Notte di fame.
Fame di carezze, di baci umidi, di mani che raccontano.
Fame di desiderio, scritto nel sudore di un corpo accaldato,
fame di spasimi, dell'anima, del cuore.
Fame di voglia celata in un respiro corto.
Fame,
fame e ricordi,
ricordi di ciò che è stato e mai più sarà.
In questa notte con poche stelle
e un inverno che fatica ad addormentarsi,
appoggio sogni e desideri tra le mani di chi,
con struggente delicatezza, vorrà raccoglierli.
grazie dell occasione Isabel
[b]passi dalla corporietà[/b] di mani che raccontano altri corpi qui non presenti, al sudore dell azione probabilmente amorosa, azione sussultoria nell anima verso il cuore e [b]ancora corpo[/b] nell affanno/ansia della fine dell amplesso;