{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-b7d274ecdc5bb7bee640a34835e80959.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
- 2 anni fa Una gita culturale a Carcassonne. Da leggere guardando il video con lo stesso titolo in questo sito Carcassonne è una splendida città in stile medioevale nel sud della Francia, a circa un’ora di macchina da Cap d’Agde. Una giornata di maltempo, durante le vacanze estive al Cap, abbiamo deciso di fare una gita culturale a Carcassonne con alcuni amici: non si vive di solo mare o di solo sesso no? Abbiamo usato la nostra macchina, abbastanza grande. Piero guidava; al suo fianco Cathy, una bella francese snella, bionda, occhi azzurri chiaro. Cathy era la capogruppo quando c’era da fare casino. Sul sedile posteriore sedeva François, il marito di Cathy, molto più posato. Alto con i capelli rasati e un pizzetto. Molto preso da me, che però gliela facevo sospirare e non gliela davo mai: noi donne abbiamo le nostre tattiche! Si è aggiunto all’ultimo minuto un americano, John, un ex attore porno californiano, bellissimo uomo con i capelli brizzolati, fisico palestrato, occhi azzurri dolcissimi: io, come tutte le ragazze del gruppo, ne ero pazza. Potete vedere immagini di John in alcuni dei nostri video. Io esibivo la mia abbronzatura estiva, con una maglietta bianca trasparente, senza reggiseno, e minishorts senza mutandine. A Carcassonne abbiamo visitato il centro storico, le mura, e abbiamo scherzato per le strade. François mi stringeva e mi sfiorava le tette, facendomi rizzare i capezzoli sotto la maglietta sottile, Piero accarezzava Cathy, che non perdeva occasione per mostrare le sue bellissime gambe e il perizoma incuneato nel culo ben modellato. Il pomeriggio ci siamo messi in macchina per il ritorno. Eravamo su di giri: Piero dal sedile di guida ha subito allungato una mano verso Cathy che si è sfilata il tanga per permettergli di infilarle due dita nella fica. Con l’altra mano guidava. Io dietro mi sono buttata sul cazzone di François. Lo ha lungo e grosso, con un piercing sotto la cappella. Ho cominciato a succhiarglielo, mentre John mi ha sfilato la maglietta, per cui sono restata a torso nudo. John, ha cominciato a leccarmi i capezzoli e a sfregarmi il cazzo contro le tette. Dopo pochi minuti nel retro della macchina eravamo tutti e tre nudi. Io spompinavo un po’ uno e un po’ l’altro. John ha un cazzo lungo dritto e sottile, che mi piace molto. Gli anni da attore porno gli hanno insegnato molto. Piero guidava, in una situazione non previstaa, credo, del codice della strada. Guidando toccava la fica di Cathy. Cathy, girata indietro, prendeva foto di noi tre e intanto urlava per gli orgasmi. Sul sedile posteriore io, John e François eravamo nudi in un groviglio di braccia, gambe, tette e cazzi. John ha pensato bene di metter un po’ d’ordine: mi ha infilato il cazzo nella fica bagnatissima. Ho cominciato prima a gemere, poi ad avere un orgasmo dietro l’altro, come al solito con John. Il povero François, è rimasto una volta di più a bocca asciutta. Piero davanti aveva il cazzo fuori dai pantaloni, dritto verso il soffitto della macchina e Cathy ha cominciato a succhiarglielo. Dopo pochi minuti le ha schizzato in bocca, sempre guidando, rispettoso dei segnali stradali. Guidava ovviamente molto lentamente e i camion si affiancavano, guardavano increduli nella nostra lentissima macchina, poi cominciavano a strombazzare … e se la polizia stradale ci fermava per chiedere i documenti? Per fortuna John ha goduto in fretta. Prima però si è tolto il preservativo per schizzarmi bene sulle tette dato che amo sentire la sborra calda sul petto. Piero non era d’accordo e gridava che non gli macchiassimo i sedili della macchina nuova… E’ stato un grande viaggio, denso di cultura, come usa sempre durante le vacanze al Cap… Abbiamo le foto, prese da Cathy, di questo viaggio: potremmo montare un filmato, ricavato dalle foto, da mettere online. Interessa? 5959 2 9 anni fa
- 9 anni fa il mio dottore Il mio dottore mi ha visto nascere crescere e diventare donna . Da qualche tempo sembra interessato ad altro oltre la mia salute. Un giorno mi recai nel suo ambulatorio come capita a tutti quando non stanno bene,aspettai il mio turno, ed ebrea una volta dentro mio sedetti sulla sedia e gl dissi che era da un pò che era un pò che avevo male di stomaco lui mio chiese di accomodarmi sul lettino e così mi sdraiai e tolsi la felpa della tuta e lui mi disse; "ah non porti il reggiseno?!" e mio tocco, mi chiese di alzare un pò la maglietta e abbassare un pò i pantaloni guardo e mi disse: "ma non porti nemmeno le mutande?" Ma è rasata!!! Io risposi si lui mio guardò con un sorriso malizioso dicendo: " Mmmmm bene" e da li inizio tutto. Quella mattina ero a casa quindi mi alzai dal letto relativamente tardi erano le 8:30, una giornata splendida caldo al punto giusto suona il campanello chiesi al citofono chi fosse non aspettavo nessuno mi rispose il dottore che veniva a controllare come stavo aprii mi infilai la vestaglia la prima che mi è venuta in mano e mi accorsi che era quella quasi trasparente solo nel momento che il dottore, entrato dalla porta, esclamò il mio nome e mi chiese sei avessi caldo e risposi che mi ero appena alzata dal letto e che io dormo sempre nuda. Mi sono scusata e dissi che andavo a coprirmi lui mi disse che non era un problema per lui che andava benissimo quel mio abbigliamento e mi chiese un bicchiere d'acqua glielo diedi e gli offrii anche un caffè che accetto volentieri. chiesi la spiegazione della sua visita, quella reale, mi rispose che era di passaggio ed ha pensato di passare per poter ammirare il mio corpo e potermi fare una visita privata acconsentii e chiesi sei il letto potesse andare bene lui finì il caffè si alzò in piedi mi passò la tazzina io la presi la misi nel lavandino e lui era li dietro di me e mi sussurra che andava benissimo anche li.con le sue mani accarezzava i miei fianchi per poi salire e toccarmi il seno mentre mi baciava e leccava il collo non me l'aspettavo e nel frattempo sentii qualcosa crescere dietro di me e capii subito, era eccitato, e pensai di chiedere con quante pazienti faceva queste visite private ma non mi importava in quel momento eravamo io e lui e sentendo la sporgenza mi faceva piacere che quel giorno pensò a me. Mi girai guardandolo negl'occhi mentre gli slacciai i pantaloni si fermò un momento e capì che acconsentivo. iniziò a succhiare il mio seno mentre io gli calavo i pantaloni e poi quei slip neri con bordi bianchi che sembravano soffocare quel nel cazzo duro che saltò fuori in un attimo non pensavo fosse così grande, iniziai a toccarlo poi il dottore mio invitò a chinarmi davanti a lui e mi misi a pecorina a succhiare quel cazzone mentre lui accarezza la schiena per poi arrivare al mio sedere e passare il dito, bagnato dalla sua saliva,nel mio buchino stretto spinse e lo infilò tutto non sentii niente demmeno quando le dita aumentavano dentro di me erano tre e si facevano spazio del mio buco per ricevere quel cazzo che ingordamente avevo ancora in bocca, come mi piaceva.... me lo sfilò delicatamente mi alzò e mi fece sedere sul bordo del lavandino in cucina e con un sorriso mi disse chedi li a poco mi avrebbe provato le febre ma mentre parlava mi aprì le gambe e iniziò a leccare la mia figa già inumidita la sua lingua passava da entrambi i buchi con due dita aprì bene le labbra e infilò la sua lingua fino in fondo con il suo movimento e la sua bravura venni in un istante Leccò tutto si prese in mano il suo cazzo e lo infilò nella mia figa e mi dette due botte che mi fecero perdere l'equilibrio mi prese con le sue mani grandi sulle mie chiappe mi appoggiò sulla penisola li, poco lontano, sentivo le sue dita dentro il buchino che anche prima cercava di allargare il suo cazzo sempre di più dentro di me quanto mi piaceva sentirlo nella mia figa ad un certo punto lo sfilò e, un pò dispiaciuta, guardai il dottore con occhi tristi perilli gesto fatto ma nel frattempo infilò il suo cazzo nell'altro mio buco quello che un attimo prima conteneva le sue dita, c'era riuscito a dilatarlo per bene per infilare quel cazzo che sembrava sempre più grosso. avanti e indietro, avanti e indietro una mano accarezzava il mio seno e giocava con i miei capezzoli l'altra con la mia figa e venni per la seconda volta il tempo passava e lui, con una trentina o forse più di anni di me resisteva, era atletico.... Mi chiese sei poteva venirmi nel culo e con un cenno dissi di si venne dentro di me sentii la sua sborra calda pensavo che la visita fosse finita ma non si fermò il suo cazzo si stava stringendo ma continuò a spingere e il suo cazzo cominciò a spingere sulle pareti lo sfilò e ancora avvolto da quella sborra che usciva da quel buco un attimo prima chiuso da quel cazzo mi affrettai a succhiarlo per bene una volta pulito dal suo sperma lo infilò di nuova nella mia figa ancora umida ricevette con facilità ed estremo piacere quel cazzo dentro di sé. Mentre spingeva la sua bocca era impegnata a succhiare i miei capezzoli alternandoli era eccitatissima e venni per la terza volta... Sfilò il cazzo e mi invitò a tornare a pecorina mentre si masturbava si mise dietro di me e infilò il suo cazzo duro dentro a quel buco del culo ormai ben dilatato dopo un pò lo sfilò e me lo mise davanti la faccia avevo capito cosa voleva fare un un attimo aprii la bocca tirai fuori la lingua e mi avvicinai un quel momento un getto di sborra calda dritta in gola leccai le restanti gocce sul suo cazzo e capii che era finita li. Quelle ore di piacere erano finite, per quel giorno. Lo accompagnai un bagno si diede una lavata e una sistemata mi ringraziò e se ne andò appena chiusa la porta andai a lavarmi anch'io poco dopo rientro, in anticipo, il mio compagno dal lavoro e mi chiese se stavo bene perchè aveva incrociato il medico non sapevo cosa dire ero uscita dalla doccia ero nuda non potevo dire che era un casa mi avrebbe scoperto ed era successo solo quella volta e avrei voluto che capitasse ancora... in un attimo risposi: "no niente era di passaggio e mi ha detto se ci servivano qualche ricette e dato che ero nuda pronta per lavarmi gli ho risposto che non ci serviva niente ed ho ringraziato!" Ci ha creduto!!! 6606 0 9 anni fa
- 9 anni fa il prof. In attesa da anni di occupazione senza trovare niente decisi di tornare nei banchi da scuola. Iniziai a cercare un istituto che promuoveva corsi per adulti, mi ritrovai in una scuola professionale che dava la possibilità di avere un diploma con esami finali ad un prezzo ragionevole e anche un aiuto di sostegno per i le persone che potevano avere qualche difficoltà. Iniziammo la frequentazione di questi corsi e mi accorsi che avevo tantissime lacune un diverse materie iniziarono ad emergere con le prime verifiche. A quel punto chiesi un aiuto con dei docenti che potevano aiutarmi con delle lezioni private e una mattina mi recai a scuola e mi presentarono colui che mi avrebbe aiutato si chiama Giovanni origine calabresi si era trasferito per lavoro la prima volta che l'ho incontrato mi è sembrarono pò arrogante ma sicuro di sé, era poco più grande di me barba incolta ma curata di media altezza fisico sportivo. Iniziò a darmi ripetizione tra i banchi di scuola tra le varie ricreazioni ma non era abbastanza un giorno dopo avere parlato a Fabio,il mio compagno, chiesi a Giovanni se poteva venire a casa nostra a darmi ripetizioni e senza esitazione accetto. I mesi passarono e l'aiuto dava i suoi frutti a poco a poco iniziavo a migliorare. ormai la scuola era finita e ho passato tutti gli esami li avevo passati quindi una sera Fabio mio disse di invitarlo a cena per ringraziarlo per avermi aiutato e sopportato tutto questo tempo. Il giorno seguente essendo l'ultimo chiesi a Giovanni che era invitato a cena da noi e di scegliere la sera che preferiva ovviamente era libero di portare qualcuna. non sapevo se avesse una compagna,non ci siamo mai confidati, avevamo un rapporto di solo conoscenza. quello stesso giorno mi accompagnò a casa per ringraziare Fabio e chiedere se poteva andare bene un sabato sera spiegando che anche se sarebbe andato a letto tardi il giorno dopo era libero e si poteva permettere di riposare e di comunicare che sarebbe venuto solo! Il Sabato mattina alla buon'ora iniziai a preparare le lasagne e tre tipi di arrosto e dolce fatte con le mie mani. La cena era programmata per le 20 ed erano già arrivate quasi le 19 preparata velocemente la tovola dissi a Fabio di ricevere l'ospite mentre io mi sarei lavata e cabiata. Mi misi della vasca con acqua tiepida e sali da bagno luce soffusa e sul mobile dell'incenso profumato per potermi rilassare un pò e mi addormentai sembrava che fossero passato qualche minuto quando sentire il campanello suonare era Giovanni! Uscita velocemente dalla vasca andai di corsa ad accendere il forno per poi recarmi in camera appena un tempo...Fabio aprì la porta e offrì a Giovanni un aperitivo dicendo che io, come tutte le donne ero un ritardo e dovevo ancora vestirmi e con il consiglio di Fabio mi infilai un completo intimo un pò provocante che mi aveva regalato sui toni del rosa pallido e nero una camicia bianca e una gonna a tubino nera calze autoreggenti sempre nere e scarpa decoltè nera e bianca con cristalli di swarovski ero impeccabile senza contare il trucco che avevo fatto, intero occhio partivo con un bianco perlato per finire all'esterno del occhio con un nero metallizzato e labbra rigorosamente rosse. a Fabio piace mettermi in mostra ad altri uomini per vedere le reazioni che possono avere. Ormai ero pronta e un pò imbarazzata mi reco a ricevere l'ospite che alle mia vista rimane fermo qualche secondo per poi girarsi verso Fabio e fissandolo gli disse : "non l'ho mai vista così elegante e sexy". la cena era pronta, nvitando i due uomini ad accomodarsi io a capotavola Fabio alla mia sinistra e Giovanni alla mia destra, servo il primo piatto una porzione di lasagne fumanti mentre stavamo mangiando fabio mi accarezza la gamba sinistra e poi col piede mi spinge la mia gamba destra verso Giovanni lodando le mie doti collinare mentre Giovanni facendomi i complimenti è il primo a finire il piatto poi Fabio e io per ultima. ritirai i piatti per servire il secondo un arrosto di maiale uno di tacchino e uno di vitello, della salsa tonnara e come contorno verdura grigliata e patate Giovanni assaggiò tutto per poi finire con il dolce,una fetta di tiramisù e il caffè. La mia gamba per quasi tutta la cena appoggiava sul ginocchio di Giovanni dopo il caffè invito i commensali di accomodarsi pure sul divano mentre io ordino la cucina Fabio si alzò subito mentre Giovanni aspettò una decina di minuti allora mentre ero girata di spalle all'ospite, senza farmi vedere, mi slacciai un bottone e girata di nuovo per finire di sparecchiare mi piegai verso di lui e prese le ultimo cose sul tavolo gli feci intravedere il mio seno mi girai ancora una volta ed a quel punto Giovanni con un movimento svelto si accomoda sul divano. Poco dopo li raggiunsi anch'io e mi accorsi che al nostro ospite tiravano un pò i pantaloni proprio sul cavallo si intravedeva la forma quando Fabio mi disse: " perchè non trattieni il nostro ospite con uno spogliarello?" Avrei voluto dire tante cose e farne altre ma ero li ferma davanti a loro e quando iniziò la musica iniziai a ballare e spogliarmi ero curiosa di vedere se il cazzo del nostro ospite si sarebbe gonfiato ancora e mi tolsi una scarpa poi l'altra, la prima calza e avvicinandomi al nostro ospite la seconda calza la feci sfilare a lui poi ad uno ad uno slacciai i bottoni della camicia per poi sfilarmi la gonna e seduta sulle sue ginocchia a gambe aperte gli lasciai la scelta di slacciarmi oppure no il reggiseno mi mise le sue mani sul seno e baciandomi il collo mi sfilò il reggiseno i miei capezzoli stavano diventano duri e più me li stuzzicava più crescevano come il cazzo sotto di me che spingeva sul mio sedere allora mi alzai e sempre girata di spalle sfilai piano il perizoma piegandomi a novanta e non mi sarei mai aspettata il gesto di Giovanni. con le mano destra mi tiene il fianco per non farmi allontanare con la sinistra appoggiata sopra il sedere come segno di stare piegata in quella posizione si portò avanti il viso sentii la sua lingua passare da un buco all'altro ero eccitata anch'io e sentire quella lingua muoversi dentro di me dandomi tante senzazioni contrastanti venni la prima volta un quella serata assurda. Mi invitò ad alzarmi e girare il corpo verso di lui, Fabio guardava era eccitato anche lui, mi girai e mi tirò a se e mi succhiò il seno e vidi i pantaloni slacciati non riusciva a tenerlo dentro si suoi slip lo vedevo spuntare prepotentemente e non ho resistito lo presi un mano era grosso Giovanni mi guardò e mi disse:" lo vorresti prendere un bocca vero?!" E mentre diceva queste parole mi spinse il viso verso il suo Cazzola e da ingorda lo succhiai poco dopo lo infilai nella mia figa calda Fabio si mise dietro e mi inculò che goduria avere due cazzi dentro di me dopo qualche spinte venni per la seconda volta Fabio mi sborrò del mio culo poco dopo Giovanni mi sfilò il suo cazzo dalla figa per potermi sborrare un faccia e così fece. scambiarono posizione Fabio sul divano infilando il suo cazzo nella mia figa mentre Giovanni prima mi infilò il cazzo un bocca per farmelo indurire ulteriormente poi lo infilò del mio sedere.... Godevo come una matta sentire quei due nei cazzi ma anche loro non erano da meno Giovanni mi riempe il culo di sborra calda ma continua a muoverlo dentro di me e piano piano lo sento gonfiarsi di nuovo poi lo sfilò e infilò nella mia figa sino a quel momento non avevo mai avuto mai provato ad avere dentro due cazzi per lo più così grossi ad un certo punto sentii,un getto di sborra calda era venuto Fabio e poco dopo anch'io Mmmmm impazzivo. Il nostro ospite continuò a sbattermi per bene mi mise a pecorina e si divertiva a passare da un buco all'altro mentre Fabio guardando la scena gli disse: " ti piace scopare lara vero? È una vera porca non credi? quando vuoi possiamo scoparla e non pensare che questa sia la prima e ultima!!!" Giovanni rispose: "si mi piace fottere con lei e ripeterei molto volentieri è proprio una porca e mi eccita tanto" mentre parlava le sue mani prendevano il mio seno e le spinte si fecero più cattive stavo per venire e lo sentiva mi spostò mi mise stesa sul divano un posizione 69 io continuai succhiando mentre lui un pò con la mano e poi con la lingua e mi fece venire quasi subito e mi pulì leccando tutto poi venne anche lui la sua ultima sborra era poca quella sera aveva svuotato per bene il suo serbatoio. Fabio lo accompagnò in bagno per potersi dare una rinfrescata e io li seguii lui chiese, se era possibile, di potermi guardare mentre mi lavavo quindi preparai la vasca entrai e mentre guardavano entrambi usai il doccino lo accesi e lo puntai verso il mio punto g e questa cosa non era indifferente hai due e Fabio disse: "cosa ti avevo detto è proprio una porca che va punita ci organizziamo e la puniamo insieme!!!" dopo la doccia Giovanni si mise a chiaccherare ancora un pò con Fabio mentre io finivo di asciugarmi poi ,ancora nuda, andai nel salotto Giovanni venne verso di me e mi baciò mi ringraziò e mi disse che era già daccordo con Fabio per ripetere il tutto e se ne andò Fabio mi baciò a lungo dicendo che era orgoglioso di me e andammo a letto il giorno seguente mi raccontò tutte le chiacchere che fece con Giovanni e si sarebbe ripetuto tutto molto presto. 3972 0 9 anni fa
