{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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Il ladro
Una calda notte di inizio estate, la temperatura per la prima volta in questa stagione fece lasciare qualche finestra socchiusa ed un leggero lenzuolo era sufficiente per coprirsi. Fabio e Sara, caldi, ma non sudati hanno iniziato da poco il loro riposo mentre un soffio d’aria muove leggermente le tende.
Sara con un lieve movimento si avvicina all’orecchio di Fabio e con voce chiara sussurra – Amore c’è qualcuno nella nostra stanza ….. non muoverti c’è un uomo nella nostra stanza …… ci sta illuminando con una piccola luce azzurra ….. ho paura - .
Sara rimane immobile e continua la sua descrizione – Ci sta osservando, ci crede addormentati ….. ha preso il lenzuolo e mi sta scoprendo …. continua ad osservarmi senza muoversi ….. sono nuda davanti a lui, ora mi illumina la schiena, i fianchi, le gambe, il culo- Un altro leggero movimento nella stanza ed il lenzuolo è tolto completamente – mi sta sfiorando le gambe, ho paura, mi accarezza i fianchi cosa devo fare? – Fabio anche lui steso con le spalle verso il ladro- non ti muovere, allarga solo un po’ le gambe, gli farà piacere ed andrà via- un leggero movimento di Sara ad esaudire la richiesta del marito la fa eccitare e con voce ancora più calda continua la descrizione sussurrata – gli ha fatto piacere; ….. mi sta sfiorando l’interno delle cosce ed in questo momento si è accorto che sono bagnata, …….. è molto delicato il suo tocco, …..ora sta usando una mano sola e non riesco a vedere cosa sta facendo con l’altra………….-
Lo scricchiolio di una porta interrompe il profondo silenzio ed accompagna altri piccoli rumori sul pavimento in legno della camera – amore credo stia arrivando un altro, ……………ho paura non ti muovere ……….la piccola luce azzurra questa volta è rivolta su di te ………… ho paura, ti sta osservando, ora cerca qualche cosa sul tuo comodino …….. ha afferrato un oggetto,……… la luce ritorna sul tuo corpo ……. ti sta illuminando le gambe, il culo, si sofferma sul tuo sedere- con un leggero gesto come quello fatto poco prima da Sara anche Fabio allarga leggermente le gambe; poi ……….con un altro movimento inequivocabile ma lento le allarga il più possibile.
- Non riesco a vederlo bene ……… il secondo uomo si è messo dietro di te …….. ti osserva …ti sta toccando il sedere con le due mani …….. ti osserva attentamente come per essere sicuro che tu stia dormendo, che tu non reagisca…….. le sue mani leggere si soffermano al centro del tuo culo …..sono delicate ….ti stanno leggendo nei pensieri , ti stanno leggendo nei sogni………- il respiro di Fabio si fa più profondo, il suo corpo si sta scaldando; i muscoli delle gambe, della schiena si stanno irrigidendo ……… i sedere ruota di pochi millimetri verso il suo osservatore impegnando tutta la muscolatura che dona a Fabio quella sensazione di apertura e di disponibilità già provata in alcuni altri momenti di gioco solitario o con Sara.
- Ora vedo cosa ha in mano, aveva preso dal tuo comodino una scatola di crema, la sta aprendo e si carica le dita di una mano di quella crema, ….. è molto lento il movimento per portare quella crema al centro del tuo sedere …… è molto lento il leggero strofinarla al centro del tuo culo….. non ti muovere……..- la mano delicata e sicura ruota e distribuisce la crema in modo sapiente, ora è il dito medio a creare una leggera pressione in cerca di un segnale di disponibilità che Fabio, continuando a fingere di dormire non tarda a dare: il respiro profondo, il vibrare del suo corpo, che piegando leggermente un ginocchio si posiziona aperto al massimo ed in fine una leggera pressione del bacino verso quel dito così ben lubrificato, danno inizio alla penetrazione.
Dopo qualche istante di leggere percussioni il fisico è già pronto e desideroso di accogliere un secondo dito passando dalla sensazione unica di piacere ad un variare di sensazioni intermittenti di piacere e dolore anch’esso molto piacevole; i fianchi di Fabio ormai si sono completamente alzati e la notte ormai è dedicata al solo piacere………. I due corpi si attraggono e respingono contorti uno sull’altro, un pene grosso e duro prende posto alle tre dita per gli ultimi colpi segnati da un dolore intenso ed al tempo stesso così goduto da far soffocare a Fabio, sul cuscino un grido di piacere.
L’istante dopo i due corpi nudi e sudati si distendono sulle lenzuola ……. È stato un sogno bellissimo ………… Sara con le mani ancora cosparse di crema appoggia il loro giocattolo sul comodino e si gira ad abbracciare il marito…..- domani notte il ladro lo facciamo venire per me!!!!-
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12 anni fa
goliardia.it,
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Ultima visita: 2 anni fa
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Regalo di compleanno 3
Allora lei dopo un attimo disse "dove vuoi tu, basta che poi mi lecchi tutta per bene!" Allora io dissi al primo "dai vuota tutta la sborra che hai nella sua figa!" Lui le sale sopra e con dieci colpi ben assestati le sborra tutta la passera. Appena lo tira fuori lo metto io per sentire come è bella calda e piena e le dico "mmmhhh senti come ti ha riempito bene Amore". Lei annuisce mentre mena gli altri due. Poi dico "ok Amore il secondo e il terzo voglio che li pompi bene e uno te lo fai schizzare sulle tette e l'altro te lo prendi tutto in bocca d'accordo?" e lei "Amore mi vuoi proprio far fare la Troia allora? Va bene, lo faccio per Te" e io pensavo, seee col cazzo che lo fa per me sta zoccolona!. Lei da brava si succhiò i due bei cazzoni e come da copione il primo pronto a sborrare lo fece sborrare sulle sue tettone e il secondo mi disse "allora Amo' lo prendo tutto in bocca e poi vieni subito a sentire come sono stata brava ok ?" e subito lui venne e la sborrò. Lei trattenne a stento la sborra, le usci un pò dai lati della bocca. Io subito dopo che si era levato il terzo cazzo le piantai il mio un attimo in gola, poi lo tolsi e la baciai appassionatamente sentendole tutta la bocca sborrata. Poi le leccai le tette e lei mi aiutò con la sua stessa lingua a spalmare per bene la sborra su sutte le sue tettone. Poi le dissi "mamma mia Amore che bellissima e grandissima troia che sei. Sei la mia pronostar preferita" e lei "ti è piaciuto come mi sono fatta spaccare e riempire?" e io "si, tantissimo, sei bravissima". "Dai e me lo faresti fare ancora?" disse lei, e io "certo Amò, ogni volta che vuoi". Poi le piantai il cazzo nella figa e la riempii ancora con tutta la sborra che a stento avevo trattenuto fino a quel momento.
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
L uomo del mistero ii
bene bene certo che l incontro con marco ha cambiato il mio modo di vivere e di pensare.Troppo tradizionalista e qualcuno direbbe da Suora :-).Io e Marco ci sentiamo telefonicamente e parliamo di tutto ma sopratutto di sesso di come sarebbe bello provare tante cose nuove io sono un po titubante devo ammetterlo pero almeno adesso non è più un tabù.Oggi è venerdì domani sera usciamo insieme non vedo l'ora di rivederlo mi manca tanto credo di essermi innammorata di lui.L amore e il sesso insieme danno un emozione unica, ci porta a due metri sopra il cielo.Sabato ore 20 aspetto con ansia di sentire il rumore della sua macchina che si ferma davanti casa andiamo a cena con una coppia di amici sposati.Marco arriva, si ferma e suona il clacson,corro verso la porta ma poi rallento nn devo fargli capire quanto mi è mancato lui e il suo........................... mmm .Ok usciamo.Sorpresa! gli amici sono gia con lui.Me li presenta lui si chiama rodrigo lei caliente,se siano veri i nomi non saprei ma comincia a pensare era un po tutto strano,cmq entrai in macchina e mi sedetti davanti Marco si girò mi sorrise e abbracciandomi mi diede un bacio da togliermi il fiato,anche xkè con una mano mi teneva dietro la testa e l altra la fece scorrere sul mio seno fin sulla pube.che brivido.avevano prenotato la cena in un ristorante molto lussuoso mi aveva chiesto di mettere un abito elegante.l abito nero lungo con uno spacco che lasciava intravedere le cosce quando camminava vedere e nn vedere ,dietro una scollattura fino alla schiena si vedevano le mie spalle abbronzatissime e davanti la scollattura girava intorno al seno.Adoravo quel vestito mi fasciava benissimo i fianchi e risaltava il punto vita.marco mi guardava con okki lucenti mentre mi faceva scendere dalla macchina e sinceramente avevo notato che anche rodrigo mi guardava con okki che bhe io al posto della moglie ne sarei stata gelosa e tanto ma invece , caliente niente era indifferente anzi guardava Marco e la cosa nn mi piaceva tanto cmq entrammo nel ristorante.Lussuosissimo mai visto niente cosi .A terra dei tappeti che ricoprivano il pavimento in rosso porpora ma non vedevo la sala ristorante chiesi a Marco.
Marco ma dovè che si cena?
Tesò ora vedrai è una sorpresa :-)
ok va bene
arrivo il cameriere che ci invito a seguirlo
apri una porta e ci fece entrare era una camera arredata in modo sublime non credevo ai miei okki c'era una tavola in vetro con 4 sedie in ferro battuto e come i piedi del tavolo in nero i sedili in velluto rosso porpora le tende al balcone un rosso piu scuro sempre in velluto raso e non ci crederete c' era un letto era una camera a tutti gli efetti.Completava il tutto un grande camino acceso e dei divani .
Marco ma costerà una fortuna una cena qui dai andiamo via non voglio che tu spenda tanto
Tesò non preoccuparti e il mio amico che paga tutto e poi per te farei qualsiasi pazzia . e mi baciò.Ci siamo seduti sul divano di fronte al caminoRodrigo Io Marco e Caliente.Guardavo Marco lui mi sorrideva e mi teneva la mano Rodrigo parlava di tante cose e mi guardava sorridento era un bell uomo certo ma io amavo Marco.Caliente attirò l attenzione di Marco chiacchieravano fitti fitti,mi stavo innervosendo Rodrigo aveva il braccio lungo il fianco e sfiorava la mia gamba e il mio fianco quel suo muoversi faceva si che diventassero massaggi.Cominciai a capire ma nn volevo crederci
Non riuscivo a muovermi mi sentivo gelare da cio che stava x accadere:Marco si giro mi guardò e disse vedrai sarà stupendo amore mio.Non riuscii a rispondere xkè arrivo il cameriere con la cena ci alzammo e andammo a cenare.Io nn aprivo bocca mentre loro tre nn facevano altro che parlare e scherzare a turno sia Rodrigo che Marco imboccavano Caliente che apriva la bocca in modo cosi sensuale con le labbra da invogliare i due a ficcarci dentro la loro lingua.Marco lo fece con me anche prese una banana tolse la buccia mi fece aprire la bocca e me la ficco dentro.Non morderla teso leccala prima e succhiala.Cosi facevo Rodrigo mi guardava era diventato rosso Caliente diceva brava si cosi si fa e marco comincio a mettere le mani nella mia scollatura tirandomi fuori un seno.A quel punto Rodrigo si avvicinò di piu alla mia sedia si piego e cmincio a succhiare il mio capezzolo duro o come leccava bene e succhiava in modo divino mmm che piacere.Caliente si alzo e si sedette a cavalcioni su marco .
ragazzi scusatemi continuo dopo ehhhh
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12 anni fa
melissa47,
47
Ultima visita: 12 anni fa
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In ufficio da mio marito
Mi era sempre piaciuto fantasticare, di andare a provocare mio marito sul suo posto di lavoro, ma non avevo mai avuto il coraggio di farlo, forse perché temevo la sua reazione un po' irritata, o forse non lo so neppure io ma comunque una mattina ho preso il coraggio a due mani edho deciso di andare.Mi sono vestita di tutto punto con tanto con autoreggenti, scollatura con seno ben a vista, gonna che lascia poco all'immaginazione tanto che è stretta, tacchi a spillo e molta attenzione per il trucco ne volgare ma molto accattivante, rossetto rosso fuoco.Prendo l'auto e raggiungo la sua sede, all'ingresso c'è una guardia che mi squadra da capo a piedi, ma non per indagare sulla mia persona, io la guardo e con aria quasi schifata, gli dico: sono la moglie del direttore e lui cambiando subito atteggiamento mi dice; mi scusi signora non la conoscevo, mi perdoni non volevo essere scortese, mi raccomando parli bene di me a suo marito e mi apre la porta per farmi strada, quarto piano prego.Arrivo vicino all'ascensore, dove dipendenti mi osservano bisbigliando qualcosa, ma non capisco sicuramente sono apprezzamenti sulla mia persona, io faccio finta di essere indignata raggiungo la stanza di mio marito busso ed entro, lui è seduto dietro la scrivania, con tanto di occhiali per la lettura è intento a scrivere su delle carte e nel vedermi esclama: tesoro..!! che bella sorpresa..!! ed io pensavo vediamo quanto ti piacerà la mia sorpresa, entra entra che ci prendiamo un caffè, io sculettando entro mi accomodo, parliamo del più e del meno, e nel frattempo entrano e escono dipendenti a richiedere o firme o conferme, ed io sempre al mio posticino tranquilla lo guardo ma senza dargli tanto fastidio quasi intimidita, da quel suo potere di uomo d'affari, che io conosco poco, poiché per me a casa è una persona normalissima, annoiata da quel suo da fare sempre frenetico e invadente da parte dei dipendenti che entrano e escono ma chiedendo sempre permesso.Dopo aver sorseggiato il caffè passo all'azione, comincio ad accavallare le gambe prima su un lato poi sull'altro, lui nota la mia biancheria, tesoro, esclama porti le autoreggenti? Certo amore mio rispondo e se hai sbirciato bene non porto le mutandine, brava, lui aggiunge fai bene, mentre continua a firmare carte a rispondere al telefono e quant'altro, ma tra una lettera e l'altra tra una telefonata e l'altra trova il tempo anche per dirmi qualche frase carina, sei molto sexy stamattina, come mai quest'improvvisata? Nulla rispondo io, avevo voglia di vederti, e continuo con la mia danza delle gambe, ad un certo punto sembra ci sia un po' di quiete non entra più nessuno da 5 minuti, e io ne approfitto per spalancargli le gambe per fargliela vedere, dentro la figa ho le palline della geisha che lui sa benissimo mi portano all'eccitamento difficile da spegnere, e sa che ho camminato un bel po' a piedi dato che il parcheggio è distante dalla sua sede, quindi hanno sollecitato ben bene la mia cosina. A quel vedere spalanca gli occhi quindi mi avvicino alla sua scrivania dalla sua parte mi ci siedo sopra e gli tiro giù la zip del pantalone, lui sempre molto serio, mi dice ma no..!! non possiamo dai poi stasera a casa sai che qui non è possibile, c'è tanta gente che entra ed esce come facciamo e se ti vedono? Figurati che brutta figura, io me ne sbatto e gli tiro fuori il pisello e me lo comincio a maneggiare su e giù, mentre con l'altra mano ho tirato fuori i seni mi lecco le dita e accarezzo i capezzoli mo di invito per lui, noto che è già abbastanza eccitato ma allo stesso tempo imbarazzato, ma la mia voglia di cazzo non si può lasciare così, mi siedo al posto delle sue scartoffie, e gli apro le gambe, quasi come a dire, prego serviti pure è tutta per te, dai scendi mi ripete lui intimidito da quella mia sfacciataggine. Allora io inizio visto il suo imbarazzo prima a mordergli un orecchio poi prendo le sue mani e me le poggio sui seni caldi dai capezzoli turgidi e comincio a scivolare sotto la sua scrivania prendo in bocca il suo pisello che è diventato di dimensioni notevoli e con la punta della lingua inizio a solleticare il buchetto che c'è in cima, poi lentamente ma con tanto gusto faccio entrare e uscire dalla bocca la parte superiore riempendola di saliva, continuo a scendere sempre più giù sull'asta sempre più la mia bocca si riempie del suo cazzo a farlo arrivare quasi in gola, ma è troppo gustoso ed eccitane quel pompino fatto sotto la scrivania come una vera puttana. Più lui si imbarazza più io mi diverto ad eccitarlo con la lingua, ad un certo punto entra un dipendente, direttore..!! esclama..!! e lui con voce timida quasi balbettando dall'imbarazzo, poiché poteva vedermi lì sotto la scrivania a spompinarlo e sai la figura che ci facevamo entrambi, prego mi dica gli risponde, ci sono alcuni documenti urgenti da firmare, si ma per adesso avrei delle telefonate urgenti da fare fammi la cortesia non far entrare nessuno fino a quando non lo dico io non vorrei essere disturbato per una mezz'ora circa ok, mentre io continuo imperterrita a cucciarmelo fino in fondo godendo come una troia, ormai il suo cazzo è fracido di saliva e la mia figa pure dall'eccitamento, il giovanotto esce dalla stanza chiudendo la porta dietro di se a quel punto mio marito si alza e chiude a chiave la porta mette fuori posto il telefono, e adesso a noi due mi dice. Cosi mi prende on forza e mi sbatte sulla scrivania con le braccia tese in avanti mi toglie le palline dalla figa, sa benissimo che quando escono, non sono da sole ma accompagnate da tanto liquido, che lascia scorrere tra le mie gambe, me la sditalina per bene conoscendo tutti i punti di massimo eccitamento, poi con le mani tutte bagnate di miei umori mi infila un dito nel culo, dio mio come è eccitante, io distesa sulla sua scrivania e lui in giacca e cravatta con il pisello fuori che mi sta chiavando è una scena che ho sempre fantasticato adesso finalmente era realtà e devo ammettere che eccita da morire, lui continua a infilarmi il suo dito nel culo, mi sto eccitando da morire, dai dai urlo io, quel punto mi mette una mano davanti alla bocca, dicendomi , sta zitta non urlare che possono sentirci e sai che figura ci facciamo entrambi, godi in silenzio dai fammi vedere e continua e sbattere su e giù il suo dito nel culo poi riesce a far entrare due e su e giù ancora sempre più dentro io gli sussurro dai così continua che sto per venire, ormai sono tutta bagnata degli umori che sono usciti ho la figa in ammollo, lui mi prende per i capelli e mi ordina quasi, dai adesso prendilo in bocca come una vera puttana ed io tanto l'eccitamento che quasi lo ingoio lo faccio entrare tutto in bocca e su e giù e noto sul suo viso quell'espressione di goduria e soddisfazione contemporaneamente mentre io mi pompino il cazzo lui mi stringe i capezzoli sempre più forte fino a farmi male, mi rendo conto che il suo cazzo ormai e arrivato al punto che sta per esplodere, dai ficcamelo dentro, mi distendo ancora una volta sulle sue carte della scrivania e lo invito a penetrarmi da dove vuole, così il suo cazzo, entra nella mia figa, dio sto già venendo non è neppure entrato che già sto venendo , si dai sbattimi più che puoi, e lui più lo spinge dentro e più io godo provando il massimo dell'eccitazione, sarò venuta almeno due o tre volte ripetutamente, provo a girarmi per cambiare posizione e mi siedo con le gambe aperte davanti e lui che ritorna ad infilarlo dentro con le mani mi tiene le natiche aperte per tenere anche il culo aperto e spinge il cazzo dentro sempre più fino a riempire la mia figa di caldo sperma io incrocio le gambe intorno a lui, siamo entrambi soddisfatti ci scambiamo bacetti dolci, ma ci rendiamo conto che il suo sperma è uscito fuori dalla mia figa è ha sporcato contratti importanti. Adesso come faccio, mentre tira su la lampo dei pantaloni, io cerco di ricompormi pulisco con dei fazzolettini le mia gambe rimetto dentro il seno, mentre lui è intento a ripulire le carte, lo guardo e mi rendo conto che lo amo da impazzire e che devo assolutamente toglierlo dall'imbarazzo, capisco che le carte che si sono sporcate per lui sono un problema serio mi viene in mente una cosa, hai del caffè gli dico, si certo c'è quello di stamattina, bene gli butto sopra il caffè cercando di coprire la macchia di sperma, puoi sempre dire che ti è scivolata la tazzina di mano e che quindi la segretaria deve ristampare questa pagina, brava lui esclama io non ci avevo pensato, e mentre mi accompagna giù al bar porta il foglio sporco di caffè e sperma alla signorina all'uscita, dicendogli, si deve ristampare mi è scivolata la tazzina io scendo a prendere un'altro caffè visto che questo è andato scendiamo insieme al bar sottostante l'edificio e mentre sorseggiamo il caffè la sua mano scende tra le mie gambe, mi è piaciuto mi sussurra ma stasera ti devo rompere il culo preparati, ok sarà tuo e mi allontano sorridendo. Al prossimo episodio.
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12 anni fa
pritti065,
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Ultima visita: 10 anni fa
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Un taglio ai capelli..
ecco arrivato il momento di tagliare un pò i capelli... e con mio piacere andare dalla parrucchiera di una amica che mi ha consigliato. sono le 19 e sono l'ultimo... cè una signora prima di me..sotto il casco... ancora non vedo la parrucchiera... poi sbuca dallo sgabuzzino.. bionda, non altissima, indossa una gonna di jeans, collant neri, una magliettina molto aderente nera abbastanza scollata, un ciondolo che ovviamente arriva propio a infilarsi tra i due seni che a prima vista, una 4 abbondante, forse non propio di madre natura ma molto molto ben fatte, occhi scuri da gatta e maliziosi .. mi saluta e mi dice di aspettare un 20 minuti. io tranquillo guardo intorno e ammiro le movenze da felino del suo corpo, il suo fondosciena stretto in quella gonna sembra molto sodo... farà palestra... poi mentre fantastico sul lato b a lei cade il pettine, si china e dalla gonna sale un bel perizona nero di pizzo... un triangolino tenuto da due striscette di filo striminzito... mi cade l'occhio.. e lei se ne accorge... ma non dice nulla.. anzi.. mi pare... nasca un sorriso di compiacimento sul suo bel viso sfilato.. che mostra i suoi forse 40 anni.... ovvio che imbarazzato guado altrove ma ormai sono stato beccato...
finalmente è il mio turno.. lei mi dice che dobbiamo lavare i capelli.. mi siedo, mi fa appogiare... mi viene di fronte per mettermi un asciugamano sulle spalle... si china.. fino a sfiorarmi il viso col seno.. sento il suo odore... profumo con un pzzico di sudore... mi inebria i sensi... lei indugia un poco... poi si mette dietro e inizia a lavarmi i capelli.. mi massaggia..lentamente.. io ho il cuore che inizia a correre..e qualcosa tra le gambe inizia a muoversi, ho un paio di jeans, stretti... e si nota un pò se si gonfia... llei continua.... mi passa le dita dietro l'orecchie... mi massaggia le tempie... sento l'acqua calda che scivola sulla testa... finito... mi fa lazare e mi mette seduto.. pronti per il taglio.. dio... ho il sangue che bolle.... mi sta così vicino... ogni volta che mi viene vicno.. mi sfiora... mi appoggia il seno sulla spalla... i miei occhi sono incollati a lei... lei lo sa.. e gioca..... mi sta sistemando i capelli alla base del collo... poi sale per sistemarmi davant... con le mani mi prende la testa la tira indietro e se l'appoggia quasi tra i seni.. sono morbidi.. grandi.... lei preme perchè la testa sia ben in mezzo ai seni... dallo specchio le nasce un altro sorriso sornione... già sa cosa mi succede... cosa si muove tra le gambe... un attimo. lei è davanti per vedere il taglio.. le cade il pettine..
tra le mie gambe.. con la mano cerca il pettine.. e tasta per sentire quanto cè l'ho duro... lo sente... preme... indugia sul mio arnese duro... e poi scivola a prendere il pettine... ride... si avvicina per continuare il taglio... non resisto mentre mi è di fianco allungo la mano e le accarezzo la gamba appena sopra il ginocchio... ha una amba soda e muscolosa... lei non si muove.. anzi.. sta ferma e aspetta.. allora io salgo.. fino ad arrivare all'interno coscia... sotto la gonna.. le stringe le coscie e mi tiene la mano ferma propio a un passo dall'amata fighetta..che sento calda... e forse un poco bagnata... mi lascia la mano e si mette alle mie spalle.. senza dire parola.. mi slaccia i prmi bottoni della camicia e mi accarezza i pettorali.. poi mi prende i capezzoli tra le dita e li stringe... ho un brivido... tutto ciò che può diventae turgido lo è... continua... sento che mi preme il seno sulle testa.. che io piego all'indietro... e comincio a baciare tra la scollatura....lei emette un piccolo sospiro.... torna davanti... mi guarda , mi fissa.. allora io la prendo per la vita e l'avvicino a me.... le alzo la maglietta e le bacio la pancia... piatta... l'ombelico.. con le mani la tengo per i fianchi e le dita.. cercano il perizoma per tiraralo un pò.. in modo da stringerlo tra le labbra della sua fighetta... slago a baciare... sono sotto il seno... glielo slaccio... prendo le sue tette trale mani.. sono grandi e morbide... le bacio i capezzoli che poi stringo fra i denti... sono duri... le gemita... io stringo più forte... salgo.. ci baciamo.. la sua lingua e la mia giocano.. ho la bocca piena della sua saliva.... le sua mani.. mi slacciano la cintura... i botttoni... scivolano nei boxer... ecco... lo ha preso in mano... è duro.. umido... lei lo accarezza. fino alle palle... le stringe dolcemente.. si abassa... mi cala i pantaloni... i boxer... il mio cazzo ormai è dritto.. lei si avvicina.. lo bacia sulla punta... lo prende tra i denti.. stringe un poco.... io intanto gioco coi suo capezzoli.. poi sento caldo.... lo ha preso in bocca... fino alla base.. tutto dentro... lo sento... tira con la bocca.. po scende lo alza e mi lecca fino alle palle... se le mette in bocca... sono depilato.. e le piace.... mi tolgo tutto.. sono nudo.. e prendo lei.. ora tocca a me. la spoglio.. e metre lo faccio... bacio e lecco ogni cm di pelle... la metto seduta.... le sua gambe sono sui braccioli... bacio l'interno coscia... e salgo... ce profumo sento... è ttuta bagnata... la punta della mia lingua tocca il suo clitoride. è grande e turgido... poi do una leccata improvvisa e profonda... e lei sussulta... io continuo.... sempre più con gusto... sempre più profondo... spingo la lingua dentro finche posso.. sto bevendo quello che lei si bagna.... le sue mani sulla mia testa mi spingono contro la sua figa... la faccio girare.. sulle ginocchia... a pecorina... che sogno... che culo ha.... senza un pelo.... le allargo le natiche .. le bacio... lecco in suo buchetto.... è aspro... lecco... lecco... e spingo.... lei freme.... lecoc la figa e poi il culo... mi femro sul culo... lecco e spingo... lei si rilassa e apre un pò quel bellimo buchino che ha... entro con la lingua.... poi con un dito.... piano... poco per volta... finchè arriva in fondo..... sto fermo... mentre con l'altra mano le stimolo il clitoride.... ora la penetro davant col pollice... sento tutti e due.... il dito nel culo.. e l'altro nella figa... si toccano.... esco.. le faccio leccare il dito.. e lo rimetto nel culo... ma stavalta... entro piano e dolcemente anche col secondo.... ha due dita dentro... le piace.. perchè inizia a spingere per farsi penetrare di più... non resisto allora mi alzo e la penetro nella figa.... metto la punta del mio cazzo tra le sue labbra aperte... e piano entra dentro di lei... è bollente... arrivo in fondo.. e torno indietro... esco e rientro... piano... le freme e geme.... mentre faccio così... le do uno schiaffo sul sedere... lei geme forte... allora mentre entro più forte... le dò un altro schiaffo... le geme più forte.... le piace.... è ritmo..ormai... spingo e le do uno schiaffo.... su quel bel culo che si ritrova..... dio quanto è bello.. mi fermo..ora... lei si alza... mi fa sedere a me.. sulla sedia come lo era lei... le mie gambe sui braccioli... mi guarda sorride maliziosa... me lo prende in bocca.. e poi scende... mi lecca le palle e scende fino al mio buco del culo... wow.. lo sta leccando... con gusto.. sento che spinge forte.... si lecca un dito... e mi penetra.... che bello... mi penetra mentre mi spompina.... mi sstimola dall'interno.... è brava... vuole giocare... bene.. la lascio fare.... ci stendiamo a terra.... io sopra lei sotto.... le apro le gambe... la penetro con un dito... .poi due dita.... bagno bene la sua fighetta e le mie dita.... ora sono tre.... lecco il suo clitoride e lo mordicchio.... le dita diventano 4..... le geme e freme sempre di più... spinge.... ci provo.... sringo il polllice... all'inizio sembra di no.... ma poi dolcemente e leccando.... ecco che entra la mano.... ha la mia mano nella figa... fino al polso.... lei sta godendo.... si muove avanti indietro.... io lecco le spinge..... fantastico.... allora... le alzo le gambe sempre con la mano dentro... e le penetro nel culo.... lancia un uro... non di dolore... ma di goduria... perchè mi stringe i capezzoli e mi dice... spingi.... io eseguo... spingo fino a dentro... tutto....continuo... le gode.... mi spruzza addosso.... i bevo.... penso sia ora di godere... ma lei mi dice che tocca lei.. tira fuori un piccolo vibratore... mi lecca ancora il culo.... e mi penetra piano... mentre mi fa una sega.... io non ci credo.. ma sto per godere.... ma si ferma.... ora sale su di me.... si mette il vibratore nella figa... e il mio cazzo nel culo... e inizia ad andare sue e giù.... io sto per godere... la predo... la metto in ginocchio....lei prende in bocca il mio cazzo... sto per godere... lei non molla.... ecco... esplodo tutto in bocca.... lei non lascia cadere nulla.. neanche una goccia.... beve e succhia per non lasciare neanche un piccolo goccio.... io so di lei... lei sa di me... che scopata.... che donna.... forse... tornerò presto a tagliare i capelli....
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12 anni fa
hatu,
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Ultima visita: 11 anni fa
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Spesa ...che fatica ... però...
Come spesso accade correvo a fare la spesa dopo aver messo la casa in ordine prima di andare a prendere la bimba a scuola. Senza rendermene conto mi ero rimessa gli abiti succinti della sera prima ..serata passata insieme ad una coppia conosciuta qua su desy..
La sera ci eravamo divertite noi donne a provocare gli uomini presenti all'interno di un locale ..con ammiccamenti sguardi.. e carezze tra di noi mentre i nostri uomini nascosti tra i clienti del locale si gustavano lo spettacolo... alla fine dopo aver fatto eccitare i molti uomini presenti e rifiutato le loro advances... anche piuttosto pese... ma intriganti... la serata era finita in una sorta di car sex ognuno col proprio partner a guardare l'altra coppia fare sesso.... ripensando al gioco ...
