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Latrina
Latrina
Di Tom
[email protected]
Non riuscivo più a trattenerla. Avevo percorso tutta la strada da Lucca a Cortona senza concedermi una sosta ed ora la mia povera vescica era sul punto di scoppiare. E non era il caso di presentarsi in quelle condizioni di fronte alla mia datrice di lavoro Linda. Madam Linda, per chi non la conoscesse.
Raggiunta Villa Marten lasciai l’auto al portiere, un ragazzo che indossava una divisa rossa e nera con ancora le pieghe della stiratura, e mi diressi lungo i chilometrici corridoi dell’antico maniero. Villa Marten è un luogo d’incontri clandestini a tema sadomaso. Non ne esistono molti in Italia e di quei pochi nessuno è come Villa Marten. Lì le dominatrici sono delle vere dominatrici. Lì gli aspiranti schiavi non sono clienti da soddisfare, sono schiavi in tutto e per tutto: vengono introdotti dalle inservienti, giovani ragazze carine e disponibili nelle principesche stanze delle mistress e vi vengono lasciati per un tempo proporzionale al loro pagamento. Il tempo lo stabiliscono le cinque dominatrici supreme di Villa Marten. Linda è una di loro, le altre le conosco solo per nome. Si chiamano Isabella, Maddalena, Elena e Valentina e vengono alla Villa di tanto in tanto, per il resto si dice trascorrono il loro tempo in villaggi turistici e lussuosi castelli, spendendo i lauti proventi delle loro attività. La Villa è grande, circondata da un giardino immenso e curato nei minimi dettagli. E' posta in periferia tanto per non dare nell’occhio. Le stanze delle dominatrici sono ampie e ben soleggiate, arredate con letti a baldacchino e mobilio del più costoso. Ogni padrona ha a disposizione tre stanze comprensive di camera da letto, salotto e sala delle torture e può disporre di due inservienti a sua scelta. Queste ultime coccolano e soddisfano ogni desiderio ed ogni capriccio delle dominatrici in assenza di clienti. A loro il compito di pulire, spazzare e lucidare gli angoli delle stanze, rifare il letto, stirare e lavare i raffinati abiti delle mistress, lucidarne le scarpe e gli stivali.
Come avrete notato gli spazi riservati a ciascuna padrona non dispongono di un bagno. Vi è solo una doccia adiacente alla camera ma non esiste water. Le inservienti servono anche per questo. Si, sono i cessi delle mistress. Le padrone se ne possono servire come e quando vogliono, per il loro fabbisogno ed il loro divertimento. Io sono solo un contabile, a me non è permesso giocare con le inservienti (chissà perché Madam Linda si ostini a chiamarle così, visto che non sono altro che schiave) tuttavia a Villa Marten i cessi non esistono non solo per le dominatrici, ma anche per i semplici dipendenti come me, per i portieri e per camerieri.
Per noi la Padrona Isabella ha adibito gabinetti speciali in cui vengono fatte sgobbare le schiave che non hanno ben lavorato durante la settimana. Ogni inserviente che delude una mistress è presa e tenuta come water umano nei nostri bagni per sette giorni, lontana dalla sacra orina della sua dominatrice ed a contatto con gli infimi rifiuti corporali di noi dipendenti.
Raggiunsi il bagno più vicino al mio ufficio che avevo già le mani sulla patta dei pantaloni. In quel punto il corridoio compie una curva ad angolo retto verso destra. Il mio studio è situato poco prima dell’angolo, sul lato destro del corridoio. Il bagno è situato proprio di fronte, sul lato sinistro. Aprii la porta d’impeto e mi trovai nell’anticamera dei cessi. Davanti a me una fila di quattro lavandini splendenti e puliti di fresco ancora odoravano di detersivo in polvere. Sopra ai lavandini erano posti gli specchi, rotondi e brillanti.
Ai lati dell’anticamera si aprivano gli uscetti di quattro gabinetti, due per lato. Entrai in quello più vicino alla porta, sulla sinistra. Prima ancora di far scattare la serratura alle mie spalle riconobbi l’inserviente di turno posta in quel gabinetto. Era Latrina.
-“Ciao”- la salutai.
-“Buongiorno, signore”- rispose lei.
Latrina era una ragazza giovane e carina, capelli a caschetto biondi, occhi grigi come l’ardesia e pelle di porcellana. Ne vedevo solo la faccia sporgere all’altezza del mio inguine dal foro praticato in una falsa parete di cartongesso. Sapevo già come funzionava. Le ragazze erano trattenute in ginocchio al di là di quella parete falsa per mezzo di un’imbracatura di lacci di cuoio e catene. Il foro ad ogiva ad un metro e venti d’altezza dal pavimento permetteva loro di sporgere fuori con la faccia e l’unico movimento concesso era quello di aprire e chiudere la bocca. Erano cessi. Peccato, però. Se Latrina non avesse avuto un carattere così remissivo l’avrei vista bene con un completo di pelle nera, stivaloni alti al ginocchio e con frusta in mano.
Per l’età non vi sarebbero stati problemi o controindicazioni. Molte mistress erano più giovani di lei ed anzi, fin dagli esordi della sua carriera Latrina era stata affidata a padroncine con due o tre anni meno di lei, quindi appena maggiorenni. L’ultima era stata Barbara, una bellezza dalle origini siciliane che ancora mescolava corretta dizione delle parole con termini dialettali e quell’inconfondibile accento di provincia. Madam Linda aveva scelta Latrina per essere una inserviente. Per il carattere, e forse anche per la bassa statura.
-“Che cosa ci fai qui, piccola?”- chiesi.
-“Madamigella Barbara, signore. Non mi sono dimostrata all’altezza delle sue necessità”- rispose la fanciulla con sguardo mogio.
I suoi occhi andarono alla patta dei miei pantaloni, già aperta. Povera Latrina.
-“Che hai combinato?”-
-“Sono caduta”-
-“E allora?”-
-“Madamigella Barbara era seduta su di me”-
-“Ah, capisco”- dissi -“Le facevi da sgabello?”-
Molte mistress usano le inservienti come sedie.
-“No, mi stava cavalcando”-
L’immagine della procace Dea siciliana che vestita da cavallerizza spronava la ragazza a galoppare come una bestia sul pavimento della sala delle torture entrò prepotentemente nella mia mente. Conoscevo Barbara. Sapevo quale gusto provasse nel sentire le schiave e gli schiavi inermi sotto di se. Sotto ai piedi bellissimi che le aveva dato madre natura. Sotto al suo sedere perfetto. Vermi doloranti ed esausti, sul punto di collassare, che si sforzavano di resistere per far stare la padrona nella posizione più comoda possibile.
Forse una frustata di troppo, forse un colpo con gli speroni più forte del dovuto nei fianchi della bestia e Latrina s’era distesa sulle assi del pavimento.
-“Come ti tratta Barbara?”- chiesi.
Pura retorica. Conoscevo già la risposta.
-“Benissimo. Madamigella è buona con me”-
-“Già, certo”-
Aprii completamente la patta e scostai l’elastico delle mutande. Il membro era fuori. Lo trovai più duro fra le dita di quanto non avessi creduto possibile per quelle poche parole.
-“Hai sete?”- chiesi.
-“No”-
-“No?”-
-“La dottoressa Morea è stata qui pochi minuti prima di lei”-
-“Bè, mi spiace. Allora dovrai farti un’altra bevuta. La tengo da Sesto Fiorentino”-
Latrina assunse un’aria avvilita e sconfitta. Forse aveva creduto che mosso a compassione me ne andassi a pisciare nella bocca della schiava del bagno a fianco. Povera ragazza. Sono quasi cinque anni che lavoro qui a Villa Marten e mi sono abituato alle strane usanze imposte da Madam Linda dopo solo pochi giorni. Pisciare fra le labbra di una bella ragazza o in una tazza di porcellana per me è la stessa identica cosa. Peccato che le ragazze fuori dalla Villa non si facciano usare come water. Solo di questo mi rammarico. Forse sono un po’ bastardo, io però preferisco definirmi pratico, un cinico disilluso.
Così presi l’uccello fra le dita e lo avvicinai alla bocca di Latrina. Lei lo osservò a distanza ravvicinata come si osserva la punta di un pugnale che si avvicina inesorabile alla gola.
-“Su, apri bene, è l’ora dell’urinoterapia”- scherzai.
-“Si, signore”-
Infilai la cappella nella “O” di “signore” ed il resto della parola uscì masticato dalla sua bocca.
-“Meno parole e più fatti. Apri bene”- dissi.
Latrina annuì, senza poter parlare. Il mio amico non è piccolo e nelle sue piccole labbra sottili appariva ancor più grande e prepotente.
Rilassai completamente la vescica. Macché, niente da fare. La ragazzina era riuscita con nulla a portarlo quasi all’erezione. Mi ci aveva condotto con la sua aria innocente e remissiva, i suoi occhioni bassi e lucidi, la sua fedeltà commovente nei confronti di una ragazza di un paio d’anni più giovane di lei che dalla mattina alla sera la costringeva a camminare come una cagna, a leccarle gli stivali ed a baciarle i piedi.
-“Me l’hai fatto venire duro”-
-“Mmmmhhmmmpf…”-
-“Si, vabbé! Dai, muovi la lingua. Se prima non vengo non mi s’ammoscia”- dissi, iniziando a spingere in avanti ed indietro col bacino. I suoi occhi si riempirono di lacrime al terzo colpo.
Mi dispiacque solo del fatto che la sua testa fosse incastrata dentro a quella parete di cartongesso. Avrei voluto prenderla per i capelli e manovrarla a mio piacimento. Invece ero io a dovermi prendere il disturbo di entrare ed uscire dalla sua bocca.
Fra le sue labbra sentii il mio pene che acquistava sempre più forza e vigore. L’erezione era completa. All’improvviso un suono di tacchi alti risuonò nel corridoio.
-“Accidenti!”- pensai -“Madam Linda che viene nel mio studio. Avesse bisogno di me…”-
Trattenni il fiato e fermai il bacino. Dovevo sapere se la donna nel corridoio fosse la mia datrice di lavoro.
Invece Latrina continuò a slinguazzare ed a singhiozzare.
Estrassi il membro dalla ragazza e la schiaffeggiai sulla guancia un paio di volte. Con più forza di quella realmente necessaria.
-“Zitta! Non emettere un suono!”- ordinai.
Lei si zittì all’istante, ma le lacrime continuarono a scendere. La punta della cappella era proprio a pochi millimetri dalla sua bocca. Sospirando come in preda all’affanno, ignara del motivo che m'aveva spinto a fermarmi, Latrina si sporse per quanto le fosse possibile e baciò dolcemente la punta del mio membro.
Il suono dei tacchi passò e non udii il gemito della porta del mio studio che si apriva. Non era Linda, per fortuna. Poteva trattarsi solo di un’altra mistress ma di quelle non ho motivo di preoccuparmi. Gli incassi della Villa non riguardano loro.
Così mi rilassai. Latrina continuava a distribuire lacrime e bacetti sul mio cazzo.
-“Apri bocca”-
Lei obbedì.
Io vi infilai l’uccello senza alcun indugio e spinsi fino a che non sentii sparire le palle nella bocca della schiava.
La ragazza mugolò, prima contrariata, poi di dolore ed infine di spavento. Stava soffocando.
-“Me ne fotto”- pensai -“L’unica cosa che conta è sborrare e pisciare. Non mi preoccupo di certo delle condizioni psicologiche e fisiche di un sanitario”-
Venni. Un fiume. Latrina bevve tutto, guardando un po’ me e un po’ il mio arnese, non so se con espressione di supplica o di disprezzo e non m’interessa. Non mi faccio supplicare dai cessi. Li uso per lo scopo per il quale sono stati creati. E naturalmente non mi curo del disprezzo che un oggetto può nutrire nei miei confronti, sarebbe il colmo. Latrina dovrebbe solo sentirsi onorata del fatto che abbia scambiato qualche parola con lei quando sono entrato nel gabinetto. Solo pochi altri lo fanno.
Quando il membro si fu rilassato un poco iniziai a scaricarmi. La schiava nel frattempo mi aveva ben slinguazzato la punta rimuovendo da essa ogni goccia di liquido seminale. Quanto ne ha ingoiato, povera ragazza! Se si può mettere incinta qualcuna per via orale credo che Latrina avrà dei gemelli. Devo ammettere che dopo un pompino ben fatto, anche se praticato in una posizione tutt’altro che comoda, e dopo aver trattenuto una pisciata da Sesto Fiorentino a Cortona, lo scaricarmi fu proprio corroborante. Così mi gustai un piccolo divertimento offerto dalla Villa Marten. Ad intervalli regolari rallentavo il flusso d’orina, dando alla schiava l’impressione di aver terminato la pisciata e poi, senza preavviso, irrobustivo il getto, cercando di farle andare di traverso il liquido o di causare una fuoriuscita d’orina dalle sue labbra.
M’avesse sporcato i pantaloni e fossi andato a fare rapporto a Madam Linda la vita di Latrina sarebbe peggiorata ulteriormente nella Villa. Lei lo sapeva. Fece buon viso a cattivo gioco e sopportò con stoica determinazione ogni mia angheria.
-“Sei proprio una fogna, mia cara”- le dissi -“Bevi tutto come un tombino e non t’intasi mai”-
Latrina cercò d’annuire.
Nel frattempo la mia riserva s’era andata esaurendo.
-“Pulisci”-
Latrina obbedì.
Sfilai il membro di colpo e lo usai per colpire il suo viso disfatto dal pianto. Le guance erano tutte umide dalle lacrime e la sua fronte era calda e arrossata dallo sforzo appena provato.
Riposi il membro nelle mutande, strofinai il pacco sul suo viso come ultima dimostrazione di quanto le volessi bene e poi chiusi la patta.
-“Ora vado al bar e mi scolo due birre d’un fiato, così fra qualche ora mi riviene voglia di pisciare. Ti userò per tutta la settimana, solo tu e nessun altra, non sei contenta?”-
Latrina fece un cenno come per annuire ma non disse nulla.
Aprii l’uscetto alle mie spalle e sbirciai nell’altro vano. Un’altra ragazza era rinchiusa con la testa nella parete di cartongesso. La riconobbi. Era Rosaria, una puttanella alle dipendenza di Padrona Maddalena. Rosaria era una che tratteneva le lacrime e le sue labbra non avrebbero fatto attizzare neppure un cinghiale in primavera. Per me poteva crepare di sete.
-“Si, ho deciso. Userò solo te”- confermai, ritornando nel gabinetto di Latrina.
-“Ringraziami”-
Nessuna risposta.
Le assestai un ceffone, causando un nuovo scoppio di pianto.
-“Ringraziami, ho detto!”-
-“G…grazie, signore”-
-“Brava. Apri bocca e guarda in alto”-
Latrina obbedì. Le sputai in gola, attesi di vederla deglutire la mia saliva ed uscii.
Mi recai nel mio studio, dall’altro lato del corridoio. Accesi il computer e mi sistemai sulla poltrona. L’ufficio era moderno ed accogliente. Veduta panoramica del lago Trasimeno, aria condizionata, frigobar…Tutti i comfort. Era il lunedì di un’altra interessante settimana.
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18 anni fa
tom,
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Ultima visita: 15 anni fa
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Moglie incinta del mio amico
Io e mia moglie 32 anni gran porcona e divoratrice di cazzo, invitiamo a casa nostra un'amico che ha la passione della fotografia e delle rirese video, io sò che lui ha un cazzone enorme e che da tempo vorrebbe metterlo in figa a mia moglie, sò anche che mia moglie ha avuto vari amanti e he non si é mai tirata indietro quando c'era da prendere un bel cazzo e godere come una porca. La serata inizia con la visione di alcune foto che lui ha scattato di cui molte sono scene di sesso sfrenato, l'aria comincia a surriscaldarsi sopratutto perché mia moglie non perde occasione per far vedere quanto più può del suo splendido corpo, un'abito con l'abbotonatura sul davanti, econ parecchi bottoni aperti fino alle cosce per far vedere che sotto indossa un paio di minimutandine che le coprono solo in parte la folta peluria della figa. VEDO nel mio amico un po' di imbarazzo ma nello stesso tempo anche il desiderio di scoparmi la moglie, quando si passa ai video compare in primo piano un cazzone enorme che penetra una figa con vigore e la inonda di copiose sborrate dentro, allorché mia moglie esclama "é stupendo quel cazzo.... ma dove esiste una cosa del genere?", e il nostro amico risponde che esiste eccome perché quello nel video é lui e per dimostrarlo tira fuori un cazzo enorme che mia moglie garda con esclamzione, allorché io intervengo e dico con lei "prendilo in mano, toccalo vedrai che é tutto vero, mia moglie non se lo fà ripetere e prende in mano quel cazzone enorme di oltre 24 centimetri, lo comincia a menare, mentre io intervengo di nuovo e dico "cara, cosa aspetti a contraccambiare e fargli vedere la figa, dai spogliati nuda fallo felice, a quel punto mia moglie che non aspettava altro si toglie tutto rimane nuda sul divano e continua a menare quel cazzone enorme, mentre io mi butto a leccarle la figa le chiedo se ha voglia di sentirlo dentro, mi risponde di si che lo vuole in figa, vuole farsi chiavare, lo vuole sentire dentro di lei, io mi tolgo e invito il mio amico a penetrarla, lo fà in 'un'attimo senza preservativo, l'enorme cazzo affonda dentro la figa di miamoglie che inizia a godre come non ha mai goduto, mia moglie non prende la pillola ma chiede ugualmente a quell'uomo di non fermarsi chiede che la riempia di sborra, vuole godere con lo sperma in pancia di quel magnifico cazzo e dice "dai sborrami dentro, fallo qui davanti a lui, dai godimi nella figa, lo sai che rimango incinta, lo voglio, fammi piena, mettimi gravida;; e l'uomo l'afferra per le chiappe e con gli ultimi colpi scarica il lei un fiume di sborra che la fà urlare di godimento e la feconda mentre io guardo eccitato, il mio sogno che spero diventi realtà voglio farmi mettere incinta mia moglie un altra volta e questa volta lo vorrei di colore
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Mia moglie piena di un altro
Tutto é cominciato due anni dopo sposati, anche se v'é da dire che ognuno conosceva le esperienze che avevamo visssuto entrambi prima di sposarci. Mia moglie allora ventiseienne con un fisico da sballo, come oggi che ne ha trentotto, sempre molto porca e provocatrice, non perdeva occasione per far vedere il ben di Dio che portava sotto i vestiti, e lo faceva sempre in modo molto malizioso, a volte indossando minigonne vertiginose con sotto perizoma supereccitanti, non portava quasi mai il reggiseno, altre volte con vestiti lunghi però del tipo con la spacca sui lati o i bottoni davanti lasciando aperto i bottoni o la spacca in modo da far vedere che sotto non portava le mutandine, ecosì non si perdeva occasione per fare porcate un po ovunque, nei locali da ballo, al ristorante, nei cinema, dal benzinaio ecc., capitò una giorno che ci fermammo con l'auto nei pressi di un laghetto in montagna, c'era poca gente sebbene fossimo oramai in estate, il nostro intento era quello di sdraiarci e rilassarci un po, senza però lasciar perdere nessuna occasione come era accaduto in altre occasioni dove ci si era spinti anche in giochi molto piccanti, provocando altri uomini e avolte rendendoli partecipi , come ad esempio mostrando mia moglie senza mutandine e fare in modo che chi era presente si masturbasse davanti a lei, qualche volta era lei stessa a prendere in mano i cazzi di quegli uomini fino a farli sborrare. QUELLA volta sembrava non dovesse succedere nulla fino a quando, in quel posto quasi deserto, eravamo comodamnete sdraiati sul plaid, arrivò un 'uomo sui trent'anni, chiedendo se potevamo scattargli qualche foto con la sua macchina fotografica, non ci furono problemi, lui era in costume e si notava che sotto vi era un bel gonfiore, mia moglie lo aveva notato subito ed io mi accorsi ch aveva cambiato aspetto sembrava eccitata e quasi vogliosa di voler vedere cosa c'era sotto quel costume, scatatte varie foto, l'uomo chiese se volevamo anche noi qualche foto di quella giornata, e cosi ne facemmo un paio in coppia, poi alcune da soli, e mia moglie quando si alzò, non so se lo fece apposta, ma fece notare che sotto al suo scamiciato estivo portava un paio di minuscole mutandine trasparenti che non ricoprivano nemmeno per metà la folta peluria nera della sua figa, anche quell'uomo se ne accorse e si complimentò , allorché mia moglie porca come sempre, visto che aveva già preso confidenza, disse "...ma non vedo cosa c'é di speciale, ce la avrò come tutte le altre...." ci fu un momento di imbarazzo poi l'uomo ribatté " come tutte le altre un corno ... tu sei super " e avvicinandosi a lei chiese, rivolgendosi ame , se poteva fotografarla senza mutandine, per tenere la foto come ricordo, io dissi che poteva fare tutto quello che voleva (intendendo le foto) così spostandosi insieme a noi in una parte ancora più isolata del boschetto intorno al lago, fu lui a togliere le mutande a mia moglie, e lo fece in un modo che mi eccitò particolaramente, sembrava volesse dire " ....ho voglia di scoparti ..." mia moglie cominciò ad essere più porca del solito.. mentre lui scattava le foto disse .... "ma dimmi un po, poi ti meni il cazzo per me, vero ?" quando guarderai le foto ripenserai che adeso sono qui nuda davanti a te e che ti piacerebbe mettermelo dentro." l'uomo disse che era meravigliosa, e incurante della mia presenza tirò fuori un cazzo enorme, mai visto prima, duro e lungo pieno di vene con due palle gonfie dalla eccitazione che mia moglie gli aveva provocato, mia moglie che non aveva mai visto tanto ben di dio, glielo prese in mano e cominciò a menarlo, poi mi chiese se poteva farsi chiavare perché no resisteva piu, quando io risposi che anch'io la volevo vedere riempita da quel cazzo, mi ringrazio, si sdraiò per terra sul plaid, fece mettere il preservativo a quell'uomo, e lo attirò su di se facendosi penetrare, il cazzo era enorme e nonostante la figa di mai moglie fosse abbastanza bagnata dall'eccitazione il cazzo faticò ad entrare ma poi uan volat entarto cominciò a pomparla e a scomparire dentro di lei in modo meravifglioso, doveva essere oltre i ventiquattrocentimentri, mia moglie godeva a ripetizione, ed io godevo nel vederla godere, ma poi volli soddisfarli fino in fondo, chiesi a lei se aveva voglia di sentirlo dentro di sé nudo quel cazzo, e se desiderava sentirlo esplodere nella sborrata dentro di lei? ... lei mi disse "...si che lo desidero, ma poi... si che non prendo la pillola...se poi ci rimango...." io le disssi , devi godere, sarà più bello vedrai, quello che accadrà non conta , adesso devi godere, lei mi baciò e in un secondo fece sfilare il preservativo a quel suo amante occasionalele, che era sul punto di venire, così affondò di nuovo il cazzo in figa a mia moglie pompandola fino a quando no arrivò l'orgasmo, lui afferrò mai moglie per le chiappe e scaricò in lei uan quantità enorme di sborra, lei godeva e nellos tesso tempo diceva....si é meraviglioso, riempimi...fammi piena...inondami..." e quando l'uomo ebbe svuotato la sua quantità enorme di sborra in pancia a mia moglie, dalle labbra della figa colava il liquido del godimento di quel maschio mescolato a quello di mia moglie, lungo le cosce, mentre io mi sparavo un segone enorme andando a spruzzare la sborra in mezzo alle gambe di mai moglie ancora piena di quell'uomo che l'aveva fatta godere come non mai e l'aveva messa incinta, si frequentarono ancora perché mia moglie non riusciva più a fare a meno ogni tanto di quel cazzo così enorme, i loro rapporti erano sempre senza alcuna protezione, lei voleva farsi sborrare dentro da quel uomo, e di lui restò incinta ancora, poi si persero di vista, da allora mia moglie ha avuto altre storie ma iniziò anche a prendere la pillola per non sfornare un figlio dopo l'altro, adesso a 39 anni lei é ancora piacevole ed una gran scopatrice, mi fà godere come un pazzo quando si fà chiavare davanti a me, o quando ritorna a casa dopo una serata passata con un'altro uomo e mi fà sentire la sua figa inzuppata della sborra di un'altro, naturalmente prende sempre tutte le precauzioni sulla salute di chi la scopa per non avere problemi, io quando la scopo le ricordo quei momenti meravigliosi di quando é stata fecondata da un'altro ed anche lei gode all'idea di essere riempita, così le ho chiesto se desidera provarci di nuovo a restare incinta di un'altro, lei mi ha baciato a lungo dicendomi grazie amore, e mi ha confidato che il suo nuovo amante che é anche il suo datore di lavoro, vuole farle fare un figlio, adesso non vedo l'ora che me la mettano di nuovo incinta, vi racconterò la nuova storia di quando mai moglie Gloria sarà di nuovo incinta
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Il patto con l amica
Un giorno rimasi a casa da solo a guardare la tv...
ero solo a casa, e dopo un pò rientra la mia sorella (18anni entrambi)con una sua amica..tutto normale, ma dopo un pò mi accorgo che in camera si toccavano..si si..si toccavano!
Entro infuriato..mia sorella fa uno scatto e scrida l amica di non aver chiuso la porta...Subito la mia sorella mi dice di non dire niente a i miei.
Ed io senza dire niente, inizio a toccare la sua amica..in un primo momento si discosta, non ci sta. Io guardo la mia sorella, come per dire, che l avrei detto a mamma e papà, e lei parla con la sua amica..
si riavvicina e si siede sopra la scrivania davanti a me, per farsi tokkare! Io ne approfitto ed inizio a palpeggiarla..infilandole una mano sotto la gonnellina...sentivo che era bagnata, ed inizio a lekkargliela..le ci sta...MI STAVO DIVERTENDO!!
la faccio abbassare e gli porgo il mio cazzo davanti la bocca, lei non vuole ma dopo qualke secondo lo infila in bocca..si mi stavo facendo l'amica della mia sorella...
devo dire che succhiava molto bene, ma volevo di più...lo girata con una gamba sopra la scrivania e glielo infilai dentro la sua bella passerina..mentre me la scopavo, guardai la mia sorella che mi guardava, e la feci avvicinare!Gli ordinai di leccarmi il cazzo mentre usciva dalla passera della sua amica..mia sorella si rifiuto e con uno sguardo la convinsi...
mamma mia che giornata...
Continua................
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1
18 anni fa
b3diamante, 28
Ultima visita: 12 anni fa -
3. la sottomissione
Cenammo in un ristorantino vicino a casa di Viktoria, sotto lo sguardo curioso degli altri avventori del locale, per il divertimento del propretario, amico di Viktoria.
Finita la cena Viktoria si licenziò da noi, avendo altri impegni precedentemente fissati.
Barbara chiamò alcune sue amiche e si fece venire a prendere andandocon loro per locali e lasciando soli me e Simona, la quale disse che non era dell'umore di andare per locali e che preferiva una rilassante serata in casa.
"Beh, andiamo a casa, guida tu, io non è ho voglia!".
Con queste parole, mi invitò a riaccompagnarla a casa.
Arrivati sul portone, mi fece segno di entrare e l'accompagnai fino alla porta dell'appartamento. Lei l'aprì, entrò, poi si rivolse a me: "Entra, fammi un pò di compagnia".
Non mi feci pregare, e la seguii lungo il corridoio. Lei si stese sul divano.
Stavo per avviarmi verso l'altro divano, ma Lei mi bloccò con la richiesta di portarLe una bottiglia di spumante e un bicchiere.
Presi la bottiglia dal frigorifero, poi due bicchieri da spumante dalla dispensa, porsi tutto su di un vassoietto e li appoggiai sul tavolino tra i due divani.
"Avevo detto un bicchiere, non due!"
"Uno, sarebbe per me", abbozzai timidamente.
Afferrò un bicchere e me lo porse.
"Rimettilo al Suo posto!", mi ordinò, senza aggiungere altra spiegazione.
Amareggiato per quella inspiegabile reazione, feci quanto richiesto, in silenzio.
Quando mi riaffacciai in sala, fui accolto da una nuova richiesta, il cui tono sembrava più un ordine.
"Vieni qua, toglimi gli stivali!".
Seppur irritato da quel tono, feci quanto da Lei richiesto, sfilai prima lo stivale del piede destro, sollevandone la gamba che si stendeva lungo il divano, fino ad appoggiarsi al bracciolo opposto, dove ebbi cura di riappoggiarla delicatamente; poi mi chinai per afferrare lo stivale sinistro, la cui gamba si appoggiava stanca a terra, la sollevai e l'appoggiai sopra il mio ginocchio, poi sfilai lo stivale e feci di nuovo calare lentamente la gamba fino a terra.
"Ah, ora sì, finalmente, mi stavano scoppiando i piedi là dentro. Dovreste provare che tortura sono i tacchi a spillo, vi si rizzerebbe meno", affermò con aria compiaciuta.
"Valli a mettere al loro posto, c'è una scarpiera dietro la porta di camera mia".
Ancora una disposizone imperativa.
Ancora una volta ci passai sopra e mi apprestai ad eseguire.
Riposi gli stivali nella scarpiera dietro la porta, al cui interno trovavano posto ogni tipo di calzatura, tassativamente con tacco alto.
Ridiscesi in sala; apprestandomi a sedermi finalmente sul divano, quando di nuovo Lei ordinò:
"Vieni qua, sfilami le calze. Ho bisogno di far respirare le gambe".
Come vittima di un incantesimo, seppur contrariato, eseguii anche questo Suo nuovo ordine, mi inginocchiai ai piedi del divano e delicatamente sfilai le due calze, ammirando l'eleganza e la sinuosità delle due gambe.
"Bene, adesso versami lo spumante nel bicchiere".
Eseguii, di nuovo.
Le porsi il bicchiere. Lo portò alla bocca, ne sorseggio un poco, poi ancora un ordine.
"Massaggiami le gambe e i piedi!", ordinò, con tono sempre più autoritario.
Mi inginocchiai ai piedi del divano e presi a massaggiare, dapprima i piedi, salendo lungo i polpacci, fino alle ginocchia, quando con un gesto di stizza, mi fece capire che non dovevo superare quel limite.
Mentre io operavo sulle Sue gambe, Lei guardava distrattamete la televisione, sorseggiando lo spumante. Raramente volgeva lo sguardo su di me o sulle mie mani.
Dopo qualche minuto, posò il bicchiere sul tavolo e si alzò dal divano. Mi fece cenno di seguirLa. A passo spedito, si avviò verso le scale.
Salimmo al piano superiore, fino a raggiungere la soglia della Sua camera, dove mi ingiunse di restare fermo, immobile lì davanti.
Lei entrò nella camera e cominciò a spogliarsi, lentamente si sfilò camicetta e gonna, poi anche le piccole e sode tettine furono liberate dell'abbraccio del reggiseno nero, infine anche il perizoma cadde ai piedi di Lei.
Davanti alla meraviglia della vista di quell'esile corpicino, protagonista di molte delle mie fantasie, sentivo la mia zona inguinale contrarsi, mentre il pene si induriva, in preda all'eccitazione.
Uscendo dalla stanza, notò il rigonfiamento dei miei pantaloni, poi alzò lo sguardo verso di me pronunciando: "Puoi anche metterlo a cuccia".
Entrò nella sala da bagno in fondo al corridoio, una piccola saletta, con il tetto a travi, spiovente, sopra una grande vasca idromassaggi, con un grande finestrone sopra di essa, dal quale si poteva avere una splendida vista del cielo.
Di nuovo mi ordinò di fermarmi sula soglia. Lei entrò, versò dei sali nella vasca, e aprì l'acqua, che in pochi secondi riempirono la vasca di una schiuma profumata.
Poi ci si infilò dentro, fino a scomparire sotto la schiuma, per poi riemergere e appoggiare la testa sul bordo della vasca e lanciare un altro ordine. "Vieni qua. Prendi quella spugna, massaggiami i piedi e le gambe".
Mi avvicinai alla vasca, presi la spugna che mi aveva indicato e cominciai a strofinarla lungo una delle gambe che aveva appoggiato sul bordo opposto della vasca.
Lei chiuse gli occhi, rilassata, lasciandomi accarezzare le sue splendide gambe, seppur con un spugna.
Dopo qualche minuto, riaprì gli occhi, immerse le gambe e si girò di spalle.
"Adesso la schiena, piano piano, come hai fatto finora".
Disse appoggiandosi con le spalle sul bordo.
Mentre la mia mano spingeva la spugna lungo il dorso di quell'esile corpicino, il mio sguardo fù rapito dalla visione dei suoi rotondi glutei, che come isolotti emergevano dalle profumate e schiumose acque.
Quel corpicino, le Sue sinuose curve, protagoniste di gran parte delle mie fantasie, era a pochi centimetri dalla mia vista, solamente una spugna lo separava dal contatto con la mia mano. Di nuovo sentii vibrare l'addome e contrarre il pene.
Simona si rigirò e, questa volta, mi ordino di passarLe la spugna sui seni.
Non resistetti a fare maggiore pressione con la spugna per saggiarne la compattezza, ma subito il mio polso fù bloccato da una energica presa: "Piano ragazzo, non ti scaldare troppo".
Ero confuso, mi stava facendo sfiorare ogni parte del suo sensualissimo corpo, negandomi ogni piccola ardita iniziativa. Mi stava torturando, un sottile, perverso gioco erotico, nel quale io ero il burattino e i cui fili erano comandati dalla Sua mente.
"Adesso passami l'accappatoio, là, dietro la porta!".
Le porsi l'accappatoio e l'aiutai a indossarlo, poi le passai un asciugamano che Lei si avvolse intorno ai capelli.
Lasciò cadere l'accappatorio ai Suoi piedi, per poi ordinarmi di raccattarlo e riporlo al suo posto.
Prese una bottiglietta dal mobiletto accanto allo specchio e me la porse: "Volevi mettermi le mani addosso, bene, allora spalmami questo olio su tutto il corpo.
Le mie mani potettero scivolare, unte di quell'olio aromatico, per tutto il Suo corpo, accarezzandone ogni centimetro, assecondando ogni sua curva.
Ma il piacere che mi procurava quel contatto, naufragava nel supplizio che era il tentare di strozzare l'eccitazione che ormai era arrivata al limite, con il rischio di esplodere da un momento all'altro.
Quando le mie mani si posarono sui sodi e piccoli seni, sentirono i capezzoli turgidi, sentivo di non poter resistere oltre, lasciai per un attimo la presa, portai le mani al pene e lo strizzai, come per bloccarne una possibile fuoriuscita.
Imbarazzatissimo abbassai lo sguardo. Quando lo rialzai, riflesso nello specchio, incrociai il Suo, irritato e severo.
"Quando avrai finito di comportarti come un animale, finisci di spalmarmi l'olio, grazie!".
Ritirai le mani, la guardai imbarazzatissimo, feci un lungo respiro, e ripresi il mio compito, faticando non poco a controllare gli istinti animali, per i quali ero stato redarguito.
Liberatasi delle mie mani, si avviò nella Sua camera, dove indossò una mutandina a perizoma, e una vestaglina corta, appena sotto il sedere, leggermente trasparente; ai piedi un paio di zoccoli con tacco, almeno 5cm.
Così mi riapparve quando fece rientro nel bagno, dove mi aveva lasciato e da dove non mi ero mosso, incapace di prendere alcuna iniziativa, ormai in balia del Suo umore.
Si chinò in avanti, togliendosi l'asciugamano e sfregandolo energicamente sui capelli, per poi ritornare in posizione eretta lanciando all'indietro i capelli ancora umidi.
"Svuota la vasca, poi dagli una sciacquata. Io scendo giù in sala, muoviti e raggiungimi".
La osservai allontarsi, camminando lentamente, con un movimento che sollevando la corta vestaglia, alternativamente scopriva le rotondità inferiori delle sue natiche.
Sparì dietro l'angolo, e di Lei mi rimase solamente l'eco dei Suoi zoccoli che rintoccavano sugli scalini di legno.
Mi voltai in direzione della vasca, con una smorfia mi lasciai andare in un sospiro e mi accinsi ad eseguire il nuovo ordine, ormai non più risentito, ma sorprendentemente sereno.
Senza farmi richiamare giunsi di nuovo al Suo cospetto, questa volta nemmeno accennai a sedermi sul divano, automaticamente mi posizionai davanti a Lei, in attesa di un'altro ordine.
Simona stava sorseggiando un altro bicchiere di spumante, mi guardò di traverso con il bicchiere in bocca, poi lo appoggiò sul tavolino:
"Potresti rimanere qua con noi!"
Alla Sua affermazione reagii con un'espressione stupita.
"Intendo, vivere qui, in questa casa, con me e Barbara.
Naturalmente c'è un prezzo da pagare, sarai a nostra completa disposizione."
"Cosa intendi?".
"Che saremo padrone del tuo corpo e della tua mente, non ti sarà permesso di fare o dire niente che non ti sia stato esperessamente autorizzato da una di noi; dovrai eseguire alla lettera e senza esitazione, ogni ordine che ti impartiremo.
Se saprai comportarti bene, ci comporteremo altrettanto bene con te, ma se ci deluderai o non ti comporterai in maniera adeguata al tuo ruolo, subirai severe punizioni".
"Perchè dovrei accettare?"
"Intanto mettiti in ginocchio se vuoi parlare con me!"
Leggermente perplesso, piegai le gambe e mi posi in ginocchio.
"Ecco perchè. Perchè sei un miserabile essere inferiore. Ancora non lo sei del tutto consapevole, ma agisci già come un sottomesso. Se solamente pensi a quello che ti abbiamo fatto fare nelle ultime 24 ore, senza nemmeno dover imporci più di tanto, partendo da una semplice scomessa e dalla tua convinzione di doverla onorare, fino a ridurti ad una troia ingorda di cazzo e sperma."
Chinai la testa in basso.
"Vedi, nemmeno riesci a reggere il mio sguardo. Anche adesso, hai fatto tutto quello che ti ordinato di fare, senza battere ciglio, perchè? Te lo spiego io perchè. Perchè inconsapevolemte e istintivamente hai riconosciuto la mia Superiorità nei tuoi confronti e di sei sottomesso a me.
Se mi sbaglio puoi alzarti e prendere quella porta, e se ci và ci risentiremo. Ma se ho ragione, rimenendo qua, potrai realizzarti e prendere consapevolezza del tuo ruolo".