- 2 anni fa 15 agosto 15 agosto Oggi partiamo per le vacanze al mare. Con Piero abbiamo deciso di cambiare. Lo scorso anno eravamo andati in una spiaggia nudista in Francia, a Saint Aygulf. Era molto bella, ma ero un po’ imbarazzata a stare tutta nuda. Piero guardava la fica delle altre donne, e la cosa mi mandava in bestia. Molti passanti guardavano la mia. Mi sentivo bagnata e la cosa mi imbarazzava, perciò quest’anno andiamo in un bell’albergo in Corsica nel Golfo di Santa Manza. Mangeremo bene e non ci saranno tentazioni per quello scemo di Piero. 17 agosto Ieri siamo arrivati. L’albergo è magnifico. Ci sono molte coppie giovani, tutte carine. Sulla spiaggia le donne tolgono il reggiseno. A me questo va bene. Basta evitare il nudismo totale. Comunque mi sono rasata bene la fica, abitudine presa lo scorso anno a St. Aygulf. Abbiamo passato l’intera giornata sulla spiaggia. Piero, il solito attaccabottoni, ha cominciato a chiacchierare con una coppia sulle sdraio vicino alle nostre. Lei è molto carina, bruna come me, belle tette, bella figura. Ha l’aria un po’ mignotta, ride tanto e fa ballare le sue bellissime tette. Lui è proprio figo. Alto, ben costruito, occhi azzurri, bel sorriso. Comunque io sto sulle mie e lascio Piero a chiacchierare. 18 agosto Piero guarda troppo le tette della nostra vicina. Si chiama Stefania ed il suo uomo si chiama Mario. Anche Mario mi guarda e vedo che gli piaccio. La cosa non mi dispiace, devo dire, è proprio un bell’uomo. Abbiamo mangiato assieme sulla spiaggia e Piero e Stefania hanno riso come scemi. Io invece resto silenziosa, come al solito. 19 agosto Stasera … sono le tre e non riesco a prendere sonno. Abbiamo cenato al tavolo con Mario e Stefania. Poi Mario ha detto: andiamo in camera mia a bere qualcosa, vi faccio vedere le foto di un viaggio che ho fatto l’inverno scorso in Arabia. Piero ha subito detto “certo”. Io non ero troppo d’accordo, ma era troppo tardi. Saliamo in camera e cominciamo a guardare le foto. Dopo un poco mi accorgo che quel farabutto di Piero ha messo una mano attorno alla vita di Stefania, che ridacchia. Mario guarda anche lui, ma è rilassato. Io sento l’incazzatura crescere. Poi … Piero mette una mano nella scollatura di Stefania che continua a ridacchiare. Mario mi si siede vicino e mi mette una mano sul ginocchio. La tolgo sgarbatamente e mi siedo più in là. Piero ora ha cominciato a baciare Stefania, che risponde con un palmo di lingua fuori. Bisogna che me ne vada. Domani gliela dico io a quel disgraziato. Mario si siede nuovamente vicino a me. Vorrei alzarmi, ma d’improvviso mi sento le gambe molle, ho la fica bagnatissima. Mario mi appoggia la mano sulla spalla ed ho una scarica elettrica, poi scende verso il seno. Non gli tolgo la mano, ma mi sciolgo tutta. Ho il respiro affannoso. Infila la mano nella mia scollatura, come sta facendo Piero. Mi tocca i capezzoli che si rizzano come soldati. Non credevo di essere così molla: ma cosa mi succede? Sono in una stanza con il mio uomo e mi lascio toccare da un altro? Ora sento le mani di Mario che mi slacciano il vestito, le tette saltano fuori prepotenti, con i capezzoli dritti in avanti. Mario me li lecca, e sento nuove scariche elettriche fino a dentro la fica. Sento le mie mani, ma non forse sono quelle di un’altra, che vanno verso la lampo dei pantaloni di Mario e tirano giù la zip. Ne esce un cazzo grosso, durissimo. Non ne avevo mai visto uno così largo e lungo. La mia mano, indipendentemente dalla mia volontà lo accarezza. Vedo che Piero ha già infilato il suo cazzo nella fica di Stefania, e sta pompando, mentre quella troia si agita tutta e dice “ancora, ancora”. Però non sono passati 3 minuti che Mario mi prende la testa e la abbassa su quell’arnese mostruoso. Come ho la bocca vicino alla cappella, mi viene automatico di aprirla e cercare di infilarmela in bocca. Impossibile è troppo grossa. Devo spalancare proprio la bocca per infilarmici una parte del cazzo e cominciare a leccarlo e ad andare su e giù; è più comodo leccargli le palle e scorrere con la lingua lungo il cazzo, e girargli la lingua sotto la cappella, come piace a Piero. Vedo che anche Mario gradisce molto e comincia a mugolare. Mi infila due dita nella fica che è inondata e fa “squisc-squasc”. Mario continua a fare andare su e giù le due dita, mi pizzica il clitoride mentre io mi prendo cura del suo enorme attrezzo: ma cosa mi sta succedendo? Non sono io che faccio queste porcate!!! Mario si sdraia sul divano, con il cazzo diretto verso il cielo, e mi viene spontaneo di sedermici sopra. Dio che roba … fa fatica ad entrare, ma poi mi riempie talmente che lo sento fino a dentro la gola, anche se è invece nella mia fica fradicia. Ho cominciato ad andare su è giù impazzita … che sporcacciona, ma che bello! Non capivo più niente. Mi sono chinata in avanti per accarezzare la faccia di Mario con le tette, piano piano, che senta bene i capezzoli duri. Così, inchinandomi, ho lasciato il culetto diretto verso il cielo. Mi sento toccare da dietro. È Piero che ha smesso per un momento di scopare Stefania, che guarda divertita. Mi tocca il culo, ed infila un dito nel buco. Ma come si permette quello stronzo. Sa che non mi piace che mi si tocchi il culo. Poi mi devo concentrare bene su questo arnese meraviglioso che mi stantuffa dentro e che mi fa venire ininterrottamente. Non ho finito di pensare così che sento un dolore lancinante di dietro. Piero mi ha infilato nel culo il suo cazzo, non grosso come quello di Mario, ma pur sempre ragguardevole. Non gli avevo mai permesso di infilarmelo nel culo. Fa troppo male. Ora me lo trovo dentro, sento le palle che picchiano contro le mie natiche e sento, dentro, le due cappelle, quella di Mario nella fica e quella di Piero nel culo che si strofinano una contro l’altra. Che roba! Malgrado il dolore continuo a venire, credo di morire. E poi … mi trovo davanti alla bocca la fica di Stefania, che mi accarezza i seni, mi sfiora i capezzoli. Ma come si permette, non sono mica una lesbica! I toccamenti di Stefania però sono così dolci che comincio a leccarle il clitoride, che sporge bene dalle labbra ben depilate, infilo la lingua tra le labbra della fica, sento la sua goduta colarmi in bocca. Che buon sapore, non ne avevo un’idea, mi piacerebbe sentirlo all’infinito. E così continuiamo un poco, Piero e Mario infilati dentro di me, ed io dentro a Stefania. Dopo un poco sento che i colpi dei due uomini aumentano, sento i loro cazzi farsi totalmente rigidi, la cosa mi fa impazzire ed accelero i movimenti dei miei fianchi e della mia lingua nella fica di Stefania. Poi esplodiamo tutti e quattro assieme. Sento un torrente caldo riversarsi nella fica, un torrente nel culo, la mia goduta rischia di farmi morire, mentre Stefania urla come impazzita. Mamma mia che roba. Poi Piero e Mario si sfilano con i cazzi ammosciati e sento il loro sperma colarmi sulle cosce e sulle gambe. Stefania è stesa come morta, con le gambe ben spalancate e la labbra della fica aperte e mostrare l’interno roseo, con la sua venuta che cola fuori. Io mi lascio cadere sul letto vicino a lei, grondando della mia goduta e di quella dei due uomini. Dopo qualche minuto i tre cominciano a riaversi e ridacchiano chiacchierando. Piero mi guarda con uno sguardo nuovo, mi pare quasi stupito. Io sono sfinita. Dopo una bibita ci salutiamo e sento Piero e Mario dirsi “a domani”. Ma io non sono mica una puttana, cosa dicono “a domani”. Non mi sogno neanche di rivedere quei due, anche se sento la fica tirarmi all’idea… e poi non sarebbe mica male vedere Piero e Mario inculare a turno Stefania … 6143 2 9 anni fa
- 2 settimane fa Luca e le quattro... Venerdì sera Amanda è stata proprio sexy, autoreggenti, perizoma, si è fatta leccare molto e bene da Luca. Finchè la scopa alla pecorina gli lubrifica bene il buco del lato B. Gli accordi erano che dopo l'orgasmo di entrambi si passava al sesso anale... Ma Luca non resiste, dopo 30 minuti di penetrazione Amanda arriva all'orgasmo trascinandosi Luca che gli esplode dentro e la riempie letteralmente di sperma. Il giorno dopo, sabato sera, in un club, ci sono quattro donne favolose sui 40...tutte in autoreggenti... Amanda con gesto di sfida a Luca: scommetto che non riesci a scoparle tutte e quattro; ti spompi prima !! Luca sfidato, reagisce. "Tra poco provo" ! Dopo 20 minuti di convenevoli Luca scopa la prima delle quattro. Amanda arrossisce...e poi via la seconda la terza e la quarta ! Senza mai venire, mi giro verso Amanda: "ti piace??" E' ancora duro! Dai che sarai la quinta ! trovati un maschietto per il tuo buchino davanti che io ti inculo in doppia troietta. Il maschietto lo ha trovato ovviamente subito (52enne), glielo ha solo infilato 30 secondi poi è venuto subito (sfortuna per entrambi...)... io gliel'ho puntato in culo e son venuto dopo 5 minuti. Che brividi !!!!!!! Amanda e Luca 5340 0 9 anni fa
- 2 settimane fa Sabato a tre. Ieri sera serata in tre coppie. Cena fuori e dopocena a casa di una delle tre. Risate, molte, molto prosecco, e poi carezze e poi sesso sul letto. Il prosecco dilata i canali ad Amanda. La vedo a smorzacandela sopra ad un amico. La piego un pò e gli entro dietro... L'amico chiede di invertirsi e dopo 5 minuti Amanda acconsente. Io sotto, Amanda a smorza candela e l'amico dietro. Molto perverso. Quasi vengo dentro di lei ma resisto. Finché Amanda mi ricorda "adesso sei il mio zerbino" e chiede due forestieri dentro di lei. Acconsento: pur di partecipare con la sua bocca, sorride con gli occhi. Sempre lo stesso ordine: il primo steso sotto, poi Amanda lo cavalca, uno la infila dietro. Appena ansima le ricordo l'impegno della sua splendida bocca. Mi fa' avvicinare e apre la sua bocca...siamo in tre dentro di lei. Dopo 10 minuti io esplodo ! è troppo trasgressiva la situazione. Qualche minuto e Insieme partono il secondo e Amanda. Appena concluso Amanda ordina la fine del gioco.Terribile per le coronarie di Luca ! 9589 1 9 anni fa
- 2 giorni fa attraverso la grata E' un normale venerdi sera e non so come mai mi sento pervadere il corpo da un eccitazione immotivata e comincio a pensare che è meglio trovare qualcosa da fare.Decido quindi di uscire e dirigermi in un noto locale nel veronese.Una volta arrivato nel parcheggio posso notare che ci sono molte macchine parcheggiate e rimango un attimo a pensare- Speriamo non siano tutti singoli...-dopo qualche minuto decido di entrare, mi riceve una bellissima Signora bionda, educata, con un bel vestito nero in pizzo,deposito gli oggetti personali nella cassetta e il giubboto al guardaroba, comincio a sentire un senso di agitazione dentro di me, senza sapere il perchè...-ormai sei qui Alex-mi dico, quindi rompo gli indugi e mi dirigo verso la tenda che separa l'ingresso dal club, la scosto leggermente, entro e...WOW...mi rendo conto di essere l'unico ragazzo in mezzo a una cinquantina di coppie ed in meno di qualche secondo tutti gli occhi sono su di me e gia vedo la malizia ed il desiderio di qualche coppia nei miei confronti e sento salire l'eccitazione che provavo, che fino a quel momento era rimasta latente e pulsante dentro di me, farsi strada sempre più intensamente e con vigore.-Ho bisongno di bere qualcosa- penso...e mi vado verso il bar dove c'è una coppia giovane con lei bionda,capelli mossi abbraciata da un vestito tanto stretto che si vedeva quasi tutto ed il fresco dell'locale faceva apparire i suoi turgidi capezzoli dal vestito, un gioco di sguardi e mi presento, dopo uno scambio di battute ed un paio di Martini decidiamo di andare a fare quattro salti in pista .Abbiamo cominciato a strusciaci con la signora in mezzo a noi che dirigevano le danze e man mano che il ritmo della musica avanzava la signora è diventata sempre più imbizzarrita, fino a quando non ci ha presi per mano dicendoci-Andiamo a curiosare?- e ci ha portato nel buio dei priveè dove abbiamo potuto ammirare diverse coppie compiere evoluzioni fantastiche e stimolanti. Un altro drink al tavolo e ci siamo salutati dicendomi che ci saremmo visti dopo.Passati 10 minuti in disco, mentre il locale man mano andava riempiendosi di coppie, decido di tornare nella zona buia dei priveè, dove posso sentire con enorme piacere che ci sono ancora altre coppie intente godere, vederle e sentirle gemere di piacere fa in modo che la mia eccitazione cresca a dismisura facendo crescere il desiderio ancora di più dentro di me. Provo a cercare la coppia di prima ma non li trovo, rimango un po nella zona priveè e sento che ci sono delle coppiè che mi vorrebbero conosce, qualche gioco di sguardi, uno scambio di battute ma la mia mente torna a quella coppia che non trovo più. Ad un certo punto decido di allontanarmi dalla zona dove era presente la maggior parte delle coppie e vengo richiamato all'attenzione da un gemito femminile dalla parte piu scura del priveè...inuriosito mi avvicino, e con lo scorrere dei metri sotto i miei piedi posso cominciare ad intravedere la parete in legno con sopra una grata da confessionale alla quale mi avvicino silenziosamente e comincio a scrutare all'interno...impossibile...non ci credo...sento quel profumo che mezz'ora prima mi faceva compagnia...si sono loro, lei con la faccia schiacciata contro la grata ed il marito in ginocchio sotto di lei che le sfiora con la sua lingua il suo clitoride, facendola trasudare di piacere. Rimango come paralizzato dall'emozione, non riesco a far nulla se non guardarla negli occhi attraverso la grata e sentirla gemere di piacere mentre il suo uomo la fa sentire importante.Attraverso il buio della grata riesco a capire che loro sanno che sono li e che lei sta per impazzire di piacere, proprio in quel mentre mi sentro toccare l' interno delle gambe e con un po di stupore mi accorgo che ottanta centimetri sotto la grata c'è un buco dal quale fuori esce la sua mano che mi invita ad abbassarmi. Una volta abbassato ho visto che la signora si era girata e messa supina ha cominciando una bella, lunga e appasionata pratica di fellazio al suo uomo che godeva come un matto e con tocco tenue ha stretto la mia mano e portata al suo splendido e sodo culo, dalla pelle liscia e profumatissima e ha cominciato a farsi toccare accompagnando i muovimenti della mia mano con la sua fino ad allargare le sue cosce ed invitarmi semplicemente con un gesto ad entrare con un dito nel suo caldo e umido pertugio comingiando a spingere in basso il suo corpo per sentirmi dentro di lei e prepararla alla penetrazione del suo compagno ormai quasi pronto. Dopo qualche minuto il suo uomo la afferra in maniera decisa ed alzandosi la sbatte nuovamente alla grata e comincia a spingere dentro di lei il suo menbro ormai pomposo di piacere, tra me è lei c'è solo una grata spessa solo un paio di millimetri posso vedere i suoi capelli che ne fuori escono attraverso e sentirne il profumo intenso dei suoi umori, qualche secondo dopo mi sento nuovamente toccare con più decisione e vedo che le sue mani sono ancora fuori dal buco che mi cercano e che questa volta mi vogliono perciò porto il mio pube verso il buco e le sue mani cominciano a slaciarmi i pantaloni, con superba sicurezza prende il mio menbro e comincia a massaggiarlo con enorme maestria e delicatezza, sincronizzando i colpi del marito con i suoi sia di forza che di intensità, da li a poco siamo stati trasportati tutti in un ondata di piacere vigoroso che ha è sfociato in un bagnatissimo orgasmo di lei che con i suoi gemiti e sospiri di estasi ci ha condotto contemporaneamente ad un supremo appagamento.Con garbo,gentilezza e un cenno del capo ci siamo salutati... 5778 1 10 anni fa
