{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-f82ca2441ba0cfd38a128106476ef9d6.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
- 6 anni fa Week end scambista. Paolo e Francesca li avevamo presi di mira già da molto tempo, forse un anno o più, entrambi carini e con gusti e idee simili alle nostre, stessi desideri e aspettative. A dire il vero per certi punti di vista pensavamo fossero inarrivabili per noi, entrambi molto più carini, quindi non avevamo perso tempo a disturbarli, se non che le vacanze quell'anno andavamo a farle nella loro regione, così abbiamo lanciato il sasso... e ci hanno riposto positivamente! Impegni vari hanno voluto che ci siamo conosciuti l'ultimo giorno delle ns. ferie, abbiamo passato una bella serata insieme e la mattina dopo avremmo voluto subito approfondire con qualcosa di più hot... Non ce la sentivamo ancora di passare direttamente a giocare da scambisti: erano cosi carini e simpatici che volevamo goderceli e assaporarli lentamente. Cosi li invitiamo in residence per passare qualche ora in piscina e nulla di più, sfiga vuole che Francesca proprio quel giorno riceve visita dalle sue "amiche" e si trova ko... Ok, non importa e restiamo in contatto.... Cosi che arrivano le vacanza invernali... e li invitiamo da noi in collina per tutto il w.end. Passiamo il sabato al mare, d'inverno, molto romantico e abbiamo modo di restare da soli fra coppie "miste", il feeling che sentivamo all'inizio diventa sempre più complicità e fiducia fra tutti e quattro.Si era arrivati a quel punto dove tutti e quattro sapevamo di poterci fidare, di rispettare le regole del gioco e che tutto poteva filare liscio. Chiudiamo poi la serata in un bellissimo ristorante, molto intimo e carino, ancora una volta li stupiamo piacevolmente colpendoli dritti al cuore per la location e l'ambiente :-) Finchè non rincasiamo, un pò stanchi si... ma carichi di... Forse erano entrambi un pò piu timidi di noi, o forse era semplice imbarazzo, fatto sta che per sciogliere il ghiaccio dopo le chiacchere di rito, lei invita Francesca a vedere il suo intimo e fare quattro parole fra donne... per decidere cosa mettersi, cosa può piacere di più ai maschietti ecc... mentre io e lui parlavamo di argomenti molto più noiosi, finchè loro sono pronte e ci chiamano in camera... Due splendide ninfe sul letto matrimoniale ci aspettavano... una per piazza, in autoreggenti e lingerie, sorridenti e con mooolto da offrire... Recitiamo un pò di galanteria proforma per non farci vedere proprio due mufloni infoiati... ma poi Paolo si sdraia con lei e io accanto a Francesca... iniziamo a baciarci molto dolcemente e a spogliarle... lunghi momenti di petting, sesso orale... e poi accade quello che tutti e quattro desideravamo... Ne avevamo parlato fra noi, anche se nessuno di noi lo aveva mai fatto... però ce la sentivamo: eravamo complici e amici... Cosi io e Francesca ci allontaniamo nudi, andiamo nell'altra stanza matrimoniale e restiamo da soli a godere della ns. intimità, mentre sentivi l'altro letto che iniziava a schricciolare e molleggiare mentre gli altri due confabulavano di chissà cosa.... Abbiamo passato tutta la notte cosi, scambio completo e separato, ci siamo risvegliati alle sette di mattina, ci siamo trovati in cucina a fare colazione, io accompagnato da Francesca e lei da Paolo. Ci siamo dati il buongiorno, lei è tornata da me, si è seduta sulle mie ginocchia, ci siamo baciati e dato il buongiorno, mentre Francesca tornava dal suo uomo. Un'esperienza stupenda, forse irripetibile. 11957 0 11 anni fa
- 6 anni fa Una serata in privè Quella sera avevamo entrambi voglia di fare qualche porcata.... anche se non sapevamo cosa di preciso... fatto sta che alle 22 decidiamo di uscire, io elegante, lei molto svestita, praticamente con un solo vestitio ampiamente scollato senza nulla sotto e tacco 12... Facciamo qualche giro in centro in auto per svegliarci dai torpori pomeridiani e poi al solito parcheggio dove in genere c'è movimento, ma quella sera nulla di nulla, se non qualche malato di testa che ci ha inseguito in auto per un chilometro (forse pensava ce lo portassimo a casa...?). Decidiamo allora di fare una puntatina in un locale dove non mettevamo naso da un paio d'anni, il parcheggio era decisamente pieno, ok ci siamo detti entriamo. Visto l'abbigliamento il gestore nemmeno si pensa di chiederci documenti e palle varie e cosi siamo dentro. L'aspettativa di trovare delle coppie con i ns gusti a dire il vero non era alta e già intuivamo una folta presenza di singoli, come è stato.Però chi se ne frega, volevamo goderci la serata e al limite ci andava benissimo scopare fra noi. Ad ogni modo ci facciamo un giretto in sala video dove inizia a toccarmi e spararmi un pompino, ma ecco come previsto subito il locale riempirsi di ragazzi... per carità quello non è un problema se non fosse che si prendono sistematicamente libertà a cui non sono invitati... scazzati ci ritiriamo in privè, ad un certo punto adocchiamo una bella coppia sebbene ci sembrassero alle prime esperienze. Giusto per scaldare l'atmosfera quando siamo vicini a loro ci avvinghiamo e iniziamo una pomiciata estenuante, mentre infilavo le mani nei pertugi del vestitino apprezzando la generosità di madre natura... ci stiamo baciando a occhi chiusi quando a un certo punto percepisco delle persone vicino a noi... Apro gli occhi e vedo con stupore una coppia che ci sorride, misto fra l'imbarazzo, lo stupore e il piacere; non era la coppia che avevamo puntato noi, ma una bella coppia sulla quarantina, lui elegante e dall'aria affabile, lei molto sexy e biricchina. Ci guardavano con lo sguardo interrogativo per la serie... possiamo? Lei non poteva vederli perchè era girata e stava baciando me, ma decido di prendere la palla al balzo e faccio un cenno con il capo ai nostri due nuovi amici e li invito a unirsi, così in men che non si dica eravamo in tre su di lei e ne cercavamo i seni, il corpo... praticamenete la stavamo spogliando ancora prima di entrare in privè. Non potevamo continuare oltre, cosi abbandoniamo la stanza e ci fiondiamo nel primo letto libero e si aprono le danze. Le due ragazze a pelle si sono piaciute, così mentre io e l'altro uomo le stiamo spogliando continuano a baciarsi strofinandosi i seni l'una con l'altra. In sè vedere due donne amarsi non mi smuove troppo, però stare in mezzo a quattro seni... wow...Lui nel frattempo si era assentato un attimo, cosi continuiamo a dedicarsi a Silvia, la lei della nuova coppia, attaccati ciascuno a un seno iniziamo a esplorarne il corpo, scoprendo una pelle magnificamente morbida e delicata, due bellissimi seni... cavolo due quarte... ma che morbide e consistenti allo stesso tempo... e sorpresina il piercing proprio sulle labbra... non lo avevamo mai provato. Quando Luca è tornato, l'ho lasciato fare un pò con le due ragazze e sono rimasto in disparte, iniziando ad accarezzarle e masturbarle, finchè in modo del tutto naturale ci siamo scambiati, lei con Luca ed io con Silvia. Sembrava di stare sul set di un film porno, una grande complicità sia fra le due nuove coppie che a quattro, per non parlare della teatralità di Silvia, una vera godereccia che urlava di piacere e continuava ad incitarmi, quasi stupita di quanto fossimo porcelli e fantasiosi nel farla godere.... Alla fine siamo venuti tutti e una volta sfiniti ci siamo presentati. Abbiamo concluso la serata al bar insieme a loro, raccontandoci le reciproche esperienze, paure, brutte e piacevoli esperienze. Una stupenda quanto inaspettata serata. 10883 0 11 anni fa
- 6 anni fa Coppia Ninfea.... The beginnin' A dire il vero non eravamo nuovi all'ambiente e da un annetto bazzicavamo in piccoli club privè meno conosciuti, dove sistematicamente eravamo gli unici a dare spettacolo... Poi la decisione di iscriverci in un sito di annunci e qui abbiamo conosciuto Fabio e Anna da Vicenza, una Coppia con la C maiuscola, molto complice, veramente innamorati come noi e senza troppi complessi di gelosia da mettere in discussione un gioco scambista. Dopo una discreta conoscenza via msn durante la quale ci siamo scambiati fantasie, idee, aspettative e perchè no... foto e cam... abbiamo deciso di organizzare un incontro da noi... un sabato sera, una splendida cena in terrazza d'estate, circondati da rose, candele profumate e luci soffuse... Loro avevano già delle esperienze, sebbene non fossero navigatissimi e hanno saputo condurre molto bene il gioco... Come prima cosa, furbetti, con la scusa di sgranchirsi un attimo prima del dolce ci siamo alzati... e tornati seduti... lei si siede vicino a me e lui vicino al mio Amore, invertendo i posti.... e fra un cosa e l'altra abbiamo iniziato a sfiorarci con i corpi... a cercarci e a far salire il desiderio... finchè lui aveva la mia donna comodamente sdraiata con le gambe sulle sue ginocchia e io avevo Anna appoggiata al mio petto... accarezzando le loro gambe e sfiorando i loro seni... praticamente di marmo... finchè non ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti... beh andiamo di la...? Poi tutto è diventato un vortice sempre più veloce, vedevo in lei la felicità di trovarsi per la prima volta con un uomo che non fossi io e in me lo stupore di avere di fronte a me una splendida e passionale donna... una situazione stranissima per noi, ma decisamente eccitante... ci cercavamo con lo sguardo ogni tanto.. ma la carne è carne... ...finchè con grandissimo stupore siamo finiti in un'orgia a quattro dove chi più ne ha più ne mette... e poi all'improvviso vedo per la prima volta lei avvinghiata ad Anna intente a slinguarsi con passione...E come non lasciarsi scappare una simile occasione... mi intruffuolo fra loro, mi guardano, si guardano fra loro, sorridono piacevolmente compiaciute... e parte un bellissimo bacio a tre bocche... il cazzo durissimo come l'acciaio... 4805 2 11 anni fa
