irene_alberto
, 66/66 y.o.
Couple
Monza and Brianza, Italy
Last visit: 3 years ago
- 3 years ago GHOST Il viaggio era stato lunghissimo e molto faticoso ma Claudia e Roberto erano molto soddisfatti anche se stanchissimi, il b&b che avevano prenotato era proprio sul mare, fuori dalla porta dell’appartamento c’era degli scogli levigati ed a 5 metri distanza arrivava l’acqua. Avevano svuotato valigie e sistemato vestiti e dopo cena avevano fatto passeggiata lungo il borgo sul mare molto caratteristico, era una calda sera di settembre, Roberto durante la passeggiata aveva più volte invitato Claudia a fermarsi per baciarla ma quando le sue carezze diventavano più spinte fino a raggiungere il suo sesso lei lo bloccava, era troppo stanca, anche lui lo era e dopo un paio di volte aveva desistito ed erano rientrati a casa ed appena a letto si erano subito addormentati. Il mattino dopo Claudia si era svegliata quando aveva sentito qualcosa di duro appoggiato alle sue chiappe, sicuramente Roberto, appena sveglio, aveva voglia di far l’amore, lei ancora nel dormiveglia aveva assunto la posizione fetale in modo di facilitare Roberto a penetrarla. Sentiva il sesso spingere ed aveva iniziato a bagnarsi, poi lo aveva sentito entrare tutto dentro di lei, l’eccitazione era aumentata ed aveva avuto desiderio di baciarlo si era girata verso di lui ed a momenti stava per avere un infarto. Accanto a lei non c’era nessuno, il posto di Roberto era vuoto. Come era possibile? Aveva sognato tutto? Era certa di aver sentito un sesso penetrarla, si era toccata per sincerarsi ed in effetti era bagnata dall’eccitazione. Aveva dovuto ammettere che era stato davvero un sogno, si era alzata e dopo un po' era rientrato Roberto che essendosi svegliato prima era andato a comprare delle brioche per la colazione. Stava per raccontare il sogno ad Alberto ma poi aveva deciso di lasciare perdere e dopo un po' lo aveva dimenticato, avevano fatto colazione poi erano andati al mare sulla spiaggia di sabbia che si estendeva sul lungomare. A pranzo erano tornati a casa e dopo aver mangiato e sistemato la cucina, aveva raggiunto Roberto che l’aspettava in camera, l’eccitazione repressa al mattino era ricomparsa, avevano fatto l’amore a lungo ed in modo molto dolce poi avevano tirato le tende lasciando la camera in penombra e si erano addormentati. Claudia si era svegliata con la stessa sensazione del mattino, la sensazione di un sesso che spingesse per penetrarla era molto nitida, ma quando aveva aperto gli occhi ed aveva visto il corpo di Roberto disteso supino davanti a lei, certa che non fosse lui aveva lanciato un urlo ed allungato la mano dietro di sè dove aveva trovato il vuoto. Roberto si era svegliato e l’aveva trovata spaventata, era in preda ad un’agitazione esagerata e non aveva potuto fare a meno di raccontargli tutta la strana sensazione, Roberto aveva cercato a lungo di rassicurarla che era stato solo un sogno ed alla fine non essendoci altra spiegazione si era fatta convincere, anche se lei era certa che non era stato un sogno. La giornata era trascorsa tranquilla, la sera e la notte nessun altro strano evento era successo e nemmeno il giorno dopo, Claudia aveva dimenticato i suoi “sogni”, la vacanza trascorreva in modo fantastico con alternarsi di mattinate al mare, pomeriggi in giro a vedere nuovi posti ed ottime cene serali a base di cibi locali. Il pomeriggio del 3 giorno Roberto andava al suo paese di origine a sbrigare alcune pratiche, sarebbe ritornato dopo un paio di ore, Claudia ne aveva approfittato per fare riposino pomeridiano, aveva accostato le tende aveva chiuso a chiave e si era addormentata. Era stata svegliata dalla stessa sensazione, si era toccata, voleva avere la certezza di essere sveglia e quando ne era stata certa, paura e terrore si era impossessati di lei. La paura era così forte che temeva di fare qualunque movimento, era rimasta immobile con la sensazione che se avesse urlato qualcosa di peggio poteva succedere. La sensazione ormai era certezza, un sesso l’aveva penetrata, lo sentiva dentro di lei, lo sentiva gonfiarsi fino a che aveva avuto la sensazione che la sua vagina fosse completamente piena, poi lo aveva sentito iniziare a pulsare, come un cuore che batte, pulsazioni lente e costanti. Dopo un po' anche se era attanagliata dal terrore, quelle pulsazioni l’avevano fatta eccitare, adesso ad ogni pulsazioni fitte di piacere partivano dal suo basso ventre fino ad arrivare al cervello, provava un fortissimo piacere ed era bastato poco ad avere un primo orgasmo a cui ne erano seguiti altri per concludersi con un ultimo orgasmo intensissimo che l’aveva lasciato senza fiato quando aveva avuto la sensazione di sentire gli schizzi di godimento di quel sesso fantasma. Aveva avuto la sensazione che il sesso si sgonfiasse dentro di lei, un attimo prima che si sfilasse aveva allungato una mano dietro la sua schiena alla ricerca di qualcuno ma aveva accarezzato solo il vuoto, poi lo aveva sentito sfilarsi ed era rimasta immobile e terrorizzata a letto. Non era stato un sogno ma nessuno era dietro di lei, credeva di impazzire ed aveva cercato di convincersi che era stata solo una sua fantasia o allucinazione, ma quando aveva portato la sua mano al sesso e l’aveva ritratta sporca si sperma aveva urlato con tutto il fiato che aveva in gola. Era indecisa se andare a lavarsi oppure aspettare Roberto per fargli vedere le prove che quello che diceva era vero, pensandoci aveva capito che sarebbe stato difficile convincere Roberto che un “fantasma” l’aveva scopata, far vedere lo sperma avrebbe potuto insinuare nella mente di Roberto che lei l’avessi tradito con qualcuno di reale, aveva deciso di non dirgli nulla. Mentre aspettava l’arrivo di Roberto non aveva potuto fare a meno di pensare a tutta la situazione davvero assurda ed irreale, ma una cosa era certa, aveva provato un piacere mai provato prima, ancora adesso aveva la sensazione di sentire quel sesso pulsare dentro di lei, solo il pensiero l’aveva fatta eccitare di nuovo, per fortuna l’arrivo di Roberto l’aveva portata alla realtà, ed anche se Roberto aveva asserito di trovarla strana lei ormai aveva deciso di non dirgli nulla. Tutto era proseguito nella normalità, per il resto della giornata, la sera a letto Roberto era stato molto tenero e lei era ancora eccitata dal pomeriggio, era stato bello ed appagante far l’amore con lui ma quando pensava al sesso fantasma che riempiva totalmente il suo sesso ed alle pulsazioni che trasmetteva la sua eccitazione andava alle stelle. Quando Roberto l’aveva pregata di andargli sopra, dopo che si era calata sul suo sesso accogliendolo tutto, aveva avuto la ormai consueta sensazione, un altro sesso spingeva dietro di lei, l’eccitazione era andata alle stelle e quando lo aveva sentito entrare nel suo ano ed aveva iniziato a percepire le ormai note pulsazioni aveva goduto in modo straordinario fino ad urlare di piacere quando aveva sentito i due sessi svuotarsi dentro di lei. Aveva preso in considerazione il fatto di fargli vedere le prove concrete a Roberto di quello che gli aveva confessato ma poi aveva deciso di non dire nulla, si era alzata ed andata in bagno e dopo aver fatto una doccia era ritornata a dormire. Il pomeriggio seguente, con una banale scusa, aveva detto a Roberto che lo avrebbe raggiunto in spiaggia dopo e quando era rimasta sola aveva accostato le tende chiuso a chiave e si era messa a letto, non dormiva, non desiderava dormire, desiderava essere di nuovo visitata. Era passato parecchio tempo, era quasi in procinto di alzarsi e raggiungere Roberto quando lo aveva sentito, era già eccitatissima ed era stato un piacere enorme riceverlo dentro, aveva goduto a lungo e aveva provato a cambiare posizioni, appena assumeva la nuova posizione lo sentiva dentro ma non vedeva nulla era come se fosse posseduta da un sesso invisibile, aveva goduto tantissimo ed infine aveva sentito venirsi dentro, quando lo aveva sentito scivolare lentamente fuori da lei, aveva avuto la sensazione che se avesse parlato sarebbe stata sentita -      Ti aspetto anche stasera Aveva raggiunto Roberto con un’aria molto euforica ed ancora molto eccitata, Roberto se ne era accorto e ne era stato contento. Lungo il tragitto per raggiungerlo dentro di sè aveva elaborato la sua tesi, fare l’amore con un sesso fantasma non era tradimento, anche perché lo faceva insieme a Roberto, aveva deciso di non dirgli nulla. La sera con grande piacere di Roberto, lo aveva fatto eccitare molto e portato a letto, il sesso fantasma non aveva ritardato molto e lei aveva goduto in modo pazzesco. Nei due giorni che seguirono sia il pomeriggio che la sera arrivava sempre facendola godere in modo pazzesco, Roberto non si era accorto di nulla anche perché lui si credeva l’unico artefice di quegli orgasmi stupendi e non aveva nulla di cui sospettare, Il giorno della partenza un velo di tristezza era calato negli occhi di Claudia, ma quando Roberto gli aveva detto che l’aria del posto la rendeva più eccitante e focosa e che aveva in programma di tornarci periodicamente la sua espressione era cambiata illuminandogli il viso. Erano passato ormai parecchi mesi da quella vacanza, era un pomeriggio invernale, molto freddo, Roberto era al lavoro, Claudia a letto sotto le coperte cercava di fare un riposino, la sua mente andava indietro con i ricordi e come era successo altre volte non aveva potuto fare a meno di portare la sua mano al sesso ed iniziare a toccarsi. La mano accarezzava lentamente il clitoride e quando era sul punto di godere la ormai nota sensazione l’aveva fatta esplodere, lo sentiva spingere era felicissima aveva scoperto il suo corpo e velocemente si era tolta i vestiti rimanendo nuda poi si era sdraiata con le gambe leggermente divaricate e con il suo sesso in bella vista e quando lo aveva sentito scivolare dentro di lei aveva detto -      Ti aspettavo, speravo tanto che arrivassi. Ora ti prego scopami….. 2350 0 3 years ago
- 3 years ago QUARANTENA In tempi di Coronavirus, per noi over 60, diventa obbligatorio restare a casa, per fortuna abito a piano terra in un grande residence, ho un grandissimo terrazzo, che confina con il parco condominiale, purtroppo chiuso, ed in più ho scoperto che la zona garage è tutta collegata, come anche la zona solai, pertanto volendo fare passeggiata, senza uscire ed incorrere in eventuali controlli, ho a disposizione centinaia di metri. Un giorno mentre passeggiavo, negli spazi antistanti i garage, incontro una signora che abita nell’attico del palazzo difronte al mio, portava a spasso il suo barboncino, la conoscevo solo di vista ma la ricordavo perché è una donna che non passa inosservata, nonostante anche lei si avvicini ai 60, ha un viso e soprattutto un corpo in grado di dare dei punti alla maggioranza delle quarantenni. Bionda, un bel viso, fisico magro con un bel sedere una terza di seno, sempre molto elegante, molto fine e di classe, incrociandoci, risponde in modo timido, al mio saluto, ne approfitto subito per attaccare bottone, scopro che si chiama Anna e, che lei conosce molto di me perché avendo due figlie amiche dei miei numerosi figli, spesso gli raccontano aneddoti sulla mia famiglia numerosa. Inizialmente è molto timida poi pian piano si entra in confidenza e acquista in spigliatezza, oltre a essere molto piacevole dialogare con lei, non posso fare a meno di ammirare e desiderare il suo corpo, cerco di sondare facendo qualche battuta a doppio senso che la fa sorridere ma anche arrossire. Mi racconta che spesso mi osserva quando sono sul terrazzo, ma che io non la noto, forse perché non guardo mai verso l’alto, conosce molte mie abitudini e con me condivide il piacere di leggere un buon libro seduta al sole, ci salutiamo ripromettendoci di rivederci per qualche altra chiacchierata. Il mattino dopo quando esco sul terrazzo, guardo subito in alto in direzione del suo balcone, lei è lì, mi saluta con un leggero cenno della mano e con un sorriso, non nego che non riesco a leggere più di un paio di pagine perché non faccio che guardare verso di lei, con mia piacevole sorpresa, ogni volta che alzo gli occhi incontro il suo sguardo, deduco che anche lei mi osserva. Quando, a gesti, gli chiedo a che ora sarebbe scesa, aiutandosi con le mani, mi comunica l’orario, rientro in casa euforico dal fatto che lei, praticamente, ha accettato il mio invito a vederci, pranzo con calma e poi aspetto l’orario stabilito. Scendo nei garage con la scusa della passeggiata, la vedo arrivare, ma a metà percorso mi fa cenno di spostarci sul viale interno dei garage, la seguo e quando la raggiungo mi dice che il lato opposto è visibile sia dal suo appartamento che dal mio, la sua preoccupazione di non essere visti, mi carica, anche se potrebbe non avere nessun valore. Chiacchieriamo del più e del meno, poi lei mi chiede quale libro stavo leggendo e che generi de lettura preferisco, quando gli dico che leggo un po' di tutto ma che le mie preferenze vanno alla letteratura erotica, arrossisce, poi gli spiego che tutti i grandi scrittori hanno scritto qualcosa di erotico, gliene cito alcuni, proponendogli di accettare qualche mio libro in prestito, declina l’invito aggiungendo “forse più in là”. Mi meraviglia quando, sfacciatamente, al momento di salutarci gli chiedo il suo numero di telefono per poter messaggiarci ed evita di comunicare a gesti quando siamo sul balcone, inizialmente sembra titubante, poi ci scambiamo il numero ma con l’accordo che lo avremmo usato solo per messaggi. Gli chiedo se è sempre lei a portare fuori il barboncino e quando mi risponde affermativamente e mi informo a che ora lo porta fuori la sera, arrossisce ma poi mi dice l’orario e, quando gli chiedo se gli fa piacere incontrarci anche di sera, mi fa un timido sorriso, facendo di sì con la testa. Nei giorni a seguire, oltre alle chiacchierate, di solito una mezzoretta, avevamo iniziato a messaggiarci, inizialmente ci scambiavamo il buongiorno e la buonanotte, poi pian piano durante la giornata si intensificavano, spesso mi chiedeva cosa leggevo e in più di una occasione avevo percepito che forse era pronta a leggere qualcosa di erotico, quella sera gli avevo portato il libro Madame Bovary da leggere, lo avevo scelto, perché fra tutti quelli che avevo era l’unico di erotismo soft. Quando glielo avevo dato, diceva di averne sentito parlare e che avrebbe provato a leggerlo, io l’avevo rassicurata che non vi era nulla di scabroso, quella sera, a differenza di tutte le raccomandazioni per combattere il virus eravamo molto vicini, era come un segnale che tutte e due desiderassimo avere un contatto fisico. Il mattino al solito orario gli mando il solito messaggio di buongiorno ma non ricevo risposta, continuo a guardare verso il suo balcone ma non c’è traccia, solo a tarda mattinata ricevo un suo messaggio, non si limita al solo buongiorno ma aggiunge anche: - Scusa se rispondo in ritardo ma mi sono svegliata adesso, ho letto fino a tardissimo - Hai letto il mio libro? - SI! è molto coinvolgente e non lo trovo affatto scandaloso. - Mia cara, è erotismo non pornografia - Mi piace scritto in questo modo, penso di finirlo per stasera - Pomeriggio mi dirai a che punto sei. Poi te ne cerco un altro, non eccessivamente spinto. - Se sono scritti come questo, anche se sono più spinti va bene lo stesso. - Ci vediamo pomeriggio? Mi mandi messaggio quando scendi? - Va bene, solito orario, adesso preparo il pranzo. Ero contento che gli era piaciuto il libro, ero impaziente di incontrarla e di stare con lei, stavolta ero io a essere entrato in agitazione, e sembrava che il tempo scorresse a rallentatore, per questo decido di fare qualche lavoretto per non pensare a lei e far trascorrere quel paio di ore che ci separavano. Dopo pranzo, la vedo per due volte sul terrazzo e ci scambiamo un saluto e un sorriso, a metà pomeriggio scendo e con la scusa della passeggiata, esploro tutto alla ricerca di qualche punto un po' più appartato, alla fine lo individuo, la porta che dai garage porta alla scala che conduce agli appartamenti ha una leggera rientranza che permette di stare nascosti. Quando arriva anche lei, invece di restare fermo mi incammino e lei mi segue accanto, arrivati al punto che avevo scelto, mi fermo appoggiandomi alla porta, gli chiedo un giudizio sul libro e mi risponde che lo trova oltre che erotico molto romantico e gli piace molto, aggiungendo che non vede l’ora di finirlo per sapere come finisce la storia. Mentre chiacchieriamo mi sono avvicinato molto a lei, saremo a 20 centimetri e non ai 2 metri di sicurezza, continuiamo a parlare del libro, della storia, dei sentimenti, dell’amore ma anche delle passioni travolgenti, quando ad un certo punto senza un motivo plausibile restiamo muti, i nostri occhi non smettono di fissarsi. Prendo un grosso rischio, abbasso la mascherina a scoprire la bocca, lei mi guarda senza dire nulla nemmeno quando allungando la mano gli accarezzo la guancia e poi abbasso anche la sua mascherina, non fa nessun movimento e non dice una parola, ho la sensazione che tremi ma non credo sia per paura, quando infine, rischiando di rovinare tutto, le mie labbra su posano sulle sue per dargli un bacio, si schiudono lasciando che la mia lingua incontri la sua, non mi abbraccia, ma sento che risponde al bacio, allungo una mano e l’appoggio al suo seno, la sento ansimare e per un attimo si lascia parlare, ma poi si scosta e mi dice: - Ma cosa fai? Ti sei impazzito all’improvviso? È molto pericoloso. - Pericoloso per il contagio? Tranquilla non ho nessun sintono sono sano. - Non dicevo per quello, siamo in pieno giorno sui gradini della scala potrebbe arrivare qualcuno. Gli chiedo scusa, concordando con lei che davvero è molto pericoloso, lei in faccia è color porpora e ancora il suo respiro non è ritornato regolare, è molto nervosa e scusandosi mi dice che preferisce rientrare. Non insisto che si fermi ancora temendo si sia offesa, l’accompagno senza dire una parola e non chiedendogli nemmeno se ci fossimo rivisti la sera per paura che mi dica di no, ci salutiamo con un semplice ciao. Sono in uno stato d’animo contrastante, da un lato ottimista quando penso che lei ha risposto al bacio, sentivo la sua lingua che cercava la mia, pessimista quando invece penso che lei è rimasta immobile e quando ho iniziato a palpare il suo seno si è scostata da me. Passo un paio di ore a rimuginare, guardo spesso al balcone e non la vedo, non ho il coraggio di mandargli un messaggio per non rovinare ulteriormente la situazione, più tempo passa e più mi innervosisco, è quasi orario di cena quando sento vibrare il telefono lo prendo velocemente è un suo messaggio: - Finito di leggere adesso. È una storia bellissima, mi ha appassionato molto. - Io avevo temuto eri offesa con me per oggi non vedendoti. Scusami. - Non devi scusarti. Non sono offesa. Potevo non permetterti di avvicinarti o abbassare mascherina - Mi sento rilassato, sono stato nervoso tutto il pomeriggio. Ci sarai stasera? - Si ci sarò, ma preferisco scendere un po' più tardi, dopo film in tv. Per te è uguale? - Benissimo, per me non c’è nessun problema. A dopo. La serata era diventata interminabile, anche io guardavo il film in tv ma era come se non lo vedessi, avevo lei in mente, in alcuni momenti fantasticavo le cose più assurde ma poi mi dicevo che era meglio fare un gradino per volta evitando forzature che probabilmente l’avrebbero fatta scappare e perdere per sempre, ma pensando al suo bacio non potevo evitare di essere in stato di eccitazione continua. Ero già pronto, finito il film metto le scarpe ed in casa dico che scendo in garage a fumare una sigaretta e fare due passi, vado quasi di corsa al nostro luogo di appuntamento, non attendo molto, sento abbaiare il cane e poi nella penombra la vedo spuntare, è sempre più bella, indossa una tuta da ginnastica, quando mi è vicina mi dice che c’era un’altra signora con un cane ma che stava per andare via. La invito a venire al coperto, i garage sono illuminati dalla fioca luce dei faretti, se dovesse arrivare qualche auto sentiremmo il rumore e vedremmo le luci dei fari, siamo abbastanza sicuri che è difficile essere scoperti almeno in ora tarda, anche Anna mi sembra più tranquilla e rilassata. Quando si avvicina a me, è lei che abbassa mascherina, stavolta quando la bacio mi abbraccia con un braccio, nell’altra mano tiene in guinzaglio del barboncino, evito di fare l’errore della volta scorsa, non allungo subito le mani sul suo seno, continuo a baciarla in bocca e sul collo, il suo respiro diventa sempre più affannoso, e quando una mia mano si intrufola sotto la tuta emette un gemito di piacere, sotto la tuta ha una maglietta ma è senza reggiseno, accarezzo il suo seno, prendo fra le dita i suoi capelli continuando a baciarla, si stringe al mio corpo e non può fare a meno di sentire la mia erezione che si struscia sul suo sesso. Restiamo a lungo a baciarci, mentre la mia mano continua ad accarezzare il suo seno, poi la faccio scende e l’appoggio in mezzo alle sue gambe, lei geme di nuovo, accarezzo il suo sesso coperto dai pantaloni, i suoi gemiti diventano più frequenti, mi faccio strada infilando una mano dentro i pantaloni, facilitato dal fatto che hanno una cintura elastica, la infilo anche dentro le mutandine fino a che non arrivo al suo sesso. La trovo bagnatissima, sento il contatto un una leggera peluria, inizio lentamente a masturbarla mentre continuiamo a scambiarci baci. Ad un certo punto sto per inginocchiarmi davanti a lei per poter baciare il suo sesso, ma lei mi trattiene, per leccarla dovrei abbassargli i pantaloni e se dovesse arrivare qualcuno ci impiegheremmo di più a sistemarci, restiamo in piedi abbracciati mentre la mia mano esplora il suo sesso, ogni volta che sfioro il suo clitoride lei geme di piacere, poi la penetro prima con in dito poi con due iniziando a masturbarla con vigore. Mi prega di fare più piano, capisco che non gradisce molto in quel modo ed allora torno al clitoride, adesso è un lago di umori ed i suoi gemiti sono continui, quando si stringe forte a me e stringe la mia mano fra le gambe capisco che sta godendo ma non mi fermo, lei ha diversi orgasmi uno dietro l’altro, la mia mano è completamente bagnata dai suoi umori. Lentamente il suo respiro torna regolare, inizia a baciarmi in modo molto dolce. Ma ormai è ora di rientrare, a malincuore dobbiamo lasciarci, ma prima continuiamo a baciarci a lungo, poi l’accompagno fino all’entrare del suo palazzo, ci guardiamo intorno e ci salutiamo con l’ultimo bacio. Sto quasi per andare a letto con il bellissimo ricordo di lei, quando sto permettere il telefono in carica mi accorgo che c’è un messaggio di Anna, lo apro e leggo - Grazie, è stato bellissimo. Sei stato dolcissimo. Un bacio e buonanotte. Il mattino dopo sono sveglio di buon’ora, dopo colazione mi siedo in terrazzo con un libro in mano, ma non leggo, i miei occhi restano dissi al suo balcone fino a quando arriva, mi guarda sorridendo e mi fa un saluto, dopo un po' iniziamo a mandarci messaggi con telefono: - Buongiorno tesoro, ha dormito bene? - Benissimo, grazie, mi sono addormentata subito. Però devo dirti che mi dispiace molto perché tu non hai provato il piacere che ho provato io. Sarà per la prossima volta spero. - Mi conforta e mi fa felice sentirti dire che ci sarà prossima volta, non vedo l’ora di vederti - Oggi pomeriggio purtroppo non posso, andremo a fare la spesa. Ma se vuoi possiamo vederci come ieri sera, per me va bene allo stesso orario se per te non ci sono problemi. - Peccato avevo tanta voglia di vederti ma è ottimo anche per stasera. Durante la giornata, ci eravamo sentiti poco, soprattutto nel pomeriggio, io non facevo che pensare a lei, la desideravo più di ogni altra cosa, non vedevo l’ora che arrivasse la sera, ma non mi bastava più solo scambiarci solo baci e carezze, volevo di più, volevo far l’amore con lei, mi ripromettevo quella sera di chiedergli se anche lei lo desiderava. Il pomeriggio esco ugualmente a fare passeggiata, ma invece di andare nei garage salgo nei solai, apro il mio, come tutti i solai è disordinato contro una delle pareti è appoggiato il letto a castello di quando i figli erano tutti in casa, c’è il materasso ma logicamente non ci sono lenzuola, in un latro angolo, trovo una borsa con la roba dell’estate, ed un’altra piena di teli da mare, l’appoggio sul letto, poi metto in ordine fino a che faccio spazio per poter raggiungere il letto comodamente. Quando finisco sono euforico ed ottimista, se lei accetterà avremo un posto sicuro, chiudo rientro, tengo la chiave in tasca, in questo periodo non penso che qualcuno di debba salire ma non si sa mai. Rivedo Anna sul balcone prima di cena, ci salutiamo come al solito, restiamo a guardarci da lontano a lungo, la vedo felice e sorridente, anche io lo sono, tutte e due siamo impazienti, mancano poche ore e poi ci vedremo, quando ci salutiamo non c’è tristezza ma gioia perché l’ora si avvicina, prima di cenare, faccio una doccia e quando mi vesto anche io indosso una tuta, ieri sera ho sperimentato che è molto comoda, finisco di cenare e resto in attesa dell’orario davanti alla tv. All’orario previsto io sono già ad aspettarla, questa volta è lei che mi bacia subito, la metto al corrente del posto che ho trovato, ma lei mi risponde che non si può fermare molto, non insito e inizio come la sera prima a baciarla e toccarla, ho la sensazione che è più eccitata della sera prima, ne ho la conferma quando la sua mano arriva alla patta dei mie pantaloni ed inizia a toccare il mio sesso, quando raggiunge l’orgasmo e dopo essersi ripresa mi dice: - Adesso tocca a me darti piacere, non voglio essere egoista come ieri sera. Inizio a baciarla di nuovo mentre lei come avevo fatto io, infila la mano dentro la tua e raggiunge il mio sesso, lo afferra ed inizia ad accarezzarlo, sono al massimo dell’eccitazione, si piega un po' ma è scomoda, allora si inginocchia davanti a me, scendo alle ginocchia i pantaloni della tua e gli slip, adesso il mio sesso è davanti alle sue labbra, lei inizia a leccarlo, poi sento il calore della sua bocca che lo ingoia tutto, inizia a succhiarlo facendomi provare un piacere intenso, non resisto più, quando l’avverto che sto per venire si alza e mettendosi al mio fianco mi fa godere masturbandomi fino a che i miei schizzi non finiscono sulla porta chiusa. Ci rimettiamo in ordine e poi torniamo sul discorso del posto in solaio. Lei mi dice che sarebbe meglio il giorno dopo ma di pomeriggio, ha scusa più plausibile per fare Jogging e non deve portare il cane. Ci mettiamo d’accordo che mi raggiunge direttamente in solaio mentre io sarò già lì ad aspettarla, prima di lasciarci abbiamo ancora tempo a scambiarci baci e carezze con il risultato che quando ci lasciamo siamo tutte e due di nuovo eccitati. Per tutta la sera non facciamo che scambiarci messaggi, il legame che si sta instaurando fra noi si rafforza in ora in ora, non riguarda solo l’attrazione sessuale, inizia a portare a galla dei sentimenti che sembravano sopiti, a tratti sembriamo dei liceali alla prima cotta, è inutile negarlo da parte di tutte e due c’è una forte sbandata sentimentale. Al mattino mi ero svegliato prestissimo, tutta la notte non avevo fatto altro che pensare a lei, è stata una gioia quando dopo aver fatto colazione ed uscito sul terrazzo avevo visto lei sul balcone, abbiamo subito iniziato a messaggiarci ed anche lei mi diceva che non aveva fatto altro che pensare a me. Passiamo quasi tutta la mattina a scambiarci messaggi, l’emozione che il pomeriggio potevamo stare insieme ci aveva messo addosso una strana eccitazione che non era solo sessuale, in quei giorni desideravamo stare sempre insieme, c’era un forte bisogno di stare a contatto. Il tempo era volato velocemente, subito dopo pranzo vado in solaio, prendo due grandi teli da mare e li stendo sopra il materasso, lei arriva prima del previsto, è bellissima, sgaiattola velocemente dentro ed io chiudo la porta, indossa un paio di pantaloncini da jogging ed una maglietta, si nota chiaramente che non porta il reggiseno. Dopo esserci scambiati un lungo bacio, ci stendiamo sul lettino e restiamo abbracciati a scambiarci baci e carezze, abbiamo un paio di ore per restare insieme, parliamo di noi, delle sensazioni che proviamo ma senza smettere di accarezzarci e baciarci. Io fin dall’inizio avevo infilato la mano sotto la maglietta ed adesso gioco con i suoi capezzoli, quando inizia ad avere il respiro più affannoso, anche lei infila la mano dentro i miei pantaloni a giocare con il mio sesso siamo tutte e due molto eccitati, la invito ad alzarsi e poi lentamente inizio a spogliarla, ha un corpo bellissimo, resto a lungo da osservarla, il suo sesso non è depilato, ha un ciuffo di peli sul monte di venere, anche lei inizia a spogliarmi, fino a che non restiamo tutte e due nudi e ci sdraiamo di nuovo sul letto. Continuiamo a baciarci ed accarezzarci, adesso i nostri sessi sono a contatto, ad ogni piccolo movimento si strusciano fra loro regalandoci piacere, è una sensazione bellissima e cerchiamo di farla durare più a lungo possibile, poi è lei che mi dice che mi vuole dentro, prima di penetrarla, mi alzo e la osservo, mi piace guardare il suo corpo, il suo viso eccitato e le sue mani che si protendono invitandomi a entrare in lei. Vado sul letto e lo faccio lentamente è meraviglioso vedere il mio sesso scomparire dentro di lei, poi mi stendo sopra restando immobile ed iniziando a baciarla. Sento il calore del suo sesso, le sue contrazioni, i suoi umori che bagnano il mio, e quando inizio a muovermi lei inizia a gemere e poi a godere, mi muovo dentro di lei senza fermarmi mentre i suoi orgasmi si susseguono fino a che non mi dice che vuole sentirmi godere dentro di lei, quando anche io godo scaricando dentro di lei tutto il mio seme, ha un nuovo orgasmo, poi restiamo abbracciati continuando a baciarci. E’ molto bello, dopo aver fatto l’amore, avere il tempo per chiacchierare, ridiamo e scherziamo, cercando di fare attenzione a non fare troppo rumore, e ascoltando ogni piccolo rumore nel caso qualcuno salisse in solaio. Anna con le mani continua a giocare con il mio sesso, e quando è di nuovo in erezione mi guarda e mi sorride, è un chiaro invito per penetrarla di nuovo, ma prima voglio baciare il suo, e quando capisce le mie intenzioni mi dice che anche lei desidera farlo. Baciamo e lecchiamo i nostri sessi a lungo, io con la lingua più volte raggiungo il suo buchino dietro, siamo di nuovo molto eccitati, i baci che ci siamo scambiati sono serviti, quando la penetro è di nuovo bagnatissima, inizia a godere subito pregandomi di non fermarmi. Quando mi inginocchio sul letto e la invito a alzare le gambe ed incrociarle dietro la mia schiena capisce che voglio penetrarla analmente, non rifiuta quel rapporto ed io all’idea di poterla penetrare dietro mi eccito ancora di più. Faccio molta attenzione per il timore di procurargli dolore, il mio sesso entra dietro di lei centimetro dopo centimetro senza procurargli dolore, quando sono tutto dentro mi sdraio sopra di lei per poterla baciare. E’ una sensazione bellissima, mi sento imprigionato dentro di lei, che inizia a gemere, non serve muoversi tanto proviamo tutte e due piacere restando immobili e quando anche con questo tipo di rapporto la sento di nuovo godere con un orgasmo più intenso anche io mi lascio andare e godo dentro di lei. Abbiamo tempo per coccolarci a lungo, mentalmente avremmo ancora desiderio di rifarlo, ma ci ripromettiamo, adesso che abbiamo trovato il posto adatto di sfruttarlo per i giorni a venire, individuiamo perfino un angolo dove il barboncino si potrà accucciare, vista la situazione, da oggi in poi la quarantena per noi sarà molto piacevole, siamo solo all’inizio ed abbiamo molto da sperimentare 3622 0 4 years ago
- 3 years ago IL COMMESSO Avevo approfittato della bella giornata e, dell’assenza di Alberto, per andare in centro a fare shopping, non perché mi servisse qualcosa, ma solo alla ricerca di qualcosa di bello, vagavo osservando le vetrine quando in una boutique di una famosa griffe avevo visto delle borse stupende ero entrata a osservarle meglio. Ad accogliermi si era avvicinato un giovane commesso, era un mulatto con carnagione color cioccolato al latte, ma la cosa che mi aveva colpito di più era la particolarità dei suoi occhi, non erano scuri ma di colore verdi, in un primo tempo avevo pensato che usasse lenti a contatto colorate, poi mentre parlavamo aveva sfoggiato un italiano perfetto senza accenti stranieri. Quando per curiosità gli avevo chiesto informazioni, mi aveva risposto di essere italiano di madre liberiana e di padre italiano, da cui aveva ereditato il colore degli occhi, il ragazzo era molto gentile e professionale, vestiva in modo molto elegante e dal modo di proporsi era chiaro che oltre a essere intelligente aveva una cultura superiore, inoltre aveva un fisico ben proporzionato ed un bel sorriso. Mentre mi faceva vedere la borsa, due signore ci osservavano, direi che la loro attenzione era rivolta al commesso, parlottavano fra loro, dandosi di gomito e continuando a fare sorrisini, non avevo trovato la borsa di mio gradimento ed ero uscita salutata con molta gentilezza da Omar, così mi aveva detto di chiamarsi il commesso. Mentre ero per strada, sul marciapiede dietro di me, c’erano ancora le due donne del negozio, anche senza volerlo riuscivo ad ascoltare i loro commenti, abbastanza piccanti, nei confronti di Omar, i loro commenti vertevano soprattutto sul fatto che avevano saputo da amica che il ragazzo aveva dotazione particolare, quasi scocciata nel sentire i pettegolezzi ero rientrata a casa ormai stanca della passeggiata. Tutto era passato nel dimenticatoio fino a quando, un paio di giorni dopo, transitando nella stessa via, all’altezza del negozio mi sento salutare, quando mi giro sull’uscio del negozio c’era Omar ricambio il saluto scambiando qualche frase di circostanza poi proseguo nella mia passeggiata. Durante quel pomeriggio più volte mi era venuto in mente Omar, la sua bellezza, intelligenza e classe, lo trovavo davvero un bel ragazzo, per una donna come me alla soglia dei 40, anche se molti e soprattutto Alberto mi continuavano a dire che ero molto bella e come fisico davo dei punti a molte 30enni, ricevere dei complimenti da un ragazzo come Omar che avrebbe potuto avere tante ragazze della sua età mi aveva lusingato molto. Quando rientravo a casa, senza rendermene conto, avevo fatto a ritroso lo stesso percorso, all’altezza del negozio avevo sbirciato all’interno, Omar era intento a far provare un paio di scarpe ad una cliente, girando il capo mi aveva intravista e mi aveva fatto un sorriso, in segno di saluto, ero subito scappata, non volevo assolutamente che potesse pensare che ero passata di nuovo per vederlo, anche se inconsciamente mi rendevo conto che in effetti era quello il motivo reale. Nelle settimane che seguirono, mi era capitato ancora spesso di passare per quella via, quando succedeva di trovare Omar davanti al negozio provavo molto piacere a parlare con lui, ma oltre a quello sentivo una strana sensazione di un altro tipo di piacere, alla fine ho dovuto ammettere a me stessa che stare a parlare con lui mi metteva addosso una strana eccitazione fino a sentirmi bagnata, mi piaceva e mi intrigava, alla fine avevo ammesso a me stessa che desideravo far l’amore con lui. Aver preso atto del mio desiderio verso Omar mi faceva sentire in colpa nei confronti di Alberto a cui non avevo ancora parlato di queste mie sensazioni. Con Alberto avevamo una ottima intesa sessuale, libera e trasgressiva, ma fra noi esisteva il patto che se ci piaceva qualcuno ci potevamo fare l’amore ma sempre insieme, spesso ci era capitato di fare triangolo, ero certa che Alberto mi avrebbe spronata a organizzare una cosa a 3, ma il mio sentimento di colpa mi veniva perché fino a quel momento avevo sempre pensato a Omar senza lui, quella sera dopo cena, mentre eravamo seduti sul divano avevo deciso di dirgli tutto: Sai amore mi è successa una cosa strana, inizialmente non credevo dovertela dire ma ora si Cosa è successo dimmi amore, sai che a tutto c’è rimedio Tempo fa, sono stata in un negozio in centro dove ho conosciuto un commesso molto carino, dolce, educato, è italiano ma di madre di colore e padre italiano, molto bello. Bene, non è la prima volta che ti intriga qualcuno. Hai voglia che organizziamo qualcosa? Ecco! È questo il problema, a me intriga, ma lui mai fatto nessuna avance, ma mi sento in colpa nei tuoi confronti, perché sono passata più volte a vederlo senza dirti nulla Non devi sentirti in colpa amore, me lo stai dicendo adesso, poi mica ci sei andata a letto, lo sai che per me è ok, se riesci a organizzare non c’è problema. E’ questo il problema. Non me la sento di fare proposta a 3 a lui, temo qualche sua reazione, lui è giovane L’unica alternativa è riuscire a portarlo qui a casa. Poi vedrai che qualcosa succederà, al limite io inizialmente sto nascosto, poi arrivo quando ormai non potrà dire no. che ne dici? Vediamo dai. Adesso che ti ho detto tutto sto meglio. Prima mi sentivo in colpa. Dopo aver parlato con Alberto, ed avuto il suo appoggio, avevo cercato di farmi venire qualche idea, ma nulla di fattibile mi era venuto in mente, quel giorno avevo deciso di andare lo stesso con la scusa di comprare qualcosa, mi ero preparata con cura, ero eccitata all’idea di riuscire a farlo venire a casa, infin mi ero avviata. Arrivata al negozio, mi ero accorta di essere emozionata, Omar mi aveva accolta subito con un sorriso, avevo scelto una bella borsa, mi aveva fatto i complimenti per la scelta, ma poi aggiungeva che quella borsa veniva