- 1 anno fa Esperienza 5 - Il videoamatore “Non è possibile! Ti dico che non ne voglio sapere di una simile iniziativa!”Marco risponde serafico: “Ma dai! Non è mica una condanna a morte! Magari ci trovi anche del divertimento in una cosa di questo genere. Ogni tanto è necessario fare anche qualche passo avanti.”“Non discuto che si possano fare passetti avanti… ma questo …no … mi imbarazza troppo.”“Dai cucciola è solo un gioco in fondo…. cerchiamo di viverla in scioltezza….”Era cominciata così una discussione su una classica proposta da “maschietto” … aggiungerei “perverso”.Lui doveva partire per motivi di lavoro e, come spesso accade, mi propose di seguirlo: sono sempre momenti dolci, quelli in cui siamo solo noi e non abbiamo attorno il mondo che ci circonda usualmente. In queste occasioni riscopriamo la vera essenza del nostro amore…. e.... anche un minimo di trasgressione.... ma questa la consideravo proprio una “proposta indecente”.In pratica voleva che al posto di autofilmarci, come sempre facciamo, invitassimo una persona a farlo.Non sapevo come contrastare una simile iniziativa se non dirgli di no e basta…“Tesoro… ma cosa ci potrà mai essere di male? In fondo quando siamo in un privè dove altri ci guardano … che cambia?”Odio quando mi mette con le spalle al muro… mi sento un gatto che fa vedere gli artigli ma è incapace di reagire di fronte ad un nemico soverchiante. “Si, ma quelli ci guardano e basta…. così …. è… è diverso! E’ come avercelo addosso… è una violazione della mia intimità!Mi sentivo soddisfatta, sembrava una risposta risolutiva…..“La tua intimità? Ma come puoi parlare di intimità quando ti sei trovata con quattro o cinque uomini a meno di un metro di distanza, con i loro uccelli duri che si accarezzavano mentre godevi con me come una matta?Non sapevo cosa rispondergli…. “Si, ma li era un contesto diverso….. comunque fai quel che vuoi, poi vedremo….” Accidenti mi frega sempre. ..ho pensato in quel momento. Vabbè… vedremo cosa succederà, al massimo mi nascondo….Avuto questo assenso un po’ tirato con la corda, per qualche giorno non ne abbiamo parlato più, ma (in confidenza) … ero molto preoccupata….Nei giorni successivi vedevo Marco spesso al PC, su siti che non conoscevo….. Ad un certo punto la mia curiosità femminile prevalse e gli ho chiesto: “… ma questo è un nuovo sito?”Lui con tranquillità mi rispose: “Si … vedi…. i diversi siti hanno delle connotazioni territoriali…. perché alla fine molti utenti vogliono incontrarsi, per cui un sito che opera in zona Milano è difficile che venga troppo visitato (con interesse non virtuale) da uno di Palermo. Le stesse pubblicità di club o di locali la dicono lunga sulle collocazioni territoriali.”“… e allora? Perché sei su questo sito?”“Visto che ci spostiamo al sud è meglio trovare un videoamatore locale….”“Forse è meglio non trovarlo del tutto!” ribadisco…Ma eccolo che si rituffa nella ricerca dei contatti, senza quasi ascoltarmi….“… e come mai ci perdi così tanto tempo?”“… la ricerca… deve essere fatta in modo scientifico. Guarda che non è facile trovarne uno con le ‘doti’ giuste.”La frase li, per lì non mi era apparsa niente di che… per cui non le ho dato peso più di tanto”.”… poi sai, ci sono tanti millantatori…. molta gente scrive di avere quel tipo di dote e poi non è vero… bisogna controllare le referenze… insomma …. vorrei uno che sappia il suo mestiere… “.“Guarda... che stai rischiando di fare una brutta figura!” gli dico con fare minaccioso….. e lui guardandomi perplesso risponde “… in che senso? Vorresti punirmi? In sua presenza mi punirai per l’affronto che ti faccio?”“Non ti dico niente…” e chiusi lì la discussione….Arriva il fatidico giorno della partenza senza occasioni per discutere ulteriormente della cosa. Durante il viaggio mi dice che forse ha trovato la persona giusta e che l’incontro, orientativamente è fissata per domenica. Iniziai un periodo di ansia incredibile… sentivo le pulsazioni cardiache aumentare… ma in fondo mi dico “di cosa dovrei preoccuparmi? Non può succedermi niente…” ma se al cuor non si comanda sono sicura che alla testa molto meno e quindi iniziavo a sentire un senso di blocco nella respirazione… cercavo di scacciare quelli che in psicologia vengono chiamati pensieri negativi.. Giovedì, e venerdì dedicati al lavoro e sabato allo shopping…. Sabato sera durante una bellissima cenetta romantica e dopo qualche bicchiere di vino (secondo me aveva pianificato tutto) mi accenna all’argomento. “Sai, ho sentito Achille, il videoamatore, dice che ha problemi di sera, per cui la cosa è fissata per il pomeriggio…. si pensava di andare in una pineta qui vicino. Potremmo fare qualche cosina in macchina in modo che lui simulerebbe i guardoni a cui non sei così disabituata…”“In pieno giorno...? No, non ci penso nemmeno…..Un conto è quando sei avvolta dal buio che neanche ti rendi conto che qualcuno ti guarda dal finestrino, e la luce accesa all’interno ti acceca la vista verso l’esterno… un conto è farlo in piena luce del giorno vedendotelo addosso.”Lui tranquillo: “ … se preferisci ti bendo… “ e scoppia a ridere….Sono un po’ troppo brilla per reagire … e inizia a baciarmi sul collo… sento una scossa che mi attraversa il cervello e scende lungo la schiena…. non capisco più niente…. mi dice “lo sai che questo ristorante ha una bella terrazza sul mare? Dai vieni che andiamo a vedere le luci sul golfo!” e così dicendo mi prende per mano e mi porta su questa stupenda terrazza. L’aria non è troppo fredda anche se è aprile: la brezza marina porta i profumi di zagare. Da dietro mi bacia sul collo e la sua lingua si insinua nel padiglione auricolare penetrandomi. Percepisco il suo desiderio e dopo poco sento la sua rigida presenza premere appoggiata alle mie natiche….. Mi muovo dolcemente come in una lambada sensuale rispondendo alla sua eccitazione con la mia… sento la sua mano forte tra i capelli e la dolcezza si trasforma presto in voluttà …. in qualcosa che è solo nostro…. quel misto di forte desiderio e dolcezza… che io amo e che solo lui sa darmi… preme con forza…. lo sento turgido contro di me… non so se è il vino o l’eccitazione… mi sento fusa…. mi allunga una mano sotto il vestito corto e aderente ad incontrare la carne alla fine del pizzo delle autoreggenti…. insinua le dita sotto gli slip…. sono fradicia .. le sue sapienti dita si intrufolano tra le grandi labbra e mi penetra ….. prima con un dito e poi con due. Mi appoggio al cornicione in cemento con le mani perché le gambe tremano…. sfila le dita appiccicose e me le porta sotto il naso, poi sulle labbra….. ed infine non resisto e apro la bocca vogliosa che viene penetrata da quelle dita forti…. il sapore è forte e non mi dispiace, con lui ho imparato anche questo. La mia lingua scorre ad incrociare nella bocca le sue dita ..... inizio a succhiargliele con forza e lui, che lo sente, diventa un toro assatanato. Mi alza il vestito e mi sfila gli slip che mette in tasca non prima di averli assaggiati con lingua e naso. “Se arriva qualcuno?” Gli dico con una voce ormai ridotta ad un flebile sussurro. “Lo facciamo partecipare.” Mi risponde lui prendendomi in giro…. Si è sfilato con fatica il suo grosso uccellone dai pantaloni e sento che lo usa come un mazza picchiettandolo sulle mie natiche…. lo desidero….. sento tutta la sua durezza……. ora lo voglio dentro. Sento la sua cappella con i suoi 17 cm di circonferenza appoggiarsi alle grandi labbra. Con abili movimenti lo struscia su tutta la mia area ipersensibile, dal clitoride fino al buchino posteriore con lenti movimenti. Gli attimi diventano secoli, sa che mi sta torturando e ci prende gusto…. sa che una lunga attesa mi darà un grande piacere ma adesso non ce l’ha faccio più…. lo voglio dentro… la sua mano è tra i capelli ora li stringe provocandomi quel dolore che piace alla sua devota ancella…. si ferma con la punta del glande appoggiata all’imbocco della passerotta e mi chiede ”Cosa vuoi?” Non stò capendo più niente mi sento una cagna in calore…. … quasi senza voce gli rispondo “voglio il tuo (c...)” … a quel punto mi strattona per i capelli e con un solo colpo di reni mi penetra infilandomelo fino alla radice… lancio un urlo e non mi importa se ci sia qualcuno in zona, lo faccio e basta, ormai sono in un altro mondo, in un’altra dimensione. Mi sbatte con forza fino ad arrivarmi al collo dell’utero e io rispondo ai suoi colpi con l’immenso piacere che questo mi provoca… inizio ad avere i primi orgasmi… sono intensi e profondi…… il suono gutturale della mia voce si leva in quel silenzio irreale… si ferma… lo imploro di continuare e lui per tutta risposta si bagna di saliva il pollice e lo appoggia sul mio buchino posteriore e inizia a premere… conosce troppo bene i miei punti deboli .. cerco di muovermi avanti e indietro e lui inizia a farlo entrare… ricomincia a muoversi solo quando arriva ad infilarmelo tutto fino alla base…lancio un urletto.... mi piace…. è una cosa che mi manda in estasi…. Dopo un po’ di questo giochino mi chiede “Vuoi che sostituisca il dito?” lui sa già cosa voglio ma vuole tenermi sul filo… sa che lo desidero.. sa come adoro essere presa dietro…. “Sì!” gli rispondo….. ma lui incalza “non ho capito cosa vuoi che ti faccia? … mi vuole ….umiliare…. ma se lo voglio, e cavolo se lo voglio, devo farlo: “voglio che mi inculi…. che mi spacchi in due...”.Solo in quel momento sfila l’uccello dalla (f...)sbrodolante e lo appoggia al buchino, indugiando sul da farsi… come piace a lui…. io sto morendo dalla voglia… non penso di resistere molto in questo stato….. “dai…. ti prego… fallo… sfondami” lui per tutta risposta inizia a spingere… sento l’enorme cappella che mi apre e quando l’uccello arriva in fondo vengo scossa da un orgasmo incredibile. Lancio un urlo animalesco…. è solo fantastico quello che sto vivendo….Nel sentirmi così partita e calda anche lui non riesce a trattenersi più di tanto….. e dopo poco mi fa girare e mettere in ginocchio davanti al suo uccello … apro la bocca con la voglia di sentirmi riempita in tutti i miei buchi e lui, tenendomi la testa, mi penetra profondamente per farmelo arrivare dove piace a me … in gola…. sta ansimando come un toro alla monta e finalmente sento i suoi schizzi sul palato…. è carico…. mi piace…. stasera è dolcissimo….lo trattengo un po nella bocca fino a quando non ho raccolto anche le ultime gocce… e poi lo mando giù un po’ alla volta … in modo da gustarne meglio il sapore: un misto di tutta me e della sua essenza… assolutamente fantastico….Mi ricompongo e torniamo dentro, e meno male che non è passato nessuno… le gambe mi tremano e lui teneramente mi sorregge nel mio barcollare, fino al tavolo. Mi accompagna la sedia e mi godo questi momenti di beatitudine…Arriva il cameriere “Signori posso portarvi qualcosa di dessert?” Un po’ stordita, un po’ maiala … rispondo …”Oggi l’ho già preso!” Marco mi guarda e si mette a ridere… Allo sguardo interrogativo del cameriere Marco cerca di fugare possibili dubbi interpretativi “questa ragazza ha paura di ingrassare e che non gli entrino più i vestiti” e mi metto a ridere anche io seppure con un accentuato rossore in viso….Riesce sempre a distogliermi dai pensieri negativi e devo dire che quella notte sono riuscita a dormire profondamente, complice la bottiglia di rosè.Al mattino mentre sono indaffarata in alcune faccende lui esce a prendere il giornale ma sono più che convinta che abbia contattato il nostro videoamatore.Quando torna mi dice che è andato a visionare la pineta e che lì non sarebbe stato possibile fare molto: troppa gente, ragazzini in vicinanza e così via…. Tiro un sospiro di sollievo e gli dico: ”… quindi, tutto annullato?”“.. no, semplicemente non si potrà fare lì! Potremmo proporgli di farlo qui in hotel.”“No..... dai..... già avevo remore a farlo all’aperto, ma qui mi pare ancora più …. non so come dire…perverso”“beh…. almeno non sarai preoccupata che altri ci vedano”Rimango con i miei dubbi addosso in uno stato di inquietudine che sento crescere col tempo.Arrivano le 16.30 ora dell’appuntamento e scendiamo per incontrarlo fuori dall’hotel, Marco ha preso dietro il computer, che gli servirà per simulare un rapporto di lavoro con il tizio. Il mio cuore sta battendo un po’ troppo forte: sono troppo tesa tra un po’ scoppio… e mi viene voglia di scappare… ma dove?Lui arriva puntuale e scopro che è un ragazzo di circa 35 anni, moro…. non eclatante ma carino e abbastanza simpatico. Anche lui è teso… lo percepisco…. l’unico a suo agio è Marco, come in qualunque occasione, mi fa una rabbia….Marco mi da le chiavi della stanza e mi dice di aspettarli sopra, mentre loro vanno nel salotto dell’hotel per discutere di lavoro….. chissà di cosa discuteranno nella realtà… o meglio, so quale sarà il soggetto della convesrazione…. e mi sento sempre di più un agnello sacrificale...Passano circa 10 minuti .... interminabili e sento bussare alla porta..... non apro.... vorrei lasciarli fuori ... altra bussata.... quasi quasi fingo di non sentirli e ...... alla terza insistente bussata mi decido di aprire.... Entrano, sembrano il gatto e la volpe... Marco spiega ad Achille i comandi della videocamera e lui togliendosi la giacca e inizia a riprendere...Io sono molto in crisi e la cosa non mi va giù.... mi chiudo a riccio e,nonostante tutti i tentativi del mio uomo per tranquillizzarmi, sono un pezzo di legno.... mi abbraccia, mi bacia, mi stringe.... ma sento che non ci riesco... mi stende sul letto scoprendo una parte del pizzo delle autoreggenti e io riabbasso il vestito... ma lui continua....Dopo un po’ di questi tentativi.... mi lascia lì .... sola ...... è incavolato e non fa niente per nasconderlo ... mi avvicino a lui e gli bisbiglio nell’orecchio di perdonarmi... ma che è più forte di me.... lui mi prende tra le braccia e mi dice “... non ti preoccupare cucciolotta... ti amo comunque infinitamente... “ appoggio il viso sul suo petto e mi sento più rilassata mi bacia teneramente e mi stringe.... io mi sento un po’ in colpa.... ma sono fatta così... male... non riesco a lasciarmi andare....Achille stava a distanza per non interferire con i nostri momenti di intimità... e io mi sono sentita un pochino più libera e tranquilla... Marco vedendomi un po’ più rilassata inizia a far scorrere le mani... sembra un polpo ... raggiunge tutti i miei punti erogeni.. e mi scalda mi sfila il perizoma e io mi nascondo sotto le coperte..... lui, per tutta risposta, si infila sotto con la testa e inizia a ad infilare la lingua nel boschetto.... Nonostante la tensione la cosa mi scalda e sento che l’eccitazione salire.... quella lingua mi conosce troppo bene passa dal clitoride alla penetrazione vaginale, per ritornare a succhiare il clitoride e... dopo ridiscende.... mi solleva un po’ le gambe e con la lingua mi stimola la rosetta anale.... sento la punta che si infila nel buchetto ... i brividi iniziano a partire scuotendomi.... la infila tutta dentro e con la punta sento che mi stimola all’interno... mi tornano in mente i disegni del medioevo dove il diavolo era sempre rappresentato con una lunga lingua... e capisco la sua capacità di donarmi piacere....Si sfila dalle coperte “tu qui sotto mi vuoi far morire... le possiamo levare che non riesco neanche a respirare?” e così dicendo si spoglia con tranquillità e naturalezza sotto l’attento obbiettivo di Achille...in effetti anche io ho caldo ... decido di rinunciare alla protezione delle lenzuola, ma il vestito non me lo levo.Marco mi avvicina il membro morbido alla bocca che sfioro con le labbra.... ora mi vergogno un po’.... e allora si stende al mio fianco... dopo un pochino, sentendomi un po’ in colpa, scendo io a baciarglielo.... e diventa durissimo in breve tempo... ora Achille si avvicina sentendo che non sono più ostile, perché presa dal mio gioco orale ..... Quando lo abbraccio con le mie labbra non riesco a pensare più a niente ... sono pervasa da una forte eccitazione.... nel rapporto orale mi sento appagata so di avere in pugno la situazione.... e mi dedico con cura a scorrere con la lingua tutte le nervature dell’asta... la cappella si gonfia... diventando violacea, creo il vuoto nel palato per richiamare sangue nel muscolo... e intanto con la lingua stimolo il frenulo.... lui si contorce... mi appoggia una mano sulla testa e inizia a spingermela per far affondare in profondità la sua asta.... Non mi faccio pregare... è una cosa che adoro. Sentirmelo arrivare in gola: lo collego alla profondità dei sentimenti che provo per lui e lui per me.... è grosso e faccio sempre fatica... per quanto allenata è sempre difficoltoso.... Si alza e piegandomi una gamba mi penetra iniziando con movimenti lenti e profondi... sento emozioni contraddittorie... da un lato non voglio lasciarmi andare dall’altro c’è il mio corpo in preda ad un turbinio di eccitazione... ..Achille con la videocamera ci segue in queste effusioni e intravedo che si sta eccitando..... il rigonfiamento nei pantaloni attillati parla da solo.... si accarezza esternamente e il rigonfiamento cresce...Marco vedendo la scena.... quasi con indifferenza gli dice “mettiti pure comodo se hai dei problemi di contenimento!”Per tutta risposta inizia a slacciarsi lentamente la cintura dei pantaloni e se li abbassa.... le mutande evidenziano ancora di più la sua eccitazione... si abbassa anche le mutande e lo sfila...... ha un uccello enorme.... rimango basita.... non ne avevo mai visti così, se non in qualche film porno ....Nel mio cervello tutto inizia a collegarsi... altro che dotazioni artistiche, ora ho capito tutto... ecco lo sforzo di ricerca del videoamatore con referenze... avrà una lunghezza di circa 25 cm e un diametro pari a quello di Marco.Cerco di non farci caso.... anzi .... cerco di girarmi dall’altro lato il solo pensiero di una specie di trappola per “topa” (sarebbe il caso di dire)... mi atterrisce.... mi sento indifesa ... tra due fuochi...Ora Marco mi accarezza per farmi riprendere l’eccitazione, poi cerca di penetrarmi, ma sono troppo tesa ed ogni tentativo è praticamente un fallimento ... che smonta anche lui... Vista la situazione tragicomica inizia a buttarla sul ridere.... e ci riesce anche.... si piazza vicino alla mia testa così che io mi trovi con questi due ‘arnesi’: uno a destra e l’altro a sinistra... Marco mi prende la mano e la porta sul membro di Achille... cerco di opporre un minimo di resistenza .... ma è talmente inconsistente che il tentativo naufraga nell’immediato... Sento quel bastone di carne nella mia mano.... è grosso e duro, caldo e morbido al tempo stesso. All’inizio lo tengo tra pollice e indice, come se fosse una cosa repellente. Achille cerca di aiutarmi movendomi la mano per farmi capire come gradisce che lo accarezzi... mi ritrovo adesso con entrambe le mani impegnate.... sono sconcertata....Marco scende ad aprirmi le gambe e ci infila dentro la testa e mentre mi lecca ora sento l’eccitazione che mi assale. Sentire da un lato lui che mi infila la lingua dappertutto e dall’altro Achille con il suo scettro tra le mie mani...... lo sento così grosso e duro, mi scombussola la testa.... e inizio a venire. Marco, mentre mi lecca, mi infila un dito nella passera... e dopo un poco un altro nel culetto ... conosce troppo bene le mie debolezze... io a quel punto inizio ad eccitarmi di brutto e vengo a raffica.... Achille sentendomi ansimare, inizia a scaldarsi di brutto....Marco si solleva e mi sale sopra mi apre le cosce in una posa oscena e inizia a sbattermi forte.... facendomi urlare.... è un momento magico.... tre persone che all’unisono stanno ansimando dal piacere generato.... io non posso che venire..... stringendo forte il duro uccello che ho in mano... Marco si ferma e mi fa girare prendendomi a quattro zampe..... mi trovo comunque in una situazione imbarazzante ... continuo a venire come una fontana ... indubbiamente .. anche se me lo nego.... la situazione mi eccita ... e tanto....Sarà che sono così presa dalla situazione, che il ritmo con cui accarezzo Achille aumenta così pure le stantuffate di Marco dentro di me.... mmmmmhhhhh... inizio a urlare e trascino con i miei gemiti anche i miei due partner.... Sento l’uccello di Marco che si ingrossa.... mi stringe dai fianchi e, assestandomi due forti colpi, mi viene sulla mia schiena mentre Achille schizza copiosamente sulla mia mano e sul letto....Mi accascio tra le lenzuola sfinita ma contenta, non so se prevale la gioia per non aver fatto qualcosa di più pesante o per il fatto di aver fatto godere due maschi contemporaneamente... Marco si avvicina, mi bacia teneramente e sorridendomi mi dice “... sei stata fantastica.....”. 6734 3 11 anni fa
