendendo impagabile una tale esperienza.
Osservare con presuntuosa audacia la dimensione dell'obbiettivo quasi che fosse gigantesca protuberanza di un pene ansioso nel potersi incuneare con determinazione a sfogare istinti selvaggi, inondandomi di schiumose voglie a suggello di umorali passioni che non siano solo derivazione mentali di tributi sino a quell'istante repressi.
Contorcendomi con spudorata disponibilità, avvertendo fremente spargersi all'intorno l'adrenalina di spasmi crescenti, è sfilando uno ad uno con studiata lentezza gli ultimi lembi che ancora celano più intime essenze che offro, ad ignoti amanti e nella nudità più lasciva, l'opportunità di carpire segreti nei modi più insospettabili.
Difficile poi distogliere il mio stesso compagno dai morbosi pensieri che non inducano ad immaginare di innumerevoli amplessi consumati nella totalità più assoluta, a che il mio corpo ne possa aver recepito, con accondiscendente emozione, il susseguirsi di intrusive penetrazioni.
Solo le immagini limitano quanto avvenuto senza poter mai in alcun modo del tutto svelare ciò che si compie durante l'inusuale frangente a celebrazione della metamorfosi che mi pone ancor più simile ad una virtuale puttana.
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9 anni fa
gloria1951,
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seconda pelle
Solo in un luogo completamente deserto lo avrei assecondato nella maniera adeguata, quale condizione per vedermi indossare la pelliccia direttamente sulla nuda epidermide dopo essermi trovata tra le altre persone del tutto ignare della condizione in cui mi ero posta.
Del resto come non gratificarlo per il dono di un capo così eclatante se non accondiscendendo alla richiesta di beneficiare della visione di un corpo liberato in modo sommario da quell'involucro che mi faceva apparire così selvaggia dal rendermi ancor più animalescamente desiderabile.
E allora perché opporsi se avesse voluto poi anche sospingermi in un androne dove poter ultimare la propria conquista, consumando ciò che restava di una preda già doma nel concedere con remissiva compartecipazione quanto palesemente agognato.
Entrandomi nelle fibre cutanee, con l'ossessivo angosciante pensiero di quanti avessero potuto godere analogo privilegio, prese a percuotermi con morbosa efficacia, obbligandomi a confidare di malefatte follie delle quali in fondo era complice.
Eiaculando l'integrale passione, che all'unisono è capace di saper condurre all'orgasmo, apostrofandomi con gli epiteti che sapevo di meritare, venne implorandomi di non rinunciare mai a quel ruolo segreto capace di trasformarmi nella più insospettabile delle troie.
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9 anni fa
gloria1951,
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lupo di mare
Chi avrebbe mai potuto immaginare che quel vecchio pescatore, da astuto lupo di mare quale si dimostrò di essere, sarebbe riuscito la dove molti altri avevano dovuto arrendersi.Così, approfittando del fatto che eravamo rimasti noi due soli, a bordo dell’imbarcazione ormeggiata nella baia antistante la località in cui gli altri naviganti, compreso il mio compagno, si erano recati con il tender a riva per fare alcuni acquisti, egli non perse tempo nell’intraprendere una azione persuasiva volta a fare di me la sua ambita preda.Già in altre occasioni non aveva celato interesse nei mie confronti, sicuramente in ciò motivato anche dal fatto che sovente mi ero esposta ai raggi del sole in maniera che ben poco poteva lasciare all’immaginazione, e per nulla inibita dalla presenza di lui, non potendo certo immaginare che quella mia nudità potesse turbarlo più di tanto, già avvezzo, come ritenevo che fosse, a situazioni analoghe.Tuttavia, confessandomi esplicitamente che alla sola vista del mio corpo aveva difficoltà a trattenere le proprie pulsioni più lubriche, ed aggiungendo, senza alcun ritegno, di essere giunto a masturbarsi nella propria cabina immaginandosi di me, cogliendomi alla sprovvista si liberò dei pantaloni, incurante del tutto della propria senile nudità esposta con arrogante spudoratezza.Quell’azione così repentina sortì l’inusuale effetto di ipnotizzare le mie difese impedendomi di reagire con prontezza di fronte ad un simile atteggiamento.Quella mia titubanza venne interpretata come un segnale di assenso che gli permise allora di proseguire nell’azione intrapresa intimandomi di lasciar scivolare il pareo, che