
krakatoanew
, 66/65 anni
Coppia
Milano, Italia
Ultima visita: 3 anni fa
- 3 anni fa come tutto ebbe inizio 2 COME TUTTO EBBE INIZIO -2 Io e Claudia andammo in acqua per darci una sciacquata e passandogli accanto mi disse che le sarebbe piaciuto tornarci anche il giorno dopo. Ovviamente lo disse perché lui la sentisse e sapesse che l’indomani saremmo stati ancora li. Poco prima dopo mezzogiorno eravamo li, lungo la riva incontrammo una sola coppia e un singolo che gli girava in torno e visto le occhiate che aveva dato a Claudia scegliemmo di inoltrarci nel verde per far perdere le proprie tracce.Proseguimmo fino a che raggiungemmo il nostro bel posticino, lui era già li che leggeva un libro e vedendoci ci salutò.Buongiorno rispondemmo e ci apprestammo a sistemare le nostre cose.Stendendo i teli però constatammo che la distanza tra noi era diminuita in confronto al giorno prima e di parecchio, si era dimezzata, ma la cosa non ci dispiacque augurandomi invece che questo fosse d’aiuto per un pomeriggio ancora più vivace di quello passato.Claudia una volta finito di sistemare le cose si stese a pancia in giù verso di lui e si mise a sfogliare un settimanale e tra una pagina e l’altra gli gettava sguardi furtivi constatando che era lei la sua attenzione e non il libro che teneva in mano.Lui Era disteso di fronte a noi per traverso appoggiato con la testa sullo zaino appoggiato a sua volta su un grosso sasso che faceva da fermo.Pensai che gli sarebbe venuto il torcicollo o che teneva sempre la testa girata verso Claudia intanto stava cercando qualcosa nel borsone e tirò fuori l’olio solare, si mise seduta a gambe incrociate e come il giorno prima cominciò dal seno.Ormai il ghiaccio l’avevamo rotto il giorno prima e quindi lui non ebbe nessuna difficoltà a tirarsi su e mettersi seduto di fronte a lei a guardarla. Mentre si massaggiava il seno lucido d’olio lo guardava mentre si toccava il cazzo e per far salire ancor più l’eccitazione iniziò a cospargersi d’olio le cosce e si mise a spalmarlo a due mani.A tre metri di distanza lui era paonazzo e il cazzo tra le mani gli vibrava d’eccitazione.Vederlo così da vicino la spinse a toccarsi intimamente e non passò neanche un minuto che mordendosi le labbra raggiunse l’orgasmo. Non era passata neanche mezz’ora che era già venuta, il pomeriggio prometteva bene.Come suo solito si voltò di schiena e si sdraiò al sole come nulla fosse accaduto, io in attesa del secondo round mi dedicai alle parole incrociate all’ombra dell’ombrellone. Mentre il tempo scorreva lento lei di tanto in tanto assumeva le pose più assurde per provocarlo continuamente e per accertarsene lo guardava sottecchi con sguardi furtivi. Mi alzai per andarmi a rinfrescare e lei mi seguì, giocammo con l’acqua schizzandoci a vicenda e a contatto con l’acqua fredda le si indurirono i capezzoli, era stupenda vedere quanto fossero lunghi e duri.Lui dalla sua postazione non si perdeva nulla di quanto facessimo e quando me la trovai di schiena l’abbracciai e le infilai il cazzo duro tra le cosce, lei emise un gridolino come sorpresa, poi mise la mano tra le cosce e abbassandosi leggermente se lo infilò dentro.Avrei voluto chiavarmela ma dovetti desistere perché seppur lontano c’erano altre persone lungo la riva e se ne sarebbero accorte.Tornati a posto presi a baciarla sotto lo sguardo vigile di lui e la sditalinai fino a farle raggiungere l’orgasmo, cosa per lei veloce, poi si mise in ginocchio e me lo prese in bocca fino a che mi fece venire.Lui si eccitò ancora di più quando vide che lei nonostante stessi venendo continuava imperterrita, e quando smise schioccò la lingua per far vedere che in bocca non aveva più niente e mi baciò contenta. Passarono una ventina di minuti durante i quali lei non stava ferma facendolo impazzire di desiderio, fino a che decisi che era ora che mi dessi da fare per accrescere la voglia che tutti avevamo sapendo tra l’altro che lui non aveva ancora goduto.Guardandola con sguardo complice le chiesi se volesse che le spalmassi un po’ d’olio solare e ricevuto il suo consenso mi inginocchiai di fianco a lei iniziando dalle caviglie.Si ripeté la scena del giorno prima. Mentre le cospargevo le cosce risalendo verso l’inguine lei aprì per agevolarmi, con la coda dell’occhio vidi lui che si allungava per meglio guardare e d’istinto gli dissi: - se vuoi puoi avvicinarti, non ci dai fastidio. - Posso chiese sorpreso.