Rimasi in silenzio, con lo sguardo a terra, come incise su di un nastro che si riproduceva e riavvolgeva, le sue parole risuonavano nella mia testa.
Piano piano logoravano ogni mio riluttanza a tale rappresentazione, e quando infine cedetti alle Sue teorie, provai vergogna per la miserevole posizione che avevo assunto.
Accennai ad alzare lo sguardo verso di Lei, alla ricerca di un gesto compassionevole, ma mi ripiegai velocemente sulle ginocchia, scoppiando un un fragoroso pianto.
"Vedo che stai realizzando che ho ragione. Stai regendo come una femminuccia, ecco perchè ti piace tanto il cazzo!"
Il suo tono si fece più ironico; nonostante l'argomento e la crudezza delle Sue parole, finora era stato sempre distaccato.
Con la punta di uno zoccolo mi sollevò il mento, fino a sollevarmi lo sguardo annebbiato dal pianto. Il mio aspetto credo fosse stato quello di un cucciolo impaurito, tremante dinnanzi a un potenziale predatore.
"Ti lascio qualche minuto per riordinare i tuoi pensieri.
Salgo in camera mia, riscendo tra qualche minuto. Se decidi di rimanere farti trovare nella stessa posizione in cui ti trovi, altrimenti prendi la porta e sparisci!"
Il rumore dei Suoi zoccoli risuonò assordante nella mia testa mentre saliva le scale, poi si fece più sordo mentre raggiungeva la camera al piano di sopra, sfumando nel silenzio.
Ero solo con me stesso, o con quello che era rimasto di me stesso.
Nonostante ritenessi la situazione del tutto assurda e del tutto inconcepibile solamente pensare di potermi sottomettere ad un altra persona, una qualsiasi altra perosna, non solo Simona e Barbara, il cui rapporto, vecchio di anni, era stato finora improntato su una leale amicizia.
Sapevo che accettare la proposta di Simona era una cosa del tutto irrazionale, ma nonostante questo non trovai la forza di muovere un solo muscolo. Avevo smesso di piangere, le mie orecchie erano rivolte al piano superiore, in attesa di udire nuovamente il rumore dei Suoi zoccoli. D'improvviso realizzai che, nonostante tutto, era proprio quello che desideravo, farmi ritrovare lì, in quella posizione. Non ero consapevole di quelle che sarebbero state le conseguenze, ma presi coscienza del mio voler assoggettarmi alle Loro persone.
Il rumore dei Suoi passi fù una liberazione per la mia tormentata testa, in un lampo si fece sgombra di ogni pensiero, travolta da una piacevole sensazione di giubilo, come di un cane che attende il ritorno del proprio padrone.
Ma non era il rumore sordo degli zoccoli ad accompagnare i Suoi passi, bensì il ticchettio secco di due tacch a spillo.
Come il peggiore dei feticisti, la sola sensazione che avesse di nuovo indossato delle scarpe con tacco a spillo mi eccitò, tanto da provocare una semi erezione.
Quando il ticchettio risuonava vicino, quasi sopra la mia testa, si fermò.
Ero tentato di alzare la testa per cercarLa con lo sguardo, ma fui anticipato dalle Sue parole.
"Hai fatto la tua scelta, da adesso non sarai più considerato una persona, ma un essere inferiore. Come il peggiore degli animali, dovrai strisciare ai nostri piedi, indegno di sollevare la tua testa e il tuo sgaurdo al di sopra della nostre caviglia."
"Adesso assumi la tua posizione da lurido verme, togliti velocemente tutti quei cazzo di vestiti di dosso e stenditi a terra, con lo sguardo sempre rivolto verso il basso."
Fui di nuovo preso dal panico, ma mi convinsi che ormai la scelta era irreversibile e dopo solo un attimo di esitazione, mi prodigai ad eseguire le Sue disposizioni.
Solamente quando fui completamente nudo e disteso a terra, riprese il rumore dei Suoi passi, echeggiando dagli scalini di legno che La accompagnavano fino alla sala.
Girò intorno al divano per raggiungermi alle mie spalle, sentivo i suoi tacchi ticchettare lungo il mio fianco sinistro.
"Tieni lo sguardo basso, lurido verme. Non osare mai volgerlo verso di me e nessuna altra persona, non ne sei ancora degno."
Mentre pronunciava queste parole, posò un piede sopra la mia testa e la spinse verso il basso, schiacciandomi il naso al suolo, affondando il tacco alla base della nuca.
"Prima di poterne avere il privilegio dovrai fare un lungo cammino, adesso non sei niente più che un verme e, come tale, non potrai altro che strisciare ai nostri piedi, l'unica parte di Noi di cui sarai omaggiato. Solamente se ti comporterai bene e ci soddisferai ti permetteremo di diventare la nostra servetta, altrimenti continuerai ad essrere impietosamente schiacciato!".
Con queste parole, disteso a terra, completamente nudo, sotto il piede di Simona, cominciò la mia nuova vita.
Una vita da sottomesso.
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Vacanze in slovacchia
amici miei scusatemi se ancora non ho scritto nulla a riguardo della slovacchia ma ho veramente tanto da raccontarvi e percio sto aspettando il momento giusto per incominciare a scrivervi ogni minimo dettaglio della mia lunga vacanza bacio a presto
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Un rapporto bisex involontario
Con Maurizio abbiamo organizzato una seratina con un paio di ragazze da poco conosciute. Siamo a casa loro, sono due simpatiche ragazze. oltre che notevoli fisicamente.
Preliminari. Cominciamo a bere qualcosa di forte tutti e quattro e poi decidiamo di fare un gioco: ognuno di noi si sottopone a turno agli altri tre: viene toccato in varie parti del corpo con una benda sugli occhi e deve indoivinare chi lo tocca, a chi appartengono le mani che lo toccano. Se non indovina 5 su 10 ...toccate, paga pegno. E i pegni sono..pesanti.
La sorte indica me a cominciare. Mi mettono la benda. mi invitano a riassarmi sul divano e iniziano subito a toccarmi. Un attimo dico, il gioco ha le sue regole.
Le due ragazze però mi mettono le mani addosso e non riesco a capire chi sono a farlo.
A un certo punto, una delle due ragazze mi slaccia la cintura e mi tira giù i pantaloni. Poi mi tira giù gli slip e con le sue manine comincia a toccarmi l'uccello.
L'idea di avere l'uccello alla vista degli altri due, in particolare un maschio, mi turba,ma, al tempo stesso confesso mi eccita, per cui l'uccello si ingrossa.
Le due ragazze appaiono scatenate. Una mi accarezza su e giu, l'altra mi prende l'uccello con le due mani e se lo mette in bocca. Comincia a lavorarlo.
Un piacere immenso. E' molto brava. A quel punto tutti gli schemi saltano. La ragazza lavora alla gtande. Io mi distendo sul letto e cerco di godere al massimo.
Erano anni che una ragzza non mi spompinasse così bene. Una tale passione, incredibile.
A un certo punto, sento qualche risolino delle ragazze. Mi viene un sospetto, atroce, mi tolgo la benda e che cosa vedo? La ragazza mi brandiva l'uccello con le sue mani, ma era lu, il mio amico, a tenermi l'uccello in bocca.
Che cosa dovevo fare?
Dovevo gridare allo scandalo? Ma se mi stava facendo godere come mai nessuna donna prima mi aveva fatto godere con il pompino.
Ero quasi in estasi. Quasi non ragionavo.
Aloora decido di farlo continuare. Che cavolo, stava andando così bene! Anzi, per farlo lavorare meglio, mi distendo sul letto e allargo bene le cosce, lui scosta le ragazze e brandisce l'uccello con le mani e lo comincia a lavorare con passione., Da svenire.
Stavo veramente svenendo. Un piacere infinito. Non sapevo cosa fare, mi sono soltanto abbandonato, lui era stupendo,mi faceva godere come mai nessuna donna aveva fatto.
Stato svenendo di piacere.
Qualunque cosa mi avesse chiesto, gliela avrei data.
Qualunque desiderio mi avesse chiesto di soddisfargli, lo avrei fatto. Ero cotto. 100 per cento. Ero abbandonato a me stesso.
A un cero punto mi sussurre di avvisarlo quando sto per arrivare.
Lo avviso, lui fa un cenno alla ragazza, si sfila l'uccello dalla bocca e lo passa nella bocca della ragazza ed è lì che arrivo alla grande.
Stupendo.
Questo è stato la prima esperienza..involontaria, ma piacevolissima...! con un uomo
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Mio zio
Sono un ragazzo di 24 anni che da circa 8 anni si traveste per passione e per piacere,ora vi racconto in breve la mia storia.Avevo 19 anni quando un estate andai in vacanza da mio zio un uomo di 64 anni ma che ne dimostra 10 in meno,lui aveva una casa al mare mi invitò e io quell'estate per la prima volta ci andai da solo senza i miei genitori.Arrivato a casa di mio zio presi possesso della mia stanza e i primi giorni passarono abbastanza normalmente,io ovviamente mi ero portata tutti i miei abitini femminili che indossavo non appena rimanevo sola in casa.Un giorno lo zio uscì per andare a pesca con un suo amico quindi io avrei avuto tutta la serata per travestirmi e divertirmi con i miei oggettini,però feci un grave errore non mi resi conto che il tempo era brutto e il mare in burrasca.Ormai mi ero completamente travestita anche truccata, avevo messo una gonnellina rossa con collant neri stivali rossi e una magliettina rossa ero tutta truccata con una parrucca nera insomma ero tutta in tiro,quando sentì la porta aprirsi, non sapevo che fare e subito lo zio entrò e mi vide,io pensai sono rovinata ora lo racconterà a tutti e io sarò scoperta, invece lo zio rimase un po stranito ma poi si avvicinò e senza dirmi niente mi toccò le gambe poi anche il culetto,io lo guardai con grande sorpresa, ma poi capì le sue intenzioni e detto fra noi non me lo feci ripetere due volte.Subito cominciai a rispondere alle sue toccatine e subito la mano mi andò sul pacco che sentì bello gonfio,cominciammo allora a baciarci la sua lingua ravanava nella mia bocca e io rispondevo con gusto,poi cominciò a spogliarmi e mi lasciò in collant e perizoma, io gli slacciai i pantaloni e intravidi dalle mutande una verga lunghissima,con grande ardore gli abbassai gli slip e potei finalmente osservare quella verga di 23 cm, rimasi senza fiato ma subito cominciai da buona troia a lavorarla succhiai quell'oggetto del piacere per 30 minuti fin quando non lo vidi enorme.A quel punto il mio desiderio era enorme e lo zio lo capì e comincio dopo avermi abbassato collant e perizoma a leccarmi il buchetto,mise prima un dito poi due poi tre e io godevo come una pazza, finalmente arrivò il momento tanto atteso avvicinò la punta della sua verga al mio culetto e pian piano spinse lo sentì sempre più dentro finchè non ebbi la sensazione di essere tutta piena,cominciò a pompare prima piano poi più forte,io venni circa quattro volte ma lui niente,poi dopo 35 minuti lo vidi ansimare stava per venire allora tolse la verga e la mise dentro la mia gola, il porco voleva che ingoiassi tutto, infatti dopo qualche istante mi inondò la bocca e io riuscì a bere tutto non lasciai neanche una goccia.Finalmente vidi nella sua faccia il volto soddisfato però mi fece promettere che per non dire nulla sarei dovuta andare a trovarlo molto più spesso e mi disse anche che era davvero una gran troia e una vera femmina.
Ciao a tutti ditemi cosa ne pensate è tutto vero se volete lo facio pure a voi.Contattatemi.
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Bus station
Faceva un caldo della malora, lo ricordo bene. Grondavo di sudore da fare schifo. L’autobus era fermo alla stazione. Mi avvicinai all’autista, che stava controllando un manuale.
“Scusi, quand’è che si riparte?”, gli chiesi.
“Dovremmo essere già partiti”, mi disse lui. “Ma ho ricevuto l’ordine d’attendere una comitiva studentesca. Finché non arrivano, dovremmo aspettare”.
Dentro l’autobus c’eravamo solo noi due. Tornai a sedermi, ma sentivo che stavo per morire asfissiato.
“Se aspetto giù, nel parcheggio, mi promette che non partirà senza di me?”, chiesi all’autista.
Si voltò e mi lanciò uno sguardo da porco.
“Ma certo. Scenda pure. Non si preoccupi. Quando ripartiamo, l’avviso”.
“Grazie. Gentilissimo”, dissi sorridendogli.
Così scesi dalla porta sul retro e mi sedetti su una panchina. Dopo due minuti scese anche lui.
“Fa caldo, eh”, mi disse strizzandomi l’occhio.
“Un caldo terrificante”, dissi io.
“Che ne direbbe se andassimo a prenderci due birre prima di partire?”.
Brutto maiale, pensavo, vuoi sbronzami eh? Ma non perderò la testa.
“Ok, andiamo”.
Entrammo nel bar della stazione.
“Due birre, Frank, per me e il mio amico, qua”.
“Ok, Gigi”.
Frank mi sorrise.
“Allora”, disse Gigi, “…dove deve recarsi precisamente?”.
“A Padova”, dissi.
“….hmmm”, fece lui. “Speriamo di partire presto, allora… Quella è l’ultima stazione”.
Lì per lì non capii quello che voleva dire, ma presto fu tutto più chiaro.
“Beh, non dobbiamo mica aspettare di partire, per…”, dissi, sorseggiando la mia birrozza.
“Già”, fece lui. “Sei P, vero?”.
“P che più P non si può”, risposi già mezzo brillo.
“Benissimo”.
“Allora, voi due?”, chiese Frank avvicinandosi con altre due birre.
“Sì beve e…”, fece Gigi.
“In due? O…”.
“Anche in tre”, aggiunsi io. Perché no”.
“Sei P?”.
“Sì”, risposi.
“Allora, cosa stiamo aspettando?”.
Si voltò verso una cameriera.
“Ahi Giusi, io mi assento per un po’. Mi raccomando, tieni sott’occhio i tavolini là fuori”.
“Ok”, disse questa. “Va pure”.
Ci spostammo tutti e tre in uno stanzino sul retro. C’erano pacchi di caffè, bustine di zucchero, casse di birra e quant’altro, per terra.
Io cominciai a spogliarmi. Così fecero anche loro. Ero rimasta in mutande e reggiseno. Frank disse:
“Abbiamo proprio una bella troietta qui”.
Io ero molto magra rispetto a loro, che erano due begli omaccioni robusti.
“Levati le mutande, troia”, disse Frank.
Mi sfilai le mutande e le lanciai in un angolo. Si impigliarono su una cassa di birra.
“Bene. Gran bel culo”, fece Gigi.
“Già”, disse Frank. “Un bel culo da troietta”.
Poi si calò le mutande. Il cazzo, non del tutto duro, ma scapellato, attendeva due labbra e una bocca.
“Che aspetti, troia. Ciucciamelo”.
Presi fra le mai quel cazzo virulento, violaceo, duro come l’acciaio inossidabile e me lo ficcai in bocca.
“Voglio che me lo ciucci tutto. Fino alle palle. Capito, troia?”.
Intanto Gigi aveva preso a menarselo di brutto.
“Leccami le palle”, disse Frank tirandomi per i capelli.
La mia lingua passava da una palla all’altra come se stessi leccando due leccalecca.
“Prendimi lo scroto in bocca, vacca”.
Lo presi in bocca e lui sussultò.
“Adesso chinati”.
Mi misi a quattro zampe e Gigi, prima si sputò sul cazzo e poi me lo sbatté nel culo.
“Ti piace, eh, puttana”, disse Frank.
Io gorgogliavo semplicemente. Il cazzo di quell’altro mi invadeva l’ano. La verga di Frank mi riempiva la bocca.
“Adesso ti sborro in bocca, puttana”, disse Frank.
“E io nel culo”, disse Gigi.
Un istante dopo sentii il sapore del suo fluido viscido e denso.
“Ahhhh”, fece. “Bevi, vacca”.
“Butta giù tutto”.
“Brava”, disse lui. “E adesso finisci di leccarlo”.
Intanto, Gigi se ne stava per venire.
“Girati”, disse, “Voglio sborrarti in faccia”.
Mi voltai, come mi chiese di fare.
“Ah, ah”, fece, inondandomi la faccia di sborra.
Poi suonò un cellulare.
“Pronto”, disse Gigi.
“Dove cazzo sei”, disse il tipo al telefono.
“Da Frank”.
“Vieni fuori subito”, strillava l’altro. “Imbecille. I ragazzi ti stanno aspettando da venti minuti”.
“Ok. Arrivo”.
Cominciò a rivestirsi.
“Vado”, fece.
Un attimo dopo si sentì una voce femminile.
“Frank, due sono andati via senza pagare, vieni fuori”.
“Chi, chi cazzo è andato via senza pagare”, disse lui furibondo.
“Due autisti degli autobus”.
“Quando li prendo”, disse rivestendosi.
Uscirono tutti e due come due missili.
“Aspettate”, dissi io. “Quell’autobus devo pigliarlo anch’io”.
Mi rivestii in fretta e furia ed uscii in strada.
Li trovai appena fuori dal bar.
“Quella puttana”, disse Frank.
“Chi?”, chiesi io, sistemandomi la gonna.
“Quella Giusi. Credeva che voi due ve ne foste andati senza pagare”.
Mi misi a ridere. Non tanto per quello che aveva detto, quanto perché nella fretta s’era infilato i pantaloni dell’autista.
“Andiamo”, mi disse Gigi.
Lo seguii fino alla corriera. Stava proprio d’incanto con quei pantaloni color senape. Anche i ragazzini risero quando lo videro salire sull’autobus. Ma lui non si rese conto di niente.
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
La mia vita sotto ai piedi di cristina
La mia vita sotto ai piedi di Cristina
di Tom
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Fui assunto dopo un breve colloquio, lei era la manager di un noto gruppo finanziario, io un semplice impiegato. Mi fu concesso di lavorare nel piccolo ufficio di fronte al suo e di ciò fui molto felice poiché Cristina, la mia diretta superiore, era davvero una bella donna. Era alta e bionda, i capelli mossi e lunghi le ricadevano sulle spalle mentre i suoi occhi azzurri, appena velati da un'ombra di trucco, mi squadravano come fossi un insetto sotto vetro. Vestiva sempre in tailleur, scarpe col tacco alto e fine e solo d'estate si concedeva d'indossare minigonne e sandali. Credo che si accorse della mia indole sottomessa non appena mi vide. Fu questione di pochi giorni, infatti, mi fece capire ben presto chi fosse a dare gli ordini in quei corridoi ampi e luminosi.
Un giorno venne nel mio ufficio, aprendo la porta come una furia.
"Mentre compilavi questi moduli dormivi, per caso?" mi congelò.
"No, che io sap..."
"Zitto"
Mi venne incontro dominandomi con la sua alta statura e la sua figura imperiosa.
"Padrona, ho fatto del mio meglio" mi bloccai non appena mi resi conto d'averlo detto
Padrona
Mi era sfuggito. Chissà come l'avrebbe preso Cristina. Sicuramente avrei perso il posto di lavoro, con ogni probabilità mi avrebbe denunciato.
Invece lei sorrise e lanciò un'occhiata furba.
"Che hai detto?" sogghignò.
"Ecco...io.."
"Ripeti immediatamente"
"Padrona. Mi scusi, mi è scappata"
"Non fa nulla, schiavo" rispose Cristina., rimarcando l'ultima parola con un misto di sadico piacere e disprezzo. Poi mi guardò con un sorriso che era furbo e sinistro al contempo "Oops, mi è scappato" disse.
Non sapevo cosa risponderle. Lei mi aveva chiamato schiavo, io le avevo dato della padrona.
I ruoli erano fatti. Non perse tempo.
"Inginocchiati davanti a me" disse.
Eravamo soli nel mio ufficio e non mi creai problemi ad obbedire a questo primo ordine. Lei girò attorno alla scrivania e si piazzò in piedi di fronte a me che la guardavo implorante dal basso verso l'alto. Cristina sollevò una delle sue eleganti gambe e premette col tacco affilato della scarpa sul dorso della mia mano. Le sue scarpe erano pulite e brillanti, sembravano uscite allora dalla scatola. Dei suoi piedi potevo intuire la forma dalla perfetta armonia delle curve della caviglia, erano magnifici. La mia mano urlò di dolore, Cristina la stava trattando neanche fosse stata la cicca di una sigaretta da spegnere ed insistette molto su di essa. Tuttavia io non mi lamentai, certo che se l'avessi fatto sarei stato cacciato a male parole dal mio posto di lavoro.
"Baciami le scarpe" disse Cristina.
Io mi avvicinai con la bocca alla scarpa che mi stava martoriando la mano e non appena dischiusi le labbra Cristina aumentò la pressione del tacco sulle mie falangi. Ormai, potevo vedere, stava letteralmente in equilibrio solo sul tacco di quell'unica scarpa.
"Come si dice?" ruggì.
Non capivo a cosa alludesse.
"Come si dice?" ripeté.
Risposi di botto la prima e più logica cosa che mi venne in mente in quel momento di panico.
"Grazie padrona"
Cristina allentò la pressione e la vidi sorridere.
"Bene, abbastanza bravo. Impari in fretta"
"Grazie" ripetei e le sorrisi dal basso. Il suo sguardo si rabbuiò di colpo.
"Impari in fretta ma non abbastanza, schiavo leccapiedi. Come ti permetti di guardarmi?"
Mi voltai immediatamente volgendo lo sguardo ai suoi magnifici piedi.
"Sempre, miserabile. Il tuo sguardo dovrà sempre essere indirizzato verso i miei piedi. Solo quando saremo in presenza di altre persone ti sarà concessa la libertà di sollevare lo sguardo"
Annuii, ripetendo la mia devozione ad un essere tanto superiore a me. Cristina era bellissima e mi dominava dall'alto, ridendo di me come la sua natura di sovrana le permetteva di fare.
Si sedette sulla mia sedia. Mi adoperò come poggiapiedi per un quarto d'ora, cambiando posizione di appoggio ai suoi piedi, dai tacchi alti alle punte, prima sulla mia mano e poi sulla schiena. Infine si tolse le scarpe e le fece cadere sul pavimento.
"Massaggiami i piedi"
"Si padrona"
"Con la lingua, ovviamente"
Le leccai i piedi per un'altra ventina di minuti buoni e lei mi derise con cattiveria per tutto il tempo. Poteva permetterselo, dopotutto era il mio capo.
"Ora alzati in ginocchio e guarda verso l'alto"
"Ma padrona, io non posso..."
Guardare verso l'alto avrebbe voluto dire negare il primo dei comandamenti della mia Dea, oltraggiarla guardandola in volto.
"Chiuderai gli occhi, naturalmente. Per nessuna ragione dovrai permetterti di guardarmi..."
"Certo, signora"
Mi misi dunque come lei voleva, chiusi gli occhi e serrai bene le palpebre.
"Apri la bocca"
Lo feci e non appena la mia gola fu aperta al suo sadico desiderio di tormentarmi sentii un grumo tiepido e viscoso precipitarmi in bocca. Cristina m'aveva fatto assaggiare la sua saliva.
"Ingoia"
"Grazie padrona"
"Apri"
Un secondo sputo mi colpì fra palato e velopendulo provocandomi un moto di nausea. Lo controllai pensando a quanto fossi fortunato ad aver trovato una dominatrice come Cristina.
"Ora abbassati" ordinò lei. Infilò le dita fra la cintura della gonna e l'elastico degli slip, fece scendere prima l'una poi l'altra. Mi prese per i capelli e senza commiserazione mi premette la bocca sul bacino.
"Guai a te se mi fai sporcare" sibilò.
Non ebbe bisogno di spiegare altro. La sua orina calda mi colò in bocca, cercai di berla tutta come potei ma non ero preparato a quell'uso. Purtroppo qualche goccia cadde dalle mie labbra inesperte, per lo più sporcando il pavimento, ma alcune lambirono le sue calze a rete. Cristina s'imbestialì, mi somministrò due schiaffi tanto forti da spettinarmi, poi mi salì sulla testa con tutti e due i piedi e cominciò a saltellare su di essa.
Mi stava usando come un cuscino e nel frattempo sputava su di me tutto il suo disprezzo.
"Sei un maiale! Non sai neppure deglutire il piscio della tua padrona, che per te dovrebbe essere un nettare inarrivabile. E mi hai sporcato le calze ed hai bagnato il pavimento"
"Mi...dis..."
"Zitto! E pulisci le mattonelle, cane! Tira fuori la lingua e lecca quello che è caduto"
Le macchie di orina erano proprio lì davanti a me, mentre Cristina mi spappolava la testa sotto ai suoi piedi divini io estrassi la lingua e leccai per terra. Il suo disprezzo non abbandonò mai la mia patetica figura sconfitta sul pavimento così come i suoi deliziosi piedi non si sollevarono mai dalla mia faccia.
Infine scese, raccolse una scarpa e ritornò su di me. Brandendo la sua elegante calzatura per la punta prese a colpirmi sulle labbra con il tacco a punta fino a causarmi un paio di ferite sanguinolente. Si alzò in piedi e mi colpì con tutta la sua forza impiegando questa volta il tallone della gamba destra. Il colpo fu tanto forte che se mi avesse centrato in pieno volto mi avrebbe spezzato il setto nasale. Per fortuna il suo piede mi colpì solo un lato del volto. Udii tuttavia a mandibola che scricchiolava sotto l'impeto del suo tallone.
"Sei contento che mi hai fatto bagnare le calze?"
"Perdono padrona" mugugnai con un labbro rotto e le lacrime agli occhi. Mi gettai ai suoi piedi cercando di baciarli per supplicarla di smettere. Lei indietreggiò fulmineamente compiendo un balzo felino ed atletico.
"Stupido! Mi baci i piedi con quelle labbra schifose? Non vedi che sanguini come un porco? E poi dopo aver bevuto del piscio! Ma allora mi vuoi proprio far incazzare!"
"Noo...la supplico...mi perdoni"
"Ovvio. Per stavolta. Ma che non si ripeta più. Rimettimi le scarpe ai piedi"
Lo feci con quanta più delicatezza fosse possibile.
"Schiavo, datti una pulita e torna al lavoro. Guai a te se combini un pasticcio come quello che hai fatto con questi moduli. La prossima volta potrei non essere clemente come oggi"
"Grazie padrona"
Fece per andarsene. Sulla porta si fermò un istante, si voltò verso di me con un sorriso diabolico e disse "Chiaramente che tu commetta errori o meno sarai per sempre il mio schiavo e come tale tutte le volte che ne avrò voglia dovrai essere il mio leccapiedi ed il mio gabinetto. Ci siamo intesi?"
"Si, mia padrona. E grazie"
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Servo delle donne 2
Servo delle donne II di Tom
Uno dei passatempi preferiti di Lara era quello di sottopormi a quelle che lei chiamava sarcasticamente le “prove di fedeltà”. Tali prove erano in realtà delle ben studiate umiliazioni e torture a cui la mia padrona mi sottoponeva tutte le volte che se ne presentava l’occasione. Ve ne sono tante che potrei riempirci dieci capitoli, ma oggi ne narrerò solo una, quella che più delle altre mi devastò fisicamente.
I nonni di Lara hanno (o avevano, non so bene) una piccola fattoria nella pianura pistoiese. Questa fattoria era per metà coperta da una pioppeta. Il podere era delimitato dall’argine di un torrente da una parte e da una strada poco frequentata dall’altra. Un’albereta al riparo da sguardi indiscreti, insomma. Un luogo troppo allettante perché Lara non ne approfittasse per approntare una delle sue sottili trappole di schiavitù. Trappole in cui, non lo nascondo, cadevo volentieri e di mia spontanea volontà. Durante la settimana il taglialegna era passato dalla fattoria dei nonni ed aveva potato i palchi più bassi dei pioppi, lasciando le spoglie sul prato ai piedi degli alberi. Siccome i residui delle potature sono troppo piccoli per poter essere impiegati per farne legname, di solito i contadini li si raccolgono in un grande covone al centro della pioppeta e li bruciano. L’operazione di raccolta è lunga e laboriosa perché i mucchi formati dai rami tagliati sono molti, uno per ogni albero, e disposti da un capo all’altro del podere.
Lara non poteva farsi sfuggire quell’occasione. Mi portò una sera a casa dei nonni, presentandomi come un compagno di facoltà con il quale avrebbe studiato durante il fine settimana. Dormii in una camera accanto alla sua ma durante la prima sera niente mi fu ordinato e niente accadde. Feci solo una fugace comparsa nella sua stanza dopo cena per augurarle la buona notte e darle il rituale bacio del buon riposo sui piedi.
L’indomani mattina Lara mi svegliò alle sei, poco dopo l’alba. Ancora mezzo addormentato fui portato nella rimessa degli attrezzi e mi fu ordinato di indossare guanti e stivali di gomma. Lara mi ordinò anche di portar fuori dalla capanna il barroccio, un piano di legno grande quanto un letto ad una piazza e mezza con sponde laterali di venti centimetri, due ruote e due manici dritti uniti alla sommità tramite una cinghia di cuoio. Era un attrezzo vecchi e cigolante, riverniciato qualche anno prima con una vernice rossa ciclamino.
“Adesso raccoglieremo tutti i mucchietti di legna sparsi nella pioppeta e ne faremo un pacco in mezzo al campo” disse Lara.
“Ed i tuoi nonni?”
“Oggi non verranno qui” assicurò la mia padrona “Vanno via alle otto di mattina e tornano domani sera”
“Allora perché non aspettiamo che se ne siano andati?”
Lara era seduta sul bordo del barroccio, gambe accavallate e sguardo severo rivolto verso di me. Io, naturalmente, ero in ginocchio davanti a lei.
Mi sollevò il mento con la punta di un piede dicendomi
“Tu oggi fai il manovale per la mia fattoria, capito Tom?”
“Si, padrona”
Poco prima aveva detto “avremmo raccolto i rami potati”, ma era evidente dal suo look che l’unico aiuto che avrei avuto sarebbe stato quello delle mie braccia. Ci trovavamo a giugno inoltrato e l’estate si faceva sentire.
Lei indossava una maglietta a mezze maniche, un paio di pantaloncini nocciola e le sue infradito bianche. Di certo quella non era una tenuta da contadina.
Sempre seduta sul bordo del barroccio mi fece alzare, posizionare davanti all’attrezzo e mi comandò di muovermi fino al lato più lontano del podere. Iniziammo dall’angolo della pioppeta opposto rispetto alla casa dei suoi nonni. Dall’abitazione di certo non ci avrebbe visto nessuno.
Lei, come una regina sulla sua portantina, si lasciò trasportare comodamente seduta e senza muovere un muscolo. Giunti al primo albero fermai il barroccio in orizzontale per non far scomodare Lara: puntellai le due braccia anteriori dell’attrezzo su di un pancale che la padrona mi aveva fatto portare a bordo del trasporto. Lei se ne rimase seduta mentre io lavoravo, incitandomi con ordini e comandi. Quando ebbi terminato di caricare i rami potati mi riportai al posto di traino davanti alla Dea.
“Che fai?” chiese Lara.
“Vado al prossimo albero”
“Te l’ho forse ordinato?”
“No, ma pensavo…c’è ancora molto spazio sul carretto prima di depositare i rami nel mucchio a cui dar fuoco. Potremmo aspettare a riempirlo un po’ di più”
“Non ho detto questo…è solo che prima di ripartire dovrai prostrarti a me ogni volta, chinando la testa fino all’erba. E distendi le braccia in avanti, così sembra che preghi”
Obbedii alla padrona come potei, benché la prospettiva di spostare da solo tutti i mucchietti di legna mi apparisse molto ma molto ardua. Forse, pensai, questa volta la padrona sta pretendendo troppo. I suoi piedi non toccavano terra, per l’altezza del piano del barroccio su cui era seduta restavano sollevati a circa trenta centimetri dal suolo. Tutte le volte che mi accucciavo a toccare il prato con la fronte Lara metteva le gambe in avanti e quando mi sollevavo battevo inesorabilmente la nuca sotto la suola delle sue infradito. All’ennesimo colpetto una ciabattina si sfilò dal suo piede e cadde sull’erba.
“Raccoglila immediatamente e rimettimela” disse “Con la bocca”
Eseguii l’ordine tenendo fra le labbra la punta della calzatura.
“Adesso rimettimele sempre usando la bocca”
Non appena la ciabattina fu di nuovo al suo posto Lara mi premette la suola sulla faccia e mi spinse via
“Riparti, Tom. Altro albero, altro mucchio”
Andammo avanti così fino alle nove e mezza. Come ho detto i grandi caldi erano alle porte ed il lavoro che la padrona mi costringeva a svolgere non era affatto leggero. Con il Sole le forze iniziarono a scemare in fretta. Ciò nonostante fu dopo le dieci e mezza che emisi il primo lamento. Fino a quel momento non replicai mai agli ordini, anzi. Sbuffare ed ansimare per i capricci della mia padrona mi faceva sentire bene. O meglio, mi faceva sentire esattamente quello che volevo essere, il più sottomesso degli schiavi. Naturalmente, schiavo delle donne.
Verso le dieci Lara ne inventò un’altra delle sue. Attendeva che fermassi il barroccio a fianco di un pioppo e che iniziassi a caricare. Lei saliva in piedi sul piano del carretto e metteva un piede sulla sponda rivolta all’albero attorno al quale stavo lavorando. Ogni volta che tornavo con un carico di rami dovevo baciarle il piede che teneva sul bordo del barroccio. Qualche volta ordinava di leccarle la ciabatta: plantare, orlo e suola compresa (e quest’ultima non era certo pulita!).
L’operazione era resa ancor più difficile dal fatto che alle dieci io non avevo più un briciolo di saliva in bocca.
Riuscii non so come a tener duro fino alle dieci e mezza, come ho premesso poco fa, quando il Sole iniziò a flagellare davvero troppo forte. Grondavo di sudore come una spugna strizzata, gli abiti mi si erano appiccicati addosso come una seconda pelle. Avevo una sete terrificante.
“Padrona, possiamo fermaci?” ho supplicato controvoglia “Non ce la faccio proprio più”
Lara mi ha guardato con occhi maliziosi.
“La prego, ho una sete terribile”
Non riuscivo neppure a riprendere fiato, mi sembrava di soffocare.
“Va bene, un altro carico e poi ci riposiamo” rispose la mia padrona. Un altro carico completo voleva dire altri quattro o cinque mucchietti di rami. Strinsi i denti. Mentre l’ultimo carico veniva portato a termine Lara mi lasciò e se ne andò verso casa.
“Torno fra qualche minuto, tu continua a sgobbare, cagnolino…” ordinò.
Quando la vidi tornare aveva in mano un ombrello, una bottiglia d’acqua ed un guinzaglio.
“Non ho trovato un collare, perciò questo lo uso come frustino” disse, e mi sferzò sul sedere col guinzaglio.
Mi proibì di bere mentre lei, seduta senza problemi sul barroccio, si dissetò a volontà.
“Sai che fa proprio caldo, Tom?” mi chiese con sarcasmo.
“Si, padrona”
“Affrettati, sennò ti disidraterai” rise.
Terminai l’ennesimo carico ed accatastai il tutto sul mucchio al centro della pioppeta. Il covone stava assumendo dimensioni rispettabili.
Lara, a quel punto, mi fece cenno di smettere.
“O.K., ora basta” ordinò “Adesso ci riposiamo dieci minuti”
Ero talmente stanco che mi sembrava d’aver corso una maratona. Lara, per non farmi raffreddare i muscoli mi ordinò allora di mettermi a quattro zampe, nella posizione dello “sgabello”, e si sedette sulla mia schiena. Le braccia mi facevano così male che non percepii neppure il suo peso quando si sedette su di me. Avevo tutto il corpo indolenzito.
“Oh, ma quanto sei sudato!” esclamò dopo un attimo che le sue natiche ebbero toccato la mia schiena.
In effetti versavo in condizioni a dir poco impresentabili.
“Fai ribrezzo”
Umiliato, deriso e sfruttato. Se mai prima d’allora qualcuno aveva saputo interpretare la mia natura di sottomesso quella era stata Lara.
Si alzò in piedi lasciandomi lì come un panchetto inutilizzato.
“No, via, sei troppo molle. Così mi sporco anch’io!” E poi che schifo bagnarsi il culo col sudore dello schiavo!”
Mi appoggiò un piede sulla schiena, salì con tutto il suo peso su di me e scese dal fianco opposto, dirigendosi nuovamente verso il barroccio. Trascorsero venti minuti, per la bontà della padrona avevo potuto riposare il doppio di quanto mi era stato concesso inizialmente.
Durante la mattinata feci altri due o tre carichi completi, non ricordo bene, trasportando quintali di legna con la mia bella dominatrice che si faceva ombra grazie al suo ombrellino ed ogni tanto mi spronava ad andare più veloce con colpi di guinzaglio.
Riprendemmo la sera, poco dopo le sei, e continuammo fino a buio. Erano le nove e tre quarti quando Lara mi consentì di tornare in casa e mangiare qualcosa. Naturalmente durante la pausa pomeridiana non mi era stato concesso di mangiare, solo di bere e di farmi una doccia. Quest’ultima, più che per concedermi sollievo, mi fu consentita perché alla padrona dava fastidio l’odore di sudore.
Quella notte dormii come un sasso. Con la scusa che i nonni erano via Lara dispose che dormissi in camera con lei, però sul pavimento. L’indomani avrei dovuto svegliarmi per primo, alle prime luci dell’alba, sgattaiolare senza rumore in cucina, preparare la colazione per la padrona e tornare su a portargliela.
Infine avrei dovuto svegliare Lara leccandole i piedi. Il rito del risveglio mattutino tramite leccata di piedi era un’idea che avevo avuto io stesso e che avevo, per così dire, riciclato da un racconto trovato in rete.
Purtroppo la stanchezza era tanta e la posizione era talmente scomoda che faticai parecchio ad addormentarmi, nonostante la grande spossatezza. Dormii poche ore e la mattina fui io ad essere svegliato dalla padrona. Lara s’accorse che alle sei ero ancora lì a sonnecchiare, mi appoggiò un piede sulla gola e premette fino a togliermi il respiro. Balzai in piedi con una tele velocità da spaventare Lara ed il contraccolpo dei muscoli doloranti per le recenti fatiche mi attraversò il corpo come un colpo di frusta.
La padrona era partita col rimproverarmi della mia negligenza, ma vedendomi così malconcio e sorpreso si mise a ridere.