parzialmente ancora fungeva da esile riparo alla mia nuda epidermide, in modo che potesse accarezzare quel corpo che così tanto lo aveva fatto impazzire.Senza neppure comprendere meglio cosa mi sospinse ad assecondarne la presuntuosa richiesta, e non certo il timore di qualche gesto inconsulto se mai avessi deciso di contraddirlo, ma forse più per una sconsiderata volontà di trasgressiva follia, generata dalla calura estrema che aveva offuscato le mie normali facoltà intellettive, il baluardo a protezione della mia intimità volò via nello sferzante fruscio della brezza marina.Elargendo l’ambita esposizione ne avvertii la ruvidità delle mani callose che percorrendomi subito le forme epidermiche del corpo, e facendomi trasalire di inusuale quanto inaudita passione, mi resero ancora più duttile a quelle carezze che andavano facendosi sempre più efficacemente molto intime.Con altrettanta repentinità mi prese, trapassandomi senza alcun ulteriore ritegno con veemente energia, sfogando in me tutta la voglia accumulata e repressa durante quelle estenuanti giornate di navigazione, riempiendomi le viscere del suo orgasmo senile accompagnato dalla frenesia di una cosi facile quanto inimmaginabile conquista.Soltanto con il trascorre di ulteriori giornate passate nell’ozio più assoluto, ed in un momento in cui il mio compagno ed io ci ritrovammo a bordo assieme a colui che era stato il mio segreto amante, trovai il coraggio per confessare dell’accaduto, già ben consapevole delle morbose quanto perverse passioni che da sempre animavano le fantasie del mio stesso compagno.Incitata allora da lui stesso a ripetere quanto già era avvenuto, ed immortalata in quella ulteriore profanazione ad opera dell’anziano marinaio, mi abbandonai totalmente all’amplesso ormai coinvolta sempre di più in quel turbinoso confronto fattosi insospettabilmente molto appagante a dispetto di quanto avrebbero potuto mai sospettare tutti gli altri nostri ignari compagni di viaggio.
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5 anni fa
gloria1951,
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Ultima visita: 3 anni fa
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Dopo tanto
Era parecchio tempo che il mio profilo era fermo e dormiente. Poi per vicissitudini della vita mi trovo in questo bel loft dove vivo, e dopo un paio di sere dal suo completamento, con questo stile moderno ma caldo e avvolgente, davanti al camino, il suo calore ha acceso anche qualche cosa dentro di me, sono andato in cabina armadio, ho preso un paio di collant da quella borsa che non toccavo da molto, li ho indossati, e mi sono fatto una sega godendo come non mi succedeva da tempo.Appena finito ho aggiornato il profilo su SC.Sono passati mesi, ma un giorno ecco la coppia che cercavo, una conoscenza non troppo lunga via mail, poi l’invito a casa mia.Lui ha sempre espresso la sua vena cuck a tre, per gustarsi con orgoglio la moglie dopo con calma a casa, ricordando di cosa lei fosse capace. Già questa cosa mi eccita solo a pensarla, ma lui era comunque attirato dalle me foto con intimo, anche sse un po titubante.Lo ho rassicurato facendogli capire che non era un vincolo ma una cosa in più.A lei la cosa incuriosiva, infatti per loro richiesta sotto i jeans quando sono arrivati indossavo collant senza intimo, color carne, che mi hanno fatto avere il Cazzo duro tutto il tempo per il solo contatto con il naylon.Arrivano, in salotto 2 chiacchere, un po di vino, poi invito lei a vedere la camera.Anche lei sotto i vestiti aveva un reggicalze da urlo, e un corpetto trasparente da favola, iniziamo dimenticando di essere in 3, lei quando mi abbassa i jens, e inizia a leccarmi la cappella e le palle da sopra le calze, era più eccitata di me, me le bagna tutte di saliva, quando erano zuppe, avendoci strofinato sopra anche la sua figa che io avevo per bene fatto bagnare, le ho tolte e abbiamo scopato di brutto.Lei voleva prendermi con lo strapon, ma purtroppo per la foga non abbiamo fatto anche quello, ma quando pensavamo di aver finito e sia io che lui andiamo in bagno... lui si era nel frattempo semi spogliato e segato di gusto venendosi tra le mani.In bagno chiudo la porta, mi rimetto i collant, lui si siede sul WC, mi impugna il pacco umido, me li strappa e mi fa una sega purtroppo senza venire perchè ero venuto da poco.È stato molto bello, un legame a tre che mi è piaciuto. Ci ha fatto vivere un legame facendo sentire parte di loro.A.
