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Con sara
Anche se di esperienze ne abbiamo avute poche questa è una di quelle che resterà per sempre nei nostri ricordi perversi. Era da tempo che Sara quella favolosa 25 enne mi faceva tirare il cazzo; e cosi un giorno mentre io e la Stefi scopavamo le dissi: e se con noi ci fosse anche Sara? la sua risposta fu: e perchè no ma solo con me. Fu cosi che cominciammo ogni volta che la vedevamo di aprire certi argomenti mentre io bombardandola di sms le facevo capire la mia fantasia. Fino a quando scoperte le carte c'organizzammo. Mi raggiunsero a casa dove arrapato come un toro le stavo aspettando; l'imbarazzo di Sara era tanto mentre la ns complicità di sguradi cercava di farla aprire. Sapevamo che se aveva accettato l'invito era pronta. E cosi mentre mi dedicai a spogliarla la Stefi mi fece uno di quei pompini dove il cazzo ti diventa durissimo... piano piano io scesi con la lingua sul fighino prima di Sara poi di Stefi fino a quando m'accorsi che erano pronte. Sara mi sali sopra cavalcandomi e fermandosi fino a venire e mentre andava in bagno a ricomporsi Stefi allo stesso modo inizio a cavalcarmi fino a farmi schizzare dentro di se. Esperienza forse poco spudorata come avremmo voluto ma indimenticabile. Chissà se Stefi mi servirà ancora una volta la fighetta di Sara. Stefi ti amo
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Lettera ad una storia..
Mi piaci molto, lo sai.
Non appena visto il tuo viso, ho ritrovato un volto che mi induce al ricordo. Mi ricordi una donna. Hai la faccia di una storia mancata..no non t'offendere. Hai l'espressione di una donna che non ho avuto. E come puoi capire ,non averla, è stato un privilegio riservato a me . Una storia che somiglia alla favola della volpe e l'uva, tanto era acerba. C'è di bello che una storia mancata ...non hai avuto l'opportunità di rovinarla, ne restano solo bei momenti.
Lei era una bella ragazzetta al tempo...con gli occhi neri ed un sapor mediorientale..E c'è sempre una canzone che ha detto qualcosa prima di me!! Minuta, elegante nella sua quasi dimessa semplicità. Laureanda in lettere per passione, barista per utilitaristica necessità. Fuori dagli schemi diceva lei. Il giorno che, con fare da veggente, le dissi cosa leggeva, per chi votava, e la musica che ascoltava rimase a bocca aperta. Cazzo le dissi..ovvero, cazzo no..non lo dissi..ma cazzo, dicevo dentro di me...sembri uscita or ora dalla sezione di rifondazione comunista canticchiando Guccini. E' già difficile essere. Essere fuori da un clichè è quasi impossibile se ti vesti di lino, ti riempi di bracciali etnici e porti quelle grosse tracolle di juta. Per il resto era un amore. Volteggiava tra i tavoli di quel bar. Un bar di stampo parigino , un Deux Magots de noantri...dove artisti e letterati più o meno sfigati..sfigati quantunque..si radunavano a frotte. Non tanto perchè vi si tenessero anche mostre di pittura, quanto per ammirare lei. La leggiadra al naturale, la bella senza ostentazione. Lei non cercava ammiratori, e trovarne così tanti non le generava nè imbarazzo, nè superbia. Trattava tutti allo stesso modo, belli e brutti, alti e bassi, col sorriso sulle labbra ed un grrrrazie. E quella erre moscia, credimi, ha provocato più di un emozione. Forse anche qualche erezione...non la mia, che in lei vedevo più una donna da amare con costanza che non una femmina da scopare con impazienza...Me la sarei anche scopata, ma niente in lei mi rimandava echi di sesso sfrenato. Una sensualità mediata, da trovare piano piano nelle sue parole e nel segreto delle sue letture. Non feci mai nulla per piacerle particolarmente, vedevo che non era sensibile alla ruota del pavone ed azzardarsi in discorsi psicopedagogici era terreno friabile...con lingua ferma e tagliente l'ho vista affettare fior di galantuomini.
Mi sedevo in un angolo e leggevo ordinando tutti i giorni un cappuccino.
E quel cappuccino divenne un diario quotidiano, il messaggero di ogni suo turbamento. Cominciò con una schiuma più densa del solito..e nel frattempo avemmo dialoghi di registro medio ...Proseguì con l'aggiunta di cacao in polvere ..mentre le prestavo un cd dei Jamiroquai. Su Jobim e Keith Jarret ebbi la sensazione che volesse rendermi partecipe delle sue solitarie serate, quando mi chiese di ascoltarli e darle la mia opinione. Intanto al cacao in polvere sostituiva un cioccolato semiliquido ed aumentava la schiuma, informandomi delle sue tremende emicranie giornaliere.
Il gonfiarsi delle dimensioni del cappuccino andava di paripasso allo scontento dei suoi spasimanti. Non passava inosservata la cura che mi dedicava.
E quando un gallo le disse "lo voglio anch'io come il suo" , un secco "no così lo faccio solo per lui" provocò dei risentimenti, borbottii e sguardi ostili
Mai nulla di esplicito quindi, tutto sottinteso. A me pareva tale, fin quando una mattina mi diede un libro sgualcito. "Vinicio de Moraes ..trattalo come se avessi me tra le mani ..lo rivoglio". Era sottolineato ad ogni frase contenente un pensiero capace di farle sporcare una pagina ...e risalendo il corso dei suoi tratteggi capii. Capii che non c'era posto ne per Dio ne per gli uomini..che la sua volontà era severa col suo cuore , che ciò che voleva era ancora oscuro...ma era non ora e non qui..E che le sue quotidiane e violente emicranie non erano una malattia del corpo.
Glielo riportai la vigilia di Natale assieme ad una raccolta di Battiato che le regalai con un fiore.
La vidi armeggiare a lungo nel separè a fianco della macchina del caffè. Mi vennero le lacrime agli occhi mentre lei mi porse il suo di regalo. Una montagna di schiuma caffè e cacao.....e panna....e croccantini..e cioccolato fuso...in una coppa gigante che non ammetteva repliche tanto era eloquente!! Non ce ne sarebbero stati altri così...solo mio, tutto per me . Ma solo allora e solo li....da gustare lentamente, l'ultimo sorso chiudeva la gola in un tiepido addio.
All'inizio del nuovo anno se ne sarebbe andata....lontano, lontano.
Mi piaci molto lo sai...ma in fondo non è questo il motivo..!!
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Galeotto ritardo
Aspettavo mio marito che uscisse dall’ufficio per andare a cinema. Eravamo d’accordo che alle diciotto mi sarei fatta trovare al bar nei pressi del suo ufficio per trascorrere una serata a cinema per poi finire con una cena al solito ristorantino che siamo soliti andare.
Ero seduta a sorseggiare un analcolico alla frutta a un divanetto in attesa di mio marito. Ero vestita da sera ma in versione frivola. Per l’occasione un tubino stretto e corto, calze scure e camicetta di seta con scollatura generosa. A lui piace che mi guardino, ma non certo a farmi toccare.
Erano trascorsi dieci minuti dall’appuntamento e cominciavo a monitorare l’orologio. Non posso non notare che intanto un bel tipo occupa posto nel divanetto di fronte a me. “Aspetterà qualcuno”, pensai tra me.
Mi squilla il cellulare. Era mio marito che mi avvertiva che purtroppo doveva tardare un’oretta. “Ed io cosa faccio”, risposi a mio marito. Lui mi disse di bere qualcosa e attendere.
Un po’ scocciata chiude la telefonata e il tipo di fronte mi si rivolse chiedendomi se fosse successo qualche problema e se poteva aiutarmi. No grazie risposi, aspetto un amico che ritarda, mentii senza sapere nemmeno il motivo. “Strana coincidenza”, mi disse il tipo che dopo seppi chiamarsi Paolo. Anche lui aspettava un collega che l’aveva avvertito che tardava. Si avvicinò chiedendomi se poteva farmi compagnia.
Certo, gli disse, siediti. Si sedette di fronte a me. Decisi di essere sfrontata, forse per dispetto a mio marito.
Età quaranta anni, elegante, moro. Un orologio di marca faceva ben vista sul suo polso. Chiamò il cameriere e ordinò una bottiglia di Pinot cardone, che non tardò ad arrivare insieme con tanti contornino.
Abbiamo amabilmente conversato, bevuto e mangiato. Lui era girato di spalle alla sala ed io di fronte a lui.
A un trattò lo guardai in viso e mi venne una voglia incredibile di baciarlo. Arrossii al solo pensiero e il mio sguardo dirottò tra le sue gambe. Un istinto mi guidava a curiosare tra le sue gambe. “Chissà come ce l’avrà” iniziai a pensare. E continuai a fissarlo. Lui se ne rese conto e divenne più audace. Cominciava a guardarmi tra le gambe. Immediatamente le divaricai per favorire la vista. Io guardavo lui e lui guardava me. Entrambi tra le gambe. Ero certa che entrambi pensavamo ormai la stessa cosa.
Non so cosa mi fosse successe. Persi completamente ogni inibizione e a un tratto gli dissi: “Tiralo fuori e segati!” Si guardò intorno per accertarsi che non ci fosse nessuno. Tirò fuori un affare da definirsi Un Signor Cazzo!! Inizio a masturbarsi facendo in modo che io lo guardassi bene. Era fiero del suo strumento. Sapeva che piaceva. Era bello e grosso. Duro e nodoso. Non resistetti ad allungare una mano per accarezzare la cappella mentre lui si segava. Era ruvida e bagnata. Mi bagnai la mano e la portai alla mia bocca.
Mi alzai, e gli dissi di seguirmi in toilette. Appena entrata arrivo lui e ci chiudemmo la porta alle spalle.
La voglia di prenderlo in bocca era immensa e iniziai a succhiarlo. Lo facevo arrivare alla gola e risalire. Colpo su colpo. Stava per godere ma lo strinsi forte e mi fermai. “Aspetta”, gli dissi lo voglio dentro. Mi girai e mi sistemai alla pecorina in attesa di sentirlo completamente tutto dentro. Ma mi sentii accarezzare con un dito l’ano e poi di colpo, e senza preavviso, mi inculò dicendomi “Troia sta buona che ti inculo”. Un dolore incredibile accompagnato da un piacere ancora più grande. Mi inculò di santa ragione sino a quando mi inondò lo sfintere di una quantità indescrivibile di sperma!
Ci siamo ricomposti e lui usci prima di me.
Quando entrai in sala, vidi Paolo che parlava con qualcuno coperto da lui. Stava spiegando che il ritardo gli aveva permesso di trovare una vecchia amica che non vedeva da qualche tempo. E che la sua amica (cioè io) si trovava casualmente in attesa di un suo amico che era in ritardo.
Ebbene, l’amico con cui Paolo parlava era mio marito!
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Club Privè
Questo è il mio primo racconto, e mi sento un tantino emozionato, non è da tutti i giorni raccontare storie segretissime realmente accadute. Sono un bisex insospettabile, che sfoga la propria voglia di sentirsi al centro dell\'attenzione di più maschi di nascosto dalla moglie.Ma torniamo a noi, il mio lavoro mi permette di viaggiare spesso all\'estero,una volta mi recai in Francia, e girovagando per la città vidi un cartello illuminato alquanto ambiguo, mi avvicinai e lessi che era un club privè esclusivo per gay.La mia eccitazione salì alle stelle,il cazzo si induri rapidamente, suonai il campanello e la persona che aprì la porta mi chiese se ero gay, io annui e fu così che misi piede la prima volta in un club privè.Mi recai l bar ordinando da bere, osservando intorno a me cercando di vedere le persone presenti nel locale, in un video di fronte al bar intanto c\'era un video con immgini di un film Hard ovviamente del genere gay, con dei cazzoni meravigliosi, la mia eccitazione aumantava sempre di più, e mi sentivo sempre più troia.Notai un viavai sospetto in un\'altra zona del locale che non era visibile dal bar, con il bicchiere in mano e il cazzo durissimo mi avviai nella zona proibita, era una dark room si vedeva veramente poco, mi avvicinai ad una sagoma che poi erano due intenti in un bel pompino, mi proposi e fui rifiutato, anche in questa zona c\'erano dei video gay con pompini e inculate meravigliose, nessuno mi filava ... allora presi coraggio mi tolsi pantaloni e slip divaricai le gambe e appoggiai una mano al muro mentre con l\'altra iniziai a infilarmelo nel culo.Dopo qualche minuto si avvicinò una persona e con molta delicatezza mi tolse il dito e inizio a leccarmi il buchetto ( è una caverna !!!) insalivandolo, dopodiche sentii puntare una cappella dura contro lo sfintere, e iniziò a spingere il suo bel cazzo dentro di me, inizio a pomparmi prima lentamente poi con più foga, io gemevo dal piacere si avvicinò una seconda persona e mi mise il cazzo vicino al viso e lo imboccai immediatamente, quello che mi stava inculando uscì, si tolse il preservativo e venne a sborrare sul mio viso e io leccai e succhiai la sua cappella per ripulirla,mentre nel mio culo entrò un\'altro cazzo un pò più grosso del primo,io gridavo ancora... ancora..attirai l\'attenzione dei presenti fino a che sentii più mani trascinarmi verso un letto posto in disparte mi adagiarono e mi ritrovai con cazzi ovunque, dopo un paio d\'ore non ne potevo più, ancora adesso non so quanti cazzi mi hanno scopato quella sera, ma tornai in hotel spossato e soddisfatto, mi sentivo una troia , anzi una grandissima troia.Ora ogni volta che vado in Francia so come passare le mie serate trasgressive.
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14 anni fa
mbsx_pr,
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Ultima visita: 10 anni fa
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continuazione
continuo con il racconto .... La mia fame di cazzo svanì per parecchi anni fino a che incontrai la mia prima moglie, che, abbastanza porca iniziammoa fare giochi molto trasgressivi, tipo pissing e penetrazioni con oggetti, in un primo tempo solo a lei, poi la troia inizio a stuzzicarmi il culo con le dita infilandone una due mentre mi leccava il buco, come sempre accade ci fù un evoluzione, mi faceva coricare ed alzare le gambe tenendo spalacato il culo e lei iniziando a leccarlo e introducendo prima le dita poi un bellissimo vibratore e me lo pompava lemntamente, aumentando la velocità mmmmmm io mugolavo di piacere e lei di risposta mi diceva che ero una troia e mi spompinava il cazzo sinoa che le sborravo in bocca, sborra che poi lei mi passava baciandomo in bocca facendola colare dai lati.mentre io avevo sempre il vibro infilato tutto dentro al culo .................A volte mi svegliava nella notte stuzzicandomi il culo con le dita, la mia eccitazione si poteva notare dal cazzo durissimo, e lei inziava ad insultarmi dandomi della troia, del frocio rotto in culo, mi chiedeva se desideravo un cazzo vero, ed io di tutta risposta, gridavo siiiiiiiiiiiiiiiiiiLa troia un giorno compro in un sexy shop a mia insaputa uno stap on, la sera dopo aver visto la televisione andai a letto, lei mi di voler vedere un\'altro programma e restò in soggiorno, dopo qualche minnuto la sentii arrivare, essendo estate io dormivo nudo la setii armeggiare con qualcosa e poi sfiorarmi con le dita inumidite , inizia a gemere dal piacere e lei avvicinadosi all\'orecchio mi disse \" ti piace troia ??\" io risposi di si, lei mi fece mettere in ginoccho ma con il viso sul cuscino si mise dietro di me e.... sorpresa sentii che qualcosa di grande puntare al mio buco , poi un colpo secco e un bruciore mi invase tutto il corpo cercai di voltarmi e lei con una pacca sul sedere mi disse \" troia stai ferma \" inizio a pomparmi con forza il bruciore stava passando lasciando posto al piacere, dopo qualche minuto sborrai senza nemmeno toccarmi il cazzo.I nostri giochi si conclusero con la nostra separazione, ma le mie voglie di cazzo invece si accentuarono ......
to be continued.....
per commenti [email protected]
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14 anni fa
mbsx_pr,
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Ultima visita: 10 anni fa
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L'inizio
Carissimi lettori come è giusto che sia voglio raccontare la mia evoluzione nel prendere il cazzo Il tutto risale all\'incirca all\'età adolescenziale , cosi per caso ogni tanto mi incontravo con un mio amico che abitava nello steso palazzo nella sua cantina per vedere i primi giornaletti porno, e a farci le prime seghette, prima ognuno con il proprio e poi in seguito a vicenda.Questa cosa m piaceva molto, anche se guardavo le ragazze e mi piacevano anche, un giorno mi chiese se lo prendevo in bocca, aveva un bel cazzo più grosso del mio iniziai a suchhiarlo mi piaceva il gusto , ma non mi entrava tutto in bocca per le dimensioni e lui mi spingeva la testa verso di se per farmelo ingoiare sempre di più, finoa sborrarmi in bocca, com\'erano le foto dei porno, e mi diceva che ero una puttana , poi mi segava e mi faceva sborrare in terra.andammo avanti così per un bel pò di tempo, fino a che mi inculò di brutto ,mmmmmm che belle scopate senza preservativo sentivo il calore e il pulsare del cazzo dentro mentre stava arrivando l\'orgasmo , mmmmmm...... praticamente mi scopava tutti i giorni. Ma a quella età la fantasia sessuale era molto limitata.All\'età cambiai compagnia amici, ecc iniziai a scopare le ragazze e persi le tracce del mio amico e delle mie voglie di cazzo. Nel prossimo racconto, il resto
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14 anni fa
mbsx_pr,
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Ultima visita: 10 anni fa
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la mia prima marchetta
Un saluto a tutti i lettori di questo bellissimo sito
Come vi ho gia scritto nel profilo, racconterò solo episodi vissuti realmente, e personalmente.
La storia di questo racconto è realmente accaduta nella mattinata di oggi.Ero in ufficio, navigando qua e là nei vari siti hard, e con la voglia di ...... fare sex, il mio nick è abbastanza chiaro sono un maschio bisex, per cui .....All\'interno dei miei jeans il mio cazzo si stava agitando ed il mio culo anche, vedendo nelle immagini dei siti tutti quei cazzi duri, ne volevo uno anch\'io, mi venne in mente un idea, chiamai una persona che notoriamente gay e masochista, lui al rispondere \" pronto \" io gli risposi \" ciao vaccona \" lui rimase sorpreso di questa risposta mi chiese chi fossi, in effetti lavoravamo insieme almeno 10 anni fa, io continuavo ad offenderlo e lui sentivo che si eccitava, dandogli appuntamento al buio, con delle istruzioni ben precise.Al mi arrivo lui doveva essere nudo e in ginocchio davanti alla porta.Mentre stavo parcheggiando lo chiamai per avvisarlo del mio imminente arrivo, e..... arrivai in casa e lui ... era esattamente come avevo chiesto, gli diedi due calci nel sedere e gli disii di spostarsi per farmi entrare, e di guidarmi nel soggiorno, ovviamente sempre in ginocchio.io mi spogliai e lui mi osservava con occhi vogliosi, e appena tolti gli slip gli misi il cazzo in bocca, e lui inizio a succhiare avidamente, gli chiesi se aveva un vibro lui sempre con il cazzo in bocca annui, ok dissi vallo a prendere, torno con un vibro non tanto grosso, ok lo feci mettere carponi per terra, sputai sul suo culo e in un colpo solo glielo misi tutto dentro, e lui iniziando a gemere mi diceva che era la mia troia la mia vacca.ogni tanto mi facevo succhiare il cazzo e le palle finche gli chiesi di leccarmi il culo lui lo fece diligentemente, poi la troia che è insita in me ... infila un dito e lui da bravo cagnetto lo mise, poi passo qualche minuto infila il secondo e lui lo fece, io godevo da matti, finche gli dissi di infilare il vibro, e lui con non poca sorpresa lo fece, ed inizio a scoparmi in culo, e mi disse \" sei più sfondato di me \" gli dissi che era stata una mia ex ha rompermi il culo, alzai le gambe in aria divaricando le natiche con le mani e gli dissi di sfilare il vibro e mettere la lingua nel buco dilatato, lui ubbidi ! lo feci ripetere varie volte finchè arrivo il momento di sborrare mi alzai in piedi sempre con lui che mi pompava il culo con il vibro, si sistemo in ginocchio per terra alzando il viso verso di me aspettando la sborrata in bocca che arrivo puntuale.Ci lasciammo con un arrivederci alla prox ed un regalo per me. La mia prima marchetta.
Per commenti [email protected]
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14 anni fa
mbsx_pr,
42
Ultima visita: 10 anni fa
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Amor perduto
E’ vento.. è vento che silenziosamente copre tutto il resto. E’ vento che soffia forte quel rumore di aria e mare infranti sugli scogli.. E’ vento che strappa le bandiere e riempie di sabbia l’aria.. E’ vento che stende le nuvole sopra il vorticoso volo di gabbiani.. E’ vento che increspa il mare di schiuma .. E’ vento che allunga i tuoi capelli scoprendo il viso .. E’vento che ti racchiude abbracciando le ginocchia strette al petto a ripararsi.. E’vento.
Cosa osservi oltre il nulla di quel rombo forte, rumore dissonante di impetuosa forza che tutto scalfisce e nulla tange .. ? Cosa cerchi oltre il tuo sguardo fisso di interrogativo incanto ch’al vento chiede e ottiene tutto e il contrario di tutto .. ?
Vorrei essere io quel vento che in silenzioso assenso ascolta, capisce e abbraccia, vorrei capir che ho fatto per rendermi conto il perché di tanta fine. Son stato io quel mare un tempo, che di tanta immensità si fè guardare , son stato io quel punto immenso un tempo, ch’è stato onore del tuo sguardo ..
Ho visto in te l’ardore, lo sconfinato amore e l’ingenuo pudore offrirsi a me in tutta la loro semplicità, .. ho preso tutto senza capire niente di quanto il cuor tuo avesse da raccontare, parole , emozioni, grida..
Anima meravigliosa che di parlare chiede a chi ascoltar riesce; nessuna complicata trama ma solo emozioni e parole e sogni che nulla diventano se non condivisi. Sei tu quell’attimo di inebriante immenso amore che ho avuto grande e che ho perso immenso, che ho creduto aver per sempre e che per sempre ho disperso al vento..
E’ vento che ti ascolta, è vento che ti lascia gridar dal tuo silenzio, è vento che asciuga quella lacrima che il viso solca, è vento che schizza sale per guarir le tue ferite.. è vento. E' vento....e non più ... io.
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
la padrona
La padrona
Ti voglio confessare la mia sottomissione con la mia padrona, splendida padrona bisex mora alta perversa e sadica che dura ormai da quasi tre mesi.Oltre ai nostri incontri in cui lei dispone di me come meglio crede, mi ha imposto una rigida disciplina che devo seguire scrupolosamente.La prima costrizione è quella di una rigorosa depilazione totale in ogni parte del corpo intimità comprese.La seconda è indossare esclusivamente biancheria femminile che lei ha scelto per me e che fanno dalla più classica mutandina bianca al perizoma in pizzo oltre che ad una serie reggiseni e canottiere e magliette tutte rigorosamente da donna.La terza è di seguire i compiti per casa che mi vengono di volta in volta assegnati; dilatazioni anali, umiliazioni, piccole torture da fare sul mio corpo.Mercoledi scorso sono andato da lei come ordinato e l’appuntamento ero per le ore diciannove e come concordato ho aspettato davanti alla sua abitazione, in attesa del suo squillo per poter accedere.Ho atteso per oltre venti minuti, ma finalmente mi ha chiamato e mi ha fatto entrare da lei : la padrona stranamente mi accoglie con indosso un camice bianco ma trasparente e posso vedere che sotto indossa solo un paio di mutandine ed un reggiseno.Mi intima di spogliarmi e resto cosi solo con indosso un paio di perizoma azzurro ed il relativo reggiseno.Lei mi gira intorno mi fa divaricare gambe e braccia e constata che sono completamente depilato.Mi chiede se ho eseguito i compiti che mi ha prescritto ed io ovviamente gli rispondo di si e mi dice che glielo dimostri. Mi sposto per prendere la borsa quando una violenta frustata mi colpisce il culo e mi fa gridare dal dolore.Mi sono mosso dalla posizione di ispezione senza un suo permesso e per ciò vengo punito. Mi rimetto nella posizione iniziale e ricevo altri due colpi sempre sul culo un po’ meno forti dei precedenti.Dolorante vengo autorizzato a lasciare la posizione per prendere il cellulare: gli faccio vedere il filmato dove mi dilato l’ano con una serie di finti peni sempre più grandi.Mi ordina di togliermi anche gli ultimi indumenti mi fa mettere in ginocchio davanti a lei e comincia col farmi leccare i suoi piedi. Si apre il grembiule si scosta le mutandine e mi fa ammirare la sua passera, oggi è leggermente pelosa, e me la fa annusare. Il suo odore è forte, so che lo ha fatto apposta e mi intima di leccargliela.Mi chiede se mi è piaciuto, io rispondo di si e la padrona si avvicina, mi fa alzare e mi riprende il mano il cazzo. Resto sempre più stupito da questo comportamento, il
mio cazzo diventa duro e mi porta in un\'altra stanza dove c’è un televisore: la padrona si spoglia completamente mi guarda e fa partire un film porno sul video che mi ordina di guardare. L’ordine è perentorio: mi devo toccare mentre guardo il film e lo faccio con lei che mi guarda e mi porge un vassoi sul quale devo lasciare la mia sborra. Sono eccitatissimo e riesco a venire per ben tre volte ed alla fine della terza la padrona mi tocca i coglioni svuotati e mi fanno un po’ male ed il cazzo che mi brucia ed estremamente floscio ed io mi sento sfinito.Penso che il gioco sia stato quello ma mi illudo e la padrona mi mette un guinzaglio al collo e con dei strattoni decisi mi porta in bagno. Mi ordina di mettermi a quattro zampe e di tenere le gambe divaricate e mi mette una benda sugli occhi. Penso che da li a poco verrò sicuramente sodomizzato per il suo piacere è un po’ per il mio, e sento che stà già ungendo il mio ano con un liquido che scoprirò essere la mia sborra. Le sue dita entrano nel mio culo e lo preparano per bene e penso che la padrona non sia cosi’ male come sembra. Poco dopo però sento un piccolo fallo entrarmi dentro: è stranamente lungo e sottile e va in profondità. Dopo poco sento che si gonfia e dentro passare un liquido caldo che mi entra nell’intestino e mi provoca una sensazione di malessere e ciò che era un sottile piacere diventa un fastidio che mi provoca dei fortissimi crampi. Cerco di resistere ma è impossibile e la mia padrona mi impone di sbendarmi estrae rapidamente tutto l’arnese ed io faccio solo in tempo a sedermi sulla tazza del bagno per evacquare. La padrona mi applaude tenendo in mano fiera l’arnese che mi costringerà a riprovarlo da li a pochi minuto.Completamente esausto e senza forze penso che il gioco sia finito ma non è assolutamente cosi: la padrona mi impone di andare in una camera e di indossare oltre alla biancheria intima un completo da cameriere formato da gonna e camicetta. La padrona più tardi passera al trucco e alla parrucca rossa e guardandomi allo specchio sembro proprio una donna.La padrona mi fa scendere ed aspettare alla porta lei nel frattempo si è cambiata indossando il classico vestito in lattex con degli enormi spacchi laterali.Mi ordina di riordinare tutto il salotto ed io lo faccio, fino a quando suonano alla porta. Mi ordina di andare ad aprire ed incontro una bellissima donna, alta come la padrona (entrambe sul metro e ottanta) bionda e carnagione bianchissima, che entra in casa.Francamente sono sfinito: ho male ovunque ho una leggera nausea e le scarpe col tacco con cui cammino mi stanno massacrando i piedi.La padrona si accomoda con la sua amica sul divano e mentre io le verso da bere, cominciano a baciarsi e toccarsi. So che è una umiliazione già subita, io sarò costretto a vedere quello spettacolo senza potervi partecipare, ma scopro che ancora una volta il mio intuito ha fallito.La padrona abbassa la gonna e le mutandine della sua amica e scopre un magnifico cazzo duro ed enorme. Grande è la mia sorpresa ed ancora di più quando mi ordina di succhiarlo. Lo faccio e comincio a gustare quel cazzo meraviglioso nella mia gola.Sento le parolacce della padrona che mi denuda a mia volta, e mi intima di sedere sopra il cazzo del nostro ospite facendomi inculare.Il mio culo è già irritato ma il dolore che provò è inferiore al piacere che provo nel prendere quel cazzone in culo. Vengo quasi strappato da li e costretto ad inginocchiarmi e da quella posizione ad assistere alla mia padrona che scopa con l’ospite.La padrona finalmente viene ed è soddisfatta e mi lascia finalmente libero. Io resto con loro vestito da donna e ridiamo insieme, poi quando l’ospite se ne va, mi cambio velocemente e saluto la mia padrona che mi consegna i compiti per casa e ci diamo appuntamento per la prossima volta.
