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Desiderio
Oggetto: Desiderio
Tu ad occhi bendati sdraiata sul tuo letto legata, gambe e braccia a croce, seni scoperti e figa aperta.
Ascolti il mio respiro e cerchi di capire cosa succede attorno a te, poi senti lo sfiorare delle mie mani sulla tua pelle, i tocchi sempre più impegnativi ed indiscreti. Percepisci qualcosa di diverso....di umido....i brividi prodotti ti fanno comprendere la loro provenienza...la lingua...che leggera e fuggente copre di saliva ogni centimetro delle tuoi seni, si sofferma sui capezzoli e scende lentamente sul ventre, gira attorno all'ombellico ed infine si arresta sul pube.I peli, le grandi labbra, le piccole labbra e il clitoride....nulla viene risparmiato dalla mia lingua voluttosa.E quando cominci quasi a gustare il piacere, la delicatezza e dolcezza di quell'approccio romantico.....ecco il mio cazzo, grosso e duro come mai, penetrarti senza ritegno e stantuffarti con colpi profondi e vigorosi. Senti il rumore e la pressione delle mie palle che picchiano sul tuo inguine. Mentre il silenzio viene rotto dalle mie volgari parole.
Ogni tuo anfratto viene violato senza rispetto.....figa, bocca e culo...incurante dei tuoi lamenti....ognuno ha la sua parte fino a quando senti il getto caldo umido della mia sborra che copre i tuoi seni ed il tuo viso.
Poi il silenzio.........cessano i tocchi, cessano le offese, cessano le umiliazioni.........solo il silenzio. Passano i minuti, molti minuti, e tu ti chiedi, ancora bendata, se sono ancora li oppure se me ne sono andato. Le tue chiamate non hanno risposta, finchè a un certo punto proprio mentre stavi quasi per cedere alla stanchezza, vieni improvvisamente risvegliata dal peso di un uomo che senza parlare e senza preliminare alcuno infila il suo cazzo duro nella tua figa poco bagnata provocandoti uno scatto di dolore. Comincia a penetrarti in maniera ritmata e profonda mentre le sue mani ti stringono con violenza i seni provocandoti un gemito di dolore.
Ti domandi chi sia quell'uomo, io od un altro....sei spaventata....ma non hai il coraggio di dire nulla. Senti i gemiti maschili e quasi contemporaneamente il caldo schizzo della sua sborra bollente all'interno della tua figa. Il tuo cuore batte all'impazzata dal terrore di scoprire che quel seme sia di uno sconosciuto.
Poi di nuovo il silenzio....passano i minuti.....alcuni passi lenti verso di te. Una mano gentile che ti accarezza, lava e ripulisce la tua pelle da ogni peccaminosa prova di quell'amplesso. Una carezza in viso, la benda che sparisce, un viso conosciuto che ti bacia delicatamente le labbra ed un dubbio che resterà perennemente irrisolto: quanti uomini ti hanno violata?
Ed anche una certezza......non ti sarà permesso domandare ed, in ogni caso, sai che mai avrai risposta!
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15 anni fa
lucrezia13,
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Ultima visita: 6 ore fa
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la cena
Cosa ci faccio dentro questo ristorante accanto ad un cameriere che mi sta servendo un filetto di cernia? Di fronte c’è un uomo che appena conosco, che un’amica comune ci ha presentati da appena tre giorni. Mi guarda e sorride come se già ci fosse un’intesa, come se l’avermi strappato un invito gli dia l’assenso di scrutarmi nel fondo degli occhi. Cosa ci faccio davvero dentro questo locale soffuso? Seduta sopra questa sedia di stoffa salmone, che avrà ospitato mogli senza mutande ed amanti scomparse prima di finire in un letto d’albergo. Davanti a queste parole sussurrate con un filo di fiato, che hanno lo stesso gusto di un antipasto all’aceto, cerco di non pensare a quello che tra poco m’aspetta, a quello che nell’aria tutti e due respiriamo. Tra poco mi parlerà di sua moglie, che se non fosse per sua figlia chissà in quale volo di gabbiani potrei vederlo planare, ed invece mi è qui di fronte che muove la bocca, le mani da amante perfetto, che delicato stringe un calice pieno come se fosse una tetta. Tra qualche minuto naufragherà nei miei occhi e ci vedrà acqua marina, fiumi di vita che attraversano deserti. Continuerà imperterrito ad elogiarmi, fino a farmi domandare per quale diavolo di motivo stasera ho preferito questa finta commedia, a qualcuno che quando mi guarda non ci vede nemmeno un canale di Ostia. Eppure da tre giorni aspettavo solo che mi chiamasse, avevo già deciso il vestito, la gonna senza dare nell’occhio, il posto lungo le scale dove avrei tolto la sottogonna, slacciato un bottone della camicetta di seta, per essere all’altezza del ruolo che questa sera, la prima, non mi facesse pentire di non aver osato abbastanza. Perché altre volte è successo e Cecilia dice che non c’è altra cura di uno sguardo che penetra, che questa noia nella pelle e nel cuore si abbatte soltanto col desiderio di un uomo. A quest’ora mio marito avrà già spento la luce, ma tanto so già che non dorme, che m’aspetta sveglio ogni volta che esco. M’immagina in un cinema o in un pub con la mia amica Cecilia, a parlare di cose di donne, mentre io sono qui a farmi guardare il merletto del reggiseno che esce, che vezzoso traspare dentro questa serata che ancora non ha avuto un inizio. Lui mi fissa l’incavo facendo finta di guardare nel vuoto, ma lo vedo che è gonfio di voglia, almeno di sapere se i miei capezzoli sono grandi, se sono chiari come un ciuccio coperto di zucchero a velo. Eccolo, ora poggia la mano sul tavolo sperando di incontrare la mia, tutto in maniera fortuita, lasciando al casoil contatto di pelle che non compromette nessuno. Ma io perché sono uscita? Perché dovrei stringere questa mano che chiede? Perché dovrei guardarlo negli occhi e confondere intimità che gelosa riparo, che gelosa trattengo, perché i dubbi d’essere nel posto sbagliato sono ancora più vivi, di qualsiasi disillusione che sento ogni giorno nel cuore. Lo lascio con la mano in attesa e m’alzo per andare in bagno. Ecco ora mi starà vedendo da dietro, di fianco, sicura che apprezzerà questo spacco che lacera in due la gonna e i suoi occhi che finti guardano il piatto. Di sicuro avrà notato il ricamo che fa bordo alla mia calza, che fino all’ultimo in dubbio mi sembrava inadatta, ma davanti allo specchio volevo essere bella, femmina come da tempo non mi sono sentita, amante che cura il dettaglio, contro l’altra me stessa che passa le sere in tuta o in pigiama Dentro questo bagno minuscolo mi domando qual è il punto, il limite dove voglio arrivare, ma poi non rispondo e mi rifaccio il trucco, rimarco il contorno di labbra per farle apparire più grandi e più gonfie, per dare una riposta netta ai miei dubbi, alla mia coscienza che per scaricarsi ogni peso vorrebbe addirittura chiamare casa e dirgli di non preoccuparsi, che Cecilia è vicino e ci stiamo divertendo. Ma io non mi sto divertendo! E poi cosa gli dico? Che un uomo che lui non conosce mi aspetta voglioso dentro una saletta appartata che sa di segreto e proibito, che non ci vuole poi molto a pensare che siamo due amanti, che lui è gonfio di voglia perché ha visto uno spicchio di calza, che io mi spalmo rossetto dandogli un segno, un limite dove può inoltrarsi, dove sono disponibile a cedere senza far la figura d’una ***** qualunque. Torno al tavolo e quella mano non ha cambiato di posto, è più vogliosa e più rossa, al cospetto di chi imprudente s’è rifatta il trucco tra il pesce e la frutta. Ecco tra poco mi dirà che m’ha sempre sognata, che da tre giorni non dorme, mentre la sua mano aperta sta gridando in attesa, che aspetta almeno il mio fiato per stringersi a pugno. Devo decidere, poggio il bicchiere vicino alla sua mano senza toccarla, finché i nostri indici si sfiorano, i nostri medi si toccano ed i pollici si incatenano. Non riesco a guardarlo, forse già mi pensa nuda nel letto, in qualche albergo qui vicino che di sicuro conosce. Forse mi pensa vestita, distesa che aspetto, o in piedi con la gonna arrotolata ai fianchi, sbattuta contro uno zoccolo di muro che sarà la sua passione, la soddisfazione del suo ardore che ora sento attraverso un dito, una mano che non mi lascerà per tutta la cena. Mi parla della sua villa in mezzo ad un parco d’olivi, dei suo tre pastori tedeschi e della cagna bastarda che ha partorito da poco. Ripenso a Cecilia: “Almeno ricchi, se d’altro non potremo mai sperare!” La sua mano trema, avverto un fremito nato distante, è evidente che sta pensando ad altro, a come spartire intimità e convinzione che una donna a quest’ora è solo da letto e questo spacco che vede non può che finire in una voglia che s’apre, che aspetta. Forse sta pensando che l’ha presa troppo lontana, che magari avrebbe potuto saltare il ristorante, la cena e queste parole smielate che ritardano il momento preciso d’allungare la mano. Fanno perdere tempo alla voglia che autonoma s’ingrossa nella certezza che una donna come me non scopa da tempo e non vede l’ora che ci portino il conto. Le sue dita mi bucano la pelle, le sento, vorrebbero stare da qualche altra parte, sfiorare il bianco del mio merletto, il nero del mio nylon che ora sfacciato si mostra. Lo sento, ora davvero manca niente, toccare di gusto una donna sposata, toccargli lentamente il calore tra le gambe che s’accavallano poco convinte, mentre guarda gli occhi che si fanno più bianchi, guarda l’indecenza di darsi vedendo mano mano il contegno che cala, l’aria da signora per bene che rimane un ricordo come l’antipasto d’aceto o i discorsi per dire sui pastori tedeschi. Lo vedo che pensa, che si domanda di nuovo quando ho fatto l’amore l’ultima volta. E come, e dove l’ho fatto. Dentro un letto di casa o una macchina in pieno parcheggio sotto il sole d’agosto. Se rimango fredda in attesa o scollego il cervello, se mi piace annusare il piacere che cola e nel mentre mi faccio sussurrare cagna bastarda come il suo cane nel parco d’olivi. Eccola quella mano! Nessuna ragione può più trattenerla, perché il desiderio diventa una sfida e sbaraglia la stoffa come se fosse un velo gonfiato dal vento. Magari sta pensano se offro me stessa ovunque l’aggrada, la parte dove un uomo impazzisce e, chissà per quale ragione, la desidera per sentirsi più maschio. Eccola che risale la gamba, premurosa si ferma e poi riparte decisa, stringendo la pelle per sentirla più soda, per misurare il tempo che manca alla meta che non può più essere distante. Mi domando perché ora non lo fermo, perché lo lascio pensare che sta accarezzando una preda dove s’accomodano uomini diversi perché gli è andato a genio il contorno. Il cameriere ci guarda ed io mi sento a disagio. Perché poi mai? In fin dei conti era quello che volevo, farmi sbrindellare mutande da una mano infuocata, farmi cercare nel punto dove da mesi non sento carezze, come se qui, in questo momento, stessi proseguendo il mio sogno ricorrente. Sorrido pensando che ne sono ancora capace, mi chiedo quale molla l’abbia fatto scattare, quale dettaglio gli abbia permesso di non avere timore, lo spacco della gonna o il reggiseno imbottito, le mie labbra più gonfie o semplicemente che sono sposata. Questa mano che sento non ha morale né legge, eccola la sento, ormai davvero manca un nonnulla, con l’altra parla, fuma e mi versa del vino, con gli occhi m’ascolta perché io continuo a parlare di Cecilia, dei suoi tanti uomini, dei suoi tanti problemi. Ma credo che io sia l’unico problema! Cosa ci faccio con questo sudore straniero tra le mie cosce, lui insiste e mi fa voglia, per un attimo desiste e spero che non fugga, per un attimo si ferma e spero che non torni all’assalto di queste flebili resistenze che lui neanche avverte. Perché sono mie, sono dentro, sono tra l’anima e la pelle, sono tra la ragione e mio marito che ora avrà spento la luce, che ora mi starà pensando dentro una leggera premura che s’ingrandirà con le ore. Sapesse invece cosa c’è tra le mie gambe, una mano d’un altro, ossessiva e padrona, che il cameriere non vede, che mi scava e mi ripulisce da questo velo di polvere che nel tempo si è fatto imene. Lui insiste e continua ad entrare, ha scelto il dito medio perché forse è il più grande. Risale la corrente per il gusto di scovare la causa di come una femmina in questo momento spalanchi le gambe e gli renda facile il percorso, di come una femmina continui a parlare e si fa cercare nei buchi l’essenza, davanti ad un cameriere che in piedi ci guarda ed a questo punto non può non essersi accorto di cosa fibrilla sotto la tavola e che l’antipasto sotto la gonna sta diventando primo e secondo, e poi frutta e poi dolce, e poi ancora vino che sento nella testa tra l’incavo del mio seno, in ogni dove che fa buco e fa da culla, che fa d’ansia e fa da letto che stupida stasera ho pensato di finirci. A Cecilia racconterò che l’amore è rimasto sopra la gonna, su una terrazza al Gianicolo che ci faceva contorno, le racconterò delle balle perché non posso dirle che sto spalancando le mie gambe, che ora quello che sento non è solo un dito. Non posso dirle che ho ceduto prima di resistere, che neanche un fremito mi ha fatto stringere le gambe, che neanche uno starnuto ha deviato il percorso. Eccola la mano, la sento. Si muove libera e padrona, carica di consapevolezza e di boria che nessun’altro piacere potrebbe essere meglio, che nemmeno l’amore contro un tramonto sarebbe lo stesso. Scivolo lungo la spalliera, impercettibilmente m’abbandono, non ci saranno suite d’alberghi col Gianicolo che fa da contorno, non ci saranno lenzuola di seta o una vasca grande come una piscina dopo l’amore. C’è solo questo dito che ora confondo, questa mano che stringe e che copre tutto il piacere che io dispongo. Mai l’avrei immaginato di colare piacere mentre lui continua a parlare di moglie e lavoro, di tennis e d’orologi che sono la sua passione. Mai l’avrei immaginato di farmi finire sopra questa sedia ed urlargli col bianco degli occhi di non smettere, d’arrivare oltre il timore che s’è fatto bisogno.
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12 anni fa
19silvia76,
34/37
Ultima visita: 2 anni fa
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La strana vendetta di Amanda
Di questa vendetta ne vuole parlare Amanda, anzi mi ha obbligato ad inserirla nel sito.Noi due siamo un coppia fedele, scambista ma sempre consenzienti e complici.Nessuno dei due tradisce l'altro.Amanda lavora nella fabbrica di Luca, più che altro gestisce piccole commissioni per le quali serve una persona fidata e dà in genere una mano in ufficio.Spesso la rimprovero per i suoi errori (frequenti!). A volte scappa qualche parola in più, nel senso che crea problemi che poi io devo sistemare, cosa gli grido che non sa fare un cazzo e che è brava solo in mezzo alle gambe o altre cose del genere. Cose che nel frangente la fanno incazzare.L'ultima volta, la scorsa settimana, gli ho detto che andasse non ricordo dove e che in ufficio prendevo un'altra così almeno mi facevo spompinare da una venticinquenne. Lei mi ha detto che invece mandava me a quel paese e andava lei a fare un pompino ad un altro, così almeno non gli rompevo le palle. Dopo circa un'ora torna tirata con un vestitino aderentissimo, finissimo, la schiena tutta scollata e due tacchi a stiletto che la alzavano di 10 cm. Spesso succede che quando si litiga poi si finisca tutto con una scopata; pensai che volesse replicare per l'ennesima volta. Invece dopo avermi insultato per 10 minuti mi chiese come stava così vestita (la troia!!) e che ora andava lei in cerca di un altro.Non lo penso proprio mi dissi dentro...Mi salutò sbattendo la porta ed ancheggiando in modo che non si poteva non guardargli il culo. Lei sa che con il suo corpo mi stende quando vuole... E stende chiunque. Senza che io lo sapessi si diresse verso l'ufficio del suo ex datore di lavoro (un ricco professionista di nome Giovanni) così abbigliata e lo convinse ad andare a casa nostra. In passato quando Amanda era sua dipendente, lui ci provò spesso con lei, ma senza esito. Lei un pò lo detestava. Ma forse in questo momento lui era la persona giusta per la sua vendetta: lei sapeva che sarebbe caduto subito "ai suoi piedi". Alle 14 circa squilla il mio cell e vedo il numero di Amanda: penso che voglia farla finita con il litigio... Mi chiede di andare subito a casa. Lasciai tutto sulla mia scrivania e lasciai detto che sarei tornato tra poco. Arrivato a casa subito non trovai nessuno, poi sentii dei rumori in bagno e mi diressi di là . Quando mi sentì Amanda gridò di entrare piano perchè c'era una sorpresa ! Pensai a lei nuda in vasca idromassaggio.... come spesso accadeva... è uno dei posti per fare "la pace". Quando ho aperto la porta vidi lei e Giovanni dentro la schiuma !! Lei mi fece un bel sorriso, uno di quelli che solo le troie san fare. Subito mi chiese di avvicinarmi e baciarla, non lo feci e chiesi chiarimenti (erano a casa mia!!). Lui era seduto dietro a lei, lei tra le gambe di lui e lui la stringeva. Ci stiamo un pò divertendo ! Aggiunse. E si alzò in piedi per farmi vedere che era nuda! E mi disse "e sono nuda" ! Lui la ammirò ulteriormente... "Indovina se lo abbiamo fatto !!" aggiunse ridendo per sfottò Amanda ed andando con la mano sotto la schiuma a toccare il cazzo di lui. Gli dissi "stronza ! " E lei: ma dai spogliati che giochiamo insieme.. quante volte vuoi anche tu giocare in tre ! Mi imbarazzò per la presenza di uno che Amanda conosceva ma era per me quasi estraneo... Ma entrai anch'io in vasca. Ormai il gioco era quello, e gli attori erano tre !! Molte volte lo abbiamo fatto in tre ma ero preparato mentalmente... stavolta mi sentivo tradito ma lei diceva di no perchè scopava in mia presenza Amanda mi si sedette sopra infilandosi il mio cazzo in figa seppur sotto la schiuma. Disse a Giovanni di alzarsi dall'acqua per farmi vedere che indossava il profilattico.Lei si girò tipo alla pecorina con lui dietro, mi toccava il cazzo, se lo mise tra i seni ed invitò l'altro ad infilarla finchè lei mi fissava negli occhi con il solito sorrisino da troia. Poi mi invitò a fare altrettanto per vedere chi dei due lavorava meglio. La scopai profondamente, sia per vincere la sfida sia per spaccarla, visto il suo comportamento. Dopo un po gli puntai anche il culo e la scopai anche dietro. Forse Giovanni si eccitava a mille solo guardando noi due! Ma Amanda si rigirò verso di lui per prenderlo ancora in figa e Giovanni non si fece certo supplicare. Ad un certo punto Amanda ci disse che non capiva chi era migliore. Prima uscì dalla vasca ed impiegò dieci minuti ad asciugarsi: dieci minuti di puro esibizionismo. Poi ci fece asciugare e ci tirò nel letto. Restammo là a scoparla altri 40 minuti circa. La scopammo per bene: a turno e qualche doppia!! divina !! Nel sesso è una favola ! Una numero uno !!Si è ben divertita, poi ridendo mi disse che ora doveva decidere da chi andare a lavorare, dal mio marito o dal mio ex datore, straordinari compresi ! ci disse ridendo e sfottendo ! Ma toccarla durante il rapporto è sublime, baciarla, leccarla! Mio dio !!! Morale una bella donna ha sempre molte possibilita ! Una donna favolosa è sempre un killer a letto
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1
15 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 5 giorni fa
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nel bagno turco.... cose turche!
cari sexy-utenti,
è successo, è stato magnifico
dopo aver finito il mio tradizionale allenamento in palestra (non vi nego che ero eccitato all'idea che davvero potesse succedere e mi sono allenato malino....) , in perfetto orario...doccia e poi via al centro benessere! mille le domande ed il cuore a mille... ci saranno? avranno bidonato? come saranno dal vivo? mah....
entro nel centro, vuoto. come sempre. dietro l'angolo due accappatoi appesi. e due paia di ciabattine di fronte alla porta a vetri del bagno turco. quasi incredibile: tutto come concordato.
mi faccio coraggio, entro.
in fondo c'è lei, un po' timida credo. lui mi si fa davanti e si presenta. poche parole ma necessarie per distendere gli animi. la chiama. si alza e mi si presenta. certo che è come in foto, anzi, meglio! 23 anni, 173cm...e costume veramente sexy: intero ma scollato e ... apribile sul davanti...!
ora è lei che si fa avanti chiedendomi un massagggio al collo.
sono allibito ed eccitato... lì? in piedi?
non me lo faccio ripetere ed inizio a massaggiarla (sempre con un occhio verso l'ingresso del centro.... sarebbe terribile se entrasse qualcuno ora...!)
lei si scioglie pian pianino e io non manco di appoggiarle il mio costumino esplodente tra le chiappette... e come le piace....
lui è seduto, non ci guarda. allora mi faccio coraggio. massaggiando inizio a scoprirle un seno, poi l'altro
lei mi cerca, tira indietro la testa. le bacio il collo ma la tengo ferma. non voglio che si giri ora. continuo. quando la sento veramente sciolta la giro verso il suo compagno e la piego a novanta allargandole un po le gambe.
lui non ha bisogno di istruzioni e le mette in bocca il suo arnese mentre io faccio quello che so, mi inginocchio ed inizio a leccarla, a mangiarla
andiamo avanti così, non so, credo 5 o 6 minuti.
lui le viene in gola, subito.