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1 anno fa
AmandaTRV,
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Ultima visita: 11 mesi fa
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il primo incontro
Era molto che fantasticavo di incontrare un'altra coppia. L'idea di farci guardare e guardare i momenti di piacere, mi eccitava al solo pensiero. Ma la strada per arrivare a questo sogno è stata lunga e tortuosa, bisognava prima parlarne con lei, convincerla e poi trovare la coppia giusta, che avesse i nostri tempi e le nostre fantasie, senza voler arrivare al tutto e subito. Parlare con lei è stata la cosa meno difficile, seppure nella sua mente non ci sono fantasie di questo tipo, ha deciso di assecondare le mie pur con qualche paletto. Il difficile è stato trovare la coppia giusta. Dopo i soliti caffè e pizze presi con coppie che non corrispondevano esattamente a quello che cercavamo, e non mi riferisco alla bellezza esteriore, finalmente conosciamo una coppia che la pensava come noi. Per la prima volta ci siamo incontrati per un caffè, incontro durato un paio di ore, parlando del più e del meno ed anche di come avremmo inteso l'incontro. Ci siamo accordati per rivederci e siccome nessuna delle due coppie poteva ospitare, abbiamo concordato di vederci sul nostro camper, piccolo, ma accogliente. Ci siamo incontrati al Fidenza Village, per poi proseguire fino a Salsomaggiore Terme, dove abbiamo trascorso il pomeriggio passeggiando per il paese e poi mangiato una pizza. Si era creato una buona complicità, quindi tutti d'accordo, siamo andati in camper. Qui abbiamo cominciato a giocare con delle carte che noi avevamo portate, dove molto semplicemente ogni mano c'è un vincitore ed un perdente ed il perdente si toglie un vestito oltre a dover fare la penitenza scritta sulla carta. Il gioco di per se è stupido, ma ci è servito per rompere il ghiaccio e per essere la prima volta ci toglieva l'imbarazzo di restare nudi. Ciò avveniva tra sorrisi e spensieratezza e nemmeno ci si accorgeva di ritrovarsi tutti nudi. La serata scorreva liscia, senza problemi, ogni tanto come penitenza abbiamo perfino, e qui le coppie scambiste rideranno, dicevo abbiamo perfino osato scambiare dei palpeggiamenti a coppie invertite. Quando ci siamo resi conto che l'eccitazione era salita, abbiamo deciso di concludere la serata con le due ragazze, una di fianco all'altra che, succhiavano il c....zo, al rispettivo marito. E' stata una bella serata, certo per molte coppie può sembrare poco, per noi è stato invece molto bello, perchè molto eccitante e ci ha lasciato un bel ricordo dell'incontro.