venduta abbinata alle scarpe e si era offerto di farmeli provare. Sono seduta su una poltroncina, lui si inginocchia davanti a me per aiutarmi a provarle, quando allungo la gamba per calzare la scarpa, nella posizione in cui è non può evitare di guardare le mie cosce leggermente scostate che suppongo lasciano libera la visione anche del mio sesso, indosso un perizoma in pizzo bianco, semitrasparente sul davanti, praticamente si vede benissimo il sesso. Omar arrossisce notando che mi sono accorta del suo sguardo, quando mi aiuta a calzare la seconda scarpa, di proposito, allargo di più le gambe, il suo rossore è accompagnato da un deglutire a vuoto, ma non toglie lo sguardo continua a osservare, quando rivolge lo sguardo verso di me, riceve un sorriso, spero con tutto il cuore che abbia capito. Lui non prende nessuna iniziativa, sono un attimo in stasi, non so cosa dire, l’occasione si presenta quando gli dico che un accessorio a forma di fiore sulla scarpa non mi convince, lui in modo professionale mi comunica che il loro laboratorio può effettuare la modifica in una oretta. A Questo punto gioco il tutto per tutto, gli dico che sarebbe ottima soluzione, ma che non potevo aspettare perché avevo un impegno e che le scarpe e la borsa mi servivano per il giorno dopo, stavo quasi per chiederlo quando con mia grande gioia, si offre di portarmeli lui a casa alla chiusura del negozio, dalla gioia sto quasi per baciarlo, ma poi cerco di restare calma, ci salutiamo con un sorriso da parte mia che vuole lasciargli capire altro, quando salgo in macchina mi accorgo di essermi cosi eccitata da essere tutta bagnata. Appena giunta a casa corro subito da Alberto a raccontargli tutto, non posso nascondere la mia euforia e lui mi sorride, poi è lui che mi propone di accoglierlo da sola e vedere come va, nel caso tutto fosse proceduto per il meglio lui, che nell’attesa restava nascosto, si sarebbe fatto vivo ed avrebbe rassicurato Omar che non c’erano problemi, poi aggiunge che toccava a me trovare il modo per circuirlo. Già 1 ora prima dell’orario del suo arrivo ero in piena fibrillazione, non avevo ancora in mente cosa fare, dopo aver fatto una doccia, avevo deciso di restare in accappatoio, qui con solo accappatoio e nuda sotto ero scesa, avevo messo della musica latinoamericana perché mi rilassa e poi mentre aspettavo l’unica cosa che mi veniva in mente era quella di provare di nuovo scarpe in modo che avesse di nuovo occasione per scrutarmi bene, ma stavolta avrebbe osservato la mia nudità. Quando sento il citofono il cuore inizia a battermi, sono nervosa mi sudano le mani, lo osservo mentre percorre il viale appena sale gli ultimo scalini apro la porta e lo faccio entrare, lo invito a sedere ma non accetta nulla da bere, è palesemente emozionato ed a disagio anche lui, sto quasi chiedendogli se mi fa provare di nuovo le scarpe che lui dice: Lei ama la musica latinoamericana? Si molto, a te piace? Moltissimo, ma mi piacciono anche i balli latinoamericani Davvero! Anche a me. Dai fammi fare un ballo. Dicendo così lo prendo per mano e lo porto al centro della sala, quando iniziamo a ballare, Alberto dallo studio sbircia e mi fa segno che va bene con pollice alzato, mi sento sicura e tranquilla sapendo che lui è in casa e poi arriverà. Omar è un bravissimo ballerino, il ballo e molto sensuale e strusciandoci, con mio grande piacere sento che è eccitato. Mentre balliamo sento che la cintura dell’accappatoi lentamente si sta slacciando, non ci penso nemmeno a stringerla e dopo qualche di danza si slaccia completamente, inizialmente essendo stretti lui non se ne accorge, ma poi lo nota, è impacciato e non sa che fare, mi stringo di più a lui e, quando con le sue labbra bacio il mio collo, gemo di piacere, ed allora sono io che gli do un bacio in bocca, a questo punto tutto è più semplice sento le sue mani esplorare il mio corpo che rabbrividisce ad ogni carezza, in preda alla frenesia inizio a spogliarlo fino a che anche lui non è completamente nudo, le pettegole avevano ragione, il suo sesso è notevole, smanio dal desiderio di averlo dentro di me. Lo invito a seguirmi in camera, riesco a intravedere Alberto dietro la porta dello studio, arrivati in camera mi stendo sul letto, lui non mi viene sopra ma affonda la sua bocca fra le mie gambe ed inizia a baciarmi. Alberto è dietro la porta e mi fa segno che tutto è ok, poi non vedo e non capisco più nulla, i suoi baci mi fanno provare un orgasmo intenso che fanno tremare tutto il mio corpo, poi sono io che mi occupo del suo sesso, lo afferro lo accarezzo lo masturbo, poi inizio a baciarlo e poi lo ingoio solo in parte visto la sua consistenza. Quando infine viene sopra di me e con molto delicatezza si fa strada, sento un piacere grandissimo non è nemmeno tutto dentro di me ed inizio ad avere uno orgasmo, questo lo facilita a entrare tutto, resto a bocca aperta sia per la dimensione che per il piacere, continuo ad aver orgasmi uno dietro l’altro, sento che il suo sesso mi riempie tutta e quando lo sento venire dentro di me urlo dal grande piacere. Lui resta dentro di me lo sento ammosciarsi lentamente, ed è a quel punto che mi rendo conto che Alberto non si è aggiunto a noi, guardo verso la porta e non lo vedo. Sarei tentata di chiamarlo a voce alta, ma non so come la prenderebbe Omar, non so cosa fare, è Omar che mi viene in aiuto, mi dice che a malincuore deve andare, non sapeva che ci sarebbero stati questi risvolti ed aveva un impegno, scendiamo in sala nudi, spero che Alberto spunti, ma non c’è traccia di lui, una strana agitazione mi assale, non so a cosa pensare, indosso l’accappatoio mentre Omar si riveste e poi mi saluta con un lieve bacio sulle labbra ed a questo punto arriva Alberto: Perché non sei venuto? Eravamo d’accordo che arrivavi Amore, se mi presentavo, forse la sua reazione sarebbe stata diversa da quella che pensavamo Amore abbiamo un patto che non lo facciamo mai da soli ed io ti aspettavo Stavi godendo tanto, sapevo che lui ti piaceva. Non devi sentirti in colpa ho deciso così La decisione di Alberto mi lascia un po' perplessa sento un misto di disagio ma anche di gratitudine nei suoi confronti, siedo sul divano accanto a lui che mi dice che ero bellissima mentre godevo poi mi bacia ed inizia ad accarezzarmi il seno, allungo le mani sul suo sesso, logicamente è eccitato ed anche molto lo bacio poi lo prendo per mano e ci avviamo in camera da letto, voglio fare l’amore con lui, ma non perché mi sento in colpa, desidero fare l’amore con lui perché ancora una volta mi ha dimostrato quanto mi ama. 2413 1 4 years ago
- 3 years ago PRIMA TRASGRESSIONE Gli stravolgimenti nella vita delle persone a volte arrivano all’improvviso, per caso, senza cercarli, senza valutare se si è pronti o no ad accettarli, sta poi a ognuno di noi viverli valutarli per poi decidere se proseguire un determinato sentiero, oppure cambiare percorso. A noi è successo, non ne siamo rimasti stravolti, abbiamo vissuto la novità in tutta la sua interezza, per poi decidere, non di percorre quella strada ma nemmeno di abbandonarla, di comune accordo abbiamo deciso di percorrerla in parallelo per avere la possibilità, quando ne abbiamo voglia, di tornare a percorrerla per un breve tratto. Siamo, Serena 40 anni, bionda, un fisico eccellente donata di classe innata e di gusti raffinati di professione Docente di storia dell’arte in un istituto superiore, Angelo 45enne, non eccessivamente alto con incipiente calvizie, con un passato non proprio limpido motivo per cui riesce a barcamenarsi in qualunque situazione anche in quelle di una certa pericolosità, di professione direttore amministrativo in un ente pubblico. Risediamo in una città del nord, viviamo in una villetta che abbiamo sognato da sempre, non eccessivamente grande, non abbiamo figli, ma con un ampio giardino un grande patio dove poter organizzare feste e la ciliegina sulla torta una bella piscina dove da metà primavera in poi passiamo i nostri pomeriggi. Economicamente non abbiamo problemi, potremmo dire che siamo benestanti, usiamo i nostri risparmi in viaggi alla scoperta di nuovi posti approfittando del fatto che possiamo usufruire di 2 mesi di ferie. Viviamo la nostra sessualità, fatta di frequenti ed appaganti rapporti, ma in modo normale, a letto non ci poniamo limiti, ci piace fare sesso ed approfittiamo dell’avere molto tempo liberi riuscendo a volte a farlo anche 2/3 volte al giorno. Leggendo o guardando su internet, non essendo bacchettoni eravamo venuti a conoscenza che esistevano coppie ed anche locali dove la gente con desiderio di trasgredire poteva dare libero sfogo alle proprie voglie, essendo di idee liberali abbiamo pensato che ognuno può nell’intimità la propria sessualità come più gli aggrada, noi eravamo soddisfatti della nostra e non avevamo mai avuto occasione di parlare con coppie trasgressive. L’incontro che ci aveva fatto conoscere a fondo una coppia di queste era accaduto durante una crociera, quell’anno avevamo optato per una vacanza di una settimana nella Grecia classica, per visitare monumenti e musei e l’altra settimana per una crociera nelle isole greche ed in Turchia. La prima sera della crociera, per la cena, ci viene assegnato il posto a tavola insieme ad una coppia di italiani, Aldo e Cristina veneti sui 30 anni, sono una coppia socievole e molto simpatica, al contrario di noi che avevamo cercato anche la vacanza culturale loro cercavano solo il divertimento, perlomeno non negavano il loro poco interesse per la cultura, essendoci simpatici non avevamo avuto nessun problema ad accettare di fare l’escursione a terra in loro compagnia. Il mattino dopo, quando sbarchiamo per l’escursione nell’isola, noi ci eravamo vestiti all’occorrenza, con pantaloncini maglietta e delle comode espadrillas ai pieni e con comodo zainetto a spalla, con nostra sorpresa loro erano vestiti come se dovessero andare in centro città a fare shopping, lui pantaloni e camicia bianca di lino, lei una gonna a fiori ampia con top in tinta e scarpe con tacco altissimo. Serena mi guarda in modo perplesso, non posso far altro che fare spallucce e prendere atto che eventuali escursioni in qualche sentiero impervio era da escludere, rassegnati ci avviamo alla scoperta dell’isola, che essendo abbastanza piccola aveva poco da offrire, sarebbe stato interessante salire sulla cima per osservare il panorama dell’arcipelago, ma visto il loro abbigliamento lo avevamo escluso a priori. Il paesino era a picco sul mare ed avevamo deciso, almeno, di inoltrarci lungo le scalinate per vedere la parte alta, mentre salivano una ripida scalinata, Serena mi dava un leggero colpo del gomito e facendo una espressione da grossa sorpresa mi faceva segno di osservare Cristina, quando giro lo sguardo verso di loro che sono un paio di metri davanti a noi, resto sorpreso anche io, ad ogni passo che fa, Cristina mette in mostra il suo sedere nudo non avendo indossato le mutande, con Serena ci scambiamo un sorriso ma tutto finisce lì, poiché subito dopo iniziamo la discesa. Arrivati nel cento del paese, per non essere scortesi, accettiamo di accompagnarli in un giro sulla via principale dove Cristina aveva intenzione di fare shopping, Serena accetta di buon grado poiché anche lei intenzionata a fare shopping, ad un certo punto entriamo in un negozio di calzature, le donne hanno visto delle scarpe che gli piacciono ed è in questa situazione che abbiamo la prima sorpresa. Le donne sono sedute su un divanetto mentre il proprietario/commesso li aiuta a provare le calzature, con Serena procede tutto normalmente ma Cristina quando il commesso l’aiuta a indossare le scarpe, di proposito, almeno così ci sembra, allarga le gambe in modo che il commesso inginocchiato davanti a lei possa osservare il suo sesso nudo. L’espressione del commesso ha anche un po' si esilarante, inizia a sudare, deglutisce a vuoto e balbetta quando deve parlare, Serena sceglie subito un paio di sandali, poi si alza e viene accanto a me, al suo posto accanto a Cristina siede Aldo, che invita Cristina a provare altro, davanti al sempre più impacciato commesso che adesso non riesce a distogliere gli occhi dal sesso di Cristina. Anche lei alla fine opta per un paio di sandali, chiedendo al commesso se fosse possibile fare una piccola modifica, dicendogli che sarebbe passata a ritirarle nel pomeriggio, si mettono d’accordo che sarebbero passati dopo pranzo, visto che dopo dovevamo imbarcarci, il commesso acconsente anche se era orario di chiusura. Continuiamo la passeggiata alla ricerca di un ristorante che troviamo in riva al mare, pranziamo in allegria, assaggiando le specialità locali, alla fine del pranzo visto che mancavano ancora 2 orette all’imbarco, Aldo ci propone, visto che noi eravamo interessati a visitare l’isola, di continuare il giro mentre loro tornavano al negozio a ritirare sandali, ci mettiamo d’accordo su punto dove trovarci e ci dividiamo. Il paese era molto piccolo e finire di visitarlo ci aveva occupato meno tempo del previsto, a questo punto decidiamo di ritornare al negozio in cerca di loro due, quando arriviamo al negozio è completamente chiuso, non solo la porta come tutti gli altri ma anche la serranda abbassata, ci scambiamo uno sguardo perplesso poi non sapendo cosa fare, visto che eravamo a pochi metri dal punto di ritrovo e li avremmo sicuramente visti se arrivavano ci siamo accomodati al tavolino di un bar a bere qualcosa. Il tempo era passato, ormai mancava solo una mezzoretta per imbarcarci, il molo era a un centinaio di metri da dove eravamo, stavamo quasi decidendo di avviarci quando la saracinesca del negozio si alza, insieme al proprietario compaiono Aldo e Cristina, siamo sorpresi dal modo fin troppo amichevole con cui si salutano, ma pensiamo che non ci riguarda ed una volta che ci raggiungono ci avviamo all’imbarco, a bordo ci salutiamo dandoci appuntamento per la cena e raggiungiamo la nostra cabina. Sono sdraiato a letto, dopo aver fatto una doccia, in attesa che anche Serena finisca, quando esce dal bagno mi raggiunge e si sdraia accanto a me, quando mentre la bacio, infilo la mano sotto l’accappatoio e raggiungo il suo seno, lei di scosta leggermente da me mettendosi seduta sul letto e fissandomi mi chiede: - Amore cosa ne pensi di Aldo e Cristina? - Non saprei, li conosciamo da poche ore. Ti riferisci al fatto che vada in giro senza intimo? - Non solo a quello, sono rimasta basita a vedere che apriva gambe davanti a commesso. Lo faceva di proposito, e Aldo sembrava sorridesse come se gli facesse piacere - Solo quello? Li hai osservati bene quando sono usciti dal negozio? E poi perché tutto chiuso? - Vuoi dire che è successo qualcosa? Si in effetti avevano l’aria un po' strana. Attiro a me Serena ed inizio a baciarla, adesso si lascia aprire l’accappatoio ed accetta le mie carezze, raggiungo subito il suo sesso e la sento già bagnatissima, bastano poche carezze e lei mi attira sopra di lei, è chiaro che desidera essere penetrata, scivolo dentro di lei con facilità poi mentre sono dentro gli chiedo: - Tu al posto suo avresti provocato il commesso? - Amore, io non esco mai senza mutandine, mi sento a disagio - Non dico quello. Ti faresti guardare come ha fatto lei? - Non saprei, è stata una cosa strana. Il commesso, poverino, non capiva più nulla. - A quanto sembra, se le mie supposizioni sono esatte, dopo è stato premiato. - Dici che hanno fatto sesso? Ma Cristina non era sola. - Io credo di si. Forse Aldo ha partecipato anche, oppure osservava - Assurdo dai. Non penso che tu staresti a osservare mentre lo faccio con un altro. - Ma a te ecciterebbe farlo con me insieme ad un altro? Con tutte e due intendo. Serena non risponde, mi stringe e mi bacia con trasporto, inizia ad assecondare i miei movimenti iniziando a muovere il suo bacino e quando sento contrarsi il suo corpo in preda all’orgasmo godo insieme a lei. Ci prepariamo senza ritornare sul discorso e raggiungiamo Aldo e Cristina a cena che ci accolgono in modo caloroso, durante la cena tutte e due fanno battute a doppio senso, ma è dopo, mentre siamo nel grande salone che iniziano a parlarci, all’inizio facendo attenzione a non scandalizzarci, ma poi quando hanno certezza che non avremmo avuto strane reazioni, in modo quasi naturale ci raccontano tutto. Ammettono che Serena ha provocato di proposito il commesso e poi ci confermano, come avevamo sospettato, che il pomeriggio avevano fatto sesso insieme al commesso, aggiungono che sono una coppia aperta e trasgressiva, gli piace fare sesso con altre coppie scambiandosi di partner. Logicamente restiamo sorpresi, ma loro non sembra abbiano problemi, nemmeno alle nostre domande frutto della nostra curiosità, ci descrivono il loro modo di pensare e vivere le situazioni che si creano. In linea generale e, dal loro punto di vista, non ci sarebbe nulla da obiettare, sono ambedue d’accordo e non sono gelosi, ma in una coppia normale ci sono tanti scogli da superare, alla fine in modo educato e gentile, concludono dicendo che ci trovano unna coppia molto carina e che se volessimo provare questa nuova esperienza sarebbero molto contenti di viverla insieme a noi. Dire che rimaniamo basiti e spiazzati dalla loro proposta è poco, ci guardiamo meravigliati senza dire più nulla, loro capiscono il nostro stato d’animo ed educatamente cambiano discorso, poi per ristabilire una atmosfera più rilassata ci propongono di spostarci nel salone discoteca, lì anche a causa della musica ad alto volume, è difficile continuare a chiacchierare. Durante il resto della serata, balliamo parecchio, scambiandoci come coppie, si ride e si scherza ma non possiamo fare a meno, come mi confermerà poi Serena, che i loro corpi cercano il contatto con più insistenza, Cristina sorride in modo trionfale quando sente la mia eccitazione, ma invece di scostarsi si struscia contro di me con maggiore insistenza facendomi capire che desidererebbe andare ben oltre. Quando rientriamo in cabina, dopo averli salutati, stranamente con Serena, non accenniamo alle loro confessioni ed alla loro sfacciata proposta, facciamo l’amore con una intensità diversa dal solito, sicuramente la loro proposta in noi ha scatenato una libidine sopita che adesso esplode facendoci godere in un modo diverso ma molto intenso. Nei giorni che seguirono tutto procedeva normalmente con eccezione di quando facevamo l’amore, avevo iniziato a fantasticare di accettare loro proposta e mentre facevamo sesso provavo a descrivere a Serena cosa sarebbe potuto succedere, lei ad ascoltarmi si eccitava moltissimo lasciandosi andare alle fantasie, ma tutto succedeva solo quando facevamo l’amore, poi un giorno mentre eravamo a letto rilassati io gli avevo chiesto: - Amore ma a te piacerebbe provare questa esperienza? - Boh non so. Quando me ne parli mi fa eccitare, ma l’idea di una cosa organizzata e obbligata non mi piace molto. Non so, forse se nascesse per caso potrebbe succedere, ma sapere già prima no. - Mi vuoi dire che se capitasse in un certo contesto ti lasceresti andare? - Forse, ma non so come mi comporterei. Ma tanto non succederà loro organizzano a priori. Visto che anche a me intrigava l’esperienza, nello stesso modo che la concepiva Serena, quel giorno a pranzo in un momento in cui ero rimasto solo con Cristina, l’avevo messa al corrente di quello che avevamo parlato, aggiungendo anche che Serena non gradiva le volgarità tantomeno le cose programmate, lei ne era rimasta piacevolmente sorpresa aggiungendo che ne avrebbe parlato con Aldo e poi creare situazione. Quella sera a cena, Aldo, dicendoci che il giorno dopo saremmo arrivati a Mikonos e che saremmo salpati il giorno dopo, ci proponeva di passare la serata e parte della notte a terra, loro la conoscevano già e conoscevamo molti locali trasgressivi dell’isola, quando io aggiungevo che avevo letto che l’isola era il paradiso dei gay, mi rispondeva che si in effetti era vero, ma c’era di tutto e volendo nei locali trasgressivi ogni orientamento sessuale aveva occasione di divertirsi. Dopo cena andiamo a ballare, Cristina mi comunica che aveva parlato con Aldo aggiungendo anche che l’ideale sarebbe stato se li avessimo invitati a bere qualcosa in cabina, avevo notato che Serena, mentre ballava con Aldo chiacchierava e rideva alle sue battute, sembrava si stesse creando un certo feeling, ma anche un po' di gelosia da parte mia, soprattutto quando ritornando al tavolo si tenevano per mano, lei si era accorta ed aveva prontamente mollato la sua mano, per un attimo mi era passata per la mente l’idea di lasciare perdere tutto, poi l’eccitazione aveva preso il sopravvento ero stato io a lanciare idea di andare in cabina, proposta gradita da tutti. Dentro noi pur non parlando, eravamo coscienti che sicuramente qualcosa sarebbe successo, mentre camminavamo io avevo avuto occasione di sussurrare a Serena - Amore se dovesse succedere qualcosa, solo sesso, niente sentimento, avrei crisi gelosia - Vale la stessa cosa per me. prometti anche che se non me la sento nemmeno tu farai nulla. - Lo stesso deve valere per te. Poi non è detto che succeda. In cabina l’atmosfera diventa subito elettrizzante, vista l’esiguità degli spazi siamo seduti tutti sul letto, quando all’improvviso smettiamo tutti di parlare, scatta come un segnale, siamo tutti consapevoli che qualcosa sta per succedere, io e Serena non riusciamo a trattenere il nostro disagio, quando Aldo appoggia una mano sulla coscia di Serena lei si stringe a me e mi bacia, mentre la mano di Aldo sale lungo la sua coscia la sento tremare, mentre è stretta a me ed allora gli sussurro “lo vuoi”? lei con la testa fa cenno di si ma si stringe di più a me e quando infine la mano raggiunge il suo sesso, ha un gemito di piacere. Da seduti ci mettiamo sdraiati, sempre restando abbracciati e continuando a baciarci mentre le mani di Aldo continuano a esplorare il corpo di Serena, insieme a lui iniziamo a spogliarla, io mi occupo della parte superiore e lui di quella inferiore, Cristina si è denudata velocemente ed adesso stesa al mio fianco inizia a slacciarmi i pantaloni, ed in un attimo siamo tutti nudi tranne Aldo, che dopo aver delicatamente sfilato il perizoma a Serena ha affondato la testa fra le gambe di Irene che continua a gemere restando abbracciata a me, mentre adesso anche Cristina ha iniziato a baciare e succhiare il mio sesso. Quando Aldo si alza per denudarsi anche lui, Serena non smette di osservarlo, ha un bel fisico, e quando infine è completamente nudo Serena osserva il suo sesso con desiderio, quando lui si avvicina con la chiara intenzione di penetrarla di nuovo chiedo a Serena se desidera farlo, questa volta fa cenno di sì con la testa in modo più convinto. Cristina si appresta a venirmi sopra, ma gli faccio cenno di attendere, voglio osservare bene il momento in cui la penetra, vedo i sessi che si avvicinano e, quando dolcemente, Aldo la penetra entrando fino in fondo, Serena apre la bocca come per far uscire un suono, la sua espressione è al contempo meravigliata ed eccitata, poi mentre lui inizia a muoversi dentro di lei inizia a gemere di piacere. Nel frattempo anche Cristina venutami sopra ha inghiottito dentro di lei tutto il mio sesso, adesso si muove leggermente sopra di me facendomi provare un intenso piacere, continuo a baciare Serena, forse perché inconsciamente non gradisco vede Aldo che la bacia, continuo a chiedergli se gli piace ricevendo in risposta dei lunghi gemiti di piacere, e quando inizia a stringermi forte capisco che è il momento ed infatti gode urlando di piacere, ed a questo punto godo anche io. Loro di fermano e ci osservano, non hanno goduto con noi, ma non sembra gli importi molto, quando dopo esserci ripresi glielo facciamo notare, ci rispondono che se avranno occasione di godere dopo, sempre se noi abbiamo voglia di continuare. Restiamo seduti sul letto a dissetarci, io osservo bene il corpo, molto bello, di Cristina che mi tiene una mano sulle spalle, mi accorgo che Serena dal canto suo, spesso guarda il sesso ancora in piena erezione di Aldo per poi anche lei appoggiare una mano sulla sua coscia. Quando smettiamo di bere, restiamo ancora di nuovo tutti muti, ma l’atmosfera al contrario di prima è meno tesa, Serena lentamente dalla coscia risale fino a circondare con la mano il sesso di Aldo, che si sdraia sulla schiena lasciandola fare, lei dopo averlo accarezzato si piega ed inizia a leccarlo in tutta la sua lunghezza, poi lo prende tutto in bocca cominciando a succhiarlo. Invito Cristina a sdraiarsi e come aveva fatto Aldo con Serena inizio a leccarla, le parti si sono invertite, seguiamo lo stesso clichè seguito da loro, io penetro Cristina che è sotto di me, mentre Serena accogli dentro di sè il sesso di Aldo. Ci muoviamo lentamente cercando di farli arrivare all’orgasmo e quando godono anche noi ci lasciamo andare godendo insieme. Quando infine loro vanno via, restiamo a lungo abbracciati scambiandoci le impressioni sulle sensazioni provate, ci è piaciuto molto ance se a tratti tutte e due abbiamo provato attimi di gelosia, concordiamo fra noi il comportamento da tenere in future occasioni proprio per evitare che possa nascere gelosia. Quando ironicamente faccio notare a Serena che se stiamo cercando delle regole sul come comportarci è chiaramente palese che abbiamo intenzione di ripetere esperienza, lei sorride aggiungendo soltanto che non è obbligatorio ma che da parte sua non gradirebbe qualcosa organizzata a tavolino, mentre chiacchieravamo, non aveva smesso di accarezzare il mio sesso che adesso è di nuovo in erezione, mi osserva con un sorriso sbarazzino e poi mi dice “scopami”. Resto sorpreso dal vocabolo usato da Serena, ma capisco che ancora l’eccitazione è notevole ed ha usato il vocabolo scopami, in senso liberatorio e per sancire un nuovo tipo di disinibizione, facciamo l’amore pensando a procurarci il massimo piacere e poi ci addormentiamo esausti. Il giorno dopo arriviamo a Mikonos l’isola è molto bella ma anche molto affollata, tutti turisti, facciamo un giro per il paese, poi andiamo in spiaggia con accanto ristorante dove poter mangiare, restiamo fin quasi al tramonto poi torniamo a bordo per cambiarci, Cristina consiglia a Serena, se lo gradisce, di scegliere vestito sex e poi facendogli occhiolino aggiunge anche che sia facilmente sfilabile nel caso ci dovesse capitare occasione adatta. Quando raggiungiamo il locale dove ci porta Aldo loro, come ci avevano preannunciato, si defilano con voglia di cercare qualche avventura lasciandoci liberi di fare quello che vogliamo. Il locale è molto bello, con musica dal vivo e gente che balla, fuori una grande terrazza con tavolini dà la possibilità di godere di un panorama fantastico. La gente che lo frequenta sembra sia di tutti orientamenti sessuali, ballando abbiamo intravisto baciarsi coppie uomo/uomo ma anche donna/donna, cerchiamo di non farci caso e quando iniziamo a sentire caldo usciamo sul terrazzo a bere un drink, siamo seduti su un divanetto un po' appartato, in un divano di fronte a noi una coppia si sta scambiando effusioni abbastanza spinte, facciamo finta di non guardarli e poi anche noi iniziamo a baciarci ed accarezzarci, la sento bagnata: - Amore sei tutta bagnata un lago di umori. Ti eccita il posto? - Il posto è eccitante ma tutto è cosi nuovo e mi fa eccitare Mentre parliamo accanto a noi siede una ragazza bionda, poi guardandola bene ci rendiamo conto che non è una donna ma un travestito, attacca bottone chiedendoci di dove siamo, in inglese riusciamo a capirci, lei è olandese, quando gli diciamo che siamo italiani inizia a elogiarci, diventa piacevole parlare e Serena lo trova simpatico. Dopo il secondo drink offertoci dal travestito olandese, Serena a causa dell’alcol è più spigliata, è lei a capire che Sissy ci sta invitando a casa sua ed accetta ancora prima che io mi renda conto, e quando ci invita a seguirlo lei mi prende per mano e gli andiamo dietro, ma mi viene un dubbio e chiedo - Amore ma chi ha invitato da lui per bere? - Si! ci ha invitato a bere qualcosa a casa sua. Ha appartamento in affitto. - Penso che spera si vada oltre il bere un drink. In quel caso che si fa? - Non siamo obbligati a fare nulla, a essere sincera mi ispira una esperienza del genere, sono curiosa - Ok, se a te va bene. Non vorrei però che mirasse solo a me, non ho mai avuto esperienze gay. Anche in casa al chiarore delle luci, Sissy se non guardata bene sembra davvero una donna, fa molta impressione la sua altezza, notevole, ed i lunghi capelli biondi naturali, ci fa accomodare su delle poltroncine in terrazzo e prepara subito un altro drink, che quando l’assaggio noto che ha esagerato molto con l’alcool, sono certo che se Serena lo beve tutto perderà gli ultimi freni inibitori, ed infatti succede quello che prevedevo. Una volta terminato drink, Serena è palesemente alticcia, ride spesso e poi ad un certo punto rivolta a Sissy gli dice che non aveva mai visto un travestito e che era molto curiosa a vedere come era messo sotto gonna, Sissy sorridendo gli risponde che se vuole è libera di alzargli gonna, dicendo questo però la invita a entrare in casa visto che nei balconi vicini ci sono altre persone, si alzano per entrare e Serena guardandomi dice: - Amore tu non vieni? Senza te io non entro. - Sei tu la curiosa. Sai bene che poi si andrà oltre. Lo vuoi? - Lo voglio solo se lo vuoi anche tu e solo se siamo insieme. Seguiamo Sissy in camera, che ci invita a sedere sul letto, poi si mette in piedi davanti a Serena dicendogli che se vuole può togliersi curiosità. Ormai non può più tirarsi indietro, ridendo per celare l’imbarazzo gli alza la gonna fino a che sotto un minuscolo perizoma non appare un sesso di buone proporzioni, Serena fa la meravigliata e poi lascia cadere la gonna, ma a questo punto Sissy davanti a inizia a spogliarsi ed in un attimo resta nudo, poi invita noi a fare altrettanto, Serena ride di nuovo poi mi guarda sempre ridendo e mi dice: - Dai! Facciamolo, ormai a questo punto inutile tirarsi indietro - Sei sicura di volerlo? Non è che poi te ne pentirai? Senza rispondermi si alza in piedi ed in un attimo anche lei è nuda, poi mi guardano e senza dire nulla si avvicinano a me ed iniziano a spogliarmi quando finiscono siamo già stesi a letto, Sissy con sguardo voglioso osserva il mio sesso, sono un po' impacciato, mi affianco a Serena e di lato la penetro, è già molto bagnata quindi sono facilitato nella penetrazione, Sissy avvicina il sesso alla sua bocca e lei tenendolo con una mano inizia a leccarlo e succhiarlo e ben presto assume dimensioni notevoli, sento che è eccitatissima ed infatti ha un orgasmo subito, è bello sentire i suoi umori che bagnano il mio sesso, ma non esco da lei continuo a stare dentro, mentre lei dopo aver preso respiro continua ancora a occuparsi del sesso di Sissy per poi dirmi se poteva farlo con lui. Mi stacco da lei e vengo sostituito da Sissy, che anche se è ben dotato entra dentro tutto. Mi avvicino a porgere alle labbra di Serena il mio sesso, lei inizia a succhiarlo ma anche Sissy si avventa sul mio sesso e lo fagocita, lo ingoia tutto ed inizia a muoversi in modo più veloce dentro Serena che inizia a godere poi anche io godo in bocca a Sissy che ingoia tutto non mollandomi un attimo per poi all’ennesimo orgasmo godere anche lui. Ci rilassiamo un po', poi ci congediamo e decidiamo di tornare a bordo, anche se Sissy ci aveva chiesto se fossimo rimasti ancora perché voleva essere penetrato da me. Quando usciamo e ci avviamo alla nave, per tutto il percorso Serena ha una risata isterica, non riesce a smettere, quando siamo in cabina crolla di colpo quasi addormentata, mi sdraio accanto a lei che poco dopo, forse avendo smaltito i fumi dell’alcool si accuccia accanto a me in cerca di coccole, restiamo a coccolarci a lungo, ma quando sente che sono di nuovo eccitato, ha una frenesia sessuale che mi sconvolge, facciamo l’amore a lungo come se fosse la prima volta per poi alla fine addormentarci distrutti. 4706 4 4 years ago
- 3 years ago FESTA DI COMPLEANNO 1 Dopo che Alberto gli aveva organizzato la festa di compleanno a sorpresa, Irene si era ripromessa di ricambiare il pensiero gentile che aveva avuto per lei, conosceva benissimo le fantasie ed i desideri nascosti di Alberto, e si era ripromessa di fare in modo che anche la sorpresa per il compleanno di Alberto fosse davvero speciale. Quel giorno, come succedeva ogni tanto, aveva accompagnato in banca Alberto, da tempo il Direttore gli aveva assegnato una persona incaricata a seguire i loro investimenti, era una ragazza sui 30 anni, molto carina ed a detta di Alberto con un culo fantastico. Fin da subito Olga, cosi si chiamava la ragazza, aveva avuto mille attenzioni nei loro confronti, a volte assumendo un comportamento servile, forse causato dalla consistente entità del patrimonio di cui erano titolari, a volte Irene la trattava in modo freddo e distaccato perché era infastidita da come Olga faceva di tutto per mettersi in mostra e cercare di attirare l’attenzione di Alberto, era chiaro che cercava di circuirlo. Per questo motivo quel giorno gli era venuta in mente l’idea, allora aveva cercato di mettere da parte la sua freddezza e dimostrarsi amichevole nei confronti di Olga, che era rimasta sorpresa, in un momento in cui erano da sole, visto che Alberto era nell’ufficio del direttore. Irene si era dimostrata molto socievole ed amichevole nei confronti di Olga, gli aveva fatto dei complimenti sia per il lavoro che per abbigliamento, Olga ne era rimasta sorpresa e lusingata, ricambiando i complimenti ed aggiungendo anche che l’aveva sempre ammirata per la sua colasse bellezza ed eleganza. Irene aveva subito sfruttato l’occasione dicendogli che dovrebbero diventare amiche e qualche volta uscire insieme, ad Olga non sembrava vero ed aveva accolto con gioia l’invito di Irene ed era stato una vera gioia dargli il numero di telefono quando glielo aveva chiesto. Nei giorni che seguirono Irene trovava mille scuse per passare dalla banca e telefonare ad Olga, quel fine settimana l’aveva invitata a fare un giro di shopping nei negozi del centro, voleva cercare qualche occasione da sfruttare e decisa anche di cercare di crearla, poi aveva dato appuntamento ad Alberto per l’ora dell’aperitivo in modo di trovarsi tutte e 3 insieme con Olga fuori dal contesto lavorativo. Irene di proposito, per impressionarla, aveva portato Olga in boutique di famose griffe, quando provava qualche vestito chiedeva sempre la sua presenza con scusa di qualche consiglio, cercava di notare la sua espressione quando si spogliava, in una occasione aveva fatto provare un vestito anche a lei e con la scusa di aiutarla gli aveva appoggiato la mano sul seno, poi gli aveva fatto complimenti lamentandosi del suo e con scusa di sentire consistenza aveva preso la sua mano appoggiandosela sul seno, lei non aveva indugiato più del dovuto ma non era nemmeno arrossita. Quando si avvicinava l’orario dell’incontro con Aberto, Irene aveva fatto la sua scelta ma con stupore aveva fatto prendere un vestito anche a Olga dicendogli che era un regalo, lei era rimata molto sorpresa e felice e mentre si era avvicinata per dargli un abbraccio ed un bacio in senso di ringraziamento, Irene con mossa repentina aveva spostato il viso in modo che il bacio finisse sulle sue labbra mentre le sue mani si erano appoggiate sul seno di Olga che era arrossita un po'. L’euforia di Olga per il regalo ricevuto non era scemata nemmeno quando raggiunto Alberto avevano trascorso una oretta a chiacchierare di cose futili e non di lavoro, era ormai palese che Olga li ammirava e che Alberto non gli era indifferente, Irene dal canto suo era contenta da come procedevano le cose, ma doveva sbrigarsi la settimana dopo era il compleanno di Alberto e per quel giorno doveva essere certa di riuscire in quello che aveva in mente. Quel lunedì mattina Irene aveva in testa un piano che aveva elaborato ed aveva intenzione di metterlo in atto approfittando del fatto che Alberto sarebbe stato via tutto il giorno e sarebbe rientrato per cena, quindi adducendo una banale scusa su estratti conto bancari non chiari aveva telefonato al direttore chiedendo il favore, visto che lei non poteva, di mandare Olga da lei ed insieme controllarli, il Direttore non aveva fatto nessuna obiezione ed anzi si era offerto di avvertire Olga, ma Irene aveva declinato dicendo che chiamava lei per accordi sugli orari in cui vedersi, quindi la chiama: Pronto? Ciao Olga, sono Irene ti disturbo? Ciao Irene, non disturbi affatto è un piacere sentirti. Hai bisogno di qualcosa? Volevo chiederti un piacere personale. Dovevo andare a fare ceretta ma estetista è via ho pensato che forse mi avresti potuta aiutare se non ti scoccia. Figurati, non mi scoccia affatto, sono ben lieta di aiutarti, ma esco dall’ufficio alle 17 Tranquilla per quello, ho già chiamata Direttore con una scusa, gli ho detto che mi servivi per controllare degli estratti conto e lui ti ha concesso di venire da me nel pomeriggio. Benissimo allora dimmi a che ora vuoi che ci troviamo ed arrivo. Visto che non devi rientrare in ufficio che ne diresti di venire a pranzo? Sono sola Alberto è via. Ottimo allora quando finisco vengo ho già indirizzo sarà facile arrivare. Ciao a dopo. Un sorriso soddisfatto era comparso sul viso di Irene, adesso doveva organizzare per il pranzo, si sarebbe rivolta al catering, come al solito, intanto nella sua mente pensava di elaborare il piano che aveva in mente e che doveva mettere in atto all’arrivo di Olga. Irene era indecisa se apparecchiare sul patio o all’interno, poi aveva optato per intero, sul tavolo un piccolo cesto di fiori e due candele facevano da contorno ad una bottiglia di vino