---- fine parte 1----
proseguo?
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15 anni fa
IlVenerabile,
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Ultima visita: 2 anni fa
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Tania e il desiderio ( cap. IX X XI )
Capitolo IX
Ci fu una volta che ad una tavola rotonda che disquisiva sulle verità della vita me ne uscii con una frase che fece arrabbiare mezzi filosofi ( l’altra metà era fuori a fumarsi una sigaretta o a bere un caffè o a cercare la verità guardando le cosce di qualche bella ragazza) : “ Ma siete sicuri che Socrate sia veramente esistito? Non è che Socrate sia un personaggio che esce dalla penna di Platone?”
Questo detto da un matematico fece imbestialire tutti gli emeriti accademici filosofici.
Le mie deduzioni nascevano da una necessità ben precisa dell’uomo, avere si un contraddittorio alle proprie idee, ma che questo(contraddittorio) dovesse essere indirizzato verso quelle cose delle quali non si è sicuri nemmeno se stessi.
D’ altra parte mi sembrava impossibile che, un uomo come Socrate, sempre alla ricerca della verità non volesse lasciare ai posteri qualcosa di quanto da lui “scoperto” e saputo.
Possibile che a noi siano arrivati solo pensieri suoi scritti da Platone?.
Convintomi in giovane età di questa cosa ho sempre cercato di trovare il lato metafisico e quindi anche antimetafisico in ogni persona.
C’è sempre un momento che un individuo annuncia la sua verità e nello stesso contesto ha sempre un momento di scoramento nel quale annuncia l’impossibilità di determinare una verità.
Il giorno che Tania, due giorni dopo la visita al Privè, mi disse : “ Forse hai ragione tu, non serve realizzare le fantasie, basta averle” io cercai di capirne le motivazioni.
La coppia che ci aveva inseguito nel locale aveva inciso nella sua decisione?
L’aver visto cosa succedeva all’interno l’aveva già soddisfatta?
Ora mi domandavo perché la coppia del Privè aveva insistito in quel modo .
Ci sono due cose infinite nell'universo: l'universo e la stupidità umana, e della prima non ne sono sicuro. Se dovessi rinascere, farei l'idraulico(A.E.)
“E se riprovassimo?” . Tutti nella vita dovrebbero avere la seconda opportunità.
“Tu lo vuoi?”. Mi fissava dritta negli occhi quasi a voler mettere a nudo tutte le mie impressioni di quella sera.
Io cercavo di cacciare l’immagine della bionda dalla testa quasi a vergognarmi che potesse essermi piaciuta e che lei potesse vederla come ad un cinema scope.
“Certo che lo voglio , ma per non far morire un tuo desiderio, per continuare a credere.”
“O per ricevere qualcosa di più dalla bionda?”. Ora sembrava l’inquisitrice. Una torquemada in gonnella.
Si era girata dandomi le spalle , non mi fissava più direttamente ma ora stava sondando il mio fiato, i miei tempi morti nel rispondere. Se avessi risposto dopo un minuto ero colpevole, dopo 55 secondi avevo un complice, dopo 30 secondi chissà.
Mi avvicinai senza proferire una parola e la cinsi a me.
Era agitata , non capiva e non voleva capire.
Quel mondo tanto desiderato ora era un inferno, un luogo pieno di insidie.
“Non era chiaramente una bisessuale, o forse anche si”.
Lo dissi e attesi la sua risposta.
Il suo cuore batteva forte. Fissava il muro e un quadro dove una donna nuda fissava il suo pittore tenendosi un seno in mano.
Ricordo il giorno che avevamo deciso di appenderlo quel quadro. Lo avevamo insieme a molti altri in cantina.
Quando li portammo su per decidere quali utilizzare saltò subito all’occhio di Tania. “Che bello. Astratto, corrente impressionistica eppure dipinto nel ‘900. Bella la modella”.
“Lo mettiamo in entrata?”. Lo dissi io più per provocare che per una convinzione che l’entrata fosse il suo luogo ideale.
Senza proferire parola sulle implicazioni che un quadro simile posizionato in entrata avesse rispose : “ Mettiamolo in salotto che ce lo gustiamo nei momenti tranquilli”.
Ora quel momento non era tranquillo.
“Quella modella secondo te sta guardando il pittore e lo vuole invogliare a fare del sesso oppure sta solo godendo del fatto che molta gente potrà vedere le sue nudità?”
Era zitta e non rispondeva , ma il cuore ora era meno veloce.
Stava pensando.
Dopo qualche minuto che mi sembrò l’eternità rispose con una voce ferma che non dava spazio e contestazioni : “ Sta solo guadagnando la paga di modella”.
“Sabato ci torniamo sai, c’erano troppe cose che ancora non abbiamo visto. Voglio esserci Sabato. Devo prendere possesso di quel posto. Voglio vincere le incertezze, Voglio vivere la Vita. Volli volli fortissimamente volli.”
Era un fiume di parole. Un fiume di certezze.
A parole è facile affrontare l’oceano e poi se lo guardiamo su una cartina non è nemmeno tanto grande.
“Luca ne è sicuro. Questa mattina in chat ha detto che avresti provato di nuovo ad affrontare l’arena.”
Si era girata verso di me e di nuovo mi fissava negli occhi.
“ Il tuo mentore sa sempre tutto”.
“Dai non scherzare. Mi affido a lui perché ci è passato da queste situazioni.”
“Però non sei il tipo da affidarti al giudizio degli altri”.
Mi sfidava. Voleva farmi sentire meno di quello che mi sentivo di essere.
“Questa volta voglio affidarmi”.
“E oltre al fatto che avrei detto che volevo tornarci cosa ti ha detto?”.
“Di entrare nell’arena coprendoti con l’artiglieria, di tenere sempre pronta la cavalleria ai fianchi e coprire le retrovie con la fanteria”.
Scoppiò a ridere abbracciandomi.
Gli era piaciuto lo schema difensivo alla Napoleone.
“Staremo solo sulla difensiva?”.
Mi stringeva i fianchi e mi baciava sul collo.
“ E no generale. Quando lei farà un cenno la sua guardia imperiale sarà pronta ad attaccare e non farà prigionieri sul campo”.
“Cavoli devo scappare, sono in ritardo di 30 minuti”. Avevo un appuntamento di lavoro al quale non potevo mancare.
Mi ero divincolato dall ‘ abbraccio e stavo mettendomi il cappotto. Nel mentre che mi stavo riassettando un po’ i capelli allo specchio dette gli ordini per preparare la campagna militare.
“Allora sabato si torna ma questa volta dirigo io nel corridoio”.
Non mi ricordavo di aver diretto io la prima battaglia.
E’ come quando vai dall’avvocato e ti spiega della causa e come potrebbe finire : “ Qui la vinciamo , li la perde”
E’ come con le donne. Se si vince si vince insieme ma se perdi lo fai sempre da solo.
Adoro le donne perché ti costruiscono la vita attorno , ma non te ne rendi nemmeno conto.
Capitolo X
Lucia aveva ingranato finalmente la marcia nella posizione automatica e Luca aveva tirato su il finestrino mentre Tania si era risistemata al suo posto e cercava di leggere il foglietto lasciatole dalla “Rosa”.
Lo girava e rigirava tra le mani cercando di carpirne la provenienza, il passato e il presente. Il futuro era incerto.
“Accidenti Tania, e tu saresti la inesperta?”. Luca lo disse quasi con orgoglio quasi fosse stato lui con i suoi suggerimenti datimi in mesi di chattate ad aver creato il “mostro”.
“Inesperta in cosa?”. Tania lo disse con un modo di fare da bambina viziata che ci mettemmo a ridere tutti.
Ci conoscevamo solo da 2 ore ma sembrava che ci conoscessimo da anni.
L’appartenenza ad un fantomatico mondo che ci portava a comprendere che il desiderio umano andava oltre il “desiderare in silenzio” o peggio “di nascosto” creava un feeling magico.
“Caro Marco “ era Luca che mi riportava dentro la macchina “ adesso spiega a Lucia chi sei e chi siete”.
Chi sono. Alla faccia della psicanalisi. Dove nasco, da dove vengo, dove vado. Difficile iniziare a spiegare chi sono.
“Cara Lucia hai di fronte un uomo che ha sempre avuto tutto dalla vita. Soldi, donne macchine, amici e si ritrova a dover gestire una donna che gli sta facendo cambiare totalmente la visione della vita. Però mi sento grande perché sono qui”.
Non so perché mi presentai in quel modo , ma così feci.
Potevo dire mille altre cose ma nel momento che dicevo questo e la mente mi suggeriva mille altre vie ed incroci mi veniva spontaneo dichiararmi per quello che in quel momento ero. Un uomo alla ricerca del mito dell’androgino.
Non fraintendiamo questo. Nulla a che vedere con Trans, Ermafroditi o quant’altro. Androgino quale essere che avendo la parte maschili e la parte femminile cercava la soddisfazione in coppia.
“Interessante , ma sbrigativo”. Lo disse guardandomi e con un sorriso provocatorio.
“ Ragazzi voi parlate e parlate ma intanto la notte fugge”. Era stata Tania a interrompere la parte di psicanalisi forse indispettita dall’interesse che Lucia stava dimostrando verso la mia spiegazione.
Lucia prendendo alla lettera Tania : “Se non pensate che corro troppo proporrei un drink da noi”.
Mi girai all’indietro verso Tania per carpire dal viso se la cosa la disturbasse o ne fosse felice.
“Non avete qui a Milano posti simpatici dove poter rimanere in macchina a chiacchierare e potersi scambiare qualche effusione?”. Si sentiva più sicura all’aperto che affrontare la chiusura di una porta alle spalle pensai.
“Ne conosciamo tanti, ma sono posti segreti”. Lucia stava sorridendo e si atteggiava ad agente segreto della Cia mentre proferiva questa frase.
Mi interessava la cosa: “Quanto segreti?”.
“Tanto segreti che la maggior parte che parcheggia e ci va non sa nemmeno che è un posto segreto”.
Mi ero girato verso Luca per capire cosa intendesse Lucia.
Luca faceva il sornione e guardava verso l’alto sorridendo.
Tania si era sporta in avanti con la testa superando lo schienale di Lucia e le aveva posato una mano sul seno. Lucia improvvisamente aveva scartato un attimo con il volante , si era un attimo persa, e si lasciava accarezzare.
Guardava Tania dallo specchietto retrovisore ora con sguardo da gatta. “ Cara Tania tu sei un enigma”.
L’aveva detto con un filo di voce, quel classico filo di voce che porta in se il compiacimento ma anche l’eccitazione che sale nell’umana persona inavvertitamente.
Tania aveva messo a nudo il seno di Lucia e se lo accarezzava.
“Per tutta la cena ho avuto voglia di farlo”.
Eravamo in pieno centro di Milano. Ad ogni semaforo che ci si doveva fermare io cercavo di coprire la scena agli occhi delle macchine che ci affiancavano. Facile se Lucia si fermava sulla parte sinistra della carreggiata, impossibile se si fermava sulla parte destra.
“Questo tra poco si sega”. Era stato Luca a dirlo invitandoci a guardare un automobilista fermo sulla nostra sinistra affianco a noi.
Ero sconcertato.
Questo incurante della strada e del semaforo guardava estasiato la scena che gli stava capitando nella macchina affianco. La macchina dove eravamo noi.
Non riusciva a scrollare gli occhi dal seno di Lucia che orgogliosa si protendeva quasi a voler superare la linea dello stop. Un seno bellissimo, abbronzato .
Tania continuava nel suo “palpeggiamento” incurante di tutto quello che stava capitando attorno.
Tania guardando nello specchietto Lucia disse:“E’ questo il posto segreto?”.
Tania, Tania cosa mi combini.
“Se mi fermo da qualche parte , mi giro e ti riesco a baciare diventa un posto segreto anche questo”.
Le due ragazze erano impazzite. C’erano solo loro nella macchina e tutto il resto del mondo era andato in pausa sigaretta.
Si ammiravano nello specchietto retrovisore e i loro sguardi erano languidi. Si scrutavano e le mani di Tania ora stavano scendendo sul corpo di Lucia e nel farlo il top di Lucia scivolava con loro.
Vedevo distintamente la mano di Tania infilarsi nell’inguine della “sventurata” che a fatica cercava di portare la macchina e la sua andatura ora non superava i 20 km all’ora.
Ad un certo punto ritirò la mano dal sesso di Lucia e me la porse sul viso fino a mettermi le dita sulle labbra.
“Questo è il calore , il sapore e il miele di questa bellissima donna, assaggia”.
Penso che se mi avessero fatto una foto in quel momento si sarebbe potuto vedere lo sguardo del primo uomo che vide lo Yeti.
La vita è piena di sicurezze e di certezze, ma fino a che non le conosci a fondo non farle tue potrebbero riservarti delle sorprese
Capitolo XI.
James girò il bottone della radio. La voce squillante dell’ annunciatore di Radio Club Privè fece vibrare la cassa della Aston Martin.
“Abbiamo un messaggio urgente da comunicare a tutti i soci dei club Privè”
Irritato James spense la radio. Se lo avessero fatto prima si sarebbe risparmiato un inutile spargimento di sangue.
Ora tutto l’ambiente era sul piede di guerra per ritrovare cp_da _favola e imputavano la colpa ad un non ben identificato singolo facente parte della Spectre.
Più il tempo passava più era improbabile ritrovare la coppia.
Correva a velocità sostenuta sulla statale 11. Aveva l’appuntamento al molo 10 di Peschiera con Marco e Tania, agenti segreti della SSPT.
La nebbia lo obbligava a tenere gli occhi puntati sulla strada.
Il ricordo andava alla mattina quando ricevette la telefonata da Mister M : “James, la regina ha bisogno ancora di lei. Ha una prenotazione a suo nome , a nome james Bond, senza copertura all’ Hotel Tre Corone di Verona. La missione è scoprire che fine hanno fatto gli agenti cp_da_favola che mancano dalla nostra agenzia di Verona da circa 10 giorni. Priorità assoluta”.
Quando una coppia per un certo periodo si prende un po’ di vacanza purtroppo l’unico che può farne luce è James Bond.
Le voci cominciano a divulgare le più disparate motivazioni e molte volte ti aspetti di sentire che … “ Ma davvero?”. “ non ci credo”. “ Te lo giuro”. “ E lui cosa ha detto?”.
Era un po’ che frequentavamo questo club ed avevamo conosciuto molte coppie simpaticissime e veramente carine.
La seconda volta che ci eravamo tornati Tania era entrata con molta circospezione e con meno entusiasmo della prima volta.
Entrando si era messa a scrutare le persone alla ricerca di qualcosa.
“Ma vuoi che ci sia anche questa sera la bionda?”. Lo avevo detto nella speranza di tranquillizzarla. “ Ma oltre a questo , visto che siamo fuggiti l’altra volta, vuoi che anche questa volta perdano la serata dietro a noi?”.
Non era convinta di quello che dicevo e lo si capiva o qualcosa d’altro la disturbava. Depositando la pelliccia non osava guardarmi negli occhi come se io fossi la colpa di tutti i mali del mondo.
Le posi la mano attorno alle spalle e si discostò quel tanto da poter gestire in autonomia il suo passo.
Cercai di capire cosa potevo aver fatto di male.
In macchina si era parlato del più e del meno e comunque non della serata.
Stufa di tenermi il broncio si girò e mi fissò negli occhi.
“Non l’hai vista?”.
“Chi?”
“La bionda”.
Oddio. C’era la bionda?
Cominciai allora a guardarmi attorno e notavo che lei mi fissava e non credeva minimamente a quello che facevo. Per lei stavo recitando.
C’erano almeno 200 persone. Cominciai con il guardare le più vicine al bar, niente.
In Pista , nulla. Ad un certo punti la vidi. Era in fondo alla sala a circa 60 metri da noi in mezzo ad altre persone, seduta sopra un uomo, e si vedevano si e no i capelli.
“Secondo te io togliendomi il cappotto, cercando di aiutarti a togliere il tuo , sono riuscito a vedere quel puntino di capelli in fondo alla sala?.
La sua gelosia mi feriva sempre.
Un giorno Gianmaria, marito di Sara, una coppia conosciuta in questo privè, mi disse : “La gelosia di Tania non ha limiti”. La verità è invece che Tania non è gelosa , è solo che vuole che le cose vadano esattamente come lei le ha previste. E come dargli torto.
La fissavo sorridendo adesso e questo la faceva sempre arrabbiare, e lo sapevo. Ma era troppo bella quando si arrabbiava.
Mi accorsi che la nostra disputa di sguardi non era passata inosservata e quasi tutti gli astanti erano intenti a controllare cosa sarebbe successo.
Una lei di coppia si avvicinò e allungando la mano verso Tania si presentò : “Piacere Emanuela”.
Fu come se dopo chilometri e chilometri di autostrada ad un certo punto trovi il casello. Era un punto di arrivo.
Lo so che chi sta leggendo a questo punto sta chiedendosi come si fosse conclusa quella sera e cosa implicò la conoscenza di Emanuela e Paolo. Ma purtroppo Tania sta scendendo dalle scale con la borsetta. E’ pronta per andare a mangiare fuori e non posso far attendere il “mio amore” nemmeno per il vostro piacere di leggermi.
Questa volta concludo il capitolo in anticipo e vado a vestirmi. Ebbene si, non sono ancora pronto, ma non ditelo a Tania.
Ma poi James Bond riuscì ad arrivare all’appuntamento al molo 10 di Peschiera? E soprattutto vi siete chiesti dove vi ha portato la vita?