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9 anni fa
coppiasoftys,
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Ultima visita: 8 anni fa
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Zingarelli e vecchietto.
di estate passo spesso giornate al sole di Capocotta, spiaggia trasgressiva di Roma, ricca di cazzi, e culi, come il mio.Prendo il sole armata solo di zatteroni e perizoma che mi lasciano completamento scoperto il sedere, giacche' si capisce che solo li' a prendere......altro, oltre il sole.Mi ero appena sdraiata quando mi si avvcirano due ragazzi molto giovani, zingari, riconoscibili dai tatuaggi e dal caratteristico odore della pelle, selvatico.Si sdraiano vicino a me e cominciano a toccarmi sulle tette.Li lascio fare poi metto le mie mani sui loro arnesi e mi accorgo che gia' sono gonfi, gli sfilo gli slip e continuo a massagggiarli, anzi, a segarli.Non hanno grosse dimensioni, ma non sono niente male..Uno dei due mi dice......ce lo fai un bocchino? Rispondo.....le vostre ragazze non ve li fanno? No, rispondono insieme.Va bene, rimediamo subito, termino.Mi alzo, mi sfilo il perizoma, mostro la mia micropasserina, il mio culo, maestoso nella sua interezza e mi piego, anzi, mi inginocchio tra di loro, sempre sdraiati.Alterno bocca e mani , per cui nessuno rimane fuori dal nostro gioco......Poi sono loro ad alzarsi in piedi ed avvicinare al massimo i loro cazzi per fare in modo che possa sbocchinarli insieme, cosa che faccio lentamente.Uno mi mette un dito nel culo, senza neppure insalivarlo:mi alzo a pecorina, ma ho capito che non vogliono incularmi.Infatti vengono uno dopo l'altro, innaffiandomi la faccia e le tette.Non mi pulisco, mi spalmo lo sperma della faccia sulle tette, loro, senza nemmeno ringraziarmi, vanno via, mentre solo ora mi accorgo di un vecchietto, avra' oltre 70 anni, che aveva assistito al tutto......Si tocca la patta e mi dice......sbocchini davvero bene, lo faresti anche a me?Ed io....perche' no? Gli tolgo gli shorts e mi accorgo del suo giocherello moscio.Non sapevo che accettavo il bocchino piu' lungo della mia vita.....si sdraia ed io comincio il mio lavoro di bocchinara.....Mi sembra di avere in bocca una caramella, talvolta una liquirizia, ha pochi peli e questo mi facilita il compito, ma non vuole saperne di crescere.....Mi aiuto con le mani......macche'.Poi gli dico......vuoi toccarmi il culo? E lui,mugulando comincia prima ad accarezzarlo poi si umetta un dito e me lo infila dentro.Il suo cazzo ne risente, mentre continuo a sbocchinarlo, comincia a prender forma dentro la mia bocca.Gli concedo di incularmi col dito, anzi,sempre col suo cazzo in bocca, assumo una posizione per lui piu' comoda.Continuo il mio lavoro con piu' foga, soffiando, aspirando, leccando e ciucciando cazzo e coglioni, finche', dopo 30 minuti dall'inizio, e miagolando come un gatto, finalmente mi viene in faccia.Me lo strofina e mi dice......che bocchinara che sei!Sono sposato, ma se non lo fossi, ti sposerei per farmi sbocchinare tutti i giorni.....Tornero' a trovarti, ed io salutandolo gli dico.......Si, ma la prossima volta dovrai pagarmi.Lui, andando via...Te lo meriti......
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7 anni fa
sloopy,
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Il vecchio garage e i primi passi dell’eros.
Quando mi capita di sentire odore di legno invecchiato e di terra umida, ripenso a quel garage vecchio che stava sottocasa, una rimessa di cicli e motocicli arrugginiti che oggi varrebbero una fortuna ma che allora nessuno sapeva come smaltire. Quei ricordi cominciano subito a procurarmi
piene emozioni. Ero nella fase in cui non sai ancora cosa sei, se ragazzo o ragazza, ti mancano tutti i segni della virilità e non compaiono quelli della femminilità. Benché avessi ampiamente superato l’età dell’innocenza e il foglio rosa in tasca, infatti avevo un’espressione efebica, un viso da fanciullo e una voce dolce, quasi bianca (al telefono mi scambiavano spesso per mia sorella), dei glutei tondi tondi e nessuna peluria sul corpo. C’era qualcosa dentro di me ancora non ben espresso nonostante una certa biologia dicesse che fossi un maschietto.