“Alzati, e prepara la roba. Intanto io faccio colazione”
“Si, padrona”
“Su, non fare quella faccia, per stamani finiamo, se va bene”
“Si”
Terminammo alle dieci e qualcosa, dopo aver lavorato anche quella mattina per quasi quattro ore ininterrotte. Lara mi concesse di desinare accanto a lei (sul pavimento) e di riposare durante l’intero pomeriggio. Quando me ne andai dalla fattoria, il giorno successivo, mi sorrise e mi fece i suoi complimenti
“Mai avuto uno schiavo come te. Bravo”
“Grazie, padrona. Questo è il più bel complimento che potessi ricevere da lei”
Era vero e gliene ero grato.
Ma se credete che quella sia stata la mia prova da schiavo più dura vi sbagliate. Lara, ho constatato più tardi, era una padrona tutto sommato gentile. Ne ho conosciute altre molto meno pazienti e rispettose. Questo, tuttavia, ve lo racconterò un’altra volta.
Sempre, rispettosamente, ai piedi delle donne…
Tom ([email protected])
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Servo delle donne
Servo delle donne di Tom
Non ricordo quando ebbe inizio, probabilmente è sempre stato lì in agguato. Anche quando non si faceva sentire così prepotentemente, ai tempi del liceo ed ancor prima, durante le scuole dell’obbligo. Per lo meno non urlava forte come adesso. Di chi sto parlando?
Ma del mio senso di sudditanza nei confronti di tutte le donne del mondo, naturalmente.
Detta così può sembrare un’esagerazione…forse un po’ lo è. Non di tutte le donne mi sento lo schiavo, ma sicuramente di una buona parte di loro.
Cominciò attorno ai diciotto anni (per non dire prima…). Era estate e navigando in rete incappai in un sito che pubblicava inserzioni a tema feticista e sadomasochista. Non dico che fu una folgorazione per me, poiché già avevo letto riviste del settore, ma la voglia di provare a contattare una delle padrone presenti sul sito era tanta. Lo feci e non ne rimasi deluso. La cosi detta “prima volta” non fu, come di consueto, un esperienza terrificante o imbarazzante. Al contrario, mi rivelò per quello che ero. Uno schiavo delle donne.
Perché si, immaginare di leccare gli stivali della propria padrona dei sogni è un conto…ci si può masturbare mentalmente sopra finché si vuole, la si può far divenire persino un’ossessione…ma la realtà è tutta un’altra dimensione, anche se la padrona di fronte alla quale si sta strisciando non ha il fisico da consumata modella da passerella che si è sempre aspettata.
Lei si chiamava (ed uso il passato perché da molto tempo non vive più in Toscana) Lara ed aveva circa ventisette anni. Era una studentessa universitaria. Una studentessa un po’ lenta a terminare gli studi, a ben vedere, ma per me questo contava poco. Era un palmo più bassa di me, capelli a baschetto biondo scuri, occhi azzurri e fisico curato. Non le piaceva che la guardassi dall’alto in basso e siccome eravamo a casa sua ed eravamo soli (abitava in un appartamento che condivideva con un’altra laureanda) non impiegò molto a mettermi al mio posto.
“Inginocchiati!” mi ordinò ancora sulla soglia della porta.
Io obbedii prontamente. Mi disposi a quattro zampe di fronte a lei, osservando fin nei minimi dettagli le sue ginocchia, le caviglie ed i polpacci abbronzati. Dato che era estate indossava pantaloncini corti e ciabattine infradito. Un body nero a completare il tutto.
Ero lì in silenziosa venerazione, quando Lara sfilò un piede dalla ciabattina e me lo pose sul collo. Non premeva con troppa energia ma il mio corpo vibrò. Il suo piede era bello, forte ma morbido al tempo stesso, sfrontato ed irresistibile.
“Come ti chiami?” chiese.
“Stefano” dissi.
“Non mi piace”
“Mi scusi, padrona” Avevo imparato subito come ci si comporta al cospetto di una Dea. La prima cosa da fare è evitare di contraddirla, la seconda rivolgersi a lei impiegando l’etichetta adeguata. Avrei potuto anche leccarle i piedi, o per lo meno le ciabatte che indossava, ma senza sua specifica disposizione non mi sarei mai arrogato tale onore. Perché baciare i piedi della propria padrona non rappresenta una dimostrazione d’umiltà per lo schiavo. Al contrario, è un privilegio.
“Sei più alto di me, quindi quando saremo a casa mia, da soli, per non farmelo pesare ti muoverai a quattro zampe come sei ora!”
“Si”
“Come un cane”
Premette più intensamente il suo piede sul mio collo e mi strofinò il tallone sulle vertebre. Sentivo la pianta di quella inarrivabile estremità schiacciarmi la testa. La sua pelle era leggermente sudata.
“Si, padrona Lara” dissi, quasi sfiorando il pavimento col viso.
“E dal momento che sei un cane avrai un nome da cane” mi anticipò “Ti chiamerò…Pippo? No, è stupido. Tom! Si, Tom! Ti chiamerò proprio così”
“Si, padrona Lara” risposi, e come segno della mia gratitudine mi sporsi sull’altro piede saldamente appoggiato a terra e ne baciai il dorso e l’alluce. Il dorso era ricoperto da un velo di sudore e le dita avevano un sapore salato sulle unghie. Lara…padron Lara, da qui in avanti…si lasciò omaggiare come il suo rango le permetteva di fare. Non ne vedevo il volto e non so con quale espressione mi stesse osservando. Mi piace immaginare che la mia splendida sovrana mi stesse osservando con aria annoiata, mostrando un sorriso simile ad una smorfia carica di disprezzo per quell’infame prostrato ai suoi piedi. In realtà credo stesse cercando di trattenere una risatina.
Mi fece sollevare la testa e mi ordinò di seguirla in salotto. Obbedisci felice camminando quattro zampe dietro di lei. Lara mi precedeva di qualche passo, apparentemente indifferente alla mia presenza. Era straordinaria. Se avessi voluto ribellarmi avrei potuto farlo benissimo. Lei questo lo sapeva. Allora perché non era minimamente preoccupata di quest’eventualità? Lei era più debole di me. Cos’era che le dava tanta sicurezza? Cos’era a trattenermi lì in ginocchio?
Non mi concesse il tempo di riflettere. Una volta in salotto si accomodò sul comodo divano e si sdraiò sui cuscini. Tolse le ciabatte lasciandole cadere disordinatamente sul pavimento. Io le raccolsi immediatamente e le posai per benino a fianco del sedile.
“Sai per quali mansioni ti impiegherò, cagnetto?”
“No, padrona”
“Tutti gli schiavi pensano solo ad una cosa. Da principio giocano un po’, poi vogliono andare a letto. Se è così anche per te mi spiace ma hai sbagliato indirizzo”
“Capisco” risposi “Ma non è il mio caso”
“Tu cosa cerchi, allora?”
Bella domanda. Non lo sapevo neppure io. M’ero deciso a cercare una padrona proprio per quello, per scoprire come soddisfare quell’attrazione che provavo per una donna dominanate.
“Cerco solo una padrona” dissi dopo un momento di riflessione “Servirla. Ciò che lei vuole che io faccia, io lo farò”
“A si?”
“Si, padrona”
Padrona Lara sorrise e m’appoggiò nuovamente un piede sulla spalla. Io le baciai la caviglia.
“Posso?” chiesi dopo averlo fatto.
“Sei un cane. Puoi fare di più, Tom. Lecca”
Un brivido attraverso la pelle e la testa. Questa era una delle cosa che andavo cercando. I piedi della padrona. Raccolsi quello sulla mia spalla sostenendolo fra le mani neanche si fosse trattato dell’oggetto più delicato e fragile del mondo (per me, senza dubbio, era il più importante). Lo baciai sulle dita, sul dorso e sulla pianta, poi iniziai a leccarlo. Il tallone era la parte più ruvida, su di esso la mia lingua provava un solletico appena accennato, invece il resto della pianta era liscio come seta. Succhiai le dita ad una ad una, ingoiando quanto più possibile quell’estremità abbronzata. Ne approfittai anche per leccare gli spazi fra le dita. Mentre lo tenevo ancora in bocca padrona Lara, muovendo la caviglia, mi graffiò l’interno della guancia con l’unghia dell’alluce.
Non lo aveva fatto apposta, infatti non appena avvertì l’unghia premere eccessivamente sulla bocca ritrasse la gamba.
“Ti ho fatto male?” chiese con un accenno d’allarme nella voce.
“No, padrona” dissi “assolutamente”
Sorrise.
“Va bene” disse “Continuerai più tardi, vedo che ti piace molto”
“Lei è bellissima” affermai, suscitando la sua ilarità. Non era vero che padrona Lara fosse bellissima. Era graziosa, certo, ed il suo viso sembrava molto più giovane dell’età che lei denunciava, tuttavia…posso dirlo in tutta franchezza? C’era di meglio, in giro. Ma chissà perché, in quel momento, le “altre” non rappresentavano più nulla. La più quotata fotomodella delle più blasonate sfilate di moda…l’avrei veduta volentieri qui accanto a me, inginocchiata di fronte alla Dea sdraiata sul divano. L’avrei voluta in ginocchio, intenta a leccare le suole delle ciabatte della padrona. Leccare per bene, intendo, avendo cura di rimuovere ogni granello di polvere ed ogni bruscolo di sudiciume da quelle calzature consunte e logore. E se ciò le avesse provocato disgusto pazienza. Anzi, meglio così. E’ giusto che una schiava soffra per la propria padrona. Ed ecco un altro brivido lungo la colonna vertebrale: ecco svelarsi un altro di quei sogni a cui cercavo di dare un volto. Una padrona che sottomette la sua schiava. Due donne di pari dignità, ma una svende la propria ai piedi dell’altra.
“Adesso fai il bravo schiavetto, Tom” disse la padrona.
“Si”
“Prendi la scopa e spazza i pavimenti”
“Spazzare?”
“Certo! Pensi che fare lo schiavo consista solo nel leccarmi i piedi?” chiese sollevando entrambe le gambe e strofinandomi le dita sul viso come se quello fosse per lei un atto consueto.
“Tu sei il mio schiavo e mi obbedirai in tutti i compiti che io vorrò!” esclamò “Sai quelle noiose faccende da fare per casa? Lavare, spazzare, spolverare e tutto il resto? Bene, perché dovrei farli io se ci sei tu, schiavo?”
“Certo, padrona!”
“Coraggio, vai. Dopo, se avrai fatto un buon lavoro, ti farò leccare di nuovo i miei piedi”
Dissi proprio così. Anzi, no. Disse “i miei piedini”. Insomma, trascorsi l’intero pomeriggio a casa sua. Io lavoravo come lo sguattero che sono e lei guardò per quasi tutto il tempo la televisione. Si concesse un sonnellino fra le quattro e le cinque del pomeriggio ed una lettura rilassante prima di cena.
Quando ebbi finito erano le sei. Padrona Lara mi congedò.
“Padrona, se posso farle una richiesta…” balbettai.
Lei sorrise “Sei stato bravo, perciò te la meriti. Che cosa vuoi?”
“Posso restare qui a cena? Naturalmente solo per essere il suo cameriere. Potrei stare sotto al tavolo mentre mangia e nel frattempo leccarle le ciabatte…i piedi…”
Padrona Lara sospirò e guardò il soffitto. Aveva quell’espressione in volto che dice “Piacerebbe anche a me…” e per un attimo pensai fosse andata bene. Pensai d’averla convinta.
Invece lei raffreddò i miei propositi con poche parole.
“A cena torna Fabiana” La sua coinquilina, per la cronaca “Dovrai essertene andato prima che lei torni”
“Fabiana potrebbe essere mia padrona? Obbedirei anche a lei!”
Padrona Lara rise.
“No, non credo che lei sia come me” disse “No, guarda, è meglio se te ne vai. Ma come schiavo sei bravo. Ti richiamerò presto”
Ci lasciammo lì, per quella sera e quella chiamata, quella che promise di farmi presto, dovette attendere all’incirca una settimana.
Quella che vi ho raccontata, lavorando anche un po’ di fantasia, fu la mia prima esperienza da schiavo delle donne. Da allora ho incontrato un’altra dozzina di padrone, alcune molto belle, altre meno appariscenti. Alcune disprezzavano veramente gli uomini e li trattavano peggio di zerbini con vera soddisfazione. Ed era proprio a quelle che avrei dato la mia vita perché noi uomini siamo veramente i loro zerbini. Altre padrone erano più rispettose. Padron Lara, ad esempio, non ha mai abusato del potere che aveva su di me, ma ve ne fu una…una impiegata di quasi quarant’anni di Pistoia che…
Beh, questo è materiale per un’altra volta, perché la storia è lunga ed in un solo racconto rischierebbe d’annoiare. Un saluto alle donne ed alle ragazze che leggeranno queste righe, sempre e solo dal loro devoto servo.
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Bisogna scoltare le due campane (ultima parte)
Lo vedevo un po’ agitato o era una mia impressione??’ forse ero io l’agitata….
Il sacchetto che avevo con me pesava molto e il pensare al suo contenuto mi provoco’ una fitta al bassoventre.
Vederlo agitato, (era forse una erezione quella che avevo visto??), non faceva che aumentare il desiderio; come capita spesso in queste situazioni pero’, subentra un meccanismo morboso di masochismo…. Per questo cominciai a fare tutto con molta lentezza pulendo dove non avevo mai pensato di pulire enfatizzando tutte le mie mosse quasi sapessi che lui sarebbe arrivato e mi avrebbe guardata….
E così fu! Sentii il suo sguardo mentre pulivo le gambe di una sedia. (ma c’era sempre stata questa sedia in questo ufficio???? Mah!).
Ero chinata in avanti e il grembiule, lo devo ammettere, faticava a non esplodere per la pressione dei miei seni… lo sguardo lo sentii su di me nell’esatto momento in cui, china, mi chiedevo quanto tempo ci avrebbe messo ad arrivare….
Ed eccolo li, in piedi sulla porta con questo sguardo perso nella mia scollatura…. Un bambino pescato con le mani nella marmellata!!! Mi sorpresi a sorridere e il suo essere imbarazzato, il suo arrossire per essere stato colto in fragrante, mi fece tenerezza. Avei voluto prenderlo subito tra le mie braccia e permettergli di infilare quel suo naso un po’ “importante” nel solco dei miei seni…..ma mi precedette dicendo, tutto d’un fiato, che non potevo mostrarmi in quel modo e che avrei potuto averlo sulla coscienza il suo infarto…. E poi mi disse se pensavo di aspettare la fine dell’anno con il reggiseno che indossavo!!!
Accidenti….. e li il fuoco mi invase! Avevo le cosce di nuovo bagnate…. Ma come era possibile che mi facesse questo effetto? Non era certo il primo uomo che sarebbe “entrato “ nelle mie grazie dopo la mia separazione… c’era stato Antonino che non era niente male ma non mi aveva certo fatto questo effetto!
Ma la voglia di essere posseduta da quell’uomo era così forte che mi ritrovai a rispondergli:
“Non è carino sbirciare nella scollatura delle signore, diciamo che non è fine, anche se fa sempre piacere sapere di essere ammirate ed apprezzate. Nessuno poi ti ha detto che sarà questo il reggiseno che indosserò l’ultimo dell’anno. Se mi lasci finire, come da promessa, farò la sfilata”
Ma come ero riuscita ad essere così calma?
Lasciato l’ufficio mi dovetti sedere sulla sedia e fare forza su me stessa per non accelerare i tempi e rovinare tutto con un gesto inconsulto come una masturbazione…
Finii di fare quello che dovevo e poi mi ritirai in bagno per cominciare a prepararmi…. Oddio!! L’eccitazione e l’attesa passata durante la settimana mi avevano fatto dimenticare una cosa FONDAMENTALE!!! La ceretta!! Ed ora? Cosa potevo fare? Mi sembrava di avere un barboncino in mezzo alle gambe!!! Stupida, stupida, stupida mille volte! Va bene. Niente panico! Non era il caso di perdersi per un dettaglio del genere. Bisognava vedere il tutto in senso positivo, erotico… poteva essere un bene, forse.
Mi guardai nello specchio e vidi ciò che mi aspettavo; lo sguardo era di chi ardeva dal desiderio di una buona e sana scopata… sarebbe bastato e al diavolo tutti i peli di questo mondo!
Cominciai la vestizione. Per prima cosa le calze… le avevo acquistate tempo prima e mai indossate.. autoreggenti con riga, uno schianto! Ci misi un pochino per mettere la riga ben dritta visto lo spazio limitato che avevo a disposizione… il completino che avevo preso era un vero bijoux… nero, a balconcino o meglio, come mi aveva fatto notare la commessa, un alza-seno (come se ne avessi avuto bisogno!!). l’effetto era magnifico! L’alza-seno arrivava giusto all’inizio delle areole facendo intravedere i capezzoli che nel frattempo sembrava si fossero già preparati a ciò che li aspettava.
Il perizoma sempre nero con questa losanga rossa che attraversava il triangolino di stoffa longitudinalmente creava quel vedo non vedo che desideravo ci fosse…. Si, niente male.
Ora arrivava la parte più difficile in assoluto…. Dovevo uscire da quello che sembrava il mio bozzolo ed avventurarmi in quelle stanze fino ad arrivare all’ufficio “dei desideri”; ce l’avrei fatta? Non lo so….
Fatti coraggio!! In fin dei conti non stai andando al patibolo ma a raccogliere “la mela” del peccato…
Uscii dal bagno e mi avviai verso l’ufficio di Bruno.
Una volta arrivata li bussai e ad un invito ad entrare da parte di Bruno, oltrepassai la soglia di quello che speravo sarebbe stato il luogo del godimento assoluto…. E non mi sbagliavo!
Entrai con una sicurezza che non sentivo completamente e dopo scambi di parole di circostanza iniziai la mia sfilata…. Feci in modo che vedesse tutto per benino dopodichè mi accomodai sulla sua scrivania con una coscia appoggiata al piano della stessa…
Vampate di calore attraversavano il mio corpo ero pronta!
Quello che accadde successivamente lo ricordo come un sogno… lui che cominciò a toccarmi per mettere a posto la peluria che usciva dal perizoma (accidenti!!) e le sue labbra incontrarono le mie…
A quel punto tutti i miei freni inibitori andarono a farsi benedire e persi il controllo non solo del mio corpo ma anche della mia mente! Ricordo di aver pronunciato frasi del tipo “ Siii dai continua, succhiami, fammi sentire maiala e troia come veramente sono” “Prendimi, fammi godere, fammi sentire donna”.
Nel momento in cui pronunciai la frase, come un posseduto (dal desiderio ovviamente) mi guardo’ e e senza proferire parola mi strappò il prezioso perizoma e di peso mi fece sedere sulla scrivania.
La sua bocca avida non si accontentò della mia bocca, dei miei capezzoli che, seppur doloranti, continuavano ad essere eretti come fioretti… no, andarono avide all’oggetto dei desideri….
Sentivo la sua lingua saettare dentro di me e le sue mani torturare piacevolmente i miei seni ed in particolare i miei capezzoli.. da li all’orgasmo il passo fu brevissimo! Sentivo i miei umori colare e vedevo il suo viso o meglio parte di esso bagnato e segnato da questi ricami di “pizzo color avorio”.. Furono momenti di assoluto piacere , piacere mai provato prima! Ah… se anche gli altri miei uomini avessero fatto anche solo la metà di quello che Bruno stava facendo in quel momento, sarei stata sicuramente molto ma molto meglio anche con loro….
Il culmine lo raggiunsi quando sentii che con il dito cercava di penetrare il mio corpo dalle retrovie..
O Santa Vergine! Che piacere…. Che calore…. Che voglia!!
Emerse dalle mie cosce un po’ scompigliato e accaldato e senza parlare mi prese per mano, mi accompagnò ad una poltrona e mi fece sedere; dopodichè si mise in piedi davanti a me con il membro in piena erezione….
Non ci fu bisogno di parlare! Questa è sicuramente la parte che prediligo quella che faccio meglio!
Prenderlo in mano, accarezzarlo, leccarlo, mordicchiarlo, baciarlo e… succhiarlo!!!!
Cominciai e vidi la sua espressione cambiare… che bello tenerlo in mano.
Cominciai. Lo presi in bocca saggiandone ogni millimetro, lubrificandolo per benino e nel contempo accarezzandolo e accarezzando anche quei preziosi gingilli che sono le palle!!!
Tentai anche di penetrare, come da lui fatto precedentemente, con il dito il suo buchetto…
Vedevo la sua eccitazione, o meglio la “sentivo”… il suo pene sussultava nella mia bocca ma io non volevo che arrivasse al culmine, ne volevo ancora e ancora…
Bruno parve della mia stessa idea visto che scosto’ il mio viso e senza parlare mi fece appoggiare le gambe alle sue spalle!
O cielo!! Lo sentivo, finalmente, dentro di me.. entrava e usciva, entrava e usciva…. Esplosi in un orgasmo desiderato, cercato.. i miei seni impazziti roteavano sballottati da una parte all’altra; i capezzoli mi dolevano dall’eccitazione! Finalmente me li prese tra le mani torturandomeli fino a farmi impazzire dalla voglia….
Non fermarti, non fermarti…continua fino alla mia morte! Come era bello!! O Madonna mia!! Non ce la facevo più. Volevo provare ogni cosa con lui, “prendimi da dietro, ti prego!!!” dissi.
Non ci fu bisogno di dire altro! Mi fece mettere in ginocchio sul tappeto e li mi prese…. O cielooooo…..ma esiste qualcosa di più bello??? Non credo! I seni che strusciavano sul pavimento ad ogni movimento, ad ogni affondo provocando scariche elettriche in tutto il corpo.
Sentivo le sue dita che lavoravano dietro di me… sapevo che avrebbe cercato di penetrarmi dal “retro” ma ero decisa a non permetterglielo! Non ancora…
Così fu, lo sentii uscire per poi premermi poco più su.. “no! Non voglio”. Il suo viso non nascose la delusione o era forse contrariato?? Non importa… per ora no! Voglio che gli resti il desiderio e la voglia per la prossima volta….
Pochi secondi prima di venire mi fece girare e si mise a cavallo su di me e tenendomi la testa ferma (come se ce ne fosse stato bisogno) mi innondo’ di tutto il suo prezioso seme… che buono… cercai di non perderne neppure una goccia! Sentivo i suoi spasmi. Lo tenni fermo prendendo tra le mani i glutei e stringendoli quasi a fargli male e lo pulii leccandolo tutto quanto!
Una volta terminato lo guardai e gli dissi:”allora, meglio il perizoma o la coulotte?”
Non c’è bisogno di dire che rimase alquanto sorpreso e dopo qualche secondo mi rispose che non poteva saperlo visto che mi aveva vista solo con il perizoma!
Ovvio che era così! Certe volte gli uomini sono proprio tonti!!! Sorridendo “sotto i baffi” gli dissi:
“La prossima sfilata sarà con la coulotte!” ma ci sarebbe stata?
Non so. Quando provi quello che ho provato io con questa SCOPATA hai paura che non ce ne saranno più così e….. sarebbe un peccato….. vedremo….. per ora potevo andarmene a casa e dormire tra due guanciali e al sig. Bruno avrei pensato domani!
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18 anni fa
Simpatica,
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Ultima visita: 18 anni fa
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Il maggiordomo 1
Un paio di giorni fa ho incontrato in un bar a pranzo giulio, manager di circa 60 anni, brizzolato, molto elegante. per caso nella toilette molto stretta ci siamo sfiorati e poco dopo lui passando mi risfiora facendomi sentire la pressione del suo tarello....l' ho seguito e sono arrivato nel suo ufficio....non c' era nessuno e finalmente ho potuto gustare il suo umore....non avevo mai visto tanta sborra...con la lingua gli pulisco la cappella....e' di nuovo duro e mentre sono pronto a farmi prendere (stavo esplodendo) si apre la porta ed entra marco....pensavo adesso giulio sara' sputtanato...no marco inizio una scenata di gelosia piangendo e strillando...io mi scuso e lui inizia ad insultarmi poi ni dice che mi deve parlare. marco ha circa 40 anni indossa pantaloni di pelle e stivali...andiamo in un bar e inizia a dirmi che lui ha una idea per punire giulio e me.....e che dovevo presentarmi a casa loro e che per il loro week end avrei dovuto essere il loro maggiordomo....
Mi presento venerdi' sera a casa loro ben depilato e con lingerie molto sexy...marco mi accoglie svogliato e subito mi fa mettere una mise da cameriera piuttosto che da maggiordomo....arriva giulio perfetto giacca e cravatta e subito inizia a leccarmi il buco del culo.....marco lo mette da parte e mi infila un bel dildo e mi ordina di spolverare il salotto e poi di lavare i piatti...ogni tanto marco mi imbocca con il suo tarello e io lo sukia con tanta gioia......ad un certo punto mi mette un collare al collo ed un guinzaglio e mi porta in giardino ordinandomi di fare i miei bisogni perche' non ero altro che una cagna...
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Autogrill
Tornavo l'altro ieri da Bologna e subito entrato in autostrada per ritornare a torino mi sono fermato in autogrill a mangiare qualcosa.
Mentre mangiavo ho notato che al tavolo difronte al mio una coppia che stava mangiando, subito non ho notato ma dopo un po alcuni movimenti mi hanno insospettito.
Lui aveva tolto le ciabatte e stava facendo un ditalino con il piede alla sua donna . Io non vedevo lei perche era dischiena ma potevo vedere lui che si agitava sulla sedia. Sono andato avanti almeno 15 minuti e devo dire che ero eccitato al punto che dopo che hanno finito mi sono diretto al bagno con l'intenzione di masturbarmi.
Mentre passo vicino a loro li guardo e lui sorridendomi mi guarda i pantaloni e vede il mio cazzo duro.
Arrivo ai bagni ..entro dentro e appena messo la mano sulla maniglie del gabinetto una voce dietro mi dice...Ti è piaciuto il ditalino che ho fatto a mia moglie? Io mi giro e dico Moltissimo mi sono eccitato..... e stavo entrando per finire
Allora Lui mi spinge dolcemente dentro il bagno e tirandosi fuori il cazzo mi dice..... Succhiamelo...mia moglie non lo fà perche le fà schifo.... ma tu me lo leccheresti e prendendomi la testa mi accompagna sul suo cazzo duro. Io primo lo tocco e poi preso il preservativo lo infilo e me lo scucchio tutto. E' venuto in un attimo... e mi ha chiesto di continuare perche le piaceva.... ha sborrato altre due volte poi è andato via.... dicendomi adesso lo dico a mia moglie.
Non ho resistito, sono uscito e lui arrivato vicino a sua moglie, si gira verso di me e dice " amore... mi ha fatto un pompino che mi ha fatto godere tre volte" Lei sorridendomi mi dice " bravo io non sono capace".... Sono entrato in macchina e mi sono segato immediatamente.... Bellissimo
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Bisogna ascoltare le due campane: (parte prima)
Questo racconto è la replica del già pubblicato "La donna delle pulizie" narrato dalla protagonista femminile.
Il giovedì è sicuramente il mio giorno preferito….
Quando sono entrata per la prima volta in quella piccola aziendina per svolgere il mio lavoro di “colf”, l’impressione è stata: “che posto NOIOSO!!!” a partire dal capo supremo; un uomo come tanti altri, con qualche chilo in più, pochi capelli e con la testa sempre china sulla scrivania. Il viso sempre scuro che quasi quasi ti mette in soggezione e non ti fa venire molta voglia di scambiare quattro chiacchiere.
Io invece sono, a detta di tutti, una solare…. Canto mentre faccio le faccende e mi piace molto parlare e instaurare un minimo di rapporto con chi vedo sul posto di lavoro.
Ho 42 anni e sono divorziata da un marito che non mi ha notata per tutta la durata del matrimonio preferendo ragazzine di 20 anni più giovani con le quali “ si sentiva ancora vivo “ parole sue…. Ora invece si rende conto che a 50 anni queste di 25 lo stanno prosciugando (e non solo economicamente) e cerca di tornare all’ovile! Mica scemo il ragazzo…
Parlavo dunque del mio posto del giovedì sera!
Bruno, si chiama così il padrone dell’aziendina in questione, lo trovavo sempre con questa testa china sulla scrivania, il computer acceso e neppure il tempo di dirmi “buonasera”!!!
Un giovedì come tanti altri mi sono fatta coraggio e, appoggiandomi allo stipite del suo ufficio, ho timidamente pronunciato le poche parole che poi avrebbero cambiato la mia vita: “sig. Bruno buonasera, come è andata la settimana??”.
Cambiare la mia vita?? L’ho stravolta con solo quelle poche parole!!!!
Quello sguardo, che fino a quel momento avevo visto concetrato su pratiche o computer, si è spostato su di me….. GLI OCCHI!!! Dicono che gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma quelli esageravano…. Occhi neri come la pece… occhi nei quali ti saresti sentita annegare…. Occhi nei quali avrei voluto annegare!!! Sembrava mi stessero spogliando, palpando e il piacere mi prese facendomi mancare il respiro.
Da quel giovedì il rito è sempre lo stesso: io arrivo, entro nel suo ufficio, scambiamo quattro chiacchiere e poi comincio il mio giro facendo sempre una fatica enorme per non saltargli addosso e concedermi a lui completamente….
Sentivo il suo sguardo sul mio corpo e il fuoco mi incendiava dentro. Iniziava dal basso e saliva fino al cervello non permettendomi di capire più nulla….
Eccoli i miei giovedì sera! Non ne potevo più!
Un giorno come tanti ero ospite da mia cognata e sfogliando una rivista cade a terra uno di quei libricini…. Allegati si chiamano. Lo sfoglio senza neppure sapere cosa sto guardando quando riesco a focalizzare le figure!!! E’ stato un fulmine a ciel sereno, un’illuminazione, una visione! Finalmente sapevo come fare ad averlo. Finalmente lui sarebbe stato mio!
Presi il coraggio a quattro mani e il giovedì successivo, come al solito, entrai nel suo ufficio ma questa volta la domanda che posi era diversa. “ buonasera sig. Bruno, avrei bisogno di un suo consiglio”. Il cuore andava a mille e sentivo il mio petto , prosperoso oltretutto, alzarsi ed abbassarsi… lo avrebbe notato?? Dovevo stare calma e andare avanti con il mio….”piano”….
I suoi occhi si posarono su di me, mi guardarono con un’aria stupita quasi mi stesse chiedendo il perché di quella interruzione non preventivata…
Continuai: “ per capodanno avevo intenzione di comprarmi qualcosa di carino… secondo lei che mi sembra uomo dai gusti raffinati, sarebbe meglio questa coulotte o questo perizoma?” e così dicendo gli mostrai le foto sul famoso allegato.
Li per li mi sembrò preso alla sprovvista e, dopo avermi squadrata per benino, mi disse ciò che mai più mi sarei aspettata di sentirgli dire:” non saprei, guardando il catalogo le potrei dire quale mi piace di più, ma non potrei dirle quello che di questi due indumenti le starebbe meglio!”…
Ecco. Questa era la risposta che desideravo con tutta me stessa sentirmi dare ma che, fino a quel momento, mai avrei sperato sentirmi dire…..
A quel punto la mia insicurezza, il mio imbarazzo svanirono lasciando posto ad una sola convinzione o per meglio dire, certezza. LUI MI VUOLE…..
Ecco perché la risposta che uscì da queste mie labbra vennero fuori con molta naturalezza e sicurezza…:” hai ragione. Vorrà dire che acquisterò tutti e due gli articoli e poi li indosserò per mostrarti il risultato. Diciamo che per il prossimo giovedì sarò in grado di fare questa sfilata…. ti può andare bene???”
Non aspettai neppure la risposta, mi girai e, con non chalance, cominciai il mio solito giro.
Arrivata nell’ufficio di fianco sentii le gambe cedere… la mia sicurezza cominciava ad abbandonarmi…. Il fuoco… il fuoco mi stava bruciando tutta! Era quasi un dolore fisico…. Che voglia di toccarmi facendo in modo di alleviare questo fuoco-dolore che sentivo… le mie cosce umide degli umori che il fuoco stesso aveva provocato… i miei seni duri e i miei capezzoli avevano quasi voglia di uscire dalla veste che indossavo per fare il mio lavoro….
Non potevo… dovevo resistere… non era certo quello il posto migliore, o no?? Certo che se lui fosse entrato in quel momento…. O Madonnina Santa! Perché non viene? Ho una voglia pazza di sentirmi le sue mani addosso e il suo membro dentro!! Mi devo accontentare, per ora, di una scappata in bagno e di una “seduta autoerotica” (l’ho letto in qualche rivista ultimamente).
Come è ovvio, la settimana non passava mai… una volta andata nel negozio di intimo dove vado di solito e ever acquistato gli indumenti per la mia sfilata, il tempo parve rallentare se non addirittura FERMARSI!
Ma perché non siamo a giovedì! Perché tutti quanti quelli che mi circondano non capiscono che io ho BISOGNO che il tempo passi in fretta! Ma tutto questo non serviva a molto se non a rendermi i giorni più pesanti e più….. lunghi…..
Finchè, finalmente, si arrivò al tanto agognato giovedì!
Arrivai alla solita ora e, come al solito, parcheggiai il furgoncino di fronte all’entrata.
Una volta dentro, passai, come al solito, dall’ufficio di Bruno e, come al solito, scambiai quattro chiacchiere con lui; questa volta però avevo con me qualcos’altro oltre alle solite cose che mi servono per lavorare…
Visto che è il primo racconto che oso scrivere, gradirei leggere commenti sia da parte di lettrici che da parte di lettori (qualora ce ne fossero).Grazie.
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18 anni fa
Simpatica,
38/39
Ultima visita: 18 anni fa
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La mia prima volta......
Avevo 19 anni e facevo l'amore col mio ragazzo....un ragazzo carino,normalissimo,dotato nella media...ma molto dolce e sensibile..amavo fare l'amore con lui...
Mi ero messa in testa di voler provare a farlo con il sederino..sai quelle fisse che prendono ad una ragazza giovane e discreta come ero io...quelle curiosità e quei desideri che la gioventù rendono ancora + forti.
Detto fatto alla fine mi decido...una sera...a casa sua,mentre i genitori erano in vacanza in montagna...Dopo averlo eccitato per bene con un dolce pompino mi metto nel letto a pancia sotto e lo invito a prendermi così...mi allargo il sederino e glielo porgo,rialzandomi leggermente per favorirlo nella penetrazione.Lui mi insaliva a lungo..mi lecca per bene dentro...con la punta della lingua mi apre delicatamente un pò..e mi ci mette della saliva...ero pronta...ed una voglia incredibile mi aveva preso...
Mi iniziò a montare...fece per bene...ma non fù quel delirio che credevo...Il suo coso mi fece appena appena male...ma non sentii quella possessione che ti fà girare la testa...quel godimento che ti scuote da capo a piedi...fù una cosa banale...piuttosto normale..per essere la mia prima volta nel sederino....
Da allora seguirono altre volte...ma la voglia...quella voglia intima...quella voglia di sentirmi davvero sfondare...di sentirmi dentro un bel cosone duro,largo e grosso non l'avevo ancora provata.
Arrivai così ad avere 22 anni.Un estate al mare conobbi un ragazzo di Ferrara.Era in vacanza con gli amici in campeggio.Bellino,simpatico,carino e divertente.Gli amici lo chiavano tregambe...ed in breve parlando e scherzando con una delle ragazze della loro comitiva venni a sapere il perchè di quel soprannome...
Dicevano che aveva un cosone davvero grosso...e da qui...da una partita di pallone e relativa doccia negli spogliatoi si scoprì il motivo di tale nomignolo.
Beh..da vera troia..e sopratutto per levarmi la voglia che mi portavo dietro dalla 1a volta col mio ragazzo decisi che era giunto il momento di verificare se era davvero come lo descrivevano.
Una sera in disco ci feci conoscenza per bene.Si parlo,si bevve e ci si diede appuntamento per la sera dopo.
Mi misi un vestitino da sballo....mini nera,tacchi alti,peri nero,toppettino e reggiseno a balconcino...insomma ero davvero sexy.L'abbronzatura poi fece il resto...Entrai in disco e parecchi furono quelli che mi notarono...
Ci salutammo...una bevuta,due chiacchiere e poi con disinvoltura lo portai nella parte all'aperto.Lì dopo poco ce l'avevo addosso...baci,carezze...palpatine..era infoiato e voglioso.
Mi premeva con la pancia sulle cosce....sentii subito che era eccitato...aveva come un grosso rigonfiamento in mezzo alle gambe...me ne accorsi immediatamente...
Eccitatissimo mi disse di accompagnarlo in macchina...voleva prendere il cellulare per chiamare gli amici e sentire dove erano.Capii subito che era solo una scusa...ma feci finta di crederci...volevo vedere che idea aveva...io la mia già me l'ero fatta....si trattava solo di aspettare poco..era troppo eccitato per non volermi.
Arrivammo in macchina.Fece finta di cercare qualcosa nel cruscotto....mi chiese se potevo aiutarlo.Entrai anch'io.Appena messo piede in macchina chiuse lo sportello e mi saltò addosso....Baci,carezze...era impazzito di voglia...In un attimo mi slacciò il toppettino e mi fece uscire il seno...un secondo dopo avevo una mano sotto la mini,un altro secondo ed avevo le sue dita che mi frugavano la micina...
Non me lo feci ripetere due volte....mi diedi subito da fare....Mentre lo baciavo lingua a lingua con una mano gli cerco la cintura dei calzoni....un attimo e gliela allento...poi giù la lampo...i pantaloni sono alla caviglia...E poi una mano entra nello slip...Lo trovo subito....stupendo e gonfio da far paura....Aveva un cosone da brivido...un esemplare superbo...un cosone davvero enorme..duro,largo e gonfio da non credere....
Mi prende per i capelli ed in un attimo me lo ritrovo in bocca....inizio a spompinarlo...mi sembra di sognare,stavo facendo un pompino ad un ragazzo con un cosone meraviglioso...da fotografia per come era enorme!!