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1
14 anni fa
marctania,
31/29
Ultima visita: 10 anni fa
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il mio amato padrone
Sto facendo la doccia, la assaporo come l'ultimo attimo di libertà ,prima dell'incontro con il Padrone.L'acqua scende bollente lungo il mio corpo, percorso da brividi cheimmaginavo di freddo e invece sono di paura ed eccitazione.Il vapore acqueo si addensa nel bagno, contribuendo all'effettonebbia che tante volte mi ha rilassata, facendomi indugiare inprolungate carezze del mio corpo con l'asciugamano.Oggi non posso: il Padrone aspetta, devo essere assolutamente puntuale.Chiudo il rubinetto della doccia, afferro l'accappatoio ed inizio adasciugarmi, meccanicamente, lasciando che la mia mente continui avagare verso l'incontro con colui che, per le prossime ore, sarà ilproprietario del mio corpo.Ho ancora i capelli, lunghi e neri, umidi quando esco dal bagno e midirigo verso il letto dove sono preparati i vestiti con cui il Padronevuole che mi presenti a lui.Faccio scivolare le autoreggenti lungo le mie gambe, appoggiando lapunta del mio piede alla sponda del letto.Mi chiedo quante volte l'ho già fatto negli ultimi tempi e perquanto ripeterò questo gesto. Prendo quella piccola corda bianca chespicca contro il nero della divisa su cui è appoggiata e dopo undoppio giro intorno ai fianchi la stringo tesa tra le mie gambe,serrata in modo che pizzichi il mio sesso e mi provochi già dolore.Tutto ciò sarà il mio intimo, non è previsto altro.Respiro profondamente alcuni secondi, per impormi quella calma chefaticosamente sto cercando di mantenere, mentre ho il cervello inondatodi pensieri ed emozioni.Infilo le gambe nella divisa, un miniabito con un'ampia scollatura eun gonnellino di tulle gonfio che non è lungo neppure a coprire ilbordo delle calze, e sistemo le corte maniche che coprono le mie spallee solo una minima porzione del braccio, prima di afferrare la zip chesta in mezzo alla schiena e tirarla verso l'alto per chiudere ladivisa e permetterle di aderire al meglio alle forme del mio busto,lasciando spiccare i piccoli seni, sono solo una seconda misura, con alcentro i capezzoli che già spingono eccitati contro il tessuto.Torno in bagno per terminare di asciugare i capelli e raccoglierli,spazzolandoli e lisciandoli, in una coda che annodo con un sempliceelastico nero, sottile, attorcigliato più volte affinchè la coda siaresistente e i capelli restino perfettamente aderenti alla mia testa.Fatto questo posso indossare il cerchietto bianco con la crestina inpizzo e fissarlo tra i capelli, in modo che contorni, da lato a lato,la mia capigliatura.Penso che non appena uscirò per strada questa crestina si farà notare: salirò sull'autobus e più occhi guarderanno quella e ilcollare di raso e pizzo bianchi che sto stringendomi ora intorno alcollo quasi come fosse già il crudele collare in cuoio che conoscerònon appena il Padrone ne avrà abbastanza della cameriera e vorrà avere tra le mani la sua schiava.Tutti cercheranno di gettare un'occhiata di traverso, o uno sguardofisso ed indagatore, al mio viso, al mio aspetto e ognuno di loroimmaginerà una storia più o meno diversa.Non mi spiace sentirmi osservata, osservare a mia volta il modo stranocon cui la gente inizia a sognare non appena incontra qualcosa che nonsi adegua ai canoni quotidiani di ciò che siamo abituati a vedere.Termino la vestizione: guanti bianchi puliti e guanti di lana nera percoprirli durante il tragitto, scarpe di vernice lucida con il tacco aspillo pronunciato e cappotto lungo che nasconda buona parte del mioabbigliamento.Il tratto di strada per arrivare dal Padrone è breve: cinque minuti intram e due fermate di metropolitana mi porteranno a pochi passi dalgrande portone del suo palazzo.Scendo in strada e con aria seria fingo di camminare rapidamente versola fermata del tram, come se il mio lavoro fosse effettivamente quellodella cameriera e fossi già in ritardo.Questo è quello che dovranno credere i passanti che mi osserveranno,non sapendo che dentro di me, invece, sono un tumulto, un eccitazionecrescente e costante, aggravata da quel tratto di corda che mi sega adogni passo.In Tram sto in piedi: dovessi sedermi con quella corda mi taglierei indue le natiche. Preferisco il fastidio dei tacchi acuitodall'incedere titubante del tram nel traffico.Guardo fuori dal vetro di fronte a me, cerco di concentrarmi sulsusseguirsi di palazzi e vetrine che ormai conosco così bene chepotrei citarle a memoria; lo faccio per distrarre i miei pensieri, percalmare il fuoco che c'è nei miei polmoni e che avvampa fino giùalla pancia e ancora più sotto. Non mi va nemmeno di incrociare losguardo degli altri passeggeri che già avranno visto ogni particolaredella mia crestina e del mio collare nero e bianco.Le due fermate di metropolitana scorrono allo stesso modo, anche se nonho nulla da guardare fuori perché laggiù, in quel budello, c'èsolo il buio oltre il finestrino.Mi guardo in giro, quindi, cercando di mostrarmi spavalda e sicura dime, incrociando gli sguardi della gente che affolla il vagone e che èimmersa in pensieri e sensazioni certamente più normali dei miei.Sono arrivata, scendo e, senza rendermene conto, affretto il passo. Nonè paura di essere vista, non è imbarazzo per i giudizi della gente,è semplicemente voglia di arrivare dal Padrone.Sono davanti al portone del palazzo, spingo la pesante porta in ferrobattuto e vetri finemente lavorati che comunica, da sola,l'austerità dell'intero palazzo e, non appena dentro, incrocio losguardo, sopra la prima ampia scalinata, del portiere seduto dietro alsuo tavolo sul quale è appoggiata l'odierna copia del quotidianolocale.Mi riconosce e mi sorride il signor Giorgio: sa chi sono e cosa faccio.E' un uomo mite, sposato da una vita e ormai a un passo dallapensione, che è l'esempio vivente della discrezionalità . Forse miavrà già giudicata e messa nel peggior girone possibiledell'inferno, ma quando mi incontra, che io sia vestita da camerieracome ora o da donna di malaffare, come spesso capita, sfodera il suopiù bel sorriso e mi augura sempre la buona giornata.Non sono più rigida e insicura come le prime volte che lo incontravo:ora mi viene naturale ricambiare il saluto in tutta serenità eannunciargli, letteralmente, che sto andando dal Padrone.Lui sorride, scuote la testa, e torna alla lettura del suo giornale: midomando, ogni volta, cosa pensi veramente della mia relazione.Immersa in questo pensiero salgo le scale, rumoreggiando coi tacchi chepicchiano sul marmo bianco della scala, e mi pongo davanti alla portadell'appartamento: do i soliti 2 squilli concordati e mi pongo inattesa.Il gioco è già iniziato: mi sono levata il soprabito e sfoggio senzaremore la divisa da cameriera, restando rigida ed immobile davanti allaporta chiusa a un palmo dal mio naso.Non passa nessuno, ma anche se fosse non avrei il permesso di muovereun muscolo, dovrei restare fissa immobile quasi contro la porta, afissarne le modanature in legno, senza poter osservare l'eventualeinquilino che, transitando per le scale, finisse per trovarsi davantila mia immagine.Sono quasi cinque minuti, sono i soliti cinque minuti, che devonopassare e ricordarmi che tutto dipende da Lui, dal Padrone, anche ilsemplice gesto di varcare la Sua soglia.Poi, d'un tratto, il rumore della serratura finalmente; lui apre lapesante porta blindata e io apro il mio sorriso, incontrollato,semplicemente gioioso. In un attimo la porta si spalanca e ora lui èdavanti a me: lo saluto con un filo di voce, regalandogli quel mioradioso sorriso."Dentro schiava." è il suo primo, classico, comando sferzante.Muovo due passi, varco la soglia, supero il Padrone che richiude laporta d'ingresso e mi fermo immobile, senza voltarmi, con lo sguardosul corridoio."Ispezione schiava" è il suo secondo comando.Immediatamente allargo le gambe, intreccio le dita dietro la nucatenendo i gomiti allargati il più possibile e piego il busto inavanti. La corda tira, ma non è nulla in confronto alla spinta decisache ricevo sulla schiena e che mi fa piegare quasi a novanta gradistrappandomi un gemito di dolore per la tensione che aumentainsopportabilmente sul mio sesso, tra le mia labbra, quasi volessestrapparmele via dal resto del corpo.Mi rilasso solo quando una delle sue mani afferrano la coda dei mieicapelli, tirandomi la testa verso l'alto, e l'altra inizia adaccarezzarmi e frugarmi per verificare se i suoi ordini sono statiperfettamente eseguiti e se il mio stato di eccitazione è già evidente.Si compiace del mio impegno, mi tira per i capelli per farmi tornaredritta e preme le dita, già condite dei miei umori, contro le mielabbra, dischiudendole e spingendole in bocca, sulla lingua.Tengo la mandibola rilassata e lascio che giochi con la mia bocca, soche gli piace. Mi pizzica la lingua, sposta le dita lungo il palato, miabbassa le labbra e osserva i denti, le tira e scopre il mio frenulo,fino ad obbligarmi a seguirne la trazione e ad alzare la testa.Mi sta pizzicando forte le labbra e mi sta facendo male, ma non unsuono esce dalla mia gola.Il rito è ormai concluso, anche il Padrone si rilassa e mi dà unlungo bacio. Torno a sorridergli contenta, significa che anche questavolta mi sono preparata esattamente come lui si aspettava.Mi porta in cucina, spiegandomi che prima di avere il privilegio diservirlo come oggetto di piacere, avrò davanti un intero pomeriggio dipulizie della sua casa.Come al solito non è un'impresa impossibile, anzi: una donna loaiuta nei lavori domestici e la Sua casa è sempre perfettamente inordine, motivo per cui mi basta una spolverata e qualche attenzione aisanitari per rendere l'appartamento splendente ancor più di quantonon lo fosse già .Di contro, però, il rischio è tralasciare i particolari, gli angolinascosti, i punti inarrivabili che il Padrone ha studiato e che ognivolta controlla, sicuro che troverà motivi per punirmi.Mentre lui esce per alcune commissioni, io lavoro con attenzione ebuona lena per tutto il pomeriggio, in silenzio, cercando di arrivareanche nei punti irraggiungibili della casa, dietro a i mobili, sotto itappeti, persino agli angoli dei battiscopa.Quando rientra mi trova in corridoio, in ginocchio, sguardo fisso allaporta, mani sempre dietro la nuca, in sua attesa.Il Padrone mi scavalca e, appoggiata la sua valigia 24 ore, inizia adispezionare tutta la casa.Io resto immobile e fremo, in attesa del responso."Spogliati schiava" sento la sua voce alle mie spalle. Senzamodificare, per quanto mi è possibile, la posizione inginocchiata,levo la divisa e resto completamente nuda, riportando le braccia dietrola nuca.Senza ulteriori ordini, il Padrone passa il rigido collare in cuoiointorno al mio collo, stringendolo in modo che aderisca perfettamente,inducendomi quel senso di leggera oppressione sulla gola che sembrafatto apposta per ricordarmi che anche l'aria che respiro èconcessami da Lui.Al collare si accompagnano le polsiere, le cavigliere e il guinzaglioche si aggancia con un clic all'anello del mio collare e che miobbliga a seguirlo non appena il Padrone dà uno strattone.Ora sono appesa, al centro di quella che io e Lui chiamiamo "la saladelle torture", mani sollevate in alto, piedi incatenati a terra, ilcollare rigidamente stretto intorno al mio collo.Poi, come al solito, l'ultimo profondo bacio del Padrone, la sualingua, le sue labbra, sostituite sempre troppo presto dalla ballgagche si fissa saldamente tra i miei denti.Anche la sua vista mi viene preclusa subito dopo: il foulard nero caladolcemente sui miei occhi, li avvolge nell'oscurità più completa,prima di farsi stretta crudele a causa del doppio nodo che il Padroneha serrato forte, volutamente, dietro la nuca.Il suo successivo complimento - "Come sempre uno splendido lavoro,schiava" - mi accarezza il corpo e l'anima. Vorrei sorridere, manon posso fare nulla, solo ascoltare.La prima scudisciata, sulla mia natica sinistra, arriva improvvisa e mifa sobbalzare, risvegliandomi quasi dal torpore che l'eccitazionedella situazione produce in me.Adesso sono in tensione, mi aspetto la seconda da un momentoall'altro e tengo stretta la pallina, che mi riempie la bocca, con identi.Arriva invece la dolce carezza della sua mano che sfiora la naticaappena colpita, donandomi un istante, solo uno, di sollievo.Dura poco: la seconda scudisciata, se possibile, è anche più dura eviolenta della prima e l'altra natica mi va a fuoco in meno di unattimo.Sobbalzo facendo tintinnare le catene alle quali sono appesa e gemo unurlo strozzato dal bavaglio. Questa volta è dolore puro quello cheattraversa la mia spina dorsale e si getta nel cervello.I successivi otto colpi sono della stessa intensità e agitano il miocorpo che non riesco più a controllare. Le mie sensazioni sono solol'obnubilamento provocato dal dolore insistente e sempre rinnovatoche mi squassa il cervello, le lacrime che si asciugano nella benda eil sudore che ormai imperla completamente il mio corpo.Non mi abituerò mai: aspetto appesa il piacere al termine dellapunizione ma piango di dolore per il severo castigo che il Padrone miha appena impartito.Ho lavorato perfettamente durante il pomeriggio, lo so, ma questo èservito a ricordarmi che sono una schiava e che il compiacimento sipaga ugualmente caro.Poi il dolore scema, e al suo posto subentra quello strano calore cheè l'anticamera del piacere.Lo scudiscio lascia il posto alle mani delicate del Padrone che già stanno prendendosi cura delle ferite e già indugiano in mezzo alle miegambe, proprio al centro del mio sesso, là dove la clito è già unosceno bottoncino che pretende tutte le attenzioni.Non vedo e non posso parlare, posso solo rilassarmi al contatto dellamia pelle con la sua, del mio sesso con il suo che ora delicatamente,in un contrasto incredibile con la rudezza selvaggia di poco prima,spinge per farsi largo tra le pareti ormai ben lubrificate della miavagina.Sono all'apice del piacere quando lo sento uscire e forzare il mioano, per violarmi con più cattiveria e ricordarmi, anche in questacondizione di godimento, che sono una miserabile schiava, il suosemplice oggetto di piacere.Non posso parlare, non posso vedere, non posso neppure guidarlo oabbracciarlo. Sono una bambola appesa che inerme cerca di strappare unpo' dei movimenti del Padrone per il proprio piacere ma che è lìsolo perché da lei se ne tragga il massimo.Non viene ancora, mi ha aperta per bene anche dietro quando sgancia imiei polsi, mi sostiene lasciandomi scivolare sulle ginocchia e liriaggancia dietro la schiena.Sento la cinghia che si sgancia e la pallina che allenta la presa, lalingua la spinge fuori dalla bocca insieme alla saliva che scavalca illabbro inferiore e scende lungo il mento in un percorso ormai definito.Le dita del Padrone pinzano il mio naso e guidano la mia bocca,rigorosamente spalancata, là dove lui desidera ora che la schiavaconcluda il lavoro dandogli il massimo piacere.La presa al naso si sostituisce con quella ai capelli, alla coda,perfetta acconciatura per impossessarsi della mia testa e imporle apiacimento il ritmo, prima lento, poi veloce, poi di nuovo lento, poi astrattoni fino a dover ingoiare tutta la sua carne fino in gola, finoall'estrema prova del soffocamento.Esplode così, nella mia bocca, mentre mi tiene incollata con presasicura, tirandomi poi indietro quanto basta per sbattermi quel cheavanza del suo piacere sul resto del viso, per pulirsi sulla benda neradella sua schiava.Sono sfinita, lui lo sa, ma non è ancora il momento del riposo.MAX_101
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1
14 anni fa
IncantoLunare,
33/28
Ultima visita: 1 anno fa
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Sapore di sperma
Siamo in macchina.
Ho insistito molto per questa uscita imprevista.
Paolo un po’ si è incazzato … mi ha detto che certi ricatti non gli vanno.
Ma io ho voglia di cazzi adesso.
E di sborra.
Stiamo aspettando un singolo.
In msn mi ha promesso che se sono troia come dico di essere non ha problemi ad organizzarmi una gang in mattinata.
Stanotte devo avergli fatto tirare il cazzo non poco.
Ecco … arriva una macchina … è lui … le foto erano recenti …
Abbasso il finestrino … non scendo subito … lascio che mi guardi … che intraveda l’elastico delle autoreggenti nere che sporge da sotto il cappottino bianco.
Si presenta e solo allora scendiamo dalla macchina.
Siamo nel parcheggio del casello di Soave.
Sono le 10 di mattina.
Lo bacio sulla bocca mentre con la mano tasto la mercanzia … mmmh … tutto come da foto.
Mi accorgo che un tizio su di un‘auto parcheggiata li vicino ci sta guardando.
Bacio ancora il singolo e continuo a massaggiargli il cazzo che è già diventato durissimo.
Non resisto … devo sentirlo …
Gli infilo la mano dentro la cerniera e lo sento.
Il tizio sta continuando a guardare.
Tiro fuori il cazzo al singolo e mi abbasso.
Voglio farmi vedere dal tizio mentre mi bevo una bella sborrata.
Bacio la cappella al singolo e gli faccio sentire la lingua sull’asta.
Il tizio continua a guardare.
Inizio a segare velocissima … il singolo comincia a gemere … sento i condotti dello sperma che si riempiono … è pronto … un gioco di labbra a succhiare sul filetto mentre sego ed ecco il primo schizzo …
Sento i fiotti in faccia … la sborra comincia a colarmi sulla mano … con la lingua lecco quella che inizia a scendere lungo l’asta … finalmente il sapore di sborra in bocca … è da stanotte che ho voglia …
Il tizio sembra paralizzato a guardarmi.
Io lo guardo più volte mentre pulisco con la lingua il cazzo del singolo.
Poi mi incammino verso di lui.
Mentre mi avvicino mi pulisco la mano con la lingua e mi porto alla bocca lo sperma che ho in faccia … mmmh … adoro il sapore dello sperma …
Gli apro la portiera.
Lui ha già il cazzo in mano.
Inizio a pomparglielo e dopo nemmeno 10 secondi sento i suoi schizzi in bocca … mmmh … altro sperma …
Mi lascio riempire la bocca e me ne torno dai miei uomini.
Paolo mi conosce, l’altro mi guarda allibito …
Mi fermo di fronte ad entrambi e faccio vedere lo sperma che ho in bocca.
Mi faccio guardare a giocarci con la lingua, lo lascio colare dagli angoli della bocca, lo risucchio, lo lascio colare, lo risucchio e infine lo bevo.
Li ho straeccitati …
Il singolo inizia a toccarsi il cazzo tornato duro, Paolo mi prende per i capelli e mi ficca il suo cazzo in bocca.
Tre secondi e una nuova sborrata inizia a riempirmi la bocca …
Il solito Paolo … irruento … abbondante … un fiume di sborra … un fiume di insulti … mi tiene la testa premuta … mi mette in difficoltà … sento gli schizzi … ingoio … non mi molla … vuole farmi vomitare … non respiro … continuo ad ingoiare … mi lacrimano gli occhi … un po’ di sborra mi va di traverso … inizio a tossire …
Mi stacco dal suo cazzo tossendo sperma … uno schizzo mi finisce in un’occhio … continuo a tossire … il sapore di sperma che ho in bocca inizia a diventare nausea … continuo a tossire … devo bere qualcosa … la bottiglietta nella borsa, in auto … la raggiungo … bevo … smetto di tossire … tutto torna a posto …
Paolo e il singolo sono vicini a me.
Sono seduta al posto del passeggero.
La portiera è spalancata.
Guardo il singolo.
Si sta segando il cazzo a 10 cm dalla mia faccia.
Paolo lo incita a sborrare.
Insulta me … mi dice di spalancare la bocca … mi dice che sono una lurida troia …
Il singolo inizia a sborrare.
Ancora con la bottiglietta d’acqua in mano spalanco la bocca.
La voglio.
Gli insulti e la sega davanti alla mia faccia mi hanno fatto tornare zoccola di colpo.
La voglio.
E la prendo.
Tutta.
Non è tanta, ma basta per lasciarmi quel sapore di sborra in bocca che tanto mi piace, che mi fa sentire troia, puttana, ingorda di cazzi …
Adesso lo voglio in culo.
Lo dico ad alta voce.
Il singolo tira fuori il cell e conferma un orario a qualcun altro.
Poi mi passa il cell.
Qualcuno si presenta e mi saluta.
Io dico semplicemente che sono Camilla, che ho il sapore dello sperma in bocca e che ho voglia di prenderlo in culo.
Dopo 15 minuti mi trovo ad entrare in un appartamento dove 5 baldi cazzi mi stanno aspettando.
Ora sono in macchina con Paolo.
Manca un quarto d’ora a mezzogiorno.