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14 anni fa
pandera, 60
Ultima visita: 1 mese fa -
Ristorante....
Racconto scritto da Tyzzy (T) e me (F)
(F) la mia macchina sfrecciava lungo la via. Stavo venendo da te. Avevo ritirato l mio smoking in lavanderia appena ero uscito dal lavoro. Guardai ancora il biglietto dell'invito a Teatro che mi era arivato, per due. Avevo subito pensato a te e appena mi era arrivato per le mani ti avevo telefonato. TU accettasti. Ti dissi loro in cui sarei arrivato. Ed ora ero lì, in macchina che stavo venendo da te. Arrivai sotto casa tua. Parcheggiai, e mi diressi a piedi davanti alla porta della tua villa. Con una mano suonai il citofono e con l'altra tenevao un mazzo di rose...
(T) ero agitata..non sapevo cosa mettermi, non sapevo come truccarmi...non sapevo niente..ero un cane in gabbia ed il mio letto era pieno dei miei vestiti messi alla rinfusa..le mie scarpe tappezzavano il pavimento della mia camera. Ero in un ritardo pazzesco e sapevo che tra qualche minuto saresti stato qui. Infatti dopo 5 minuti sentii chiaramente il campanello suonare...ripetesti tre volte l'operazione e risposi al citofono..Eri tu...e mi dissi se ero pronta..."putroppo no" risposi....
(F) Ti dissi che c'era tempo. Poi mi girai e andai verso la macchina ad aspettarti. Mi sedetti sl cofano e alzai lo sguardo. Vidi la tua ombra dietro la finestra che correva a destra e sinistra...
(T) mi tranquillizzai e mi fiondai in camera. Ero completamente nuda perchè non sapevo nemmeno cosa mettermi di biancheria intima. Aprii nuovamente il cassetto della biancheria e mi venne in mano un bellissimo completino nero in pizzo con perizoma...veramente mini che avevo messo pochissimo e solo in occasioni speciali. Lo indossai e mi stava veramente bene...il reggiseno in completo aveva dei brillantini qua e la..lo indossai e poi, come al solito nelle occasioni speciali presi un reggicalze sempre nero ed indossai anche delle calze nere molto velate
(F) il mio sguardo vagava intanto nell'aspettarti dall'orologo alla finestra. Poi vidi la tua ombra fermarsi e mi dissi che molto probabilmente, avevi trovato quello che cercavi. Ero ansiosi di vederti....
(T) trovai nel mio armadio un tubino nero corto, lo indossai...una collana di perle ed un decoltè tacco 15 nero con brillantini ovunque....così mi piacevo. Raccolsi i capelli. Mi truccai velocemente, ma veramente bene...mi piacevo.....ero pronta per la grande serata. SCESI
(F) vidi la luce della stanza spegnersi. Poi dopo un pò la porta si aprii e vidi la tua figura stagliarsi. Rimasi a bocca aperta. Il mio sguardo segui le tue forme. Poi ripresosomi, mi avvicinai a te e ti sporsi i fiori. TI dissi che eri stupenda e bellissima e un tenere bacio le mie labbra diedero alle tue labbra...
(T) eri stato molto carino e sentirmi così adulata ed ammirata sapevi che mi faceva un piacere pazzesco ed infatto arrossii e mi voltai per baciarti. Le nostre labbra si unirono con passione mentre la gente passava e ci osservava invidiosa
(F) TI accompagnai alla macchina. TI porsi il braccio e tu lo prendesti. Orgoglioso di avere una bellezza al mio fianco, ti aprii la porta della macchina. Il mio sguardo andò alle tue bellissime gambe velate. E notai che portavi le autoreggenti. Tu ti sistemasti ed io giari attorno alla macchina e mi sistemai al mio posto. Avviai il motore a partimmo verso il ristorante che avevo prenotato prima del teatro...
(T) il tacco 15 mi faceva alzare oltremodo le ginocchia e si notava la banda scura delle calze e non solo...si poteva vedere anche molto più su fino alle mutandine che erano inesistenti quanto erano mini. La cordicella del perizoma mi penetrava profondamente tra le labbra e scompariva fra di loro dando l'impressione di non averle nemmeno
(F) mentre guidavo il mio sguardo anadava sulle tue gambe. Mentre cambiavo le marce la mia mno sfiorava la tua gamba. Vedendo che non la spostavi, mi resi piu' audace e posai la mia mano sulla tua coscia velata. Piano piano iniziai ad accarezzartela. La tua mano andò sulla mia come un chiaro invito a proseguire...
(T) ti lasciai fare perchè quello era il preambolo del gioco di seduzione che avevo in serbo per te quella sera. Ricambiai lo sfioro con la mia mano incoraggiandoti così ad avvicinarti ed a salire con la mano nelle zone più alte della mia gamba
(F) la mia mano lentamente iniziò a salire. Raggiunse l'inizio del tuo vestito che si era lzato un pò, e notando che non facevi resitenza, continuai. Arrivai sulla tua pelle nuda, liscia come la seta. Iniziai a sentire nelle mie parti basse risvegliarsi qualcosa. TU apristi un pò di più le gambe ed io continuai il mio viaggio con la mia mano, quasi ad arrivare vicino al tuo intimo...
(T) a quel punto ti fermai prendentoti la mano e ti dissi...."che fai...ma per chi mi hai preso...!" Mi guardasti ed arretrasti meso appoggiando nuovamente la mano su cambio
(F) io sorrisi, perchè avevo capito che quello era un gioco. Sapevo che volevi tenermi sulle spine per eccitarmi. COntinuai a guidare, ogni tanto il mio sguardo tornava alle tue gambe. Arrivammo al ristorante. Parcheggiai la macchina. All'ingresso il ragazzo del posteggio ti aprii la porta nel momento che io scendevo dalla macchina. Vide la tua bellissima figura e ti ammirò. vidi i suoi occhi indugiare anche lui sulle tue gambe mentre ti preparavi a scendere....
(T) scendendo scoprii volontariamente le coscie ed aprii leggermente le gambe per farmi vedere sotto le gonne...il ragazzo rimase di sasso vedendo quella mossa e mi diede la mano per aiutarmi. Tu lo spostasti geloso e lui si fece da parte. C'era molta gente e quella sera ero veramente in forma
(F) TI diedi la mano e tu, con tutta la tua grazia, ti alzasti dalla macchina. Il tuo vestito lasciò intravedere il bordo delle autoreggenti. Il ragazzo rimase un pò interdetto, tu gli sorridesti e poi una volta alzata, ci incamminammo verso l'ingresso. TI feci passare davanti a me, così potei ammirare il tuo bellissimo fondoschiena...
(T) lo muovevo volutamente ondeggiandolo qua e la e quel movimento aveva attirato gli sguardi di tutti e questo mi eccitava veramente moltissimo. Mi accolse il proprietario che tutto ossequioso mi indicò il tavolo prenotato e mi indirizzai subito là. Attiravo gli sguardi di uomini, ma soprattutto di donne che mi squadravano le gambe, i seni, ma soprattutto il sedere
(F) Io ero dietro di te che seguivo i tuoi movimenti. VEdevo la clientela girare gli sguardi verso di te e ne fui contento, perchè ero orgoglioso della tua bellezza. Arrivammo al nostro tavolo, andai dietro di te e ti feci accomodare sulla sedia. TU mi ringraziasti, dall'alto potei ammirare il tuo magnifico decoltè. Poi mi avviai anch'io alla mia sedia e mi sedetti. Il cameriere arrivò, ci sorrise e ci sporse i menù. Io iniziai a sfoglarlo ma il mio sguardo era attratto dalla tua bellezza e ti dissi di scegliere quello che volevi....
(T) ostriche e champagne per iniziare, aragosta poi....! Una coppia dietro di te mi fissava insistentemente ed io incrociai i loro sguardi che ormai andavano sotto il tavolo sulle mie gambe. Guardandoli mi accarezzai il decoltè ed attirai subito i loro sguardi. Lui era sulla quarantina e lei poco meno...entrambe erano molto carini...specialmente lei...bionda, occhi verdi...veramente bella
(F) Vidi il tuo sguardo attratto verso qualcosa o qualcuno, e allora indirizzai anche il mio. VIdi la coppia e notai che lei ti guardava con insistenza. Il mio sguardo tornò su di te e ti sorrisi, ma tu eri attratta da lei.
(T) già ci intendevamo ed i nostri sguardi parlavano da soli. Lei un fisico stupendo, sportivo, abbronzata e curatissima, io fisico sportivo, abbronzata e curatissima. Entrambe portavamo circa una quarta di seno e pareva che ci parlassimo con gli occhi. Entrambe notammo i nostri movimenti sotto il tavolo e ci concentrammo per scoprire le nostre mire ed io le sue tendenze
(F) La bionda iniziò ad aprire le gambe inguaiate in un reggicalze. ERa molto elegante e molto bella. TI sorrise e vedendo che il tuo sguardo era calamitato sulle sue gambe, lentamente una sua mano andò ad accarezzarsi la coscia. Poi, sempre guardandoti negli occhi, con la lingua si umettò le labbra...
(T) l'uomo che Le era accanto si accorse della nostra intesa e Le fece uno sguardo scocciato che infastidì la ragazza a tal punto che stizzita gli diede uno sguardo di fuoco apostrofandolo duramente sottovoce. Io mi gustavo la scena alternando il mio sguardo sotto il tavolo tra le gambe della ragazza e ai suoi occhi meravigliosi. Speravo che tu non notassi questa scena, ma credo che non potevi evitare di notare il tutto, e cercai di ricompormi guardandoti con rinnovato interesse. La ragazza cercava nuovamente il mio interesse fissandomi e lanciandomi dei piccoli bacini appena accennati...non so cosa volesse, ma mi pareva parecchio eccitata
(F) io ero affascinato da quella situazione. Ad un certo punto la donna si alzò, si aggiustò la gonna che le era un pò salita e si avviò verso di noi. I vostri sguardi s iincrovciarono. Passò dietro di te e con la sua mano, mentre camminava, ti accarezzò le spalle. Poi si diresse verso i bagni, si fermò e con un gesto della mano, ti invitò da andare a lei. Dopodichè entrò...
(T) ti chiesi di permettermi un'attimo..."devo andare a rifarmi il trucco"...la cosa si stava facendo interessante ed ovviamente siccome la ragazza mi piaceva moltissimo, volevo vedere come andava avanti la cosa...Mi alzai e mi diressi verso il bagno dopo aver aspettato un minutino. Mi facesti un cenno di assenso dopo aver dato uno sguardo all'uomo che si stava innervosenso non poco per la cosa che stava accadendo con la sua donna...forse la conosceva troppo bene. Mi alzai e mi diressi verso il bagno con passo veloce...accennandoti un bacio
(F) ti sorrisi, avevo visto tutta la scena e immaginavo come poteva andare a finire. TI guardai avviarti verso i bagni. Come sempre ero affascinato dalla tua grazia e dalla tua bellezza. Arrivasti davanti ai bagni e poi ti vidi scomparire dentro....
(T) entrai piano nella toilette...era completamente vuota...almeno apparentemente. Mi avvicinai allo specchio enorme come se nulla fosse aspettando gli eventi perchè sapevo che sarebbe successo qualcosa. Dopo pochissimo mi sentii sfiorare le spalle da due mani fredde e questo mi diede un briido sulla pelle e mi spaventai un pochino. "Come ti chiami, bellissima" mi sentii dire..."Tiziana, e tu"..."Carmen". La voce era bassa e sospirosa...eccitante
(F) Lei era dietro di te. I vostri sguardi si incrociarono attraverso lo specchio. Poi Mentre tu la guardavi, Carmen con le sue mobide mani ti accarezzò le tue spalle nude e ti disse "Hai una pelle bella morbida...da baciare" e pos e le sue labbra sopra di essa. Intanto con l'altra mano aveva iniziato ad accarezzarti il collo dall'altra parte. Tu la osservavi dallo specchio...
(T) era molto giovane...i suoi lineamenti erano duri, ma era veramente splendida, intraprendente come piace a me. Sapeva il fatto suo e le sue mani era esperte, sapevano come e dove toccare una donna. I suoi baci sulle spalle era dolci come carezze ed ad ogni sfioramento era un sobbalzo di eccitazione. I brividi mi pervadevano la pelle completamente e non riuscivo a fermarmi...ero un tremito continuo...Carmen mi chiese...."ti piaccio? Lo sento"
(F) una sua mano scese sul tuo seno e con delicatezza te lo accarezzò da sopra il vestito. Intanto la sua bocca era passatta all'altra spalle mentre la sua mano ti stava accarezzando la guancia. Poi le si appoggiò con tutto il suo corpo contro la tua schiena e tu sentisti i suoi seni appoggiarsi dietro di te. Le sue dita della mano ora si erano avvicinate alle tue labbra e con uno di essi seguii il contorno, mentre l'altra piano piano ti soppesava i tuoi seni...
(T) le sue mani esperte mi davano un piacere profondo e percepivo sulle mie spalle il suo seno sodo, duro...i suoi capezzoli erano come due spine e non accennavano ad abbassare la loro eccitazione. Le sue mani indugiavano sui miei seni e nelle orecchie mi sentii dire.."hai due seni fantastici, naturali"...mi girai e La accarezzai sul viso prendendolo tra le mie mani....In quel mentre entrò una signora di una certa età che per un attimo ci guardò tra lo stupito e l'interessato. Ci fece un accenno di sorriso...era una signora che quando ero entrata aveva attirato la mia attenzione perchè nonostante l'età era ancora piacente e non mi staccava lo sguardo di dosso
(F) La signora vi disse, continuate pure e poi chiuse a chiave la porta e si posizionò in fondo a guardare. Intanto Carmen aveva preso anche lei il tuo viso con le mani e ti attirò a sè. Le vostre bocche si unirono in un bacio sensuale. I vostri corpi si avvicinarono e i vostri seni si toccarono. La signora osservava...
(T) eravamo appoggiate l'una all'altra ed i nostri corpi aderivano completamente...La sua scollatura era vertiginosa ed i suoi seni rifatti strabordavano da essa. le sue mani erano concentrate sul mio seno e questo mi piaceva tantissima. Eravamo incuranti della presenza della signora che si faceva il trucco allo specchio accanto e di tanto in tanto ci lanciava degli sguardi interessati
(F) La signora cercò una posizione tale da poter osservare bene tutti nostri movimenti. Il nostro bacio diventò profondo e le nostre lingue si attorciliarono profondamente. Feci scendere le mie mani sulla sua schiena fino ai glutei che erano duri, sodi e ben fatti.
(F) le mani di carmen andarono sulle tue spalline e lentamente ti scoprii il seno. La sua bocca avida si avvicinò ai tuoi seni e tu sentisti il suo bacio sui tuoi seni. La signora nel mentre si era fermata ed ora si era girata completamente verso di voi. Dal suo abito si intravedevano i suoi capezzoli che si stavano eccitando. Mentre carmen con la sua bocca era ui tuoi seni, le sue mani avevano inizato ad accarezzarti i tuoi finachi...
(T)Ero eccitatissima dalla situazione surreale...se entrava qualcun'altro era veramente un casino. Carmen mi aveva denudata a metà ed io ero rigida come un palo davanti a lei. La signora, che avrà avuto una sessantina d'anni penso non credesse ai suoi occhi vivendo la sensazione. Carmen incominciò a palparmi il seno con veemenza ed io ricambiai sui suoi. Con uno strattone mi indirizzò verso il bagno dei portatori di handicap che era più pulito e grande. Aprì la porta e mi strattonò all'interno. La signora incredibilmente entrò con noi e chiuse la porta a chiave dietro di se....
(F) Carmen come se fosse una gatta in calore ti spogliò e ti levò anche il vestito. Ormai eri nuda davanti a lei in tutto il tuo splendore. La bocca di tornò subito ai tuoi seni eccitati, mentre la signora, da dieto di te, aveva iniziato ad accarezzarti il tuo sedere e a baciarti dietro il collo. Poi Carman ti lasciò alle mani di lei e la signora posò le sue mani da dietro sui tuoi seni ed iniziò a palparti e a strusciarsi dietro di te. Carmen lentamente guardandoti negli occhi iniziò a spogliarsi....
(T)la signora era veramnte esperta e sapeva dove toccarmi per stimolare la mia eccitazione. Sentivo i suoi seni indurito sulla mia schiana e le sue mani impastavano abbastanza duramente i miei seni. Ero solo in perizoma, calze autoreggenti e tacchi. La situazione era veramente eccitante. Carmen si mostrò quasi completamente nuda davanti a noi due; la signora per un attimo si fermò ed ammirò Carmen in tutto il suo splendore. La ammirammo dall'alto in basso. Aveva ancora il perizoma e notai una sospetta protuberanza all'interno dello stesso, ma non mi spaventai e mi abbandonai nella braccia della sconosciuta
(F) Carmen si avvicinò a voi due. Mise le sue mani sul tuo viso e avvvicinò le sue labbra alle tue. Lascivamente vi baciaste, le vostre lingue si intrecciarono. Poi le sue mani andarono sulle tue spalle e piano piano ti spinse verso il basso. Tu ti mettesti in ginocchio e le tue mani andarono sul suo sedere. Lo accarezzasti, mentre la signora e carrmen si baciavano. Vedevi che c'era una protuberanza nei suoi slip. Allora per vedere cos c'era, li tirasti giu' e un membro maschile apparve in quel corpo femminile...
(T) rimasi di pietra...non me l'aspettavo, non mi era mai successo, era un Trans, un bellissimo Trans niente da dire...potrei confessare che era anche un mio sogno proibito farlo con un Trans e ora lo avevo davanti...Carmen era di fronte a me orgogliosa del suo piccolo membro tra le mutande...non si tirava indietro ed incrociammo i nostri sguardi...mi accennò un sorriso di complicità e proseguii ad abbassarbgli le mutandine fino alle ginocchia. Anche la signora guardando Carmen stupita, emise un gridolino di sorpresa
(F)La signora guardò quella bellissima trans. Si umettò le labbra e poi anche lei si pogliò. Aveva un fisico ancora abbastanza tonico nonostante l'età. Era senza reggiseno e portava delle calze con le reggicalze, e senza mutandine. Si inginocchiò di fianco a te davanti alla trans e vi guardaste negli occhi. Carmen mise le mani sulle vostre teste e vi avvicinò un pò di più al suo membro....
(T) era in erezione completa, ma era veramente piccolo...ritto, parallelo al suo ventre si ergeva per poco più di una decina di centimetri. Era completamente depilato e la punta esplodeva in un glande rossastro a punta. Le sue palle era grosse, gonfie, ma ben proporzionate con il suo membro...erano già alte sintomo di forte eccitazione. La signora per prima lo avvicinoò alle sue labbra e lo fece completamente sparire tra di esse per poi farlo uscire completamente bagnato dalla sua saliva. A quel punto lo leccai anch'io con la mia lingua per tutta la sua lunghezza
(F) Carmen iniziò a gemere grazie alle attenzioni delle vostre lingue. Mentre tu gli leccavi il membro, la signora gli leccava le palle e poi vi davate il cambio. Ogni tanto la signora avvicinava le sue labbra alle tue e vi scambiavate il sapore di quel membro. Poi la signora si mise dietro alla trans e con la sua bocca iniziò a leccargli dietro. Accarezzò con le sue dita l'ano e una volta che era ben llubrificato dalla sua saliva, iniziò a penetrarla con un dito. Il suo memmbro divvenne un pò + duro all'interno della tua bocca...
(T) lo ingoiai più profindamente e Carmen incominciò a muoversi avanti ed indietro dentro la mia bocca simulando una penetrazione. I suoi movimenti si facevano sempre più veloci segno che la signora, da dietro, stava facendo un buon lavoro. Il suo liquido caldo si aggiungeva alla mia abbondante saliva intorno al suo piccolo membro duro. Notai che Carmen aveva preso tra le sue mani i suoi glutei e li aveva aperti per bene per agevolare il lavoro di mano e di lingua della sconosciuta
(f) La signora continuava a darle piacere con le sue dita, ora erano arrivate a due ed entravano dentro senza difficoltà, segno che non era la prima volta. Poi Carmen si fermò, fece uscire il suo membro dalla tua bocca. Ti prese una mano e ti fece alzare. Vi guardaste negli occhi e vi scambiaste un bacio. Anche la signora si era fermata. Andò verso la borsetta che aveva lasciato sul lavello e da dentro prese un dildo argentato. La trans ti fece girare e ti fece appoggiare al lavello. Poi da dietro si avvicinò con il suo membro al tuo fiore bagnato e lentamente iniziòa penetrarti da dietro, mentre la signora iniziò a penetrare il trans con il dildo....
(T) era un momento che avevo sognato da moltissimo tempo. Il suo piccolo membro entrò senza difficoltà nella mia vagina ormai bagnatissima. Non lo sentivo molto vista la sua dimensione ridotta, ma mi eccitava l'idea di essere penetrata da una Trans così bella. La sconosciuta aveva iniziato a penetrare Carmen da dietro allargando per bene il suo ano ed aveva acceso il vibratore provocando un rumore abbastanza forte nel bagno. i colpi di reni di Carmen, non avevano nulla da invidiare a quelli che un uomo può dare e ciò mi faceva impazzire
(F) nel bagno orami risuonavano gemiti ed un odore di sesso pervadeva l'aria. La signora ora mentre stava scopando il trans si inginocchiò e niniziò a leccare sia te che il membro di lei, impreganto dei tuoi umori. Sentivi la sua lingua sul tuo clito e stavi provando sensazioni incredibili. Intanto il transo continuava a scoparti e a stuzzicarti i capezzoli....
(F) era una situazione veramente incredibile e che mai avrei pensato che avrei vissuto...in un bagno con una sconosciuta ed un trans che mi scopava. Ero esausta e le mie ginocchia mi si piegarono. Crollai a terra tenendo ancora alto il mio sedere per non far perdere il ritmo a Carmen.
(F) Carmen continauva a scoparti mentre eri inginocchiata. La signora si alzò, si avvicinò anche a lei a tutti e due. TI lecco il tuo secondo fiore e poi con lentezza, prese il dildo dall'ano di carmen e lo posizionò nel tuo, ed iniziò a penetrarti.....
(T) non volevo crederci ero posseduta da due assatanate...magari da Carmen potevo aspettarmelo, ma dalla sconosciuta di una certa età, magari sposata con figli...proprio no. Ma rimasi al gioco perchè la cosa mi piaceva moltissimo. Il membro di Carmen entrava ed usciva dalla mia vagina con una facilità estrema ed anche il vibratore della signora ormai quasi scompariva dentro il mio ano. L'entrata e l'uscita dei due oggetti mi riempiva completamente e sapevo che presto sarei venuta davanti a loro. Carmen ansimava, la sconosciuta emetteva strani mugolii. Il mio liquido di lubrificazione scendeva piano lungo le mie cosce ed era caldo. La signora mentre mi penetrava con l'oggetto aveva preso a massaggiarmi uno dei miei seni che penzolava sotto di me. Stavo male dal piacere...
(F) la trans non ce la fece più. Sentiva il suo piacere arrivare. Allora si fermò. SI alzò in piedi ti fece mettere in ginocchio e anche la signora si mise. Carmen iniziò a masturbarsi davanti alle vostre bocche affamate e...
non credevo ai miei occhi avevo davanti il membro di un Trans che stava per eruttare la sua lava bianca e così fu...per un attimo Carmen rallentò fino a fermarsi il movimento della sua mano sul suo membro, piegò le ginocchia, trattenne il respiro ed un fiotto del suo liquido mi raggiunse l'occhio scivolando piano verso la mia bocca...subito dopo ne uscì un'altro che entrò completamente nella bocca aperta della signora che lo inghiottì immediatamente e voracemente. I successivi mi scesero sul seno ed a quel punto presi in bocca il membro di Carmen per bere fino all'ultima goccia il suo umore sotto gli occhi della sconosciuta...
(F) il trans continuò ad eruttare il suo piacere. TU e la signora vi alternavate a ripulirlo. Poi quando ebbe finito, vi staccaste dal suo membro e tu e la signora vi scambiaste un bacio con le vostre lingue che sapevano del suo umore.La trans si inginocchiò anche lei e con la sua lingua, mentre tu scambiavi il bacio lascivo con la signora, iniziò a ripulirti i tuoi seni...
(T) era stato meraviglioso...mai provato nulla di simile. La signora sapeva baciare benissimo e me lo dimostrò a lungo baciandomi profondamente ma senza alcuna volgarità. Mi continuava a dire che ero bellissima ed io ne ero veramente lusingata
(F) Anche la trans ti disse che era stato bellissimo. Ma aveva notato che la signora non aveva goduto. Allora ti guardò e con un cenno d'intesa, sdraiaste la signora. Lei capii e aprì le gambe. E llora tu con Carmen avvicinaste le vostre bocche al suo fiore bagnato per darle piacere...
la signora non credeva ai suoi occhi...allargò le gambe più che poteva...il suo fisico denotava il passaggio egli anni, la sua pelle non era più tonica ed era un pò sovrappeso...la sua vagina era completamente glabra non tanto perchè si depilasse, ma a causa dell'età. Contestualmente all'allargamento delle gambe e senza alcun aiuto da parte delle sue dita si aprì alla nostra vista la sua vagina molto grande e rossa tra le labbra. Un liquido translucido e molto vischioso colava abbondantemente dal suo sesso prova probabilmente di un orgasmo che aveva provato in silenzio durante il nostro gioco precedente
(F) le vostre lingue dettero piacere alla signora. Le sue mani andarono sulle vostre teste ed i suoi gemiti si sentivano per tutto il bagno. Vi disse di continuare perchè stava per venire...
(T) era imbarazzante perchè se fosse entrato qualcuno ci avrebbe sentito. La signora spingeva i nostri visi dentro la sua vagina ed i suoi liquidi ci bagnavano completamente la faccia. Le nostre lingue si muovevano vorticosamente dentro di lei e spesso si toccavano. I suoi odori erano eccitanti e ci spronavano a fare tutto più infretta. Aveva alzato le sue gambe allargandole al massimo ed i suoi gemiti erano ormai diventati degli urletti continui.....ebbe una contrazione fortissima e sentimmo uscire del liquido che leccammo voracemente..
(F) e con un urlo liberatorio la signora godette grazie alle vostre bocche. Il suo miele proruppe dal suo fiore e vi innondò le vostre bocche. Il suo respiro si affievolì e vi disse che non aveva mai goduto così tanto. Tu e Carmen vi guardaste e vi baciaste scambiandovi quel meraviglioso miele che ogni donna ha quando gode...