Mentre ero al supermercato il pensiero della serata tornava a farsi sentire... i capezzoli si indurivano..e la fica iniziava a inumidirsi...
Mentre ero alla cassa sentivo lo sguardo di un ragazzo che era accanto a me e che conosco di vista spingere sul mio clitoride mi guardava con insistenza .. sembrava mi volesse scopare li davanti a tutti...la cosa mi imbarazzava ma mi eccitava da morire..era molto giovane con un bel viso angelico ..e un fisico ben definito , tonico non particolarmente muscoloso... mentre stavo caricando la spesa sui cestini della bicicletta sento una voce che dice : ma come fai a portare quei pesi..? ti fai male..è pericolso..posso portarti io la spesa se vuoi oppure vieni in macchina con me poi ti riporto qua a prendere la bici.. un po titubante accetto, in effetti era caldo e la spesa era davvero ingombrante.
Appena salgo i suoi occhi si pongono sul mio decolte sulla mia gonna lunga con con uno spacco laterale in evidenza... lui se ne accorge e dice : quasi quasi non ti porterei a casa...
ma io lo stoppo e gli dico su su che devo correre a prendere la bimba a scuola fra poco...
ma in realtà la voglia aumentava...
6
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12 anni fa
divertendoci69,
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Ultima visita: 9 anni fa
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Gioco a tre parte prima
non capita a tutti di avere una compagna disinibita come la mia ma quando la si ha allora t'accorgi che non esistono tabù.
qualche tempo fa durante le ns orgasmiche scopate ci balenò l'idea di inserire nei nostri giochi una ragazza, una in grado di essere spudorata come noi e meglio ancora se fosse stata anche bisex. pian piano individuammo la ns complice in Tina la ns collega di lavoro, 30enne alta quasi giunonica ma tutto sommato arrapante per quelle che volevano essere le ns fantasie. cosi giorno per giorno con l'audacia di antonio e la complicità di stefania riuscimmo a coinvolgerla almeno sulle argomentazioni e Tina si mostrò almeno a chiacchiere molto molto troia.
un giorno azzardai......inviando un sms ad entrambe proposi di raggiungermi dopo lavoro in un posto ed una volta tutti e tre in macchina mia bendato sarei stato la loro vittima. con immensa meraviglia le vidi arrivare salirono in macchina ed io in un battibaleno raggiunsi un posto appartato.
ci sedemmo dietro e tolta la cravatta mi bendarono e a turno iniziai a baciarle mentre con le mani cercavo le loro reazioni tra le cosce.........
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
Desideri nascosti
quello che sto raccontando oltre ad essere un mio desiderio ossessionante, e' un episodio realmente accaduto.
vi parlo di una mia amica. lei e' bella statuaria carnagione scura e un sedere bellissimo, che parla da solo.
lei ha un compagno, che e' anche un mio amico, ma nonostante cio' non riesco a non immaginare di portarmela a letto. ho una voglia irrefrenabile di affondare le mie mani nei suoi capelli ricci mentre lei mi fa un bel pompino. ogni volta che ci penso, e anche ora che lo scrivo ..... mi eccito.
bene, quest'estate eravamo a mare insieme. io ero comodamente sdraiato sul mio lettino insieme ad altri amici, e fra loro c erano anche loro, la mia amica e il suo lui.
ero al sole e mi godevo la giornata di relax, lei era in acqua e ad un certo punto esce e viene verso di noi. arrivata ai lettini dove io ero sdraiato, si ferma proprio davanti al mio.
il suo costume era come un velo.. tutto bagnato, aderiva perfettamente alla pelle, tanto che le si vedeva perfettamente la fica.
credo proprio che l avesse interamente depilata, perche' il costume era entrato perfettamente nel solco della fica. lascio immaginare l effetto.
grazie alla protezione degli occhiali da sole, che nascondevano la direzione in cui guardavo, mi godetti tutto lo spettacolo....
ero a 50 centimetri dalla sua fica.
ovviamente la reazione fu' fulminea. nemmeno il tempo di rendermene conto, e il mio cazzo era gia' duro. tanto che subito mi girai di petto al lettino.
il suo occhio pero' fu' piu' veloce di me. mi accorsi che mi guardo' sorridendo, sicuramente aveva notato che mi ero eccitato. con lo slip non ci vuole molto a capirlo .....
ero imbarazzato, ma allo stesso tempo avrei voluto essere solo con lei per saltargli addosso e scoparmela come non avevo mai fatto.
nel pomeriggio eravamo tutti in acqua, io e altre due amiche su un materassino. lei si avvicino' schizzandoci con l acqua, e da li ne nacque una lotta di schizzi. il suo intento era di salire sul materassino, ma noi prontamente non mollammo il posto.
poi si avvicino' e si mise tra me e l altra ragazza cercando di farsi spazio tra noi. tra spinte e schizzi, senza farsene accorgere mi afferro per il cazzo e si mise a tirare. li' un po per il dolore e per lo stupore lasciai la presa e le cedetti il posto, ritrovandomi quel bel culo a pelo d'acqua sul materassino.
lei si giro' e rideva perche' ce' l aveva fatta. ma quel sorriso per me era come se dicesse .... "ti ho toccato il cazzo".
passato il dolore ero eccitatissimo. dovetti aspettare un po' per uscire dall'acqua e chiaramente non potevo avvicinarmi a loro, altrimenti se ne sarebbero accorti tutti. il cazzo usciva fuori dal costume.
da quel giorno ne sono successi altri di episodi. una sera in discoteca per esempio ballavamo in pista ,e lei quando lui era andato un attimo via, mi stofino' piu' volte quel bel culetto davanti.
non lo so come andra' a finire. lei mi stuzzica, ma nn va' oltre.
fatto sta' che ogni volta ci devo pensare io a far calmare i miei spiriti bollenti.
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12 anni fa
durellone,
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Ultima visita: 11 anni fa
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I casi della vita (seconda ed ultima puntata)
Penso che la sua espressione esterrefatta –occhi sgranati e mano davanti alla bocca come quando si vuole tappare uno sbadiglio- battesse la mia. Restai immobile e senza parlare,un po’ perché sotto leggero choc,un po’ perché volevo vedere come avrebbe gestito la situazione,in fondo eravamo a casa sua e lì c’era sua moglie,spettava a lui la prima mossa,io mi sarei comportata di riflesso.
Quando riprese i colori e mi disse,facendomi d’occhio: “Cosa le succede,signora,si sente poco bene?” compresi che si era riavuto dallo stupore. Quel darmi del lei,insieme al cenno,era il segnale che voleva mantenere le distanze,quindi accondiscesi: “Si,un pochino … mi scusi,un lieve mancamento,deve essere stato a causa del caldo e delle scale.”
“Venga,si accomodi su quella poltrona. Amore,hai fatto? Porta un bicchiere d’acqua,per favore.”
Comparve Mireille con una bottiglia ed un bicchiere in mano: “Pallina che c’è,non stai bene? Come ti posso aiutare,vuoi che chiami un medico?... Ah,perdonami,lui è Alex,mio marito. Alex … Pallina.”
“No,tesorina,lascia stare … piacere Alex … niente di così grave da rendere necessario l’intervento di un medico. Piuttosto,chiamami un taxi,per favore. Vorrei tornare in albergo,sono sicura che un po’ di riposo mi farà rimettere completamente e domani sarò di nuovo in forma.”
“Nessun taxi,ti accompagno io,è il minimo che possa fare,mi dispiace tanto.” Le servì solo il tempo di sostituire le infradito con un paio di ballerine e ci avviammo con la sua auto verso l’hotel dove soggiornavo.
Durante il tragitto riflettevo sul fatto che loro,quasi sicuramente,non erano una coppia di trasgressivi,altrimenti Alessandro avrebbe trovato tempo e modo di informare la consorte su quella che in fondo era stata soltanto una scappatella innocente e senza alcun tipo di coinvolgimento. Una confessione spontanea poteva incentivare a catalogarla come un momento di debolezza,una ghiotta occasione alla quale non era stato capace di resistere e non un tradimento di estrema gravità,alleggerendo così,e non di poco,la sua posizione di fedifrago. Ma lui aveva scelto un’altra via,quella del silenzio.
Per questo motivo,anche pensando di interpretare quella che supponevo fosse la sua volontà,preferii rinunciare alla serata: qualche uscita involontaria sulle cose che mi aveva raccontato,ad esempio dei genitori italiani,poteva scoprire qualche altarino,col rischio di mettere a repentaglio un menage. Non sarei stata rilassata –e di sicuro non lo sarebbe stato nemmeno lui- oltre che in imbarazzo per delle ore. No,non me la sentivo proprio,meglio evitare.
A proposito del parlare fluente della mia collega,finalmente ne avevo capito il motivo: per forza,oltre ai rapporti di lavoro quotidiani con l’Italia,aveva un marito italiano e ci parlava nella sua lingua da quasi venti anni!
Il giorno dopo mi ero rimessa da quel malore mai avuto. Alla fine della sessione lavori,durante la quale Mireille mi chiese a più riprese come stavo,la vedevo completamente rassicurata sulle mie condizioni di salute,infatti si avvicinò per l’ennesima volta e mi disse: “Adesso sono finalmente certa che ti sei ristabilita in pieno,mi sento più tranquilla,mi fa veramente piacere.
Senti, Alex è dovuto partire per Milano,suo padre è stato ricoverato in ospedale per il solito disturbo al cuore e lui,sebbene fosse rientrato dall’Italia che non è molto … anzi,adesso che ci penso doveva essere proprio sul tuo treno,l’altro giorno … comunque,ti dicevo … non se l’è sentita di lasciar sola la madre,in grandissima apprensione,e starà di nuovo a casa dei suoi perlomeno fino al giorno in cui si sentirà un po’ più tranquillo sulle condizioni di entrambi.
Ragion per cui stasera ne approfitto per andare a Montmartre a trovare una mia cara amica. Vieni con me,ti porto in un quartiere molto caratteristico,che vale davvero la pena di vedere e poi Claudette è una tipa di compagnia e tanto cordiale,vedrai.”
Smaltiti i brividini che mi vennero per il timore che lui avesse confessato anche solo parzialmente,o che lei,ripensandoci,avesse subodorato un qualcosa di strano dal mio “mancamento” della sera prima –non che avessi niente da rimproverarmi,ma avrei voluto essere io,semmai, ad affrontare il discorso e non a subirlo- quando ebbi la certezza che così non era,accettai l’invito. Lei mi salutò ed andò a casa a cambiarsi,dicendo: “Torno a prenderti fra un’oretta,vado a farmi bella.”
Montmartre,il quartiere degli artisti e la sua amica meritavano un look originale ed estroso,quale migliore occasione? Con il mio invidiabile guardaroba -che avevo fermamente voluto e previdentemente portato appresso con grande fatica,disagi e prese in giro- non avevo che l’imbarazzo della scelta.
Mentre mi accingevo a scegliere i capi,spontaneamente mi partirono,lingua fra i denti,tre pernacchiette: una (irridente)al dottor Righetti detto Braccino,una (affettuosa) a Pinko ed una (logistica) all’aereo,le tre “entità” contro le quali avevo dovuto “combattere” per essere lì con tutto ciò che desideravo avere con me.
Era mia intenzione presentarmi inappuntabile all’incontro,con un minivestito di rete fitta multicolor a righe verticali,cinta color arancio scivolata sui fianchi e scarpe Missoni,di stoffa,spuntate e a righette ondulate,sulle identiche tonalità del vestito,con tacco (il solito,12 cm.) e plateau anch’essi di color arancio.
Una borsa in pelle,in pandant con cinta e scarpe,avrebbe completato il tutto. Misi in atto e mi guardai allo specchio : con il relativo rossetto arancio perfettamente in tinta con le unghie di mani e piedi,l’obiettivo mi sembrava a portata di mano.
Per centrarlo esattamente,implementai il tutto truccando gli occhi con un laborioso gioco di ombretti che sfumava dal nero all’arancio e che doveva rappresentare la “chicca”,il tocco dell’ “artista”. Finalmente ritenni perfetto l’insieme raggiunto,al punto che,mentre scendevo nella hall,pensai: “Bello,davvero bello,voglio proprio riproporlo in Italia prima o poi,magari in occasione di qualche festa …”
Dopo alcuni minuti si ripresentò Mireille,con un tailleur simile a quello indossato pochi giorni prima ad inizio lavori,ma molto più scollato,nero e con sandali,sempre altissimi,neri,il tutto di pari bellezza. Non arrivò a bordo della pur graziosa Clio con la quale mi aveva riaccompagnato in albergo il giorno prima,ma di una fiammante Porsche 911 Carrera 4 cabrio,bianca con interni in pelle bordò,ritirata dal concessionario poche settimane prima,e di proprietà del marito,partito in aereo stavolta,ed ormai a Milano.
“Gli rubo sempre la macchina quando parte,è più forte di me,più mi dice che non vuole,più glielo faccio apposta,ed il bello è che dopo glielo riferisco pure!” disse divertita guardandomi con un sorriso contagioso e smagliante,mentre ripartivamo quasi sgommando,a capote rigorosamente aperta.
Mi piaceva molto,la mia collega diventata amica,in quanto trovavo in lei delle analogie veramente notevoli con me stessa, quella dei dispetti al partner compresa. Inoltre era sempre sorridente,“leggera”,scanzonata e con quell’ironia che ho sempre apprezzato nella gente. Caso raro,rarissimo,trovare una persona,soprattutto se donna,molto bella che sia anche molto simpatica ma questo era uno di quei rari casi.
Quando le dissi,riferendomi all’auto: “Caspita,che giocattolino!” compresi perché nelle nostre telefonate mi diceva spesso che lavorava per hobby: Alessandro,che quella notte in treno molto signorilmente glissò sulla sua professione,e sul suo conto in banca,era un broker,fra i migliori,di Euronext Paris,la Borsa di Parigi.
L’amica del cuore di Mireille ci aspettava sotto la sua abitazione,a rue Des Abbesses,ci avrebbe guidato in una passeggiata per il quartiere,successivamente saremmo andate in un ristorante caratteristico ove aveva prenotato per la cena,e poi,eventualmente,a finire la serata a casa sua bevendo qualcosa.
Claudette era una rossa che aveva da poco passato i quaranta,single,non straordinariamente bella,ma di aspetto giovanile e più che piacevole,oltre ad essere una donna affascinante e molto sexy. In più pittrice apprezzata, quotata e di una certa notorietà.
Si presentò letteralmente vestita di stracci colorati,ma messi con tale incredibile maestria da farli risultare al pari di un abito di alta sartoria: era,a suo modo,elegantissima e particolare.
Mentre passeggiavamo cinguettando disinvolte,consideravo quanto tutto il mondo fosse paese: sembravamo,tanto per restare in tema di uccelli,alla testa di uno stormo di storni,avete presente? Uno davanti e centinaia dietro,che volteggiano nel cielo a formare disegni mutevoli di attimo in attimo. Avevamo infatti centinaia -beh,non esageriamo,diciamo un numero consistente- di giovani uomini appresso che, guardandoci con ammirazione,proferivano di tanto in tanto garbati apprezzamenti.
In effetti tre donne così belle insieme (perdonate l’immodestia) così diverse e così variegate,una mora,una bionda ed una rossa e per giunta apparecchiate nel modo in cui eravamo,non è uno spettacolo molto comune in nessuna parte del mondo.
Lo feci presente alle mie amiche che mi dissero,all’unisono: “Wee,ma ti sei vista? Ti seguono sì!” Ed io: “Wee,ma vi siete viste,voi? Vi seguono sì!” E tutte e tre insieme: “Wee,ma ci siamo viste? Ci seguono sì!”
A quelle parole sonora risata ed abbraccio generale: la serata si prospettava nel migliore dei modi ed intanto era giunta l’ora di cena.
… Che fu ottima,e soprattutto accompagnata da due bottiglie di ottimo vino,un costosissimo Chateauneuf-du-Pape del 2005 (Claudette: “Dai dai ragazze,ma che ci frega? Offro io,anche la cena e lo faccio più che volentieri … yuppiii,vive la vie,viva la vita!”)
Aveva ragione Mireille a dire che la sua amica era cordiale ed estroversa,anche molto generosa e spontanea,aggiungo io. E per nulla superba,in quel paio d’ore a tavola non parlò mai di sé stessa né del successo che aveva e men che meno della sua posizione sociale. Ci si stava davvero bene insieme,così andai volentieri,come da scaletta,a finire la serata a casa sua.
Come può essere l’abitazione di un’artista affermata,nel quartiere degli artisti in una delle città più belle del mondo? Ma meravigliosa,naturalmente! Arredata in maniera informale e con grande gusto,con un mix di mobili antichi e moderni non facile da comporre,con tanti oggetti particolari provenienti dai più disparati angoli della Terra e con molti quadri,suoi e di altri autori,alle pareti. Insomma,si capiva benissimo che era di un livello “superiore”.
Ero stordita da tutto quel lusso,la Porsche,quella casa,quel vino … ecco,soprattutto da quello, pensai,quando dopo una mezzoretta di chiacchiere e risate,accresciute dal mio improbabile francese,ebbi l’impressione di vedere la padrona di casa avvicinarsi a Mireille,in piedi davanti ad un magnifico acquario di enormi dimensioni con decine di pesci colorati di tutte le specie,iniziare col darle un bacio sul collo,dapprima lievemente poi sempre più appassionatamente,e poi percorrere con la lingua la distanza che passa fra l’orecchio e la bocca per attaccarcisi voluttuosamente,ricambiata.
Il tutto in un ambiente decisamente suggestivo,illuminato soltanto dalle luci bianche e violette della vasca e da quella molto fioca di una avveniristica piantana posta nell’altro lato dell’immenso salotto.
Nessun loro atteggiamento mi aveva fatto presagire,sino a quel punto,che avrei potuto assistere ad una scena come quella che mi sembrava di seguire.
Ma non era l’effetto del vino.
Nel frattempo smaltivo quello della sorpresa seduta su una comoda poltrona mentre loro due si erano trasferite su un grande divano basso di pelle bianca con chaise longue: distese,si scambiavano baci ardenti guardando ogni tanto verso di me.
Dopo pochi attimi ripresi completamente coscienza su chi fossi realmente,sulle mie esperienze pregresse nello specifico,non poche,e sul mio “bagaglio tecnico”,rilevante. A quel punto dissi a me stessa: “Pallina,stanno osservando come rispondi a quello che per te potrebbe rappresentare uno choc … Forse pensano di scandalizzarti e aspettano una reazione o forse traccheggiano per vedere se è il caso di provare a sedurti,chissà … In ogni caso mi sa che ‘ste ragazze non hanno ben capito chi si trovano davanti, è ora di provvedere.”
Mi alzai e le puntai: la prima che mi venne a tiro fu Claudette,senza parlare,con fare deciso,la spostai un poco,le allargai le gambe e mi tuffai sul suo sesso a leccargliela,baciargliela,addirittura mordicchiargliela leggermente con l’eccitazione che avevo accumulato nel frattempo e che era quella delle grandi occasioni.
Stavolta la sorpresa fu loro.
Intanto continuavano a baciarsi,ma,alzando la testa potevo vedere che in Mireille montava la voglia di assaggiarmi,lo notavo dal fatto che ogni tanto apriva gli occhi e mi guardava languida: impossibile resistere a quel richiamo,dopo un po’mi alzai di nuovo,mi avvicinai e le porsi le labbra,in mezzo alle quali lei affondò subito la lingua,sentendo il sapore della mia bocca insieme a quello del dolce miele della sua amica,la quale si era portata verso il basso per ricambiarmi il “favore”ed assaporare il mio: una “tenaglia” estasiante.
Cominciai a sospirare,poi a gemere e con l’impennarsi dell’eccitazione a prendere iniziative sempre più fantasiose e raffinate,non certo da esordiente,davanti agli sguardi piacevolmente meravigliati,compiaciuti ed eccitati delle mie partner che iniziavano ad acquisire consapevolezza su chi,sotto quel punto di vista,fosse Pallina.
Dopo poco eravamo tutte completamente nude,fra il divano e l’immenso tappeto a pelo alto,sempre bianco,su cui esso parzialmente poggiava: tre armoniosi corpi di donna aggrovigliati,che cessarono di essere corpi e divennero solo dei terminali di piacere con dozzine di bocche,centinaia di mani,migliaia di dita,infiniti sessi. Bocche e mani cercavano affannosamente un’altra bocca,un seno,un clitoride o una qualsiasi altra parte ove attaccarsi,essendo divenuta zona erogena ogni centimetro della nostra pelle.
Chiudemmo diverse combinazioni di “cerchi”,inizialmente con Mireille che baciava il sesso di Claudette,la quale faceva la stessa cosa con me ed io con Mireille,e poi a girare. Ad un certo punto quest’ultima mi “spinse” con gli occhi verso la sua amica,voleva che strusciassimo a forbice le nostre vagine fino all’orgasmo,mentre lei si sarebbe masturbata davanti a noi.
La esaudimmo immediatamente e con piacere,continuando a scambiarci baci teneri ed appassionati e nel contempo guardandola,ma sarebbe più opportuno dire ammirandola,mentre,sulla penisola del divano,muoveva freneticamente le dita sulla sua vulva,con la testa reclinata all’indietro ed i lunghi capelli neri che toccavano terra,in un’espressione di estasi accompagnata da gemiti. Era una scultura in movimento che si integrava in modo perfetto fra tutte le opere d’arte presenti su quelle pareti e tutt’intorno.
Raggiungemmo così,in momenti diversi,il nostro primo orgasmo,ma non ci fermammo: io rappresentavo la novità in un menage che era evidente si protraesse da tempo,una novità da assaporare per molto ancora,dolcemente ed esclusivamente al femminile. Devo dire che,per quanto io adori gli uomini e le loro caratteristiche psico-morfologiche,in quel momento non ne sentivo affatto la mancanza.
Riprendemmo a baciarci in tre,senza fare altro deliberatamente,finché quella pratica non divenne quasi una tortura: eravamo di nuovo nella Galassia della Massima Eccitazione a pretendere di più,pronte a ricominciare quell’esplorazione del piacere a bordo della navicella Saffo.
Mi mossi per prima,cercando le curve meravigliose di Mireille,ma dopo una frazione di secondo,Claudette,”gelosa”, la prese e la fece distendere a fianco a lei con una gamba sulla spalla ed iniziò a baciarla di nuovo sulla vagina,infilandole a tratti e prepotentemente quella lingua così lunga e corposa,che nei suoi intendimenti di quel momento avrebbe voluto fosse il membro di un uomo,ma che comunque ne faceva degnamente tutte le funzioni.
Ad ogni colpo più “violento” corrispondeva un leggero rinculo di Mireille verso una delle mie dita,che,birichina,aveva cercato e trovato l’altro suo pertugio,quello posteriore,dandole un piacere doppio,mentre un altro dito dell’altra mia mano,toccava freneticamente il proprio sesso,cioè me stessa,con un concerto di mugolii,sospiri e gemiti da parte di tutte,così melodioso che avrebbe deliziato qualsiasi orecchio presente.
Dopo molto tempo e diversi cambi di posizione,eravamo di nuovo in preda a quella frenesia che precede l’orgasmo e con il desiderio comune di protrarre quei momenti all’infinito. Io li vivevo da sdraiata supina,circondata da due cosce sode e levigate che avevo intorno alla testa e che palpavo con gran gusto. Nello stesso tempo contribuivo a rendere sempre più bagnata la vagina ivi compresa,attraverso colpi di lingua veloci e decisi,ricevendo in cambio un nettare che assaporavo con voluttà ed immensa eccitazione. Una mano,non so di chi fosse,stava svolgendo un lavoro impeccabile sul mio clitoride: stavolta venimmo tutte proprio nello stesso momento.
Gli sguardi incrociati e i sorrisi dolci che,in silenzio,ci scambiammo istintivamente l’una con l’altra, nelle diverse combinazioni,per lunghi minuti alla fine della partouze,esprimevano complicità,appagamento,riconoscenza, tenerezza reciproca e consapevolezza di aver vissuto insieme dei momenti da ricordare a lungo.
“ … Così ho lasciato che scoprissi il mio ‘vizietto’,Pallina” mi disse il giorno dopo Mireille,mentre mi accompagnava alla stazione “posso contare sulla tua discrezione?”
“Ma certo,tesorina” risposi “ è un ‘vizietto’ che abbiamo in comune,come hai potuto constatare. Non ti tradirò,anche se,in verità,ti consiglierei di parlarne con tuo marito.
Non voglio criticarti né darti indicazioni,tantomeno farti la morale,ma penso che non dovrebbero esistere segreti fra chi si ama davvero. A mio avviso un uomo dovrebbe conoscere tutti gli aspetti della sua compagna,e viceversa naturalmente,anche e soprattutto quelli più ‘scabrosi’.
In realtà sono quasi sicura che Alex saprebbe comprenderti senza grossi traumi e così potresti avere delle sorprese positive,oppure … chissà … potresti sentire in risposta delle confessioni anche da parte sua –a cosa alludessi è facilmente comprensibile- ed allora dovrai essere tu tollerante con lui.
Insomma,il dialogo e la trasparenza sono la miglior cosa,dolce amica mia … senza contare che poi si potrebbero aprire nuovi ed eccitantissimi scenari,nel caso scopriste che vi potrebbe interessare un prosieguo trasgressivo come coppia.
Ti faccio un esempio: mentre venivo qui,cinque giorni fa,in treno,ho fatto sesso con uno sconosciuto e sai che l’ho fatto sentire al mio compagno in diretta telefonica?”
“Ma dai! Ma sei una grande!” “Certo,e vuoi mettere come faremo l’amore quando arrivo a Roma,considerando che gli ho anche raccontato dell’esperienza con te e Claudette? Pinko mi ha detto che gli stanno scoppiando i pantaloni.”
Lei rise di gusto,poi guardò un attimo in aria e disse: “Non hai torto,sai … potrebbe essere la cosa giusta da fare,ci penserò molto seriamente,ho qualche giorno ancora,prima che lui ritorni.“
Ci abbracciammo e ci baciammo sulle guance con grande affetto.
E così salii sul treno che mi avrebbe riportata a casa,mi ero fatta una famiglia a Parigi,uno/a all’insaputa dell’altro/a,ma avevo anche adempiuto al mio dovere di persona corretta,spingendo,senza fare delazioni, Mireille a parlare appena possibile con suo marito,per informarlo della sua inclinazione recondita e di quel particolare incontro a tre.
Con tutta probabilità lui a quel punto avrebbe apprezzato e fatto lo stesso,rivelando a sua volta il lato “porcellino” che nascondeva,nonché confessando la casuale avventura con me. Questi pensieri mi facevano sentire maggiormente in pace con la coscienza,in più mi solleticava l’idea del “dopo outing” e cioè immaginare i loro eventuali commenti su quella birba,però leale,di Pallina.
Senza programmare nulla,avevo la sensazione che li avrei incontrati di nuovo,casualmente ed insieme a Pinko magari,in un futuro non lontano,chissà mai,i casi della vita …
FINE
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12 anni fa
pallinaepinko,
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Ultima visita: 5 anni fa
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Colloquio a roma
Il tutto ha inizio in una camera d'hotel, mentre sto uscendo dalla doccia. Si, eravamo in hotel perchè la mattina seguente dovevamo fare entrambi un colloquio presso una società a Roma. Da premettere che all'epoca dei fatti eravamo ventenni entrambi e fino ad allora, per quando eravamo e siamo tutt'ora ottimi amici, nessuno dei due aveva mai condiviso una notte insieme.Comunque, mentre stavo uscendo dalla doccia completamente nudo per cercare l'accappatoio per mettermelo addosso, si apre la porta e, dopo un sorriso di compiacimento, mi invita a coprirmi. Ci prepariamo e passiamo la sera in giro a cercare un ristorante e dopo aver cenato e bevuto un pò di digestivo, ritorniamo in hotel, senza mai poter immaginare minimanente cosa sarebbe successo di li a poco.
Entrati in stanza iniziamo a prepararci per la notte e mentre io inizio a togliere della roba dalla valigia occupa il bagno, aspetto che finisca e appena uscito vado io. Esco e mi vado a prendere le cose per la notte ma solo a quel punto mi passa per la testa un piccolo particolare:la notte dormo solo con la maglietta senza mutande.....così glielo dico e lui (si è il mio miglior amico) non dice niente anzi è anche contento.
Ci mettiamo a letto e mi dice subito che da un pò di tempo faceva dei sogni strani, ossia di fare sesso con un uomoe che per quando sia io che lui siamo eterosessuali non era riuscito a trovare una persona con la quale riuscire a soddisfare la sua fantasia.Sincero, la situazione mi aveva imbarazzato ma allo stesso tempo eccitato e mentre pensavo a questo mi sono sentito una mano sul mio membro che me lo accarezzava con destrezza degna della più abile delle donne;in un secondo ho avuto un'erezione che non rcordo mai di avere e gli ho risposto che mi sarei messo a disposizione solo se sarei stato attivo. La sua risposta è stata:"con un cazzo così...." Ci siamo spogliati e sfacciatamente gli ho chiesto se voleva essere scopato e lui come un felino mi ha stdraiato sul letto mi ha piazzato il culo sulla mia faccia e prima di iniziare uno dei pompini più belli di sempre mi ha chiesto di leccarglielo e allargarglielo per bene...
Dopo quesi preliminari si mette a bordo letto a pecora e mi dice di scoparlo;da premettere che ho il fallo abbastanza grosso e largo, ho dovuto davvero pazientare e penare tanto per allargarlo per bene;mentre spingevo sentivo il suo ano eìche si allargava e vedevo la sua schiena inarcarsi. Poi, quando ho iniziato a muovermi a ritmo, è stato davvero bello, e dopo tanta fatica venirgli dentro è stato la giusta ricompenza, ma appena uscito viene verso di me me lo ripulisce, me lo fa diventare di nuovo duro e dopo tanti colpi di lingua ingoia altri caldi fiotti e dopo averlo asciugato a dovere mi guarda e mi dice:"la prossima volta ne voglio due..."
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12 anni fa
birdhot424522,
35
Ultima visita: 7 anni fa
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La coppia matura 2
Per la prima parte del racconto invito a leggere "La coppia matura"...
