fedelissimiinfedeli
, 54/44 y.o.
Couple
Mantua, Italy
Last visit: 1 week ago
- 1 week ago La nostra prima vera esperienza in un privé E' successo un po’ di tempo fa, ma lo ricordo ancora con immenso piacere. Vittorio aveva deciso di farmi una sorpresa, così mi chiese di prepararmi in una certa maniera … molto succinta con intimo molto sexy ed io ovviamente l'avevo assecondato, anzi, l'idea mi eccitava e non poco. Mi portò fuori Milano, in un locale di cui lui aveva solo sentito parlare, non c'era mai stato prima di quella sera. Mi era chiaro fin da subito, però, che non doveva essere un locale “normale”, c’erano luci soffuse, divanetti ovunque e donne e uomini poco vestiti che servivano ai tavoli. L'atmosfera era molto calda, dappertutto gente che si baciava, si toccava, altri addirittura facevano del sesso spudorato davanti a tutti. Fin da subito iniziai a sentire un formicolio percorrere la mia schiena e non solo, sentivo la mia fighetta fremere e inumidirsi. Ci sedemmo su dei divanetti un po' appartati, ma che permettevano un'ottima visuale di tutto il locale. Vittorio, sempre molto dolce, mi accarezzava il viso, mi baciava dolcemente e ovviamente io ricambiavo in tutto. Anche lui era eccitato, vedevo il rigonfiamento dei suoi pantaloni, quasi che il suo uccello volesse esplodere. Iniziammo a bere, dopo poco notammo una coppia di donne sedute su un divanetto non molto distante da noi, ci stavano fissando, sorridevano e notammo che entrambe indossavano delle minigonne molto corte, mettevano le cosce accavallate e poi divaricate, in un lento gioco di seduzione. Non avevano nessun indumento intimo, si vedevano benissimo le due fighette ben depilate. Anche loro notarono i nostri sguardi e quasi per risposta al nostro muto interrogativo iniziarono a toccarsi la bocca, i seni e le passerine. Continuarono a masturbarsi a vicenda, avendo cura però di farsi vedere bene da noi. Ognuna aveva infilato due dita nella fighetta dell'altra e giocavano spingendole dentro e fuori di continuo, quasi a simulare un rapporto sessuale. Una volta portate fuori si leccavano le dita, con la lingua leccavano gli umori che l'altra aveva lasciato copiosi. Noi eravamo ormai in estasi, era uno spettacolo bellissimo. Io mi resi conto che quasi inconsciamente avevo aperto le gambe e Vittorio aveva iniziato a masturbarmi con dolcezza, piano, voleva solo eccitarmi al massimo. Credo non avesse voglia di farmi godere così, non ancora almeno. A quel punto le due ragazze come invitate dal nostro piccolo spettacolo decisero di unirsi a noi. Senza neanche dire una parola, una di loro si sedette in ginocchio davanti a me, l'altra in braccio al mio uomo e contemporaneamente iniziarono a toccarci. La mia prese il posto di Vittorio, o meglio delle dita di Vittorio e iniziò a masturbarmi, mentre mi resi conto che l'altra aveva già tirato fuori il cazzo del mio uomo e lo stava massaggiando, facendolo scivolare nella sua mano in tutta la lunghezza del membro, su e giù, era bellissimo vedere Vittorio così eccitato, la testa un po' inclinata all'indietro verso di me. Ci baciammo, un bacio bellissimo, lungo, durante il quale le nostre “ancelle” avevano cambiato posizione, si erano inginocchiate davanti a noi, una con la testa nella mia figa, l'altra con il cazzo del mio uomo in bocca e adesso gli stava facendo proprio un bel pompino. Era bellissimo sentire quella lingua sconosciuta dentro di me, leccarmi tutta la fighetta, sgrillettarmi con le sue labbra... Ebbi un orgasmo, forte, violento, fantastico! Quando finii di godere, lei si alzò e se ne andò, mentre la sua amica era ancora alle prese con il cazzo di Vittorio. Decisi di aiutarla, mi misi in ginocchio accanto a lei e insieme iniziammo a spompinare, leccare, mordere il suo meraviglioso uccello. Dopo poco anche lui venne, sopraffatto dal godimento. Noi ci dividemmo equamente la sua sborra leccandolo e pulendolo tutto. Dopo, anche lei si alzò e senza una parola se ne andò. Le ritrovammo solo più tardi al bar, ci guardammo negli occhi, un sorriso e … andando via ci salutarono con un bacio sulla bocca sussurando: “alla prossima volta, non ci scappate” ;-) Solo dopo ci rendemmo conto di quanto fosse successo. La nostra prima vera esperienza in un privé. Era certamente stato il benvenuto più bello che avessimo mai potuto ricevere. Felice di averlo condiviso con l'unico uomo che io abbia mai realmente amato. 