Nei pomeriggi dopo scuola, era bello giocare con Lupo, il mio meticcio di piccola taglia, a guardie e ladri: gli mancava solo il collare con la stella di sceriffo, perché sapeva scovarmi in ogni nascondiglio. La sua simpatia attirava spesso da me Mauro, un coetaneo pluribocciato di grande sensibilità e gioiosità. Tra me e lui, dirimpettai, si era instaurata un’amicizia più che da vicini di casa, l’uno attendeva l’altro per scendere in giardino a giocare ma all’apparire di Lupo Mauro scendeva per primo. Non avevo mai considerato certe sue battute un po’ brusche e mai visto di buon occhio quando sfogliava di là della rete i fumetti per adulti del fratello.
Un giorno ne portò uno, si chiamava “Bonnie” molto noto a quell’epoca, ma in circolazione solo in una certa fascia d’età. Lo portò per sfogliarlo con me e forse per vedere le mie reazioni. Non ero nuovo, a dire il vero, a quel genere di immagini, me ne erano già capitate in compagnia di altri amici; così quando capii che avremmo visto insieme un fumetto per adulti sentii un brivido e una sensazione di calore insieme fra il plesso solare e il sesso.
Gettammo una bella palla di pezza a Lupo ed entrammo in quel garage da una finestra coi vetri rotti sempre mezza aperta. All’interno quell’odore ristagnante di vecchiume e muffa a così poca distanza olfattiva dall’odore di sesso sembrava ideale per condividere il proibito.
Le prime pagine di “Bonnie” introducevano al dialogo sul piacere che non ha età perché conforme all’essere umano dalla notte dei tempi: la splendida fuorilegge bionda stava corrompendo un secondino del carcere femminile con la complicità di un’altra detenuta che la stava masturbando.
Le scene successive, mostravano lingue di saliva scendere dagli angoli della sua bocca e fiotti di umori, stillati oltre le sue intime labbra, catturati dal palmo della mano dell’altra. Mi sentivo sempre più Bonnie, volevo essere sempre più lei, in quella e in altre scene, dove veniva costretta a spogliarsi davanti a secondini di entrambi i sessi che se la godevano di brutto.
“ Facciamo come loro?” disse a un tratto Mauro “ tu fai Bonnie io le guardie” e mi spinse contro una madia sghemba che mi fece inarcare la schiena costringendomi ad appoggiarmi estendendo all’indietro le braccia. Mi sentii vinto da quella forza piacevole a cui mi arresi immaginandomi nella stessa situazione di Bonnie. Mauro, evidentemente già esperto, lo capì e senza chiedermi nulla mi infilò una mano nelle mutandine lasciandola scivolare fino sotto le palle. Ebbi un sussulto e per un automatismo reagii : “ No, No, No, lasciami stare, non voglio” ero già pienamente nella fiction con la sola differenza che stavo vivendo realmente quell’incanto e lo desideravo.
Cominciammo allora il gioco della ragazza rapita e del rapitore ( io ero la ragazza) al quale non poter di no e al quale doversi abbandonare volenti o nolenti.
Furbo come una volpe Mauro si fermò subito dopo per vedere le mie reazioni al che io lo implorai di lasciarmi andare “ No no lasciami, non voglio ho paura, non mi toccare” ma stavo fingendo, perché il mio cazzo era già diventato duro e bagnato in punta.