Continua... Sentivo pulsare in bocca l'arnese di Carlo, mentre Marisa aveva perso ogni freno inibitore ed eccitata dalla scena che gli si presentava davanti agli occhi, si stava masturbando furiosamente sfregando la mano sul collant che ormai iniziava ad inumidirsi, quando tra un mugolio e l'altro, mi ordinò in maniera perentoria di mettermi alla pecorina per farmi scopare dal marito. Per agevolare l'operazione la stessa Marisa mi leccò per bene il buchino e poi con la sua mano introdusse il membro di Carlo dentro di me. Mentre lui mi scopava, lei si mise con la sua bella passera non depilata davanti alla mia bocca e cominciai a leccarla e succhiarla avidamente. Dopo essermi venuta in bocca, chiese al marito di scoparla. Carlo uscì da me per entrare da lei. Il mio autocontrollo cominciava ad abbandonarmi, ero eccitato al massimo e chiesi il permesso a Marisa, che dirigeva in maniera autoritaria i giochi, di potergli infilare il cazzo in bocca. "Tu non puoi chiedere, devi ubbidire" fù la sua risposta... a quel punto stizzita, si rimise con la figa umida dei suoi umori e quelli del marito sulla mia bocca ma non per essere leccata. Dopo qualche secondo un liquido caldo e dorato mi riempiva la bocca...era la mia prima volta ma non osai dire nulla anche perchè mi eccitava da morire. Adesso era Carlo a masturbarsi ed era pronto a venire. Marisa si girò di scatto e offrì il suo culo al marito che stava per scoppiare; non ci mise molto a riempire la moglie che intanto mugolava sempre più eccitata e mi ordinò di metterle la lingua in bocca. Dopo aver eseguito il suo ordine mi scansò con fermezza ma non con violenza e mi diede un altro ordine:"Come ti è piaciuto bere la mia pioggia e limonarmi, di dovrà piacere leccarmi il culetto e ripulirlo dalla crema di Carlo!!!". Non mi ero mai spinto così in avanti ma ero talmente eccitato che ubbidii senza riflettere. Marisa era in orbita, mugolava e ancora mugolava...e con la voce roca disse al marito di mettersi di fianco a lei nella stessa posizione... a 90 gradi. Capii che era arrivato il mio turno ma volevo che fosse Marisa a decretarlo ufficialmente. Lo fece dopo qualche secondo... "scopaci!!!" ... continua...
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12 anni fa
nyl65,
50
Ultima visita: 8 anni fa
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Grazie, e'stato un piacere!!!
Camminavamo per le viuzze del paese, un po’ attenti ai particolari di quel posto che visitavamo per la prima volta, e un po’ distratti…svogliati nel percorrere quella strada senza fine, forse perché stanchi e bruciati dal sole del pomeriggio.
A quell’ora di notte nonostante fosse una zona turistica, non c’era quasi più nessuno per le strade …ora un ragazzo che passeggiava il cane…ora amici che si davano appuntamento per il giorno dopo ..ora il proprietario di un pub che chiudeva nella speranza che quelle due sagome che andavano verso la sua direzione non fossero i rompiscatole dell’ultimo momento.
Tutto era tranquillo…tranne Marco!!Dentro di lui, passo dopo passo, cresceva uno strano desiderio. L’aria era calda e si sentiva una musica lontana. In quel momento io ero più avanti rispetto lui, stavo per raggiungere una vetrina quando mi sento tirare per un braccio, mi volto un po’ allarmata…era Marco che aveva uno sguardo eccitato, glielo leggevo chiaramente! «Marco che ti è preso?» «Mi stai facendo impazzire con questo vestito, senza reggiseno poi ..mmm!!!Ma sotto non hai niente?» sussurra lui. «Secondo te con un vestito così corto non metto niente?!?» «Aspetta, voglio fare qualcosa di insolito!»« Ma cosa hai in mente, è tardi e domani sveglia ora 7.00!!!»
Continuiamo a camminare…lui sempre più voglioso! Nel superare pub e negozietti chiusi, arriviamo in una zona meno illuminata, formata da case basse. Una luce soffusa filtra da una tenda bianca che svolazza nell’aria; un bell’ uomo sulla quarantina con un fisico sportivo, scuro di carnagione e senza maglia si intravede dietro la tenda ,la supera e si siede sul gradino della porta, con in mano una sigaretta .Noi a un paio di metri da lui lo osserviamo e Marco propone «Ti va di fare qualcosa con lui?» «Sei pazzo» rispondo io «Non lo conosciamo...potrebbe avere pure moglie e figli dentro! Che idee!!»…forse ci sentii, non so!!!
Stiamo quasi per passargli davanti; ora io mi sento osservata da quel tipo; sguardo magnetico, mi scopa con gli occhi!!!E’ un attimo, Marco mi afferra per il braccio e mi indirizza verso l’uomo. Sembrava aspettasse noi!!!Sguardi languidi e poi raccoglie la tenda da un lato e ci fa entrare dentro casa. Poche parole. C’era già un’atmosfera decisamente hot! Lì scatta qualcosa dentro di me…qualcosa d’impensabile, indicibile!!Lo sconosciuto si avvicina al mio collo, odora il mio profumo e col braccio dietro la mia schiena mi porta verso il suo torace. Scatta una passione prima lenta, fatta di baci soffiati, carezze penetranti, labbra piene di desiderio. Poi violenta, MI PRENDE LA TESTA E ME LA SBATTE SUL SUO CAZZO. In ginocchio, poggio le mie labbra su quei pantaloncini talmente tanto leggeri che LA MIA BOCCA SENTE GIA’IL SUO SESSO DURO, che aspetta solo di essere sbocchinato. Con la punta della lingua disegno una linea retta, dalle palle alla cappella, non resisto più, VOGLIO LECCARGLIELO!!!Faccio scivolare giù il pantaloncino e lo prendo in bocca, tutto!!!ERA COSI’PIENO!!!Vado su e giù, con la mano gli tocco le palle, poi spompino bene solo la cappella ..ogni tanto picchietto sulla mia lingua. E quando meno se l’aspetta ..TUTTO DENTRO FINO IN GOLA! A quel punto lui è eccitatissimo; mi sbatte a terra, mi toglie il perizoma e mi succhia tutta la figa mentre mi infila quasi tutte le dita dentro. Sono bagnatissima, Marco si avvicina. E’ nudo, e si tiene il pisello tra le mani.
Mi metto a pecorina e lo sconosciuto si aggrappa al mio culo, si abbassa per leccarmi un’altra volta ..CON LA LINGUA SEPARE BENE LE DUE LABBRA PER ARRIVARE ALL’ESTREMO SUD E INFILARMI LA LINGUA DENTRO, assaporando meglio il nettare di cui ero inondata. Poi me lo infila dentro, quasi a violentarmi. Con quelle dimensioni davvero notevoli, sento un brivido dentro !!Me lo sbatte forte e poi lo esce dalla mia figa tutta calda ..e me lo mette in bocca…io l’accolgo a bocca ben aperta e me lo faccio sbattere fino in gola. PROVO UN PIACERE INFINITO A FARMI SCOPARE ANCHE LI’!!!!!
Marco si avvicina arrapato e mi ficca il cazzo dentro mentre con una mano mi mette un dito nel culo. Cerca di allargarlo un po’ per aprire la “strada” all’altra mazza. L’altro capisce tutto e al primo segnale di Marco si cambiano di posto e…prova a penetrarmi ..ma è troppo doloroso con un cazzo grosso come quello!! Lo respingo un paio di volte...provo a rilassare i muscoli e torno a carponi. Lui piano, anzi pianissimo… entra millimetro x millimetro del suo pene, fino in fondo. Si ferma sentendo i miei lamenti e riparte delicatamente . APPENA IL MIO BUCHETTO SI ABITUA, dopo qualche minuto, CON LA MANO SPINGO IL SUO BACINO SUL MIO SEDERE TONDO e inizia lo spettacolo per Marco che vede il mio culetto prendere la forma di quel cazzo grosso e duro e me sempre più bagnata. I lamenti di dolore diventano lamenti di godimento. Mi scopa ora sempre più forte e sento che sta per arrivare; con le mani si allunga verso le mie tette… cerca i capezzoli con le dita!!! Quei capezzoli talmente tanto turgidi che si eccita ancora di più e si lascia andare...SENTO UN CALORE IMPROVVISO! Lo lascia dentro fino all’ultima goccia…quando lo esce sento colare lo sperma ancora caldo.
Mi alzo, mi do una pulita e raggiungo Marco seduto sul divano…A CAVALCIONI PRENDO IL SUO CAZZO E ME LO INFILO PER SCOPARMELO. Lo cavalco eccitatissima, le tette mi ballano e dopo l’esperienza di quel cazzo grosso nel mio culo, la mia figa sembra così stretta!!!!!! Da brava porcellina appoggio i piedi sul divano e mi spingo su e giù con le gambe aperte mentre lui mi lecca i capezzoli duri!…APPENA STA PER ARRIVARE SCENDO CON LA BOCCA SUL SUO SESSO PER SUCCHIARGLIELO E MI FACCIO SBORRARE BOCCA E TETTE, mentre io concludo su di me toccandomi la clito ormai piena di piacere, in una doccia di seme biancastro!! Aspetto fino all’ultima pulsazione di piacere e poi ci alziamo, scambiamo un paio di battute con lo sconosciuto che finalmente si presenta…e vestiti…andiamo via!!!!
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
Regalo di compleanno 2
A quel punto ci sono 3 singoli attorno a lei con 3 bei cazzi duri che si menano di brutto. Io le dico "Amore hai visto come li hai fatti venire tutti duri ?" E lei, "si Amo' sono proprio duri, dai dimmi cosa vorresti che ci facessi!" e io "Amò io voglio solo che ti diverti, fai quello che vuoi". E lei mi incalza dicendo "Dai, è il tuto compleanno, dimmi quello che vuoi e io lo faccio" e io che pensavo alle peggio cose resisto ancora un attimo e dico "voglio però che lo fai solo se ne hai voglia e ti piace ok" e lei " va bene, dai dimmi". Io a quel punto dissi "ok, allora che ne dici, preferisci farti leccare un pò la passera o sceglierne uno e giocarci un pò?" Allora lei pensò un pò e disse "ok, intanto un me la lecca e magari facciamo avvicinare gli altri due che me li trastullo un pò, tu intanto ti metti li e ti fai una bella sega ok ?" e io "si solo se fra un pò mi fai sentire la tua bocca che sa di cazzo ok ?" e lei va bene. A quel punto mi spostai e dissi ad uno di loro di leccarle la passera e agli altri due di avvicinare i cazzi alla sua testa; specificando a tutti e tre di essere gentili ed ubbidienti. Lei accolse il primo tenendo bene aperte le gambe ed impugno subito i due cazzi, prima solo menandoli per bene, poi mi guardò e disse "Amò, che dici se li succhio un pò?" io non capivo più un cazzo e le dissi "si amò fammi vedere come sei brava!". Lei inizio a succhiarli, un pò uno , poi un pò l'altro, poi continuò ad alternarsi quei due cazzoni in bocca con più foga. Io ero troppo eccitato, non resistei, mi avvicinai e le diedi tutta la mia lingua in bocca, andai giù di testa sentendo che sapeva tantissimo di cazzo straniero. Lei quando si staccò mi guardo e mi disse "Allora ti piace quando faccio la vaccona ?" e io ovviamente "si, ti adoro quando fai la zoccola". Lei allora mi disse "adesso cosa vuoi che faccia?" E io "dai fammi sedere, saltami sul cazzo e fammi sentire come te l'hanno bagnata bene e intanto mi fai vedere come succhi tre cazzi". Lei disse solo "ok", si spostò, mi fece accomodare, poi una volta entrato mi disse "senti Amò come mi hanno fatta bagnare per bene? ti piace?" e io " si Amò, ti farei bagnare tutta di schizzi di sborra, ti piacerebbe?" e lei "dai , mi faresti sborrare e dove ?" e io "dappertutto, sulle tette, in faccia, sul culo, nella figa, addesso ti farei fare le peggio cose!" poi in un istante di morigeratezza aggiunsi "ma tu fai solo quello che ti piace, senza forzature eh!". Lei dopo avermi cavalcato mentre menava e succhiava i tre cazzoni si fermò, mi diede un'altro bacio lungo e caldo (e sborroso) e poi mi disse "allora che ne dci se adesso mi faccio aprire da questi bei cazzoni e poi li faccio sborrare ?" Io potei solo dire "si Amore". Intanto attorno c'erano altri cazzoni che si menavano ammirando la scena, ma c'era un pò troppa calca. Quindi le dissi "dai andiamo a giocare con più tranquillità in una camera". Andammo tutti e cinque. Lei mi accompagnò su una poltrona davanti al letto, mi fece sedere , mi baciò e mi disse " amore, voglio che ti fai una bella segona mentre io ti faccio il mio spettacolo ok ?" io le dissi, va bene Amò, ma quando ti chiamo vieni qui e ti fai leccare e piantare il mio cazzo per sentire se ti aprono e schizzano bene ok ?" e lei "vaaabene" sorridendo. Poi andò nel lettone, mi disse "dai amò, fai il regista del film porno, dirigi la scena" io troppo infoiato le dissi "allora tu metti alla pecorina, Tu (un cazzone) valle davanti e daglielo in bocca, e tu (un altro) valle dietro e leccale ben bene figa e culo". Così iniziarono mentre il terzo era di fianco. Lei prese anche lui in bocca e li sbocchinò entrambi. Poi feci andare uno dei due davanti dietro al posto del terzo, dissi al terzo che leccava di farsi sbocchinare un pò , poi dissi a lei "e ora cosa ne dici di farti piantare un pò il cazzo nella figa ?" e lei rispose "si, basta che lo spinga fino alle palle e mi sbatta forte" io le andai vicino, la baciai e le dissi "sei prorpio una troia, ti piace" e lei "tanto amò, voglio fare tanto la vacca sta sera, farmi riempire tanto, così tu sei contento eh" e io si, voglio leccare tutta la sborra che ti cola dappertutto e mettertelo in figa e sentire che è bella spanata". E lei allora" ok Amò allora adesso mi faccio spaccare bene". Allora lui glielò piantò tutto dentro, la scopò così forte che lei non riusciva a sbocchiare gli altri due. Allora io dissi agli altri due di andare dietro e dare il cambio al terzo per non farlo sborrare subito. Mentre i tre la scopavano io le facevo succhiare il mio cazzo, poi le leccavo i capezzoli, la baciavo e le dicevo "allora amore ti aprono bene?" e li "si, mi fanno quasi male, ma mi piace Amò!. poi la feci girare a pancia in su, distesa, le feci aprire bene le gambe e le feci leccare bene la passera da tutti e tre a turno. poi le dissi "Amò dove vuoi farli sborrare questi tre bei cazzoni ? Sulle tette, in bocca o in figa ?" (continua)
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
Regalo di compleanno
Ultimamente mia moglie era abbastanza disinibita, ma ancora non arrivava ai livelli che io desideravo. Finchè la sera del mio compleanno decise di farmi una bella sorpresa. Quella sera mi disse "Amore che ne dici se andiamo a fare un giro in un bel club, e per l'occasione mi vesto da maialina rigorosamente senza mutande ?". Io sono trasalito per un'istante e poi le ho detto che andava benissimo!
Mi sono vestito casual e le ho fatto mettere sotto un bel corpetto nero che le mettesse in mostra le sue belle tettone. Poi sopra un tubino da alzare o togliere al momento opportuno. Entriamo nel locale, un bel posto lontano da casa, per essere tranquilli e non temere incontri di conoscenti. Lei era bella eccitata e mentre facciamo un giro mi diceva "mmhh che bel localino che hai scelto...". Prendiamo un drink al bar e poi inizio ad allargarle le cosce e a toccarla un pò, alchè lei mi dice " dai Amore non qui, andiamo a fare un giretto". Allora mi alzo e la porto per mano a fare un giro nel locale. Passiamo vicino ad una bella sal acinema, ma era troppo affollata, allora andiamo nella zona più appartata, dove si accede ad alcuni privè, ma ci fermiamo su una poltroncina nel corridoio, appena prima dell'ingresso, perchè ho voglia di mostrare al pubblico le grazie di mia moglie. Quindi ci sediamo ed inizio a baciarla e ad allargarle bene le gambe, lei si bagna e mi dice "amore, ma vuoi che mi guardino tutti?" e io le dico "si amore, voglio che vedano quanto sei bella e porca! Dai adesso mettiti alla pecorina qui davanti e succhiami bene il cazzo". Lei da brava si mette in ginocchio in mezzo alle mie gambe, me lo tira fuori e se lo pianta tuttuo in bocca, si sente che si sta eccitando di brutto. Intanto dietro e di fianco a noi inizia a fermarsi qualche spettatore che apprezza e si mena. Allora io la tiro vicino a me e le dico in un orecchio mentre mi masturba "Hai visto quanti ammiratori col cazzo duro che hai?" e lei "si amore, ti piace farmi fare la maiala ?" e io "si, mi fai eccitare di brutto, lo sai vero?" e lei ancora "dai, davvero ? E cosa vorresti che ffacessi adesso ?" e io ... dopo un momento di incertezza " vorrei che ti mettessi qui al centro del divano e aprissi bene le gambe e facessi vedere a tutti come ti masturbi bene con le tue manine". Lei obbedisce e si mette a gambe aperte a menarsi bene la passera, mentre io di fianco le apro le labbra e le succhio e strizzo i capezzoli. (continua)
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
Sempre il maskio senza volto
pochi giorni fa ho ricevuto un messaggio dal mio amiko senza volto riservato e misterioso sposato molto porko . diceva vediamoci al solito posto che salgo da te ho voglia del tuo culo e della tua bocca .mmmmmmmmmmmm mi sono sentita al settimo cielo il suo cazzone fra le mie labbra è delizioso esco mi preparo e alle 2230 sono al park di un centro commerciale fuori cagliari lui e li che mi aspetta furi dalla macchina maglietta nera attilata per mettere in mostra il suo fisico sportivo e yeans. sempre in testa un cappellino sportivo per non farsi riconoscere, e sguardo basso verso le mie cosce che in izia subito a accarezzare come io faccio sul suo pacco duro e gonfissimo mmm non vedo l.ora di averlo in bocca il suo uccellone.arriviamo mi parkeggio e gli apro la patta dei yeans e subito il cazzone esce fuori dritto e gonfio lui mi prende le testa e mi abbassa con forza verso il suo cazzo e mi dice succhia troia io me lo gusto tutto e caldo e pulsa sembra che scoppi da un momento alla altro .infatti poco dopo schizza un fiotto di sborra calda che ingoio tutta mmmmm deliziosa .ma lui non era contento voleva anche il mio kulo allora ho succhiato con pazienza nella attesa di vederlo svettare di nuovo bello duro e pronto infatti dopo circa 10 minuti era di nuovo in tiro come un vero stallone per la sua cavalla mi ha fatta scendere dalla macchina ,e poggiata sul cofano si e messo un preservat e mi ha tenuto le chiappe, aperte e ha iniziato a stantuffare con forza mmm che goduria lo teneva un po fuori e un po dentro per farmi sentire come scivolava ero la sua puttana da strada da scopare il cazzo era di nuovo pronto per una nuova sborrata dopo circa venti minuti che mi scopava con forza mii ha detto levami il preservativo e io non me lo sono fatta dire 2 volte infatti desideravo ancora la sua sborra in gola densa dolce come una crema lo ho succhiato ancora un po e infatti e arrivata mmmm 3 belli schizzi caldi e forti da bere tutti di un fiato era davvero soddisfatto gli ho pulito il cazzo dalle ultime gocce ,e siamo tornati al parkeggio dove lui e salito sulla sua macchina felice.non saprro mai chi e il maskio misterioso senza volto ma una cosa la so , il suo cazzo ha fatto davvero amicizia con me il mio kulo e la mia bocca non sono un mistero x lui ciaociao a tutti porcellini se volete anche voi un trattamento cosi dalla vostra porka contattatemi e saro a vostra disposizione
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12 anni fa
marikatravestaquartu,
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Ultima visita: 3 anni fa
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Bukkake
Avevo deciso di organizzare una di quelle mie seratine ,dove la gente si diverte e quella che si diverte di più sono io,
essendo un'amante del bukkake ho pensato di invitare a casa mia tre quattro amici ed una mia amica trav, non volevo beneficiare da sola di tutto quel seme salato e caldo,perciò mi misi al telefono e li contattai per organizzare il tutto.
I maschietti risposero entusiasticamente all'invito,avere due femminucce calde e porche per le mani fa sempre piacere,poi chiamai la Paola femmina con la effe maiuscola,con lei mi trovavo sempre molto bene ,dividevamo le cose da buone amiche senza litigare,l'avevo conosciuta per caso ma la sua conoscenza si rivelò positiva .
L'appuntamento era per le ventidue a casa mia previo incontro in un parcheggio ,dove sfoggiare il nostro vestiario ,io e Paola arrivammo al parcheggio per prime dopo qualche minuto arrivarono Marco e Paolo riconosciuta la macchina scesi dalla mia auto e andai verso di loro per accoglierli
Chiaramente l'abbigliamento era aggressivo, visto il tipo di serata che avevo in mente ,stivale nero fasciato a metà coscia ,tacco adeguato cm 12, gonna al pelo, intendo dire cortissima, aderente e con un tessuto lavorato che metteva in risalto delle trasparenze dove si intravvedeva il mio perizomino di pizzo nero,top nero scollato con reggiseno in vista ,ma non troppo ,giacchino corto in vita e tutto comunque coperto da un soprabito color panna molto elegante .
Con molto piacere vidi gli sguardi compiaciuti di Marco e Paolo mentre mi avvicinavo a loro e questo ve lo garantisco mette sempre di buon umore una t-girl come me ,dopo alcuni secondi mi raggiunse anche la Paola ,ed intanto che si aspettava Luca e Giovanni si decise di andare a bere qualcosa in un locale li vicino , io non ero molto felice di questa decisione perchè abitavo in zona e il gestore del locale mi conosceva nella mia versione maschile,tergiversai ,ma in quel momento arrivarono Luca e Giovanni, dovevo prendere una decisione.
Ero abituata ad uscire di sera in pubblico ma mai in luoghi dove mi conoscevano nella versione principale della
mia vita , mi assali un forte stato d'ansia ed eccitazione al tempo stesso,guardai dentro la borsa e tirai fuori un paio di occhiali con lenti variant ,occhiali tipo hollywood , li infilai e dissi ai miei amici di essere pronta per l'evento,già , loro fischiavano compiaciuti ma io me la facevo sotto.
Salimmo tutti nelle macchine e partimmo per il locale,dopo pochi minuti arrivammo ,il mio cuore stava impazzendo ,parcheggiammo le macchine e scendemmo, poi tutti insieme ci siamo avvicinati all'ingresso passarono prima i maschi e poi entrammo noi femminucce ,avevo paura di essere riconosciuta ,anche se gli occhiali mi coprivano abbastanza il volto , dentro andò meglio del previsto,nel senso che tutti gli avventori si facevano i fatti loro e noi nonostante il nostro abbigliamento un pò aggressivo passavamo quasi inosservate,a dimenticavo, questo prima che io mi togliessi il soprabito.
Quando questo successe misi a nudo le mie lunghissime cosce affusolate e fasciate dal quel bellissimo paio di stivali neri aderentissimi che arrivava a metà coscia per non parlare della gonna trasparente che metteva in risalto il mio perizomino di pizzo,la generosa scollatura del mio top nero e l'accenno della vista del reggiseno ,,gli ingredienti per attirare lo sguardo c'erano tutti compreso il fatto che io era più alta di una spanna di tutti i maschietti in mia compagnia
Ci sedemmo ad un tavolino , arrivo subito il proprietario "quello che conoscevo" per prendere le consumazioni , mi squadrò dalla testa ai piedi ma il suo atteggiamento era molto professionale ed io non incrociai mai il suo sguardo,prese le ordinazioni e se ne andò.
Tirai un sospiro di solievo,mentre Paola si impadroniva della situazione verbalmente con i nostri maschietti io cominciai a guardarmi intorno , il locale lo conoscevo molto bene ci andavo spesso di giorno e di sera da maschio perciò l'ambiente mi era famigliare, il mio sguardo stava spaziando dentro al locale, quando incrociai lo sguardo di un ragazzo , mi fissava e non accennava a smettere di guardarmi ,dovetti girarmi per non vederlo più , ma sentivo sempre tutto il peso di quegli occhi scuri e profondi ,che mi scrutavano dentro.
Mi conosceva '???Mi avrà riconosciuto???
Non sapevo più cosa pensare, ero come inebetita ed il cuore cominciava ad aumentare le sue pulsazioni , me lo sentivo in gola ,vedevo gli altri parlare e sorridere ma non capivo più nulla, era come se dentro di me fosse calata la nebbia ,volevo scappare andar via ,mi ero pentita di essere andata là in quel locale , mi alzai di scatto e poi mi risedetti subito ,cominciavo a sudare , i miei amici mi guardavano con sguardi inquisitori ,come a dire " Cosa succede? Stai male? " , ci mancava solo l'inquisizione ,e poi sarei stata a posto.
Presi il coraggio a due mani ,a tre mani , insomma feci uno sforzo enorme , mi alzai e con fare calmo e ordinato dissi ai miei amici che sarei andata al bagno a rinfrescarmi e rifarmi il trucco , loro si alzarono , mi fecero passare , in quel attimo alzai gli occhi e vidi ancora quello sguardo, quel profondo nero, che seguiva le mie mosse come una belva segue la sua preda , con grande difficoltà riuscii a districarmi tra gambe e tavolino e mettermi senza far danni nella direzione della toilette,le gambe mi tremavano ma mi feci forza e comincia ad incamminarmi , una volta dentro ero da sola e tirai un respiro di sollievo,appoggiai le mani sul lavandino e mi guardai allo specchio ,il trucco era a posto ,il rossetto perfettamente dentro i contorni della matita ,di tonalità più scura, per far risaltare la bocca ,capelli in ordine orecchini a posto , insomma perfetta.
Mi sentivo quasi rilassata ora che non c'era più quello sguardo assassino, a proposito,stavo ripensando a quel ragazzo al banco ,un bel tipo , capelli lunghi barba appena accennata blu jeans e una maglietta bianca maniche lunghe ,che nulla lasciava immaginare , tanto era aderente.
Un corpo scultoreo, da dio greco,"sono malata di mitologia,,,,,ahhahahhahhhahha ,,," finalmente ero tornata in me , rilassata e padrona delle mie azioni , quasi non ci speravo più .
Quasi all'improvviso mi venne da pensare in quale bagno ero andata ,vista la mia condizione di t-girl in quello femminile o in quello maschile ? mi guardai intorno per cercare degli indizi validi tipo un vaso con un fiore ,un cestino destinato agli assorbenti o cose analoghe ma non notai nulla di particolare ,se non che l'antibagno dove ero io era un pò stretto e per entrare al bagno ,con il lavandino ed io in mezzo una seconda persona avrebbe dovuto strusciarsi su per la parete tanto era stretto e angusto quel posto.
Ero assorta nei miei pensieri ,quando sentii un rumore ,qualcuno era entrato nel salottino anti bagno, quel rumore mi fece rapidamente tornare alla realtà e il mio cuore ricomincio a battere cosi forte ,che mi sembrava di sentirne il rumore,estrassi dalla borsa il rossetto e cominciai a fingere di sistemarlo sulle mie labbra in attesa dei prossimi eventi ,la porta si apri e con mia sorpresa ed eccitazione vidi entrare il dio greco,alla velocità del fulmine il mio cervello si mise in moto ,cosa ci faceva in bagno ??Era un caso ????,,,,,,Cercava di scoprire chi ero?????,,,,,
Era incuriosito dal mio essere ????,,,,
Troppe domande e troppo poco tempo per pensare ,lui entro e mentre passava dietro di me per accedere all'altra porta ho avuto la netta sensazione che invece di cercare di evitare il mio sedere ,che chiaramente era verso di lui ,non fece nulla per evitare il contatto anzi l'impressione era che volesse strusciarsi addosso al mio posteriore.
Un solo istante una marea di sensazioni ,lui passo ,entro nell'altra stanza ed io rimasi inebetita davanti allo specchio ancora con il rossetto in mano incapace di muovermi ,dentro di me si scatenarono mille emozioni e mille pensieri uno dei quali era orribilmente bello , rimanere ancora li ed aspettare che uscisse e vedere cosa sarebbe successo ,il nulla o il tutto.
Il tempo si era fermato,ero sempre li davanti allo specchio in attesa di qualcosa ,non sapevo cosa ma il tempo era scaduto e lui usci dal bagno , il mio cuore tuonava me lo sentivo uscire dal petto,lui con fare calmo e attento ripassò dietro di me ma più lentamente dell'andata e quando il suo bacino fu esattamente dietro al mio si fermo come per guardarsi allo specchio, a quel punto rischiai e spostai indietro il mio sedere, cosi facendo andai a contatto con la patta dei suoi pantaloni e con mia grande sorpresa sentii qualcosa ,qualcosa di evidentemente duro ,il suo cazzo.
Lui mi mise le mani sui fianchi e lentamente ,con fare sinuoso, comincio a scendere seguendo le curve del mio corpo e convergendo sopra al pube per poi allargarsi e scendere ancora all'interno delle cosce .
Dio, ero veramente bagnata, il mio clitoride strizzato e nascosto nel perizoma cominciava a farmi male si stava ingrossando e invece non poteva espandersi ,non poteva e non volevo,volevo godermi quei momenti di intimità al femminile ,come era giusto ,come ho sempre immaginato che fosse.
Mi accarezzò tutte le gambe nude sino a dove arrivò senza chinarsi ,per poi risalire passando sopra al mio culo ,oramai tutto in fuori verso di lui ,mi sollevo la gonna e comincio a toccarmi le natiche ,prima dolcemente e poi sempre più forte ,deciso ,con fare sapiente di chi sa cosa fare ,il suo dito umido si avvicino al buco del mio culo ,oramai ero un bagno di umori ,e lo penetrò da prima con fare lento e gentile e poi quando senti' di essere accolto inizio a spingerlo e muoverlo sempre più veloce ,sempre di più ,oramai non capivo più nulla ,ero eccitatissima e avida del suo cazzo ,mi girai verso di lui ,mi inginocchiai e le mie mani andarono veloci alla cerniera dei suoi jeans ,la tirai giù ,gli slacciai la cinta dei pantaloni e il suo cazzo esplose fuori verso di me , il porco non aveva neppure gli slip sotto ,era nudo e duro , era uno spettacolo.
La mia mano scivolo sul suo cazzo dolce ma decisa ,anche lui era bagnato e la sua cappella ben presto usci fuori turgida e umida ,una goduria per i miei occhi e la mia bocca ,che avidamente la prese dentro di se.
Il gusto del maschio mi inebrio la mente ,l'odore mi confuse la memoria ,ero una bisessuale e l'odore della femmina e del maschio ben distinti tra loro , in quell'attimo si confusero dentro di me creando una situazione mentale indescrivibile, ero avida e lui se ne accorgeva ,e giocava con questa mia voglia ,alle volte mi faceva fare quello che volevo ,altre volte me lo tirava via ,negandomi quel ben di dio.
Me lo sbatteva dentro, tutto, sino a dentro l'esofago,era ben dotato il dio greco, la mia saliva usciva abbondante dalla mia bocca e colava in mezzo alle mie gambe ,,il senso di soffocamento era intenso e mi piaceva da impazzire ,mi stava facendo godere quel maschio .