- 10 anni fa Che serata !! La sera è arrivata carica di passioni ! Federico, cellulare al fianco, aspetta il suono inconfondibile dell’sms di risposta dalla coppia con cui da 1 settimana ormai ci scriviamo. “Arriviamo tra 5 minuti” – c’è scritto – “mettete le doppie frecce”. Fermi sul parcheggio affollato di un grande centro commerciale il sabato sera, aspettiamo l’arrivo di una coppia di Padova, una coppia giovane come noi, la cui descrizione nel sito ha preso il sopravvento tra cento altre. Nelle foto, lei sembra essere molto carina, capelli lunghi che scendono sulla schiena di un biondo quasi irreale, in alcune foto è con indosso scarpe rosse e con una rosa tra la bocca, in un viso sicuramente angelico abilmente celato: gli scatti sono realizzati molto bene. Il lui non è male, sembra essere uno sportivo, senza particolari difetti visibili (per difetti intendiamo una pancia enorme e una peluria esagerata) come sportivo è Federico. Nel loro annuncio viene spiegato come siano nel sito da più di un anno, come amino incontrare coppie e possano definirsi scambisti. Non sono sposati ma come noi si definiscono innamorati. Li vediamo arrivare in quanto un breve abbaglio dei fanali da capire essere loro. Come sempre è Mara la prima a scendere dall’auto e ad incamminarsi verso la coppia, Federico segue fiducioso: imbarazzante è l’incontro che inizia con il classico ciao e una danza di sorrisi e presentazioni. La lei della coppia non è come ce l’aspettavamo, è piccolina e minuta, semplice ma molto carina, il sorriso tradisce un’emozione che anche da parte nostra esiste. Il lui sarà 20 centimetri più alto, come nelle foto sportivo, rasato, piacevole davvero. La coppia che stiamo incontrando è davvero ok ! Questo è solo il primo passo della danza che continuerà, come già spiegato senza schemi, sia perché non esistono sia perché necessariamente a ballare si è in 4. Dopo le frasi di circostanza, sono le 19.30, ci avviamo verso un bar all’interno del centro commerciale che fortunatamente chiude alle 21, avremo così tutto il tempo per poter conoscerci e scambiare chiacchiere “interessanti”. L’argomento dopo brevi preamboli si sposta sulla materia che in comune con loro abbiamo ed iniziamo a raccontarci delle esperienze vissute, di quello che ci piacerebbe ecc.. è indispensabile che tra le lei delle due coppie si instauri subito un buon feeling, è indispensabile che le 2 lei si capiscano ed abbiano fiducia una dell’altra, senza questo elemento l’incontro non ha futuro. Mara è Gaia si intendono a meraviglia, l’età è più o meno la stessa e piacevolmente si raccontano alcune brevi esperienze di coppia. Trascorsa un’ora decidiamo di andare a mangiare una pizza, c’è feeling e si capisce perché anche tra i maschietti l’argomento si sposta velocemente sul calcio.La pizzeria non dista molto dal centro commerciale e dopo aver aspettato in piedi una buona mezz’ora per prendere posto finalmente ci accomodiamo e continuiamo le varie discussioni sempre più incentrate sugli argomenti SCOTTANTI. I toni rimangono sempre bassi per la paura di essere ascoltati dai vicini di tavolo ma alla fine prevale sempre il classico: CHI SE NE FREGA ! Finita la pizza non rimane che dirci: che facciamo? Noi già d’accordo aspettavamo di capire se nella coppia di padovani esistesse la stessa volontà, vi fosse la voglia di poter già in serata avere un approfondimento sotto le lenzuola. L’imbarazzo è palpabile (come sempre), la paura di fare una gaffe o di sembrare troppo frettolosi a volte prende il sopravvento e ti blocca e rimani quindi ad aspettare che l’altra coppia faccia il primo passo. Federico la butta la: venite da noi cosi vi facciamo vedere il nostro nido d’amore? Il si immediato ci fa intendere di come la sintonia che avevamo fin dall’inizio percepito sia continuata. Dopo 20 minuti di strada in macchina arriviamo nel nostro appartamento, accuratamente in ordine e pulito e qui gli ospiti vengono fatti accomodare nell’ampio divano arancione. Acceso lo stereo per creare un po’ di atmosfera, l’imbarazzo comincia a farla da padrone perché in questi momenti non sai mai come comportarti ed hai sempre paura di fraintendere o di rovinare tutto. Leggiamo comunque nello sguardo della coppia ospite (e loro fanno altrettanto) la voglia di poterci divertire, la voglia di poter spingerci a conoscere il lato segreto dell’altra coppia. In camera tutto è preparato a puntino, con una coperta a ricoprire il nostro letto, con fazzoletti nei comodini, con la luce accesa a creare un fantastico gioco di luci ed ombre. Entriamo in camera seguiti dai nostri nuovi amici: Mara è la prima a togliersi gli indumenti seguita da Gaia poco imbarazzata: i maschietti iniziano ad assistere allo spogliarello eccitati come non mai. Le due ragazze si avvicinano e in ginocchio sopra il letto si abbracciano ognuna con le mani dietro la testa dell’altra ed iniziano a baciarsi con un’intensa passione. Da inginocchiate si stendono sul letto senza mai staccare le labbra l’una dall’altra, i maschietti indifesi assistono a questa danza d’amore. Gaia toglie il reggiseno a Mara la quale subito ricambia e Federico con la reflex in mano scatta qualche scatto ricordo della scena. . Il corpo di Gaia al pari di quello di Mara è fatto bene, le curve rendono questa minuscola ragazza davvero graziosa, il seno è bel fatto, con i capezzoli a punta, un bel culetto, è rasata nelle parti intime (la moda così richiede). Mara al pari suo presenta curve giuste, ben fatta, non è scarna come molte donne in tv.Max (il lui della coppia padovana), cenno d’assenso invita alla festa entrambi i maschietti i quali scoperte le intimità entrano in gioco. Accarezzando la ragazza dell’altro l’emozione sale rapidamente, la scoperta di un corpo nuovo è ciò che mentalmente ci riempie di gioia, la possibilità di giocare così divertendoci con altre persone ci da la carica per continuare. A fatica le ragazze si staccano, un riso divertito accompagna l’incontro incrociato, Federico si avvia a conoscere intimamente Gaia, Max si avvicina a conoscere Mara. Da questo punto non esistono freni inibitori, i colloqui, gli scambi di idee che c’erano prima si riducono al lumicino, gli unici rumori che si sentono oltre alla musica di Lennon in sottofondo sono gli ansimi delle ragazze. Gaia in particolare sembra essere molto presa, è una biondina tutto pepe, non sta ferma un attimo è quasi più viva di Mara, famosa per esserlo a livelli “bestiali”. Siamo davvero coinvolti al massimo, Mara si dedica a pieno al nuovo partner, svolgendo il ruolo di femmina come meglio si può, la sua arte non è seconda a nessuna e sa come far assaporare il paradiso in terra ad uno sconosciuto. Gaia con Federico non è da meno, riesce laddove a parte Mara molte non sono riuscite, dedica grande attenzione a far eccitare stimolando i punti giusti, nonostante la giovane età ha capito molte cose ! Ma le emozioni non finiscono, sei li preso a succhiare ed essere succhiato, ad accarezzare a ridere divertito ma manca la ciliegina sulla torta, quello che rende la serata riuscita. Dal cassetto come per magia spuntano gli amici dell’amore protetto, che vengono rapidamente indossati. Gaia con estrema cura e cautela fa indossare a Federico l’oggetto in lattice e si mette a disposizione del nuovo venuto. Max è invece già all’opera, lo si capisce dall’ansimare piacevole di Mara la quale oramai con gli occhi chiusi sembra essere sul Nirvana, al piacere fisico si unisce il piacere mentale. Le due coppie, com’è giusto sia in questi momenti continuano la danza sfrenata, ogni tanto gli sguardi incrociati a guardare il partner di una vita, a leggere nei suoi occhi l’eccitazione del momento a scoprire come e quanto stia godendo con un nuovo partner. Sono cose che rendono questo gioco meraviglioso. La danza si conclude nel modo migliore tra sorrisi e complimenti, una serata davvero riuscita, alcuni scatti come ricordo tangibile nelle menti un ricordo piacevole magari da ripetere. 6723 2 11 anni fa
- 1 anno fa Parcheggio hard LUI - Una sera andando in un parcheggio incrociamo una macchina con la portiera aperta dalla parte del passeggero, a bordo la tipa del prontosoccorso con le gambe aperte senza mutandine. Una gamba fuori dalla macchina, l'altra dentro. Con la mano si stuzzica la figa morbida e pelosa, mentre con l'altra mano massaggio il cazzo del suo uomo seduto al volante. Parcheggiamo di fianco apriamo la portiera e tu ti togli le mutandine e mostri la tua figa sbrodolosa, mentre guardi smaniosa il cazzone duro. Lei estrae un grosso vibratore dalla borsetta e comincia a strofinarlo sul culo mentre il suo uomo le tocca la figa. La scena è molto eccitante e tu vuoi che ti tocchi le tettone, turgide e sode, mentre ti sditalini, mostrando le tue gambe fantastiche con i sandalini da strafiga. Intanto lei se lo è infilato nel culo e mugola di piacere mentre ci osserva passandosi la lingua sulle labbra... Lui ti mostra un cazzo di un diametro incredibile che sbuca dai pantaloni rossi. Siamo fuori dalla macchina; noi maschi in piedi voi piegate lei mi tira verso la sua bocca e lo succhia in modo incredibile mentre tu mi lecchi le palle e poi ti unisci mi fate un bocchino doppio stupendo, mentre il suo uomo si porta dietro di voi e ti lecca mentre continua a menare il cazzone di gomma nel culo di lei... Ci mettiamo nei sedili dietro, noi maschi seduti e voi vi calate sui nostri cazzi, tu senti la figona aprirsi e tirarsi mentre lui ti