welikesex
, 26/34 y.o.
Couple
Milan, Italy
Last visit: 7 years ago
- 7 years ago The only thing you need for a well done blowjob is just cooperation Ci ho pensato un sacco di volte.. Abbracciarti, sentirti. Rotolarci, annusarci e mangiarci. Perché solo questo volevo fare con te. Anche se non significava non farti approfittare di me oltre ogni buon senso e decenza, in ogni modo ed in ogni posto, tutta la notte e tutte le volte che volevi. Correrti incontro per abbracciarti, saltarti al collo come una bambina e, mentre salto, cingerti i fianchi con le mie gambe e ricoprirti la faccia di baci, schioccarteli senza sosta sulle guance, sulle labbra, sulle palpebre, sul naso, fino a soffocarti quasi e farti ridere come un matto... E mentre ti stavo ancora addosso potevo sentire il tuo odore, annusare l'umore sul collo, dietro le orecchie e cercare il tuo alito caldo che sa di te, prima di metterti la lingua in bocca. Finalmente: le lingue attorcigliate, morbide e voraci, ogni difesa abbandonata per ascoltare solo l'impazienza dei nostri corpi. Animali. Desiderio fortissimo, dolcissimo e naturale.. "Vuoi parlare prima, oppure..??". Ed io: "Oppure." Oppure. Allora ti ho tolto la maglietta e sbottonato i pantaloni, lasciandomi a mia volta spogliare lentamente, a seno scoperto, mentre la mia mano andava sicura sulla patta dei pantaloni. Oh sì.. quanto l'ho desiderato, e adesso posso sentirlo tra le mani, la consistenza, il gonfiarsi sotto gli slip, fino ad aggirarli e toccarti, prendere l'asta in mano, tra le mie dita sottili e tirarlo fuori, così piano, mentre ogni tanto alzo lo sguardo per incrociare i tuoi occhi e farmi guardare. Inebriata. Sì, sono così: il cazzo mi confonde solo ad averlo in mano, a respirarne l'odore, saggiare la delicatezza della pelle e immaginare tutto quello che ci farò palpitante... guarda che occhi da discolaccia che ho adesso mentre sorrido! E poi prenderti le mani, belle, forti che hai e succhiarti le dita ad una ad una per bagnarle di saliva, finché le ho portate tra le mie cosce. Per farmi toccare, per farti prendere il clitoride tra i polpastrelli e farmi bagnare. Cosa è successo poi non lo so, ci sono mille storie possibili.. seminudi e così vicini. Potevo chiederti e potevi avere voglia di farmi godere così, ancora vestiti, in piedi, mentre con una mano mi masturbavi la fica, con l'altra mi mettevi due dita nel culo e mi sussurravi porcherie all'orecchio. A gambe larghe. Avrei bagnato gli slip e il mio piacere sarebbe colato giù, dall'interno coscia fino all'incavo del ginocchio. Ma poi mi fai inginocchiare.. lo sai che è quello che voglio. E ti siedi, facendolo sbucare per bene dalla patta dei pantaloni aperta ed ancora su. Ansimo. Un attimo. Uno sguardo.. i miei occhi eccitati.. mi avvicino carponi. "No, non ancora. Te lo devi meritare" mi dici. Ed io abbasso gli occhi, perchè non si sostiene il tuo sguardo e si.. " si lo giuro sarò brava". "Leccati le dita" (lo sai che sono bagnata) "si, così" . Ed io già pregusto il tuo sapore. E le dita sono diventate due, tre, quattro, tutta la mano.. nella mia bocca ( mi guardi) ad allargare la mia voglia, mentre con l'altra mano corro tra le cosce.. Ma tu mi fermi. Ti sei alzato adesso, e prendi il mio giocattolo per questa sera, mentre io sono ancora li a quattro zampe. E' morbido, ancora freddo quando me lo fai leccare.. trasparente, come piace a te. Si, ti piacciono così perchè poi quando li usi su di me puoi vederci dentro.. il buco nero, profondo abisso dove voglio perdermi e farti annegare. "Si, brava, lecca, lecca, così.. bene. Adesso vediamo se questo bel culo se lo merita". E così dicendo me lo hai tolto dalla bocca e lo stai spingendo tra le natiche. Un po' di più.. piano.. io mi rilasso.. "Ecco: tutto dentro. Brava"; la tua voce arriva da lontano...: sono già altrove e gocciolo sul pavimento. E poi dopo così, piena, già morbida, in trance, ci siamo spogliati e te l'ho preso in bocca. Lo sai che è la cosa che mi piace di più. Lo so che ti fa impazzire. Ma a me piace per me.. e non c'è calcolo o obbedienza, solo piacere. L'ho leccato tutto per bene, dalle palle al glande, ti lecco anche il buco del culo e poi, finalmente, ho dischiuso le labbra.. Entra. Buono. Fantastico sentirlo scivolare tra le labbra, prenderlo lentamente nella bocca umida a poco a poco, fino a giù. E sentirlo pompare, gonfiare e