bianco ghiacciata il pranzo leggero, un misto carne e verdure, sarebbe arrivato tra poco, aveva tirato un po' le tende e messo musica di sottofondo, creando l’atmosfera di qualcosa di romantico. Fin dall’arrivo Olga era rimasta piacevolmente sorpresa della casa, durante il pranzo Irene aveva riempito più volte i bicchieri ed alla fine la bottiglia era finita, era di buon umore e la discussione riguardava la scusa inventata con il direttore, ridendo avevano concordato, in futuro, di usarla ancora per farsi un pomeriggio a crogiolarsi al sole a bordo piscina. Quando infine erano saliti al piano superiore per raggiungere il bagno attiguo la camera Irene aveva proposto a Olga di indossare un accappatoio per non sporcarsi ed essere più libera, lei aveva accettato ringraziando ma lo aveva indossato sopra slip e reggiseno che aveva tenuto, Irene al contrario sotto accappatoio era completamente nuda. Olga l’aveva aiutata in modo quasi professionale, anche se Irene ogni tanto faceva battute, ad un certo punto era perfino arrivata al punto di pensare che il piano sarebbe fallito, un barlume di speranza lo aveva avuto quando dopo aver finito la ceretta alle gambe gli aveva chiesto Non so se te la senti ad aiutarmi anche a depilare il sesso. Ad Alberto piace, altrimenti rimando Non c’è problema lo faccio anche io e so bene che è scomodo farlo da sole Irene era ritornata fiduciosa, ed anche se durante la depilazione, pur sfiorandola non era andata oltre, alla fine quando gli aveva chiesto di spalmargli la crema antiarrossante uno spiraglio di speranza era ritornato. Quando le mani di Olga iniziano a spalmare la crema sul suo sesso Irene chiude gli occhi ed allarga leggermente le gambe, piano piano le carezze fanno effetto ed inizia ad eccitarsi, poi per facilitargli il compito alza i piedi appoggiandoli su letto e divarica le gambe assumendo quasi la posizione di una partoriente. Il massaggio continua mentre Irene finge di tenere gli occhi chiusi, ma di nascosto spia le espressioni di Olga ed ha la sensazione che anche il suo respiro è diventato affannoso, poi quando massaggiando inguine lei non può fare a meno di sfiorargli il clitoride ha un piccolo orgasmo che gli fa vibrare il corpo seguito da un leggero gemito di piacere. Olga ha un leggero rossore ed un lieve sorriso, a questo punto Irene apre gli occhi e gli propone di fare un idromassaggio insieme visto che la vasca e abbastanza ampia. Una volta nell’idromassaggio, sedute una accanto all’altra, Irene decide di giocarsi il tutto per tutto, è consapevole che se vuole fare regalo ad Alberto non deve indugiare e provare fino a che Olga è disponibile. Appoggia il capo al bordo della vasca poi nel mettersi orizzontale appoggiando i piedi dall’altro lato della vasca, per reggersi appoggia una mano sulla coscia di Olga che non toglie quando è in posizione orizzontale, Olga non fa nessun movimento nemmeno quando la mano incomincia ad accarezzare la sua coscia, allora insiste fino a che arriva al suo sesso, lei resta immobile e si lascia accarezzare, ha il respiro un po' affannoso ma non di scosta dalle carezze. Irene inarca il corpo fin quasi a essere totalmente in orizzontale, in questa posizione il suo sesso è fuori dall’acqua ben visibile, Olga lo osserva senza fare nulla, a questo punto Irene gioca l’ultima carta, prende per mano Olga ed attira la sua mano sul seno, poi la lascia e torna ad accarezzarla sulle cosce e sul sesso, la mano sul seno inizia a muoversi timidamente l’atmosfera si surriscalda ed a questo punto Irene spinge la mano di Olga sul suo sesso, poi si gira verso di lei, che la guarda in modo impacciato e gli sorride, ed a questo punto la mano inizia a muoversi ad accarezzarla ad allargare il sesso e poi introdurre prima un dito e poi due. Irene è molto eccitata sia per le carezze ma anche perché consapevole di aver raggiunto lo scopo prefissato, lascia la posizione orizzontale e si mette seduta accanto, stringendo le gambe e tenendo la mano di Olga dentro il suo sesso. Inizia anche lei a toccarla, adesso in piacere sale sempre di più, raggiunto lo scopo adesso c’è la voglia di raggiungere l’orgasmo, si stanno masturbando a vicenda e quando Irene avvicina le labbra alle sue, Olga non ha più freni ed inizia a baciarla, i loro corpi fremono, le lingue di cercano le mani non smettono di sollecitare i loro clitoridi fino a che con lunghi gemiti non godono insieme scambiandosi un lungo bacio. Quando escono della vasca si asciugano e si vestono senza dire nulla, poi quando scendono vista ormai l’ora è Irene a dirgli Tesoro forse è meglio che tu vada prima che arrivi Alberto. Non vuoi che ci veda insieme? Temi possa capire? Lui è geloso? Geloso? No assolutamente anzi tutto il contrario. Ma dimmi una cosa a te Alberto piace? E’ un bell’uomo distinto brillante, penso piaccia a molte, ma non temere non sono una rivale Non temo nessuna rivale e fra noi non c’è gelosia, siamo una coppia aperta. Ma dimmi con sincerità se andresti a letto con Alberto. Sii sincera non avere nessun timore. Beh penso che se me lo chiedesse non direi di no anzi. Ma tu non sei gelosa? Sai voglio festeggiare il compleanno di Alberto, che sarà sabato, facendogli una sorpresa che gradirà molto, ma tu devi aiutarmi, devi essere mia complice e lui fino a sabato deve restare all’oscuro Per me va benissimo, anche se oggi è stata prima volta è stato bellissimo mi è piaciuto molto. Ok allora, fra un paio di giorni usciamo di nuovo insieme, senza dire nulla ad Alberto e poi sabato verrai anche tu a festeggiare con noi, dovrà essere una sorpresa per lui. La settimana era passata veloce, le due donne avevano organizzato tutti i particolari del loro piano, Alberto era all’oscuro di tutto, non aveva nemmeno idea di come avrebbero festeggiato, Irene gli aveva solo detto che ci sarebbe stata una festicciola ma qualcosa di intimo senza tanta gente. Il sabato sera, Irene aveva insistito con Alberto, per farlo vestire in modo elegante, in smoking, anche lei dal canto suo aveva indossato un vestito da sera molto elegante e sex, a quel punto Alberto aveva maturato la certezza che sarebbero usciti. Irene di proposito lo aveva tenuto a lungo in camera e quando alla fine erano scesi c’era stata la prima sorpresa. La sala è illuminata in modo fioco solo da candele sparse in punti strategici, nell’ambiente si respira un profumo esotico causato da steli di incenso acceso, sul tavolo illuminato da due candele c’è una meravigliosa orchidea bianca con accanto il carrello con un cestello contenente una bottiglia di champagne, in sottofondo una musichetta arabeggiante crea un’atmosfera esotica. Appena seduti arriva una cameriera che veste un costume arabo fatto di soli veli, come quello che di solito indossano le ballerine di danza del ventre, sul volto ha una mascherina tipo burqa, che coprendoli viso lasciando libera solo la bocca, la rende irriconoscibile. Ha un corpo sinuoso il seno prorompente fatica a restare nascosto e quando si avvia verso la cucina Alberto non può fare a meno di ammirare un culo stupendo, parzialmente coperto dai veli, ha il volto sorridente, Irene è raggiante perché ha capito che ha molto gradito la sorpresa. la cena è composta da cibi esotici leggermente piccanti, tutti i cibi hanno un gusto particolare ma sono molto gustosi. Alla fine della cena Irene lo invita a sedere sul divano, dopo che l’odalisca gli ha portato da bere una bevanda ambrata ma dal gusto intenso. Lo prega di attendere 10 minuti mentre lei sale di nuovo in camera, passano più di 10 minuti ma quando Irene scende la sorpresa è grande, anche lei è vestita da odalisca in tutto simile alla cameriera che li ha serviti, l’unica eccezione, lei non indossa la mascherina. Dopo la cena, quando Irene fa partire una musica sensuale ed arabeggiante dalla cucina arriva anche la cameriera, tutte e due davanti ad Alberto iniziano a muoversi in modo sensuale, non è una danza del ventre, ma è ugualmente molto erotica, lui resta seduto ad ammirarle, è un vero piacere stare a guardarle. Ad un certo punto alternandosi iniziano a strapparsi i veli uno ad uno, ad ogni velo che cade si scopre parte del loro corpo, Alberto inizia a eccitarsi sempre di più fino al punto di sentire il desiderio di alzarsi e raggiungerle, ma viene stoppato da Irene che gli fa promettere che attenderà fino alla fine del balletto, a malincuore si accomoda di nuovo e rimane ad osservare. Esauriti i veli, rimanendo coperte solo da dei minuscoli perizomi, la loro danza sensuale non si ferma, lentamente, alternandosi, iniziano a mettere a nudo i loro seni, non si limitano solo a togliere il reggiseno ma indugiano molto a scambiarsi carezze, adesso Alberto è eccitatissimo, vorrebbe spogliarsi ma Irene con un eloquente sguardo gli fa capire che deve aspettare. Allo stesso modo procedono a sfilarsi i perizoma fino a che rimangono tutte e due nude, la musica non è finita, loro continuano a ballare continuando ad accarezzarsi a vicenda, sia il seno che il sesso, dalle loro espressioni è chiaro che anche loro sono molto eccitate, quando la musica sta per finire, si abbracciano dandosi un lungo bacio, Alberto può chiaramente vedere le loro lingue che si cercano e le loro mani che insistono ad accarezzare i loro sessi, è al culmine non resiste sta quasi per godere solo osservandole. Quando infine la musica finisce loro si avvicinano lo prendono per mano e si avviano verso la camera da letto, è una scena quasi surreale, loro due nude e lui in smoking, giunti in camera, si trova in mezzo a loro che lentamente iniziano a spogliarlo, scambia un lungo bacio con Irene che inizia a emettere gemiti di piacere, poi infine quando è nudo lo fanno stendere sul letto e loro si mettono ai suoi lati, Irene lo prega ancora di non muoversi. Iniziano tutte e due a baciarlo, le loro bocche e le loro lingue si intrecciano in un unico bacio mentre le loro mani accarezzano il suo petto. Quando poi le loro labbra iniziano a scendere lungo il suo corpo fino ad arrivare al suo sesso gli sembra quasi di esplodere, è uno sforzo immane quello che deve fare per non lasciarsi andare all’orgasmo, quando infine le loro bocche arrivano al suo sesso e sente le loro bocche che a turno lo baciano, leccano ed ingoiano fino alla radice non resiste più, ha un orgasmo che lo fa urlare di piacere, si sente succhiare ancora, avendo la sensazione che sarebbero in grado perfino di succhiargli l’anima, poi attira a se Irene dandogli un lungo bacio. Alberto resta sdraiato, con il sesso moscio, poi le donne iniziano a scambiarsi baci e carezze, i loro gemiti di piacere, piano piano, fanno rinvigorire il suo sesso, vedere due donne fare l’amore lo fa eccitare moltissimo. Quando mettendosi a 69 iniziano a baciare vicendevolmente i loro sessi la sua erezione è completa, si pone dietro Irene che per facilitargli la penetrazione si mette carponi, a 4 zampe, e scivola dentro di lei, ormai bagnatissima ed eccitata, la sua penetrazione e i baci e le leccate sul clitoride da parte dell’altra donna la fanno raggiungere subito l’orgasmo, ma nessuno si ferma, adesso Irene è eccitatissima e quando la cameriera gli offre il suo sesso lei inizia a baciarla e succhiarla fino a che non godono di nuovo tutte e due, Alberto trattiene il suo godimento, gode della situazione, adesso è lui, mentre le due donne giacciono spossate, che elargisce baci e carezze ad entrambe in attesa che si riprendano. Quando l’eccitazione arriva al culmine Irene invita Alberto a penetrare la cameriera, che ascoltato l’invito, affonda il suo viso fra le sue gambe iniziando a baciare il suo sesso, ed offrendosi per essere penetrata, Alberto non può fare a meno di ammirare quel culo favoloso che lo attrae tanto ma, come inizio la penetra nel sesso, provando un intenso piacere, inizia un movimento lento e costante, mentre Irene inizia di nuovo a gemere. La cameriera ha delle contrazioni vaginali che fanno capire al Alberto che sta per godere e quindi inizia con movimenti più intensi fino a che lei non gode, ma non si ferma, inumidisce il suo ano con gli umori del suo orgasmo poi punta il suo sesso al buchino anale, lei si inarca ancora di più facendogli capire che è pronta, e quando spingendo lui riesce ad entrare tutto lei inizia a gemere, la prima a godere di nuovo è Irene poi Alberto non resistendo più schizza tutto il suo godimento nell’ano della cameriera che con l’aiuto delle carezze di Irene gode a sua volta. Restano sazi e spossati sul letto, Alberto non smette di baciare e ringraziare Irene per la bellissima festa a sorpresa e poi chiede: Adesso posso vedere il volto della stupenda sconosciuta? Quando Olga toglie la mascherina, lui resta a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato che fosse lei, poi viene a sapere che l’artefice di tutto era stata Irene che a lungo l’aveva quasi corteggiata per poi, sapendo che a Olga non era indifferente lui, a convincerla ad essere complice di quella sorpresa. Olga afferma che per lei, sia con Irene che adesso tutte e tre, erano state le sue prime esperienze trasgressive che aveva avuto, le aveva trovate altamente erotiche e soddisfacenti e che gli sarebbe piaciuto ripeterle, ma solo con noi. Rimangono a lungo a chiacchierare fino a tardi, quando Olga sta per andare via è Irene a parlare: Amore, visto che è la tua festa, e che tutto è stato eccezionale, questa volta voglio fare una eccezione, ma solo per questa volta. Se Olga gradisce stanotte potrà restare con noi, cosi domani possiamo continuare la festa. Sono felicissima di restare con voi sia stanotte ed anche domani. Ho molto da imparare. Grazie amore, sei un tesoro, se Olga è d’accordo, per domani potremmo organizzare per essere in numero pari, cosi il divertimento sarà maggiore. Olga si era dichiarata disponibile, ed a questo punto Alberto con Irene avevano concordato su chi invitare il giorno dopo, ma questa è un’altra storia, che con calma racconterò. 2473 0 4 years ago
- 3 years ago FESTA DI COMPLEANNO Tutto era pronto nei minimi particolari, avevo organizzato la festa per il compleanno di Irene tenendola all’oscuro di tutto, probabilmente lei si aspettava una cena insieme agli amici a casa nostra, ma stavolta avevo voluto preparargli una sorpresa, nessun amico invitato, solo noi, ed in un locale caratteristico, la sorpresa ci sarebbe stata ugualmente ma tenendola all’oscuro di tutto e lasciando a lei la decisione. A pranzo lei aveva cercato di indagare, capire come avremmo festeggiato, l’avevo lasciata sulle spine senza svelargli nulla, visto che aveva preso appuntamento dal parrucchiere ed estetista, l’unica raccomandazione che gli avevo fatto era quella di trovarsi a casa per le 18, a questo punto lei sorridendo aveva pensato che avessi organizzato a casa mentre lei era fuori ma si sbagliava. Al suo rientro io sono già pronto, lei è bellissima come sempre, si guarda in giro e non vedendo nessuno nè tantomeno nulla occorrente per la cena capisce che avremo festeggiato fuori, ma io non gli svelo nulla, lei và subito in agitazione non sapendo come vestirsi, io gli consiglio un abito comodo, elegante, sex, alla fine è uno schianto, indossa un abito blu marino, lungo e molto ampio, con uno spacco che lascia gran parte della coscia scoperta ed è molto scollato, è così bella che sarei tentato di mandare all’aria tutto e portarla subito a letto, ma ci sarà tempo per questo, oggi è la sua festa e voglio che si diverta al massimo. Quando la invito a seguirmi che andiamo a cena fuori, si meraviglia che usciamo così presto pensando che forse la porto in qualche posto lontano, ma quando parcheggio davanti al ristorante mi guarda sorpresa e mi chiede: - Amore ma ceniamo così presto? - Tranquilla amore, in questo posto si inizia a mangiare presto, ma si finisce tardi - Che festa hai organizzato? Restare per ore seduti al tavolo a mangiare? - Non preoccuparti, vedrai che la serata passerà velocemente. Solo una cosa, da quando saremo dentro tu sarai libera di decidere quello che vuoi, anche contro mio volere se vuoi, ma solo fino a mezzanotte, come Cenerentola, allo scoccare della mezzanotte desidero restare solo con te. Sei d’accordo? - Amore, ma io voglio che tu sia sempre con me. Non capisco questa tua richiesta. Il locale è molto bello, la sala è grandissima arredata come se fosse un’isola tropicale, è un misto di piante e fiori, al centro della sala una grande pista da ballo termina con un ampio soppalco dove suona una orchestra di chiare origini brasiliane, nella pista un gruppo di uomini e donne in costume continua a ballare al suono della musica, il tavolo che ho prenotato pur se un pochino defilato è in prima fila al limite della pista. A Irene il posto è subito piaciuto, per ringraziarmi mi ha dato un leggero bacio, siamo accolti con un aperitivo ed adesso lei si guarda intorno con curiosità, la sala è ormai piena, e qualche coppia in attesa del cibo ha iniziato a ballare, anche lei mi trascina con forza in pista, resto alcuni minuti ma quando l’orchestra inizia un latino americano con sollievo abbandono e torno al tavolo, Irene smania dal desiderio di ballare ed è subito invitata da un ragazzo mulatto a quanto sembra bravissimo, dopo un paio di balli torna al tavolo molto euforica. Il cameriere ci ha servito il primo piatto, iniziamo a mangiare, lei mi ringrazia della sorpresa aggiungendo che il posto gli piace moltissimo, sono molto contento che gli piaccia e ne approfitto per farla brindare sapendo che bastano pochi bicchieri di vino per farla andare su di giri, ho intenzione di farla sentire libera e disinibita per il resto della serata. Appena finito di mangiare torna in pista a ballare, resta da sola un attimo, subito un altro cavaliere si fa avanti, anche questo un ragazzo abbastanza giovane, mentre ballano chiacchierano, mi dirà poi che gli aveva fatto un sacco di complimenti, restano a ballare fino a che i camerieri passano per i tavoli con lunghi spadoni di carne infilzata fatta arrosto, molto tenera e saporita, Irene mangia con gusto non smettendo di osservare coloro che ballano e fremendo all’idea di tornare a ballare. Non abbiamo ancora finito che l’orchestra attacca con una musica sensuale, il ragazzo mulatto osserva Irene poi guarda verso di me che con un cenno gli faccio capire il desiderio di ballare di Irene, lui si avvicina e la invita, lei smette subito di mangiare e sorridendomi lo segue. La musica è molto sensuale il ragazzo è un ottimo ballerino, i loro corpi si strusciano, adesso il ballo è molto erotico, anche Irene è molto brava, a mano a mano tutti si fermano ad osservarli, i loro movimenti sono molto eccitanti, i corpi si strusciano imitando un amplesso in un ballo molto elettrizzante, alla fine tutti applaudono ed Irene arrossisce rendendosi conto che erano rimasti soli in pista, quando siede al tavolo è palese che il ballo l’ha fatta eccitare molto, stavolta non sono io a versargli da bere ma lo fa lei direttamente. Continua a ballare ancora a lungo, alternando i due ballerini, li osservo che chiacchierano spesso, poi quando per l’ennesima volta torna al tavolo, ne approfitto per chiedergli - Hai fatto conquiste amore, non ti mollano un attimo - Ma dai, stiamo solo ballando. Anche se sono balli sensuali - Dai non mi dire che non ci hanno provato e che non ti sei eccitata - Beh con balli cosi sensuali è normale eccitarsi. Ci hanno provato si, tutte e due mi hanno invitato ad andare in un posto più tranquillo a bere qualcosa - Amore, come ti ho detto prima, fino a mezzanotte sei libera di decidere quello che vuoi. - Ma sei scemo? Io non voglio nulla senza di te, assolutamente - Beh se non vuoi andare a bere, puoi sempre invitarli da noi a bere qualcosa - Ma io voglio ballare, non voglio andare via con loro - Potete continuare a ballare da noi e bere qualcosa, fino a mezzanotte, mancano solo poche ore A questo punto Irene, con il viso un po' imbronciato, si alza e torna a ballare, subito i ragazzi a turno ballano con lei, poi a un certo punto lei smette un attimo di ballare e si avvicina a me - Dicevi davvero di invitarli a casa a ballare? Tutte e due? - Certo amore, come fa piacere a te. Te lo ripeto fino a mezzanotte decidi tu - Ok aspettami un attimo. Faccio qualche ballo e decido. Irene balla ancora con tutte e due confabulando, poi mi raggiunge e mi dice: - Ok andiamo a casa, li ho invitati. Ma continueremo con qualche ballo e berremo qualcosa non altro. Durante il tragitto in auto, chiedo a Irene se c’è qualche problema visto il suo essere taciturna, lei in un primo momento non risponde, poi come per liberarsi di qualcosa si rivolge a me in modo brusco. - Amore non capisco perché fai decidere tutto a me, di solito non è cosi - Tesoro, oggi è la tua festa. Come ti ho detto fino a mezzanotte mi farebbe piacere che fossi tu a decidere, anzi vorrei dirti, se dovesse succedere qualcosa, sarai libera in tutto, preferisco lasciarti libera senza partecipare, sarai tu a decidere fin dove portare il gioco. - Scusa ma perché non dovresti partecipare? Lo sai che io ti voglio sempre vicino. - Tranquilla amore, come ti ho detto dopo mezzanotte sarai solo mia, mancano solo 2 ore ormai. Il resto del viaggio lo facciamo in silenzio, quando entriamo in casa è ancora imbronciata, mi avvicino a lei, la stringo forte e gli dò un bacio, poi la guardo negli occhi e gli dico - Amore è la tua festa, sei libera di fare quello che ti va. Non preoccuparti per me, avremo il resto della notte. Se ti divertirai io ne sarò felice, se vorrai solo ballare sarò felice lo stesso stai serena. Quando arrivano i due ragazzi, mentre Irene accende la musica io prendo una bottiglia di champagne, e poi abbasso leggermente la luce per creare un’atmosfera soffusa, beviamo un calice di champagne e poi Irene mi porge il calice e sorridendomi mi chiede di riempirlo di nuovo, mentre beve si porta al centro della stanza ed inizia a volteggiare facendo passi di danza, quando parte la stessa musica sensuale del locale, il ragazzo mulatto la raggiunge e la invita a ballare. Irene è tornata di buon umore, adesso è sorridente ed euforica, ma quando mi guarda sembra essere imbronciata nei mi confronti io al contrario gli rispondo con dei sorrisi, nel modo in cui si struscia addosso al ragazzo sembra che voglia farmi ingelosire, un po' ci riesce, ma resto impassibile. Quando incomincia un nuovo brano, sempre restando in mezzo alla sala, Irene si stacca leggermente dal mulatto e, sempre dondolandosi davanti a lui, lentamente inizia a sbottonargli la camicia, lui resta immobile, Irene balla girandogli intorno e nel contempo continuando a spogliarlo fino a che lui rimane completamente nudo ed immobile. A questo punto invita l’altro e sempre alternando movenze sensuali spoglia completamente anche lui, i due ragazzi restano immobili senza prendere nessuna iniziativa, Irene mi guarda in modo interrogativo, io gli sorrido e gli faccio cenno che tocca a lei chiedere, a questo punto lei rivolgendosi ai due giovani li incita a spogliarla lentamente, i due ragazzi guardano verso di me, seduto su divano, ed anche da parte mia ricevono un cenno a proseguire. Irene ha il mulatto di fronte e l’altro dietro, mentre il mulatto infila le mani nella scollatura ad afferrare il suo seno lei allunga la mano ad accarezzargli il sesso, l’altro ragazzo facendo salire le sue mani lungo le cosce gli alza il vestito poi lentamente gli scende le mutandine fino alle caviglie e poi glieli sfila, risale lentamente con le mani accarezzandogli le cosce, poi allentando le spalline fanno scivolare il vestito ai suoi piedi. Sono tutte e 3 nudi, mentre il mulatto gli accarezza il seno, l’altro inizia a baciarla sul collo, lei piega la testa sospirando, sono attaccati come un sandwich le loro mani esplorano tutto il suo corpo mentre i loro sessi si strusciamo sul suo sesso e sul sedere. I ragazzi non sembra abbiano fretta, sempre restando in piedi iniziano a baciare ogni centimetro del suo corpo, dove non arrivano con i baci ci arrivano con le carezze, dal canto suo lei accarezza i loro sessi facendoli diventare turgidi, i loro corpi continuano a strofinarsi mentre Irene non smette di gemere dal piacere, li osservo in silenzio, la scema mi fa eccitare moltissimo. Quando ad un certo punto lo sguardo di Irene incrocia il mio, pur sapendo che rischio di rompere l’atmosfera, indicando l’orologio faccio cenno che la mezzanotte è vicina, lei capisce subito e ricorda quello che gli avevo detto, ma non sembra avere fretta. Quando dopo le lunghe carezze al suo sesso lei ha un orgasmo, per un attimo mi viene da pensare che forse non vuole andare oltre, poi tutte e due si inginocchiano e lei allargando le gambe li facilita in modo che possono iniziare a leccarla sia davanti che dietro, ed il suo corpo si contrare di nuovo in un altro orgasmo, si stende sul tappeto attirando a se il mulatto che, lentamente, la penetra facendola gemere di piacere. Adesso Irene è consapevole che è lei che deve dirigere il gioco, infatti mentre il mulatto si muove dolcemente dentro di lei l’altro è in ginocchio, immobile, lei allunga una mano ed afferrando il suo sesso lo fa avvicinare fino a che è a portata delle sue labbra, inizia a baciarlo poi lo lecca ed infine lo ingoia succhiandolo, mentre continua ad avere orgasmi uno dietro l’altro, poi si gira di nuovo verso di me che con le mani gli faccio segno che mancano solo 10 minuti, non so se capisce ma si stacca un attimo per cambiare posizione. Fa sdraiare il ragazzo per terra poi sussurra qualcosa al mulatto che fa cenno di sì con la testa, lentamente va cavalcioni sopra al ragazzo afferrando il suo sesso ed indirizzandolo in modo che lei possa scivolare fino a che non lo ha tutto dentro, quando si piega in avanti il mulatto dopo averla leccata un po' si posiziona in modo da poterla penetrare da dietro, quando anche lui, con un colpo secco, entra tutto dentro lei, inizia a urlare di piacere mentre il suo corpo viene scosso da fremiti dovuti agli orgasmi che si susseguono uno dopo l’altro fino a quando l’ultimo il più intenso la raggiunge quando i due ragazzi godono contemporaneamente dento di lei. Si accasciano tutte e 3 sul tappeto ma non trascorrono nemmeno 2 minuti ed il pendolo inizia a battere la mezzanotte, è il segnale, i ragazzi gli danno un bacio ringraziandola, poi senza dire nulla si rivestono sotto lo sguardo di Irene e dopo un cenno di saluto escono chiudendosi la porta alle spalle. Irene mi osserva con il volto estasiato di chi ha appena goduto in modo fantastico, io ricambio con un sorriso, restiamo a lungo ad osservarci senza parlare, non serve, i nostri sguardi si dicono tutto, poi lei senza dire nulla si alza e va in bagno. Quando ritorna indossa un accappatoio, io sono rimasto sempre seduto sul divano, si avvicina lentamente fermandosi davanti a me che resto muto, fa scivolare l’accappatoio restando nuda davanti a me ancora vestito, ci osserviamo senza dirci nulla, poi avvicinandosi inizia a sbottonarmi la camicia, lentamente accarezzandomi il torace e baciandomi sul collo, poi passa ai pantaloni sfilandomeli con la stessa lentezza, appoggia il suo viso sul mio grembo strofinando la sua guancia sul mio sesso ancora dentro gli slip, ma al massimo dell’eccitazione, poi lo porta allo scoperto ed inizia a baciarlo e succhiarlo, io resto sempre immobile anche se muoio dalla voglia di accarezzare il suo seno. Sono al massimo dell’eccitazione e sto quasi per venire nella sua bocca, lei se ne rende conto e si ferma, poi inginocchiata sul divano a cavalcioni su di me, lentamente mi accoglie dentro di se, baciandomi e stringendomi forte, muove lentamente il bacino facendomi provare un piacere intenso, poi quando il suo movimento si fa più frenetico mi prega di non trattenermi e godere insieme a lei, godo per primo schizzando il mio orgasmo che fa godere anche lei che si stringe forte a me baciandomi, dopo alcuni minuti si alza mi prende per mano e mi dice: - Andiamo a letto amore, la notte è ancora lunga ed io voglio godere ancora sentendoti dentro di me. 2996 3 4 years ago
- 3 years ago SERA D'ESTATE Smaltire il fuso orario per me è sempre un grande problema, invidio Alberto che riesce a dormire anche 12 ore di fila e non ne risente. Eravamo appena rientrati da un viaggio da un’isola caraibica dove avevamo trascorso una settimana ricca di trasgressioni, mi sono svegliata tutta sudata, e sono scesa in cucina a bere qualcosa di fresco, giro pe casa nuda indosso soltanto una vestaglia in seta leggerissima, Alberto mi regala sempre indumenti in seta, è un tessuto che solo a sfiorarlo lo fa eccitare. Sto sorseggiando del succo d’arancia con ghiaccio quando sento delle voci provenire dal giardino, una sensazione di paura mi assale, il timore che ci siano dei ladri è il primo pensiero che mi viene in mente, sicuramente non sono vicini alla casa ne stanno tentando di entrare altrimenti gli allarmi sarebbero già scattati. Quando sto per salire in camera per svegliare Alberto sento altri rumori, come se qualcuno si sia tuffato in piscina, subito dopo sento dei leggeri schiamazzi e delle risate, lentamente apro uno spiraglio della finestra e sbircio fuori. Nella piscina ci sono 2 ragazze ed una ragazza che stanno facendo il bagno, ridono e scherzano schizzandosi con l’acqua, altre volte che siamo stati via al ritorno avevamo trovato tracce di ragazzi che approfittando della nostra assenza scavalcano il muro per poi usare la nostra piscina, Alberto non ha mai voluto fare denuncia e nemmeno indagare visto che non ci procuravano nessun danno. Tranquillizzata resto alla finestra ad osservarli, sono quasi le 2 di notte ma il chiarore della luna li illumina perfettamente, dal viso si capisce che sono molto giovani, sui 25 anni direi, si stanno divertendo in questa caldissima nottata di agosto, sto per chiudere la finestra e tornare a letto quando decido di fermarmi ad osservare la scena che adesso si presenta ai miei occhi. Apro di più la finestra per vedere meglio, la ragazza ed uno dei ragazzi attaccati al bordo della piscina iniziano a baciarsi, dai movimenti riesco a capire che non si tratta solo di baci, le loro mani iniziano a scambiarsi carezze, il secondo ragazzo si avvicina ed anche lui inizia ad accarezzare la ragazza. Adesso lei è in mezzo a loro che si danno da fare ad accarezzare il suo corpo, l’espressione del suo volta fa chiaramente capire che gradisce molto la situazione che si è creata, non mi scandalizzo affatto, per noi coppia scambista è una cosa normalissima, mi meraviglia invece che siano dei ragazzi cosi giovani a trasgredire. Non ho mai gradito osservare la gente che fa sesso, preferisco farlo piuttosto che osservare, ma stanotte non capisco come mai resto incollata alla finestra ad osservarli, la situazione oltre ad incuriosirmi inizia anche ad eccitarmi. I ragazzi escono dalla piscina, sono nudi, è bello vedere i loro corpi giovani e vigorosi, nei maschi si nota benissimo l’eccitazione, accostano due materassini al bordo piscina e si sdraiano, iniziano di nuovo a scambiarsi baci mentre le carezze adesso si fanno più spinte, sono eccitata sento di essere molto bagnata, il desiderio si è risvegliato anche in me, la voglia di raggiungere Alberto per far l’amore è tanta ma sono meravigliata dal fatto che il desiderio di restare ad osservarli abbia in sopravvento. Dopo esserci scambiati a lungo baci e carezze la ragazza va sopra uno dei ragazzi, sono abbastanza vicina da poter vedere distintamente il sesso del ragazzo penetrarla lentamente mentre lei scende fino ad accoglierlo tutto dentro di sei, l’altro ragazzo dopo aver accarezzato il suo seno turgido si avvicina offrendogli il sesso, lei inizia lentamente a baciarlo per poi farlo sparire in parte nella sua bocca. Senza rendermene conto, lentamente la mia mano scende fino a raggiungere il mio sesso, sono un lago di umori, mi accarezzo lentamente gustandomi lo spettacolo dei ragazzi, sono tutta presa ad osservare quando sento le mani di Alberto, che giunto dietro di me, inizia ad accarezzare i miei fianchi, le sue labbra iniziano a baciare il mio collo, la spalla, l’omero, brividi scuotono tutto il mio corpo lentamente Alberto sfila la mia vestaglia lasciandola cadere ai miei piedi, resto nuda e le sue mani si aggrappano ai miei seni. Il mio sguardo resta fisso sui ragazzi e la mia mano continua ad accarezzare il mio sesso, senza parlare ma con dei semplici gesti, Alberto mi invita ad allargare le gambe ed a piegarmi leggermente in avanti, adesso sento il suo sesso che lentamente si fa strada in me fino a che non lo sento tutto dentro, le sue mani continuano ad accarezzare il mio seno e le sue labbra a baciare il mio collo, la mia mano non si ferma e continuo ad accarezzarmi e quando il primo ragazzo gode in bocca alla ragazza seguito nel godimento dall’altro e dalla ragazza anche io ho un intenso orgasmo, Alberto mi segue a ruota facendomi sentire il calore del suo seme che si riversa dentro di me. I ragazzi dopo essere stati per un po' sdraiati tornano in acqua e continuano a scherzare come prima, a questo punto senza indugiare decidiamo di raggiungerli facendo attenzione a non spaventarle e farli scappare via, lentamente cercando di non far rumore arriviamo al bordo della piscina senza che ci notino ed a questo punto Alberto li saluta: - Salve ragazzi, si è mantenuta calda l’acqua? manchiamo da 1 settimana e non avevamo scaldato I ragazzi ci guardano allibiti e spaventati, hanno paura della nostra reazione, ma sicuramente trovano strano il fatto che anche noi siamo nudi, i ragazzi balbettano qualcosa ma è la ragazza che riesce a dire qualcosa - Scusateci, abbiamo visto la casa chiusa, convinti non ci fosse nessuno, visto il caldo afoso abbiamo scavalcato per fare un bagno. Lo abbiamo fatto altre volte ma sicuramente non eravate in casa - Tranquilla non ci sono problemi, Io sono Alberto e lei è mia moglie Irene, in effetti spesso siamo via - Piacere, io sono Olga e loro sono Lucio e Tony Mentre parliamo i ragazzi si sono avvicinati al bordo piscina, vorrebbero uscire ma essendo nudi sono palesemente a disagio, Alberto li tranquillizza dicendo che siamo naturisti e li invita a bere qualcosa insieme a noi, entra in casa e poco dopo torna con 2 bottiglie di champagne ghiacciato ed i bicchieri, offriamo da bere ai ragazzi ed iniziamo a parlare del più e del meno. Chiacchierando non posso fare a meno di far cadere il mio sguardo al sesso dei ragazzi e devo dire che sono ben forniti, Alberto osserva per bene la ragazza che ha un bellissimo corpo, anche lei ha il sesso depilato, con Alberto ci basta solo uno sguardo d’intesa per comunicarci l’intenzione di provarci, loro forse sono convinti che non li abbiamo visti fare sesso e restano alquanto vaghi anche perché nemmeno noi abbiamo affrontato il discorso sesso, sono impacciati e siamo certi che non prenderanno nessuna iniziativa, Alberto con un cenno mi fa capire che ci penserà lui poi lancia proposta di fare ancora un bagno, io velocemente mi alzo ed entro in acqua, Alberto mi segue ma quando è a bordo piscina prima di entrare in acqua si rivolge a loro e gli dice: - La vostra performance di prima è stata fantastica, ci avete fatto eccitare al punto che anche noi abbiamo fatto sesso osservandovi, ciò non toglie, se vi va, che possiamo rifarlo di nuovo tutti insieme Alberto mi raggiunge in acqua mi abbraccia ed inizia a baciarmi e toccarmi, i ragazzi ci osservano perplessi confabulando fra loro a bassa voce, alla fine la prima ad alzarsi è Olga entra in acqua e si avvicina a noi. Alberto non perde tempo la porta dove c’è la scaletta ed inizia a baciarla. A questo punto Lucio e Tony mi raggiungono, ci osserviamo ma loro non prendono nessuna iniziativa, capisco che se non lo faccio io fino a che c’è Alberto non faranno nulla, allungo le mani ed accarezzo i loro sessi, basta pochissimo per farli eccitare li invito a seguirmi vicino a Olga ed Alberto dove l’acqua è più bassa. La scena a cui prima sono stata spettatrice stavolta si ripete con me protagonista, Lucio davanti a me inizia a baciarmi e ad accarezzare il mio seno, Tony bacia il mio collo ed accarezza il mio corpo, mi godo le loro carezze e sento i loro sessi eccitati che si strusciano sul mio corpo, li invito a non avere fretta e fare tutto con calma e con dolcezza. Intanto Olga sta baciando e succhiando il sesso di Alberto che sta seduto sulla scaletta per poi invitarla a uscire dall’acqua e, dopo aver aggiunto un altro materassino, iniziare a are un 69 con lei. Le carezze ed i baci dei ragazzi mi hanno fatto eccitare tantissimo, usciamo anche noi e mi sdraio, Toni mette la sua testa in mezzo alle mie gambe ed inizia a leccarmi delicatamente, sento la sua lingua che esplora ogni anfratto del mio sesso facendomi provare un piacere intenso, Lucio dopo aver a lungo baciato il mio seno, adesso in ginocchio offre alle mie labbra il suo sesso, inizio a baciarlo e leccarlo per poi prenderlo in bocca e succhiarlo, sento il sesso di Tony che spinge, quando e tutto dentro di me bastano pochi colpi ed ho un orgasmo. sento i sospiri di piacere di Olga, quando mi giro ad osservarli, è sopra Alberto impalata al suo sesso, anche lei adesso gode. Lucio e Tony si scambiano di posto, Lucio dopo che entra dentro di me inizia a spingere in modo forsennato, lo invito a restare caldo ed a farlo con dolcezza, visto che sembra che non riesce a controllarsi lo faccio sdraiare e gli vado sopra, afferro il suo sesso lo indirizzo al mio lentamente scivolo su di lui fino a che non lo sento tutto dentro di me, poi inizio a succhiare quello di Lucio in piedi accanto a me mentre lui accarezza il mio seno, godo di nuovo. Sento Olga emettere dei gridolini, quando mi giro ad osservarla è a 4 zampe, Alberto dietro di lei lentamente la sta penetrando analmente, i suoi sono gridolini di piacere, quando il mio sguardo e quello di Alberto si incrociano ci sorridiamo poi mi fa un cenno esplicito, io faccio segno di si con la testa. Alberto chiama Lucio e gli dice qualcosa, lui mi guarda meravigliato, ma dopo l’invito di Alberto ed il mio assenso con un segno con la testa, si avvicina a me ponendosi alle mie spalle, mi piego verso Tony, seguendo i consigli di Alberto, Lucio dietro di me inizia a leccare il mio buchetto, lo insaliva bene poi appoggia il suo sesso ed inizia a spingere piano, appena è dentro ho un forte orgasmo, lui si ferma un attimo ma Alberto lo incita a entrare tutto dentro di me. Mi fanno provare sensazioni bellissime, mi sento piena dei loro sessi gli orgasmi si susseguono uno dopo l’altro, I ragazzi osservano Olga che a sua volta urla dal piacere fino a che dopo l’ennesimo orgasmo Alberto gli da il suo sesso in bocca fino a venire, lei ingoia tutto fino all’ultima goccia, e quando anche i ragazzi mi inondano con il loro godimento anche io ho un orgasmo che mi lascia spossata, siamo tutti sdraiati a riprendere fiato. Facciamo l’ultimo brindisi per poi salutarci, ci facciamo dare i loro numeri di telefono per un eventuale invito a cena e per ripetere la serata con più calma. Fa ancora molto caldo, con Alberto facciamo un altro bagno in piscina, poi ci sdraiamo di nuovo e ci scambiamo le sensazioni provate facendoci le coccole, ripassare con la mente la serata mi fa eccitare di nuovo, Alberto se ne accorge subito, inizia a baciarmi poi spinge la mia testa verso il suo sesso, mi metto d’impegno e dopo n paio di minuti il suo sesso svetta in piena erezione, Alberto mi prende per mano e mi porta in camera da letto, mi penetra dolcemente poi resta immobile dentro di me per un tempo lunghissimo, continuiamo a baciarci e coccolarci sentiamo le contrazioni dei nostri sessi fino a che non godiamo di nuovo, ci addormentiamo cosi senza staccarci, sarà bello domani mattina ricominciare. 2089 2 4 years ago