accompagna piano su e giù e gli sventoli le tettone davanti alla faccia. Sei tutta inarcata per affondare bene la figa sul quel cazzo incredibile, lo senti anche nel culo mentre lei si passa le dita nella figa e poi me le fa leccare..mmh il profumo di femmina mi fa impazzire, intanto sento la sua figa che mi avvolge il cazzo... Il profumo di femmina mi fa venire voglia di leccargliela, lei si gira, in piedi piegata si corica appoggiando la pancia al sedile davanti e mostrandomi il culo e la figa, nera e pelosa. Affondo la faccia e mentre le accarezzo le gambe inizio a leccargli il culo morbido e poi la figa bagnata, intanto vicino alla macchina si sono avvicinate altre coppie e le donne menano il cazzo dei loro uomini, Una è praticamente dentro la macchina e puoi sentire il profumo del maschio eccitato... mentre ti guardo lei si cala sul cazzo e se lo infila nel culo, mentre un maschio fuori dalla macchina si avvicina alla sua bocca e lei comincia a sbocchinare con avidità, io ti guardo. sei scatenata su quel cazzo enorme che ti riempie la figa, e anche tu non resisti alla vista del nuovo cazzo, ha delle palle fantastiche e inizi a leccarglielo con fatica perchè hai voglia di urlare... LEI - Io che già ero vicina all'estasi allungo la mano e accarezzo le palle del "nuovo " e tu mi guardi e mentre vuoi il suo culo cerchi le mie tette e mi infili la lingua in bocca eccitato da morire.. Sa di buon maschio e mi fa impazzire e non smetto..e ti guardo godere dell'altra che vuole leccare con me mentre si muove su di te come una troia.. C'è un odore inebriante.. LUI - è il profumo di sesso, eccitante intrigante. La voglia di sborrarvi in faccia è fortissima, usciamo dalla macchina tu ti metti davanti ai due maschi che se le menano e a turno li continui a succhiare e così fa lei con me e l'altro, la vista di te in mezzo a due maschi come una vera femmina in calore mi eccita da morire e la lingua di lei mi fa venire, lo prende tutto in bocca, ingoiando tutto... LEI - Anche i bei maschi vengono sulle mie tette ed io me la spalmo esausta ma appagata. 12168 2 11 anni fa
- 10 anni fa Matrimonio con sorpresa Era la fine degli anni Ottanta e avevo circa vent'anni, quando partecipai ad un matrimonio di mia cugina in Emilia Romagna. Non conoscevo ancora Mario (mio attuale marito) e partecipai da sola, in quanto allora ero single. Io ero vestita con un tailleur di colore grigio, camicetta bianca e scarpe nere con tacco abbastanza alto. Ricordo che a quel matrimonio c'erano tanti ragazzi e solo quattro ragazze, tra cui una ero io. Alla fine del pranzo ci sedemmo su un muretto per prendere un po' di quel sole caldo che la fine di agosto sa ancora riservare. Il pranzo di nozze si tenne in un ristorante molto sofisticato di un altro nostro lontano parente, non ricordo se in provincia di Modena o di Reggio Emilia. Stavamo tranquillamente conversando quando uno stuolo di ragazzi uscì dal ristorante. Otto di loro passeggiavano sul prato ai bordi della piscina con aria del tutto tranquilla ed indifferente. Aggirarono il muretto su cui noi ragazze eravamo sedute e si posero alle nostre spalle. Ricordo che all'improvviso ognuna di noi venne "bloccata" e trattenuta per le braccia un po' all'indietro. Praticamente avevamo due ragazzi ognuna che ci trattenevano, bloccandoci le braccia. Con mossa fulminea altri quattro si avventarono sulle nostre scarpe e ce le levarono: alle due ragazze con i calzoni tolsero solo una scarpa, mentre a me e ad un'altra ragazza tocco' la sorte peggiore, in quanto ci tolsero entrambe le scarpe. Poi i quattro assaltatori buttarono le loro prede in piscina! Le nostre povere sei scarpe finirono in acqua... Malgrado le nostre urla, nessuno uscì dal ristorante per venire in nostro soccorso. Ricordo che le scarpe galleggiavano sull'acqua e allora i quattro pensarono bene di dare dei colpi fino a farle andare a fondo. Oggi non ricordo più quanto pagai quelle scarpe, ma, come tutti, anch'io avevo comprato quelle scarpe per l'occasione del matrimonio e vederle prima in acqua e poi sul fondo della piscina... mi stringeva il cuore. Ognuna di noi fu spinta fino al bordo della piscina... per mostrare la fine indegna delle proprie scarpe. Io e l'altra con la gonna camminammo scalze con le calze a contatto del terreno (calze chiare, quasi invisibili), mentre quelle con i calzoni camminavano con una scarpa sì e l'altra no. Poi gli otto "amici" (ma quali amici? Chi li conosceva?) ci riportarono a sedere sul muretto, mentre gli altri quattro energumeni rientrarono al ristorante. Uscirono poco dopo con le forbici in mano e non paghi della bravata precedente, tagliarono ad ognuna di noi una calza all'altezza della caviglia. Ora tutte avevamo un piede completamente nudo, le più fortunate avevano l'altro con la scarpa. Era la prima volta in assoluto che mostravo forzatamente i miei piedi nudi (e per di più ad estranei). I quattro portarono all'interno del ristorante il loro bottino di guerra che fecero girare per i tavoli al posto del taglio della cravatta... chi dava qualcosa riceveva un piccolo pezzo di calza. Noi quattro ragazze venimmo portate, quasi a forza, all'interno del ristorante e assistemmo al giro delle calze. A ogni commensale veniva indicato il nome della proprietaria del feticcio, al fine che ognuno poteva scegliere la migliore (vi lascio immaginare... erano calze indossate dal mattino!). Alla fine del giro pro-calze, colui che dirigeva l'orchestra chiese a noi ragazze di sedere davanti al palco, in attesa di non so che... Si avvicinò a lui lo sposo, che gli parlò bisbigliando all'orecchio. Poco dopo il direttore d'orchestra disse, rivolgendosi a noi ragazze: "Lo sposo è stato molto contento delle "offerte" ricevute per le vostre calze e vi vuole premiare! La prima di voi che accetterà di togliersi il reggiseno verrà premiata con la cifra di venticinquemila lire". Noi quattro ci guardammo in faccia, allibite e basite per quelle parole. Nella sala piombò il silenzio, in attesa di una nostra risposta, che però tardava a venire. "Se non volete mostrare i seni... potete mostrarne solo uno... per dodicimilacinquecento lire", disse lo sposo. Silenzio assoluto. A quel punto il direttore d'orchestra alzò l'offerta a cinquantamila lire, poi a settantacinquemila ed infine a centomila. Io pensavo con rabbia alle mie scarpe, che probabilmente sarebbero state inutilizzabili una volta fuori dalla piscina, e con orgoglio misto ad un pizzico di esibizionismo, dissi: "Ok, mi spoglio io! Ma solo il reggiseno sia chiaro". Nella sala eccheggiò un brusio di approvazione. A dire il vero non dovevo essere il massimo, con un piede nudo e con la calza tagliata e l'altro scalzo, ma velato ancora dalla calza. "Vieni al centro della sala. Ti spoglia lo sposo!", disse il direttore d'orchestra. Io raggiunsi scalza il centro della sala e lo sposo mi si avvicinò. Mi tolse la giacca del tailleur, che diede ad un amico vicino e poi passò a sbottornarmi la camicetta. Ad ogni bottone che veniva slacciato, io mi sentivo sempre più tesa. Mi chiedevo se ce l'avessi fatta a portare a termine la mia prova di coraggio, davanti a circa duecento occhi! E oplà, la camicetta era stata completamente slacciata dallo sposo, che si accingeva a togliermela. Anche questa fu data al solito amico, che fungeva da attaccapanni. "E ora signori e signore, la qui presente Sonia sarà "privata" del reggiseno per la gioia dei vostri occhi", disse lo sposo. MI abbassò le spalline e io sentii i miei capezzoli diventare duri e turgidi. Ero imbarazzata al massimo, ma anche fiera di essere al centro dell'attenzione (e pensare che io sono tendenzialmente timida). Lo sposo mi slacciò il reggiseno e lo lanciò verso la platea. Un ragazzo lo prese al volo e tutti lo indicarono come sposo del futuro anno. Ma non era il bouquet... era il mio reggiseno! In quel momento io ero a seno nudo, con le mie tettine erette e con i capezzoli in evidenza. Mi fecero girare su me stessa più volte, per dare a tutti la possibilità di vedere lo spettacolo (uno spettacolo "minimo" visto che non porto la quinta misura!). Applausi e ancora applausi, poi mi vennero resituiti gli indumenti e potei rivestirmi. Inutile dire che più di uno dei presenti immortalo' il mio mini streap tease. E una foto a corpo intero finì anche sull'album degli sposi. Che cattivo gusto... una donna seminuda nel giorno del matrimonio! Poi tutti i ragazzi andarono a ripescare le nostre scarpe finite sul fondo della piscina con lunghi tubi, forse fatti con la canna. Rimisi le scarpe completamente bagnate e poi, non ricordo con precisione, forse le buttai arrivata a casa. Che scherzo stupido! Forse era complice anche il vino bevuto, che in Emilia Romagna scorre a fiumi, ma sta di fatto che io non gradii affatto questo scherzo. 10655 2 12 anni fa