- Può vero? Chiesi rivolto a mia moglie.Lei un po’ sorpresa di questa mia iniziativa ma allo stesso tempo eccitata di averlo vicino fece di si con la testa.Prese l’asciugamani e lo stese a ridosso del nostro mettendosi in ginocchio quasi tra le gambe di lei.Ripresi a ungerla dappertutto seni compresi e mentre lo facevo le dissi: - Amore guarda come è eccitato questo giovanotto per te. Lei si sollevò sui gomiti e si mise a guardarlo mentre io le palpavo la figa stando attento a non farla venire e nello stesso tempo dovevo stare attento anche io a non toccarmi il cazzo perché ero talmente arrapato che avrei potuto sborrarle addosso pur sapendo quanto a lei piaceva quando accadeva.Questo pensiero me ne fece scaturire un altro e rivolto a Claudia dissi:- Amore allarga un po’ le gambe in modo che si avvicini.Lei mi guardò senza capire cosa avessi in mente e per evitare un suo ripensamento con una mano posata sulla gamba l’aprii di più, all’altra ci pensò lei.Seguendo il mio consiglio si mise tra le sue gambe e mentre si guardavano io iniziai ancora a massaggiarla. Con quel cazzo a portata di mano e conoscendola sapevo la voglia che aveva di toccarlo, stava a me far si che accadesse, tra l’altro da vicino sembrava ancora più grosso e la cappella era come un grosso fungo lucido e violaceo. - Claudia dissi, guarda come è eccitato il nostro amico, perché non lo aiuti tu.Mi guardò stupita di questo e rimase basita, poi le presi l’avambraccio e lo portai verso lui.Poco dopo l’aveva in mano e segandolo lentamente ne sentiva la consistenza. Mi scostai leggermente da loro, lui appoggiò le mani sulle sue ginocchia tenendole le gambe aperte, io fuori di me dall’eccitazione mi toccavo cercando di non venire, quanto mi sarebbe piaciuto vederla scopare dal quel cazzo, ma non volevo rovinare tutto per la fretta. - Non vergognarti dissi a lui, toccale il seno a lei piace.Lei con occhi sognanti mi guardò senza opporsi e quando lui si chinò sopra di lei per toccarle le tette il cazzo si adagiò sul suo ventre procurandole un brivido.Quando lui si sollevò col busto lei l’aveva sempre in mano e lo teneva sul grembo strusciandolo sopra, sapeva la voglia che aveva di prenderlo ma non ne aveva il coraggio, dovevo spronarla ma senza fretta. - Amore dissi, guarda come è eccitato per te. Lei sollevò la testa e guardò sognante il grosso cazzo che teneva in mano. - Appoggiatelo dissi, avvicinalo e senti se ti piace.Lei sempre guardandolo se lo mise sulla figa e lo fece scorrere lentamente tra le labbra abbondantemente bagnate di umori e al contatto sussultò, tremò letteralmente e venne copiosamente bagnandogli ulteriormente la cappella di umori.Lui fremeva dalla voglia di penetrarla, mi guardava come a pregarmi di dargli il consenso, ma non ero io quello che doveva decidere e gli feci no con la testa, era sgamato, si vedeva che era esperto di certe situazioni e accettò di buon grado continuando a stare al gioco.