Da molti mesi ci dicevamo che sarebbe stato bello andarcene in montagna, senza il solito fardello di figli scontenti e parenti da invitare a pranzo e cena…
Finalmente ci siamo riusciti. Siamo partiti da Milano subito dopo il lavoro, lasciando quel che occorre ai ragazzi per gestirsi la sera e la giornata di domani; non abbiamo detto nulla a nessuno se non che avevamo un impegno importante (penseranno tutti al lavoro, senza capire che l’importante invece siamo noi…!)
Arriviamo su che è già buio. l’aria è fredda fredda, c’è un cielo limpido e pieno di stelle. Ti guardo scendere dalla macchina che già rabbrividisci e affretti il passo verso la porta di casa… prendo la borsa e corro per raggiungerti sulla soglia; apriamo e un piacevole calore ci accoglie: la caldaia ha funzionato a dovere e la casa è calda come piace a te…
Ci baciamo subito e ti aiuto a toglierti il piumino e i guanti…. approfitto per baciarti ancora e infilare le mani sotto il tuo maglioncino… ho voglia di toccarti; ho voglia di toccarti da quando siamo partiti… ho voglia di toccarti da quando, mentre guidavo in autostrada, mi hai appoggiato la mano tra le gambe e mi hai accarezzato….
“ti amo” ti ho detto, e anche io ho spostato la mano dal volante per appoggiarla tra le tue gambe, ho alzato un po’ la tua gonna e le ho accarezzate risalendo verso il centro… poi un tuffo al cuore e quanti una sbandata!… hai tenuto le gambe aperte e ho scoperto che non avevi indossato gli slip…. sei una grande!
E’ così che ho guidato eccitato per tutta la strada rimanente andando avanti con l’immaginazione alle nostre ore successive….
Mi allontani: hai fame e vai in cucina per preparare qualcosa per cena; io intanto accendo il caminetto, cerco il nostro tappeto e lo stendo davanti, oscuro le finestre e accendo qualche candela… anche l’atmosfera conta… (a proposito, cerco un po’ di musica giusta e la metto in onda…)….
Hai preparato crostini caldi e pomodorini… ce li scambiamo, un boccone con l’altro; beviamo un goccio di birra dallo stesso bicchiere e ridendo ci divoriamo le fragole intinte nello zucchero…
Ti prendo per mano e ti porto davanti al camino… ti metti con la schiena alla fiamma; mi allontano da te qualche passo e ti guardo: come sei bella!
“Spogliati per me…” ti chiedo.
Non dici nulla, apri la gonna e la lasci scivolare a terra. Io non smetto di guardarti mentre mi tolgo la camicia, e tutto il resto insieme ai pantaloni… rimango nudo davanti a te…. Sei bella da guardare con le calze parigine alle gambe, e le cosce nude sopra le quali si intravede il tuo sesso liscio e pronto ad aprirsi…. Mi accarezzo lentamente l’uccello che diventa subito duro, mentre ti osservo sfilarti il maglioncino e lasciare cadere il reggiseno… Lo splendore dei seni che svettano ancora alti sul tuo corpo è quasi abbagliante… continuo a toccarmi e vedo che anche tu non resisti a spingere una mano tra le gambe ad accarezzare la figa che pulsa da dentro piena di voglia ….