- 10 anni fa Monopoli, che passione! La nostra compagnia è composta abitualmente da sei coppie, che si ritrovano spesso e volentieri al sabato sera per fare quattro chiacchiere in allegria. A volte usciamo per il solito drink in centro o il solito cinemino, ma a volte rimaniamo anche in casa dell'uno o dell'altro. E sì, perchè siamo tutti appassionati del vecchio e caro Monopoli, un gioco ormai decisamente fuori moda. Noi dodici siamo molto affiatati, ma non pratichiamo mai scambi di coppie o orge comuni. Il sesso rimane una cosa intima e privata. Però quella sera abbiamo voluto dare una svolta alla nostra vita di gruppo, mettendoci un po' di "peperoncino": il tutto era stato architettato ad arte dai maschietti, che ci avevano proposto di indossare capi di vestiario non importanti, che si potessero rovinare... Noi donne eravamo all'oscuro di tutto, ma mai pensavamo che gli arguti uomini avessero pensato ad una cosa simile! Ci siamo ritrovati dopo cena, come tante altre volte a casa di Erika e, dopo un caffè con qualche pasticcino, un "ometto" ci ha proposto il solito, ma appassionante, Monopoli. Sì, però con una leggera modifica... Quella sera avrebbero giocato solo gli uomini e ai capi di vestiario di ogni donna spettatrice sarrebbero state abbinate le caselle del percorso del Monopoli (ad esempio Parco della Vittoria abbinato alle mie scarpe, Vicolo Corto al mio reggiseno e via dicendo). Quando uno finiva su quella casella poteva acquistarla, facendo togliere alla donna l'indumento abbinato. A quella proposta noi donne rispondemmo dapprima con poco entusiasmo, ma poi vista l'insistenza degli uomini accettammo tutte di buon grado. Ma c'era un problema! Come si faceva a conquistare il reggiseno, se sopra avevamo la camicetta e il golfino? Gli uomini avevano pensato anche a questo. Chi fosse capitato sulla casella abbinata al reggiseno... avrebbe sollevato il golfino e la camicetta alla "malcapitata" e con le forbici lo avrebbe tagliato, riducendolo a brandelli. Al primo tiro un nostro amico capitò sulla casella abbinata alle calze della padrona di casa e a quel punto, senza toglierle la gonna (solo sollevandola) e le scarpe, gliele tagliò con le forbici, facendole a pezzi. Al primo colpo io persi la gonna, ma dopo qualche giro fu la volta del mio reggiseno e allora dovetti sentire le mani di un amico (fino allora sconosciute) sul mio corpo. Mi sollevò il golfino e mi slacciò solo l'ultimo bottone della camicetta e poi salì con le mani fino al reggiseno, che tagliò in più pezzi e buttò sul pavimento, tra gli applausi generali. Poi fu la volta delle mie mutandine, che vennero anch'esse tagliate, in quanto indossavo ancora le calze. Rimasi con il golfino, la camicetta, le calze e le scarpe, ormai senza gonna, reggiseno e mutandine. Fu poi per me la volta delle calze, che vennero impietosamente tagliate in quanto avevo ancora le scarpe. Per fortuna persi poi le scarpe, il golfino e successivamente la camicetta, che venne risparmiata dall'essere fatta a pezzi. Ma ci fu anche Marilena che fu molto fortunata, in quanto fu spogliata quasi con metodo (la sorte le fu amica!) e potè andare a casa con tutti gli indumenti integri. Io avevo invece perso calze, reggiseno e mutandine e dovetti subire un po' di freddo. Alla fine, con l'acquisto delle case e degli alberghi, tutte noi donne rimanemmo nude, tra le approvazioni (nascoste e non) dei signori uomini. Fu un po' (molto) imbarazzante, ma anche molto divertente. Per fortuna nessuno degli uomini palpò più del dovuto, ma si limitarono a fare il loro lavoro! 6621 0 12 anni fa
- 8 anni fa 11.11.2011 ..... con tutti questi undici, abbiamo deciso di incontrare un singolo che conoscevamo da tempo solo via cam. lei era molto agitata perchè naturalemte aveva paura di nn essere all'altezza del ragazzo da incontrare, lei era stupenda come sempre, vestita con pantaloni attillati e maglioncino nero, con un intimo nero trasparente. partiamo alle 20 ci troviamo davanti alla stazione FF.SS due chiacchiere e ci spostiamo in una birreria, e davanti una birra e un panino ci siamo conosciuti meglio. sembrava che fossimo amici da sempre ci siamo subito trovati bene si è parlato di tutto fino a quando verso le 21.10 c siamo trasferiti in motel. lì dalle 21.30 alle 23.30 è stato un tripudio di sesso sfrenato, ha iniziato baciandola da pertutto e a leccarla facendola venire un paio di volte poi è toccato a lei spompinarlo la bella sorpresa è stato che era molto dotato in circonferenza. lui è riuscito a coinvolgerla completamente è riuscito a farla sua, lei lo ha fatto sdraiare e lo ha montato con calma xchè vedevo che nn voleva perdere nessun cm del suo pene, dopo averlo cavalcato per un pò lui l'ha messa sotto di lui facendola urlare come nn mai è stato bellissimo, mentre era sotto se la girava in tutte le maniere facendo venire molte volte. poi lisa lo ha voluto di nuovo in bocca per poi farselo mettere nel secondo canale, era impressionante vedere come spariva nel suo culetto lei era eccitatissima e cavalcandolo si è fatta sbattere per un pò nel didietro per poi farsi mettere a pecora e farsi sbattere la patatina per bene, naturalmente continuando a venire. dopo due ore e una pompa di 15 min è riuscita a farlo venire. che dire io per quella sera ho fatto spettatore, ma spettatore di prima fila!!! 5562 3 12 anni fa
- 6 anni fa PICCOLI GIOCHI PROIBITI Cammino, guardo le lente falcate delle mie gambe. Quanto mi piacciono le mie gambe. Scelgo attentamente ogni mattino, nel sacro rituale dell’inizio giornata, dopo la colazione che mi carica di energia, l’abito che deve essere rigorosamente corto, le calze che devono dire “sfilatemi, sfilatemi, siamo l’ingresso al Paradiso proibito” e le scarpe, che devono sorreggere tutto il mio sex appeal. E mentre guardo tutto questo, il sorriso mi sfiora, l’eccitazione mi prende, pregustando in anticipo il desiderio di sapere cosa mi accadrà in questa bellissima giornata. I raggi del sole mi baciano il viso, scaldano la mia pelle, arrossata dal calore che penetra il mio corpo, la testa è ovattata dalla musica, che mi invade dalle cuffiette del mio MP3, ma i pensieri non si discostano da quanto è accaduto nella giornata di lunedì. Sono una piacente cinquantenne, felicemente sposata ad un uomo, Fabio, che sa come rendermi appagata e felice. Felice dell’appagamento o appagata dalla felicità. Poco importa. Condivide il mio piacevole segreto, il mio compiacente piccolo gioco proibito. Mi piace scopare, adoro scopare, vivo per scopare. Ed a Fabio, piace ancor di più, vedermelo fare. Si eccita nel vedere mentre scopo con altri uomini ed io sono intrigata da questa situazione. Di comune accordo, a volte, organizziamo incontri: scambi di coppia, incontri con single o donne vogliose di nuove esperienze. Alessio è stato uno di questi piacevoli incontri, che rivedo sempre volentieri. Il nostro ultimo incontro è stato proprio lunedì. Rammento ogni momento, come fosse ora. Sono in ufficio, tento di concentrarmi nel lavoro che devo concludere entro la mattinata, niente da fare, il pensiero dell’appuntamento che avrei avuto in serata con Alessio prendeva il sopravvento. Sono troppo eccitata, il mio corpo freme, sento già le sue mani intrufolarsi sotto la mia gonna, le dita infilarsi sotto al perizoma, sento la sua lingua che si muove nella mia vagina e mi morde il clitoride… e sono già bagnata, cosa che accade ogni qualvolta mi lascio trasportare dalle mie fantasie erotiche. Le pulsazioni frenetiche che sento salirmi da sotto la minigonna, sembrano prendere vita. La sua lingua è dappertutto, le sue mani si introducono furtivamente sapienti in ogni mio piccolo buco e sanno portare la mia pazienza al limite dell’ insopportabile. Apro la bocca, chiudo gli occhi, per assaporare l’attimo… ansimo. Mi blocco di colpo, recuperando il brusco sapore della realtà. Sono in ufficio, devo lavorare. Mi guardo attorno di sottecchi, chiedendomi se la mia collega e amica, si sia accorta, dello stato in cui mi trovo. Sono sciolta nell’estasi, il mio “simpatico maritino” non mi scopa da una settimana, mi ha costretta ad una settimana di ”digiuno sessuale”, per prolungare le mie voglie. Ma non ce n’era assolutamente bisogno. Amo scopare… amo, idolatro scopare. E non c’è bisogno di alcun “digiuno” per aumentare il mio desiderio. Io sono un desiderio unico. Sento piccole pulsazioni di smania trapassarmi la figa, la testa mi pulsa, devo respirare piano e ripetermi: “Stai calma… calma… stasera scoperai… ce la puoi fare…. Resisti… Ma accidenti, non ce la posso fare, ho troppa voglia”. Ripenso ai mille giochi del passato, in cui Fabio, da perfetto regista, mi aveva portato allo stremo dello spasimo. Anziché calmarmi, mi eccito ancor di più. Mi alzo e vado in bagno. Osservandomi allo specchio, mi spruzzo il viso con acqua fresca, gli occhi sono lucidi e vogliosi, le labbra turgide e lussuriose, ci passo la lingua umettandole. “Datemi un cazzo e spaccherò il mondo”. Rivedo lo stesso gesto, nel bagno di un ristorante, con lo stesso desiderio e la stessa esaltazione. Quella volta Fabio, mi aveva fatta vestire con una gonna lunga, non ne ero molto felice, ma le autoreggenti e il perizoma estremamente sexy mi avevano convinta, ma mi aveva persuasa ancor di più il vibratore che mi aveva infilato in figa. Camminavamo verso il ristorante abbracciati e complici, ridendo come bambini, con il nostro segreto fra le mie gambe. Il bastardo, ogni tanto azionava il telecomando, obbligandomi a fermarmi, lampi e scintille attraversavano il mio corpo, rendendomi schiava della mia stessa bramosia. L’orgasmo mi sfiorava, mi prendeva e mi lasciava affranta e anelante della prossima scarica che non sapevo quando sarebbe arrivata. Il ristorante era elegante, le portate appetitose e il tavolo illuminato alla luce di una candela. Mi sentivo una principessa. La principessa sul… pisello… anzi sul vibratore. Quando si avvicinava il cameriere, Fabio azionava il telecomando, mandandomi in estasi. A fatica controllavo i mugolii di piacere. Era un orgasmo dopo l’altro. Il cameriere mi osservava pensieroso e preoccupato, non comprendendo cosa ci fosse di anomalo nella nostra cena. Era un bel ragazzo, muscoloso, alto e moro ed io di rimando lo guardavo, vedendo solo il suo cazzo sotto ai pantaloni ed immaginandolo dentro di me insieme al dildo. Mi riprendo. Mi sento una porca, una magnifica porca, felice di vivere e di scopare. Sento il clitoride scoppiarmi nello slip. “Se entra qualcuno nel bagno, gli salto addosso e me lo scopo, chiunque