- Hai sentito che bello le dissi, lei mi guardò con lo sguardo pieno di voglia e si morse il labbro inferiore. - Sentilo bene dissi, provane un po’ e senti se ti piace.Era talmente arrapata da questa cosa che mi assecondava in tutto, col cazzo ben stretto tra le mani sollevò i fianchi e si ficcò dentro oltre alla cappella una decina di centimetri di cazzo, poi lo fece uscire per poi rimetterlo dentro come prima.Fu lui a non resistere, era da troppo che l’aveva in tiro e non ce la fece più, lo tirò fuori, lei lo tenne appoggiato sul suo ventre e accarezzandolo si fece impiastrare la pancia e le tette di sborra.Lui si scusò con lei, si alzò per prendere da pulire ma Claudia gli disse di lasciar stare che ci avrebbe pensato lei e mentre lui si allontanava per andare al fiume lei senza farsi vedere da lui prese con un dito dello sperma e lo portò alla bocca, lo assaggiò e disse: mmmm che buono e ne prese ancora un po’.Si ripulì con una salvietta si alzò e mi venne vicino, mi cacciò la lingua in bocca e quando si staccò mi disse: Hai sentito che buon sapore? Non risposi ma il cazzo s’indurì immediatamente e accortasene si mise a ridere. - Cosa mi hai fatto fare porco che non sei altro disse poi , a momenti mi fai scopare da un sconosciuto senza che tu muovessi un dito.Voleva addossarmi la colpa e a me stava bene.- Perché gli hai permesso di farlo disse a voce bassa perché lui non sentisse.- Ma si dissi io, in fondo te l’ha solo appoggiato, che male c’è hai provato qualcosa di nuovo e mi è sembrato che ti sia pure piaciuto no?Mi guardò strano ma non sapendo cosa rispondere rimase in silenzio e andò a bagnarsi al fiume.Facemmo le presentazioni, lui si chiamava Luca e abitava in zona Vercelli, inondò letteralmente Claudia di complimenti dicendole che mai le era capitata una donna con così tanta femminilità, che ne aveva da vendere, e di quanto fosse erotica ecc…, non vi dico lei: andò in brodo di giuggiole e lui così facendo stese un tappeto di velluto e si garantì un sicuro futuro incontro.Ci scambiammo i numeri di cellulare promettendoci di risentirci e così fu, ma questo lo leggerete nel prossimo racconto. 3134 4 4 anni fa
- 3 anni fa come tutto ebbe inizio 1 COME TUTTO EBBEINIZIO -1A Giugno, come l’annoprecedente con le prime giornate assolate tornammo sulle rive del Ticino dovel’anno prima scoprimmo un posto dove ci si poteva fare naturismo, era pocolontano da Malpensa dove coppie e singoli si ritrovavano per stare nudi al solee non solo, ma questo lo scoprimmo dopo e essendo mia moglie un po’esibizionista decidemmo di andarci e provare anche noi questa esperienza senzasapere che sarebbe stata la causa scatenante di ciò che accadde dopo. La prima volta che ci andammol’impatto non fu dei migliori, c’erano coppie nude sparse qua e la al sole ealcune di queste non si limitavano a questo ma facevano giochi eroticiattorniati da singoli che le guardavano masturbandosi.Seppur scettici per non farcivedere imbranati assumemmo il fare di una coppia sgamata abituata a certe cose emuovendoci con finta naturalezza scegliemmo un posto dove stendemmo i nostriteli e ci spogliammo nudi a prendere il sole.Sarà che eravamo nuovi delluogo oppure per le curve di mia moglie, fatto sta che i maschi allupaticominciarono a girarci intorno per vederla e incuriositi si toccavano igenitali davanti a lei.C’è da dire che nonostante abbiacompiuto 50 anni è parecchio bona, ha ancora un bel paio di tette belle piene eun culo da sballo, nell’insieme è proprio una bella figa. Comunque vederci attorniati cidette fastidio, erano poco distanti e si toccavano i genitali in modo, ma quellapratica doveva essere normale in quel posto perché guardandoci in giro vedemmoche altri facevano lo stesso con le altre coppie e ad alcune di queste sembravache apprezzassero, così ci adeguammo lasciandoli fare.Alcune donne di coppia li facevanoanche eccitare cospargendosi di crema/oli solari e a gambe aperte si ungevano lecosce e l’intimo fino a che questi masturbandosi godevano venendo poco distantida loro. Claudia a pancia sotto e col mentoappoggiato sulle braccia non si perdeva una sola virgola di quanto accadevacommentando sottovoce con me ogni singola cosa. Ogni tanto sollevava la testae si guardava in giro soffermandosi per lo più sui maschi ben dotati e se siaccorgeva che qualcuno di questi era in procinto di venire non lo perdevad’occhio fino a che non vedeva i loro schizzi finire sulla sabbia davanti a loro. - Haivisto quello col cappellino come se