Lele e Nana
, 29/35 y.o.
Couple
Milan, Italy
Last visit: 7 years ago
- 7 years ago Milano Parma... poco più di un'ora Certo che un altro viaggio Milano Parma per giunta per lavoro senza neppure avere il tempo di assaggiare il mitico prosciutto. Tutto questo penso di lunedì mattina mentre mi alzo e vado meccanicamente in bagno e sotto la doccia e poi la colazione, i denti i vestiti. Appunto i vestiti…, che fastidio, dall’alto dei miei 25 anni non ho mai sopportato i vestiti, il freddo e il bieco comune senso del pudore mi spingono a piegare le mie voglie, le mie esigenze. Porto spesso la minigonna, mi piace essere ad un passo dal mostrare il sesso in pubblico, la gonna deve essere sufficientemente lunga dall’evitare il contatto con il putridume del mondo e specialmente dei sedili delle ferrovie questo mattino. Il caldo fresco di primavera si è già trasformato nel calore afoso estivo. Non sono nemmeno le nove mentre salgo sul treno, prima classe urla il mio biglietto dall’angolo in alto del pezzo di carta, posto prenotato e con mio compiacimento carrozze a scompartimenti. Sono sola e già viaggio da quasi un’ora, appena passata Piacenza e si è seduta proprio di fronte a me un’altra donna, molto casta e sostenuta, la peggior specie dell’essere umano rattristato, pensavo. Ecco che mi rivolge uno sguardo per niente scandalizzato dal mio abbigliamento che se pur serio (sono in viaggio di lavoro), non è certo casta diva come quello da lei ostentato. é un po’ insistente nel guardarmi, quasi mi voglia togliere quel poco di vestiti che mi rimangono addosso: io se prima mi sono sentita a disagio comincio a dimenticarmi del mondo che mi sta attorno, del suono del treno, dell’odore di quella massa in movimento. Mi sento ora sola con questa perfetta sconosciuta e il modo fatto di puzze e colori intorno è, adesso, bianco offuscato dalla luce. Il suo sguardo è diventato denso di tatto proprio come una mano che mi accarezza il corpo, si infila sotto la giacca e la maglietta, sotto questa gonna per non trovar altre barricate fuorché quei pochi peli che non ho avuto il tempo di rasare. No con una donna no! Non avrei mai immaginato che le mani di una donna possono essere tanto morbide da sembrare spugne di mare calde e profumate come ad occhi chiusi durante una doccia ci sfiora, ci tocca. Persistente precorre la mia pelle, penetra la mia gonna, prepotente con la dolcezza propria della femmina, si poggia sulla vulva, sul punto centrale, limitandosi a massaggiare. Lei, femmina, sa bene che infilarsi troppo presto dentro me avrebbe irritato il mio essere, sa bene che prima, proprio come un motore diesel, noi donne abbiamo bisogno di essere riscaldate per rendere al massimo. Dopo il massaggio c’è quello che ormai bramavo con tutta me, sono io a condurre ora: la prendo, mischio i miei umori ai suoi, la vedo mentre silenziosa socchiude la bocca solo un gemito sento, lo stesso mio esce a farle eco. Il mio sguardo è rapito da qualcosa, qualcuno al di fuori del nostro scompartimento, ci sta osservando, le sue mani sono nascoste sotto la cintura dei suoi pantaloni, è il controllore che si gode lo spettacolo. La mia eccitazione ormai non ha più limite. Sento l’orgasmo raggiungermi, avvolgermi le membra, il sesso….. Biglietti, prego! Il controllore irrompe, il bianco svanisce…. Uffa! solo un sogno! P.S. é stato il mio primo racconto erotico scritto per un concorso e si è piazzato in ottima posizione. ciao 8130 0 15 years ago