Mi teneva la testa ferma con le mani e mi scopava in bocca ,dentro fuori dentro fuori , era un turbinio di sensazioni , io mugulavo lui gemeva , finchè sentii che aumentava l'andamento sempre di più sempre di più ,stava venendo ,ed io non vedevo l'ora che mi schizzasse tutta la sua sborra in gola per sentirne il caldo e salato sapore,""eccomiiiiiiiiiiii" disse lui ,e un flutto caldo e salato invase la mia bocca ,e subito un'altro e un'altro ancora ,la sua sborra ,mi colava dalle labbra ,ero piena di lui , magnifico ed inebriante momento erotico , lo stavo facendo uscire piano piano ,per prolungare quell'istante.
Ancora con la bocca piena del suo seme mi alzai lo guardai lui mi prese dolcemente con le braccia dietro la mia schiena mi tirò a se ,accosto le sue labbra sulle mie ,la sua lingua apri dolcemente le mie e invase la mia bocca alla ricerca del sua sborra ,ed io oramai inebriata da quell'essere gliela passai con vero piacere .
I nostri umori si mescolarono in un bacio appassionato ,gli ingoiammo assieme ,mentalmente ebri di quel momento cosi intenso, cosi magnifico ,cosi irripetibile.
Passarono attimi interminabili ,mi resi conto di essere rimasta sola, il dio greco non c'era più ,sparito come un temporale d'estate , lasciandomi umida e accaldata ,all'improvviso un rumore mi fece trasalire, la porta si apri e comparve Paola ,preoccupata per la mia assenza
Io la guardai le feci una carezza ,a significare che tutto andava bene ,lei mi sorrise ed insieme uscimmo dal bagno per raggiungere le nostre prede , " noooo,,," volevo dire amici ,ma dal mio punto di vista tra me e la Paola con la voglia che avevamo sempre di maschio erano pronti ad essere sacrificati a " Eros" dio dell'amore e del desiderio sessuale .
Rientrando nella sala del locale cercai invano lo sguardo di prima ,ma non lo trovai, mi rilassai ,,,ma un pò mi dispiaceva avrei voluto approfondire la conoscenza di quel tizio ,pazienza ,mi sarei accontentata dei miei ospiti.
Giunti al tavolo ci sedemmo ai nostri posti ,le consumazioni erano già arrivate e i ragazzi erano allegri ,tutto sembrava filare per il meglio,ad un certo punto il ragazzo vicino a me ,Marco,mi mise una mano sul ginocchio della gamba vicina alla sua ed io istintivamente comincia ad aprire le gambe molto lentamente con fare sornione facendo finta di nulla ,la cosa mi eccitava un casino ,il nostro tavolino era in un angolo del locale ed io e Marco eravamo seduti con la schiena alla parete ,perciò noi vedevamo gli altri ma avevamo le spalle coperte.
Però Luca quello seduto dall'altro lato si accorse del mio movimento e secondo me allungando l'occhio vide la mano di Marco che stava accarezzando la mia coscia ,cosi per non essere da meno anche lui cominciò ad accarezzarmi , ma con fare più deciso, forse perchè stava usando la mano destra ,non perse molto tempo a salire sino al mio clito , già prima in bagno era stato messo a dura prova costringendolo dentro il mio perizomino ma adesso carico delle voglia di prima ,mi esplose fuori dal peri pulsando come una ferita aperta .
Io ero imbarazzatissima ma vedevo che Luca ed anche Marco ,che nel frattempo si era accorto di quello che succedeva ,non disdegnavano assolutamente la situazione ,anzi credo gli piacesse e gli eccitasse ,Paola intratteneva intanto gli altri due che non si erano accorti di nulla per ora, ed io li sentivo parlare di come si sarebbe svolta la serata ,veramente la mia era già cominciata da un pezzo .
Luca comincio a toccarmi il clito con fare sapiente accarezzandolo delicatamente ,prendendolo con la mano e con il pollice solleticava il mio prepuzio distribuendo le goccioline che ne uscivano ,Marco invece che usava la sinistra cercava di infilare il suo dito medio dentro il mio buchino ma con grande difficoltà,la posizione non era certo delle migliori io cercavo di scivolare con il sedere più avanti in modo da agevolarlo ,ma più di tanto non potevo ,non volevo che qualcuno si accorgesse di quello che stava capitando .
Non ce la facevo più ,Luca era bravo e mi aveva portata al punto di non ritorno,non sapevo che fare tra un pò gli sarei esplosa in mano ,Marco oramai stava solo a guardare e vedendo il mio corpo vibrare prese con non chalance
un tovagliolo di stoffa rossa nel tavolino affianco dentro ad una glacette,quei contenitori per tenere fresco il vino e mi fece vedere che era pronto all'occorrenza ,a quel punto mi rilassai .già era difficile far finta di nulla , Luca assesto l'ultimo colpo ,io guardai intensamente Marco ,senza parlare lui mi porse il tovagliolo e un fiotto di calda sborra usci dal mio clito inondando il tovagliolo ,eravamo diventati una squadra come in un pit stop ahhahhahhahhahhah.
Meno male che Paola ammaliava con le sue storie gli altri due ragazzi e la loro attenzione era presochè totale nei confronti della mia amica ,splendidamente femmina in quel suo tubino rosso fuoco,attirava anche me Paola nelle mie fantasie saffiche.
Dopo qualche minuto si decise di andare a concludere la serata a casa mia ,come organizzato ,uscimmo dal locale dopo che i maschietti avevano dato il dovuto per le consumazioni e ci avviammo alle macchine e poi in processione tutti dietro a me sino a casa mia .
Io abito in una vecchia casa colonica del 1700 restaurata tutta dalla sottoscritta ,ah dimenticavo sono architetta ,
la casa padronale con la stalla adiacente è lunga una cinquantina di metri ,,,,,ma io mi sono tenuta solo la stalla , mangiatoie sotto e fienile sopra ,chiaramente questo prima di essere restaurata,adesso era divenuta un open space al piano terra e due camere un bagno e due soppalchi al piano di sopra che si affacciavano nella zona sottostante con balaustra protettiva ,insomma una piccola bicocca dove poter vivere comodamente da sola e ricevere i miei amici, unico inconveniente avere dei vicini che comunque era come non averli .
Come al solito chi entra a casa mia ,questa era la prima volta per i maschietti mentre Paola conosceva già l'ambiente, rimane a bocca aperta e questo mi da modo di metterli già subito in soggezione ,amo mettere le persone a disagio ahahhahhahhahha cioè no ,amo sentirmi invidiata e ammirata ,si cosi va meglio.
Li pregai di accomodarsi nella zona divani, mentre Paola mi dava una mano a fare gli onori di casa io andai in bagno a rinfrescarmi e a cambiarmi la biancheria intima ,inzaccherata dalla mia esplosione di umori di prima al bar.
Quando tornai giù Paola aveva messo della musica giusta, adatta alla situazione, e come al solito stava raccontando uno dei suoi tanti aneddoti , io andai in cucina presi sei flut da prosecco ,presi il vino tornai in salotto e lo offrii ai miei ospiti,che gradirono molto , lo avevo accompagnato con delle fragole fresche per esaltarne il sapore, dopo alcuni minuti Paola si alzo ,abbasso le luci mi prese per mano e al suono di una musica lenta mi invito a ballare con lei ,i maschi erano seduti e ci guardavano, mentre le nostre mani cominciavano a toccare quelle parti del corpo che ti fanno salire il sangue alla testa
Paola ci sapeva fare era bravissima ,il suo pube contro il mio, la sua mano sul collo a spostarmi i lunghi capelli morbidi color miele scuro e le sue labbra a sfiorare il mio collo ,provocandomi dei brividi che correvano lungo la schiena e non si fermavano mai ,le mie mani tirarono su il suo tubino elasticizzato e misero in risalto la sua biancheria intima bianca ,candida come la neve, nonchè uno splendido culo proteso in fuori e all'insù , le nostre bocche si cercavano senza volerlo ,le nostre labbra erano alla ricerca di quel piacere saffico cosi trasgressivo, le nostre lingue umide oramai avvolte in un bacio caldo e appassionato.
Marco Luca Giovanni e Paolo erano li inebetiti ,tutto si sarebbero aspettati ,ma non di essere messi in disparte,ma noi in quel momento eravamo partite per un altro pianete, Venere .
Marco fu il primo a scuotersi ,si alzo dal divano si avvicino a noi e comincio a toccarci e toccarsi ,seguito a ruota dagli altri tre ,uno alla volta si tirarono giù la cerniera dei pantaloni e fecero uscire allo scoperto il nostro ,mio e di Paola ,desiderio ,mentre si masturbavano ,noi come due geishe inginocchiate per terra gli abbiamo tolto le scarpe e tutti gli indumenti facendoli rimanere nudi , erano quattro bei ragazzi con addominali scolpiti ,proporzionati ,e tutti dotati di una verga notevole ,nodosa e pulsante con la loro cappella turgida e rossa in bella vista ,uno spettacolo della natura .
Io strisciando come un serpente vado verso Luca e mi attorciglio alla sua gamba e salendo sento l'odore del suo cazzo,un odore forte un odore da maschio, mi entra nelle narici e mi inebria la mente ,le mie labbra rosse si avvicinano alla sua cappella e la fanno sparire all'interno della mia bocca ,a quel punto lui ha un sussulto di piacere "ahhhhhhhhh",come gode il porco,mi prende la testa e comincia a darmi il suo ritmo ed io lo assecondo pompando il suo cazzo di gusto ,mi piace il maschio deciso ,si toglie il cazzo dalla bocca si siede sul divano ed io mi avvicino carponi riprendendo a pomparlo come piace a lui ,Marco intanto si avvicina sento la micro gonna che avevo salire su verso la mia schiena , mettendo a nudo il mio culo ,mi sfila il perizoma lentamente e con maestria,, si stende sotto di me e comincia con la sua lingua a intrufolarsi nel mio buchetto ancora stretto e secco , lo sento ,sento la sua lingua che lubrifica il mio buco sempre di più sempre più a fondo non è più cosi stretto ,non è più cosi secco, "siiiiiiiii, tesoro ancora ti prego non smettere "
Adesso Marco prende il posto di Luca sul divano ed io comincio nuovamente a pompare e pompare senza sosta con la voglia di chi sa che presto godrà , Luca mi è dietro si inginocchia e avvicina la sua verga al mio buco ,ma prima mi allarga le natiche e ci sputa dentro ," ma che schifo ",no no mi piace ,mi piace essere trattata da schiava ,mi piace assecondare il mio padrone ,sono,devo essere una brava serva ,perchè poi avrò la ricompensa ,Luca appoggia la sua cappella alla mia figa bagnata fradicia , un colpetto di assestamento mi sente fremere ,la voglia è tanta ma io sono strettissima all'inizio ,ancora due colpetti "lo sento lo sento ahhhhhhhhhhhhhh siiiiiii tesoro sbattilo dentro ahhh aiiiiiii,,,,,,,,cazzzzzzzzo che male " e lui comincia a pompare il mio culo ed io a pompare il cazzo di Marco che goduria godoo, il cazzo di Luca mi da un piacere immenso lo sento andare avanti e indietro accarezzando le pareti del mio culo con quella grossa cappella che si ritrova , sento l'orgasmo che arriva , il mio orgasmo, senza toccarmi è il cazzo di Luca che mi sta facendo venire non sempre mi succede ,non è da tutti farmi venire cosi, " ,ummmmmmmmmmmmm,,,siiiiiiiiiiiiii godooooooo " ed un lunghissimo schizzo parte dal mio clito per andare a bagnare le gambe di Marco lui raccoglie con due dita una parte dei miei umori e me li mette in bocca ,me li fa succhiare oddio com'è buona la mia sborra e a quel punto sento che lui accellera il ritmo " sssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vengo vengoooooooooooo " ed un getto caldo mi innonda la faccia e subito un'altro in bocca ,,,,,che buona che salata " ummmmmmmmmhhhhhhhh "
Mentre ripulisco Marco sento il suo cazzo ricrescermi in bocca , Luca da dietro non ha mai smesso di sbattermi di farmi sentire femmina,di possedere oltre al mio corpo, la mia mente .
Marco seduto sul divano mi prende per i fianchi ,mi gira in modo che io possa sedermi sulla sua verga ,intanto diventata dura come il marmo , il cazzo di Luca esce dal mio culo , lentamente Marco mi tira verso di se e mi fa sedere sopra il suo membro io allargo le gambe ,sento la sua cappella che spinge ,ed eccolo già dentro " ahhhhhhh-ummmmmmmmmm che bello ,dai tesoro pompami " è entrato con estrema facilità, Luca aveva proprio lavorato bene il mio buchino.
Mentre Marco comincio il suo movimento pelvico ,io lo assecondavo facendo leva sulle mie gambe tenendo il suo ritmo ma al contrario ,quando mi entrava dentro io mi abbassavo di colpo, mi sconquassava tutta sentivo un riempimento totale, la sua verga nodosa era più lunga di quella di Luca mi dava un piacere intenso ,allargata per benino da Luca ,adesso sentivo solo piacere ,e godevo ,godevo tanto .
Luca davanti a me mi prese la testa e mi conficcò il suo palo in gola ,sentivo la cappella battere all'inizio della trachea ,e questo mi faceva aumentare la salivazione ,lo spingeva in fondo lo lasciava li finchè io non respiravo più e poi lo tirava fuori e poi ancora dentro , la saliva colava copiosa dalla mia bocca e scivolava sul mio seno, era eccitante sentirla colare ,e mentre stavo assaporando le gioie del sesso ,in quella posizione potevo vedere anche quello che Paola stava facendo con gli altri due ragazzi .
La femmina Paola ,un concentrato di sensualità e troiaggine vista poche volte tutta assieme in una persona sola , tra le mie amiche ,stava cavalcando Paolo disteso a terra , lei gli era sopra e lo stava montando come un mandriano monta il suo mustang , la classica posizione dello smorza candela ,ma aveva un'andatura da vera amazzone , il povero Paolo con la schiena appoggiata a terra ed un cuscino sotto il bacino,per tenergli alto il pube,emetteva rantoli di piacere e si dimenava tutto, le sue mani erano strette alle caviglie di Giovanni in piedi sopra di lui e davanti alla cavallerizza più tosta che io avessi mai conosciuto .
Paola continuando con quell'andatura prese il cazzo di Giovanni e se lo sparo in gola succhiandolo a più non posso ,era una goduria per gli occhi vederla ,immagino provarla ahhhahahhahhahhah
Andammo avanti cosi per un bel pezzo ,scambiandoci ripetute volte i mustang e noi da vere amazzoni eravamo le padrone della situazione , l'odore del sesso aleggiava nella stanza c'erano corpi sudati e ansimanti sparsi da per tutto ,il gusto dello sperma nella mia bocca aveva oramai coperto il sapore del vino e delle fragole ,ma ero felice di sentire quel dolce sapore di sborra , ma il bello doveva ancora venire ,volevo una serata " bukkake" e l'avrei avuta .Andai nel sottoscala dove avevo già preparato in precedenza l'occorrente e presi un telo cerato di circa una decina di metri quadri ,Paola mi diede una mano a stenderlo al centro della stanza,i ragazzi erano ancora distesi sui divani,una volta steso ci mettemmo sopra una di fronte all'altra ,le nostre mani cominciarono a toccare i nostri corpi ancora sudati dalle scopate di prima ,Paola subito si intrufolo sotto le mie gonne e non trovando la biancheria prese in mano il mio clito e comincio ad accarezzarlo delicatamente , mentre io andai decisa alla sua bocca ,lei dischiuse teneramente le labbra ed io penetrai in quel pertugio caldo e umido con la mia lingua assetata dei suoi umori ,il mio desiderio cresceva nelle mani di Paola e sentivo la mia cappella oramai turgida che sfregava sul suo pube con fare sapiente le sue mani giocavano sul mio clito su e giù giù e su con una cadenza delicata e dolce ,la mia lingua si intrecciava con la sua i nostri umori si mescolavano in una colata unica di sensazioni paradisiache .
Ci stendemmo per terra ed iniziammo a succhiare i nostri rispettivi sessi all'unisono ,la dolcezza di quei momenti fu unica in quella serata di sesso ,stavamo esplodendo di piacere quando i ragazzi si alzarono e si misero in piedi intorno a noi ,i loro sessi protesi verso di noi, duri e pulsanti le loro cappelle turgide già fonte di lungo piacere aspettavano solo noi ,loro si masturbavano e le nostre bocche ansiose verso di loro aspettavano i fiotti di sborra caldi e salati per irrorare le nostre gole.
Momento unico e magico con una cascata di sperma caldo sui nostri corpi e sulle nostre bocche che oramai condividevano con le lingue tutti gli umori dei nostri maschi gustando e degluttendo tutta quella sborra calda e masturbandoci a vicenda venemmo con due schizzi di dolcissimi umori. , finchè stremate ci accasciammo una vicina all'altro gemendo di piacere , aspettando l'alba .
Morgana la maga
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12 anni fa
jolandatrv, 50
Ultima visita: 7 anni fa -
...che stupenda troia sei stata...
Ciao a tutti torno a raccontarvi un breve episodio di vita che mi ha eccitata follemente alcuni giorni fa qui nella capitale di giorno.
Verso la metà di agosto il caldo opprime la capitale e i muri, i sampietrini i palazzi e i monumenti riflettono il calore accentando quella sensazione di disagio che è già indotta dal clima che questa estate ha caratterizzato il nostro paese. Natalie stava bighellonando per Roma con la striscia del perizoma che da sotto gli abiti maschili solleticava l’ano voglioso della accaldata travesta appena uscita dal lavoro. Una passeggiata verso termini per visitare un sexy shop quando le balena l’idea di cercare refrigerio nell’ombra di un cinema porno in prossimità di via Palestro. La vacca entra e saluta la signora alla cassa paga il biglietto e si avventura nella oscurità della sala. Il buio la assale gli odori e le immagini di sesso che sono sullo schermo completano quel senso di latente eccitazione della vacca. Natalie cerca di abituare la vista all’oscurità fermandosi in platea gli spettatori si dividono fra persone sedute nelle poltrone e altri in piedi appoggiati ai muri probabilmente in cerca di incontri. Natalie decide di sedersi in platea un po’ per abituarsi alla realtà del cinema un po’ per cercare di stare tranquilla. Sullo schermo la monta di alcune femmine procede in un susseguirsi di eccitanti situazioni che peggiorano lo stato di arrapamento della nostra amica. Natalie non resiste e si sfila i calzoni mettendoli sotto la sedia. Di li a poco un 60enne si siede lacune poltrone più in la guardando il film ma senza evitare di far notare l’interesse della vacca in carne e ossa seduta poco lontano. Nel mentre il vicino di Natalie divideva il suo interessa fra lo schermo e la nostra bella travestita un intraprendente coetaneo del primo si siede direttamente a fianco di le sull’altro lato. Di li a poco le mani del nuovo venuto iniziano a sfiorare il corpo della vacca che, dopo un iniziale (finto) disinteresse comincia a fremere di piacere contorcendosi sulla sedia. Lui si volta verso di lei e la bacia voluttuosamente affondando la lingua nella bocca grondante saliva della nostra vacca. Le lo prende e si abbandona a lui guidando la mano verso lo sfintere voglioso che si apre sotto la pressione del dito del maschione. I baci le lingue si intrecciano i palpeggiamenti aumentano ma lui ritrae la mano inducendo un moto di insoddisfazione in Natalie, fruga nella borsa, lei non vede cosa sta succedendo solo, con i sensi resi più affilato dall’eccitazione riesce a percepire un nuovo fresco profumo. Dopo un attimo il rivolge di nuovo le sue lubriche attenzioni a Natalie ed al suo fremente culetto sul quel lei percepisce una umida sensazione di scivolosa novità. La crema che fa scivolare senza alcun problema due dita nell’intestino della troia, che attraversano lo sfintere che ora cede allargandosi a fondo. Natalie si abbandona al godimento la camicia si apre me per magia e la vacca rimane nuda nella penombra del cinema. L’ano si dilata ancora quando le dita conficcate a fondo nell’intestino diventano tre lei si contorce visibilmente e anche il vicino di poltrona che prima osservava la scena da lontano si avvicina. Le mani si aggiungono i capezzoli vengono strizzati leccati la bocca riempita dalla lingua di uno o dell’altro, il culo è divaricato le dita frugano l’intestino bollente della vacca. La pellicola scorre gli amplessi si susseguono Natalie che orai geme e impazzisce dal godimento con distacco osserva il film mentre i due maschi la violano in ogni modo allargandola strizzandola tirando i genitali.
Da li al passo successivo non ci vuole molto il primo che si tira fuori il cazzo è il meno intraprendente che mettendo a nostra vacca di fianco la penetra senza troppi complimenti sfottendola con violenza. Lei si abbandona alla bocca dell’altro vicino senza mostrare di curarsi troppo di cosa accade dentro di lei ma invece accettando con lubrica accondiscendenza la monta intuendo che non esistono barriere fra il suo corpo e l’imminente sborrata che viene annunciata da un violento cambio di ritmo e affondamento della verga nel culo di lei. Di li a poco le mani dell’inculatore stringono il collo di natalie mentre la sborra si riversa copiosa nell’intestino le gode ei gemiti di lei si perdono nella bocca del calvo che sta limonando con lei strizzandogli capezzoli e cazzo che gocciola sborra. In un attimo il primo sodomizzatore si sfila ma no se ne va e le parti si invertono solo che in questo caso la bocca di Natalia viene guidata a pulire il cazzo del primo maschio che cola sborra e sa del culo della nostra troia. Il calvo affonda il suo cazzo nel culo aperto e pieno di sborra di Natalie pompandola a lungo. Quando viene la sborra cola lungo le cosce della puttana che allo stesso modo di quanto è successo prima vine condotta a ripulire il palo di carne con la bocca. Lentamente i due si ricompongono e danno gentilmente modo a Natalie di rivestirsi. Lei si allontana e si reca in galleria per rimettersi a posto nel buio pesto dove una voca la apostrofa …che stupenda troia sei stata….
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1
12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
Un bisogno impellente
Mi trovavo ad una festa tra tanti amici, gente anche nuova, si ballava e il clima era molto divertito. Si beveva anche un pò e l'aria si andava riscaldando. Ero stato tutta la serata a parlare con una mia vecchia amica che non vedevo da tanto tempo e ci raccontavamo le nostre storie; preso dai discorsi non notavo che una ragazza, la fidanzata di un mio amico, mi ronzava intorno e anche un pò per curiosità, per vedere se tra me e la mia vecchia amica ci fosse qualcosa. Ad un certo punto, mi viene, anche per la birra bevuta, bisogno di andare in bagno, mi avvicino e c'era una fila molto lunga, così, vista l'urgenza, esco fuori e decido di andare tra gli alberi del parcheggio. Mentre esco, che esce anche la fidanzata del mio amico, così, io, ingenuamente mi allontano ancora di più per evitare che lei possa vedermi. Ad un certo punto, dopo aver fatto un bel pò di strada, tiro fuori il mio uccello e noto con molto stupore che lei mi aveva seguito e mi guardava col mio pisello in mano. La sorpresa è stata tanta, ma ho notato nei suoi occhi una grande voglia di prendere in mano il mio arnese, che capita la situazione, cambiava immediatamente bisogno: da voglia di svuotare la vescica, era passato a voglia di svuotare le palle, con la grazia e la bellezza della ragazza carina, che mai avrei immaginato si fosse spinta fino a lì. E con stupore, ormai carburante per l'arrapamento, col pisello in mano, la guardo e le dico:" Non m'aspettavo che ti spingessi fino a questo punto!". Lei era ormai a breve distanza e con la mano sinistra me lo stava segando e con un silenzio ancora più arrapante, prima mi bacia in bocca, poi si china e inizia a baciare la mia cappella, poi, mordicchia e accarezza le palle, dimostrando di volerlo fare con amore. Io preso da grande eccitazione stavo fermo, assecondando di tanto in tanto coi fianchi la sua bocca che suchhiava intensamente il mio pene. Ad un certo punto stavo per venire e, volendo fare l'educato, cerco di farglielo capire per non schizzarla, ma lei, appassionatamente presa dal mio cazzo irrigidito tantissimo, mi stringe fortemente con le labbra la cappella, facendomi intuire che avrebbe ingoiato volentieri, lasciandomi al godimento puro. E così è stato, ho fatto un bel pò di sperma, ma lei, ha accolto, con amore, tutto il mio piacere. Dopo, si è alzata, si è pulita, con un fazzoletto, quel pò di sborra che le era fuoriuscita verso il mento e siamo ritornati alla festa, ritardando il passo, prima l'uno poi l'altro, come se non fosse mai accaduto niente.
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1
12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
La coppia matura
Avevo risposto ad un annuncio come già mi era capitato altre volte, senza avere grandi speranze di risposta. Una Coppia con lei 63enne e lui 65enne, cercavano un singolo con curiosità bsx. Guardando la mia posta elettronica, scoprivo con stupore che la coppia era interessata al mio profilo di 46enne, amante del nylon e dei collant. Combinammo così un incontro a casa loro; io, realmente architetto, mi presentai per gioco come tale, per studiare delle possibili modifiche all'abitazione. Il pomeriggio cominciò così, parlando di pareti da demolire e arredo da modificare, poi mi accorsi che con malizia Marisa, la Lei della coppia aveva spostato la gonna di qualche centimetro, facendo intravedere le sue gambe, fasciate di velati collant color carne. Feci dei commenti molto soft che ebbero effetto... Marisa con gesti eloquenti invitò Carlo, suo marito a toccarla davanti a me.
L'adrenilana cominciò a circolare, l'eccitazione era palpabile. A quel punto Marisa mi invitò ad avvicinarmi e cominciai a leccarle le gambe fasciate dai collant, fino ad arrivare più in alto e quando mi accorsi che non portava mutandine cominciai a leccarla. Lei mi fermò dopo qualche minuto e mi disse: "E Carlo?"... Capii subito il loro desiderio e con la stessa passione con cui mi ero dedicato a Marisa, presi in bocca l'arnese di Carlo... il resto di quel pomeriggio... alla prossima
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12 anni fa
nyl65,
50
Ultima visita: 8 anni fa
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♥♥♥insaziabilmente♥♥
Ho iniziato questo stupendo percorso di sesso insieme a mia moglie 4 anni fa quando mi ha sorpreso in una chat mentre mi masturbavo, incuriosita della cosa ha provato a giocare anche lei con dei singoli fino a farsi trasportare da amici a provare il sexcar, e da lì non si è più fermata continuamente per quasi tutte le sere si faceva montare come una cavalla insaziabile e si eccitava sempre di più quando mi vedeva leccare un'altra donna, e se non veniva come spesso capitava non si perdeva d'animo rimorchiava qualche singolo anche due insieme e ricominciava daccapo, ovviamente glie lo permettevo perché eccitava anche me la cosa. Poi il fatitico salto di qualità nel'immergerci nel'atmosfera strepitosa dei club dove tutto era perfetto, disinibito, dove abbiamo dato il meglio di noi stessi rinchiudendoci nelle camere con i singoli o qualche coppia mettendo in pratica tutte le posizioni possibili ma la cosa a cui non poteva rinunciare era un pompino fatto a dovere e prolungato, per poi finire a farsi strapazzare nella camera che noi chiamiamo di fuoco dove tutto è permesso gang bang, toccatine, pompini fatti da due donne, e chi più ne ha più ne metta. Un'altra cosa da non dimenticare e la prima festa organizzata a casa nostra in un atmosfera a dir poco suggestiva piena di candele luci rosse soffuse musica ed un gran buffe, si iniziava con i corteggiamenti alle donne, giochi soft e miscugli successivamente dove mia moglie gustavo i gelati di tutti piccoli o grandi che siano l'importante era ciucciare...un percorso davvero unico finché per un pompino finito male ha rovinato la mia esistenza allontanando momentaneamente o forse per sempre mia moglie da questo gioco ed è per questo che sono rimasto solo nel proseguire il cammino......... Ovviamente dopo tutto questo imparare credo di avere una certa esperienza e controllo del gioco e credo che non posso passare inosservato e prima o poi i miei feedback cresceranno ripetutamente dopo il primo incontro da singolo ammenochequalche vecchia amica coppia legga il mio annuncio e descrive l'esperienza che hanno avuto con me da ex coppiaDetto questo vi auguro buon bum bum a tutti..♥♥♥♥♥♥
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
Mia moglie al mare
mia moglie è una troia..ma guai a parlare di queste cose..con me non accetterebbe mai, ma nel mese di lugliol'ho beccata..è una troiaaaaaaaaaaaa...pensate se sapesse che c godo perfino. Eravamo al mare a Livorno perche li abbiamo parenti che ci prestano la casa, io ho lavorato tutta l'estate e andavo solo sabato e domenica. Un giorno ho visto una scena che mi ha turbato non poco,...sono arrivato all'improvvisio, senza avvertirla ed ho trovato mia moglie viscino a degli scogli un po fuori mano, che parlava con un ragazzone tedesco altgo e sicuramente prestante, sui 30 anni...ho visto che lei è rimasta un po male ma fingeva di nulla ed io ho fatto finta di n iente. Quel giorno vedevo mia moglie molto nervosa, mi chiedeva sempre quando sarei tornato..azzz..ma se eroli...???..ho capito che lo chiedeva x sapere quando sarei andato!!!..cosi mi sono fatto chiamare da un amico e le ho detto che sarei dovuto rientrare in ditta subito..Dopo averla lasciata sono andato in negozio ed ho comprato un binocolo molto potente, ho messo l'auto lontano da casa e sono andato in un posto dove avrei potuto vedere lei e lui e l'ho trovato..ero a circa 200 metri e quel binocolo me li faceva vedere viocini a un metro..fantastico!!!..verso le 16, vedo che arriva lui e si mette vicino a lei parlano, parlano...poi vedo anche una ragazza e mi accorgo che era la sua ragazza..pensavo che se dovessero scopare non andrebbero in casa nostra x via dei parenti e nemmeno da lui x via della ragazza- Poi dopo un po la sua ragazza va via e rimangono soli..parlano ancora e dopo un po vedo lui che va verso scogli distanti e sparisce dietro di essi.Stavo x andarmene quando vedo mia moglie andare verso gli scogli. Monica ha 48 anni...va verso gli scogli e sparisce pure lei..azzz..non riuscivo a vedere niente...sapevo che sicuramente avevano fattio qualcosa e a casa mi sono fatto una sega dall'eccitazione..telefono ad un amico di sostituiirmi e il giorno dopo torno a Livorno...pero cerco un posto x vedere dietro gli scogli..erano sotto una scogliera di circa 5 o 6 metri e da sopra, fra la vegetazione vedevo tutto..alla solita ora, verso le 17,30 vedo lui che si siede dietro gli scogli e poi arriva mia mogli..si siediono e subito lui comincia a baciarla. lei era totalmente in mano sua, lòa conosco dai movimenti..si toglie il costume e comincia a spompinarlo, io mi segavo come un bambinno..cazzo aveva un uccello notevole..poi lui la monta a pecorina, lei poi le sale sopra..ne fanno di tutti i colori..vedevo il cazzo di lui a 10 cm da me..vedevo quando la sbatteva..credo che gli abbia sborrato in figa perche vedevo lei fuori testa e dopo si è pulita con un fazzolettino..mi sono fatto la sega piu grande della mia vita..voglio fare risbattere la troia...