Ho sborra dappertutto.
Ho ingoiato parecchio.
Mi sono fatta sbattere come una roia.
Il buco del culo mi fa male.
E stasera c’è la festa di Cristina …
Come cazzo faccio stasera?
Paolo ride … dice che per una troia come me la festa di stasera sarà una passeggiata … che mi basterà sentire Cristina per avere nuovamente voglia di randello …
Credo che, come sempre, Paolo abbia ragione.
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1
14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 8 ore fa
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Il nostro primo incontro
IL PRIMO INCONTRO
(i nomi reali sono stati sostituiti per ragioni di privacy… ma siamo noi… chi ci conosce li sa)
- Gianni….. tu????
- Monica! Il mondo è veramente piccolo….
Appuntamento al buio. Dopo tante insistenze da parte loro e l’intrigante curiosità del loro modo di proporsi, oltre alla comodità di abitare vicinissimi, ci eravamo decisi ad incontrare Gianni e Betta in un bar della periferia della nostra città .
Gianni, era un mio ex compagno del liceo, un tipo a cui lo studio interessava ben poco, potendoselo permettere, faceva già a quei tempi delle ragazze una ragione di vita.
E, a posteriori, potevamo anche immaginare che, andando alla ricerca di coppie coetanee e vicine a noi, fosse molto probabile finire per incontrare volti noti, compagni di classe, come in effetti è accaduto.
L’imbarazzo iniziale è comunque durato ben poco, sia per la spigliatezza di Gianni, sia per la simpatia che emanava Betta; Alex ed io ci siamo subito sentiti a nostro agio ed abbiamo subito abbassato le barriere della diffidenza con cui avevamo approcciato quell’incontro.
I ricordi di 35 anni prima hanno occupato le nostre menti per quasi un’ora, anche in modo intrigante Gianni mi ricordava che non ero caduta nella sua rete con la mia aria da ragazza tutto studio e casa, senza mostrare interesse alcuno per il sesso…. a quei tempi!
Ma tutti cambiano ed anch’io, tempo dopo, scoperte le gioie della carne, non sono rimasta indifferente alle sue lusinghe, anche se fedele a Alex fino ad allora. Ma le nostre fantasie erano arrivate ad occupare le nostre menti a tal punto che avevamo deciso di passare alla loro realizzazione.
Il bar fu in breve troppo stretto e poco intimo per le nostre discussioni che fatalmente scivolarono da ricordi giovanili e ben più intriganti argomenti.
Fummo invitati a casa loro e non ci furono dubbi ad accettare.
Bella casa, villino in una zona periferica della città , niente vicini e muri sottili che potessero reprimere le loro voglie, i loro orgasmi, la loro vivacità anche vocale.
Amore di coppia, amore di gruppo, amore…. in genere…. Più che amore sesso, nelle sue varie sfaccettature, … perché lo fate, lo fate così, avete mai provato questo…. Insomma argomenti che scaldarono subito l’atmosfera, le menti ed i corpi.
Ero d’accordo con Alex, ci eravamo preparati ed eravamo decisi a continuare il gioco, al più ci saremmo scambiati con uno sguardo l’opportunità di smettere o meno.
Ma non mi sembrò vero poter avere a disposizione Gianni, dopo tanti anni, un uomo con il culto del corpo, interessante di viso e sempre gradevole da ascoltare e farsi irretire dai suoi modi gioviali ma anche decisi.
Ed anche Alex mostrava un interesse particolare per Betta, donna molto sensuale e che sa far scaldare gli uomini; del resto Gianni non poteva che sposare una donna così, sesso e casa, dai modi di fare e vestire sexy e volutamente provocanti.
- Dov’è il bagno? – chiese Alex
- Vieni, ti accompagno – rispose prontamente Betta, prendendolo per mano.
Stranamente si avviarono sulle scale che portavano al piano superiore, io un po’ frastornata da quell’atteggiamento, ma non gelosa, forse era più un moto di curiosità per quel gesto malizioso.
Ma appena fummo soli, anche Gianni non perse tempo ed avvicinandosi a me sul divano mi sussurrò:
- Monica, sono passati 35 anni dall’ultima volta in cui ti ho voluta, non ne posso aspettare altrettanti…
Sussurrava quelle parole in modo sensuale, mentre le sue mani strofinavano il mio seno e mi accarezzavano il collo. Persi subito il controllo, senza quasi rifletterci:
- Dimmi cosa vuoi. Ti posso dare tutto. Sono così eccitata…
Era una resa senza condizioni. Le sue mani esperte mi slacciarono i bottoni della camicia e furono in breve a contatto della schiena per sganciare il reggiseno.
Le mie slacciarono la sua cintura e abbassarono la zip dei pantaloni, intrufolandosi negli slip e liberando un sesso stupendo, desiderabile, grosso e lungo come mai avrei immaginato.
Mi succhiò il seno avidamente, tanto da farmi gemere di piacere in poco tempo, ed i miei gemiti si unirono a quelli provenienti dal piano superiore.
Ero persa, ormai era il mio corpo a comandare, la mia mente offuscata dal piacere che stavo provando e dal pensiero di quello che avrei provato da li a poco concedendomi ad un altro uomo.
Gianni, abbassatosi completamente i pantaloni e gli slip, si era adagiato sopra di me e continuava ad alternare baci profondissimi in bocca a baci sul collo e sussurri nell’orecchio esprimendo con parole dolci e sensuali quanto mi desiderava. Mi stava schiacciando il suo sesso sui pantaloni, visto che dalla vita in giù ero ancora vestita.
- Spogliamoci, così rischi di venirmi sui vestiti – dissi
- Si, Monica, lasciami il piacere di spogliarti –
E così fu, alternando dolci frasi di complimento al mio corpo a gesti esperti e risoluti mi levò ad uno ad uno tutti i vestiti spogliandomi completamente.
Fu poi il mio turno a spogliare lui e nello sfilargli i pantaloni ebbi l’occasione di mettere in bocca il suo cazzo, o almeno quello che riuscii a farci entrare, succhiando nel vano tentativo di ricevere qualche suo getto. Invano perché imparai poi con il tempo che Gianni ha uno straordibario controllo di sé che gli permette una resistenza inusuale.
Lo spogliai completamente ed i nostri corpi si abbracciarono distesi sul divano, poi lo implorai di penetrarmi, non potevo più aspettare:
- Infilalo, mettimelo dentro fino in fondo, ti supplico, sbattimi.
Appena lo sentii entrare lo sfogo dell’attesa si esplicitò in un urlo liberatorio di piacere che arrivò anche al piano di sopra.
- Monica, tutto bene? – si accertò Alex
- Si amore, sto benissimo… straordinariamente bene – lo tranquillizzai.
Intanto Gianni spingeva nel mio ventre con una forza che mi lasciava senza fiato; le mie esclamazioni erano di godimento ma anche di paura per non essere in grado di reggere quella foga, di fare una brutta figura, di non essere in grado di fare sesso come lui si aspettava da una vera donna, di non reggere il confronto con Betta e le altre donne che aveva avuto.
Intanto mi bagnavo sempre di più (sono sempre abbondante nelle mie secrezioni) e lui se ne accorse:
- Sei un lago. Me lo sento in ammollo – mi disse.
Si staccò da me e abbassando il suo viso sul mio sesso volle leccare tutto quello che, con il suo contributo, avevo abbondantemente prodotto, poi si accorse del mio accentuato clitoride e iniziò a succhiarlo, strizzarlo fra le labbra, mordicchiarlo fra i denti, regalandomi brividi di piacere che mi portarono ad un inarrestabile orgasmo.
Lo avvertii:
- Gianni, sto venendo, sto venendooooo, vengooooooooo!
Ma non ebbi modo di avvertirlo che, quando raggiungo il vertice del piacere, schizzo come un uomo, la mia vagina sprizza un liquido gelatinoso e mieloso inondando il partner come se fosse pipì.
Gianni andò in estasi. Iniziò a bere ma ben presto fu costretto a rilasciare il liquido che gli stava riempiendo la bocca e che iniziò a bagnargli il viso completamente.
Avevo goduto, forse anche più del solito, ed in uno stato di semi incoscienza sentii Gianni infilarsi nuovamente dentro di me e ricominciare a sbattermi.
Capìì a malapena la sua domanda quando mi chiese:
- Posso goderti dentro?
A cui risposi in modo affermativo, ma forse farfugliai il mio assenso senza realmente capire quello che mi chiedeva, talmente ero andata con la testa.
Sentii dei colpi fortissimi sbattermi l’utero e poi il suo urlo liberatorio, animalesco e inverosimilmente prolungato:
- Ahhhhhhhaaaahhhhhhaaahhhhhh, godooooooooooooo. Monica, godooooooo!
Mi allagò la vagina e sentii i rivoli di sperma scendermi lungo le cosce. Un’eiaculazione abbondantissima che mi riempì tutta.
Poi fu il momento della tenerezza e mi tenne abbracciata a lui, coprendo i nostri corpi con una coperta, e ci appisolammo.
Dormimmo quasi due ore e fummo risvegliati dalle voci di Betta e Alex che preparavano un caffè in cucina.
Ancora abbracciata a Gianni, Alex si avvicinò e con lui scambiai un lungo bacio. Ero soddisfatta, appagata e piena… dello sperma di un altro uomo.
La mia prima volta, il mio primo incontro…. grazie a Sexycommunity!
P.S.: nel prossimo racconto Alex narrerà quello che è successo al piano superiore……
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14 anni fa
Sanmely,
61/67
Ultima visita: 6 anni fa
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COMBINAZIONE ASTRALE
Quante volte ne avevamo parlato, quante volte avevo cercato di capire...di capirti...di capirmi...quante volte...
Per me era una fantasia ricorrente, da troppo tempo ci stavo pensando...noi...gli altri...è solo un gioco, si è solo un gioco, lo dicono in tanti...sembra facile..
Sembra facile, troppo facile,... però, però no, non va bene, non si fa, nessuno lo fa...sei andato fuori di testa....sei cambiato...
No, non sono cambiato...è il mondo attorno che cambia...o forse no, lo si faceva anche un tempo...gli antichi Greci, i Romani, forse prima ancora. Lo si fa ancora oggi, forse più di prima è solo che non se ne parla, non è nell'ordine delle cose delle persone perbene, la moralità diffusa non approva ...o forse si, forse si fa ma non si dice, gli altri lo fanno, magari persone a noi vicine, magari sconosciute, forse con le persone giuste si potrebbe, però...è difficile.
E' difficile anche mantenere saldo un rapporto nel tempo, rafforzarlo magari. E' quotidianità, quanti rapporti durano a lungo, forse un tempo...oggi no, oggi ci sono troppi problemi, troppe difficoltà, o forse siamo solo uno stelo d'erba trascinato nella corrente di un conformismo che ti distrugge giorno per giorno, che ti annienta dentro.
E poi si va giù, sempre più giù, verso il fondo...l'acqua è fredda, profonda, ma se alzo gli occhi non vedo la luce.
Il tempo passa, il lavoro ti impegna, diventa subito routine, ci si abitua, ci si deve abituare, il tempo è routine.
Poi, un giorno, una serie di eventi troppo vicini per dimenticare...pochi secondi, l'impatto, l'ombra scura, enorme, sovrastante...la rabbia, nessun dolore, lo sgomento. Le lacrime,... no le lacrime no...quelle arrivano dopo, quando è tutto finito, quando ci rifletti, quando ti rendi conto che la vita va vissuta sempre, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.
A volte accadono cose strane, fatti ed eventi tra loro ben distinti nello spazio e nel tempo, realizzano combinazioni inaspettate, non te ne rendi conto subito...magari passano anni, poi un giorno capisci che la vita è per certi aspetti uno strano gioco, forse sono solo coincidenze, però....
Però rischi di morire in un pomeriggio qualsiasi, uno dei tanti, un pomeriggio schifoso, senza sole e senza temporale, inaspettatamente, una frenata improvvisa, una strada qualunque, imboccata senza un motivo preciso...forse è davvero il fondo, ora posso solo risalire, ritrovare la luce, riemergere dall'abisso. Lo devo fare, ho un impegno preciso, non posso lasciarti così, senza un motivo valido, sei tu il mio Sole, non posso oscurarti, l'eclisse dura solo poche ore...
Dicono che le stelle determinino la vita delle persone, che una certa combinazione astrale porti a certe situazioni piuttosto che ad altre..lo sai non ci capisco granchè di queste cose, forse non ci credo neppure...
Allora ok, tutto finito, si riparte. Lo sai, sono solo un tuo satellite, devo trovare la forza di scaldarmi, vivo di luce riflessa. Ricordi il piccolo gioco innocente che ora ci rende uniti come mai prima, siamo Sun e Moon, l'opposto della vita reale. Lì tu mi dai l'energia necessaria, ogni giorno, sempre. Senza di te non potrei, no, proprio non potrei. Tutto.
La prima combinazione astrale si realizza qualche mese dopo, la fantasia si concretizza, troviamo insieme la forza di vivere più intensamente. E' un gioco bellissimo, è la nostra prima volta e accade sulla stessa strada, dove stavo per perdere per sempre la luce, la tua luce. Pochi chilometri oltre, lungo il fiume, il nostro fiume... ora è nostro, lo sai. Non può essere che così, non potrebbe essere altro, dall'abisso profondo alla luce profumata dei sensi così vicino nello spazio, solo una favorevole combinazione astrale avrebbe potuto permetterlo. Sole e Luna per sempre in orbita insieme, tra le stelle, grazie alle stelle.
Da lì la ricerca, il pensiero.
Il pensiero è costante, il gioco ci piace, ci aiuta a vivere, ci fa stare meglio, molto meglio. E allora giochiamolo fino in fondo, scardiniamo le regole, facciamo quello che ci pare, facciamo quello che i più non fanno, almeno nella vita privata, nella nostra intimità, senza disturbare nessuno.
Portiamolo al massimo, corriamo senza limiti, senza barriere. Però, ….è difficile. Con gli Altri,...è difficile. E' difficile da pensare, ...è difficile da accettare.
Ho cercato gli argomenti giusti per coinvolgerti, con dolcezza...non sapevo come...il fiume mi ha aiutato...all'inizio ho sbagliato strada, ti ho spaventata, sei fuggita nella notte. Ci siamo ritrovati alla fine, ci siamo ritrovati dentro, nell'anima. Il gioco è cominciato quella sera. Quella sera siamo andati in orbita davvero, ma gli altri erano lontani, vicini nello spazio ma lontani, ancora non sapevamo quanto li desiderassimo.
Gli altri li abbiamo sentiti sul fiume, la nostra vera prima volta. Il fiume ci passa vicino, raccoglie le acque del lago, poi va verso sud, scaldandosi. E' li, dove le sue acque sono più dolci, che andavo spesso per capire, per capirmi. E' li che andiamo per capire... per capirci... per amarci.
E' li, poco distante dal luogo della nostra prima volta, che li abbiamo visti, è il fiume che ha realizzato l'incontro.
Oggi ti sei immersa nella luce e nell'acqua, pochi scatti lo ricorderanno. E' ciò di cui ti nutri, è nella luce e nell'acqua che troviamo conferma al nostro gioco, ai nostri sogni.
La Luna e il Sole si specchiano nel fiume cercando altri pianeti per realizzare la combinazione perfetta. Dalle acque del fiume Venere e Giove emergono nel loro splendore.
Venere è dolcissima e profumata, Sun lo sa. Giove è giovane e fiero, Moon non può restare indifferente.
Il tempo non favorisce l'incontro, bisogna attendere.
Non molto a dire il vero. Eccoci con voi, sembra che ci si conosca da sempre, forse è davvero così. Le parole sono musica, c'è sintonia immediata. Venere sei stupenda, mi metti in imbarazzo, non vorrei precipitare le cose, Moon mi siede accanto ma la tua pelle è un richiamo irresistibile. Comincio ad accarezzarti dolcemente un braccio, cercando di capire se ti va...i tuoi occhi dolcissimi confermano. Sollevi una gamba, non riesco a trattenermi, ti accarezzo anche lì, poi in modo più audace. Sono già in orbita, intravedo Giove che ricambia le carezze a Moon. Si parla di delicatezza della pelle...non so..forse annuisco...forse ho bevuto troppo...sono felice di vedere Moon a suo agio, la sua voce lo esprime. ….poi....
Ricordo una musica astrale...variegata...la colonna sonora del mio film preferito, mi fa sognare montagne verdi e torrenti cristallini, storie di indiani...
Ricordo luci multicolori che disegnano i corpi di Venere e Moon,.... insieme sono fantastiche, si intrecciano in dolci giochi proibiti...ho perso completamente la cognizione spazio-tempo...siamo atterrati sul Pianeta Saffo...è incredibile...ci sono due Lune ora...Venere gioca con Moon ed io atterro nel punto più morbido di Venere. Baciandolo, sono inebriato da un profumo nuovo, intenso, dolcissimo. Poi non so, non ricordo...intravedo bagliori, corpi vicinissimi, gemiti profondi. La tua bocca, la sua bocca, ...il mio corpo si lascia andare. E' un'estasi dei sensi...Moon e Giove sono insieme ora, percepisco il loro piacere, il nostro piacere. Musica colorata...colori incredibili...sensazioni infinite...profumi esotici....Siamo insieme ora, insieme noi, insieme con voi, amici sinceri, amici del fiume, amici verissimi.
La nuova combinazione astrale si è realizzata. Non siamo più soli, il gioco è ancora più bello, il gioco ti colpisce forte, il gioco non si dimentica facilmente, come il profumo di Venere, lo senti anche solo pensando a quei momenti, lo senti parlando nell'intimità con la tua piccola che non dimentica Giove, il giovane ardente e gentile, affascinante.
Tornare sul Pianeta Terra è sempre difficile ma necessario....però lo sapete e lo sappiamo....torneremo presto a volare insieme.
By Sun 2010
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14 anni fa
MixCoppia,
51/48
Ultima visita: 4 anni fa
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Antigua - feb 2010
Amanda divina !
Avete presente le belle mutandine brasiliane in quel cotone sottilissimo e leggerissimo ?
Avete presenti i pantaloni di Intimissimi in micro-modal ?
Tutte queste cose sottilissime lasciano bene in vista le forme femminili...
Ed Amanda non si lascia scappare queste occasioni per esibire le sue splendide forme !
Siamo ad Antigua, fine febbraio 2010.
Siamo al bar: tutto questo intimo sottilissimo e finissimo, Amanda è fighissima, traspaiono le sue forme, le sue gambe, il suo bel culo, e visto che è intimamente completamente depilata traspaiono bene le forme delle grandi labbra. Capita anche con i leggins ma con questi nuovi pantaloni indossati con una maglia che arriva appena alla vita le forme trionfano !! E si vede !!
….come cammina Amanda con i tacchi alti e come esibisce il suo corpo, le sue gambe ed il suo culo !
Solo che quella sera lì, consapevole o no, esibiva anche la forma delle sue grandi labbra.
D'altronde “stendermi” è il suo “lavoro”...
E si sà che le api che vorrebbero il miele sono sempre numerose.
Quella sera il nostro amico del villaggio non riusciva a staccargli lo sguardo di dosso ed in particolare dalla figa.
Black, 1,80 circa 70 kg circa. Dal punto di vista della comunicazione una vera frana... ma ad Amanda ciò non interessa. A lei piace solo usarlo e poi “buttarlo”.
Dopo tre minuti che lui non riesce a staccargli gli occhi di dosso, prendo Amanda e la bacio in bocca: sotto gli occhi del tipo. Baciandola, con due dita gli tocco i pantaloni e sento la forma della figa. Lei resta impassibile, guardo lui con il sorriso e pensando “ti piacerebbe eh ?!??? “.