esso sia…” – lo dico sottovoce, magari qualcuno ode e viene in soccorso… La mano corre veloce, ma il rumore della porta che si apre, mi blocca. Chiudo le palpebre e alzo i bulbi oculari al cielo. “Cazzo, Dio c’è… e mi ascolta…” “Che succede?” La voce della mia collega mi riporta alla realtà. “Nulla… perché?” “Sei paonazza… stai male?” “Beh… in realtà non mi sento benissimo…” “Non è che hai la febbre?” Lei insiste, come posso spiegarle… è così pudica. “Può essere…”. “Sono febbricitante! La voglia di scopare è così tanta, che devo averne sessantanove di gradi… di febbre.” Penso. Le sorrido, scuoto la testa in silenzio, non so cosa dire, meglio tacere i pensieri che articolo sotto l’egida del sesso, per non incasinarmi ancora di più. Finalmente si avvicina l’ora di tornare a casa, il mio appuntamento mi aspetta. Voglio essere sexy e stuzzicante, devo scegliere con cura l’abito e l’intimo, voglio che Alessio guardandolo pensi solamente a togliermelo. Manca poco alla fine della giornata di lavoro, bussano alla porta, apro e mi blocco, di fronte a me c’è Alessio. Sono piacevolmente sorpresa. Ha voluto farmi una sorpresa, mi porterà a prendere un aperitivo in centro. Dopo il primo attimo di stordimento, assaporo la gradita visita inattesa. Sorrido e ringrazio mentalmente Fabio, di sicuro c’è il suo zampino. Mi sorride e in pochi secondi tutte le mie difese crollano, la mia concentrazione mentale finisce a puttane. Lo faccio entrare e lo guido verso la poltrona dove vorrei farlo sedere, ma il suo incedere, i glutei che si muovono sotto ai jeans stretti al punto giusto, le gambe lunghe dai muscoli torniti mi fanno cambiare idea. “Si… vieni ti mostro io dov’è il bagno…”. Mi guarda stranito, non comprende, poi vede il mio sguardo e afferra tutto. Mi segue. Lo accompagno in bagno, mi assicuro che nessuno ci guardi ed entro con lui. Chiudo la porta alle spalle con un colpo secco e veloce, è uno sparo nella mi figa ormai fradicia di voglia e umori. Sono preda dell’euforia, non saprei dire chi dei due si avvicina per primo, sono baci insaziabili e profondi, la lingua che cerca la gola e il piacere. Le sue mani che guizzano da sopra la camicetta fin sotto, alla ricerca del reggiseno, che scostato lascia fra le sue mani i miei seni che hanno ormai i capezzoli duri ed eretti. Le sue mani che stringono i miei glutei che gridano vendetta e richieste di proposte indecenti. Il desiderio è impellente. Mi siedo sul lavabo, sollevo una gamba, lascio ai suoi occhi il mio perizoma, prendo la sua testa e la spingo dolcemente fra la culla del mio sesso. Solleva la gonna, insinua la sua lingua nel mio perizoma, inizia a succhiarmi con esso, me lo morde e me lo strappa, grido di piacere, mi esplode la figa, ma mi controllo, non voglio venire. Si alza, allungo una mano e gli apro i pantaloni, sfioro il suo cazzo duro e voglioso e me lo infilo fra la figa bagnata che attente ansiosa di essere riempita. Pochi colpi, voglio solo un aperitivo. Sbrodolo di goduria, senza togliermi il cazzo dalla sua casetta, mi gira e mi appoggia al lavandino continuando la penetrazione alla pecorina… assaporo per pochi minuti… poi esce, me lo mette in bocca, lo lecco, lo gusto… ma basta… deve essere solo un aperitivo! Freniamo, ci sistemiamo ed usciamo, eccitati e sconvolti da questi preliminari. Non guardo in faccia nessuno mentre saluto ed esco con Alessio, lo so, lo sento, la mia faccia è un invito al sesso ed io non voglio (al momento) altre offerte. Passeggiamo per il centro, beviamo l’aperitivo, questa volta quello vero, stuzzichini e Prosecco di ottima qualità. Apro la porta di casa, Fabio mi aspetta eccitato e curioso. Nel suo sguardo la curiosità, vorrebbe sapere cosa abbiamo fatto, ma sa attendere paziente, si accontenta di un resoconto veloce, poi verrà il suo turno e il suo appagamento sarà anche la sua soddisfazione. Mi spoglio, mi serve una doccia, devo schiarirmi le idee, voglio architettare anch’io qualche gioco nuovo. Sono sotto la doccia, Fabio entra con Alessio. “Perché non fai la doccia con la Anny?” La voce roca e profonda di Fabio, ha una leggera incrinatura, solo io vi leggo tutta l’eccitazione che gli altri non percepiscono. Esce e lascia la porta aperta. Alessio si spoglia ed entra con me nel box doccia. I nostri corpi nudi si avvicinano, si strofinano uno con l’altro, la schiuma scivola, lo scroscio dell’acqua fa da colonna sonora. Mi lascio trasportare da questo turbinio di sensazioni, stanno godendo tutti i miei sensi. Il respiro si fa affannoso, sento il suo uccello, è talmente duro che sembra voglia esplodere, mi inginocchio, lo prendo in bocca, lo gusto avidamente, mi sento un’assetata nel deserto caldo e afoso. Sono tutta un brivido di piacere e di esaltazione. Mi alza, mi gira, mi prende dapprima lentamente, poi i nostri corpi iniziano a muoversi a ritmo sfrenato, lo sento ansimare, chiudo gli occhi e mi abbandono a questo piacere… Il suo cazzo duro e imperioso vuole comandare. Abbandona la culla alla ricerca dell’antro della strega e vi penetra. Mi ritrovo appoggiata alla parete della doccia, urlante di piacere, i colpi possenti che cancellano ogni altro pensiero. Strillo il mio piacere con enfasi. “Non ti fermare… non ti fermare…” Mentre inarco i lombi per accoglierlo tutto dentro di me, mi tocco il clitoride tumido e carnoso, raggiungo l’orgasmo mentre sento il suo primo fiotto inondare il mio corpo. Mi giro e mi accuccio per ricevere sul mio seno e sul mio viso tutto il resto del suo sperma che mescolo come crema al sapone. Continuo a masturbarmi, mentre lo assaporo nuovamente in bocca per l’ultimo bacio. Vedo il riflesso di Fabio, mi osserva al buio, sotto al boxer vedo il suo uccello turgido. Termino la doccia, facendomi insaponare e lavare. Le mani penetrano, massaggiano e rimescolano i miei sensi, che attendono agitati il prossimo round. Ci rivestiamo, ci attende un nuovo locale, dove la cena ci darà nuova vitalità. Mio marito è alla guida, io e Alessio siamo seduti sul sedile posteriore. Alessio mi tocca le gambe, raggiunge il bordo delle calze che si lega al reggicalze, mi sfiora la pelle nuda. Accidenti… ansimo, la voglia è sempre lì, in attesa, mai sopita, vorace ed affamata. Rispondo al richiamo, lo prendo per il colletto della camicia e lo avvicino a me, affondo la mia lingua fra le sue labbra, succhio con voluttà, esploro… pensando che voglio ancora e ancora… e ancora… essere l’oggetto del desiderio. Sento la mano di Alessio che inizia a giocare con il mio clitoride… non ho messo il perizoma, ero in attesa… cazzo…. come sono bagnata. Un acre odore di umore vaginale si diffonde per l’abitacolo dell’auto, Alessio continua il suo gioco infilando un dito nella mia passera, sempre più in profondità, mi sdraia leggermente, toglie il dito me lo infila in bocca, me lo muove mimando un pompino. Aggiunge un altro dito, me li fa leccare, quando sono ben umidificati, mi penetra nuovamente, lentamente e velocemente… mi fa impazzire… toglie nuovamente, mi rimette in bocca le dita che succhio avidamente… ne aggiunge un altro… ricomincia il gioco. Sento quattro dita dentro di me, io non riesco più a stare ferma, mi muovo come un bruco impazzito nella mela… appoggio la mia mano sul suo cazzo e mi muovo al ritmo della sua musica, mentre urlo il mio piacere. Afferro la sua mano e la tengo ferma dentro di me, assaporo fino all’ultimo spasimo il mio godimento. Nel silenzio irreale, disturbato solo dai respiri irregolari dei nostri corpi, si percepisce una carica sensuale che ognuno di noi tre vive a suo modo, così divisi e così vicini. Mi calmo. Raggiungiamo il ristorante, respiro con lentezza, conto fino a dieci, poi ancora fino a venti. Apro la portiera dell’auto, le mie gambe scivolano fuori, le scarpe di camoscio rosso con il tacco a spillo attira l’attenzione di un passante che si ferma e mi guarda estasiato, con naturalezza, sollevo lievemente la minigonna, lasciando alla sua vista il bordo di pizzo delle autoreggenti e la mia passerina totalmente depilata. Scorgo i suoi pantaloni lievitare. Riabbasso la gonna. La serata è appena iniziata… ma questa è un’altra storia. Continuo a camminare, raggiungo l’ingesso dell’ufficio, respiro profondamente, stasera incontrerò un nuovo amico, me lo sono scelta io questa volta… e Fabio sarà lo spettatore passivo, di questo nuovo gioco… P.S. : i nomi dei personaggi sono frutto della mia fantasia, un grazie a mio marito che gode nel vedermi godere e un grazie ad Alessio per le situazioni erotiche in cui mi ha trascinato. 8735 0 12 anni fa