indurirsi sempre più, mentre con la lingua continuo a lappare e con le labbra a suggere e succhiare. Puoi vedermi così? Te lo chiedo perché adesso siamo sul letto e tu, sdraiato, sei bellissimo; ed io assorta, ogni tanto alzo gli occhi per farmi guardare..vuoi che mi leghi i capelli? Certo che lo faccio, così puoi guardare la forma delle labbra che si allungano mentre il viso si scava, le guance che si gonfiano quando lo spingo di lato e gli occhi grandi e lucidi.. No, non venire, ti prego aspetta. Non ancora, non adesso. Ne voglio di più, ho appena iniziato..Lo so che hai voglia, lo so che volevi quasi toccarti prima, ma io ti ho chiesto di tenerlo, di averlo tutto io... e adesso ne sei pieno. Mi hai messo le mani sulla testa, "Si brava, così, più giù, prendilo tutto.. troia." ma non sai che non posso sentirti: sento solo i sussulti del corpo e i nostri ritmi che si accordano. E il tuo sesso è il mio mantra: bagnato di saliva e ficcato in gola... E poi invece lo lascio un attimo, ti guardo e ti sorrido. Mi giro e mi metto accanto a te, dandoti la schiena, sempre a carponi. Sono al tuo fianco, sedere in aria a 10 cm da te e puoi ancora vedermi la bocca e adesso guardare anche la passera e il plug che apre il mio bel buchetto tra le chiappe ( .. quanto sono bagnata?) Ecco, così la forma del cazzo si accomoda meglio nella curva naturale della bocca e della gola.. Messa così basta poco, basta che sia bagnato bene ed io abbastanza fuori di me da poterlo prendere tutto. TUTTO, giuro. Come nessuna mai. Devo solo farmi accompagnare dalle tue mani, e, quando sembra che sia già tutto in fondo, dondolare un po' la testa avanti ed indietro, perché passi la glottide. Succede. ... ma tu lo sai già. E puoi tenermi ferma così il tempo che vuoi, 5, 10 secondi.. "Uuuunooo, duuueeeee, treeee..", e posso sentirlo oltre le tonsille, battermi sul collo quasi all'altezza delle clavicole. "Quaattrooo, ciiiiinqueeee...", lo fai apposta, stronzo. "Seeeiiii, Seeetteee...", e sento le lacrime uscirmi. "Oooottoooo, nooooveeee..", mi piace questo gioco. Non arriverò mai più avanti, perchè tu dilati il tempo, i secondi ed il tuo contare. Perché godi nel sentirmi e vedermi sussultare la pancia e nel vedere gli occhi che si fanno liquidi ed io, ed io.. mi bagno di piacere... "Dieci". E di colpo non ce la faccio più - riprendere a respirare, sputarlo fuori, tossire, lasciarci litri di saliva. Ma poi penso solo che bello, che buono...e di nuovo scendo sull'asta, oramai dura come il marmo e grande, grande, grande. Mi hai preso la testa, i capelli tra le mai a coda di cavallo e dolcemente mi guidi in su ed in giù e mi guardi; e la mia gola cede finalmente insieme a tutto il mio corpo, e TU LO SENTI il momento in cui cede del tutto. Sei lì.. "Oh mio dio, oh mio dio.., brava, brava... che zoccola che sei.. ti piace, vero?" sei pronto ad esplodere e lo sento. Ma non così. Così me lo schizzi direttamente nello stomaco, ed io invece voglio sentire il sapore del tuo sperma. Lo voglio gustare come un brandy che mi rimescolo in bocca. Te l'ho detto. E allora, anche se non saprei dire come riesco a farlo, perché adesso non riconosco più l'alto dal basso, ma è il tuo sesso che mi parla insieme al tuo respiro che si fa più affannoso, i tuoi ansimi più veloci, ed il tuo farfugliare sconclusionato.. allora risalgo con la bocca, mi giro a guardarti e, di nuovo accovacciata tra le tue gambe, comincio a lapparlo ed a succhiarlo tutto, piano, e poi forte, e poi fortissimo dalla metà in su, mentre lo stringo con tutte e due le mani e agito la lingua tutta attorno alla cappella che ho in bocca (adesso si che è duro come piace a me... mmmhhh). Hai presente succhiare? Gustare? Aspirare? hai presente l'umido e l'aderente di una ventosa? Non c'è aria tra il tuo sesso e la mia bocca, in nessun punto. Calza come un guanto. E' il posto più umido e accogliente in cui sei mai stato.. e succhio. Ah! Che delizia. E poi.. tu contrai gli addominali, tendi i muscoli, inarchi impercettibilmente le reni ed arriva. Ed io impazzisco. Come una pazza drogata. Invasata. Ringrazio il cielo di avermi fatto così e di lasciarmi aprire da te. Sono folle.. la vedi la luce che ho negli occhi? Si, amore mio, si, si. SI. Lo sento tremare, sta per schizzare.... che bello che bello, arriva... Arriva nella mia bocca, mi cola sulle labbra... e arriva a fiotti, tutto, denso, caldo, buono e lattiginoso, siii... Mmmhhh, pieno, saporito, tanto e delizioso.. il tuo sperma. Miele e latte degli dei per i miei sensi. Nettare di energia che fluisce a onde a riempirmi la bocca. Dio, come godo, siiiiiiiiiiiiiii, sto godendo.. a bocca piena.. oooohhhh. E posso sentire il calore del piacere esplodere e invadermi dallo stomaco fino alle tempie e la mia bocca aprirsi di più ancora.. lo vedi l'orgasmo (il mio..)