Amanda e Luca
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13 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 5 giorni fa
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yellow car
mi stava fotografando…sono stata sorpresa!!…vi racconto:Quella sera passeggiavo, piovigginava… erano circa le 22, la via era deserta, camminavo radente ai muri e ad un tratto ho visto davanti a me quella fantastica auto degli anni 50, perfettamente restaurata… bellissima, stravolgente, affascinante!!!Io amo le auto di quegli anni… era lunghissima… la guardo tutta… gli giro intorno e nel frattempo guardo se c'è qualcuno… deserto!... intanto, la digitale era pronta …con me c’era il fotografo… furtivamente inizio ad abbassarmi e a posare e …click primo scatto… click secondo scatto… come mi alzo, dopo lo scatto, a due metri di distanza, all’interno di una vetrina di un pub scorgo i proprietari dell'auto: un uomo e una donna. Avevano assistito a tutte le mie pose fotografiche vicino alla loro auto.Sono usciti dal pub, si sono avvicinati a…e mi hanno detto: “che bella donna…!” e io: “che bella macchina!”-le piace? - si… la amo! -la vuole provare? -davvero? -si grazie.-davvero posso provarla? -si certo.Mi hanno fatto salire...era stupenda!....d'altronde piovigginava… Tutti e quattro in auto… io alla guida, la lei vicino a me, il suo lui a fianco a lei… lato finestrino.Si… la guido io… uno spettacolo!!! … inizio a guidare l'auto allontanandomi dalla centro … per provarla bene volevo andare su una specie di tangenziale intorno al perimetro della città…. Chiedo se posso ovviamente allontanarmi dal centro e mi si dice di si…Mentre guido lei mi dice: "Immagino siano molto belle le foto che hai fatto!!"... io impulsivamente tolgo il piede dall'acceleratore e freno… guardo lei... era molto bella… e gli dico: -le foto? -Si… le foto che hai fatto vicino alla nostra auto!!-Si… certo… scusa l’intrusione, ma mi piaceva molto e ne volevo un ricordo.-certo hai fatto bene, ma anch'io vorrei un ricordo di questa bella donna con la nostra auto!!…e dicendo cosi... lei… avvicinandosi a me ancora di più, mi sussurra:... “accosta e fermati”.Accosto l’auto, mi fermo, e nel mentre la sua mano si intriga all'interno delle mie cosce…in modo molto soft, con l'altra mano mi prende la nuca e la tira verso di lei, la sua bocca si avvicina alla mia… le sue labbra si dischiudono e la sua lingua si avvolge alla mia.Un bacio molto morbido e sensuale… poi si è staccata molto lentamente facendo scivolare la sua lingua sul mio seno, stringendo contemporaneamente la mano sulla mia coscia, a quel punto mi guarda negli occhi e mi dice: “la mia auto è unica ... e tu anche!!... grazie per la foto… l'hai resa ancora più speciale!!...da oggi…. tutte le volte che salirò sulla mia auto mi ricorderò la tua morbida lingua!!”… Un dolce incontro... Questo per me è l'erotismo, un attimo, un momento, una dolce situazione, è bello cosi… molto bello davvero... la vita riserva attimi che poi spariscono, ma ti rimangono dentro.
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11 anni fa
viola,
44/41
Ultima visita: 9 anni fa
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Noi e.......Francesca
All'improvviso uno trillo..... il citofono aveva suonato. Eri arrivata....Finalmente quello che avevamo fantasticato e sognato per settimane era sul punto di concretizzarsi. Non c'eravamo mai viste e neppure sentite al telefono ma proprio questa era la bellezza di questo nostro primo e desideratissimo incontro.
Io ero distesa sul divano pregustando l'idea di inebriarmi con il tuo profumo nell'attimo in cui ti fossi chinata a baciarmi. Sarebbe stato un bel preludio.....Sentivo Gabriele che andava alla porta ad aprirti....il rumore dei tuoi tacchi....le vostre voci.. la porta che si richiudeva dietro un mio sogno.. un nostro sogno....
Entrando avrai visto sicuramente la fila di candele sul pavimento che ti indicavano la via... Il rumore dei tuoi tacchi si fermò. Ho capito che eri arrivata in sala e che mi stavi guardando.Non potevo però vedere la tua espressione nel chiarore tenue delle candele. Non avrei potuto comunque vederla perché ero bendata. Tu però potevi vedermi. Potevi vedermi nuda...distesa sul divano con le gambe aperte..... una mano sul seno e l'altra che stringeva la parte terminale di un fallo che continuava ad entrare ed uscire dalla mia intimitàPotevi vedermi tutta nuda...depilata...e osservare tra un riflesso di luce e l'altro, le mie labbra umide schiudersi e richiudersi al suo passaggio. Chissà cosa pensavi...avrei voluto vedere l'espressione del tuo viso. Ti sarei piaciuta, ora, dal vivo...oddio…forse le foto ti avevano ingannata e ora eri delusa dal mio viso o dal mio corpo....Questo mio dubbio durò attimi che mi parvero interminabili. Sentii piccoli rumori...fruscii ma non capivo... nessuno parlava e io non sapevo...forse non ti ero piaciuta...Chiamai Gabriele ma non mi rispose...chiamai anche te, Francesca, ma neanche tu mi risposi.Nel momento in cui la paura di non piacerti e l'imbarazzo di essere lì al tuo cospetto con le gambe aperte offrendoti la mia nudità stava prendendo il sopravvento, sentii delle mani che mi stavano toccando. Feci un salto.Due morbidi mani avevano iniziato ad accarezzarmi. Erano partite dai piedi e piano piano stavano salendo evitando accuratamente le parti intime. Arrivarono fino al collo...mi cinsero il viso e sentii il calore del tuo respiro sulla mia bocca. Dischiusi leggermente le labbra e sentii la tua lingua che si insinuava tra le mie labbra. Era una lingua carica di voglia e questo mi eccitò ancora di più.
Continuai a masturbarmi con il fallo aumentando l'intensità dei colpi, allargando sempre di più le gambe. Ci staccammo un attimo e ti baciai sul collo. Ecco...ora potevo sentire il tuo profumo...Ci baciammo ancora, sempre con più voglia. Nello stesso momento sentii la tua mano posarsi sulla mia...quella che stringeva il fallo. Lasciai la presa e tu, mentre continuavi a baciarmi, incominciasti a masturbarmi. Avanti e indietro...fino in fondo..Ti staccasti dalla mia bocca e iniziasti a baciarmi tutta. Ti fermasti sui miei seni. Con l'altra mano mi stavi stringendo un seno. I capezzoli divennero turgidi e tu ora li stavi succhiando e mordendo.
Non capivo più nulla. Ero in estasi. Pensai... "non smettere...non smettere"... Non potevo vederti ma questo mi eccitava ancora di più. Mi vennero in mente allora le nostre fantasie, le voglie, le volte che tu ti sei masturbata nel pensare a me, gli scambi di foto.... In quel momento venni! Godetti!! Urlai!!Passati alcuni istanti, mi tolsi la benda e solo in quel momento potei vederti. Ti vidi china su di me mentre Gabriele era sull'altro divano che ci guardava. Non capivo se stupito o ammirato ma senz'altro eccitato.Tu eri come nelle foto. Molto carina, un bel nasino e due labbra sensuali. Mi guardavi con viso sorridente ed eccitato allo stesso tempo. Capii...Mi alzai, ti presi per mano e ti portai in camera mentre le candele si stavano lentamente spegnendo. Era giusto così. Non potevamo chiedere altro. Avevano fatto in pieno il loro compito.Ti feci sdraiare sul letto... ti accarezzai… ti aprii le gambe e iniziai a baciarti l'interno cosce, il pube fino a che giunsi sul clitoride. Iniziai a leccartelo. Scesi a leccarti le labbra della tua fighetta e spinsi la mia bocca contro di te. Mi bagnasti tutta...le labbra...il naso..il mento... Non ci volle molto per farti godere. Urlasti anche tu. Mentre continuavi a sussultare io continuavo a leccarti. Era stato troppo breve quel piacere anche per me.Volevo sentire il tuo calore. Infilai due dita dentro di te. Eri bagnata come non mi era mai capitato di sentire in altre donne.Tolsi un attimo le mie dita e te le feci leccare. Quando furono ben "pulite" le rimisi dentro la tua fighetta bagnata e continuai a masturbarti. In quel momento vidi Gabriele a fianco a me che mi accarezzava. Tolsi ancora le due dita e stavolta le feci succhiare a lui mentre io continuavo a leccarti il clitoride.Gabriele si spostò dietro di me e mi infilò il suo membro nella mia figa umida. Incominciò a scoparmi e il suo movimento non faceva altro che aumentare la pressione della mia bocca sul tuo clitoride e delle dita dentro di te.La mia bocca bagnata contro di te…Gabriele dietro...tu che iniziavi a gemere nuovamente...Non ho più resistito e sono venuta ancora e tu insieme a me. Era stato fantastico ma avevo ancora voglia e guardandoti in viso capii che ne avevi molta ancora anche tu.Feci uscire Gabriele e mi misi a cavalcioni su di te. Iniziasti a leccarmi e io quasi ti soffocavo tanto la premevo contro di te. Volevo sentirti dentro.Poco dopo sentii il mio uomo che mi premeva sulla schiena e mi costrinse a piegarmi su di te.Mi piegai fino a quando non affondai la mia lingua dentro di te mentre lui aveva ricominciato a scoparmi. Misi l'indice e il medio dentro di te. Poi l'anulare e il mignolo. Eri bagnata...calda... aperta...Continuai così per un po'… mentre tu mi leccavi il clitoride e Gabriele entrava e usciva dalla mia figa.Sfilai le dita e iniziai a leccarti il tuo buco del culo. Il tuo umore era sceso anche lì.Lo leccai bene. Sentivo che ti piaceva. Lui intanto aveva iniziato a passare un dito intorno al mio di buchetto. Prima che potessi pensare a quello che sarebbe successo, sentii un suo dito entrare seguito dopo pochi attimi anche dal secondo.Eccitata da tutto questo rimisi due dita dentro di te mentre le altre due le infilai invece nel tuo bel culetto.Inizia a fare avanti e indietro. Due dita davanti e due dietro e intanto ti leccavo.Tu continuavi a leccarmi ben bene e Gabriele mi scopava davanti e aveva due dita nel mio culo.In quel momento tolse le dita da dietro e le sostituì con il suo cazzo.Inizio ad andare avanti e indietro. Spingeva fino in fondo e questo mi piaceva da impazzire.Pensai che non potevo essere solo io a godere così......Presi il fallo di gomma, tolsi le mie dita dal tuo culo e alzandoti un pò le gambe verso di me, lo appoggiai sul tuo forellino. Inizia a spingere. Il fallo iniziò ad entrare.Io spinsi sempre di più… non ci fu resistenza. Quando fu bene in fondo, lo feci quasi uscire di nuovo e lo spinsi nuovamente giù. Gabriele mi stava inculando. Tu mi stavi leccando la passera. Io leccavo la tua e intanto ti scopavo nel culo con un fallo.Era impossibile non venire...Sarebbe bastato solo il pensiero.....figuriamoci farlo...e così fu per tutte e due... un esplosione di sensi!!Poco dopo lui tolse il suo membro e me lo mise in bocca. Venne anche lui…. finalmente. Glielo leccai bene senza risparmiarne neanche una goccia.Poi ti baciai.
Riposammo fino a quando Gabriele non riempì la vasca di acqua calda e profumata. Entrammo in bagno io e te mentre lui andò in cucina a prendere da bere. Tornò con 3 bicchieri di vino rosso. Ne assaggiai un sorso e ti baciai versandone un po sul tuo bellissimo seno. Poco dopo ricominciammo nella vasca da bagno….
Non ci potevo ancora credere…tutto questo era potuto succedere solo per merito tuo. Era già successo altre volte ma mai così. Con voglia, foga, godimento ma anche con dolcezza, classe e sentimento.
Grazie FrancescaGrazie tesoro
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14 anni fa
Viziprivati,
47/44
Ultima visita: 8 anni fa
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Uno sguardo allo specchio
Uno sguardo allo specchio, in un lampo. Non impiego molto tempo a prepararmi per uscire, per uno dei soliti appuntamenti.
Sono molto richiesta, senza false modestie. Lo so perché. Si sente, si vede, si tocca, per chi si può permettere di toccare, che non è un lavoro. È quello che sono. È il brivido di sentire il desiderio di un uomo sconosciuto, il piacere di farlo crescere, l’ebbrezza del potere di renderlo intollerabile e al contempo di placarlo, nel placido flusso del seme dal suo sesso.
Anche questa sera non so chi è. Il luogo e l’ora dell’appuntamento sono stati concordati. Un luogo pubblico, per non avere sorprese. E perché lui non sa ancora se accetterò la sua offerta. È la parte più bella del gioco, per loro, per gli uomini che incontro. È facile creare l’illusione che sia il singolo “lui” a interessarmi, e non il potere che mi darà di sedurlo, di ingannarlo, di trascinarlo nel gioco in cui crederà di avere lui il potere, perché mi ha comprato, e perché è stato scelto.
Per gli uomini è importante. È qualcosa in più. Quel qualcosa in più che insieme alla mia voglia autentica, quella sì, ma di sesso e non di loro, rende gli incontri magici, e li fa tornare da me. Con più soldi, ma m’interessa relativamente. Non lo faccio per vivere, per quello ho il mio stipendio, il mio lavoro, i sacrifici di una laurea.
Quello che mi piace, quando ritornano, è risvegliare ancora di più i loro sensi, dominare i loro istinti e piegarli al mio piacere. Adoro il sesso.
Eccolo che arriva, mentre sono seduta in questo bar del centro. Lui sa chi sono. Si avvicina e mi porge una rosa bianca. Il mio fiore preferito. È il modo per riconoscerlo. Lo invito a sedersi. È un bell’uomo. Chissà perché ha scelto di pagare per avere sesso… mancanza di tempo? Voglia di trasgressione? Desiderio di dominio? O forse vuol fare qualcosa che a una donna che non paga non oserebbe mai chiedere. Ce ne sono tanti così… e a volte non è niente di…. speciale: una pompa o il sesso anale, qualche gioco innocente, un po’ di dominazione.
Mi chiamano perché sanno che io adoro tutto del sesso. Non dico mai di no, a nulla.
E questo ti piace, lo vedo da come mi guardi. Mi hai riconosciuto, e sei un po’ sorpreso. Ogni mattina prendiamo lo stesso tram verso l’ufficio. Scendi qualche fermata prima di me, ti ho notato, perché ti soffermi spesso ad osservare le donne sedute o appese ai sostegni. Nel tuo sguardo, la sete, che è ciò che più mi attira. Adoro essere l’acqua per chi è assetato, offrirmi come un piacevole sollievo tanto, tanto desiderato e per questo prezioso, in ogni goccia.
Afferro la tua mano mentre ti presenti, il tuo nome non mi interessa. Indugio trattenendola nella mia, mentre tu parli, e con indifferenza la appoggio sulla mia coscia, guardandoti negli occhi. Parli ancora, io faccio finta di ascoltare. Sei brillante, sicuro di te, ma è il mio lavoro capire se in realtà fremi, hai paura, perché non sai ancora se ti dirò sì. È proprio il momento giusto per accompagnare la tua mano lungo il bordo del vestito, per farti scoprire che sono nuda e che tra le pieghe del mio sesso, dove guido la tua mano, c’è già il succo che anticipa il mio piacere. Significa che sei stato scelto, ma non te lo dirò.
Prima voglio conoscerti: capirò come sei da come rispondi al mio clitoride che cerca le tue dita, sporgendosi in avanti, e dai tuoi occhi che continuo a fissare. Se sei un dominatore, ti spingerai sicuro all’interno, esplorerai ogni anfratto, curioso e desideroso di strappare al mio viso un segno di approvazione, di godimento, di abbandono. Se invece sei timoroso, insicuro, sentirò la tua mano tremare, come un piccolo vibratore. Voglio sapere come sei, e lo capirò da come ti comporti, da come reagisci al fatto che il tavolino del bar non ha una tovaglietta e quello che stiamo facendo è completamente visibile a tutti questi uomini e donne che stanno seduti come noi, agli altri tavoli del bar. No. Solo un fremito nel sentire le labbra del mio sesso nude, poi mi accarezzi piano, ti piace sentirle tra le dita. Solo il respiro che si fa un po’ più sonoro, le parole lievemente incerte e i jeans che si gonfiano…hai un bel cazzo. Si vede da quanto si tende la stoffa pulsando come un piccolo cuore più in basso. Il tuo desiderio. È questo il mio prezzo in realtà, il denaro è solo il modo per rendere tutto un gioco d’azzardo. Tu mi dai il denaro e non sai se mi avrai, come puntare su un numero alla roulette.
“Allora?” mi chiedi. Ma il suono della tua voce arriva al mio orecchio ma non al mio cervello. La mente è troppo occupata a ricevere sensazioni da quello che succede tra il mio sesso e le tue dita. È in questo modo che si attiva la mia creatività, si risveglia la mia fantasia.
“Allora?” ripeti. “Allora cosa? Grazie della compagnia, ci vediamo domani sul tram!”
Poso un bacio leggero sulla tua guancia e ti sorrido, sfiorando il tuo cazzo sotto la stoffa tesa con la punta delle dita. Mi allontano e vado a casa.
Questa è la parte più divertente. Devo fermarmi perché sono troppo eccitata, ho bisogno di toccarmi per sciogliere la tensione. Cerco un parcheggio di fronte ad un cinema, per farlo in un luogo dove qualche uomo mi possa vedere. Mi piace provocare…
Sfilo i sandali ed allungo le gambe sopra il volante, allargandole lievemente, e continuo il tuo lavoro sul mio sesso.
Qualcuno di quelli che escono dal cinema rallenta e guarda, altri fanno finta di non vedere… è eccitante, e mi permette di finire in fretta, prima che qualche poveretto o poveretta chiami la polizia.
Ora posso andare a casa e dormire. Domani mi aspetta una giornata piccante.
Uno sguardo allo specchio, un lampo. Sono veloce a prepararmi anche per andare al lavoro.
Ecco. Sei salito. Non guardi nella mia direzione. Significa che mi hai visto. Sento che sei offeso risentito e deluso, sento tutto questo e sono acqua che dà consolazione. Anche questo mi piace…
Tu non lo sai. Fingo di non vederti, assorta nella lettura del mio libro. Mi alzo, vado verso l’uscita, ti supero. Mi fermo e mi appoggio con le natiche al tuo sesso, e spingo verso di te. Sei sorpreso, sento il tuo sesso inturgidirsi. Lo immagino, come ieri sera. È così forte che sembra bucare la stoffa dei tuoi pantaloni e del mio vestito.
È il momento giusto per darti quello che meriti, per cui hai pagato il tuo denaro.
Scendo alla tua fermata, non capisci. Poso le mie labbra sulle tue e cerco la tua lingua, il tuo palato, i tuoi denti, e con la mano il tuo sesso. È grande, lo voglio, lo sai, lo so. Io so darti la realtà di qualcosa che non potrai mai comprare: il desiderio. È questo che cerchi, è quello che troverai, che troverò. La gente ci passa a fianco, ci urta, un po’ sorpresa, un po’ infastidita.
Afferri la mia mano sul tuo sesso, mi trascini via verso quel portone.
Un po’ violento, ma anche questo mi piace, il vestito tira e si sente un rumore di strappo. Armeggi con la cerniera e in un attimo il tuo cazzo è dentro di me, le mani frugano i capezzoli e il tuo corpo mi schiaccia… spingi, forte forte tanto da sentirmi sollevare, ogni colpo è un sussulto quasi doloroso nel mio ventre. Ancora e ancora e ancora, non vedo più, non sento più. Sono un fascio luminoso di onde elettriche. Sto per esplodere, tieni una mano sopra alla mia bocca, ma non mi serve respirare. “Così impari, puttana!” un colpo acuto come una pugnalata e godo. Il tuo seme è già schizzato da tempo dentro di me, ma continui a spingere con la forza che ti resta.
Ecco quello che volevi. Sicurezza e gentilezza, solo una maschera. Con me non serve chiedere.
Quando hai placato la tua rabbia, rannicchiata ai tuoi piedi, raccolgo, le ultime gocce del tuo piacere, per avere in bocca il sapore del seme tutto il giorno. Mi sistemo, sono in ritardo per l’ufficio. D’ora in poi dovrò cambiare strada per arrivarci, accidenti.
Domani, sarai un altro uomo.