- 7 anni fa Se a voi vien da ridere.... pensate a noi! Già, questo non sarà un racconto erotico! Bensì pillole di leggerezza!!! Eravamo alla fine del 2012, quel sabato avevamo proprio voglia di… sesso… sì sì… di trasgressione, erotismo e sensualità. Mettiamo un last… ma veniamo contattati da coppie di età piuttosto superiore alla nostra e iniziamo ad avvilirci, ma ci viene in mente di quella coppietta carina, giovane quanto noi, con cui ci eravamo già scambiati qualche idea in merito. Guardiamo il loro profilo: sono on-line. Non perdiamo un secondo e scriviamo due righe per vedere se son liberi e programmare un appuntamento… ci eravamo già scritti diverse volte e sentiti al telefono tra i due lui, non c’era quindi bisogno di troppe presentazioni! Ci scrivono che sono liberi e che sono disposti a farsi loro i km per raggiungerci. Chiediamo una telefonata tra le lei giusto per scambiare le ultime idee in merito alla serata porca cui ci stiamo preparando... Veronica compone il numero e con quella sottile eccitazione che precede ogni incontro aspetta che l’altra lei (che per privacy chiameremo Susy) risponda. Il saluto è scherzoso, il timbro squillante e allo stesso tempo dolce. Chiacchierano del più e del meno e la mano di Veronica si avvicina al mio pacco semi duro… è già calda perché si immagina la seratina che ci stiamo per concedere… e mentre ascolta quella bella voce… immagina le porcate che farò con quella donna e nel suo intimo immagina anche l’altro ragazzo instancabile su di lei mentre la porta al piacere più estremo… La sua mano diventa irrequieta nel più classico su e giù e mi sto eccitando… avvicina il telefono al mio orecchio in modo che anch’io possa ascoltare la voce di Susy… Quando ad un certo punto… la domanda che Veronica mai si sarebbe aspettata viste le numerose chattate fatte… Susy: “Veronica tu sei bsex, vero?” Vero: “Beh, lo sono all’interno del gioco… io cerco prevalentemente il contatto etero”. … pausa… Veronica ferma la mano e io la guardo… Vero: “E’ un problema?” … continua a toccarmi, ma la sento più distaccata, ha perso la porcaggine di prima. Susy: “Io sono bsex e noi facciamo giochi esclusivamente tra le lei”. Vero: “Ah, mi sembrava di aver capito che per voi non fosse un problema giocare etero con eventualmente delle sfumature bsex all’interno.” “Io sinceramente non mi scaldo giocando con una donna, ho bisogno dell’uomo per eccitarmi”. … Adesso la sua mano è proprio ferma, ancora stretta sul cazzo duro, ma ferma. Susy: “ah…” … pausa… Veronica mi guarda, sospira, aspetta un mio cenno… Vero: “Allora penso che non sia il caso di vederci questa sera, se le cose stanno così perdiamo tempo entrambi”. … pausa e sentiamo un borbottio in lontananza… probabilmente è il lui dell’altra coppia che sperava di fare qualcosa con Veronica, ma la sua lei non lo sapeva! Susy: “Beh, ma io ho sempre desiderato il gioco etero, è il mio ragazzo che non mi permette di farlo, perché a lui piace il gioco bsex tra le donne”. Vero: “Scusa penso di non aver capito…” Veronica mi guarda con aria mista tra l’interrogativo e lo sbigottito… Susy: “Dicevo che io preferisco giocare etero, ma che il mio lui preferisce il gioco tra le lei, perché lo eccita molto”. Ora Veronica si sente presa per il culo… e la sua mano si muove nervosa sotto il lenzuolo. Vero: “Ah… quindi per te non sarebbe un problema giocare da subito con il mio lui?” Susy: “Esatto”. Vero: “E quindi io potrei giocare con il tuo uomo?”. … la voglia le sta tornando… lo sento dal suo respiro… le accarezzo un capezzolo e si inturgidisce all’istante… Susy: “Certo, se per lui non ci sono problemi” … Veronica è quasi convinta… la sua mano si avvicina calda alle mie palle e le accarezza con voglia. Vero: “Tu hai visto le nostre foto? Pensi che il mio lui ti possa piacere?”. E’ la prova del nove e mi sta stringendo il cazzo fortissimo… Susy: ”Eh, veramente non ho visto il profilo, ma vi ha scelti il mio lui e io mi fido”. … Ecco, lo sapevamo… la mano si stacca, il mio cazzo svetta lì da solo e… Vero: “Forse è meglio che dai un’occhiata al nostro profilo e poi ci risentiamo, ok? Susy: “Forse hai ragione tu”. Vero: “Ok, allora un bacio, ciao”! Susy: “A dopo, ciao Veronica”! Veronica mi guarda e si mette a ridere… io non so che dire, la voglia ci è passata. Ognuno ha le sue fantasie, ma è sempre bene dirsele, soprattutto se si è in coppia, no?! Stiamo ancora aspettando la telefonata di conferma!!! Ma… nel frattempo… che scopate ragazzi!!! 6870 1 11 anni fa
- 1 anno fa Esperienza 4 - Evoluzione Ci siamo detti, cosa c'è di meglio di andare una domenica in un centro benessere quando fuori nevica? Vista la giornata milanese grigia e fredda, optare per un centro benessere pensando al bagno turco o alla sauna era un idea troppo allettante, per cui poteva essere un bell'idea. Il mio lui da buon birichino aveva pensato di prendere due piccioni con una fava e, dopo aver cercato in rete venne a farmi una proposta “indecente”. “Sai, tesoro, ho trovato su internet un centro benessere non lontano da Milano che fa anche da privè: almeno lì, se giriamo nudi, nessuno ci farà caso”. Mi pareva interessante, anche se la proposta era messa giù in modo troppo impeccabile e non riuscivo a trovare un elemento per sfuggire. Io non sono una grande amante dei privè, come già ho avuto modo di scrivere, per cui non riuscire a trovare un'argomentazione da contrapporre alla proposta mi innervosiva. Riuscii solo a dirgli: “Non sarà mica uno di quei locali pieni di singoli, spero?”. Ma lui lui senza esitazioni. “Ma no, tesoro, quelli tipicamente desiderano il privè classico, dove si scopa e via.” ma il tono con cui l'aveva detto non sembrava propriamente veritiero. Non potendo fare altro accettai la proposta incrociando le dita, anche se la mia irrequietezza mi portava ad esitare. “Come ci dobbiamo abbigliare?”, chiesi. “Direi che il vestito usato l'altro sabato andrà benissimo, poi le attrezzature per la SPA penso che ce le daranno loro“. “Ma quel vestito non è un po' troppo corto: mi si vedono le autoreggenti solo a camminare?” “Tranquilla...., lì non ci farà caso nessuno.....”. Quando mi dice “tranquilla” mi si alzano sempre le antenne, però non commentai ulteriormente e mi vestii come desiderava. Durante il tragitto le sue mani si intrufolavano tra le cosce a cercare il contatto con la carne alla fine delle calze, per poi infilarsi sotto il perizoma a rivelare quanto fossi bagnata. Quando arrivammo avevo una voglia di sesso considerevole: se solo fossimo stati a casa gli sarei saltata addosso. Fatta la tessera di iscrizione e pagato l'ingresso ci diedero gli asciugamani e la borsetta per portarceli in giro. Nel piccolo spogliatoio c'era una giovane coppia che si stava cambiando e quando iniziai a togliermi il vestito mi trovai addosso lo sguardo interessato del ragazzo e nello stesso istante colsi negli occhi della sua ragazza un piccolo lampo di gelosia. La mia vanità era stata appagata. Con l'asciugamano in vita iniziammo a curiosare per il locale. La parte SPA era posizionata a piano terra mentre ci dissero che al primo piano era situata l'area privè. Iniziammo ad infilarci nel bagno turco che trovammo abbastanza angusto: due sedute poste ad angolo retto per un totale di 4 posti. Sull'altra seduta c'era una coppia con una lei formosetta, il suo seno abbondante ispirava. Mentre eravamo seduti a gustarci i vapori entra un singolo. Vista la carenza di spazio si appoggia al muro proprio di fronte a me. La distanza, viste le dimensioni del locale, era di circa 80 cm. Il suo uccello era notevole e, guardando il mio sguardo imbarazzato, iniziò a toccarsi. Ero abbastanza elettrizzata da quell'oggetto di desiderio turgido posto a breve distanza dal mio sguardo... Il mio lui se ne accorse e cercò di mettermi una mano tra le cosce, ma le gambe che tenevo rigidamente accavallate gli impedirono di arrivarci. Un po' scombussolata, quando giunse la proposta, da parte del mio uomo, di andare a provare una delle tre vasche idromassaggio, mi sentii sollevata e penso che se ne accorsero anche gli altri presenti perchè mi alzai di scatto quasi a fuggire da quel luogo. Dentro l'acqua calda recuperai la tranquillità necessaria e potei gustarmi un po' di intimità con il mio lui. I nostri baci e le nostre effusioni richiamarono ben presto altre persone tra cui la coppia che avevamo trovato nel bagno turco e un paio di singoli. Mentre ero intenta a baciare il mio lui sentii una mano che mi sfiorava la schiena. Li per lì non ci feci troppo caso, ma quando l'episodio si ripetè mi girai verso il singolo che l'aveva fatto e gli dissi che era meglio che si toccasse lui con quelle mani. Si, lo ammetto, sono così.... non amo sentirmi le mani addosso.... sarò fatta in modo strano... ma non ci riesco... non so che dire. Dimenticato l'episodio, e sparito il singolo, abbiamo iniziato a conversare con la coppia (Marta e Giorgio), che si è dimostrata veramente simpatica e affine, anche sull'argomento specifico dell'essere toccati. Infatti anche a Marta non piacciono i toccamenti altrui. Dopo aver girandolato per sauna e docce ci siamo seduti per una gustarci una tisana. Abbiamo scambiato quattro chiacchere con la coppia giovane dello spogliatoio che stupiti per la nostra inesperienza ci dissero che loro praticavano lo scambismo già da qualche anno con una tendenza attrattiva di lei verso le donne. Era la seconda volta che venivano in questo locale e quando gli chiedemmo come era la parte privè si offrirono per farci da guida. Sopra era abbastanza caldo, la luce era soffusa e vi erano diverse stanze. Una di queste era chiusa e dalla vetrata era possibile osservare due coppie veramente affiatate che si stavano divertendo con scambi di ogni tipo. In un'altra vi erano altre due coppie e arrivammo in fondo dove trovammo Marta e Giorgio su un lettone. L'ambiente era parzialmente sbarrato e l'accesso era solo dal corridoio. Quando ci videro furono felici, anche perchè a Marta non solo non piacevano le palpatone dei maschietti ma non gradiva neanche molto gli sguardi. Ci offrimmo di occupare il lettone insieme a loro anche per evitare possibili intromissioni di gente non voluta. Giorgio, vista Marta tranquillizzata dalla nostra presenza, iniziò a leccarla in mezzo alle gambe e visto che reggere il moccolo non è la principale occupazione del mio uomo, anche lui iniziò a baciarmi percorrendo con la lingua tutto il mio corpo..... mmmmmhhhhh.... come adoro quel suo modo di fare.... quando si sofferma sul mio ombelico penetrandolo con dolci colpetti di lingua, quando scende lungo i fianchi... per arrivare al mio boschetto che esplora con voluttà. E' tremendo quando scorre con la lingua ma non mi accontenta, si avvicina alle grandi labbra, ma le sfiora distrattamente facendomi salire la voglia secondo per secondo, e quando arriva a leccarmi il clitoride dopo un attimo che sento la voglia di venire, si stacca e resta immobile lasciandomi a soffrire di desiderio. Dopo un po' non ce la faccio più e gli prendo la testa per spingerlo a penetrarmi con la lingua fino in fondo, lui per farmi impazzire ulteriormente inizia a tormentarmi il culetto: prima la sua lingua mi scorre intorno poi inizia con penetrazioni sempre più profonde fino a quando infila la lingua fino in fondo e muove la punta dentro di me. Inizio a venire come una fontana e mi accorgo che nonostante l'ambiente non familiare inizio a urlare e i miei orgasmi rumorosi si propagano in quel corridoio. In breve tempo noto che si concentrano diverse persone sull'apertura di ingresso. Sono quasi tutti singoli che si stanno accarezzando sentendo i miei gemiti. Qualche intraprendente tra questi tenta di inserirsi sul lettone ma viene prontamente respinto da Giorgio. Il mio uomo mi gira e mi mette a quattro zampe per scoparmi in una posizione più consona: in questo modo il mio viso è più vicino al corpo di Marta. Mentre mi scopa selvaggiamente mi prende una mano e l'appoggia sull'abbondante seno di Marta che non disdegna, le chiedo se questo la disturba e lei con un gemito mi risponde: “No, anzi... posso ricambiare?” Imbarazzata le accenno un timido si. Lei alla risposta porta la testa sotto il mio seno e inizia a baciarmelo mentre allunga le dita verso la mia natura bagnatissima. Sento il suo tocco delicato mentre l'uccello del mio uomo mi sta penetrando e inizio a venire. Intravedo sull'ingresso i maschietti che si masturbano guardandoci, vedo i loro cazzi tesi allo spasimo e non mi piace quello che mi passa per il cervello. Mi giro in modo da voltare le spalle all'ingresso e a quel punto anche Marta viene messa nella stessa mi posizione. Io sono un fiume in piena e continuo così per almeno altri 5 orgasmi squirtando sugli asciugamani, poi facciamo una piccola tregua. Quando il mio uomo si sfila da me il suo uccello lo presenta in primo piano a Marta che percependone per la prima volta le reali dimensioni sbotta “Che uccello! Non l'avevo visto prima.... posso provare a baciarlo?” A quella domanda mi si chiude lo stomaco, la mia gelosia prende il sopravvento, ma se le rispondessi di no capisco che farei una pessima figura e quindi a malincuore faccio un cenno con il viso perchè le parole non riesco seriamente a farle uscire. “Non so neanche se ci riesco, mi sa che è troppo grosso per la mia bocca... sai... non sono abituata a queste dimensioni.” Così dicendo inizia a leccarlo, annusando i miei umori che lo avvolgono, tutto lì odora di me: squirtare vuol dire anche monopolizzare i profumi dell'ambiente e delle persone con cui stai facendo sesso. In breve ma a fatica riesce a prenderlo ed il mio lui la prende per la testa guidandone il ritmo. Vedo che a lui non dispiace... mi guarda e me lo fa capire sposta la testa di Marta in modo che io possa vedere meglio il suo membro che entra ed esce dalla sua bocca. Mi trattengo, sento che la mia gelosia mi attanaglia e non posso reagire... dall'altro lato del cervello questa visione mi eccita e vorrei dirle che quello è il mio uomo e che, mentre lei se lo gusta solo per cinque minuti, io ce l'ho sempre a disposizione. Marta estasiata dalla degustazione vorrebbe forse qualcos'altro ma è bravo il mio uomo che leggendomi dentro propone: “Vista la sudata, che ne direste di andare a bere qualcosa insieme?” Anche loro sono abbastanza provati e tirando un respiro di sollievo e scendiamo a rilassarci. Dopo aver scambiato quattro chiacchere il mio lui mi prende per mano e mi porta in una delle vasche idromassaggio. Ho capito che cerca un po' di intimità per coccolarmi e per farmi capire che mi è vicino. “Come l'hai vissuta?” mi chiede quando siamo accoccolati, soli dentro la vasca. “Non posso dire che non mi ha colpito cervello e stomaco.” rispondo. “E' la prima volta che assisto ad una scena del genere... in altri momenti ad una donna che ti guardava con troppa voglia le avrei strappato i capelli... poco fa mi sono stupita di me stessa.... comunque non prenderci troppo gusto al fatto che te l'ho permesso...”