(T) ci aveva riempito ne vero senso della parola...forse nella sua vita sessuale era abituata a finirla così, ma mi piacque moltissimo perchè si vedeva che il suo piacere aveva raggiunto limiti elevatissimi e noi ne eravamo state le artefici. Le sue gambe crollarono letteralmente a terra vicino a noi ed esausta e nuda la signora si avvicunò alla borsetta e prese il suo portafoglio e ci ricompensò con 500 euro a testa chiedendoci però prima i recapiti telefonici perchè avrebbe desiderato continuare questo gioco con entrambe
(F) VI rialzaste. Poi ognuna prese i propri abiti ed insieme vi rivestiste. Una ad una usciste dal bagno dei disabili. Non c'era nessuno e la zona era libera. Vi poneste ciascuna davanti ad un lavandino e allo specchio. Vi rifaceste il trucco. E poi vi scambiaste ancora un bacio a tre con la promessa di rivedervi. Usciste una per volta dal bagno. Io vi osservai, tu mi sorridesti ed io capii che era successo qualcosa. TI avviciniasti a me, poi lentamente le tue labbra si posero sulle mie e dopo un bacio a fior di labbra, il nostro bacio divenne appassionato e sentii nella tua bocca il sapore del trans e della signora, e capii che qualcosa di trasgressivo era successo nei bagni...
(T) Il mio sguardo incrociò ancora quello di Carmen che aveva fatto altrettanto con il suo compagno...Notai che lei sussurrò qualcosa al suo orecchio indicandomi. Lui si voltò verso di me e si alzarono entrambe venendo verso di noi. Ci chiesero se disturbavano e se potevano sedersi...noi li facemmo sedere, ma questa è un'altra storia...
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
la priva volta
la prima volta
era da un po\' di tempo che sentivo dentro me il desiderio di indossare un mini abito, calze autoreggenti, perizoma, tacchi a spillo parrucca e rossetto. e fu cosi\' che dopo essermi accordato con la mia amica trav mi sono presentato a casa sua e insieme a lei ho iniziato la trasformazione, da massimo a alexia.l\'eccitazione era tantissima, a tal punto che mentre mi cambiavo mi sono ritrovata con un\'erezione di marmo, indossato abito autoreggenti scarpe parrucca e rossetto la mia amica mi ha messo la maschera, poi dopo avermi fatto alcune foto sento suonare il campanello, dentro me sapevo che quello sarebbe stato il primo maschio di alexia.essendo bendata potevo affidarmi solo ai rumori, agli odori. lo sento avvicinarsi e mi schiaffa subito il cazzo in bocca; è ancora molle ma inizio a leccarlo e lo sento crescere tra le mie labbra, sono eccitatissima, succhio e lecco tutta l\'asta, arrivo alle palle, lo sento gemere, poi mi prende la testa e me la schiaccia contro il suo cazzo, lo sento fino in fondo alla gola, direi che e\' enorme, un bellissimo cazzo. mi ordina di mettermi alla pecorina, eseguo sapendo gia\' che tra poco saro\' sua.indossa il preservativo, mi inumidisce il buchetto, appoggia la sua cappella e inizia a entrare; e\' troppo grosso, mi fa male, lo prego di fare piano ma lui mi da un colpo secco, una fitta fortissima mi attraversa il corpo facendomi gridare dal male, pero\' ormai lo sento tutto dentro me. inizia a pompare, e\' inesauribile godo, godo come una troietta, intanto l\'amica trav che fino ad ora aveva fatto la fotografa, eccitata mi schiaffa il suo cazzo in bocca e cosi\' mi ritrovo piena. non capisco piu\' nulla o quasi, ora sono coricata e mi ritrovo lo stallone che mi scopa mentre la trav si e\' accovacciata su di me e mi fa leccare il suo buchetto, stiamo godendo come matti in tre. lo stallone e\' quasi pronto, toglie il preservativo e mi sbatte il suo cazzone in bocca, la trav se lo sta menando e anche lei e\' a buon punto, li sento gemere entrambi, i gemiti sono sempre piu\' frequenti e incontrollati fino a quando prima la trav e poi lo stallone mi inondano la bocca di sborra. godo anche io e al mio cazzo ci pensa la trav, mi lecca tutto e mi rende le cortesie ricevute. resto coricata per alcuni minuti. pensando a quanto successo, e\' stato bello, un\'esperienza unica. lo stallone, uscito dal bagno si riveste , mi bacia la guancia mi ringrazia e se ne va, io sono sempre bendata, gli do l\'arrivederci (spero presto) e lo saluto. siamo di nuovo soli io e la mia maestra trav - non finiro\' mai di ringraziarti jessika. e da allora io e lei facciamo impazzire di godimento i
10338
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14 anni fa
pandera, 60
Ultima visita: 1 mese fa -
la mia prima esperienza con un uomo
la mia prima esperienza con un uomo
premetto che sin da piccolo ho avuto qualche dubbio sulla mia integrità maschile. mi piaceva guardare i cazzi degli altri ragazzi, pur non avendo il coraggio di ammetterlo. crescendo pensavo che tutto questo svanisse, all\'età di 22 anni mi sposai, credendo a giusto titolo di essere entrato definitivamente nella schiera degli etero.per parecchi anni la mia vita andò avanti normalmente,e bbi dei figli e tutto quello che facevo era votato a loro.ma il mio chiodo fisso era sempre lo stesso, succhiare un bel cazzo grosso, anche perchè il mio e di dimensioni normali ed il piacere di beccarne uno fuori misura era tanto.cominciai la mia esperienza bsx introducendomi nell\'ano dei piccoli oggetti, che con il passare del tempo diventavano sempre più grandi, sino al punto di masturbarmi con dei cetrioli di misura degna di un superdotato.intanto il tempo trascorreva, ed ad un certo punto della mia vita ci fu la svolta definitiva. trovai un lavoro che mi costrinse a spostarmi fuori sede da solo,per ovvi motivi gestionali, scuola per i figli, e legame da parte di mia moglie ai suoi genitori.andai per 3 anni in una città dell\'estremo nord, vivevo solo ma nonostante questo non riuscivo a sbloccare il mio stato di diverso. in compenso la grande città mi diede l\'opportunità di visitare un sexi shop e finalmente poter passare dai cetrioli ad un cazzo vero e proprio.dopo una parentesi di tre anni venni trasferito in un paesino della calabria, ciò mi dava l\'opportunità di essere più vicino a casa mia, essendo io siciliano. un bellissimo posto di mare che mi stimolò molto a frequentare le spiagge nel tempo libero.cominciai a cercare spiaggette appartate dove poter stare in assoluta libertà, stando completamente nudo.un bel giorno di luglio, mentre prendevo il sole, ammiccando occhiate verso qualche bel maschietto che come me sventolava il suo cazzo al sole,un signore distinto, sulla cinquantina si avvicinò con una scusa e cominciammo a chiacchierare.lui era di roma ed aveva un appartamentino disponibile sul mare, mi chiese se volessi andare a prendere qualcosa da bere a casa sua; devo dire che con mia grande meraviglia la mia risposta fu si a primo colpo, senza nessuna titubanza.andammo a casa sua, mi versò un aperitivo e nel frattempo comincio a toccarmi la coscia,io non reagii, in fondo erano anni che sognavo una situazione simile. lui incoraggiato dal mio atteggiamento mi afferrò e cominciò a baciarmi appassionatamente.in breve fummo tutti e due nudi sul letto, lui con un cazzo bello grosso in tiro ed io che non sapevo cosa fare. fu lui a condurre il gioco, mi prese la testa e me la portò sul suo cazzo. io
Adv timidamente cominciai a succhiarlo, iniziando subito a trovarci gusto, tanto che in pochi minuti presi una dimestichezza con il suo cazzo degno di una troia.subiti dopo lui mi staccò dal cazzo e mi mise in una posizione più adatta a penetrarmi. appoggiò il suo cazzo sul mio buco del culo, che anche se già abituato alla penetrazione di oggetti, a contatto con la sua cappella un pò si contrasse. cominciò a spingere, prima con delicatezza e poi sempre più insistentemente. all\'inizio il dolore si fece sentire ma subito dopo il primo colpo, magicamente il mio culo si dilatò, accogliendo per intero il suo notevole cazzo. mi piaceva da morire e sentivo già di essere bagnato come una troia .lui stantuffava ed io godevo come non mai,avevo finalmente raggiunto il paradiso. dopo circa 10 minuti di pomparmi messo a pecora con le sue palle che ad ogni colpo rimbalzavano sul mio culo. mi disse che stava per venire, gli chiesi di uscire dal culo e venirmi in bocca, detto, fatto. uscì dal mio culo, lasciandomi una grande sensazione di vuoto e si spostò davanti la mia faccia menandoselo vigorosamente, dopo alcuni minuti sborrò copiosamente sulla mia faccia e per la prima volta sentii il gusto piacevolissimo della sborra dentro la bocca. ingoiai tutto e continuai a leccargli il cazzo fino a pulirlo completamente. fu la scopata più bella della mia vita.
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14 anni fa
pandera, 60
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Linea rossa
Trasgressione, il tuo terreno fragile su cui poggi passi incerti che al tuo brivido regalano linfa rendendoti da essa dipendente.. Tu che al tuo recinto mostri forza e che con esso ti ripari nascondendo il tuo reale, convincendoti che osare si possa, ma non sia giusto. Quella sottile linea rossa che segna il limite tra il giusto e il trasgressivo ognuno la traccia da solo, confinando le proprie certezze entro le quali vivere la propria normale esistenza.. Nel buio della tua silenziosa solitudine, sospinta dal soffio del piacere ti spingi sovente verso quella linea e desideri respirare aldilà per inebriarti di proibita trasgressione. Eccolo il gusto del piacere, .. definire cosa sia “proibito” per poterlo cercare sapendo di trasgredire, .. rompere una regola morale trovandone immotivata giustificazione, vivere emozioni che tu stessa non ti concedi. La tua sottile linea rossa delimita il virtuale e lascia fuori cose che ad occhi chiusi desideri e immagini in un delicato fruscio di lenzuola scostate da una mano che curiosa si insinua tra le tue gambe, .. solo al buio del tuo sognare passi oltre quella linea e ti sembra di volare.
Io sono qui, a combattere con la mia linea rossa che altro non è che qualche metro più avanti della tua.. quanto basta per dovermi voltare per guardarti. Abbiamo necessità di trasgredire, di sentirci oltre le regole, di sentirci una volta almeno oltre quella linea del pudore.. per questo sentiamo quel brivido di vertigine quando ci avviciniamo al nostro definito recinto; le gambe formicolano, la schiena vibra,. .. le braccia si aprono, gli occhi si chiudono, .. i polmoni si gonfiano di aria nuova e respiriamo i nostri sogni fatti di desideri inespressi.
Ho rispetto della tua linea rossa, .. che poco senso ha spostare, perché il brivido al confine è sempre piacevole emozione; ma se tu cercherai oltre un passo incerto un brivido nuovo, saprò il mio braccio tendere al tuo cospetto…
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14 anni fa
admin, 75
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come sono diventata giselle
Come sono diventata Giselle
La storia che sto per raccontarvi parla della mia vita e di come sono diventato da piccolo bimbo timido ed introverso a splendida e focosa travesta. La mia vita è stata un cammino tortuoso fatto di mille esperienze, tante negative ma altrettante divertenti e lussuriose, e di tanta curiosità e voglia di provar nuove cose. Iniziai la mia lenta trasformazione, che mi portò ad essere Giselle, senza rendermene conto sin da piccolo.Da bambino ad una prima occhiata potevo sembrare “normale, ma già da allora in me qualcosa nasceva e cresceva facendomi sentire “diverso” da tutti gli altri. Il fatto che fossi figlio unico di una ragazza madre fu la prima causa del mio sentirmi differente dagli altri bimbi. Poi, il fatto di essere minuto di corporatura e molto gracile, spesso mi ammalavo e restavo settimane intere a casa, non mi aiutava a relazionarmi ed a creare amicizie con i miei compagnetti delle elementari. La mia infanzia passò abbastanza velocemente, tra un’influenza e l’altra, rendendomi un bimbo molto solo ed introverso, pieno di complessi, ma anche insolitamente curioso verso il mio corpo, ad imitazione di madre che stava ore davanti agli specchi prima di uscire col nuovo boy friend del momento. Infatti, le molte volte che mi capitava di stare solo a casa mi piaceva togliermi il pigiama e stare completamente nudo ad ammirarmi il corpo nei vari specchi di casa, in particolar modo il sederino tondo e vellutato come una piccola pesca mi attraeva. Ero fin da piccolo un bambino molto curioso e oltre ad osservarmi incominciai a toccarmi il sedere, accarezzarlo e massaggiarlo come avevo visto fare a mia madre, da parte dell’amico di turno, spiandola furtivamente durante i suoi amplessi amorosi in camera sua , e la cosa mi piaceva molto. In quel periodo ricordo che quando mi coricavo per andare a dormire, nel mio lettino mi abbassavo i calzoncini del pigiama e le mutandine per sentire il contatto del fresco del lenzuolo su di me, mi strusciavo col mio cazzettino e spesso mi infilavo un dito nel culetto, che poi tiravo fuori e me lo portavo al naso per annusarlo.Ricordo che in quel periodo spesso venivo scambiato da fanciulla dai vari ragazzi “amici” di mia madre che si susseguivano nella nostra casa, ed effettivamente come dargli torto. All’età di 12 anni quando entrai nella mia adolescenza il mio aspetto era tutt’altro che quello che avevano i miei compagnetti delle medie. Ero piccolo di statura confronto alla media dei ragazzi della mia età, avevo un visino angelico reso ancor più femminile dal taglio degli occhi da cerbiatta e dal candore della mia pelle; per non parlare dei capelli castani chiari quasi biondi che mia madre si
Adv ostinava a tenermi lunghi, facevano risaltare il rossore delle guance e il rosa deciso delle mie labbra carnose. Visto da dietro, grazie al mio esile corpo con un vitino snello e fianchi larghi a sostenere un sederino tondo e pronunciato, non era semplice non scambiarmi per ragazzina.E forse io già mi sentivo così, non avendo molti amici ed essendo anche una frana in tutti gli sport, mentre gli altri giocavano a calcetto o a pallacanestro io mi ritrovavo spesso nelle gradinate con le mie compagne a poter solo fare il tifo per i veri maschietti.A 13 anni ogni volta che andavo in bagno passavo un po’ di tempo a guardarmi il cazzetto e anche il sedere, me li strofinavo spesso… poi un bel giorno dal cazzetto mi uscì un liquido bianco… forse era quella cosa che i miei compagni di scuola più maturi chiamavano “sborra”! Da quel momento ogni occasione era buona per masturbarmi. A 14 anni mi segavo anche 3 volte al giorno.A 15 anni non avevo ancora una ragazza, per cui sentivo il bisogno di sfogarmi attraverso le riviste pornografiche. Essendo minorenne le rubavo ogni tanto da un rivenditore di fumetti e poi a casa me le visionavo con calma. In uno dei tanti giorni che rimasi solo in casa decisi che avrei cercato di avere il maggior numero di eiaculazioni possibili, in modo da vedere fino a che punto avrei potuto arrivare. Così sul letto matrimoniale di mia madre, presi tutte le riviste porno che avevo e mi spogliai completamente nudo. Mi masturbai per circa 8 ore, in effetti, riuscii a sborrare ben 7 volte, solo che le ultime 2 furono in sostanza a secco! Durante quella lunga maratona mentre mi stavo masturbando appoggiai per sbaglio il mio culetto vicino al pomo del lettone il tocco di quel pezzo di legno cosi duro tra le mie natiche mi procurò un brivido lungo la schiena e provai così a strofinarmi l’ano sopra. Mi ci sedetti sopra, provai una grandissima eccitazione che mi fece fare una schizzata di sperma tremenda. Da quel momento capii che godevo di più se mi penetravo l’ano. Così le volte successive cercavo sempre di infilarmi qualche oggetto dentro il culo, pennarelli, tubetti, flaconi, i bastoni delle scope per godere di più. Nello stesso tempo sentendomi molto depravato ma anche molto incuriosito ed eccitato incominciavo a rubare dal cesto della roba sporca vari indumenti intimi di mia madre e dopo averli annusati incominciai a pendere il piacere di indossarli per masturbarmi. Da quel momento incomincia più o meno inconsciamente a volermi sentire donna, femmina, e così nel corso di quegl’anni osservai molto le mie compagne ed amiche per poi una volta giunto a casa e indossato i vari abiti di mia madre giravo per casa cercando di imitare la loro camminata e i loro modi di fare per poi finire eccitatissimo a dovermi masturbare il cazzetto e a deflorarmi il culo, magari messo per terra a pecora inculandomi da solo col bastone della scopa in culo mentre l’altra estremità era appoggiata al muro a, con grande goduria.Fino all’età di 16 anni circa tutto ciò che sapevo ed avevo sperimentato del cosiddetto sesso però era stato confuso e riduttivo, visto che ero sempre solo. le ragazze mi interessavano sempre meno e i ragazzi, verso i quali il mio interesse cresceva di giorno in giorno, erano sempre presi dallo sport e dalle troiette che gli circolavano attorno.Ma finalmente quell’anno qualcosa cambiò.Anche se ero uno dei più bravi della scuola, avevo qualche problema a digerire la matematica. Siccome non volevo ritrovarmi un 4 sulla pagella, mia madre decise che era meglio se prendessi lezioni private. Una sua amica gli avevano suggerito di contattare Marco, un ragazzo di 27 anni che fa l\'università e che essendo bravo per potersi pagare gli studi faceva ripetizioni.Dopo aver preso accordi telefonici con mia madre, il lunedì successivo mi recai a casa sua per la prima lezione. Lui abitava ancora con i suoi ed infatti fu proprio il padre ad aprirmi la porta e a farmi accomodare nello stanza del figlio dove poco dopo entrò Marco. Quando lo vidi entrare rimasi paralizzato: era bellissimo, alto, capelli castani quasi neri, occhi verde mare e un fisico non palestrato ma ben curato. Non so perché ma dentro la mia testolina mi ero fatto l’idea di trovare un tipo alla Leopardi, brutto, curvo e topo di biblioteca, ed invece fui felicissimo di essermi sbagliato. Dopo il primo momento di smarrimento ci presentammo e mi fecce accomodare sul tavolo dell’armadio a ponte ed iniziamo la prima lezione, che scorse velocemente, era un primo incontro conoscitivo dove lui mi chiese dove eravamo arrivati e che problemi avevo. Le ripetizioni continuarono per un po’ ed io ero sempre più felice di andare da lui, infatti io e lui eravamo molto in sintonia, e la matematica era diventata meno pesante da sopportare. L\'ora passava in fretta e spesso mi fermavo di più anche per parlare, era uno dei pochi ragazzi che conoscevo che mi ascoltava interessato e che sapeva farmi sciogliere la lingua, o per giocare ai video giochi; era davvero un asso e io una schiappa, ma la cosa non i importava, volevo solo passare più tempo possibile vicino a quel bellissimo ragazzo!Un giorno durante una lezione mi propose di fare degli esercizi per vedere a che punto ero arrivato e con la scusa mi lasciò solo nella sua camera e andò a farsi una doccia perché dopo la lezione aveva un impegno. Stavo seduto di fronte alla scrivania a fare gli esercizi, quando mi resi conto che sotto il letto di ci sono dei giornali e visto che ero quasi alla fine e di Marco non si vedeva l’ombra e vista la mia curiosità, con fare da felino cercai di vedere di cosa si trattava. Non erano di certo dei quotidiani ma delle riviste porno del genere gay e trans. Rimasi sorpreso e meravigliato, tanto che le rimisi subito sotto il letto. Ad un certo punto sento aprirsi la porta ed entrò lui, completamente nudo con l’asciugamano intorno alla vita a coprire le parti intime, mi sento in imbarazzo, lui come niente, si avvicina mi da un veloce sguardo ai compiti e poi mi disse “scusami, ma mi sono dimenticato di prendermi il cambio” e cosi frugò nell’armadio e poi preso i vestiti che doveva indossare riandò in bagno.Io rimasi immobile e stupito, non sapevo se per la scoperta dei suoi giornaletti o se per la bellezza del suo corpo e per la naturalezza col quale quasi nudo era stato lì accanto a me per un paio di minuti.Da quel giorno non feci altro che pensare all’accaduto, pensavo e riflettevo ponendomi mille domande.Allora Marco non era cosi etero come si presentava, forse e per questo che avevamo così tanta sintonia, lui forse mi avrebbe capito e magari mi avrebbe aiutato a realizzare i miei sogni, sentirmi una femmina tra le braccia del mio bell’uomo, forse l’uomo che cercavo senza saperlo era lui. Le settimane dopo l’accaduto furono piene di domande e di emozioni. Lo desideravo con tutto me stesso ma dall’altra parte avevo paura e timore di un rifiuto. Ormai le mie tante masturbazioni giornaliere avevano solo un desiderio, farmi passare quel gran prurito al culetto che mi veniva tutte le volte che pensavo a lui. Non potevo continuare così, stavo morendo per lui, lo desideravo e desideravo sentirmi suo, mi ero preso una cotta pazzesca. Volevo concedermi a lui ma non volevo fare la prima mossa, ero troppo timido. Dovevo fare in modo che mi notasse di più e che mi desiderasse, e quando lo avrebbe fatto io sarei entrato in pieno nella mia parte diventando la sua femmina, una femmina a sua completa disposizione che lo avrebbe fatto godere soddisfando tutte le sue voglie.Iniziai allora a cambiare il mio abbigliamento, tutte le volte che andavo a lezione da lui. Indossando sempre più spesso tute da ginnastica o jeans pantalone attillatissimi che mettessero in evidenza le mie belle gambe affusolate e prive di peli e specialmente il mio culetto prominente.Cercavo in ogni modo di piegarmi sullo zaino per prendere i libri ed i quaderni in modo che lui potesse notare le mie forme. Dopo alcuni tentativi la mia troiaggine colpì nel segno e lo vidi di sottecchi mentre mi fissava.L’episodio mi stimolò così tanto che decisi di osare di più. La lezione successiva indossai dei pantaloni talmente stretti ed a vita bassa da lasciare scoperta la parte superiore dei miei liscissimi glutei, senza dimenticare di far sbadatamente venir fuori il filo del perizoma rosa che indossavo. Quando alla fine di un esercizio mentre Marco era intento a correggerlo feci cadere una matita per terra sotto la scrivania, con la scusa di recuperarla; mi posi accucciato a pecora con il risultato che i pantaloni furono ulteriormente risucchiati nel solco fra le chiappe lasciando il mio culetto in gran parte scoperto ed il bellissimo perizoma rosa in mostra. Poi per risalire gli appoggiai una mano sulla coscia. Al contatto lo sentii fremere e ne fui deliziato. Spostai la mano un pochino più in alto e mi feci più vicino continuando a seguire la correzione dell’esercizio.Lo guardavo con aria svanita e lui si accorse che non stavo capendo una sola parola di quello che stava dicendo. Sentii la sua grossa mano appoggiarsi sulla mia schiena e scendere fino al sedere. Un brivido di lussuria mi fece tremare mentre sentivo le sue dita spostarmi il filo del perizoma ed insinuarsi nel solco fra le natiche e titillarmi il buchino voglioso. Come se non stesse succedendo niente continuò a spiegarmi la correzione dell’esercizio ed io imbarazzato e timidissimo cercavo di assecondare il suo gioco facendo finta di niente anche se sentii comunque il mio viso arrossire per l’eccitazione e la paura di essere scoperto, dai suoi genitori che erano in giro per casa.Quello che ormai da qualche settimana desideravo e che pur senza conoscerlo desideravo inconsciamente da anni si stava avverando. Cercai il più possibile di restare calmo e di seguire la lezione anche se sentire il suo dito muoversi tra i miei glutei mi provocava un’eccitazione fortissima. Non resistetti più e quando lui incomincio ad inserirmi il suo dito medio nel mio bucchero gemetti come una cagnetta, allora lui si alzò e chiuse a chiave la porta tornando verso di me si abbassò la zip dei pantaloni e finalmente estrasse il suo bellissimo uccello. Con la sua mano destra mi afferrò dolcemente i capelli dietro al collo e spingendoli verso il basso mi fece inginocchiare a terra ed alzare la testa. Mi fissò con espressione estasiata e con voce rotta dall’emozione mi disse “sospettavo di te dal primo giorno che ti ho visto” ed io per tutta risposta senza proferire parola lo guardai come una fanciulla innamorata e misi le mani dietro la schiena in una posizione che ostentava la mia completa passività. Alzai la testa e guardandolo dal basso decisi di giocare il tutto per tutto, confessandogli la mia attrazione per lui. Dissi “Marco mi piaci moltissimo, mi ecciti da impazzire sei così maschio, cosi possente e io mi sento così femmina …ti prego, voglio essere tua, voglio essere la tua donna … per favore.Pensai che più troia di così non sarei mai potuta essere, anche se in futuro mi sarei smentita\".Vidi i suoi occhi accendersi di lussuria e le sue mani tremare leggermente. Si chinò su di me e mi baciò sulle labbra poi guardandomi fisso negli occhi mi disse “certo tesoro, da oggi sarai mia, sarai la mia nuova alluna e ti insegnerò tantissime cose”. Io, sentendolo rivolgersi a me al femminile avvertii una scossa che mi percorse tutta la schiena e con fare amorevole mi avvicinai al suo meraviglioso cazzo ed inalandone il forte odore di maschio che emanava incominciai ad accarezzarlo con cura utilizzando solo il mio viso, come a volergli far capire il mio senso di sottomissione nei suoi confronti, e percorrendo l’asta con teneri baci. Lui capì subito la mia devozione ed anche la mia inesperienza. Allora, per aiutarmi in quel mio primo pompino, con una mano mi accarezzo dolcemente la guancia e con l’atra impugno la sua mazza ed poggiata la cappella sulle mie labbra la strofinò delicatamente come se fosse un rossetto. Questa cosa mi aiutò molto a sbloccare la mia timidezza e ad accrescere ulteriormente la mia voglia di lui cosi iniziai quel mio primo rapporto orale estraendo la lingua e con la punta ad assaggiare l’oggetto dei miei desideri. La mia lingua s’inebriò di quel sapore, un misto di pre sperma e di cazzo anche se lavato con residui d\'urina, cosi forte ma cosi buono. Fui trasportata dall’emozione e dal turbinio di sensazioni meravigliose che mi provocava l’essere inginocchiato a leccare ed assaporare il buonissimo cazzo di Marco che mi venne naturale aprile la bocca per accoglierlo meglio dentro di me.Marco fu dolcissimo, mi fece fare finché non presi confidenza col suo membro e poi piano piano cominciò a muovere il bacino e andando in sincrono col mio movimento inizio a scoparmi in bocca. Lui, ansimava e godeva della mia naturale ed innata troiaggine nel prenderglielo in bocca ed io godevo sempre di più nel sentirmi la sua femmina. Dopo una ventina di minuti, quando ormai la “lezione” volgeva al termine sentii il suo cazzo irrigidirsi sempre più e lui con gli occhi ricolti al cielo per l’immenso godimento che la mia bocca gli dava mi sussurrò tra i denti che stava per venire. Io, in un primo momento rallentai e mi scostai leggermente dalla sua mazza ma la curiosità di provare il sapore di uno sperma diverso dal mio fu tanta che mi rificcai il suo membro fino in gola e serrandolo tra le mie labbra accelerai il pompino facendogli capire la mia disponibilità.Disponibilità che fu presto assecondata da un’immensa sborrata che mi inondò la gola e mi riempi la bocca obbligandomi ad inghiottire per non soffocare. Fu bellissimo, e lo fu ancor di più quando mi rialzò con le sue potenti braccia baciandomi in bocca e accarezzandomi il mio piccolo uccellino che in men che non si dica urlo il mio godimento bagnandomi il perizoma del mio piacere. Dal giorno le lezioni private di matematica furono molto più lunghe ed intense, e da ancor di più quando sapendo di aver la casa sempre libera gli chiesi se faceva lezioni anche a domicilio. La mia storia con Marco duro 4 mesi, nei quali lui oltre alla matematica m’insegnò tante altre cose, In quei mesi, a casa mia mentre lo attendevo mi sbizzarrii a vestirmi nei modi più stravaganti fino a farmi trovare da lui vestito interamente da donna. Il giorno lui entrato a casa e poggiato la sua 24 ore nell’ingresso mi guardo negli occhi e sorridendomi mi chiamò e mi disse “ora si che sei la mia femmina, la mia alluna preferita, da oggi sai la mia Giselle”. Io, dalla felicità di quelle parole e dalla felicità di aver ricevuto il mio nuovo nome quasi piansi e come una ragazzina innamorata mi buttai braccia al collo su di lui e lo baciai con passione. Dal giorno la mia vita cambio e con essa anche il mio modo di relazionarmi col mondo.