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1
13 anni fa
biba3,
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Ultima visita: 13 anni fa
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Luca e Sandra 6 parte :meglio 2 massaggiatori
(in caso non li abbiate letti,vi consigliamo di leggere prima i racconti precedenti)
.....gia',Luca aveva deciso che con Dario poteva bastare cosi ,giustamente quella era la sua visione delle cose ,pero' quando mi rivelo' che Dario non appena fossi tornata in mansarda avrebbe desiderato prendermi e scoparmi ,esattamente come aveva appena fatto Luca,io un po mi arrabbiai e ci rimasi male per non avermelo fatto fare anche perche' 3 anni prima,dopo un periodo che ci eravamo lasciati e poi rimessi insieme dopo piu' di 2 anni,gli permisi di farsi sia la sua ex che successivamente un'amica che avevamo in comune ,con entrambe io ero li con lui e mi faceva piacere di avergli fatto quel "regalo",nella prima occasione si tratto' del suo compleanno quando a fine serata rimanemmo io Luca e' la sua ex che invitammo a rimanere a dormire a casa di Luca che al tempo abitava da solo ,quella notte dormimmo a casa sua tutti insieme solo perche' era tardissimo per tornare a casa e successe che bel nel mezzo della notte io mi sveglia che Luca aveva le mani sulle mie tette e la sua ex glielo prendeva in bocca ,poi loro 2 fecero sesso e io mi unii solo dopo un paio d'ore piu' tardi quando lui me lo infilo' da dietro quasi a sopresa.La seconda volta,con Francesca,un'amica che frequentavamo molto in quel periodo,una sera ci gurdammo un film insieme,era inverno,ma Luca incomincio' a farci dei massaggi alla schiena usando una mano per me e l'altra per lei dopodiche pian piano ci toglieva un indumento alla volta fino a denudarci completamente;io ero li che me la godevo ,fece tutto lui ;Francesca non si oppose minimamente e alla fine lui ci fece antrambe ,mi ricordo in particoleare che mi fece mettere la mano sulla patata di Francesca in modo che io potessi sentire e condividere con lui tutte le volte che col pisello la scopava ,un particolare che ancora adesso mi fa eccitare.Ora era il mio momento, era capitato gia' con Matteo ma fu troppo fugace(anche se di un eccitante mai provato prima) ora potevo pareggiare i conti,ma non era questo il motivo principale, ero un po risentita ma perche' Luca era stato "geloso" con me e' non mi aveva trattato con lo stesso metro col quale io avevo trattato lui;posso comprendere in quanto non siamo tutti uguali,Luca ha fatto tantissimi cambiamenti da quando lo conosco,ora e' una persona etremamente aperta ,piu'matura intelligente e devo ammettere che rispetto a come era qualche anno fa il fatto che mi abbia permesso di toccare e di farmi toccare da Dario e', se pur per qualche secondo, farmi fare da Matteo devo dire che non l'avrei mai pensato che potesse succedere fino a qualche tempo prima.Poi pero' le cose sono appunto sono cambiate,io conoscevo benissimo il suo desiderio di fare sesso con 2 donne,era in assoluto il suo sogno,come per tanti uomini credo, quando se n'e' presentata l'occasione non ho voluto negarglielo,non l'ho fatto con lo scopo di essere ricambiata,non ci pensavo neanche in quel periodo perche ero in verita' concentrata solo a tornare con lui e far funzionare la nostra storia.Pero' insomma adesso mi sarei aspettata un'altro atteggiamento ma in fin dei conti ero contenta lostesso!!mi ero divertita da matti a fare le foto e poi fare sesso con Luca mentre Dario era li ...impagabile!!
Nel mese successivo Dario venne da noi ancora 5/6 volte,la prima volta dopo una settimana fu invitato da Luca piu che altro per rasserenarlo circa la loro amicizia,lo invito' con la scusa di guardare le foto insieme.Le foto erano bellissime e le conserviamo ancora(ovviamente),non sappiamo se Dario credeva ancora alla storia del concorso ma comunque Luca gli disse che non era andata bene in quante il genere era troppo soft e ,l'agenzia cercava invece un genere piu' esplicito.Mentre le guardavamo ci scherzavo su sempre, per esempio commentai quella in cui io ero sopra a Dario seminuda dicendo: "peccato che avevamo quelle fastidiose mutande!",lui non sapeva che Luca mi aveva svelato riguardo il desiderio espresso di fare sesso con me quindi si comportava in modo naturale e sciolto senza imbarazzo anche quando io ne approfittavo per provocarlo un po e', invece per me il sapere tutto, era un vantaggio non trascurabile e rendeva certe situazioni molto piu' divertenti, e quando ci si scaldava con qualche battuta Dario scherzosamente chiedeva "aiuto" a Luca dicendogli di tenermi a distanza altrimenti non rispondeva delle sue azioni.In particolare una sera venne a guardarsi una partita ,credo fosse una finale di Champions.Io "permetto" a Luca ogni tanto di guardarsi le partite ma a patto che per tutta la durata su impegnasse a farmi un massaggio sul divano su schiena e sedere, in questo modo io sono contenta e Luca lo era doppiamente contento perche per tutta la partita aveva sotto gi occhi il mio perizoma e le mani sul mio sedere .Quella serata doveva essere una sorta di serata tra"uomini" e io ,dopo aver salutato Dario, mi stavo per ritirare nella mia stanza e dissi loro che sarei andata su a guardarmi qualcos'altro ma fu proprio Luca e chiedermi di rimanere li ,io gli dissi che pero' c'era da rispettare il "patto" e che non era la condizione giusta;lui mi rispose di non preoccuparmi anzi che sarebbero stati in due a rispettare la "tradizione",Dario non capiva e chiese di cosa stavamo parlando, io sinceramente non prendevo la proposta sul serio ma Luca insisteva ancora e Dario intervenne anche lui chiedendomi di rimanere in loro compagnia anche se comprendeva che sarebbe stato noioso per me gurdare la partita.Cosi io mi avvicinai al divano,loro erano seduti vicini e io volevo stare in mezzo cosi,non so come mi venne ma d'istinto prima diedi un bacio sulle labbra di Luca e poi feci lostesso con Dario,un bacio innocente ma sulle labbra di entrambi,poi dissi um po maliziosa ma col cuore che mi batteva non appena mi ero resa conto di cosa avevo fatto :"porta fortuna..ora mi fate sedere o no?"Mi sedetti sul divano in mezzo a loro avevo indosso una canotta larga e un pantaloncino celeste cortissimo che faceva vedere le forme del sedere e della patata,mi rendevo conto che era troppo corto ma non mi importava,volevo divertirmi.Luca disse con tono preoccupato che la serata cominciava proprio bene, mi chiese se stavo comoda ,solo che cosi' di botto io non riuscivo a essere subito a mio agio .mi rivolsi con la schiena verso Luca e di fronte a Dario(la tv non la guardavo neanche),intanto la partita era iniziata,non sapevo neache chi giocasse ;Luca inizio' a tastare con i pollici dietro le scapole e a fare un massaggio "sincero" ottenendo l'inarcazione della mia schiena che io cercavo di tenere dritta facendo cosi risaltare ancora di piu' il mio seno che sembrava ancora piu' gonfio sotto la canotta e a quel punto i capezzoli era molto visibili e vedevo Dario che ci buttava l'occhio quando si girava per parlare con Luca,io avevo le gambe incrociate sul divano sempre verso Dario .Mentre tenevo il petto in avanti cercavo anche di parlare con loro in particolare delle vacanze che ci aspettavano infatti tra pochi giorni io e Luca saremmo andati a farci una settimana a Mikonos a Giugno mentre Dario diceva di non sapere ancora nulla a causa del lavoro.Mentre si parlava Luca continuava il massaggio ora a mani piene dietro la schiena ed era molto piacevole,Luca secondo me voleva anche lui giocare e stuzzicarci un po ed era chiaro perche' a volte passava sui miei fianchi sollevando la maglietta fino a scoprire un po la parte bassa del mio seno,lo faceva quando Dario aveva lo sguardo sul televisore ma io notavo che con la coda dell'occhio mi guardava e come.....mi stavo eccitando ,chissa che magari stavolta poteva succedere a me di farlo con 2 uomini,sentivo la stessa eccitazione della serata in macchina con Matteo ,si era creata una situazione spontanea senza che si era programmato nulla prima ed era bellissimo ed eccitante,mi disturbava solo la partita che pero' contribuiva a tenere un livello di eccitazione "controllato" e un'atmosfera sbarazzina nella quale ufficialmente stavamo appunto solo guardando la partita,notai che Luca in questo tipo di situazione era piu' a suo agio.Poi decisi di provocare di piu',il gioco della serata ormai era diventato quello, misi un cuscino sulle gambe di Luca adagiandomi pancia un giu' su di lui con il sedere leggermente inarcato all'insu' (come in effetti facevamo quando eravamo soli)e con la testa e le braccia appoggiate sulle gambe di Dario.In questa posizione dissi a Dario di fare anche lui il suo dovere e solleticare la schiena mentre a Luca sarebbe toccato il sedere e le gambe...mhhhh..me la stavo gia' godendo tantissimo,era molto rilassante ,Dario ogni tanto furtivamente si addentrava un po sotto la canottiera sfiorando i fianchi e il lato del seno,a me venivano i brividi ma a un certo punto sentii pulsare qualcosa sotto le mie braccia che erano appoggiate praticamente sulle gambe di Dario ma che in parte erano sul pisello,io col gomito sfregavo un po "innocentemente" facendo sembrare quei movimenti naturali cambi di posizione ma io lo facevo apposta per stuzzicarlo e lui rispondeva pulsando col pene ormai ben in erezione..intanto Luca mi metteva le mani anche sotto il pantaloncino,me l'aveva sbottonato senza farsene accorgere e abbassato leggermente e aveva fatto spuntare fuori un bel po il perizoma mettendo mezzo culetto in mostra, mi toccava il sedere e passava con le dita sotto le mutandine di tanto in tanto e giocandoci un po spostandole un po giu' un po su,cercava di farlo senza farsi accorgere facendolo sembrare un massaggio normale ma io ero bagnata!!!Poi cambiai posizione voltandomi al contrario e cioe' mi posizionai con la testa sulle gambe di Luca in modo che potesse arrivare agevolmente sulla schiena mentre Dario poteva massaggiare cosi le gambe fino ai piedi ma in quella posizione cercavo di fargli solo intravedere qualcosa da sotto il pantaloncino ,io con i piedi a volte mi muvevo e andavo intenzionalmente a toccargli il pisello e lui saltava ed esclamava "attenzione alle parti basse"!! mentre mi dava uno schiaffettino sul sedere con una certa confidenza.A quelle piccole provocazioni notai che Luca era divertito ma che stava un po sulle sue e non "rilanciava" e anche quando Dario ci provo' dicendomi "dai togliti questa maglietta e il pantaloncino e fatti massaggiare come si deve!!"Non aspettavo altro ma sbagliai a chiedere il "permesso" a Luca perche ci rispose di stare tranquilli.
Nel periodo dopo che avevo fatto le foto con Dario ,con Luca si faceva l'amore piu' del solito,l'eccitamente era alto e' avevo notato che questo ci succedeva sempre ogni volta dopo che avevamo vissuto un'eperienza erotica insolita come quella con Matteo ,per qualche giorno avevamo sempre voglia di fare l'amore,poi col passare dei giorni la situazione si normalizzava.Per un po il ricordo di Luca che mi scopava mentre tenevo in mano la cappella grossa di Dario che poi mi e' venuto sul seno ci faceva impazzire entrambi,io rievocavo il ricordo aggiungendoci dei dettagli di fantasia del tipo che glielo prendevo in bocca e poi mi facevo scopare a turno da tutti e due(ma Luca sa che mi sarebbe piaciuto se in quel momento l'avessimo realizzato davvero)...peccato!
La serata della partita fu piacevole ma non successe nulla di piu',Luca non volle concedermi oltre.Avevo ,credo,intuito che a Luca non piaceva dare il suo "benestare" se la situazione era esplicita e inequivocabile ,non gli piaceva che fosse lui a dare il permesso all"altro"di fare qualcosa con me perche ci doveva essere una sorta di motivo fittinzio al di sopra dei reali obiettivi e' l'uomo della stuazione, doveva essere bravo colgiere le opportunita,pero' credo che in realta' non esistano delle "regole" per gestire la vita di coppia,a volte quello che deve succedere succede e basta oppure, viceversa, quando sembra tutto scontato allora non succede nulla.
Il giorno dopo ,io proposi a Luca di continuare col gioco delle foto con Dario,gli spiegai che era come se avessi lasciato qualcosa di incompiuto ,avevo voglia di farmi delle foto completamente nuda e con pose piu' erotiche....gli dissi che potevamo riproporlo a Dario ,che pero' non gli avremmo concesso di farmi "fare" perche' semplicemente sarebbe stato divertente farlo andare un po su di giri; lui ci penso',mi disse che ero una donna perfettamente sconcia proprio come piaceva a lui e si mise a ridere baciandomi ovunque.....poi inizio' a riflettere e ad assumere un'espressione perplessa"pero' ci devo pensare" disse,"c'e' qualcosa che mi sfugge in tutto questo e ' non ho chiaro ancora che cosa",
..la proposta era bella piccantina ,a Luca faceva eccitare molto,pero' mi disse che era consapevole del fatto che se accettava poteva gia' immaginare il finale:Dario che scopava con Sandra, Luca era sicuro che sarebbe andata a finire cosi se avesse organizzato di fare una sessione fotografica piu'"hard"...ci penso' un po di giorni ma l'idea pero' non ci abbandonava.Non ne parlammo piu' per un po di tempo , l'idea stava per essere dimenticata ma una sera,dopo che Luca torno dal calcetto,gli chiesi com'era andata la partita e se aveva giocato anche Dario,lui mi rispose che la partita era stata un disastro e che Dario era presente e tra l'altro ci chiedeva se fosse possibile passargli un po delle ultime foto scattate da Luca ,almeno quelle che potevano essere piu' "visibili al pubblico";io gli disse di riferirgli che se le voleva doveva passare sul mio corpo!Ci stava la battuta ....Certo rispose Luca ,abbiamo fatto 30....facciamo 31!!!
"Vuoi fare sul serio altre foto?".. mi chiese Luca,"Perche' no,pero' solo se va anche a te"rispose io,aggiungendo che si sarebbero fatte solo se si prendeva il gioco con la filosofia giusta , allora lui mi fece la domanda diretta:"tu ,in realta'.cosa ti aspetti dalla una situazione in cui ti fai fotografare nuda con un'altro,voglio cercare di capire il processo mentale "...io era un po spiazzata ,avevo gia' un'idea ma dovevo trovare le parole giuste per non essere fraintesa ma d'un tratto sembro che tutto mi fosse chiaro e risposi esattamente cosi: "il punto non e' fare sesso con un tuo amico o cercare ossessivamente storie di questo genere ma condividere con te,e solo con te, esperienze erotiche ,condividendo il piu' possibile a prescindere se le situazioni capitino a me o te ,non e' importante a chi capita di stare con 2 uomini o con 2 donne ma il fatto di essere insieme ,solo che questa volta ,come lo e' gia stato per te in passato,avrei il desiderio di essere io al centro dell'attenzione ed essere la protagonista ,ma mi va bene anche se facciamo partecipare per esempio Betta che per quanto ne so sarebbe felice.
Luca sgrano' gli occhi,dopo che ebbe riflettuto un po disse che ora finalmente era tutto chiaro,chiarissimo,aveva capito il senso di tutto e del perche ogni tanto io gli sembravo troppo spinta e disinibita,capi' che non c'era ne malizia ne furbizia ne nessun tipo di profitto a scapito dell'altro ,poi pero' colse la palla al balzo e' mi disse che con Betta sarebbe stato anche divertente.
Con Betta ci incontrammo per un aperitivi un paio di giorni dopo ,quando gli proponemmo che doveva darci una mano per quel tipo di lavoro con le foto all'inizio pensava si trattasse di uno scherzo poi accetto' molto volentieri,ma non le avevamo detto ancora che c'era anche Dario e quando lo seppe purtroppo si tiro' indietro,Dario non gli piaceva e non ci andava daccordo,proprio non poteva accettare di fare una roba del genere con lui,noi insistemmo ma niente da fare ,ci disse che se si fosse trattato solo di noi 3 avrebbe accettato con molto piacere,anzi ci propose addirittura di escludere Dario dal gioco!!!...
Alla sera io e Luca ne parlammo.......nel prossimo racconto
3003
1
11 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 8 ore fa
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uno davanti e uno dietro...finalmente!
Ci svegliammo cosi dopo un paio d'ore completamente frastornati ma con quella eccitazione che ci accompagnava per po un di tempo dopo che avevamo fatto qualcosa al di fuori della "norma",infatti per istinto Luca mi tocco' la patatina e si accorse che era tutta bagnata ,avevamo dormito entrambi a pancia in su ma lui mi fece girare su un fianco,da dietro Luca mi abbraccio' prendendomi entrambe le tette ,subito dopo senti scivolare il suo pisello dentro di me e' inizio' a scoparmi molto lentamente .quasi era fermo.A me piaceva gustarmelo cosi ma lui nel mentre mi chiedeva se mi era piaciuta l'avventura del pomeriggio,io risposi che ero ancora eccitata al solo pensarci.In realta' mi accorgevo che pensavo a Ivan e al fatto che ero stata un po stronza e' un po egoista facendomi fare dal suo collega mentre lui mi gurdava e magari era anche convinto che mi avrebbe avuta lui....adesso ero un po dispiaciuta e la voglia di farmi fare da lui cresceva ,dovevo trovare il modo di dirglielo a Luca senza sembrare troppo volubile.Mentre pensavo a queste cose iniziai a muovere il culetto anch'io cercando di farlo entrare piu ' in fondo e' approfittai di quel momento per sondare chiedendogli se potevo fare un'ultima cosa."cosaa" mi chiese Luca,"posso provare a farmi fare da Ivan?"Questa domanda lo fece eccitare di piu' e' infatti ora usciva e entrava dentro me piu' veloce ,mi palpava il seno e mi baciava dietro il collo e diceva"Cavolo,sei scatenata!mi piace un sacco quando il tuo corpo si trasforma in una macchina del sesso,ma io ti amo e non ti posso negare nulla,anche se non credo che c'e' la farai con Ivan viste le dimensioni".Io a quel punto mi girai verso di lui e' con gli occhi che mi brillavano gli proposi di fare una scommessa e cioe' che se fossi riuscita a farmi Ivan al ritorno avrei fatto il modo di organizzare una serata in 3 con Betta.Ovviamente ,dato il momento e' l'eccitazione Luca disse subito di si,magari in un altro momento avrebbe rifiutato ma in quella situazione fu facile convincerlo.Se penso a come eravama prima ,a quanto era geloso lui(ma anch'io) mi sembrava tutto irreale,ne erano passati di anni vissuti insieme e proprio per questo tanti tabu si erano superati e si cercava solo di vivere la vita al meglio e di amarsi il piu' possibile,per questo non mi sentivo in colpa per quello che stavamo vivendo(l'idea mi aveva sfiorato per qualche secondo)e',anche lui era sulla stessa lunghezza d'onda:io gli ci avrei fatto fare qualsiasi cosa lui mi avesse chiesto.Dunque ci alzammo,doccia e via a cena .Durante la cena parlammo d'altro ma entrambi avevamo il pensiero a quello che era successo e a quello che ci aspettava.Finitodi cenare ci avviammo per la passaggiata nel centro storico del paesee verso l'una ,ormai stanchissimi,rientrammo in stanza.Tornammo a piedi ,circa 20 minuti di strada,e a circa a meta' ci fermammo 2 minuti in una piazzetta con delle panchine,non c'ra nessuno,io mi sedetti sul bordo alto e Luca mi abbracciava in piedi da dietro solleticandomi sulle braccia ,ci piaceva moltissimo quella atmosfera,Luca disse che stava trascorrendo la vacanza piu' bella e' originale della sua vita ,poi disse anche che aveva voglio di farmi proprio li;io gli dissi che anche lui era insaziabile e che tra pco saremmo arrivati in stanza e ci saremmo rilassati ma mentre lo dicevo lui mi sollevo' il vestito da dietro ,mi sposto le mutandine e mi infilo',io avevo paura che passasse qualcuno anche se in quella posizione ,col vestito che copriva tutto ,sembrava che eravamo semplicemente abbracciati e mentre mi penetrava io gli chiesi se l'indomani avrei potuto invitare Ivan in stanza per l'ultimo massaggio,lui disse ovviamente di si sorridendo,si lasciava "corrompere" consapevolmente e me lo faceva capire e io per "ringaziarlo" mi feci cadere una spallina del vestito regalandogli la vista del mio seno nudo in quella piazzettina dove speravo non passasse nessuno.Per come lo sentivo duro ora dovevo dedurre che quel rregalino gli era piaciuto ,ma sentimmo dei rumori e delle voci che ci costrinsero a smettere anzitempo,allora andammo in stanza e dormimmo praticamente subito.