. Abbiamo continuato a farci effusioni e smettendo solo quando è arrivato qualcosa da spizzicare al buffet. Anche Marta e Giorgio si sono avvicinati e così abbiamo potuto discutere con loro di quello che era successo. Loro, come noi, non avevano avuto esperienze scambiste, ed è forse per questo che ci trovavamo bene insieme: voglia di far qualcosa ma senza strafare. Ormai si era fatta un'ora, quella a cavallo tra pomeriggio e sera, in cui il locale si era abbastanza svuotato, probabilmente si sarebbe rianimato dopo le 22. Facciamo un saltino in sauna che viste le ridotte dimensioni ora non è affollata e quando usciamo non vediamo più neanche Marta e Giorgio, la zona SPA è praticamente deserta. Saliamo nella parte privè per cercarli: tutte le stanze sono praticamente vuote e con fatica li troviamo su un letto piccolo un po' riparato nella stanza grande. Lui è steso a pancia in su mentre lei è intenta a succhiarlo, li salutiamo senza disturbarli più di tanto. Attorno a loro vi sono tre singoli che li osservano accarezzandosi. Un di questi inizia ad accarezzare Marta sulla schiena, scendendo ben presto su quel generoso sedere. Noto con stupore che non lo rifiuta, anzi, la sento ansimare con maggior intensità. Lei guarda negli occhi Giorgio e lui la tranquillizza con una carezza sulla testa, allora riprende a succhiare. La mano del singolo si insinua a cercarle la figa e noto che quando ci arriva lei si solleva a posizionarsi meglio. La scena è eccitante, e ci stendiamo ad osservarla sul lettone grande posto di fronte al piccolo dove sono loro: io sono sul bordo e il mio lui, alle mie spalle. Marta risale per andare a baciare Giorgio e il singolo si sposta al loro fianco in piedi sul letto offrendo il suo uccello alla bocca di Marta. Senza molto pensarci apre le sue labbra e inizia a succhiarglielo. I singoli nella stanza sono diventati cinque e mentre uno se lo fa succhiare da Marta un altro inizia ad accarezzarla e a leccarla da dietro. Il mio lui mi sussurra in un orecchio: “Alla faccia della coppia inesperta con lei che non sopporta gli sguardi degli uomini.” Lei è in preda ad una eccitazione notevole ma anche io mi sento abbastanza coinvolta e inizio ad agitarmi: sento il maschio arrapato alle mie spalle e avverto il suo cazzone che si appoggia alla mia schiena. “Ti piace lo spettacolino? Meglio di un film porno, che ne pensi?” Io non so cosa rispondergli per cui l'unica cosa che mi esce dalla bocca è un voluttuoso sospiro quando inizia ad accarezzarmi. “Come sei bagnata.... sei proprio una maialina, ti piace proprio fare la guardona!”. Il tizio dietro a Marta smette di leccarla e, afferrato l'uccello, glielo infila afferrandola dai fianchi. Lei inizia ad ansimare. Vedo che le piace proprio essere posseduta in quella posizione mentre riprende a succhiare il cazzo del singolo al suo fianco. Anch'io inizio ad avere un primo orgasmo e non riesco a trattenere il mio suono gutturale, i singoli che sono attorno concentrati sulla scena porno se ne accorgono, vedo i loro cazzi duri allo spasimo mentre se li accarezzano. Il tizio che la stava pompando viene urlando e ben presto si stacca da lei. Osservo che si scambiano due parole e poi Marta e Giorgio escono dalla stanza per andarsi a lavare salutandoci. Il mio lui per non farmi raffreddare inizia a strusciarmi il suo uccello sulle grandi labbra e dopo un attimo mi penetra strappandomi un urlo di gradimento. Non capisco più niente, non riesco a concentrami.... sono eccitata, mi sento finita in un vicolo cieco senza poterne scappare. La situazione mi appare irreale, sono di fatto sola in una stanza enorme con cinque maschi. Ora si fanno avanti e li vedo vicino a me con i loro cazzi rigidi in mostra, quasi che fosse una vetrina di un negozio dove una donna può scegliere quello che la aggrada di più. Chiudo gli occhi e abbasso la testa sul materasso: non voglio vedere. Il mio uomo nota questo stato e mi dice “Stai tranquilla, ci sono qui io a proteggerti. Nessuno ti farà cose che tu non vuoi farti fare.” La frase poteva apparire sibillina ma nel profondo so cosa significa. Il più intraprendente, quello che se lo era fatto succhiare da Marta senza eiaculare, mi si avvicina. Ha il pareo e vedo il suo uccello non rigido che spunta dall'apertura centrale. Inizia a toccarmi sulla spalla e sulla schiena. Io mi irrigidisco... non riesco a sopportare le carezze di questo sconosciuto, per quanto dolci siano. Vedo il suo uccello che si irrigidisce e me lo fa sentire sul braccio. Ho un brivido e un attimo dopo ho un altro orgasmo: il mio lui cerca di modulare la mia eccitazione penetrandomi ora piano ora veloce. Ora è proprio lui che mi prende una mano e l'avvicina all'uccello dello sconosciuto. Resisto, non voglio. Ma lui ci riprova ed è come un ordine.... cedo … Sento un'altra mano che mi accarezza le gambe, non riesco neanche ad irrigidirmi... tra le mie dita sento la turgida carne e sempre senza guardare inizio dolcemente ad accarezzarlo. Non voglio essere troppo presente a me stessa.... lascio che i pensieri fluiscano fuori di me. Sento che non sono più io, o forse meglio, che qualcosa dal profondo affiori per prevalere sulla mia parte razionale. Lo sconosciuto mi prende la mano e se la porta sui testicoli: dolcemente inizio ad accarezzarli. Mi prende dolcemente la testa per ruotarla leggermente e mentre fa questo appoggia la sua cappella al mio viso. Sento il glande che pulsa sulla mia guancia... lo impugna e lo abbassa.... le mie labbra sono a contatto con quel pene pulsante durissimo. Il mio lui, che mi conosce, mi assesta una penetrazione profonda per cui non posso non urlare. Aprendo la bocca, l'uccello dell'uomo entra e lo sento emettere un suono gutturale di piacere. Ora non capisco più niente... non avevo mai provato ad essere posseduta da due uccelli.... capisco di aver oltrepassato una frontiera... Ora sono io che inizio a muovere la testa per succhiarglielo meglio. Il mio lui mi fa cambiare posizione e mi mette a quattro zampe. Lo sconosciuto sale sul letto in ginocchio per offrirmelo meglio e io riesco a succhiarlo più a fondo come piace a me. Non essendo grosso come quello del mio lui, riesco a toccargli le palle con la lingua. Anche lui non capisce più molto e mi dice che sono una fantastica succhiatrice. Mi prende la testa con due mani e sento che chiede qualcosa al mio lui ma non riesco a capire cosa. Mi piace sentire la sua cappella scorrere sulle mie labbra fino alla gola. Lo sento diventare sempre più duro e sento la sua presa sulla mia testa sempre più incalzante. In quell'attimo sento un potente schizzo che mi coglie di sorpresa, lui urla il suo godimento. Il mio lui sentendo questo accelera i suo colpi urlandomi che sono una troia e io che non ho mai smesso di avere continui orgasmi mentre avevo quell'uccello in bocca, esplodo in un orgasmo travolgente urlando a squarciagola. Il mio uomo sentendo questa esplosione viene anche lui riempiendomi la figa di sperma. Dalla mia bocca cola ora un'abbondante quantità di sborra e noto che non è dolce come quella del mio uomo. Lo sconosciuto si avvicina e mi bacia sulla testa ringraziandomi e facendomi mille complimenti. Solo ora mi guardo intorno e noto che lo spettacolo ha fatto schizzare anche gli altri singoli presenti. Il mio uomo mi abbraccia in una sorta di dolce protezione e mi dice che sono stata stupenda: lui riesce sempre a farmi sentire una dea. 7273 4 11 anni fa
- 2 settimane fa è uscita sola Stasera,sabato, sono a casa da solo. Dovevamo andare ad una cena a casa di cp furbetta amica con altre cp amiche: 4 cp in totale.Io, Luca, non mi sentivo bene. Alle 20 eravamo entrambi pronti; Amanda con tacco 16, maglioncino in vita, giubbino corto in pelle e leggins che ben risaltavano il suo culo da urlo. La mia troia ! Si era preparata per me e per gli amici. Gli dico : ma tu amore vai alla cena, non stare a casa a causa mia; divertiti con le tue amiche (tutte bisex soft come lei). Prenditi anche una borsetta con un paio di scarpe perché così non guidi ! Ok caro, sicuro ? vado alla festa ?!Amanda attenta però ai maschietti in particolare a quel Gianni che ce l'ha grosso ! (Effettivamente mi sorpassa un pochino in circonferenza è ben dotato ).Che premuroso !! Ascolta, vieni qui che ti bacio ! Un abbraccio ed un bacio in bocca ! Alla fine un sussurrio: accerezzami bene il culo stronzo ! Accarezzalo che poi lo faccio accarezzare da Gianni ! Così poi me lo provo per primo ! Così parto bene e sento subito qualcosa di forte, prima che altri me lo aprano piano piano ! Guardami amore ! Ciao ! A più tardi !Esce. Ora son qui che la penso, penso a mia mogliettina, al suo corpo. Sarà tra le mani di qualche lei o di qualche lui ? O Gianni starà banchettando con il suo culo? Vado a letto, intanto riposo. 12418 11 11 anni fa
- 4 anni fa galeotto fu il guasto Che piacevole calore alle orecchie e che brividi sul cuoio cappelluto mi stanno dando questi prosecchi mandati giù a stomaco vuoto ... mentre Rudy, il nostro esperto informatico armeggia con lo Smartphone alla ricerca di un posto dove andare a cena, faccio un bilancio della giornata: bloccati per un banale guasto alla macchina qui a Milano, niente cambio o spazzolino da denti, fortuna che ho sempre con me un paio di autoreggenti ed un perizoma in borsetta, con quel poco di spazio che occupano … Allora, hai trovato un ristorante o dobbiamo rimanercene a cenare in Hotel? Lo sguardo di Rudy si stacca dallo schermo, percorre le mie gambe dai polpacci alle cosce, esita un attimo all’altezza dell’inguine e scatta imbarazzato fino a piantarsi nei miei occhi. Deborah, come credi che ci riesca se mi stai davanti a gambe semi aperte e per giunta con questo abbigliamento? Cazzo, la gonna è salita e si intravede l’orlo delle autoreggenti .. non volevo provocarlo, non è il mio tipo, ma l’alcool, la pelle nuda quasi esposta, situazione forzata, mmhm mi sta venendo voglia di maschio, dopotutto se questo corpo di trentacinquenne fa ancora effetto su un quasi cinquantenne …. A guardarlo bene gliene si darebbero si e no quaranta. Sto iniziando ad eccitarmi, meglio distrarsi con qualcosa da leggere … e questo qui da dove sbuca? Avrà circa la mia età, sembra molto sicuro di s, guarda come attraversa tranquillo la sala, aspetta sicuramente qualcuno, continua a guardare l’orologio, chissà se è solo, potrei anche farci un pensierino e …. Accidenti, che mani! Le voglio, sulle spalle, massaggiami lentamente con movimenti circolari, senza fretta, falle scendere verso i seni, voglio sentirti pizzicare delicatamente i miei capezzoli…. Mmm, dai, guardami, sono eccitata, pronta, basta che tu mi faccia un cenno. La smetti di sbavargli davanti? Sei oscena e comunque sta arrivando la sua donna, non ti sei accorta che porta la fede? Guarda, è decisamente più giovane di te e da come gli si sta strofinando addosso non credo che andranno a cena. Ma vuoi parlare più adagio Rudy? Ti ha sentito tutto il bar dell’albergo, che figura ci faccio? Muoviti a trovare un ristorante che ce ne andiamo, tanto loro se ne stanno andando. Aspetta Deborah, fammi vedere dove vanno……. Ascolta, ti piace davvero il tipo? Passando lei ci ha regalato un sorriso malizioso e si sono diretti al ristorante dell’hotel, se ci stai mi sacrifico a distrare la tipa mentre tu ti fai lui. Sei impazzito? Sono una donna sposata e per giunta tu sei un mio collega, con che faccia torno in ufficio domani….. e smettila, ti lamenti sempre che fai poco sesso, che ti ci vorrebbe proprio una bella scopata e fallo una buona volta! Ma quelle sono chiacchere da bar, non ho il coraggio e poi non ho mai tradito mio marito .. e poi non me la sentirei, in quattro, nello stesso letto… no.. Smettila, seguimi altrimenti ti sculaccio qui davanti a tutti…. Non ho il tempo di replicare, la sua mano artiglia la mia e mi trascina verso il ristorante….per fortuna sceglie un tavolo non troppo vicino al loro, almeno posso cazziarlo seza farmi sentire. Ordino da mangiare mentre Rudy si occupa del vino, una breve tregua è scesa fra di noi ma devo mettere in chiaro un paio di cose prima di finire la cena..devo riprendere il controllo, se solo potessi asciugarmi un po’ tra le cosce …. Alzati e vai al bagno, togliti le mutandine e quando torni me le passi con un gesto che lasci capire che mi stai dando qualcosa. Cosa?!!? Sto sentendo bene? Ma chi pensa di essere per darmi certi ordini?....oh merda, allora perché le mie gambe si stanno muovendo puntando decisamente verso la toilette….ho fatto come mi ha detto, torno al tavolo con lo sguardo basso dalla vergogna e gli metto il perizoma umido nel pugno che mi protende sul tavolo, mi siedo senza il coraggio di voltare lo sguardo verso la coppia ma vedo Rudy alzarsi, dove diavoo sta andando? Non è possibile, ha bisbigliato qualcosa all’orecchio del tipo e gli ha passato il mio intimo e adesso sta tornando con un sorriso di trionfo sulla faccia, glielo vorrei far morire, so io come! Sei impazzito? E adesso come faccio a riaverle? Erano un regalo di mio marito, le rivoglio! Se accettano la mia proposta te le riprendi da te, tranquilla. Ma in che razza di situazione mi sono cacciata? Chissà cosa staranno pensando quei due, stanno parlottando fra loro e non mi sembra che siano entusiasti del regalino, guardano il cellulare come se non aspettassero altro che scappare, anzi, adesso lei sta telefonando, stanno concordando qualcosa, fra poco si alzano e spariscono dalla mia vista, per sempre e poi sistemo Rudy come dico io. Un po’mi dispiace però, adesso che posso guardarlo bene visto che è rimasto solo mi accorgo che ha uno sguardo profondo, due spalle larghe e una bocca carnosa come piace a me…. Ecco che torna lei… ma…. È una mia impressione o si è tolta le calze? Si, se le è tolte, lo vedo benissimo dal momento che a 20 cm da me sta parlando all’orecchio di Rudy e gli sta dando qualcosa ma non sembra il mio perizoma. Si allontana ed io fisso uno sguardo interrogativo negli occhi del mio collega che mi fa cenno di avvicinarmi… sai cosa mi ha passato? Il suo reggicalze, ha detto che non indossa intimo….senti Deborah, li raggiungiamo al bar beviamo qualcosa tanto per sciogliere il ghiaccio, e se c’è sintonia saliamo su in camera….patti chiari però, quello che succede stasera, che sentirai o vedrai stasera, deve rimanere qui, a Milano, al nostro rientro tutto deve essere dimenticato e lo stesso vale per me. Incredibile, ma chi ho davanti? Ostenta una tale sicurezza che mi viene da pensare non sia la prima volta che si trova in una simile situazione….. Ok, ma è imbarazzante, tutti e quattro nella stessa stanza, mi vergogno un po’… Ti ho già detto che rimane tutto qui e poi non hai nulla di che vergognarti, hai ancora un fisico eccitante, semmai sono io che dovrei vergognarmi. Cerca di comportarti come se fossimo marito e moglie, non incazzarti se allungo un po’ le mani, fa parte della messinscena e vedrai che va tutto bene, vieni dai… mi prende per un braccio e mi conduce fuori dal ristorante, sento il calore del suo corpo mentre camminiamo verso il bar scaldarmi il basso ventre, una fitta di eccitazione mi piega per un attimo le gambe e questo basta perché lui venga a sbattere contro di me facendomi percepire un rigido rigonfiamento all’altezza del suo inguine… mmmhm è già eccitato il porco, non vede l’ora di farsi la tipa. Li troviamo al bar, lei seduta su uno sgabello e lui in piedi, a farle da scudo contro sguardi indiscreti. Mi accomodo sullo sgabello di fronte al suo, Rudy si piazza al mio fianco, allunga una mano e “piacere, io sono Rudy e questa è Deborah. Piacere, Marco e lei è Lisa”, abbiamo ordinato anche per voi, vi spiace? Prendo il bicchiere che mi viene offerto, bevo senza sentire il sapore del liquido, i miei sensi sono tesissimi, ho degli spasmi al basso ventre che mi impediscono di stare ferma su questo sedile minuscolo, li guardo ridere e parlare senza sentire nulla, consapevole solo della mia eccitazione liquida che sta scendendo lungo le mie gambe, vorrei scappare ma allo stesso tempo vorrei che smettessero con le chiacchere e passassimo ai fatti. Adesso ci si mette anche Lisa, doveva proprio ficcarmi la sua gamba fra le mie, ho la pelle che brucia di voglia ma voglio un maschio lì… Sei così impaziente? Finisci il tuo bicchiere che andiamo su… Rudy mi ha letto nel pensiero, mi sta parlando nell’orecchio e il soffio del suo alito brucia la pelle del mio collo, mmmh sii, sento dei polpastrelli che stanno salendo lungo le cosce, finalmente non ne potevo più, spostati Rudy, fammi vedere la faccia di Lisa mentre suo marito sta…. Ohh, è arrivato dove voleva, mmmh, è bravo, ci sa fare con quel dito, si, spingilo dentro ahh che bello, voglio guardarlo in faccia e leggere negli occhi la sua eccitazione, ma….. LISA! Rimango senza fiato, inebetita, è di Lisa il dito che mi sta frugando con tanta perizia, non pensavo, non credevo, non ho mai….. Sorpresa? Ti dà fastidio? Giro la testa verso Marco che sembra leggere nei miei pensieri poi guardo Rudy per cercare il suo appoggio ma ottengo solo un “che male c’è? Non ti piaceva prima di sapere che era Lisa a toccarti? Che cambia adesso che lo sai?” Fai presto tu a parlare, mica sei tu quello che si fa palpeggiare da una del suo stesso sesso. “Mbhè, credi che mi farei problemi? Se a Marco non dispiace figurati a me”. Sono allibita, restiamo tutti per un attimo a bocca aperta, il primo a riprendersi è Marco, “vediamo, non garantisco che mi piaccia però se ci sai fare forse potrei esaudire un vecchio desiderio di Lisa, vero amore?” “sarebbe fantastico amo, dai andiamo di sopra che non resisto più”. Lisa salta giù dallo sgabello, mi prende per mano e mi trascina all’ascensore “andiamo da noi se non vi dispiace” dice mentre preme il pulsante e le porte si chiudono. La vedo voltarsi verso il suo uomo, ficcargli la lingua in bocca mentre strofina il suo pube contro la gamba di lui, vuole provocarmi la troietta ma non sa con chi ha a che fare, mi volto, prendo una mano di Rudy e me la porto sul sedere, allungo l’altra sul suo cavallo mentre gli passo la lingua sul collo, mmmh senti che rigonfio qui sotto, chi lo sospettava? L’ascensore si ferma e ci strappa dalle nostre effusioni, seguiamo i nostri nuovi amici lungo il corridoio, arriviamo in camera finalmente “come preferite iniziare, ci scambiamo..” interrompo la domanda di Marco spingendolo sul letto, gli sono subito addosso, mi impossesso dei suoi jeans, li abbasso assieme all’intimo e metto a nudo un membro