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14 anni fa
pandera, 60
Ultima visita: 1 mese fa -
Come inizia l\'avventura cuckold
La sfida parte I°
Elena è sempre stata caparbia al punto di essere cocciuta e assai esibizionista solo in estate diventava un camaleonte ma mai aveva osato spingersi fin al fatidico passo della sfida, si tra noi, si fantasticava la presenza di un lui o di una lei come sarebbe stato emozionante e focoso e al tempo trasgressivo ma mai messo in pratica vuoi per mancanza di tempo vuoi in quanto sicuramente non era ancora maturata l'idea in noi di un terzo nel ns letto.
Da poco a Milano per ragioni di lavoro eveva trovato un clima lavorativo assai ostile tanto che dopo un mese di lavoro aveva già paventato l'idea di lasciar perdere tutto e di tornare a casa, ma proprio in questo momento mi sovviene l'idea di farla incontrare con un mio vecchio amico di Università senza doppi fini per il solo motivo di superare le prime difficoltà incontrate.
Il mio vecchio amico Marco con cui avevamo condiviso e diviso tutto al tempo universitario era un ragazzo alto capelli castani fisico muscoloso e molto simpatico oltretutto, ben presentabile e la maggior dote che all'epoca ricordo era un grande latin lover un dongiovanni un playboys ma siccome erano passati diversi anni e oggi anche lui sposato con una bellissima donna.
Ma vi posso assicurare che all'inizio il mio solo scopo era quello di far conoscere ad Elena nuove amicizie anche perchè ero lontano io dalla filosofia del cuckold e per me era impensabile che la mia donna potesse lasciarsi andare con un perfetto sconosciuto fin da subito.
L'idea di conoscere nuove persone e la compagnia di Marco con i suoi amici fu subito accettata da Elena tanto che in pochissimi giorni riusci ad organizzare un incontro con Marco per fargli conoscere.
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14 anni fa
admin, 75
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Un giorno come tanti....(seconda parte)
Già ansimanti arrivammo in una specie di grotta e ci sedemmo rannicchiati uno affianco all'altro.Silenziosi e timidi guardavamo le onde del mare che voluttuosamente si stagliavano contro le rocce
improvvisamente, con mio grande stupore, sentii una mano calda sfiorare il mio seno, coperto solo da una quasi impercettibile maglietta che avevo addosso quel 5 MAGGIO...sentii le sue labbra che cercavano le mie e mentre il cuore batteva arrivandomi in gola, sentivo un calore invadermi nel corpo e nell'anima....
le mie labbra turgide diventavano sempre più scivolose come sempre più scivoloso diventava il mio , finora ,segreto più intimo e le sue mani, che prima mi accarezzavano delicatamente, cominciarono a diventare sempre più avide del mio corpo...insaziabili di quel mondo, nuovo anche a lui...
attimi pieni di emozioni intense dove il rumore del nostro respiro affannoso sovrastava quello del mare così impetuoso che si inalzava sbattendo con forza sugli scogli, pieni di quella schiuma bianca, quasi a voler sfidare l'impeto che in quel momento ci univa....
le mie mani fredde, di paura nuova, scivolarono nei suoi jeans e al tocco del suo membro duro come le rocce che ci circondavano sentii pervadermi di un calore nuovo, intenso che irradiava il mio corpo come cento soli concentrati sul mio essere....
ormai avvinghiati...quasi fossimo fusi in un solo corpo....eravamo persi in un sogno...io ero lui e lui era me...avanti e indietro, come quelle onde, sentivo il suo membro sbattere sulle mie pareti bagnate e quasi schiumose come quelle rocce....sempre più intensamente, sempre più voluttuosamente....
al suo esplodere sentii un liquido caldo e denso che mi portò in un piacere ancor più grande di tutto quello provato fin ora e scoppiai anche io, insieme a lui, in qell'enfasi, a me nuova, sorprendente e estasiante di vera goduria,mentre sentivo quel liquido colare sulla mia pelle....
lentamente i respiri divennero più regolari e cominciai a prendere coscienza di quelo che era accaduto in quel giorno iniziato come tanti......................................................
la vostra francy
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Un giorno come tanti.....(prima parte)
Era un giorno come tanti iniziato col solito....dai alzati,è tardi devi andare a scuola, forza...le lenzuola che si sollevano dal mio corpo, accaldato dal sonno notturno...il risveglio...uno schiaffo che ti riporta nella realtà.
Sembrava scorrere tutto come sempre, i miei libri, il mio vestire frenetico con le prime cose capitate per le mani, e via inizia una nuova giornata...
'd un tratto mi suona il cellulare...un numero nuovo...ci penso un attimo...ma rispondo...
-si...
-ciao sono Mimmo...
un flash...si lui Mimmo...il mio colpo di fulmine...il ragazzo per cui ogni mattina apparivo bella e sensuale come una donna vissuta...nel mio corpo da quattordicenne, col seno acerbo e le labbra turgide coperte da un velo di lucido trasparente...
-volevo chiederti...
atti interminabili di silenzio...il cuore sembrava uscire dal petto..quei secondi parevano ore..
-si...ecco...volevo chiederti se ti va di venire con me...ho scoperto un posto bellissimo....vicino la scogliera...
e senza pensarci le parole scivolarono dalla mia bocca...
-si, dammi due secondi,arrivo subito...
chiusi la chiamata e in un lampo ero già per strada, di fronte a lui...al solo incrociare il suo sguardo mi scorreva un brivido per tutto il corpo...ne ero innamorata...persa...cotta...
non una parola per totto il tempo...camminavamo mano nela mano, proseguendo per un viottolo che ci portò verso la scogliera...già ansimanti arrivammo in una specie di grotta e ci sedemmo rannicchiati uno affianco all'altro.
(continua)
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Quella volta che...
Ospitammo a casa nostra un amica di familia, una bella trentacinquenne, mora magra, fisico perfetto.
La sera prima di andar a letto, si chiudeva nel bagno per prepararsi per la notte ed io la spiavo dal buco della serratura, il suo tanga conteneva a fatica l immensa peluria della sua fica, e mentre si cambiava l assorbente io continuavo a guardarla dal buco della serratura. Quando usci dal bagno mi vide molto eccitato e mi disse che aveva un immensa voglia di scoparmi, ma che non era possibile, fini per portarmi nella sua camera, mi abbasso i pantaloni e mi prese in bocca fino a farlo diventare bello grosso, non ci volle molto, visto che la sua bocca era davvero esperta. Mentre le toccavo i seni cercai di allargarmi un po di strada tra i suoi peli ma lei non volle e mi disse che avrebbe voluto succhiarmelo tutto fino a farmi venire, e fu cosi, la riempii tanto che la sua bocca a fatica conteneva il mio liquido che scivolo sui seni, aiutai a asciugarla per lasciarla andare a dormire. Fu proprio una splendida notte quella.
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14 anni fa
machos40,
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Ultima visita: 6 anni fa
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Il mio capo
Ero in auto con il mio capo e stavamo rientrando a casa dopo una lunga riunione d'affari. Nonostante fosse gennaio c'era un sole meraviglioso ed io avevo indossato un delizioso tailler che mi scopriva le lunghe gambe ed il mio generoso decolletè. Mentre il mio capo parlava di lavoro io cominciai a fissarlo e ad avvertire una strana pulsazione tra le gambe. Avevo sempre desiderato scopare quell'uomo molto più grande di me, sposato da anni, sempre serio e professionale, moralista e perbenista. Sentivo i capezzoli inturgidirsi e premere contro la camicia di cotone e, quasi d'istinto, cominciai a giocherellarci. Il mio capo fece finta di nulla ma si zittì all'improvviso. Fissava la strada con quei meravigliosi occhi verdi e non mi degnava di uno sguardo. Così allargai piano le gambe e tirai su la gonna fino a lasciar intravedere il pizzo delle mie autoreggenti. Feci scorrere lentamente la mia mano lungo la mia coscia fino a scostare gli slip e, con movimenti delicati, cominciai ad accarezzarmi continuando a fissarlo. Lui continuava a resistermi ma era evidentemente agitato, si mordeva le labbra e cominciava a respirare affannosamente. Mi sfilai le mutandine, ormai tutte bagnate, e le appesi allo specchietto retrovisore. Non mi toccò, non mi guardò ma al primo incrocio sterzò bruscamente ed imboccò una stradina di campagna. Spense il motore, uscì dall'auto, aprì il mio sportello e senza dire una parola mi afferrò per i capelli e spinse la mia testa contro il suo cazzo, riempiendomi tutta la bocca. Lo succhiai con voracità sino a sentire le labbra gonfie e bollenti. Poi mi tirò su con forza, mi voltò, mi spinse e mi piegò contro un albero, sollevandomi la gonna e facendomi sentire il calore del suo cazzo tra le natiche. Mi disse: "E' questo che vuoi, non è vero? Muori dalla voglia, troia? Eccoti accontentata!". Mi penetrò così profondamente da bloccarmi il respiro. Con una mano mi afferrò un seno e con l'altra continuò a tirarmi per i capelli. Lo sentivo sino in fondo e le sue spinte decise mi fecero provare uno, due, tre forti orgasmi a ripetizione. Poi sentii la sua grossa cappella premere per farsi strada nel mio culo e presto mi sfondò. Mi spingeva con forza ed io ansimavo per il dolore ed il piacere fusi in un'unica forte sensazione. Adesso ero in balia del suo desiderio, adesso era lui che conduceva il gioco e si riappropriava del suo ruolo di "capo". Mi fotteva con ritmi decisi e rapidi ed io godevo come una porca....sempre più forte.....sempre più profondamente sino a sentire la sua cappella pulsare dentro di me e poi.....il fiotto caldo della sua sborra nel mio culo. Avevo vinto la mia sfida. Quell'uomo era stato MIO!
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14 anni fa
Madame1Bovary,
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Ultima visita: 13 anni fa
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Emma
Emma mi investì con la sua piena...Tra noi furono subito fiumi di parole, senza voce, scritte a quattro mani con inchiostro nero come il mistero, rosso di desiderio. Gli stessi colori della pagina amica in cui confluivano. Mano a mano la nostra corrispondenza divenne spasmodica. Io anticipavo le sue parole , lei imparò a rubarmi i pensieri..Ed io non potei pensare che a lei: alla sua spavalda e sensuale ironia, alle sue domande inconsuete, alla risata impertinente che me la rendeva paurosamente desiderabile.
Bellissima, di una bellezza infantile e peccaminosa.
Ci vedemmo alla festa nella villa in collina. La riconobbi subito. I capelli neri raccolti in uno chignon, il tubino nero ed un sottile filo di perle mi rimandarono l'immagine di un' Audrey Hepburn rediviva.
Avvicinandomi tentai un ciao, strozzato e senza ricevuta di ritorno. Un sorriso le illuminò il viso mentre in silenzio mi prendeva la mano e mi trascinava nell'oscurità oltre la folla senza volto dei presenti...una parola avrebbe solo sottratto.
Ci abbracciamo , respirando la stessa aria, con la furia di chi ha consumato il tempo nell'attesa. Le presi i capelli, tirandole decisamente indietro la testa mentre la mano e la bocca cercavano il suo collo ed il seno, piccolo e sodo, venato di blu come marmo pregiato. Ne feci bocconi ingordi quando le sue mani aprirono i miei pantaloni. Fu un attimo far salire il suo tubino ed entrarle dentro con l'arroganza del padrone che non chiede .
Un ansito ci colse all'unisono... fermammo il tempo e ci conoscemmo. Io conobbi lei e me stesso, perchè capii che fino ad allora non m'ero mai saputo. E lei conobbe me e se stessa, perchè pur essendosi saputa sempre, mai s'era potuta riconoscere così tanto.
In un ritmo crescente, ad ogni colpo in lei spingevo fuori la sua storia prima di me...i dolori celati , le gioie negate, vittorie, sconfitte, tutti gli uomini che l'avevano amata...e lei a bocca aperta mi interrogava muta e stupita...
"Io, solo Io" e "Mia,solo Mia" ; rispondevo con l'estasi della passione..per quei minuti che valsero mille anni di solitudine.
Rimanemmo avvinghiati in attesa dell'autunno dei sensi, in un estate che parve non finire mai.
La tempesta pian piano passò e rimanemmo a guardare il cielo stellato in pensosa riflessione...Già attaccavo i cavalli al domani. Mi voltai verso di lei due secondi dopo mezzanotte...ed era sparita. In lontananza mi parve vedere una carrozza trainata da topolini bianchi. Di lei rimaneva in terra polvere di stelle...i resti di un sogno più vero di me.
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
La linfa del sesso
Il sesso è un profondo esplodere dell'essere...quando scopri questo mondo ti rendi conto che ti accompagnerà per tutta la vita...non potrai più farne a meno...è una linfa che ti scorre nelle vene e irradia in un solo colpo ogni piccolo punto del tuo corpo...ti fà vibrare di desiderio e ardi di una passione animale..si diventi un animale vorace e divori chiunque si trovi nel tuo cerchio...le mani,la lingua,il membro al loro contatto senti pulsare in te una linfa calda e sensuale e ti inebri dell'odore del sesso e non riesci a saziarti...sei affamato e ti ritrovi in un mondo tutto tuo dove tutto ti è permesso, tutto ti scivola nella mente come una pioggia calda nel mare e si fonde all'unisono come il tuo corpo e la tua mente sul corpo che ti sta davanti e ti muovi e ti muovi fino a farlo scoppiare,esplodere si ed ecco che quella linfa trova lo sbocco per uscire e piano piano i sensi tornano a capire e torni uomo sulla terra...ma basta poco per ricominciare....questo è il sesso per me e potrei parlarne per ore immersa nel mondo che adoro di più........................la vostra francy
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Io e la mia amica
Quest'estate io con alcuni miei amici, siamo andati al mare alloggiando in una piccola casa presa in affitto. Fra i tanti c'erano il mio amico D. e sua sorella I. una splendida ragazza di 18 anni, con un corpo giunonico e un viso angelico incorniciato da splendidi capelli castano chiaro. Fatto sta che un giorno, tutti gli altri erano usciti a far spesa ed eravamo rimasti in casa solo io e lei. Ad un certo punto la vedo al lavandino in cucina a lavare le stovoglie vestita solo da un bikini blu, per altro molto ridotto. Non so quale forza mi ha spinto, ma dopo un po' che eravamo li a parlare mi sono avvicinato a lei da dietro e le ho messo le braccia attorno ai fianchi continuando a parlarle. Lei si è irrigidita e per un attimo ha smesso di lavorare, mi aspettavo che mi respingesse e invece ha spinto il suo culo all'indietro schiacciandolo contro il mio uccello ormai già in erezione. Io allora ho cominciato a baciarle il collo e lei mi ha preso una mano e l'ha portatata sotto il suo reggiseno facendomi accarezzare le sue splendide tette. Dopo si è girata mi ha guardato e le ho chiesto "sei sicura?" e lei sorridendo mi ha risposto "Certo che sono sicura".
Allora si è avvinghiata a me con le gambe e baciandola con foga l'ho portata in camera da letto, lì l'ho stesa sul letto, l'ho spoglata e , aprendole le gambe ho iniziato a leccare la sua splendida figa semirasata, ha cominciato a gemere rumorosente e a contrarre i muscoli del corpo, segno della sua crescente eccitazione, alchè ho cominciato ad usare anche le dita. Dopo un po' lei si è alzata e guardandomi mi ha detto "Ti prego, ora tocca a me, voglio prendertelo in bocca, ti prego", mi ha abbassato i boxer e ha iniziato un pompino come pochi me ne hanno fatti nella mia giovane vita, risalendo con la lingua dalle palle fino alla cappella e poi ingoiando l'asta per buona parte della sua lunghezza. Ho resistito per pochi minuti, poi sentendo lo sperma risalire l'ho fermata. Ho ricomincato a passare la lingua sul suo splendido corpo abbronzato soffermandomi in particolare sul seno e sul sedere, facendola gemere nuovamente di piacere. Poi l'ho fatta venire sopra di me e abbiamo iniziato una cavalcata memorabile. Mentre lei dava il ritmo io prendevo tra le labbra i suoi turgidi capezzoli e li succhiavo, le leccavo le tette e le infilavo la lingua in bocca. Dopo un po' ha iniziato a gridare annunciando il suo orgasmo e quando è arrivato ha gettato il busto all'indietro nello stesso istante in cui le infilavo un dito nel culo. A questo punto l'ho fatta mettere a quattro zampe e ho ricominciato a scoparla da dietro afferrando le sue grandi e sode tette. Nel momento in cui le annunciavo che anche io stavo per venire mi ha detto "Vienimi in bocca, in bocca, voglio berla tutta". L'ho tirato fuori ho preso in una mano il suo angelico faccino e con pochi colpi le ho riversato tra le labbra un fiume in piena di sperma.
Soddisfatti ci siamo stesi sul letto e ci siamo abbracciati. Poi abbiamo anche ricominciato ma siamo stati interrotti dall'arrivo dei nostri amici.
Cmq in questa vacanza l'abbiamo fatto altre due volte. Da quando siamo tornati a casa, non è più successo niente, ma la speranza è l'ultima a morire.
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Io lei ed il suo lui
Circa due anni fa ho contattato in chat un uomo che mi ha proposto un incontro a tre con la sua lei escludendo tra me e lei rapporti sessuali completi.
Sono rimasto perplesso ma la curiosità e l'eccitazione mi hanno fatto decidere di provare; messi a punto tutti gli accordi del caso mi ha fatto parlare con la sua lei che mi è parsa giovane ed anche vogliosa e così abbiamo deciso quando e come vederci.
La serata fatidica all'incontro mi si è presentata una donna, diciamo una gran bella donna, che mi ha messo in subbuglio. Fatta una cena a base di pizza e quattro chiacchiere per rompere il ghiaccio siamo saliti tutti sulla mia macchina e ci siamo appartati in un luogo in campagna solitario e tranquillo.
Lei ci ha invitati a spogliarci e poi si è fatta denudare da entrambi; ho potuto toccargliela solo da fuori ma era sufficiente per farla mugolare. Chi se l'è goduta più di tutti è stato il fallo di gomma che si è portata e che mi ha fatto manovrare mentre il suo lui si toccava e le dava della troia; io ho allora dato del cornuto a lui e della vacca a lei che già ansimava sotto le spinte del fallo che le aveva allargato la fica in maniera mostruosa; mi sono controllato al massimo anche se non era facile ma ho ceduto quando, mentre la sbattevo con il fallo,mi ha detto che lo voleva nel culo al che le ho detto te lo devo mollare però; il sospiro forte e di gradimento mi ha dato voglia di prenderla ma ha reso anche vigile il suo lui che si è avvicinato alle sue chiappe mentre lei ci teneva stretta entrambi i cazzi e mi portava in paradiso.
siamo scesi dalla macchina ed io le ho detto che la volevo vedere almeno presa dal suo lui; lei mi ha accontentato facendosi impalare dal dietro mentre io mi sono messo davanti e lei si è appoggiata ai mie fianchi a 5 cm dal mio cazzo che stavo menandomi.
Una scena incredibile vedere una femmina sbattuta e poterle dire che era una cagna ed intanto che lui le dava la sua sborra lei mi ha preso il cazzo con le mani e mi ha tirato una sega e mentre venivo dicevo ad entrambi che lui era un gran cornuto e che prima o poi avrei avuto quella gran fica di sua moglie.
La sborrata liberatoria mi mise cappaò, mi tremavano le gambe ma lei era fiera di averci sfinito entrambi e tornando alla loro macchina ci toccava ancora prendendolo in bocca da sopra i pantaloni.
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
VI PRESENTIAMO LA NOSTRA SCHIAVA FINE
.....le era gia stato messo in gola....quel divano stava ospitando una scena molto forte sembrava un branco concentrato su una preda non inerme ma senza scampo....almeno sessualmente, la schiava era a servizio da almeno tre ore e sembrava che la sua padrona non fosse completamente soddisfatta. I due cazzi si alternarono in culo sino a che l erezione fu tale da poter entrare in uno spazio ogettivamente limitato condizionato dalla presenza della mano della padrona in figa, a quel punto l\'altra donna si accorse che la virilita\' giustamente veniva a mancare riempi\' il buco del culo della schiava con le sue dita, la forma geometrica era tornata quella iniziale con le due donne concentrate sulla loro serva sessuale e con i due uomini molto eccitati che si godevano la spettacolo. La padrona usci\' con delicatezza con la mano prese il luan....bene ora è tempo di fare una profonda ispezione anale credetemi la troia non aspetta altro....e rivolgendosi all\'altra donna.....aprimi bene le natiche che prepariamo bene la strada.....I preparativi furono piu\' delicati ma dopo averle messo quattro dita in culo le appoggio\' il pollice....bene troia ora spingi il tuo culo verso la mano della tua signora, i miei ospiti sono qui anche per godersi questo gioco....Liceale fece cio che le venne ordinato....bene puttana ora sei mia tu rimani ferma sono io che ti devo prendere e semmai non il contrario....L\'altra donna lascio\' le natiche della schiava e le mise la fica davanti alla bocca e stranamente dopo essere stata quasi.....educata e sorpresa per tutta la serata esclamo\'.....forza cagna lecca no ho mai visto una troia come te....la schiava era in completa balia delle due padrone e non credo riuscisse a fare piu\' quello che le veniva chiesto troppo era il mix di dolore forse piacere forse lussuria forse perversione. I piu eccitati erano i mariti che cambiavano continuamente posizione per poter vedere il gioco da varie angolazioni sino a quando la padrona di casa decise che il gioco poteva bastare.....fece mettere la schiava a carponi sul tappeto e accomodare i due uomini sul divano e si rivolse alla sua serva.....vorrei concludere la serata regalando ai nostri uomini il secondo orgasmo che tu ovviamente dovrai bere.....inizia a leccare il buco del culo con calma e senza fretta senza preferire uno ad un altro....muoviti troia lingua bene aperta e generosa come ti ho insegnato.....con un gesto deciso al guinzaglio la porto\' con la bocca fra le gambe dell\'ospite per poi avvicendarlo al marito, i due uomini erano gia molto eccitati, al momento del primo orgasmo la padrona prese per i capelli la schiava la stacco\' dal glande per far vedere bene l\'uscita dello sperma.....bene puttana voglio vedere solo lingua in pulizia su tutta la lunghezza del cazzo.....sei proprio una leccacazzi e leccaculi....poco dopo anche il marito arrivo\' al piacere e la scena si ripete\'. Erano le due e mezza passate.....e come disse la padrona a inizio serata fu proprio....una serata piu\' lunga del solito....
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14 anni fa
AdamDTS,
32
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VI PRESENTIAMO LA NOSTRA SCHIAVA 2
......gli ospiti assistirono alla scena molto eccitati e compiaciuti......la padrona le fece leccare per bene il bicchiere sino a dove la lingua lo consentisse e poi si rivolse alla sua serva \".....bene il lavoro piu\' di quantita\' e\' stato fatto ora pulisci per bene i due cazzi con la lingua prima che vadano in doccia....\" fece accomodare i due uomini sul divano la prese per i capelli trascinandola verso il cazzo dell\'ospite e glielo sbatte\' fino in gola \"......muoviti troia datti da fare il gioco è appena iniziato e voglio vederti sempre impegnata guai a te se ti fermi in qualsiasi compito ti venga affidato....\". La schiava fu costretta a dare piacere orale a entrambi alternandosi poi in una doccia ristoratrice, il gruppo riprese le postazioni di inizio serata seduti al tavolo del salotto, la padrona si rivolse alla sua cagnetta togliendole il collare.....\"muoviti vatti a lavare e poi ti rivesti con l\'abbigliamento che ti ho lasciato sopra il mio letto, non farci aspettare troppo ci devi servire il vino....\". Il gruppo riprese a conversare e dopo circa dieci minuti Liceale usci\' dalla camera matrimoniale vestita proprio da prostituta calze a rete con apertura vaginale e anale, minigonna e top neri....appena la signora la vide \".....era ora, forza versaci il vino per noi è tempo di ristorarci e il tuo di servirci....guardatela guardatela la sgualdrina le piace farsi vedere sei proprio una lurida cagna....bene ora che hai versato vai di la in cucina a lavare i piatti e pulire la cucina intanto gli uomini si riposano e poi li vorrei vedere ancora in azione\". Erano gia mezzanotte inoltrata e la serata era iniziata da piu\' di due ore....dopo un quarto d\'ora la padrona ando\' in cucina a prendersi il suo giocattolo \"....bene troia mettiti a quattro zampe sopra il divano che io e la mia amica ti vogliamo fistare per bene\", le due donne presero un lubrificante e dopo meno di dieci minuti le loro mani si alternavano all\'interno della fica della schiava.....quando una mano usciva per fare posto all\'altra le veniva messa in bocca per gustare i suoi stessi umori . La padrona si rivolse alla sua amica \".....mettile tre dita in culo che mi sembra di vedere gli uomini eccitati da questa scena....sai la vorrei vedere inculata mentre sono con mano dentro di lei , gli uomini non aspettavano altro che essere invitati al \"pranzo\" comune e in pochi minuti la schiava si ritrovo\' con una mano in fica, un cazzo in culo, tirata per i capelli per succhiare fino in fondo il cazzo che le era gia stato messo in gola...CONTINUA......
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14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 1 giorno fa
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Il gioco della bottiglia
Era stata una settimana fantastica.
Avevamo conosciuto questo gruppo di quattro turiste croate l'anno precedente, in giro per locali. L'anno precedente non era successo nulla perché erano rimasti qui soltanto due giorni però avevamo mantenuto i contatti. Ci eravamo sentiti via mail per alcuni mesi e adesso erano tornate in visita in città.
Quattro ragazze molto belle, molto sensuali.
Avevamo passato tre giorni molto divertenti, in giro per la città, portandole al mare in una meravigliosa riserva naturale e avevamo concluso la settimana, quella giornata, con una gita indimenticabile al largo in gommone.
Avevano dei corpi mozzafiato: non erano altissime ma molto proporzionate. Gambe sode, tette per lo più piccole ma ben compatte, pelle morbidissima, visi da angeli maliziosi. E soprattutto quella pronuncia italiana stranissima ed eccitante con costanti errori di grammatica.
Ancora però non eravamo arrivati a giocare insieme, in profondità. E loro sarebbero ripartite il giorno dopo, per proseguire il tour italiano.
Era decisa: quella sera a cena da uno di noi.
Tornati dalla gita in barca siamo andati al mercato e abbiamo comprato pesce da preparare grigliato e polpo per insalata, tutto da innaffiarsi con ottimo vino bianco selezionato.
I due amici mi aspettavano a casa per preparare la cena. Toccava a me andare a prendere le ragazze in albergo.
Quando le vedo scendere quasi svengo. Sono bellissime e si presentano praticamente quasi nude. Tutte con tacchi vertiginosi, gambe ovviamente nude (era luglio e qui d'estate fa caldissimo...), gonnelline leggere e magliettine che lasciavano trasparire l'oggetto dei miei pensieri.
Le tre si siedono dietro e l'ultima che arriva si siede davanti accanto a me. Si intravede un tanga meraviglioso attraverso la gonnellina e la dolce ragazza dell'est entrando mi regala un fantastico spettacolo lasciando alzare un pò la gonnellina, giusto per stuzzicarmi e vedere la mia faccia stupita.