- 4 anni fa una serata emozionante I due ragazzi si alzarono insieme, e dal salotto passarono alla cucina. Da lì poi sarebbero scesi in cantina. C'era da scegliere il vino, bisognava "bagnare" quell'incontro tra amici. Era la prima volta che si trovavano a casa di Stefany. Prima di quella sera, i quattro si erano visti per un aperitivo,e prima ancora i contatti avvenivano solo tramite mail. infatti Gio e Pier si erano "trovati" casualmente su internet, per una vendita di libri usati. Non si incontrano spesso persone dotate di cervello , specialmente nella jungla online...così le due coppie decisero di frequentarsi. Nonostante i loro lavori fossero i più diversi, trovarono molti punti in comune nelle loro vite che rendevano i loro dialoghi molto spontanei e piacevolissimi. Per dirla tutta, quando si incontrarono per la prima volta furono presi da un moto di paura vicendevole...paura di trovarsi di fronte due persone che magari in apparenza erano state giudicate bene ma che in realtà si sarebbero rivelate maleducate, volgari o superficiali. Non fu così, anzi, ci fu la conferma di quanto di buono pareva essere. Oltretutto, anche la componente estetica regalò agli occhi dei quattro delle belle sensazioni, si trovarono insomma belli dentro e fuori. E così la sera di quell'aperitivo le due coppie parlarono per ore dell'argomento per cui si erano trovati, lo scambio di vecchi libri. Si diedero l'appuntamento in casa di Stefany qualche giorno dopo per approfondire l'argomento. Ed ecco quindi i ragazzi alle prese con il vino, come detto. Il fatto di aver lasciato di sopra le due ragazze sole, non sembrò dare adito a particolari pensieri da parte degli uomini. Poi, nel decidere tra un cabernet o un dolcetto, Pier esclamò:"Molto bella, tua moglie, oltre che simpatica, e la stessa cosa me l'ha detta Stefany.." Gio:"Grazie, sei gentile, anche la tua è molto bella. E ti sembrerà incredibile ma anche Helène mi ha detto la stessa cosa..." Un silenzio imbarazzato seguì tra i due. In realtà nel silenzio c'era la speranza che al loro ritorno al piano di sopra, le ragazze si fossero lasciate andare a qualche effusione. Gio e Pier erano due belle e brave persone, ma come quasi tutta la totalità dei maschi in circolazione sono convinti che il corpo femminile sia la perfezione, l'esaltazione del bello, e DUE corpi femminili quindi ancora di più. Se poi questi due corpi si muovono intrecciandosi tra loro, ansimando e sospirando all'unisono... Le ragazze continuarono per qualche minuto i loro discorsi che variavano dai figli, ai gatti, alla casa (quella di Pier e Stefany era da mille e una notte...). Stefany si alzò e si recò vicino al tavolo dove c'era il computer portatile. Chiamò vicino a se Helène e aprì il suo sito preferito sull'arredamento. Voleva farle vedere alcune ambientazioni e chiederle dei pareri. Lo schermo era piccolo ed Helène dovette avvicinare molto il suo viso verso quello di Stefany. Rimasero così, qualche minuto ad aprire finestre, a cliccare, evidenziare, commentare. Helène ascoltava interessata, ma da qualche istante si era mentalmente distaccata, perchè la vicinanza con l'altro corpo le stava dando i brividi, e non di freddo...Stefany aveva la stessa sensazione in corpo, ma nessuna delle due poteva immaginare dell'altra... Fu un gesto più istintivo che altro, quasi involontario, ma netto, deciso. E inequivocabile. Helène passò il braccio intorno al collo di Stefany e dolcemente la tirò a se. I volti emozionati, uno di fronte all'altro, per un momento lunghissimo rimasero così, come sospesi, incorporei. La distanza tra le loro labbra si faceva sempre più sottile, fino a quando si appoggiarono l'una sull'altra. Il bacio fu meraviglioso e intenso. Ne seguirono tanti altri e dal tavolo si spinsero sul divano. In quell'istante arrivarono i loro compagni; a Gio quasi cadde di mano la bottiglia di vino che avevano scelto. Pier rimase a bocca spalancata. La visione era qualcosa di celestiale e meravigliosa. Quasi con timore di disturbare, i due si sedettero sul divano di fronte. La sera era appena iniziata, davanti a loro ancora molte ore..... 5994 4 12 anni fa
- 12 anni fa MACCHIATO CALDO E BRIOCHE AL CIOCCOLATO Le nove di mattina. Tra poco piu’ di un quarto d’ora almeno. I campanile della chiesa a venti metri dal bar dara’ il segnale… Il bar centrale. del paese e’ particolarmente affollato in questa giornata di primo sole freddo da fine ottobre. Siamo sedute con uno squisito macchiato caldo e una brioche al cioccolato. Siamo scintillanti, “tirate”, ci guardano. Siamo qui per questo… Il ritmo della mattinata, i suoni, i colori parlano di ritmi dolci. La cura profumata delle persone, i vetri appannati… L’eye liner lo ho tirato lungo in pieno stile ’70. Il trucco sopra e’ color argento, il rossetto “glossy” lucido, rosso intenso: il trucco per noi ragazze di colore e’ diverso… Ho curato il ciuffo dei capelli col taglio alla “Valentina di Crepax” sotto la tesa del cappello col frontino corto di velluto a coste color kaki posto in obliquo. Un giubbotto grigio di jeans imbottito, cangiante; e una sciarpa cammouflage militare di seta a due giri attorno al collo. Sotto una camicia verde militare e un maglione bordeaux con doppio scollo a “v” fronte-retro. Una minigonna della stessa stoffa e colore del cappello. Gambe accavallate. Scarpe col tacco, nere, a scarponcino con la fibbia. Ery fetish, very mistress… I collant sono a corpino “tutto nudo”, lisci completamente, neri. Quindi niente slip, niente reggiseno. Il profumo e’ marcato. Anche lei e’ tirata davvero: di solito a quest’ora non siamo certo a cosce cosi’ fuori, ci siamo sfidate a farlo. E’ bionda, le ha grosse almeno quanto me. Il suo giubbotto di velluto a coste color rosso rubino le arriva quasi al bordo della mini a portafoglio grigia a riquadri. Accavallandole ha le cosce scoperte fino quasi al culo. Mai vista, in questo posto e a quest’ora con le cosce cosi’ platealmente esposte: certo meritano… Delle calze a rete larga sovrapposte a calze color carne che sembra non abbia niente: collant a corpino nudo anche i suoi, li abbiamo comperati assieme… Cuciture comfort, nessuno slip disegnato o cucito… Una camicia i cui bottoni tesi urlano sotto la spinta delle tette, niente reggiseno, niente slip nemmeno per lei. Uno stivaletto in pelle bordeaux come il giubbotto. Stile texano; dello stesso colore la coppola di velluto raso che, visto i colori che aveva, le ho prestato perche’ fosse in tinta. Una sciarpa d’angora beige a trama larga. Occhiali tondi anni ’70. Fa molto porca…Le leccherei la faccia come un gatto. La leccherei tutta. La lecchero’ tutta… In sotto fondo un pezzo carinissimo di un gruppo delle nostre terre, Carnicats; il titolo del brano e’ l’esatta replica del nome del gruppo. “Carnia sulle spalle; noi da in cima ai monti tu fai rap da fondo valle…” Sorridiamo e ballicchiamo da ferme. Allo stesso ritmo, in modo piu’ o meno cosciente ma compiaciuto si muove il bar: e’ divertente sentire dell’R&B in dialetto friulano… L’atmosfera sembra un pre-natalizio col sole. Vetri appannati, caldo all’interno. Tutto molto sereno. Di certo contribuiamo al calore: i nostri cuori battono forte…Bagnatissime tra le cosce, ancora tutte calde di sesso… Tutti gentilissimi. Ma ci sbranano con gli occhi: siamo qui per questo, questo volevamo. A quest’ora e in questo modo. Sentire foia in una atmosfera gentile, quotidiana, dove ci conoscano, in un orario inusuale per certe tentazioni e pensieri. Mi fa ridere. Mi dice l’ora sara’ anomala ma appropriata: e’ un po’ una puttana bastarda dagli occhi cerbiatteschi…E parte a raccontare ridendo… Operatrici sociali: capita spesso che in tailleur e cartellino si giri per le case a quest’ora. E se una volta era il contrario adesso non e’ infrequente che per i turni in fabbrica o perche’ spesso sono le donne ad avere piu’ costanza di lavoro a casa trovi il marito. “E si sa a quest’ora li trovi duri come non mai, bisogna essere pronte a cogliere l’occasione per cui. E poi e’ cosi’ eccitante con le loro donne che ti hanno scaldato il letto…Confesso di averne approfittato piu’ di una volta. E vuoi mettere poi i sorrisi gentili verso ora di pranzo mentre si fa la spesa dopo che mi sono scopata i loro mariti? Loro si lamentano, io passo all’ora in cui i loro cazzi sono duri e loro travolgenti…” E ride. In effetti mi giro attorno e i pantaloni sono belli gonfi, gli occhi puntati sull enostre cosce da dietro i giornali e le tazze dei cappuccini… Siamo qui…E abbiamo addosso qualcosa di speciale che difficilmente coglieranno, gli sguardi intensi, i sorrisi complici e siamo felici. I nostri corpi ancora molto, molto caldi. Fresche come rose, ci sentiamo belle: quanto darebbero per vederci fare un sessantanove leccandoci la figa, le nera e la bianca, la mora e la bionda, le due belle ragazze per bene dal viso di bamboline e le tette cosi’ grosse. Ci prendiamo ogni sguardo e ce lo godiamo, ce lo diciamo con gli occhi. Occhi che brillano, capezzoli che si gonfiano e battono, le fiche bagnate. All’ora in cui tra poco si svuotera’ il bar per riempirsi di nuovo verso quella dell’aperitivo andremo in un grande letto a toglierci tutto, masturbarci, leccarci e parlare dei cazzi gonfi che stiamo vedendo qui attorno adesso e ci sbraneremo. Rispondiamo con sorrisi solari e voce dolce, parole carine, eleganti. In realta’ dentro e’ tumulto e non siamo mai state cosi’ volgari e sguaiate: ci metteremmo a cosce spalancate aprendoci la fica con le dita, passando la lingua sulle labbra e implorando cazzo e lingue e dita… E invece, appunto: rispondiamo gentili a complimenti e battute molto dolci in questa atmosfera e look da caffe’ Viennese. Discorsi da bar, cosa faremo il pomeriggio in associazione, la castagnata… Volevamo questa atmosfera ed essere qui ora. Non abbiamo quasi dormito ma siamo fresche come rose: ci sara’ tempo magari il primo pomeriggio, per riposare un po’. Stiamo da Dio. Ovattate; non spente, l’esatto contrario. Incorniciate in abiti sexy ma elegantemente sportivo invernali in uno stile ed atmosfera mitteleuropea. Nord est. Volevamo essere qui. Nel nostro paese, con i nostri conoscenti, le persone con cui lavoriamo. Per noi stesse… Ci hanno montate come bestie tutta la notte, come animali. Come baldracche. Siamo state a ballare con i nostri uomini in un club prive. Sudando, provocando. Lasciandoci toccare in pista, baciando, allungando anche noi le mani, seminude. Per finire in un box nude. Farci tra noi, farci fare dai nostri uomini, per poi scambiarceli e farci doppiare con l’altra seduta sul viso di quella che stava sotto. Per poi impazzire e rilanciare una sfida dei nostri maschi che ci facevano notare gli sguardi fuori dai box. Sorridendo, ammiccando, aprendo le gambe e facendo cenno di entrare mentre