- 3 years ago CLUB 12.000 Finalmente ci siamo imbarcati, per fare il check in avevo atteso fino all’ultimo momento, il volo per sharm el sheik in questo periodo dell’anno ed a metà settimana come da previsione non è totalmente pieno così ho potuto, al momento del check In, scegliere i posti dell’ultima fila, che risultava tutta vuota, adesso che i passeggeri stanno prendendo posto sembra che anche altre 2/3 file davanti a noi siano quasi vuote, stavolta come avevamo previsto sarà l’occasione ideale per entrare nel club dei 12.000 metri, purtroppo uno degli ultimi passeggeri si siede nella nostra stessa fila dal lato opposto, sarebbe stato perfetto non fosse successo, con Irene ci scambiamo uno sguardo un po’ deluso ma dentro di noi sappiamo che non rinunceremo. Era ormai da tempo che avevamo questa fantasia trasgressiva, adesso con un minimo di accortezza ed attenzione riusciremo a far l’amore in volo a 12.000 metri di quota, avevamo scartato a priori di farlo nel bagno, sarebbe stato troppo squallido, anche se più sicuro. Quando l’aereo rulla sulla pista ed inizia la fase di decollo l’adrenalina è al massimo, attiro Irene verso di me e ci scambiamo un lungo bacio e ne approfitto ad accarezzargli il seno, il passeggero nella fila accanto ci osserva con un sorrisetto, è un signore anzianotto più vicino ai 70 che hai 60 distinto ed abbronzato, elegante anche se veste in modo casual, speriamo soltanto che sia discreto. Quando l’aereo è in quota Irene slaccia la cintura e con un po’ di fatica riesce a sfilare le mutandine, il signore accanto osserva di nascosto ma sicuramente ha visto tutto, ha un sorrisetto sul viso ma fa finta di guardare fuori dal finestrino, Irene indossa una gonna ampia ma non molto corta, che alza un po’ lasciando le gambe scoperte, quando infilo la mano sotto ed arrivo alla sua figa la trovo già bagnatissima, è molto eccitata, anche se avrebbe preferito che non ci fosse il signore vicino, anche lei allunga la mano a toccarmi il cazzo e basta pochissimo che mi diventi duro. Il momento propizio arriva quando le hostess partendo dalla postazione di coda passano con le bevande, a questo punto non possiamo più indugiare, incuranti del signore, slaccio i pantaloni e tiro fuori il cazzo cercando di tenerlo coperto con un maglione, Irene dopo aver alzato la gonna si alza e dopo un paio di tentativi, visto l’esiguo spazio, siede sopra di me appoggiando i gomiti sui sedili davanti, lentamente si abbassa ed il mio cazzo scivola dentro di lei, quando mi giro verso il signore accanto lui sta guardando fuori dal finestrino, sicuramente si è accorto di tutto ma, anche con sollievo di Irene, non ci osserva, mentre lei con la posizione che ha assunto ha tutta la visuale dell’aereo. Inizia a muoversi lentamente sopra di me, io sono quasi bloccato e non ho nessuna possibilità di muovermi, approfitto soltanto per infilare una mano sotto la sua maglietta ed iniziare ad accarezzargli il seno, mentre con l’altra riesco ad arrivare alla sua figa ed accarezzargli il clitoride, la situazione è altamente eccitante ed adrenalinica, consapevoli che non avremo tanto tempo a disposizione ci lasciamo andare senza trattenerci, basta poco e sento le contrazioni della figa di Irene, preludio al suo orgasmo, che subito arriva bagnandomi tutto il cazzo con i suoi umori, mi lascio andare anche io e schizzo tutto il mio godimento dentro di lei, siamo riusciti a portare a termine il nostro intento. Come era stato problematico infilarsi il mio cazzo in figa, lo è altrettanto potersene liberare, quando finalmente riesce, mentre si sposta alcune gocce del mio sperma che fuoriescono dalla sua figa sporcano i miei pantaloni, mentre lei tampona e riesce a pulirsi con dei fazzoletti che preventivamente aveva tenuto a portata di mano, quando mi alzo per andare in bagno a pulire i pantaloni, il signore accanto continua a guardare fuori dal finestrino ma mi accorgo che come se fosse uno specchio la nostra immagine veniva riflessa e praticamente ha assistito a tutto, dopo di me anche Irene si reca in bagno a darsi una pulita e quando finalmente siamo di nuovo sistemati stemperiamo la tensione con una risata e scambiandoci alcuni baci, siamo euforici, è stata una scopata veloce ma fatta in queste condizioni è unica e ci resta ancora l’eccitazione addosso. Il signore adesso ci osserva elargendoci sorrisi ed abbiamo la sensazione che vorrebbe parlarci, ed infatti alla prima occasione si rivolge a noi con una scusa banale, iniziamo a parlare sulla nostra destinazione e veniamo a sapere che lui ci va spesso perché ha una casa a sharm dove passa quasi tutto l’inverno, approfitto per invitarlo a sedere nel posto libero nella nostra fila e non si fa affatto pregare e subito siede accanto ad Irene che è nel posto centrale. Dopo esserci presentati ringrazio Paolo, questo è il suo nome, per la sua discrezione anche se gli faccio presente che ho notato che il finestrino rifletteva e che quindi ha assistito a tutto, Irene arrossisce un pò, ma Paolo in modo educato non affronta il discorso e la tensione scompare, al contrario dopo un po’ che chiacchieriamo, tempo in cui Paolo non è stato certo parsimonioso in complimenti verso Irene, si rivela un ottimo affabulatore ed adulatore, uomo di grande cultura e charme conoscitore delle donne, sa toccare i tasti giusti per ingraziarsi le simpatie di Irene che adesso ride con gusto alle sue battute e non resta indifferente ai suoi complimenti. Quando nel corso dei nostri discorsi affrontiamo quello del sesso, Paolo rivolgendosi ad Irene, ed a questo punto ammettendo di aver assistito al nostro amplesso, la ringrazia dicendogli che ormai era da anni che non riusciva più a sentire certe pulsioni che lei, solo ad osservarla, gli aveva scatenato. Irene arrossisce impacciata ma lui la rasserena ricolmandola di complimenti, conosco Irene ed ho capito che ha feeling verso Paolo, anche perché oltre alle doti di grande adulatore ed affabulatore possiede anche un grade carisma, la situazione che si è creata mi eccita, mentre loro parlano io inizio a baciare Irene sul collo, al primo bacio rabbrividisce, poi lentamente ignorando i loro discorsi inizio ad armeggiare fino a che infilo la mano sotto la gonna fino ad arrivare alla figa che trovo bagnatissima, a questo punto Irene ammutolisce ma mi lascia fare e quando chiudendo gli occhi reclina il capo all’indietro godendo delle mie carezze anche Paolo zittisce e ci osserva. Lei inarca il più possibile la schiena per facilitarmi nelle carezze, io guardo Paolo che mi osserva e quando i nostri sguardi si incrociano gli faccio chiaramente capire che può osare, per un attimo e titubante poi prende coraggio ed appoggia una mano sulla coscia di Irene che al contatto per un attimo volge il viso verso di lui e gli fa un sorriso poi chiude di nuovo gli occhi ed appoggia il capo sulla mia spalla, Paolo fino a quel momento si era limitato solo a tenere la mano ferma sulla coscia di Irene, quando sfilo la mano da sotto la gonna di Irene con uno sguardo invito Paolo ad osare di più. Lentamente con molta delicatezza e in modo dolce anche lui infila la mano sotto la gonna di Irene, ho la certezza che ha raggiunto la sua figa quando lei si stringe a me e mi bacia con grande passione, continuiamo a baciarci mentre io accarezzo il suo volto, le carezze di lui sono lunghe e dalle vibrazioni del corpo di Irene capto che è molto dolce e delicato come piace a lei, per lungo tempo gode delle sue carezze fino a che stringe le gambe imprigionando la sua mano e baciandomi in modo frenetico capisco che ha raggiunto l’orgasmo, lui sfila la mano per lasciarla ricomporre e per un po’ restiamo tutti in silenzio. Siamo ormai in fase di atterraggio e pertanto non ritorniamo sul discorso, quando una volta usciti dall’aeroporto ci salutiamo, Paolo mi consegna un biglietto da visita con l’indirizzo della sua casa a sharm e con un numero di telefono dicendoci che sarebbe stato felicissimo se avessimo accettato l’invito a cena per quella sera, restiamo d’accordo che lo avvertiremo se decidiamo di accettare. Appena in albergo, arrivati nella nostra camera, inizio a baciare Irene spingendola verso il letto dove la faccio sdraiare, non gli do nemmeno il tempo di spogliarsi alzo la sua gonna, è ancora senza slip, ed inizio a leccare la sua figa, anche lei è molto eccitata bastano poche leccate e sento il sapore diverso della sua figa sintomo che prelude all’imminente orgasmo, quando si contrae ed inizia a godere, essendo con i pantaloni alle ginocchia, l’attiro sul bordo del letto è la penetro subito senza attendere, ho voglia di godere anche io e quando sento il suo orgasmo che mi bagna mi lascio andare godendo dentro la sua figa, restiamo per un po’ abbracciati poi decidiamo di fare una doccia. Mentre disfiamo la valigia mi rivolgo a Irene e gli chiedo: - Allora amore cosa decidiamo per stasera? Accettiamo l’invito di Paolo? Come ti sembra? - Ho trovato che è una persona molto dolce educata e con un notevole carisma, per stasera decidi tu per me va bene tutto - Beh amore vorrei che decidessimo insieme. Tu ricordi le sue prime frasi sull’aereo? Praticamente ti ha detto che era da anni che praticamente era impotente. - Non è necessario il sesso a volte, si sta bene anche per la simpatia delle persone, e poi se ho voglia ho il tuo cazzo no? anche se devo confessarti che è stato bravissimo ad accarezzarmi, è stato di una delicatezza straordinaria e di una dolcezza infinita e mi ha fatto godere bene, comunque vedi tu se ti fa piacere possiamo accettare l’invito. - Va bene allora adesso lo chiamo per avvisarlo che accettiamo e per metterci d’accordo sull’orario. Passiamo il resto del pomeriggio in giro per il bazar a fare shopping ed Irene resta incantata da un abito etnico, un giubbotto tutto lavorato e tempestato di pietre ed una gonna formata da tantissimi veli di seta trasparenti di vari colori, completano il tutto delle scarpe basse anche loro in stoffa e ricoperte di perline e pietre di diversi colori, e quando la sera ci prepariamo per andare a casa di Paolo vuole indossare proprio quel vestito. Il taxi in pochi minuti ci porta a destinazione, quando suoniamo viene Paolo ad aprirci, la sua è una bella villa, non eccessivamente grande, con un giardino meraviglioso, pieno di piante e fiori esotici, lungo il viale una serie di torce illumina il giardino al limite del patio inizia la piscina anche lei illuminata, è un posto incantevole ed a Irene piace tanto. Nel patio c’è un tavolo apparecchiato, con al centro delle candele, e con ai lati dei recipienti dove brucia dell’incenso rendono tutto molto romantico, Paolo ha buon gusto in tutto, lo notiamo anche dall’arredamento della casa che ci fa visitare, quando ritorniamo nel patio il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio, è ricolmo di piatti con cibo esotico un misto di carni pesce e frutta una goduria solo a vederlo, Paolo ringrazia e congeda la signora che aveva apparecchiato dicendogli che non c’era più bisogno di lei e che poteva anche andare, iniziamo la cena in un clima molto romantico, il sottofondo di musica etnica è rilassante ma non copre le nostre voci. Durante tutta la cena Paolo non lesina affatto i complimenti nei confronti di Irene che dal canto suo reputa eccessivi, io scrutando bene come lui se la mangia con gli occhi capisco invece che sono sinceri, d’altronde Irene è molto bella e sensuale anche se è sempre insoddisfatta e non si vede bella come la vedo io, beviamo anche 2 bottiglie di un vino locale che trovo delizioso perché molto dolce, a fine cena Irene è abbastanza euforica e molto contenta, ci spostiamo sui divani al limitare della piscina e quando Paolo entra in casa a preparare il caffè, Irene approfittando che in silenzio la musica si sente maggiormente inizia a danzare davanti a me imitando la danza del ventre che avrà visto in qualche filmato, è molto brava ed il modo come mi guarda e come balla rende l’atmosfera molto erotica. Non smette di ballare nemmeno quando arriva Paolo che si siede accanto a me, la sua danza diventa molto sex quando ad ogni giravolta stacca uno ad uno i veli che compongono il vestito, è eccitantissima, la osserviamo pieni di desiderio lei ci fissa in modo provocante man mano che ad uno ad uno i veli cadono ai suoi piedi, quando ancora ce ne sono 4 o 5 da togliere, si libera del giubotto mettendo in mostra il suo turgido seno con i capezzoli induriti, io ho il cazzo cosi duro che mi fa quasi male, noto che anche Paolo spesso si tocca. Quando l’ultimo velo cade ai suoi piedi con un movimento molto lento e sensuale sfila anche il minuscolo perizoma e la cintura dove erano attaccati, Paolo deglutisce guardandola estasiato, io le porgo la mano invitandola ad avvicinarsi a me, lei invece sorridendo e sempre danzando si avvicina ma si ferma davanti a Paolo ed inizia un leggero movimento del bacino molto eccitante, e quando lui allunga la mano per accarezzarla lei si ferma per godere delle mani sul suo corpo. Paolo estasiato dalla visione di Irene nuda inizia ad accarezzarla, le sue mani sfiorano tutto il corpo partendo dal seno i fianchi le cosce fino ad arrivare alla figa che inizia a massaggiare delicatamente, mentre con una mano aperta massaggia il suo monte di venere con l’altra accarezza il clitoride per poi mettergli un dito dentro e dolcemente masturbarla, nel frattempo anche io mi sono messo nudo, li osservo e mi tocco, poi Paolo si inginocchia davanti a lei invitandola ad allargare le gambe ed inizia a leccargli la figa, i sospiri di Irene si fanno più intensi fino a che gode in bocca al Paolo che non si ferma e continua a succhiare tutti i suoi umori. Paolo ci invita a seguirlo e ci porta in camera da letto dove Irene mi fa subito sdraiare e dopo essermi venuta sopra infila lentamente nella sua figa tutto il mio cazzo, poi invita anche Paolo a spogliarsi, mentre lei è sopra di me e continua a cavalcarmi la bocca e la lingua di Paolo percorrono tutto il suo corpo, si contorce quando uno dietro l’altro vari orgasmi la fanno godere, poi allunga le mani e si impossessa del cazzo mezzo moscio di Paolo inizia ad accarezzarlo poi si sdraia sempre tenendomi dentro di se ed inizia a fargli un pompino, Paolo strabuzza gli occhi a bocca spalancata, io adesso sono dietro Irene sempre con il mio cazzo piantato in figa mentre lei continua a succhiare il cazzo di Paolo e quando finalmente lo fa raggiungere una giusta consistenza gli va sopra e lo prende tutto dentro. Lui non si capacita di aver raggiunto l’erezione, continua a fargli complimenti e la prega di non smettere, quando io gli vado dietro e dopo avergli leccato bene il culetto punto il mio cazzo e spingo fino a che non sono tutto dentro, Irene inizia a godere di nuovo gli spasmi della sua figa ci danno sensazioni bellissime ed a questo punto Paolo con un urlo gode venendo dentro lei, seguito subito dopo anche da me, ci accasciamo spossati e quando Irene va a fare una doccia Paolo mi confida che non avrebbe mai sperato, dopo quasi 10 anni, di riuscire di nuovo ad avere un orgasmo. Dopo esserci rivestiti, quando stiamo per andare Paolo ci prega di attendere un attimo e torna poco dopo con in mano un monile molto prezioso ed avvicinandosi a Irene glielo fa indossare al collo e poi gli dice: - Io per il resto dei miei giorni porterò nel cuore e nella mente il ricordo di una donna bellissima, dolce e sensuale che ha saputo risvegliare i miei sensi assopiti, ormai da molti anni, facendomi provare l’orgasmo più bello della mia vita. Tu indossa questo gioiello, riconoscente dono di un amico, conosciuto per caso, a cui hai fatto dono del piacere più intenso mai avuto. A te Alberto porgo un ringraziamento infinito e riconoscente per aver condiviso con me la tua bellissima compagna, vi auguro tanta felicità e per qualsiasi cosa io ci sarò sempre. 2479 0 5 years ago
- 3 years ago ROBERTO - IVANA Era da parecchio un desiderio di Irene ritornare per una breve vacanza nella casa dove da ragazza passava le vacanze estive, la piccola villetta posta in un residence, sulla costa veneta, distava un centinaio di metri dal mare ma in compenso all’interno del complesso potevamo usufruire di tutti i servizi. In spiaggia accanto all’ombrellone a noi riservato ci sono i nostri vicini di casa, una coppia che ha preso la casa in affitto ed a quanto ci diranno dopo, a fine settimana avrebbero lasciato l’appartamento, si presentano come Ivana e Roberto, due professori di Liceo, anche loro per una breve vacanza prima della partenza per un paese estero. Roberto è un distinto signore sui 50 anni, alto circa 1.80 brizzolato un corpo magro ed asciutto, abbronzato, porta occhiali da vista, Ivana al contrario è bassina circa 1,55 mora con capelli abbastanza corti, anche lei ha un bel fisico ed un bel viso, tutte e due sono molto colti, abbiamo passato la mattinata chiacchierando e fin da subito abbiamo notato una perfetta sintonia fra noi e loro. Dai discorsi e da qualche battuta è stato subito chiaro che sono la classica coppia pudica ed abbastanza inibita, anche se da subito Roberto ha iniziato a osservare Irene con molto interesse elargendogli una infinità di complimenti fin quasi a far ingelosire Ivana, da parte mia avevo più volte incrociato lo sguardo con lei facendogli capire che mi piaceva molto, prendendo confidenza gli sguardi che capitava di scambiarci, tutte e 4, facevano intuire che l’interesse era reciproco, ed anche se noi ci siamo lasciati andare a qualche battuta spinta l’effetto che aveva sortito in loro era stato quello di farli arrossire e metterli un po’ in imbarazzo e per questo avevamo cercato di non insistere. All’ora di pranzo loro si avviano a casa prima di noi e quando siamo rimasti soli ci siamo scambiato le nostre impressioni sul loro conto “cosa te ne sembra amore? “sono una bella coppia, intelligenti fini e di classe, ho notato che lui mi ha sempre guardato ma quando incrociavo il suo sguardo lo distoglieva subito” “anche io con lei ho scambiato più di uno sguardo cercando di fargli capire che mi piaceva, ma anche lei lo distoglieva, come donna mi intriga parecchio è molto carina ed ha un bel fisico” “anche lui è un bell’uomo molto gentile e dai modi molto dolci, sono una bella coppia” “ma ti intriga? io a essere sincero con lei penso che mi divertirei parecchio” “beh amore, si mi intriga, ma non solo fisicamente è il suo modo di fare, la sua delicatezza e dolcezza “allora se vogliamo provarci dobbiamo sbrigarci siamo a venerdì e loro domenica partono, abbiamo 2 sere a disposizione. Che dici ci proviamo o lasciamo perdere? “come vuoi tu amore, per me va bene, bisogna vedere loro come la pensano, non credo abbiano mai avuto esperienze trasgressive e per questo credo che sarà difficile”. Quando arriviamo a casa, loro sono a seduti al tavolo in giardino, hanno finito da poco di mangiare, ci salutiamo, noi entriamo in casa per uscire poco dopo, il nostro pranzo è solo a base di gelato, anche se siamo vicini da parte loro non c’è invadenza, ci accomodiamo sulle sdraio e quando Irene toglie il reggiseno per prendere il sole in topless, visto che siamo abbastanza riparati, Roberto arrossisce Ivana impegnata a sparecchiare non la nota subito ma quando anche lei la vede, ha stessa reazione, arrossisce più di Roberto e dopo aver bisbigliato qualcosa ci guarda di nuovo sorridendo. La situazione un po’ imbarazzante per loro si crea quando a Irene colano gocce di gelato sul seno e chiedendomi un fazzoletto di carta io al contrario mi avvicino e lecco il gelato dal suo seno, Irene divertita osserva Roberto sempre più imbarazzato poi di proposito copre i suoi capezzoli di gelato, loro stanno bevendo il caffe, sui loro visi compare un notevole rossore misto ad imbarazzo quando io mi piego a succhiare ambedue i capezzoli di Irene, non si parla, ma da parte nostra è un continuo provocare. Quando finiamo di mangiare il gelato, sempre sotto i loro sguardi, Irene dopo avermi dato un lungo bacio in bocca mi prende per mano e mi invita a seguirla in casa, è evidente che capiscono che mi porta a letto per far l’amore, io appena entrato in camera per prima cosa scosto le tende ed apro completamente la portafinestra in modo che se loro si dovessero spostare in fondo al giardinetto potrebbero vederci, spiego ad Irene il perché e lei sorridendo mi risponde che dubita che si metteranno a spiarci. Siamo ancora in piedi accanto al letto ed io ho iniziato a baciargli il seno mentre con le mani gli sfilo le mutandine quando Irene mi dice: “Ivana sta facendo finta di innaffiare la siepe, ma ogni tanto gira lo sguardo verso di noi” “è solo lei o c’è anche Roberto?” “ecco adesso è arrivato anche lui, parlano fra loro fanno finta di innaffiare, ma sbirciano” A questo punto, tolgo il costume, e cambio posizione, adesso invito Irene a farmi un pompino mettendomi in una posizione tale che possano vedere chiaramente il mio cazzo in bocca a Irene, mentre lei inizia a succhiarmi non smette di guardare verso di loro ed incrociare più volte, come mi dirà dopo, lo sguardo di Roberto, dicendomi che quando ha iniziato a succhiarmelo Ivana è andata via, ci sdraiamo sul letto ed iniziamo un 69, adesso siamo incuranti della sua presenza non ci interessa più se ci osserva, abbiamo soltanto il desiderio di godere, ma quando Irene mi viene sopra si accorge che Roberto di nascosto ci sta ancora osservando, la situazione la eccita di più e restando eretta sopra di me oltre a muoversi per sentire meglio il mio cazzo, con una mano accarezza il suo seno e con l’altra il clitoride, cercando di incrociare lo sguardo di Roberto che si allontana dalla visuale quando ci sente godere. Restiamo stretti ed abbracciati fino a che il mio cazzo ammosciandosi non viene fuori, poi dopo aver fatto una doccia ritorniamo in giardino, loro sono anche seduti fuori e questa volta ci invitano a prendere un caffè, accettiamo volentieri e chiacchieriamo del più e del meno facendo finta che non ci siamo accorti che ci avevano spiato, poi insieme a loro torniamo al mare decidendo per la sera di andare insieme a cena fuori. Durante la cena Irene viene a conoscenza che Roberto è un ottimo ballerino per questo non rinuncia a portarci in un pianobar all’aperto dove è possibile ballare, mentre loro ballano io e Ivana restiamo a chiacchierare, cerco di essere il più brillante ed ironico possibile e sembra fare effetto perché lei continua a ridere alle mie battute per bloccarsi un attimo solo quando io alla continua ricerca di un possibile contatto fisico appoggio la mia mano sulla sua coscia semiscoperta, allora si blocca, ritraggo la mano e poi scherzando la invito a ballare, ci lanciamo in pista anche se come ballerini lasciamo molto a desiderare e quando ci incrociamo con Irene e Roberto le battute si sprecano, c’è una forte sintonia e quando per la seconda volta poggio la mia mano sulla sua coscia lei non ha nessuna reazione, cerco di approfittarne e quando risalgo un po’ per un attimo sento che lei allarga le gambe come a facilitarmi, poi all’improvviso arrossendo si alza di scatto con una scusa con un chiaro rossore sul viso. La serata trascorre in allegria, siamo più in confidenza sembra quasi che anche loro stiano perdendo in parte i freni inibitori, mentre torniamo a casa, Irene tiene a braccetto Roberto, mentre io, essendo Ivana più bassa le passo il braccio intorno alle spalle, e quando siamo quasi vicini a casa lei con mia meraviglia mi cinge i fianchi con il suo braccio, praticamente siamo abbracciati, ma si stacca arrossendo quando Irene ridendo rivolta a Roberto gli dice: “ma tu non li guardi? Noi siamo solo a braccetto, loro corrono ed arrivano agli abbracci” Dicendo questo anche Irene passa la mano intorno alla vita di Roberto che al contatto arrossisce un po’, dopo pochi metri arriviamo a casa ci salutiamo dandoci appuntamento al mattino dopo, anche se abbiamo la netta sensazione che avrebbero voluto ancora restare a chiacchierare. Quando siamo in camera Irene mi ragguaglia sulla serata dicendomi che pur se Roberto era stato sempre dolce e gentile facendogli un sacco complimenti non si era spinto oltre aggiungendo anche che durante il ballo, seppure tutte le volte che erano stati a contatto lo aveva sentito eccitato lui non aveva mai cercato di strusciarsi contro, da parte mia gli racconto della mano sulla coscia di Ivana e della sua reazione. Quando di nuovo apro la portafinestra della camera, mi accorgo che anche la loro è aperta, chiamo Irene e pur se tutte e due siamo nudi decidiamo di uscire in giardino, in effetti la loro portafinestra è aperta la camera è al buio, rischiarata solo dalla luce che proviene dalla porta socchiusa del bagno, riusciamo a vederli, probabilmente ci hanno imitato perché volevano che anche noi li vedessimo, Ivana è sdraiata nuda sul letto, le sue mani accarezzano tutto il suo corpo partono dal seno per arrivare alla figa per poi ritornare a ritroso, Roberto, anche lui nudo, è in piedi ai bordi del letto, tocca il suo cazzo, a giudizio di Irene un bel cazzo anche se nella norma, non sembra che guardino per accertarsi se stiamo osservandoli, ma poi quando lo fa Roberto e ci vede, dato che non facciamo nulla per nasconderci, con foga si avventa su Ivana gli va dentro ed inizia a scoparla, a questo punto Irene a cui non è mai piaciuto osservare, mi invita a spostarci anche noi a letto, inizio a baciarla sul tutto il corpo, per poi concentrarmi con la mia bocca sulla sua figa fino a che non raggiunge il primo orgasmo poi anche io la penetro dolcemente, mi muovo lentamente ed inizio con lei a fantasticare come se stessimo scopando con Roberto ed Ivana, questo la fa eccitare e raggiungiamo tutte e due l’orgasmo, non ci siamo interessati a controllare se anche loro ci avevano osservato ne tantomeno siamo ritornati a spiare. Il giorno dopo passiamo la mattinata al mare, come se ci fossimo messi d’accordo evitiamo anche la pur minima battuta sulla sera prima ma ad un certo punto, quando Irene ed Ivana vanno a fare il bagno, colgo la palla al balzo e visto che ormai è l’ultimo giorno mi rivolgo a Roberto dicendogli: “ho notato che la mia Irene ti piace molto, anzi direi di più, vorresti farci l’amore” Roberto arrossisce fino a diventare porpora, resta a bocca aperta, poi biascicando risponde: “Irene è una donna bellissima e dolce, piacerebbe a qualunque uomo, ma non mi permetterei mai altro” “qui caro Roberto sbagli, non dobbiamo reprimere i nostri desideri e nemmeno mentire. Neghi forse che ti piacerebbe fare l’amore con lei?” “beh si lo ammetto, ma questo non vuol dire nulla, Irene è tua moglie ed io sono sposato con Ivana” “se ti dicessi che noi siamo una coppia aperta e di larghe vedute cosa diresti? Se ti dicessi anche che noi non avremmo nulla in contrario che tu ed Irene facciate l’amore e io ed Ivana anche?” Roberto mi guarda come interdetto, non riesce a capacitarsi di quello che gli ho detto, non avrebbe mai potuto pensare che io potessi fargli una proposta del genere, ma vacilla, il desiderio di far l’amore con Irene ha il sopravvento, gira lo sguardo verso il mare ad osservare ancora Irene e poi mi dice: “non penso che Ivana sarebbe d’accordo ad accettare una cosa del genere, non mi permetterebbe mai di andare a letto con un’altra donna” “non ti ho chiesto se Ivana è d’accordo ti ho chiesto se ti piacerebbe succedesse, tu facendo l’amore con Irene permetteresti a Ivana di farlo con me?” “non so cosa risponderti, sono confuso, mi hai preso alla sprovvista e non so proprio cosa dire”. “tranquillo, se succederà tutto avverrà in modo naturale, tu pensaci, non pensare a Ivana di lei me ne occupo io, se davvero lo vuoi lascia fare a me e vediamo come vanno le cose. Interrompiamo il discorso al sopraggiungere delle donne, Roberto ha una faccia frastornata difficile da nascondere, loro gli chiedono se fosse successo qualcosa ma lui farfugliando risponde che è tutto a posto, quando incrocio lo sguardo perplesso di Irene gli faccio occhiolino sorridendogli ma lei continua a guardarmi in modo interrogativo, si rassicura quando gli faccio cenno che dopo gli dirò. Mentre ritorniamo a casa per il pranzo, ragguaglio Irene sul discorso fatto a Roberto, lei controbatte dicendomi che forse avevo esagerato non sapendo come avrebbe reagito Ivana, da parte mia gli dico che secondo il mio parere se si creerà l’occasione giusta Ivana si lascerà andare senza remore. Finito di mangiare li invitiamo a prendere il caffè da noi, cedo il posto sulla sdraio ad Ivana e vado a fare il caffè, quando torno e dopo aver bevuto il caffè Irene invita Roberto a sedersi accanto a lei sulla sdraio, poi gli chiede il favore di spalmargli la crema doposole, io mi siedo accanto a Ivana dicendogli che se lo gradiva gli avrei fatto un massaggio. Roberto inizia a spalmare la crema sulla schiena a Irene, poi scende sulle cosce, quando Irene si gira senza reggiseno lui deglutisce e non sa da dove iniziare, Irene mette la crema sul petto e lui è costretto ad iniziare dal seno, scambia uno sguardo con Ivana la quale non sembra proibirglielo, lui delicatamente inizia dalla pancia di Irene e quando i loro sguardi si incrociano non può non notare il suo sguardo compiaciuto ed invitante. Io intanto ho iniziato a massaggiare Ivana, e mentre gli massaggio la schiena ne approfitto e gli sgancio il reggiseno e quando velocemente con le mani raggiungo le sue cosce ne approfitto per andare al limite della coscia ed ad ogni massaggio sfiorare la sua figa, lei allarga le gambe a facilitarmi ed io ne approfitto per arrivare alla sua figa che trovo bagnatissima, la faccio girare ma lei non si libera del reggiseno, pur se slacciato lo tiene addosso, adesso non è più un massaggio il mio ma semplice carezze, lei resta a occhi chiusi mentre la mano ogni volta che percorre le sue cosce arriva all’inguine ed alla figa, infilo l’altra mano sotto il reggiseno ed inizio a giocherellare con il suo capezzolo, lei resta sempre immobile il respiro sempre più affannoso, quando decido di scostare le sue mutandine ed arrivare alla figa lei inarca la schiena come ad offrirmela dopo aver accarezzato il suo clitoride infilo un dito e poi due dentro la sua figa ed inizio a penetrarla aumentando sempre più la velocità, basta poco e la sento godere, la mia mano viene bagnata dai suoi umori, lei apre leggermente gli occhi e mi sorride, poi tutti e due ci giriamo a osservare Roberto ed Irene, lui adesso sta massaggiando molto delicatamente il seno di Irene, sfiora i suoi capezzoli per poi accarezzare tutto il contorno, con Irene ci scambiamo un sorriso, dall’espressione del suo viso capisco che è eccitatissima, Roberto quando si accorge che lo osserviamo scende lungo in corpo di Irene ed arriva ai piedi, gliene fa alzare uno inizia ad accarezzargli le caviglie coprendogli di baci il piede e le dita ed inizia a succhiargli l’alluce, io avendo accanto Ivana gli prendo la mano e mentre gliela porto sul mio cazzo, lei non la distoglie ma non la muove nemmeno la lascia appoggiata sopra, Irene a questo punto mentre Roberto bacia e accarezza il suo piede allunga l’altro fino al suo inguine ed inizia a massaggiargli il cazzo, lui sospira più volte e dopo un po' notiamo chiaramente che è venuto dentro i pantaloni non riuscendo a trattenersi, si alza velocemente coprendosi con una mano e scusandosi corre verso casa, Irene sembra delusa di essere stata lasciata sul più bello, mi avvicino a lei e quando prendo i bordi dello slip si inarca per aiutarmi a sfilarglieli, quando le mie labbra raggiungono la sua figa è un lago di umori inizio a leccarla attirando di nuovo a me Ivana facendogli rimettere di nuovo la mano sul mio cazzo lei mi asseconda ma anche stavolta la tiene appoggiata, quando Irene mi blocca la testa capisco che sta per venire, succhio con più intensità fino a che le contrazioni del suo corpo ed il sapore dei suoi umori mi fanno capire che anche lei ha goduto, mi attira a se ed inizia a baciarmi, poi mi fa alzare in piedi mentre lei si mette seduta sulla sdraio e dopo avermi sfilato il costume inizia a succhiarmi il cazzo, chiama Ivana invitandola a sedergli accanto, lei resta un attimo titubante poi siede anche lei davanti a me, Irene allunga una mano e poi spinge anche il capo di Ivana verso il mio cazzo fino a quando lentamente glielo fa prendere in bocca, Ivana ha una strana reazione lo tiene in bocca restando quasi immobile non succhia, è Irene che inizia a darle istruzioni su come fare, lei esegue e quando Irene si alza mi viene accanto ed inizia a baciarmi mi lascio andare e godo anche io, i primi schizzi gli arrivano in gola gli altri inondano il suo viso, ha leggeri conati di vomito, ed inizia a tossire, Irene la invita in bagno a darsi una pulita mentre io resto ad attendere Roberto. Quando ci raduniamo tutte e quattro da parte loro sentiamo disagio, con Irene basta scambiarci uno sguardo per capire che è meglio far finta che nulla sia successo, beviamo qualcosa mentre portiamo il discorso su come trascorrere la serata e siamo tutti d’accordo su cena a ristorante e poi andare a ballare senza affrontare il dopo, decidiamo di iniziare a prepararci per la cena e mentre loro vanno a prepararsi. Noi rientriamo in casa, quando restiamo soli, Irene mi ragguaglia dicendomi praticamente che Ivana gli aveva confidato che loro avevano sempre fatto l’amore in modo classico, qualche bacio qualche carezza e poi la penetrazione, resto quasi basito a sentire che lei non aveva mai fatto una sega o un pompino e che Roberto non gli aveva mai leccato la figa, in ogni caso con Irene concordiamo sul fatto che la serata diventava molto intrigante soprattutto perché tutte e due avevamo voglia di fargli scoprire tutto del sesso e sembrava che erano ben disposti. Quando ci troviamo per andare a cena sembra che le donne abbiano fatto a gara a chi si vestiva in modo più sex, Ivana indossa una gonna non mini ma quasi molto aderente in modo da mettere in mostra un bel culetto, una camicia leggermente sbottonata lascia intravedere parte del seno, Irene è uno schianto ha un abito lungo da sera in seta nero uno spacco lascia intravedere parte della coscia le spalle sono quasi completamente scoperte ed un ampia scollatura ad ogni movimento fa intravedere il seno, Roberto la guarda quasi con la bava alla bocca ed è chiarissimo il suo desiderio, la cena scorre in allegria e facciamo fuori un paio di bottiglie di vino, le battute a doppio senso sono state parecchie e quando finiamo decidiamo invece di andare al piano bar di recarci direttamente a casa. Quando usciamo con un banale scusa Roberto mi trattiene indietro ed un po’ vergognoso mi dice che aveva parlato con Ivana e si erano decisi a provare questa nuova esperienza ma visto che per loro era la prima volta confidavano in noi e nella nostra pazienza, lo rassicuro dicendogli che sarà molto bello, poi mi avvicino ad Irene e la metto al corrente, lei è molto contenta ed insieme decidiamo, vista la situazione ed anche per il fatto che come coppia ci piacciono, per una volta deroghiamo alle nostre regole e cercheremo di assecondarli. Quando mi avvicino a Ivana lei è raggiante e sorridente, rompo gli indugi e mentre Irene cinge Roberto con un braccio intorno alla vita, io abbraccio Ivana e la bacio in bocca e lei ricambia, Roberto indugia un attimo ed allora è Irene a baciarlo, facciamo una risata e ci avviamo a casa. Arrivati io ed Ivana freneticamente ci spogliamo in tutta fretta e subito mi siedo sul divano e la faccio venire sopra di me a cavalcioni, lei sente il mio cazzo tutto dentro, la invito a muoversi lentamente mentre abbracciata al mio collo continua a baciarmi, Roberto è impacciato tarda a prendere l’iniziativa allora Irene restando al centro della sala inizia lentamente a spogliarlo, lui resta timidamente immobile, gli toglie la camicia e mentre gli accarezza il petto lentamente lo aiuta a togliere pantaloni e slip, quando è completamente nudo davanti a se, fa un passo indietro e con un leggero tocco fa scendere il suo vestito rimanendo solo con un minuscolo perizoma, si avvicina a lui inizia a baciarlo strusciandosi con tutto il corpo poi lo prende per mano e mi fa cenno si seguirli in camera. Quando li raggiungiamo Irene è seduta al bordo del letto e dopo aver attirato a se Roberto, prima inizia a toccargli il cazzo e poi avvicinando la bocca procede con un pompino, lui è al massimo dell’eccitazione e per evitare di farlo godere si sdraia sul letto e lo invita a seguirlo, lui inizia ad accarezzarla su tutto il corpo fino a quando lei spingendogli la testa gli fa capire cosa desidera, inizia a leccargli la figa in un primo momento in un modo un po’ goffo poi in modo sempre più piacevole, Irene inarca la schiena a offrirgli la figa il suo respiro diventa sempre più affannoso ed il primo orgasmo la raggiunge, lo invita a continuare e non smettere poi cambia posizione e si mette a 69, quando poi lo invita a penetrarla, porto Ivana vicino a loro, la invito a osservare bene, la figa di Irene è in bella vista, possiamo vedere il cazzo di Roberto che dolcemente scivola dentro di lei fino a che è tutto dentro, a questo punto lei gli intreccia le gambe dietro la schiena per tenerlo bloccato dentro di lei, poi inizia a baciarlo e lo invita a muoversi lentamente dentro di lei, io sono sdraiato accanto e stringo la sua mano incitandola a godere e poi iniziando a baciarla anche io, Ivana intanto, sotto mio invito, continua a succhiarmi il cazzo fino a che Irene mi chiede di prenderla anche io, la faccio sdraiare proprio a contatto con loro ed invito Roberto a osservare il mio cazzo che lentamente scivola dentro di lei, l’eccitazione è al massimo per tutti in primo a godere è Roberto che gode dentro Irene, che nel sentire i caldi schizzi che la riempiono urlando gode di nuovo noi li seguiamo a ruota godendo anche noi, per un po’ restiamo tutte e 4 abbracciati in silenzio poi lentamente ricominciamo con le carezze, la voglia non si è ancora esaurita, Irene si gode le carezze ed i baci di Roberto su tutto il corpo, io dopo aver leccato per bene Ivana la invito a succhiarmelo fino a che il mio cazzo lentamente si ingrossa nella sua bocca, Irene nel frattempo aveva fatto lo stesso con Roberto ed adesso che anche lui è eccitato, scambia uno sguardo complice con me e gli va sopra indirizza il suo cazzo alla figa e lentamente scivola lungo la sua asta fino a che non la ha tutta dentro, quando piegandosi mi guarda capisco cosa vuole, mi pongo dietro di lei e dopo avergli leccato ed inumidito il buchetto gli appoggio il mio cazzo e spingo fino a che non sono tutto dentro, Roberto adesso può sentire anche il mio cazzo, attiro Ivana che si abbraccia a me ed inizia a baciarmi, Irene continua a godere e quando quasi all’unisono con Roberto veniamo dentro di lei ha un orgasmo che fa vibrare tutto il suo corpo e la fa urlare lasciandola quasi senza respiro. Dopo esserci rilassati, loro si congedano dandoci appuntamento per i saluti per il giorno dopo, quando restiamo soli, abbraccio Irene d inizio a baciarla e coccolarla, continuiamo cosi per lungo tempo fino a che Irene pur se spossata mi chiede di prenderla ancora, si struscia contro di me mi tocca mi succhia fino a che non me lo fa tornare duro, quando la penetro mi prega di restare fermo ed immobile contro di lei che vuole godersi a fondo il momento, restiamo immobili solo i nostri sessi hanno delle contrazioni, prima leggere, poi aumentiamo l’intensità fino a che godiamo di nuovo insieme, restiamo abbracciati fino a che non ci addormentiamo. 2453 1 5 years ago