lo mena veloce disse, e come ce l’ha grosso,siè pure avvicinato, non vorrei che ci venisse sui teli. Quello come se avesse sentitoindietreggiò di qualche passo e sborrò getti che caddero vicinissimo allenostre salviette, quando finì ci buttò sopra della sabbia col piede. - Hasborrato come un cammello disse lei quando si allontanò, c’è mancato poco checi venisse addosso, hai visto quanta ne aveva. - Perforza risposi, ha un cazzo chesembrava una clava, ti piaceva e?? - Si masolo il cazzo però, lui è un buzzurroma vederlo a vederlo sborrare mi sono bagnata, mamma mia che tarello! - Mi ero accorto che lo guardavi e hopensato che fossimo stati in un posto più appartato magari ti sarebbe purepiaciuto menarglielo e farlo sborrare con le tue manine, mi sono eccitato apensarlo. - Ma sei scemo, ora ti ecciti se guardo icazzi degli altri? Tu non sei solo un porco ma anche pervertito. - Puòdarsi pure che lo sia risposi, ma l’haidetto tu che ti sei bagnata a guardare venire quel grosso, se poi vuoi farmeneuna colpa accomodati pure ma mi piace pensarti alle prese con un arnese così e mieccita. Lungo il ritorno verso a casale chiesi cosa ne pensasse del luogo e mi rispose che appena arrivati aveva comeuna repulsione a vedere degli uomini menarselo davanti a delle donne anche senude, ma di essersi pure incuriosita nel vedere che ad alcune donne delle altrecoppie quella pratica piaceva e ne traevano piacere, così si mise ad aspettare divedere se qualcuno se lo menasse per lei, cosa che accadde varie volte e che lepiacque molto perché mi confessò che si era eccitata a guardarli. Mentre le parlavo feciscivolare la mano tra le cosce accorgendomi di quanto fosse bagnata e le dissi:- Meno male che hai l’asciugamani sotto il culo altrimentim’inzuppavi il sedile dell’auto da quanto sei fradicia d’eccitazione.- Cretino rispose lei piccatadandomi un leggero buffetto dietro la nuca, sonocosì perché sono sudata.- Si si risposi ridendo, e perquella risposta rimediai un altro buffetto sulla nuca.Quella sera a letto mentre latoccavo tra le gambe le chiesi se ci fosse stato qualche cazzo in particolareche le fosse piaciuto.- Si rispose, il più bello era quello del buzzurro colcappellino bianco, ma solo quello aveva di buono, per il resto era brutto efaceva schifo, se quel cazzo l’avesse avuto quel bel ragazzo con i Rayban allorasi che ci si poteva fare un pensierino.Quelle parole insieme agliumori che iniziarono a uscirle dalla figa innescarono in entrambi un’eccitazioneincredibile e riprendemmo a scopare come due amanti arrapati. Questo nostro nuovo sfizio ciintrigava e decidemmo di declinare le vacanze al mare scegliendo di restare acasa e frequentare il fiume per tutta estate.Acquisendo più esperienza smettemmodi frequentare le rive affollate da maschi arrapati e dandoci da fare trovammo postianche più belli, meno affollati e meglio frequentati che si prestavano di più allenostre esigenze e fantasie. Uno di questi posti è sulfiume Sesia in provincia di Vercelli, lungo il fiume ce n’è molti di posti chesi prestano a praticare il naturismo, lungo il greto si trovano delle piccole oasidi sabbia per lo più circondate da vegetazione fatta di fitti cespugli e alberiche permettono un’adeguata privacy dove volendo si può fare anche sesso senzail patema di essere visti.Ovviamente non si era soli, ancheli c’è gente che gira e capita che alcuni singoli arrivando nelle vicinanze civedesse, ma è Claudia scegliere a chi dare corda o meno, se il tipo non le va agenio copre le sue nudità in modo che quello capisce che non c’è trippa pergatti e se ne va scoglionato, se invece il tipo le va a genio mostra non fanulla per nascondere le sue grazie ma assumendo pose provocanti lo eccita finoa che quello non si mette a masturbarsi davanti a lei fino a sporcare la sabbiadi sborra dinnanzi a lei.Non appena questi siallontana contento divento io il suo oggetto di gioco e con mio immenso piaceremi lascio usare come strumento