ragguardevole, non spesso ma lungo più della media, mi piace, è liscio, bello ed ha un buon profumo, lo prendo in bocca, avida inizio a succhiare, gli passo la lingua lungo tutta l’asta, gocce di piacere gli escono dalla punta, salate ma buone, lo succhio più forte e inizio un su e giù che gli strappa mogolii sempre più forti. Una presa decisa ai capelli mi costringe a mollare il mio calippo di carne, Marco mi trascina sul letto, mi spinge con la faccia sul materasso, mi blocca un braccio dietro la schiena e con quello mi tiene giù, infila una mano fra le mie cosce ed inizia un lento massaggio, pollice – indice, dal mio buchino dietro scivola avanti fino al bottoncino per poi tornare indietro e tuffarsi dentro, mi fruga con quel dito mentre il pollice massaggia l’altro orifizio… scopami, voglio sentirlo tutto dentro, muoviti prima che divento isterica… sento il rumore della bustina del preservativo che viene strappata e dopo un attimo lo sento farsi strada nella mia femminilità, prendere possesso del mio anfratto, spingersi a fondo in modo incredibile, fermarsi a godere quel possesso e poi iniziare un movimento lento, costante, avanti, indietro, stringo i muscoli per sentire meglio quel palo di carne che scorre fra le mie pareti. Muoviti maialina, segui il ritmo, vienimi incontro. Ti piace vero porcellina, Rudy, guarda come si fa sbattere di gusto la tua Deborah… Eh no, sputtanata no, mi divincolo, approfitto della sua sorpresa e gli monto sopra a cavalcioni, lui mi guarda, all’inizio sorpreso, poi eccitato dalla mia iniziativa.. lascia fare a me, adesso ti faccio vedere come sa fottersi da sola una donna quando ne ha voglia.. e così dicendo gli prendo il pene e lo punto contro le mie grandi labbra, chino la testa per godermi lo spettacolo di quell’asta che lentamente sparisce, inghiottita dalla mia fighetta, ohh, è bello, appoggio le mani sulle sue ginocchia e inizio a scoparmi con un ritmo costante. A meno di 20 cm da noi Rudy sta cavalcando Lisa, l’ha messa a 4 zampe e la sta sbattendo vigorosamente trattenendola con una mano saldamente chiusa attorno ai suoi lunghi capelli, deve fare un buon lavoro perché la troietta scandisce i colpi con urletti sempre più acuti. Spariscono improvvisamente dalla mia vista, a dire il vero sparisce tutta la stanza e vengo sopraffatta da un violento quanto inatteso orgasmo, cado su Marco lasciandomi sfuggire il suo arnese… sento Marco spostarsi, nella visione appannata mi sembra che si diriga verso gli altri due, sbatto gli occhi per mettere a fuoco e mi trovo davanti un groviglio di membra, scorgo Rudy supino, Lisa sopra e Marco che sta tentando di prenderla da dietro.. mmmh che bel sandwich, voglio provarlo anch’io, sbrigati a godere Lisa che poi tocca a me… lei mi guarda con uno sguardo liquido, come se non capisse quello che le dico, poi apre la bocca ed emette un lungo gemito di piacere subito imitata da Marco. Si accasciano spossati dall’intenso piacere, scivolano fuori dai rispettivi orifizi, Rudy ancora insoddisfatto e decisamente in tiro, però che bel calibro, non lungo quanto quello di Marco ma decisamente più grosso… e questo? Solo soletto? Mio!... e in un batter d’occhio mi impalo sopra di lui… ahhh come mi riempie, mi sembra di venir aperta in due, però è bello, non mi sembra possibile di poterlo prendere tutto ma invece è già tutto dentro… adesso devi farmi godere altrimenti ti licenzio – gli dico con sguardo minaccioso, ma per tutta risposta ricevo un sorriso beffardo – non c’è problema, posso scoparti quanto voglio senza venire, dovrai supplicarmi di smettere – che stronzo, pensa seriamente di farcela contro di me? Stringo i muscoli vaginali, voglio aumentare la stimolazione sul suo pene, lo provoco, mi passo le mani sui seni, sembra stiano scoppiando dalla voglia, mi metto le dita in bocca e poi scendo lungo il collo, disegno cerchi attorno ai miei capezzoli, li pizzico piano mentre tengo uno sguardo lascivo piantato nei suoi occhi, una mano cattura il mio polso, lo spinge in basso suggerendo altre zone da stuzzicare, l’altra mano viene girata, palmo verso l’esterno sento sui polpastrelli la pelle fresca e liscia di una donna, riconosco la voglia umida che bagna anche me quando mi eccito, avverto 2 bocche impossessarsi dei miei capezzoli, è troppo, sento l’onda partire da lontano, montare al ritmo sempre più frenetico dei miei affondi, rallento per non venire ma uno spasmo del membro dentro di me rompe i miei argini, apro gli occhi e vedo un sorriso di trionfo sul viso di Rudy, sono vinta, mille luci esplodono nella mia testa e godo per la seconda volta, toccandomi, carezzando un’altra donna, titillata da due bocche sui capezzoli e scopata da dio da un cazzo di tutto rispetto… quando mi riprendo Lisa sta succhiando Rudy che ancora non è venuto, Marco in evidente pausa di riposo la sta leccando mentre Rudy… mio dio com’è eccitante, sta cercando di far rizzare la virilità del nostro ospite, un maschio che ne succhia un altro da così vicino, non pensavo mi eccitasse, mi avvicino per vedere meglio, dai mugolii di Rudy a dalla progressiva rigidità di Marco sembra che piaccia ad entrambi il giochino, mi avvicino ancora e allungo la lingua, la intreccio a quella di Rudy contendendogli porzioni di pelle, apro la bocca e gli rubo l’oggetto del piacere, giochiamo a baciarci con quel bastone di carne a dividerci… raggiunta la giusta durezza Rudy mi sussurra nell’orecchio ed io decido di assecondarlo. Convinco Lisa a sdraiarsi a pancia all’aria sopra un cuscino, Rudy s’infila un preservativo le la penetra, lento ma deciso, io mi porto dietro Marco, gli lecco un orecchio mentre con la mano lo masturbo lentamente, infilo anche a lui un preservativo e lo guido alle spalle di Rudy, insalivo 2 dita e inumidisco il buchetto del mio collega, guardo Marco negli occhi e lo spingo decisa verso Rudy. All’inizio sento che fa resistenza, ma mi strofino contro di lui ed i miei seni contro la sua schiena vincono la sua titubanza, lo aiuto a puntare contro il buchino che ha davanti e spingo, con tutto il peso del mio corpo, fino a quando non sento qualcosa cedere e Marco sprofonda dentro Rudy…. Il solo pensiero mi mette i brivid, li guardo, vedo i loro tentativi per prendere un ritmo sincronizzato che permetta di non far scappare gli uccelli dalle gabbie, vedo bocche aprirsi incredule dal piacere cercare labbra e lingue da succhiare, sento il fuoco riaccendersi fra le gambe e ormai dimentica dei miei tabù mi accuccio sopra la faccia di Lisa, la obbligo a tuffare la sua lingua fra le mie piccole labbra, strofino prepotente il pube contro il suo mento, mi appoggio alle spalle di Rudy e cerco la sua bocca. Viene così, urlando nella mia bocca tutto il suo orgasmo, subito seguito da Marco, che per la prima volta credo, si scarica dentro un altro maschio e mentre loro si fanno da parte per riprendersi, io mi tuffo fra le gambe di Lisa, in un magnifico 69, assaggio la mia prima donna e lecco, succhio, restituisco come meglio riesco il piacere che lei sta dando a me e godiamo, quasi contemporaneamente, innondandoci le facce dei nostri stessi umori. 9041 2 11 anni fa
- 2 settimane fa Un sogno che diventa realtà Lo scorso lunedì è stato a casa nostra un ex collaboratore di Luca che ora non abita più qui nella nostra città, è arrivato inaspettato alle 20 per parlare di lavoro con Luca.Dopo i 2 minuti spesi per i discorsi di lavoro sulla porta di casa, gli chiesi se potevo offrirgli un caffè. Accettò.Dissi ad Amanda di prepararlo, finché lo preparò intavolammo i soliti discorsi di circostanza. Amanda indossava dei leggins neri sottili ed un maglioncino corto. L'occhio di lui cadeva spesso sul culo di lei, d'altronde come non comprenderlo.Dopo il caffè i due non smettevano più di parlare del solito più o meno.Si intrattenne circa 1 ora, per un caffè.... !!Finalmente se ne andò. Il mattino dopo Amanda mi disse: carino il Sign. Marco, ma sai che stanotte mi son sognato che me la leccava?E ti ha scopata poi ?? no no... Pensa e ripensa alle parole di Amanda la sera, scherzando gli dissi : ma sai che i sogni son desideri ? Può darsi ! rispose ridendo e stringendo le spalle. Lei sa che ora lui abita a 50 km.Un paio di giorni dopo ebbi una pensata: lo invito a cena da noi e a sorpresa realizzo il sogno di Amanda ! E magari quello di lui...Giovedì lo chiamo e con una scusa gli dico di fermarsi a cena a casa nostra quando sarebbe stato in zona.Mi disse che il giorno seguente sarebbe passato vicino a casa nostra nel pomeriggio. Bene, dopo l'ultimo appuntamento vieni a cena da noi !! Lui accetto' subito.Alla sera dissi ad Amanda di preparare una cena romantica per noi due perché avevo un regalo per lei.Al mio ritorno la sera la trovai ben truccata, in miniabito e tacchi. Lei pensava alla solita seratina piccante tra noi due. Gli dissi che preferivo però attendere l'inizio della cena perché attendevo una telefonata importante. Dopo mezz'ora di attesa lui mi chiamò per dirmi che era sotto casa nostra.Mi finsi sorpreso e dissi ad Amanda che scendevo un attimo, tornai sù con Marco senza preavvisarla e dissi ad Amanda di aggiungere un posto in più a cena ! Ma non poteva andarsi a cambiare ora !! Era tremendamente sexy ! Cenammo in tre, lui parlava in continuazione ed i suoi occhi erano solo per il corpo di Amanda ! Un buon vino aiutava. Ad un certo punto senza che Amanda sentisse e facendomi l'occhiolino mi disse: certo che tua moglie è in forma !Ah certo ! Ti piace ? Madonna... Vuoi provare ad assaggiargliela ? Lui diventò paonazzo e poi mi disse: la posso guardare ? Chiediglielo, dissi ! Al ritorno di Amanda gli dissi che a noi sarebbe piaciuto divertirci tutti insieme; magari lui potrebbe assaggiartela !Così raccontammo a lui il sogno fatto qualche giorno prima da lei ! Lui arrossì ancora e poi aggiunsi: ad Amanda piace conoscere bene gli uomini !!Ed è meglio farlo prima del caffè altrimenti dopo non te ne vai più come lunedì scorso !! Dopo poco Amanda si sedette sul tavolo e notando che lui la fissava gli si strusciò addosso e disse: solo che nel sogno ero senza perizoma !! Me lo posso togliere o ti dà fastidio !?Dopo un minuto Marco stava leccando Amanda con le gambe aperte sul tavolo di casa !La leccò a lungo poi io la penetrai, andai quindi in camera a prendere i preservativi e lì Marco capì che era festa vera.La festa si concluse con tre orgasmi di lei e lui che la schizzò sull'abito. 10786 2 11 anni fa
- 4 anni fa tre.... Sara era nervosa, tutto era stato organizzato per quel pomeriggio, non era stato facile combinare i suoi impegni e quelli di suo marito Carlo, sistemare i bambini, per dedicarsi in tutta tranquillità ai loro giochi erotici preferiti. Si era preparata mentalmente a quel pomeriggio con tale impegno che ora la tensione erotica l'aveva trasformata in un fascio di nervi ipersensibili e la telefonata di Riccardo con cui avvisava di un impegno imprevisto, era stata una doccia fredda che non aveva calmato le sue aspettative.Avevano conosciuto Riccardo in una chat e si erano incontrati tempo fa per conoscersi meglio. Ad entrambi aveva fatto una buona impressione ma quel primo incontro era servito a rompere il ghiaccio e poco più, non era riuscita a lasciarsi andare completamente, per questo avevano deciso di comune accordo di incontrarsi nuovamente, con più tempo e con la consapevolezza di poter osare maggiormente. Ora invece tutto sfumava prima ancora d'iniziare, le promesse di appagamento rimanevano disattese e lei se la stava prendendo con Carlo che al pari suo si aspettava di poter sperimentare nuove sensazioni, quel giorno. Questa riflessione, unita al fatto che ormai era praticamente pronta, (si era vestita in modo speciale per l'occasione), le fece accettare i tentativi di suo marito di placare il nervosismo e decise di accondiscendere alle proposte di lui. Si ritrovò così a lasciare che lui le togliesse parte dei vestiti, lasciandola con gli stivaletti di pelle nera col tacco e con una calzamaglia a rete acquistata in un sexy shop. I lunghi capelli sciolti la sfioravano attraverso le maglie della rete aumentando il suo desiderio e l'aria sulla pelle praticamente nuda le procurava un brivido che la percorreva seguendo le linee delle maglie stesse. Si sentiva pronta a scattare, aggredire il maschio per prendersi il piacere promesso, ma lui la fece sedere su una sedia di fronte alla sua, ma girata in modo da abbracciare lo schienale. "Cosa hai intenzione di farmi?" le chiese con la voce rotta dalla tensione erotica, ma lui per tutta risposta iniziò ad accarezzarle i capelli, a massaggiarle il collo. Ora le stava baciando la spalla nel punto in cui si unisce al collo ed i brividi che le procurava la fecero distrarre a sufficenza per allentare leggermente la pressione sui suoi sensi e per impedirle di capire in anticipo le sue intenzioni. A mala pena si accorse che aveva diviso i suoi capelli e li stava unendo in una treccia, impegnata com'era ad assaporare il languore che lentamente si stava sostituendo alla smania erotica di cui era preda fin dal mattino e che stava facedo inturgidire i suoi capezzoli. Sentiva il suo sesso scivolare sulla sedia bagnata dal suo montante piacere quando lui le chiese di mettere le mani dietro la schiena eseguì in preda alla voluttà crescente. Uno alla volta i suoi polsi vennero inglobati nella traccia dei suoi capelli, immobilizzandola in una carezza di seta. Poi lo sentì alzarsi dietro di lei e dopo pochi istanti sugli occhi le mise una benda, "lasciati andare, non resistere" le sussurò nell'orecchio. Ormai sentiva un pizzicore ai capezzoli, come se una corrente elettrica si sprigionasse da essi, per poi proseguire, giù fino al piccolo bottoncino nascosto fra le labbra umide, che già sembrava volesse esplodere. Sentì la bocca di lui percorrere la sua spalla, la sentì andare e venire dall'orecchio al collo all'inizio del braccio seguendo la scia di saliva lasciata dalla lingua, sentì il suo alito caldo quando la bocca di tanto in tanto prendeva possesso della sua pelle. Si stava divertendo a farla attendere, consapevole che lei ormai non poteva fare nulla se non attendere il momento in cui avrebbe liberato il suo piacere. Un brivido lungo la schiena la colse quando lui le disse "fidati" poco prima di metterle qualcosa nelle orecchie ........ tutto diventò silenzio, tranne il suo stesso respiro non poteva udire altro. Rimase in quello stato per un periodo che le parve interminabile, assillata da mille timori ma anche eccitata da quella situazione insolita di totale impotenza, privata dei due sensi primari, ma che la metteva nella condizione di potersi concentrare sulle sue sensazioni. Tutta la mente era assorbita da quello che la pelle le stava trasmettendo ed il fatto di non vedere nè sentire nulla intorno a lei le faceva sembrare le carezze di lui mille volte più sensuali, mille volte più eccitanti. Le mani di lui scesero dal collo, evitarono i seni che le sembrava stessero per scoppiare ed urlavano nella sua mente la voglia di essere stretti, giocarono con il suo ombelico procurandole una fitta di nervosismo per il solletico che le stava facendo, scesero lungo il monte di venere ma quando sembrava che sarebbero andate a placare la sua sete di piacere stimolando i punti che dopo anni di matrimonio ormai conosceva bene, si separarono e proseguirono lungo le cosce. Il respiro le si stava facendo affannoso, il battito accelerato del suo cuore le martellava assordante nella testa, ma una nuova scarica di adrenalina la colse quando sentì il freddo di una lama all'altezza della caviglia ... Cercò di concentrarsi ma prima che riuscisse a capire le sue intenzioni lui si fermò. Forse aveva avvertito un movimento allarmato del suo corpo, forse aveva colto il cambio di ritmo del suo respiro, così la prese dolcemente dalle braccia, la fece alzare e voltare e la abbracciò incollando le labbra alle sue. Lei si tranquillizzò, rispose al bacio tentando di forzare la lingua di lui per riuscire ad esplorargli l'interno della bocca, come per affermare il suo ruolo attivo nonostante la condizione di semi immobilità. Le mani di lui che premevano sulle spalle le fecero comprendere di sedersi e lei si ritrovò sulla sedia umida del suo stesso piacere. Provò a dirgli che lo voleva, ma la sua voce rimbombava diversa nella sua testa e non poteva sentire la risposta di lui. Sentì nuovamente qualcosa di freddo sulla gamba, stavolta poco sopra il polpaccio, ma prima di rendersene conto lui le aveva tagliato la tuta ed ora la stava tirando verso il basso. "Cosa crede di fare, se non mi toglie gli stivali ...." il pensiero le morì in testa nell'attimo stesso in cui lui le prese la caviglia e sollevandola gliela bloccò alla gamba della sedia proprio con la tuta che aveva diviso in due per la lunghezza. Fece lo stesso anche con l'altra gamba e lei si ritrovò seduta a gambe aperte e sollevate da terra ...... l'unica cosa che poteva fare era abbandonarsi allo schienale in attesa della prossima mossa di lui. Passò del tempo prima di sentire le sue mani che finalmente cingevano i suoi seni stropicciando un pò i capezzoli. Lo sentì avvicinarsi, cercare la sua bocca, scendere lungo il collo a succhiare i capezzoli, sostituendo le mani che erano impegnate a dividere il suo sesso, a penetrarlo con le dita mentre carezzava il clitoride ormai gonfio di piacere represso. Era ormai sull'onda di un orgasmo che ancora non esplodeva ma si ingrossava man mano che le dita di lui la frugavano mentre la bocca le succhiava un capezzolo e le mani le stringevano i seni alla base mentre le altre le stavano liberando le caviglie ............ ma quante mani erano? Non ebbe il tempo di rispondersi, era stata sollevata in piedi e le stavano facendo mettere un piede sulla sedia. In quella posizione era completamente aperta in precario equilibrio, in balia delle braccia che la sostenevano ma al tempo stesso la costringevano in quella posizione, incapace di opporsi ai membri che si stavano aprendo la strada in lei, ma finalmente appagata dal sentirsi piena nei suoi pertugi. Sentiva i due sessi che la stantuffavano con ritmi diversi, sentiva le mani dei due uomini che le stringevano i seni, le strizzavano ogni tanto i capezzoli accendendo una luce di dolore nel suo cervello che andava ad aumentare la sua eccitazione proprio quando sembrava che l'orgasmo fosse imminente, sentiva le loro mani che si insinuavano fra i corpi per stringere le chiappe da una parte e per stimolare ulteriormente, se non fosse già abbastanza, il clitoride ormai quasi anestetizzato dalla mole di stimoli dall'altra, sentiva le loro bocche, le loro lingue sulla pelle, avvertiva distintamente le sensazioni che le procuravano l'uno e l'altro nei due canali che alimentavano a dismisura l'onda del suo piacere, sentì il suo grido di piacere esplodergli nella mente, quando una lingua le si infilò in bocca e lei riconobbe i baffi di suo marito sulla pelle del viso, sentì i due maschi quasi contemporaneamente cambiare ritmo, farsi convulsi, perdere lo slancio come i corridori un attimo prima di tagliare il traguardo, sentì che le pulsazioni del suo corpo avevano avvolto e stimolato il loro orgasmo succhiando stimoli che avevano a loro volta causato il suo. Sentì le endorfine liberate dal piacere provato scaldargli il corpo e rinnovare il lanuore fra le cosce. Le fu tolto quello che le impediva di udire, fu sciolta la treccia e rimossa la benda e lei potè vedere i volti soddisfatti di suo marito Carlo e di Riccardo che la guardavano, divertiti dalla sua espressione sorpresa e lei capì che si erano accordati a sua insaputa per rubarle le redini del gioco. Li guardò, guardò i loro sessi ormai molli, guardò le loro espressioni trionfanti per averla giocata e sentì dentro di sè un moto di ribellione, per l'inganno subito ma anche per la situazione di momentanea indisponibilità dei maschi e con sguardo sensuale ma furioso minacciò "eh no, se credete che finisca qui, che mi basti, avete capito male, ora vi faccio vedere cosa intendo quando dico che voglio godermi un pomeriggio di sesso! 9011 0 11 anni fa