Mi slacciò i pantaloni e me li abbassò accarezzandomi i glutei. Subito con fare manesco com’era sua abitudine mi fece girare e mi buttò a pancia in giù sul piano di una tavolozza li accanto cominciando a palparmi le palle e a scapellarmi delicatamente. Ero stordito ma continuavo a giocare alla finzione del rapimento. Ora avevo il cazzo completamente scappellato e duro, rosso in punta e odoroso di piacere; lui si abbassò e cominciò col leccarmi le palle, facendomi provare note di contorta eccitazione, non prevista, non conosciuta e fortemente immorale.
Me le leccò me le mangiò mentre con la mano cominciava lentamente a masturbarmi. Godevo ma volevo recitare ancora la scena stabilita “ siii toccami, mi fa impazzire, noo smetti, non farlo, non voglio”: cos’ero, dov’ero, non lo so, non tornava più nulla.
Sentii le sue labbra vicine a baciarmi da sotto, da dietro e poi un movimento dolce e sporcaccione insieme, sulla rosellina del mio buchino, della sua lingua. Mi lasciai fare per una buona mezz’ora chiamando aiuto, per finta naturalmente, supplicando di lasciarmi “libera”, sempre più fingendo.
Ero fradicio, lavato dalla sua saliva in ogni poro della pelle e il mio buchino era così umettato da
essere ancora più invitante. Un avvampo senza eiaculazione e poco dopo un fiotto di cremina bianca, e poi un altro e un altro ancora, potenti, mi portarono a mugulare come una femmina in calore andando a colare sulle gambe del tavolo. Non ebbi nessuna voglia di ricompormi di smettere di tornare ad essere “ a posto” e in regola con la morale, e rimasi lì mezzo nudo a godere della lingua di Mauro che giocava col forellino in punta leccando e poi lasciando il filetto lattiginoso di quel primo passo verso l’eros.
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8 anni fa
niketta,
52
Ultima visita: 8 anni fa
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In vespa col nonno
Finalmente anche gli esami di maturità erano alle spalle e Luca poteva finalmente godersi un po' di riposo estivo prima di iscriversi all'università. Stava riposando sul letto sfogliando fumetti hentai sul lettore ebook quando fu distratto da dei rumori che venivano dal garage dietro casa. Colpi di martello. Nascose il lettore sotto il cuscino e scese per vedere cosa stava succedendo.« Hei nonno che stai facendo? »« Ciao Luca, sto costruendo un armadietto per i miei attrezzi, ti va di darmi una mano? »« Volentieri, dimmi cosa devo fare »« Prendimi le viti che sono nella cassetta »« Nonno qui ce ne sono solo due»« Soltanto? Fammi un favore, prendi la vespa e vai giù in paese, la ferramenta sarà ancora aperta»« Nonno lo sai che di queste cose non capisco nulla, vieni anche tu tanto facciamo presto»« E va bene ma vai piano che io sono vecchio»A bordo della vespa Luca e il nonno si dirigono verso il paese, qualche chilometro più a valle. Durante la discesa Luca sentiva l'inguine del nonno premere sui suoi short aderenti. Cercava di lasciare spazio sufficente ma il sedile scivoloso faceva sì che il contatto fosse molto intenso. Le cosce allargate del nonno dietro di lui accoglievano i suoi glutei tondi e quasi femminili e quella situazione lo eccitava.« Nonno adesso tieniti che c'è il pezzo con le curve»Le braccia lo strinsero alla'altezza della pancia mentre sentiva crescere l'erezione del nonno alle sue spalle.Arrivati davanti al negozio Luca fermò la vespa e disse al nonno di scendere.« Luca tu intanto entra che io arrivo subito» disse il nonno mentre si teneva una mano davanti al pacco per coprire il gonfiore.Guardandolo Luca si sentì compiaciuto e cominciò a pensare ad uno scherzo da fare al nonno durante il viaggio di ritorno.Mise il sacchetto con le viti nel portaoggetti e ripartì verso casa.Stavolta con la strada in salita era lui a scivolare indietro contro le cosce del nonno. Quando sentì che cominciava ad allargarle perchè voleva avere il massimo contatto sol suo culo decise che era il momento di agire e cominciò a dare dei piccoli colpetti al freno.