La mattina dopo,sabato,c'era parecchia gente in spiaggia e quell'atmosfera intima non si poteva ricreare allora Luca ebbe un'idea e mi propose di prendere il pedalo' per stare da soli e anche per farsi un giro al largo,era appena arrivato anche Ivan e per educazione chiedemmo anche a lui anche se sapevamo che sarebbe dovuto andare a lavorare ,invece accetto' e disse che il sabato non lavorava di giorno ma solo di sera,chiese ovviamente che non fosse di disturbo la sua presenza;io subito"ma noooo ,figurati,ci fa piacere"Guardai Luca ed era tranquillo...poco dopo Ivan e Luca pedalavano e io ero in poppa seduta a impartire ordini sulla direzione da prendere giocando a fare il capitano.Eravamo tutti e tre col costume ,io mi alzai e posando le mani sulle loro teste mi spostai dalla parte opposta e mi misi con i piedi a penzoloni in acqua ,era una sensazione piacevolissima ,mi slacciai il costume e rimasi a seno nudo,loro non se accorsero finche Luca non si giro' e subito disse "ahh pero',anche noi vogliamo stare nudi!"Si giro' verso Ivan e gli disse che non potevano essere da meno,infatti si tolsero il boxer,la situazione iniziava a farsi interessante.Io mi rialzai e tornai a mettermi davanti,quando passai in mezzo buttai l'occhio sui loro piselli e anche loro indugiaronone0 guardarmi un po,io passai lentamente e siccome il pedalo' dondolava per non cadere mi abbassai a quattro gambe e continuai ad andare avanti gattonando,cosi loro mi guardarono il mio culetto col costume alla brasiliana e il seno che. penzolando in quella posizione. sembrava molto piu' grosso.Ivan ci chiese l'orario della partenza del giorno dopo,poi aggiunse che era dispiaciuto che dovevamo partire perche' si stava divertendo molto e ci trovava sinceramente molto simpatici ,infine disse che io ero la ragazza piu' bella della spiaggia;"come no"risposi,io,"E tutte quelle stangone del bar dove le metti ?"Ivan rispose che erano persone "spente" e senza vitalita impegnate solo a apparire belle."lo credo" pensai io,"dopo tutto che che hai fatto con me".Comunque era l'occasione giusta per ringaziarlo cosi mi rialzai e avvicinandomi camminando con le ginocchia a terra gli scoccai un bacio sulle labbra e gli disse "grazie per i complimenti" sfiorando il suo corpo con i miei capezzoli,non so se nella mia vita mi sarebbe capitata un'altra situazione come questa quindi nn risparmiavo nulla.Luca subito intervenne reclamando anche lui un ringraziamento e poi diceva scherzando a Ivan di non "allargarsi troppo",io mi girai verso Luca ma con la mano scivolai maldestramente sul suo pisello ma la cosa ci fece ridere e cosi diedi un bacio molto piu' appassionato anche a lui(vidi il suo arnese che veniva su)Nel frattempo avevamo fatto un po si strada ,se cosi si puo' dire in mare,e' senti dietro di me che Ivan si era alzato e con un balzo era gia' in acqua....Luca per sbollire un po fece la stessa cosa mentre io che avevo raggiunto la temperatura ideale ero titubante a tuffarmi ma loro insistevano e mi chiamavano a buttarmi in acqua.Non potevo non andare ma prima chiesi a Luca se potevo togliermi il costume(non so neanche io perche' ancora chiedeveo il permesso),lui infatti disse di fare come volevo;cosi mi alzai in piedi e regali a loro un piccolo siparietto sexy sfilandomi con calma il costume ,Ivan pero' era intento a nuotare ma credo che comunque guardasse),quindi mi tuffai anch'io.
Inutile dire che era fantastico,superato il brividi di freddo iniziale dopo era veramente un paradiso.Dopo aver nuotato un po raggiunsi Luca e visto che Ivan era lontano una ventina di metri amoreggiammo un po baciandoci appassionatamente per qualche secondo, mi girai di schiena verso Luca sentendo che tutto il suo corpo aderiva col mio ma appena mi girai mi presi uno spavento perche' improvvisamente da sotto il mare davanti a me comparve Ivan e' io per istinto gli schizzai l'acqua in faccia,mi staccai da Luca per avvicinarmi a Ivan, che rideva,per buttargli l'acqua in faccia per vendicarmi e quando fui vicinissima a lui mi disse "ora te lo do io un bacio",in un nano secondo mi prese per le spalle e mi bacio sulle labbra .Uahuuuu!!!pensai io che lasciai fare,lui apri la bocca e cerco' la mia lingua ,io non opponeva nessuna resistenza,lo assecondavo,sentiva Luca da dietro che si avvicinava,io ero completamente abbracciata con tutto il corpo a Ivan,sentivo il suo grosso pisello contro il mio corpo,poi mi sono staccata perche' ho sentito le mani di Luca sui miei fianchi che mi "pretendevano",infatti ora ero presa da lui che mi baciava il collo e la schiena .Io continuavo a baciare Ivan e intravedevo da sotto l'acqua il suo pisello ,con le mani sono andata giu' e glielo avevo afferrato per fagli una sega mentre lui mi prendeva il seno con tutte e due le mani.Ci furono circa 5 minuti in cui ci si toccava ovunque,io ero in mezzo schiacciata tra loro 2,sentivo i due piselli che cercavano il mio corpo e io baciavo entrambi gli uomini sulle labbra,ero travolta!!
Poi Luca ci mollo' e sali sul pedalo',io e Ivan rimanemmo forse un'altro minuto fin quando io ero con le gambe aperte avvinghiata sui suoi fianchi e ho sentito la cappella di Ivan che iniziava a spingere sulla patata,avrebbe voluto scoparmi li,l'istinto era quello di far scivolare tutto dentro e sentire quale sensazione si provava a mettersi dentro un affare del genere ma gli sussurrai che senza protezione non si poteva fare.Infatti si ruppe quella magia e quindi salimmo su anche noi.
Poi ci fu una bella oretta passata a prendere il sole tutti e tre nudi al largo,ora avevo l'impressione di avere 2 "fidanzati",infatti da li in poi trattavo Ivan come se stessimo insieme,ogni tanto ci si baciava,lui mi carezzava la schiena,io mi accomodavo sulla sua pancia che usavo come cuscino,dall'altra parte con l'altra mano prendevo il pisello di Luca .Quando Ivan mi mise la mano sul seno il suo pene si e ' drizzo' ,io che ero a pancia un su,mi sono girata di lato sul fianco con la faccia verso il suo pisello,cosi ho provato a prenderglielo in bocca ,proprio non resistevo piu'...all'inizio sono rimasta ferma qualche minuto con la mano che afferava il suo grosso pene tenendolo praticamente attaccato alle labbra,lui mi carezzava i capelli e poi scandeva giu' con la sua mano fino in mezzo alle natiche,era strabagnata...allora ho iniziato a baciargli la cappella .Luca intanto si era seduto sulla postazione dei pedali e gurdava tutta la scena dall'alto,ma io ero di spalle e non potevo guardare lui(che pero' aveva la vista del mio sedere e delle mie labbra sul pisello di ivan)Dopo che avevo iniziato a baciare il pene di Ivan,con la mano facevo anche dei movimenti dolci e vedevo il suo pisello crescere ,era diventato enorme,avevo voglia di leccarlgielo e cosi iniziai a fare,lo leccai con la lingua ,lui a quel punto inizio a muoversi col bacino e iniziava a godere,piano piano io apri la bocca e provai a introdurlmelo.Ipensieri erano svaniti tutti,non avevo piu' nenanche coscienza di dove ero tanto ero presa.Tutto si svolgeva molto lentamente.Smettevo di leccare e continuavo con la mano,dopo un po mi sollevai con la schiena e appoggiai le mie tette sulle gambe di Ivan, mi girai per guardare Luca che era in uno stato di estasi anche lui e mentre lo guardavo ripresi in mano il pisello di Ivan e finalmente me lo misi in tutto bocca ,riusci a far scomparire la cappella e iniziai pian piano a muovermi sopra e sotto,Ivan sospirava e godeva ,a un certo punto gli tenevo il pene solo con la bocca mentre con la mano mi toccavo da dietro ma presto fui sostituita dalla mano di Ivan,ora iniziavo a godere anch'io.Mi spostati ancora ,ora ero con la testa fra le sue gambe di fronte e ciucciavo la sua cappella,sollevavo il mio sedere sperando che Luca capisse e mi venisse a scopare in quella posizione,ho dovuto gurdarlo e allargare le gambe per fargli capire le mie intenzioni ,infatti finalmente si avvicino'.Appena fu dietro di me io mi girai per dargli "il benvenuto"ma tenevo sempre in mano il pisello di Ivan e ne approfittai per stuzzicare Luca un po e divertirmi dicendogli:"Guarda cosa ho in mano.....in bocca non mi sta tutto..dai,scopatemi!!"mentre lo dicevo facevo una sega a tutti e due e poi ho baciato appassionatamente Luca,ormai non reggevo piu' dall'eccitazione allora dissi a Luca quello che avrei fatto e cioe' che mi sarei girata e mi sarei ripresa in bocca quella cappella. Lui rispose"dai ,fammi vedere "Quindi mi girai verso Ivan e feci scomparire quello che potevo nella mia bocca e dopo pochi secondi senti che Luca me lo metteva dentro e inizio' a scoparmi.
Finalmente lo stavo facendo con Luca mentre facevo un pompino a un'altro,era una nostra fantasia da tantissimo tempo,lo era anche con posizione al contrario ma senza preservativo non potevo farmi scopare da nessuno che non fosse il mio Luca.Io venni dopo qualche colpo tenendo in bocca il pisello di Ivan,Luca venne subito dopo continuando con la sua mano mentre mi toccava il culo.Ivan a quel punto invece fece la sua particolare richiesta ,mi chiese di mettermi in piedi seduta sulle ginacchia, a gambe divaricate e col seno molto vicino alla faccia in modo che potesse leccarmelo.Luca ritorno a sedersi come per godersi un film;Ivan inizio' a farsi una sega da solo ,con l'altra mano mi penetrava sotto e con la faccia era sulle mie tette,evidentemente gli piaceva cosi,io gli alzai il viso e lo baciai usando la lingua,tutta quella scena mi fece eccitare e quando mi mise il dito dentro venni un'altra volta,anche lui venne sulla mia pancia.Poi ritornammo in spiaggia e nel pomeriggio tornammo in stanza a dormire un po.Nella serata ci sarebbe stata la festa e poi ci attendeva l'utlimo giorno con le ultime ore di relax
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11 anni fa
AdamDTS,
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Il ritorno di Matteo il trombamico
Raccontoscritto a due mani da Sandra e Luca.
...si fece una certa ora,eravamo un po stanchi e l'idea di andare a guardare l'alba fu abbandonata,stavamo quasi per decidere di dormire tutti insieme da noi ma sia Matteo che Bea al mattino avrebbero dovuto alzarsi prestissimo allora rimandammo tutto ripromettendoci che l'avremmo fatto da li a qualche sera dopo.Il lunedi,2 giorni dopo,io e Sandra,uscimmo dopo aver fatto il solito giro di telefonate agli amici risposere presente Matteo e una nostra amica che aveva la casa al mare,cosi,non avendo niente di particolare in programma,andammo a farci
un giro sul lungo mare prima a pero passammo prima a prendere Anna.Passeggiammo un po tra le bancarelle,poi un drink al bar sul porto e via di ritorno.Quella sera c'era pochissima gente in giro,l'estate gia' inziava ad avere quell'atmosfera pre-settembrina;Anna dopo un po ci lascio' e ando' a dormire mentre noi rimanemmo li un'altro po a goderci ancor piu' quell' intimita' che proprio quell'atmosfera di fine estate contribuiva ad aumentare.Mentre eravamo al bar ,a me venne un'idea li al tavolo per uno scherzo da fare a Matteo tanto per colorare un po la serata ;appena ando' in bagno gli nascondemmo i tovaglioli che erano sul tavolo , poi chiesi a Sandra di sfilarsi i suo slip bianchi senza dare nell'occhio in modo che dopo non vedendoli piu' li avrebbe chiesti a noi.Infatti quando torno dal bagno credo che dubito' persino di non averli mai visti e ,come avevamo immaginato ci chiese un fazzoletto,Sandra a quel punto allungo' il braccio e gli mise tra le mani gli slip bianchi,lui non se ne accorse subito ,poi scoppio a ridere e se li appoggio' sul naso dicendo che ora li avrebbe teneva lui ,poi la guardo' e disse “mmhmmm,quindi sei senza mutande li sotto!?....Luca si raccomando', in quanto eravamo in luogo pubblico, di essere discreto con quell'indumento in mano,a me dava molto fastidio l'esibizionismo
Finito di ridere ci alzammo e ci dirigemmo verso la macchina,non ce'ra piu' nessuno in giro ,io durante la strada scherzavo a imitare il vento sollevando ti tanto in tanto la minigonna nera di Sandra che le i prontamente si teneva con le mani. In macchina iniziammo a parlare degli anni di assenza di Matteo piu' nel particolare,ci racconto' un po di fatti salienti,e poi ci disse che ci doveva rivelare un segreto!"Un segreto"rispondemmo incuriositi...."dai ,dai diccelo".....lui prese tempo,sembrava imbarazzato ma si vedeva che ci teneva a dircelo;"OK,qualche anno fa mi sono circonciso il pisello!"...."Ma dai.....e perche l'hai fatto?".chiese Sandra,Matteo rispose che non c'era un motivo particolare,gli dissero che era meglio per quanto riguarda l'igiene, noi pensavanmo invece che l'aveva fatto per farlo sembrare piu' lungo!
In macchina Luca guidava,Matteo era dietro e Sandra avanti,Sandra quasi subito inizio' a fare battute sulla lunghezza e nel mentre stendeva le gambe sul cruscotto davanti a lei ,diceva che si stava proprio bene senza mutande ,si teneva la minigonna con le mani che in quella posizione tendeva a scendere sulle cosce ,era un po brilla a causa del cocktal bevuto al bar e questo la rendeva ancora piu' sbarazzina nel divertirsi con le provocazioni.Io allora aggiunsi un po di “sale”e la buttai li,dissi che a questo punto Matteo era obbligato a farci vedere il nuovo pisello,Sandra disse ridendo e col volume della voce piu' alto che "assolutamento"avevano il diritto di vedere il risultato.Matteo fece finta che si vergognava e che aveva imbarazzo,poi disse che qualche volta,magari al mare l'avrebbe mostrato."NOOO"disse Sandra ,"lo vogliamo vedere ora!",Matteo rispose che in macchina c'era buio e sarebbe stato inutile,allora Luca disse che si sarebbe fermato in un posto tranquillo ,tanto li era era tutta aperta campagna,quindi avrebbe acceso la luce interna dell'abitacolo che era abbastanza buona per vedere :"dai,dai fermati qui ,entra in quella campagna,dai",disse Sandra ,Matteo esclamava"ma davvero?"...e Sandra"ma siii,ormai siamo in famiglia,e poi non ti dimenticare che un po di anni fa io ho gia' fatto conoscenza col tuo pisello,anche se per qualche istante ma mi hai gia' scopata quindi di che ti vergogni?'!"Io non mi aspettavo che lei ne parlasse cosi,ancor di piu' Matteo,che mi guardo' come per vedere la mia reazione dalla mia espressione,io la guardai un attimo poi guarda avanti dicendo"Lo so, so tutto,se fossi arrabbiato te l'avrei detto,avevate entrambi voglia di farlo e prima o poi sapevo che sarebbe successo,anch'io avevo tutto sommato quella fantasia e mi sono sempre immaginato di vederla con un'altro ma potevo permetterlo di farlo fare solo con te perche' si tratta di te e di te mi fido piu' di ogni altra persona ,poi ti racconteremo anche noi le nostre avventure e cosa abbiamo fatto dopo in Grecia"Matteo allora ebbe un'epressione come se tanti cerchi si fossero chiusi,
Matteo ci chiese della Grecia ma io e Sandra gli dicemmo che gli avremmo raccontato tutto in un altra occasione perche era una storia lunga , Sandra invece torno' sull'argomento precedente e sollecitava a tirarsi giu i pantaloni e farci vedere il pisello circonciso.Ci eravamo fermati in una stradina sotto alcuni alberi di ulivo,il posto era persino bello,Matteo,si giro' verso Sandra spostandosi piu' verso il centro della macchina all'altezza di dove c'era la leva del cambio,inizio lentamente a slacciarsi il pantalone bianco di lino,rimase in mutande e poi disse "lo faccio?",e Sandra "uffa,dai muoviti"...e via giu' anche le mutande!Per Sandra era la prima volta che si trovava "faccia a faccia" col pisello di Matteo, era bianco quasi pallido e moscio,ovviamente,ricoperto della peluria nerissima ma non fitta, Matteo chiese se era abbastanza cosi;Sandra rispose :”abbastanza?cosa c'e' da vedere?non si vede nulla di particolare....”, e Matteo spiego' che si vedeva solo in posizione eretta"da combattimento",per quello non voleva fare quello che stava facendo,allora Sandra disse proprio cosi"bene, fattelo venire su...dai!"...Matteo:see,e' come faccio?Sandra:”come fanno tutti,te lo prendi in mano e ti fai una sega”, lui rispose “ma con Luca vicino non ce la faccio,mi sento un po gay!
Luca:”oookey,Sandra se vuoi vai dietro a “distrarlo” un po ma stai a distanza sicurezza,ok?