Sento già che il cazzo comincia a diventare duro e prepotente. Sono in macchina con quattro bellezze incredibili e questa notte passerà velocemente, ma la ricorderò a lungo.
Arrivati a casa vediamo che i miei amici hanno preparato un banchetto eccezionale.
La serata è perfetta. Il pesce come sempre fa la sua parte, il vino siciliano non teme confronti e la musica in sottofondo elimina tutte le timidezze.
A metà serata siamo brilli, le ragazze vogliono giocare e pensiamo a qualcosa per iniziare la giostra.
"Il gioco della bottiglia!", dice uno dei miei amici. E io "Ma no, che cazzate. Lo facevamo da piccoli."
Dopo un attimo però ci ripenso e propongo un gioco della bottiglia particolare che contempla un solo unico obbligo, alternativo a "verità": togliersi a poco a poco tutti i vestiti. Le ragazze eccitate approvano ridendo la scelta.
Tutti quanti volevamo solo una scusa per giocare senza più inibizioni.
Il gioco comincia e dopo pochi giri di bottiglia io e i due miei amici ci ritroviamo già in mutande. Per uno strano gioco del destino ad ogni giro della bottiglia usciamo quasi sempre noi tre. Finché restiamo tutti e tre nudi, ovviamente con il cazzo già abbondantemente in tiro.
A quel punto le ragazze, che erano rimaste praticamente quasi vestite, alcune in mutandine, altre anche in reggiseno, decidono che è tempo di concludere il gioco. Si guardano sorridenti tra loro, come se già da alcuni minuti avessero un'intesa reciproca su cosa fare.
Ci prendono per mano e ci portano nell'altra stanza. Due di loro ci guardano e ci dicono: "Noi faremo tutto quello che farete voi...". A quel punto vedo uno dei mie amici (in genere pienamente etero) guardare l'altro e mettergli la lingua bocca con violenza e dopo pochi secondi le ragazze, che non aspettavano altro,cominciano a baciarsi e poi a leccarsi tra loro, tra le gambe.
Io mi avvicino, levo le mutandine ad una di loro, mi accosto alla fica e comincio a leccarla avidamente mentre vedo che l'altra ha già preso il mio cazzo in bocca e inizia a succhiarlo.
"Dove cazzo sono????", mi chiedo emozionato e stupito di questa fortuna.
Il mio amico si avvicina e comincia a leccare anche lui la stessa fica che stavo leccando. La ragazza comincia ad emettere delle grida bellissime ed eccitanti. Sento i suoi umori che iniziano ad uscire abbondanti ed il mio cazzo si fa ormai durissimo al pensiero di penetrarla.
A quel punto non capisco più niente. Due ragazze sono sparite insieme all'altro amico e siamo rimasti noi quattro nella stanza.
Prendo la situazione in mano. Vado dietro all'altra che fino a quel momento guardava e si toccava eccitata.
La prendo da dietro ma decido di fare veramente il porco. La prendo subito nel culo.
Comincio a montarla e lei inizia a dire parole nella sua lingua che non capisco. Grida dicendo cose incomprensibili e sento che la sua eccitazione aumenta.
E' bellissima, la sua pelle è morbida, bianca e il culo leggero, piccolo si dilata di più ad ogni colpo. E' stupenda, avrà al massimo ventitre anni.
A piccole soste mi fermo, esco fuori il cazzo e lo offro all'altra, che lo prende sorridendo mentre il mio amico è dentro la sua fica. E' stupendo.
Continuano ad urlare entrambe e godere dicendo cose incomprensibili nella loro lingua. Io non capisco nulla, ma questo mi eccita ancora di più.
Spingo sempre più forte, per l'eccitazione non riesco quasi a controllarmi. Sto per venire.
A quel punto l'amica, per nulla sfinita dall'inculata, guarda l'amica negli occhi. Iniziano a baciarsi e vogliono scambiarsi i ruoli.
Stavolta entro dentro la fica dell'altra mentre il mio amico continuo ad allargare il culo all'altra ragazza.
Ormai stiamo per scoppiare. Non ce la facciamo più, abbiamo le palle piene di sperma da regalare a questi angeli dell'est.
A questo punto mentre sto per venire l'amica dice all'altra di lasciare l'altro ragazzo, lo vuole per sé e lo fa entrare nel culo. Adesso siamo due, io sotto e lui dietro di lei. E' una doppia fantastica, da sogno.
Sento che il cazzo non ce la fa più. Devo venire, devo venire adesso.
Sento l'eccitazione di questi giorni raccogliersi in una salita di piacere.
Arriva. Vengo, vengo. Esco il cazzo dal profilattico e le riempo la fica, lei urla. Le piace da morire sentire il nettare caldo sopra di lei e dopo pochi istanti anche il mio amico le inonda il culo di crema. L'altra amica allora afferra i cazzi gocciolanti e comincia a leccare. Lecca i cazzi, la fica inondata dell'amica e il buchetto dilatato.
Siamo felici. Le ragazze ricominciano finalmente a parlare in italiano. Si rivestono.
Questa serata è stata un monumento alla gioventù.
E dire che da piccolo odiavo il gioco della bottiglia. Finiva sempre che dovevo baciare la più brutta di tutte.
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Perversione ... maledetto demone
L’uomo tiene le bretelline del suo reggicalze come briglie per domare la sua lussuria, mentre il suo membro la possiede selvaggiamente senza attimi di sosta. Non ci sono pensieri … non c’è il tempo. La sua bocca vorace intanto si riempie di un altro pene color ebano e il suo corpo è tutto un sussulto ...
Finalmente avevo realizzato il mio sogno di marito perverso. Abbandonato su una poltrona, concupisciente spettatore, mi eccitavo nel vedere l’amore della mia vita essere scopata da due perfetti sconosciuti. Il corrosivo desiderio di “guardare” mi aveva travolto e lei aveva voluto accontentarmi … per il mio piacere. Nel mio stato di “malato terminale” stavo assumendo la mia dose di morfina fatta di penetrazioni senza pudore. Lei era impegnata nella recita della sua vita, perfetta attrice di una parte che non c’entrava nulla con la sua vita. Mi sporgo sul bordo della seduta per riempirmi lo sguardo ... la stanno possedendo assieme. Uno la scopa da sotto e l’altro tenendo con la mano teso il suo cazzo nero si avvicina inesorabile al suo ano. Lo poggia, sembra con innaturale delicatezza, con le mani le dilata le natiche e poi lo spinge con forza fino a strappare un grido di dolore a mia moglie. Del seguito non ho più ricordi nitidi. A distanza di tre settimane l’unica cosa che ho impressa indelebilmente nella memoria è quel suo grido di dolore, messaggero della ferita dell’anima.
Lei se n’è andata, ma il mondo non si è fermato. La Terra gira lasciando che il tempo scorra su quell’interruttore che accende albe promettenti e spegne speranze in crepuscoli gremiti da gemiti.
Lo specchio mi rimanda occhiaie livide, barba lunga e sguardo assente. Ho tutto ciò che prima non possedevo e ho perduto ciò che credevo avrei posseduto per sempre.
Non si muore per amore ma si agonizza volentieri, rotolandosi con masochismo ebete su pensieri spiacevoli ed erezioni da ricordi follemente seducenti.
Sono sicuro che tornerà, non può essere altrimenti. E’ per questo che tengo le mie finestre eternamente spalancate nell’illusione che il mio lamento si apra un varco nel buio delle notti prive di luna, fino a raggiungere i suoi sogni allo scopo di impietosirla.
Sono sicuro tornerà.
Una volta mi ha voluto, quasi fossi il suo miraggio nel deserto dopo giorni di patimenti e stenti di ogni genere. E’ giunta nell’oasi dei suoi sogni, ha bevuto alla mia fonte, è stata all’ombra delle mie palme e poi, una volta rifocillata, se n’è andata … uccidendo me.
Per lei all’improvviso tutto ha cambiato aspetto e dimensione, colui che era un amante appassionato che la faceva inarcare e gridare dal piacere è divenuto un volgare guardone e un frustrato impotente. L’uomo passionale e protettivo si è trasformato in morboso e possessivo. Il bello è diventato brutto, il bianco si è trasformato in nero.
Appena ventuno giorni or sono, trentamiladuecentoquaranta minuti, lei mi ha semplicemente detto quattro parole: NON TI AMO PIU’.
Il prosciutto che avevo sugli occhi me lo ha fatto ingoiare in un sol boccone, annaffiandolo con lacrime d’annata che nulla hanno scalfito nel suo cuore diventato ormai di pietra.
E io sono qui sotto un cielo di stelle a contemplare la mia sconfitta, in attesa di vittorie di cartone.
Ma lei verrà e sara ancora mia, solo mia.
Non può essere diversamente, perché sono un uomo che ha perso tutto e per il quale tutto ha perso importanza.
Mi stendo sul nostro letto e con la mano sento la sua camicia da notte trasparente che giace sotto il cuscino. Ne respiro il suo odore che si fa sempre più lieve e lontano con il passare dei giorni. Mi alzo e vado in bagno, prendo il suo spazzolino da denti e lo uso per illuderni di baciarla nel mio immaginifico mondo fatto ormai di apparenze e non di sostanza.
Mi distendo nuovamente e con lo sguardo che trafigge le mura, la mente mi proietta ancora le scene di morboso delirio di qualche tempo prima. Il suo corpo arrossato dallo sfregamento dei membri. Lo sperma dei due partner sparso sul suo pube, tra le sue cosce, sui glutei, sul seno. Le sue mani impegnate forsennatamente a far tornare nuovamente turgidi e voglio quegli strumenti per il mio piacere e il suo dolore.
Ma sono sicuro che lei tornerà. In fondo le donne restano pur sempre un enigma, ma l’essenza del loro fascino si riduce a questo: non si sa ciò che vogliono poiché neppure loro ne hanno coscienza.
Il campanello suona. C’è posta per te … direbbe qualcuno. Mi consegnano una lettera ma nessun invito. Taglio la busta e mi sembra di sentire lacerate le mie carni. Apro un foglio bianco dove ci sono scritte solo alcune righe:
Cercami,
nella pioggia sui vetri d’inverno che accarezza senza scalfire.
Cercami,
quando la forza di un sogno ti sveglia e la notte ti incute timore
Ti sentirò,
ma non starò sveglia ad aspettare.
Addio per sempre
Mia moglie ha sempre amato la poesia.
Alzo lo sguardo, mentre il foglio rimane incollato alle mie dita. Il mare stasera è uno specchio e vedo riflesse le nuvole bianche e il sole che tramonta verso luoghi lontani. Qualcuno, dall’altra parte del mondo, sta per cominciare un nuovo giorno dopo la tregua notturna. La Terra gira, ignara dei tanti fardelli, mentre il mio sguardo soccombe su visioni precarie.
Mi sento di passaggio, impossibilitato a metter radici come il sole che ora sorge ora va a morire, seguendo sempre la stessa via senza potersi fermare per un attimo a contemplare ciò che è, a meditare su ciò che è stato o a sperare inutimente su ciò che sarà.
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Serata da due amici
Qualche mese dopo la sua prima Gang, abbiamo telefonato ai ragazzi che avevamo già incontrato, con loro si era trovata bene, erano stati davvero carini e simpatici, così ci siamo accordati per una nuova serata.
Organizzammo per il prossimo sabato sera, dopo cena. Io ero in tensione, all’idea di vederla nuovamente giocare con due uomini non stavo più nella pelle, lei era apparentemente tranquilla, ma allo stesso tempo si notava che era eccitata, si era messa una gonna nera corta, un top scuro e ai piedi delle deliziose scarpe nere con la zeppa e il tacco a alto che si abbinavano bene alle calze parigine, unghie rosse d’ordinanza, niente intimo, era davvero deliziosa!
Arriviamo a casa dei ragazzi verso le 21:30, ci accolgono molto calorosamente, “La nostra bella Sorcina” “E’ un bel po’ che non ci si vede” “Vedo che sei più bella che mai…” ci fanno accomodare nel salotto per due chiacchiere, versano da bere, parliamo non so per quanto di tutto un pò, e a poco a poco il discorso va alla serata precedente Marco è il primo a farsi avanti abbraccia Nadia e inizia a baciarla sulla bocca, mi da sempre un pò di fastidio vedere che la baciano in bocca, ma a lei piace tanto.
Paolo intanto con una mano aveva iniziato ad accarezzare le cosce, facendo salire la gonna scopre la figa depilata e già visibilmente eccitata, “vedo che non hai perso le buone abitudini sempre senza mutandine” con l’altra abbassa il top scoprendole il seno, la sua mano s’insinua fra le sue cosce. "come sei bagnata, hai proprio voglia di cazzo questa sera”
Si inginocchia e inizia a baciarla in mezzo alle cosce, le loro lingue le loro bocche succhiano tutto quello che trovano, tette, capezzoli, clitoride, le sfilano la gonna.
"Sei sempre più bella" Marco alzandosi si sbottona i pantaloni ed estrae il suo arnese …
"senti come è duro…” “Dai prendimelo in bocca…”
Nadia lo guarda compiaciuta sorridendo … poi inizia a succhiarlo … “Dio mio … come sei brava … sei fantastica …” anche lei pare apprezzare … sta dando del suo meglio … la sua bocca bacia avidamente, lo ingoia, lo assapora.
Trovo tutto questo estremamente eccitante, vedere la mia lei succhiare il cazzo di un altro mentre un altro ancora le lecca la figa … ancora una volta la mia fantasia che si realizza … Lei è eccitatissima da quella lingua che le passa su ogni centimetro del suo sesso, allarga le gambe tanta è la voglia dei loro cazzi.
“Dai andiamo sul letto … che ti scopiamo a dovere” prendendola per mano si avviano nella camera da letto..
Nadia si sdraia è nuda, se non per le calze e le scarpe, che la rendono ancora più arrapante, le gambe e le braccia aperte, rivolge la fica verso di me, che rimango sulla porta, mentre i due si spogliano, mi piace vederla così spalancata, così disponibile per due uomini.
Paolo la tiene per le braccia e gli fa succhiare il cazzo, mentre Marco le lecca la figa per un pò, poi le sale sopra e inizia a scoparla, mentre lei continua il lavoro di bocca con l'altro cazzo, leccando tutto fino alle palle.
La frequenza della scopata cresce intensamente, Marco ansima e ruggisce sempre più forte, vedo le sue palle, che battono contro la sua fica, brillano per il sudore e per i liquidi che la fica di mia moglie rilascia.
Le gambe di Nadia alzate si serrano attorno alla sua schiena ed al culo di Marco lo attira a se ad ogni colpo, ansimando raggiunge il primo orgasmo, fremendo di piacere. Io all’ingresso della stanza osservo estasiato scattando qualche foto, la mia eccitazione è oltre ogni limite…
"sei una donna eccezionale... sei un gran porca” “tua moglie è incredibile, mi sta facendo un pompino eccezionale” dice Paolo Lei lo prende in bocca con una spinta erotica non avevo mai visto, continua a lavorare il cazzo fino a che una serie di schizzi e forti pulsazioni dissetano la sua sete di sperma, il piacere di un pompino coll’ingoio è quasi insopportabile, non lascia uscire neanche una goccia e lo ripulisce per bene.
Intanto che Paolo si riprende Marco smette di scoparla, si gira per leccargliela, dandogli il su cazzo da leccare improvvisa un sessantanove spettacolare, Nadia con un facendo di baci … arriva a quel grosso uccello … lei è sotto, gli bacia prima la cappella … sale ancora, leccando le palle … lo scroto e il buchetto del culo … sono senza parole … non pensavo che mia moglie fosse così porca … solo nei migliori film porno lo avevo visto fare.
"Cazzo Nadia, sei tremenda, così mi fai impazzire" esclama Marco, lei sorride divertita
Paolo che si era già ripreso, e steso accanto a loro, “Ne vuoi due insieme come la volta scorsa?” interrompe il 69 e sorridendo senza proferire parola, si sistema sul cazzo svettante di Paolo, facendoselo scomparire nella figa poi si china su di lui baciandolo in bocca, per agevolare l'ingresso del secondo, Marco punta la sua cappella all'ingresso della figa di mia moglie già occupata dall'altro cazzo per agevolare il secondo, lei si spinge all’indietro per farli entrare insieme e senza difficoltà riesce ad averli entrambi dentro.
“La tua Nadia, è davvero una gran troia, guarda come le piace farsi scopare con due cazzi in figa, dai fai qualche altra foto”
è talmente bagnata che i cazzi escono un paio di volte, poi prendono il ritmo giusto muovendosi insieme.
Vedo la sua faccia che si contrae, sta iniziando ad assaporare il piacere di essere troia, come se volesse farmi capire, quanto le piace godere, quanto le piace far godere i maschi.
Messi insieme hanno un diametro incredibile, vedo le labbra della sua figa si stringersi attorno ai due cazzi, geme come una cagna in calore colando nettare a volontà.
In mezzo a quei due corpi la sua pelle è lucida di sudore lei si muove ansimando tendendo ogni muscolo per provocare il suo e il loro piacere, Marco, dopo alcuni colpi possenti, gode mentre è ancora dentro fica.
Rimangono fermi qualche istante, con lui ben piantato dentro poi esce con il profilattico pieno di sborra “Che fica fantastica ha tua moglie scoparla con due cazzi è una libidine” “dai Alex non vuoi provare, vieni a provare! Non vorrai lasciarla con un cazzo solo in figa"
Non me lo faccio ripetere infilo il mio cazzo nella sua figa bagnatissima e ormai slargata assieme a quello di Paolo, è talmente bagnata, è un sensazione così strana sentire il contatto con l’altro cazzo dentro la sua figa, ma all'idea sono cosi eccitato che non duro molto bastano pochi colpi e vengo.
Mi scosto mentre Paolo la fa sdraiare sul letto per godersela da solo, riprende pomparla con colpi terribili, fa uscire il cazzo quasi completamente dalla fica per poi ripiombargli dentro accompagnato dal movimento dal bacino di mia moglie entrava fino alle palle, lei con la bocca aperta, geme soddisfatta a ogni affondo, con un ultimo colpo poderoso Paolo inarca la schiena per spingersi completamente dentro e viene con un rantolo di piacere, il suo sesso è ancora dentro di lei, lei si gode compiaciuta le mie ultime pulsioni del cazzo dentro la sua fica, mentre le loro lingue si incrociano. Si solleva lentamente e si toglie il profilattico pieno di sborra.
Siamo sfiniti e soprattutto Nadia non ne può più. Dopo qualche minuto i due si rivestono e si riavvicinano a mia moglie che è rimasta nuda, la palpano ancora, le accarezzarono i seni, uno per ciascuno, Paolo si abbassa per prenderle in bocca un capezzolo e lo stuzzica con le labbra, Marco invece le prende l'altra mammella strizzandola un pò. "No ragazzi basta non ce la faccio più" Si alza e va in bagno per darsi un risistemata.
"Alex tua moglie è davvero fantastica! La bocca poi… la usa in modo incredibile!", "E poi Il suo modo di darsi", "La senti completamente tua… anche se sai che non è così", "Cazzo che bella vaccona che hai, se ne trovano poche di donne così"
La serata lasciò tutti particolarmente soddisfatti ma anche stremati per la lunga cavalcata, in particolare la figa di Nadia aveva proprio bisogno di una pausa. Finisce di rivestirsi salutiamo i ragazzi e torniamo alla macchina.
Ritornando ripenso a quanto è stata fantastica, tranquilla e controllata nella vita quotidiana, nelle serate trasgressive si trasforma, l’ho portata ad esplorare un po’ tutto quello che un uomo e una donna possono fare a letto, oltre a fantastiche scopate in tutte le posizioni, per non parlare dei pompini, oppure quando esce senza le mutandine, anche al lavoro, l’idea che lei sia sempre completamente nuda sotto la gonna mi fa impazzire.
Fa ancora fatica a raccontarmi le sue fantasie, spesso io sono spudorato e amo descrivele situazioni piccanti, ma lei ogni tanto fa in modo di realizzarle…
Racconto vero by Alex mio marito
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14 anni fa
admin, 75
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VI PRESENTIAMO LA NOSTRA SCHIAVA....
......per quella serata fu raccomandato alla schiava che doveva arrivare un po\' prima e che la serata si sarebbe protratta piu\' a lungo...arrivammo e come capita sempre nessun combenevole o buona sera da parte della padrona......\" muoviti troia sei gia in ritardo mettiti in ginocchio e dai il buona sera al tuo padrone fagli subito un pompino come si deve, ti anticipo che sara\' una serata un po\' particolare....\" intanto che \"intervistava\" il marito la padrona le mise il collare e il guinzaglio e con un gesto deciso la stacco\' dal membro e la costrinse a seguirla a quattro zampe verso il tavolo del salotto.....\" bene schiava ora vai sotto il tavolo e aspetta le mie indicazioni \"....a quel punto misero una tovaglia molto grande prepararono come si dovesse consumare un caffe\' o un te pomeridiano con tanto di tazzine pasticcini e anche una bottiglia di vino con dei calici.....la moglie fece un cenno al marito che si diresse verso la camera apri\' la porta e usci\' una coppia li fecero accomodare e servirono un caffe\' a entrambi e mentre sorseggiavano .....\" sotto questo tavolo c\'è una cagnetta a Vostra completa disposizione potrete farle quello che volete, il suo unico compito è quello di allietare i miei amici per qualsiasi voglia o fantasia.....datti da fare puttana vai a leccare la figa e poi il cazzo.....a casa mia stasera l\'ospite è sacro......anche sessualmente \" . Era curioso ascoltare il conversare semiserio e vedere i visi dei commensali cambiare espressione ogni volta che le attenzioni erano rivolte proprio a loro.....ogni tanto la padrona alzava la tovaglia e si rivolgeva alla sua schiava con turpiloquio spinto intimandole di muoversi e di rivolgere contemporaneamente con mani e bocca a due ospiti per volta. Il gioco\' duro\' per almeno venti minuti poi la padrona la fece uscire dal tavolo e la mise a quattro zampe davanti a tutti e inizio\' a frustarla sempre piu\' forte....\" sei proprio una troia meriti solo di essere frustata e maltrattata....ora io e mio marito vogliamo goderci lo spettacolo della nostra cagna che da piacere a nostri amici......\" La coppia si avvicino\' a Liceale e comincio\' a usare il giocattolo che era stato \" gentilmente \" prestato.....la lei se la porto\' fra le cosce e il lui inizio\' a scoparla a pecorina.....piu\' i colpi erano in profondita\' piu\' veniva stretta tra i capelli e tirata verso il sesso dalla lei di coppia che esclamo\' ...\" è proprio una troia come ci avevato raccontato....vorrei vederla inculata da mio marito....\" la padrona \" .....ovviamente la potete inculare entrambi....una schiava che rifiuta la sodomia non sia mai scherziamo......lei è nostra ospite non certo per la sua simpatia ma perche\' noi possiamo fare quello che ci va.....una sera è arrivata pensando di fare quale cosa.....le ho fatto lavare i piatti ....pulire la cucina e il bagno e poi\' l\'ho spedita a casa senza se e senza ma che scherziamo \". La schiava fu inculata ripetutamente da lui e da lei con lo strapon.....fino a che la lei non la fece salire sopra il cazzo finto e lui la prese da dietro......a quel punto la padrona fece un cenno al suo uomo .....\"..... aggiungiti caro vedo che la troia ha un buco libero ....sbattile il cazzo un gola falla soffocare....\".La forma geometrica si era allargata quasi avesse bisogno di un altro componente per rendere ancora piu\' sottomessa la schiava....fu presa ripetutamente dai due uomini e la donna aiutava nei vari passaggi.....allargandole le gambe all\'occorenza.....schiaffeggiandola.....prendendola per i capelli. Il gioco aumentava costantemente di intensita\' e perversione....fino a che la padrona ...\" mi raccomando come d\'accordo quando state per venire......\" ....al momento dell\'orgasmo dei due maschietti la padrona prese uno dei calici e raccolse tutto lo sperma......si riprese la schiava con il guinzaglio la mise in ginocchio con il busto eretto verso chi era seduto sul divano ....\" bene cagna ora sai cosa devi fare.....apri la bocca...\" le mise il bicchiere a venti centimetri dalla bocca e davanti a tutti lentamente verso\' il contenuto dandole un paio di volte il tempo per deglutire....gli ospiti assistirono alla scena molto eccitati e compiaciuti....CONTINUA
21468
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14 anni fa
AdamDTS,
32
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Costretta legata ad un letto.. 1 parte
Era un lontano primo pomeriggio d'ottobre.. in quei giorni di mezzo fra la calda stagione estiva e la nuova anticipatrice del piu freddo inverno.. Era stata una mattinata serena, il sole aveva brillato nel cielo seppur ogni tanto interrotto da qualche nube di passaggio, ma nessuna che avrebbe fatto pensare al peggio.. Ero nella metropolitana insieme alle mie colleghe di università e stavamo tornando a casa.. all'epoca vivevo da sola, mi ero trasferita in città per essere più vicina alla facoltà di lettere ed evitare di prendere troppi mezzi pubblici.. Abitavo al sesto piano di una palazzina in periferia: il condominio non era lussuoso, ma comunque ben messo, con un ascensore con le porte manuali ancora.. Anche quel giorno nel mio vagone c'era il mio dirimpettaio.. era un uomo non molto sexy a dire il vero..un po' robusto, con un pizzico di barba e un fisico poco atletico.. più di una volta aveva sorpreso me e le mie amiche ridere e sorridere mentre lo guardavamo.. probabilmente pensava che ci stessimo prendendo gioco di lui e questo doveva infastidirlo parecchio.. Inoltre non mi vedeva di buon occhio perchè spesso invitato amici a casa a fare festa, oppure tenevo la radio alta anche a tarda notte..lo tenevo spesso sveglio al suono delle mie risate, della mia musica e dei miei gemiti.. ci provavo gusto a provocarlo così e spesso capitava che prendevamo l'ascensore insieme..6 piani è lunga da fare insieme ad un uomo in un gabbiotto di un metro per due e cosi lo stuzzicavo ridendo e facendolo innervosire ancora di più..ma ogni volta andavo via delusa perchè lui non diceva nulla..