« Nonno misà che sta finendo la miscela» disse mentre ad ogni colpo si appoggiava con forza a quel pacco sempre più duro. Poi all'improvviso spense il motore. « Ecco, adesso è davvero finita, per fortuna la salita è finita ma manca ancora un bel pò per arrivare a casa, dobbiamo proseguire a spinta, ma devi aiutarmi che da solo non ce la faccio» « Dimmi cosa devo fare»« Dobbiamo essere coordinati, prima con una gamba e poi con l'altra ok? Dai iniziamo con la destra, poi sinistra, destra... ok abbiamo preso il ritmo. Così con calma tra una ventina di minuti saremo casa»Ad ogni passo il culo di Luca spingeva e strusciava sul pacco del nonno che ormai era diventato durissimo.« Nonno ce la fai?»« Si Luca, andiamo così, abbiamo preso un bel ritmo.»Erano quasi arrivati e per dare le ultime spinte a Luca scappò una rumorosa scoreggia. La forte vibrazione sul pacco del nonno già da un po' al limite fu la goccia che fece traboccare il vaso. Appena fermata la vespa in cortile vide suo nonno scendere con una vistosa macchia umidiccia davanti ai pantaloni. Poi lo guardò con un sorriso malizioso e disse. « Nonno, se ti capiterà ancora di dover andare in paese dimmelo pure che ti accompagno io in vespa» Poi sì allontanò sculettando dolcemente con gli short bagnati che accentuavano la forma del suo sedere da femminuccia.
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4 anni fa
brunatrav,
42
Ultima visita: 1 mese fa
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prendere il sole....
Settimana scorsa come ogni domenica mi preparo per la mia mezzo giornata di sole in pace e tranquillità depilazione intima gambe scelgo che perizoma mettere anche il sex toy (bisogna sempre averne uno dietro).Una volta finiti i preparativi mi vesto jeans maglietta esco e vado a prendere la macchina, mi diigo al mio solito posticino vicino a casa 3 / 4 km parcheggio scendo faccio il sottopasso e poi salgo su per gli scogli cerco un posticino tranquillo dove poter essere sdraiata comodamente, una volta trovato mi siedo e mi inizio a spogliare per ora sono ancora sola ma sono anche le 10 di solito arriva gente piu tardi. Una volta tolta i vestiti rimango in perizoma nero tipo “farfalla” con un po di retina davanti che si intravedeva il mio pisello mi metto la crema solare per evitare scottature cosi mi sdraio sull'asciugamano e mi rilasso un po. Dopo un paio di minuti vedo in lontananza una persona pensando che era anche lui per la stessa cosa “sole” cosi per essere piu provocante di quando potevo essere decido di usare il sex toy cosi chiunque passava poteva notarlo prendo un po di saliva mi bagno il buchino prendo il “butt plug” in acciaio largo 4,5 cm senza farmi notare piu di tanto scosto il perizoma lo punto e piano piano mi ci siedo sopra e con una spinta lo faccio sparire e rimane in vista il brillantino viola fuori. La persona che ho visto in lontananza sta passeggiando verso di me ma io continuo a far finta di nulla dormire o guardare il cellulare, noto che ogni tanto si ferma si guarda in torno e continua a camminare sempre verso di me, io continuo a far i fatti miei. Noto che e quasi dietro di me si sofferma a guardare il mio lato b e con gesto (l'ho fatto apposta ma ti faccio credere che non e vero) gli cade l'asciugamano che ha in spalla sulle mie gambe con modo di far gentile mi chiede immediatamente scusa dicendo che era il vento gli rispondo ci mancherebbe figurarti lo vedo e mi rimetto a testa in giu sul cuscino sento che e vicino a me si siede sullo scoglio vicino al mio mi