uno dopo l’altro in quel box…Quindici? Venti uomini? Non saprei dirlo. Stanotte avrebbero potuto essere il doppio, eravamo scatenate. Ogni centimetro della pelle percorso da mani, bocche, lingue. Violate da dita, lingue, cazzi in bocca, in figa, in culo. Mani che accarezzano desiderose e delicate. Mani che torcono e che afferrano, mani che bloccano e obbligano a posizioni oscene, schiocchi di sberle. Sul viso, sul culo, sulle tette. “Puttana negra ninfomane”, “Cagne viziose e insaziabili”. “Tuto qui…? Piu’ forte, dai, fateci…” Le mie urla, i suoi gemiti, corpi sudati, rantoli maschili, respiri. Piena di cazzo e poi altri cazzi. Getti bollenti di sperma, scambiarli con le bocche, leccarceli dai corpi, spalmarci, godere nelle loro bocche inarcandoci. Siamo ancora tutte coperte di sperma, piene di sperma. Non ci siamo spente a casa,non ci siamo spente in macchina nel viaggio di ritorno, ci siamo fatte tra noi restando sole con i nostri uomini affaccendati tra lavoro ed altro, non possiamo spegnerci. Non ci siamo lavate: puttane accaldate odorose di maschio e sborra e figa bagnata e cosce sudate. Mi basta annusarle i capelli per riaccenderli, come fanno a non sentirlo…? Trucco scenico: un look per bene e un po’ di profumo basta per essere plausibili… E volevamo essere qui cosi’, ora, farci guardare annusare, desiderare nel nostro quotidiano piu’ “soft” pensando: se sapeste cosa ci facciamo tra noi, cosa ci facciamo fare, quanto siamo puttane.Mi farei diversi tra i presenti. Tra poco , da sole, le diro’ chi e lei lo stesso. Le diro’ di uno che mi sono fatta “clandestinamente”; e forse, finalmente, questa troia mi raccontera’ di quando, prima di essere complici, mi ha fatta cornuta: allora la avrei ammazzata. Semplicemente ha solo anticipato le mie mosse clandestine intenzionali con suo marito. Questione di momenti, io avevo esitato, lei no… Ci sfiniremo. G Guarderemo i messaggi delle nostre pagine a luci rosse in rete e ci sfiniremo di ditalini parlando di maschi 9869 1 12 anni fa
- 12 anni fa incontro con paola e marco Conoscemmo Paola e Marco in un privè dove solitamente giocavamo soft con le coppie del posto, appartati con loro Paola cominciò a spogliare Laura mentre io toccavo Paola e Marco si slaccia i pantaloni e abbassa slip e, tira fuori ...un cazzo ...grossissimo.. degno di un attore da film porno, a quella vista gli occhi di mia moglie brillavano, cominciò a toccarlo con desiderio poi a leccarlo fino a sbocchinarlo nel frattempo Marco le aveva infilato un dito in passera e la sditalinava mentre io, leccavo Paola, decidemmo sia io che mia moglie, che finalmente era arrivata l' ora di andare fino in fondo a questa esperienza e, finalmente dopo tanti giochi soft di scopare e, quello che più desideravo di più segretamente era proprio quello di guardarla mentre si faceva scopare e, fino a quel momento a lei non avevo mai parlato apertamente di questo, cioè non le avevo di certo detto che volevo guardarla mentre mi metteva le corna!! ma sono sicuro che lei, avesse capito proprio bene...cosa volessi da lei durante quegli incontri soft con le coppie..e, spesso quando tornavamo a casa mi stuzzicava con qualche battutina...e, giocavamo un pò sulla cosa Così Marco dapprima appoggiò la sua cappella gonfia, turgida sulla fichetta della mia tenera mogliettina la aprìì con due dita e, cominciò a strofinarlgliela sul grilletto e, ora spingendola ora infilandola.. quella cappella che alla vista sembrava sempre più gonfia muovendola sulla sua fica bagnata il gioco continuava... con le dite ora allargava ora le granti labbra continuando a strofinarle la cappella di quel randello nudo, si mise il preservativo, lei era distesa sul letto lui le allargò le coscie, io potevo guardarmi lo spettacolo, mia moglie appena il cazzo le stava entrando dentro, chiese a Marco: per favore fai piano non vorrei sentire male con quel coso così grosso...e allora Marco nè infilò un pezzo, stavo guardando mentre quel bastone le entrava dentro quando mia moglie, ad un tratto: aspetta un momento..fai pianino...così... e Marco molto lentamente continuò a penetrarla, la vista di quel cazzo così gonfio, lungo, grosso che si muoveva dentro la fichettina stretta di mia moglie mi eccitava da impazzire, fica che fino a quel momento lì, era riservata solo a me, sentivo il cuore che mi batteva dal desiderio in quel momento mi sentivo appagato, mia moglie mi stava facendo il più segreto dei regali, il desiderio inconfessabile che avevo, il più intimo. Nel frattempo che assistevo a quel fantastico spettacolo Paola cominciò a farmi un bocchino mentre Marco la stava ora scopando donandole un lento sù e giù e, mia moglie cominciava ad ansimare, sentivo il suo respiro farsi sempre più affannoso, come la stava facendo godere!!!idal piacere che le procurava sussurrava ha...ha.. così...sì...sì...finchè ad un tratto...Marco fece uscire il cazzo dalla sua fica e lo rinfilò con un gran colpo secco, tutto dentro, allora mia moglie non riuscì a trattenere uno strillo... Hooo mhhhh!!!e Marco continuava incalzante a darle colpi secchi e, dalla fica vedevo uscire secrezioni vaginali, mentre quel cazzo le entrava ed usciva come uno stantuffo, mia moglie ebbe un primo orgasmo gemendo mhmhmh!!! e, Marco ancora non veniva e continuava a scoparla con gran impeto dandole ora colpi secchi. intanto Paola continuava a succhiarmi io non riuscivo a staccare lo sguardo da quella meravigliosa scopata e, me la stavo godendo, mentre Paola, giocava col mio cazzo e Marco giù un colpo deciso e, giù ancora un altro,se la stava sbattendo proprio alla grande e, nel vero senzo della parola!!la fica di mia moglie era tutta bagnata continuavano a fuoriuscire secrezioni sotto i colpi sempre più incalzanti di Marco e lei, ansimandosussurrava ora, ancora...non ti fermare...poi finalmente... ebbe un secondo orgasmo, da come godeva sembrava in preda a convulsioni ..infine Marco si tolse il preservativo e fece una schizzata di sperma caldo sulla pancia e sulle poppe di mia moglie, io sborrai in bocca a Paola, quella fù la più bella esperienza che ho fatto con mia moglie, peccato che le esperienze in cui ci si diverte e si gode veramente in questo tipo di giochi accadano raramente, cioè spesso è le persone che troviamo che possano farci o meno divertire speriamo che in questo sito... 9036 3 12 anni fa
- 11 anni fa Bello al bar. In agosto siamo stati in vacanza al mare, in una località della riviera adriatica, per la gioia del bimbo, non certo sperando in qualche trasgressione per noi....il nostro massimo svago era andare dopo cena a prendere un caffè e una grappa e non sempre riuscivamo a farlo in santa pace.... Comunque, a due passi dal nostro Hotel abbiamo trovato un bar davvero bello....forse anche troppo per quella spenta e tristuccia località da anziani o da famiglie. Una struttura modernissima, bel design, fatta con gusto e originalità...non il solito bar, ma un ambiente fresco, giovane, musicale, accogliente anche per l'atmosfera. Ma in realtà in questo posto c'erano altri aspetti positivi dal mio personale punto di vista: TUTTO il personale addetto era MASCHILE e molto giovane!! Una vera rarità....non solo....dei sei/sette ragazzi che ho visto, tra barman e camerieri, un paio erano piuttosto discreti. Quindi l'idea di recarsi ogni sera in visita presso quel posticino per degustarsi con calma un caffè e una grappa barricata non mi dispiaceva affatto, pur essendo sempre accompagnata da mio marito e dal nostro cucciolo. Il tipo del piano superiore dove ci andavamo a sedere sempre noi, in terrazza, non era male, ma sembrava piuttosto disinteressato alle donne avventrici del locale...non mi diceva nulla un tipo così; invece al bancone di ingresso avevo notato fin dalla prima sera, un tipo piuttosto interessante e decisamente bello! Gli davo una trentina di anni scarsi, castano, fisico atletico, altezza giusta, tratti somatici sensuali, occhi stupendi...ecco, direi che il particolare degno di nota erano gli occhi. Ogni volta che arrivavamo, vedevo che mi guardava con piacere e io lo riguardavo e lui mi riguardava e io non riuscivo a fare a meno di guardarlo, quegli occhi magnetici, in quelle poche occasioni in cui mi avvicinavo al bancone con qualche scusa, mi perforavano...bell'effetto devo dire. Sui nove giorni di permanenza, penso che sei/sette sere siamo tornati là, la sera dopo cena, e più lo vedevo e più mi saliva il desiderio di poterlo conoscere, di poterlo guardare da vicino dentro quegli occhi profondissimi, di poterlo toccare...baciare....Mi presentavo sempre tutta tirata a lucido, vestitini sexy che esaltassero la mia femminilità e le mie belle forme ed in effetti mi accorgevo di colpire bene il bersaglio....Una sera dopo l'altra, arrivò anche l'ultima... Avevo confessato a Fabio che il tipo mi attraeva parecchio, e che avrei voluto trovare il modo di poterlo rivedere in altra occasione, magari con lui per un triangolo. Fabio mi disse che se proprio mi piaceva così tanto, visto che questa circostanza capita molto raramente, avremmo potuto trovare il modo di fissarci. Ad un certo punto decisi di prendere una iniziativa....mi congedai dal tavolo e dissi a Fabio che avevo bisogno di andare al bagno...Fabio non era molto convinto della mia esigenza e forse aveva già capito tutto, ma mi lasciò andare: Fabio ti adoro! Scesi la splendida scalona a chiocciola che portava giù al piano terra, trepidante per l'emozione, e mi avvicinai al bancone, osservata dai suoi colleghi incuriositi....Gli feci un cenno con la mano come per avvicinarsi, non volevo farmi sentire. Lui visibilmente contento mi si avvicina al viso, mi pianta gli occhi dentro i miei e mi dice subito: “sai che sei una gran bella donna?...” io lo ringrazio e ricambio il complimento...gli dico che quei bellissimi occhi non mi vedranno più perché l'indomani sarei partita; al che lui ebbe un piccolo sconforto e mi chiese un contatto per potersi rivedere...mi feci dare carta e penna e tentai di scrivergli la mail, ma troppo emozionata mi tremava la mano e non riuscii a scriverla bene...poi con voce sensuale gli dissi: “senti...dispiace molto anche a me non rivederti, ma vorrei sapere una cosa...dove si trova il bagno?”