Mi tendi una mano: “Abbracciami…” mi chiedi. Avanzo verso di te e ti stringo forte, passando le mani sulla tua schiena, mentre sento i seni morbidi premere sul mio petto e il cazzo che si appoggia al tuo pube… lo prendi in mano e scivoli lentamente in ginocchio davanti a me; lo tieni stretto con una mano, mentre con l’altra continui a toccarti di sotto; lo scappelli tutto, apri la bocca e lo prendi tra le labbra; cominci a succhiarlo con forza, mentre la mano ora mi stringe le palle… poi lo molli, ti abbassi ancora e mi prendi una palla in bocca sempre succhiando… è una sensazione forte; un dolore leggero unito ad un piacere intenso; ti accorgi quanto mi piace da come senti il cazzo indurirsi ancora… non resisti e lo riprendi in bocca spingendolo più in fondo che puoi…
Poi: “ora tocca a me”, mi dici allontanandomi un poco e sdraiandoti a terra con le gambe divaricate…
Non mi faccio pregare: mi sdraio bocconi davanti a te e affondo il viso tra le tue cosce…. passo la lingua da sotto in su, più volte e più volte, ogni volta partendo da un po' più sotto… ti sento inarcare leggermente la schiena per darmi da leccare anche il buchino… hai scoperto quanto sia piacevole e ora non hai più né vergogna né paura…. sento il mio cazzo premere da sotto mentre è schiacciato sotto la mia pancia ma è troppo bello leccarti… sentire le tue labbra schiudersi e aprirsi, mandare la lingua dentro a cercare i punti più sensibili della tua vagina per poi risalire fino al clitoride… leccarlo in tondo e scendere di nuovo…
Sei golosa e vuoi venire subito, mi tieni la testa mentre la mia lingua si muove dentro di te e con un dito risalgo nel tuo buchino stuzzicandolo…
Decido di farti impazzire, e mentre continuo a titillarti il buchetto del culo, pian piano infilo due dite nella fica, cercando al suo ingresso il morbido cuscinetto del punto G; tu ti apri ancora di più, sento i tuoi sospiri farsi più intensi mentre la lingua gioca con il tuo clitoride teso e duro…
Muovi le tue mani sul tuo corpo, accarezzandolo (sai che mi eccita), giochi con i seni e poi scendi ad aprirti ancor di più le grandi labbra… sei tutta tesa nel piacere e cerco di ascoltare i tuoi fremiti per assecondare il tuo godere con i movimenti delle mie dita e della lingua…
Sento la fica che dentro si gonfia, sento il buchino pulsare, sento i tuoi respiri affannarsi finché lasci che l’orgasmo ti pervada; è una sensazione fortissima, senti da dentro quasi il bisogno di fare pipì, ma sono solo le tue ghiandole che producono il più dolce dei nettari …. voglio berti fino all’ultima goccia mentre il piacere ti scuote tutto il corpo e lasci che la voce emetta vocali piene di godimento. E’ un orgasmo lunghissimo, ti sento tutta inarcata finché non ti abbandoni sfinita….
Scivolo via con le mani, mi sdraio al tuo fianco e mentre tieni gli occhi ancora chiusi ti accarezzo i seni, le spalle, la schiena, i fianchi e le cosce…
Passa poco e ti giri: “lo voglio! ora!” mi dici, e ti metti carponi offrendomi il culo magnifico…. non posso che baciarmelo tutto ancora mentre il cazzo si indurisce tra le mie mani…. poi anche io in ginocchio dietro di te lo infilo tutto nella fica che si apre e lo accoglie…. spingo a fondo, ti piace e ti sento ancora ansimare di piacere… spingo, sento il cazzo farsi ancora più duro e mi piace….
mentre ti scopo mi appago beato della forma del tuo corpo, con le curve dolci e armoniose come quelle di una viola che suona solo per me…
Con la mente ti rivedo mentre succhi anche altri uccelli, facendoti scopare da me e viceversa (questa è un’immagine che non smette mai di eccitarmi)…. Ma oggi sei solo mia… finché: “nel culo, lo voglio nel culo” mi ansimi quasi ordinando…
Ho paura di farti male, ma sei così decisa che sfilo l’uccello dalla fica e lo appoggio al buchino che subito si apre voglioso… spingo appena e lo sento stretto dentro di te; tu sussulti ma il piacere ti invade. Ti sento spingere verso di me, mentre io mi muovo dentro di te, piano ma senza fermarmi…. “sborrami in culo”, mi chiedi ancora….
Sentirti così è ancora più eccitante, sento la sborra prepararsi ad uscire, mi muovo ora più forte, la sento risalire e finalmente esplodere tutta dentro di te…. Ed è lì che tu senti l’orgasmo ripartire dentro e anche tu godi con me, senza capire quasi cosa sta succedendo….
Ci ritroviamo così, fianco a fianco, accaldati e appagati…. ci guardiamo e ci baciamo a lungo senza dire nulla…
Sappiamo tutti e due che tra qualche ora avremo ancora voglia, ma ora ci aspetta un letto caldo e sarà bello tornare a giocare domattina ancora più innamorati….
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