Quel giorno, uscita dalla metro, non salii a casa subito, ma rimasi di sotto a parlare con le mie amiche mentre il mio vicino si dirigeva verso la sua casa.. qualche minuto dopo venne giu il temporale, le mie amiche se ne andarono ed io rimasi lì, sotto la pioggia a bagnarmi mentre rovistavo nella borsa cercando le chiavi.. poco dopo mi venne ad aprire il portiere, lo ringraziai e salii nell'ascensore..premetti il tasto 6 e..uno..due..tre..il tempo passava lento mentre il mezzo tracciava il suo percorso..ripensavo a quante volte io e il mio burbero vicino ci eravamo ritrovati attaccati in quello spazio cosi angusto.. 6! il mio piano..ma questa volta le cose andarono diversamente.. suonai al campanello e mi venne ad aprire.. ero zuppa dalla testa ai piedi..la gonna era ormai attaccata alle gambe, la giacca avevo dovuta toglierla ed ero rimasta con la camicetta e il gilet.. Gli dissi che avevo dimenticato le chiavi e stavo aspettando che arrivasse il fabbro, che non sarebbe arrivato prima di qualche ora, e gli chiesi se nel frattempo potevo stare da lui anzichè per le scale..evidentemente gli feci pena perchè non oppose molta resistenza, anzi..mi fece fare il giro della casa e mise la giacca zuppa sopra il calorifero per farla asciugare..poi mi condusse nella sua stanza da letto e mi disse che se volevo mi sarei potuta stendere un po' sul letto mentre i vestiti si asciugavano..io accettai di sedermi ma non mi spogliai..mi lascio sola nella stanza ma poco dopo torno con due bicchieri "Ho pensato che volessi qualcosa da bere.." e me ne porse uno..io bevvi..non so cosa fosse, ma era buono..gustoso..e mentre bevevo lo guardavo con sguardo di sfida..quasi malizioso..lui me ne offri ancora e io accettai, era veramente buono..mentre bevevo il secondo bicchiere lui mi si avvicinò.. mi accarezzò il volto e mi sorrise..io lì per lì non sapevo come reagire ma mi lasciai andare e poco dopo mi lascio sola nella stanza a riposare..quando mi svegliai per un attimo mi trovai stordita..ci misi qualche istante a realizzare dove mi trovassi..mi svegliai e vidi il mio vicino seduto sulla sedia di fronte al letto che mi guardava sorridendo e capii subito perchè..non riuscivo a muovermi: avevo i polsi legati alla testiera del letto e non avevo piu i miei vestiti, solo gli slip e il reggiseno..iniziavo ad avere paura, lui lo vedeva, lo percepiva, vedeva terrore nei miei occhi e questo lo eccitava e divertiva.. si avvicinò a me e iniziò ad accarezzarmi le gambe..sentiva che tremavo..fremevo.. "Vediamo se la prossima volta avrai ancora voglia di prenderti gioco di me con le tue amiche.." provai a rispondere ma lui mi diede una sonora cinquina sulla coscia ordinandomi di tacere.. "Credi che non sappia di cosa parlate tu e quelle puttanelle delle tue amiche? Tu sembri la più puttanella..con le tue feste e le tue urla..ma ora vediamo se hai ancora voglia di provocarmi.." si avvicino ancora di più, si sdraiò al mio fianco..sentivo il suo alito sul collo..iniziò a percorrere con un dito il profilo del mio corpo mentre con la lingua iniziò a stuzzicarmi dietro l'orecchio.. io ero paralizzata..non sapevo cosa fare..continuò un po' così, poi prese le forbici e tagliò in due il reggiseno "Una puttana come te può permettersene quanti ne vuole di questi reggiseni.." si rimise nella posizione di prima e iniziò a strizzarmi il seno, a stringere i capezzoli..iniziò a leccarlo, succhiarlo, morderlo mentre ancora lo stringeva, fino a farmelo diventare livido..mi infilò qualche volta anche la sua lingua nella mia bocca..poi si mise su di me, con quel suo corpo grande e possente, e indirizzò lentamente la mano verso il bassoventre..e si stupi nel sentire che quella situazione, malgrado le apparenze, io la trovavo piacevole.. "Sei davvero una puttanella allora" mi sorpresi anche io, perchè in effetti quella situazione era tremenda, ma da un lato estremamente eccitante, non potei negarlo.. sempre disteso su di me iniziò a masturbarmi con quelle sue dita grandi.. mi sditalinò ben bene, eccitò il clitoride piu volte e quando sentiva che stavo per godere mi infilava quella sua lingua dura e ruvida nella bocca e la spingeva fino in gola soffocando i miei gemiti e assaporandoli con la sua lingua mentre il dito me lo infilava dentro..sapeva che a casa quando ero sola la notte mi masturbavo, sentiva i miei geniti di piacere, lo sapevo, e mi eccitavo, ma mi limitavo a piccole cose inserite nella figa..dita penne..robette..lui incurante di ciò mi infilava tre dita dentro che avevano il diametro di un cazzo regolare..e faceva male perchè non ero abituata..ma piu spingeva piu godevo..ebbi un orgasmo abbondante mentre aveva le sue dita dentro me..mi fece succhiare le dita colme dei miei umori continuando a dire che ero una troietta coi fiocchi.. si levò da me e tirò fuori il suo membro..me lo sventolò davanti la bocca piena della sua saliva, tirai fuori la lingua ma lui me lo levò da davanti..lo lubrificò con un po' dei miei umori e di sorpresa si mise le mie gambe sulle spalle e m'inculò..ero un misto di dolore, terrore ed estremo piacere..dopo un po' si sdraiò di nuovo su di me e mi scopò continuando a stuzzicarmi il clitoride facilitando un secondo e abbondante orgasmo.. mi venne dentro tanto era eccitato..si staccò e finalmente me lo mise in bocca, sporco del mio piacere e del suo..delle nostre perversioni..e mi scopò anchè lì..si sdraiò poi sotto di me..e m'inculò di nuovo..sempre stuzzicandomi il clitoride ma stavolta avevo anche un vibratore nella figa..quando sentì che stavo per venire di nuovo si staccò bruscamente, prese una candela che aveva li sul comodino, rimise il suo cazzo nel mio culo e iniziò nuovamente a scoparmi mentre su di me colava cera bollente..io tremavo, dalla paura, dall'eccitamento, dagli impulsi di quella cera bollente..mi muovevo con lui dentro e lui da porco qual era godeva come mai..aumentò la potenza del vibratore e godetti ancora una volta insieme a lui..
ormai era stanco..il fabbro non era arrivato ancora e mi lasciò di nuovo sola a riposare, in quel letto che non era più pulito, ma sporco di me, della mia paura, di quel sogno che finalmente si era realizzato, della mia felicità, dei miei umori e del profumo, della saliva, del seme di quel porco del mio vicino che mi aveva appena molestata..
80
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14 anni fa
ladybutterfly,
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Gang terapia
Gang terapia
Io e Laura siamo sposati da dieci anni, abbiamo appena superato i trenta anni di età ed non abbiamo figli, ma una grande passione, il ballo. Ci siamo conosciuti ballando, e nel tempo ci siamo dedicati anima e corpo a perfezionare le tecniche di ballo fino a raggiungere la perfezione, e da circa tre anni facciamo anche delle gare , con discreti risultati. Quel sabato era stata particolarmente dura, uscimmo dal locale dove si era svolta la gara che era quasi mezza notte, ma con in tasca un assegno di circa mille euro e la soddisfazione di aver battuto i migliori ballerini che si erano presentati al confronto. Decidemmo di mangiare qualche cosa al ristorantino che era dall’altro lato della strada, lei era bellissimo avvolta in un tubino nero che ne risaltava le curve, e durante la cena , semplice e veloce i nostri occhi e le mani si cercarono spesso, era eccitata, le succedeva sempre così quando ballava, la sensualità dei movimenti, l’adrenalina del confronto con altri, la sfida in se per se la eccitava tantissimo, e se poi ci aggiungi il fatto che non facevamo sesso da circa dieci giorni, ogni semplice gesto come mangiare, o semplicemente mettere un cucchiaio in bocca diventava una vera e propria provocazione alla quale non vedevo l’ora di cedere. Fra di noi c’è sempre stata una buona intesa sessuale, lei era vergine quando io l’ho conosciuta, e c’è rimasta fino al matrimonio, ma non per questo da fidanzati non ci siamo divertiti. Il nostro passatempo preferito era un 69 ben fatto, o in alternativa, quando aveva il ciclo,mi succhiava il cazzo, non ha mai amato ingoiare la sborra, ne prenderlo in culo anche se alcune volte me lo aveva concesso non amava molto tale rapporto, ma a succhiarlo era diventata bravissima, quindi non vedevo l’ora di salire in macchina dove sicuramente lei mi avrebbe succhiato il cazzo fino a casa senza farmi sborrare e poi si sarebbe rifatta a letto. Uscendo , abbracciati mi resi conto solo allora che avevo parcheggiato la mia auto in fondo la piazzale del locale, e che questi era illuminato da un solo lampione posto la centro, non vi erano altri veicoli ad eccezione di un grosso suv nero posto di lato alla mia vettura, ma messo di traverso. Stavo inserendo la chiave dentro la serratura quando mi sentii afferrare da dietro ed immobilizzare con un coltello alla gola, mentre Laura veniva afferrata da due uomini incappucciati, solo allora mi resi conto che il suv era stato messo di proposito di traverso, con la siepe dietro di noi e la poca luce nel piazzale nessuno avrebbe notato nulla. “ se urli lui gli taglia la gola!!!! “ disse l’incappucciato a Laura e detto questo la distese sul cofano della mia vettura, mentre l’altro la teneva per le braccia, lei cercava di reagire, ma ottenne solo un sonoro ceffone in faccia ….. “smetti di resistere, collabora o lo faccio scannare “ ….. a quelle parole lei smise di agitarsi, mentre il tipo che la teneva per le gambe le si posizionò davanti, le sollevò il vestito strappando il micro string che lei indossava e tirò fuori un grosso cazzo gia gonfio e duro, “ rilassati, e ti divertirai, altrimenti finisce male “, e detto questo incominciò a spingere il palo dentro la fica di Laura che improvvisamente divaricò le gambe alzandole e portandole dietro la schiena del bestione che gradì … “ a bene, così, sentirai che scopata …..” disse ridendo, lei respirò molto velocemente, lui spingeva dentro di lei il cazzo con un movimento lento ma deciso … “accidenti com’è stretta, questa non scopa molto “, e continuò a spingere, vedevo il suo corpo inarcarsi per resistere alla pressione del bruto, poi quando le fu tutto dentro l’uomo l’afferrò per i fianchi e incominciò a darle delle spinte sempre più forti, e veloci, lei incominciò a godere, la vedevo aprire la bocca per urlare ma senza che ne uscisse un suono, poi un lunghissimo gemito ne tradì il primo orgasmo ….. uuuuuumuumuuhhhuumuuum ……. “ dai bella porca che ti faccio godere, “ grugnì il bastardo, mentre l’altro , quello che la teneva per le braccia si spostò un poco e aperti i pantaloni ne estrasse un cazzo di buone proporzioni e lo infilò dentro la sua bocca, “ succhia e non fare scherzi altrimenti lui gli taglia la gola”, a lei non rimase altro che succhiare, e ci si mise d’impegno tanto lui disse “ è proprio brava la troia, senti come lo succhia bene”. Andarono avanti per alcuni minuti, poi il primo a sborrare fu quello in bocca, “ ingoia tutto!!!!” esclamò e con il cazzo piantato in bocca lei non potè fare altro, poi fu seguito subito dall’altro …. “ eccomi … ti inondo la ficaaaaa ……..” e continuò a tenerle dentro il cazzo con colpi sempre più deboli, poi si staccò di colpo e venne verso quello che mi teneva , “ vai ora tocca te, “ disse prendendo il posto e il coltello, mi spinse più vicino alla macchia e a poca distanza vidi che il terzo prese Laura, le fece mettere con i piedi a terra e la girò, poi le si piantò dentro da dietro. “ e ma è tutta aperta, non mi piace, “ quindi la sistemò meglio facendole aprire meglio le gambe e allora mi resi conto la l’avrebbe inculata con un grosso cazzo che si ritrovava fra le gambe. Lei cerco di divincolarsi “ smetti, collabora oppure finisce che … “ disse facendole girare la testa verso di me, e le diede una grossa pacca sulla natica, lei si posizionò con le braccia appoggiate alla macchina, poi incominciò a respirare forte, “ rilassati, dai che ti piacerà” disse il, porco e cominciò a spingere dentro il grosso cazzo … “ pianoooooo … pianoooooo … “ gridò lei, e allora lui le incominciò a toccare al fica, e spingeva mentre la masturbava, vedevo il viso di lei contrarsi nella smorfia di dolore, ma anche assecondare i movimenti di lui che ebbero l’effetto di rilassarla e farla incominciare a godere, solo allora mi resi conto che mi stavo eccitando nel vedere lei inculata con decisione dal cazzo del bruto. Lui vide il bozzo dei miei pantaloni, “ a porco ti piace vedere la tua troia inculata dal mio amico, “ e detto questo mi fece avvicinare ancora di più, fino a quando non fui a breve distanza dal suo volto, “ apriti i pantaloni, “ mi ordino quello che mi teneva il coltello alla gola, e io fui costretto ad ubbidire, vidi lo sguardo di Laura stupito , “ mettilo dentro la bocca e fallo sborrare prima che io godo nel tuo culo “ le ordinò quello dietro di lei, lei non esitò un attimo mi prese il, cazzo fra le labbra e si mise a succhiarlo con forza e determinazione, io cercavo di non pensare alla assurda situazione in cui eravamo, l’altro le pompava il culo con forza con colpi che le imprimevano un movimento in avanti tanto forte che il mio cazzo le si piantava tutto in gola. Ero vicino, ma anche l’altro non doveva avere ancora molto, io chiusi gli occhi e le schizzai la sborrata in bocca “ ingoia!!!!!” ordinò l’uomo dietro, e subito dopo “ siiiii vacca tieni ti farcisco il culo di cremaaaaa!!!!!” disse sborrando con colpi fortissimi. Rimanemmo tutti per qualche secondo immobili, poi loro svanirono di colpo come erano comparsi, io ero appoggiato alla mia macchina con il cazzo fuori, lei era scivolata in terra con le lacrime che le rigavano il volto sfatto . Reagii velocemente, chiusi i pantaloni e l’aiutai sollevarsi da terra, lei si divincolò con un gesto nervoso, passò dall’altro, lato della vettura e aperto lo sportello prese dei fazzolettini dalla sua borsa, si ripulì al meglio e salì in macchina senza dire una parola. Guidai in silenzio, arrivati a casa lei si infilò dentro il bagno la sentivo che si faceva la doccia, rimase a lungo dentro, quando uscì buttò via tutto, il vestito, lo string, persino le scarpe, poi venne a letto, io mi avvicinai, “ scusami, non sono stato in grado di difenderti “, lei respirò a fondo, “ non potevi fare nulla, erano più forti e armati, poteva fine peggio, non ti devi far perdonare per questo ”, io mi sentivo in cane, “ scusami per averti sborrato in gola”, lei si girò di scatto, “ no, questo non te lo perdono, sei un porco!!!!” esclamò, “ ma anche tu ho visto che non ti dispiaceva farti sbattere “ replicai, ma subito dopo mi resi conto della cazzata appena detta “ e che dovevo fare, tu eri con un coltello alla gola, assecondarli era l’unica possibilità di cavarcela a buon mercato” e detto questo si girò dal suo lato e si mise a dormire. La domenica rimase quasi tutto il giorno a letto, poi il resto della settimana divenne molto chiusa, fra di noi non c’era più la magia dei tempi passati, ma quello che mi dispiaceva era che per quanto cercassi di dialogare con lei era come trovarsi davanti ad un muro, la sentivo di notte rigirarsi nel letto, sospirare e non riuscire a dormire. Dal canto mio ero nelle stessa situazione di lei, anzi peggio, perche passati i primi giorni la sera, e in particolare la notte quando ripensavo all’accaduto mi ritrovavo con il cazzo durissimo, questo mi sconvolgeva tantissimo. Una sera mi chiusi nella studio che avevamo a casa, e mi misi a navigare su internet, cercavo notizie su come comportarmi con lei, poi non so come finii per trovare un sito porno che mostrava un video dove una mora si faceva sbattere da tre maschi che la prendevano in tutti i buchi, il mio cazzo quasi mi esplose nei pantaloni quando immaginai che al posto dell’attrice ci fosse Laura. Chiusi tutto e andai a letto, mentre entravo in camera mi resi conto che lei si stava toccando e i suoi gemini erano inequivocabili, “ siiiii daiiiii spaccatemi “ ….. entrai e le chiesi che era quel desiderio che lei esprimeva così, lei mi guardò con aria di sfida, “ è che mi eccito al ricordo dell’accaduto, sei contento ?” io mi infilai nel letto e fra le sue gambe che cercò di chiudere, ma io quasi con forza la costrinsi a riaprirle e le infilai il mio cazzo dentro senza nessun riguardo ….. “ tieni, ti sfondo “ le dissi trattandola da troia, e lei incominciò a gemere, …. “ dai siiiii più forte daiiiiiii godoooooo “…… la scopai con forza lei godette tantissimo, poi la feci mettere sopra e le stringevo i seni mentre lei si impalava sul mio cazzo, in fine si accasciò su di me scoppiando in un pianto liberatorio …. “ scusami amore, ti amo, ma sono una stupida a dare tutta la colpa a te, perdonami” … io la strinsi a me, “non ti devi scusare, io pure ultimamente non riuscivo a togliermi dalla mente la scena di quella sera e .. vieni con me … “, tornai nell’altra stanza riaprii la pagina di internet, e trovai di nuovo quel video, lei rimase a bocca aperta, seduta sulle mia ginocchia sentiva il mio cazzo premere contro il suo culetto, ma i suoi occhi non si perdevano un secondo della scena della doppia penetrazione che la mora nel video riceveva dai tre maschi. Mi sollevai in piedi e senza nessun preavviso le piantai il cazzo in culo con determinazione, spingendole il cazzo tutto dentro …… “ tieni ti sfondoooooo ….. “ ho urlato e ho preso a pomparla velocemente fino a che non ho sentito lei che godeva … “ vengooooo daiiiii “ allora ho schizzato dentro tutto il succo dei miei coglioni, poi mi sono sfilato di colpo e l’ho fatta rigirare e le ho piantato il cazzo ancora umido dei suoi umori anali, vaginali, e di sborra direttamente in gola, “ succhia e pulisci !!” le ho intimato e lei ha leccato tutto perfettamente fino a che io l ‘ho sollevata da terra e l’ho baciata con tantissimo trasporto e passione. Quella era è stata la nostra rinascita, da allora ci siamo divertiti a vedere tantissimi video di gang di tutti i tipi, fino a che io una sera le ho chiesto se le sarebbe piaciuto essere lei la protagonista, lei ha esitato un poco poi ha obbiettato che aveva paura, allora io le ho proposto di mettere un’ inserzione con foto nostre. Abbiamo usato la digitale, il suo corpo in foto era ancora più sexy, e abbiamo creato un apposita mail per ricevere le risposte, in fine abbiamo deciso un preciso decalogo con cui decidere la scelta dei candidati alla gang. In appena tre giorni di pubblicazione dell’inserzione abbiamo ricevuto migliaia di risposte, e siamo stati costretti a toglierla altrimenti non saremmo stati in grado di rispondere a tutti, e anche così ci sono voluti circa venti giorni per la selezione, alla fine sono rimasti tre candidati che abbiamo contattato. Essendo arrivata nel frattempo la bella stagione il abbiamo invitati a venirci a trovare al mare dove abbiamo affittato una villetta per le vacanze estive. E loro sono venuti puntuali al sabato sera. Luca, Lucio e Mario si sono presentati alle venti, lei era vestita con un mini abito che si allaccia ai fianchi con due bottoni e sopra un top che si annoda dietro la schiena, fatte le presentazioni li abbiamo fatti accomodare sul divano , poi io ho acceso l’impianto stereo e ho messo una lambada, un ballo sudamericano molto sensuale, loro divoravano Laura con gli occhi, io appena ho capito che lei si era rilassata, le ho sciolto il nodo che le teneva su il top, e il suo splendido seno è subito esploso in tutta la sua bellezza suscitando un coro unanime di complimenti, a quel punto le ho aperto i due bottoni e in un attimo lei era nuda , ho quindi invitato i maschi a ballare con noi. Mario è stato il più veloce, e si posizionato dietro di lei facendole sentire il grosso cazzo che si gonfiava dentro il pantaloni, mentre Luca ha preso il mio posto davanti . A quel punto li ho invitati tutti dentro la camera nostra dove loro hanno depositato Laura delicatamente sul letto. Lucio le ha piantato subito il cazzo in bocca, mentre Mario si è abbassato a ha cominciato a succhiarle la fica, lei gemeva di piacere, Luca si è spogliato e appena Mario le ha lasciato spazio ha piantato il suo palo dentro, lei si è tolta il cazzo di bocca e ha gridato .. SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ….siiiiiiiiiiiiiiiiiii …. Più forteeeeeeeeee … daiiii. Ha cominciato a sborrare come non l’avevo vista mai. A turno le hanno riempito tutti i buchi, sborrando copiosamente sia in bocca che in culo e fica, poi dopo circa tre ore di trattamento lei ha alzato le braccia, “ basta ragazzi, sono sfinita mi avete distrutto sono sazia”. Io ero rimasto tutto il tempo ad osservarli gustandomi lei che godeva, poi loro si sono rivestiti e l’hanno salutata, “ sei una donna fantastica, ma , ha aggiunto Luca credo che tu questa sera stessi cercando di cancellare qualche cosa, in ogni caso hai dato il meglio di te , ovviamente noi non gli avevamo raccontato nulla del passato. Mi sono disteso nudo vicino a lei il mio cazzo era durissimo, ero talmente intento a scattare foto e guardala godere che non mi ero nemmeno segato, lei si è distesa su di me. Mi ha preso il cazzo in mano, “ ora ti voglio “ mi ha detto, io sono rimasto sorpreso “ma non ti avevano distrutto?”, “certo, ma loro mi hanno scopata, mentre ora voglio essere amata da te,loro hanno avuto la troia, ora tu avrai la tua donna, se mi vuoi ancora, ”l’ho abbracciata forte e baciata, lei è salita su di me, si è infilata il cazzo dentro la fica aperta e piena delle sborrate dei altri maschi, io l’ho scopata con forza facendola godere tanto, mi ha urlato il suo piacere insieme ad un dolcissimo ti amo. Da quella sera sono passati due anni, lei è tornata la donna di sempre, anzi ora è più donna, consapevole dei suoi desideri e libera di esprimere i suoi desideri di trasgressione, abbiamo ripetuto la gang circa due o tre volte all’anno, e ora quando siamo ad una gara di ballo, fra una prova e l’altra io le chiedo, “ da chi ti faresti sbatte di questi presenti in sala?”, lei si guarda in giro, da tutti “ mi risponde ridendo, allora io capisco che è ora di organizzare una nuova gang, “si credo che tu abbia bisogno di una nuova serie di terapie a base di ……. “ , lei mi bacia e quella sera balla con un qualche cosa in più che la rende fantastica.
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Pellegrinaggi dell\'anima
In ognuno di noi la chiave è l’anima. La mente, splendida ma luciferina macchina, non comanda in realtà nulla. E’ l’anima impura, innocente, bestiale, fresca, ingenua, carnale … E’ lei la padrona del teatrino della nostra vita. Siamo tutti uguali nelle nostre reazioni, forse con intensità diversa, ma davanti alle situazioni il nostro cervello fa game-over.
Sono un uomo navigato, cinquantenne, temperamento vigoroso, single per scelta (si dice sempre così per amor proprio). Probabilmente un godibile intellettuale con un considerevole numero di “tacche” sulla testiera del mio letto. Ma l’anima, quella sì, mi ha sempre fregato. Tempo addietro, fu proprio Lei a condurmi in una polverosa libreria antiquaria alla ricerca di un testo di origini medioevali. E mentre il mio sguardo vagava indagatore tra decine di tomi, ognuno con la propria storia, l’attenzione fu calamitata su una figura femminile. Calore intenso, fibrillazione ventricolare, sudorazione delle mani, insomma quelle cose che accadono ogni qualvolta si incontra non una donna, ma … “la” donna. E’ una commessa ma a me appare come un angelo che mi prende per l’anima e mi accompagna eterea nella mia ricerca.
Gli occhi brillano dietro lenti leggere dalla forma tondeggiante, guizzando in maniera maliziosamente inconsapevole. Ha una mascella volitiva, ma una femminilità tracimante che io bevo avidamente, assetato, senza timore di prosciugarla. Sono in piena tempesta ormonale.
Cerco l’approccio più banale che esiste, cercando di titillare la sua vanità con la voce più suadente di cui sono capace “Di che segno è?”
“Gemelli, doppia personalità. Lei è un appassionato di astrologia?” ribatte con non celata ironia.
La mia presunzione di voler apparire un “godibile intellettuale” si sbriciola in un istante.
“Direi di no. L’unica cosa di cui sono certo è che sono dell’Acquario, ma non mi chieda l’ascendente, perchè peggiorerei lo stato attuale delle cose”.
La conversazione prende un piega piacevole, nonostante il goffo inizio, le sue parole mi si strofinano addosso, suoni informi e poco definiti si trasformano in un’ode erotica. Finchè il testo che cercavo fa inopportuno la propria comparsa.
“Eccolo qui” esclama porgendomi il libro e, con esso, anche l’opportunità di sfiorare la pelle della sua mano. “Lei è uno studioso o solo un appassionato?”
“Un dilettante allo sbaraglio, sarebbe forse il termine più giusto. Vorrei dedicare più tempo allo studio, ma rimango sempre sulla soglia della superficiale curiosità. L’alternativa sarebbe smettere.”
“Perché smettere? Anche io amo la cucina, certamente non posso definirmi una cuoca provetta. Eppure non ho alcuna voglia di smettere! Lei ama cucinare?”
La donna mi offre sul piatto la possibilità di lanciare un’esca colossale “Io vivo da solo e quindi vado avanti a cibi monoporzione, precotti, scatolette, pizza … insomma quelle cose lì.”
Sorride beata ma non raccoglie. La sua camicetta di seta si poggia, con la morbidezza di una piuma, sul suo bel seno, le sue mani si lanciano verso le mie con timida sfrontatezza “forse non ha trovato ancora nessuna che l’accompagni per i meandri degli odori e sapori.”
Sto per replicare, quando comprendo che una fuga strategica è la soluzione migliore. La saluto con un “chissà … forse” ed emigro verso lidi domestici più rassicuranti.
Nei due giorni seguenti sogno i suoi occhi, le sue sopracciglia importanti, immagino il suo corpo dall’età indefinita. Mi sento come un contadino davanti ad un raccolto inaspettato. Non posso fare altro che prendere atto che il presente stende ogni ricordo passato. Sarà mia … costi quel che costi.
Sono quasi le 20:00, il cielo è buio e senza stelle, la strada è umida di quella pioggia sottile che bagna la pelle ma scalda l’anima. Mi prende una smania incontrollabile, come quella del primo appuntamento con la biondina della 3^C. Eccola sta uscendo dalla porta secondaria della libreria. Proprio mentre sta attraversando mi scorge. Se non avessi un piccolo mazzo di fiori in mano, potrebbe scambiarmi per un palo della luce.
“Come mai da queste parti? Alla ricerca di nuovi testi oppure …”
Un “aspettavo te” mi esplode dalla bocca, nel tentativo di accelerare i tempi.
“Potresti pentirtene” ribatte, passando anche lei ad un più confidenziale tu.
“Non credo. Vogliamo mangiare assieme?”
“Direi che è una proposta che posso accettare, senza fare tardi però.”
Non rammento né il tempo né le modalità attraverso le quali ci siamo trovati davanti il portone del mio appartamento. Le faccio strada, l’aiuto a liberarsi dell’impermeabile. Indossa un tailler pantalone grigio, un dolce vita chiaro e dei mocassini neri che non le donano. Una femminilità debordante costretta all’interno di un abbigliamento tipicamente maschile.
Mangiamo con appetito e mi godo lo spettacolo della sensualità fatta persona. L’avvicinamento del cibo alla bocca, il bere con grazie pur continuando a guardarmi negli occhi. I gesti sono messaggi inequivocabili.
Poi è lei a prendere l’iniziativa “Fin dove vuoi spingerti con me? Vuoi conoscermi? Vuoi una storia? Vuoi compagnia per questa notte? Tutto programmato o lasci fare al destino?”
Mi sento strofinare il polpaccio con un piede nudo da sotto il tavolo e la mia erezione si fa piacevolmente dolorosa.
“Voglio te. Ora. E credo che anche tu lo desideri.”
Le accarezzo la guancia, mentre il pollice scende lascivo verso le sue labbra.
Lo morde, lo carezza con la punta della lingua. Lo lascia subito
“Sei un uomo interessante e spontaneo. Io invece sono bugiarda … pericolosamente bugiarda.”
“Non me ne frega nulla.”
“E se ti portassi oltre i tuoi desideri?”
“Non aspetto altro.”
Ci baciamo, con dolcezza. Lei frena le mie mani che con frenesia cercano inequivocabili mete. Mi allontana. Scioglie i suoi capelli scuotendo il capo con fare voluttuoso. Si libera dei mocassini. Inizia a strofinarmisi addosso, mentre la mia anima sprofonda in un abisso di sensazioni inimmaginabili. Mi spoglia, lasciandomi con il membro duro ed eretto, teso al sospirato approdo.