? come posso spiegare questa meraviglia? Ma tu non sei con me... e stai gridando. Lo amo il regalo del tuo sesso... Io lo bevo tutto. Non smetto un secondo di succhiare... solo faccio più piano, per assecondare le sue scosse e le spinte.. Guardami, non ne lascio neanche una goccia, ti pulisco per bene, che buono, che buono, che buono.. mmmhhhhhhh sì, sì.....................e continuo a goderne. Dammene ancora. .... Adesso sì, che sono felice. E sono stanca morta. I battiti del cuore si sono calmati per entrambi. Mi sdraio accanto a te, in silenzio. No, non dire niente, non c'è davvero bisogno di dire proprio niente. Cooperation. Or momentum. Nothing else. 4678 5 14 years ago
- 7 years ago Schiuma e rasoio Era un pomeriggio estivo. Di quelli caldi e afosi in cui ognuno cerca un riparo all'arsura. Di quelli lenti sospesi in cui tutti vanno a riposare all'ombra dopo pranzo. Così era infatti il campeggio: silenzioso e immobile. Sarà per questo che li ho guardati. Erano accanto ad un albero. Lui seduto su uno sgabello, lei gli girava intorno in piedi. Così vicino che lui poteva annusare il suo fiato. Così vicino da poterci quasi appoggiare il naso. E vedere la traccia di ogni goccia di sudore scivolare nell'incavo tra i seni fino al margine del suo due pezzi. Lei aveva in mano una lametta e una bomboletta di schiuma da barba. Tutto si svolgeva lentamente con pazienza: l'agitava un po', poi premeva e, facendo i ghirigori col gomito, quasi a voler canzonare quel momento, gli ricopriva un porzione del capo di schiuma. Posava la bomboletta e con lo sguardo concentrato e attento cominciava a raderlo. E quel movimento era insieme morbido e carico. Potevi sentirne l'energia: era come sospeso nell'attesa, in cerca di qualcosa di più. Erano l'intenzione degli occhi, la fermezza e dolcezza- insieme- della mano e la tensione che c'era nel suo braccio ogni volta, a fare un buon lavoro: e la testa di lui era finalmente liscia in quel tratto. E poi continuava la sua carezza, come una danza, di nuovo un po' più in la, con la traccia di schiuma e la lametta. Ancora una volta. Il primo tocco. Era quello che teneva sospeso il fiato ad entrambi, per lui il tocco del metallo della lama, supplizio atteso e desiderato anche se il suo corpo era morbido rilassato.. per lei la paura ed il piacere di sentire la giusta pressione sotto le sue mani. Ed io immobile seguivo l'arco della sua schiena, teso a ondeggiare nel momento decisivo, e potevo vedere la sua la mano che scorreva, piano, piano, poi più veloce, facendo una leggera curva e sentire nei tendini la pressione leggera e poi decisa, un po' di più, più forte, più forte.. ogni volta, tante volte, tutte le volte. Fino a quando non staccava la lametta piegandola di traverso ed allontanandola quasi di scatto dal retro del capo in un movimento sempre più preciso man mano che prendeva confidenza. Era allora che potevi vedere la luce negli occhi: un misto di contentezza, dolcezza e finalmente eccitata soddisfazione, l'attenzione dello sguardo sospeso in ogni cm di pelle nuda; e potevi leggere la stanchezza di tanta intensità nei suoi gesti: lei allora prendeva la spugna dentro il secchio e sciacquava, e lo scroscio sembra interrompere quella bolla di sapone e riportare alla realtà di un pomeriggio afoso in cui una ragazza rade il suo compagno. E d'improvviso tiravo il fiato ed il cuore riprendeva il suo battito normale, finché la mollezza della spugna si trasformava in un nuova carezza carica di attenzione.. Ed ogni volta mi chiedevo quando sarebbe arrivata. Cosa, quando l'avrebbe visto tutto lucente, liscio e terso. E mi sono chiesta se anche lui sentisse. E mi sono chiesta quando sarebbe arrivato. Ma sono andata via; non si può guardare così impunemente e indecentemente...Solo che adesso ogni testa pelata o rasata che vedo mi porta a quel pomeriggio ed alla voglia di leccarla. Ecco, si, come nascono le fantasie. 4715 4 14 years ago