per la sua libidine. Quest’anno però Claudia ha trovatoun nuovo ammiratore che le piace particolarmente ed è un ragazzo che vedemmo ilsabato prima, vedemmo un tizio che camminando in riva al fiume dirigendosiverso la nostra direzione e essendo noi coperti dal verde ci vide solo quandosuperò i cespugli, sembrò sorpreso di trovare qualcuno, posò lo sguardo su miamoglie e si guardò in giro per cercare il posto adatto in cui mettersi.Scelse un punto a una decinadi metri da noi, sistemò le sue cose si spogliò e si mise a prendere il sole. Claudia con un sorrisetto malizioso mi guardò e si sdraiòmettendo il suo bel culo in bella mostra in modo che il ragazzo potesseammirarlo mentre io sdraiato e con le parole incrociate davanti a me facevofinta di essere concentrato su di esse ma non mi facevo sfuggire il minimomovimento di lui e con l’accortezza di non farmi sentire dicevo a lei tuttoquanto faceva.Doveva avere circa trent’anni,corpo snello e un’abbronzatura da fare invidia a un Marocchino.Guardava Claudia insistentementee quando sottovoce glie lo dissi lei iniziò a muoversi e ad aprire le gambe,era un segno positivo, evidentemente le andava a genio. Mi sembrava di avergli vistoil cazzo che ora da seduto teneva tra le gambe ripiegate nella classicaposizione di yoga e mi era sembrato di notevoli dimensioni, ma era solo statoun attimo e non ne ero sicuro ma lo dissi ugualmente a Claudia che poco dopoincuriosita si voltò e pure lei si mise seduta nella sua direzione.Prese la crema solare e con naturalezzamanco fosse nel bagno di casa si mise a spalmarsi il corpo con una lentezzaesasperante.Si massaggiò il seno fino aquando la crema non fu tutta assorbita, poi passò alle gambe risalendolentamente sulle cosce che con maestria apriva sempre più. Il ragazzo a quel punto rottogli indugi e stando sempre seduto si appoggiò all’indietro su un gomito eaperte anche lui le gambe prese in mano un cazzo da paura e mostrandolo conorgoglio iniziò a menarlo lentamente davanti a noi. Restai allibito, e chi siimmaginava una cosa del genere, Claudia non se n’era ancora accorta perché atesta bassa stava mettendosi la crema sulla figa.La toccai facendole segno diguardare e appena lo vide rimase si bloccò e a bocca aperta mi guardòincredula. Sarà stato perché lei si era bloccatadopo averlo guardato e averla vista girarsi subito verso di me doveva averglifatto credere che avesse preso male la cosa e di conseguenza smise subito ditoccarsi e si sdraiò sulla schiena a prendere il sole.Il fatto però che fosseeccitato lo dimostrava senza ombra di dubbio il suo cazzo ancora turgidoletteralmente appoggiato sulla sua pancia e con dei piccoli colpi sembravavolersi sollevare, pareva un totem. Vedendo come lo guardava la immaginaialle prese con quel coso e dovetti lottare per resistere da metterglielo inbocca e farmelo succhiare.Il fatto che l’amassi non importava,e pensarla di vederla giocare con un cazzo di quelle dimensioni mi facevabattere il cuore in una maniera indescrivibile.Se pensavo a quanto fossigeloso prima che iniziassimo a frequentare le rive dei fiumi mi veniva daridere, ora invece mi eccitavo come unmandrillo sperando di arrivare a trasgredire. - Ma dai le dissisussurrando, perché ti sei fermata, ha pensato che ti fossi contrariata e asmesso di toccarsi, dai continua e fallo eccitare.Erano queste le situazioniche più le piacevano ed ero curioso di vedere cos’avrebbe escogitato pereccitarlo. Si immedesimò nella partedella seduttrice e rilassandosi aprì le cosce e ricominciò a in cremarsi tra lecosce guardandolo.Lui si girò verso leimettendosi su un fianco con il cazzo che poggiava sul telo, accortosi che lei gli guardava l’uccello loprese in mano e lo scappellò lentamente mentre io continuavo a fare finta difare le parole incrociate.Vedendo che lei continuava atoccarsi intanto che lo guardava, lui prese coraggio e sedutosi a gambe aperte difronte a lei iniziò a menarselo.Vidi che lo guardò