10205 1 13 years ago
- 1 week ago Quella sera tanto attesa … Lei quella sera era molto carina, era eccitata e nervosa allo stesso tempo e quelle emozioni rendevano il suo viso raggiante, i suoi occhi emanavano una luce speciale, come di chi sa che sta per compiere una “marachella” e ne è contento. Il suo compagno era fermo, in piedi, sulla porta della camera che la guardava prepararsi, le aveva riservato una serata “speciale” che lei voleva condividere in ogni attimo, in ogni istante con lui. Si era vestita in maniera molto sexy, intimo nero di pizzo, sottoveste nera trasparentissima, calze autoreggenti e sopra solo un maglioncino aperto, che lasciava intravvedere tutto... anche lui era eccitato, visibilmente sovraeccitato. Sorridevano in silenzio guardandosi negli occhi, in attesa dell'ospite che doveva arrivare. Tutto era pronto, al piano di sopra un carrello era già stato preparato con una bottiglia di champagne in ghiaccio e tre bicchieri, c'erano anche delle tartine di vari tipi, delle candele erano sparse ovunque sul pavimento, candele di diversi colori e forme che creavano un’atmosfera intima e calda, con il loro profumo inondavano la stanza di aromi afrodisiaci. Al centro della grande camera era stato sistemato un grande letto, rivestito con lenzuola di seta color bordeaux. Appoggiato ad un muro, invece, era stato posizionato un lettino trasformato in divano, anch'esso rivestito dello stesso colore del letto e con tanti cuscini di varie tonalità abbinate al colore di base, la stanza era bellissima, tutto era pronto per il grande evento, era la prima volta che ospitavano qualcuno e la prima volta che avrebbero usato quel luogo per i loro giochi. Da qualche tempo ne parlavano e ora quella sera era giunto il momento. Lui aveva individuato il compagno di giochi perfetto, la persona che più si addiceva a interpretare il ruolo che gli avrebbero assegnato, lo aveva scoperto grazie ad un sito molto particolare che ormai da mesi utilizzavano, curiosando e scambiando messaggini con coppie e singoli di Milano, ma ora avevano deciso di provare ad avere insieme la loro prima esperienza a tre, un’esperienza che li avrebbe resi ancora più complici, ancora più un’unica cosa. Erano lì frementi, seduti sul divano ad aspettare l'arrivo dell'ospite. Nell’attesa parlottavano e la mano di lui accarezzava amabilmente la coscia di lei, in un gesto affettuoso e rassicurante come solo lui sapeva fare. Del nuovo amico di giochi conoscevano già il volto ed il corpo, perché avevano visto delle foto che gli aveva voluto mandare, si erano anche già sentiti al telefono giorni prima ed avevano anche chattato varie volte. Oltre a trovarlo affascinante dal punto di vista fisico avevano trovato le sue parole, i suoi modi, i suoi racconti molto intriganti, era parso ad entrambi proprio la persona giusta con cui giocare e poter accogliere nel loro nido. All'improvviso il suono del citofono li fece sobbalzare per qualche istante, ma lui aveva già preso in mano la situazione, diretto al citofono e aperto il cancello: vieni pure su, ottavo piano! Una questione di minuti e l'altro sarebbe arrivato... Difatti, dopo poco era già in casa, ma era rimasto solo lui ad accoglierlo. Lei era andata al piano sovrastante, ad aspettare. Era piena di eccitazione, si era