Si alza in piedi, si sfila i pantaloni dandomi le spalle e quindi uno slip nero leggermente ricamato. Le natiche sono rotonde, la curva dei fianchi accennata ma sinuosa. Ha un paio di calze autoreggenti color crema. Si volta pian piano rivelando … un pene in erezione, inatteso e sconcertante.
Boccheggio immobile, incapace di recepire i messaggi che il mio cervello invia a velocità siderale “scappa via, fuggi, precipitati fuori”.
Mi sorride ineffabile, mentre si avvicina inesorabile.
“Stai calmo, va tutto bene. Io sono quella che hai sognato di possedere fin dal primo momento. Lascia stare i pregiudizi della tua mente. La linea di confine l’hai già superata nel momento in cui hai desiderato di scoparmi. Solo dopo potrai giudicare e quindi scegliere per il futuro.”
Tremo come uno stupido, mentra la sua mano gioca con la peluria del mio membro. Io osservo e lascio fare. Vorrei che uscisse qualcuno con un manifesto di “Scherzi a parte”.
La sua bocca è una caverna che esercita un dominio al quale, soggiogato, mi arrendo.
Mentre la sua mano scorre sempre più veloce sulla mia asta, il suo pene mi scivola in bocca. Di quella notte non ho ricordi distinti. La situazione nuova, le sensazioni non consuete. Le posizioni sconosciute. Ho goduto molto e la mia anima mi ha travolto, godendo anch’essa di emozioni fino ad allora nascoste.
E’ passato del tempo e non ho cercato più quella donna. A volte, però, in una specie di pellegrinaggio negli abissi delle mie abiezioni, passo davanti alla libreria. Il vero, che piaccio o no, va spesso contro corrente … contro ciò che dice la mente.
Lotto e lotterò per il resto della mia vita, tutto pur di non cedere alla voglia di farmi trasportare dalla verità. Alla fin fine vinco, perché no, vincerò sempre e tuttavia avrò perduto comunque.
La tentazione è droga fortissima. Ma il cervello, impregnato di tabù atavici e divieti, identifica nelle convenzioni il suo habitat. E le convenzioni sono il metadone di noi ipocriti, è innegabile. Il resto sono solo scheletri nell’armadio. E’ sufficiente chiudere bene l’armadio, sigillarlo ai più … forse.
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
... era lì ...
Era lì, in piedi di fronte a lui…sorpresa come mai, perché aveva accettato quell’incontro, perché…..ancora non riusciva a spiegarselo..lei così intrigata ma anche così timorosa…così provocatoria ma anche così restia…lui con due dita le alzo’ il mento…”se vuoi sei libera di andartene…”..lei senti forte l’impulso di girarsi e infilarsi in macchina e scappare…lei, che aveva messo tutta una cura particolare nel vestirsi quella sera, lei che aveva sognato di stupirlo con quell’abbigliamento così fetish….ora voleva scappare….”no – disse – no, rimango…andiamo…” c’era in programma una cena a casa di lui…”…nello scannatoio – pensò lei sorridendo – eh si…entrerò a far parte della rosa delle sue conquiste…”…poche parole durante il viaggio, lui le sfiorò appena la seta delle autoreggenti, null’altro…lei fumava, girata spesso verso il finestrino…e si teneva il cappotto chiuso perché non si vedesse troppo quel fantastico mini abito in latex nero…che lui aveva già adocchiato al momento delle presentazioni…arrivarono così a destinazione…lui cerco’ di metterla a proprio agio, cercando di ovviare a quell’evidente imbarazzo che era parte di entrambi….le offrì un calice di ottimo vino rosso…e la fece accomodare, mentre iniziava a preparare la cena…lei aspettò che lui si voltasse e si tolse finalmente il cappotto….dio che meraviglia..!!!! quel vestitino in latex, quelle autoreggenti velate, di seta…quelle scarpe con quegli altissimi tacchi a spillo…lui si voltò…si blocco…lei sorriso allo sguardo incredulo di lui…si avvicino’ e si accucciò davanti a lei, seduta comodamente sul divano….”sei un po’ più tranquilla?”….lei annuì, ma non era vero….lui le prese le mani, la tirò a sé e la bacio….un bacio a dir poco sconvolgente, di quelli che fanno perdere ogni contatto con la realtà…trovò giusto la forza per dirgli “attento….gli spaghetti scuociono..!!”in realtà erano già scotti, ma tanto nessuno dei due pensava più al cibo….mangiarono poco e senza appetito…parlando con imbarazzo…lei abbassava gli occhi…lui rideva…lei accennava qualche colpo di tosse….si arrivò alla frutta…una bellissima hawayana con cioccolato fuso…un desiderio forte l’uno dell’altra era ormai tangibile, quasi si poteva toccare….lui prese una fetta di papaia coperta di cioccolato sopra, la fissò negli occhi e si avvicino’….le divaricò leggermente le gambe e spostò appena il perizoma….la penetrò con quel frutto….lei gettò la testa all’indietro e socchiuse gli occhi…”dio che sensazione bellissima..!” ….dopo la stessa cosa con una fragola…con la banana….frutti che subito dopo lui metteva in bocca e assaporava….”dimmi che ti piace..!” …”mi stai facendo impazzire…” lui le infilò un’altra fragola, si chino’ e avvicinò le sue labbra a quelle stupende labbra che ormai sapevano di cioccolato e di frutta e inizio a mangiare quella fragola proprià là…nel posto in cui l’aveva posizionata…mangiava quella fragola e la fissava e lei si sentiva sciogliere….raggiunse in poco tempo un orgasmo incredibile…lui la prese per mano..l’avvicino a sé..la strinse e le sue mani erano ovunque in un momento…lei continuava a bagnarsi in maniera incredibile…un orgasmo incredibilmente continuo…lei cerco con le mani lui…sentì un’erezione pazzesca…gli slaccio i pantaloni con frenesia…e si abbassò davanti a lui…cercando con le labbra lo strumento di quel piacere senza misura…con quelle labbra che fremendo lo trovarono, e, avide, lo fecero loro e così continuarono con un ritmo che era impossibile frenare e che stava procurando ad entrambi un qualcosa di piacevolmente grande ed indescrivibile…lui la prese per la braccia, la girò e la appoggiò alla tavola ancora apparecchiata…la penetrò e lei rimase senza fiato….la teneva per i fianchi e la possedeva…la possedeva e la possedeva ancora….e lei continuava a raggiungere orgasmi così ravvicinati da sembrare sempre lo stesso orgasmo….”si, si ti prego, prendimi ancora…non smettere….ti vogliooo..!!!! lei senti che lui stava per inondarla del suo piacere e si scostò porgendogli nuovamente le labbra…giusto in tempo per accogliere avidamente tutto ciò che lui le offri in quel momento…caddero insieme sul divano, stremati da quel piacere enorme…felici e soddisfatti….ansimanti….”che dici? – disse lui – ci rivedremo?” lei lo guardò e annuì sorridente “certo…ci rivedremo..”
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1
14 anni fa
angelaandrea,
43/46
Ultima visita: 9 anni fa
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Incontro di passione in una calda serata d\'estate
Siamo in piena estate e fa un caldo tremendo. Tu ti trovi da sola nella tua
bella casa, con il condizionatore acceso impostato su una temperatura di 25
°C.
Per stare più fresca ti sei messa completamente nuda, mi telefoni e mi
inviti a venirti a trovare per divertirci un pò insieme per questa bella
serata d'estate.
Io acconsento e dopo aver fatto una bella doccia rinfrescante, mi vesto
carino e prendo la macchina per venirti a trovare, ma prima cerco un fioraio
per comprarti un bel mazzo di orchidee (5).
Arrivato sotto casa tua, suono e parcheggio dentro, poi prendo l'ascensore
ed arrivo davanti alla tua porta e suono. Tu apri, nascondendoti, però,
dietro la porta e mi inviti ad entrare.
Entro e rimango estasiato dalla tua bellezza: la tua nudità mi fa arrapare
istantaneamente, però ti do i fiori e poi un bel bacio sulla bocca con la
lingua.
Tu mi prendi per mano e mi porti verso il divano e mi dai un altro bacio
appassionato e poi mi spingi per farmi sedere su di esso. Dopo mi salti
sopra a cavalcioni e continui a baciarmi e mi sussurri nelle orecchie
"amore, ti voglio adesso. Ho fame del tuo cazzo e del tuo sperma"
sei arrapatissima, sei affamata di me. Io non so resisterti e ti dico:
"prendimi, amore e fai di me tutto ciò che vuoi, sono completamente tuo".
Non te lo fai dire due volte; mi togli la maglietta e mi baci tutto: sul
collo, le orecchie, che le mordicchi, i capezzoli, che succhi come fossero
dei piccoli frutti esotici. Poi in un balzo felino ti tuffi fra le mie cosce
e mi togli le scarpe e i pantaloni. Dopo, guardandomi negli occhi con uno
sguardo da gatta in calore, inizi ad accarezzare il mio cazzo che è già duro
dal momento che ho varcato la soglia di casa tua. Mi dici: "il tuo cazzo mi
fa impazzire! lo voglio tutto e anche le tue belle palle gonfie, piene di
sperma da gustare".
Allora mi tiri via gli slip e in un attimo te lo prendi tutto in bocca.
Ahhhhhh, siiiiiii, succhiami tutto, mio dolcissimo amore, sono tuo.
Con la mano sinistra mi afferri le palle e le stringi forte per farmi capire
che sei tu che comandi, questa sera. Sono felice di questo e poi continui a
succhiarmi il cazzo mentre contemporaneamente mi masturbi e mi stringi e
rilasci a tempo le palle.
Con la tua lingua vorace mi lecchi tutta l'asta rigida dalla cappella alle
palle per tornare al punto di partenza. Poi, all'improvviso, prendi in bocca
le mie palle e le mangi, prima una, poi l'altra e quindi entrambe, ma il
cazzo non lo molli e lo masturbi.
Prosegui in questo modo fino a farmi esplodere di piacere in un orgasmo,
bevendo tutto il mio seme caldo. Subito dopo, con la tua bocca che sa del
mio seme e le tue labbra ancora bagnate, mi salti sopra e mi baci in bocca.
Adoro il sapore del mio sperma nella tua bocca.
Mentri sei sopra con una mano prendi il mio cazzo e te lo infili dritto
nella tua fica calda e bagnata. Cominci a muoverti su e giù; lentamente
all'inizio, ma piano piano aumenti la velocità.
Ti dico: "si, amore mio, mi fai impazzire." Poi aumenti la velocità, mentre
io bacio il tuo seno.
Poi rallenti nuovamente per darmi respiro. Dopo un pò ti giri, senza tirarlo
fuori e con la schiena rivolta verso di me riparti a pomparmi il cazzo. E su
e giù e su e giù, siiiii, ancoraaaa, dai, sfondami, spompami, voglio venire
tantissime volte per te.
Poi mi dici che vuoi prenderlo a pecorina, così prendi un cuscino e lo metti
per terra e mentre sei disposta a quattro zampe come una cavalla in attesa
del suo stallone da monta, io ti infilo il mio bel cazzo dentro, si, ma non
dove vuoi tu, cioè nella fica calda e bagnata, vogliosa solo di essere
sfondata a dovere, ma nel tuo culetto!
Però, dato chè non voglio farti male, lo infilo delicatamente. Senti la mia
cappella rovente chi si avventura in quel buchetto alla ricerca di un tesoro
nascosto. Mi preghi di non fermarmi, mi dici di continuare perchè ti piace
farti sfondare il culo. Io non perdo tempo e dopo averlo introdotto
interamente nel tuo culetto, lo muovo prima piano avanti e indietro. Poi,
quando sento che inizia a lubrificarsi, aumento la velocità e tu godi come
una matta.
SI SI, SFONDAMI IL CULO, SFONDAMI TUTTA. SONO TUA MIO STALLONE. SI SEI LA
MIA TROIETTA IN CALORE.
Però ho voglia di entrare anche nella tua fica calda per cui lo tiro fuori e
ti invito a pulire il mio cazzo con la tua lingua e dopo ti rimetti a pecora
e te lo metto tutto nella fica.
Tu godi, godi, godi e hai molteplici orgasmi. Dopo più di due ore di sesso
sfrenato, mi inviti a farci un bel bagno caldo nella tua vasca
idromassaggio, nella quale fra le bolle e le tue mani, le mie palle provano
un intenso piacere. Mi fai impazzire amore mio.
Poi ci mangiamo una cosa e qualche dolcetto. Ma la serata non è finita e
adesso hai voglia di comandarmi e sottomettermi, per cui mi inviti a sedermi
sul divano e ad aspettarti qui, mentre vai nella tua stanza dove ti infili
un completino ultrasexy.
Metti gli stivali a metà coscia, lo strapon con il doppio fallo e poi un
piccolo frustino.
Arrivi in tutto il tuo splendore e io rimango ancora più estasiato del
momento in cui ti ho vista al mio arrivo. Mi dici: prima ti sei divertito a
sfondarmi il culo senza avvisarmi, adesso mi diverto io con te. Mi apri le
cosce e mi infili il tuo cazzo dritto dentro al mio culo. Io dico: siii,
amore mio, che belloooo, sono tutto tuo. Sondami il culetto, daiii, siiii,
ahhhhh.
Poi mi fai mette a pecorina nella stessa posizione in cui io prima ti ho
penetrata nel culetto.
Me lo infili tutto dentro e lo muovi in tutte le direzioni. Che bello, amore
mio.
Dopo circa 30 minuti, lo tiri fuori e mi obblighi a leccarlo e succhiarlo e
poi mi comandi di rimettermi a pecorina, ma questa volta non mi fai
assaggiare il tuo cazzo, bensì il frustino.
E una vergata, e due vergate; prima un gluteo e poi l'altro, ah ah ahhhh
sfondami, siiiii.
poi con la mano mi afferri le palle e le stringi forte e mi fai alzare in
piedi e mi leghi mani in alto e gambe aperte. Mi strizzi le palle e con il
frustino colpisci il mio cazzo.
Ahhhh, siiiiii...ma per non sentirmi gridare di piacere, prendi quelle
palline che si mettono in bocca e mi stringi le palle forte dicendomi: "da
ora sarai il mio schiavo, sottomesso. Non dovevi penetrarmi nel culo senza
avvisarmi, ora la paghi cara" mi giri dietro e mi frusti sul culo.
Ma siccome il mio cazzo ti piace troppo, ti metti in ginocchio e mi succhi
ancora e ancora e ancora fino a farmi venire, però il mio sperma non lo
ingoi, ma lo metti in un bicchiere e dopo mi obblighi a berlo tutto. Poi mi
sleghi e mi baci appassionatamente perchè sono stato bravo e per premiarmi,
ti metti seduta sul divano e io in ginocchio di fronte a te ad adorare la
fonte della tua femminilità.
Mi dci: "leccami la fica, schiavetto". Si padrona. Lecco la tua fica calda e
bagnata; infilo dentro la lingua, esploro dentro e fuori. Le grandi labbra,
le piccole labbra, il clitoride, che lecco e succhio. Tu esplodi in un mega
orgasmo e poi a ripetizione mi gusto tutto il tuo nettare.
Poi ci mettiamo nel letto e ci facciamo tante coccole, anche se il mio
culetto fa male per le frustate che mi hai dato. Allora tu lo massaggi tutto
e lo baci.
3
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14 anni fa
mauleo75,
35
Ultima visita: 13 anni fa
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Odorami .....
Togliti la veste
che copre
lasciati guardare
sei d\'incanto dai sognare
lunghe le mie mani
dove osano andare
esplorando nel piacere
odorandole di te
fluida la pelle che invado
con labbra che ho baciato
oscilla dal mio corpo
l\'emblema del rapporto
la passione attesa
a raggiungere la meta
da\' svago il tuo calore
al cuore mio del piacere
5173
0
14 anni fa
IncantoLunare, 33/28
Ultima visita: 1 anno fa -
Finale a sorpresa
Apro la posta che mi è arrivata dopo l’ultimo annuncio che ho pubblicato su Fermo Posta e trovo tra le tante, la lettera di un coppia di Viterbo, scritta bene e con un paio di foto molto sensuali e maliziose.
Erano curiosi di conoscere un singolo ma allo stesso tempo molto titubanti, ci sentimmo al telefono e concordammo di vederci dalle parti di Vt in un luogo che nn ricordo. Ci avevano tenuto ad avvisarmi che l’incontro era solo conoscitivo, che non sapevano neanche loro come comportarsi. Ricordo che mi fecero parcheggiare la macchina e mi portarono in un bar per fare due chiacchiere.
Sedemmo in un tavolino e ordinammo qualcosa, c’era gente ma si poteva parlare… Lui era un bell’uomo sui 45 e lei una splendida ragazza di 10 anni di meno e io all’epoca avrò avuto sui 27 anni… Sono simpatico e riesco a dare sempre l’impressione del bravo ragazzo,pulito ed educato per cui di solito le conversazioni nn stentano a decollare… parlammo un po’ di noi, ci conoscemmo un po’… e poi affrontammo il tema della serata. Mi raccontarono le loro curiosità e io dicevo loro le mie opinioni in merito,raccontai qualche esperienza,qualche fantasia… vedevo che lei gradiva e si incuriosiva in modo molto gentile mi chiedeva qualche particolare, voleva sapere tante cose… e iniziò a parlare dei suoi timori del “dopo” e dei dubbi che poi potessero pentirsi… Lui cercava di tranquillizzarla confermandole che davvero voleva vederla contenta e felice e che trovava molto eccitante immaginarla con un altro uomo. Nel frattempo il locale doveva chiudere e decisero di riportarmi alla macchina e nel tragitto continuare a chiacchierare… Ero cmq soddisfatto della serata, mi ero divertito, avevamo condiviso idee e fantasie e sentivo nell’aria la possibilità di un lieto fine...allo stesso tempo si capiva che non erano ancora del tutto convinti. Arrivati alla macchina, ringraziai per la bella serata e mi raccomandai di chiamare nei giorni per raccontarmi le loro impressioni sul nostro incontro. Mentre rientravo a Roma ripensavo con eccitazione alle ore appena trascorse, alla bellezza di lei e a quello che avvertivo sotto l’apparenza della ragazza tranquilla ed ingenua… Erano passati 15 minuti che sento squillare il telefono...erano loro… anzi lei,che mi chiedeva se per caso non mi dispiacesse tornare indietro. Provate ad immaginare le sensazioni che provai in quel momento. Girai l’auto e ritornai indietro assaporando quei minuti di attesa con una strana ed incredibile tranquillità… Mi fecero entrare in macchina,si scusarono e mi dissero che lei voleva essere come una di quelle donne di cui le avevo raccontato prima. Si baciarono, le accarezzavo i seni,tirò giù il sedile e venne a baciarmi… l’eccitazione era salita alle stelle… poteva sentire il mio cazzo rigido e duro attraverso la stoffa, non si fece pregare. Voleva vederlo, toccarlo assaggiarlo…quando me lo prese in bocca fu bellissimo,la sentivo eccitata,ingorda,vogliosa. Provai a farle alzare la testa perché volevo sapere se le piacesse sentirlo in bocca ma lei non volle…si era attaccata al cazzo e non voleva staccarsi più… fu una cosa incredibile… sentivo i commenti del marito impazzito di fronte a questa scena che la incoraggiava e io non potei fare altro che gustarmi uno dei più bei pompini della mia vita. Non si fermò neanche dopo che ebbe bevuto tutto il frutto del mio piacere…sembrava incontenibile nella sua voglia. La ringraziai e per ricompensarla le leccai la figa…la trovai bagnatissima…aveva già goduto ed era un piacere sentirla lamentare e contorcersi…mentre la leccavo iniziò a spampinare il marito e continuò anche quando iniziai e possederla… le davo colpi lenti e profondi e la sentivo mugolare nonostante avesse la bocca piena… fu una serata incredibile e meravigliosa, del tutto inaspettata!
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14 anni fa
lucapilon, 51
Ultima visita: 1 giorno fa -
Fermoposta
Tutto è iniziato con Fermo Posta, la mitica rivista di annunci. Erano gli anni 90 e mi faceva impazzire immaginare che dietro quelle splendide donne che si esibivano e cercavano incontri potesse celarsi la mia vicina di casa, la mia professoressa dell'Università,la signora più elegante della città. Ho iniziato a guardarmi attorno quando ero in giro, a cercare di cogliere particolari,ad osservare le donne in modo diverso...tutto questo era già di per se molto eccitante e così le mie fantasie galoppavano libere spaziando su eventuali ed ipotetiche situazioni trasgressive che sembravano potersi realizzare solo nei film.
All'epoca le macchina fotografiche digitali non esistevano per cui ancora ricordo la ricerca disperata di un fotografo di altra città per sviluppare le foto erotiche da pubblicare e da inviare nella speranza di qualche contatto. Andare in posta sperando di trovare al fermoposta qualche lettera... aprirle con ansia sperando di trovare qualche foto, a volte erano solo fotocopie bianco e nero...si usava ancora la penna per scrivere...sentire gli odori, interpretare la calligrafia, eccitarsi davanti ad una foto, programmare i primi incontri...le inevitabili fregature, qualche gay che si fingeva coppia, le proposte più belle e quelle più strampalate... I primi telefonini, la possibilità di sentirsi pur restando anonimi... Dopo il fermoposta presi in fitto una cassetta al mail box per contenere la posta che arrivava numerosa... non saprei dire se era più eccitante l'attesa passata a fantasticare o quella che precedeva l'incontro cercando di immaginare come sarebbe andata. L'adrenalina del primo incontro credo sia una delle cose più belle...insieme forse agli incontri con coppie alle prime esperienze in cui davvero nn si può sapere come andrà finire e si può gustare ogni attimo e particolare dell'incontro...l'abbigliamento di lei,lo sguardo,quello che dice,parlare per conoscerci ma cercare di stimolare interesse e curiosità...I luoghi insoliti della capitale quando si sperava di trovare qualche coppia compiacente...qualche attesa,dubbi,curiosità...qualche bella avventura che magari racconterò...Dalla mail box alla bacheca del mitico gianni di via noto 33, il passo fu breve...una foto che ho inserito nella mia galleria è proprio scattata li con puffetta... poi è arrivato internet...il web, la possibilità di accelerare i tempi, altre possibilità di incontro,di scambiare idee,di condividere fantasie,organizzare sorprese,incontri al cinema,corteggiamenti,massaggi....
Negli ultimi anni i miei incontri si contano sulla punta delle dita per svariati motivi ma quando capita di incontrare persone con cui si crea empatia e complicità è sempre un piacere approfondire la conoscenza.
PS
Se qualcuno è riuscito ad arrivare alla fine mi scuserà se non ha trovato alcun racconto erotico ma solo i ricordi di questi anni...mi andava di partire dall'inizio perchè ho deciso di descrivere alcuni dei momenti più belli vissuti in questo viaggio!
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2
14 anni fa
lucapilon, 51
Ultima visita: 1 giorno fa -
Prima esperienza gay con amico e una banana
Una giornata di mare passata con un amico che non vedevo da tanto tempo;rilassati dal mare e abbronzati dal sole ci inviamo verso casa. Mi sentivo strano,dal primo incontro,mi sentivo attratto dal corpo del mio amico,non capisco,ma più guardavo il suo costume,le sue gambe e il suo corpo e più nasceva in me la voglia di toccarlo.Arrivati a casa e cercando di nascondere la mia eccitazone imbarazzante mi infilo sotto la doccia iniziando con un getto di acqua calda,pensando cosi'di smorzare la mia voglia,inutilmente,perchè insaponandomi,lo schampo, lubrificava a tal punto che ho iniziato a sentirmi ancora di più eccitato e ho cominciato a sedare la mia voglia,masturbandomi e toccandomi prima con il dito,lo facevo entrare piano piano,lo giravo e mi ritoccavo,ero eccitatissimo,sembrava mi stessi facendo un ditalino e mentre l'eccitazione saliva,la mia mente mi immaginava con l'amico che si faceva toccare,continuando prima con le dita stuzzicandomi i capezzoli,poi con delle mollettine attaccate,in pochi minuti no ho resstito e sono venuto senza che il mio cazzo fosse duro. Uscito dalla doccia,indosso l'accappatoio,vado verso la camera da letto,mi sentivo ancora strano e sdraiato sul letto con gli occhi verso l'alto non capivo ancora cosa fosse successo. Ad un tratto entra il mio amico,è ancora con il costume da bagno e con due banane in mano,si avvicina e si sdraia vicino a me;io mi sento morire perchè sento di nuovo l'eccitazione,faccio finta di niente e gli giro le spalle. Ad un tratto sento le sue mani scivolare sotto l'accappatoio e iniziare ad accarezzarmi tra le cosce mentre morsicandomi l'orecchio mi sussulta:"ti ho visto nella doccia,sembri una figa in calore e ti voglio scopare";mi giro verso di lui e senza farmi ripetere comincio a toccarlo,mi piace,sento la sua pelle salata,mi avvicino verso il suo cazzo che si è indurito subito e comincio a leccarlo e a fargli un pompino,sono eccitatissimo,dentro e fuori dalla bocca,è enorme e mi piace e ad un tratto lo sento venire,spostandomi mi inonda di sperma. Non aspetta neppure di riprendersi che mi dice:se aspettavi ancora a farmi venire potevo anche scoparti,ora per continuare ho bisogno di un aiuto e un po' di tempo. Senza esitare,allunga la mano e prendendo una banana mi dice,ecco l'aiuto. Mi tocca le cosce con una mano e con l'altra mi appoggia la banana vicino alle labbra,spingendola,la prendo in bocca e comincio a fare finta di fare un pompino,leccando e andando su e giù,la mia immaginazione si sta perdendo nel piacere,la voglia cresce,ho un orgasmo con due gocce di picere,continuo a prendere in bocca la banana mentre è lui ora a farmi il ditalino con l'altra mano,sembra che il mio buco si sia allargato,d'un tratto mi toglie la banana dalla bocca,la lubrifica con la crema solare all'olio che era sul comodino e me la appoggia al buchino,spingendola piano piano, la sento entrare,mi fa un pò male è grossa ma decido di continuare,lui si accorge e mi dà due sculacciate sulle natiche che,forse rilassando i muscoli,stranamente aiutano la penetrazione perchè in un attimo sento tanto piacere,e in un attimo con una spinta più forte sento che entra completamente. Il piacere enorme che provo mi fa dimenticare il primo bruciore,il buco si è allargato completamente,lui la spinge dentro e la tira indietro,sempre più dentro,è grande,grossa,mi fa impazziere di piacere,vengo una,due volte e forse non ricordo più ma so che era come se avessi avuto un orgasmo,tremavo dal piacere e lui si stava eccitando di nuovo,continuava a spingere,sentiva il mio piacere,sentiva il mio tremore e mi sussurrava:"ti voglio,mi fai impazzire di piacere",ad un tratto,toglie la banana,appoggia il suo cazzo sporcato di crema solare e con un colpo di reni entra dentro di me,resta fermo un attimo e poi comincia a pomparmi sempre più forte,sento il suo cazzo indurito al massimo,sembra che arrivi fino in pancia da quanto e lo sento dentro,il piacere che sento è indescrivibile,sembra che tutto intorno non esista,vengo altre volte e vengo solo di brividi di piacere tanto da sentirmi quasi mancare fino a quando con un colpo più forte e tremante sento il suo piacere caldo entrare dentro di me. vorrei rifare una esperienza cosi'.se mi inviti a casa tua passiamo una giornata di sesso.
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14 anni fa
adalberto2010, 45
Ultima visita: 13 anni fa -
Un cornuto da montare
Secondo alcuni tutti i cornuti contenti , i cuckold secondo la dizione anglosassone, sono anche un po’ omosessuali.
Secondo altri , chi ha un cazzetto piccolo deve rassegnarsi non solo ad essere cornuto ma anche ad essere usato e sottomesso dai veri maschi, quelli con un cazzo di nome e di fatto.