Scorrevo con le labbra su quel cosone meraviglioso...duro..grosso...mi dovevo allargare le labbra per farlo entrare nella mia bocca...Se avesse spinto la mia testa sarei soffocata per come ce l'aveva grosso...e lungo da morire!!Le palle erano dure...gonfie..proporzionate al suo cosone...Lo spompino con voglia...su e giù...lecco...succhio..la cappella mi riempie la bocca...mi sembrava impossibile di avere un affare del genere in bocca...Un cazzone da sogno...gli stavo facendo un lento.....dolcissimo pomp...mentre godevo come una pazza a sentirmi quel meraviglioso cosone in bocca...e lui godeva del mio modo di fargli il pompino...Eravamo eccitati tutti e due come dei pazzi...Andavo su e giù con le labbra...insalivandolo bene...in modo che mi scorra tra le labbra delicatamente...me lo volevo godere quel cazzone stupendo..perciò lo facevo lento..lentissimo..il pomp..in modo che me lo godevo in bocca il + a lungo possibile....dio che sogno di cazzo che ha...ero fradicia nella fica e tremendamente troia nel fargli il pompino!!
Di lì a poco lo sento eccitato e sul punto di venire.Assolutamente no!!!...non era così che doveva andare.
Lo fermo,gli dico di rivestirsi...lì era troppo pericoloso,in mezzo alla strada non era il caso.Prendiamo la macchina e ci spostiamo.Mentre lui guida la mia mente da gran troia progettava il piano che mi avrebbe definitivamente fatto perdere la verginità del mio culetto.
Gli dico di fermarsi in un altro posto,un posto che io conoscevo bene...con cui andavo con il mio ultimo ragazzo.
Lì continuiamo ancora a far sesso....glielo ritiro fuori...un attimo e mi alzo la mini...mi sdraio tra i sedili...spalanco le cosce....il suo cosone punta dritto alla mia micina....sposto il perizoma...me lo appoggia...mi spalanco...e dopo pochi istanti inizia a entrarmi..duro..dentro la mia fica fradicia....Inizia a scoparmi...era stupendo..mi infila prima un pezzo...poi un altro..mio dio...ma quanto è lungo il suo cazzo??Non finisce mai di entrarmi nella fica!!Aveva un cosone da urlo...mi sentivo la micina piena...godevo da morire...Avevo un paletto nella micia...godevo da impazzire...ero fradicia....
Inizia a scoparmi con forza...colpi decisi...sento la mia micia che geme...godo forte...
va avanti...mi scopa davvero bene...colpi martellanti...entra ed esce...me la stà spaccando di brutto...sono un lago..bagnatissima...l'orgasmo è vicino.Ancora colpi...eccomi....vengooooo!!Inizio a baciarlo sulle labbra...con passione....dio come godo!!Lui si accorge che stò venendo..aumenta i colpi....ecco che dopo poco mi accorgo che stà per venire...lo fermo...lo faccio alzare,me lo porto vicino alle labbra ed inizio a fargli un pompino stupendo...ha le palle dure e gonfie...grosse..piene di sperma da scoppiare....vado su e giù a fatica..è talmente duro e grosso che non riesco a spompinarlo come vorrei....è talmente largo che mi riempie le labbra..e lungo da far paura...non riuscirei mai ad arrivare alla base facendogli un pomp...mi soffocherebbe per come ce l'ha lungo..mmhh..come godo a sentirmelo in bocca!!!!Comunque lo stò facendo morire...Ancora pochi colpi delle mie labbra..pochi affondi e viene...grossi spruzzi di sperma mi arrivano in gola...ingoio tutto e vado avanti...sento che stà svuotandomi le palle in gola....gode...geme...continuo il pompino per farlo godere per bene...godo anch'io nel sentirmi quegli schizzi caldi...salati...stupendi..che mi scivolano nel pancino.E poi dio...che cazzo che ha!!una cosa incredibile...è un vero cavallo...pregusto il godimento che avrò quando me lo sbatterà tutto nel mio culetto...mamma mia!!
Mi bacia.Ci rivestiamo...torniamo a casa...Nel tragitto mi immagino cosa farò con lui quando finalmente mi farò inculare...come godrò e come sarà quando mi metterà quel suo cosone meraviglioso nel culetto.....volevo che la cosa non fosse fatta così...in velocità e con poco spazio.Lo mando a letto sfinito.
Appuntamento il giorno dopo al mare.E così per altri 3 o 4 giorni...da vera troia lo faccio ricaricare per bene...voglio che si ritrovi le palle gonfie..che muoia dalla voglia di fottermi..e sopratutto voglio che sia davvero al max della sua voglia.....
Alla fine quando deciso che si è ben bene caricato...quando baciandolo dentro una cabina me lo sento addosso e gli tocco per bene le palle così che mi accorgo che le ha dure e grosse...gonfie di sperma...decido che è pronto per il gran giorno....è il momento che attendevo...mi sarei fatta inculare da quel cavallo come volevo io!!
Ci ritroviamo al mare...stiamo insieme tutto il giorno.Per la sera avevamo fissato in pizzeria e ci diamo appuntamento lì.
Io intanto mi ero comperata un tubetto di vaselina in farmacia...per quello che avevo in mente era la cosa giusta....
poi mi ero fatta prestare le chiavi di un monolocale da un amica che aveva l'agenzia immobiliare.L'avrebbe affittato la settimana dopo..e per una sera me lo prestava volentieri.
Insomma pizza..due chiacchere e poi gli dico:"amore vieni a prendere il caffè da me?Ho una casina tutta mia stasera...e sorridendo come una perfetta troia gli lascio capire cosa ho in mente...."
Lui annuisce...salutiamo tutti ed andiamo nel mono dove io avevo intenzione di finire la serata e la verginità vera del mio culetto....
Entriamo...lo appoggio al muro..gli slaccio i calzoni...mi inginocchio e comincio a fargli un gran pompino...pochi colpi delle mie labbra e ce l'ha duro e gonfio come un manico di una vanga...stupendo...venoso e duro...una meraviglia...le palle sono grosse...dure...gonfie...gliele lecco per sentire come stanno...sono perfette...piene da morire del suo sperma caldo...l'astinenza forzata che gli ho dato è servita eccome...è magnificamente eretto...duro...un vero portento...un cazzo da favola tutto per me...pregusto già la serata ed il godimento.....
Altri due colpi delle mie labbra ed è pronto....ha un cosone da brivido...tenendomene una parte in una mano lo prendo e lo conduco al letto...li mi spoglio...lui fà altrettanto.
poi prendo il tubetto di vaselina,e guardandolo negli occhi da vera troia inizio ad ungermi il buchetto...lui mi guarda come inebetito...la voglia gli ha preso il cervello...non vede l'ora di fare quello che io ho in mente di proporgli.Io avevo una voglia incredibile...il sangue mi batteva alle tempie...morivo letteralmente dalla voglia di essere montata da lui....non vedevo l'ora di essere inculata per bene...
Detto fatto ungo anche il suo cosone...mentre lo invaselino lo guardo...ha un cazzone da brivido...enorme..duro..lungo e largo come un manico di un ombrellone da mare..mio dio...credo che mi sfonderà per bene...ma è quello che voglio...non vedo l'ora di prenderlo duro..largo e dritto tutto nel culetto!!!
In pochi attimi mi sistemo... mi metto a pancia sotto...mi appoggio 2 cuscini sotto la pancia e sono pronta...Il culetto mi stava perfettamente in fuori..sporgeva molto bene...era l'invito che non avrebbe rifiutato...infatti in un attimo sento la sua cappella che mi si appoggia al buchetto.
Allora infilo una mano sotto,passandomela di fianco alle gambe e gli prendo il suo cosone..dio come duro e grosso..è largo cone un pugno chiuso quasi....dio che voglia che ho di mettermelo nel sederino....
Voglio essere io a guidarlo nell'incularmi....ecco perchè lo prendo con le dita...dicendogli:
"amore aspetta...faccio io...ti guido io...così facendo sentirò meno male..."
Lui mi risponde di sì...e si ferma.Prendo la cappella e me la appoggio...poi gli dico con voce rotta dalla voglia...:"dai amore...dammi colpettini leggeri..entra..spingi piano amore mio...fai piano piano..sii dolce..."
e lui con dolcezza inizia a dare piccoli colpi di bacino...mentre la sua cappella comincia ad infilarsi nel mio buchetto del sederino...sento il mio buchetto che si apre lentamente...la vaselina lo aiuta ad entrare senza forzare troppo...io intanto comincio a sentire un godimento stupendo che inizia a prendermi il cervello....mentre il buchetto del mio culetto si allarga...si allarga....si allarga sotto i colpetti....ed io inizio a sentre quello che si prova a essere sfondate nel culetto da un cazzone così....
lui và avanti...la sua grossa cappella è entrata...lo scalino della cappella mi fà richiudere un pò il buchetto....una serie di brividi mi mandano in estasi...Ha un cazzone largo...talmente largo che mi sento spaccare il buchetto....ma la voglia è troppo forte... comincio a godere da morire...lui anche...Presa dal piacere inizio a sculettare lentamente...invitandolo a continuare ad entrare...lui non se lo fà ripetere 2 volte...lentamente dà altri colpetti di reni...ed il suo stupendo cosone entra ancora un altro pò nel mio culetto...ne ho preso quasì la metà...mi sento il pancino piuttosto pieno...il culetto me lo sento piuttosto "aperto..."...ma godo...dio se godo!!!
lui và avanti..io ho levato la mano da dietro...sono sdraiata a braccia aperte sul letto...i 2 cuscini sotto la mia pancia mi hanno messo ben sporgente il sederino....lui mi è dietro e si stà dando da fare,continui colpetti mi stanno spaccando...la testa mi gira...godo da svenire....Muovo e roteo il bacino...uno sculettare lento...che lo eccita ancora di +...continua ad entrare...mi sento impazzire....mi sento la micina è zuppa...sono fradicia di piacere....godo...
inizia a baciarmi una guancia,si ferma un pò...smette di entrare in me....io mi giro con il collo e lo bacio...la mia lingua incontra la sua...inizia a baciarmi con amore...io faccio lo stesso...poi mi guarda...io gli sorrido e gli dico..."dai amore..continua...ti prego...entra ancora...godo da morire...inculami amore...inculami tutta..."
lui riprende....colpetti su colpetti..sento che mi dilata da morire...è un dolore sottile...forte...continuo...ma il godimento è talmente forte che il dolore svanisce...lasciando spazio ad un piacere infinito...mi sento piena...è quasi tutto in me....me lo sento fino in gola...ha un cosone fantastico...è tremendamente grosso e lungo...sono in estasi...godo da morire!!
continua con i colpetti...alla fine sento le sue grosse palle che mi si appoggiano al culetto...è tutto dentro....dio che sensazione....mi sembra di non avere + il culetto.....di essere tutt'uno con lui...sento dentro di me una cosa enorme che mi stà piantata nel pancino...mi sento piena da soffocare...l'ho preso tutto...è tutto dentro di me....ho preso nel culetto il suo grosso cazzone...è come avere un braccio nel culetto....è meraviglioso....dio come godooooo!!!!!
Estasiata continuo a sculettare piano..in modo dolce...mentre godo penso:"ahh...l'ho preso tutto...tutto...quel suo cosone enorme...sono piena di lui...ahhh..sììììì"...."
Lui si ferma...la vaselina ha permesso la penetrazione completa...ora può cominciare a fottermi...ad andare su e giù...non vedo l'ora di sentirmelo scorrere nel sederino...
Gli dico:"amore ora mi hai presa...si amore..me lo hai messo tutto sai??lo sento fino in gola...amore..."
E poi..."dai amore..ora fottimi...ti prego..ora inculami amore...muoviti dentro di me...spingi...spaccami tutta...fammi sentire come sei bravo...fammi sentire quel tuo meraviglioso cazzo da sogno...daiii....."
Inizia a muoversi...si inarca e riscende...colpi di reni..sento quel magnifico grosso cazzone che esce un pezzo e poi rientra....un urletto di dolore e piacere mi sfugge...:"ahhhh......sìììììììììì....godooooooo"....
La mia lingua esce dalle labbra...inizio a farla uscire e rientrare..poi me la metto all'insù...poi la muovo...il godimento mi fà fare di tutto...muovo la testa a destra e sinistra..ansimo..godo...dio se godooo!
continua...mi fotte con forza....colpi su colpi...il mio culetto si spacca sempre di +...inizio a godere in modo continuo....gemo..mugolo...mi sento piena da morire del suo cosone...il culetto mi si è rotto...ora fà come vuole...va su e giù senza sosta...sono sfondata...ormai mi ha allargata per bene ed entra ed esce con facilità dal mio sederino...sono rilassata...il muscolo del mio buchetto si è spaccato per bene...ora può fare come vuole...lentamente giro la testa...con uno sguardo tremendamente da troia gli dico:
"spaccarmi..sfondarmi..ormai sono tua...fammi sentire quel tuo cazzone meraviglioso dentro fino alle palle..forza!!"
e lui da vero padrone inizia a rompermi il culetto in modo divino!!
Le mie parole lo hanno eccitato come un toro...sente il mio culetto che si è sfondato bene.....sente che mi ha spaccata per bene...capisce che ora può andare come vuole....allora appoggia le mani al materasso..si tira su col busto,inizia così a darmi colpi tremendi...continui..martellanti....Il suo cosone entra ed esce fino alla cappella...poi riaffonda nel mio culetto...poi riesce quasi tutto...ogni volta molti cm del suo cosone scivolano dentro e fuori del mio culetto....mi sento spaccare in un modo meraviglioso...mi stà sverginando il culetto come volevo io...godo,gemo,non capisco + nulla....sono in un delirio di piacere...Avrò nel culetto almeno 25cm di cazzo...una cosa da delirio...mi sento quasi la sua cappella nello stomaco...mi sento piena.....piena di cazzo fin nella pancia...un senso di estrema troiaggine si fà strada in me...mi stò facendo inculare da un vero cavallo....Una serie di brividi mi danno un inizio di orgasmo...mentre penso che sono proprio una grandissima vacca...una troia perfetta....
Poi lo incito...gli dico cose oscene...mi dò della troia...della puttana..della rotta in culo...gemo ancora..rantolo...mordo le lenzuola...allungo le mani e metto ancora di + il culetto in fuori...quasi per farlo entrare di +....godo...mi sembra di impazzire...
Poi inizio a parlargli..in un delirio erotico gli dico di tutto..... :
"ahh..amore..si....dai...fottimi...siiii..inculami...ahhh...dai amore....rompimi..."...ed ancora..."lo sai amore che mi stai rompendo il sederino??Lo sai vero??lo senti che mi hai sfondato con quel tuo maledetto cazzone...lo senti il mio culetto che si è sfondato....lo sai che ora ho il culo rotto...verooo??Amore lo sai che mi hai rotto il culo...lo sai..verooo???ahh....si....dai...ancora...+ forte...+ forte...amore.....dammi dei bei colpi...colpi forti..spaccamelo del tutto..voglio che mi rompi il culo di +.... amore...cosììì..sìììì...."
E lui eccitatissmo da queste parole continua...continua...colpi fortissimi...và avanti...poi spossato da quella serie di colpi si risdraia sopra di me...si ferma un attimo...io con lui...ho il culetto in fiamme...sono sfiancata...i suoi colpi di reni mi hanno aperta come una vacca...mi riposo prima del gran finale..quando mi schizzerà nel sederino sfondato il suo sperma...svuoterà le sue palle dure e gonfie nel mio pancino...non vedo l'ora...Sento il suo cazzone nel mio culetto...mi sento infilzata ma godo...Sono letteralmente impalata da quel grosso manico che mi stà duro tutto nel culetto...dio come mi sento piena...faccio fatica a sculettare...talmente è duro....largo e lungo nel mio sederino!!Sono ferma...pancia sotto...con 2 cuscini sotto la pancia ed il culetto sporgente....Ho un cazzone da sogno piantato nel sederino,mi sento aperta da morire....ho il mio ragazzo che mi stà inculando in modo stupendo...godo da svenire!
Ci baciamo con dolcezza...mi lecca il collo...la nuca...mi bacia una guancia.Io lentamente mi giro con la testa,lo bacio sulle labbra...poi con la lingua gli lecco il mento...gli sorrido...gli sussurro un "ti amo sai??" dolcissimo...
Lui mi risponde.."anch'io amore..."..poi mi lecca ancora le labbra...Lo faccio riposare ancora un pò...così mi fotterà + forte e con colpi + decisi....mi preparo al gran finale...con il suo cazzone piantato tutto dentro nel mio sederino mi sento come una vera troia...
Dopo qualche minuto gli dico..."dai amore...ti prego...vai avanti...vienimi dentro...fottimi ancora...dammi colpi fortissimi ora....e poi vieni...inondami il culetto del tuo seme..."ed ancora..."amore rompimi il culetto per bene...voglio che dopo che sei venuto mi lasci con il sederino sfondatissimo..da vera vacca.....capito??spaccami senza pietà....rompimelo tutto...ti prego amore...ti prego...sfondamelo!!!..."
Così dicendo mi alzo...mettendomi a pecorina...in modo che il mio sederino sporga perfettamente all'infuori...così facendo mi farò sfondare per bene...Anzi mi metto ancora un pò + con il culetto all'infuori...x essere sicura che mi possa sfondare deliziosamente bene....
Lui con lo sguardo eccitatissimo mi risponde..."si troia...ti rompo il culo come vuoi...sei proprio una vacca...e ti voglio sfondata nel culo come una vacca!!"....Ed ancora:"che troia sei...ti sei messa a pecorina perchè così te lo ficchi dentro tutto fino ai coglioni....vero zoccola??Vuoi proprio essere una rottainculo...vero??E lo sarai...se è questo che vuoi...preparati a diventare una troia rottainculo!!!
Detto questo mi mette le mani sui fianchi ed inzia a darmi colpi violenti...sento le sue palle sbattermi sulla fica con forza...dio come mi inculaaaa!
Si assesta con le gambe....mi serra i fianchi con le mani...Poi riprende ad incularmi forte....altri colpi,con le mani strette ai miei fianchi spinge con le reni a + non posso...lo sento tutto dentro...mi fotte senza pietà...godo da svenirci.......Preso dalla foga dell'orgasmo che gli monta dalle palle al cervello mi dà una serie pazzesca di colpi fortissimi...a schiantarmi il culetto...1,2,10 colpi di fila...è un delirio di colpi che mi lasciano senza fiato...è il preludio al suo orgasmo...Infatti lui continua ancora un pò..poi viene...con altri colpi forti e ripetuti mi spacca il culetto definitivamente....poi schizza...una serie di getti caldi e copiosi mi scivolano nel culetto..una sensazione di caldo mi entra nel pancino...godo da morire...Inizio a gemere...le spinte che mi dà mentre sborra sono pazzesche...sento le sue palle che sbattono sulla mia fica...colpo su colpo mi sento sfondare...mentre lui sborra come un cavallo nel mio culetto....
Mi sfuggono una serie di gridolini...."ahhh...sii....ooohh....godooo...mmhh...siiii..." che lo mandano in estasi...mentre l'orgasmo mi assale lasciandomi senza fiato.
Si stende su di me...io spossata sono crollata sul letto a pancia sotto...Stiamo così qualche minuto...lui riprende fiato...io sono distrutta...ho il culetto a pezzi e la testa che mi gira.Si stacca da me..esce dal mio sederino...sento una cosa lunga e scivolosa che mi esce dal buchetto che resta spalancato per un pò...poi lentamente sento che mi si richiude un pò...mentre lui và in bagno a lavarsi.
Esce...mi alzo...vado al bidet...sento il culetto molle...il buchetto è tremendamente molle,semiaperto....come se fossi andata al bagno ed avessi fatto una montagna di cacca...Qualche goccia mi scivola tra le cosce...sono talmente sfondata che non trattengo il suo sperma....Mi siedo sul bidet,passo le dita sul buchetto...è largo come un bicchiere ..mamma mia che culo mi ha fatto....ma come ho goduto!!!Il buchetto sfondato mi brucia...l'acqua fredda mi dà sollievo.Qualche goccia di sangue mi esce...ho perso la verginità...ora sono proprio una gran rotta nel culo...
Ritorno a letto...lui dormicchia a gambe aperte...vedo quel suo magnifico cosone...dio come grosso anche da moscio...penso a come doveva essere nel mio culetto quando era duro...penso a come mi sono fatta inculare da troia...penso a come mi ha rotto il sederino....penso sopratutto a come ho goduto... da vera troia...in un modo meraviglioso.Ora sono una rotta nel culo nel vero senso della parola...sorrido felice..era quello che volevo e non potevo trovare un esemplare migliore di cazzone che quello del mio ragazzo...un vero toro di nome e di fatto...Mi sdraio a letto...lo bacio...mi addormento pensando a come mi sono fatta rompere il sederino da vera troia....ed alle molte altre volte che mi farò inculare da lui...meravigliosamente.....
Per commenti e giudizi scrivete a:
[email protected]
PS: il racconto è una mia fantasia erotica.
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5
18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
La sexy cena...
Era l'anniversario del nostro matrimonio e decidemmo di festeggiarlo in modo speciale,una cenetta a lume di candela nel ristorante più chich ed alla moda della nostra città,il famoso Open Gate.La sua particolarità era il servizio,per gli uomini i piatti erano serviti da delle splendide ragazze, le donne erano servite da degli aitanti giovanotti....la cosa mi interessava molto proprio per questo....
Mio marito indossava un elegante doppiopetto blu,mentre io dopo una lunga preparazione uscìi dal bagno con un elegantissimo abito da sera con abbondante scollatura,mentre il dietro dell'abito mi lasciava la schiena scoperta fino quasi al sedere. Ero splendida,truccata in modo giusto,non volgare,pettinata in modo perfetto...insomma una splendida e giovane femmina.Comunque mio marito non se la cavava poi male,fisico asciutto,abbronzato,dimostrava meno dei suoi 60 anni.....l'avevo sposato per il suo denaro...era davvero ricco e questo in parte compensava la non + giovane età.
Uscimmo per recarci al ristorante,eravamo elettrizzati sia dal gusto di festeggiare i nostri 10 anni di nozze sia dal sapere di andare in un locale davvero esclusivo,di cui tutti parlavano nel bene e nel male,sia per i piatti che si diceva erano squisiti sia per quello che raccontavano.Si diceva infatti che ogni tanto tra clienti e personale del ristorante si creava quell'atmosfera particolare che permetteva e che dava il via a rapporti proibiti e qualche volta a vere e propri piccoli festini per mogli o mariti compiacenti.Naturalmente c'era chi ci credeva e chi no...ma la fama e la simpatia del locale faceva si che nessuno desse più di tanto peso a tali chiacchere,l'importante era mangiare bene e divertirsi e noi ci andavamo proprio per quello.
Arrivammo verso le 21,tavolo prenotato,macchina nel parcheggio riservato,tutto filava liscio come l'olio.
Ci sedemmo,il posto era davvero carino,arredato con gusto style Old England tavoli di noce, luci delicate,poltrone comode,servizio di porcellana insomma tutto delizioso.E poi c'erano loro....la cameriera di mio marito era davvero carina.Una morettina sul metro e 70,capelli mossi,viso e nasino delicato,due labbra carnose ed un seno prorompente,almeno una 4a.Due belle gambe ed un culetto alto,sodo e ben fatto,insomma una gran bella ragazza.D'altronde per lavorare lì non poteva essere altrimenti,la direzione del locale le pretendeva belle,ben fatte e sexy...erano loro ed i camerieri la vera attrazzione del locale.
Anch'io non mi potevo lamentare,il mio cameriere era un ragazzo sul metro e 80 biondo muscoloso con un viso intrigante e scanzonato,serviva a torso nudo con pantaloni neri lunghi ed una cravattina a farfallina al collo.Si chiamava FRANCESCO,ed io vidi che mi guardava con interesse,subito gli lanciaI 3 o 4 occhiate provocanti.
Ordinammo l'antipasto,decidemmo per una cena a base di pesce,e azzeccammo la scelta.Portarono i primi,io più che mangiare mi divertivo a vedere sia la cameriera di mio marito,che tra una portata e l'altra gli sbatteva le tette in faccia,sia i clienti del locale...non ce n'era uno che non cercasse di rimorchiarsi la sua cameriera,o quantomeno che non ci facesse il cascamorto.Ero divertita ed iniziavo ad eccitarmi...la micina mi dava segni di eccitazione.....mi sentivo sempre + elettrizzata.intanto il mio cameriere si dava da fare....eccome.
Ad ogni portata oppure ogni volta che mi serviva da bere non mancava occasione per guardare nella mia scollatura,il mio seno che faceva capolino dagli spacchi laterali ormai per lui non aveva più segreti.Mi piaceva da morire quel ragazzo.....decisi che la cosa doveva andare avanti...eccome...allora invece di tenerlo a bada,ci comincia a scherzare,gli sorridevo appena ne avevo occasione,e non solo.Un pò l'atmosfera,un pò l'ottimo vino bianco,un pò perchè mi piaceva...insomma accettai le sue smancerie e contraccambiai gli sguardi in modo anche troppo esplicito.Doveva capire che mi piaceva...volevo solo che si facesse avanti...avevo voglia di vedere com'era fatto....insomma ero eccitata come una troietta in calore....
Mangiammo i secondi,mio marito faceva finta di niente,io continuai sia a bere il vino che il cameriere mi versava senza sosta,che a fare la troia,guardandolo con voglia....Ogni tanto mi passavo la lingua sulle labbra....da vera zoccola...ed ogni volta lui mi lanciava occhiate di fuoco......La cameriera di mio marito si era resa conto della cosa e cercava con lo sguardo di far capire al suo collega che era il caso di smettere quel gioco che si stava facendo troppo insistente.Niente.Tutti e due continuavamo nel nostro intrigante rapporto fatto di sguardi,di mezze parole,addirittura ad un certo punto con la scusa del tovagliolo gli sfioro con una mano la patta dei clazoni...con noncuranza faccio finta di niente...In realtà avevo sentito che il mio dolce maschietto era ben dotato...e la cosa mi aveva messo ancora + voglia addosso.
Poi improvvisamente mio marito ad un certo punto si alzò...per andare alla toilette...Era quello che volevo....Guardando il mio giovanotto gli sussurro...:"ho voglia di te...portami da qualche parte...dai...che aspetti...."
lui mi dice in un attimo:"Ok dai seguimi......." A quel punto mi alzai anch'io....mentre il cameriere FRANCESCO mi diceva di seguirlo....In breve scomparimmo dietro ad una porta di legno,coperta da un tendone,poi mi portò lungo un corridoio.....
Appena soli il cameriere si stampò un bacio con ardore.Mi mise subito le mani addosso...in un attimo mi calò alla vita il vestito,io gli appoggiai i seni nudi al petto....,ed ebbi una scossa di piacere.Pochi attimi e lui mi aveva messo anche una mano sul sedere.Iniziammo a baciarci con passione,io lo stringevo forte,lui con le mani mi frugava in mezzo alle cosce e sul sedere,mi aveva scostato il vestito ed attraverso lo spacco ormai mi era dappertutto.Ci scambiavano effusioni sempre più spinte.
Un attimo dopo mi aveva messo le mani sulla micina attraverso le mutandine,io con una voglia terribile gli avevo aperto la cerniera dei calzoni e la mano mi si era intrufolata nei suoi boxer.Di lì a poco glielo tirai fuori.Con un gridolino eloquiente di sorpresa gli tirai fuori l'arnese...un cazzo davvero enorme...almeno 20 cm....lungo e largo come un paletto stradale...
Lui mi guarda un attimo,poi mi mette una mano tra i capelli,poi mi mette l'altra sulla spalla e comincia a spingermi verso il basso,mi inzia a fare abbassare lentamente verso i suoi piedi, facendomi capire quello che voleva io gli facessi.Non vedevo l'ora....un attimo e mi inginocchio ai suoi piedi...davanti al suo cazzone meraviglioso.....
mi sembrava di sognare...ero in ginocchio con il vestito calato....le tette di fuori...e davanti a me un ragazzo bellissimo mi aveva sbattutto un cazzone da sogno....e mi stava chiedendo di fargli un pompino...ero stupendamente eccitata.
A quel punto avvoltolo la parte finale dell'abito da sera creando in quel modo un cuscino dove appoggiare le ginocchia,in quel modo avevo il viso all'altezza giusta del cazzone.Volevo gustarmelo con tutta calma,e volevo stare anche comoda....da vera troia!!
Mi misi a guardarlo mentre ero inginocchiata,quasi stregata da quel grosso affare,poi gli dico :"dio hai un cazzo stupendo...mmmhh...guarda che meraviglia....ti voglio fare un pompino da favola...ti voglio far svenire dal godimento..."
Apro le labbrà,ed inizio con dolcezza lentamente a leccargli il pube,gli passo la punta della lingua ben insalivata sul pube e sull'inguine,con delicatezza e dolcezza mi assaporo cm. dopo cm. la pelle del maschio che eccitatissimo mi sventolava quel grosso cazzone duro e dritto davanti agli occhi.Avevo deciso che volevo farlo davvero eccitare al punto estremo,e ci stavo riuscendo molto bene!Continuo a leccargli il pube ancora un pò,poi passandogli la lingua tra i peli all'attaccatura del membro inizio finalmente a leccarglielo.Gli passo delicatamente la lingua lungo l'asta,lasciandogli una scia di saliva,impugnando con una mano la base dell'asta,mentre il resto me lo leccavo dolcemente cm. dopo cm. con raffinatezza,mi gustavo quel grosso coso come una vera troia affamata di cazzo e con la bravura di una vera professionista dell'amore.
Dopo averci giocato un pò con la lingua,gli slaccio i calzoni facendoli scivolare fino ai piedi,poi prima gli sfilo i boxer e poi finalmente comincio ad aprire per bene le labbra.....ed inizio ad ingoiare quel grosso membro.Volevo godermelo senza l'impedimento dei boxer,così avevo accesso a tutta la virilità dello splendido ragazzo che mi stava davanti.Avevo la bocca spalancata ma era talmente largo che non riuscivo a gustarmelo tutto,ne avevo preso in bocca solo poco più della metà.La lingua l'avevo appoggiata alla parte di sotto del grosso cazzo,le labbra lo sostenevano delicatamente,ed io con un delicato e dolce su e giù con la testa avevo cominciato a farmelo scorrere lentamente tra le labbra,mugolando per il piacere che provavo nel fare quello stupendo pompino.L'asta era lucida,venosa,turgida,e tremendamente ingrossata da quel massaggio strepitoso.La saliva lubrificava il cazzone...che mi scorreva con dolcezza tra le labbra...io le stringevo appena un pò...per darle piacere e per fargli sentire la mia calda bocca intorno alla cappella....godeva si vedeva...ed io da morire insieme a lui...In quei momenti mi sentivo proprio una gran troia..una vera professionista del pompino mi avrebbe dato della maestra..e lo ero davvero..Mi ero prefissata di fare il + bel pompino della mia vita..e con un cazzo così ci volevo riuscire....
Il ragazzo stava immobile,si era appoggiato alla parete della camera,gli occhi semichiusi,ansimava e si lasciava sfuggire qualche parola di tanto in tanto,ma il godimento che provava era talmente grande che sembrava quasi un drogato in overdose.La mano destra era appoggiata tra i miei capelli,mi dava il tempo muovendomi la testa su e giù sempre con lo stesso ritmo.Il seno mi ballava dolcemente,le mie tette andavano a tempo con la testa,creando un effetto tremendamente erotico.Godevo come una pazza....stavo facendo un pompino divino ad un cazzone da favola.....
FRANCESCO,il cameriere,ad un certo punto iniziò a respirare più forte,a muovere il bacino per affondare il più possibile nella mia bocca,era prossimo all'orgasmo.Io me ne accorgo ed immediatamente termino di spompinarlo,e me lo faccio scivolare fuori dalle labbra.Guardandolo negli occhi gli dico :"amore non voglio assolutamente farti venire.....voglio godermi ancora il tuo stupendo cazzone....voglio farti impazzire...Gli dissi che un cazzo così me lo volevo gustare per bene ed iniziai a dargli piccoli colpetti di lingua alla base della cappella,un filo di saliva gli scivolava lungo l'asta mentre lui lentamente riprendeva a respirare normalmente.Allora per smorzargli l'orgasmo gli faccio scorrere la lingua lungo il cazzone gonfio da morire,ogni tanto gli dò 2 o 3 affondi con le labbra,ma non ricomincio il dolce su e giù...lo voglio far sbollire ed allontanare l'orgasmo....ma voglio tenerlo sempre in tiro...sempre duro e teso allo spasimo.
Vado così qualche minuto,poi quando vedo che l'orgasmo si era allontanato e lui non aveva più il respiro corto sintomo della venuta imminente,con un sommesso mugolare riapro le labbra e ricomincio a spompinarlo con dolcezza,delicatamente...lui mi rimette la mano nei capelli e mi ricomincia a guidare verso il piacere.
Andai avanti ancora...decisa a finire il + tardi possibile quel favoloso pompino.Andavo su e giù con una classe da vera troia,le labbra chiuse sul grosso affare con delicatezza,quasi come un guanto di velluto ,la lingua appoggiata al sotto dell'asta,la saliva abbondantemente stesa per lubrificare e far scorrere il cazzone stupendo per bene tra le labbra.Ogni tanto provavo a prenderne un pò di più,qualche cm. di quell'enorme cazzone....affondavo le labbra mugolando e lui si lasciava sfuggire dei versi sommessi che il godimento di quell'affondo gli procurava...Le tette avevano ripreso a sobbalzare,mosse dagli affondi del pompino come in una danza ritmica, e lui con un mano aveva iniziato a toccarmele ed a stringerne con delicatezza prima una e poi l'altra.Dopo poco ricominciò a sbuffare ed ad aumentare il ritmo della mano sulla mia testa...stava per avvicinarsi a godere di nuovo.
Capii che era vicino...allora prima gli scosto la mano,poi per la seconda volta mi faccio uscire quel meraviglioso cazzone dalla bocca.Ero fradicia...la micina mi si era bagnata ed attraverso lo slip sentivo gli umori che mi colavano....Godevo come una pazza....e gli stavo facendo un pompino da sballo....A quel punto...con la voce roca dal desiderio gli dico che volevo ancora farlo godere,che godevo come una pazza a spompinarlo,e gli chiedo se lui godeva.Mi risponde che lo stava facendo impazzire,e mi prega di farlo venire perchè non ne poteva più,aveva delle fitte alle palle da tanto lo stavo facendo godere.Allora io per rismorzare di nuovo l'orgasmo inizio a leccargli le palle....prima una e poi l'altra....gli passo la punta della lingua delicatamente sopra,facendola scorrere con dolcezza dai peli del pube alle palle,arrivata alle palle gli davo dei colpettini leggeri,prima ad una poi all'altra ,poi inizio ad appoggiarmerle sulla lingua e le lecco più dolcemente,quasi a massaggiarle,facendolo così godere da morire....Ma se sapesse lui io come godevo...La mia micina era un lago...ansimavo..mugolavo...travolta dalla passione che mettevo a fare quel pompino da sogno.....Avrei solo voluto che un altro cameriere...giunto da dietro...mi sbattesse alla pecorina e mi fottesse come una vacca....Uno in bocca ed uno nella micina...penso che sarei svenuta dal piacere.....Lui aveva le palle gonfie e dure come grosse noci,l'avevo portato davvero al limite,aveva il viso contratto dal piacere,gli occhi chiusi,le gambe quasi piegate da quanto lo stavo facendo godere.Il mio pompino era uno spettacolo...erd io ne ero la splendida puttana protagonista.
E per la seconda volta l'orgasmo si allontanò.A quel punto poi ripresi a spompinarlo con più decisione,le mie labbra andavano su e giù con maggior velocità,e lui mi teneva la mano nei capelli con meno decisione...sapeva che io lo avrei fatto venire tra pochi attimi.
Capii che era vicino.....allora mentre lo spompinavo in modo stupendo,in un piccolissima pausa gli chiedo di avvisarmi quando stava per venire....perchè lo volevo far godere talmente tanto da farlo svenire.Gli dico allora...:"amore fammi un segno quando schizzi....ti voglio godere mentre mi schizzi in gola...."
Lui annuì ed io ripresi a spompinarlo con arte,chiunque mi avesse visto avrebbe visto che godevo da morire a fargli quello stupendo ed irripetibile pompino.Mentre gli chiedevo di avvisarmi mi era venuta una faccia da vera troia,godevo e facevo godere quel maschio in modo davvero stupendo....era uno spettacolo vedere come mi lavoravo tutta di labbra e di lingua quel grosso cazzone,inginocchiata quasi in segno di venerazione verso quel pilone di carne.
I miei mugolii aumentarono e lui riprese a respirare con forza...era vicino.Allora come una vera troia da strada...ogni tanto lo guardavo negli occhi,volevo vedere come e quanto lo facevo godere,mi godevo così il piacere del maschio,ero in calore...quel cazzone divino mi aveva eccitata in un modo terribile.....Lui mi guardava come stregato,gli occhi velati dal piacere,mentre io spompinandolo e guardandolo mi accertavo di farlo godere il più possibile,volevo vedere come e quanto ero brava a farlo sborrare.
Dopo pochi secondi lui mi gridò che stava per venire,io mugolando me lo faccio uscire dalla bocca,arretro appena un poco la testa e mi appoggio la cappella alla punta della lingua,poi iniziò a dare velocissimi piccoli colpetti alla base della cappella...Lui gode come un pazzo...poi inizia ad insultarmi...a gridarmi :"troia....puttana......pompinara....vengo...vengo.....",allora io come una zoccola in calore gli urlo :"siii...dai sborra...amore schizzami in gola...riempimi la bocca....dai...."
Poi guizzando solo la punta della lingua in modo sublime sulla punta del cazzone lo porto all'orgasmo...lui inizia a godere in modo tremendo...ansimando ed urlando inizia a sborrare.Caldi fiotti mi arrivano sulla lingua.....allora io metto la punta della lingua appoggiata alla punta della grossa cappella,così facendo la mia lingua sembrava quasi come un cucchiaio di carne,e poi mi preparo a ricevere i getti di sperma....mi ero messa con la bocca aperta a pochi cm. dal cazzone ed ora assaporavo i densi e copiosi getti che lui con decisione mi schizzava dentro.In pochi attimi avevo la lingua coperta di densi getti di sborra calda e vischiosa,a quel punto ingoio e deglutìsco lo sperma caldo e copioso una prima volta.Alcuni schizzi mi colano sul seno,altri sul viso e sulle guance.
Seguirono altri schizzi di sborra che si posavano sulla mia lingua,ad arte l'avevo di nuovo appoggiata alla base della cappella del cazzone teso.Altri schizzi....ancora una volta ingoio e deglutìsco una seconda volta.Dopo diversi secondi lui smette di sborrare,la cappella gocciolava le ultime stille di sperma,ed io me la rimetto in bocca per succhiarmi gli ultimi istanti di piacere,poi riprendo a spompinarlo...lui con un :"aahhhh...siii...." piega le gambe..provato dall'orgasmo in modo tremendo...