- 3 years ago LUCY Arrivati in paradiso! Irene mi ha voluto fare un regalo stupendo, siamo da poche ore al LUX South Ari Atoll, alle Maldive, la laguna che circonda il nostro bungalow, a palafitta sul mare, è di una bellezza che toglie il respiro, i bungalow si protendono sulla laguna e sono raggiungibili con una passerella, sono distanti fra loro una decina di metri così da garantire il massimo della privacy, a terra ci sono tutti i servizi compresi negozi ristoranti e luoghi di svago, il posto è davvero un incanto e sono certo che sarà una vacanza da sogno, il bungalow è arredato con tutti gli accessori utili, nel patio ci sono 2 sdraio ai bordi di una vasca idromassaggio a livello del pavimento, 2 metri sotto la laguna è raggiungibile con una scaletta. Siamo a metà pomeriggio quando finiamo di sistemare le valigie e ne approfittiamo subito per fare un bagno nella laguna sotto il nostro bungalow, mentre siamo in acqua Irene mi fa cenno di guardare verso il bungalow accanto al nostro, nel patio in piedi che sorseggia una bevanda c’è una coppia nuda, quando ci giriamo ci fanno cenno di saluto alzando i bicchieri in segno di brindisi, quando usciamo dall’acqua, si avvicinano a noi e ci presentiamo. Gustav ed Aline sono olandesi, lui il classico vichingo alto biondo con occhi azzurri con un bel fisico, lei bassina mora leggermente in carne e con 2 bellissimi occhi verdi, alla nostra domanda ci informano che sull’isola in generale non è ammesso il nudismo, ma nei bungalow distanti dalla riva se i vicini non si lamentano viene ammesso, gli diciamo che per noi non c’è problema e che anzi ne avremmo approfittato anche noi, ci salutiamo cordialmente con un arrivederci ai giorni a seguire. In attesa di andare a cena approfittiamo anche noi per farci un aperitivo, io mentre fumo una sigaretta bevo seduto sulla sdraio, Irene si immerge nella vasca idromassaggio, dopo una decina di minuti è di nuovo lei che mi fa cenno di guardare verso i vicini, tutte e due sono nella vasca idromassaggio, Gustav seduto sul bordo con i piedi in acqua, mentre Alina che è immersa si è avvicinata ed ha iniziato a fare un pompino a Gustav che da lontano fissa Irene, dopo un po’ anche Gustav scende in vasca ed inizia a scopare a pecorina Aline restando dentro l’acqua. Irene esce dalla vasca e si stende accanto a me, la scena l’ha fatta eccitare, continuiamo ad osservarli iniziando anche noi a farci qualche carezza, ora anche Aline fissa me sorridendomi mentre Gustav continua a scoparla, restiamo sdraiati a toccarci e guardarli fino a che non godono, io ho continuato ad accarezzare Irene che adesso è molto bagnata, nel frattempo anche noi ci siamo tolti i costumi, e quando Irene mi sente eccitato al punto giusto mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi mentre io accarezzo il suo seno, facciamo l’amore incuranti dei vicini e pur sapendo che di sicuro ci stanno osservando evitiamo di guardarli a nostra volta, anche noi godiamo insieme e poi restiamo abbracciati per lungo tempo, forse i nostri vicini aspettavano qualche cenno di invito da parte nostra ma noi abbiamo preferito per adesso restare da soli. La sera andiamo a cena in uno dei ristoranti del resort e dopo cena dopo aver fatto una passeggiata per dare una guardata intorno, quando stiamo per sederci in un bar a bere qualcosa, ci sentiamo chiamare, ad un tavolo vicino Gustav ed Aline ci invitano a sedere con loro, scambiamo una occhiata fra noi e decidiamo di accettare. Passiamo un paio di ore a chiacchierare ed a bere, soprattutto Gustav, io mi limito molto negli alcolici, durante la serata più di una volta si avvicinano a Gustav ed Aline altre coppie a salutarli ed alle quali veniamo presentati, da buoni olandesi privi di tabù ci dicono che sono una coppia aperta a cui piace trasgredire, io non so per quale motivo ma un presentimento, mi fa evitare di dirgli che lo siamo anche noi e gli lascio credere che non abbiamo avuto esperienze del genere, Irene mi sorride ironicamente ma avalla la mia scelta, sul tardi ci avviamo insieme ai bungalow e quando ci invitano a bere qualcosa da loro decliniamo cortesemente l’invito rimandandolo al giorno dopo e ci avviamo al nostro bungalow, una volta a letto Irene mi dice che non si sarebbe aspettata il mio declinare l’invito al prosieguo della serata, ed io ne approfitto per spiegargli che ho una strana sensazione e che pur essendo loro, fisicamente, una bella coppia il mio sesto senso mi consiglia di andarci cauto, poi aggiungo che avendo parecchi giorni di vacanza, attendere un po’ era meglio. Il mattino dopo per fare colazione dobbiamo per forza recarci al “centro” e lo stesso sarà per il pranzo, non avevamo valutato tutto ciò pertanto quando siamo al “centro” chiedendo veniamo a sapere che potremmo avere una persona di servizio anche 24/24, volendo fare una vacanza in totale relax ci accordiamo per averne una disposizione dal mattino successivo, la quale si occuperà di portarci colazione e pranzo e di pulire il nostro bungalow, quando l’addetto ci chiede se volevamo la persona in servizio 24/24 io gli chiedo dove si sarebbe sistemata e con mia sorpresa come risposta ricevo solo un sorriso, optiamo per averla a tempo pieno e poi con Irene pensiamo che forse si sarebbe sistemata nel divano in salotto, ma non era un problema poiché eventualmente avremmo ridotto l’orario, ne approfittiamo, non avendo intenzione di ritornare, di prendere del cibo per il pranzo. Approfittiamo del fatto che al molo c’è in partenza una barca per imbarcarci a fare il tour degli isolotti circostanti, visitiamo dei luoghi di una bellezza indescrivibile con spiagge di sabbia finissima incontaminate decidiamo che nei giorni a venire affitteremo una barca per visitarli con calma da soli, rientriamo per pranzo e dopo aver mangiato ci sdraiamo a prendere il sole e rilassarci. A metà pomeriggio rivediamo Gustav ed Aline che ci fanno cenno di invito da loro, decidiamo di accettare e li raggiungiamo, molto gentilmente ci cedono le loro sdraio e ci offrono da bere, mentre io gli racconto del tour del mattino, Irene si alza e si immerge nell’idromassaggio mentre noi continuiamo a chiacchierare, dal modo come ci guardano è chiaro che avrebbero voglia di concludere con noi, decido di mettere da parte il mio scetticismo quando guardando Irene lei con un cenno mi fa capire che per lei è ok, non dico nulla ma inizio a rispondere in modo eloquente agli sguardi di Aline, Irene dal canto suo sembra disinteressarsi di tutto e godersi l’idromassaggio. Quando Gustav entra in casa a prendere altre bevande Aline si alza e raggiunge Irene nell’idromassaggio, Gustav, che ne frattempo era ritornato, ed io restiamo seduti ad osservarle, mentre lui continua a bere birra io al contrario mi rilasso fumando, Aline lentamente si è avvicinata ad Irene, che sta sdraiata, ad occhi chiusi e con la testa reclinata, a godersi l’idromassaggio, si nota chiaramente che una mano di Aline sta accarezzando la sua coscia, poi lentamente sale piano ed inizia a toccargli il seno, Irene sembra gradire inarcando il suo corpo ed offrendolo alle carezze ed ai baci di Aline che dopo aver baciato e succhiato i capezzoli inizia a dargli baci sul collo, conosco molto bene Irene per capire che è molto eccitata, e pur gradendo lei gli uomini non disdegna le carezze ed i baci di una donna, quando infine Aline bacia le sue labbra mentre con le mani continua a toccare il seno, anche lei allunga le mani per ricambiare le carezze sul seno, anche noi uomini siamo eccitati ma restiamo ad osservarle, Gustav rompe gli indugi e li raggiunge nella vasca inizia subito con le attenzioni verso Irene inizia a toccarla e raggiunge subito la sua figa, dalla reazione di Irene ho sensazione che l’abbia subito penetrata con le dita, poi prende la sua mano e la invita a toccargli il cazzo, Irene ha un piccolo scarto guardando verso l’altro bungalow Aline intelligentemente capisce la prende per mano e la invita a uscire dalla vasca, e dopo essersi asciugati ci avviamo tutte e 4 nella loro camera da letto. Aline fa sdraiare Irene sul letto poi affonda il viso fra le sue gambe ed inizia a leccarla, mi avvicino ad Irene ed inizio a baciarla in bocca approfittando di chiedergli se tutto ok e se vuole continuare, lei mi risponde di si ed io continuo a baciarla accarezzandogli il seno, Gustav, in modo molto discutibile, incurante che io alterno baci sulle labbra di Irene, in un momento di pausa avvicina il suo cazzo alle labbra di Irene, lei lo accoglie in bocca ed io mi sposto leggermente irritato, Gustav inizia a incitarla a succhiare, Aline a questo punto si stacca da Irene e volge le sue attenzioni verso di me, inizia a farmi un pompino, io la invito sul letto in un 69, la sento già bagnatissima e dopo qualche leccata non perde tempo e mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi con foga sempre maggiore e dopo pochi minuti gode per poi accasciarsi di fianco a me, incurante del fatto che io non ho ancora goduto, mi posiziono accanto a lei e la invito al alzare una gamba in modo da poterla penetrare e rimango dentro di lei continuando a dare piccole spinte nella speranza che si ecciti ancora per continuare, lei per un po’ resta immobile ed insieme osserviamo i nostri partner. Gustav è sempre in ginocchio sul letto e tiene con una mano per i capelli Irene mentre gli fa il pompino, conoscendola sono certo che non gradisce affatto il modo, lui ogni tanto si lascia andare a turpiloquio, cosa non affatto gradita da Irene, ad un certo punto sembra quasi che stia per godere allora in modo brusco la mette a pecorina ed affonda dentro di lei, ci scambiamo uno sguardo con Irene e la vedo molto contrariata, conoscendola bene era prevedibile, Gustav inizia a pomparla in modo frenetico egoisticamente pensando solo al suo godimento, la goccia che fa traboccare il vaso arriva quando lui inizia a schiaffeggiarla sulle natiche continuando con il suo turpiloquio con frasi abbastanza pesanti, Irene si stacca velocemente da lui ed esce dalla stanza quasi di corsa, da parte sua Gustav essendo al limite inizia a masturbarsi, incurante della reazione di Irene, ed in pochi secondi gode. Nel frattempo anche io mi sono staccato da Aline, mi guardano in modo interrogativo ed allora gli spiego il motivo della reazione di Irene, gli faccio presente che noi amiamo fare sesso in modo dolce con particolare attenzione che tutti possano arrivare all’orgasmo, aggiungo anche che Irene odia essere apostrofata con frasi da turpiloquio ed odia soprattutto gli schiaffi sulle natiche, mi guardano perplessi poi Gustav esordisce dicendo che la prossima volta eviterà di usare certi modi, gli rispondo che conoscendo bene Irene non credo proprio che ci sarà una seconda volta, li ringrazio dell’ospitalità li saluto e anche io li lascio per raggiungere Irene. Quando arrivo al nostro bungalow la trovo sulla sdraio all’esterno, il suo viso è molto corrucciato, e si nota chiaramente che è molto incazzata, mi sdraio anche io ed inizio a fumarmi una sigaretta dandogli il tempo di smaltire l’incazzatura, dopo una decina di minuti in cui stiamo in silenzio, mi avvicino a lei ed inizio a coccolarla, la stringo a me in un abbraccio e poi inizio a baciarla lentamente, inizio anche ad accarezzarla ma quando la mia mano arriva alla sua figa la trovo completamente asciutta, non insisto e mi limito a tenerla stretta a me continuando a baciarla, restiamo per lungo tempo così in silenzio fino a che lei mi chiede soltanto se io avevo goduto, gli rispondo negativamente dicendo che quando lei era andata via anche io mi ero staccato da Aline, lei aggiunge soltanto che avevo avuto il giusto presentimento, poi mi invita a non parlarne più ed andiamo a prepararci per la cena. Durante la cena ridiamo e scherziamo, Irene approfitta e beve un bicchiere di vino in più, diventa euforica, poi mi invita a ballare nella zona disco, lei è bravissima con i balli caraibici, io un po’ meno, si struscia a me in modo molto provocante ed è molto sex, non passa inosservata e molti uomini se la mangiano con gli occhi, poi ad una certo punto mi prende per mano e mi porta in spiaggia, togliamo le scarpe ed incuranti dei vestiti eleganti, ci sdraiamo sulla sabbia, le onde a volte arrivano a bagnarci i piedi, inizia a baciarmi e mi chiede di prenderla lì, incurante di chi ci osserva, in un lampo tolgo i pantaloni mentre lei alza soltanto il vestito essendo sotto completamente nuda, mi invita a penetrarla subito perché vuole sentirmi dentro di lei, poi mi prega di restare immobile, sento le contrazioni della sua figa, sembra quasi risucchiarmi, siamo immobili eppure i nostri sessi provano sensazioni stupende, gode subito e mi invita a non smettere, inizio a muoversi lentamente e dolcemente dentro di lei, mi stringe forte mi bacia ed accavalla le gambe dietro la mia schiena e quando inizio a dare colpi con cadenza più veloce mi prega di godere insieme a lei, e quando i miei schizzi la riempiono anche lei ha un altro orgasmo molto più intenso che fa vibrare tutto il suo corpo. A causa della situazione dei nostri vestiti decidiamo di ritornare al bungalow percorrendo la spiaggia, durante il tragitto iniziamo a scherzare come 2 ragazzini finendo addirittura in acqua completamente vestiti, Irene torna di ottimo umore e dimentichiamo l’esperienza non positiva avuta con i nostri vicini, continuiamo a scherzare fino a quando non ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo veniamo svegliati sentendo bussare alla porta, mi alzo ad aprire un po’ contrariato pensando siano i nostri vicini, quando apro la porta sull’uscio c’è una ragazza mulatta con un vassoio con la colazione in mano, la faccio entrare e subito corro a coprirmi essendo nudo, chiamo Irene che arriva mentre la ragazza apparecchia per la colazione. Lucy come dice di chiamarsi è una mulatta molto giovane, poi dirà 20 anni, capelli corti e ricchi un viso molto bello, ha un piccolo gonnellino ed un reggiseno, ha un corpo stupendo ma la cosa che mi colpisce di più è il suo culo, piccolo e rotondo di una bellezza sconvolgente, Irene mi osserva mentre la guardo poi mi fa un sorrisetto complice avendo notato con quanto desiderio la guardo, mentre noi facciamo colazione Lucy senza aspettare inizia a sistemare e pulire la nostra camera mentre noi una volta finita la colazione ci spostiamo all’esterno a prendere il sole, chiacchieriamo scherzando e facendo battute, Irene mi stuzzica dicendo che ero stato io a richiedere una cameriera donna e giovane, io sorrido e gli dico che se la cosa la fa ingelosire provvederò a farci mandare anche un cameriere maschio carino e giovane, passiamo la mattinata a crogiolarci al sole ed a fare il bagno nella laguna, Lucy è stata quasi sempre in casa a sistemare tranne quando, a metà mattina, ci ha passato il telefono per farci ordinare il pranzo, adesso dopo aver riempito il vassoio con i resti della colazione si avvia verso il centro a ritirare il pranzo, mentre cammina la guardo di spalle e non posso fare a meno si ammirare il suo stupendo culo, anche Irene ammette che è davvero una favola aggiungendo che se fosse disponibile lei non mi precluderebbe la possibilità di godermelo, scherziamo ancora con battutine poi io in modo serio gli chiedo se fosse d’accordo se provassimo a vedere se eventualmente Lucy fosse disponibile a qualcosa in più con noi, Irene mi dice che logicamente si può tentare ma mi ricorda, come sempre, che lei non è particolarmente attratta dalle donne e che preferisce il cazzo alla figa. Quando Lucy torna con il pranzo apparecchia poi ci chiama per pranzare, notiamo che è apparecchiato solo per due, mentre per lei aveva apparecchiato nel piccolo cucinino, la invitiamo a sedere a tavola non noi dicendogli che anche per i giorni a venire lei mangerà insieme a noi e non da sola, durante il pranzo parliamo del più e del meno e quando Irene viene a sapere che Lucy è bravissima nei balli caraibici si fa promettere che dopo il pranzo gli darà lezioni. Dopo mangiato ci sdraiamo fuori al sole mentre Lucy sistema, l’abbondante mangiata il ed il sole mi stanno facendo abbioccare e lo stesso vale per Irene, quando stiamo quasi per chiudere gli occhi dall’interno sentiamo arrivare le note di una canzone sensuale, sulla porta Lucy invita Irene per la lezione di ballo, li seguo anche io, quando Lucy inizia a muoversi con movimenti molto sensuali non posso fare a meno di avere l’inizio di una erezione che diventa prepotente quando inizia un movimento del culo spettacolare, vedere il suo corpo ed il culo che sobbalza in modo così erotico davanti ai miei occhi mi fa avere una tremenda erezione, anche Irene imitandola nei movimenti la osserva con un po’ di invidia visto che non riesce a imitare perfettamente i movimenti. Lucy balla in modo molto sensuale, girando intorno ad Irene come a corteggiarla, a volte si ferma per fargli vedere bene i movimenti da eseguire, io non posso che osservarli estasiato, l’atmosfera pian piano diventa molto erotica, quando finisce il primo brano ed inizia il secondo, Irene, conoscendo il ballo, abbraccia Lucy ed inizia a ballare con lei, è uno spettacolo osservarle soprattutto quando il ballo prevede che i loro corpi si struscino, ma a questo punto vedo Irene che spalanca la bocca come in un moto di meraviglia, poi scoppia in una risata cosi forte da farla piegare su se stessa e quindi staccarsi da Lucy, poi si avvicina a me e dopo avermi dato un bacio in bocca mi chiede, con mio stupore, se ero d’accordo che iniziasse lei a provare la disponibilità di Lucy, gli rispondo che non doveva nemmeno chiedermelo e che era quello che sognavo. Quando ricominciano a ballare Irene si fa più intraprendente, si struscia sempre con maggior insistenza poi, visto che lei è a seno nudo ed indossa solo un leggero pareo trasparente intorno alla vita, chiede a Lucy se gli può togliere il reggiseno, saltano fuori due tette stupende, piccole e sode, e mentre ballano spesso i loro capezzoli vengono a contatto inturgidendosi, sono molto meravigliato del comportamento di Irene che dopo aver bisbigliato qualcosa all’orecchio di Lucy si fa sempre più intraprendente, ogni volta che i nostri sguardi si incrociano mi sorride con uno sguardo divertito, quando poi inizia a baciarla sul collo i loro corpi aderisco come ventose, e quando alla fine le loro labbra si incontrano si lasciano andare ad un lungo bacio appassionato, adesso anche Lucy mi guarda con un sorrisetto, quando finisce la musica, Irene la prende per mano e la porta in camera da letto dicendomi di seguirle, la fa sdraiare sul letto invitandomi a sdraiarmi accanto poi inizia di nuovo a baciarla in bocca, anche io sono eccitatissimo e Irene mi invita a togliere i pantaloncini poi mi bacia e sorridendo ironicamente in modo enigmatico mi chiede se desideravo che proseguisse, sorridendo, gli rispondo solo che se si ferma adesso la uccido. Lucy è sdraiata sul letto, Irene sopra di lei continua a baciarla, poi scende sul collo per poi arrivare al seno, succhia i suoi capezzoli, e poi scende sempre in giù iniziando a togliergli il gonnellino, sono meravigliato dal comportamento di Irene, anche se in passato è successo che scambiasse qualche leccata in un 69, non era mai stata per prima a farlo nè tantomeno di sua iniziativa come adesso, sono meravigliato ma tremendamente eccitato, e quando finalmente toglie il gonnellino a Lucy tutto mi è chiaro, un cazzo di notevoli dimensioni viene allo scoperto, Irene guarda il mio viso meravigliato e scoppia in una grossa risata dicendomi che adesso per prima voleva continuare lei, lo prende in mano e lo accarezza dolcemente, lo osserva ed ammira, inizia a menarlo dolcemente, si piega e con la lingua lecca la cappella, non ha fretta, lentamente con la lingua lo percorre in tutta la sua lunghezza per poi ingoiarlo tutto ed iniziare a succhiarlo, li guardo estasiato, Lucy si è rivelato essere un trans, la cosa non mi preoccupa più di tanto, resta il fatto che ha un culo da favola, e sono certo che prestissimo lo potrò penetrare. Lucy resta immobile quasi come una bambola, ma poi quando mi stendo più vicino a lei allunga la mano ad afferrare il mio cazzo, è molto delicata ed inizia in modo molto dolce a farmi una sega, Irene è estasiata continua a succhiargli il cazzo e quando la mia mano raggiunge la sua figa la trova un lago di umori, basta solo accarezzargli il clitoride ed ha un orgasmo, mugugna godendo ma non smette di succhiare il cazzo di Lucy, continuiamo per un po’ in questo modo, poi Irene ha voglia di essere penetrata, va sopra Lucy e si impala al suo cazzo scendendo lentamente fino a prenderlo tutto per poi piegarsi e dargli un lungo bacio, sono eccitatissimo anche io, gli vado dietro ed inizio a leccare il suo buchetto del culo, Irene gradisce molto e non vede l’ora che anche io la penetri in contemporanea, quando la mia cappella sfiora il suo culetto mi prega di fare presto che sta per godere, quando spingo e scivolo tutto dentro di lei, un orgasmo la sconquassa, urla e si dimena continuando a godere e pregandomi di non fermarmi i suoi continui orgasmi fanno godere anche Lucy che contrare il suo corpo lanciando un urlo, a questo punto mi stacco da Irene e do il mio cazzo in bocca a Lucy, che inizia a succhiarlo mentre anche Irene lecca la parte che resta fuori, basta poco ed anche io godo in bocca a Lucy che ingoia tutto continuando a succhiare e facendomi provare sensazioni indescrivibili, Irene mi abbraccia fortissimo dandomi un lunghissimo bacio e dicendomi che vorrebbe che la vacanza non finisse mai, poi ci sdraiamo spossati mentre Lucy efficiente come sempre si affretta a preparare dei cocktail che ci porta da bere, restiamo abbracciati continuando a baciarci Irene continua a strusciarsi chiaro segno che ha voglia di continuare, Lucy dopo averci portato da bere è rimasta in piedi a guardarci, la osservo attentamente e se non fosse per il cazzo, veramente notevole anche da moscio, non ha nulla di maschile e quando si gira di spalle facendo vedere il suo fantastico culo dimentico anche che davanti ha il cazzo. Irene è di nuovo bagnatissima, appena la sfioro con una carezza gode di nuovo, la situazione che si è creata l’ha eccitata in modo pazzesco, ed anche io inizio ad eccitarmi, con leggere contrazioni il mio cazzo inizia ad avere leggeri movimenti e mentre lo faccio fisso Lucy che a sua volta guardando Irene cerca un cenno di intesa per poi appena avuto fiondarsi subito sul mio cazzo. Inizia ad accarezzarlo lentamente facendomi una sega con molta dolcezza, poi si stende quasi sopra di me e sempre tenendo il cazzo fra le sue mani inizia a baciarmi il collo il petto, per un attimo ho sensazione che voglia baciarmi in bocca, ed io mi giro subito verso Irene che è sdraiata al mio fianco ed inizio a baciare lei, Lucy percorre con la lingua tutto il mio corpo, il mio cazzo è cosi duro che quasi fa male, quando lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo sto quasi per godere, mi concentro per prolungare, Irene intanto continua a baciarmi come prima faceva Lucy, anche la sua lingua percorre tutto il mio corpo, poi mi sussurra che vuole guardarmi mentre inculo Lucy che dal canto suo mi fa provare sensazioni stupende leccando il mio cazzo, quando sta per venirmi sopra ed impalarsi, Irene gli fa cambiare posizione, la invita si a venirmi sopra ma dandomi le spalle, e quando Lucy finalmente appoggia il mio cazzo sul suo buchetto e lentamente se lo fa scivolare tutto dentro vado in estasi, Irene si è spostata davanti a Lucy che in quella posizione gli mette a disposizione il suo cazzo, inizia a succhiarlo mentre con una mano inizia ad accarezzare le mie palle, vorrei che il tempo si fermasse per poter godere all’infinito di quelle sensazioni, ma l’estasi totale mi assale quando Lucy inizia a muovere il suo culo come quando balla, sensazioni indescrivibili martellano la mia mente e non riesco più a trattenermi e godo scaricando tutto dentro al culo di Lucy che a sua volta quando sente i miei schizzi gode a sua volta, e con mia meraviglia, visto che non lo gradisce molto, Irene ingoia tutto senza staccarsi dal cazzo di Lucy, anche lei è eccitatissima ed allora la facciamo sdraiare ed iniziamo a leccarla su tutto il corpo fino a che mentre gli lecco la figa gode anche lei inondando la mia bocca dei suoi umori, succhio e bevo tutto assecondando con le mie leccate le contrazioni del suo corpo, poi ci lasciamo andare spossati. Restiamo a letto a rilassarci per un paio di ore, Lucy ci racconta della sua vita e della sua famiglia, e veniamo a sapere che fin da piccola ha sempre avuto fattezze femminili e con il tempo ha poi accettato la sua situazione, eravamo convinti che era una prassi per lei fare sesso con uomini o coppie di turisti che arrivavano al resort e restiamo piacevolmente impressionati quando ci confida che invece era la prima volta, veniamo a sapere che i suoi rapporti fino ad allora erano stati solo di natura “incestuosa” venendo abusata da zio e cugini ed anche dal padre, ci racconta il tutto in modo molto naturale senza piangere ne facendo trasparire emozioni, è molto serena, noi al contrario siamo molto toccati e proviamo molta tenerezza nei suoi confronti ed i nostri sguardi glielo trasmettono, ci guarda in modo molto riconoscente e prima che me ne rendo conto, all’improvviso, mi da un bacio in bocca per poi darne un altro a Irene, poi si alza ed esce dalla stanza, io ed Irene ci guardiamo senza dire nulla ma dentro di noi qualcosa si è smosso, decidiamo di portare a cena con noi anche lei e decidiamo di prepararci, facciamo la doccia insieme tutte e 3 continuando a baciarci e toccarci e quando Irene gli fa indossare uno dei suoi vestiti e delle sue scarpe e dopo averla truccata uno spettacolo stupendo si presenta ai miei occhi al punto che mi passa la voglia di cenare e vorrei portarla di nuovo a letto. Quando ci avviamo al ristorante siamo euforici al massimo, sono in mezzo a loro che mi tengono abbracciato, al nostro ingresso sguardi di invidia mi trafiggono, sono accompagnato da 2 donne stupende e gli uomini le guardano spogliandole con gli occhi, notiamo ad un tavolo Gustav ed Aline con altre 2 coppie, ci fanno un cenno di saluto a cui rispondiamo in modo abbastanza freddo e ci accomodiamo al nostro tavolo, durante la cena continuiamo a ridere e scherzare ed alla fine dopo 2 bottiglie di champagne siamo tutte e 3 leggermente euforici, quando inizia la musica Lucy mi costringe a ballare con lei, io sono pessimo ballerino ma lei si stringe a me in modo molto sensuale ed erotico facendomi invidiare dai presenti, mentre siamo a ballare noto Gustav che si avvicina ad Irene, il suo volto cambia aspetto da felice e radioso diventa freddo e distaccato, scambiano qualche parola e poi noto che mestamente Gustav si allontana. Quando ritorniamo al tavolo Irene mi mette al corrente che Gustav prima l’aveva invitata a ballare e dopo il suo rifiuto aveva fatto invito per raggiungerli al loro tavolo ricevendo un altro rifiuto, sorrido pensando al godimento di Irene per la sua piccola vendetta, l’episodio viene subito dimenticato e poco dopo sempre accompagnati da sguardi di invidia ci avviamo al nostro bungalow, durante il tragitto è un continuo toccarci e baciarci per finire a metterci a cantare, a dire il vero in modo molto stonato, siamo impazienti si arrivare al bungalow, ma la notte è lunga ed avremo tutto il tempo per divertirci. Vado per primo a farmi una doccia rinfrescante e quando finisco resto meravigliato dello spettacolo che mi si presenta davanti, Irene con vestito alzato fino alla schiena è piegata a pecorina sul bordo del letto, Lucy anche lei ancora vestita con il vestito alzato da dietro la sta scopando, il mio sguardo incrocia quello di Irene in modo enigmatico, allora lei si stacca ed invita Lucy ad andare a fare la doccia, appena restiamo solo si avvicina e mi prega di prenderla, io gli rispondo che abbiamo tutto tempo a disposizione e che non c’è fretta, ma lei vedendo il mio viso un pò corrucciato, mi chiede scusa affermando che pensava che il nostro accordo di fare sesso sempre insieme visto che eravamo stessa casa era derogato, ci chiariamo e lei inizia a baciarmi per poi quando arriva Lucy avviarsi a fare la doccia bisbigliandomi all’orecchio che se mentre aspettavamo iniziavo a “giocare” con Lucy lei non sarebbe stata gelosa perché sarebbe arrivata dopo pochi minuti. Lucy inizia subito a farmi un pompino ed io, forse inconsciamente per far ingelosire Irene, la faccio mettere subito a pecorina ed inizio a scoparla, quando Irene arriva mi viene accanto ed inizia a baciarmi ed accarezzarmi per poi sussurrarmi che mi vuole dentro di lei, mi stacco da Lucy, faccio sdraiare Irene sul bordo del letto ed inizio a leccargli la figa mentre Lucy si occupa del mio cazzo ingoiandolo tutto, dopo pochi minuti Irene mi prega di penetrarla, gli faccio alzare le gambe fin sopra le mie spalle ed in questa posizione con un colpo secco sono tutto dentro di lei, invito Lucy a dargli il cazzo in bocca e in questa posizione basta poco ed inizia a godere, adesso è eccitata al massimo, ed è mia intenzione farla godere tantissimo quindi mi metto sdraiato sul letto e la faccio venire sopra, l’attiro a me ed invito Lucy a penetrarla da dietro, lei prima la lecca un po’ poi con delicatezza piano piano spinge fino a che il suo grosso cazzo non è tutto dentro di lei. Irene adora la “doppia” inizia a urlare e continua ad avere orgasmi uno dietro l’altro, sento i suoi umori scendere lungo il mio cazzo gode una infinità di volte fino a che si lascia andare sul mio petto, ci fermiamo un attimo anche se siamo con i cazzi ancora duri, appena riprende respiro invito Lucy ad andargli sopra e penetrarla e mentre sono in questa posizione io gli vado dietro allargo le sue chiappe e spingo il mio cazzo dentro il suo culo, adesso anche Lucy, anche se in situazione diversa, sta facendo la sua “doppia” mi godo il suo culo che accoglie il mio cazzo fino a che iniziando da Irene in sequenza godiamo tutte e tre uno dietro l’altro, ci rilassiamo e quando io decido di uscire a fumare una sigaretta, baciando Irene gli sussurro che se ha voglia può continuare, mi guarda sorpresa ma mi risponde che non ce la fa più e vuole riposare, al mio rientro Lucy e sdraiata sul divano e quando raggiungo Irene chiedendo perché non era rimasta lei mi risponde che per quel giorno era stato abbastanza infrangere una delle nostre regole, ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo vengo svegliato da una strana sensazione, ed infatti quando apro gli occhi vedo Irene che sta succhiando il mio cazzo, ottimo modo per svegliarmi, ma noto anche Lucy dietro di lei che sta prendendola a pecorina, la incita a scoparla più forte ed in poco tempo gode urlando, poi tutte e due a 2 bocche iniziano a occuparsi del mio cazzo, come il giorno prima le loro lingue non mi danno tregua, mi godo le sensazioni bellissime che mi danno, ma visto che siamo solo a inizio mattina e prevedendo che sarà altra giornata intensa evito di godere per preservare le forze e mi stacco da loro per andare a fare colazione. Irene mi segue e facciamo colazione sul patio, Lucy inizia a occuparsi della casa, cambia lenzuola, rifà i letti per poi come il giorno prima avviarsi al “centro” a ritirare il pranzo, quando passa davanti a Bungalow dei nostri vicini la osservano molto vogliosi ma lei risponde in modo molto freddo al loro saluto. Dopo il pranzo Irene mi invita a sdraiarci sul patio, ci crogioliamo al sole per un bel po’, poi quando lei si avvicina a me inizia a strusciarsi e a baciarmi facendomi capire chiaramente che ha voglia di far l’amore io gli chiedo di chiamare Lucy a questo punto lei con mia meraviglia mi risponde di no, dicendomi che aveva voglia solo di me, facciamo l’amore in modo molto dolce mentre siamo osservati dai nostri vicini ed a tratti da Lucy che continua con le faccende domestiche, Irene è molto tenera e dolce, continua a stringersi forte a me ed a dirmi che mi ama, e dopo aver goduto insieme iniziamo a chiacchierare di come Lucy potrebbe cambiare il nostro rapporto di coppia. Irene mi confessa di essere molto attratta da Lucy, e che a suo dire Lucy è molto attratta da me e si chiede se questo potrebbe influire sul nostro rapporto futuro e quando io gli faccio notare che tra una decina di giorni la nostra vacanza sarebbe finita lei guardandomi sorridendo mi dice che lei pensava che era mio desiderio proporre a Lucy di venire a vivere con noi, la guardo pensieroso e le chiedo se fosse certa che il desiderio fosse solo mio o anche suo, ammette che la cosa non le dispiacerebbe e concordiamo di proporlo a Lucy, ma con accordo che inizialmente sarebbe stato solo per qualche mese. Quando Irene, chiamata Lucy, gli fa la proposta, lei resta a bocca aperta la osserviamo e lentamente i suoi occhi si riempiono di lacrime, ed il suo viso è illuminato dalla felicità, Irene anche ha un attimo ci commozione e quando mi guarda io gli faccio un cenno affermativo, lei prende per mano Lucy e la porta in casa io resto in veranda. I vicini al solito sono a scopare nella vasca idromassaggio, Aline mi fa cenno di raggiungerli, con un sorriso declino l’invito sapendo a cosa mirano, passano pochi minuti e sento Irene che gode urlando il mio nome, al primo momento non ci faccio caso poi sento distintamente chiamarmi, li raggiungo in camera Lucy è sdraiata sul letto a pancia in giù si capisce chiaramente che sta piangendo, Irene è al centro della stanza, si avvicina a me e mi bacia poi mi prega di raggiungere Lucy e di essere carino e dolce con lei, e mentre io mi sdraio sul letto lei siede sulla poltrona in fondo al letto. Mi inginocchio cavalcioni su Lucy ed inizio ad accarezzare la sua schiena scendendo lentamente lungo il suo corpo fino ad arrivare alle sue chiappe, sono stupende ha un culo da favola, poi la faccio girare e mettere sul bordo del letto gli faccio alzare le gambe e la penetro in modo tale da sembrare che scopo una figa, inizio a succhiare i suo capezzoli e sulla mia pancia sento il suo cazzo pulsare sempre di più Irene ci osserva eccitata, le chiedo di avvicinarsi ma rifiuta dicendomi che vuole solo osservarci, la prego allora di masturbarsi dicendogli che mi avrebbe molto eccitato, lei appoggia una gamba sul bracciolo della poltrona e la sua figa è in bella mostra poi lentamente inizia a toccarsi, io la osservo continuando a scopare Lucy e con le mani palpare il suo seno quando inizio a schizzare il mio godimento nel culo di Lucy anche lei gode inondandomi la pancia e Irene ci segue a ruota per poi alzarsi e venire ad abbracciarci io inizio a baciarla prego Lucy di succhiarmi il cazzo perché sento il desiderio fortissimo di far l’amor con Irene, cosa che succede subito dopo. La vacanza continua 2281 2 5 years ago