- 4 anni fa un sogno ERA UNA FESTA.. una delle tante. .ci partecipavo,perchè organizzata con persone di mia fiducia.. .non sò perchè.. .ma volevo che ci fosse anche LUI sapevo che non ama queste feste,e quindi rimango stupita quando mi dice si.. .inizia la festa.. .e iniziano a arrivare le coppie e i vari invitati.. .si beve qualcosa .si chiacchera .si inizia a giocare.. .con gli sguardi toccandosi fino a che arriva LUI deciso entra e si dirige senza esitazioni verso di me mi prende e con una foga che mi travolge ,mi scopa con una bramosia che mi lascia senza fiato che non mi da modo di reagire sembro una bambola tra le sue mani traspare una certa urgenza urgenza di avermi la cosa mi piace mi eccita abbiamo un amplesso fantastico che ci lascia stravolti sfiniti poi inizia a coccolarmi e rivolgendosi agli altri dice:SCUSATE ma avevo necessità di salutarla BENE detto questo mi prende per mano e si avvia all'uscita lasciando tutti basiti e mi SVEGLIO tutta sudata e con l'eccitazione a mille...bagnata e con un languore bellissimoooooooooooooooooooooooooo ancora "la sento pulsare per l'orgasmo appena avuto...e tutto questo per aver chiuso gli occhi...mentre rileggevo una nostra chattata....dove l'ultima frase letta era:: se senti uno che da dietro si avvicina mette una mano tra le tue gambe ed una sul tuo seno mentre ti bacia il collo e preme sul tuo culetto sono io ecco era lui il mio sogno bellissimo.... 5105 0 11 anni fa
- 2 anni fa Martini Bianco Era veramente passato un secolo da quando avevo visto l’ultima volta Enzo; dopo tanti anni di affiatamento ci si era persi di vista , ed è bastato un incontro casuale per rimetterci in sintonia. Gli anni della scuola riscoperti nel tempo di bere un caffè, quanto basta per programmare una splendida serata da passare con le nostre compagne. L’idea di confrontarci con le nostre età aumentate di dieci anni, le nostre donne che , reciprocamente conoscevamo appena , ma che di sicuro , per essere al nostro fianco, un filino di pazzia ce l’avevano anche loro. Nel preparare la serata mi divertivo a raccontare a Sonia le varie occasioni in cui l’affiatamento con il mio amico Enzo aveva dato frutti prodigiosi; era sufficiente un’ occhiata per far partire uno scherzo o creare una copertura adatta ad uscire da ogni situazione nel modo migliore e più divertente. Con questi presupposti ci stavamo preparando per uscire a cena; avevo chiesto a Sonia di vestire il più leggero possibile ed che anche la calda serata sembrava dare questo consiglio; veramente con Sonia ero andato più sullo specifico tentando di nascondergli tutti gli slip ed i perizomi che avevo trovato in giro per la casa, e chiedendole di indossare per la serata un vestitino molto leggero tra i miei preferiti. Come solitamente succede, mi ascoltò solo in parte, ma il risultato fu comunque molto soddisfacente: vestitino blu leggero, con perizoma ma senza reggiseno (potevo ritenermi soddisfatto). E chissà da Enzo e Laura che cosa stava succedendo: mi immaginavo la ricerca della perfezione di Enzo alle prese con la libera fantasia di Laura, tacchi vertiginosi e aderenze mozzafiato. Il programma della serata era: ritrovo da noi, cena in uno splendido e tranquillo ristorantino e rientro a casa loro per l’ultimo drink. La cena era stata davvero deliziosa: piatti semplici, ma gustosi, innaffiati da un vinarello rosso che aveva riscaldato i corpi, e non solo ……. anche i discorsi si erano infiammati, scivolando in descrizioni sempre più dettagliate sulle cose emozionanti che si potrebbero fare se non ci bloccassero tutti i tabù e le inibizioni dettate dalla educazione ricevuta. Sarà stato il vino, sarà stata la serata particolare, o le risate e la spensieratezza di tali discorsi, ma la consapevolezza di avere trovato qualcuno che la pensava nella stessa maniera aveva fatto venire a tutti e quattro la voglia di continuare su questa strada, creando una insperata complicità. Enzo era un eccellente fotografo: già in passato avevamo avuto occasione di apprezzare le sue opere; egli ci aveva ritratto più volte,sia nei momenti “seri” che in altri più spensierati. Fu da questo che ebbi lo spunto per il continuo della serata: una volta finita la cena e rientrati a casa loro, proposi che una simile occasione, con le nostre compagne rilassate e abbigliate in modo così provocante, andava immortalata con un servizio fotografico. L’idea fu accolta con entusiasmo, e ringraziai per questo in cuor mio quel vino rosso che tanto aveva contribuito a sciogliere le riserve che in un altro momento sarebbero sicuramente emerse. Detto, fatto: Enzo predispose l’attrezzatura e mise un cd di musica rilassante, mentre Laura prendeva quattro bicchieri ed una bottiglia di Martini Bianco dal frigo. Il leggero imbarazzo che ci coinvolgeva si sciolse nelle risate delle ragazze, che cercavano una posa accattivante, copiando le varie dive sexy viste nei calendari. Noi le osservavamo, e suggerivamo le varie posizioni, costringendole a scoprire ora una spalla, ora una coscia, ora la schiena. L’atmosfera era sempre più incandescente, e l’eccitazione era palpabile. Sentivo i miei battiti accelerare, e credo che avrei potuto sentire anche quelli degli altri, se solo non avessimo avuto questa musica sensuale in sottofondo. Non ce la facevo più a trattenermi, e trovai finalmente il coraggio di chiederlo: sarei riuscito, in questa magica serata, a vedere dal vivo due donne che si amavano? Un attimo di silenzio, e poi Laura affermò che a lei andava bene, poiché era una esperienza che voleva fare da tanto tempo….Sonia mi guardò, e riconobbi nei suoi occhi quel guizzo che la anima quando fondiamo i nostri corpi e raggiungiamo l’apice dell’estasi, e compresi che anche lei era pronta. Laura prese il Martini, e lo versò sull’attaccatura del collo di Sonia; il liquido fresco scendendo nella scollatura le fece comparire sulla pelle dei brividi leggeri, e i capezzoli sotto la stoffa leggera dell’abito si inturgidirono visibilmente. Questo fu un segnale di via libera per Laura, che iniziò a leccare con voluttà il vermouth dall’alto verso il basso, fino all’attaccatura dei seni, aprendo febbrilmente con le dita i pochi bottoni che ancora mancavano per sfilare l’abito dal corpo di Sonia, che continuava a fremere, ora non più per il liquore freddo su di sé, ma per l’eccitazione che continuava a salire, e l’emozione per una esperienza finora mai vissuta. Laura insistette con la sua lingua sui seni di Sonia, provando un piacere nuovo, intenso, dolcissimo. Era bello come donna assaporare quello che prova un uomo con la sua donna, sapendo anche come ci si sente ad essere amata in tale maniera: era come amarsi allo specchio, e tutto questo amplificava le sensazioni piacevoli. Sonia di dimenava, emettendo sensualissimi mugolii, invitando in tal modo Laura a scendere e ad esplorarla oltre. Essa non si fece pregare, e continuò a leccare Sonia lentamente, con dolcezza, prima i fianchi, poi l’ombelico, fino al pube. Enzo ed io eravamo ammutoliti, in preda allo stupore ed al piacere di vedere dal vivo quello che nella nostra mente avevamo solo sperato, e non osavamo muovere alcun muscolo, per non disturbare la scena. Laura continuava nella sua esplorazione, solcando la piega dell’inguine, ed il contorno della peluria, non osando spingersi oltre, fino a che Sonia aprì le gambe, porgendo a Laura le sue parti più nascoste. Le grandi labbra erano gonfie, umide, morbide. Laura vi si avventurò con delicatezza, ma con un ardore via via crescente. Sentiva un grande calore dentro di sé, e dal leggero formicolio al basso ventre che provava si rese conto di essere altrettanto umida, gonfia, pronta. Tutto il suo corpo era eccitato, il respiro sempre più veloce ed affannoso. Affondò le dita nelle natiche sode e generose di Sonia, che iniziò gemere. Nel frattempo Enzo aveva estratto da un cassetto un giocattolo, un fallo finto, che gli avevo goliardicamente donato qualche tempo prima, e lo pose accanto alle ragazze. Ben fatto! Pensai, e lo pensò anche Laura, che lo afferrò e lo usò per accarezzare prima le grandi labbra di Sonia, poi le sue, poi di nuovo Sonia, poi ancora le sue, dimenandosi per il piacere, e per la voglia di sentirlo dentro ma anche di spingerlo dentro. E così fece: lo infilò piano dentro Sonia, portandolo avanti e indietro per qualche istante, e poi lo ritrasse, e lo infilò dentro di lei, continuando a leccare Sonia, che continuava a gemere, sempre di più, di più, fino ad esplodere finalmente in un urlo liberatore. Laura non cessava di contorcersi, emettendo suoni ravvicinati, sempre più forti, aveva estratto il fallo e con lo stesso si accarezzava tra le gambe, il corpo teso allo spasimo, fino a quando con un impeto da felino emise un ruggito ed un urlo. Noi restammo a guardare, increduli, felici. Non entrammo nel gioco, poiché quella era il loro momento, a noi bastava così. Il ricordo di quella serata resta vivo, indelebile tra i miei pensieri migliori. 5276 1 11 anni fa
- 6 anni fa David e Barbara David e Barbara - 29 Settembre 2012 Premessa: Abbiamo deciso di riprendere a scrivere, o meglio descrivere i nostri incontri. Servirà a conoscerci meglio e riaffermare la voglia di esibizionismo di Melissa. Si, ormai ci siamo trasferiti in Inghilterra e possiamo usare i nostri nomi veri, senza più paura di essere riconosciuti e soprattutto importunati, come lo siamo stati tempo addietro quando ancora eravamo in Italia. Da quando risiediamo qui ci siamo disinibiti; lo scambismo è praticato in modo molto naturale, e anche se non si può dire che per noi è una abitudine, dobbiamo riconoscere che, volendo incontrare qualche coppia amica, le occasioni non mancano e raramente si trovano false coppie. Anche i pochi singoli che abbiamo incontrato, a volte in modo quasi casuale frequentando locali per swingers, si sono sempre comportati da veri gentleman. Siamo anche iscritti ad un club privato, per la verità un po' lontanuccio da dove abitiamo, ma la maggior parte dei nostri incontri, si svolgono, dopo i dovuti accordi, in caratteristici inn delle nostre contee a conclusione di allegre cene serali. Il sesso è solo la naturale conclusione, raramente non se ne fa nulla, ma può capitare. Scusate il lungo preambolo. Lascio la parola a Melissa per il resoconto dell'incontro della serata di ieri, 29 settembre 2012. Racconto di Melissa. Mi eccita molto tornare a scrivere. In genere i ricordi dei nostri incontri rimangono indelebilmente nella mia testa e li ripercorro con la mente bagnadomi ed eccitandomi al solo ricordarli; ma sapere di affidarli alla lettura di altre persone mi fa veramente entusiasmare. David e Barbara li avevamo già incontrati in un party a casa di amici; avevamo constatato che c'era feeling fra noi, ma non c'era stata occasione per altro se non scambiarci i riferimenti. C'eravamo poi sentiti un paio di volte al telefono, fino a concordare l'incontro in un albergo di Gloucester. Coppia raffinata, un po' più giovane di noi; David 48enne, fisico massiccio, muscoloso e con un bel viso forte, Barbara 50enne rossa naturale con un sexy appeal magnetico, dal viso alle gambe ben tornite, snella con pochissimo seno compensato da due fianchi notevoli che avevano da subito attratto Sandro. Ci siamo incontrati nel pomeriggio e la loro compagnia è stata molto piacevole, spiritosi e allegri, dotati di fascino anche nella conversazione. Come d'abitudine da queste parti si è cenato molto presto ed alle 20 eravamo già di ritorno in albergo, a nostro agio e anche un bel po' eccitati tutti e quattro. Mentre Sandro e David si fermavano al bar dell'albergo per un drink, Barbara mi invito' a salire in camera loro. Era vestita casual e voleva prepararsi per l'incontro, mentre io ero già uscita con un vestitino sexy e l'intimo che indossavo era quello che volevo esibire per loro. Non fece in tempo a chiudere la porta della camera che mi strinse a sé, prendendomi il viso con le mani e baciandomi in modo più che appassionato; la lingua ficcata in gola, la bocca umida e vogliosa bagnava le mie labbra. Le sue mani accarezzarono la mia schiena per finire presto sul mio seno, smanacciandolo, cercando i capezzoli con le dita per stringerli e farmi gemere nella sua bocca. Ci sapeva fare... ero eccitatissima, bagnata e con la voglia di farmi toccare, di godere subito. “Vieni con me” mi disse, prendendomi la mano ed accompagnandomi in bagno. Si spogliò completamente di fretta, in pochi secondi, poi: “Ti dispiace se faccio pipi davanti a te?” mi chiese prima di sedersi sul water. Annuii il mio consenso, non mi formalizzo certo per quelle cose, anzi, in un contesto di eccitazione, anche i giochini in bagno stimolano le mie voglie. Mentre la faceva mi volle davanti a lei e mi spogliò del vestitino, ammirando il mio intimo nero, e, sempre da seduta mi tolse gli slip e iniziò a masturbarmi, trovandomi subito bagnata. Del resto non posso trattenere gli abbondanti umori che la mia vagina dispensa ogni volta che mi eccito; mi bagno subito ed abbondantemente; a volte con i pantaloni, mi sento in imbarazzo perchè ho paura di macchiarli e tengo sempre un assorbente per contenere le secrezioni. La sua mano mi stava avvicinando all'orgasmo e dovetti toglierla perchè volevo godermi tutta la serata, soprattutto aspettavo di lasciarmi andare completamente con il corpo e con la testa alla presenza dei nostri uomini. “Stop, stop please, please...” mormorai con la voce strozzata dall'eccitazione. Venne con me in camera a prendere il suo abbigliamento e tornò in bagno per una rinfrescata e per prepararsi. Io attesi sul letto, ma neanche due minuti dopo entrarono David e Sandro. Io ero ancora senza slip, erano rimasti in bagno, e David lanciò subito un complimento alle mie gambe aperte, al mio sesso esposto alla sua vista depilato e luccicante di umori: “What a wonderful pussy...”. Sandro lo invitò subito ad ammirarla da vicino: “Tonight it is for you too, ...taste it”. David si lanciò fra le mie gambe e mi leccò come una furia. “Sweety, sweety...” ripeteva in continuazione. Barbara uscì dal bagno in un completino blu scuro: guepiere e calze dello stesso colore. Il tanga appariva piccolissimo fra i suoi fianchi; Sandro la abbracciò baciandola, la mano di Barbara si intrufolò nei suoi pantaloni alla ricerca del suo cazzo. Ed io feci altrettanto con David..... In men che non si dica, io e Barbara eravamo sdraiate sul letto supine ognuna scopata dall'uomo dell'altra, vicine, i nostri respiri e sospiri che rimbombavano nell'orecchio dell'altra e aumentavano il nostro piacere... e quello dei nostri uomini. Il cazzo di David era notevole, soprattutto largo, non dovevo concentrarmi sui muscoli del mio sesso per sentirlo fra le pareti della mia figa... e già pensavo a quando mi avrebbe chiesto di metterlo dietro.... Barbara era una furia, orgasmava in modo rumoroso, e stringeva Sandro a se con le mani sul suo culo. So che a lui piace molto sentirla così. Fra una scopata e l'altra, ci alternavamo prendendo in bocca i nostri uomini, a volte dedicandoci a succhiarli entrambi; scambiammo attimi di passione saffica leccandoci e toccando con le mani e le unghie i nostri punti più sensibili ed io lavorai con i piedi il cazzo di David. Ma Barbara sapeva che il pezzo forte per Sandro sarebbe stato il suo sedere ampio, il suo culo così invitante per qualsiasi uomo la guardasse. “Take my ass.... hard!” gli disse con un tono di voce irresistibilmente sexy. Si era messa a quattro zampe sul letto e aveva tutto l'onore della scena principale della serata. David gli leccò ed insalivò il culo e poi lo aprì con le mani, un esplicito invito a Sandro per la penetrazione. Il cazzo di Sandro entrò senza difficoltà e Barbara emise un sospiro, penso fosse abituata a ben altro. La scopò per un paio di minuti, sapevo che non sarebbe resistito a lungo; quando è eccitato si lascia giustamente andare al suo piacere; e non lo aiutò Barbara che continuava ad incitarlo: “Fill my ass, fill me... fill my belly....” Sandro orgasmò violentemente ed i due si accasciarono sul letto esausti. Fu allora il mio turno ad accovacciarmi sul viso di David; mi leccò dapprima la figa poi passò al mio buchino posteriore e lo bagnò con la saliva, penetrandomi anche con la lingua. Io nel mentre lo masturbavo con le mani e sentivo il suo cazzo ingrossarsi e diventare sempre più turgido. Sandro e Barbara erano ancora sdraiati in mezzo al talamo ed allora mi posizionai sulla sponda laterale del letto, un cuscino sotto la pancia, culo ben esposto ed attesi l'attimo della penetrazione. Sentii il cazzo di David appoggiarsi al mio buchino ed indugiò li fuori; sentii che mi leccava il collo e correva con la lingua lungo la mia spina dorsale. Poi all'improvviso, mentre mi stavo rilassando, una spinta inaspettata ed il suo cazzo penetrò completamente il mio culo. “Ahhhhhhhhhhiiiiiii...” non riuscii a reprimere un urlo di dolore. Ma ormai era dentro di me. Raramente ero stata inculata così violentemente, ma sono anche abituata a sopportare anche un lieve dolore per il piacere mio e del mio partner. Al mio urlo David si fermò dentro di me, poi cominciò a scoparmi lentamente, quasi da fermo, facendolo roteare più che facendolo andare avanti ed indietro. Mi ripresi e lo invitai a scoparmi lentamente: “Fuck me slowly... you are so big....”