ecompiaciuta gli sorrise, prese dell’altra crema e mentre con una mano sispalmava il seno con l’altra si toccava tra le gambe senza staccargli gli occhidi dosso.Lui col grosso cazzo in mano completamentescappellato con la cappella umida e violacea guardò Claudia e con le labbramimò un bacio.Il cazzo mi faceva male daquanto l’avevo duro, mi alzai e mi misi vicino a lei che appena lo vide loafferrò e si mise a menarlo continuando a guardare lui.Sentivo la sua vogliacrescere, spostai la sua mano e con la mia cominciai a farle un ditalino chesubito ebbe l’effetto di farla godere, inarcò il bacino e con dei versiraggiunse l’orgasmo subitaneamente seguito da un altro. Lui estasiato dalla scena simise in ginocchio e avvicinatosi al bordo del telo se lo menò aumentando ilmovimento fino a che sborrò sulla sabbia dinnanzi a lui.Ora eravamo tutti appagati oquasi, io non ero venuto e come loro mi distesi e mi misi a prendere il sole.Il bello era che non ci funeanche una parola tra noi e il bello era propri li, ci eravamo scambiatierotismo a piene mani senza conoscerci e godendo delle nostre azioni.Ci lavammo con dellesalviettine umidificate e mangiammo un po’ di frutta che ci eravamo portatiappresso e una volta finito Claudia si rimise in posizione col suo bel culoverso di lui e mi disse di metterle della crema sulle spalle.Mmmmmmm, non le era bastato,ora con la mia complicità voleva farlo di nuovo eccitare e per farlo decisi diprendere l’olio anziché la crema e lei acconsentì.Iniziai dalla schiena, neversai una buona quantità lungo tutta la schiena e presi a spalmarlo dappertutto,con la pelle lucida d’olio risultava ancora più attraente, passai a ungerle legambe che lei prontamente divaricò a benefici odi lui, una volta fattofinalmente mi dedicai al suo magnifico e tondo culo.Lasciai cadere l’olio suentrambe le chiappe facendo in modo che ne andasse anche nel solco, poi iniziaia spalmarlo per bene passando lentamente le mani sopra le natiche arrivando adaprirle e far scorrere le dita sull’ano e scendendo poi sulla figa dove misoffermavo accarezzandole le grandi labbra ancora una volta smaniose di esseretoccate.Alzai la testa e lo vidiseduto che si toccava il cazzo ancora svettante, lei sentendo che le allargavole chiappe le sollevò leggermente facilitandomi e le infilai un dito nel culo.- Hai! Fecelei emettendo un gridolino poi voltò la testa e guardandomi maliziosa disse inmodo che sentisse pure da lui: non vediche non siamo soli.- Dai dissi iogirati che te ne metto un po’ davanti. Quando si girò i loro sguardis’incrociarono e lei si compiacque di vederlo ancora in tiro per lei, si mise semisdraiataappoggiata sui gomiti con le gambe leggermente divaricate mentre le versavo trale tette l’olio che scendeva fino a riempirle l’ombelico e scendere oltre.Con gesto lento raccolsil’olio da sopra il suo pube e lentamente lo cosparsi dappertutto soffermandomia massaggiarle il seno, i capezzoli erano già duri e disse di fare piano perchéora erano sensibili, lo disse in modo da farsi sentire anche da lui.Scesi con la mano amassaggiarle il ventre e guardando il ragazzo portai la mano sulla figa gonfia,vedendolo più attento che mai allargai le labbra e la penetrai con le dita, leiper facilitarmi aprì di più le gambe sospirò e lanciò un gridolino per farsisentire e eccitarlo di più.Lui attentissimo e allupato simenava il cazzo allo stesso ritmo che usavo io mentre con le dita la penetravocon Claudia che mi segava allo stesso ritmo. Quando Claudia ebbe l’orgasmofu davvero intenso, venni anch’io e sporcai dappertutto, la salvietta ora eraintrisa dei suoi umori e dal mio sperma, anche lui venne e come prima sborròcopiosamente sulla sabbia dinnanzi a lui. Io e Claudia andammo in acquaper darci una sciacquata e passandogli accanto mi disse che le sarebbe piaciutoritornare li anche il giorno dopo. Ovviamente lo disse perchélui la sentisse e sapesse che l’indomani saremmo stati ancora li. 2442 3 4 anni fa