- 3 years ago MARETTIMO Avevamo Scoperto Marettimo, molti anni prima, in occasione di un tour delle isole durante una nostra vacanza a Favignana, ne eravamo rimasti affascinati, tutta l’estate eravamo stati in giro, ma ad un mesetto del nostro ritorno in città avevamo ancora desiderio di tornare al mare, e visto che ormai eravamo a fine settembre avevamo deciso per Marettimo sperando di non trovare la calca del periodo luglio ed agosto. Dopo varie ricerche avevamo trovato la sistemazione a noi gradita, alloggiare direttamente sul mare ma allo stesso tempo vicinissimi a negozi e ristoranti, per ottenere questo avevamo dovuto prendere, anche se eravamo solo in due, una villa con 3 camere da letto, ma questo non importava la cosa gradita era che avevamo trovato quello che cercavamo, oltre ai vari accessori la proprietà metteva a disposizione delle biciclette ed un quad per eventuali escursioni. La villa era dislocata al limite del paese penultima di una strada a fondo chiuso, nell’ultima, praticamente attaccata e divisa solo da un muretto alto non più di 50cm ci abitava il proprietario, la loro era una villa quasi simile ma con un grande giardino curatissimo ed un’ampia piscina a ridosso del mare. Al nostro arrivo, il proprietario Don Tano e la moglie Rosa ci avevano dati il benvenuto offrendoci una eccezionale granita al limone come solo in Sicilia puoi gustarla, Don Tano era sui 60 anni, uomo affabile, dall’eloquio con marcato accento siciliano ma con conoscenza anche delle lingue straniere frutto, come confermato da lui, dei moltissimi viaggi all’estero fatti in gioventù, la moglie Rosa era la, classica signora siciliana alta borghesia, verremo a sapere dopo di origini nobiliari avendo il titolo di contessa, come donna era carina, anche lei più vicina ai 60 che ai 50, un bel viso un corpo florido anche se appesantito, ma la particolarità erano i suoi occhi, il modo in cui ti guardava, era dolce ed enigmatico sembrava ti volesse dire tutto anche se non diceva nulla, l’avevo trovata da subito molto sensuale ed affascinante, d’altro canto da quando eravamo arrivati Don Tano non faceva altro che mangiarsi con gli occhi Irene, e la ricopriva di attenzioni e complimenti sapendo toccare i punti giusti con frasi gentili, per ringraziarli dell’accoglienza e della disponibilità ed anche per farci indicare i posti che ci sarebbero tornati utili li avevamo invitati a cena, Rosa in un primo tempo era sembrata restia ma era bastato uno sguardo di Don Tano per fargli cambiare idea, era il prologo per capire l’autorità che Don Tano aveva con tutti. Quando ci avviamo al ristorante Irene, in modo spontaneo, prende a braccetto Don Tano, mentre io e Rosa camminiamo dietro a loro chiacchierando del più e del meno, quando arriviamo nella piazzetta centrale iniziamo a capire lo spessore della figura di Don Tano, tutti salutano con molta deferenza quasi in modo timoroso ed all’ingresso del ristorante il proprietario ci viene subito incontro per salutarci per poi condurci ad un tavolo leggermente isolato al limite della veranda con vista del mare sottostante, durante la cena Don Tano ci parla tantissimo dei loro viaggi e della decisione ad una certa età di ritirarsi in questo paradiso che è Marettimo. Quando rientriamo a casa con Irene tiriamo le conclusioni che praticamente Don Tano sull’isola è un’istituzione, benestante, proprietario di decine di immobili, autorità riconosciuta da tutti e sotto sotto concludiamo fra noi, non ci meraviglierebbe affatto che fosse lui il “boss” dell’isola, mentre andiamo a letto scherzo con irene e gli faccio una battuta -      Dai amore, forse questa è l’occasione per scoparti un “mafioso” ahahahhah -      Perché? i mafiosi lo fanno forse in modo diverso? -      Beh non saprei dovresti sperimentarlo tu -      Sai amore, a me fa un po’ pena Rosa, hai notato che ogni volta che deve parlare prima lo guarda come per ottenere l’autorizzazione? -      Hai ragione, ma questo in parte fa parte della loro cultura maschilista e le donne ne sono succube, ma sembra che la cosa non gli dispiaccia, forse gode a essere sottomessa, succede. Prima di addormentarci ci scambiamo un po’ di coccole e quando mentre bacio ed accarezzo Irene torno sul discorso della possibilità di fare esperienza con un “mafioso” stranamente la sento bagnarsi di più, più fantastico e più Irene si eccita al punto che appena la penetro arriva subito all’orgasmo seguita subito da me, ci addormentiamo abbracciati stanchi del viaggio e della lunga giornata. Al mattino quando mi sveglio, Irene non è accanto a me, mi alzo e mi avvio in cucina credendo di trovarla lì a preparare la colazione ma non la trovo nemmeno lì, inizio a chiamarla girando tutta la casa ma di lei non c’è traccia, ma appena esco sul patio mi sento chiamare, Irene è seduta insieme a Don Tano a bordo piscina e stanno facendo colazione, li raggiungono, il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio e mentre mi accomodo, arriva Rosa con una moka fumante e con un meraviglioso profumo di caffè, facciamo colazione tutte e 4 insieme godendoci il sole il mare un paesaggio pazzesco e tutte quelle prelibatezze -      Oggi andiamo a fare il bagno nella mia caletta riservata, ci restiamo anche a pranzo Don Tano aveva esordito in questo modo, per un attimo ho avuto un senso di fastidio, lo aveva detto in un tono che non ammetteva repliche, non era un invito, ma a modo suo una decisione non discutibile, stavo per ribattere per fargli capire che con noi non funzionava in quel modo, ma l’euforia di Irene nell’accettare il programma mi fa soprassedere. Quando andiamo a prepararci mi sfogo con Irene, ma lei mi rassicura dicendomi che secondo lei non era altro che una cortesia facendomi notare quanto erano stati gentili disponibili ed ospitali, convengo con lei che forse il modo poco ortodosso dell’invito era solo una loro abitudine, dopo aver messo i costumi e preso l’occorrente li raggiungiamo, una scaletta scavata nella roccia ci porta a un piccolo approdo dove ad attenderci c’è un ragazzo sui 25 anni a bordo di una piccola barca, è in costume abbronzatissimo un fisico molto prestante e come tutti molto deferente con Don Tano, quando arriviamo fissa con molto interesse Irene che con indosso un costumino ed un pareo trasparente ha una aria molto sex, anche Irene squadra bene il ragazzo e quando i nostri sguardi si incrociano ci scambiamo un sorriso, bastano 5 minuti di navigazione ed arriviamo in una piccola caletta incastrata fra gli scogli, è una spiaggetta larga un 10 metri e profonda non più di 15, la sabbia è finissima e pulitissima e l’acqua ha una trasparenza assoluta, restiamo meravigliati da tanta bellezza, Rosario il ragazzo che ci ha accompagnato, che scopriamo essere un cugino di Don Tano scarica le borse e poi aiuta prima Rosa e poi Irene a scendere dalla barca, e visto che il fisico di Irene non è affatto abbondante quanto quello di Rosa la prende in braccio e la trasporta a riva senza farla bagnare, furbescamente le sue mani sono a contatto una con il culo e l’altra sotto la schiena ma non le dita che sfiorano il seno, Irene mi guarda e mi sorride facendomi cenno di guardare Rosario ed anche io noto che ha avuto una erezione, poi ci saluta e si allontana a bordo della barca, quando mi avvicino a Irene lei sorridendo mi bisbiglia che Rosario glielo aveva strusciato sul culo. Rosa intanto ha aperto 4 sedie da spiaggia, ma io ed Irene optiamo per sdraiarci sul telo da mare direttamente sulla sabbia, Don Tano è con un costume a pantaloncini, io ho un piccolo slip con bottone laterale che basterebbe tirarlo per restare nudo, Rosa toglie il vestito, sotto indossa un bikini, e nonostante l’età e qualche chilo di troppo è ancora una donna molto appetibile, restiamo a prendere il sole ed a chiacchierare del più e del meno per quasi una oretta, il sole inizia a picchiare e chiedo a Irene di passarmi la crema protettiva che non avevo voluto spalmare all’arrivo quando lo aveva fatto lei, quando ho la crema in mano e sto per spalmarmela Don Tano, sempre con il suo tono perentorio dice: -      Rosa spalma la crema ad Alberto, lascia Irene tranquilla a prendere il sole Io ed Irene sorridiamo, anche se non protestiamo, ci sembra molto ridicolo il fatto che avesse sottinteso che sarebbe stata Irene a spalmarmela e non farlo io da solo, da parte mia mi riprometto di non dare più peso ai modi di Don Tano, guardo con sguardo complice Irene che sorride e che si avvicina per baciarmi, Rosa inizia a spalmarmi la crema sulle spalle, lo fa in modo molto delicato, sembra quasi mi stia facendo un massaggio, un senso di benessere pervade tutto il mio corpo, allungo la mano e stringo quella di Irene lei mi guarda con un sorriso complice, quando Rosa mi chiede di girarmi Irene si avvicina di più a me e stringe con più forza la mia mano, quando mi giro, il piccolo costume non può celare la mia iniziale erezione, volgo lo sguardo verso Don Tano, devo ammettere con un po’ di timore, ma da parte sua ricevo un sorriso, Rosa inizia a spalmarmi la crema sul petto le sue mani sfiorano quasi la mia pelle, è molto eccitante e lo è ancor di più quando inizia con le cosce avvicinandosi spesso al mio inguine, adesso la mia erezione è molto palese, abbiamo tutti smesso di parlare, e i nostri sguardi sono tutti rivolti ai movimenti delle mani di Rosa, che scambia uno sguardo con Don Tano, Irene allo stesso tempo inizia a darmi piccoli baci senza affondare la lingua, mi sento coccolato al massimo, ad un certo punto Irene avvicina la mano al bottone a strappo del mio costume poi volge lo sguardo verso Don Tano lui gli sorride e gli fa un cenno affermativo con la testa, allora lei con una leggera pressione slaccia il mio costume ed il mio cazzo duro svetta dritto davanti alle mani di Rosa, che continua con il suo massaggio all’inguine, Irene si stringe al mio lato ed inizia a baciarmi con più foga, poi è lei che prende la mano di Rosa e la porta sul mio cazzo, inizia a menarmelo lentamente mentre con l’altra mano mi accarezza le palle, mentre lo mena con il pollice struscia la mia cappella, tutte e 3 guardiamo Rosa che gioca con il mio cazzo, poi lentamente sento le sue labbra sfiorare la mia pancia, la sua lingua percorre il mio corpo, scende in giù segue i contorni del mio cazzo ma senza prenderlo in bocca, percorre il mio inguine da ambo i lati, sono eccitatissimo, inarco la schiena ad offrirgli, il cazzo in bocca e finalmente la sua bocca lo ingoia tutto, succhia per poi tornare a percorrerlo con la lingua in tutta la sua lunghezza ed ogni volta che lo ingoia mi fa provare sensazioni indescrivibili, avrei voglia di godere, ma resisto è troppo bello perché finisca subito, nel frattempo le mie mani hanno iniziato ad accarezzare il corpo di Irene, prima il seno ed adesso la sua figa, anche lei è molto bagnata ed eccitata, Don Tano imperturbabile resta immobile e ci osserva con occhi vogliosi e divertiti. Quando Rosa prende un braccio di Irene e l’attira facendogli cenno di venirmi sopra, lei con uno sguardo chiede il consenso a Don Tano ed invita Rosa a venirmi sopra, lentamente toglie il reggiseno mettendo un mostra un seno abbondante ma ancora sodo e turgido, poi toglie lo slip ed una figa contornata da un fitto pelo si presenta ai miei occhi, allungo la mano per accarezzarla e la sento un lago di umori, poi si inginocchia sopra di me Irene prende in mano il mio cazzo lo indirizza alla sua figa e la invita a scendere piano, mi sento risucchiare dentro di lei in un attimo il mio cazzo e tutto il mio inguine sono inondati di umori, è come un fiume in piena, inizia a dondolarsi sopra di me lentamente, sento le contrazioni della sua figa che sembra vogliano fagocitare il mio cazzo, a questo punto Irene dopo avermi dato un lungo bacio si alza fa due passi e si posiziona davanti a Don Tano, lui resta immobile ad osservarla, lei prima toglie il reggiseno poi lentamente ed in modo molto sensuale, come se facesse uno strip, sfila lo slip mettendo in mostra la sua figa parzialmente depilata e con un ciuffettino di peli sul monte di venere, Don Tano la guarda estasiato, lei prima si accarezza il seno guardandolo fisso, poi lentamente una mano scende ad accarezzare la sua figa, è lei ad accarezzarsi poi si avvicina di più afferra la mano di Don Tano e la porta alla sua figa, lui sapientemente inizia ad accarezzarla dolcemente, poi la invita ad allargare le gambe ed avvicinarsi di più in modo da potergli leccare la figa e mentre gli succhia il clitoride gli infila un dito nella figa ed uno dietro nel culetto, basta poco ed il corpo di Irene si contrae raggiungendo un intenso orgasmo, a sentire le grida di godimento anche io e Rosa ci lasciamo trasportare dall’orgasmo e godo dentro di lei con una lunghissima sborrata mentre lei quasi mi allaga con il suo orgasmo. Restiamo nudi a crogiolarsi al sole mentre Don Tano ci mette al corrente che non sono nuovi a trasgressioni, raccontandoci delle loro vacanze trasgressive in costa azzurra, con frequentazioni di amici di diverse nazionalità e disinibiti, poi si rammarica del fatto che un tumore alla prostata lo abbia reso impotente, e quando Irene gli da un bacio sulla guancia dicendogli che era stato ugualmente bravissimo e l’aveva fatta godere tanto lui la guarda con grande riconoscenza. Siamo ancora nudi quando arriva Rosario, non ci rivestiamo, Rosario dalla barca scarica un tavolino da pin nic e dei contenitori con del cibo ed un frigo portatile con le bevande, Irene si avvicina all’acqua ed esordisce dicendo: -      Farei volentieri un bel bagno prima di pranzo per rinfrescarmi un po’ Don Tano, sempre con tono perentorio e con un sorriso rivolgendosi a Rosario gli dice: -      Rosario porta la signora Irene a fare il bagno e stai attento che non vada in acqua profonda Rosario segue Irene che entra in acqua, si nota subito che è un provetto nuotatore ed Irene con lui vicino si sente sicura, mentre Rosa apparecchia noi osserviamo Rosario ed Irene che fanno il bagno, Irene inizia a scherzare schizzando acqua su Rosario, fino a che ad un certo punto si avvicina a lui gli si avvinghia al suo collo e dalla posizione sembra aver intrecciato le gambe alla schiena, Rosario sembra un po’ a disagio e volge lo sguardo verso di noi, un sorriso benevolo di Don Tano ed il mio cenno con pollice per dirgli che è tutto ok lo tranquillizzano, Irene inizialmente scoppia a ridere divertita della situazione, poi si fa seria attira a se Rosario e gli da un lungo bacio, riusciamo a vedere vista la poca distanza e la limpidezza dell’acqua, che Irene ha infilato le mani dentro il costume di Rosario e si è impossessata del suo cazzo continuando a baciarlo poi lo invita a togliere il costume e restare nudo, viene alla luce un cazzo di notevoli dimensione che Irene osserva con molto gradimento, si aggrappa di nuovo a lui e se lo fa scivolare dentro, in piedi in acqua Rosario ha un precario equilibrio e cade, allora Irene lo prende per mano e viene a riva, si sdraia sulla sabbia bagnata, quando arrivano le onde la bagnano fin quasi al seno, Rosario gli va sopra e lentamente gli infila il cazzo in figa, Irene intreccia le gambe sulla sua schiena e lo tiene stretto dentro di lei, anche a restare immobili al sopraggiungere di ogni onda sente la spinta dentro di lei, continua a baciare Rosario fino a che tutte e due non godono urlando. Rosario con grosso dispiacere di Irene si prepara ad andare via, ma Don Tano gli ordina di liberarsi presto degli impegni e di ritornare entro 2 ore. Mangiamo in clima di euforia ed allegria, e Don Tano ci confida che da quando lui è rimasto impotente Rosario è diventato il loro amante preferito, un ragazzo serio ubbidiente e soprattutto “muto” e ce lo consiglia se per il nostro soggiorno nell’isola avessimo voglia di trasgredire. Il pranzo era ottimo, tutto a base di pesce, e senza accorgercene avevamo quasi scolato 3 bottiglie di vino, Irene è leggermente euforica e perde i suoi freni inibitori e mentre Rosa sparecchia e sistema prende per mano Don Tano lo fa alzare dalla sedia, dove stava seduto da quando eravamo arrivati, lo fa sdraiare sul telo e poi sdraiandosi al suo fianco gli dice: -      Con le mani sei stato bravissimo, adesso fammi vedere se lo sei con la bocca Don Tano, sorride e guarda Irene con tanta dolcezza, il fatto che lo abbia cercato gli ha fatto molto piacere, lui e molto esperto ed inizia ad accarezzarla in modo molto dolce, mentre con le mani esplora il suo corpo con la lingua lo percorre tutto in lungo ed in largo, Irene inizia a emettere mugugni di piacere e si bagna sempre di più e quando lui inizia a lavorargli la figa con la lingua basta poco perché abbia il primo orgasmo, l’eccitazione ed il vino hanno uno strano effetto su Irene, rare volte l’avevo vista cosi eccitata, nella foga si mette a 69 ed inizia a succhiare il cazzo di Don Tano nell’impossibile speranza di farglielo diventare duro, io li osservo sempre più eccitato seduto a fumare una sigaretta mentre con una mano me lo meno fino a farlo diventare duro, Rosa vedendomi eccitato smette di sistemare si inginocchia davanti a me ed inizia a farmi un pompino mentre io accarezzo il suo seno, sento Irene che continua a godere ed a un certo punto si alza e si avvicina a me, insieme a Rosa inizia a leccare il mio cazzo, per poi appena Rosa si sposta di un po’ approfittarne e venirmi sopra e poi iniziare a cavalcarmi chiedendomi di farla godere, e quando un orgasmo fortissimo scuote tutto il suo corpo sento le sue unghie graffiare la mia schiena. Si lascia andare spossata, meravigliata anche lei della sua voglia e sensualità, ma non si stacca mi dice che è troppo bello sentirmi dentro, mentre siamo stretti Rosa continua ad accarezzarmi ed inizia anche a baciarmi infilandomi la lingua in bocca, Don Tano ci osserva divertito, siamo ancora in quella posizione quando arriva Rosario, Irene senza staccarsi da me lo invita ad avvicinarsi e quando lui è accanto gli prende il cazzo in bocca ed inizia a fargli un pompino, sento di nuovo la sua figa contrarsi e poi sento gli umori del suo nuovo orgasmo bagnarmi fino alle palle, stavolta però si stacca subito e si stende sul telo chiamando a se Rosario che senza aspettare la penetra subito, Io e Rosa ci stendiamo accanto a loro ed anche io inizio a scopare Rosa anche lei basta poco e gode urlando, poi la faccio mettere a pecorina, inizio a leccarla anche dietro, lei capisce ed allarga di più le gambe, bagno il suo culo con parte dei suoi umori e con la saliva leccandola fino a che non è lei a dirmi di incularla che non resiste più, quando appoggio il cazzo al suo culo non trovo resistenza scivolo dentro di lei fino alle palle ed inizio a dare colpi regolari, lei contrae i muscoli dello sfintere facendomi provare sensazioni bellissime e quando con una mano inizio a toccargli l clitoride inizia a godere urlando, le contrazione del suo ano non mi fanno resistere ed anche io sborro dentro di lei, mi sdraio accanto a Irene ed inizio a baciarla mentre Rosario continua a martellargli la figa con colpi cadenzati, i suoi orgasmi si susseguono, poi consiglio Rosario di metterlo dietro anche a lei, invito Irene a restare in quella posizione ma ad alzare le gambe il più possibile, Rosario dopo alcuni tentativi riesce ad entrare nel suo culo con la cappella, Irene urla di piacere e quando lui sprofonda dentro di lei fino alle palle inizia a godere, urla e si dimena fino a che anche Rosario non sborra dentro di lei. Irene impiega una decina di minuti per rimettersi in sesto, poi mi abbraccia forte inizia a baciarmi e mi dice: -      Ti amo amore mio, ti amo per tutto quello che mi dai e mi fai provare -      Ti amo anche io tantissimo, ed è per questo motivo che voglio accontentarti in tutto. Rientriamo stravolti, abbiamo il bisogno urgente di una bella doccia rinfrescante e una dormitina per riprenderci, rientriamo contenti e soddisfatti consci che se vogliamo sarà una vacanza indimenticabile 2311 1 5 years ago
- 3 years ago GITA IN MONTAGNA La passeggiata in montagna era al suo epilogo e mentre ci avviavamo al punto in cui avevamo la macchina, visto che eravamo già al tramonto, ci era venuta la malsana idea di prendere una scorciatoia che costeggiava la diga, il risultato era stato che Irene era scivolata ed ea caduta in acqua ed in più sembrava si fosse slogata una caviglia, imprecare ormai no serviva a nulla e ci siamo avviati alla casa al bordo della diga, dove sicuramente c’era il guardiano, sperando ci potesse dare aiuto, quando arriviamo e gli spieghiamo la situazione ci guarda con un sorrisetto ironico, come la gente di montagna guarda la gente di città e ci mette a conoscenza che fino al giorno dopo tranne che farla a piedi non c’era soluzione, ma visto le nostre condizioni se ci saremmo adattati ci avrebbe ospitato. Tony il guardiano era un signore sui 50/60 abbronzato con un fisico temprato dalle fatiche e dai muscoli notevoli per la sua età, ci fa accomodare in casa e per prima cosa consegna un accappatoio a Irene e la invita a togliere i vestiti bagnati ed a fare una doccia, dicendogli che dopo gli avrebbe guardato la caviglia visto che ormai con tutti i gitanti sprovveduti si era fatto una grande esperienza in slogature, la casa non era altro che un bilocale una camera con un letto matrimoniale ed un armadio, un bagno con doccia ed un locale che faceva da cucina e zona giorno, appena Irene esce dalla doccia lui la invita ad andare a sdraiarsi sul letto e prende i suoi vestiti per appenderle fuori ad asciugare, tiene tutti i vestiti in una mano mentre nell’altra tiene il minuscolo perizoma in pizzo poi guarda Irene negli occhi e gli fa un sorriso. Dopo aver steso i vestiti dalla credenza prende una boccetta dicendo essere unguento e si avvicina ad Irene, gli prende la caviglia in mano e la manipola da intenditore la rassicura che è solo una cosa da niente e che grazie al suo unguento il giorno dopo avrebbe potuto camminare regolarmente, io sono seduto sul letto accanto a Irene, lui versa l’unguento e poi delicatamente inizia a massaggiare la caviglia, quando gli solleva la gamba per massaggiarla meglio, è normale che l’accappatoio tenuto chiuso solo dalla cintura, gli lascia la visione della figa di Irene che lui pur facendo finta di non guardare di sicuro non disdegna lo spettacolo, Irene per un paio di volte cerca di coprirsi ma i continui movimenti non lasciano niente di nascosto agli occhi di Tony. Si dilunga molto nel massaggio e dalla caviglia sale anche lungo il polpaccio e fino al ginocchio, Irene resta rilassata e dopo avermi stretto la mano come cenno di intesa chiude gli occhi e si rilassa non preoccupandosi degli sguardi vogliosi di Tony, dopo una buona mezzoretta di massaggio si alza, e sia io che Irene possiamo notare la consistenza del suo pacco e sicuramente della sua eccitazione, ci invita a sederci a tavola e divide con no la sua cena a base di polenta coniglio arrosto formaggio e salame, durante la cena chiacchieriamo del più e del meno, Tony ci racconta un sacco di aneddoti sulla sua vita di guardiano della diga e si rivela una persona anche molto simpatica, ad una certa ora, ormai e quasi buio, ci dice che deve fare il suo giro di controllo della diga e che sarebbe ritornato dopo una oretta - Amore visto come ti guardava? Se eri da sola ti sarebbe saltato subito addosso - Ahahah ci credo, vivere qui da soli non è il massimo, ma non credo ci resti anche inverno - Comunque è un bell’uomo ed anche simpatico piacevole parlare con lui - Ed è anche bravo a massaggiare non sento quasi più dolore alla caviglia ed era anche rilassante - Solo rilassante? Ho avuto netta sensazione che fosse anche eccitante - Ahahah si è vero amore era anche eccitante, sarebbe stato piacevole se le sue mani fossero salite - Ahahha vedo che ti intriga, ok amore la notte è lunga e se non sarà lui a prendere iniziativa faremo noi in modo che sia coinvolto. Che ne dici? - Per me va bene amore è un bell’uomo e poi dopo stanotte non ci vedrà più togliamoci capriccio. Tony arriva prima di una ora, noi siamo sul piccolo patio ad attenderlo, Irene, stavolta credo di proposito è seduta con accappatoio leggermente aperto, Tony ci offre una grappa da sorseggiare e poi mentre fumiamo una sigaretta ci dice che possiamo dormire nel suo letto e che lui dormirà per terra in cucina - Tony non mi sembra giusto, il letto è grande ci stiamo n 3, starò in mezzo io se mi dici che posso fidarmi ahahaha che non ti vengano strane idee ahahah - Le idee ci sono sempre, ahahah e mica sono strane sono naturali mica sono di legno, ma fidati Anche se abbastanza presto, per orari città, andiamo a letto, Tony va in bagno a fare una doccia, intanto io mi spoglio e resto solo in boxer, ma quando Irene prendendomi in giro dice che ho paura di Tony e tengo boxer io che di solito dormo sempre nudo, tolgo anche quelli, lui invece quando esce dal bagno ha un paio di pantaloncini ed è a dorso nudo, Irene lo guarda ammirata, è veramente in ottima forma abbronzato e con fisico che sembra un 30enne palestrato, una volta a letto spegne la luce, e mi gira le spalle tentando di dormire io sono rivolto verso Irene stretto quasi a lei che si avvicina ed inizia a baciarmi, lentamente i baci si fanno più profondi, e quando allungo una mano e gli tocco la figa la trovo un lago di umori lei inizia a baciarmi con più frenesia e la sua voglia cresce ad ogni istante così le chiedo: - Hai tanta voglia amore? - Si tesoro, ti prego prendimi ho voglia di godere - Amore sai bene che se iniziamo anche se dorme Tony si sveglierà e non cedo affatto che si accontenterà solo di ascoltare i nostri mugolii, vorrà partecipare, ti va? Irene come risposta mi da un lungo bacio mentre con la mano va al mio cazzo, è chiaro che ha voglia anche di Tony, io la assecondo ed i miei baci e carezze si fanno più intensi fino a quando Irene si piega prende il mio cazzo in bocca ed inizia a farmi un pompino, era più che logico che Tony non dormiva ed anche se avesse dormito lo avremmo svegliato, si gira a faccia in su e nella penombra rischiarata dalla luna dopo aver abituato gli occhi, vedo chiaramente che si sfila i pantaloncini e resta anche lui nudo, ormai siamo scoperti totalmente e quando dopo avermelo succhiato un po' Irene mi viene sopra per impalarsi sul mio cazzo e normale che tocchi Tony con la gamba, lui si scosta per fargli spazio ed Irene lentamente si fa entrate tutto il mio cazzo in figa, io allungo le mani a toccargli il seno ed adesso il suo sguardo è focalizzato sul cazzo di Tony che svetta eretto, Irene è come rapita non riesce a distogliere lo sguardo da quel cazzo a pochi centimetri da lei, Tony non prende nessuna iniziativa ci osserva e se lo mena, io non faccio nulla aspetto che sia Irene a prendere l’iniziativa, lei è sempre più eccitata mi sento inondare dai suoi umori, poi cambia posizione, non più eretta, si piega verso di me e contemporaneamente allunga una mano, adesso che riesce a raggiungerlo, e afferra il cazzo di Tony ed inizialo ad accarezzarlo, il contatto con il cazzo la fa eccitare di più e le contrazioni della sua figa mi fanno capire che sta per godere, e quando si piega e glielo prende in bocca mi sento inondare dai suoi umori e lei inizia a urlare, resto dentro di lei ma mi sposto in modo che lei gli possa succhiare bene il cazzo, ma dopo un minuto sono io a invitarla ad andare sopra a Tony, mi sposto in modo che si possano spostare al centro e quando dopo averlo preso in mano ed averlo puntato alla sua figa si lascia scendere fino a riceverlo tutto dentro il suo corpo ha come degli spasmi causate da un altro orgasmo molto intenso, Tony non resta fermo muove il bacino facendola ballonzolare ed ad ogni colpo Irene emette un gemito di piacere, io mi posizioni dietro di lei e la invito a piegarsi, il suo culetto adesso è a portata della mia bocca, inizio a leccarla spingo la lingua dentro e quando la sento bella dilatata lentamente spingo e scivolo dentro di lei, sembra quasi che il mio cazzo e quello di Tony siano a contatto, il leggero diaframma sembra non esistere quando inizio a dare colpi Irene inizia di nuovo a urlare tutto il suo godimento, vari orgasmi fanno vibrare il suo corpo e quando quasi contemporaneamente io e Tony godiamo riempiendola del nostro orgasmo lei si accascia sul letto quai distrutta, resta immobile per quasi 10 minuti poi va in bagno a fare una doccia veloce ed al ritorno si lascia andare a letto distrutta Tony mi ringrazia, ma io gli dico che ea stato un desiderio di entrambi, poi esce dicendomi che deve ripetere il controllo mi sdraio accanto a Irene e lei si è già addormentata mi rilasso e mi addormento anche io. Mi sveglio sentendo i baci di Irene su tutto il volto e le sue mani che mi accarezzano poi lei si avvicina e mi dice: - Amore Tony me lo ha messo dentro mentre dormivo - Stanotte? - No no amore adesso quando ti ho svegliato - Ti piace sei eccitata? - Quando lo ha infilato dormivo mi sono svegliata perché ero asciutta ed ho sentito male - Ed adesso? senti male? Ti piace? Vuoi farlo ancora? - Adesso sono bagnata, si ho voglia, anche di te però, come ieri sera resto un attimo fermo e continuo a baciare Irene mentre Tony da dietro continua a spingere sempre con pù veemenza fino a che Irene mi stringe forte facendo mi capire del sopraggiungere dell’orgasmo, continua a godere anche quando io abbassandomi inizio a leccargli la figa e succhiare il clitoride dopo una serie di orgasmi consecutivi, si stacca da Tony e mi viene sopra, è un lago di umori e scivolo subito dentro di lei, poi si piega e fa cenno a Tony di andare dietro, lui non se lo fa ripetere gli punta il cazzo nel culetto e con un colpo secco è dentro di lei inizi a urlare e muoversi quasi come una forsennata e dopo poco godiamo contemporaneamente tutte e 3. Dopo in po' di riposo una doccia rivestiti e fatto colazione ci prepariamo a partire, dobbiamo camminare 1 oretta per arrivare alla nostra auto, Tony ci aveva invitato di restare ancora, ci sperava, poi ci ha invitato per tutte le volte che volessimo andare e per ultimo visto che eravamo irremovibile segna su un numero di carta il suo numero di telefono e lo da a Irene dicendo che lui era sempre a disposizione bastava chiamarlo. Ci avviamo e quando arriviamo ai bordi della diga mi fa fermare fa una pallottola di carta con numero di toni lo lancia nel lago e mi dice: - Noi siamo come Paganini vero amore? “Paganini non ripete” 2599 1 5 years ago
- 3 years ago LEZIONE DI BALLO Finalmente Irene l’aveva avuta vinta, si era messa in testa che mi doveva insegnare a ballare e ci era riuscita, lei appassionata di ballo mi aveva convinto, per tutto l’inverno mi aveva portato a scuola di ballo, e dopo tante lezioni, a 45 anni di età, la mia goffaggine era sparita, lei diceva che ero diventato bravo, a me bastava soltanto potermi muovere in modo armonioso e farla contenta portandola ogni tanto a ballare. Fino ad adesso avevo ballato solo alla scuola questo primo week end di inizio giugno lei aveva organizzato la nostra uscita, mi aveva tenuto nascosto il luogo dove aveva prenotato, unica condizione che io gli avevo posto era che il vestito per quella serata lo avremmo scelto insieme ma la parola finale toccava a me. La boutique in cui l’avevo portata era una di quelle in cui lei faceva pochi acquisti poiché a suo parere i vestiti erano troppo sex e spinti e non adatti a serate di gala, stavolta però io volevo proprio quello un vestito elegante ma anche molto sex, dopo tante prove alla fine avevamo scelto un vestito color argento in seta una ampia scollatura davanti e schiena totalmente scoperta, logicamente da portare senza reggiseno, completava il lato sex un vistoso spacco che se non si restava attenti lasciava intravedere mutandine, con il vestito era compreso un minuscolo perizoma dello stesso colore e stoffa del vestito. Anche se lo considerava un po' troppo osè, Irene mi aveva accontentato, logicamente come ogni donna non si era accontentata di un solo vestito ed all’uscita della boutique eravamo colmi di pacchetti, per me eravamo andati sul classico, un paio di pantaloni blu che mi calzavano a pennello e la classica camicia bianca. Il giorno dopo appena sveglio vedo Irene già pronta mi invita a prepararmi dicendomi che voleva partire prima di pranzo e che avremmo pranzato per strada, faccio una doccia veloce ed un’altrettanta veloce colazione e partiamo, appena in circonvallazione mi fa subito prendere l’autostrada e mi dice di proseguire verso Venezia, ora avevo chiara la nostra destinazione, quando gli chiedo conferma lei ride negando sia Venezia la destinazione e dicendo che sarebbe stato un posto che lei conosceva bene poiché per anni ci aveva passato le vacanze estive. Arriviamo a destinazione nel tardo pomeriggio, dopo che ci siamo sistemati in camera, sistemato la nostra roba, mi avvicino ad Irene con l’intento di baciarla e portarla a letto per farci l’amore, lei mi blocca subito dicendomi di stare buono di farmi una passeggiata perché lei aveva appuntamento dal parrucchiere, di cattiva voglia acconsento e lei dopo avermi dato un bacio esce per il suo appuntamento, non sapendo come passare il tempo decido di fare una passeggiata sul lungomare in cerca di un buon ristorante per la sera. Passano un paio di ore e di Irene ancora nemmeno l’ombra, inizio ad essere impaziente, decido allora di scendere nella hall ad attenderla, passa quasi un’altra ora, ormai la mia pazienza è al limite, da innervosito divento incazzato anche perché non so nulla del programma della serata e non ho nemmeno prenotato ristorante, sono a smadonnare davanti all’entrata dell’hotel quando la vedo arrivare, più si avvicina più resto sbalordito, quando mi è davanti resto a bocca aperta, è stupenda, ha accorciato i suoi capelli biondi. Sta benissimo. Ma il lavoro perfetto lo ha fatto la truccatrice e stupenda mi avvicino ad abbracciarla e lei mi da un fuggevole bacio sulle labbra e poi prendendomi per mano mi porta di corsa verso la nostra camera, gli chiedo dove vuole andare a mangiare ma lei mi assicura che è tutto a posto e già prenotato, in un attimo è nuda davanti a me, e cerca il vestito da indossare, non resisto a vederla cosi bella gli sono addosso e lei sorridendo mi scaccia pregandomi di aver pazienza, si veste in un attimo aggiungendo qualche gioiello che la rende più affascinante. Come al solito appena arriviamo al ristorante tutti gli sguardi sono diretti al nostro Ferrari, stavolta per poco, appena Irene scende dall’auto i presenti spostano gli sguardi su di lei, gli uomini se la mangiano con gli occhi e mi guardano con molta invidia, facciamo l’ingresso al ristorante e ci portano al tavolo prenotato da Irene, la sala è enorme con in mezzo un grande spazio vuoto, dove presumo si ballerà, il nostro tavolo è in fondo al terrazzo su una piattaforma sul mare, praticamente ci affacciamo sul mare e lo abbiamo anche sotto, è una serata bellissima la nostra zona è illuminata solo dalle candele sul tavolo e dalla luna, devo dire che anche come posto è molto bello, si sente l’odore della salsedine ed il rumore delle onde che si infrangono nei pilastri della struttura, anche io continuo a mangiarmi con gli occhi Irene e lei mi promette che mi farà passare una notte indimenticabile. Quando iniziamo a mangiare una orchestra inizia a suonare ed i primi avventori nella pausa tra una portata e l’altra iniziano a ballare, noi decidiamo di mangiare con calma, prima del dolce Irene mi invita al primo ballo, e un languido e romantico swing, ci dondoliamo abbracciati Irene mi guarda sorridente i suoi occhi sprizzano felicità e mi elogia come ballerino, io sono in estasi a tenerla fra le braccia, e non solo io, basta poco ed ho una notevole erezione, temo che al ritorno al tavolo qualcuno se ne potrebbe accorgere, lo faccio presente a Irene che fa una risata ma ballando, essendo provetta ballerina mi porta in prossimità del nostro tavolo dove possiamo sedere tranquillamente. Passiamo la serata a ballare ed io sono sempre più eccitato, Irene è euforica, ha bevuto qualche bicchier in più e perde in parte i freni inibitori, non cerca più di stare attenta allo spacco del vestito, ne tantomeno al fatto che ogni tanto dalla scollatura fa capolino un capezzolo, io non ho fatto altro che strusciarmi contro di lei per tutta la serata facendogli sentire la mia erezione ed in un momento in cui siamo stati affacciati al balcone sul mare avendo potuto con la mia mano raggiungere la sua figa ho constatato che anche lei era eccitatissima. Ad un certo punto della serata un ballerino di latino americano, si avvicina a Irene e la invita a ballare, lei con mia meraviglia declina l’invito dicendogli che aveva già il ballerino per tutta la serata, approfitto per dargli un bacio e lei mi sussurra che stanotte vuole essere solo mia, sono al settimo cielo dalla gioia ed anche quando un signore sui 50 anni insieme a una ragazza molto bella anche se un po' volgarotta si avvicinano con l’intento di attaccare bottone