... Lui colse al volo la mia richiesta e disse: “se vuoi ti accompagno...”, uscì dal bancone e mi fece strada sul retro dove c'erano due porte, una del bagno e una del ripostiglio privato e mi apri questa...entrammo veloci, chiuse la porta, c'era buio...mi sentii afferrare sui fianchi ed appoggiare la sua bocca carnosa sulle mie labbra, mi baciò con trasporto e passione, ricambiati da parte mia. Sentii le sue mani lisce scorrere sulle mie cosce dal basso in alto ed il mio vestitino leggero e attillato salirmi al punto vita. Mi voltò con il viso alla parete e accese la luce, si chinò un poco, mi spostò il perizoma e mi cominciò a leccare in mezzo alle chiappe...che brivido! Poi si rialzò e cominciò a baciarmi sul collo, a morsicchiarmi, mentre sentii le sue dita che esploravano la mia fighetta rugiadosa e poi entrarono dentro...Mi stavo preoccupando che Fabio potesse venirmi a cercare, non vedendomi tornare dal bagno, mentre da un lato questo pensiero mi eccitava ancora di più, anzi, ci speravo un po' che venisse e mi trovasse lì, e magari dopo essersi arrabbiato (per finta o per davvero) mi scopasse seduta stante, davanti al mio giovane puledrino. Mi venne una gran voglia di prenderglielo in bocca...mi voltai rapida e mentre le nostre lingue frullavano una attorno all'altra, gli slacciai la cintura, gli abbassai i pantaloni e sentii già che il suo pisello era uscito fuori dagli slip, mi piegai verso di lui e lo vidi durissimo e con la cappella viola che mi apprestai a leccare; gli abbassai del tutto le mutande e mentre glielo accarezzavo con le mani vidi uscire quella gocciolina deliziosa che assaporai con la punta della lingua...mmm...che buona! Gli leccai un po' le palle liscissime e depilate, dopodiché me lo presi tutto in bocca e me lo gustai per bene, mentre con le mani ora toccava a me andare in esplorazione... Il tipo ansimava pesantemente ed era eccitatissimo e mentre lo segavo e lo succhiavo, sentivo che non avrebbe resistito ancora molto...e visto che il mio tempo stringeva, gli chiesi di spruzzarmi tutto il suo nettare caldo direttamente in bocca: la proposta a quanto pare fu scatenante e mi trovai, di lì a poco, quasi affogata di sperma...e qualche schizzo mi finì pure sul vestitino!! Mi ricomposi in fretta e fuggii da Fabio che cominciava a spazientirsi. Mi chiese che fine avessi fatto, piuttosto alterato, e come mai quelle macchie sul vestito...Non ce la feci a mentire e gli raccontai tutto per filo e per segno: lo vidi incazzato ma anche eccitato e quella notte mi punì!... 5191 3 12 anni fa
- 11 anni fa Di ritorno dal mare Io e Patty siamo fidanzati da qualche mese e da subito la nostra relazione è stata assai intrigante e divertente, tutti e due condividevamo certe idee sul sesso, quindi abbiamo deciso di fare le cose che ci piacciono.Lei è andata al mare con i suoi figli, io purtroppo a casa a lavorare, ci sentiamo in chat e al telefono e oltre a dirci le cose normali, come va? Il mare e bello? Ti diverti le ragazze stanno bene, ci piace anche scherzare sul fatto che lei abbia conosciuto qualche ragazzo che magari la facesse arrapare.Niente fino a una sera, lei mi dice che ha conosciuto chattando un ragazzo e che le piacerebbe scoparselo, il problema è che lui non vuole farlo in tre e quindi….. ovviamente le volte che ci è capitato di fare questa cosa l ‘abbiamo fatta insieme e l’idea che lei andasse a scopare senza di me non è che mi piaceva molto, poi però ho pensato e anche lei che poteva essere eccitante, quindi abbiamo deciso di farlo.Lei torna il Giovedi dal mare e si mette d’accordo con lui per scopare il venerdì.E’ venerdì, per la prima volta sento che sono un po’ geloso, ma nello stesso tempo eccitatissimo, non è mai successo che fosse sola con un altro…comunque ci sentiamo al telefono (non abitiamo insieme) e poi in cam decidiamo cosa deve indossare per essere montata.Una camicetta leggermente trasparente senza reggiseno sotto, mentre la mette anche lei eccitata vedo che le si induriscono i capezzoli….un perizoma nero , una gonna appena sopra al ginocchio, sandali con il tacco.. pronta!!!!.Ci mettiamo d’accordo che mi terrà informata su cosa sta facendo inviandomi qualche messaggio…. Mi saluta e parte.IO rimango a casa e mi assale una sensazione strana di gelosia ma anche di grande eccitazione, comunque cerco di non pensarci, prima che si incontrino ci vorrà ancora quasi un’ ora… mi metto a fare delle cose per ingannare il tempo, ma la testa era sempre lì…mi perdo facendo delle cose sul computer… zzz zzzz zzz, un messaggino.. “amore sono arrivata lui è qui, mi sembra a posto…”. Passano 15 minuti…… per me in quel momento quei 15 minuti sono sembrate ore.. zzz zzz zzz “amore vado a scopare”.Immediatamente mi eccito come un matto, è strana questa situazione non sono con lei ma è come se ci fossi……la fantasia vola mi immagino cosa starà succedendo ma devo aspettare che lei mi dica qualcosa..il tempo in queste situazioni è un nemico…sto lì a pensare a quello che stanno facendo… dopo un po’, non so dire quanto tempo….zzzz zzzz zzzzz un mms, una foto…..!!! la apro con il cuore in gola e il cazzo duro come il marmo…. Patty piena di sborra sulle tette….. Bellissimo e lei bravissima anche se mi è lontata sa cosa deve fare per farmi godere….ero eccitato come un pazzo!!!!Il tempo passa e io arrapato come un porco guardo la sua foto e quasi mi vengo nei pantaloni, ma la sorpresapiù grande deve ancora arrivare… zzzz zzz zzz “amore posso farmi inculare?” leggo e una sensazione di calore mi sale dallo stomaco, raramente Patty scrive cose così dirette e poi lei non è mai stata una amante del sesso anale, segno che la situazione le piaceva… ci penso un secondo e rispondo “si amore fallo per me”….La mia eccitazione in quel momento era indescrivibile, mi piaceva questa cosa.Circa 15 minuti dopo zzz zzz zzz un’altra foto….. la apro e vedo il cazzo di lui che la prende dietro….mi tocco e vengo anche io….L ultimo messaggio dice “amore ho finito e adesso vengo da te e voglio che mi scopi”.L’aspetto…devo dire che questa esperienza a distanza non ci è dispiaciuta, anche se credo sia sempre più bello farlo insieme , ma non si sa mai che si possa ripetere la situazione. 6538 1 12 anni fa
- 2 anni fa una cena quasi perfetta Concordiamo al cellulare per l’indomani una serata insieme per una cena fuori….io e mia moglie e la nostra coppia amica Ci vediamo verso le 21.30. Ho prenotato in un bel localino dove si mangia del buon pesce. Cena simpatica, con un buon vino bianco ghiacciato che accompagna le varie pietanze. Si parla di tutto e, pagato il conto, poi decidiamo di fare due passi e di spostarci in un bar nelle vicinanze dove servono dell’ottimo gelato a fanno un buon caffè. Dopo prendiamo una sola auto. La loro. Lui alla guida, mia moglie a fianco, io dietro con l’altra signora. Siamo in una zona dove c’è un lago e ci fermiamo in un belvedere. Si chiacchiera un po e poi la lei prende l iniziativa invitandomi di nascosto a toccarla sotto la gonna…e non mi tiro indietro affatto sentendo la sua figa già bagnata… Allora decidiamo di baciarci tutti. Noi sul sedile di dietro, lui e mia moglie su quello anteriore…nella penombra vedo le loro lingue unirsi ma non scorgo niente di piu…io invece bacio la signora a lungo scendendole sul collo e leccandole i capezzoli….la tocco fra le gambe, sulla sua fighetta rasata e già molto bagnata…..lei mi tocca fra le gambe, sopra i pantaloni…sente il mio cazzo duro…vuole toccarlo direttamente….. Poi arriva un’auto a fianco con dei giovani a bordo….preferiamo spostarci….per evitare problemi…non si sa mai. Ma l’atmosfera si è interrotta e dato anche che si è fatto tardi decidiamo di vederci un’altra sera prenotando anche un hotel….. Ci salutiamo e ripresa l’auto rientriamo ciascuno alle nostre case. Mentre guido, mia moglie mi dice:- ricordi quello spiazzo dove una volte ci siamo fermati ……!?” Ed io “ … certo….” Mi dice “…fermati ho voglia….” Mi fermo di li a poco. Spengo i fari. Lei si fionda sul mio cazzo fra l'altro già duro, lo tira fuori e mi comincia a spompinare alla grande…..mi dice di toccarle la figa ed io le chiedo se quanto accaduto le fosse piaciuto…Mi dice di si…raccontandomi quello che era stato nascosto alla mia vista poco prima....Lui, mi dice, bacia davvero bene ed anche le aveva infilato una mano aprendole la cerniera dei suo pantaloni aderenti che accentuavano le suel belle forme e le aveva toccato la figa anche a lei bagnata….lei le aveva massaggiato il cazzo da sopra i pantaloni sentendo in pieno la sua durezza….e mentre parla la sento ormai un lago…ha voglia del cazzo di lui….la masturbo alla grande dicendole che è la mano di lui a farlo e che quel cazzo duro che stringe è il suo…..ormai fradicia con i suoi umori che bagnano il sedile viene due volte da gran troia godendo come mai….toccandosi anche lei tutta,,,figa …tette….bocca….. Poi tocca a me. Mi spompina alla grande dicendomi che farà altrettanto con lui e che farà impallidire sua moglie a confronto……un fiotto di sperma calda le cola sulle tette….. Prevediamo una prossima calda notte in hotel con i nostri amici...... 5963 2 12 anni fa