seduta sul divanetto accanto al muro, appoggiata ai tanti cuscini, il suo abbigliamento sexy e le gambe leggermente allargate. Il solo pensiero di quello che sarebbe successo le aveva fatto bagnare la fighetta, le sue labbra fremevano già umide dei suoi copiosi umori, i timori accumulati nei giorni precedenti sparivano ora che non c’era più la distanza. D’altronde l’ospite era ben conscio del ruolo e sapeva benissimo quale fosse la sua figura e quali fossero i suoi compiti e qual era il limite da non superare. Aveva espressamente detto che desiderava poter essere il loro “giocattolo”, lo strumento per arrivare al piacere, un piacere sempre più intenso, non avrebbe mai rotto l'equilibrio della loro coppia, anzi lo avrebbe rafforzato. Lei, seduta da sola non resisté più, all'improvviso decise di scendere e di andare a dare il benvenuto all'ospite, si diresse verso la scala e la discese, scarpe rosse dai tacchi vertiginosi, andamento lento e molto sensuale, i due uomini alzando lo sguardo ebbero un sussulto, riuscivano quasi ad intravvedere sotto la sottoveste le sue forme più intime, vedere il perizoma che ben poco copriva del suo pube. Arrivò alla fine delle scale e sorridendo si avvicinò al suo compagno e tese all'ospite la mano, il suo uomo le accarezzava i capelli quasi a rassicurarla e face le presentazioni... Dopo i primi complimenti fatti dall'ospite riguardo alla casa e alla donna, lei invitò i due uomini a salire per brindare al loro primo incontro, invogliata dal compagno prese la mano dell'altro e con l'altra il suo uomo e iniziarono a salire. Una volta arrivati di sopra presero i bicchieri e versato il nettare gelato iniziarono a sorseggiare guardandosi dritti negli occhi. Il compagno della donna si mise alle spalle e le fece scivolare via il maglione. Iniziò ad accarezzarle le cosce, tirando su la sua sottoveste, sempre più su fino ad arrivare alla sua passerina umida, le infilò un dito sotto le mutande e le spostò in modo da far vedere il poco pelo rasato. Lei intanto lo cingeva con le braccia, il capo un po' inclinato indietro e le labbra sul suo collo. L'ospite si mosse, fece qualche passo verso di lei, iniziò ad accarezzarle il corpo, i seni, la pancia fino ad arrivare al suo pube. Incontrò la mano del suo lui ed insieme iniziarono a toccarle la fighetta, infilare le dita, giocare con il clitoride, la sua passerina aveva voglia di essere presa, allargata da quelle dita, il pensiero fisso era solo quello di farsi penetrare di avere dentro quei due cazzi, alternando, prima uno e poi l'altro. Aveva solo voglia di godere, sentiva che stava già per esplodere, ma non voleva così presto e non voleva godere solo con due dita !!! Così, dolcemente si slacciò dall'abbraccio del suo amore, si girò gli fece una carezza sul viso e iniziò a slacciargli i pantaloni, si inginocchiò e iniziò a succhiarglielo, poi si girò e sempre in ginocchio fece la stessa cosa all'altro, adesso aveva i due cazzi in mano, le loro cappelle rosse umide e li masturbava all'unisono, alternando la sua bocca prima su uno e poi sull'altro, se li metteva fino alla gola, li leccava dalla cappella alle palle, si sentiva porca, le piaceva. Poi si alzò, si diresse sul letto e si sdraiò aspettando che si avvicinassero, i due non si fecero attendere, il suo compagno si mise accanto, baciandola pian piano e accarezzandola, l'altro si era messo tra le sue gambe e aveva iniziato a leccarle la passerina, lei sentiva la lingua mentre le ispezionava in ogni suo centimetro, fino ad arrivare al suo culetto, con il dito intanto le faceva un raffinato ditalino. Ora il suo amore le era sopra, le gambe aperte lo cingevano, le infilò il suo cazzo e iniziò a scoparla così lei ora sentiva che non riusciva più a resistere ed esplose in un fragoroso orgasmo.... bellissimo ed era solo l'inizio... 4606 1 13 years ago