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12 anni fa
scopami3la3moglie,
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Ultima visita: 5 anni fa
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l uomo del mistero
Una sera stanca di starmene a casa sono uscita a bere un drink al bar.indossavo un jeans molto aderente metteva bene in risalto i miei fianchi e un top altrettanto aderente aperto ai lati che risaltava molto il mio seno (una 4) e il mio punto vita. Ordinai un caffè al posto di un analcoolico mentre seduta con le gambe accallate sorseggiavo il mio caffè mi accorsi della presenza di un uomo sui 38 anni alto capelli neri mossi corti okki verdi un fisico possente palestrato molto bello notai che mi guardava e mi sentivo imbarazzata.Lui si accorse del mio imbarazzo e mi sorrise.Pensavo a quanto sarebbe stato stupendo essere tra le braccia di quell uomo quegli okki mi guardavano io ero arrossita dei miei pensieri al che lo vidi che si dirigeva verso il mio tavolino.Oddio pensai e adesso? lui si fermo e mi chiese se potava sedersi con me accettai nn mi era mai successo nn vi dico l imbarazzo nn riuscivo a dire parola . lui pero mi mise subito a mio agio ordino un drink per me e per lui io nn bevevo mai quel drink mi avrebbe dato alla testa pero lo accettai. Mi chiese come mai una donna cosi bella da sola al bar. io sorrisi e risposi capita .ci presentammo e lui mi chiese se volevo andare con lui a fare un giro in macchina e magari in discoteca accettai di corsa.ero molto eccittata da quell uomo Marco era il suo nome.entrammo in macchina e io mi sedetti con le mani giunte stavo ferma nn riuscivo a muovere un muscolo paura che lui intuisci il desiderio che avevo di essere baciata.Marco mi guardava guardava i miei seni le mie gambe all improvviso mise una mano sulla mia coscia dio che tremito se ne accorse vidi il suo viso arrossato mentre carezzava la mia gamba fino al ginocchio io nn dicevo nulla nn riuscivo a parlare .pian piano la sua mano comincio a salire verso l alto fino a fermarsi la le mie gambe ero al settimo cielo in quel momento quel tocco della sua mani mi mandava in delirio.Si fermo con l auto eravamo vicino al mare si giro e mi bacio un bacio carico di elettricità e mi carezzava dolcemente la schiena. comincio a baciarmi sul collo sulle spalle fino ad arrivare al mio poi si allontano.Mi disse di scendere dalla macchina di fare una passeggiata,mi apri lo sportello e scesi inciampai mi prese al volo mi strinse a se chiudendo lo sportello e poggiandomi vicino la macchina comincio a carezzarmi e baciarmi.mi tolse il top comincio a carezzare i miei seno a succhiarli piu nn posso ero persa volevo solo che lui mi baciasse dappertutto.mi svincolai lo feci mettere vicino la macchina cominciai a baciarlo io sbottonai la camicia pian piano e slinguavo i suo collo arrivai ai capezzoli cominciai a succhiarli e con una mano la infilai nei suoi pantaloni ma sui box massaggiandogli tutto lo sentivo gemire e mi piaceva tanto quei suoi versi.Gli abbassai i jeans e i box mi girai di spalle appoggiandomi a lui sentivo il suo pene duro e caldo sul mio sedere cominciai a muovermi piano piano piegandomi in avanti lui mi prese un seno e con una mano mi infilo il suo cazzo in vagina e l altra mi massaggiava il clito oooo si stupendo ma nn volevo che venisse ancora volevo baciarlo tutto lui mi giro mi appoggio sul cofano della macchina mi allargo le gambe e mi penetro di nuovo io lo bacai le nostre bocche si cercavano con le mani mi teneva il bacino per nn farmi cadere che forza che aveva
Ci spogliammo entrambi e andammo in acqua io cominciai a baciargli il petto e scendevo pian piano giu con una mano gli toccavo e muovevo le palle con l altra mi reggevo alla sua vita scendevo giu giu con la lingua fino ad arrivare al suo punto piu nascosto cominciai a baciargli il pene lo slinguavo intorno lui gemeva di piacere lo misi in bocca e cominciai a succhiare con mivimenti lenti lui era quasi all arrivo lo sentivo glielo stringevo tra le labbra e la lingua massaggiava la sua cappella e succhiava cosi veloce che lui mi comincio a far uscire tutto il suo sperma mi esplose in bocca ma nn lo sentivo aveva messo il preservativo mi disse che nn aveva mai provato cosi e che era incredibile quello che aveva provato .mi abbraccio e comincio a leccare il mio clito l acqua fredda del mare e il suo movimento farevano da amaca.Stringevo la sua testa tra le mani e lo premevo su di me volevo che mi leccasse tutto volevo che mi prendesse si alzo mi giro alla pecorino e infilo il suo pene nella mia vagina comincio a montarmi di brutto io urlavo di piacere e lui con la mano mi massaggiava la patatina e il cazzo dentro faceva il resto era ancora lungo e duro aveva di nuovo voglia lo sentivo stavo per venire e lui di nuovo insieme a me urlammo entrambi di piacere dopo di che facemmo una nuotata sempre gli vicini e ogni contatto era un brivido.andammo via e ci saremmo rivisti la sera dopo.la notta nn facevo altro che pensare nn vevo mai goduto cosi e senza imbarazzo.Lo avrei rivisro la sera dopo insieme ad una sua coppia di amici chissa che succederà
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12 anni fa
melissa47,
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Ultima visita: 12 anni fa
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Ricordi
La passione per le donne over 40 ce l’ho sempre avuta fin da quando ho scoperto il sesso nell’adolescenza. Ovviamente ho dovuto aspettare un po’ prima di riuscire a trovarne una che fosse disposta a fare sesso con me. Quando però ci sono riuscito è stato fantastico.
Avevo 23 anni, io e la mia ragazza ci eravamo lasciati e così decisi che non avevo niente da perdere, dovevo cercare di realizzare il mio sogno. Da subito lo strumento più adatto mi sembrò Internet, così cominciai a chattare alla ricerca di una partner “matura”. Ci provai con 2 o 3 donne facendo degli enormi buchi nell’acqua, poi conobbi lei, si chiamava Anna, era di lamezia terme e aveva 42 anni.
Era intelligente, simpatica e mi piaceva chattare con lei, dopo qualche incontro virtuale riuscii a guadagnarmi la sua fiducia e decidemmo di scambiarci le foto.
Quasi subito decidemmo di incontrarci per un caffè a Catanzaro quando la vidi ero già in visibilio, era ancora più bella che in foto. Era bionda, alta 1,60 e con le forme tutte al posto giusto.
Prendemmo il nostro caffè, rompemmo il ghiaccio e poi decidemmo di andare a fare una passeggiata nel parco li vicino. Ci fu un feeling istantaneo, io la desideravo da morire e sentivo che lei provava la stessa cosa. Di tacito accordo trovammo un angolo un po’ più appartato e cominciammo a barciarci, dio come era brava. Le nostre lingue si accarezzavano, mentre io esploravo il suo corpo, aveva una magliettina leggera e la mia mano scivolo sotto fino al suo splendido seno (avrà avuto una terza abbondante), sentivo il suo reggiseno di pizzo e i capezzoli duri. Inutile dire che avevo un’erezione stratosferica, se non fossimo stati in un luogo pubblico l’avremmo fatto li subito, purtroppo non avevamo ne tempo ne modo di trovare un rifugio più intimo, così a malincuore dovemmo separarci con la promessa però che l’avremmo fatto al più presto.
Lei era sposata, quindi non potevamo farlo a casa sua e io vivevo con i miei e quindi anche da me era offlimits. Per fortuna un mio amico studente fuorisede (allora ero studente anch’io) mi disse che il fine settimana la casa in cui stava si svuotava e che poteva lasciarmi le chiavi, ero al settimo cielo!!!
In un paio di settimane riuscimmo finalmente ad organizzare l’incontro, l’andai a prendere vicino alla stazione e la portai con me. Io avevo un jeans ed una bella camicia, avevo scelto i miei boxer più sexi e il mio profumo migliore. Lei era a dir poco stupenda, aveva un gonna stretta che metteva in risalto i fianchi larghi e le natiche rotonde. Le calze nere mettevano in evidenza le sue splendide gambe e la maglietta nera incorniciava il suo seno, non vedevo l’ora di spogliarla ero su di giri, ma cercai di controllarmi, volevo gustarmi quel corpo lentamente proprio come si fa con un piatto prelibato.
Appena entrammo in casa accesi le luci, le feci strada e entrammo nella camera che avevo preparato per noi, eravamo entrambi eccitatissimi e non ci staccavamo gli occhi di dosso. Appena nella camera cominciammo a baciarci con la stessa foga del nostro primo incontro, questa volta però non c’erano limiti. Le mie mani cominciarono ad esplorarla, la schiena, i fianchi, poi le alzai la gonna scoprendo due fantastiche autoreggenti con bordo in pizzo. Cominciai a palparle i culo e mi accorsi così che aveva un perizoma, stavo morendo dalla voglia.
Le alzai piano la maglietta, il reggiseno in pizzo nero era la ciliegina sulla torta, io adoro la lingerie e Anna ci sapeva fare. Le baciai il collo, l’incavo del seno, e poi giù giù fino alle cosce mentre le toglievo la gonna e le scarpe. A questo punto fu lei a spogliare me, prima la camicia mentre mi baciava e mi accarezzava il petto, poi i pantaloni senza mancare di accarezzare il mio pacco ormai durissimo. Poi tocco di nuovo a me, prima la spallina sinistra e la mia bocca piano sul suo capezzolo rosa, poi la destra e infine le sue spendide tette erano tutte per me, le palpavo le baciavo era stupendo!!! Poi piano le girai dietro e facendo scorrere le mani lentamente sui fianchi le sfilai le mutandine, che culo stupendo aveva, tondo, sodom un sogno. La sua fichetta invece era depilata e già fradicia quando la raggiunsi con la mano mentre il mio cazzo scivolava fra l’incavo delle sue natiche. Lei cominciava a mugolare, ma poi si gir,o finì di togliermi i boxer e si inginocchiò. Lo prese in bocca piano, lo leccava, lo accarezzava, era una vera maestra, nessuna mi aveva mai fatto un pompino così ed io che ero già al colmo dell’eccitazione, le venni in bocca inondandola di sperma.
Ovviamente non era finita li, ora toccava a lei godere, la tirai su e la portai sul letto, lei capì subito e allargò oscenamente le cosce. Io cominciai a baciarla dalle gambe ancora splendidamente incorniciate nelle calze e poi giù, giù fino alle sue grandi labbra glabre. Mentre la mia lingua andava sempre più a fondo lei cominciava ad ansimare e a mugolare in quel modo che farebbe impazzire qualsiasi uomo e allora io le tormentavo il clitoride e la leccavo più a fondo, ero eccitatissimo!! Fu così che il mio cazzo non tardò a tornare duro, era il momento, volevo che fosse mia, la baciai sull’inguine a salire poi l’obellico , le tette, il collo. Infine entrai fra le sue cosce e glielo misi dentro, era calda come una fornace e fradicia, il mio cazzo scivolava alla perfezione e comincia a pompare furiosamente e più pompavo più lei ansimava, ero in trance!!. Le accarezzavo le cosce, le tette la guardavo dimenarsi e mordere le labbra e poi mi venne voglia di scoparla alla pecorina. Così uscii da lei e cominciai a baciarla sulle cosce, sui fianchi a girarla dolcemente. Lei capì subito e si mise carponi, che spettacolo quel culo perfetto, stavo per penetrarla quando vidi che stringeva le cosce e allargava le natiche, lo voleva nel culo!!!
Io l’avevo fatto solo un paio di volte con la mia ex e non era andata un gran chè perché a lei l’idea non piaceva molto. A me però era rimasta una voglia matta e quel culo così tondo e sodo era un invito irresistibile. Allora presi la crema idratante che avevo nel cassetto e cominciai a cospargerle l’incavo tra le natiche e poi le massaggiavo il culo giocando piano con la sua fichetta e poi con il buchino. Continuavo a palparle quelle splendide rotondità mentre lei mugolava piano, poi mi spalmai un po’ di crema sul dito e cominciai ad insinuarlo nel buchino. Lei già ansimava mentre il mio dito le tormentava il culo, lo sfintere aveva ceduto quasi subito, si vedeva che l’aveva fatto molte volte. Quando i suoi mugoliii si fecero più forti tolsi le dita e finalmente arrivò il momento. Feci entrare prima la cappella cominciando a spingere piano e poi colpo dopo colpo arrivavo sempre più giù fino a quando non fu tutto dentro.
Era stupendo cominciai a muovermi, prima piano poi sempre più forte mentre il suo ansimare si faceva quasi affannoso. Ad un certo punto non le basto più mugolare, e cominciò “si dai così sfondamelo, dai”. Io non ci vedevo più, adoro parlare mentre scopo, ma non l’avevo ancora fatto perché non avevo perso del tutto i freni inibitori, ormai però eravamo in sintonia. “Sei proprio una gran troia è, ti piace prenderlo nel culo” le risposi. Fu un crescendo “Si sono la tua troia, scopami, scopami nel culo” mentre io ormai la cavalcavo selvaggiamente. “Si sei la mia puttana, la mia cavalla, mi fai impazzire” e spingevo sempre più forte “Si spingi, spingi così, fammi venire, ah ah ah”.
Inutile dire che la sua fica era fradica e colava umori e il mio cazzo voleva soltanto sborrare. Lei stava venendo ed io avevo bisogno solo di un’altra piccola spinta “Si troiona mia, si fammi sborrare, si, si si “. Venimmo quasi contemporaneamente e l’orgasmo ci lasciò stremati.
Sotto le coperte poi chiacchierammo, di noi, di come ci piaceva fare sesso, della scopata fantastica che avevamo fatto, era davvero piacevole. “Tra un po’ devo andare disse” posso prendermi un bicchiere d’acqua è si alzò dal letto con solo le calze autoreggenti. Dio c e spettacolo quelle poppe a pera, quelle calze così sexy e quel culo stupendo, insomma mentre la guardavo camminare mi venne di nuovo duro. Quando tornò mi trovò con il cazzo il mano e una voglia da matti, “Dai bella maiala vieni a impalarti, se è ancora duro è solo merito tuo”, non se lo fece dire due volte, mi salì a cavalcioni e se lo mise nella fica. Cominciò a muoversi piano, con maestria ed io le accarezzavo le cosce, le tette, mi tiravo su per succhiarle i capezzoli “Si che tette stupende che hai, muoviti così da vera troia!!!”, “Ah si sei un porco e sono la tua troia, voglio farti godere, sono la tua puttana in calore, si, si”. Eravamo in trance ci dicevamo le peggiori porcate che ci venivano in mente e intanto lei ondeggiava in modo quasi ipnotico. Ero in paradiso e sembrava non finire mai, io ero già venuto due volte e quindi non sarei venuto tanto facilmente, ma lei era stupenda!!!!
“Dai Anna fammi godere, si, si, sei la donna più troia che ho mai incontrato, ma mi piaci così, vogliosa di cazzo, puttana” ormai non avevo più pudore, ma neppure lei “Si sono la tua baldracca vogliosa di cazzo, si voglio il tuo cazzo duro così, così” e alzava il ritmo di pari passo con il suo ansimare, io stavo impazzendo stavo per godere”. Poi sentii la sua fica contrarsi e il suo “Ah, ah, aaaah” era venuta un attimo prima di me, ma mi fece uno splendido regalo. “Siii ti voglio in bocca, voglio berti” disse, mi mise la testa in mezzo alle cosce e cominciò a spompinarmi in un modo fantastico ovviamente io venni quasi subito “Si, succhiamelo si, così si, si , si…”
Questa volta era davvero finita, ma che esperienza!!! m’è rimasta nella testa per settimane e ancora oggi quando ci ripenso mi eccito, non so se incontrerò mai più una donna così, magari le signore che stanno leggendo possono darmi una mano……….
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12 anni fa
elpapito,
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Ultima visita: 1 mese fa
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La prima esperienza ....
Era un sabato sera e dopo aver passato la serata con degli amici bevendo un ottimo prosecco, ero un po' euforico e decisi di girovagare in qualche parcheggio della mia città.....
Altre volte ci ero passato ma mai mi era capitato di incontrare qualcuno. Quella sera mentre mi avvicino al parcheggio, vedo che cè un auto che staziona. La luce dellabitacolo è spenta per distinguo la sagoma di due persone.
Con fare circospetto e cauto passo vicino allauto un paio di volte e vedo che si tratta di una coppia che ad occhio e croce sembra essere sulla trentina. Durante il mio passaggio vedo che mi seguono con lo sguardo e un fremito scuote il mio senso di maschio ... che sembra aver già capito cosa può succedere. Parcheggio a 4-5 metri da loro e nel frattempo inizio ad osservarli quasi con dimidezza, devo essere sincero l'istinto mi portò a toccarmi luccello ancora prigioniero nei jeans.
La situazione sembra irreale e credo che tra un attimo la coppia, disturbata nella sua intimità, se ne andrà. Al contrario, dopo un po lui accende la luce nellabitacolo e i miei intuiti erano giusti è una bellissima donna sui 30 anni, capelli corti e sguardo molto seducente che guarda verso di me e il suo lui, dallaltro sedile, che le accarezza il seno ancora contenuto nella camicia. Mi sembra un sogno e mi abbandono all'istinto.
Apro la cerniera dei jeans e libero... eccitato ma non del tutto. Subito dopo accendo la luce dellabitacolo per rispondere al loro invito di vedermi mentre ( sinceramente ) mi masturbavo lentamente. I movimenti del mio braccio lasciano intendere chiaramente che sto facendo e la cosa provoca un certo effetto ai due che iniziano a baciarsi con gli occhi di lei sempre puntati verso di me. Ora lui le slaccia la camicia e ne esce un seno prorompente contenuto in un reggiseno nero di pizzo alquanto stretto. Glielo accarezza avidamente. I nostri finestrini sono completamente aperti e sento lei che inizia a gemere. Sempre con la camicia aperta lui le slaccia il reggiseno e le sue tette escono in tutta la sua possenza. A quella vista non resisto più e il mio movimento si fa più veloce. Decido di azzardare ed apro la porta della macchina guardando lentamente lei negli occhiche abbozza un sorriso vedendomi che lentamente me lo accarezzo. Lei mima il movimento di una segae di lasciar scivolare i pantaloni giu'... mi abbasso completamente i pantaloni e mi siedo con le gambe fuori e il ... in mano. La cosa ha effetto. Lei apre la porta. Si inginocchia sul sedile, spalle a me, e mi mostra il suo ... coperto da un perizoma nero ed inizia a ... lui sullaltro sedile.
Sto impazzendo ma non mi avvicino per paura di rovinare tutto. Lui da dietro le palpa il ... e lentamente le sfila gli slip. Lei con la mano inizia a masturbarsi ed è visibilmente eccitata vista la quantità di umori. Io mi tolgo la maglia ed ora sono praticamente nudo. Mi eccita la cosa sempre di più..... di essere visto da qualcun altro in questo stato. In questo momento farei qualsiasi cosa. Ad un certo punto lei interrompe il suo ... si gira con il ... rivolto a lui, in ginocchio sul sedile e mi fa cenno di avvicinarmi. Non riesco a crederci e per un attimo rimango pietrificato. .... Da dietro lui ha iniziato a scoparla e lei gode ad ogni stantuffata.
Nel momento in cui le sono vicino, mi prende il ... in mano ed inizia piano a menarlo mentre assorbe i colpi del suo lui. ... il mio ......vorrebbe splodere e con timidezza gli chiedo se vuole succhiarmelo. Lei abbozza un sorriso e me lo prende in bocca. Intanto vedo lui contorcersi e dopo un po le viene dentro. Me lo sta succhiando divinamente ed alterna momenti in cui lo lecca in ogni sua parte a momenti in cui lo ingoia avidamente e si muove lungo la sua dimensione. Lui intanto si ripulisce e guarda eccitato la sua lei che spompina il ... di un altro e che si passa le dita nella ... sporca dei suoi umori.
Non resisto più erano piu' di 20/30 min che mi succhiava, voglio venire e glielo dico chiaramente. Lei non arretra, anzi, lo lecca sempre più avidamente. Nel momento in cui sto per venire lo estrae ed un fiotto di sperma calda la colpisce in pieno viso. Il mio orgasmo è violento e ad ogni contrazione parte un fiotto che si infila nei suoi capelli, negli occhi e in viso. Quando poi ho terminato lo riprende in bocca e me lo ripulisce per bene non so se il caldo della sua bocca unitamente, penso, alla sua sensualità.... non andava il mio arnese non andava giu' ...lei sempre con le le sue dolci amni e sopratutto con la sua dolce boccuccia continuava a infilarselo in gola senza mollarlo ..... dopo un bel po ho raggiunto una nuova e densa sbor.... densa e a suo dire calda tra le sue labra che non riusciva a contenerla lasciandola scivolre sul suo seno... credetemi io del marito mi ero prorio dimenticato che era li e ci osservava fiero della sua mogliettina. Sono sfinito ed avrei voglia di sdraiarmi con lei e coccolarla all'infinito, l'eccitazione è passata ed entrambi ci rivestiamo. Mentre si sta per riabbottonare la camicia esce dallauto e mi bacia sulla bocca passandomi un po del mio sperma e mi sussurra "un po a testa". Lui dall'auto, vidi l'orologio ed erano le 3 del amttino, la richiama e lei risale, accendono lauto e partono. Io mi rivesto completamente, risalgo in macchina e sfinito riparto verso casa. Che nottata!!! ............se fossero tornati indietro avrei aspettato l'alba con loro con molto piacere e sicuramente non mi sarei annoiato!!!!
Oops dimenticavo: mi chiamo Vittorio
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12 anni fa
bibii,
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Ultima visita: 8 anni fa
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Al mare con gli amici
Ciao,
sono Nikole, è un po’ di tempo che non scrivo, ogni tanto mi tornano alla mente episodi vissuti e mi piace scriverli e farli pubblicare.
Era settembre l’estate volgeva al termine, ma faceva ancora caldo e la scuola sarebbe iniziata solo a ottobre e si continuava ad andare al mare, con i miei amici, tutti coetanei avevamo tutti più o meno intorno ai 14 anni, era l’ età dove ancora non sai con precisione cosa ti piace e cosa vorresti fare, e che comunque le sensazioni gli stimoli e l’eccitazione erano sempre presenti, il corpo rispondeva naturalmente a tutti gli stimoli da qualunque parte venissero, spesso con noi ci veniva anche qualche amico più grande, quasi uomo, aveva quasi 18 anni. Andavamo al mare in una spiaggia non lontana da casa nostra, però abbastanza isolata, e per raggiungerla bisognava fare un percorso impervio e scavalcare qualche muretto, non era visibile e la conoscevamo solo noi del posto, si andava lì dal mattino e facevamo il bagno e si giocava a pallone per tutta la giornata, i nostri genitori ci davano la colazione e ci facevano andare senza preoccupazione e timori eravamo tutti amici una bella compagnia, e poi a quei tempi non si sentivano cose orrende come oggigiorno, eravamo negli anni ’60.
Un giorno, mentre si giocava sulla spiaggia, qualcuno propose di fare il bagno nudi, ci disse che era una bellissima sensazione, e che eravamo tutti maschi, raramente ci eravamo denudati tutti insieme, e io in particolare quasi mai, mi vergognavo, ero cresciuta in una famiglia molto pudica, infatti fui l’ultimo a spogliarsi, giusto per non essere da meno, c’erano cazzetti al vento di tutti i tipi e dimensioni, quasi tutti avevano il cazzetto ricoperto da peli, chi più e chi meno, solo io ero quasi glabro, e all’inizio mi vergognavo a farmi vedere infatti me ne stavo quasi sempre seduto con le cosce alzate, gli altri avevano peli anche sul culo, chi più e chi meno,naturalmente e io invece un culetto bianchissimo;poi una volta presa più confidenza tra noi, ci tuffavamo in acqua e facevamo il bagno, una bella sensazione di libertà, unica, poi salivamo e rimettevamo il costume e ci stendevamo a prendere il sole e ad asciugarci, dopo qualche giorno qualcuno iniziò a prendere il sole nudo, e pian piano lo facemmo tutti, sdraiati a pancia all’aria con i cazzi tutti in mostra, io invece mi mettevo a pancia sotto, mi vergognavo a mostrare il cazzo senza neanche un pelo, da quella posizione, sbirciavo i cazzi dei compagni, li invidiavo molto, poi notai che qualcuno ogni tanto insisteva con lo sguardo sul mio culetto, non gli diedi molta importanza, e continuavo a prendere il sole e a dormicchiare; da quella volta appena arrivati sulla spiaggia ci spogliavamo e ci rivestivamo solo quando andavamo via, si giocava al pallone a rincorrerci, alla lotta ecc.con i cazzetti che ballonzolavano tutti, avevo avuto l’impressione che quando facevamo la lotta qualcuno si appiccicava tanto a me e mi teneva avvinghiato a lui tenendo le mani sul mio culo, poi mi sbatteva sulla sabbia e mi bloccava piazzandosi sopra di me, sentivo tutto il peso del suo corpo sul mio, e il suo cazzo poggiato proprio sul mio culetto, stava così per un pò per dimostrare che aveva vinto, poi si alzava, e spesso si notava che il suo cazzo non era più tanto moscio, la lotta la facevamo quasi sempre quando con noi c’erano anche quegli amici più grandi e uno di questi gareggiava quasi sempre con me ed era proprio lui che con la scusa della lotta mi palpeggiava il culo e mi sbatteva a terra piazzandosi sopra di me. Fare il bagno nudi era bellissimo, si nuotava e si andava sott’acqua come madre natura ci aveva fatti, si giocava in acqua insieme ci schizzavamo e ci spintonavamo, ogni tanto sentivo una mano sul culo che mi palpava espingeva, ma non ci facevo molto caso, stavamo giocando.
Un giorno andammo al mare in pochi, con noi c’era anche quell’amico più grande, si giocò tutta la mattina, come al solito: tuffi, corse lotte ecc. poi a mezzogiorno qualche altro se ne andò, doveva uscire con i suoi, stavo andando via anche io, ma l’amico più grande voleva rimanere e mi chiese di restare a fargli compagnia, e così rimanemmo solo noi due, facemmo colazione e ci mettemmo a prendere il sole, lui a pancia all’aria con il cazzo ben in mostra immerso in un cespuglio di peli e io a pancia sotto,come al solito, con il culo bianco bianco in bella mostra, dopo un po’ lo vidi seduto che si toccava in mezzo alle cosce, si toccava il cazzo e si lisciava il pelo, ne aveva proprio tanto , mi guardava in faccia, poi mi guardava il culo e si lisciava il pelo e sitoccava il cazzo, aveva un cazzo grande già quasi del tutto sviluppato, quasi da uomo fatto, dopo un po’ si alzò e corse verso l’acqua, una volta in acqua mi disse di raggiungerlo, l’acqua era calda e bellissima,appena a tiro iniziò a schizzarmi e a fare la lotta con me, mi alzava e mi faceva andare sott’acqua e ad ogni movimento le sue mani capitavano sempre sul mio culo, mi stringeva a se, sempre tenendo le mani sotto il mio culo e il cazzo premuto sulla pancia; usciamo dall’acqua e mentre ci asciughiamo, mi accorgo che mi sta guardando in mezzo alle cosce, lo guardo anche io e poi mi giro e continuo ad asciugarmi, mi stava venendo un attacco di invidia e vergogna, si avvicina e mi dice che non c’è bisogno di girarsi, e che non mi dovevo vergognare eravamo tra uomini, e che lui era così perché molto più grande e quando sarei cresciuto sarei diventato anche io così, mi giro di nuovo e gli dico che in effetti mi vergognavo un po’, anche perché gli altri amici , miei coetanei, avevano molti più peli di me e che lui ne ha proprio tanti, una vera boscaglia, ma no, mi dice lui, sembrano tanti e poi sono sottili e lisci, toccali dai vedi come sono lisci e sottili, nel dirlo prende la mia mano e la porta sul suo cespuglio, io oppongo un po’ di resistenza, ma lui insiste e poi pensando che si tratta solo di pelo, desisto e accarezzo il suo pelo, lui per farmi sentire a mio agio accarezza la mia pelle sopra il cazzettino, che inesorabilmente inizia a svegliarsi, e ci ritroviamo che lui accarezza me prendendo in mano il mio cazzo di tanto in tanto e io accarezzavo il suo pelo sfiorando leggermente il suo cazzo, che inizia diventare barzotto anche lui, poi (credo per convincermi) con decisione prende in mano il mio cazzetto, mi piace come me lo accarezza e come me lo stringe, aspetta che anche io faccia la stessa cosa, glielo leggo negli occhi, ma visto che io non mi muovo, prende la mia mano e piano piano la porta a contatto del sul suo cazzo, e inizia a fare su e giù come una sega, io cerco di ritirare la mano, ma lui è più forte di me, mi piaceva ma non volevo sembrare una sfacciata, sto al suo gioco, ma appena allenta la presa tolgo la mano e mi allontano, mi chiama scusandosi e dicendomi che non facevamo niente di male, che siamo tra uomini, io rsto ferma dove ero, anche se a dire il vero non mi dispiaceva quella situazione, del resto già con il mio amichetto del cuore facevo anche di più, molto di più, era stato lui a mettermelo nel culetto per la prima volta e anche in quel periodo continuavamo a farlo, ma con lui mi divertivo di più e non mi vergognavo; intanto lui continuava a chiamarmi assicurandomi che si sarebbe calmato , così mi avvicino e mi seggo sul mio asciugamani poco distante da lui, mi guarda si stende e cerca di riposare, dopo un po’ mi guarda e mi dice che quello che stavamo facendo prima è una cosa normale che fanno tutti, e non c’è nulla di strano e niente da vergognarsi è una cosa bella e divertente, io lo ascolto senza rispondere poi mi alzo e vado a fare il bagno, si alza anche lui e viene in acqua, mi schizza, mi prende in braccio e mi fa tuffare, mi spinge sotto e mi rialza tenendo le mani sotto il mio culetto e il suo cazzo preme sulla mia pancia, stanchi risaliamo, tutti e due contenti e sorridenti ci stendiamo sugli asciugamani, lui si mette quasi attaccato a me, a pancia all’aria, io invece sono a pancia sotto, dopo un po’ sento un pizzicotto sul culo, mi giro e mi metto seduto, mi chiede se mi ha fatto male e si scusa, intanto anche lui è seduto, siamo quasi gomito a gomito, gli rispondo di no, e che sono sobbalzato perché non me lo aspettavo, mi dice che ho un bel culetto e che darmi il pizzicotto gli è venuto spontaneo.