li liquidiamo gentilmente ma in modo fermo, è chiaro che stasera non ci sarà spazio per trasgressioni e ci godremo la nostra serata. Verso mezzanotte chiedo ad Irene se ha voglia di rientrare, lei sorridendo mi risponde che è consapevole che la voglia è più mia che sua e che dovevo avere pazienza perché avevamo tutta la notte ed il giorno dopo davanti poi ad un certo momento mi prende per mano e mi invita a seguirla, imbocca una scaletta che scende sotto la piattaforma, dove c’è un altro spazio, molto più vicino al mare, con alcune poltrone e due sedie a dondolo, siamo al limite della piattaforma 10 centimetri sotto di noi c’è l’acqua il mare è calmissimo altrimenti credo che le onde sommergerebbero lo spazio, Irene si appoggia alla balaustra poi mi attira a se ed inizia a baciarmi, la sua lingua non mi da pace, bacia con una intensità maggiore del solito, in un momento di pausa lentamente allarga suo vestito e mette a nudo il suo seno è un chiaro invito a baciarlo io inizio ad accarezzarlo, sento i capezzoli inturgidirsi sotto le mia dita Irene sospirando piega il capo all’indietro lasciando scoperto il collo, io inizio a baciare e sfiorare con la lingua il suo collo per poi scendere lentamente fino a raggiungere il suo seno, succhio i suoi capezzoli e con le mani scendo a cercare la sua figa, il minuscolo perizoma è un ostacolo irrisorio, quando sto per inginocchiarmi per poter leccare la sua figa, Irene mi trattiene pregandomi di continuare il quel modo, l’accontento e lei allargando il vestito mette a nudo la sua figa, io continuo a baciare l sua bocca il suo collo il suo seno mentre lei lentamente apre la cerniera dei mie pantaloni ed afferra il mio cazzo, lo accarezza lo stringe e poi se lo struscia sulla figa, la mia cappella sente il suo clitoride sono sempre più eccitato ed invito Irene verso le poltrone, lei mi blocca li e non mi fa muovere continua a strusciarsi il mio cazzo su suo clitoride poi appoggia il suo piede alla ringhiera in questo modo resta con le gambe divaricate e poi aver indirizzato il mio cazzo alla sua figa mi chiede di prenderla in quel modo, anche lei e bagnata fradicia basta una leggera spinta e sotto tutto dentro di lei, mi stringe fortissimo e basta poco e gode con un orgasmo che la scuote tutta continuo a baciarla ed accarezzarla e lei mi chiede di godere anche io vuole sentirsi inondare del mio orgasmo, quando mi lascio andare e i primi schizzi arrivano dentro di lei ha di nuovo un altro orgasmo e si stringe forte a me uso il mio fazzoletto per aiutarla a pulirsi un po' ci sistemiamo e ci sediamo sulla dondolo a riprendere fiato. E’ a questo punto che seduti in un angolo della piattaforma notiamo il signore di prima con la ragazza giovane, lei è intenta a fargli un pompino, sicuramente hanno assistito al nostro amplesso ed adesso vogliono farci capire che sono disponibili anche ad altro, restiamo seduti sulla sdraio Irene abbracciata a me, e li osserviamo, adesso siamo noi a goderci lo spettacolo, l’uomo ci osserva con sguardo invitante ma noi restiamo immobili, poi cambia posizione va piegare la ragazza a pecorina gli alza la minuscola gonna mettendo in mostra un bellissimo culo, la ragazza è senza mutande e lui subito con un colpo secco gli è dentro, si sono posizionati in modo che noi possiamo vedere chiaramente, lui continua a guardare Irene voglioso, come a fargli capire che desidererebbe avere lei, mentre Irene resta impassibile, basta poco ed anche lui gode dentro la ragazza. Dopo che si sono sistemati, con la banalissima scusa di chiedere di accendere sigaretta s avvicinano a noi, la ragazza sposta subito una poltroncina e senza chiedere permesso si siedono davanti a noi quasi a contatto, Irene in un primo momento ha un moto di stizza, li sta quasi invitando ad allontanarsi, poi si calma, dopo le presentazioni si chiacchiera dl più e del meno Arturo e Franca hanno l’educazione ed il buon gusto di non fare nessun accenno agli amplessi consumati pubblicamente poco prima, e con il passare del tempo si rivelano 2 persone colte ed intelligenti anche ad Irene diventano simpatici e la sento più rilassata ed a suo agio, sono regolarmente sposati anche se noi avevamo pensato di no, vista la differenza di età, 20 anni ci confermano loro, Arturo è un piccolo industriale venuto su dal niente e Franca diciamo quadi che se la è cresciuta, ci invitano a pranzo per il giorno dopo a casa loroinvito che accettiamo, poi mentre Arturo che sicuramente ci ha visti arrivare inizia a chiedermi di parlargli del mio Ferrari, mentre noi discutiamo di auto, mi accorgo che Franca furtivamente ha messo una mano sula gambe di Irene che ha un leggero movimento, la guardo e lei mi fa cenno che è tutto a posto e si stringe di più a me, Franca accarezza la coscia nella sua lunghezza, Irene sempre stretta a me si sistema meglio sul dondolo divaricando leggermente le gambe, anche Arturo ha smesso di parlare ed assiste alla scena leggermente più staccato, adesso le carezze di Franca sono più decise con la scusa di dare un bacio bisbiglio all’orecchio di Irene se tutto ok, lei mi fa uno sguardo eloquente dicendo si con la testa, Franca si sposta leggermente in avanti ed affonda la sua bocca sulla figa di Irene ed inizia a leccarla, lei si stringe a me baciandomi ed inarcandoci in modo che Franca posso leccarla a fondo, mentre il suo respiro diventa più affannoso le sue mani armeggiano con mie pantaloni li sbottona raggiungendo il mio cazzo e tirandolo fuori, anche Franca accarezza il mio cazzo e quando Irene ha un primo orgasmo, sposta la sua bocca dalla sua figa al mio cazzo ed inizia a farmi un pompino, Arturo che fino a quel momento era stato in disparte si sposta mettendosi accanto a Franca ed allunga le mani per accarezzare il seno ad Irene, alla prima carezza, anche con mio stupore, Irene gli allontana la mano poi chiede a Franca di spostarsi ed essendo di nuovo il mio cazzo duro mi viene sopra infilandosi il mio cazzo dentro ed attaccandosi al mio collo ed iniziare a baciarmi si muove lentamente in modo dolce, Franca ed Arturo per un po' la accarezzano sulla schiena e sul culo poi anche loro iniziano a far l’amore fra di loro, Irene inizia a tempestarmi di baci tutto il volto e dopo un po' gode di nuovo avendo un orgasmo accompagnato da gridolini, io mi trattengo anche perché la notte sarà lunga e per adesso va bene cosi, pochi minuti dopo anche Arturo e Franca godono, ci sistemiamo sempre non parlando di sesso come se fosse un tabù e ci salutiamo dandoci appuntamento al giorno dopo, mentre rientriamo in hotel chiedo a Irene se ci fosse qualche problema con Arturo e lei mi risponde che non c’era nessun problema e che anzi era un tipo molto intrigante e sicuramente molto delicato e dolce come piaceva a lei, ma poi aggiungeva che quella notte voleva essere solo mia e fare l’amore solo con me, gli do un bacio ed abbracciati saliamo in camera. Appena arriviamo in camera, Irene si avvicina a me mi da un bacio e lentamente inizia a sbottonarmi camicia pregandomi di restare immobile, inizia ad accarezzarmi il torace poi a baciarlo mentre con le mani inizia a slacciarmi pantaloni, quando mi ha spogliato spostando leggermente le spalline fa cadere il suo vestito a terra e poi si sfila il minuscolo perizoma, siede al bordo del letto e mi attira verso di se, il mio cazzo duro è a pochi centimetri dalla sua bocca, lo prende in mano lo accarezza lo sfiora con le labbra, con una mano mi tocca le palle poi lentamente lo fa sparire nella sua bocca, inizia a succhiare come un bimbo succhia il capezzolo, il cazzo mi diventa duro come il marmo, tento di farla sdraiare ma lei mi prega di restare ancora in quella posizione, continua a succhiare ed accarezzare il mio cazzo, ci gioca in tutti i modi, faccio fatica a trattenermi, finalmente lentamente si sdraia, mi inginocchio ai piedi del letto gli faccio mettere le gambe sulle mie spalle ed inizio a leccarla, con la lingua disegno i contorni del suo inguine mentre con una mano le massaggio lentamente il monte di venere, mi avvicino al suo clitoride sfiorandolo e facendogli sentire solo il calore del mio alito, inarca la schiena offrendomi la sua figa ed allora lentamente inizio a leccarla, prendo in bocca il suo clitoride ed inizio a succhiarlo la sento rabbrividire di piacere, poi inizio a dargli lunghe leccate dal clitoride fino al buchetto dietro, le sue mani tengono bloccata la mia testa e quando sento le sue gambe che stringono imprigionandola capisco che sta per godere inizio a succhiare più forte fino a che la mia bocca non è inondata dai suoi umori, succhio fino all’ultima goccia poi mi alzo e lentamente affondo il mio cazzo dentro di lei che attorciglia le sue gambe intorno alla mia schiena tenendomi bloccato dentro di lei. Alterno colpi leggeri e cadenzati alternandole a nuove leccate di figa e culetto, poi quando è bagnata al punto giusto, gli faccio alzare di più le gambe punto il mio cazzo nel suo buchetto dietro e lentamente spingo fino a che sono tutto dentro, continuiamo a baciarmi i nostri respiri diventano sempre più affannosi e quando la sento di nuovo godere mi lascio andare anche io e libero il mio godimento dentro di lei, continuiamo a baciarci per un tempo indefinito e poi ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo finita la colazione e dopo aver fatto passeggiata ci avviamo verso casa di Arturo e Franca, entriamo in una bella e moderna villa con un ampio e bello giardino, all’entrata un grande patio confina con una piscina altrettanto grande con accanto una vasca idromassaggio, Arturo e Franca ci accolgono in modo caloroso, dopo i saluti di rito Irene si avvicina al bordo della piscina seguita anche da noi, Franca gli chiede se ha desiderio di prendere il sole e fare il bagno che in quel caso gli avrebbe prestato un costume, Irene fissandola gli risponde che non ne ha bisogno e che noi siamo patiti del naturismo e senza aggiungere altro sfila il vestito e le mutandine e resta nuda accomodandosi su una sdraio, Arturo resta a bocca aperta, la fissa incantato mangiandosela con gli occhi, lei lo guarda e gli sorride, poi invita anche me a spogliarmi e sdraiarmi accanto a lei, chiedo ad Arturo se ci sono problemi se anche io mi metto nudo e lui deglutendo sempre con gli occhi puntato ad Irene mi invita a fare come se fossi a casa mia, mi spoglio anche io e mi stendo sulla sdraio accanto a Irene, Arturo e Franca si congedano un attimo dirigendosi verso casa e dicendoci che sarebbero arrivati a momenti. Quando restiamo soli fisso Irene con aria interrogativa, lei mi sorride dicendomi che il giorno prima voleva essere solo mia, ma che oggi se capitava occasione avrebbe gradito anche trasgredire, quando gli faccio notare che Arturo era dal giorno prima che se la mangiava con gli occhi lei mi dice che lo trova un bell’uomo, intelligente, colto e molto intrigante, aggiungendo anche che la sera prima aveva notato che era anche ben dotato, sorridiamo consapevoli che oggi a differenza della sera prima ci sarà un seguito con Arturo e Franca. Quando ritornano, anche loro, sono in parte nudi, Arturo ha un costume a pantaloncini, si nota un fisico asciutto e già abbronzato, mentre Franca in topless mette in mostra un bellissimo seno sodo e formoso, il culo lo avevamo ammirato la sera prima ed anche quello era molto bello. Irene li osserva poi si alza e sorridendo di avvicina ad Arturo dicendo che non poteva stare con pantaloncini e senza dargli nemmeno tempo di capire glieli fa scendere sfilandoglieli ed invitandolo a sedere davanti a noi, poi rivolta verso Franca invita anche lei a mettersi nuda, e quando toglie slip mette in mostra una bella figa depilata ma con un ciuffetto di peli all’altezza del monte di venere. Restiamo a chiacchierare del più e del meno, si nota dal loro leggero disagio che non sono abituati a stare nudi, per noi invece è una cosa naturale, Arturo va a prendere aperitivi mentre Franca sistema il tavolo per il pranzo a bordo piscina, Irene intanto ha avvicinato le sdraio ed adesso mi bacia ed inizia a strusciarsi, quando glielo chiedo mi conferma che Arturo è intrigante ed ha voglia di scoparselo, poi facendomi battuta mi dice che nemmeno a me andrà male poiché Franca è una gran bella figa. Quando arrivano gli aperitivi, Irene ha appoggiato la testa sul mio petto , iniziando a darmi bacetti, mentre con una mano sta giocando con il mio cazzo che intanto è diventato duro, Arturo siede e ci osserva un po’ impacciato, Irene continua a massaggiarmi il cazzo fissando Arturo, che memore del rifiuto della sera prima non osa avvicinarsi ne a prendere iniziativa, quando Irene inizia a farmi un pompino lui non riesce più a nascondere la sua erezione e dopo un po’ si tuffa in acqua ma non smette di guardarci, Irene si alza fa passare le gambe a cavallo della sdraio e rivolta verso la piscina lentamente si fa scivolare il cazzo dentro la figa, con una mano si tocca il clitoride e con l’altra si accarezza il seno sempre fissando Arturo che è sempre più impacciato ed eccitato, a questo punto Irene rompendo gli indugi chiama Arturo e lo invita ad avvicinarsi, in un primo tempo resta un po’ interdetto poi lei gli fa chiaramente cenno di avvicinarsi, quando esce dalla piscina, si nota chiaramente che il bagno non è servito a calmarlo, il suo cazzo svetta in piena erezione e bastano due passi per essere davanti a Irene che allunga una mano afferrandoglielo ed iniziando a segarlo, poi lo attira a se e lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo, Arturo chiude gli occhi con una espressione estasiata poi allunga le mani ed inizia ad accarezzargli il seno, Franca ci osserva ma non si avvicina sento la figa di Irene bagnatissima, anche lei è molto eccitata inizia a muoversi più velocemente e raggiunge l’orgasmo, a quel punto anche Arturo eccitato al massimo gode in bocca a Irene che con mia sorpresa – visto che non lo gradisce molto - ingoia tutto nel frattempo anche Franca si è avvicinata abbraccia Irene e gli da un lungo bacio in bocca, sento gli umori di Irene scendere lungo il mio cazzo, ma mi trattengo dal venire e quando Irene si stacca da me è Franca che succhia i suoi umori dal mio cazzo facendomi un pompino, ma anche stavolta mi trattengo dal venire. Ci rilassiamo un po’ e poi pranziamo, stavolta parliamo sia della sera prima che di oggi ed Irene spiega ad Arturo perché aveva rifiutato il suo approccio la sera prima aggiungendo che al contrario oggi era giornata di trasgressione. Finiamo il pranzo con calma e dopo il caffè Irene in modo sorprendente – di solito non prende mai iniziativa – va dietro Arturo ancora seduto a tavola gli mette le mani sul petto ed inizia a baciarlo sul collo, io mi avvicino a Franca mi metto davanti a lei e la invito a succhiarmi il cazzo, dopo un po’ Irene prende Arturo per mano e si avvia verso l’interno della casa, anche io e Franca li seguiamo in camera da letto, Irene si sdraia sul letto ed invita Arturo a leccarla lui è raggiante, dopo sera prima mai avrebbe sperato di scopare Irene, inizia ad accarezzarla dai piedi lentamente sale con le mani lungo il suo corpo facendo seguire la sua lingua lungo le sue cosce fino a che non arriva alla figa, inizia a leccarla delicatamente e dolcemente come piace ad Irene che allarga le gambe offrendosi tutta ai suoi baci per poi invitarlo a prenderla, Arturo delicatamente affonda tutto dentro di lei ed inizia a pomparla aumentando la frequenza dei colpi, lei ha un primo orgasmo ma Arturo non si ferma fino a quando dopo l’ennesimo orgasmo anche lui gode dentro di lei, nel frattempo accanto a loro Franca mi aveva fatto sdraiare supino e mi era venuta sopra godendo anche lei, quando Arturo si stacca da Irene, Franca si alza la afferra dai piedi e la attira il fondo al letto, lei in piedi si piega a 90 gradi ed inizia a leccargli la figa ancora piena del godimento di Arturo ed invita me a prenderla a pecorina, inizio a sbatterla, mentre Irene si gode le sue leccate, poi mi stacco mi abbasso ed inizio a leccargli buchetto, Franca capisce mie intenzioni ed allarga di più le gambe, la bagno con la mia saliva mista ai suoi umori, e dopo avergli infilato il cazzo in figa per bagnarlo, lo sfilo e lo appoggio al suo buchetto, la sento che si contrae e mi prega di fare piano perché è la prima volta, do una spinta decisa e la mia cappella è dentro facendo urlare Franca, resto immobile un attimo e quando vedo che lei lecca con nuova foga Irene spingo con decisione fino a che non sono tutto dentro, Franca smette di leccare Irene anche perché sul suo volto le smorfie di dolore e di godimento si alternano, a questo punto Irene si gira e va sotto ed inizia a succhiare il clitoride a Franca che lentamente trasforma i lamenti di dolore in lamenti di godimento Arturo ne approfitta e si posizione fra le gambe si Irene ed inizia a leccarla per poi dopo un po’ quando torna di nuovo duro affondare il suo cazzo nella figa di Irene, la prima a godere è Franca seguita poi ad uno ad uno da tutti noi in un godimento totale, restiamo a letto a coccolarci, scherzosamente prendo in giro Irene dicendogli che era la prima volta che la vedevo così trasgressiva e piena di iniziativa, risponde allo scherzo dicendomi che visto che gli dicevo sempre che doveva essere più intraprendente e che una volta fatto avevo da ridire sarebbe stata ultima volta. Continuiamo a scherzare e visto il feeling che si è creato con Franca ed Arturo li invitiamo per un week end da noi visto che ci hanno svelato che per loro era stata la prima volta, anche se era da tanto che cercavano occasione, gli proponiamo un week end lungo in modo di avere la possibilità di fargli visitare anche qualche locale scambista e di aiutarli nel loro percorso, ci salutiamo con la promessa di rivederci a breve. 3095 0 5 years ago
- 3 years ago INCONTRO IN PALESTRA 2^ PARTE Dopo l’incontro con Gabry eravamo rimasti d’accordo che sarebbe venuta a cena insieme al suo uomo, Diego, il sabato sera a casa nostra, e finalmente siamo a sabato.Fin dal mattino una strana eccitazione si era impossessata di me, oltre all’eccitazione nell’immaginare la serata ero molto indaffarata a preparare in modo che gli ospiti si trovassero a loro agio. Gabry ci aveva avvisato che per loro, ma soprattutto per Diego era la prima esperienza di scambio, in effetti pur se molto presente nelle loro fantasie non aveva mai avuto esperienze, con Alberto ci eravamo messi d’accordo di far partire tutto in modo soft per poi vedere come si sarebbero comportati loro. Ormai era tutto pronto, avevo deciso che avremmo cenato all’interno per evitare sguardi indiscreti dei vicini, avevo preparato il tavolo in penombra illuminato da candele aromatiche, la cena era pronta per essere servita ed il vino in fresco. Nel pomeriggio avevo fatto un salto da estetista e parrucchiere adesso stavo aspettando Alberto, ero indecisa su cosa indossare, il suo consiglio mi sarebbe stato utile. Al suo arrivo Alberto mi guarda raggiante, non smette di farmi complimenti, continua ad adularmi dicendo che sono bellissima, insieme ci avviamo in camera e gli chiedo consiglio su cosa indossare, optiamo tutte e due per un completo pantaloni di seta nero con scollatura fino a ombelico, Alberto mi consiglia di lasciarlo aperto anche se ad ogni piccolo movimento il mio seno è ben visibile, un paio di scarpe in vernice con tacco 10 completano il tutto, mi spoglio per cambiarmi e apro un cassetto per scegliere un perizoma, Alberto dietro di me, mi bacia sul collo e poi con le mani mi sfiora i capezzoli, un brivido mi percorre, è da stamane che sono eccitata, sorridendo lo prego di smettere, lui insiste facendomi sentire la sua eccitazione, poi sento che mi passa qualcosa attraverso il collo, resto sorpresa, mi sta allacciando al collo una catenina in oro bianco con una perla come pendaglio, sono felicissima, mi giro verso di lui e lo abbraccio fortissimo dandogli un lungo bacio, mi fa arretrare e mi fa sdraiare sul letto, mi fissa estasiato ed in un attimo è nudo anche lui, inizia a baciarmi tutta, appena arriva al mio sesso bastano pochi baci ed ho un primo orgasmo, lui continua a leccarmi per poi lentamente venirmi dentro, accavallo le gambe dietro la sua schiena in modo da sentirlo tutto dentro, continua a baciarmi sempre dicendomi che mi trova bellissima, sono come in estasi, ed ho un nuovo orgasmo, poi lui si sfila da me dicendomi che è meglio rimandare a dopo. Andiamo in bagno a darci una pulita, lui fa una doccia veloce mentre io mi rinfresco e mi profumo, ma le sorprese non sono finite lui dalla sua giacca estrae un pacchetto e me lo porge, lo apro con molto curiosità e vengono fuori un paio di minuscoli slip bianchi a forma di farfalla, sono bellissimi, sto per indossarli ed Alberto mi raccomanda di controllare bene, a questo punto mi accorgo di un’altra perla agganciata allo slip, è dalla parte interna, al mio sguardo interrogativo si mette a ridere prende lui in mano lo slip e me lo fa indossare delicatamente ed a questo punto capisco la funzione della perla. E’ attaccata in modo che una volta indossati gli slip resta a contatto con il clitoride ed a ogni piccolo movimento trasmette una piacevole sensazione, gli do ancora un bacio dicendogli che facendo cosi mi vizia troppo, lui mi osserva ancora con occhi raggianti e sorride, finiamo di vestirci e scendiamo, ormai manca poco ed i nostri ospiti dovrebbero arrivare. Sento squillare il campanello, vado in agitazione, Alberto mi dice di stare calma ed apre la porta, Gabry saluta sorridente, ha una minigonna rossa elasticizzata ed una camicia abbastanza aperta da far intravedere che non indossa reggiseno, dietro di lei un bellissimo ragazzo sui 30 anni abbronzatissimo con occhiali da vista che gli danno un aspetto di professorino, è molto bello ed anche fisicamente è molto ben messo, mi piace proprio, arrossisco un po’, Gabry da un veloce bacio sulle labbra ad Alberto e poi uno anche a me, approfitto anche io per dare un bacio sulle labbra a Diego, questo mi fa venire brividi, è davvero molto bello, dopo i saluti di rito, io e Gabry facciamo una risata, ci siamo accorti che Alberto e Diego indossano tutte e due camicia bianca e pantaloni di lino blu, qualche battuta scherzosa serve a farci entrare in sintonia. Durante la cena veniamo a sapere che Diego in effetti deve la sua abbronzatura alla sua nazionalità, infatti lui è un ingegnere cubano da una decina di anni in Italia, la cena prosegue in allegria, Gabry è molto loquace mentre al contrario Diego è abbastanza timido e parla di meno, Alberto spesso mi guarda e mi lancia dei sorrisetti, ha capito perfettamente che Diego mi piace molto, ed in effetti non vedo l’ora che succeda qualcosa, fosse per me gli salterei subito addosso. Finita la cena ci spostiamo in sala, vado a preparare il caffè ed al mio ritorno trovo Gabry seduta sul divano accanto ad Alberto mentre Diego siede su una poltrona, lo guardo un po’ delusa, avrei voluto averlo vicino, con Alberto ci scambiamo uno sguardo e lui scoppia in una risata di cui solo noi due capiamo il motivo. A questo punto Alberto, sempre un vero tesoro, si alza va allo stereo e mette un disco di ritmi latino americani, poi rivolgendosi a Diego gli dice che io adoro ballare e che sarebbe giusto approfittarne. Guardo con grande gratitudine Alberto, mi avvicino a lui e gli do un bacio come ringraziamento, Diego sempre timido non fa nessun movimento, allora decido di dargli io una scossa, lo prendo per mano e lo invito a ballare con me.Appena iniziamo a ballare scopro gli effetti della perla, ad ogni contatto batte contro mio clitoride sprigionando piacevoli sensazioni, dopo un paio di balli sento anche l’eccitazione di Diego, lo guardo fisso negli occhi, lui arrossisce un po’ quasi a scusarsi, ma io gli faccio capire che gradisco molto stringendolo di più e strusciandomi contro il suo sesso, inizia un ballo un pò più lento ed allora le sue labbra si avvicinano al mio collo, sento il suo respiro sulla mia pelle, poi inizia a baciarmi sul collo facendomi rabbrividire dal piacere, scambio uno sguardo con Alberto e lui, con un cenno prestabilito, mi fa capire che siamo liberi di giocare come vogliamo, non aspetto più, mi avvento sulla bocca di Diego ed inizio a baciarlo, risponde al bacio, la sua lingua si intreccia con la mia, le sue mani iniziano a percorrere tutto il mio corpo, intanto Gabry ha slacciato i pantaloni ad Alberto ed ha iniziato a succhiarlo, lui mi guarda incitandomi a essere più intraprendente, sono eccitatissima mi sento bagnatissima mi stacco da Diego ed inizio a slacciargli la camicia, lui sposta le spalline ed il mio vestito cade a terra, tolgo le scarpe e mi libero del vestito, fa una carezza al mio sesso facendomi sentire di più la perla ed io ho un primo piccolo orgasmo, continuo a slacciare i pantaloni a Diego, anche lui resta in slip, resto quasi allibita, dal pacco che si nota con su slip deve essere molto dotato, non serve più ballare, gli sfilo gli slip e davanti ai miei occhi appare qualcosa di eccezionale, ha un cazzo più grande della media ma anche abbastanza lungo, lentamente lo afferro ed inizio ad accarezzarlo lo sento duro come il marmo lo avvicino alla mia bocca ed inizio a leccarlo mentre con una mano gioco con le sue palle, per essere più comoda lo faccio sedere su una sedia, inginocchiata davanti a lui continuo a succhiare, riempie tutta la mia bocca, poi lentamente mi rialzo e sto davanti a lui che lentamente mi sfila gli slip, sono un lago di umori, bastano poche carezze ed ho di nuovo un orgasmo, gli vado cavalcioni, mi attacco con le mani al suo collo ed iniziamo a baciarci, il suo cazzo struscia contro la mia figa regalandomi sensazioni bellissime, ma non mi basta, ho desiderio e voglia di averlo dentro di me. Alzo leggermente il bacino prendo il suo cazzo e lo indirizzo alla mia figa, anche se sono bagnatissima fa un pò fatica ad entrare, scendo lentamente e centimetro dopo centimetro entra tutto dentro di me, mi sento piena, una sensazione bellissima, inizio a cavalcarlo lo sento sbattere contro di me mentre lui adesso succhia i miei capezzoli, inizio a muovermi sempre più velocemente fino a che con un urlo non vengo con un orgasmo che mi sconquassa dentro, mi fermo solo un attimo e riprendo la mia cavalcata, voglio sentirlo venire dentro di me, inizio a baciarlo succhio la sua lingua e poi sento il caldo dei sui schizzi dentro di me mi stringe forte anche lui fino a che non ci fermiamo esausti. Mi giro verso Alberto e Gabry, sono nudi anche loro, Alberto è seduto sul divano Gabry di schiena lentamente continua a farsi penetrare anche lei sembra vicina all’orgasmo, mi avvicino a loro ed inizio a baciare Alberto mi guarda e mi chiede se mi è piaciuto al mio cenno affermativo ha una espressione felice mi sposto davanti a Gabry, lei mi attira per darmi un bacio, ed io inizio a toccargli il seno, basta poco ed anche lei gode stringendosi a me, ci fermiamo un attimo a prendere respiro, Diego torna su poltrona, siedo su bracciolo della poltrona ed accarezzo il suo petto, per un attimo vedo negli occhi di Alberto un misto di tristezza e gelosia, corro subito da lui lo abbraccio e lo bacio lui mi stringe forte mi prende in braccio e viene dentro di me, lo sento duro ed eccitato lo invito a godere dentro di me ma lui mi dice che lo farà dopo, restiamo per un po’ abbracciati, poi invitiamo Gabry e Diego a seguirci in camera da letto al piano superiore. Vado in bagno a lavarmi del seme di Diego, al ritorno Gabry è a pecorina e mentre Alberto la pompa da dietro lei continua a succhiare Diego vado anche io sul letto e Diego mi invita a inginocchiarmi sulla sua faccia, inizia a leccarmi e l’eccitazione mi invade di nuovo, mi sporgo in modo di poter raggiungere Alberto e baciarlo e mentre lo faccio lui mi sussurra se voglio provare…. faccio una faccia strana e poi gli dico che sono d’accordo di provare. Diego sembra essere in pausa ha bisogno di recuperare, Alberto si stacca da Gabry e la invita a giocare con me, i due uomini ci lasciano soli sul letto aprono la finestra e si fumano una sigaretta, bisbigliano ma non riesco a capire cosa si dicono. Siamo abbracciate, soddisfatte ma non sazie, ci baciamo dolcemente scambiandoci carezze, ci osserviamo con un misto di desiderio e complicità, le nostre bocche continuano a cercarsi mentre le nostre mani esplorano i nostri corpi, dopo un po’ che giochiamo cosi, mi alzo dal letto prendo per mano Alberto dicendogli che voglio fare l’amore con lui, mi segue ed iniziamo ad amarci dolcemente gli chiedo se è offeso con me ma lui mi tranquillizza, mi godo la sensazione di averlo dentro di me, assaporo i suoi baci e godo del suo movimento dentro di me, accanto a noi Gabry e Diego ci imitano, anche loro fanno l’amore, Alberto mi chiede se sono pronta, mi sento bagnatissima e desidero averli tutte e due dentro di me, gli dico di si, Alberto fa un cenno a Diego che è ritornato eccitato al massimo si sposta da Gabry e di sdraia ai bordi del letto con piedi penzoloni, io gli vado sopra mi faccio penetrare e poi mi sporgo verso di lui, Alberto dietro inizia a leccarmi, Gabry ha capito tutto ed allora anche lei inizia a leccarmi, sento la sua lingua sul mio buco dietro mi bagna, mi dilata, infila un dito ed inizio a godere sento sempre di più il desiderio fino a che sono io a chiedere ad Alberto di venirmi dentro, si avvicina a me, sento il suo cazzo che spinge nel mio culo, avere quello di Diego dentro non facilita la cosa, lo sento entrare lentamente la cappella è dentro, poi con un colpo secco è dentro di me, urlo dal piacere riempiono ogni parte di me, è una sensazione indescrivibile Diego resta immobile dentro me, mentre Alberto da dietro inizia a pomparmi sempre più forte, godo urlando, ma non è finita mi sento impazzire dal piacere, Gabry si avvicina a me mi accarezza e mi bacia sul viso incitandomi a godere, gli orgasmi si susseguono uno dopo l’altro fino a quando sento contemporaneamente gi schizzi caldi di tutte e due ed in quel momento ho un orgasmo sconvolgente che mi lascia senza fiato, mi butto sul letto incapace di muovermi mentre Gabry continua a baciarmi e coccolarmi, siamo esausti, mentre loro si rilassano io faccio una doccia e poi ci ricomponiamo. Torniamo in soggiorno, loro recuperano i vestiti, dopo essersi rivestiti ci diamo appuntamento al prossimo sabato, Gabry dice che vuole anche lei provare la “doppia” ci salutiamo con un bacio, ma io stavolta non bacio Diego in bocca. Ci mettiamo a letto io appoggio la mia testa sul petto di Alberto ed accarezzo il suo ventre, mentre siamo cosi Alberto mi chiede come mai nei saluti non avevo dato il bacio in bocca a Diego, gli rispondo che ormai il sesso era finito e non era il caso, mi guarda con occhi lucidi e mia bacia, io aggiungo di non gasarsi troppo che il sabato dopo lo bacerò ancora, sorride e mi accarezza il seno, allungo una mano a toccargli il cazzo e lo sento che si sta svegliando, scendo verso il suo inguine lo prendo in bocca ed inizio a succhiare, lo sento svegliarsi, mi chiede se ho ancora voglia ed alla mia risposta affermativa lentamente viene sopra di me in ginocchio, mi guarda e dice che sono bellissima si avvicina e lentamente lo sento entrare dentro di me, restiamo immobili ed abbracciati stretti, sento il suo cazzo pulsare dentro di me, non servono movimenti, siamo come una cosa sola, la mia figa si contrae intorno al suo cazzo vorrei restare tutta la notte cosi, Alberto continua a baciarmi ed a parlarmi non abbiamo fretta di godere. La notte non è finita. 1784 0 5 years ago
- 3 years ago INCONTRO IN PALESTRA L’acqua della doccia scivola sul mio corpo donandomi un piacevole refrigerio, dopo 2 ore di esercizi in palestra ci voleva proprio. Sono Irene ho 45enne 1.65 per 51 chili e cerco in tutti i modi di tenermi in forma, Alberto il mio uomo dice che ho un corpo stupendo da far invidia a tante 30enni, lui vorrebbe che mettessi 2 o 3 chili in più dicendo che sarei perfetta, io al contrario preferirei avere 2 chili in meno, la cosa che mi piacerebbe molto, invece, sarebbe un seno un pò più abbondante, ho una 3^ scarsa e vista l’età un po’ cascante. Alberto insiste a dire che sono bellissima, ma forse mi guarda con occhi da innamorato, anche se devo ammettere che quelle volte in cui riusciamo a frequentare un centro benessere naturista, molti sguardi “vogliosi” sia di uomini che di donne mi fanno capire che in effetti sono desiderata. Siamo una coppia abbastanza trasgressiva, ci capita di praticare lo scambio senza remore e pur se non prenderei mai iniziativa mi è capitato di “giocare” con una donna, non disdegno le carezze ed i baci di una donna e se la situazione si fa elettrizzante ricambio, anche se onestamente devo ammettere che preferisco un bell’uomo giovane e prestante, in questo assecondata da Alberto che pensa soprattutto al mio piacere. Mentre sono assorta nei miei pensieri e mi godo il refrigerio dell’acqua che scorre sul mio corpo, nelle docce entra una ragazza, avrà sui 30/35 anni mi scappa subito un sorrisino perché a malincuore devo ammettere che Alberto ha ragione, la ragazza in questione in effetti è in sovrappeso, non dico che sia grassa, ma è alta più o meno quanto me ed a prima vista penso che abbia almeno una decina di chili in più, in compenso ha un seno da far invidia avrà una 4^ ma è turgido e sodo, noto che anche lei mi guarda, non è prima volta che una donna mi guarda, Alberto mi dice sempre di fare attenzione a come mi guardano perché secondo lui sono sguardi di desiderio e di velato invito, io sono sempre stata molto scettica su questa sua teoria ma stavolta voglio seguire il suo consiglio. La ragazza continua ad osservarmi mentre si lava, ci scambiamo un sorriso, lei non mi toglie gli occhi di dosso e mi accorgo che indugia a lungo con la mano fra le gambe, cerco d’osservarla di nascosto ma lei sicuramente si è accorta dei miei sguardi, certa che la osservo allarga di più le gambe ed insinua un dito dentro il suo sesso. La consapevolezza che lo ha fatto certa che la osservavo mi mette un po’ a disagio, ma nello stesso tempo sento che inizio ad eccitarmi, mi giro verso di lei che mi fissa con uno sguardo molto eloquente, faccio finta di non capire. Sarei tentata di uscire e correre a casa ma non so perché continuo a restare sotto la doccia, verso ancora del bagnoschiuma sulla spugna ed inizio di nuovo a lavarmi sempre con il suo sguardo addosso, siamo a nemmeno 1 metro distanza, lei fa un passo verso di me, e sempre guardandomi negli occhi mi chiede se voglio che mi aiuti a lavare la schiena, per un attimo resto senza parole, poi senza dire nulla gli passo la spugna. Non mi giro, e lei non si sposta dietro di me, allunga la mano e passa la spugna sul mio seno, chiudo leggermente gli occhi ed al secondo passaggio sento chiaramente la sua mano sul mio seno, ha lasciato cadere la spugna ed adesso accarezza il mio seno, sento dei brividi lungo la schiena, il mio sesso si bagna ma non è l’acqua della doccia, resto immobile ed a occhi leggermente chiusi, l’altra sua mano inizia a percorrere il mio corpo fino a che raggiunge il mio sesso, si accorgerà sicuramente che ormai sono bagnata fradicia, accarezza il mio clitoride e poi lentamente infila il medio dentro, il mio corpo vibra, mi poggia una mano dietro la nuca attirandomi a se, le sue labbra sulle mie sento la sua lingua che si fa strada ricambio il bacio e lentamente la mia mano si poggia sul suo seno, come avevo immaginato è sodo e turgido, lei mi stringe a sè sempre attaccate in un bacio che sembra non voglia mai finire, si stacca e si inginocchia davanti a me, sò cosa vuole fare e lo desidero anche io, allargo le gambe e sento la sua lingua sul mio sesso, prende fra le labbra il mio clitoride ed inizia a succhiarlo, sento che basterà poco per farmi godere. Il rumore della porta dello spogliatoio e delle voci ci fanno ricomporre velocemente, mi rendo conto della pazzia che stavo per fare, sono molto a disagio ed ho il terrore di essere stata scoperta, invece per fortuna ci siamo ricomposte in tempo. Schizzo fuori dalla doccia mi asciugo ed inizio a vestirmi, la ragazza fa lo stesso, il suo armadietto è abbastanza lontano, mi fa cenno di andare da lei ma non accolgo continuo a vestirmi, è lei ad avvicinarsi a me, ogni passo che fa verso di me il mio sesso si bagna sempre di più, mi dice se ho voglia di continuare, sono in totale subbuglio, senza nemmeno sapere cosa sto dicendo la invito a prepararsi ed a seguirmi in macchina fino a casa mia. Nel parcheggio attendo che esca, sembra non mi abbia visto, un leggero colpo di clacson, si gira verso me e fa cenno che è pronta a seguirmi, sono sconvolta agitata ed eccitata da tutta la situazione, senza indugiare chiamo Alberto, lo metto al corrente di tutta situazione, lui è entusiasta, e mi chiede se la sera gli racconterò in modo dettagliato, io invece gli dico di venire subito a casa perché desidero che lui sia con me, abbiamo trasgredito sempre insieme ed anche stavolta voglio che sia cosi.Arriviamo a casa, appena chiusa la porta si avventa su di me e mi da un lungo bacio, ricambio, poi la prendo per mano e la porto verso la camera da letto senza parlare, le parole non servono, ci spogliamo velocemente e ci sdraiamo sul letto, a questo punto la avverto che potrebbe arrivare il mio uomo, lei mi risponde che non ci sono problemi. Siamo sdraiate una accanto all’altra iniziamo a baciarci, le mie mani continuano ad accarezzare il suo seno mentre le sue martellano il mio sesso, mi sposto e la mia bocca adesso succhia i suoi capezzoli mentre lei continua a infilarmi 1 o 2 dita dentro, spinge la mia testa facendomi capire che gradirebbe essere leccata, faccio resistenza, e resto sul suo seno, allora è lei a spostarsi mi fa allargare le gambe e la sua lingua inizia a leccare il mio sesso, cerca di infilarla dentro come un piccolo cazzo, la cosa mi fa impazzire, lecca succhia e non mi da pace, sento le viscere contorcersi e poi con un urlo godo, vengo in continuazione 1 – 2 -3 orgasmi che mi sconquassano tutta, sono un lago di umori che lei continua a leccare, poi si sposta e mi bacia in bocca mi sa sentire il sapore del mio godimento, mi eccito ancora di più la faccio sdraiare delicatamente e vado sopra di lei a 69, inizio anche io a leccarla, ha un buon sapore, il suo clitoride è molto pronunciato lo prendo in bocca ed inizio a succhiarlo lo sento ingrossarsi dentro la mia bocca come un cazzo. Mentre siamo a fare il 69 sento un'altra lingua che lecca il mio buco del culo, capisco subito che è arrivato Alberto, smanio sono super eccitata, Alberto sa quanto io gradisca il sesso anale, ma prenderlo dietro mentre una donna ti succhia il clitoride è una cosa meravigliosa. Sento il cazzo di Alberto che entra dentro la mia figa, è una sensazione meravigliosa, inizio a leccare e succhiare la ragazza sempre con più vigore fino a che la sento godere, succhio tutto non smetto di leccarla lei si contorce ma io insisto, gode ancora ed ogni volta il suo corpo si contorce cose se volesse liberarsi. Intanto Alberto continua a pomparmi a pecorina, la ragazza esce da sotto di me, si mette in posizione sotto di noi ed inizia a leccare il mio sesso e le palle ed il sesso di Alberto, godo di nuovo urlando, Alberto si stacca da me e da il cazzo in bocca alla ragazza che inizia a succhiare con foga, io riprendo a leccarla, è lei che chiede ad Alberto di prenderla, è sdraiata al bordo del letto, alza le gambe in modo che Alberto possa entrare tutto dentro di lei, io mi inginocchio e gli metto il mio sesso sulla faccia, lei alterna leccate a gridolini di piacere, fino a che urlando ancora non ho un altro orgasmo, Alberto mi guarda ed io capisco, prendo la posizione che aveva lui ed inizio a leccare ancora la ragazza, lui inizia di nuovo a leccarmi il culo, poi sento la sua cappella che si fa strada fino a che non lo sento tutto dentro di me, succhio il clitoride della ragazza con più intensità sento che sta per godere di nuovo anche io ci sono vicina, e godo quando i caldi schizzi di Alberto riempiono il mio sfintere godiamo tutte e 3 insieme poi ci lasciamo andare esausti sul letto, la ragazza inizia a succhiare le ultime gocce di godimento di Alberto mentre lui continua a baciarmi ed a ripetermi GRAZIE AMORE GRAZIE AMORE. Rilassati ci presentiamo ed a questo punto la ragazza ci propone altro incontro insieme al suo uomo, accettiamo con gioia e facciamo invito a cena per sabato sera. CONTINUA. 2037 1 5 years ago