inizia ad accarezzare le gambe molto lentamente mi provoca dei brividi su tutto il corpo sembrano mani di un massaggiatore pulite senza un callo o grezze sa dove toccarmi man mano sale con le mani io continuo a far finta di nulla alterno tra cellulare e riposarmi sento che mi massaggia i glutei mi allarga le natiche nota ovviamente il mio giochino che e dentro non dice nulla continua a far quello che sta facendo mi massaggia accarezza mi dice se ho freddo (forse vedendo tutti quei brividi) gli rispondo di no che era lui a provocarmi questi brividi mi prende il perizoma me lo vuole sfilare lo aiuto inarcando il la schiena rimango nuda con il butt plug dentro mi allarga le gambe prende il mio cazzo lo mette sotto che lui da dietro vede culo palle e cazzo mi accarezza e massaggia al punto che mi provoca una erezione con una mano mi allarga una chiappa e con l'altra molto delicatamente mi prende il sex toy lo sfila piano piano che manco me ne accorgo. Dall'altra parte noto che sale altra gente ma a me non da fastidio ragiono molto (se ti piace guarda se non ti piace girati), una volta tolto il sex toy ho il buco un po largo tenendo un plug di 4,5 cm e normale, si tuffa con la faccia mi lecca prima in mezzo sotto sopra al buco poi dentro e fuori inarcola schiena per mi piace come lo fa mentre lecca fa entrare un suo dito lo fa sparire sento le sue nocche lo tiene dentro non stantuffa ma lo muove come se dentro ci fosse la rotellina del mouse io per non dargli corda da (stronza) continuo a far i farti miei tra l'altro ricevo una telefonata mentre lui e impegnato dietro. I curiosi si fanno sotto hanno il cazzo in mano ma rimango ferma a ricevere le attenzioni mi continua a muover il suo dito dentro e leccare per un attimo lo tira fuori ne punta due molto dolcemente le fa entrare le ricevo tutte fino in fondo le muove sempre e lecca da farmi impazzire fino a farmi uscire il liquido preiaculatorio spostando la testa scorgo che ha il cazzo fuori duro sembra bello tutto depilato come piace a me mi giro a guardare il mare lui si alza si mette sopra di me appoggia il suo cazzo sul mio buco ma ci son le sue dita dentro ma lo lascio fare man mano leva le dita e spinge il suo cazzo dentro ora inzia a far su e giu ci son tutti gl'altri che guardano si stanno masturbando nel veder come mi sta facendo il culo per rendere il gioco piu bello mi allargo le chiappe e poco dopo mi metto a pecora sento le sue palle attaccate al mio culo mi sta martellando in modo dolce da non farmi male ormai dal mio cazzo un continuo uscir di liquido pre spermale a un certo punto si ferma leva il suo cazzo metto il dito mi dice di far la brava che mi piacerà appoggia la punta del suo cazzo spinge fa un po male ma resisto anche lui mi chiede ti tener duro cosi stringo i denti sento che esclama ecco brava cosi ohhhhhh aveva messo il suo cazzo piu un dito dentro il mio culo ha iniziato a far su e giu piano per abituarmi poi sempre piu veloce e sempre piu lunghe dentro e fuori dentro e fuori in meno di 10 minuti mi ha portato all'orgasmo senza sfiorarmi il cazzo ho goduto senza essere toccata o masturbata lui esclama con un tono di dispiacere “nooooo non devi godere le tue contrazioni mi portano anche a me all'orgasmo” cosi una decina di colpi sfilail cazzo ma lascia il suo dito dentro mi sborra sulle chiappe sfinito anche lui e da quelli che ci guardavano parte un applauso di compiacimento sorrido mi sdraio lui prende il sex toy me lo rimette piano lo tengo dentro che un piacere ha delle salviette con se mi pulisce dal suo sperma mi ringrazi e sorridendo gli dico PREGO e se ne va via lasciandomi li continuando a prendere il sole.
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1
10 mesi fa
cerialebsx,
32
Ultima visita: 10 mesi fa