Passa un minuto forse due, riprendendo il discorso di prima inizia ad accarezzarmi sulla pancia e piano piano scende fino al mio cazzettino, che non è rimasto insensibile al tocco, mi piaceva e mi stavo eccitando, lui continua a parlare per convincermi, poi mi prende la mano e se la porta sul cazzo, io oppongo solo un minimo di resistenza, ero troppo eccitato e poi mi piaceva sentire quel bel cazzo tra le mani,e così ci troviamo con i rispettiv cazzi nelle mani dell’altro, in pratica ci stiamo facendo una sega, il suo cazzo era diventato enorme e durissimo, era quasi il doppio del mio, a stento lo tenevo in mano, dopo un po’ di su e giù lo sento vibrare e mugulare, cosa che stava capitando anche a me, infine un fiume di sborra mi inonda la mano e sporca la sua pancia, godo anche io ma non sborro, non sborravo ancora (altra cosa di cui mi vergognavo) ma godetti lo stesso, con gli stessi spasimi e mugolii, ci pulimmo, rivestimmo e tornammo a casa senza dire una parola durante il tragitto.
I giorni successivi al mare ci andammo tutti, ogni tanto veniva anche lui, e mentre si giocava e si faceva il bagno lui era sempre vicino a me, e alla minima occasione mi toccava il cazzetto e mi accarezzava il culetto, io lo guardavo come per rimproverarlo, avevo paura che qualcuno ci vedesse, e quindi cercavo di evitarlo. Qualche giorno dopo capitò la stessa situazione, rimanemmo sulla spiaggia solo io e lui,non so per quale ragione ma gli altri andarono tutti via, io ero ancora in acqua e non potetti andarmene con loro, e lui rimase ad aspettarmi e a farmi compagnia, quando risalii dall’acqua vidi che c’era solo lui, mi disse che gli altri erano andati via, perché uno non si sentiva bene e lo avevano accompagnato a casa e che lui aveva aspettato me, era seduto sull’asciugamani posizionata proprio accanto alla mia, , finito di gocciolare mi sedetti anche io sull’asciugamani, naturalmente eravamo sempre nudi come al solito, mentre eravamo così rilassati si avvicina e guardando il mio cazzetto mi dice: però qualche peletto sta crescendo e mentre lo dice, ci mette la mano per indicare quei piccoli peli che avevo, (più che altro solo peluria), e continua dicendo, vedi, basta avere pazienza e saper aspettare vedrai che quanto prima anche tu avrai un bel boschetto come me, mi misi a ridere, e gli dissi ne sei sicuro? Rispetto a te ne ho pochissimi, ma anche rispetto agli altri che hanno la mia stessa età ne ho pochi, loro hanno anche le gambe piene di peli e riescono anche a sborrare , si avvicina di più e accarezzandomi la coscia, dice: vedrai che quanto prima avrai anche tu tutte queste cose, mentre lo diceva la sua mano accarezzava la mia coscia con più convinzione, e mi propone di fare il gioco che avevamo fatto l’altra volta, che tra maschi è una cosa normale, ci si diverte , si gode ed è tanto bello e poi vediamo se riesci a sborrare, mmi accarezzava la coscia e poi si soffermava sul cazzetto, io ero in estasi, mi piaceva e se ne accorse, a quel punto prese la mia mano e se la portò sul suo cazzo, non ricordo se opposi resistenza, ma mi sembra di no, mi ritrovai conil suo cazzo in mano quasi senza accorgermene, era già duro, eravamo seduti uno accanto all’altra e ci accarezzavamo cazzi e cosce, devo confessare che era piacevole, bellissimo e eccitante; poi si sdraiò e si mise su un fianco senza farmi mollare la presa del suo cazzo, così con una mano mi teneva il cazzo e mi accarezzava le cosce e l’altra mano l’aveva poggiata sul mio culetto.
Appena mi toccò il culetto ebbi un fremito, sobbalzai quasi, nel culetto già lo prendevo da tempo, come ho detto prima, e mi piaceva tantissimo, avevo delle sensazioni come se godessi, lui se ne era accorto e intuendo che mi piaceva insisteva ad accarezzarmi il culetto, riuscì a ficcare la mano sotto e a toccare il forellino, appena lo sfiorò un altro sobbalzo, in preda all’eccitazione e istintivamente alzai un po’ il culetto, ne approfittò per sistemare meglio la mano, mi solleticava l’ano, e più lo faceva e più mi eccitavo e godevo, in un attimo di lucidità, cercai di alzarmi e scappare, ma mi bloccò stringendomi il cazzo, mi adagiai di nuovo, e continuai a segarlo, il suo cazzo era durissimo, evidentemente gli piaceva quello che stavamo facendo, la sua mano era sempre sul mio culo e con le dita era quasi entrato dentro, la posizione non era delle più comode per quel lavoretto, si mise in ginocchio e con la mano mi fece alzare un po’ il culetto per sistemare meglio la mano e un dito premeva perfettamente sul forellino, però ci stancavamo, in pratica io ero ancora seduto con il culo un po’ alzato tenuto dalla sua mano, all’improvviso tolse la mano e fece mettere in ginocchio anche a me, era posizionato di fianco a me, io avevo sempre il suo cazzo tra le mani, lui con una mano accarezzava il mio cazzo e con l’altra mi palpava il culo e di tanto in tanto mi infilava un dito nel forellino, quando lo facevo sobbalzavo dal piacere, si inumidì le dita e riuscì a farcene entrare due, era fermo così, con il palmo sul culo e due dita dentro, godevo tanto, anche se non lo davo a vedere, mi vergognavo a farmi vedere contenta e goduriosa, il suo cazzo era durissimo sembrava che volesse scoppiare, stanco e eccitatissimo, staccò la mia mano dal suo cazzo e mi fece mettere a 4 zampe, si posizionò dietro di me, e continuò per un po’ a massaggiarmi il culetto e il forellino, poi con la saliva mi bagnò il buchetto e vi poggiò la cappella sopra, al che gli dissi che non volevo che mi avrebbe fatto molto male, e feci la mossa di alzarmi , lui con una mano mi fece riabbassare , e mi disse di stare calmo e rilassato che avrebbe fatto pianissimo, e che se avessi sentito dolore si sarebbe fermato, così iniziò a spingere con molta lentezza, mi stava facendo male, ma sopportavo ancora, poi il dolore aumentò mi irrigidii e gli dissi di fermarsi, credo che la cappella non fosse ancora entrata del tutto, lui stette fermo per un po’, poi quando mi sentì più rilassata riprese a spingere, una piccola spinta e sentii un dolore lancinante, la cappella era entrata tutta, credo, lo costrinsi a fermarsi, non pensavo fosse tanto doloroso, nel culo lo avevo preso già tante volte, dal mio amichetto del cuore, ma il suo cazzo era molto più piccolo, volevo che uscisse, ma lui non si muoveva, il dolore era quasi insopportabile, restò fermo immobile, e teneva fermo anche me, restammo così per qualche minuto, poi mi disse di calmarmi che il più era fatto e che il dolore sarebbe diminuito fino a sparire, infatti il dolore andava scemando e così riprese a spingere, a questo punto infilarlo tutto fu facile per lui, la strada era fatta, una volta tutto dentro si fermò, credo per prendere fiato e per fare abituare il culetto al nuovo intruso, poi iniziò a pompare, più pompava e più godevo, il dolore era quasi sparito, ad ogni affondo che faceva godevo, ogni volta che affondava il suo cazzo nel mio culetto le sue palle sbattevano sulle mie natiche, il tutto si traduceva in un godimento unico per me, dopo un bel po’ lo sentii fremere e irrigidirsi, stava sborrando, un fiume di sborra mi inondò il culo, quando uscì, sentivo il culo in fiamme e la sborra che colava lungo le cosce, lui si accasciò sulla sabbia, io mi feci prima una sega e poi andai in acqua per rinfrescarmi e lavarmi. Ci rivestimmo e prendemmo la strada di casa, per strada non dissi una parola, e mi vergognavo anche a guardarlo, camminavo di fianco a lui con lo sguardo rivolto in avanti, non avevo il coraggio di guardarlo.
Il giorno dopo non andai al mare, mi faceva male il culo, i giorni successivi ci andai e insieme a noi da quella volta veniva sempre anche lui, sulla spiaggia e in acqua mi guardava sempre in modo arrapato, con gli occhi mi diceva che voleva scoparmi, era sempre l’ultimo a prepararsi per andare via, con la speranza che gli altri se ne andassero e che rimanessimo soli, cosa che accadde una sola altra volta, erano gli inizi di ottobre, ed era pomeriggio tardi, gli altri amici erano andati via da poco, lui si era attardato e io lo aspettavo, andavo via sempre insieme a lui, appena gli amici sparirono alla vista , mi venne da dietro e mi strinse a se, cercai di liberarmi, dicendo che dovevamo andare, ma lui mi teneva stretta a se, io già avevo indossato i pantaloncini, lui era ancora nudo, ma sentivo lo stesso il cazzo già mezzo duro premere sul mio culetto, mentre mi stringeva mi diceva: dai facciamo una cosa veloce, vedrai farò divertire anche te, e mentre diceva questo portò la sua mano sul mio cazzetto che si stava già indurendo, mi teneva strettissima a se, io cercavo con tutte le mie forze di liberarmi, poi dovetti desistere e mi rilassai, lui mollò un po’ la presa e fece scendere le mani fino alle cosce, mi accarezzava, dicendomi che avevo delle cosce bellissime e tanto lisce, poi salì e infilò le mani nel pantaloncino, mi palpò il culo e ogni tanto metteva un dito nel solco, fino a toccare il forellino, cosa che a me faceva eccitare tantissimo, tanto è vero che il cazzetto mi diventò durissimo, risalì fino all’elastico dei pantaloncini e di colpo me li abbassò, il suo cazzo era diventato durissimo, una volta abbassati i pantaloncini, con le mani sulle mie spalle mi costrinse ad inginocchiarmi e a farmi mettere a pecora, si inginocchiò anche lui e poggiò il suo cazzo, durissimo, tra le mie chiappe e lo strusciava sul forellino, io ero al settimo cielo, ma facevo la parte indifferente, non volevo sembrare sfacciata e passare per frocio, poi si distaccò un po’, si inumidì le dita con la saliva e incominciò a massaggiarmi il buchetto e a penetrarlo prima con una e poi con due dita, mise altra saliva e poi iniziò a far entrare il cazzo, sentivo dolore mentre entrava, ma molto meno della volta precedente, e infatti per entrare tutto impiegò molto meno tempo della volta precedente, un dolore un po’ più forte lo sentii solo quando entrò tutta la cappella, poi basta, mi sbatteva con forza , non sentivo niente , mi piaceva tanto e godevo tantissimo, non so quanto durò la scopata, ma per me non finiva mai, avevo il culo in fiamme, poi finalmente sborrò, mi allagò il culo , ne cacciò tantissima, sembrava un fiume in piena, finito di sborrare si fermò , il suo cazzo era ancora nel mio culo, si stava ammosciando piano piano, gli dissi di uscire che non ce la facevo più,e così fece, il culo non lo sentivo più, sentivo solo un fortissimo bruciore, andai in acqua, non tanto per lavarmi ma giusto per rinfrescarmi un po’.
Ci rivestimmo e tornammo a casa, la via del ritorno fu un supplizio, ad ogni passo sentivo delle fitte al culo e mi bruciava, naturalmente per tutta la strada del ritorno non ebbi il coraggio di guardarlo.
Da quella volta con lui non capitò più niente, non si presentò più nessuna occasione (purtroppo).
Per commenti e giudizi potete scrivermi [email protected]
Napoli 29/08/2012
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12 anni fa
Nikole,
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History of violence 3
Sono passati tre giorni dalla vicenda del "bunker", sono uscita con Rodolfo. Come accade spesso siamo andati nella villetta di campagna di suo fratello, a pochi km da Roma, il nostro "motel" personale. Rodolfo mi ha scopata (fino a due settimane fa avrei detto "abbiamo fatto dolcemente l'amore") e sono costretta a confessare a me stessa che mi sono quasi annoiata. Ho raggiunto comunque un violento orgasmo perchè... ho pensato inevitabilmente al cazzo di Enzo, il gestore del "bunker". Eppure amo teneramente il mio Rodolfo ed è con lui che voglio dividere la vita... ma l'animale oscuro e randagio che ora vive dentro di me desidera altre cose.Non devo certo farmi violenza la sera dopo per uscire di casa clandestinamente. Sergio mi chiama la mattina sul lavoro per ricordarmi l'appuntamento della sera: c'è Enzo che mi aspetta verso le 21.00 al locale. Invento un corso in palestra per i miei e nel caso chiamasse Rodolfo a casa. Esco in tuta da ginnastica ma nella borsa ho altri indumenti. Mi fermo in garage, chiudo la saracinesca e mi cambio velocemente: un abitino nero aderente elasticizzato, calze autoreggenti, mutandine trasparenti, scarpe di vernice. Sono piuttosto sexy. Guido fino al locale, parcheggio, scendo, entro. Enzo mi raggiunge quasi all'entrata, si comporta affabilmente. Mi porta ad un tavolo ed ordina dei beveraggi. Mi chiede come vivo, cosa faccio, come ho conosciuto Sergio, che tipo di rapporti ho con lui. Mi chiede quindi del matrimonio con Rodolfo. Chiacchieriamo in maniera quasi normale. Enzo è sui 45 anni, una ventina più di me, si comporta in maniera quasi dolce e comprensiva, arriva a dirmi di venire spesso al suo locale, di portare anche "il tuo futuro marito, vi tratterò sempre benissimo". Mi pare quasi di trovarmi al tavolino con un qualsiasi amico, non riesco ad immaginare come evolverà la situazione.Improvvisamente Enzo si alza, mi prende per mano e mi porta nel bunker. Appena entrati chiude la porta e mi schiaffeggia in faccia. Non forte ma in modo secco, sento la guancia decisamente infiammata. Mi tocco la parte colpita e subito dopo mi arriva un altro ceffone, sull'altra guancia. Enzo mi viene addosso e mi strappa il vestitino, facendo saltare le spalline e lacerando la stoffa per una ventina di centimetri. Cerco istintivamente di difendermi ma lui mi afferra e mi scaraventa sul letto. Mi prende per un braccio e mi rivolta prona. Con l'altra mano sento che afferra il bordo della gonna e con un violento strappo finisce l'opera di distruzione del mio vestitino che finisce sul pavimento buono ormai solo per togliere la polvere. Rimango in mutandine e calze a rete, ma Enzo mi lacera le mutandine e mi toglie pure quelle. Subito dopo mi arriva uno sculaccione dolorosissimo che mi toglie il fiato, cerco di gridare ma lui mi mette una mano sulla bocca. Sento che armeggia con i pantaloni, poi la sua erezione contro le mie natiche. Il suo cazzo è durissimo, spinge da dietro, io non favorisco la manovra ma il membro del farabutto trova lo stesso la mia fica e mi entra dentro di colpo lasciandomi senza fiato. Una Francesca soffre e vorrebbe sottrarsi, ma l'altra Francesca inizia a godere spudoratamente. La mano di Enzo mi tira la testa all'indietro, le sue dita mi entrano in bocca. Potrei morderle, invece inizio a leccarle. Il dolore della penetrazione brutale scompare velocemente, la mia fica inizia a lubrificarsi in maniera esagerata, la violenza si trasforma in goduria. Non reagisco ancora ma comincio a desiderare che questo momento non finisca mai. Enzo mi fotte sempre più velocemente, inizio a mugolare per il piacere, quando improvvisamente lui accelera il ritmo e comincia a grugnire. Capisco che sta per venire e improvvisamente realizzo che lui non ha messo il preservativo. Cerco di divincolarmi ma lui è incastrato troppo pesantemente su di me. Lo imploro di non venirmi dentro dicendogli che non prendo la pillola, lui esce appena in tempo ed inizia a sborrarmi sulle natiche con un lamento rauco abbastanza disgustoso. Poi mi lascia andare, si alza, si tira su i pantaloni. Si dirige all'armadio, vi fruga dentro e mi porge un vestitino."Datti una sciacquata e poi metti questo, tra un po' viene Sergio".Sono mentalmente cortocircuitata, vado al bagno a sistemarmi. Indosso l'abitino attillato color rosso scuro bordeaux che mi fascia il corpo. Sotto ho solo le calze a rete, la sensazione del vestitino mi fa sentire sexy, la mancanza di reggiseni è mutandine amplifica le sensazioni. Non riesco a fare a meno di toccarmi. Le sensazioni vivissime della scopata mi obbligano a sditalinarmi davanti allo specchio. Il pensiero che Sergio sta arrivando e che tra un po' mi aspetta il bis su quello stesso letto mi conduce vicina all'orgasmo, ma decido di soffocarlo. Scendo in sala, Enzo sta trafficando dietro il bancone con dei clienti e non mi rivolge la minima attenzione. Mi siedo ad un tavolo e dopo una decina di minuti lui mi porta un drink facendomi l'occhiolino e dandomi un buffetto su una guancia. Attendo una mezzoretta l'arrivo di Sergio ascoltando musica e cercando di rilassarmi. Me lo ritrovo improvvisamente seduto a fianco."Hai già finito con Enzo o dovete ancora fare?" mi si rivolge con un sogghigno antipatico.Gli rispondo che abbiamo finito. Lui mi prende per mano e mi porta fuori del locale. Saliamo in macchina. Sergio è taciturno, io non so cosa dire. Lui guida a lungo, mi porta fuori Roma. Sono già le 22.00 e l'ora tarda mi preoccupa, cosa diavolo racconterò a casa? Mi rendo conto che siamo arrivati fino a Torvaianica. Sergio parcheggia, scendiamo dall'auto, entriamo nel cancello di un piccolo villino indipendente. Dentro casa la luce è già accesa, mi prende il panico."Cosa vuoi fare, Sergio, chi c'è là dentro?""Entra e stai zitta, cammina".Entriamo, Sergio chiude la porta. Nel salotto ci sono tre tizi, tutti dalla faccia poco raccomandabile. Uno dei tre è sulla cinquantina abbondante, gli altri due fra i 30 e i trentacinque."Trattatemela bene, Enzo se l'è appena scopata, datele il resto, io torno a riprenderla tra un paio d'ore".Mi aggrappo a lui disperata, ma Sergio mi si scrolla di dosso con malagrazia."Non fare la cretina e pensa a divertirti, sono persone fidatissime ed è quello che ti serve, ci vediamo tra due ore".Sergio esce, la porta si chiude, mi volto, ho già i tre uomini addosso, non ho alcuna via di scampo."Stai qui, tesoro, ci pensiamo noi a farti stare bene" mi dice il più vecchio del trio."Vi prego, no, lasciatemi stare..." mugolo sull'orlo delle lacrime.Il vecchio mi viene addosso ma senza brutalità, mi mette le mani sui fianchi, mi bacia sulla bocca. Gli altri due ai lati. Dopo pochi istanti ho la lingua del vecchio che esplora l'interno della mia bocca e sento sei mani percorrere il mio corpo. Le sensazioni si accavallano, le mani si insinuano tra le cosce, sulle tette, sui fianchi, sul sedere. Improvvisamente mentre il vecchio continua a baciarmi i due affondano le bocche sui due lati del mio collo, leccandomelo e baciandomelo ardentemente. La Francesca oscura viene fuori con tutto il suo animalesco dominio sul mio essere. Comincio a rispondere ai baci dei tre uomini, mi stacco dal bacio con il vecchio, mi volto e vado ad infilare la mia lingua nella bocca di uno dei due porci. I tre uomini mi stringono fra loro con decisione, le mie mani scendono ad accarezzare i loro pacchi. Loro facilitano le mie manovre disordinate estraendo i cazzi dalle patte, le dita di entrambe le mie mani avvolgono due cappelle calde e turgide. Anche il vecchio ha tirato fuori il membro che struscia già eretto contro il mio addome. Il vestitino cade ai miei piedi non so come, sono nuda, solo con le autoreggenti. Non sto più a disagio, la mia fica inizia a bagnarsi esageratamente, due mani sulle spalle mi premono con forza e mi obbligano ad inginocchiarmi. Il primo cazzo che mi entra in bocca senza esitazioni è quello del vecchio, ha un sapore acre... l'uomo mi afferra la testa e spinge il membro fino in gola, ho subito un conato di vomito. Cerco di prendere il respiro ma lui insiste. Con le mani scappello ritmicamente i membri degli altri due, poi i tre iniziano a darsi il cambi. Sto succhiando i cazzi di tre sconosciuti, uno esce e l'altro entra, poi l'altro ancora e di nuovo il primo. Mi sembra di essere la star di un film porno... solo il vecchio è brutale e mi affonda la cappella fino in gola, gli altri due sembrano apprezzare maggiormente i ricamini di lingua sul filetto e le ciucciate che prodigo alle loro grosse e profumate cappelle. Il vecchio mi prende per mano, mi portano in camera da letto, mi fa sdraiare, mi viene sopra, si fa strada fra le cosce. In un attimo mi penetra con decisione, io urlo dal piacere, ma la bocca mi viene immediatamente tappata dal cazzo di uno dei due giovani. Il terzo si mette dall'altro lato. Il vecchio mi chiava ad un bel ritmo e di tanto in tanto giro la testa e cambio l'uccello che sto succhiando. La sensazione è quella di trovarmi in paradiso, quando il vecchio inizia a darmi ripetutamente della puttana mi abbandono ad un orgasmo indicibile, urlo senza ritegno tutto il piacere che provo. Mi sento disfatta ma i tre non hanno la minima intenzione di smettere, il vecchio si toglie ed il più alto dei due ragazzi prende il suo posto. Sento il suo bel cazzo entrarmi dentro, gli intreccio le gambe dietro la schiena e lui inizia a fottermi profondamente. Il vecchio mi si siede sul viso, la posizione è quasi improbabile ma mi ritrovo le sue palle pelose sulle labbra. Mi ordina di succhiarle ed io eseguo. Mugolo ad ogni affondo del ragazzo dentro di me e cerco di insalivare i peli del vecchio per rendere la leccata più scorrevole. Il giovane si toglie e lascia spazio al terzo, che mi infila il membro profondamente nella vagina per lubrificarlo e poi mi ordina di girarmi. Eseguo e mi metto a pecorina sul letto, il ragazzo guida la cappella contro il mio ano e spinge profondamente: sono talmente cedevole che riesce ad incularmi al primo colpo e senza nemmeno farmi provare dolore. Gli altri due subito davanti, riprendo a spompinarli. Dopo dieci minuti di quel trattamento sono di nuovo sulle soglie di un secondo orgasmo. Il vecchio mi volta le spalle, si avvicina e mi ordina di leccargli il sedere. Non eseguo, mi fa schifo. Allora il giovane accanto mi prende per i capelli e mi costringe a tirare la testa indietro, quello che mi sta dentro mi afferra brutalmente per i fianchi e mi stantuffa il culo con brutalità. Cedo e mi metto a leccare il culo del vecchio. Mi obbligano a tuffarci il viso dentro, mi costringono a leccare... Mi ordinano di infilare la lingua nell'ano del vecchio ed io eseguo. Il sapore non è piacevole ma nemmeno orribile come temevo. Ho il viso affondato nel culone peloso dell'uomo con la mia lingua che esplora internamente il suo buco del culo. Il terzo ragazzo sapientemente con le dita inizia a sditalinarmi ed in pochi minuti arrivo ad un secondo e sconvolgente orgasmo insieme al mio inculatore... quando estrae il menbro dal mio sedere rimango stupita dalla quantità di sperma che galleggia visibilmente nel preservativo...Fortunatamente mi concedono una tregua. Vado al bagno, mi lavo la faccia e mi sciacquo la bocca, faccio un bidet. Ritorno in me stessa e penso a Rodolfo che sta a casa, che pensa a me, che si emoziona pensando al giorno del nostro imminente matrimonio. Povero amore mio, se sapesse dove sto, con chi sto e cosa faccio... Torno nel salotto, nuda, ed il terzo ragazzo mi salta letteralmente addosso. Mi appoggio al muro, lui è veloce a penetrarmi da dietro ed inizia a scoparmi nella fica ad un ritmo esagerato. In cinque minuti viene e si toglie. Ora è il vecchio che vuole il bis, mi sistema a pecorina sul divano, mette il preservativo e mi scopa alternando continuamente la fica con il culo. Godo profondamente di quel trattamento, sento di essere diventata una grandissima troia, o meglio sento che è sbocciata la grandissima troia che è sempre stata nascosta in me... Il vecchio ora vuole un pompino. Mi giro, sempre in ginocchio, glielo prendo in bocca. Due minuti di ciucciate ed il porco viene... faccio per togliermi ma nulla da fare, il maiale mi sborra in bocca senza preservativo e mi preme l'uccello contro la gola rantolando di goduria... ingoio tutto, la cosa non mi crea problemi particolari, è ogni tanto lo faccio anche con il mio fidanzato. Torno al bagno per l'ennesima ripulita della serata mentre il vecchio ed uno dei due ragazzi si rivestono e se ne vanno. Rimango con il più basso dei due, evidentemente il padrone di casa, che si dimostra abbastanza gentile. Iniziamo a chiacchierare, mi chiede come mi chiamo, mi dice che lui si chiama Stefano. E' mezzanotte passata, mi chiede se ho fame, in effetti non ho cenato. Si mette a preparare spaghetti per due con aglio olio e peperoncino. Mangiamo e ci rilassiamo entrambi. A mezzanotte e mezza arriva un'auto, è Sergio.Entra, guarda la mia nudità con evidente piacere, mi chiede se mi sono divertita, gli rispondo di sì con una leggera aria di sfida. Vedendo Sergio sento l'eccitazione risalirmi in testa, allora mi diverto a provocarlo. Gli dico che i tre amici sono stati bravissimi. Non ci voleva altro, me lo ritrovo addosso con il cazzo fuori dei pantaloni. Prendo a pompinarlo mentre lui mi ricopre di insulti e di domande sulle porcate che ho fatto con i tre. L'altro ragazzo prende a masturbarsi sul divano e risponde lui per me, che ho la bocca impegnata. Sergio mi trascina sul divano, si sdraia e mi ordina di impalarmi sul suo cazzo. Eseguo più che volentieri, il membro di Sergio, senza preservativo, scivola nella mia fica come nel burro. Ora lui sta sotto e sono io a scoparlo. Sergio fa un cenno a Stefano che si mette dietro a me e punta la cappella sul mio ano. Capisco cosa mi attende e cerco di favorire le manovre dei due uomini. Come una puttana consumata estraggo il cazzo di Sergio dalla fica, lascio che Stefano me lo infili completamente in culo e mi risiedo al cazzo di Sergio. Un po' si spinte e di assestamenti ed iniziamo a fottere in tre. La mia primissima doppia penetrazione mi manda letteramente fuori di testa, dopo un paio di minuti mi ritrovo ad urlare come una pazza, ad incitare i due maschi e mi abbandono al terzo, lungo, doloroso ed estenuante orgasmo della serata. I due mi fanno smontare, si pongono davanti a me, mi innaffiano il viso con due sborrate inesauribili. Mentre i getti caldi mi colano sulle guance, sulle labbra e sul collo penso ai quaranta giorni che mi separano dalle nozze con il mio Rodolfo...
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12 anni fa
fd5947,
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Ultima visita: 4 anni fa
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Un fiore raro
Succede a volte, che su un cuscino non trovi il sonno, ma un quaderno di pagine bianche. Mentre tutto intorno a te dorme, decidi di scrivere su quel quaderno spoglio, e riempirlo di parole, frasi dettate da emozioni che provi … che senti e che poi unisci … cosi chiudi gli occhi e pensi alla serata trascorsa …
… ti rivedo … t’ immagino … ti ricordo … ti ripenso … i tuoi gesti, le tue movenze sensuali da Donna !!!
Le tue foto sono lì … le riguardo sotto un’ altra luce dopo averti conosciuta dal vivo.
Sei stupendamente bella !!!
Poi penso a come mi hai intrigato … e mi domando come mi vedi in te …
Posso descrivermi come un uomo passionale, dolce quanto basta (penso che la dolcezza debba essere donata a piccole dosi esaltando la qualità e non la quantità), essenzialmente ironico, sicuro del suo fascino e della sua sensualità, ma non sicuro in tutto, che mostra le sue paure le sue debolezze o la sua confusione, che racconta i suoi limiti senza commiserazione, ma mosso da romantica e maledetta poesia, che più volte mi ha creato problemi , un uomo che vive la vita dipingendola in sequenze come brevi cortometraggi, essere artisti della propria vita, un uomo che sa osservare i particolari che è complice con lo sguardo senza parlare, un uomo che sa far ridere e sorridere senza mai sembrare ridicolo, che in fondo è competitivo solo nelle cose che contano.
Mi piace stare in silenzio, guardarti, pensarti, osservarti nei minimi particolari … cogliere ciò che non si vede e non essere abbagliato da altro, ma cogliere la tua essenza che resta nascosta.
Riuscire a cogliere il fiore raro che è in te, quello stesso fiore che ami vedere sorridere, che sa soffrire e far soffrire, che gioisce e fa gioire…
Mi piace la tua pazzia nascosta che mi diventa autorizzata ogni giorno di più a piccole dosi…un fiore che sia compagna di ventura e surrealismo, che con me sappia guardare la bellezza di altre ma come fossero opere d'arte, restando sicuri dei propri sentimenti, delle propri emozioni e non incavolarsi perchè si pensi che non si è desiderati…un fiore che sa ispirarmi parole e pensieri fino a tarda notte, un fiore che sa essere dolce senza un impegno, è più sincero in questo, non perché deve, come da etichetta, ma perché vuole. Mi piace che con me sappia godere della sensualità attraverso la bestialità della passione, la divinità nell'apice della vicinanza delle menti, adagiandosi nella dolcezza dell' eros.
Non amo la tecnica ma l'improvvisazione, anche se a volte è un rischio…è unico rischiare insieme…sentire il battito accelerato del cuore…il mio ; ma non sentire il tuo, poterlo immaginare da ciò che scrivi, da ciò che dici.
Un fiore che sia complice dall'alba al tramonto senza fatica.....
Resto solo, ma la solitudine è un tempio sacro, dove dedicare pensieri come preghiere ad una divinità che per me sei tu.
Un fiore raro...