- 3 years ago EDO PARTE 2^ Il mattino dopo al ritorno della mia corsetta mattutina, mentre sto per entrare in casa, sento Marisa chiamarmi ed invitarmi a colazione, accetto volentieri e vado da lei, ci accomodiamo in cucina e capisco subito che ha voglia di parlarmi di qualcosa. Mentre beviamo il caffè, con palese disagio, Marisa esordisce dicendo che con Edo, da sempre, si confidano tutto e che lui la sera prima gli ha raccontato tutto. Cerca di rassicurarmi che restera’ per sempre un segreto e non devo preoccuparmi poiché Alberto non lo avrebbe mai venuto a sapere. Faccio una risatina e poi da parte mia gli dico che Alberto è già al corrente di tutto, che siamo una coppia molto aperta e senza andare nei particolari, che a volte ci piace molto trasgredire. Mi guarda meravigliata e la vedo rilassata al punto che inizia a raccontarmi del suo rapporto con Edo, il ragazzo fin da piccolo ha avuto un rapporto quasi morboso, e con l’inizio dell’adolescenza un trasporto anche fisico verso di lei, mi confida che il ragazzo ha più volte tentato di avere un rapporto fisico con lei, senza scendere in particolari, e che il suo desiderio lo aveva portato a non riuscire ad avere rapporti con le sue coetanee, questo lo ha portato in uno stato di depressione fino al punto, negli ultimi tempi, a sperimentare perfino i rapporti omosessuali. Mi dice che mi sarà eternamente grata, poiché grazie a me il ragazzo ha finalmente avuto il suo primo rapporto, la rassicuro dicendo che in fin dei conti per me era stato, un gioco, un capriccio, che non avrebbe creato nessun problema fra me ed Alberto, aggiungendo anche che per me era stata anche prima volta senza Alberto presente e che non ero piu intenzionata ad avere esperienze senza Alberto, ci salutiamo dandoci appuntamento per il pomeriggio avendo desiderio Marisa di continuare a parlare con me. Rientro in casa e mi dirigo in bagno a fare una doccia, essendo sabato, Alberto e ancora a letto faccio la doccia indosso accappatoio e poi scendo in cucina a preparare il caffe, decido di portarglielo in camera, entro in silenzio ed appoggio il caffe sul comodino, Alberto dorme ancora, scosto il lenzuolo lui come sempre è nudo, la situazione dell’ultima giornata mi ha lasciato una strana eccitazione addosso, guardo il cazzo moscio di Alberto e mi eccito ancora di più, mi metto supina fra le sue gambe e lo prendo in bocca, inizio lentamente a succhiarlo, lo sento rinvenire, è una sensazione bellissima sentirlo crescere dentro la mia bocca, ho la certezza che si è svegliato quando sento le sue mani accarezzare e spingere la mia testa, continuo a succhiarlo in silenzio sono sempre piu bagnata, ho voglia di prenderlo dentro, tolgo in fretta l’accappatoio salgo cavalcioni sul letto ed infilo dentro di me il cazzo, inizio a muovermi freneticamente ho voglia di godere subito, bastano pochi minuti ed un orgasmo mi scuote tutta, mi lascio andare sopra di lui che inizia a baciarmi dolcemente, mi accarezza mentre lo sento ancora dentro di me, lo sento vivo, duro, si contrae in modo molto piacevole, ma la cosa che gradisco di più sono i suoi baci e le sue carezze, gli chiedo se vuole godere, ma accarezzandomi mi risponde che visto il tipo di risveglio è certo che durante la giornata ci saranno molte occasioni per farlo, beve il suo caffè poi ci alziamo ed andiamo direttamente in piscina a sdraiarci al sole. Mentre siamo in piscina ragguaglio Alberto sulla mia chiacchierata con Marisa, su tutto quello che lei mi ha detto, lui mi dice che dopo il mio racconto di incontro con Edo, aveva immaginato che sotto poteva esserci qualcosa, poi mi chiede che intenzione ho di fare nei giorni a venire, gli dico che non ne ho idea ma di una cosa sono certa, senza di lui non ci sarà piu nulla con ragazzo, Alberto, cosa che mi sarei aspettato, mi chiede se mi va di continuare il gioco cercando di coinvolgere anche la madre, gli dico che per me va bene anche se sono scettica che Marisa possa farsi coinvolgere, lui mi guarda sorridendo dicendomi che non ho nemmeno idea di quanto Marisa vuole essere coinvolta. A meta pomeriggio vedo Marisa, la chiamo e lei si avvicina, resta un po’ sorpresa nel vedermi nuda ma non dice nulla, mi dice che Edo ha accompagnato il papà in aeroporto, per un viaggio di lavoro e che sarebbe rientrato fra un paio di ore, gli propongo di venire da noi in piscina e che se gli va potremmo cenare insieme, accetta dicendo che andava a mettere il costume e che ci avrebbe raggiunto, la avverto che volendo potrebbe farne a meno e gli chiedo se aveva problemi se io e Alberto avremmo continuato a prendere il sole nudi, resta un attimo titubante ma poi dice che non ce problema e che sarebbe arrivata dopo 5 minuti. Ragguaglio Alberto sull’invito fatto e lui ha un leggero sorriso, fra me e me penso che le sue deduzioni forse si rivelano esatte, dopo un 10 minuti Marisa arriva, ha il costume ma solo slip, visto mio invito si e decisa a venire in topless, ha il seno piu grande del mio, leggermente cascante, probabilmente a causa allattamento ma in compenso ha un bel corpo, Alberto per non metterla a disagio si è messo a pancia in giù anche se lei non sembra affatto scandalizzata. Restiamo a chiacchierare un po’ del piu e del meno e poi decidiamo per la grigliata serale, di sua iniziativa telefona ad Edo dicendogli al ritorno di passare in una pescheria a prendere il pesce per grigliata ed avvisandolo dell’invito, essendo molto vicini riusciamo a sentire la voce Edo che ci sembra molto felice per la serata e avvisa che arriverà il prima possibile, con Alberto ci scambiamo uno sguardo pieno si sottintesi e lui con gli occhi mi fa un cenno rivolto a Marisa, capisco subito le sue intenzioni e mi trovo d’accordo con lui, adesso dobbiamo fare in modo che lei si lasci andare. Mentre Alberto e sdraiato ancora a faccia in giù prendo la crema da sole ed inizio a spalmargliela, chiedo a Marisa di aiutarmi, lei mi guarda perplessa ma poi si avvicina, siamo seduti una da un lato ed un’altra dall’altro mentre gli spalmiamo crema scherziamo fra noi, dopo un po’ chiedo ad Alberto di girarsi, appena lo fa il suo cazzo svetta davanti a noi, è duro e turgido, Marisa arrossisce un pochino ma non dice nulla, inizia a spalmare la crema su petto di Alberto mentre io inizio dalle gambe, lentamente ambedue arriviamo vicino al suo cazzo io lo prendo in mano ed inizio a segarlo delicatamente mentre lo faccio guardo Marisa negli occhi il mio è uno sguardo eloquente ma lei rimane titubante, l’atmosfera è elettrizzante, io prendo la mano di Marisa, che non oppone resistenza, e la porto sul cazzo di Alberto, ora anche lei inizia a segarlo e fissa il cazzo sempre piu turgido, anche io adesso mi sposto dal suo lato mentre Alberto si sposta leggermente per darci possibilità di stare sedute sulla sdraio, mentre lei continua a segarlo io inizio a leccare la cappella, la invito a continuare mentre allungo una mano verso la sua figa, il suo costume è bagnato dai suoi umori, lo scosto ed arrivo alla sua figa, anche lei e depilata ed anche bagnatissima, un lago, mi sollevo e guardo lei, con uno sguardo gli faccio cenno di prenderlo lei in bocca, mi guarda sorpresa ed imbarazzata, con la mano continuo a toccare la sua figa, adesso gli ho infilato un dito dentro e lei inizia a sospirare, tiene gli occhi chiusi e poi all’improvviso si piega e prende in bocca il cazzo, lo ingoia tutto ed inizia a succhiare, adesso anche la mano di Alberto è arrivata alla sua figa, io ne approfitto e lentamente gli tolgo lo slip. Alberto si alza ed invita lei a sdraiarsi, poi mette la testa fra le sue gambe ed inizia a leccarla, lei si dimena come una invasata io accarezzo le sue tette, poi lentamente divarico al massimo le gambe e mi metto sopra la sdraio adesso la mia figa è a pochi centimetri dalla sua bocca, lei ne può sentire l’odore, sono eccitatissima anche io lentamente mi abbasso, ora le sue labbra sono a contatto della mia figa, inizia a leccarla prende il mio clitoride in bocca ed inizia a succhiarla, poi la sua lingua entra dentro di me, spinge la lingua dentro me come un piccolo cazzo ed a questo punto non ce la faccio piu e mi lascio andare, ho un orgasmo stupendo e riempio la sua bocca dei miei umori, allo stesso tempo anche lei gode in bocca ad Alberto, urla e si dimena continuando a godere, lui si alza e fa alzare anche lei, mi invita a distendermi sulla sdraio, mette lei a pecorina e gli va dentro, inizia a pomparla sempre piu forte e la invita a leccare me, Marisa continua a godere ha ripetuti orgasmi, poi Alberto esce da lei cambiamo posizione io e Marisa ci mettiamo a 69, io sopra, lei continua a leccarmi e succhiarmi come una invasata, sento il cazzo di Alberto che si fa strada nella mia figa, ora e tutto dentro e continua a spingere, basta poco ed un altro orgasmo mi travolge appena sento i primi schizzi di Alberto che gode dentro di me, dopo i primi schizzi esce da dentro me e lo da in bocca a Marisa che succhia fino all’ultima goccia ci lasciamo andare esausti ma felici. Dopo esserci rilassati, io mi lavo nella doccetta esterna mentre Marisa ed Alberto fanno un bagno in piscina, ci ricomponiamo e restiamo in attesa di Edo, a quel punto Alberto ci chiede cosa avevamo intenzione di fare una volta che lui fosse arrivato, io non dico nulla poiché non saprei cosa dire, Marisa nominando Edo ha una faccia impaurita, poi esordisce che per lei quella di prima era stato in assoluto l’unica esperienza trasgressiva era molto preoccupata che Edo lo venisse a sapere, ma piu di questo era preoccupata delle sue possibili reazioni. A questo punto Alberto le chiede se era disponibile a lasciare che le cose seguissero suo corso senza programmare nulla e decidere eventualmente durante l’evolversi delle situazioni della serata, lei si nota a questo punto che è molto rilassata e dice che si fida di nostra esperienza, passano una decina di minuti e vediamo arrivare Edo in macchina, Marisa prende subito slip per indossarli ma Alberto gli consiglia di non farlo, anche per vedere la reazione del figlio. Quando lui arriva accanto a noi guarda con meraviglia e con sguardo voglioso la madre nuda per poi dirgli che servivamo noi per fargli perdere il suo lato bacchettone, scoppiamo a ridere ed Alberto invita anche lui a spogliarsi, Edo non smette di guardarci i suoi sguardi passano di continuo da me alla madre, ci vuole poco per vedere sua eccitazione, Alberto mi guarda e mi fa un sorriso, poi invita me ed Alberto ad andare in cucina a pulire il pesce mentre lui prepara la griglia e Marisa apparecchia, iniziano i preparativi per la cena, Edo mentre siamo in cucina continua a ogni occasione a farmi sentire il suo cazzo duro e nel contempo fa domande a mitraglia su come era andato pomeriggio e su cosa pensavo potesse succedere la sera, io gli dico che potrà succedere tutto o nulla e che tutto dipende da lui, e che soprattutto doveva mettere da parte eventuali gelosie, facendogli presente che se lui avesse scopato ancora con me, sarebbe stato piu che normale che Alberto lo avesse fatto con la madre, per un attimo resta perplesso preoccupato ed indeciso, poi quando aggiungo che la situazione poteva evolversi fino a trovarci tutte e 4 a letto insieme, a questo punto capisce tutto ed il suo viso si illumina, gli ho ventilato ipotesi che stasera il suo sogno potrebbe avverarsi. Sono al lavello a sciacquarlo quando lui mi viene dietro inizia a baciarmi sul collo e mi fa sentire l’eccitazione del suo cazzo, lo sposto un momento vado la tavolo della cucina ed aiutandomi con una sedia salgo a sedermi sul bordo, invito Edo a sedersi davanti a me, davanti a suoi occhi adesso ha la mia figa, lo invito a leccare raccomandandogli di non avere fretta, si avventa subito ed io di nuovo gli consiglio a non avere fretta, inizia a leccarmi lentamente seguendo le mie istruzioni, devo dire che se guidato sa essere molto bravo, basta poco e sono tutta bagnata come un lago, mi lascio andare sul tavolo e appoggio le mie gambe sulle sue spalle, ora sono totalmente aperta davanti a lui, sta per staccarsi ma gli ordino di continuare mi piace troppo, dopo un paio di minuti sono io a chiedergli di venirmi dentro, si alza sposta la sedia ed e proprio all’altezza perfetta per poter penetrarmi, lo prego di venire dentro dolcemente ed un pochino per volta, esegue diligentemente come un bravo scolaro facendomi sentire un piacere stupendo, mentre lo ho dentro di me sentiamo la voce di Marisa che ci chiede se quello era altro modo di pulire il pesce, lo sento per un attimo avere un attimo di indecisione, non sa che fare, perché anche Alberto è accanto a noi, sento per un attimo il terrore in Edo, sta quasi per staccarsi da me e ricomporsi, allaccio le gambe dietro la sua schiena e lo tengo prigioniero dentro di me, quando sente la voce di Alberto che lo invita a continuare lo sento rilassarsi, Marisa gli va accanto ed inizia ad accarezzarlo incitandolo anche lei a continuare lo sento rilassarsi ma soprattutto indurirsi in modo straordinario dentro di me, lo incitiamo tutti a pompare ma soprattutto a non aver fretta di godere, Alberto si sposta e zi avvicina a me, anche lui è eccitato, struscia il suo cazzo sulle mie labbra, io apro la bocca e lo accolgo dentro ed inizio a succhiarlo, poi tiro verso di me Edo lascio per un attimo il cazzo e lo bacio in bocca, alterno un paio di volte baci a leccate e dopo un attimo come avevo immaginato anche Edo prende in bocca il cazzo e inizia a succhiare, senza vergogna, le nostre bocche si incrociano sul cazzo, Marisa continua ad accarezzare Edo sulla schiena e sulla testa coccolandolo con parole dolci, poi anche lei inizia a incrociare la sua lingua con le nostre, fino a che ingoia tutto il cazzo, a questo punto Edo inizia a invocare il nome mamma, capiamo tutti che sta per venire ed Alberto toglie il cazzo dalla bocca di Marisa e lo infila nella mia mentre la invita a baciarlo, appena le loro bocche si incontrano sentono i primi schizzi che mi inondano, attiro a me Alberto facendogli capire che anche io desidero essere baciata, ed a questo punto restiamo a baciarci tutte e 4 fino a che Edo esce da dentro me, Marisa si avventa sul cazzo del figlio a succhiarne tutti gli umori per poi tornare a baciarlo. La cena, complice qualche bicchiere di vino in più, procede in allegra euforia in ragazzo e seduto accanto a me e la madre accanto ad Alberto, durante la cena le toccatine e gli ammiccamenti si sprecano, abbiamo tutta la notte a disposizione per questo facciamo tutto con calma, finito di mangiare, con Marisa decidiamo di sparecchiare e mettere tutto in ordine, mentre siamo in cucina Marisa mi chiama invitandomi a guardare fuori, Alberto seduto sta fumandosi una sigaretta, Edo è inginocchiato davanti a lui e gli sta facendo un pompino, Marisa resta a bocca aperta continua ad osservarli, probabilmente per lei è la prima volta che assiste ad uno spettacolo del genere, restiamo per un po ad osservarli, nel frattempo passo una mano fra le gambe di Marisa e mi accorgo che è bagnatissima, la scena l’ha fatta eccitare tantissimo, la prendo per mano e la invito a seguirmi, quando siamo accanto a loro anche io mi siedo accanto ad Alberto, basta uno sguardo e Marisa si inginocchia davanti a me ed inizia a leccarmi, Alberto si sporge verso di me e mi bacia, poi senza farsi sentire mi dice che la situazione ideale perché finalmente lo facciano fra loro. Edo è tutto preso a succhiare il cazzo di Alberto, si nota chiaramente che ha fatto piu pompini che leccato fighe, quando anche la madre inizia a succhiare il cazzo lui non smette, si nota chiaramente che gli piace molto, nemmeno la lingua della madre che cerca di insinuarsi nella sua bocca lo distrae, Alberto mi fa alzare e mi attira a se, poi mi fa mettere cavalcioni sopra di lui, allargo bene le gambe e sento il suo cazzo entrare tutto dentro di me sono a gambe larghe dilatata, la posizione ideale per una doppia penetrazione, Alberto da indicazioni a Edo e Marisa perché mi preparino, tutte e due iniziano a leccarmi dietro e quando sento un dito dentro ho un primo orgasmo, appena sento la cappella di Edo che inizia a spingere per entrare dentro me inizio ad avere orgasmi in continuazione, poi con un colpo secco entra tutto dentro, lancio un urlo di godimento e non connetto più, sono piena dei loro cazzi, un piacere indescrivibile mi fa urlare, Marisa per attenuare i miei urli inizia a baciarmi in bocca, iniziano tutte e due a pomparmi sempre piu forte, mi sembra di impazzire dal piacere, il culmine arriva quando sento gli schizzi prima di Edo nel culo e poi di Alberto in figa, un orgasmo pazzesco mi pervade facendomi vibrare ed urlo come un ossessa lasciandomi andare esausta abbracciata ad Alberto, resto abbracciata a lui per un tempo indefinito mentre lui copre il mio viso di baci, quando mi stacco da lui per andare sotto la doccia le mie gambe vacillano e serve un po per riprendermi, raggiungo Edo sotto la doccia e ci diamo una lavata, nel frattempo vedo Marisa che succhia il cazzo di Alberto pulendolo dei suoi e dei miei umori, ritorniamo a sederci e beviamo qualcosa rilassandoci, mentre siamo seduti Marisa senza farsi sentire mi sussurra all’orecchio che ha deciso è arrivato il momento giusto e vuole farlo con Edo, Alberto ci guarda e basta un mio cenno e capisce tutto. Mi alzo prendo per mano il ragazzo e mi avvio verso l’interno della casa, Alberto fa la stessa cosa con la madre, mentre saliamo la scala per raggiungere la camera da letto il ragazzo allunga una mano fra le mie gambe, io a malincuore gliela scosto, entrati in camera lo faccio sdraiare sul letto, Alberto fa lo stesso con la madre che si gira verso di lui e gli da un bacio in bocca, a quel punto Alberto fa allargare le gambe alla madre si avvicina e lentamente inizia a leccarla, io mi piego ed inizio a succhiare il cazzo del ragazzo che dopo un pochino mi invita a fare un 69, io lo prego di stare fermo e mi concentro sul suo cazzo che ci impiega poco a diventare di nuovo duro, la madre continua a baciarlo mentre inarca sempre di piu la schiena offrendo la figa da leccare, l’unico che sembra non aver capito cosa sta per succedere è il ragazzo, se ne rende conto quando la madre spinge da parte Alberto dicendo che è il momento e che lo vuole, invito il ragazzo a prendere la madre mentre lei lo attira a se continuando a baciarlo, adesso lui gli e sopra la schiena in arcata non crede ancora a quello che sta per succedere, è la madre che dolcemente prende il suo cazzo e lo indirizza alla sua figa poi lo invita a prenderla, lentamente scivola dentro di lei le loro bocche si cercano in modo famelico il ragazzo inizia a dare colpi sempre piu frenetici, basta poco e la madre inizia a urlare sconquassata da un orgasmo pazzesco il ragazzo continua con una foga inaudita, lo invitiamo a fare con calma e godersi il momento il piu possibile la madre continua ad avere una serie ripetuta di orgasmi fino a che anche il ragazzo urla e gode dentro di lei, si accascia sul suo corpo mentre lei singhiozzando continua ad accarezzarlo, Alberto mi prende per mano e mi porta nella stanza dei ospiti. Siamo sdraiati da una decina di minuti, abbracciati e chiacchierando chiedendoci se abbiamo fatto bene che succedesse, arrivando al punto di dire che in fin dei conti era quello che volevano tutte e due, sentiamo ancora dei bisbigli e sospiri Alberto preoccupato di un’altra crisi di pianto si alza e va a sincerarsi, da occhiata e mi fa subito cenno di andare a vedere, sono avvinghiati in un 69, Marisa succhia con frenesia il cazzo e quando è diventato bello duro gli dice che adesso anche a lei lo deve mettere nel culo, con Alberto ci scambiamo un sorriso lo prendo per mano e lo porto al bordo piscina avvicino le sdraio ed appoggio la testa sul suo petto mentre lui fuma una sigaretta. Passa piu di una oretta prima che i due scendano a raggiungerci, arrivano abbracciati, stravolti ma felici, Marisa ci chiede se ci offendiamo se loro vanno a casa loro a passare la notte, avuto rassicurazioni passano ai saluti ringraziandoci di tutto, Marisa mi da un bacio in bocca e fa lo stesso con Alberto, io bacio in bocca in ragazzo che poi si avvicina al Alberto imbarazzato su come salutarlo, Alberto gli da pacca sulle spalle e finisce li, si avviano verso casa abbracciati, saranno felici, almeno fino a domani sera quando rientra Antonio poi chissà. Restiamo abbracciati sulle sdraio è una bella serata ed io mi addormento, ad un certo punto mi sembra di sognare poi mi rendo conto di essere sveglia, Alberto ha infilato il suo cazzo dentro la mia figa ed adesso dolcemente e delicatamente si muove con movimenti leggeri dentro di me, le sue mani sfiorano i miei fianchi mentre la sua bocca sfiora la mia schiena, faccio finta di continuare a dormire è troppo bello sentirlo dentro cosi e un momento magico non aspetto altro che sentire gli schizzi dentro di me… vorrei che questa notte non finisse mal. 2169 0 5 years ago
- 3 years ago EDO I nostri vicini della villetta accanto si era trasferiti per motivi di lavoro da una città vicina circa un annetto fa, Antonio e Marisa, ambedue professionisti non erano quasi mai a casa, la mattina uscivano alle 9 e la sera non arrivavano mai presto, erano tutti presi dal lavoro, ambedue sui 40/45 anni, una decina meno di noi, una bella coppia, che aveva stuzzicato le fantasie mie e di Alberto, il nostro tentativo di fare amicizia si era rivelato vano, non eravamo andati oltre ad un caffè insieme e qualche chiacchierata sui problemi del residence, inizialmente pensavamo che erano senza figli come noi, poi eravamo venuti a conoscenza che avevano un figlio, che studiava all’università e che attualmente era all’estero per il programma Erasmus. I nostri contatti si limitavo solo ai buongiorno e buonasera ed a qualche battuta di circostanza. Era un pomeriggio agli inizi di giugno quando, cosa insolita, vedo arrivare in macchina Marisa e con lei un’altra persona, quando scende la saluto e lei mi fa cenno di avvicinarmi e mi presenta il figlio Edo, come lo chiamano, il vero nome era Edoardo, appena rientrato dagli Stati Uniti, si notava che era molto contenta e nell’euforia mi fa invito insieme ad Alberto affinchè la sera prendessimo insieme un aperitivo, ringrazio e gli confermo la nostra presenza. Al rientro di Alberto lo ragguaglio e lui resta un po’ sorpreso dall’invito, ci prepariamo e pur non sapendo se l’invito si limitava al solo aperitivo Alberto va in cantina a prendere una bottiglia da portare in regalo. Quando ci presentiamo da loro, dal tavolo imbandito nel patio capiamo che sarà un apericena, salutiamo ed il tempo trascorre nei racconti delle esperienze di vita in un'altra nazione da parte di Edo, mi accorgo che Alberto come me è molto incuriosito dal ragazzo, che veniamo a sapere ha 22 anni, e continua ad osservarlo, dopo 1 oretta ringraziamo e salutiamo ricambiando l’invito per una delle prossime sere. Arrivati a casa Alberto mi chiede se sapevo come mai dell’invito e poi mi chiede un giudizio sul ragazzo, io gli rispondo che lo avevo trovato “fin troppo bello”, in effetti era un bel ragazzo con un bel fisico, molto intelligente e colto, ma la cosa che ci aveva colpito e di cui chiedevo conferma ad Alberto, che oltre che essere fisicamente molto curato, guardandolo bene mi era sembrato che facesse uso di trucco soprattutto per quando riguardava ciglia e sopraciglia ed a inizio serata mi era sembrato che avesse un po’ di rossetto sulle labbra, Alberto mi faceva notare che era normale nei ragazzi di oggi e che forse negli Stati Uniti la pratica veniva accentuata aggiungendo anche che non aveva notato nulla che potesse far pensare che fosse gay. Nei giorni a seguire vedo spesso Edo in giardino, mentre sono a prendere il sole in piscina, e soprattutto lo intravedo all’ora di pranzo mangiare nel patio alla maniera statunitense, il suo pranzo è sempre a base di panini veloci, però la cosa che noto è che esce pochissimo e sembra che non abbia amici. Un giorno mentre sono a prendere il sole in piscina ho la sensazione che di nascosto mi osservi, faccio finta di essere appisolata e tengo gli occhi socchiusi, controllando bene ho la certezza che mi sta osservando, incurante della sua presenza tolgo il reggiseno per prendere il sole in topless, mentre continuo a osservarlo noto che si sposta per avere una visuale migliore, la situazione mi intriga, essere osservata da un giovane ragazzo fa sempre piacere, nella posizione in cui è adesso riesco a vederlo chiaramente e dopo un po’ resto meravigliata, Edo ha in mano il cazzo e si sta masturbando, lo vedo chiaramente, sapere che si sta masturbando guardandomi mi fa eccitare molto, faccio finta di spostare la sdraio al fresco e la posiziono in modo che mi possa vedere bene e prima di sdraiarmi di nuovo tolgo anche lo slip del costume, ora sono nuda, alzo un pò le gambe e le apro, adesso ha una visione completa della mia figa, continuo ad osservarlo mentre lui è tutto preso a guardarmi la figa e continua a masturbarsi con più vigore fino a che non mi accorgo che gode, dopo si ricompone e di nascosto torna verso casa. La sera appena arriva Alberto gli racconto subito l’accaduto, lui ridendo dice che ci eravamo sbagliati tutte e due e che a quanto sembra di gay ha poco, la sera a letto Alberto mi fa fantasticare su quello che era successo durante la giornata, lui sa come fare per eccitarmi di più e dopo aver goduto insieme mi chiede se mi era venuta voglia di scoparmi il ragazzo, in un primo momento gli dico di no, poi mi rendo conto che la situazione mi intriga, glielo dico ma aggiungo anche che se dovesse succedere mi piacerebbe molto che ci fosse anche lui, Alberto mi tranquillizza e mi dice di portare avanti la cosa nel modo in cui mi farà più piacere. Il mattino dopo, mentre disbrigo le faccende di casa mi rendo conto che continuo a sbirciare dalla finestra per vedere se Edo c’è, non lo vedo in giro e per un po’ non ci penso, finito di sistemare vado in piscina stavolta completamente nuda, l’unico posto da cui possono vedermi è dalla loro casa e mi accorgo che in effetti è quello che voglio, Edo sicuramente mi stava a spiare da dietro la finestra perché non passano nemmeno 2 minuti e lo intravedo che di nascosto di avvicina alla siepe in una posizione da cui può tranquillamente spiarmi, la cosa mi eccita e non poco, sento che inizio a bagnarmi, come il giorno prima lo vedo che inizia a masturbarsi, vista la distanza e la siepe che ci separa non riesco a vedere bene il suo cazzo, in ogni caso mi diverte il gioco e dopo un po’ anche io sono eccitatissima, mentre lui mi guarda allargo di più le gambe e con una mano raggiungo la mia figa, adesso anche io inizio a masturbarmi, sono un lago, cerco di sbirciare per vedere il suo cazzo ed un suo movimento scomposto per un attimo fa incrociare i nostri sguardi, faccio finta di ricompormi e coprirmi mentre Edo scappa verso casa anche lui a meta della masturbazione, resto eccitata ma non continuo, mi piace molto questo gioco. Indosso il costume mi avvicino alla siepe e chiamo più volte senza avere risposta, supero la siepe e vado a bussare alla porta della cucina, arriva Edo, è rosso in viso e nei suoi occhi leggo un po’ di paura, fisso fra le sue gambe e noto che il timore che possa dirgli qualcosa ha fatto sparire la sua eccitazione. Quando gli chiedo se è solo mi risponde balbettando ed in modo sconclusionato, sicuramente pensa che sono andato a lamentarmi con i suoi genitori perché lui mi spia, appena gli dico che visto che anche lui è solo e che lo vedo sempre mangiare panini ho pensato di invitarlo a pranzo si calma rispondendo che non voleva disturbare, lo rassicuro che non disturba e che faro una spaghettata veloce, gli dico che lo aspetto tra una mezzoretta e che poi se non ha impegni può farmi compagnia in piscina, lo saluto e vado a preparare. Appena pronto lo chiamo ed arriva subito, mentre mangiamo ne approfitto a chiedergli qualcosa in più di lui, scopro che aveva una ragazza negli stati uniti, ma era solo una cosa momentanea, man mano che parliamo sento che è molto più rilassato, finito il pranzo e sparecchiato lo invito in piscina e ci mettiamo su due sdraio che io di proposito avevo messo molto vicine. Con la scusa che voglio stare al sole metto le sdraio testa piedi in modo che possiamo vederci, lo invito a togliere i pantaloncini ma lui con ritrosia dice che non può perché è senza costume, gli dico che non c’è problema e senza attendere una sua risposta tolgo il costume e resto nuda dicendogli che con Alberto siamo abituati a prendere sole nudi e che non mi crea problemi anche perché è da 2 giorni che ne approfitta a guardarmi quando sono nuda. Edo diventa rosso come un peperone ed inizia a balbettare adducendo scuse che non reggono, faccio opera di convincimento e finalmente anche lui si spoglia nudo. Ha un bel cazzo, non eccessivamente grande ma con una leggera curvatura e semi eccitato e si sente un po’ a disagio, faccio finta di distogliere lo sguardo, ma allo stesso tempo allargo di più le gambe, adesso sotto gli occhi ha la mia figa spalancata, deglutisce più volte mentre io faccio finta di socchiudere occhi, non riesce a distogliere gli occhi dalla mia figa ed in un attimo il suo cazzo diventa totalmente duro, il ragazzo mi ha fatto venire voglia, lui non accenna a nessuna iniziativa, sono sempre più bagnata, lentamente scendo con la mia mano ed inizio ad accarezzarmi, sfioro il clitoride per poi infilare dentro prima uno e poi due dita, lui porta la mano sul suo cazzo come per celare la sua eccitazione, apro gli occhi lo guardo e gli dico perché non continua quello che aveva interrotto al mattino. Continuo a guardarlo senza smettere di masturbarmi allora anche lui inizia a menarsi il cazzo io allargo sempre di più le gambe ed inizio a scoparmi sempre più velocemente, il suo viso cambia espressione e il suo respiro diventa quasi un rantolo, di colpo schizzi di sborra mi arrivano fino alla pancia, mentre continuo a masturbarmi, spalmo il suo godimento sul mio seno, lo sento ancora caldo, basta poco ed anche io ho un orgasmo stupendo, lo guardo ed è ancora a disagio, mi chiede scusa per avermi sporcata, mi alzo mi avvicino a lui gli sfioro le labbra con un bacio e gli dico di aspettarmi mentre vado a darmi una pulita. La mia era solo una scusa, appena sono in casa telefono subito ad Alberto, gli racconto tutti i particolari e lo invito a venire subito a casa, insisto molto quando lui mi dice che ha problemi, ma quando gli dico che non proseguirò con il “gioco” lui insiste a dirmi che devo continuare, all’inizio sono restia, ma poi vista la voglia che mi è venuta mi faccio convincere facilmente, con accordo che lo avrei invitato per un’altra sera a casa da noi. Quando ritorno Edo è in acqua che sta facendo il bagno, mi tuffo e lo raggiungo, è imbarazzato, allora gli do un bacio in bocca e lo invito a uscire, una volta fuori si asciuga e sta per sdraiarsi, lo fermo e lo invito a entrare con me in casa, mi segue docilmente fino in camera da letto, mi sdraio e lo invito a venirmi accanto, si sdraia accanto a me ma resta immobile, gli prendo una mano e la porto sul mio seno, all’inizio resta quasi immobile poi su mio invito inizia ad accarezzarmi, il ragazzo sembra abbastanza imbranato la cosa mi meraviglia quando gli porto la mano sulla mia figa ed inizia ad accarezzarmi in modo maldestro, ho un presentimento ed allora gli chiedo se ha mai fatto l’amore, mi risponde chinando la testa per evitare mio sguardo, confermandomi che non l’aveva mai fatto con una donna. Lo rassicuro lo attiro a me ed inizio a coccolarlo, lo invito a toccarmi di nuovo la figa seguendo le istruzioni che gli sussurro, le cose sembrano andare meglio, lo invito a leccarmela e dopo un inizio un pò impacciato, man mano inizia a farmi provare un piacere intenso, mi metto a 69 ed inizio a succhiarlo anche io, il suo cazzo è tornato durissimo, inizia a spingerlo come se volesse scoparmi la bocca, lo invito a restare calmo e a non avere fretta, sento le pulsioni del suo cazzo, mi fermo altrimenti gode subito, mi sdraio e gli chiedo di continuare a leccarmi, ha imparato bene ora sono bagnata fradicia ed ho desiderio di averlo dentro, lo invito a venirmi sopra e prendermi, devo continuare a tenere a bada la sua frenesia, spinge ed è subito tutto dentro, lo sento, pur non essendo molto dotato è una sensazione bellissima, lo invito a muoversi piano e dolcemente e dopo un attimo anche io godo con spasmi del mio corpo, lui aumenta le spinte, lo invito a rilassarsi e a non godere subito, per un po’ segue i miei consigli poi inizia a pomparmi come un forsennato sento i suoi schizzi che mi inondano e godo di nuovo anche io, la sua è una lunga sborrata e mentre viene lo sento chiaramente invocare la madre, resto per un attimo perplessa, poi lo assecondo chiamandolo figlio mio, a questo punto scoppia in una crisi di pianto pazzesca, non riesco a farlo smettere, smetto di parlargli, lo temgo stretto a me ed inizio ad accarezzargli la testa, passa un buon quarto d’ora cosi, poi si rilassa ed iniziamo a parlare. E’ un fiume in piena mi racconta tutti i suoi problemi da bambino ed adolescenziali cerca di tirare fuori mille motivazioni, ha pause di pianto ma alla fine tutto mi è chiaro mi fa molta tenerezza, è come un passerotto impaurito, inizio di nuovo a baciarlo con molto tenerezza, all’inizio resta quasi immobile, poi appena inizio un “gioco di ruolo” e fingo di essere la madre si eccita in modo esagerato, mi viene sopra di nuovo ed inizia a scoparmi con una foga indescrivibile, basta poco e mi fa godere, non smette, continua ed i miei orgasmi si susseguono uno dopo l’altro fino a che, di nuovo invocando la madre non tira fuori il cazzo e si affretta a darmelo in bocca, gode tanto che non riesco a ingoiare tutto, gocce di sperma escono con un rivolo dalla mia bocca, si avventa su me ed inizia a baciarmi e succhiare parte del suo sperma fino a che non ci sdraiamo esausti. Nel tardo pomeriggio torna a casa e dopo un po’ arriva Alberto, mi guarda perplesso e mi chiede come fosse andata e se lo avevo scopato, gli rispondo affermativamente, ma aggiungo anche che oltre ad essere stato molto erotico era stato molto sconvolgente, racconto tutti i particolari ad Alberto, e di comune accordo prendiamo decisione che se capiterà occasione cercheremo di farlo tutte e 3 insieme. Il racconto ha eccitato molto anche Alberto e la sera ne approfittiamo per scopare, scherzando ad un cero punto inizia a chiamarmi “mammina”, mi fa un effetto strano, non mi fa ridere al contrario mi fa eccitare moltissimo ed anche con Alberto ho parecchi orgasmi. Restiamo un po’ a chiacchierare, visto che domani inizia week end ed Alberto è a casa e quindi può dormire fino a tardi come piace a lui, mentre sto per addormentarmi abbracciata ad Alberto lo stringo forte, lo amo, con lui mi sento protetta, ma anche libera, e lui ha una sensibilità estrema verso di me ed è molto felice quando io mi lascio andare al godimento, poi mi addormento.. 2763 1 5 years ago