Ora stava con le gambe semiflesse,gli occhi chiusi ed il respiro leggero,mentre io gemevo e mugolavo ancora,ero eccitata da morire,avevo la fica fradicia di umori e di piacere.
Continuai ancora a spompinarlo un pò...poi lui mi dice: "amore ti prego basta...non ce la faccio più...."
Me lo tiro fuori dlala bocca...lecco per bene tutta l'asta...le palle...la cappella...poi lo lascio moscio e penzolante....Le palle ora erano leggere...sgonfie...si era svuotato nella mia gola e nel mio pancino...avevo ingoiato tutta la sua sborra...ed era veramente tanta...mi sentivo addirittura sazia....mi aveva levato la fame con la sua densa e copiosa sborrata....
Mi rialzo,mi rivesto....lo bacio con amore e gli sussurro...:"amore...poi appena ti senti ripreso ti voglio sentire dentro di me...voglio gustarmi il tuo cazzone meraviglioso tutto fino in fondo nel mio culetto....capitooo??"
Lui sorridendo mi dice...:"si certo...lo voglio anch'io..."
Lo bacio con passione...mi rivesto...gli lascio il mio numero di cellulare....dicendogli:"chiamami...capito?"
Lui mi risponde...:"certo...stai sicura...ti voglio sbattere per bene...ti voglio inculare come quella troia che sei"
Io sorridendo gli dico...:"non vedo l'ora...amore..."
Esco...mi rimetto a posto e torno al tavolo.Mio marito mi domanda:"Jessyca tutto OK?Io gli rispondo:"si amore..ero in toilette..sai un pò di mal di pancia..." ma ora stò meglio....L'unica cosa...ehm...mi è passata la fame sai....?
Finiamo così la cena...io sazia dello sperma del mio maschio,lui del pranzetto mangiato,paga e usciamo....Che bell'anniversario di matrimonio...l'ho festeggiato con un pompino da sogno...ed una ingozzata di sborra memorabile......ed un pompino stupendo che mi aveva lasciata eccitatissima e sazia in tutti i sensi!!
Da vera troia quale sono....come sempre.
PER COMMENTI E GIUDIZI scrivete pure a:
[email protected]
PS:il racconto è una mia fantasia erotica.
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3
18 anni fa
admin, 75
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Come sono diventato olga trav 2^ parte
Mi portano a Capocotta, il campo nudisti vicino Roma, prima di scendere mi dicono, che la sera prima si erano accorti che li spiavo, e che se non ero daccordo, potevo andarmene quando volevo, li rassicurai, dicendo loro che ero molto eccitato, raccontai loro del tram, e loro mi disero, se volevo avere altre esperienze, gli dissi che volevo inparare tutto, loro risero e mio zio mi chiese," preferisci la parte da uomo o da donna", io risposi amo i maschi e voglio essere presa da loro. Mi guardarono, e mi dissero se tu sei consenziente, noi in una settimana, ti trasformiamo in una troia spettacolare, io accettai.Ci infilammo nella macchia, che divide strada e mare, e gia dopo pochi passi, Rocco mi aveva sfilato i pantalocini, e mi faceva camminare tenendomi una mano sul culo, giungemmo in spiaggia che io ero già nudo, e loro avevano i cazzi in tiro nei costumi, mi dissero che da quel momento, sarei stata la loro troietta personale, e che il mio nome era Olga, accettai, loro si spogliarono, e tutti e tre andammo a fare il bagno, dentro trovammo un uomo sui quaranta che aveva avinghiato al collo, e intorno ai fianchi ,un ventenne, che si stava facendo inculare, come un treno, i mie maschi non persero tempo, cominciarono a leccarmi il collo, le orecchie, infilandomi la lingua in bocca, dandomi della troia, puttana , zoccola, Rocco scese sott'aqcua,e dopo avermi leccato il culo, riemerse e mi infilò un dito in culo, dicendomi di rilassarmi, lo feci e lui lo comincio a mandare avanti e indietro facendomi inpazzire, mio zio disse vedi la nipotina, a la fichetta sensibile e me lo mise in mano, imitato subito dopo da Rocco, venni poco dopo, con il cazzetto moscio, loro mi dissero, Olga usciamo che ci devi fare un bocchino, io dissi ok, mi portarono in mezzo alla macchia, mi misero in ginocchio, e cominciarono a cacciarmi i loro cazzoni in bocca, fino alla gola, io succhiavo, cucciavo, leccavo, finchè non fui sommersa da un mare di sborra, mi colava dalla bocca, dal mento, e dalla punta del naso, aprii gli occhi e vidi questi due maschioni sopra la mia faccia, con i loro cazzoni che ancora gocciavano sborra, intorno a noi almeno 4 uomini intenti a farsi delle ricche seghe. Mi portarono sotto la doccia, dove venni palpata dapertutto, e dove mio zio usando lo sciampo mi infilo due dita in culo, facendomi sborrare di nuovo, col cazzo mscio, e dicendomi Olga, ora riposa, stanotte ti romperemo il culo . Ilresto alla prossima puntata. Mandate commenti ciao Olga
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18 anni fa
sottosopra2, 42
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Come sono diventato olga tv. 1^ parte
Salve amici, voglio raccontarvi la mia storia di trav. in priv. spero di riuscire a trasmettervi le fantastiche esperienze che ho vissuto nel corso degli anni. Io vivo a Roma ed ora ho 42 anni, ma la mia prima esperienza risale a quando ne avevo 14 di anni, infatti fino a quell'età non avevo avuto praticamente nessuna esperienza sessuale ne con donne ne con uomini, a parte qualche sega fatta in bagno guardando qualche giornalino. Mi ricordo distintamente quel giorno del mese di Maggio quando mia madre mi chiamò dicendomi che nel pommeriggio sarei dovuto arrivare alla stazione Termini per una commissione. Abbitavamo a Cinecittà periferia est di Roma. presi il tram e andai, ci voleva un'ora, feci la commissione ed al ritorno risalii sul tram, che a quell'ora era bello pieno, non trovando posto a sedere mi misi in piedi dietro al vetro che divideva passeggeri e conducente, man mano che andavamo avanti il tram si rienpì molto, ad un tratto sentii qualcosa che mi strusciava lievemente sul sedere, rimasi fermo pensando che fosse una borsa, ma la pressione aumentò e ben presto mi resi conto che non era una borsa, ma quel signore sulla cinquantina dietro a me che con molta disinvoltura mi stava spingendo il suo cazzo durissimo fra le chiappe, devo dire che la cosa non mi dispiaceva affatto, lo sentivo attraverso la stoffa legera dei bermuda, avevo i brividi dall'ecitazione e cominciai a muovere il mio culetto verso di lui ruotandolo anche un pochino, lui prese coraggio e mi mise una mano sul culo accarezzandomi le chiappette, pensavo di svenire dall'ecitazione, mi prese un braccio lo tiro dietro e appogiò la mia mano sul suo cazzo che a me senbrava enorme, lo accarezzai stringendolo da sopra i suoi pantaloni, e dopo poco sentii che lui si irrigidiva con tutto il corpo e venne nelle mutande, alla fermata succesiva approfittando della calca scese dal tram e non lo rivedei mai più. Quella sera a casa mi feci tre seghe nel giro di due ore, la notte dormii aggitato ed il giorno successivo corsi a prendere il tram andai avanti e indietro nell'ora di punta per oltre un mese ma non incontrai piu nessuno. Ma il destino era in agguato, infatti noi avevamo una casa al mare ( Torvaianica) dove passavamo il mese di Luglio io e mia madre, e il mese di Agosto ci raggiungeva mio padre.Quell'anno telefonò mio zio Claudio il fratello di mia madre, che viveva da molti anni in Germania per lavoro, chiedendo se poteva venire con un suo amico a passare una settimana al mare con noi, mia madre contentissima gli rispose che non c'era problema, poi mi chiamò e mi disse io vado a dormire in camera tua, a loro gli lascio il letto matrimoniale, a te metto una branda in camera con loro. Mio zio era il fratello piu piccolo di mia madre ed aveva circa una quindicina di anni più di me, io lo avevo visto una sola volta anni prima. Il giorno stabilito arrivarono in tarda mattinata a bordo di una bella macchina scappottata mio zio moro non molto alto ma proporzionato, il suo amico Rocco alto muscoloso sui 35 anni, dopo i soliti saluti e baci andammo a casa, posarono i bagagli e dissero a mia madre che sarebbero andati a fare delle commissioni e che ci saremmo rivisti prima di cena. Passai la giornata con i miei amici al mare e la sera li trovai a casa, cenammo parlando del più e del meno poi andammo a letto. Io entrai in camera mi spogliai per mettermi il pigiama, loro difronte a me, fecero uguale restando in slip, e lamentandosi del caldo si infilarono sotto il lenzuolo così, io li imitai, ma sbirciai il davanti dei loro slip e devo dire che si intravedevano due bozzi non male. Cercai di non pensarci ma mi ero eccitato, faticai ad addormentarmi, il loro letto era difronte al mio, ed era rischiarato dalla luce della luna che filtrava dalla finestra spalancata per il caldo. Dopo circa una mezzora sento dei rumori, guardo verso di loro, e vedo il lenzuolo che si muove, aguzzo la vista e capisco che sotto succede qualcosa, comincio ad accarezzarmi il cazzo da sopra i slip, e di marmo, nel frattenpo loro si muovono senpre piu freneticamente, ed il lenzuolo scivola da una parte, per un ragazzino di 14 anni quello che vedo è uno spettacolo da infarto infatti mio zio si mena il cazzo con una mano un gran cazzo mentre con la bocca lecca le palle ed il cazzo di Rocco, quest'ultimo, ha il cazzo piu grosso che io abbia visto fino a quel momento, i miei slip sono in fondo al letto ed io mi sto facendo una sega spettacolare, dopo pochi minuti vedo Rocco che si inarca sulla schiena e comincia a sborrare in faccia a mio zio, tanto di quello sperma che a Claudio gli cola dal mento, gode pure lui e io mi sborro su una mano. Li vedo in silenzio coprirsi ed asciugarsi con il lenzuolo, poi mi addormento stremato. Il mattino seguente dopo la colazione siamo pronti per il mare, e loro mi chiedono se voglio andarci con loro, io accetto entusiasta e loro guardandosi fanno un mezzo sorrisetto di intesa che io non capisco, ci congediamo da mia madre e usciamo con la loro spyder destinazione mare. Il resto alla prossima puntata. Vi prego commentate. ciao Olga
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18 anni fa
sottosopra2, 42
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Sogno .....erotico
:… che ci fai qua?- dico-
Sssssssssht- mi intima con l’indice sulle mie labbra
Non ci capisco nulla…ma mi prende per mano e mi conduce sul letto.mi fa sedere…mi guarda eccitato, mi tocca le braccia…scende lungo i gomiti…li traccia con le dita…continua a fissarmi.
Mi stende sul letto, mi solleva le gambe,le apre lentamente….mi introduce le dita…mi sfiora l’interno cosce…senza toccarmi la figa. Continua a sfiorarmi con le dita senza smettere di fissarmi negli occhi e per la prima volta abbasso lo sguardo imbarazzata. Finora i nostri incontri sono andati quasi subito al sodo,mentre adesso lui indugia,mi stuzzica,ma non mi tocca la figa…che già è umida e vuole le sue mani e la sua lingua. Mi sfiora le gambe, non mi lecca…mi tocca e basta,ma con un tocco lento e deciso che mi eccita ancora di più.vorrei dirgli,leccami,scopami….non farmi soffrire cosi,,,,ma mi limito a guardarlo ad osservare il modo in cui gli piace sfiorarmi. Vorrei spogliarlo,fare lo stesso a lui…ma mi blocca la mano.
-non devi muoverti- sussurra alle mie labbra che vorrebbero baciarlo- devi solo assaporare e sentire le sensazioni.
Obbedisco e mi abbandono al suo tocco lento ma deciso….lungo il mio corpo.
Chiudo gli occhi e mi sembra di essere sdraiata su di un prato fiorito…e le sue mani sono spighe di grano. All’improvviso mi tocca lì…e quasi vengo…lo capisce e si ferma…si inginocchia,mi allarga le gambe bloccandomi per le caviglie….si alza di nuovo,prende una corda,mi lega le mani,poi mi benda gli occhi e si inginocchia di nuovo con la faccia nella mia figa. Non vedo nulla,ma posso sentire il suo alito..il suo caldo alito e non vedo l’ora che mi lecchi. Ma lui indugia ancora con le dita…sento caldo,fa troppo caldo. Inarco la schiena affinché possa penetrarmi più a fondo….e lo fa…prima un dito,poi due,poi tre. Sussulto e lui si ferma e mi accarezza le gambe.
-non smettere- gli dico dolcemente- mi piace
Lo so che ti piace- risponde- e ti piacerà ancora di più.
Non lo vedo più,non sento il suo alito …dove sei?
Torna,,,e stavolta nell’introdurre le dita le sento umide…
Ha preso sicuramente dell’olio per non farmi male.
Piano piano introduce tutta la mano…la ruota fino a penetrarmi a fondo,fino a quando il suo polso non combacia perfettamente con le labbra della mia figa.
Sono in estasi,continuo a sospirare,tra poco credo che verrò…
Si ferma,mi solleva e mi ficca il cazzo in bocca mentre con le mani continua a penetrarmi.
Sei bella milena- mi dice all’orecchio- sei proprio bella
Continuo a succhiarlo avidamente,mentre lui spinge la sua mano nella mia figa.siamo in sintonia perfetta,più lui affonda la mano,più io spingo la bocca contro il suo cazzo.
Quando vieni dimmelo-mi sussurra levandomi la benda e slegandomi - voglio venire con te.
Non ho il tempo di rispondere, i suoi occhi fissi nei miei,le nostre voglie che si incrociano senza bisogno di troppe parole. I soli sguardi bastano a farci capire.
Mi bacia, fa cadere la sua saliva nella mia bocca….me lo rimette in bocca…e mentre con una mano non smette di penetrarmi…. Con l’altra spinge dolcemente la mia testa contro il suo cazzo.
Inevitabilmente gli stringo la mano.
Sto venendo- gli dico con gli occhi-
Sto venendo –mi dice con gli occhi-
Veniamo insieme…lui nella mia bocca….
Io nella sua mano….
……………………………………………………….milena
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18 anni fa
admin, 75
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La signora delle pulizie (ultima parte)
La signora delle pulizie (Ultima parte.) ( Dedicato a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di aspettare questo piccolo racconto di vita vissuta e non si sono formalizzati.)
Passò quasi un ora e mezza prima che la signora Clara bussasse alla mia porta, un ora e mezza di agonia durante la quale dovetti ripetere tutte le poesie che conosco a memoria per calmare l’erezione che mi martoriava.
Dalle piccole veneziane che tappezzano le vetrate del mio ufficio riconobbi la signora e con voce spezzata dall’eccitazione le dissi di entrare….
Un’opera d’arte…vestita (si fa per dire) da sole autoreggenti nere con la riga dietro che portava con disinvoltura, il seno maestoso veniva sorretto da un reggiseno anch’esso nero modello balconcino, ricamato ed impreziosito da una serie di brillantini (o qualcosa di simile) che disegnavano strani ghirigori attorno alle poppe più belle mai viste in vita mia, mentre mezze areole facevano capolino dal balconcino stesso facendo intravedere due capezzoli ritti che sembravano voler forare il tessuto.
La parte di sotto era impreziosita da un minuscolo perizoma di colore nero fittamente ricamato e con una losanga di colore rosso posta in corrispondenza della passera….mamma mia che schianto!!!
Avvicinandosi alla mia scrivania con passo flessuoso e non curandosi della mia balbuzie mi disse “Io sono pronta a sfilare…se per te va bene?...”
Raccogliendo le ultime riserve di energia e cercando di fare la figura dell’uomo abituato a certe scene bofonchiai “Certo, se non ricordo male sei qui per questo” così dicendo sprofondai sulla poltrona sistemandomi più comodo possibile e aspettando gli eventi mi adattai alle circostanze.
Ancheggiò un paio di volte coprendo la distanza che separa la mia scrivania dal salottino degli ospiti (quattro metri circa) e viceversa, arrivata infine da me alzò una gamba poggiandola sul piano della mia scrivania, in quella posizione riuscivo a vedere piccole ciocche di peli castani che sfuggivano al contenimento del perizoma, le grandi labbra venivano evidenziate e per un attimo ho avuto l’impressione di vedere il clitoride che disegnava un piccolo rigonfiamento sul tessuto.
In quella posizione strategica mi disse “ Dai, ora tocca a te dare un giudizio su questo primo
Abbinamento…”
Credo di avere attraversato tutti i colori dell’arcobaleno, la gola secca mi impediva di proferire parola, anche se in certi momenti è meglio agire piuttosto che parlare, così pensando mi alzai e ostentando sicurezza ed esperienza con la mano andai direttamente alla passera dicendo “Intanto questi pelini vanno sistemati con una buona rasatura” e così dicendo con un dito le sollevai il bordo del perizoma cercando di rimettere dentro le ciocche e approfittando, insinuai la mano sopra la passera, mentre con l’altra le cinsi la vita e la baciai con passione.
La sua lingua iniziò immediatamente una danza forsennata, vogliosa e bagnata cercava e lambiva la mia, mentre nell’impeto della pomiciata cominciavo ad esplorare il suo corpo voglioso ed eccitato almeno quanto il mio. Vampate di calore pervadevano il mio corpo, impeti incomprensibili si impossessavano della mia mente mentre le mie mani andavano a scoprire quei seni che tanto avevo immaginato e sognato.
Duri e con due capezzoli da fare paura, quei seni svettavano imperiosii sopra il reggiseno ormai ridotto ad un semplice indumento inutile gettato a terra, meta dei miei desideri ed incapace di reagire diversamente, furono il luogo ed il calvario del mio supplizio.
Facendo roteare la mia lingua e slinguando quel succulento boccone, mi inabissai.
La mia lingua come un dardo lambiva e succhiava quel traguardo tanto agognato, i miei denti serravano al limite del dolore quel capezzolo che ancora si ergeva in tono di sfida nei miei confronti.
Mentre con una mano continuavo a sgrillettare la signora, con l’altra pizzicavo e stringevo quei capezzoli che tanto mi avevano fatto sognare.
Mentre lei con voce rotta prossima all’orgasmo mi incitava “ Siii dai continua, succhiami, fammi sentire maiala e troia come veramente sono” “Prendimi, fammi godere, fammi sentire donna”
Mi insegnate che certe frasi altro non fanno che acuire la già dilagante libidine che noi uomini abbiamo, così infoiato come un toro le strappai letteralmente il perizoma, la presi di peso e la feci sedere prima e sdraiare poi sulla mia scrivania, iniziando così un lunghissimo e lento slinguamento della passera.
Iniziai dalle grandi labbra contornandole di colpi di lingua e leccate alternate ad affondi e piccoli morsi del clitoride, ad ogni mio affondo lei rispondeva con gemiti ed incitamenti tanto da farmi sfiorare l’orgasmo, ad ogni affondo facevo corrispondere una penetrazione del suo buchetto col mio dito indice appositamente lubrificato con la mia saliva e coi suoi umori che colavano abbonanti tra le sue cosce, l’odore forte di donna mi inebriava le narici e sembravo non saziarmi mai di quel prelibato boccone che la natura pareva avesse confezionato apposta per me, continuavo e godevo di quella visione angelica fino a che lei in preda al primo orgasmo strinse le gambe e con le mani mi tenne forte la testa spinta verso la sua passera.
Dopo qualche secondo fantastico di tremori e gridolini soffocati, riuscì ad emergere da quelle gambe, il viso tutto impiastricciato dai suoi umori che mi avevano letteralmente inondato, i capelli tutti scompigliati e sudato come non mai.
Le tesi una mano ancora tutta bagnata e la aiutai ad alzarsi da quella scrivania e nel frattempo le indicai la poltrona in pelle invitandola a sedere e piazzandomi in piedi di fronte a lei col cazzo davanti al suo viso a mo’ di microfono.
Devo dire sinceramente che non ebbe bisogno di ulteriori inviti, le bastò guardarmi negli occhi per poi iniziare una lenta ed inesorabile danza con la lingua attorno alla cappella, scappellando il cazzo con le mani ed insalivandolo tutto tanto da farlo diventare lucido, con l’altra mano mi carezzava le palle e ogni tanto scendeva con l’indice sino al mio buchetto indugiando qualche secondo e cercando di forzare l’apertura.
Da parte mia ero alle stelle, di tanto in tanto le carezzavo i capelli ed il viso e con la mano scendevo fino alla bocca, per diverse volte succhiò anche le mie dita assieme al cazzo che sembrava non volere mollare più…ormai ero prossimo all’orgasmo anch’io ma non volevo ancora, volevo resistere per godermi il più possibile quel momento di libidine eccelso e così pensando la scostai con non poco sforzo di volontà.
Sulla poltrona stessa le alzai le gambe poggiandomele sulle spalle e molto lentamente la penetrai, una vampata di calore mi avvolse completamente l’intero corpo pompando quella fica mi beavo della vista del mio cazzo che entrava ed usciva lentamente ogni volta con “ricami” diversi disegnati dagli umori della signora, con le mani intanto stringevo quei seni che ad ogni mio affondo ballavano e sbattevano ora sullo stomaco ora sullo sterno, quasi ad incorniciare quel visino d’angelo che godeva e si contorceva mordendosi le labbra che sussurravano parole incomprensibili di amore ed odio insieme.
Col viso in fiamme e tutta sudata mi poggiò la mano sullo sterno quasi a bloccarmi, allargando le gambe e togliendomele da sopra le spalle mi disse “Ora voglio che tu mi prenda alla pecorina”.
Musica per le mie orecchie…la feci inginocchiare sul tappeto dove trova posto il salottino degli ospiti mentre io mi preparai dietro in ginocchio come richiedeva la sua posizione, con un solo colpo le fui dentro e afferrandola per i fianchi generosi che si ritrova cominciai una lunga ed estenuante scopata. Da questa posizione potevo vedere i suoi seni che strisciavano sul tappeto mentre lei, con la mano destra si tormentava il clitoride incitandomi con parole insulse a continuare e pregandomi di non smettere per nulla al mondo.
Ormai partito senza più freni inibitori di alcun genere mi sfilai da lei col chiaro intento di violarle il buchetto sul quale ormai avevo concentrato tutte le mie attenzioni, da molto tempo lo curavo, lo carezzavo lo leccavo, lo lubrificavo, ma nel momento in cui si rese conto delle mie intenzioni si scostò bruscamente dicendo che non era pronta a concedermi il secondo canale che a suo dire era ancora inviolato.
Rimasi contrariato da tale rifiuto, pensando più che altro ad un capriccio più che ad una vera e propria fobia, nondimeno ripresi a scoparla sempre a pecorina ma con più energia, quasi a volerle fare male e notando che quanto più violenza usavo tanto più lei urlava di godimento.
Solo quando fui prossimo all’orgasmo ormai trattenuto troppo a lungo, la feci girare e mettendomi a cavallo del suo seno con una mano le tenni la testa ferma, mentre con l’altra indirizzavo la copiosa gittata di sperma sul suo visino da santa, imbrattando così capelli viso e…ahimè tappeto degli ospiti.
Inutile dire che la signora con encomiabile ingordigia si precipitò a pulire le ultime gocce di sperma rimaste sulla cappella e con voce calda e suadente mi disse “Allora?....quale dei due? Perizoma o culotte?”
Un po’ frastornato dalla domanda inaspettata risposi “E che ne so io? Io ho visto solo il perizoma…è necessario vedere anche la culotte per esprimere un giudizio…ti pare?”
E sorridendo lei mi rassicurò “ La prossima sfilata sarà con la culotte”:
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18 anni fa
andromike,
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Sogno di una calda estate (prima parte)
Sogno di una calda estate
Sono sdraiato, la stanza è immersa nell’oscurità della notte. Fisso il soffitto, e gusto la pace, il silenzio. Fa caldo, ascolto il mio respiro, inspiro la calda aria estiva che entra dalla finestra. Rifletto immagino penso spero sogno, un turbine di sensazioni…Ho sonno ma non voglio dormire. L’estasi della tranquillità è palpabile, fondamentalmente sono felice. Ascolto il silenzio fino a quando non avverto una sorta di fischio, con lo sguardo creo e cerco di indovinare figure inesistenti sul soffitto scuro. Respiro ed analizzo gli odori, avverto l’acre profumo di lavanderia delle lenzuola mescolarsi con il dolce profumo di cocco della crema corpo. Le mani sono sotto il guanciale, le muovo leggermente a destra e a sinistra per godere della leggera frescura che si crea tra lenzuolo e cuscino.
Chiudo gli occhi e la mia mente inizia a volare, mi vedo sdraiato, i tetti le case le luci della città immerse nel buio, sembra di essere in aereo. Sto volando, l’aria corre forte tra i miei capelli , accarezza violentemente il mio corpo, avverto i tremori del freddo…la pelle si contrae e diviene ruvida i peli si rizzano, i brividi pervadono il mio corpo.
Ad un tratto la calma…riapro gli occhi per cercare sicurezze, la mia stanza, sono nel mio letto, tiro un sospiro di sollievo e richiudo gli occhi.
Piego leggermente il collo e giro la testa a sinistra, le mie narici vengono attirate da un odore nuovo strano, che non mi appartiene. Fresco, buono, non cosmetico, lo inspiro e ne assaporo il godimento mentale... ma non so da dove nasce. Apro istintivamente gli occhi per capire e, vicino a me, un corpo, leggermente rannicchiato in posizione fetale. Di fronte a me la sua bianca schiena. C’è scuro, e non capisco, ha i capelli lunghi e mossi, nella penombra mi sembrano rossi, o castani, non è fondamentale, ho fretta di capire, di scoprire cos’è! Trattengo il fiato per non so quale motivo, chiudo e riapro gli occhi ma la situazione non cambia. Incuriosito mi giro sul lato e, assumendo la stessa posizione della figura al mio fianco, avvicino la mia insicura mano destra alla sua spalla. Non so se toccala, di primo acchito ho quasi paura di rovinarla. Trovo coraggio e appoggio il palmo della mia mano. Una leggera vibrazione corre dalle dita alla mia testa…Ma è vera, esiste, chi è? Quante domande. Con le dita percorro velatamente il profilo del suo corpo dalla spalla fino al fianco, è morbida, calda. D’un tratto si muove e di scatto ritorno nella posizione iniziale chiudendo gli occhi. Avverto il movimento, la rete del letto scricchiola leggermente infrangendo il silenzio a colpi di frusta. Sto annegando nella curiosità, una goccia di sudore fende il mio volto. Con la coda dell’occhio controllo la situazione attendo un paio di minuti, tutto tace. Mi giro lentamente a sinistra e i miei occhi s’inabissano in quel corpo. Morbidi lineamenti femminili in volto, le labbra sono sottili e ben profilate, il collo esile. Lotto con l’oscurità per vedere quel nudo corpo, i seni sono tondi e bianchissimi, svettano sulle punte i capezzoli più scuri. Il ventre è piatto e si muove dolcemente al ritmo della vita. Fisso il pube e scendo con lo sguardo …è una ragazza… le gambe sono affusolate e lunghe ed i piedi minuti. Il mio battito aumenta ed inizio a respirare più velocemente, mi avvicino con la bocca al suo collo ma non la tocco, mi disseto del suo fresco odore, vorrei morderla ma mi limito ad appoggiarle solo le mie labbra leggermente. Ho voglia di sentirla, appoggio il palmo della mia mano sul suo ventre, è vellutato, mi lascio cullare dai suoi respiri. Le sto baciando lentamente il collo e con la mano scivolo lentamente sul pube e poi risalgo all’ombelico, con l’indice ne percorro la circonferenza e poi proseguo fin sul costato. Avvolgo il suo seno e ne constato la malleabilità. Con l’indice disegno cerchi concentrici immaginari sempre più piccoli fino ad arrivarne al centro. Ho il cuore a mille, tra pollice ed indice interpongo la punta del suo morbido capezzolo e la comprimo leggermente come se la stessi pizzicando. La sento pulsare, divenire sempre più turgida. Mi allontano dal suo collo e le fisso l’angelico volto come se volessi spogliarlo. Apre leggermente la bocca , le labbra si staccano di un millimetro e lasciano correre dei respiri più pesanti, mi assale una voglia di non so che… nel mio corpo è in atto una vera tempesta che sfoga in una forte pulsione nei miei boxer. Non resisto e cerco il contatto tra le sua e la mia bocca. Nel frattempo rilascio il capezzolo turgido e scendo dal marmoreo seno fino al ventre. Con la punta della lingua le tocco le labbra e scivolo all’orecchio. La sento muoversi leggermente e respirare sempre più velocemente. Appoggio le mie labbra al suo orecchio e ne succhio il lobo, con la lingua sfioro il padiglione e l’interno provocando una contrazione dei muscoli addominali. Sposto lentamente la mano dal ventre e cerco la fonte del fuo piacere. Il pube è caldo e le sue carni elastiche. Abbandono l’orecchio e alternando leggeri morsi a dolci leccate percorro il collo e arrivo al seno. La mia mano è calamitata all’interno delle sue cosce e le mie dita attratte dal suo sesso. Accolgo tra le labbra il suo ruvido capezzolo e lo succhio alternativamente fino a farlo scoppiare. Indice medio e anulare della mia mano bramano sulle calde ed umide grandi labbra. La sento ansimare. Indice ed anulare divaricano i petali della vagina e il medio sfiora la clitoride. Nel frattempo tra le mie gambe si tempra una dolorosa quanto piacevole erezione. Imperterrito continuo a succhiare e a leccare l’ormai plastico capezzolo. La clitoride, oleosa di piacere, la sento gonfiarsi sul mio polpastrello bagnato di piacere.
CONTINUA…
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18 anni fa
occhi201069,
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Il vicino di casa parte3
Un vortice di emozioni mi conduce sino a lui….tutte le precedenti chiacchierate sul mettersi d’accordo,sullo stare attenti, sull’aprire bene gli occhi e scrutarsi intorno alla ricerca di qualche sguardo indiscreto adesso non hanno più senso. Parcheggio la macchina ed eccitata suono il campanello di quell’alcova clandestina che tra un po ci ospiterà per dare fuoco alle nostre passioni cosi forti eppure così difficili da manifestare.
Mi apre,salgo di corsa le scale,ma non lo trovo davanti alla porta ad attendermi. Chiudo la porta e finalmente mi viene incontro. Non abbiamo nemmeno il tempo di dirci ciao,o di dirci “ finalmente”,ma di sicuro nella nostra mente lo pensiamo. Un bacio caldo ed appassionato mi rapisce i sensi. Ne assaporo il gusto,mi abbandono a quella passione che di li a poco esploderà finalmente. Giusto il tempo di sfilarci di dosso l’indispensabile,e già ci troviamo sul letto,l’uno contro l’altra,l’uno vicino all’altra,per godere dei reciproci corpi,per godere delle carezze,delle nostre lingue,ma soprattutto per godere dei nostri occhi così complici.
E’ un vero idillio- gli sussurro mentre glielo prendo in bocca- è una cosa meravigliosa,forse la migliore in assoluto…. In un andirivieni di emozioni,ci abbandoniamo l’uno all’altra, con estrema naturalezza,come se il fatto di essere amanti fosse la cosa più naturale del mondo. E negli attimi di questa mattina,il mondo per me si è fermato lì,su quel letto,su quel pavimento che ci ha visto godere,in quella magia che solo una passione vera e sentita può regalare. La sua lingua nella mia figa, è il paradiso. Il modo in cui mi sa leccare è il paradiso. Nessuna volgarità in quell’atto,ma solo tanta dedizione da parte sua. La sua lingua alterna movimenti lenti e dolci ad altri più decisi,ma in entrambi i casi è un orgasmo magnifico. Sentire con quale passione ama leccarmi,mi fa abbandonare sempre di più ad ogni mia sensazione. E anche quando, volontariamente infila un dito nel mio buchino ancora inesplorato,nonostante senta un dolore iniziale,trattengo il respiro,per nessuna ragione al mondo gli chiederei di smettere,xke voglio proprio che sia lui l’uomo che si prenderà la mia unica verginità. .trattengo il respiro e improvvisamente il dolore sparisce e io sto bene….ho la sua lingua nella figa , un dito in culo e la voglia di farmi scopare. L’ardore sale,il caldo evidente non è un problema serio…. Gli lecco la schiena, affinché il suo sapore deciso mi rimanga a lungo in bocca.mi piace leccarlo, mi piace dirgli che sono la sua schiava,guardandolo dritto negli occhi,senza timidezza,senza inibizioni. Mi perdo nei suoi occhi verdi,nel suo modo di guardarmi e di volermi possedere. Finalmente adesso è arrivato il momento dello scambio completo. Finora solo rapporti orali e manuali,intensi di piacere ma privi della completezza che un atto sessuale può dare.
E quando entra dentro di me il mio stomaco sussulta. Era come lo immaginavo,perfetto.
Ad ogni suo colpo dentro di me,mi sento ancora più sua..vorrei dirgli –spingi più forte-ma mi trattengo…dal dirlo.
Nulla di quello che faccio insieme a lui ha un sapore diverso da quello che ha in realtà. Nessuna forzatura,ma estrema naturalezza in ogni gesto. Quando glielo prendo in bocca è perché nessuno me lo chiede ma perché è la mia passione preferita. Quando lo bacio,è perché lo voglio davvero. Quando lui viene nella mia faccia è perché rispetto i patti…e devo pagare pegno( questo lo sa solo lui). Quando lascia cadere la sua saliva nella mia bocca,la accolgo più che volentieri perché è un gesto talmente intimo che nessuna donna rifiuterebbe. Le puttane di solito non baciano mai i loro clienti e anche se per la gente sarò etichettata come tale,vista la mia vita privata che cela la mia storia di sesso con sandro….io e sandro ci baciamo,ci lecchiamo,godiamo di ogni gesto che possa nascere sul momento….il tutto accompagnato sempre da correttezza, rispetto reciproco e stessi gusti sessuali. A presto Sandro, sappi che ogni istante trascorso con te lascia un segno indelebile…..un bacio,milena
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Una proposta indecente
Io e la mia ragazza avevamo deciso di passare finalmente un fine settimana di puro relax in un bell'albergo di Montegrotto Terme tra massaggi e piscina.
Durante il soggiorno, mentre eravamo entrambi nel bagno turco, avevamo fatto conoscenza con un simpatico sessantenne di Milano che diceva essere un conte.
Le chiacchiere che avevamo fatto nell'hammam erano poi proseguite a bordo piscina tra un cocktail e l'altro gentilmente offerti dal "conte".
Rolando, così si chiamava, era un habituè dell'Hotel e delle Terme. Era vedovo da 4 anni ma aveva ben superato la solitudine circondandosi, come diceva lui, di giovani amici che lo mantenevano al passo cion i tempi e non lo facevano pensare alla solitudine.
Era un uomo molto simpatico e ancora in forma, nonostante un pò di pancetta e "qualche acciacco" come lo definiva Rolando.
Per la cena del sabato sera fummo ospiti presso il suo tavolo. Dopo aver apprezzato lo squisito menù dello chef dell'hotel annaffiato con dell'ottimo vino che, dobbiamo essere sinceri, ci aveva messo tutti di "buon umore", fummo invitati nella sua suite per continuare a parlare e prenderci l'ultimo drink.
Accettammo con piacere e saliti in camera ci accomodammo nel salottino sorseggiando dell'ottimo cognac.
Le chiacchiere, col passare del tempo e dei cognac bevuti si erano fatte più intime e Rolando ci rivelò che da oramai 6 anni non aveva più visto una donna nuda dal vivo e che, dopo la morte della moglie non aveva più voluto avere nessuna storia, nemmeno di sesso.
LE confidenze si fecero ancora più intime fino a quando, nonostante un pò di imbarazzo, il nostro amico Conte non ci fece una proposta.
Se avessimo fatto sesso di fronte a lui (chiarì subito che non voleva essere assolutamente coinvolto) ci avrebbe ricompensati "generosamente". Tralascio i dettagli economici, vi dico solamente che la sua "generosità" ci avrebbe permesso di pagarci l'affitto di casa per i restanti 6 mesi...
Inizialmente prendemmo la cosa come uno scherzo e ci ridemmo su ma al fermo e serio ribadire di Rolando capimmo che c'era ben poco da scherzare.
Inutile dire che era la prima volta che ci ritrovavamo in una situazione del genere. La proposta era certamente allettante, per di più non prevedeva nemmeno un "tradimento" di uno di noi due e nessun coinvolgimento di terzi.
Superato il primo imbarazzo e solleticati da questa offerta maliziosa decidemmo di accontentare il conte e "aiutarlo" a tornare "virtualmente" alla sessualità.
Rolando, da vero uomo di parola, si precipitò a firmare subito un assegno che consegnò a me, dopodichè ci fece accomodare nella stanza da letto mentre lui si sedette su una poltrona con in mano il bicchiere di cognac.
Elisabetta si avvicinò al bordo del letto e mi fece cenno di seguirla. Sicuramente il cognac le stava facendo un effetto disinibitore e capii che era lei che voleva condurre il gioco. Mi avvicinai a lei, la presi con decisione e iniziammo a baciarci appassionatamente.
Mi sbottonò la camicia e iniziò a baciarmi e leccarmi il petto. Detti uno sguardo a Rolando che si stava godendo lo spettacolo con molta attenzione. Adesso toccava a me. Tolsi il top di Elisabetta e la lasciai in reggiseno di pizzo nero e gonna. Le slacciai la zip e feci calare lentamente la gonna scoprendole così il perizoma e le autoreggenti nere. Sentivo Elisabetta sempre più eccitata, Le tolsi anche il reggiseno e gli occhi del conte incontrarono per la prima volta i suioi capezzoli turgidi e appuntiti. Adesso veniva il momento del tanga. Rolando era sempre più eccitato e iniziava a muoversi freneticamente sulla poltrona. Misi Elisabetta in modo che mostrasse il suo sedere al nostro spettatore e lentamente le abbassai le mutandine lasciando in bella vista un culo mozzafiato. Adesso Eli era tutta nuda con indosso solo le calze e le scarpe alte con il tacco.
Continandomi a baciare con una eccitazione quasi animalesca quasi mi strappò la camicia e scendendo con le mani lungo il mio stomaco mi slacciò la cintura e i pantaloni.