…Bull***
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
L'imbianchino
Lei una splendida quarantenne, timida ed introversa, moglie fedele e pudica, lui un cinquantenne di sani principi e modi gentili, l'altro, un imbianchino di trenta/trentacinque anni, prestante, gentile ed educato.
Lui: Amore, io vado, ti ricordi che tra mezz'ora viene l'imbianchino a tinteggiare la stanza da pranzo?
Lei, arrossendo ed impacciandosi nell'esposizione: sì amore, ma ti sembra opportuno che lo riceva io, sola in casa con un uomo, non sò se è una cosa corretta, chi è costui? Chi lo conosce?
Lui, sorridendo e rassicurando la moglie: stai tranquilla è un bravo ragazzo, educato e di estrema fiducia, me lo ha consigliato un mio intimo amico, non credo che venga armato di cattive intenzioni, verrà tuttalpiù armato di pennelli .... ridendo ....
Lei: va bene, ok, non c'è problema, anche se avrei preferito che tu ti prendessi le ferie....
Lui: tranquilla, ci si può fidare ... disse, uscendo di casa.
Nel frattempo lei si veste, indossando l'intimo, che aveva tolto per la notte, un camicia ed una gonna che adoperava per le faccende di casa, una volta pronta, si predispone il lavoro da svolgere durante la giornata ...
Suona il citofono, lei risponde, la voce dall'altra parte dell'apparecchio l'avverte che è l'imbianchino, lei apre, e lo va ad accogliere.
Aprendo la porta, è vedendo quell'uomo, cosi attraente, cosi prestante è sopratutto il trovarsi per la prima volta, sola in casa con un uomo che non è suo marito ... si senti un fremito ed un imbarazzante calore tra le gambe, poi un brivido di incontrollata eccitazione la pervase ....
Salutò, lui, ricambio presentandosi ... lei gli indico la stanza nella quale doveva effettuare il lavoro, lui si accomodò e comincio a preparare i suoi attrezzi e pitture per cominciare ...
lei istintivamente, non riusciva a distogliere lo sguardo da quell'uomo, nonostante che lui, iltre che per salutarla, non la degnava di uno sguardo, pensava ad osservare ed analizzare la stanza ...
Duntratto lei, quasi involontariamente, abbasso lo sguardo sul pacco di lui, notando che era molto gonfio, come a contenere un cazzo dalle dimensioni enormi ... ma ... a questo pensiero lei arrossi e lascio frettolosamente la stanza per distogliere lo sguardo da quell'uomo ed allontanarsi da lui ...
lui intanto non ha capito nulla e continuava ad osservare il lavoro e prepararsi ad assolverlo ....
lei si sedette in cucina è pensò: perchè? Perchè ...? che cosa mi sta succedendo, non ho mai avuto una reazione del genere, non resisto, non rsisto ... io lo voglio ... lo voglio mio, voglio sentirlo in me .... non riesco a controllarmi .... io lo devo avere, voglio cedere alle mie voglie ...
sciacquandosi il viso e bevendo un sorso d'acqua, torno da lui, con aria sicura è gli chiese: se serve qualcosa mi chiami pure, io sono in giro per casa a fare un pò di faccende domestiche ...
Lui, non degnandola di uno sguardo rispose: grazie signore, se dovessi avere necessità, la chiamerò senzaltro ...
Lei, quasi infastidita della sufficenza con la quale quell'uomo la trattava, si allontano con stizza dalla stanza ... ma una volta fuori, la voglia era sempre quella di tornare da lui .... così, armata di coraggio, ma ancor di più, spinta dall'eccitazione ... andò in cusina, si tolse slip e reggiseno, si sbottono due bottoni della camicia, e si reco nelle prossimita della stanza dove lui lavorava. Si appuro, che il punto dove lei era a far finta di spolverare fosse ben visto da lui e comincio, a chinarsi ed abbassarsi, con parvenza disinvolta ed involontaria, mostrando nella direzione di lui, le sue intimità ormai denudate dall'intimo ....
Lui, inizialmente non fece caso a la signora, ma non appena si ravvide di quelle posture a dir poco eccitanti, il suo cazzo gonfio in modo spropositato, facendo intravedere un profilo di dimensioni enormi ...
Non appena se ne accorse lei, grido in modo spontaneo: SI! e si avvio da lui, lo guardò per un solo istante negli occhi, poi, con un istinto fin allora a lei sconosciuto, tirò fuori quell'enorme cazzo dai pantaloni, e con aria del tutto naturale ed esperta se lo ficco in bocca cominciandolo a succhiare con fare vorace ..... dopo che fun ben lubrificato, e lui era ormai andato di ormone, con voce convinta ed eccitanta in modo perentorio gli disse: adesso amico mio, sdillabrami la figa e fammi vedere quel che sai fare .... lui, l'adagio a terra e comincio a scoparsela in maniera brutale e convinta, e ad ogni colpo d'anca la signora pronunciava un ancora, un più forte, un tutto qui, dai, rompimi ... dai voglio godere, non ho mai goduto prima .... ma ad un tratto ... in casa ... una porta si aprì ... il rumore delle chiavi sul mobile d'ingrasso ... era il marito .... ma lei ... presa dall'ecitazione e soprattutto dai colpi di lui che entrava ed usciva con ritmo incalzante dalla sua figa ... non l'ha sentito ... Il marito ... capendo dagli ansimi di lei che qualcosa non andava, si reco presso la stanza, rendendosi conto di ciò che accadeva .... Preso dalla rabia, acceno di andarsene ... ma ad un tratto, si fermo, torno ad osservare la sua signora e si rese conto che non l'ha mai vista cosi bella e sensuale, che con lui tutto quell'erotismo, quella spudoratezza non c'erano mai stati ... dun tratto si rese conto che il suo cazzo era grosso e duro .... lo tirò fuori dai pantaloni e si avvicino ai due, che nel frattempo ancora non accorgendosi di lui continuavano a darci dentro .... l'imbianchino d'untratto si accorse de marito ... e fece come per fermarsi, urlando: oh...! mi perdoni ... lei a quel punto guardò il marito, con aria innocente ma ancora sensuale, ed accortasi che il cazzo del marito era enorme sorrise a lui, guardo l'imbianchino dicendogli: tu continua, ma l'imbianchino non sapendo che fare guardò l'uomo in piedi nudo vicino a lui .... che con un cenno del capo gli indico di continuare .... l'imbianchino così fece, continuando a sbattersi la moglie di quell'uomo di fronte a lui .... ma la moglie riguardò il marito e con aria perentoria gli ordinò: amore! che aspetti a schiaffarmelo nel culo? c'è ancora spazio sai? ... l'uomo stupito, ma ancora più eccitato così fece ... cominciando ad inculare la moglie ... non lo aveva mai fatto prima ... la moglie fra gemiti di dolore e di goduria ... gli disse ... sei il primo amore ...
Raggiunto l'orgasmo e eiaculandocci in visso e nel corpo a lei ... con u brivido di vergogna l'imbianchino tornò a guardare l'uomo ... che capendo l'emozione disse: grazie, grazie di quel che hai fatto .... hai risvegliato mia moglie ... adesso sò chi ho sposato e ne sono felice ... i tre sorriserò ....
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12 anni fa
fedesv,
35
Ultima visita: 12 anni fa
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...lo stesso sogno..soltando un sogno ?...
…lo stesso sogno…soltanto un sogno ?
_[LUI]
…Esco di casa..sono leggermente in ritardo per la serata…spero di non trovare traffico…sullo yacht la festa già sarà iniziata, ci sarà tanta bella gente, ma vado solo per una persona in particolare..una persona che mi ruba l’ anima. Per l’ occasione mi son vestito con un pantalone blù, camicia e giacca chiara sportiva…classico abbigliamento per il genere di feste sullo yacht.
Arrivo al molo, per fortuna è ancora ormeggiata, mi presento ed il body guard scorre la lista per controllare il nominativo.
…finalmente dentro…
Dò uno sguardo e saluto alcuni amici…scambio due battute, un giro di drink…
M’ intrattengo con un amica parlando del più e del meno…ma sento che mi manca qualcosa…si la serata è bella ci si diverte ma ho come un vuoto dentro…come se … non riesco a capire…ma forse, anzi sicuramente so cosa mi manca…
Ritorno a scrutare i volti, cerco…ma non c è…
cmq voglio distrarmi…meglio non pensarci…infondo l’ ho vista solo un paio di volte…solo due battute cosi tanto per iniziare conoscenza..ma figurati se pensa a me.
Cerco di placare la mia anima, forse non verrà..eppure qualcosa mi dice che lei è qui.
Lo yacht è grande, mi reco sulla parte superiore dove c è altra gente…chiacchierano tra un drink ed una sigaretta..godendosi la vista del mare di notte… la serata è fresca…alzo gli occhi e osservo la luna…
contornata da un cielo stellato…
ma non riesco a trovar pace…ho voglia di lei..decido di cercarla in lungo e largo, sperando che ci sia.
Da lontano scorgo una figura…lì assopita su una panchina…
… è lei !!!………………
_[LEI]
Una sera caldissima d’estate una dolce ed elegante signora si trova su un meraviglioso yacht sul quale si svolgeva una festa. In una splendida sala dell’imbarcazione si trovava assorta nei suoi pensieri mentre contemporaneamente chiacchierava distrattamente con gli altri. Avvolta in un meraviglioso e leggero abito bianco tamburellava le dita sul bicchiere di champagne appena versato e neanche sorseggiato,quando ad un certo punto con una scusa banale si allontana dal gruppo di amici e si reca sul ponte a prendere un po’ d’aria alla ricerca di qualcosa di inaspettato e con la smania di chi sà che da lì a poco accadrà qualcosa di bello e di eccitante.
Nella calda notte la dolce donna dagli occhi smeraldo e dalla pelle eterea passeggiava sul ponte guardando il cielo stellato e finalmente si era levata una leggera brezza che le rinfrancava il corpo e l’anima facendole leggermente svolazzare l’abito e lì si sedette su un comodo divanetto a godere ed assaporare quel momento di pace e di quiete interiore; e senza neanche accorgersi cadde in un dolce e tenero sonno mentre una bellissima luna piena le illuminava il viso incorniciato da dei lunghi riccioli d’oro.
Tutto d’un tratto la signora si sveglia e con una sorta di strana agitazione inizia a guardarsi intorno quasi come se stesse cercando qualcosa, qualcuno ma non c’era nessuno e la sua calma e tranquillità era diventata ora smania di quel qualcosa che neanche lei riusciva più a capire; di colpo sente dei passi sul ponte e si rannicchia in un angolo del divano aspettando quasi spaventata di vedere chi fosse ed eccolo appare lui un uomo bellissimo alto bruno occhi scuri, che con un fare sicuro, portamento impeccabile e con occhi dolci e voce accattivante le dice : ehi ciao anche tu sei qui e lei rispose “si, perché” e lui “ti stavo cercando ma non ti trovavo” lei “ ed io ti stavo aspettando eccoti finalmente sei quì”.
Mentre dalla sala dove si svolgeva la festa si sentiva la dolce melodia “Believe in me” di Lenny Kravitz, lui la prese per mano aiutandola a sollevarsi in piedi e la portò a sé con dolcezza e con altrettanta dolcezza la strinse forte sentendo il suo corpo caldo. Lei gli prese la mano la baciò sul palmo e se la premette sul seno morbido, lui l’accarezzò sospirando. Lei alzò il viso e lui si chinò per baciarla sulle labbra. Lei emise un gemito di piacere. Il bacio era delizioso come una bevanda fresca in una giornata molto calda. E non aveva intenzione di smettere. A questo punto lei voleva sentirlo dentro e gli disse toccami mettimi le dita dentro e lui le mise la mano tra le gambe. Sentì che era inturgidita e sensibile, ed il contatto la fece trasalire.
Lui con un gesto delicato e deciso le fece scivolare giù il morbido vestito ed alla luce della luna piena il corpo nudo di lei era roseo, tutto curve, fianchi tondi e seni tondi. Lui la strinse a sé per farle sentire la sua eccitazione e lei iniziò a spogliarlo baciandogli il petto dolcemente scese fino all’inguine e lì vide il cazzo di lui che gli spuntava come un albero, era caldo e duro e continuò a baciarlo. Lui la tirò su le pose le mani sui fianchi e la strinse a sé. Baciò la pelle tiepida del suo ventre e i capezzoli rosei. Guardò il viso eccitato di lei e disse “vuoi andare sopra” mormorandole dolci frasi d’eccitazione. “No” ripose lei senza fiato,non posso aspettare tanto”.
Lui con fare deciso ma dolce la distese sul divanetto lì sul ponte dello yacht e si distese sopra di lei penetrandola e mentre la penetrava sentiva le sue morbide carni aprirsi al suo implacabile passaggio, si guardarono negli occhi, si baciarono e lui iniziò a muoversi ritmicamente. Gli affondi decisi e continui facevano scorrere un palpito di piacere nell’inguine di lei. Sentiva piccoli ansiti eccitati che le sfuggivano ogni volta che i loro corpi si sfioravano in questa danza armoniosa. Lui si abbassò, le tocco i capezzoli con il petto e lei sentì il suo respiro caldo sul suo viso sul suo collo e gli accarezzò la schiena solida. I gemiti di piacere si mutarono in grida. Provò l’impulso di baciarlo , gli affondò le mani tra i capelli e l’attirò più vicino. Gli baciò le labbra con forza gli insinuò la lingua nella bocca mentre lui si mosse sempre più in fretta. Sentire il cazzo duro e grosso di lui dentro di lei mentre gli teneva la lingua in bocca la stravolgeva per il piacere. Poi un grande spasimo la colse violento quasi come se fosse caduta da cavallo, e gridò più forte. Aprì gli occhi, guardò negli occhi lui e mormorò il suo nome; un’altra ondata di piacere l’assalì e poi un’altra ancora, a questo punto lo sentì fremere in una convulsione di piacere e lui, si anche lui, a quel punto gridò mentre lei si sentì pervadere da un’ondata di calore e si accese ancora di più, e il piacere la scosse tante volte che perse il conto, fino a che la sensazione cominciò a svanire; a poco a poco si abbandonarono l’uno nelle braccia dell’altro inerti ed immobili con il cazzo di lui ancora dentro di lei che cominciava piano piano a perdere la sua rigidità mentre i loro respiri stavano tornando alla normalità. Rimasero così mentre lui assaporava il profumo della pelle calda di lei ricoperta di minuscole goccioline di sudore, e così, ancora l’uno nell’altra, si addormentarono lì dove avevano consumato la loro intensa ed indimenticabile trasgressione con la consapevolezza che l’accaduto li avrebbe segnati per sempre.
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
Una schiava in campagna - seconda parte
Il ragazzo mi palpa le tette e con aria di sfottimento mi dice: "Qui da noi le donne hanno le tette molto più grandi delle tue. Speriamo che la tua figa non sia una delusione!" e ridendo in modo sfacciato, accompagna le sue parole ad uno sputo che finisce dritto dritto nella mia bocca aperta. "Ed ora ingoia, puttana", mi dice in modo insolente. Io non reagisco e ubbidisco agli ordini del giovane. Nicola invita tutti i presenti a togliersi le scarpe e poi mi fa mettere a quattro zampe, dicendo: "Cagna, lecca i piedi preziosi dei nostri cari amici. Renditi utile una volta tanto!". Io eseguo l'ordine, mi metto a quattro zampe, ma gli faccio capire che non posso leccare i piedi con la lingua bloccata e la bocca spalancata! Nicola, bontà sua, mi toglie il fermo dalla bocca e io faccio un po' di ginnastica con la lingua, intorpidita dalla posizione e dal caldo opprimente. Poi inizio a leccare i piedi dei presenti: giovani, meno giovani, puzzolenti, puliti, callosi e anche... sporchi di terra! Alla fine del giro, mi fanno alzare e mi tolgono la gonna. Ora solo le mutandine mi separano dalla nudità completa. Poco dopo mi sfilano anche quelle e io rimango nuda, come mamma mi ha fatto (molto tempo fa!). Tutti gli uomini si alzano, si fanno intorno a me in un ipotetico cerchio e mi fanno andare verso la stalla. Lì Nicola mi ordina di salire su un'asse di legno molto ruvida, che subito mi ricorda di aver ricevuto una bella quantità di frustate su tutte le parti del corpo. Vengo bendata, poi le mie gambe vengono reclinate all'indietro sul seno, così come la mia testa che penzola all'indietro senza sostegno alcuno. Sento le corde che si avventano sul mio corpo provocandomi dolore e poco dopo sono completamente immobilizzata. Dalla posizione in cui vengo legata intuisco che cosa mi aspetta: una bella scopata generale, come usa fare Nicola con i suoi amici, quando a fine sessione mi offre ad "uso gratuito". Le parole di Nicola non tardano ad arricvare: "Ora questa troia è tutta vostra, fatene quello che volete. Scopatela nella figa, spaccatele il culo, infilatele il vostro braccio nelle sue cavità. E non abbiate paura di farle male... anzi, più male le farete, e più lei godrà!". E subito mi arriva un grosso uccello nella figa, non ancora completamente dilatata. Ma l'uomo sa come farsi largo all'interno della vagina di una donna e con pochi colpi mi spalanca la figa. Ora sono bagnata, completamente bagnata. Mi scopa per un bel dieci minuti e poi sento le sue mani sul buco del mio ano. Spinge con le dita, si fa largo in modo rude e il mio buco inizia a cedere: dopo poco si allarga completamente e la sua mano ruvida e dura mi fa urlare di dolore. Dolore? Forse piacere, o forse tutti e due. Poi mi introduce il suo uccello nel culo e sento qualcosa che mi invade lo sfintere: penso che sia venuto, ma quella non è sborra... mi sta pisciando dentro il culo! "Sei un porco fottuto", grido io e in cambio ricevo un tremendo schiaffo, che mi fa sbattere la testa contro l'asse, provocandomi un lancinante dolore al collo. Subito dopo una tempesta di sputi invade il mio viso. Gli uomini si susseguono in un susseguirsi frenetico: figa, culo e poi bocca o viso, dove finiscono tutte le loro sborrate. Ad un certo punto sento un uccello "tremolante" pervadermi la figa: chi sarà? Nicola mi sbenda e io vedo un anziano, non il più anziano però, che se la ride mentre mi scopa con ritmo e impegno. Ormai il tempo è passato, ma manca ancora uno all'appuntamento con la mia figa: è il diciottenne, che baldanzoso avanza con un grosso uccello tra le mani. Io mi sento davvero imbarazzata, perchè lui potrebbe essere mio figlio, visto che ho quarantadue anni. "Dai non farlo, non farmi sentire una puttana. Potrei essere tua madre", dico io con voce supplichevole. Lui non si cura delle mie parole e non mi risponde. Inizia a stantuffarmi nella figa, poi nel culo e lo fa con grande maestria. Non ci crederete, ma io con lui ho goduto come una pazza! Alla fine mi inonda il seno di sborra. Nicola mi slega dall'incomoda posizione, mi fa rivestire con camicetta, gonna e scarpe e lascia i pezzi del mio reggiseno distrutto e le mie mutandine di pizzo ai "villici". Per loro un trofeo, per me un'umiliazione ritornare in città senza biancheria intima. Ma sono o non sono una schiava?
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12 anni fa
soniaslave,
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Ultima visita: 11 anni fa
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Una schiava in campagna - prima parte
Era una calda domenica di luglio e il mio Padrone, Nicola, aveva deciso di portarmi in campagna nei pressi di Reggio Emilia. Lì c'erano ad attenderci diversi uomini, di età compresa tra i diciotto e i novantadue anni. Partenza da Milano alle sette e dopo poco più di due ore di viaggio in auto raggiungiamo la mèta: una sperduta casa di campagna con annessa stalla nella verde campagna emiliana. Io mi ero vestita in modo elegante, più adatto allo shopping in città, che ad una gita in campagna: camicetta bianca, gonna azzurra, scarpe nere con tacchi alti e raffinata biancheria intima di pizzo. Appena giungiamo alla casa colonica veniamo accolti calorosamente dai dieci amici che erano stati avvisati del nostro arrivo da Nicola. Inutile dirsi che al centro dell'attenzione c'ero io e di conseguenza quello che il mio Padrone mi avrebbe fatto fare. Ci sediamo sotto al portico e li rimaniamo seduti comodamente all'ombra fino a mezzogiorno. Allo scoccare delle dodici il padrone di casa ci fa entrare ed accomodare a tavola. Mangiamo e conversiamo allegramente, ma al dolce l'idillio si "rompe". Nicola interviene dicendo che io non avrei mangiato la squisita crostata di frutta e avrei preferito andare fuori. Mi prende per mano e mi fa uscire, mi conduce alla macchina e dopo aver aperto il bagagliaio estrae un collare e me lo mette al collo. Mi trascina fino ad una colonna e lì mi lega, dopodichè rientra in casa a mangiarsi il suo agognato dolce. Il caldo è insopportabile, ma per fortuna io sono all'ombra. Dopo quasi un'ora tutti gli amici escono dalla casa e si sistemano nuovamente sotto al portico. Uno di loro va a prendere il trattore e si posiziona davanti alla casa. Nicola mi presenta come una schiava, alla quale si può chiedere tutto o quasi... Poi con voce decisa sottolinea che ogni azione che mi faranno compiere, dovrà essere avallata dal suo benestare, in quanto "io sono sua"! Mi slega dalla colonna e mi fa togliere la camicetta. Poi mi spalma sul decollete e sulle spalle una specie di miele, mi fa aprire la bocca e tirare fuori la lingua, che mi blocca con un aggeggio che mi impedisce di ritirare la lingua e di chiudere la bocca. A quel punto mi ordina di alzare le braccia e mi lega i polsi con una corda, che assicura alla forca anteriore del trattore. Fa un cenno all'uomo che guida il trattore e la forca si alza... in pochi istanti il mio corpo penzola nel vuoto. Lì le mosche la fanno da padrone e svolazzano allegramente sulle merde, incuranti del caldo soffocante. Poi qualcuna di loro si accorge della mia presenza e trova delizioso il miele che ho sulla parte superiore del corpo... e così le mosche trovano interessante fare la spola tra me, le mie spalle, la mia lingua e gli escrementi! Una situazione orribile, imbarazzante e molto, molto sgradevole. Sento le mosche sulla mia lingua e cerco di non pensare a dove avevano posato prima le loro preziose zampette. Poi Nicola afferra una frusta e mi dà qualche colpo ben assestato che fa oscillare nel vuoto il mio corpo, tra le risate e i commenti dei presenti divertiti. Il mio Padrone invita poi il ragazzo più giovane a prendere la frusta al posto suo e a frustarmi con decisione. Il giovane non se lo fa ripetere due volte e inizia a frustarmi violentemente.Io mi lamento, ma dalla mia bocca aperta escono suoni incomprensibili. Il ragazzo sfoga su di me una specie di "rabbia giovanile" e il mio corpo, seppure parzialmente coperto, comincia a mostrare i segni rossi lasciati dalla frusta. Il sudore cola dalla mia fronte e mi sento un giocattolo nelle mani di quel ragazzo, che poi decide di dare la caccia alle mie scarpe. Ora mi colpisce le gambe e le caviglie, nel tentativo di togliermi le scarpe a colpi di frusta. Dopo qualche colpo andato a vuoto, riesce a sfilarmi una scarpa, che ruzziola qualche metro più in là per la veemenza della frustata. "E ora toglile l'altra scarpa", lo incita uno dei più anziani. Il ragazzo si accanisce con le frustate, ma sembra aver perso la concentrazione e l'altra scarpa non se ne vuole andare dal mio piede. E intanto le mie gambe si ricoprono di segni rossi per le frustate. Dopo vari tentativi, la frusta colpisce il mio tacco e la scarpa si sfila dal mio piede. "Bravo, hai vinto il reggiseno", dice Nicola al ragazzo e fa cenno all'uomo del trattore di abbassare la forca. Ora i miei seni sono lì indifesi, davanti a ventidue occhi che mi fanno sentire una nullità.
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12 anni fa
soniaslave,
42
Ultima visita: 11 anni fa
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La prima volta con un singolo
avevamo deciso di conoscere un singolo dotato per nuove emozioni,dopo tanti contatti con la mia lei sempre più convinta contattammo un singolo,dopo due tre volte a telefono ci siamo incontrati,io ero sempre più desideroso di vedere la mia lei con un altro,dicidemmo di farlo venire a casa era un sabato mattina seduti sul divano li lasciai da soli e lui iniziava a toccarli,ma io spiandoli non riuscivo a stare tranquillo ero geloso vedere mia moglie con un altro e feci segno a mia moglie di lasciare stare.ci scusammo con lui dicendoli che non eravamo ancora pronti,dopo qualche giorno mia moglie aveva deciso di incontrarlo di nuovo andammo da lui ma stavolta decisi,lei seduta sul letto un po premurosa ma convinta disse di si e io comincia a toccarla dopo un po si avvicino il singolo toccandola e vidi lei fremere dal piacere lui si spogliò e mia moglie vedendo il suo cazzo di 20 cm rimase scioccata e domando a me se poteva succhiarlo io feci segno di si e lei se lo prese tutto in bocca e inizziò a spompinarlo,io eccitatissimo mi avvicinai a lei e comincio afarmi un pompino ma subito arrivai,lei non vedeva l'ora di essere scopata da quel arnese si mise a gambe aperte e gle lo infilo la vide godere così tanto come non l'avevo mai vista.
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12 anni fa
pipone64,
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Ultima visita: 9 anni fa
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La prima volta....
Il tutto è successo circa 10 anni fa....in piena estate.
Una delle tante sere d'estate andiamo a cena con amici e in macchina
sale un amico da molto tempo.Ragazzo cetaneo,molto simpatico,
educato.Dopo aver cenato,ci recammo in discoteca,dove anche grazie
anche a qualche bicchiere in piu' balliamo io e lui intorno a mia
moglie che accetta le avances nostre....
Finita la serata,ci rimettiamo in macchina e causa alccol,
dobbiamo fermarci causa acqua.....
scendiamo io e Marco(nome di fantasia)....ma scende anche Laura(nome di fantasia).
Preso da un'eccitazione totale mi avvicino a lei e comincio a sfiorarla..
facendo un cenno a Marco di avvicinarsi.
Praticamente ci troviamo tutti e tre in un turbinio di passione che
abbiamo ripetuto per altre volte....
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12 anni fa
lui1e1lei1calabria,
41/41
Ultima visita: 11 anni fa
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La prima volta con ..............!!!!!!!!
Storia accaduta nella realtà.
Bhe che dire quando meno te lo aspetti...poft che accade la magia. ho molti amici che frequento tra cui una coppia che ci vediamo ormai da anni...... lei 34 anni, 170, castana, tg.38 una bella 3 di seno. Lui, il marito 38 anni. abbiamo una bellissima affinità, spesso ci vediamo x cene in casa e fuori...insomma si si vede spesso. Si chiacchiera sempre del piu' e del meno, ridendo e non. Con lei ho una bellissima affinità, ma mai è andata oltre. Spesso mi manda messaggi, mi chiama e cosi via nel tram tram del quotidiano. una sera mi chiama e mi dice di aggregarmi, si va fuori tra amici x una pizza all'aperto, cosa che accetto di buon grado c'era un po' di persone e la cosa non mi dispiaceva.... serata tra un bicchiere e un'altro, risate, cazzaggiamenti vari, e lei era seduta di fronte a me (incrociando spesso gli sguardi). bhe la serata fini e loro che erano in makkina con me, li accompagnai a casa. Una volta soto il loro palazzo scendemmo e ci mettemmo un po' a continuare la conversazione, una sigaretta e godendoci di quel poco di freschezza serale. ad un certo punto lei si allontana e si dirige in makkina, e dice volete una sigaretta.....cosi entro' dentro ma si intrattenne un po' piu' del dovuto. All'improvviso sento il mio cellulare che riceve un sms....incuriosito prendo il cell. e leggo il messaggio "nalla makkina c'e una sorpresa x te" lei, che nel frattampo di era avvicinata a noi, con aria sbarazzina mi chiede chi era al cell., bhe non ci crederete me ero imbarazzato, pensavo a cosa fosse la sorpresa....mi sbloccai e gli dissi, nulla luca e giovanna che sono arrivati a casa sani e salvi....hahahahaaaaa a questo punto dissi al marito vuoi una sigaretta? naaaaa, sono sazio, ed io mi incammino alla mia makkina.....entro e in maniera fugace con lo sguardo cerco la sopresa, ma NULLA....inizio a pensa che era una cavolata delle sue.... l'unico posto poteva essere il cruscotto?? bhe, apro...ed eccolo e li....lo prendo, ed inizialmente non avevo capito cosa fosse. Era un perizoma nero, ancora impregnato della sua femminilità....mi venne un sussulto ero eccitato, lo annusai e mi accorsi ke era umido.....mmmmmmmm..., lo riposi con delicatezza, quasi a non voler perdere quel suo profumo. ritorno e lei ...allora (sospira), e ....la sigaretta dove l'hai messa?? rimbambito, non avevo preso la mia scusa....sorridendo rispori che ci avevo ripensato. Bhe lui esclama, perche' non saliamo sopra un caffè non ci starebbe male, sono un po' stanco...!! ok dai siiiii (fa lei), inizia a salire che termino la mia sigaretta, inizia a metterlo su....che ti seguiamo e ruota. Ok...inizio a salire. In quel momento il cuore a mille...io lei SOLI l'uno davanti l'altro. sorrideva con gli okki...mi sussura...ALLORA HAI VISTO IL MIO REGALO X TE? bhe certo.....e mi è piaciuto una cifra....a casa appena torno lo sfruttero x bene. hahahah ridendo soddisfatta ammicca. Dai che famo saliamo? ma si dai.....raggiungiamolo! ci avicinammo al cancello lei prese le chavi e lo apri, appena sul ciglio della porta l'istinto non da ragione.....spingo il mio membro ormai gonfio sul suo sederio messo li... all'aria...lei senza batter ciglio si ferma e come segno di piacere, lo spinge verso di me....per sentire tutto il mio eccitamento. Allungo la mano nei suoi capelli, e con veemenza la tiro a me, facendola girare e baciandoci in maniera fulminea, era quello che volevamo. Le lingue scivolano che era una bellezza assaporavo la sua lingua in quel turbine di eccitazione che si era creato, in quel stao di inebriazione puro.....si allungo le mani sul suo seno lo stringo forte, per fargli sentire l'uomo che e' in me....... allunga la sua mano su di esso.....gonfio lo stringe forte come a voler fermare il flusso del sangue.......siiiiiiiiii......siiiiiiiii.......daiiii era la sua flebile voce a parlare, lo sento e bello grosso e lo voglio ORA. decisa si incinocchia e in un attimo lo tiira fuori dal pantalone e senza aspettare un'attimo....... lo legga con la sua lingua calda e bagnata dalla mia, scivolando su di esso scappenandolo sempre di piu' fino ad avere davanti a se il grosso della cappella, cosi in modo vorace lo infila tutto (o quasi) tra le sue labbra.....inizia cosi a spompinarlo con delicatezza, passione, era innamorata del cazzo......aveva la voglia della donna che sa sempre quello che vuole e sa sempre come....prenderselo. Le labbra scovolano sempre di piu' lascindo quella piccola scia di saliva, messa li, appositamente per l'entrata successiva, per il suo dolce scivolare su di esso. Orami sono un fiume di passione lo sento ancora che cresce, divino il suo pompino, allargando le sue gambre, ancora in ginocchio la sua mana scivola dolcemente nella sua passera ormai gonfia della sua femminilità ancora inestressa, si tocca, la masturba, mentre le sue labbra accanite sul mio cazzo e senza l'aiuto dell'altra mano continuano nel dolce scivolare......vuole il mio nettare tra le sue labbra vuole che la skizzo ma sono eccitatissimo e vederla masturbarsi mentre spompina è una vera goduria. La alzo dolcemente.....ci baciamo passionalmente....scempre piu' veloci ...la mia mano affonda il colpo nella sua passera, le dita sfiorano le sua labbra, eccole sono li che entrano.....wowwwwww.......è bagnata, scorre lungo l'inguine, le dita senza faticare penetrano....siiiiiiii........ ci spostiamo al muro del sottoscala, la giro, posandola a pecorella.......le alzo la gonna e senza esitare affondo il colpo della penetrazione. duro profondo, deciso con vigore, la sento ansimare......siiiiii....mi dice ancora piu' forte....e cosi via i colpi si susseguono senza un minimo di pausa tra uno a l'altro....sempre piu' profondi, sempre piu' decisi e sempre i suoi mugolii aumentano di intensità.........eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vengo mi dice con voce spezzata da quell'orgasmo liberatorio....siiiiiiiiiiiiiiiii.....siiiiiiiiiiiiiii.....siiiiiiiiiiiiiiiiii...... e io orgoglioso del suo godere le spruzzo fin dentro la sua caverna ormai gonfia del mio sesso e piena del nettare, frutto della passione...............siiiiiiii....siiiiiii...... !!!!!!!!!! ci fermiamo esausti di una cosi intensa trombata di passione, si appoggia le mani tra le gambe, ma ormai e' tardi sgorga sperma..... sorride. si inchina, spompinandolo di nuovo pulendolo con passione, ammiccando il sapore dolce del mio sperma. si rialza, ci baciamoooooooooooooo.......si sei stato fantastio, unico. Non sarà l'ultima volta, fidati, sussurandomelo nell'orekkio. Dai ora saliamo che qualcuno forse ci aspetta!!!!!!! una volta sopra, come se nulla fosse successo sorseggiammo il nostro caffe, davanti all'ormai CORNUTO!!!!!!!