. Mi scopò forse per una decina di minuti, mi ero abituata e i miei umori anali facilitavano la penetrazione. Ma sentivo anche avvicinarsi i primi dolorini alla pancia che a volte accompagnano i miei rapporti anali. “Please cum in my ass... I cannot take it longer...” David ebbe pietà di me e scaricò il suo sperma cremoso ed abbondante nel mio intestino. Mi sentii sollevata e come al solito, in questo casi, molto troia. Scambiai uno sguardo di complice appagamento con Sandro. Ero felice per me e per lui. Mi alzai per andare in bagno, e mi accorsi che avevo lasciato una macchia di godimento sul cuscino sotto la pancia. Ero venuta e quasi non me ne ero resa conto, forse troppo concentrata nel sopportare l'inculata di David. La notte Sandro si fermò a dormire con Barbara ed io dormii con David nella nostra camera. Fu tenero con me e mi lasciò dormire. Il mattino seguente facemmo colazione e ci salutammo con la promessa di rivederci presto. P.S.: le foto 'Intimo malizioso e calze nere...' e 'Footjob' sono una testimonianza di questo incontro. Baci, Melissa 22487 4 12 anni fa
- 7 anni fa Week end scambista e bsx. Premessa d’obbligo. Ad essere sincera avevo voglia di sperimentare qualcosa di diverso…di vivere la sessualità e la complicità della nostra coppia in modo più completo. A me non sono mai piaciuti gli uomini che considerano la donna solo come un oggetto… penso sia avvilente per una donna sentirsi tale. Alle volte, mentre ero a letto con Andrea, riflettevo sulla sua estrema passionalità e sulle sue fantasie, più o meno forti a seconda della situazione…che invece con altri uomini non riuscivo a provare…e pensavo tra me e me…forse la ricerca in questo gioco dovrebbe spostarsi su qualcos’altro… E così mi chiesi... magari un ragazzo, con fantasie simili ad Andrea, potrebbe essere più dolce e passionale quindi farmi godere sia con il corpo e la mente, in modo completo? Un ragazzo bsx, o con fantasie bsx, potrebbe essere diverso dai soliti “stantuffatori”? Andrea non aveva fin’ora mai avuto esperienze bsx, però fantasticando a letto, ogni tanto mi diceva che a volte ci pensava... anche se mai e poi mai avrebbe provato interesse per un uomo! Etero insomma fuori dubbio, a parte qualche fantasia fugace che a volte ci passava per la testa. Un giorno gli chiesi: “E se provassimo a incontrare una coppia entrambi bsx? Sarebbe un modo per....” Non feci in tempo a finire la frase che mi rispose... “Certo Amore! Te lo volevo proporre io... anche se non so esattamente cosa voglio e se ci sto... Se a loro sta bene giocare anche solo etero, nel caso non dovesse venire altro, perché no”? Era inverno quando conoscemmo Jessica e Alex, ci scrivemmo qualche messaggio in merito alle reciproche fantasie e desideri... e scoprimmo di aver voglia di vivere con loro qualcosa di diverso rispetto al classico “scambismo”; un gioco di coppie, a quattro, nessuno escluso. Jessica fu un’abile diplomatica e intermediaria fra Alex e Andrea... lui infatti era molto imbarazzato nel parlare di certe cose... Jessica però conosceva bene l’argomento e lo mise a suo agio, facendogli capire che non doveva preoccuparsi se non si giocava bsx perché a lei piaceva l’uomo e che il gioco etero, non penetrativo, sarebbe ugualmente piaciuto e molto, pure a loro. Cosi ci invitarono a passare un intero w.e. da loro, in una bella località balneare. Jessica: una donna frizzante, bella, con una carica erotica non indifferente...decisamente bsex. Alex: un bel ragazzo, con spiccata malizia e passionalità non comune...anche lui dichiaratamente bsex. Dopo aver passato il pomeriggio in giro per la loro città a raccontarci di noi, delle esperienze e dei giochi già vissuti decidemmo di fare uno spuntino per poi tornare a casa loro... Ci rinfrescammo e ci sistemammo sul divano ed iniziò un film che, viste alcune scene violente, permise a noi donne di rifugiarci dai maschietti!!! ...sebbene i due maschietti fossero più rapiti dal film che dalle fanciulle... erano diventati amici e vi era un ottimo feeling fra loro. Una cosa tira l'altra però e alla fine iniziarono a sbottonarci... Indossavamo entrambe lingerie ricercata e molto chic...balconcino, culottes, autoreggenti e stivali io, mentre Jessica aveva messo in risalto il suo culetto sodissimo con un perizomino e reggicalze in tinta, reggiseno in pizzo e tacchi alti. Iniziammo a strofinarci sui maschietti, ad accarezzarli, baciarli...insomma a dar sfogo ai nostri desideri... Alex diede ampio sfogo ai preliminari accentuando sempre più le mie voglie, mi accarezzava il seno spingedolo in sù dal balconcino, lo stuzzicava, mordeva i capezzoli sempre più duri... mentre Jessica si lasciava andare sempre più alle carezze passionali di Andrea, ai suoi baci e ai suoi morsi audaci sul culetto e sul collo... Cavolo! Finalmente un uomo che sapesse cosa fare il mio seno!! Eravamo ben carichi quando ci spostammo dal divano alla stanza da letto... un bel lettone ci attendeva, dove dar sfogo alle nostre fantasie erotiche.. Alex e io ci sistemammo su un lato...abbracciati mentre cercavo il suo cazzo con impazienza e lui mi strapazzava il seno... era evidente che per lui era una novità avere due belle terze abbondanti, senza nulla togliere a Jessica che da parte sua stava facendo impazzire il mio amore con il suo bellissimo lato B e due capezzoli di marmo... si sentivano i gemiti di Jessica segnale che il mio amore aveva iniziato un lungo e piacevole cunilingus... e lei vogliosa lo stringeva a sè, quasi soffocandolo tra le sue cosce... Ad un certo punto mi alzai e in ginocchio sul letto iniziai a leccare e baciare il cazzo di Alex, il mio culetto in sù fece venire voglia a Jessica che non aspettava altro...iniziò ad accarezzarmi mentre Alex continuava a stuzzicare i miei seni e il mio Amore leccava e masturbava Jessica... Una perfetta orgia a 4. Entrambe mugolavamo di piacere e di lussuria, con gli occhi vogliosi, sembravano uscite da un film porno...gemevamo e ansimavamo.... Finchè ad un certo punto capitò quello di cui si era parlato talvolta in chat... ci trovammo io, Jessica e Alex sopra l'uccello duro di Andrea... Jessica iniziò a spompinarlo e dopo un pò, tenendolo stretto nella mano alzò lo sguardo verso il mio Amore e gli chiese.... "Possiamo?", offrendo il suo cazzo verso il viso di Alex... Il mio Amore fece un cenno di piacere con il capo, si buttò disteso e iniziammo a lavorarlo a tre bocche, scambiandocelo e assaporandolo. Il primo bocchino per lui fatto da un uomo, con due bellissime fanciulle... Superato cosi il tabù bsx riprendemmo a giocare finché anche il mio lui decise di togliersi quella curiosità, quel desiderio misto fra il vorrei ma non sono certo che mi piaccia.... iniziammo un bel bocchino a due su di Alex, io e il mio Amore... Alex gemeva di piacere...a tratti accarezzava la sua Jessica oppure baciava la mia pelle.. tutti inebriati dal piacere... Ci ritrovammo così in un piacere diverso... lingue che si intrecciavano, seni che si sfioravano ripetutamente alla ricerca del piacere... cazzi vicini tra loro, pronti per esser adorati... fighette bagnate e profumate pronte per essere colte... Passammo la notte cosi, fra momenti di gioco a quattro e momenti di sano scambio etero.... seppure per loro scelta non arrivammo mai alla penetrazione. Finchè ad un certo punto io e Jessica eravamo più che sazie e decidemmo di far venire i ns. maschietti... sdraiati vicini, io e lei ai lati li masturbavamo e li spompavamo... finché si sincronizzarono e venirono contemporaneamente e copiosamente in una magnifica pioggia di lava vulcanica calda e densa che ricoprì i nostri corpi e i nostri seni... Cademmo tutti e quattro sfiniti e appagati sul letto. A posteriori Andrea mi disse che aver spompinato Alex insieme a me e Jessica era stata un'esperienza molto trasgressiva e inebriante e lo faceva impazzire, più che avere un bel cazzo fra le labbra, avere due belle ragazze con cui lo scambiava e condivideva; ci eravamo levati lo sfizio, certo lui preferiva di gran lunga la figa e avemmo un solo secondo incontro bsx dopo questo, però non nascondo che io provai e provo tutt'ora un'enorme eccitazione nel vedere un gioco bsx fra maschi! Lui mi dice sempre che è questione di feeling e che comunque non farebbe mai esperienze bsx senza una donna accanto... penso di capirlo perchè lo stesso vale per me: sono sfumature, ma ci sentiamo entrambi etero. E quanto a me come donna... beh avevo ragione a proporre questa fantasia… Jessica e per me sopratutto Alex sono stati veramente una magnifica scoperta, forse è proprio vero che le coppie aperte a varie situazioni sono più fantasiose e passionali!! 12049 3 12 anni fa
- 7 anni fa La prima volta con Gaia. Mai avrei immaginato di vivere ciò che sto per raccontarvi.. Incontrammo Gaia quando ancora era in coppia. Dolcissima e sensuale. Per un po' non li sentimmo più e pensavamo di non esserci piaciuti. Cosi un giorno decisi di scriverle un sms per sapere come stava, mi rispose poco dopo invitandoci a prendere un caffè insieme a tre. Passamo un intero pomeriggio a chiaccherare di tutto tra cioccolate calde e tisane, ci spiegò che aveva deciso di lasciare il suo compagno per motivi legati a questi giochi...ma ci disse anche che con noi si era trovata bene e... iniziavamo a intuire qualcosa... fino alla fatidica domanda.... Vi andrebbe di giocare con me, anche se ora sono sola?! Ci guardammo maliziosamente negli occhi e le rispondemmo di sì! Iniziò un periodo di sms, di mail e telefonate dove tutti e tre scrivevamo le innumerevoli fantasie che ci venivano in mente, le voglie e i desideri di questo nuovo gioco, ma anche le mie perplessità nell'affrontare un gioco bsex... tutto ciò aumentò ancor di più la nostra complicità con Gaia... Ci accordammo per passare un w.end insieme... Passammo la serata in pizzeria..e devo dire che mi eccitava moltissimo vedere il mio Amore passeggiare in centro con due belle donne che se lo mangiavano con gli occhi suscitando l'invidia degli altri ragazzi. Stanchi del mondo esterno, decidemmo di intrufolarci nella nostra intimità così a lungo desiderata e cercata...e complici sorrisi e occhiatine le chiacchere si fecero sempre più spinte.. fino a quando nn decidemmo di iniziare ad andare oltre.. Gaia mi prese per mano, ci inginocchiammo insieme sul divano ed iniziammo a baciarci. Era tutto nuovo per me, sentire le sue mani sul mio corpo, seppur ancora in parte vestito era molto emozionante...la sentivo accarezzarmi tutta, baciarmi il collo, le labbra, accarezzarmi i capelli... ad un certo punto mi resi conto che le stesse cose che lei faceva a me... io le facevo a lei... volevo darle quel piacere che mai avrei immaginato di vivere. Sentivo la presenza sicura e complice del mio uomo, mentre entrambi mi spogliavano... anche se, a pensarci bene, lui stava spogliando entrambe!!! Ero lì, tra loro due, caldi e appassionati... Ormai nude decidemmo di svestirlo... e di occuparci di lui.. tra baci, sospiri e gemiti iniziammo un'orgia a tre memorabile.. ognuno toccava i corpi degli altri con il solo obiettivo di dare piacere... ad un certo punto mi trovai ad essere distesa tra di loro...con Gaia che mi slinguava in un bacio appassionato e il mio Amore che mi masturbava mentre mi leccava il seno... Gaia su suggerimento di lui ne approffittò e aggiunse le sue mani alle sue per toccarmi.. venivo in continuazione, ripetutamente i miei orgasmi spaccavano il silenzio mosso solo dai nostri gemiti... Trascorsero interminabili minuti...e mi ripresi da quel meraviglioso orgasmo. Gaia ed io ci guardammo e bastò uno sguardo per decidere di farlo impazzire... ci buttammo su di lui... lo baciavamo insieme, lo accarezzamo lungo tutto il corpo, quattro mani, quattro seni a stuzzicarlo ovunque...ed infine ci trovammo entrambe sul suo cazzo duro, a baciarlo e leccarlo.. ed iniziammo a spompinarlo a lungo, a turno ed insieme...era eccitantissimo sentire il suo ansimare di piacere... la nostra complicità e sensualità, come mi disse lui in seguito, lo mandavano in estasi... Ad un certo punto decise di prendere in mano lui la situazione e di farci godere una volta per tutte!!! Ci prese in tutti i modi, ci sfinì e ci fece venire una dopo l'altra a più riprese...che nottata, ci addormentammo alle 3 del mattino...stanchi, sfiniti e appagati... per risvegliarci alle 6 vogliosi di vivere ancora baci e carezze... la svegliammo con baci appassionati... e lei ci rispose con infiniti ansimi di piacere... ci dedicammo a lei...l'artefice di quel w.end di fuoco... e tutto continuò di nuovo fino alle 10 di mattina. Purtroppo aveva un impengo e ci lasciammo a malincuore, ma di certo avremmo potuto passare l'intera giornata a letto in quel modo tanta era la ns. complicità e fiducia. Una dolce e inaspettata sorpresa, oltre che un'amica. 7882 0 12 anni fa
- 7 anni fa Week end scambista. Paolo e Francesca li avevamo presi di mira già da molto tempo, forse un anno o più, entrambi carini e con gusti e idee simili alle nostre, stessi desideri e aspettative. A dire il vero per certi punti di vista pensavamo fossero inarrivabili per noi, entrambi molto più carini, quindi non avevamo perso tempo a disturbarli, se non che le vacanze quell'anno andavamo a farle nella loro regione, così abbiamo lanciato il sasso... e ci hanno riposto positivamente! Impegni vari hanno voluto che ci siamo conosciuti l'ultimo giorno delle ns. ferie, abbiamo passato una bella serata insieme e la mattina dopo avremmo voluto subito approfondire con qualcosa di più hot... Non ce la sentivamo ancora di passare direttamente a giocare da scambisti: erano cosi carini e simpatici che volevamo goderceli e assaporarli lentamente. Cosi li invitiamo in residence per passare qualche ora in piscina e nulla di più, sfiga vuole che Francesca proprio quel giorno riceve visita dalle sue "amiche" e si trova ko... Ok, non importa e restiamo in contatto.... Cosi che arrivano le vacanza invernali... e li invitiamo da noi in collina per tutto il w.end. Passiamo il sabato al mare, d'inverno, molto romantico e abbiamo modo di restare da soli fra coppie "miste", il feeling che sentivamo all'inizio diventa sempre più complicità e fiducia fra tutti e quattro.Si era arrivati a quel punto dove tutti e quattro sapevamo di poterci fidare, di rispettare le regole del gioco e che tutto poteva filare liscio. Chiudiamo poi la serata in un bellissimo ristorante, molto intimo e carino, ancora una volta li stupiamo piacevolmente colpendoli dritti al cuore per la location e l'ambiente :-) Finchè non rincasiamo, un pò stanchi si... ma carichi di... Forse erano entrambi un pò piu timidi di noi, o forse era semplice imbarazzo, fatto sta che per sciogliere il ghiaccio dopo le chiacchere di rito, lei invita Francesca a vedere il suo intimo e fare quattro parole fra donne... per decidere cosa mettersi, cosa può piacere di più ai maschietti ecc... mentre io e lui parlavamo di argomenti molto più noiosi, finchè loro sono pronte e ci chiamano in camera... Due splendide ninfe sul letto matrimoniale ci aspettavano... una per piazza, in autoreggenti e lingerie, sorridenti e con mooolto da offrire... Recitiamo un pò di galanteria proforma per non farci vedere proprio due mufloni infoiati... ma poi Paolo si sdraia con lei e io accanto a Francesca... iniziamo a baciarci molto dolcemente e a spogliarle... lunghi momenti di petting, sesso orale... e poi accade quello che tutti e quattro desideravamo... Ne avevamo parlato fra noi, anche se nessuno di noi lo aveva mai fatto... però ce la sentivamo: eravamo complici e amici... Cosi io e Francesca ci allontaniamo nudi, andiamo nell'altra stanza matrimoniale e restiamo da soli a godere della ns. intimità, mentre sentivi l'altro letto che iniziava a schricciolare e molleggiare mentre gli altri due confabulavano di chissà cosa.... Abbiamo passato tutta la notte cosi, scambio completo e separato, ci siamo risvegliati alle sette di mattina, ci siamo trovati in cucina a fare colazione, io accompagnato da Francesca e lei da Paolo. Ci siamo dati il buongiorno, lei è tornata da me, si è seduta sulle mie ginocchia, ci siamo baciati e dato il buongiorno, mentre Francesca tornava dal suo uomo. Un'esperienza stupenda, forse irripetibile. 12031 0 12 anni fa