Si abbassò in ginocchio di fronte a me e butatto giù anche i boxer si avvicinò alla mia verga che nel frattempo era diventata di marmo da quanto ero eccitato e iniziò a baciarla. Le presi la nuca e le spinsi la testa più vicino, a quel punto prese tutto il cazzo in bocca e cominciò a succhiare.
Il conte aveva oramai perso ogni freno e lo vidi che anche lui si era liberato dei pantaloni e stava menandosi l'uccello sotto le mutande.
Elisabetta continuava a spompinarmi emettendo a ogni ingoio un gemito di piacere. Stavo per venirle in bocca e allontanadola prima di sborrare la misi sul letto in ginocchio e la penetrai da dietro.
La sua figa era bagnatissima, la scopai con violenza mentre lei gridava di piacere e guardava Rolando che si stava masturbando.
Dopo averla scopata per qualche minuto con tutta la forza che avevo in corpo venni dentro di lei sborrando una quantità enorme di sperma.
Ero esausto, ma Elisabetta non era ancora venuta e non era ancora soddisfatta, bruciacìva in lei ancora tutta la passione. Guardò il conte che ancora non era venuto e mi chiese in un orecchio se "poteva". Capii subito cosa intendeva dire, non ebbi niente da ridire anche se questi non erano i patti. Elisabetta si alzò dal letto, si diresse verso Rolando che non aveva ancora capito cosa stava per succedere. Gli tolse i pantaloni che erano rimasti a mezzagamba e le mutande, poi si inginocchiò davanti a lui, nuda e con la figa che ancora perdeva i miei umori e iniziò a fare lo stesso "servizio" al nostro nuovo amico.
Il conte non credeva ai suoi occhi, Elisabetta stava spompinandolo con molta meno foga ma con una maestria veramente da troia consumata.
Il conte prese la sua testa tra le mani e accompagnò le sue stantuffate iniziando a gemere sempre più forte fino al culmine. Preso da spasmi fortissimi venne dentro la bocca di Eli che rischiava quasi di soffocare tanto era la sborra che usciva da quel cazzo. Ma da grande donna continuò a succhiare fino a che la situazione non tornò alla normalità e Rolando si lasciò andare sfinito sulla poltrona.
Ci rivestimmo, salutammo il Conte ancora stordito ma felice. Ci ringraziò e noi facemmo altrettanto per la reciproca "generosità". Elisabetta lo baciò sulla bocca con le labbra ancora macchiate del suo seme e ce ne tornammo in camera nostra sfiniti ma soddisfatti, non tanto per il "guadagno" ma per un'esperienza nuova e per aver dato un pò di gioia a piacere ad un uomo che sembrava non avere più la possibilità di godere del sesso.
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18 anni fa
merlino70, 39
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La signora delle pulizie (seconda parte)
Seconda parte.
Mi svegliai un’ora prima del mio solito orario col chiodo fisso della signora Clara. Mille domande e mille paure attanagliavano la mia mente. E se non fosse venuta? E se il titolare della sua ditta l’avesse spedita a lavorare in un’altra azienda? E se la sua richiesta di consigli fosse stata del tutto innocente e priva di malizia? E se…
Basta così, mi dovevo dare una calmata e comunque fossero i fatti li avrei appurati non prima di sera, non prima del solito orario quando la gnoccona avrebbe varcato la soglia del mio ufficio, inutile stare li a martellarsi con mille interrogativi.
Il tempo passò con una lentezza snervante, mi ritrovai a controllare che la lancetta dei secondi girasse con la giusta velocità controllandola con l’orologio da parete attaccato alla parete di fronte alla mia scrivania.
“Buona sera sig. Bruno, a domani” Anche l’ultimo impiegato salutando si chiuse la porta alle spalle lasciandomi solo seduto alla scrivania.
Esattamente venti minuti dopo sento il furgoncino frenare di fronte la mia azienda, il rumore del freno a mano tirato con estrema lentezza mi confermava che era lei alla guida.
Per darmi un tono ed una parvenza di uomo impegnato finsi di essere occupato nella stesura di un elenco al computer.
Di li a poco sarebbe entrata nel mio ufficio…e la sfilata? L’avrebbe fatta prima o dopo le pulizie?
Ma…l’avrebbe fatta?
“Buona sera sig. Bruno, come va?” e così dicendo appoggiò nell’angolo fuori dal mio ufficio una busta di plastica trasparente, una di quelle che danno nei negozi di abbigliamento per giovani, ma priva di pubblicità sopra. All’interno riuscivo a intravedere degli stracci che pensai servissero alle pulizie degli uffici.
“Buonasera” risposi fingendomi sorpreso e compiaciuto del suo arrivo, “come è andata la settimana” continuai, nella speranza che in qualche modo fosse lei a ricordarsi della promessa fatta, ma evidentemente faceva la gnorri o le piaceva giocare a fare la preziosa.
“Solito tran tran ed ora a fine settimana comincio ad accusare un po’ di stanchezza, eh si non ho più vent’anni” biascicò, intenta ad aggiustarsi il grembiule appena indossato. Così dicendo scomparve ed iniziò il solito giro i scrivanie.
Questa donna riusciva a mettermi ansia, riusciva a comportarsi normalmente senza lasciarsi sfuggire nessun indizio che mi potesse fare presagire il seguito, possibile che l’avesse dimenticato?
E se così fosse stato che avrei fatto?
Scelsi la via diretta che in questi casi porta sempre buoni risultati e con noncuranza la seguii facendo finta di controllare che gli uffici fossero abbastanza sgombri da consentirle di fare il proprio lavoro.
Proprio nell’ufficio dell’amministrazione lei era intenta a spolverare le gambe della poltrona degli ospiti, a novanta gradi con una mano spolverava mentre con l’altra si sorreggeva dalla spalliera della poltrona, in questa posizione quel ben di dio di seno che si ritrova premeva in maniera esagerata sul grembiule ed io, sbirciando dalla scollatura del camice, riuscì a capire che oltre il reggiseno nero che tratteneva quella meraviglia della natura la signora non portava niente.
Confesso che rimasi imbambolato da quella visione paradisiaca, non riuscivo a distogliere lo sguardo mentre un’erezione prepotente prendeva spazio all’interno dei miei boxer.
Ritengo che la signora si sia accorta della mia condizione anche perché, alzandosi mi squadrò partendo dalla mia patta fino agli occhi, concedendomi infine uno dei suoi sorrisi da ragazzina, uno di quelli che ti disarmano.
Feci la figura del bambino preso con le mani nella marmellata, per dirla in italiano corretto, feci una figura di merda.
Ciò nonostante, con la faccia di marmo che mi ritrovo azzardai “Signora mia, lei non può farmi questi scherzi, se mi sbatte in faccia tutto quel popò di merce che si ritrova…rischio di rimanerci secco e poi…dai non mi dica che vuole aspettare il primo dell’anno con quel reggiseno!”
Lo dissi tutto di un fiato altrimenti non l’avrei più fatto, ora aspettavo la sua reazione…
La signora mi sorrise con civetteria e disse “ Non è carino sbirciare nella scollatura delle signore, diciamo che non è fine, anche se fa sempre piacere sapere di essere ammirate ed apprezzate. Nessuno poi ti ha detto che sarà questo il reggiseno che indosserò l’ultimo dell’anno. Se mi lasci finire, come da promessa, farò la sfilata”
Caspita, colpito e affondato, beh se non altro ora sapevo che alla fine avrei assistito alla famosa sfilata.
Ma quanto ci metteva a finire di fare le pulizie?
Quasi quasi le dico di lasciare perdere… e poi è passata al tu con disinvoltura, come se la mia sbirciatina l’avesse autorizzata a darmi del tu.
Non sapevo se essere arrabbiato o felice dell’accaduto, in fondo si preannunciava un dopo pulizie di tutto riguardo.
Mi ritirai nel mio ufficio e cercai di continuare a lavorare, da li a poco avrei visto la gnoccona sfilare esclusivamente per me e forse, giocando bene le mie carte avrei avuto pure il benservito…
Diciamo che la conclusione del racconto è ovvia ma se siete interessati al particolare fatemelo sapere…
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18 anni fa
andromike,
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Ultima visita: 17 anni fa
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Inculata da uno di colore
EFFETTUIAMO LA NOSTRA PROFESSIONE PRESSO UNO STUDIO CLINICO DI NAPOLI.E TRA I NOSTRI PAZIENTI ABBIAMO UN UOMO DI COLORE CHE SVOLGE LA SUA ATTIVITA LAVORATIVA PRESSO GLI UFFICI NATO DI AGNANO.GIA' IN CONFIDENZA DA TEMPO IO E MIA MOGLIE AVEVAMO AVUTO L'IDEA DI COINVOLGERO NEI NOSTRI GIOCHI.IERI SERA VENNE ALLO STUDIO PER UNA VISITA DI ROUTINE LO FACEMMO METTERE COMODO E LA MIA MOGLIETTINA INCOMINCIO A STUZZICARLO MA LUI COME NIENTE FOSSE.CI MISE QUASI UN ORA FINO A QUANTO NON NE POTETTE PIU' CHE CI MISE LA MANO NEI PANTALONI.LUI RIMASE SENZA PAROLE E GLI TIRO FURI DA PANTALONE UN SERPENTE ALTRO CHE PENE UNA COSA FUORI DAL NORMALE (E VERE CHE I NERI LO TENGONO LUNGO) ERA FLOSCIO E GIA' STAVAMO SUI 17 18 CM DOVETTE LAVORARE PIU' DI 20 MINUTI PER FARLO DIVENTARE DURO.LUI ERA UN PO' CONTRARIO A TUTTO QUESTO MA POI SI FECE CORAGGIO.MIA MOGLIE GLI INFILO IL PRESERVATIVO LO LECCAVA A INGOIO POI SI FECE ICULARE IL SUO FORTE,NEL PIU' BELLO ENTRAI IO.COME NINTE FOSSE L'UOMO DI COLORE SI VOLEVA RIVESTIRE,MA DOPO DIVERSI INVOGLIAMENTI SI DECISE A CONTINUARE LA SCOPAMMO INSIEME LUI IN CULO IO NELLA FIGA.UN ANIMALE COSI' MAI VISTO' NON RIUSCIVA NEANCHE A ENTRARLI DEL TUTTO IN CULO.IO DOPO CHE ARRIVAI 2 VOLTE MI ARRESI LUI CONTINUO DI CONTINUO.DOPO L'INCULATA MIA MOGLIE NON POTEVA QUASI CAMMINARE IL CULO IN FIAMME ANCHE SE AVEVAMO USATI I LUBRIFICANTI.A 24 ORE DELL'ACCADUTO IL BUCO DELL'ANO E ANCORA ARROSSITO MAI SUCCESSO.LA MIA LEI IERI LA PROVATO ANCHE NEGRO LUNGO DURO E FUNZIONALE.
COMUNQUE SIAMO SEMPRE IN CERCA DI CAZZI LUNGHI E LARGHI PER MIA MOGLIE MA TEMO CHE COSI' NON NE AVREMO PIU.
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18 anni fa
ischialive,
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Ultima visita: 17 anni fa
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La signora delle pulizie. (parte prima)
Ormai è una storia che si ripete ogni santo giovedì. Stesso copione, stessa scusa, stesse avances.
Dovrei averlo capito da un pezzo ormai, alla signora piaccio e si deve essere messa in testa che è il caso di “provarci”. Ogni giovedì, come da anni succede, nella mia piccola azienda puntuale come una cambiale arriva il furgone della ditta delle pulizie. Quando ormai anche l’ultimo impiegato esce arriva lei…la signora Clara. Quarantenne divorziata dal fisico giunonico. Visino acqua e sapone, gambe lunghe e ben tornite, un culo che sembra volerti parlare ed un seno (immagino una quinta abbondante) che il camice di colore blu riesce a malapena a contenere. Come sempre passa prima dal mio ufficio a salutarmi e scambiare i soliti convenevoli, solo dopo si dedica alle pulizie degli uffici, che in verità non sono molti ma che richiedono una particolare attenzione essendo sempre pieni di documenti, scartoffie e quanto altro i miei impiegati ritengono dover lasciare in bella vista sulle loro scrivanie.
Sei mesi fa circa, nel periodo antecedente il Natale, dopo aver finito le solite pulizie la signora Clara entra nel mio ufficio e chiedendomi se avessi dieci minuti da dedicarle mi porge un catalogo di intimo femminile dicendo ”Sa… è per la serata di capodanno, sono indecisa tra questo perizoma e quella culotte, lei che mi sembra un uomo dai gusti raffinati perché non mi consiglia il più adatto ad una serata di buon auspicio come quella di fine anno?”
Li per li rimasi senza parole, un po’ confuso, non l’avevo mai vista come una donna così sfacciata, la pensavo come una donna piuttosto austera, tutta dedita a mandare avanti la propria famiglia senza concedersi mai delle distrazioni di questa natura. Ciò nonostante riuscì a tirarmi fuori d’impaccio dicendole “Bisognerebbe vedergliele addosso per poter esprimere un giudizio equilibrato, così sul catalogo posso solo dire quale dei due indumenti preferisco ma non certo quale le dona di più…”
“Credo che abbia ragione” rispose laconica lei “ Acquisterò entrambi i capi e li indosserò mostrandole poi il risultato…diciamo che per il prossimo giovedì sarò in grado di fare la sfilata di intimo…”
Detto questo mi porse la mano che questa volta trattenni un attimo in più del solito, giusto per comunicarle la mia “infoiatura” e salutando chiuse la porta e uscì.
Che gran casino aveva combinato quella donna che solo fino a dieci minuti prima avevo visto come una semplice impiegata, quasi asessuata, ed ora a distanza di poco la rivalutavo passando in rassegna mentalmente tutte le parti del corpo che avevo avuto modo di notare…non c’era che dire la signora Clara meritava un approfondimento conoscitivo, ma non volevo espormi spudoratamente, non volevo fare la figura dell’affamato sessuale, anche se la storia cominciava ad intrigarmi e non poco.
Come sempre accade nei giorni precedenti un appuntamento del genere, il pensiero viene spesso rapito da fantasie che ritraggono la lei nelle vesti più strane e disparate, mi sorprendevo a pensarla nelle posizioni più oscene e mi vedevo protagonista di accoppiamenti da premio oscar, nonché di acrobazie degne dei migliori circuiti circensi mondiali…che fantasie può scatenare una semplice domanda.
I giorni passarono lenti nella loro ineluttabile quotidianità, solite cose, solite facce, soliti sogni.
Arriva il tanto agognato giovedì mattina.
E’ il caso di continuare????
Ditemelo voi.
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18 anni fa
andromike,
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Ultima visita: 17 anni fa
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Mia moglie inculata
IO E LA MIA LEI SPOSATI DA QUALCHE ANNO VITA MATRIMONIALE TUTTO OK.A CENA DA NOI DUE AMICI CONOSCIUTI IN UN CLUB PRIVE ANDATI PER PASSARE UNA SERATA DIVERSA COPPIA ANCHE LORO.LA MOGLIE DELLA COPPIA QUANDO FURONO LE 23 ANDO VIA IN QUANTO DI TURNO PRESSO UN NOSOCOMIO LOCALE.E IL MARITO RIMASE ANCORA DA NOI A BERE QUALCOSA.FORSE IL CALDO LA MOLTA BIRRA BEVUTA GLI ANIMI SI INCOMINCIARONO A RISCALDARE,E UNA POROLA UN PO SPINTA TIRA L'ALTRA,MIA MOGLIE MI AFFERRA IL CAZZO FRA' LE MANI E INCOMINCIA A MASTURBARMI.UN PO' BRILLI ERAVAMO TUTTI E TRE,IO POCO MI RESI CONTO DI QUELLO CHE STAVA ACCADENDO,LA MIA LEI FECE AVVICINARE IL NOSTRO AMICO E INCOMINCIO ANCHE A FARLI UNA GRAN SEGA.COSI' INCOMINCIAMMO UNA SCOPATA FENOMENALE.QUANDO FACEVO SESSO CON MIA MOGLIE,NON VOLEVA ESSERE INCULATA.INVECE QUELLA SERA RIMASI SBALORDITO.LO PRENDEVA DA TUTTI I BUCHI IN CONTEMPORANEA.E PENSARE CHE IL NOSTRO AMICO LO TENEVA DA PAURA UN CAZZO LUNGO E LARGO INTORNO I 20 CM.LA INCULAVA DA DIO E LEI GODEVA DA PAZZI.
QUELLA SERA' LA INCULO' IN TUTTE LE POSIZIONI POSSIBBILI,NON LA RICONOSCEVO PIU'.IL CULO TALMENTE CHE LE BRUCIAVA E VOLEVA ANCORA CONTINUARE,ANDAI IN CUCINA NON AVEVO NULLA ADATTO PRESI DEL BULLO DAL FRICO LA SPALMAI E RICOMINCIAMMO UNO IN FIGA E L'ALTRO IN CULO.FU UNA SERATA INDIMENTICABILE.
VISTO IL MOMENTO MOLTO PIACIUTO CERCHIAO IO E LA MIA LEI UOMO SUPER ++++ DODATO CON PENE SUPERIORE I 20 CM PER INCULARLA DI NUOVO.
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18 anni fa
ischialive,
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Ultima visita: 17 anni fa
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Un graditi regalo
Un cordiale saluto dalla vostra Paolina sempre piu' troia e sempre alla ricerca di giochi intriganti. L'altra sera mentre ,con mio marito, stavamo sfogliando le pagine di desyderia la nostra attenzione cadde sull'annuncio di un singolo. Sul profilo aveva inserito una foto logicamente a volto coperto ma che faceva intravedere un bel fisico e una discreta ''dotazione'' l'annuncio all'incirca recitava così: sono un giovane uomo,carino,corretto,affidabile che ha tanta voglia di sorprenderti per il buon gusto e tanta fantasia.....Gli scrivemmo.Ci rispose praticamente in tempo reale anche lui era connesso. Nell'e-meil proponeva un incontro conoscitivo allegando il numero di telefono del cellulare. Tremavo mentre componevo il numero sula tastiera. Mi rispose una voce calda,piacevole, avvolgente e mi fece subito sentire a mio agio. Parlammo di mille cose diverse, del nostro lavoro, della famiglia e delle nostre fantasie. Ci salutammo dopo aver fissato un incontro x il giorno dopo a una uscita dell'autostrada. Sapevo che si trattava solo di una breve chiaccherata ma posi particolare attenzione al trucco, all'abbigliamento e ai piu' piccoli particolari come le unghie smaltate, alle scarpe con tacco a spillo mio marito notò questa mia voglia di apparire bella agli occhi del giovane. Giunse il momento fatidico, arrivo' la mercedes nera e scese il ragazzo io e mio marito scendemmo dall'auto e gli andammo incontro x salutarlo. Ci strinze forte la mano e a me sussurro: sei fantastica. Ero fortemente eccitata. Ci invitò a salire in auto x meglio parlare. Io mi accomodai davanti e mio marito sul sedile posteriore. Parlammo allungo mi sembrava di averlo sempre conosciuto e stavamo bene insieme. Purtoppo entrambi avevamo i ''minuti contati'' x impegni di lavoro ma prima di salutarci il giovane prese dal cruscotto dell'auto un pacchettino ben infiocchettato e incartato e me lo pose. Io sorpresa ringraziai: scartalo stasera durante la mia telefonata ok? io annuii!!. Per la strada del rientro tenni in mano il pacchetto da una parte ero enormemente curiosa di vedere cosa contenesse dall'altra stranamente ne ero imbarazata ma volli mantenere la promessa e non lo aprii. Nel dopocena ci ritrovammo sul letto io e mio marito con ta di noi il cellulare e il pacchettino. Finalmente squillo' il telefono era lui : scartalo pian pino, togli il coperchio e estraile mi disse. Io obbedivo. Mi ritovai tra le mani due strane palline collegate tra loro con un filo e un piccolo anello. Sul fondo della scatola vi era anche un piccolo telecomando con un pomello e una scala disegnata de andava da un minimo a un massimo:domani vengo a prendervi facciamo due passi in centro, beviamo qualcosa....Paola le ''indosserai'' vero? io riuscii solo a balbettare un certo!! Mi sentivo rossa in faccia il cuore che batteva a tremila ma ero anche tanto bagnata. Sapevo dell'esistenza delle ''palline cinesi'' ma non sapevo che vi fossero anche del tipo telecomandato a distanza pensavo che tutte avessero il vecchio filo elettrico e ne rimasi sorpresa. Il giorno seguente come mi succede ogni volta che facciamo qualcosa di un po trasgressivo non feci altro che pensarci e immaginare scene e sviluppi. Avevamo fissato x le 16 nel luogo del nostro primo incontro, saremmo saliti con lui e poi dopo aver parcheggiato saremmo andati in paese. Mancava un'ora all'icontro io mi ero gia preparata . Avevo indossato una minigonna rosa molto corta ,una camicetta aderente e sbottonata sul davanti, sandali con tacco vertiginoso, autoreggenti color carne e delle ridottissime mutamdine leopardate. Mi stavo guardando allo specchio quando mio marito mi raggiunse dal dietro,mi bacio' sul collo,mi accarezo il ventre e intrufolando le mani sotto alla gonna mi abbasso le mutandine fino al ginocchio. Poi mi giro' verso di se si inginocchio' ai miei piedi e sentendomi gia tutta bagnata mi introdusse le palline dentreo prima una poi l'altra fu un momento di intenso piacere ma solo un momento poi ''sparirono'' dentro di me e guasi non percepivo neppure la loro presensa.Mi ritiro' su le mutandine accomodandomele con particolare attenzione.L'orario dell'incontro si tava avvicinando e in silenzio percorremmo la strada che ci separava dal luogo. Appena arrivati si affianco subito la mercedes nera e salimmo.IL giovane vestiva elegantemente, emanava un profumo inebriane, strinse la mano a mio marito e mi bacio' sulla bocca. Sentivo il suo sguardo sopra di me, mentre guidava captavo la sua eccitazione ma avevamo iniziato un gioco e lo dovevamo portare piu' avanti.Raggiungemmo un grande parcheggio semi deserto vi erano molti posti x l'auto ma stanamente parcheggio' un po piu' lontano sotto a delle piante in un luogo molto appartato pur essendo prossimi al centro della città. Scendemmo!! Con la coda sell'occhio vidi mio marito che stava passando tra le mani del giovane un qualcosa e intuii che si trattasse del telecomando. Presi a braccetto mio marito. In centro vi era molta piu' gente, i negozi stavano aprendo e i clienti si accingevano a fare acquisti. Stavo osservando la vetrina di un negozio di scarpe quando,come un fulmine a cel sereno,mi sentii invadere da un fremito incontrollabile il giovane aveva acceso le palline che erano dentro di me. Mi sorressi forte al braccio di mio marito e anche lui intui cosa stava accadendo. Stavo fremendo le vibrazioni mi invadevani il ventre risalivano dentro al mio corpo fino a raggiungere il mio seno e i miei capezzoli turgidi tradivano la mia enorme essitazione. Le gambe mi tremavano e temevo che mi cedessero, mi mordevo il labbro inferiore fino a sentir male per evitare di gemere, stringevo forte le gambe e mi sentivo cosi' bagnata che temevo di grondare umori lungo le cosce.Guardai negli occhi il giovane come per chiedere ''pieta' '' ma per tutta risposta aumento' l'intenzità delle vibrazioni e io temetti che i passanti intuissero il mio stato di ''sconvolgimento totale'' Stavo per godere quando le vibrazioni cessarono. Lo guardai indispettita negli occhi e lui mi sorrise. Mi prese a braccetto e ci avviammo verso la macchina.Stranamente il mio cavaliere mi apri' la portiera posteriore e mi fece accomodare su i bei sedili di pelle chiara,l'auto era molto spaziosa, pulitissima e il contatto con la pelle era molto piacevole. Rimasi sorpresa nel vederlo richiudere la portiera e rimanere fuori insieme a mio marito. Mi accomodai sul sedile,appoggiai la testa allo schienale,socchiusi le gambe e gli occhi. Riecco dentro di me una lieve vibrazione rimasi ferma,impassibile a godermela. La vibrazione si fece sempre piu' intensa e come ipnotizata iniziai a sbottonarmi la camicetta, stringevo tra le mie dita i capezzoli gonfi di desiderio le mie gambe si aprivano non riuscivo piu' a controllare i mei movimenti. Mi alzai oscenamente la gonna, mi tirai giù le mutandine e mi sdaiai sul sedile dell'auto,mi contorgevo come un'anguilla impazzita,gemevo forte urlavo di piacere. Il movimento era sempre piu' intenso il piacere era tale da farmi perdere ogni pudore. Sapevo che i due uomini mi stavano guardando ma invece che imbarazarmi cio amplificava ancora dipiu' il piacere. Mi infilavo le dita davanti, a pecorina mi infilai anche due dita di dietro mi sembrava di toccarle e godevo come una pazza.Poi!! con le gambe oscenamente spalancate iniziai a toccarmi il clitoride, il giovane aumento' ancor dipiu' la vibrazione ed io mi abbandonai a uno degli orgasmi piu' belli della mia vita. Mi rannicchiai mentre fremiti forti mi invasero tutta e venni. Pian piano la vibrazione cesso'. Sfinita socchiusi gli occhi. Quando li riaprii mio marito e l'altro uomo sedevano ai lati. Il giovane afferro' l'anellino che usciva dalla mia fichetta rasata e lo tirò dolcemente. Le palline uscirono . Poi entrambi si abbassarono i pantaloni e estrassero i loro cazzi eretti. Notarono che ero sfinita e mi chiesero solo di fargli una sega e di farli venire sulle mie splendide cosce. Cosi feci!!.....P.S. siamo reali e realmente cerchiamo situazioni altamente eccitanti
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
L\'autogrill
Mi chiamo Jessyca...ho 32 anni,sposata da 5...piuttosto insoddisfatta del matrimonio...Sono una donna calda..vogliosa...terribilemente troia se mi ci metto..... Amo essere al centro dell’attenzione non solo della gente che frequento... anzi .. sono le situazioni fuori dall’ordinario che mi interessano e mi attraggono… apparentemente sono seria e riservata, nascondo molto bene la mia seconda natura intrigante ed incline a lasciarsi coinvolgere in giochetti trasgressivi… mi eccita se trattata in modo deciso e risoluto, amo, per il mio intimo piacere maschi che mi usino senza ritegno. Mi è sempre piaciuto giocare con il prossimo, provocare, mettermi in mostra… il contatto causuale con quell’uomo è iniziato per posta elettronica… Antonio si è proposto immediatamente in modo fermo ma anche fantasioso e piacevole. Arrivo con la mia macchina.Parchegio.L’appuntamento è previsto in un luogo poco centrale e non ben illuminato… fisico mozzafiato, trucco elegante, gran chioma di capelli biondi, abitino molto aderente fatto apposta per segnare le curve, termina in una minigonna, le calze scure e velate sono trattenute da un autoreggente nero di pizzo… i tacchi a spillo in vernice nera la fanno apparire stupenda… femmina di gran classe… pronta ad interpretare la fantasia propostale da Antonio ….. una amante sfrenata del sesso, si appresta a scendere in strada... per la prima volta... Supero l'imbarazzo iniziale osservando l’auto parcheggiata di fronte a me… Il momento è denso di sensazioni… Antonio interrompe i suoi pensieri avvicinandosi piano con l’auto… abbassa il finestrino, la fantasia digitale si trasforma in realtà. Una signora in abiti sexy e sensuali, un maschio eccitato ed incredulo sono di fronte. … l’invito a salire è esplicito, le facce dei due protagonisti si rilasciano accennando un leggero sorriso... Mi siedo con grazia ed eleganza…le gambe sono subito scoperte, la mini è veramente mini… copre a malapena il bordo delle calze, devo prestare attenzione ad ogni movimento.. la gonna troppo corta, con i movimenti lo diventa ancora di più, copre a malapena il sedere e la fichetta lasciando in bella mostra il pizzo delle autoreggenti. Il vestito sembra disegnato per me, non riesce a contenere il seno, si notano due bottoni slacciati, il push up offre una splendida vista… Insomma sono vestita di gran classe...ma con quel pizzico di troiaggine che serve per rompere il ghiaccio e rendere la serata eccitante e trasgressiva...Incontrare quell’uomo, uno sconosciuto, qualcuno che però sa molto di me, delle mie fantasie, voglie e desideri intimi… mi eccita ma al tempo stesso mi turba, mi sento confusa e frastornata… avrò fatto bene a lasciarmi coinvolgere in una simile situazione? Che cosa m’aspetta adesso??? Le emozioni si succedono velocemente…Sapermi così vestita ed osservata mi stimola in modo imprevisto l’immaginario erotico. Antonio rimette in movimento l’auto e si allontana lentamente, gli sguardi iniziano a rompere la reciproca emozione mista a diffidenza … i miei occhi luccicano pieni di eccitazione. L’auto imbocca il raccordo autostradale per raggiungere la vicina area di servizio… qui si arresta. Il luogo è popolato da diverse prostitute, si notano ragazze di colore con abbigliamento evidente e decisamente volgare, stivali altissimi in pelle bianca lucida con tacchi altissimi si mescolano alle mutandine di pizzo, le camicette aperte offrono la vista di seni prosperosi e cadenti. Antonio mi invita a scendere, a mescolarmi alla fauna locale, con un "dai fai un pò la trioia per me..." mi vuole sbattere in strada...Io esito , sono titubante, al tempo stesso eccitata, finalmente mi decido e scendo dall’auto. Pochi passi sono sufficienti a farmi sentire il cuore in gola, noto poco lontano diverse ragazze che mi osservano, mi sento estranea a questo mondo, troppo diversa…. Nelle mie fantasie era viva la voglia di mostrarmi lungo una strada ed offrirmi al primo venuto, salire sulla prima auto in cerca di amori mercenari, vendermi come una puttana ad uno sconosciuto pronto ad abusare di me, della mia femminilità nei modi più disparati e perversi… Adesso mi trovo in quella situazione, a lungo idealizzata… ma la realtà supera la fantasia, i miei pensieri si interrompono quando l’auto di Antonio fatto un breve giretto m’approccia ancora e sorridendo m’invita a risalire,… :”ecco finalmente il primo cliente!”… (penso eccitata,la micia ha voglia ed io da morire...ho voglia di cazzo...di tanti cazzi tutti da gustare in questa serata terribilmente sexy!!) Solo adesso Antonio può osservare, con grande sorpresa, che non indosso mutandine …:” Mmmm!!! Sei bagnata?”… lentamente allunga una mano ed inizia ad accarezzarmi le cosce tornite, le mani sfiorano le calze velate, indugia insinuando le dita tra la fine della calza e la pelle chiara e morbida…, i gesti sono lenti e misurati… le carezze si fanno più ardite e profonde, le mani sono ormai prossime alla mia intimità … si posano ora sulle grandi labbra… percepiscono l’umidità dei suoi umori… L’abitacolo dell’auto è illuminato dalle fioche luci notturne, passa un’auto molto lentamente…illumina con i fari l’abitacolo ed offre una vista piena e completa di una coppietta in intimi atteggiamenti… l’emozione costringe i due amanti ad un veloce dietrofront, le mani si allontanano, i fremiti si spengono per un momento… Torna la penombra e considerato che le… carezze erano ormai diventate un vero e proprio ditalino….. accetto di buon grado l’immediato riavvicinamento…. Le dita sfiorano ed affondano di nuovo all’interno della mia fica caldissima… Antonio mi invita a toccargli i pantaloni.. la mia mano affonda.. percepisce il cazzo gonfio ed eretto… con buona iniziativa apro la cerniera e gli tiro fuori il membro eretto…Ho una gran voglia di spompinarlo,di sentirmelo in gola... Avvicino le labbra con voglia alla sua cappella gonfia...slinguettando inizio a leccargli le palle prima e l'asta poi... Con grazia e fermezza, Antonio, però, m’invita a desistere dai miei propositi,con decisione mi fà rialzare la testa dal suo splendido cazzone duro...sorprendendomi, non capisco le sue intenzioni… Antonio riferma la macchina e mi chiede di scendere . Approfittando di un momento in cui non si notano troppe macchine , scende ed apre la portiera del passeggero, io sono ancora sul sedile, le gambe allargate, la gonna sopra la vita lascia intravedere la fica semiaperta ornata dalle autoreggenti, che spiccano sulla pelle chiara, si uniscono sensualmente alle calze scure che terminano nelle scarpe in vernice nera con tacchi altissimi… L’auto è parcheggiata di fronte alle toilette, si intuisce il prossimo passo… Antonio mi prende per mano, abbasso la minigonna e scendo dall’auto. Mi lascio condurre, l’area di servizio in quella zona non è molto frequentata, solo alcuni camion in sosta… Antonio apre la porta dei bagni maschili.