Ragazzi mi sono dilungato una cifra, ma ho voluto menzionare i particolari, lasciandomi trasportare dall'emozione vissuta.
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12 anni fa
birbaccione72,
38
Ultima visita: 7 anni fa
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Lo spione...
Esperienze reali.
L'anno scorso era ormai terminata l'estate quando decisi di recarmi al mare richiamato da un istinto trasgressivo che raramente mi pervade. Di solito indosso un costume a pantaloncino, ma quel giorno di settembre il sesto senso mi fece scegliere per il costume mutanda di colore nero. Mi recai in una spiaggia che ad agosto ospita normalmente poche persone con il chiaro intento di trovare qualche donna da spiare mentre il sole settembrino accarezzava le sue parti più belle e delicate. Erano circa le 16:30 quando raggiunsi una splendida spiaggetta a ciottoli di ridotte dimensioni di larghezza ma molto lunga e costeggiata da enormi blocchi di cemento messi a protezione di una condotta di acqua potabile. Il posto è ideale per uomini e donne che desiderano abbronzare anche le parti più intime, perchè, sistemandosi tra i blocchi, si impedisce praticamente la visione a chiunque dato che la spiaggia non permette di fare passeggiate sulla battigia e dal retro si erge una enorme collina con un'unico viale pedonale che consente l'accesso alle insenature che si creano.
Parcheggiata la macchina scesi subito al mare e con me un'uomo sulla sessantina si affrettava a parcheggiare il suo scooter. Lui si recò immediatamente verso il lato più esterno della spiaggia già deciso verso la sua meta. Io invece cominciai a passeggiare piano nell'intento di trovare qualcosa da ammirare. Dopo qualche passo scorsi una donna al mare sola in topless rallentai ma lei avvistatomi subito e capito immediatamente le mie intenzioni da guardone non mi diede il tempo di scendere nella sua stessa insenatura che già aveva preso in mano il pezzo superiore del costume cercando d'indossarlo. Capito che lì davo fastidio, mi allontanai immediatamente e continuai la mia passeggiata da cercatore di "funghi" nel viale. Feci altri 150- 200 metri senza vedere anima viva e a quel punto scesi giù nella caletta anche perchè ad altri 50 metri si era sistemato quel sessantenne indaffarato ed io, se proprio non trovavo la compagnia giusta, preferivo stare da solo e leggermi il libro che mi ero portato.
Sistemai l'asciugamano è vidi per la prima volta in mare davanti alla mia caletta ad una cinquantina di metri dalla spiaggia un bellissimo cabinato di circa 12 metri ed una testa maschile si alzò da dietro il pozzetto posteriore dell'imbarcazione. Rimasi in costume a prendere il sole guardando il mare quando dalla stessa barca si videro due gambe sollevate che incuriosirono la mia fantasia. "Che succede? cosa fa quello?" erano le mie domande. Avevo il sole quasi dietro la loro barca e non riuscivo ad avere una visione pulita.
La risposta cominciò ad essere più chiara quando comparve la schiena dell'uomo con la testa. Non era solo ma con lei sicuramente c'era una donna. Adesso era chiaro cosa facessero e in che posizione. Il missionario con lei a gambe alzate. Solo ora capì perchè quel sessantenne era così affaccendato e perchè se ne era andato così lontano. Da lì aveva la visuale più nitida senza il sole agli occhi. L'uomo alzo la testa e ci vide e dopo essersi fermato un'attimo ci guardò di nuovo e cominciò il suo movimento.
Io non potevo restare impassibile e così ebbi l'intuizione... Alzatomi in piedi mi denudai anche del costume. Completamente nudo mi gustavo i movimenti ritmati di quell'uomo e immaginavo la scena e la donna che gemeva sotto i colpi dell'uomo. Questi accortosi delle mie nudità si fermò a guardarmi per un attimo quasi catturato dal mio corpo e poi abbassò la testa. Adesso la donna si alzò con la testa e mi guardò qualche secondo, era una bella donna sui 40, mora, labbra carnose e grandi occhi. Aveva l'espressione di piacere con lo sguardo che io definisco da " porca" e ammirava le mie nudità quasi incredula della situazione.
Lui si alzò, lei si sistemò meglio e ricominciarono nella stessa posizione. Adesso lei era visibile anche nel viso e in parte del corpo, la fantasia viaggiava e l'eccitazione cresceva e cresceva...ogni tanto buttavano un'occhiata quasi a controllare se fossimo ancora là (e chi andava via). Nel frattempo un terzo uomo sui 40 si era unito al pubblico e assisteva dall'alto di uno di quei massi. Un pò mi toccavo un pò no, quando all'improvviso l'uomo si alzò e piegandosi in avanti con la testa fuori dalla barca aveva il bacino proprio all'altezza della testa di lei. Il pompino era ormai in corso quando pensai: " ma non starà per venire dopo questi 10 minuti di spettacolo?"
Lui ci guardò con faccia goduriosa mentre muoveva ancora il bacino all'altezza della bocca, poi si fermò. Dopo qualche secondo si alzò entrò in cabina e prese della carta e uscendo si puliva!
Era venuto ma dove in bocca? La mia voglia e fantasia mi dicevano di si. Lei si alzò con delle tette enormi, una quinta con capezzoli speciali, bellissimi. Prese un pò di carta e si puliva la bocca, ed io pensai "la conferma".
Pensavo avessero finito lì invece no. Lui buttò in acqua il tender e sulla poppa della barca alzarono la doccia. Lui tutto nudo si tuffo prima in mare e poi si fece la doccia (lì la visione era completa dalla testa ai piedi). Poi la donna anch'essa nuda si mostro finalmente a noi per intero. Un pò in carne ma davvero una bella donna! Io le solito definire "porche" perchè non sono modelle ma hanno un'attrazione infinita nelle forme, una bellezza mediterranea che non ha eguali. Scatenano i bollenti spiriti.
Lei dopo essersi lavata i denti (sicuramente la venuta era stata con ingoio) ci regala una doccia da film erotico! Sensuale mai volgare e soprattutto guardandoci. Volevo morire, uno spettacolo così non me lo sarei mai aspettato! Comincio a toccarmi senza fretta ma molto lentamente, sapevo che lo spettacolo non sarebbe finito presto. Ci regalò almeno 15 minuti di sexy doccia ed io poco prima che terminasse culminai nel mio orgasmo marino...D'altronde, pensarla con quelle tette, con il cazzo in bocca, con lui che le veniva in bocca, vederla insaponarsi le tette e guardarci, vederla chinarsi a prendere il sapone e regalarci quel fondoschiena alla pecorina invitante, etc, chi non sarebbe venuto?
Mi feci il bagno dopo essere venuto e lei ancora nuda si pettinava i capelli sulla poppa della barca. Poi indossarono il costume una volta asciugatosi.
L'ultimo visitatore in ordine di tempo se ne andò!
Io ancora nudo mi recai al sole sull'asciugamano. Ad un certo punto li vidi parlottare e dopo qualche minuto salirono sul tender. I miei sogni a quel punto diventarono speranze. Speravo venissero a riva. Ma non fù così.
Con il tender si avvicinarono a una decina di metri dalla riva e cominciarono a passare lungo tutta la spiaggietta lentamente. Pensai che tra non molto sarebbero passati vicino a me e che li avrei visti così vicino tanto da poterli riconoscere!
Mi passarono vicinissimo, io sdraiato nudo con il pisello semimoscio ma ben in vista, loro che guardavano. L'uomo più discreto, la donna invece nà vera troia, guardava il cazzo e mi guardava negli occhi, uno sguardo pieno si soddisfazioni per aver fatto sborrare due uomini, suo marito ed io. Era ancora eccitata si notava dagli occhi, e il marito la fece guardare ancora un pò simulando dei problemi al motore.
Era soddisfatta della mia venuta e del mio sguardo pieno di desiderio per lei. Che donna! mmmm, rimarrà sempre impresso nella mia mente.
Non ebbi il coraggio di dire nulla, nè di salutare e pure loro fecero altrettanto, ringraziarono con quella sfilata anche l'altro signore e poi tornarono da me, la donna mi guardò quasi salutandomi con gli occhi senza dire una parola e io ricambiai con il mio sguardo. Salirono in barca e se ne andarono dopo poco. Io ancora carico di emozioni andai a casa dopo poco e ad oggi non sono più tornato lì. Troppo carico di emozioni quel posto per sciuparlo senza la giusta compagnia! Quanto mi piace spiare...
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12 anni fa
marcox2,
32
Ultima visita: 10 anni fa
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Nei miei sogni.
Mmmm… ho voglia di sentire le tue labbra sul mio corpo… ho voglia di te… del tuo corpo. Di sentirti tutto mio… voglio baciarti e abbandonarmi a te…godere e farti godere… Voglio sentire il tuo corpo eccitato e voglioso… sentire le tue mani sul mio seno, la tua bocca sul mio corpo… baciarmi la schiena, mordere i miei fianchi… prendermi e tirarmi verso te, in ginocchio sul letto. Aggrapparmi a te, ai tuoi muscoli… adoro il tuo corpo… so perché le donne ti vogliono, perché sei maschio, profumi di maschio e hai tutto ciò che una donna può desiderare… Voglio la tua lingua nella mia bocca… la voglia tutta… voglio che mi slingui con passione, che mi stringi a te mentre lo fai…forte… Ninfea....“Nei miei sogni”
Amore… ho tanta tanta voglia di te… ho in mente una posizione… io di schiena e tu che mi abbracci da dietro, sento il tuo cazzo duro che si appoggia all’interno della mia coscia… le tue mani mi toccano, mi accarezzano prima languide e poi vogliose… sento le tue labbra posarsi sul mio collo mentre con le dita stringi il mio seno morbido… e non resisto: mi scappa un gemito, un ansimo di piacere… adoro il calore delle tue labbra che si posano sulla mia pelle… adoro la sensazione del tuo corpo forte e muscoloso sul mio… immagino le tue mani ovunque, navigare sul mio corpo desideroso di ricevere piacere…
Mi abbracci forte e ritmicamente sento il tuo corpo spingere contro il mio, istintivamente le mie gambe si aprono un po’ per permettere al tuo membro turgido di appoggiarsi al mio sesso bagnato… lo sfiori con la cappella e… inizio a gemere sempre più forte, non è colpa mia Amore: sei tu che mi ecciti.
Fin’ora ho finto di dormire…ma ora mi giro impercettibilmente, per appoggiare le mie labbra su di te… appoggio una mano sul tuo fianco e ti spingo verso di me… ti voglio mio, ti voglio dentro… adesso… subito… prendimi.
Non parli, anzi… mi lasci intorpidita dal sonno a svegliarmi con i tuoi colpi vigorosi… lo sai che li adoro perché sento tutta la forza… mi ami e mi scopi… ti prendi il mio piacere e mi dai il tuo…
Sono tua… incredibilmente tua… anche nei sogni…
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12 anni fa
CpNinfea,
28/37
Ultima visita: 7 anni fa
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Massaggio sensuale
ECCO ENTRARE ELENA ,LE DICO DI ACCOMODARSI IN QUESTA CHE è UNA STANZA DAVVERO AVVOLGENTE CON LE SUE LUCI SOFFUSE, FATTE DI CANDELE POFUMATE, PROFUMI SENSUALI CHE RABBRIVIDISCONO LA PELLE. ELENA SI SPOGLIA E SI SDRAIA SU DI UN MATERASSO CHE AVEVO SISTEMATO A TERRA AVVOLTO IN UN LENZUOLO BIANCO ,LE SEMBRAVA DI STARE IN ANGOLO ORIENTALE ,ERA ENTUSIASTA, COSI SDRAIATA DI PRONO COMINCIO A UNGERLA CON OLIO E LE MIE MANI COMINCIANO A RISALIRE LUNGO IL SUO CORPO. PARTO DAI PIEDI, LENTAMENTE ARRIVO FRA LE COSCE E LI TUTTO è CALDO ,BAGNATO, VOGLIOSO,APPENA LA SFIORO CON IL DITO UH ....... UN SUSSURRO E CONTINUO A RISALIRE FINO DI NUOVO A RISCENDERE E RISALIRE TUTTO LENTAMENTE. ELENA è ALL APICE ,E COSI CON LE MANI VICINO ALLA SUA FIGA CERCO DI ALLARGAGLIERLA COMNCIO A GIOCARE CON IL DITO PER POI FARLA GIRARE . ANCORA OLIO LE MANI RICOMINCIANO A SCIVOLARE I SUOI SENI I SUOI FIANCHI ,FRA L COSCE E LI .LE SUE GAMBE SI APRONO E COSI GLIELA TOCCO ,LEI SUSSURRA, AAAHHHH.MI AVVICINO E COMINCIO A LECCARGLIELA, COME è ECCITATA ,QUALCUNO DA DIETRO LA BENDA PER POI AVVICINARSI A NOI MENTRE CONTINO A LECCARLA TOCCARLA NON Cè LA FA PIU ,QUALCOSA INGOMBRA LA SUA BOCCA, E LEI COMINCIA A SUCCHIARE ED IO CONTINUO A LECCARE E POI RISALGO CON LE MANI MENTRE IL CAZZO LE ENTRA DENTRO UHHHHHHHH ORA è LEI CHE LECCA LA MIA FIGAA UAO TUTTI UNTI DI OLIO CORPI CHE SCIVOLANO IN UN MASSAGGIO SENSUALE
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12 anni fa
kigia,
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Ultima visita: 9 anni fa
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Un pomeriggio d'agosto
Era un torrido pomeriggio di metà agosto, un'afa pazzesca e in più ero in ferie e non sapevo cosa fare. Così decisi di fare un giro in barca sul lago, andai con un mio amico. Dopo alcuni minuti di navigazione decidemmo di fermarci in un locale che dista pochi metri dalla riva, attraccammo ed entrammo. Era semideserto: due pensionati che si sfidavano a briscola trangugiando bicchieri di vino e un pescatore che si lamentava della pessima giornata. Ma al banco c'era lei: alta, bionda, con un seno prorompente e due labbra da baciare. Ci scambiammo alcune battute poi io e il mio amico ordinammo un paio di mojito. Da due divennero quattro, poi sei ed in fine otto. Eravamo completamente sbronzi e il locale stava per chiudere. I pensionati se n'erano già andati e con loro anche il pescatore. Il mio amico andò a smaltire la sbornia sulla riva e io rimasi all'interno del bar con quella visione angelica.
Scherzavamo, intanto mi eccitavo guardando il suo seno prorompente. Così misi da parte i freni inibitori e appena mi passò di fianco le toccai il culo, lei si mise a ridere. Iniziammo a scherzare in maniera più spinta, a quel punto avevo capito che lei aveva voglia tanto quanto me. Così le dissi se voleva una mano a chiudere, lei accettò. Tirammo giù la saracinesca e ci chiudemmo all'interno. La presi con forza, contro il muro, e cominciai a limonarla. Intanto la mia mano entrò nelle sue mutandine: era tutta bagnata. Le sollevai la gonna e lei prese in mano il mio cazzo che nel frattempo era diventato bello gonfio e duro. Cominciò a succhiarmelo, io sollevai la sua testa. Lei si mise in piedi e cominciammo a scopare. Urlava di piacere, è stato bellissimo.
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12 anni fa
acquarius00,
25
Ultima visita: 12 anni fa
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Il mio primo uomo
Il mio primo uomo conosciuto grazie al mio annuncio su desyderia ,alto robusto ,dotato, l'uomo che ho sempre desiderato .Senza grandi pretese ma che desideravo dopo una serie di messaggi finalmente mi invita a casa sua, io accetto non aspettavo altro ,130 km e sono da lui con eleganza mi invita ad entrare tremavo dall'emozione, mi indica il bagno dove finalmente inizia la trasformazione, finito trucco intimo vestito lungo trasparente parrucca capelli castani lunghi e la mia prima volta mi guardo allo spicchio oddio sono Strafica incomincio ad eccitare sono io finalmente femmina fantastico faccio i primi passi in corridoio tacchi alti da sballo lui mi aspettava in soggiorno gia' pronto solo con slip, a prima vista poco gli manca x un infarto mi prende mi bacia mi tocca mi faceva sentire in paradiso l'avevo sempre sognato e mentre pensavo ci sono un uomo tutto x me un cazzo da succhiare leccare ok luana ci sei e tutto tuo ma come non detto mi prende per testa mi invita a prenderlo in bocca ,si comincia con passione incomincio a leccarlo e come x magia scompare tutto in bocca e stupendo, indescrivibile, incomincio a fargli una pompa megagalattica da non credere improvvisamente mi fa girare e mi poggia il cazzo al mio culo e lo fa entrare con delicatezza, godevo sentivo che scivolava si faceva largo lui affondava e io godevo sempre piu' si comincia mi cavalca sempre piu' forte da non credere sono venuta senza toccarmi
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12 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 7 ore fa -
Un lavoro ben fatto
Dunque, per raccontare quello che mi è successo inizio un pò indietro.
Periodo di crisi bisogna ingegnarsi: la mia azienda ha poco lavoro e spesso ci fa lavorare a turni ridotti, lo stipendio a conti fatti si è parecchio abbassato. Anche il mio migliore amico, che possiede una piccola azienda ha calato di molto gli introiti.
Ecco dunque che per guadagnare qualche soldo in più decidiamo di tentare con qualcosa in proprio. Lui ha 2 auto aziendali per viaggiae e trasportare documenti e attrezzatura, 2 station wagon molto comode.
Decidiamo quindi di tentare la strana del taxi serale, specializzato per accompagnare gente a cene e feste in modo che possano divertirsi senza preoccuparsi di guidare.
I contatti non sono molti, ma non ci sono molte spese dato che la autovetture ci sono già .
Una sera vengo contattato da una signora, bellissima donna quasi cinquantenne che conoscevo per motivi lavorativi, per portare lei e una sua amica ad una cena, poi in un locale ed infine in una famosa discoteca. Insommma mi fa capire che ci sarà parecchia strada e si andrà per le lunghe, io accettai anche perchè lei accettò il prezzo senza alcun problema.
Ero molto contento perché questa donna, oltre che allegra e simpatica era pure una gran bella figa, di quelle che attirano sguardi e pensieri erotici.
Arrivai a casa sua (si chiama Marisa) lei indossava un vestitino nero di media lunghezza con delle scarpe aperte color azzurrino con molto tacco che le slanciava ancor di più gli splendidi polpacci.
Il viso era bellissimo, sottile, occhi blu e lunghi capelli biondi alcuni dei quali svolazzanti sul favoloso décolleté.
Mantenni come al solito un atteggiamento serio e le aprii la portiera, salutai educatamente e una volta chiusa la portiera mi feci indicare la strada per l'altra sua amica.
Ogni tanto l'occhio mi cadeva sulle sue gambe inaspettatamente belle e liscie per la sua età avevo voglia di accarezzare quelle splendide coscie e mordicchiarle per sentire il sapore della sua pelle.
L'altra sua amica abbastaza più giovane, forse sui 40 (Giorgia), una morettina molto minuta ma allegra e simpatica con un viso d'angelo, di quelle furbette che girano un uomo come vogliono.
Arrivati al ristorante, mentre scendevano Marisa mi disse grazie dandomi una pacchetta sulla spalla ma con fare disinvolto, mentre Giorgia scendendo mi guardò chiaramente cercando di capire che tipo fossi sopratutto fisicamnete-
Dissi loro "Io sono qui vi aspetto, buonaserata".
E mi misi a leggere, giocare con il cellulare e così via.
Non capivo se erano in serata "siamo solo io e lei non rompeteci" o in una di quelle serate in cui le donne hanno voglia di giocare e mettersi in mostra. Comunque, nell'attesa....qualche pensierino l'ho fatto....con Marisa sarebbe stato bello possederla elegantemente per ore sul letto in un hotel mentre la morettina una bella sveltina magari sotto le scale del condominio sperando di non essere beccati...
Ma il lavoro è lavoro, le porto in giro mi pagano bene e tanti saluti.
Uscirono dalla cena un pò allegre e salirono in macchina senza quasi calcolarmi, impegnate nei loro discorsi.
Mi dissero il locale dove andare, partii subito senza troppe domande.
Notai, con la coda dell'occhio che Marisa mi guardava ogni tanto, la vedevo soffermarsi sul mio viso ma feci finta di niente sperando così di vedere fino dove si spingeva,
Nei pressi del locale mi battè con le dita sulla mano mentre cambiavo marcia, io con un gesto istintivo le accarezzai la mano senza guardarla: un brivido mi percosse e penso pure a lei.
Anche qui scesero ed io le aspettai.
Passarono un paio di ore e uscirono dal locale tenendosi per mano con il loro sorrisso arrichito dall'alcool e salirono in macchina farfugliando frasi sottovose che non riuscivo a capire. Marisa però fu abbastanza chiara : "non abbiamo voglia di andare in discoteca, portaci fuori città che io e Giorgia vogliamo parlare tranquille vedendo le stelle."
La mia immaginazione subito si fece sentire, le vedevo già nude a riempirmi di baci e morsi....
Arrivati sul posto, non so come mi girai verso Marisa per chiederle se il posto era ok, ma ci baciammo. Un lungo bacio bagnato, forte caldo.
Io iniziai ad accarezzare quelle setose gambe passando ogni tanto la mano anche sulle tette. Lei si piegò verso di me con l'evidente scopo di usare la bocca. Slacciati i miei pantaloni mi prese il pene in mano che per l'emozione non era ancora eretto. Inizio a baciarmelo e poi lentamente iniziò a succhiare la punta, a giocare con la pelle , la sentii che faceva colare la saliva e quando il mio cazzo fu bello duro ci sputo' sopra e mi massaggio' le palle.
Io mi stavo eccitando tantissimo e volevo far godere anche lei, quindi allungai una mano e accarezzando la coscia scoprii che portava autoreggenti, niente di piu facile quindi che infilare subito nella vagina prima un dito, poi due.
All' inizio era un po strettina ma iniziò subito a lubrificarsi, sentivo tutte le dita bagnate e allora Iniziai a muoverle velocemente e poi a massaggiarle il clitoride.
Eccola mugolare, gemere con i gridolii soffocati dalla bocca piena del mio pene; io mi girai a guardare Giorgia: si stava toccando in mezzo alla gambe faceva scivolare la mano sulla fessura che si intravedeva da quei pantaloni così stretti che sembravano quasi collant lei mi guardò sorrise e si infilò la mano andando dritta a mastubarsi gemendo. Io allungai la mano e le palpai quel seno così piccolino ma sodo. non resistetti a lungo, spostai le spalline della canottierina e del reggiseno e feci uscire quelle tettine, che però possedevano uno splendido capezzolo grande come la punta di un pollice. Lei era estasiata continuava a toccarsi mentre la bionda non voleva sapere di staccarsi dal mio pisello. Io non sapevo più che fare....quale donna accontentare...ma subito mi prese la voglia di leccare la vagina di Marisa, allora le dissi "anche io voglio leccarti" ma Giorgia senti la frase e mi disse "no lecca me mangiami tutta". si diresse verso di me con il busto , e mentre si sfilava i vestiti io reclinai il sedile.
Eccola ora sopra si me, con le ginocchia ai fianchi del sedile, in pratica seduta con la figa sulla mia bocca. Io la sentivo calda, morbida aprii la bocca e con la lingua entrai in quel buchetto così bagnato dal sapore un pochino acido ma dolce alla stesso tempo, lei si eccito' moltissimo si massaggiava i seni e io la leccavo mordicchiavo e ad un certo punto dovetti inghiottire tanto erano i suoi umori buonissimi. poi....avanzò qualche cm....giusto per farmi leccare l'ano e allora inzio a muoversi con il bacino oramai tutta fremente un pochino la vagina un pochino l'ano, tutta bagnata dei sui succhi. Venne, urlando strizzandosi il seno mentre io la guidavo tenendola nei fianchi. si tolse e si mise in parte masturbandosi con la dolcezza di cui solo le donne sono capaci.
Io guardai Marisa, sempre con il cazzo in bocca. io oramai ero li li per venire, la situazione era troppo eccitante dissi "ti piace? vuoi che ti venga in bocca?" "o si che mi piace....io adoro fare pompini....guarda ora"
Lei con la bocca aperta si infilò il cazzo, pian pian fino in gola io sentivo che spingeva e poi affondo' ora il mio cazzo era sparito tutto lei rimaneva li, fece un paio di sussulti e lentamente lo sfilò lasciando fili di saliva ci guardammo negli occhi, lo rifece un paio di volte. tutto dentro, oltre la gola e uscendo me lo leccava da cima a fondo, poi se lo passava tra le guance, lo guardava ci sputava e infine lo ingoiava.
Io cedetti. urlai "eccomi, vengo"
Lei prese il cazzo, si fece fare uno schizzo in bocca e il resto su labbra, collo e seno e infine tornò a succhiarlo, a morderlo.
dio quanto è stato eccitante.
poi lei si appoggiò al suo sedile e con fare quasi mistico con la bocca semiaperta, passò il dito per raccogliere lo sperma e portarselo alla bocca. Si leccava con calma, assaporava ogni goccia di me, era così bello vedere lei godere del mio sapore. Avevo immaginato molte volte di fare sesso con Marisa, mai avrei immaginato potesse succedere.
Passammo qualche minuto così a rilassarci.
Io mi toccavo davanti a quello spettacolo e allora la moretta....mi aiuto' segandomi velocemente io sentivo ancora il suo gusto eccitantissimo nella mia bocca e le chiesi "vuoi scopare?"
"Si, si, siiii" allora presi un preservativo dal cruscotto, mi fiondai nel sedile dietro mettendomi sopra di lei. La penetrai entrando nella sua vagina bagnatissima, larga e calda prima con colpi lenti lunghi e poi sempre più veloce. vedevo il suo viso bellissimo li sotto di me e la sua bocca gemere di piacere, all improvviso mi ricordai delle sue voglie anali di prima e le disse "girati, mettiti a 4 zampe" oooooo vedevo il suo bellissimo sedere, morbido e piccolo liscio. presi a leccare dall'ano alla vagina, dopo iniziai a infilare un dito nell'ano per vedere la sua reazione: "ohh finalmente" disse, togliendomi ogni dubbio.la presi per i glutei ed infilai il cazzo nell'ano, lentamente sentendo tutta la resistenza lei urlava di godimento e dolore, quando arrivai in fondo mi fermai per un poco mentre lei urlava "si si si". sempre con delicatezza ripresi ad andare su e giù e alei piaceva da morire, intanto con la mano si masturbava la sentivo tremare, gemere godere.
Marisa ci guardava compiaciuta. Incrociai il suo sguardo e mi eccitai talmente da sentire di eiaculare ancora.
Sentivo il mio pene stretto dall'ano e ora andavo su e giù quasi con violenza. Le piaceva, molto godeva come non mai. Io ero eccitatissimo, tutto sudato e ora non riuscivo più a trattenermi, dovevo venire.
Uscii dicendo "vengo,vengo ancora !!! oddio siete fantastiche!!" guardavo la bionda, e infatti dal sedile anteriore balzo sul nostro posteriore, io mi sfilai il preservativo non volevo sprecare lo sperma dentro un profilattico.
Ero convinto di vedere Marisa prendere il cazzo in bocca e bere lo sperma, invece mi disse "scopa anche me vienimi dentro"
Un attimo dopo la stavo penetrando, lei si era seduta proprio sul cazzo, dicendomi "tranquillo prendo la pillola". Io non resistetti più di qualche colpo, e venni : lei si accorse e allora mi bacio' intensamente. Nel mentre, senti una mano li sotto.....era Giorgia che massaggiava i nostri genitali tutti bagnati di umori. Sento ancora i brivido nel ricordarla scendere con il viso e leccare il mio pene e la vagina di Marisa con tutti i nostri umori mescolati. Con delicatezza Giorgia passo' alcuni minuti a massaggiare e leccare, infine ci ritrovammo tutti 3 abbracciati, distesi nel sedile dietro di qull'auto a sentire l'aria fresca che entrava dal finestrino e mentre i grilli cantavano baciandoci assieme senza capire più chi eravamo ci addormentammo, per svegliarci un po' infreddoliti alle prime luci dell'alba.
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12 anni fa
lupo976,
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Ultima visita: 5 mesi fa