Vero o no, certo è che io sono un cornuto con un minuscolo cazzo e che mi è capitato a causa di questa caratteristica di essere preda di un gruppo di maschi.
Sono un grande appassionato di pesca con la canna e frequentando un forum di discussione tra pescatori circa 1 anno fa ho fatto amicizia con un signore anziano , Mirko ; io ho 55 anni mentre lui quasi 70 .
Per un caso fortuito entrambi siamo pugliesi e dopo un po’ che scambiavamo opinioni sulle varie tecniche di pesca , Mirko mi ha invitato ad una battuta di pesca sulla sua barca , invito subito da me accettato.
Sapevo dai suoi racconti che l'equipaggio della sua barca era costituita da lui e 3 amici inseparabili , più o meno suoi coetanei, tutti fanatici della pesca.
Era capitato anche di scambiare qualche battuta su temi diversi dalla pesca ed in particolare sul sesso e le donne: mi ero fatto l’idea che fossero tutti dei grandi maiali , quel tipo di maschi che non si fa scappare nessuna occasione; mi ero anche un po’ eccitato all’idea di come si sarebbero comportati se avessero saputo che ero un cornuto minidotato!
Comunque sia , non pensavo ad altro che alla battuta di pesca quella mattina quando raggiunsi il porto di Bari , dove avevo appuntamento con Mirko per imbarcarmi ed entrare a far parte dell’allegra brigata : i 100 km percorsi in macchina erano volati via in un attimo, preso com’ero dalla frenesia di provare un altro luogo di pesca.
I 4 maschi erano come me li ero immaginati : omaccioni dall’aspetto di vecchi lupi di mare , ben piazzati e con le pance prominenti , simpatici e di modi camerateschi , scurrili nelle loro battute come sovente accade in un gruppo di soli maschi.
Mirko era chiaramente il leader del gruppo ed anch’io assunsi subito un atteggiamento di “sottomissione” , anche per adeguarmi alla legge del mare che richiede obbedienza assoluta al capitano della barca.
Il tempo era ottimo ed in circa mezz’ora ci portammo sul luogo di pesca , dove calammo le lenze e restammo in attesa.
Tuttavia i pesci non si decidevano ad abboccare per cui avevamo tutto il tempo per chiacchierare del più e del meno , per raccontare barzellette sporche, per fare commenti sulle donne : uno degli argomenti preferiti dei 4 erano appunto i mariti cornuti e minidotati con mogli troie , su cui raccontavano storielle sganasciandosi dalle risate.
Il caldo diventava sempre più forte man mano che il sole si alzava e si cominciò a bere birra fresca, di cui c’era una grande scorta a bordo ; dopo un po’ eravamo tutti un po’ brilli e Mirko tirò fuori un giornale pornografico su cui c’erano varie foto di troie che venivano scopate in gruppo davanti ai loro mariti segaioli.
Potete immaginare i commenti di quei maschi un po’ ubriachi a quella vista : si passavano il giornale commentando le varie inquadrature , la dilatazione dei buchi delle signore infilate da due cazzi alla volta, ridevano delle piccole dimensioni dei cazzi dei mariti toccandosi i membri ormai gonfi nei pantaloncini da mare.
Ad un certo punto Mirko disse: “Ragazzi , ho le palle che mi scoppiano! Perché non facciamo il gioco dell’equatore?” Tutti acclamarono la proposta , urlando e sghignazzando!
Anch’io, senza sapere di cosa si trattasse ma volendo adeguarmi alla loro allegria, urlai: “ sì, sì, facciamo un gioco!”.
“Birra per tutti !”, disse Mirko , allontanandosi per andare a prenderla. Io approfittai per chiedere a Michele, il più vicino degli amici, come si giocasse al gioco dell’equatore.
“Vedi, una volta c'era l'usanza che quando un veliero attraversava l’equatore il meno dotato dell’equipaggio si dovesse prestare a far godere con la bocca ed il culo il rimanente della ciurma.
Ora tireremo fuori il cazzo e quello meno dotato dovrà fare da femmina per gli altri”.
“Giù i pantaloncini, ragazzi “, esclamò un momento dopo Mirko distribuendo le bottiglie di birra a tutti ; mentre gli altri prontamente avevano ubbidito, io rimasi immobile, bloccato all’idea della figura che avrebbe fatto il mio misero cazzetto.
Ma i 4 amici non erano evidentemente nuovi a quelle situazioni , perché immediatamente due di loro si avvicinarono e mi abbassarono i pantaloncini scoprendo il mio piccolo membro di circa 10 centimetri.
Le urla di scherno furono immediate : “Francesco , ma sei sicuro che quello sia un cazzo? Sembra più un clitoride……mi sembra fuori di dubbio che hai perso e che ti tocca fare la femmina con tutti noi….” Mirko si avvicinò e mi mise davanti alla bocca il suo grosso e odoroso cazzo , ordinando: “Succhia, troia!”
Io feci un po’ di resistenza ma due degli altri amici mi spinsero il capo verso il cazzo del leader ed io non potei far altro che prendere in bocca quel membro poderoso, succhiando la cappella che sapeva di sborra e di piscio.
Per quanto volessi mostrare di essere stato costretto , la situazione era così eccitante che dopo poco mi immedesimai totalmente nella parte della femmina , cominciando a leccare con sensualità non solo il cazzo ma anche le palle del maschio dominante . Mentre ero intento a succhiare quel membro, sentii delle dita che mi ungevano il buco del culo con qualcosa di oleoso : prima una, poi, due, poi tre dita si fecero strada nel mio orifizio posteriore dilatandolo progressivamente.
Ero ormai ben largo quando sentii un qualcosa di grosso e duro penetrare nel mio buco sostituendosi alle dita , dilatandolo progressivamente : Michele mi aveva inculato e cominciava a pomparmi di gusto, chiamandomi troia e puttana, sculacciandomi mentre mi sfondava il buco del culo.
Gli altri due amici si menavano il cazzo , aspettando il loro turno. Mirko e Michele sborrarono quasi insieme, rimpiendomi uno il culo e l’altro la bocca di sborra salata.
Non ebbi respiro: Giuseppe e Alberto presero immediatamente il posto di Mirko e Michele , facendosi fare un pompino ed inculandomi fino a quando anche loro non vennero con urla da maiali.
Evidentemente la situazione aveva stimolato la libidine del gruppo di amici , che non contenti di quanto mi avevano fatto decisero di terminare con una pisciata collettiva su di me, steso in coperta: anche in bocca dovetti accogliere la piscia dei miei padroni , oltre che sul culo e sul cazzetto....
continua
sono graditissimi commenti o altro
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa -
Nel capanno
Dedicato alla coppia Ecconoi...
Dopo aver goduto tutti quanti, si sdraiarono sul letto. Lei al centro i due uomini di fianco. Ogni tanto il marito accarezzava la moglie, e lei ricambiava le sue carezze. L'uomo della psiaggia capì che era di troppo. Si alzò, si rivestì e salutò la coppia. Loro gli dissero che magari durante le vacanze ci sarebbe stata un'altra occasione. L'uomo sorrise ed uscì. La coppia rimase sul letto scambiandosi ancora effusioni amorose, fino a quando la stanchezza arrrivò e si addormentarono sul letto nudi.
Si svegliarono sentendo un lieve bussare alla porta. Lei si alzò, si mise una vestaglia per coprirsi e andò a vedere. ERa la baby sitter che aveva riportato il loro bambino. Lei la ringraziò e mentre era girata di spalla si sentì osservata, come se qualcuno la stesse spogliando con gli occhi. Si girò di nuovo e vide che la baby sitter era ancora lì. Francesca gli chiese se c'era qualcosa che non andava e la baby sitter gli disse guardandola negli occhi, che aveva un bel corpo. Poi, Tizzy er ail suo nome, gli disse che quellla sera c'era un ballo in maschera e se volevano partecipare, erano i benvenuti.
Francesca le disse che le sarebbe piaciuto ma c'era sempre il bambino da guardare. Allora Tyzzy, le disse che se volevano, durante la serata ci sarebbe stato un animatore che avrebbe guardato lui i figli dei villeggianti. FRancy ci penso su e poi gli chiese dove poteva prendere un vestito per la festa. Tyzzy gli disse che non c'erano problemi perchè il villaggio metteva a disposizione il loro reparto di vestiti da animazione e che se voleva, poteva andare con lei a sceglierne uno. Francy ci penso su e poi decise che sarebbe stato carino partecipare alla festa. Gli disse di aspettarla e andò da suo marito che intanto, sentendo delle voci parlare, si era messo dei box. Francy raggiunse il marito, gli parlò della festa e decisero insieme di partecipare.
Francy si levò la vestaglia e si mise il costume da bagno, poi prese un pareo e se lo mise in vita. Era pronta ad andare. Diede un bacio a suo marito e tornò all'ingresso e si avviò con Tyzzy verso il magazzino dei vestiti. Tyzzy gli faceva strada. Anche lei era vestita con il costume da bagno e portava un pareo. francy la guardava con curiosità. Aveva un bel fondoschiena che si intravedeva dal pareo semitrapsarente. Tiziana si sentiva osservata e questo gli piaceva. Ancheggiva più del dovuto. Nella sua mente gli tornava in mente la scena di sesso che dalla finestra aveva visto. E si sentiva eccitata. Pensava al corpo di Francy che era dietro di lei e voleva averlo tra le sue mani.
Francy la raggiunse e si misero di fianco a chiaccherare mentre si dirigevano verso il capanno. Ogni tanto i loro occhi si incrociavano e Tiziana la guardava più del dovuto. FRancy a quegli sguardi si sentiva imbarazzata però sentiva dento di lei un qualcosa che non riusciva ancora a capire.
Arrivarono al capanno. Tiziana prese la chiave che aveva con se e aprì la porta. Fece accomodare dentro Francy, entrò anche lei e senza farsi sentire chiuse a chiave. Davanti a loro c'erano scatoloni e una rastrelliera dove c'erano i costumi. Francy si guardò attorno e vide anche un materasso. Chiese a Tiziana cosa faceva un materasso ì e li tranquilla gli rispose con un sorriso che ogni tanto quel magazzino veniva usato dagli animatori per incontri particolari con le chlienti del villaggio.
Francy sorrise anche lei. Si avvicinò alla rastrelliera e iniziò a guardare i vetiti. C'erano di tutti i tipi. Tizzi si avvicino e gli chiese se ne voleva provare qualcuno.
Francy accetto. Tizzi allungò il braggio per prenderne uno e nel far questo sfiorò il braccio di FRancy. Si guardarono negli occhi e tizzi si morse un labbro. FRancy avvampò e abbassò lo sguardo. Tizzi tirò fuori un costume da piratessa, composto da un corpetto, da una culotte e da una gonna.
Lo sposrse a Francy e gli chiese di provarlo. Francy lo prese, prese il corsetto ed iniziò a metterselo sul costume. TIzzi la fermò e gli disse che sarebbe stata meglio sensa il costume sotto. SI guardarono nelgi occhi. TIzi gli chiese s epoteva aiutarla. Franci le disse di si.
Tizzi si posizionò allora dietro di lei, gli slacciò delicatamente la parte sopra del costume. FRancy sentiva il respiro della ragazza sul suo collo. Si sentiva in una situazione irreale ma le piaceva. Non sapeva neanche lei ma iniziava a sentirsi eccitata.
La ragazza gli slacciò la parte sopra del costume e i seni di francy uscirono fuori. Aveva i capezzoli eccitati a causa di quella situazione. Tizzi le disse all'orecchio che era bellissima e poi posò le sue labbra sul collo di francy. Francy ebbe un brivido di piacere. Chiuse gli occhi e si abbandonò. Tizzi vedendo che non c'era resistenza, lentamente da dietro iniziò ad accarezzargli le braccia per poi arrivare sui seni eccitati. Con molta calma, le sue dita raggiunsero i capezzoli ed iniziò ad acarezzarli. Francy si morse il labbro, sentiva che il suo fiore iniziava ad eccitarsi. Intanto tiziana continuava ad acarezzarla, a volte con tutta la mano prendeva i suoi seni, a volte stuzzicava solo i capezzoli, e intanto le sue labbra furono sotituite dalla sua lingua che iniziò a leccargli dalla spalla fino ad arrivare al suo orecchio. Francesca si godeva il tutto con gli occhi chiusi. Poi una mano di tiziana si staccò dal suo seno e lentamente iniziò un viggio che la porto sul suo fiore ancora ricoperto dal costume. Glielo accarezzò da sopra la stoffa. FRancy si entiva avvampare di desiderio ed aprì leggermente le gambe. Allora tiziana lasiò per un attimo anche l'altro seno e sempre da dietro sussurrandogli all'orecchio di lasciarsi andare, gli slacciò il pareo...
Il pareo gli scese lungo le gambe. Ora Francy era solo più vestita con la parte sotto del costume. Tiziana continuò il suo massaggio sui seni e con la bocca iniziò a baciarle il collo. Ogni tanto un piccolo morso mentre le mani di lei avevaano iniziato ad accarezzargli il fiore da sopra il costume. Poi piano piano le mani presero il bordo dell'elastico e lentamente sfilarono lo slip. Nel mentre che faceva questo, Francy aprì leggermente le gambe come un chiaro invito. Sentiva il suo fiore eccitato ed averlo ora libero gli diede un senso di libertà. Tizzy la fece girare davanti a se ed nella sua posizione inginocchiata, aveva il fiore di francy davanti ai suoi occhi. COn le mani piano piano iniziò ad acarezzarlo mentre la donna in piedi mise le sue mani sulla testa dell'inginocchiata e la diresse vero la sua figa. La ragazza non se lo fece ripetere e lentamente avvicinò le sue labbra alle labbra di quel fiore pieno di miele....
da qui continua a due mani Tizzy (T) ed io (F)....
La lingua iniziò a stuzzicargli le grandi labbra. COme se fossero dei petali delicati, iniziò a lambirli delicatamente, per poi avvicinarsi sempre di più a quel meraviglioso fiore che ha tra le gambe. Le mani di Francy andarono sui suoi seni nudi e piano piano iniziò a tintillarsi i capezzoli duri. Si senti pervadere da ondate di piacere dal basso. Le mani di Tizzi andarono sui suoi glutei e mentre con la lingua continuava a darle picere, gli massaggiava il sedere avicinandosi al suo secondo fiore. Una mano di Francy lasio' uno dei suoi seni turgidi e andò sulla testa edlla ragazza inginocchiata....
(T)...la mano di Francesca aveva preso con una certa forza la nuca e la indirizzava consapevolmente verso la sua figa chiedendo inconsapevolmente di accentuare i movimenti della lingua che ormai si erano concentrati sul suo clitoride. L'eccitazione stava prendendo anche Tyzzy che con una mano era entrata nelle sue mutandine e stava stimolando la sua vagina ben aperta. Il fisico statuario di Francesca si stava sciogliendo davanti all'esperienza di Tyzzy che con pochi movimenti era riuscita arrivare alle stelle. Chiese a Francesca di sdraiarsi sul materasso poco lontano e nel frattempo e sotto i suoi occhi fece scivolare i pochi vestiti che ancora la ricoprivano. Francesca rimase allibita dalla sua bellezza consapevole...da quel fisico statuario, sportivo, completamente abbronzato e quel che più le piaceva depilato. I seni di tyzzy erano stupendi, morbidi, una 4° naturale. I capezzoli erano induriti e rivolti verso l'alto....
(F)...Francesca con occhi eccitati guardò il pube depilato di Tyzzy. Si umettò le labbra con la sua lingua non vedendo l'ora di assaggiare il miele dl fiore dell'animatrice.Tyzzy si avvicinò a Francesca, ancora sdraiata, e pose la sua figa vicino alla bocca. Franct avvicinò il viso e come Tyzzy aveva fatto poco prima con lei, iniziò con la sua lingua a leccarla come un gelato estivo. Prima assaggiò le grandi labbra, e ogni tanto gliele baciava anche. Poi delicatamente passò a quelle piu' interne. Nel mentre Tyzzy con le sue dita, prese i propri capezzoli induriti all'ecitazione ed iniziò a toccarseli, provando un piacere intenso. Ora la lingua di Francy era arrivato al suo clito, lo lambiva tutto attorno, per poi ogni tanto dargli una leccata più sostanziosa. Poi smetteva, per poi riprendere come una dolce tortura e per far eccitare di più Tyzzy. Nel capanno regnava soltanto più i gemiti di piacere dell'animatrice. ERano in un mondo tutto l'ora, in un mondo di piacere.....
(T)...Tiziana si abbassò ancora di più sulla bocca di Francesca aprendo con le dita le grandi labbra della sua figa per accentuare il piacere che già la stava pervadendo tutta. Nello stesso momento stava stimolando il suo clitoride per aumentare il piacere e l'umidificazione e far provare a Francesca tutto il piacere provabile nel vedere una donna che gode grazie ai tuoi movimenti. Le due ragazze non si curavano nemmeno più di tutto il rumore che stavano facendo per far sentire l'una all'altra quando bene si stavano facendo.
(F)....Le due donne gemevano. Per tutto il capanno si sentivano solo i loro respiri. E si sentiva anche l'odore di sesso che pervadeva tutto l'ambiente. Le lingue vorticavano sui clitoridi gonfi. Un abbondanza di miele colava nelle rispettive bocche. Francesca iniziò a masturbare con le sue dita la figa di Tyzzy e anche lei fece la stessa cosa con la sua nuova amante. I muscoli vaginali stringevano le dita reciproche, e sempre più forte, dentro e fuori, le loro dita davano piacere l'una all'altra. I loro corpi fremevano di passione e di desiderio. Avevano voglia di essere penetrate da qualcosa di più grosso...
(T)...la voglia cresceva con il passare del tempo perchè ne rimaneva poco prima che il tutto finisse e questo non era nella volontà di entrambe. Il 69 che stavano sperimentando era nuovo per tutte e due, ma se la stavano cavando benissimo. Entrambe stavano frugando con più dita nelle rispettive vagine che dal piacere intenso si erano dilatate moltissimo ed ormai potevano accogliere qualsiasi cosa
(F)...le lingue iniziarono anche ad esplorare e insalivare il secondo fiore, mentre ormai erano due le dita che penetravano le rispettive vagine. I capezzoli turgidi dei loro seni strusciavano sulla pelle dell'altra provocando ad ambedue piacevoli sensazioni. Come fossero sincronizzate, le due donne ora iniziarono a penetrare l'ano dell'altra mentre con la loro lingua lo lubrificavano. Nel momento che le falangi entrarono dentro di loro, un gemito all'unisono si sentì nel capanno. Ed iniziarono a darsi piacere sia nelle loro vagine ormai bollente che nel loro secondo canale...
In quel mentre da una porta secondaria e senza che nessuna delle due si accorgesse di nulla entrarono nella camera un ragazzo ed una ragazza che erano stati richiamati dai gemiti di Francesca e Cristina e, vista la situazione piccante, cercando di non fare rumore per non essere beccati si acquattarono nella penombra per godersi la situazione e vedere tutto da un'angolatura favorevole. Tiziana era completamente sdraiata su Francesca ed aveva a pochi centimetri dalla faccia il suo sesso...Francesca da parte sua era sdraiata sotto Tiziana ed aveva alzato le gambe e le aveva divaricate più che poteva. Teneva le caviglie con le mani dando così la possibilità a Tiziana di essere agevolata nel suo lavoro ed ai due ragazzi di vedere benissimo la sua nudità violata. Tiziana azzardò di entrare nella vagina di Francesca utilizzando 4 dita e dopo un pò di fatica perchè Francesca, pur essendo eccitatissima, non era abituata a questi volumi; ci riuscì e la penetrò incominciando a muovere in senso rotatorio le dita dentro la sua vagina. Con la mano sinistra enotrò più profondamente nel suo secondo orifizio ed è grazie a questo che Francesca si lasciò andare di più e Tiziana potè finalmente sentirla godere
(f) i due ragazzi non potevano credere ai loro occhi. Due dee che si davano piacere con lingue, dita e mani. Al ragzzo gli venne il membro duro dall'eccitazione e la ragazza iniziò a sentire caldo sotto di lei. I due si guardarono tra gli occhi e iniziarono a baciarsi appassionatamente. Le loro mani iniziarono a cercare i loro sessi e piano piano, senza esser visti dalle due che stavano godendo, si spogliarono. E iniziarono anche a msturbarsi reciprocamente avendo nei loro occhi la visione delle due dee che ormai per loro erano sole nel mondo e non esisteva nessun'altro.
Poi Tyzzy girò lo sguardo un secondo e vide i due ragazzi. Il cazzo di lui ebbe un'impennata perchè davanti a lui non c'era una donna ma un meraviglioso essere con voglia di sesso....
(T)...anche Francesca percepii che c'era qualcosa che non andava e si fermò anche lei facendo un gesto come per coprirsi le nudità. Tiziana guardò Francesca e con un sorrisino Le disse..."non ti preoccupare...nulla viene per nuocere" ed ordinò ai ragazzi di avvicinarsi. La ragazza si vergognava a tal punto che si stava rivestendo e voleva uscire senza farsi vedere. Il ragazzo per nulla intimorito, anzi...convinse la ragazza a seguirlo e si sdraiarono entrambe vicino a Francesca e Tiziana sul lettone. L'odore di sesso ormai pervadeva tutta la stanza e fu il ragazzo che timidamente sfiorò la pelle di Francesca e la trovò di un morbido incredibile...
(F) le mani del ragazzo iniziarono ad acarezzare la pelle nuda di FRancy, erano carezze inesperte. Allora Francy, prese la mano del ragazzo ed iniziò a guidarlo, mentre Tyzzy invece iniziò ad occuparsi della ragazza che per vergogna teneva ancora le mani sul suo pubr. Delicatamente Tyzzy le allragò ed iniziò con le sue tenere labbra ad accarezzare qual meraviglioso corpo giovanile. Sentiva rabbrividirla sotto i suoi sapienti baci ma sapeva che erano brividi di piacere. Intanto Francy aveva invertito i ruoli ed era lei che stava accarezzando il ragzzo ed era arrivato al suo membro. Dischiuse le labbra e lentamente lo baciò...
(T)..la ragazza era piccola di statura ed avrà al massimo avuto 17 anni, forse meno...tremava come un fuscello ed aveva la pelle d'oca su tutto il corpo..teneva le braccia incrociate sul seno. Era cicciottella, non bellissima, anzi, ma Tiziana non si era formalizzata mai sull'estetica di una ragazza, aveva avuto rapporti saffici con ragazze e signore di ogni età e bellezza...a lei interessava la sensualità delle persone e questa ragazza non era certo da meno di molte altre. La rassicurò con dei dolci baci sulle labbra e la accarezzò sul collo...le spostò le braccia dal seno e le allargò dolcemente...la ragazza si faceva fare piano piano....le sue mani scesero dolcemente sul suo ventre e lo accarezzò....il respiro della ragazza era affannato e Tiziana potè percepire che aveva anche un pò di pancetta. Scese ancora con la mano ed andò a cercare la sua vagina tra le pieghe del suo ventre...fece un pò di difficoltà a trovarla, ma quando sotto le sue dita sentì l'umido dei suoi umori vaginei dati dalla sua nascosta eccitazione ci si ficcò dentro con grande piacere della ragazza....che si abbandonò con un gemito ancora trattenuto
(F) e intanto Francy aveva iniziata con le sua bocca a dare piacere al giovane membro. La sua lingua lo leccava come un gelato procurando al ragazzo sensazioni che non aveva mai provato. La lingua lambiva il prepuzio per poi giocare con la punta di quel cazzo. Intanto con una mano gli accarezzava le palle e con l'altra teneva quello che stava diventando un bel palo di carne. Le vene avevano iniziato ad ingrossarsi e il respiro del ragazzo si faceva più affannato. Con timidezza, il giovane, con la sua mano andò a toccare il seno della donna che gli stava facendo provare delle belle sensazioni. PIano piano trovò il capezzolo di lei e come se avesse preso coraggio tutto in un colpo, glielo strinse. Nello stesso moneto la bocca famelica di Francy si chiuse sul ragazzo..per l'improvvisa sorpresa. Lo guardò negli occhi e vide che gli occhi di lui erano calamitati sulla scena tra la sua bella e l'altra donna....
(T)...lo spettacolo era diventato veramente interessante e mentre Francesca, più propensa a soddisfare le voglie maschili, Tiziana si concentrava sul corpo femminile di quella piccola donna che dimostrava ancora di non essere mai stata toccata da una donna...tutt'al più da qualche....pochi....ragazzi perchè si dimostrava ancora ritrosa agli sfiori sapienti di Tiziana che ormai si stava concentrando con delicatezza sul fiore picco e nascosto di lei. Scese baciando il suo corpo in ogni sua parte fino ad arrivare dove aveva percepito l'inizio della dolce peluria...Si avvicinò con la bocca per baciarla e noto che era già eccitata perchè dal piccolo buchino fuoriusciva un liquido biancastro chiaro segno che la cosa Le stava piacendo e non poco
(F)..Francesca stava impazzendo al pensiero di sentire dentro quel membro giovane ed eccitatissimo...aumento il ritmo per soddisfare la sensazione di potenza che stava provando...il ragazzo che forse aveva si e no 18 anni era ancora nel pieno delle sue forze sessuali e possedere una donna matura come lei lo stava facendo impazzire...Era durissimo e dovette controllarsi dal non venire subito...sentiva l'interno della vagina di Francesca che pulsava dal godimento e la sua punta stava crescendo sempre di più.....Francesca era assatanata e non si fermava più..
(T)...intanto Tyzzy si concentrava sulla ragazza che ormai era abbandonata a sensazioni che non aveva provato mai...Tiziana avvicinandosi alla sua vagina con la lingua incominciò a farsi spazio tra la sua pelle abbondante e potè notare che la sua verginità era da poco sbocciata tanto che fece fatica a trovare l'entrata della sua vagina ancora socchiusa. Il clitoride comunque era già sviluppato e denotava un'eccitazione fuori dal normale. Tiziana non se lo fece dire due volte ed incominciò a stimolarlo per iniziare la ragazza al piacere saffico che lei conosceva molto bene
(F)..il ragazzo non ce la fece più e venne. TRoppe sensazioni quella magnifica donna gli aveva procurato. Sentì la sua sborra uscire dal suo giovane cazzo riempire la figa di lei. Francy, si sentì riempire e sentì il liquido seminale dentro di se. Peccato, non era ancora riusciata a godere, troppo veloce l'amplesso per lei. Fece uscire il giovane cazzo che ormai si stava ammosciando. Girò lo sguardo e vide le due donne, allora decise che avrebbe goduto con loro...
(T)...sentendo i gemiti del ragazzo, sembrerà strano, ma anche la ragazza dopo pochissime strusciate delle dita di Tiziana sul suo clitoride venne in un orgasmo travolgente con grande delusione di Tiziana che si aspettava una resistenza maggiore...ma tra di lei pensoò che forse l'eccitazione del momento l'aveva portata un pò oltre...e magari era meglio così...comunque la ragazza emise un urletto e venne con contrazioni del bacino bgnando quel fiore vergineo abbondantemente
(F)..i due ragazzi ernao lì stesi. Le due donne si avvicinarono tra loro e i loro sguardi andarono sui quei due sconosciuti. Si misero a ridere. Poi si baciarono appassionatamente e guardandosi negli occhi si dissero che si sarebbero rincontrate la sera alla festa mascherata per continuare i loro giochi. Si era ormai fatto tardi e dovvettero andare. Si rivestirono ed uscirono con i costumi dal capanno lasciondo i due giovani li par terra..
(T)...dispiaceva vedere quella gioventù così distrutta dopo così poco, ma entrambe pensarono che l'esperienza non è acqua e che quindi quello che avevano fatto non era niente male...e magari sarebbe stato bellissimo riprovarci in un altro momento...
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14 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 11 ore fa