Ecco la prima sorpresa, un baffuto 60enne prossimo all’uscita ci squadra dalla testa ai piedi ed osserva con meraviglia… tutto avrebbe ipotizzato salvo trovarsi di fronte una prostituta in un bagno per soli uomini… Ci lascia passare ed esce borbottando parole incomprensibili… io appaio in tutta la mia trasgressiva bellezza… Mi sento incerta e tremante, mai avrei pensato di essere coinvolta in un simile gioco…Antonio è però fermo e deciso a continuare nei suoi propositi… si avvicina ad un bagno lasciando la porta semiaperta e mi costringe ad una parete, qualcuno potrebbe osservare la scena … cinge con le braccia il mio collo, le mani si perdono nei miei capelli biondi e lisci, mi sfiora con le labbra, io apro le mie eccitata ed incredula, in preda a vera follia erotica. L’idea di sapermi in un luogo impensato ed impossibile, con un estraneo che mi sta solleticando, sfiorando, baciando ed eccitando mi offre sensazioni impreviste. Esibire il corpo in pubblico, con il rischio di essere vista da altri, diventa fonte di eccitazione ma anche di estremo imbarazzo. Con le pulsazioni a 1000 inizio gemere, allargo le gambe, le mani di Antonio mi toccano dappertutto, i seni sodi e ben proporzionati mostrano dei capezzoli eretti e duri, le dita di Antonio li strizzano quasi a farmi male… L’altra mano si avvicina alla fica , dopo aver a lungo palpato le cosce ed il culo. Sono bagnatissima, sto’ già venendo, la situazione inaspettata ed a forte rischio di essere scoperti mi eccita in modo inatteso e violento… la mano di Antonio si inserisce con delicatezza nelle pieghe della mia fica in calore... ormai è inondata dai miei umori, la lingua si posa e si incrocia con quella mia. Antonio ritrae adesso la mano dalla fica e me la offre bollente e gocciolante alle labbra. Io prendo il suo invito al volo e incomincio a baciarla con vigore ed avidità, tutto il mio piacere è presto leccato e ripulito… allungo la mano per estrarre il cazzo eretto in modo incredibile, poche carezze e la verga viene accolta tra le mie labbra umide, finalmente lo lecco e lo bacio ripetutamente… aiuto il movimento con le mani che hanno completamente avvolto il cazzo di Antonio. Godo da morire nel fare quel meraviglioso pompino..lecco l'asta con dolcezza...salgo con piccoli colpi di lingua verso la cappella..gonfia..violacea e tesa da morire.poi me lo metto per bene sulla lingua...appoggio le labbra al grosso cazzone teso ed inizio ad andare su e giù con la bocca...insalivando il membro per farmelo scivolare per bene tra le labbra...come una zoccola di professione farebbe!Inginocchiata ai suoi piedi..in quella toilette dell'autogrill mi sento veramente una grandissima puttana al lavoro...ma godo da morire e sono eccitata come una pazza!Anche lui si scopre molto, molto eccitato; se questo giochetto non si interrompe l’esito è segnato. Antonio m’afferra la testa allontanandola dall’asta eretta, io mi lascio guidare… mi gira su me stessa, alza leggermente la minigonna e mette in luce due glutei fantastici… la gonna diventa un ricordo, viene spostata sulla vita ed io mi lascio condurre senza opporre resistenza… di fronte ad Antonio ci sono adesso due natiche fantastiche, un reggicalze in pizzo…che orna ed impreziosisce quella splendida opera d’arte… Il rumore della porta sbattuta con violenza lascia spazio a due rozze voci maschili… un sobbalzo ulteriore per le coronarie già profondamente provate…. Si capisce che non si è più soli… fortunatamente è stata chiusa la porta del bagno… Io non mi scompongo più di tanto, anzi l’inattesa situazione, che mi costringe al silenzio assoluto, ha dovuto ridurre e modificare il respiro troppo evidente, i leggeri mugolii sono ora strozzati ed impercettibili…. Anche Antonio, eccitatissimo, reagisce rapidamente alla nuova emozione; dopo avermi accarezzato le natiche m’infila due dita nella fica, le grandi labbra si schiudono, trova l’apertura fradicia e gocciolante. Io mi agito in modo incontrollabile, Antonio si ferma capendo che sto’ perdere il controllo… Anche lui comunque è talmente eccitato che le azioni non risultano più troppo logiche. L’asta esce velocemente dai pantaloni e senza pensarci troppo viene avvicinata al mio culo…fortunatamente le due voci si allontanano sbattendo la porta…. Le mani di Antonio sulla mia schiena, le sue unghie quasi a voler lambire la mia carne…ho brividi continui… Il silenzio torna nel bagno. Antonio mi sbatte alla pecorina...è un attimo e mi ritrovo appoggiata al muro del bagno.... prendendomi per la vita ed in un secondo, il suo cazzo duro, eccitato è dentro di me. Appoggiata al muro mi godo la monta....sculetto...ansimo... mi muovo, mugugno, spingo su quell’asta che mi provoca infinito piacere. Le sue mani sui seni. I capezzoli duri quasi a farmi male. e…sento contrazioni violente e dolci…sento che sto’ per godere…spingo ancora più forte, vorrei che quel cazzo arrivasse sempre più su…più su!!! Sempre di più!!! Esplodo senza ritegno. Antonio anche stà per godere, sento il suo cazzo sempre più duro… Me lo sfila dalla fica. Con colpi decisi me lo infila nel culo. Sento una punta di dolore ma l’eccitazione è troppo grande! Incomincio a sculettare per farmi entrare quell’asta con voglia sempre più crescente… :” Dai….siii!” Qualcuno è entrato nel bagno ma, questa volta non mi fermo e anche il mio ansimare non riesce a diminuire di tono. I passi del nuovo entrato sono dietro la porta, la vedo schiudersi. Sento degli occhi nuovi, vogliosi sul mio corpo… :” Vieni…la vuoi?” Dice Antonio ridendo… Mi sento le guance infuocate. La mano dello sconosciuto è sulla mia fica. Antonio continua la sua danza nel mio culo. L’uomo s’abbassa, mi apre la fica con le dita e infila la lingua. Antonio si ferma, ora spinge solo lasciando che io mi goda quella lingua che m’esplora, quelle dita che entrano ed escono… Io sono in preda ad un piacere enorme. Ogni parte di me è eccitata, sensibile… I colpi di Antonio ricominciano. L’uomo si alza, mi prende la testa e m’infila il suo cazzo in bocca, sto per godere ancora.Ora ho un cazzone piantato per bene nel culo ed un altro meraviglioso e grosso cazzo in bocca...Appoggiata con le mani alle ginocchia mi godo la monta...presa per i fianchi sento Antonio che mi incula da dio...Davanti ho lo sconosciuto che mi stà facendo godere da morire spingendomi il suo cazzone in gola...Lo spompino con voglia...emetto continui mugolii di piacere....e questi miei mugolii eccitano sia chi mi fotte che chi lentamente,con piacere...spompino...è una situazione stupendamente erotica!!Lo guardo mentre lo spompino magnificamente...lo guardo per vedere se gode nel sentirmi così tremendamente troia.D'un tratto sento i colpi di Antonio + fitti..rapidi..veloci... ” Dai Jessyca…voglio inondarti il culo di sperma, voglio…mmmm!!! Siii, voglioooo! Ohhhh!” Le spinte si susseguono, sento il calore del suo piacere invadermi e anche l’uomo, tolto il suo cazzo dalla mia bocca m’invita a leccarlo sulla punta della cappella...è vicino e si prepara a schizzarmi il suo sperma...Appoggio la lingua al suo glande...lo lecco un pò...lui con la mano se lo mena dolcemente…dolcemente…la mia lingua avvolge veloce la sua cappella…..eccolo...3 o 4 schizzi densi…caldi mi bagnano tutto il viso…poi me lo rimette in bocca...continuo il pompino per farlo godere per bene...Stiamo godendo tutti e tre ed è splendido è….meraviglioso!!!!! L’uomo esce prima di noi. Ecco che ne entra un secondo...che sentendo i mugolii sommessi ed i lamenti ha voluto vedere che succedeva.Sono lì a pecorina...col viso sporco di sperma...ho appena fatto un pompino ad un uno ed ecco che un secondo me lo sbatte di nuovo in faccia...Antonio ancora una volta sorride e gli dice..."vai...fatti sotto...lei è ancora in calore..." E' un camionista...senza parlare mi sbatte davanti la patta dei calzoni...poi con poche mosse se lo tira fuori...ha un cazzo grosso e nodoso...Inizio a fargli un pompino...si appoggia alla porta e inizia a godermi...Lunghe salite e discese con le mie labbra...ha un cazzo da urlo...enorme..duro e gonfio da far paura!Continuo per un pò così...a spompinarlo con dolcezza.Poi mi prende...mi gira...fà spostare Antonio e mi mette a pecorina...Mi lecca un pò fica e culo e poi inizia a scoparmi con decisione.Colpi secchi...a spaccarmi la fica...Io godo come una pazza...Antonio sorride e mi guarda.Il camionista và avanti un pò....sbattendomi per bene a pecorina mi gode... poi con una mossa veloce esce dalla mia fica fradicia e spalancata,mi prende per i fianchi e mi sospinge verso il lavandino della toilette...Pochi secondi dopo sono appoggiata con il bacino al lavandino...Antonio mette la sua giacca tra me ed il lavandino...per farmi stare comoda...che porco!!!Ora con la giacca di Antonio a farmi da cuscino mi sento molto + comoda...Il camionista se ne accorge e pochi attimi dopo inizia a puntarmi la grossa cappella al sedere.Le autoreggenti sono fradice.Dalla fica mi cola il piacere che si ferma ad inzuppare le calze...Stò godendo da morire...Con decisione inizia a sbattermi la cappela prima ed il suo grosso cazzo poi nel culetto...Lo sperma di Antonio..che mi aveva inculata meravigliosamente poco prima mi lubrifica il buchetto...facilitando quel grosso cazzone nell'entrarmi dentro...E' sempre stato così per me..quando sento la cappella che si appoggia con forza al mio buco del culetto inizio a smaniare..a godere..un pre-orgasmo mi sopraggiunge sempre...in quei momenti magici!!!Godo da morire....appena sento la cappella che vuole entrarmi nel culetto...non sò perchè ma in me la cosa dà un piacere immenso...godo come una pazza in quei momenti!!!...Un dolore sordo mi fà capire che mi stà spaccando il sederino...Sento che entra un pò alla volta.Cm dopo cm si fà strada nel mio sederino,io appoggiata al lavandino gemo,mugolo,ma godo da svenire.Ogni tanto lo ritrae e ci sputa sopra...per lubrificarlo...e per lubrificarmi il culetto.Sentendo la saliva che cola nel mio sedere mi rendo conto di come mi stà trattando...da vera troia da strada...era quello che sognavo...sono eccitata al massimo!Finalmente entra tutto,si assesta,sento le sue palle gonfie appoggiarsi alle mie chiappe.Mi avrà sbattuto nel culetto quasi 20 cm di quel suo cazzone da sballo.Ora comincia ad andare su e giù...mi incula con passione,stringendomi per i fianchi sento che gode,sento che si sà muovere.Lo tira fuori fino alla cappella e poi me lo rinfila dentro fino alle palle...+ volte.Questo giochino mi provoca un godimento meraviglioso...il sentire quel grosso cazzone entrare ed uscire dal mio sederino ripetutamente mi dà un fremito continuo.Se ne accorge e ripete diverse volte la cosa.E così facendo mi allarga il sedere...mi spacca per bene il buchetto con quel suo entrare ed uscire...dio come godo!!Ogni volta che l'appogia al buchetto ed entra godo...ogni volta che esce...e mi fà richiudere il culetto rigodo...entra ed esce dandomi un piacere estremo...e così facendo mi spacca il sederino in un modo delizioso!!!Sono appoggiata alle mie scarpe con tacchi a spillo,a pecorina sul lavandino dentro quella toilette,con le autoreggenti addosso,il reggiseno di pizzo calato,la mini alla vita ed il toppettino semiaperto e mi sento terribilmente troia,un camionista mi stà inculando come una zoccola da marciapiede,ho appena fatto un pompino ad uno sconosciuto e sono stata già inculata da un uomo conosciuto in internet.Mi sento una vera troia da bordello!!Il mio montone incomincia ad incularmi + forte...smette di sfilarlo ed infilarlo per concentrarsi sul mio culetto...sento che il sedere mi si stà rompendo sempre di più...mugolo...godo...un orgasmo meraviglioso si stà impossessando di me.Ancora pochi colpi e vengo come una pazza!!Dopo poco godo con fremiti..mugolii e gridolini sommessi...in preda all'orgasmo inizio a parlargli.."dai amore....forza....che aspetti??finora mi hai fatto sentire poco o nulla...ci vuole di + per farmi godere...o quel cazzo non lo sai usare??Dai spaccami....inculami forte...+ forte...dai porco....fammi sentire quel tuo cazzone meraviglioso tutto nel culo...tutto..tutto...dammelo fino alle palle!!"Sono sempre stata terribilmente esigente in fatto di cazzo...anche quando trovo un uomo dotatissimo la mia foga di troia mi porta a sminuirlo..a svirilizzarlo..a sfidarlo...facendomi dire di tutto per renderlo ridicolo in modo che lui ci metta tutto se stesso nel fottermi in modo stupendo....Toccato nell'intimo un uomo fà di tutto per sfogare la sua rabbia...e così facendo mi fotte come un toro per vendicarsi...dandomi colpi furiosi....che mi fanno godere 1000 volte di +.....Lui eccitato dal mio modo di fare aumenta la foga...il suo pilone mi entra tutto nel sedere...mi sento spaccare fino in fondo...mentre le sue palle sbattono ormai libere sul mio culetto...segno che è entrato davvero tutto nel mio culetto ormai sfondato del tutto...Infatti anche lui...colpito nell'orgoglio di maschio da me inizia a darmi colpi furibondi..che mi scuotono dalle caviglie ai capelli....1,2,10 colpi fortissimi...inarcando le reni cerca di sfondarmi il + possibile...Io godo fino a svenire!!!Mi sento piena di quel cazzo fino al pancino...Un altro stupendo orgasmo si preannuncia....pochi attimi dopo inizio a vibrare...mentre una serie di colpi mi schiantano il culetto...Dopo pochi attimi un insieme di :"AHHH....SIIII....MMMH....GODOOOOO!!" mi escono dalle labbra....mentre la fica zuppa gocciola il mio piacere tra le mie cosce...Lui mi sente...le vibrazioni che trasmetto a lui sono intense...infatti dopo altri colpi serrati e fitti eccolo...eccolo che sborra!Una serie di colpi micidiali accolgono la sua sborrata...mentre lui inizia a gemere...DICENDOMI:"HHAAA...CHE MAGNIFICA TROIA...SEI....AHHH...CHE CULO HAI...GODO..SENTI COME TI GODO NEL CULO...PUTTANA...."Un senso di calore mi riempe il pancino...ancora colpi forti....fino a sfondarmi...Poi esce dal mio sederino...lo sfila con facilità...segno che mi ha davvero sfondata per bene...si riveste lasciandomi il sedere gocciolante,la sua sborra mi scivola lungo le cosce fino alle calze...Il buchetto è rotto di brutto e non tiene + lo sperma che mi ha schizzato nell'intestino.Esce....la porta si socchiude,io mi riprendo un pò.Con la carta igienica inizio a pulirmi il sedere....dio com'è largo...il muscolo del buchetto del culo è tremendamente aperto,mi ha sfondata letteralmente...un dolore tenue mi fà capire che stavolta mi sono fatta proprio sfondare per bene...ma ho goduto fino a svenire.Mentre mi pulisco la porta si riapre...quattro ragazzi scivolano dentro...Sono vestiti per andare in discoteca.Devono aver visto e sentito tutto...la mia toilette è stata fino ad ora un andirivieni di uomini..e tutTi uscendo si rimettevano su i calzoni...Non sono stupidi e devono aver capito che li c'è una troia che fotte a ripetizione...e quella troia sono io....Dopo pochi attimi uno senza proferire parola si slaccia i calzoni,l'altro sorridendo mi guarda,il terzo si slaccia i jeans e resta a cazzo di fuori anche lui,il 4 rimane a guardami esterefatto.Antonio mi guarda e dice:"dai falli godere...e poi dopo questi andiamo via"Io sorrido e mi inginocchio.Un attimo e mi ritrovo i loro cazzi duri e gonfi davanti alla bocca.Sono in mezzo al cerchio dei 4...i cazzi duri mi sventolano davanti agli occhi...sono eccitata da morire per questa situazione così terribilmente da troia....Inizio allora con un pompino-stereo...uno mi mette la mano sulla testa,l'altro mi fà leccare le sue palle gonfie di sperma,il terzo ed il 4° si sono calati i calzoni...ed ogni tanto me lo sbattono sul viso,duro e gonfio da morire...Sono circondata da cazzi..duri e vogliosi..palle piene di sborra e grossi giovani cazzi pronti a schizzarmi la loro voglia mi ballano davanti alla bocca...sono eccitata al massimo!Inizio a spompinarli con eleganza...mugolando lecco quei cazzi magnifici mentre le tette mi ballano al ritmo del pompino...le faccio uscire per bene dal reggiseno per eccitarli meglio.Intanto lo sperma mi continua a scendere dal buchetto del culetto ancora molto allargato verso le calze,facendomi sentire troia al massimo e ricordandomi come mi sono fatta inculare per bene pochi minuti prima.Il primo viene dopo poco...aveva troppa voglia e poi il vedermi a tette nude...un seno bello come il mio che balla al ritmo del pompino...ed il mio viso da troia lo devono aver eccitato in fretta...pochi attimi e mi schizza getti densi e caldi sul viso e sulle tette.Svuota le palle nella mia bocca...continuo il pompino ancora un pò...per farlo godere per bene...poi si riveste ed esce.Il secondo è + lento a venire...mi continua a far andare su è giù...gode come un porco a strizzarmi i capezzoli turgidi e duri...Alla fine viene...inondandomi il viso mi schizza dappertutto...gode per bene lasciandomi sporca e piena di sborra...anche con lui ingoio di nuovi dei densi e caldi getti di sperma...Ecco allora che il 3° me lo mette in bocca...inizia a scoparmi la bocca andando su e giù con il bacino..sento che gode...ed io da morire...mugolo continuamente mentre salgo e scendo con la bocca su quel magnifico cazzone...mentre le gocce di sperma dei 2 ragazzi di prima mi scivolano dal nasino verso le labbra...Vado avanti un pò...poi anche lui inizia ad ansimare..è vicino...Aumento il mio dolce su e giù...eccolo....mugolando viene...Di lì a poco i caldi e densi getti di sborra mi scivolano in gola...schizza bene il porco....copiosi schizzi ancora sul viso,sul nasino,tra i capelli....anche lui viene,si svuota le palle nella mia bocca e se ne và lasciandomi sul viso e nel pancino grossi schizzi di sperma...Il 4° me lo mette in bocca con dolcezza...e mi dice.."dai fammelo come sai fare tu...fammi impazzire...dai...troia!!..."Lo guardo negli occhi mentre sono in ginocchio...mi piace molto quel ragazzo...lui che mi sventola il suo splendido cazzone duro e grosso davanti al nasino....io che mi sento in quel momento tremendamente zoccola...Decido di farlo godere per bene...lo guardo e sorridendo gli rispondo..."OK..A TE FARO' UN POMPINO CHE DIFFICILMENTE SCORDERAI....SAI??"Dopodiche inizio a leccargli l'inguine...salgo lentamente tra i peli del pube...baciandolo dolcemente di tanto in tanto gli faccio sentire le mie labbra sulla pelle dell'inguine...sò che gode facendo così...Poi inizio...lentamente gli faccio un pompino dolce..lento...tutto di lingua e labbra...non uso per niente le mani...lavoro solo di bocca...Vado avanti..mi fermo..ricomincio ...mi rifermo...così facendo lo faccio godere da morire!Un susseguirsi di mugolii e mmhh accompagnano il mio pompino...godo da impazzirci e non riesco a stare in silenzio...il mio piacere nel fare pompini lo esterno così...e sò che fà impazzire il maschio che spompino...Quando lo sento vicino me lo faccio uscire di bocca....dio com'è teso..duro...Con colpetti lenti della punta della mia lingua inizio a slinguargli l'asta...poi scendo alle palle..dure..gonfie...L'orgasmo si allontana...mentre lui ad occhi chiusi emette tutta una serie di :"AHHH....SIIII"...Lentamente abbandono le palle...gli lecco ancora il pube...facendogli sentire le mie labbra umide di saliva sulla pelle....con altri colpetti risalgo lungo l'asta....colpi di lingua al glande..alla cappella...che poi mi rimetto in bocca....Ricomincio a spompinarlo...facendo scorrere le labbra delicatamente chiuse sull'asta...slinguo dolcemente la cappella....affondo le labbra...fino a che con la punta del nasino arrivo ai peli del suo pube....sento così la cappella che mi arriva in gola...ed ogni volta che affondo le labbra lui gode di +...Mi fermo un istante...guardandolo dritto negli occhi gli dico:"TI PIACE COME TI FACCIO QUESTO POMPINO...??Lui inebetito dal piacere mi risponde..:"DIO SI SEI FANTASTICA...MI STAI FACENDO IMPAZZIRE!!!" Ricomincio il mio su e giù...affondo ancora....la punta del mio nasino scompare tra i suoi peli del pube...mentre un mio "MMMHHH..." di godimento continua ed accompagna i miei affondi...Infine decido di farlo sborrare....aumento il ritmo del pompino...stringo dolcemente il cazzo in bocca..insalivandolo me lo faccio scorrere in bocca...mi stò facendo quasi scopare in bocca....dio come godo!!!Dopo pochi affondi mi accorgo che stà per sborrare...Lo levo dalle labbra e mi metto con la bocca a pochi cm dalla sua tesa e gonfia cappella...Poi inizio a dargli delicati e continui colpetti con la punta della lingua sul glande..1,10,20 colpi...gode come un pazzo...Lo faccio sborrare così...finchè schizzi caldi,densi e scivolosi mi arrivano in gola,sul viso e tra le tette...Sono stata stupendamente troia..lo sò..poche donne riescono a far sborrare un cazzo così...solo con colpetti della punta della lingua...Uno schizzo mi scivola sul nasino...con la punta della lingua...mentre lui mi guarda...raccolgo la gocca di sborra...e fando un altro "MMMHHH" la mando giù...inghiottendola...Impazzisce vedendo la scena...ed un "SEI UNA TROIA FANTASTICA SAI??" gli esce dalla gola...la voce è roca..rotta dal piacere dell'orgasmo...Gli sorrido...mentre si riveste,esce...E con questo sono a quota 5 pompini...Ho sborra dappertutto...sul reggiseno,sul vestitino,tra i capelli,sul viso,in gola....Sento che ho anche il pancino bello pieno di spema...ho ingioiato grossi getti che mi schizzavano quei 4 splendidi cazzi giovani...avevano le palle gonfie e piene...e me le hanno svuotate in gola..sul viso...e nel pancino...E poi c'è il pompino che ho fatto a quello entrato da solo nel bagno...insomma quei 5 pompini che da grandissima troia ho fatto mi hanno lasciato una bella dose di sborra anche nella pancia....Mi stò per rivestire quando arriva un ragazzo..bussa alla porta dicendomi che faceva parte del gruppo dei 4 di prima..ma era rimasto fuori a parcheggiare...Aveva saputo dagli amici di una splendida zoccola nelle toilette e si era precipitato...Mi guarda con una voglia infinita...è molto carino..muscoloso..in canottiera...Antonio mi guarda e mi dice.."dai..jessy...mi sembra così carino..sono sicuro che ti piace..."In effetti mi pace molto...lo guardo e gli calo i panta...prima....gli slip poi...resta così a cazzo semiduro..e che cazzo...una cosa da sogno!!Un cazzone + grosso di quello del camionista...resto esterefatta...saranno almeno 25 cm..se non di +....grosso..e largo da far paura!!Sorridendo mi dice..."beh...bella...mi sembra che ti piaccia..no??"Io lo guardo e gli rispondo balbettando..."mio dio sì..sei un vero portento...mamma mia...." Inizio a spompinarlo...ha un cazzo fantastico..sembra finto per com'è grosso...faccio fatica a mettermi in bocca la cappella...sono eccitata da impazzire..non avevo mai visto un cazzo così!!Dopo poco è eretto...una cosa meravigliosa...stento a crederci..Antonio mi guarda e mi dice.."mamma mia jessy con lui credo che finirai sfondatissima..." Lo guardo e gli rispondo.."mmhh...credo proprio di sì...è stupendo questo ragazzo..." Il ragazzo mi guarda e dopo poco mi dice..."dai ora girati..ti voglio scopare alla pecorina..."..Pregustando quel pilone...mi rimetto appoggiata al lavandino...la mini sulla schiena..alzata per bene.....le calze sporche di sperma...mugolando mi apro la fica e gli dico.."vai cazzone...fottimi tutta...."...ormai ho perso ogni inibizione..sono in calore da morire....ho preso un bel pò di cazzo ma ne ho ancora voglia..e poi un cazzo così sarei pazza a farmelo sfuggire.....Appoggia la cappella alla mia fica fradicia...inizia a spingere...mi sembra di sognare..sento la mia fica che si apre...si allarga....sembra quasi strapparsi....Colpo dopo colpo entra....mi sembra di impazzire..non finisce +...una cosa incredibile...mi sento piena in pochi attimi...ho un cazzo da cavallo che mi spinge nella fica...stò morendo dal godimento!!Dopo un minuto abbondante l'ho preso tutto....mio dio che favola...mi sento la fica piena..la pancia anche...lui inizia a fottermi con decisione....colpi decisi...E' talmente largo...è così largo in circonferenza che sembra un palo della luce...avrà almeno 15CM di circonferenza...dio sembra un grosso boa di carne...lungo e largo da non crederci...e me lo stà ficcando duro e largo nella fica!!!Godo fino a sentirmi la testa girare come in un luna park....!!!Mi sbatte bene...godendosi la mia fica fino in fondo..spinge con le reni e me lo fà arrivare in fondo...io mugolando lo incito a fottermi bene...lo voglio tutto....Antonio si inizia a fare una megasega...troppo eccitante vedermi così piena...quel cazzo da cavallo piantato nella mia fica lo inebria...si stà segando come un pazzo...lo vedo con la coda dell'occhio...Il ragazzo và avanti per un pò...colpi decisi..mentre mi domanda...:"ti piace troia...lo senti il cazzone duro?" Io mi giro lentamente ....lo guardo...quasi in segno di sfida sorridendo gli rispondo..."mmh...si....ma dammi colpi forti..spaccami per bene....rompimi la fica...daiii"...E lui con un sorriso ironico mi rimette sotto...si ferma un attimo...lo fà uscire quasi tutto e poi con due o tre colpi fortissimi mi ripianta quel suo cazzo strepitoso nella fica...mi sento quasi arrivare la cappella all'utero..mio dio che cazzoooo!!Godo da morire...schiaffata per bene a pecorina..le mani che stringono gli angoli del lavandino....mi godo la sua monta...ho la fica impazzita dal piacere di quell'enorme cazzone...la testa mi gira...godo quasi a svenire!!Ad un certo punto lui inizia a sfilarmelo dalla fica....Io mi giro ancora una volta con la testa e lo guardo..quasi a dire.."Ma che fai?" e lui sorridendo mi guarda e mi dice...:"amore..ti voglio inculare..sai??Hai un culo splendido...credo che ti voglio prendere anche lì...sai??".....Io lo guardo e gli dico...:"mmmhh...dio mio..anche nel culetto...si dammelo sfondami anche lì!!....E lui:"bene ....credo ti piacerà..."...mi risponde...A quel punto gli dico:"va bene..forza vediamo cosa sai fare....." Lui mi sorride e mi dice.."comunque guarda che sei già stata inculata...lo vedo dallo sperma che ti cola...e lo vedo dal buchetto che mi pare già piuttosto sfondato...!" Io lo guardo gli rispondo..:"si ma non era come te....non mi ha fatta godere come voglio....spero tu sia migliore...!!" Si lo sò..mi risponde lui...con me godrai per davvero ....stai tranquilla...!" "Va bene...amore...si...inculami...ti prego..inculami tutta"...gli rispondo....Orami sono in calore..e non mi rendo conto di cosa stò per prendere nel culetto....Mi rimetto per bene...appoggio le mani al lavandino...rimetto la giacca di antonio per bene quasi come un cuscino...divarico per bene le gambe...e mi rimetto a pecorina...questa volta voglio stare almeno ben messa...e godermi quel pilone nel culetto sarà meraviglioso!!Lui prende un pò di sapone della toilette del bidet e se lo spalma sul cazzone...poi mi appoggia la cappella...enorme al buchetto...mi prende per i fianchi,me li stringe tra le mani...e con colpetti delicati inizia ad aprirmi il culetto....Sento la cappella che prima si appogia al mio culetto...e già godo!!La lingua mi esce dalle labbra....me la passo dolcemente tra le labbra..pregustandomi quel momento...il mio culetto si schiude e fà entrare quella grossa cappella...una serie di brividi mi assalgono...mentre un "MMHHH" mi sfugge dalle labbra...Poi lui inizia a spingere con + decisione...il buchetto si apre...lentamente...molto lentamente sento che mi dilato...ormai la cappella stà passando...dio come godo!!mi sembra di svenire...mentre lui..sempre molto delicatamente prosegue con i suoi colpetti..dolci..delicati...lenti...Sembra impossibile che un cazzone così si possa manovrare con quella dolcezza...è stupendamente bravo..lo stà mettendo in un modo talmente lento che invece che provare dolore per quell'enorme cazzone che mi entra nel sederino....stò godendo come una pazza!!!Poco dopo la cappella è dentro..inizia a mettermi il cazzone..mi sento svenire....saranno almeno 25cm...dio che favola!!Non avrei mai immaginato di finire la serata sventrata da un cazzone da sogno...stò godendo da svenire...ho la fica fradicia....colo piacere a ripetizione....Lui continua...cm dopo cm...inesorabile...sento il mio culetto che si spacca....il pancino è pieno...faccio fatica a respirare...gemo...mugolo..ansimo come una pazza...sono piena di cazzo da svenire....e non ha ancora appoggiato le palle alla mia fica....non è ancora tutto dentro....dio mioooo!!!Lo aiuto...mi apro il sedere con le mani...piantata sui tacchi a spillo cerco di facilitarlo nell'entrata..non ce la faccio +....è troppo grosso..mi sento morire...Lui continua...ancora due o tre colpetti poi finalmente sento le palle...sento i suoi duri coglioni che si appoggiano alla mia fica...è tutto dentro..mio dio...mi sembra di morire!!!Lui mi guarda...sorridendo mi dice....:"che troia magnifica che sei!!!....ci sei riuscita..sai??L'hai preso tutto...è la prima volta che trovo una così sfondata..che riesce a prendersi i miei 28cm di cazzo dritto nel culo....sai???" 28 CENTIMETRI....mio dio...lo sapevo che era enorme..ma questo è un vero cavallo...non riesco nemmeno a sculettare per come sono piena....ed il peggio deve ancora venire..ora mi inculerà...darà colpi..mi fotterà come gli pare...credo che sverrò!! Ma ecco che il mio orgoglio di troia prende il sopravvento...girandomi lo guardo..e con aria e sguardo da vera zoccola sorridendo gli dico....:"tutto qui??credevo fossi di +....ne avrei voluto altri 10 cm per sentirmi davvero piena....lo sai??" ed ancora guardandolo dritto negli occhi con il sorriso tipico di chi prende in giro gli dico:"comunque mi accontento..spero solo tu ci sappia fare....porco!!"Allibito mi guarda pensando che scherzi...ma io in un attimo:"e non scherzo..dico sul serio...vediamo cosa sai fare...stallone!!FORZA...INCULAMI..CHE ASPETTI LA MAMMA??".....Appena ho finito di parlare lui furente si pianta sui piedi...mi serra i fianchi..ed inizia ad andare su e giù...!!Mi sento morire...il pilone enorme mi scivola dentro e fuori dal culetto per metà...stringendomi per bene i fianchi mi incula in un modo stupendo...mi sembra di morire...ho il culetto in fiamme,il sapone della toilette mi ha aiutata...ora è dentro...e mi stà montando in modo superbo...Si muove bene..ci sà fare ad inculare il porco...mi stringe i fianchi e mi guida nell'incularmi...colpi decisi..di reni..spinge fino in fondo..è davvero bravo..mi stà fottendo come un vero maestro..godo da impazzire!!Poi dopo i primi colpi d'assetamento inizia una serie di colpi fortissimi...a raffica...uno dopo l'altro...Appoggiata al lavandino mi sembra di impazzire...inizio a mordere un lembo della giacca di Antonio per come godo...mentre una serie di mugolii mi sfuggono dalla gola...Antonio si sega come un pazzo..vede quel cazzone enorme che scivola..il mio buchetto del culo allargato...vede il ragazzo che mi incula da dio...e gode...che gran porco!!!Mi muovo appena...stretta per i fianchi dal ragazzo che senza sosta mi dà colpi secchi...forti..decisi...in certi momenti di maggior piacere mi appoggio con le mani al muro...gemo e ansimo in un modo pazzesco...un "aaahhhhh" sommesso e cupo mi sfugge dalla gola...mentre il ragazzo mi dà colpi su colpi...me lo sento fino al cervello...dio che cazzo....mi sento scoppiare la pancia!!!Lui và avanti..incurante dei miei rantoli...mi incula senza sosta..colpi continui...il mio sederino ormai è completamente sfondato...Il camionista di prima al confronto era un bambino..questo mi stà veramente facendo capire cosa vuol dire essere fottuta da un toro...Colpo dopo colpo mi spacca il sedere...io lo prego di continuare...mi godo il suo cazzone tutto nel culo...una serie di brividini alla schiena mi fanno capire che stò godendo in un modo meraviglioso......mi sento svenire...ho il culetto che mi sembra in fiamme...Dopo pochi attimi inizio a vibrare...i gemiti diventano intensi...un orgasmo meraviglioso mi assale...una serie di :"SIII...AHHH....GODOOO..."mi escono dalle labbra....mentre la fica mi si inzuppa di miele che scivolando mi cola tra le cosce...Lui se ne accorge...sente le mie vibrazioni..sente i miei mugolii e mi risponde:"Che grandissima troia...godi mentre ti spacco il culo...ehhh??sei proprio una puttana!!" Io mi giro lentamente con la testa...con un sorriso ancora + di sfida di prima lo guardo...il mio sguardo è beffardo,non gliela voglio dare vinta...nonostante mi stia sfondando divinamente il culetto,e con un filo di voce rotta dal piacere stupendo che provo nel farmi inculare come una grandissima vacca da strada gli dico:"si...godo..ma pensavo tu fossi meglio....sai??"....Lui non risponde....và avanti...mi appoggia una mano alla spalla...per spingere ancora di +...Un attimo dopo mi leva le mani dal lavandino e le appoggia sul mio sedere..dicendomi:"APRITI DI PIU' IL CULO TROIA...ORA ARRIVERA' IL MEGLIO.....!!!" Io eseguo..con le mani mi spalanco il sedere...offrendomi tutta a lui....e nel mentre gli dico..."SIII.....ECCO GUARDA COME MI APRO IL CULO...GUARDA COME OFFRO IL MIO CULETTO A TE...DAI AMORE...SPACCAMI TUTTA...TI VOGLIO SENTIRE FINO NEL CERVELLO....TI PREGO..TI SUPPLICO...SFONDAMI IL CULO!!!"Accortosi della cosa e del mio essere troia in un modo incredibile mi stringe ancora di + i fianchi e mi da 3 o 4 colpi violenti...mi sento svenire...mentre sento i peli del suo pube venire a contatto con le mie chiappe...è tutto dentro..mio dio...sento le sue palle dure e sode sbattere continuamente addosso alla mia fica...l'ho preso proprio tutto...mancano solo le palle e poi è tutto...enorme e duro..dentro di me!!!Che godimento...ora sento il buchetto che si sfascia..mio dio...sono aperta come una vacca....Le mie mani che mi aprono il sedere...che lo aiutano a spaccarmelo...il buchetto che si stà lacerando sotto la pressione e la larghezza di quel cazzo da sogno...io che gemo e godo...dio mi sembra di sognare!!Lui inizia ad aumentare la foga...i colpi diventano vere spinte...colpi secchi..decisi..a sfondarmi questa volta sul serio...mentre mi dice con un filo di voce..."BENE...ORA TI SFONDERO' TUTTA...VEDIAMO SE COSI' LA SMETTI DI SFIDARMI!!....Io ormai rantolo continuamente...un :"AAAHHHH...SSSSSSSIIIII"...cupo..sommesso....mi esce dalla gola...Ancora una volta riesco a rigirare la testa...lo guardo...ma questa volta sono domata davvero....mi sento svenire mentre mi incula senza sosta ora....a differenza di prima gli dico..."AHHHH...amore...dio mio ..sei stupendo..lo sai??MMMHHH...mi stai fottendo da dio..lo sai??Godo..amore godo come mai in vita mia....dio si...spaccami tutta!!"...E mentre lo dico apro ancora di + il mio culetto con le mani......in modo che lui veda come lo desidero e come mi offro tutta.....completamente al suo cazzo da sogno!!!Lui ora sorride....e con un paio di colpi secchi mi fà riabbassare e rigirare la testa.....pensa solo a godermi...e lo stà facendo davvero in modo superbo...sono ormai in un delirio erotico...mi sento svenire un attimo...poi mi riprendo con orgasmi continui....ormai fà quel che vuole..sono totalmente sua...Il cazzone mi scivola fino alle palle...poi riesce per almeno 20 cm..poi me lo risbatte dentro con colpi secchi...ad ogni colpo il buchetto si slabbra di +...dio che culo mi stà facendo...mi sembra di impazzire....Che toro che è...mi sento larga come una vacca....lo sperma del camionista ormai è colato tutto sulle autoreggenti...sfondata come sono...Quei cm di carne che mi scorrono scivolando dentro e fuori dal buchetto...allargandomelo sempre di + me li godo come una vera zoccola...Sento che lo ritrae dal mio culetto..poi lo ricaccia dentro...sento quei cm di quel cazzone da sogno che entrano ed escono..la cappella che si fà strada...si ritrae..rientra nel mio sederino...e godo..godo come mai prima nella mia vita...è un estasi di piacere infinito!!!Il mio montone và avanti...saranno 10 minuti che mi incula senza fermarsi...ho la sensazione di essere alla pecorina da un eternità...avrò avuto 3 o 4 orgasmi di fila con questo cazzone...I fianchi stretti nella sua morsa....le cosce aperte...le mani che aprono il + possibile il mio sederino...io stupendamente appoggiata con il seno al lavandino mordo la giacca di Antonio alla pecorina sui miei tacchi mentre subisco la monta godendo di continuo!!Poco dopo ecco un altro orgasmo...mio dio...è stupendo...Inizio a tremare...un "GODO..AMORE..GODOOOO...SIII CONTINUA...TI PREGOOOOO...AHHHH...DIO CHE FAVOLAAAAA....." mi esce dalle labbra....nel mentre mi giro con la testa...voglio mi veda come godo mentre mi incula divinamente...ora lo guardo ma con dolcezza e passione...Lui mi sorride...dandomi della troia...per poi riprendere a martellarmi il culetto...Dopo il 2° orgasmo sono esausta!Niente ...lui continua..è duro da morire il ragazzo...non viene mai....è duro sia di cazzo che di orgasmo...inizio lentamente a sculettare per farlo godere prima..ma non è facile..con quel pilone nel culetto muovermi è difficile..sono impalata...piena di cazzo fino nello stomaco...è davvero enorme!! Mi giro lentamente con la testa..lo guardo...e con un filo di voce questa volta non lo sfido..ma lo imploro...:"amore ti prego,hai vinto tu...SI...te lo confesso amore....mi hai domata...non ti sfido +...sono tua...la tua schiava....ma ti prego.....ora sborra...non ce la faccio +...ormai mi hai sfondata completamente...hai vinto tu.....ora sborra amore..ti prego..."..Lui sorride beffardo..mi dà uno sculaccione sul sedere..e ridendo mi risponde...:"l'hai voluto tu..ora lo prendi....non sei stata tu a dirmi...prima...VAI CAZZONE FOTTIMI TUTTA...NON MI HAI DETTO TU....VA BENE AMORE...INCULAMI TUTTA??e poi che dicevi poco fà:"CREDEVO FOSSI MEGLIO...TUTTO QUI??".....beh..l'ho stò facendo..che vuoi di +??"...."VEDIAMO SE SONO MEGLIO NOOO??VEDIAMO SE SONO DI +...ADESSO....SE NON CE LA FAI..CHIAMALA TU LA MAMMA....ORA!!!"E per tutta risposta mi dà un colpo + forte degli altri...un urlo mi si soffoca in gola.....l'ho sentito fino in gola!!!E' talmente largo quel cazzone che sento le pareti del sedere che mi scoppiano...Mi rimetto appoggiata con le mani al lavandino...le levo dal sedere..tanto ormai è rotto come quello di una vacca...e lui ricomincia a fottermi..colpi continui..ormai sono ostaggio suo..fà quel che vuole....Mi stringe il seno...mi stringe i fianchi...e mi incula come vuole...un ennesimo orgasmo mi riprende....Antonio si sega ancora...è già venuto una volta ma continua...inebetito nella visione di me impalata da quel cazzo enorme...Và avanti ancora...è un martello..colpi su colpi...mi affonda quel suo pilone stupendo tutto nel culetto....mi incula come un vero toro...colpi secchi...di reni...mi affonda la cappella fino in pancia..lo sento fino in gola...che cazzo fantastico che ha!Poi esausta mi rigiro ancora...lo supplico...stavolta quasi lo imploro...:"amore sborra..ti prego..sono esausta....sono la tua troia...ora l'ho capito....sono sottomessa a te.....amore..."...ed ancora...:"..ti prego amore mio..sborra..e finisci di fottermi..ti prego...ti pregoooo"....Sorride beffardo lui ora...un sorriso di vittoria..mentre mi urla:"Ora va meglio sai??...troia..sottomessa devi essere...sottomessa a me..così ti voglio..."mi risponde....Ok dice lui..."bene...il culo te l'ho rotto come volevo..e sia..ora ti sborro per bene nel culo....e sia!!Preparati a sentire come ti sfondo tutta mentre vengo....!!"..Dopodichè mi stringe i fianchi..quasi a farmi male...e si prepara per bene...Poi inzia a darmi colpi come un treno....1,2,3,10....forti..secchi..decisi...le palle sbattono sulla mia fica fradicia...mi sembra di morire...il cazzone mi fruga il pancino...mi sento sfondare ormai oltre ogni limite....ho il sedere totalmente sfondato che quel pilone impazzito esce quasi del tutto e poi mi si ricaccia dentro fino alle palle senza alcun problema...mi tratta come la peggiore delle troie...In un ultimo sussulto rigodo..un altro orgasmo....dalla mia fica fradicia ancora una volta escono gocce di piacere...avrò goduto almeno 6 volte da quando questo toro ha iniziato ad incularmi in questo modo fantastico......ho la fica che è un lago...Lui lo sente....sente le mie contrazioni per l'orgasmo..sente che godo ancora una volta...ora è eccitatissimo dal mio godere.....decide di venire...e con una serie di colpi furibondi...finalmente...SBORRA....!!!Gli ultimi colpi mi strappano il buchetto del sedere....un intenso dolore mi fà capire di essermi sfondata del tutto il culetto...sento il muscolo del buchetto che si lacera....Lui mentre sborra mi urla:"TROIA APRITI IL CULO..FAMMI VEDERE QUANTO SAI ESSERE TROIA MENTRE TI SPACCO IL CULO...AHHHH....AHHHH....ECCO...TIENI...ORA SBORROOOO!!!"Io capendo che stà godendo immediatamente abbandono le mani dal lavandino e me le appoggio ai due lati del sedere...stringo le chiappe tra le mani e me le allargo in fuori...così facendo mi apro il sedere ancora una volta con le mani...facendogli vedere ancora una volta quanto mi sò offrire a lui...quanto sappia essere troia x lui...E mostrandogli il buchetto...per fargli vedere quanto me l'ha sfondato....da magnifica troia quale sono......Poi con un gemito gli rispondo..."SIII AMORE..GUARDA COME MI APRO TUTTO IL CULO PER TE...E' TUO...TUTTO TUO....ED IO SONO LA TUA TROIAAAA!GUARDA CHE CULO MI HAI FATTO AMORE....E' LARGO COME QUELLO DI UNA VACCA....SAIII??"
Mentre lo dico mi inarco...mettendo ancora + in fuori il culetto...spingendo il sedere in fuori...quasi in segno di massima troiaggine...mi inarco ancora di + metttendomi alla pecorina e facendo sì che il mio culetto sia offerto in maniera perfetta a quel cazzo da favola....Un gemito violento accompagna la sua venuta....e schizzi violenti...continui..mi inondano il culetto....sento un fiotto di sperma caldo...denso...che mi arriva quasi in pancia....gli ultimi colpi mi lasciano esausta...appoggiata ai tacchi faccio fatica a tenermi in piedi!!!...CHE INCULATA MAGNIFICA..AL LIMITE DELLO STREMO....meravigilosa..unica..irripetibile...Resto qualche secondo ancora con il culetto aperto dalle mani....per fargli vedere come sono troia x lui...Lui gemendo mi risponde..."SIII...LO VEDO...SEI PROPRIO UNA GRANDISSIMA TROIA....MI HAI FATTO GODERE COME MAI IN VITA MIA....CHE ZOCCOLA CHE SEI!!!"..Poi finalmente esce....cm dopo cm fà uscire dal mio culetto ormai letteramente sfondatissimo il suo stupendo cazzone....Quando esce emetto un fortissimo...AAAAHHHH....quasi una liberazione per il mio culetto dilatato da morire...credo mi sentano anche al grill...mentre un fiotto di sperma misto a sangue mi fuoriesce dal buchetto ormai terribilmente aperto....Mi ha rotto il culetto nel vero senso della parola...il sangue ne è la riprova...mio dio...sento il sederino talmente aperto che mi sembra sia quasi una voragine....Levo le mani dal sedere...così facendo lentamento sento che si richiudono le chiappe ...mi riappoggio al lavandino...lentamente il buchetto del mio culetto si inizia a richiudere...sento il muscolo del buchetto che si cerca di richiudere..ma + di tanto non riesce...troppo grosso quel cazzo per non lacerarmi il buchetto...troppo largo per non lasciare l'impronta del suo passaggio...un cazzo così è da record...lungo ma sopratutto largo da far paura!!!E poi quel dolore intenso che avevo sentito prima mi diceva che il buchetto si era lacerato..slabbrato..mi si è sfondato troppo....Mi ci vorrà un bel pò perchè si richiuda per bene...Mi sento proprio una rotta in culo..e lo sono davvero in questo momento...mamma mia che culo mi ha fatto quel ragazzo..incredibile...ma lui nemmeno immagina come ho goduto!!!Mi appoggio al muro....e lentamente mi rialzo...Lui mi saluta con un :"ciao troia....ti ho rotto per bene quel tuo magnifico culo..sai??Se ti và di rifarti sfondare...quando vuoi..se vuoi...mi trovi al bar del corso...è l'unico bar del mio paese....Mi chiamo Massimo..chiedi di me...." e si riveste e se ne và...Mi alzo...mentre dal sedere mi fuoriesce copioso il suo sperma...e sangue..solo qualche goccia.....ma mio dio..come mi ha rotto il culetto.... mi ha fatto proprio un culetto come una troia da strada....credo mi ci vorrà + di un mese per richiudermi il buchetto.....sono talmente sfondata...Infine mi rivesto,mi pulisco,il pavimento è pieno di sperma...sembra che ci sia stata un orgia ed invece sono stata io...mi sento tremendamente puttana!Mi guardo allo specchio...ho il top pieno di schizzi di sborra...mamma mia che troia che sono!!Infine scivolo via dal bagno degli uomini rifugiandomi in quello delle donne Mi sistemo per bene.Ho in gola il salato sapore dello sperma,ed il sedere mi fà male,rotto ed aperto com'è! Ho ancora il clitoride che batte forte...nonostante sia stata fottuta,inculata da un vero cavallo ed abbia fatto pompini a ripetizione ho ancora voglia!!Sembra incredibile quanto possa essere puttana e vogliosa quando mi ci metto! Antonio mi aspetta in macchina. Salgo, non ho voglia di parlare…il sedere mi fà male mentre mi siedo...quel ragazzo era un vero toro,lui si che mi ha davvero spaccata per bene...I fazzolettini che metto sul culo tamponano a malapena la sborra che mi cola....Il sangue mi fà capire che stavolta mi sono fatta davvero rompere il culo per bene...Il ritorno è fatto di sguardi, carezze, sorrisi e un silenzio che, alla fine, urla più di cento voci insieme! Ritorniamo alla mia macchina.Prima di scendere Antonio mi chiede:"Jessyca questo ultimo ti ha proprio rotto il culo..sai??" Io gli sorrido e gli rispondo dicendogli...:"Mamma mia..sìììì...ho il buchetto lacerato..il sedere in fiamme e mi fà un male cane....Si mi ha rotto..sfondato completamente il culetto....sai??Ma come godevo??ti sono piaciuta vero...alla pecorina mentre mi facevo sfondare da Massimo??"E lui:"sììì...da morire..mi sono segato come un porco!!Gli dico che l'ho visto...e che è un gran porco....Un ultimo bacio mentre mi apre lo sportello.Le luci dell'alba tingono il cielo di rosa…il bagliore del giorno che avanza lascia dietro di se un sottile strato di nebbia. Scendo, accarezzo quel viso quasi sconosciuto e gli sussurro : “Ciao…alla prossima!” Mi dice sorridente Antonio :”Alla prossima!” ” Si, certo…vedrai, ti piacerò e ti stupirò ancora di +!” Un cenno e via…la sua auto è distante da me. Uno sportello sbatte in un nuovo giorno che nasce… Ancora una macchina scivola sull’asfalto silenzioso… Sorrido e penso…. :” Ci sarà un'altra volta?”Sicuramente sì...sono troppo troia per non riprovarci...e poi ho goduto da svenire...mi ritrovo ad essere ancora una volta tremendamente troia...ho preso 8 cazzi in 3 ore ....l'ultimo poi è stato una cosa incredibile....ho sperma dappertutto...ma il sesso mi piace troppo!!Apro lo sportello e lentamente faccio partire la macchina...sorridendo mi riavvio stanca ed ebbra di sesso verso casa....mentre dal culetto un ultimo fiotto di sperma uscendo mi sporca la mini....Massimo mi aveva davvero sfondata in un modo unico..che cazzo che aveva...una cosa favolosa..lo ricorderò tutta la vita...ed il dolore del mio culetto mentre mi siedo al volante mi ricorda continuamente quanto mi avesse fottuta ma sopratutto inculata bene quell'ultimo straordinario....meraviglioso stallone!!!
JESSYCA
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18 anni fa
admin, 75
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C. : prima parte
“Ci saimo” penso tra me e me.. questa volta e’ reale.. salgo lungo la piccola scala in ferro.. la luce del lampione oltre la strada crea uno stano gioco di luci e ombre.. la mia mente e’ confusa.. forse la tensione.. l’eccitazione.. E’ la prima volta che mi succede una cosa del genere.. Sento il cuore in gola.. la testa quasi mi gira.. Lo stomaco e’ letteralmente serrato e nella mia mente si avvicendano talmente tanti pensieri che non riesco a capire se sto pensando o meno.. Ancora pochi scalini.. poi dovrei trovare la porta aperta.. “Oddio”.. Sento l’adrenalina scorrere nelle vene..
L’ho conosciuta soltanto 5 giorni fa ed eccomi qui.. Non so nemmeno io perche le scrissi.. forse la noia di una nottata uguale a tante altre.. forse la vicinanza.. (nel suo profilo appariva che viveva in Veneto). Fatto sta che mi fece subito capire le sue intenzioni.. voleva essere presa.. voleva essere sbattuta.. sarebbe stata carne nelle mie mani.. Quella notte la feci MIA.. anche se solo virtualmente.. e lo stesso feci nei due giorni successivi.. le dita correvano rapide sui tasti e la mente viaggiava immaginando suoni, profumi, sensazioni, emozioni.. Aveva l’incredibile capacita’ di risvegliare il mio cervello rettile, la parte piu’ primitiva e selvaggia di me.. Ad ogni messaggio la “Sentivo”.. avvertivo la sua presenza, fiutavo la sua eccitazione.. e ci giocavo.. mi veniva naturale descrivere il percorso delle mie mani sulla sua carne.. le descrivevo con dovizia di particolari i movimenti.. cosa le avrei fatto e cosa le avrei fatto fare..
Fino a quel suo messeggio..
Quelle parole squarciarono la mia mente: “Voglio vederti. Non mi interessa se sei impegnato, scegli come procedere basta che mi scopi. Anche se fosse in un parcheggio la notte con un passamontagna” ..e ancora.. “Voglio essere TUA almeno una volta, anche soltanto una.. questo e’ il mio numero XXX XXXXXXX”
Mi era gia’ capitato altre volte di ottenere numeri di telefono.. senza peraltro averli mai chiesti (anche peche’ non avrei mai dato il mio.. considerando che sono impegnato) ed ogni volta declinavo l’invito.. io VOLEVO rimanere soltanto una fantasia..
Ma questa volta non riuscii a rifiutare.. del resto la situazione era di per se eccitante.. Io 23enne.. e Lei 31enne.. professione infermiera.. Entrambi bugiardi all’inizio.. Lei si era spacciata per una segretaria 23enne, io non avevo mai detto la mia eta’, me ne attribui’ 37-38, e io le lasciai credere di buon grado che cosi’ fosse. Quando le rivelai la mia vera eta’ rimase muta x circa 2 minuti.. allibita.. ma nella sua testa scatto’ quella molla che fece crescere ancor piu’ il desiderio..fino all’ossessione.. voleva conoscermi.. era disposta ad accettare qualunque cosa pur di sentire le mie dita sprofondare realmente nella sua carne.. graffiarla.. stringerla.. pecuoterla..
Dopo un paio di telefonate di “conoscenza” fissammo l’incontro.. Viveva sola.. a circa 40 km da casa mia.. Era perfetto.. Le dissi di lasciare la porta aperta, sarei arrivato all’una di notte.. luci spente, solo lo stereo acceso, il display blu avrebbe regalato quel poco di luce che serviva.. Le ordinai di indossare un baby-doll nero velato e un perizoma nero..
“Dio mio! Una delle mie piu’ grandi fantasie sta per realizzarsi” Le mani quasi tremano.. sembrano intorpidite.. Afferro la maniglia.. Spingo appena.. E’ aperto!!.. “Cazzo!! E’ tutto vero!!” Il battito accelera ancor piu’.. Entro.. la casa e’ piccolissima.. me lo aveva detto.. profuma di incenso e desiderio.. chissa’ quanto si e’ lasciata andare in questi due giorni.. mi scriveva ad ogni ora.. e ogni volta era eccitatissima.. quando riuscivamo a sentirci telefonicamente dopo una serie di messaggi mi confessava di farsi schifo da sola.. era fradicia e sudata sul suo letto.. ora so che non mentiva.. l’aria che respiravo parlava per lei..
La camera e’ sulla destra.. tutto e’ esattamente come aveva detto.. “Cazzo! Cazzo! Cazzo!.. oramai non posso che andare fino in fondo”.. Mando giu’ a fatica la poca saliva che ho in bocca.. le gambe si muovono quasi in maniera automatica.. Mi avvicino sempre piu’ alla porta della camera.. eccola!! Come da accordi… Sdraiata su un fianco.. dandomi le spalle.. la luce dello stereo mi permette appena di intavvedere la sagoma.. Umh.. L’istinto inizia a prendere il sopravvento.. Sento il suo respiro.. e’ sincopato.. e’ evidente che ha paura.. (in effetti potrei essere il peggiore dei criminali..) inizio a spogliarmi.. lentamente.. volutamente faccio tintinnare la cintura.. voglio che sappia che mi sto togliendo i pantaloni.. voglio che nella sua mente ricrei l’immagine dei miei boxer neri aderenti spesso descritti.. voglio che li immagini gonfi di desiderio.. esattamente come sono.. Penso di non essere mai stato cosi’ eccitato.. Tengo addosso soltanto quelli.. e lentamente mi avvicino al letto.. Posso avvertire il mix di eccitazione e paura che sta provando.. appoggio un ginocchio.. ..sussulta! il respiro si blocca! Sono anch’io sul letto.. mi adagio dietro di lei.. appoggio la mia mano sul suo fianco e sussurro: “Ciao..” in un attimo si scioglie. la paura svanisce. Ci percepiamo a pelle. capisce subito che non voglio farle del male.. La sento finalmente sospirare.. e’ rimasta in apnea fin’ora.. Freme! La mia mano inizia a far scivolare il baby-doll sulla sua pelle.. accarezzo il finaco risalendo.. lentamente.. dolcemente.. Le labbra si schiudono e si avvicinano al collo.. Voglio che senta il calore del mio respiro.. Sfioro appena con le labbra la pelle tra collo e spalla.. per poi lasciare che quel tocco diventi un bacio morbido.. languido.. umido.. caldo.. mentre le mie dita tornate oramai a lambire i fianchi stringono la sua anca.. ..affondano fino all’osso mosse dal desiderio.. dalle pulsioni.. “Dio quanto la desidero in questo istante!” .. “Mantieni la calma.. controllati.. non liberare di gia’ l’animale.. falla penare un po’..” Decido di assaporarla.. lascio che la mia lingua scivoli sul suo collo.. voglio leccare la sua pelle.. voglio sentire il sapore dei sui desideri.. risalgo lentamente.. sfiorando appena il collo con la punta della lingua.. lasciando una scia calda e umida che a contatto con l’aria si raffredda rinfrescandola.. Adoro la sensazione della saliva che si raffredda.. il caldo che in pochi istanti diventa fresco.. Sono oramai dietro al suo orecchio.. Mordicchiare appena il lobo con le labbra mi viene naturale.. poi la mia lingua corre lungo tutto il contorno .. Sente il mio respiro.. sente il rumore della mia lingua.. il rumore della saliva..
“Ora basta!.. non resisto piu’!.. Voglio Scoparla! Voglio sentirla MIA!” i tocchi leggeri.. la punta.. cedono il posto a leccate piu’ decise.. appoggio tutta la lingua sulla sua pelle.. quasi volessi leccarne via uno strato.. la mano corre sul suo corpo.. si insiunua sotto al baby-doll che in pochi istanti e’ completamente arricciato sopra al suo seno.. alle leccate seguono i morsi.. ora graffianti ma leggeri ora decisi. Statici. Dolore e piacere iniziano a fondersi.. La mano smuove la sua carne.. afferra i seni.. li stringe.. li massaggia.. li graffia.. scende in direzione del ventre.. smuovendo la carne.. ecco.. sfiora appena un ciuffetto di peli.. per poi dirottare verso l’inteno coscia.. percorro la sua coscia col palmo apperto.. appoggiato con decisione.. una volta giunto a meta’ della coscia le mie dita si stringono! Anfondano!.. sussurro: “Ti voglio!” e nel dirlo stringo ancor piu’ la morsa delle mie dita.. Oramai nella mia testa c’e’ solo il desiderio di possedere quella carne..
Continua..
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18 anni fa
cyberdroid,
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Ultima visita: 16 anni fa
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Passivo
il sogno di indossare indumenti femminili sotto i vestiti da uomo si stava per realizzare, il mio amico max mi aveva dato appuntamento in un bar del centro per bere una birra insieme, e magari qualcosa di più forte a casa sua.
dopo la prima esperienza con max non ho più avuto contatti ... con altri uomini e quindi la mia fame era cresciuta a dismisura.
mentre beviamo la birra cazzeggiamo un pò, siamo comunque due vecchi amici al bar.... forse troppo perchè mi dava l'impressione di non voler concludere la serata come io mi ero immagginato... il perizoma mi tirava sul culetto e mi faceva venire una voglia... ridendo e scherzando si era fatto un pò tardi ed allora deluso gli ricordo che domani si lavora, forse era meglio andare a casa.
salimmo in auto e mi disse di avere a casa una buona bottiglia di vino, da aprire in occasioni particolari, poi toccandosi in mezzo ai pantaloni mi disse : te lo ricordi il pompino che mi hai fatto ? ed io, cazzo se me lo ricordo per poco non mi allargavi la bocca con il tuo attrezzo.
max ride poi mi guarda e fa.. si ma stasera mica mi scappi, ti devo allargare qualcos'altro.
la voglia saliva allora porto la sua mano dietroi miei pantaloni e gli faccio sentire il perizoma, poi decido di prendermi l'antipasto e comincio a masturbarlo sopra i pantaloni, era già in tiro, apro la zip e mi ritrovo un cazzo duro in mano dopo non so quanto tempo.
lo masturbo un pò, dopo decido di assaggiare di nuovo il suo sapore, è stupendo, di maschio arrapato, tanto che sento le sue dita frugare nel buchetto ancora troppo stretto per i nostri gusti.
saliamo a casa, lui mette un porno, cominciamo a masturbarci, dopo un pò gli dico che mi deve trattare come un femmina e quindi esigo un ditalino mentre lo spompino... cosparso di vaselina riesco a malapena a tenerlo in bocca e penso " questo mi spacca" lui ci da dentro con le dita ad un certo punto si alza e con uno schiaffo sul sedere mi fa girare, io penso ecco ci siamo sta per farmi donna, lo appoggia, entra solo con la cappella ed io già vedo le stelle, entra ancora un pò e prova a stantuffare alle mie spalle ma il dolore è troppo e mi sfilo, ci riproviamo ma niente, lui era deluso io di più, per farmi perdonare gli salgo sopra a smorza candela e gli faccio una sega sul mio culo, lui me la fa davanti, appena sento la sua sborra calda sulle me chiappe vengo pure io, dopo di che da brava troietta mi accuccio e glielo ripulisco. ci salutiamo, ci rivediamo spesso ma non siamo più stati a letto insieme ed io sono rimasto mezzo vergine. da quel giorno mi masturbo ogni volta al pensiero di avere un uomo alle spalle che ti scopa come si deve, ed allora se mai dovesse capitare di nuovo mi sono già premunito, ogni tanto mi masturbo con un vibratore nel culo, piccolo ma quanto basta. la prossima sarà quella buona
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Incontro....all\'aperto..
...le ultime parole digitate in chat....."metto i jeans"-scrivo-
"negativo- risponde- gonna,anche lunga,e camicia andranno benissimo". poi chiudiamo...alle 18.10 lì,per partire insieme,,,,alla ricerca di un luogo sicuro in cui goderci.
18.11,arrivo,lo vedo...bellissimo come sempre...io mi sono vestita come lui ha ordinato....partiamo insieme,lui avanti con lo scoote,io dietro in macchina. la strada sembra non finire mai,la voglia che ho di lui cresce...e lui tanto per indispettirmi si passa la lingua tra le labbra...di modo che dallo specchieto possa scorgerlo bene.finalmente arriviamo. il tempo di scendere,non lascia spazio a molte parole.le nostre lingue si intrecciano,i nostri occhi si fissano ,le nostre menti già percorrono ore e ore trascorse a digitare una tastiera cercando lo spazio e il luogo in cui possedersi. è bello godere di lui,è bello godere con lui,anche senza comodità,anche se con i tacchi alti non è facile percorrere sentieri di montagna,,è tutto eccitante,xke dipendo dalla sua volontà. i nostri cellulari squillano ripetutamente,nessuno dei due ha voglia di rispondere....siamo entrambi presi da un'eccitazione talmente vorticosa...ci continuiamo a baciare con passione,,,mi mette una mano sotto la gonna, mi tocca la figa che già è umida per il piacere che mi provoca la sola sua presenza.mi tocca,ad ogni sua penetrazione manuale sento che sverrò...mi piace il modo in cui si prende me stessa,mi piace il tocco della sua lingua tra le mie gambe,mi piace quando mi succhia i capezzoli,mi piace tutto ciò che mi fa e soprattutto il modo in cui lo fa...i nostri sguardi si incrociano ancora,e non sevono parole per capire che ho voglia di succhiarglielo e lui ha voglia che lo faccia...lo prendo in bocca, mi pendo cura di lui in tutta la sua bellezza....faccio vari giri con la lingua...continuo a succhiarlo...senza mai perdere di vista i suoi occhi...che godono ad ogni mio contatto.non serve penetrazione stavolta....non serve a nulla,mi bastano le sue dita,umide di me,la sua lingua dentro di me,il suo membro nella mia bocca,i suoi occhi piantati nei miei...in attesa che me lo chieda....
" voglio venire,,,,adesso...."- penso fallo subito che altrimenti muoio qui- viene....nella mia bocca....il gusto è salato....ma tutto sa di buono- continua-
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Bull per vocazione
Sei tornato a casa prima del previsto, tua moglie e' fuori da sua sorella, la casa è silenziosa. Vai in camera da letto per cambiarti e............
Sì, la tua dolce e tenera mogliettina si sta facendo leccare la figa da me nel tuo lettone matrimoniale, me la sto succhiando tutta con due dita dentro la sua passera. Si agita e mi dice che ha voglia di cazzo e che suo marito non l'ha mai fatta godere così. E' proprio scatenata, mi spoglia dicendo che vuole vedere il mio cazzo. Ansima come una troia in calore e tu non l'hai mai vista così, quando mi vede il cazzo dice che non ne ha mai visto uno così. Lo vuole in tutti i buchi alla faccia di quel cornuto del marito, impotente e segaiolo. E' proprio scatenata, la tua tenera mogliettina ha una voglia pazzesca di cazzo, non resiste. Mi dice delle porcate tremende e che vuole prenderlo nel culo, succhiarlo come non ha mai fatto a te...Mi ha trascinato su di lei dicendo "dai chiavami forte, sono la tua troia, fammi sentire finalmente un bel cazzo, chiavami come una vacca non come quell'impotente di mio marito". Ha la bocca aperta e la figa bagnata........"Dai montami...chiavami....ho voglia di cazzo !!!!".
Tua moglie è proprio una troia scatenata, guarda come mi cerca. Dice che tu non la chiavi da tanto e che il tuo cazzetto floscio non lo sente nemmeno, si è anche infilata due dita nella figa e mentre mi sta menando il cazzo le succhio le tette. Vedi che ha i capezzoli duri? Finge di non averti visto ma mi ha sussurrato che c'è quel finocchio di suo marito che si sega. Mi sta succhiando la lingua, si strofina addosso a me, è calda e morbida come non l'hai mai vista. Le chiedo cosa farà suo marito e lei mi dice che di non pensare al segaiolo che ci guarda, lui ci gode ad essere cornuto...Adesso le ho infilato il cazzo in bocca, succhia come una troia. Dice che il cazzo di suo marito le fa schifo e che finalmente ha in bocca una verga gustosa. Lo vedi come mi massaggia le palle per farmi indurire di più? E' veramente affamata di cazzo. Lo prende in bocca e lavora la punta con la lingua, cerca di infilarlo tutto in gola. Adesso è proprio scatenata, le monto sopra e la scopo in bocca. Mi incita a pompare più forte e mi dice che non hai mai gustato un cazzo come il mio. Dice che non toccherà più quello di suo marito perchè è insipido. Si, una bocchinara così non l'avevo mai trovata. Deve aver succhiato decine di cazzi e anche bei grossi. Glielo dico e lei risponde che con un marito impotente lo ha dovuto fare. Succhia con gli occhi chiusi godendo come troia......Sei sulla porta con il cazzetto in mano e vedi che tua moglie apre le gambe e mi invita a infilarle il cazzo dentro. Guarda come è aperta e bagnata, senti come mi invita a sfondarle la figa.......Tua moglie è proprio una vacca, mi fa infilare tutto il cazzo dentro e mi implora di pomparla forte. Dice che il cazzetto di suo marito non lo sente nemmeno e che adesso finalmente è piena come le piace. Guarda come spingo tutto il cazzone nella sua figa. Ti sei avvicinato e guardi come le sto aprendo la figa sbattendola senza scrupoli. Senti che ansima e gode, ti dice che sei una finocchio impotente e che non vorrà più il tuo cazzo.
Ma vedi come ne vuole sempre di più?
Si sta facendo trombare come una troia in calore, muove il culo per mungermi il cazzo, spalanca le gambe per infilarsi anche le palle dentro. Adesso ha sollevato le gambe per farsi impalare di più, mi spinge le chiappe per tenermi dentro mentre sto sborrando.......Mi guardi mentre lo tiro fuori dal figone spalancato e fradicio di tua moglie. Lei non smette di chiedermi di montarla ancora e dice che non ha mai goduto tanto........è venuta urlando come una troia insieme a me.Però tua moglie non vuole farmi uscire, dice che non riesce a stare senza il mio cazzo dentro, che dopo quello di suo marito le sembra di sognare...Quando lo tiro fuori vedi che tua moglie è venuta come una vacca, cola come una fontana ed ha allagato il lenzuolo. Ti accorgi anche che io ho ancora il cazzo duro....
Dopo essermi sfilato il preservativo pieno di sborra lei pretende che io mi infili di nuovo nella sua figa, vuole sentirmi nudo. Ho la punta piena di sperma che infilo in fondo alla sua vagina....Finalmente mi ha lasciato uscire e mi rilasso felice. Tua moglie però non ne ha abbastanza, mi massaggia il cazzo che è già duro e mi dice delle porcate all'orecchio......Mi ha ripreso il cazzo in bocca e succhia come una indemoniata, vuole che la monti ancora. Mi sta proponendo un'altra scopata, è molto convincente. Infatti ho già il cazzo duro e pronto. Mi dice anche che tu ci godrai molto a vederci e che non vede l'ora che sua moglie faccia la troia con me. E' inutile, mi monta sopra e pretende di godersi ancora il mio cazzo. Dice che tu non la chiavi mai e che deve recuperare il tempo perduto....Vedi come se lo è infilato dentro? Ha la figa bagnata che stringe tutto il mio cazzone duro. Dice che vuole una sborrata dentro così quel cornuto di suo marito potrà berla quando esce. Adesso si e messa distesa perchè vuole essere riempita tutta, tu vedi il mio cazzo nudo entrare ed uscire dalla figa della tua tenera mogliettina che gode e dice porcate come una troia. Tu sei davanti al letto che guardi e lei mi implora di darle ancora più cazzo, muove il culo, si agita, con 23 cm di carne nella pancia non capisce un cazzo. Sente che ho il cazzo nudo dentro, che è pieno di sperma bollente e non capisce più niente. Mi urla di riempirle la figa di sborra come tu non sei capace di fare.....Ma guarda come te la sto montando ! E' sotto di me a gambe spalancate e figa aperta, più di 20 cm di cazzo nella figa e gode in continuazione. Tu hai gli occhi fuori dalla testa e non credi che tua moglie sia così vacca. Ti ordino di portarci qualche cosa di fresco da bere.....Sto per riempirti la moglie con un barile di sborra calda e potente. Guarda come si è aperta e mi cerca l'orgasmo. Ti urla che finalmente ha trovato un vero maschio e che tu sarai il nostro schiavo obbediente. Guarda mentre sto scaricando il mio seme nella figa accogliente di tua moglie....lo sai che non ho preservativo e che lei potrebbe restare incinta.
Lo vedi quanti schizzi sto sparandole dentro e lei gode come una troia urlando che le piace essere riempita da me............
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Esibizione amici2
Sono una signora matura un po' formosa e attraente, sono abbastanza esibizionista da molto tempo, con lui mentre guidava mi metteva la mano fra le cosce o sul seno mentre gli sfilavo il cazzo glielo menavo e lo prendevo spesso in bocca.
Una volta avevo una gonna corta e attillata , tacchi, calze autoreggenti, mentre mi palpava le cosce, tirai fuori il suo cazzo e cominciai a fargli una sega, guardati da uno.
Mentre lui mi toccava e continuavo a con la sega godendomi un ditalino, sentii la mano dell’ altro che si posava sulla mia coscia risalendo fin sotto gli slip, cominciai a prenderlo in bocca aprendo le cosce per farmi toccare bene da quello che mi prese la mano e se la mise sul cazzo. Cominciai a fargli una sega continuando il pompino fino a sentirmi sborrare in bocca da lui e sulle cosce scoperte dall’ altro.
scambio belle foto e racconti con signore come me e coppie
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18 anni fa
distinta, 47/47
Ultima visita: 2 anni fa -
Shopping
Oggi è sabato,mi sono alzata e come tutti i travestiti in privato,depilazione,smalto rosso fuoco,sopra abiti normali,ma oggi ero eccitata,così ho messo un infradito molto femminile,con le unghie dei piedi rosso fuoco.
i pantaloni a zampa che si vedeva e non..
entro in un negozio e chiedo alla commessa di mostrarmi sandali con tacco 12cm.
mi porta 2 paia bellissimi,e mi fà per chi sono,io gli rispondo per mia sorella ,ma gli provo io perchè ho lo stesso numero di piede,allora lei me li porge,e quando vede il mio piedino,laccato diventa tutta rossa,alchè io me le metto e comincio a sculettare come una troia in calore,c'erano 2 persone che mi cominciavano a guardare.
a quel punto la commessa mi dice di seguirla in un'altra stanza,chiude la porta a soffietto,e mi fà,spogliati troietta perchè io sarò la tua padrona,io ubbidisco sotto ero in body nero reggicalze e tanga,mi ordina di aspettare,dopo 5 minuti ritorna con una parrucca e trucchi,mi trucca mi mette la parrucca,e mi ordina di andare fuori all'interno del suo negozio in maniera che la gente mi vedesse.
alla chiusura,mi fà pulire tutto,poi mi chiama e mi ordina di leccargli i piedi,poi prende un fallo enorme con cinghie se lo fissa alla vita e mi dice,ora ti scopo cagnetta viziosa.
Da quel giorno sono la sua schiava personale,e quando si fà scopare dai suoi amici io devo sempre pulire tutta la sborra che cade sul pavimento come una cagna.
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18 anni fa
samantharossi900, 39
Ultima visita: 16 anni fa -
Giornata da sogno
come potete ben capire, è la terza volta che vi racconto esperienze che ho avuto, ma sono le piu' belle e indimenticabili che mi siano mai capitate... la settimana scorsa arrivo a casa dopo una giornata di lavoro,(abito da solo), ero stanchissimo.... faccio la doccia, mangio, guardo un po' di tv, poi verso le dieci decido di uscire. Esco con la macchina quando ad un certo punto vedo una mia vicina (veramente una bella donna sposata) coon il suo cane.. io quando la vedo mi giro per guardarla, lei mi passa davanti e mi saluta con un dolce saluto. Decido di fermarmi a chiedergli come va (la classica scusa), lei mi risponde dicendo che era un po' nervosa perchè suo marito non è mai a casa perchè fa l'operatore turistico.. e mi diceva che si era un po' stufata... Decido di chiedergli se le andava un aperitivo e lei accetta... allora decido di parcheggiare la macchina ed entrare in casa mia con lei... una volta dentro casa le chiedo come andava il lavoro, le dico ma che bel cane... e con la scusa mi abbasso sotto il tavolino con la testa e notai che non veva mutande... fu li che cominciai ad arraparmi... lei seduta al tavolo di fronte a me, accavalla la gamba (come fanno tutte le donne) , ad un certo punto per sbaglio mi sfiora il mio piede... io pensando che lo fece in modo volontario, le cominciai pian piano a toccare le gambe.. e lei all inizio si arrabio' e mi disse: ma cosa stai facendo?? io gli risposi che stavo facendo cio' che qualsiasi uomo avrebbe fatto davanti ad una bella donna.. allora lei riprende col sorriso e mi dice.. bè sei carino... perchè no!! allora mi avvicino le comincio a toccare il seno.. lei mette le mani sul mio cazzo durissimo... la porto in camera.. le incomincio a leccare la fica... e lei comincia a godere in maniera stupenda.. poi prendo il mio cazzo glielo metto nella fica e comincio a trombarla come un matto... che donna.... dopo due un ora si sesso senza limiti.. ci stendiamo sul letto.. un po' stanchi... ma il mio cazzo rimaneva sepre bello dritto.. allora lei me lo comincia ad accarezzare poi mi guarda e mi dice: per favore rifacciamolo!!! non sono riuscito a camminare per due giorni...
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18 anni fa
ti1aspetto1by1moro,
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Ultima visita: 18 anni fa
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Allo shop...
un messaggio sul telefonino- squillami,ti chiamo io-. panico!! sono senza un euro sulla scheda,non posso nemmeno inviare un elementare sms. salgo in macchina,dileguo dolcemente la mia amica,dicendole che ho un mare di cose da fare...la strada sembra lunghissima e io ho un solo biettivo in testa..andare da lui,in the shop,e farlo impazzire. il telefono tace,sul sedile ,la strada procede piena di traffico.... arrivo,e non appena parcheggio,il telefono squilla.... il numero è privato,è lui,stacco la chiamata( chissà cosa avrà pensato!!). scendo,apparentemente disinvolta,ma con le gambe tremanti e la salivazione azzerata.
entro,chiacchiero con la commessa,prendo un giornale..chiedo di andare in bagno. la commessa annuisce,ma mi accompagna.....e io non riesco a scorgere la figura di S.vado in bagno,non per finta stavolta,ma sul serio....quando esco lui è lì..seduto al pc...e bellissimo. mi avvicino lentamente,cercano di fare piano. ci guardiamo,ci lecchiamo le labbra....gli dico -sei bellissimo- e non mento,lo è sul serio. mi bacia il seno....mi mette una mano tra le cosce,mi tocca la figa...vorrei prenderglielo in bocca ma è rischioso,....il tempo è breve,quindi mi limito a tastarne la consistenza attraverso i pantaloni. l'eccitazione,inutile ripeterlo sempre, è davvero tanta quando lo vedo. e lo stesso vale per lui....credo sia una questione di pelle più che altro. il piacersi fisicamente è irrilevante.io ho un mare di difetti .....lui nemmeno uno. i suoi occhi tendenti al verde poi,mi fanno letteralmente uscire fuori di testa...
vado via,apparentemente disinvolta.......il cuore batte a 1000....e il tutto è estremamente piacevole.
p.s. a chiunque legge il racconto,voglio dire che tutto ciò che scrivo non è assolutamente frutto della mia fantasia( eccetto i nomio ovviamente) . è tutto assolutamente reale,fatti circostanze ed emozioni annesse. io spero che sandro legga ciò che scrivo di noi....anche se so che non lascerà mai commenti. -continua-
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18 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Una serata indimenticabile
bè inizia tutto una mattina del 3 maggio (un mese fa).. mi alzo alle undici la mattina e dovevo andare con il mio cugino a gardaland, non vedevo l'ora, era tanto tempo che non ci andavo... chiamo mio cugino a mezzogiorno e gli chiedo a che ora si parte e lui mi dice che per problemi con la sua ragazza voleva partire la sera stessa alle 20. Io gli dico va bene senza problemi, solo che alle otto mi chiama e mi dice che la sua ragazza voleva venire con noi, io mi rifiuto di andarci. alle otto e mezzo vado a casa sua per dirgli che non ci andavo piu'... ma lui non c'era piu'.. era già andato.. QUI INIZIA LA SERATA FANTASTICA!! vado a suonare il campanello, esce mia zia, bella donna di cui io sono cotto... Mi dice: ciao christian cosa ci fai qui?? io in quel momento rimango un po' affascinato dalla mini gonna stupenda ed un seno fantastico... cmq gli rispondo che cercavo mio cugino.. e lei mi dice che era partito un quarto d ora fa con la sua ragazza pero' mi dice entra ti offro un caffè.... bè come rifiutare!!! entro mi accomodo sul divano, c'era la televisione accesa, mia zia prepara il caffè si accomoda sul divano e mi dice: tuo cugino ti ha lasciato solo?? io onestamente gli dico di si.. e le spiego che non sapevo cosa fare.. lei mi chiese: la ragazza ce l hai?? io gli rispondo che mi ero lasciato da poco(vero).. poi accade l'imprevisto: mentre chiacchiero con lei, mia zia accavalla le gambe in una maniera che mi fece veramente ma veramente arrapare ma cercavo di resistere.. lei pero' si accorge dopo un po' che le guardo le cosce e mi chiede: mi stai guardando le gambe?? io gli rispondo che mi ci era solo cascato l occhio.. e le chiedo scusa.. ma lei esclama: e di cosa ti scusi?? sei un uomo ormai.. io divento rosso.. lei mi dice ti vergogni?? io le risposi di si.. poi mi si comincia ad alzare il cazzo in maniera spaventosa.. cerco di coprirlo con la maglia.. ma lei se ne accorge.. mi chiede: dimmi la verità ti attiro come donna?? io con la massima sincerità e voglia di scoparmela (vi giuro mai avuto una voglia di scopare come quella sera) le dico si zia mi piaci.. Lei allora comincia a sfiorarmi la mano.. io le tocco le gambe in una maiera dolce e sensuale... fu in quel momento che lei tiro' fuori tutta se stessa.. si mise con le gambe aperte sul mio cazzo e comincio' a farmi una sega.. poi mentre ci baciavamo.. mi porta in camera.. (quella sera avevo un cazzo allucinante credetemi).. mi sdraia sul letto e mi dice: adesso ti faccio vedere cosa vuol dire scopare con una vera donna.. si mette a pecora e mentre gli tocco il seno.. glielo metto nel culo... poi si gira verso di me e comincia a leccarmi tutto.. (è la cosa che mi fa piu' arrapare).. prende il mio cazzo se lo mette nella fica e dopo cinque minuti comincia ad esclamare frasi un po' strane tipo: si si si bello il mio nipote... che bel cazzo che hai... voglio scoparti sempre... voglio leccarti tutto... quella sera mi sfondo' veramente tanto che mi faceva male il cazzo il giorno dopo... a fine nottata ci salutiamo.. pensavo tra me e me peccato che sarà per una notte.... solo che arrivato alla porta lei mi dice.. ci risentiamo domani?? bè adesso è un mese che scopo con lei.. ovviamente non piu' in casa, perchè se lo sa mio cugino non ci farei certo bella figura... mio zio non ci sta' piu' da tre anni... meglio di cosi... mi sto veramente innamorando.. ma anche lei.. del mio cazzo...
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18 anni fa
ti1aspetto1by1moro,
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Ultima visita: 18 anni fa