Matteo:”va bene!”.......Cosi' apri la porta della macchina , e lei usci andandosi a sedere sul sedile posteriore con Matteo .A quel punto Matteo facendo il finto tonto richiese cosa doveva fare ora, lei rispose di prenderselo in mano;Matteo quindi fece una richiesta :"ok,io lo faccio ma tu ti sbottoni almeno un paio di bottoni della camicetta bianca”Lei aveva questa camicetta semitrasparente,si intravedeva il reggiseno bianco sotto e il roseo della pelle del decolte'.Io raccomandai di andarci piano e lui rispose che aveva bisogno di collaborazione altrimenti non ci riusciva.Cosi lei ,che accolse la richiesta ,mise le dita sui bottoni e inizio' pian piano a sbottonarsi,dopo il primo bottone gia' si vedeva il pisello di Matteo sollevarsi,il reggiseno di Sandra cominciava a spuntare fuori...mi stavo eccitando anch'io,il seno sembrava volesse uscire da sotto la camicia come se dovesse esplodere,tra l’altro lei era prossima alle sue cose e aveva le tette gonfie e turgide piu’ del normale,era proprio un gran bel vedere….ero contento in quel momento che stesse succendo una cosa cosi eccitante,lei era particolarmente disinibita ,con Matteo ormai si comportava come se fosse con me,non aveva nessuna tipo di vergogna!E pensare che normalmente ,durante l’anno,lei e’ molto diversa,molto pudica quasi riservata,a volte devo quasi pregarla per farsi solo vedere nuda da me,cosi come a ogni inizio estate lei e’ sempre timida;poi inziava per cosi dire a “scaldarsi”diventando gradualmente sempre piu' disinibita quasi incontrollabile,nel senso buono,bastava poi un cenno tra noi o uno sguardo per capirsi e regolarsi nel caso al partner non condividesse la situazione,quel tipo di intesa era il nostro patto ,la complicita' prima dei nostri stessi bisogni singoli.Ora aveva davanti a se Matteo con le mutande abbassate con il pisello in mano e lei contraccambiava mostrandogli il generoso decolte per farglielo venire su,poi tanto per aggiungere del piccante, si passava la sua mano sotto la suo minigonna nera,non so se lo faceva senza rendersene conto , noi tenevamo bene in mente che sotto non indossava piu’ gli slip e quando quasi senza accorgersene l’aveva tirata su scoprendosi le cosce io gia’ iniziavo a “soffrire”,volevo prendermela ,ma lei a quel punto interruppe il silenzio e disse:”mmmmmhh…pero’,devo dire che effettivamente sembra piu’ lungo,vero Luca?’” ..”E che ne so.. risposi “sinceramente non glielo mai visto in tiro ,non saprei”
Il membro di Matteo era ormai in posizione massima di erezione,lui non lo teneva piu' in mano in modo che' Sandra lo guardasse nella sua totale lunghezza;”ok? Mi posso rivestire?”provo' a dire Matteo,Sandra invece fece un passo avanti e disse che voleva “verificare” se c'era differenza cosi chiese:”posso?”...ma non aspetto nessuna risposta e lo prese in mano,io guardavo la scena e non avevo intenzione di interrompere lo spettacolo,lei inizio a sentire con le dita la cappella poi si rivolse a me chiedendomi di tirarlo fuori anch'io perche' aveva bisogno di toccare anche il mio per vedere le differenze,Matteo disse che gli sembrava effettivamente giusta quella richiesta ,allora mi spostai al centro tra i due sedili anteriori e mi abbassai i pantaloni,il mio pisello era gia' duro e Matteo mi fece i complimenti,Sandra con l'altra mano me lo afferro' e orbottava”mmmhhhh,,,non capisco bene” ..Matteo un po ingenuamente chiese a Sandra cosa avesse intenzione di fare adesso.,,cosi lei senza rispondere e guardando i due membri inizio’ a fare avanti e indietro con le mani e poi disse …”mah!,adesso vedo cosa posso fare con questi cosi” ,Matteo stava fermo impalato e si godeva il momento, lei non contenta si piego' verso di lui,io avevo compreso le sue intenzioni ed ero agitato ed emozionatissimo ma le consenti' di andare avanti;si avvicino' con le labbra alla cappella,lo sfiorava con la bocca chiusa come per prenderne confidenza, poi schiuse le labbra e inizio' delicatamente ad assaggiarlo e ispezionarlo piegando la testa un po a sinistra e un po a destra ,poi si alzo' e venne verso di me,il mio lo prese subito in bocca senza esitazione come per farmi sfogare godendo di quello che avevo appena visto , fece un po di volte avanti e indietro con la bocca.Poi ritorno' ancora da Matteo e stavolta parti' da sotto scivolando con le le labbra fino all'altezza della cappella quindi lo prese tutto in bocca iniziando un pompino vero e proprio.dapprima senza mani poi si aiuto' con la sinistra.....tutto li davanti me!Era uno spettacolo incredibile,era ancora piu' eccitante della volta in Grecia,era piu' intimo ,piu' rassicurante e lei era piu' coinvolta ma adesso tutto era successo e' davanti a me .Pero', ce'e' sempre un pero'....le cose e il rapporto tra noi tre non sarebbero piu' state come prima,da qui in poi tutto poteva cambiare drasticamente..ora era tutto esplicito,non potevano esserci piu' i giochini del “mostrare per non dare” o tutte quelle situazioni erotiche nascoste,si era oltrepassato quel confine tra la intima amicizia al sesso a tre,dove ci avrebbe portato quella esperienza?Era iniziato per noi un modo nuovo di concepire i rapporti di coppia e di amicizia?
Mentre io riflettevo lei si diverti' ancora un po prima di rialzarsi e riprenderseli in mano entrambi, ci guardo sorridendo e disse”uhauu,ho i vostri 2 cazzi in mano contemporaneamente!!!”ci afferro’ la parte piu’ bassa e poi inizio a muovere le mani dal basso verso l'alto,mentre lo faceva continuava a parlare e il fatto che parlasse faceva sembrare quella situazione piu' un gioco che sesso vero ed era meglio cosi perche si creava un'atmosfera piu' easy e’ in certi momenti sembrava che persino il sesso non centrasse niente! :”:Mi sembra che il pisello di Matteo scivoli un po meglio,diceva …
Dopo un qualche minuto,forse anche meno,vedemmo dei fari di un'auto che veniva verso la nostra direzione,forse era una coppia o forse dei guardoni ma questo interruppe il momento di magia,dopo qualche istante la macchina si fermo' e fece retromarcia;probabilmente era una coppia in cerca di intimita che accortasi della nostra presenza aveva deciso bene di trovare un'altro posto.
Io a quel punto chiesi se era il caso di andarcene a casa,ma Sandra,scampato pericolo guardoni, invece disse:ragazzi io pero' adesso mi sono ultra bagnata, e ho una voglia matta,non potete proprio lasciarmi cosi!!..Matteo ,col sorrisone,allungo' le braccia per avvicinarla a se e disse che ci avrebbe pensato lui.Sandra accolse l'abbraccio ,erano pero' con i bacini distanti e non si toccavano perche sotto erano tutti e due nudi quindi,cosi’ facendo cercavano solo di farmi ingelosire infatti io dissi a Matteo scherzandoci su:”caro mio,hai gia' consumato anni fa la tua opportunita',non puoi scopartela un'altra volta..eh!”Lui rispose” e vabbe dai,fammela scopare ....quella volta fu talmente breve che non ebbi neanche il tempo di capire bene cosa stesse succedendo...,dai dai, ormai visto che sono piu' vicino a lei inizio io e poi continui tu,anzi perche' non c'e la facciamo tutti e due contemporaneamnete?”Lui era abituato con noi a parlare cosi,aveva “licenza”sessuale di poter dire qualsiasi cosa ,poteva persino dire esplicitamente che voleva veramente scoparsi Sandra .NO”,dissi io,”facciamo una cosa,giochiamocela a sorte”...dando per scontato che non gli l'avrei fatta fare e che avrei vinto io....
Quel gioco del contendersela ci stava facendo eccitare tantissimo tutti e tre,la tentazione era di smettere di parlare e di passare ai fatti ma volevo continuare il gioco :”al massimo me la faccio
io e tu guardi”,Matteo rispose”no ,no,non faccio il guardone...dai tu ce l'hai sempre a disposizione. a me quando mi ricapita?..vabeeh!dai vieni dietro a facciamo pari e dispari ,si vince 3 su 2.Cosi io scavalcai il sedile e andai a mettermi dietro,Sandra era al centro, sempre con la camicia sbottonata,lei aveva accovacciato le gambe,ci chiese un fazzolettino e disse di non guardare quello che stava per fare,comunque si asciugo' la patata ,poi ritorno' a mettersi accovacciata con i piedi sul sedile e le ginocchia alte ma la minigonna in quella posizione la copriva appena ,poi si mise una mano davanti alla patatina e disse”non preoccupatevi ,vi aspetto....,certo che essere pero' contesa al pari e dispari non mi fa proprio onore”disse lei..,ci fece ridere e iniziamo la contesa,lei pero' contrariamente a quello che aveva appena detto inizio a strofinarsi la patatina con leggeri movimenti circolari della mano ,ci stava proprio facendo impazzire “oh! mamma mia” escalmo' Matteo davanti a quella scena”ora rischi parecchio”.Primo ,secondo,terzo ,,,vinse Matteo!”Finalmente qualcuno mi tromba disse lei....io non avevo ancora deciso se Matteo se la poteva trombare sul serio ,lui la invito’ tra le sue braccia,lei si giro' di schiena a Matteo e si ando' a sedere tra le sue gambe mentre lui dolcemente l'abbracciava,poi la prese per i fianchi e la sollevo' fino a farla salire sulle sue gambe per essere a contatto stretto con la schiena di lei che quindi si era seduta proprio sul suo pisello gia' duro,io non vedevo nulla la sotto perche' la minigonna nascondeva quella zona ma lui ormai stava godendo di quel contatto col sedere di Sandra e prendendola per i fianchi cercava di sistemarla per stare piu' comodo,io stavo pero' sudando un po,in effetti faceva anche caldo con i finestrini tutti aperti,temevo che con quei movimenti del bacino aveva gia' incominciato a scoparsela.Invece Sandra fece una cosa bellissima, si sollevo' la gonna sopra il ventre e mi fece vedere cosa stava succendendo,il pisello di Matteo era fuori e sembrava spuntare dalla sua patata cosi lei lo prese col palmo della mano e se lo strofino' dappertutto,in mezzo alle cosce,sul clitoride sulle labbra della patata per procurarsi piacere,anche lui esclamo' una roba tipo “mamma mia ,sei bagnata.mmhhmm”…..Sandra poteva a quel punto infilarselo con un semplice movimento e scopare ,non capivo come cavolo faceva a resistere ma soprattutto perche non lo faceva,infatti venni subito smontito perche lui tento' di dirigerlo dentro ma era lei che lo riprendeva in mano tenendolo fuori....poi si fece leggermente avanti verso di me e io capii cosa voleva fare,mi avvicinai io e in una posizione un po scomoda la raggiunsi ,Matteo era sotto e il pisello era finito sotto il sedere di Sandra ,avevo via libera...3 secondi ed ero dentro di lei....lei inizio con i suoi sospiri sempre piu' forti ,io la scopavo lentamente ma sempre piu' in fondo,era cosi bagnata e calda che sentii una sensazione di piacere infinita,andai avanti finche lei disse che stava per venire e cosi fu.....10 secondi di respiro affannoso e cuore a mille!!!!Lei si abbandono 'totalmente su Matteo che la teneva su di se e io ritornai a sedermi sul sedile tutto sudato,Matteo disse”lo sapevo che finiva cosi”..io risposi “dai,,la prossima volta ti prometto che tocca a te...scusami ma stavolta ti abbiamo proprio usato “
Non c'e' di che” disse lui con aria di chi aveva inteso e come solo un amico Vero puo' capire!!
Uscimmo dalla macchina per prendere un po d'aria,Matteo si fumo' una sigaretta ,penso che fu molto contento di quello che era appena successo ,faceva veramente caldo.io e lui ci togliemmo la maglietta ,Sandra si tolse la camicia e rimase in reggiseno,non voleva farci eccitare,lei ormai si era normalizzata,invece io e Matteo avevamo ancora voglia e vedendola cosi non ce la fece passare di certo ma pochi minuti di silenzio e di fresco ci fecero stare tranquilli...cosi tornammo a casa......
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11 anni fa
AdamDTS,
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L'ultima serata... in spiaggia
E come succede spesso nella nostra vita ,ma anche in quella di tanti altri,tu programmi una cosa e poi ne accade un'altra!La sera precedente mi ero quasi fatta fare da Matteo;certo un pompino non si puo' dire che non fosse nulla,anzi,in realta' di sesso se ne e' fatto un bel po,e' mancata solo quella parte finale che lui tanto avrebbe voluto.La cosa strana che non mi tornava e che per qualche strano motivo non ho voluto farlo ,forse perche non voleva neanche Luca che non era troppo convinto,ma visto che ero li ed eravamo tutti quanti senza vestiti addosso,mi domandavo del perche no!...riflettevo l'unica risposta che riuscivo a darmi era che concedendo tutto forse sarebbe terminato il gioco tra noi 3 .Quando tornammo in macchina ,la sera precedente,noi raccontammo di Dario,le foto,in Grecia con Ivan...parlammo del mia passione per i massaggi"sensuali" e della passione di Luca per le foto,Matteo era sbalordinto ,credo che ci rimase persino un po male,pensavamo fosse in realta' geloso,sembrava piu' geloso dello stesso Luca!Chiese chi fosse Dario,lui non lo conosceva,chiese se veramente Luca aveva lasciato che Ivan facesse sesso completo con me mentre a lui non concedevamo tutto.Noi rispondemmo che le cose vengono da sole in modo spontaneo,in qualche modo era il caso o una particolare situazione che combinava oppure no.,un po come era successo proprio a lui che una bella sera d'estate ,in macchina,riusci' in qualche modo sul sedile posteriore a scoparmi in modo furtivo per qualche secondo,percio' gli dicemmo che era inutile tentare di organizzare,se doveva succedere qualcosa sarebbe successo.Era l'ultima settimana di ferie,Ric sarebbe partiro da li a 4 giorni e in quelle sere uscimmo con tutti gli altri amici,di solito eravamo un gruppo di 10/12 persone ,in quelle sere era ormai evidente che a Ric piaceva Bea mentre a Bea ,dopo che tra donne ovvima ci si era confidate,piaceva di Matteo.L'ultima sera ,prima della partenza di Ric,volevamo fare qualcosa di speciale,per lasciare un bel ricordo e passare una serata diversa.Il tempo era bellissimo e faceva ancora molto caldo,non avevamo voglia di stare nella folla anzi,in realta',il contrario,tutti e 5 volevamo fare l'ultima serata tra di noi, siccome ci eravamo ripromessi di vedere l'alba al mare ,Matteo propose di accendere un fuoco in spiaggia e di andare direttamente li senza andare prima altrove in modo da non arrivare a notte fonda dove magari ci sarebbe passata la voglia per la stanchezza.L’idea piacque a per tutti,c’era anche luna piena e in spiaggia sarebbe stato molto romantico.Cosi preparammo teli,asciugamani,ciabatte da mare ,roba da bere e la legna per il fuoco che Luca carico' in macchina.Durante il tragitto c'era un'aria strana,particolare,si sentiva che sarebbe successo qualcosa...Ric e Bea scherzavano sul costume da indossare,lui avrebbe voltuo le foto di quella settimana con noi,Matteo invece sembrava sereno e fumava una sigaretta con la sua solita faccia da furbetto.Io e Luca invece stavamo fantasticando,Luca disse che se non faceva freddo avrebbe fatto il bagno,nessuno ci credeva conoscendolo tutti come freddoloso.Arrivati in spiaggiasistemammo i teli e gli asciugamani...dopo una mezzora c'era anche un bel fuoco e si stava bene,Matteo prese l'iniziativa e disse che era arrivato il momento di farsi il bagno,avviso' che l'avrebbe fatto nudo!……chiese chi avrebbe voluto fargli compagnia e poi si rivolse a me,disse”dai Sandra vieni a fare il bagno,l’acqua e’ caldissima e non fa per niente freddo”;io in realta avevo molto freddo ma poi la bella serata,la luna piena e la possibilita’ di fare un bagno nuda di sera non me la feci scappare.Luca, vedendo che io mi ero alzata si decise anche lui e riusci’ a convincere sia Bea che Ric ….”dai ,dai…non si puo’ non fare il bagno in una serata cosi!Io ero contentissima finalmente eravamo riusciti a trascorrere questa serata in spiaggia col fuoco acceso,erano passati tanti anni da quella volta in cui facemmo il bagno nudi con Matteo e constatammo come era difficile che certi eventi si ripetessero facilmente.Vedevo gli altri che si spagliavano,eravamo tutti un po distanti tra di noi,forse per cercare un po di privacy e avere un momento di intimita’ e per riuscire ad avere il coraggio di togliersi i vestiti;anche se avevamo fatto gia’ delle serate un po “trasgressive” sembrava come se fosse la prima volta per tutti spogliarsi in presenza di altri.Matteo fu il primo,rimase con le sue mutande bianche un po da uomo di altri tempi,poi si avvicino alla riva,si giro’ di spalle e se le tolse buttandole all’indietro,ci regalo’ la vista del suo sedere bianchissimo che con la luce della luna si faceva ulteriormente luminoso.Poi tocco a Luca,lui si tolse il boxer quasi in mezzo a noi,si era quasi del tutto rasato le parti “basse” e questo faceva sembrare il suo pisello piu’ lungo del solito,notai che Bea ci aveva “buttato”l’occhio,io lo sapevo che era molto curiosa di vederlo nudo soprattutto lei si era un po fissata col suo sedere,non le notavo pero’ posare il suo sguardo su Matteo cosi come invece io mi sentivo addosso lo sguardo di Ric che a suo dire avrebbe dovuto tampinare Bea che in quel momento si stava togliendo il vestitino,lei rimase in costume a due pezzi,Ric era in boxer e non mi sembrava che avesse intenzione ti tolgierselo infatti si sarebbe fatto il bagno col costume,io mi avvicinai a Bea e le chiesi se lei si sarebbe spogliata tutta ,lei rigiro’ la domanda a me e disse”e tu?”,“io me lo tolgo,se mi faccio il bagno col costume poi rimane bagnato per tutto il tempo perche di sera non si asciuga,quindi tanto vale toglierselo subito!”risposi io facendo l’occhiolino malizioso;Lei ci penso’ giusto un’attimo e poi mi disse che avrebbe tolto solo il pezzo sopra,cosi’ lo facemmo insieme,ci sbarazzammo in 4 secondi io della magliettina (il pezzo sopra non l’avevo neanche portato sapendo che avremmo fatto il bagno nudi)e lei si slaccio il pezzo di sopra mostrandomi il suo seno,secondo me il seno di Bea era proprio bello,sodo e a mela solo che appena inziammo ad avvicinarci alla riva per entrare in acqua lei se lo nascose tra le mani.Appena tutte e due eravamo nei pressi del bagnoasciuga fummo accolte da un applauso che ci mise ulteriormente in imbarazzo,anch’io mi coprivo le tette,anche per solidarierta’,almeno finche non riuscimmo ad entrare in acqua.Non entrai lentamente in mare per non soffrire troppo il freddo cosi praticamente mi tuffai di botto,anche Bea fece lostesso.Raggiungemmo gli altri che erano poco distanti da li,tutti in acqua la sola testa fuori;poi Luca di colpo fece un salto in alto tirandosi col corpo quasi completamente fuori dall’acqua,Bea rise alla vista del pisello penzolante e chiese di rifarlo,Luca guardo’ Matteo e poi Ric al quale intimo’ di togliersi assolutamente il costume se non voleva essere torturato dalle donne per tutta la serata finalmente anche Ric se li tolse,anche se in acqua non si vedeva nulla io ero curiosissima di vederglielo,appena fu senza costume loro contarono fino a tre e poi saltarono piu’ in alto possibile mostrandoci un piccolo spettacolino di piselli penzolanti che merito’ un applauso da parte nostra..poi Matteo propose di fare ognuno di noi un tuffo in cui bisognava portare il sedere piu’ in alto possibile,lui fu il primo a farci vedere come si doveva fare, si lancio’ abbastanza in alto per poi andare giu’ con la testa un po a gambe larghe facendoci vedere tutto l’apparato genitale,poi lo tocco a me e via via tutti gli altri,fu un modo per rompere un po di timidezza e, ..a quel punto si scateno’ la classica battaglia degli spruzzi d’acqua….Matteo prese di mira Bea che rispondeva come poteva,ma l’intento di Matteo fu proprio di farle usare le mani perche’ lei mostrasse il seno,e cosi’ fu...battaglia totale e io e Bea con le tette fuori dall’acqua offrimmo il nostro piccolo spettacolino...pero’ nella bolgia totale Ric si ritrovo’ dalle mie parti e anziche’ giocare con Bea in modo semmai da provare un approccio ,me lo ritrovai alle mie spalle che spruzzava acqua,forse si era talmente avvicinato che penso mi sfioro’ il sedere col suo pisello,ma nel caos totale non si capiva bene chi toccava chi!!Vidi che Bea cercava di attacare briga con Luca che spesso si voltava a guardarmi per controllare un po la situazione.Terminati quei 2 minuti di battaglia,ritornammo tutti in acqua a coprire i nostri corpi anche un po per il sopraggiungere del freddo,,eravamo tutti col fiatone ,io mi avvicinai a Bea e cercai di prenderla dai fianchi ma lei si giro’ e ne venne fuori un’improvvisato tet a tet….ci sollevammo in piedi quel che bastava per mostrare quello che stavamo facendo,le mie tette erano schiacciate contro quelle di Bea e ci strusciammo un po tanto per provocare tutti e tre gli uomini,la reazione fu istantanea,Luca si mise la mano davanti e Ric disse che ora lui non poteva uscire dall’acqua in quelle condizioni,Matteo invece ci supplico di smettere prima che fosse troppo tardi,io invece azzardai di piu’ cercando Bea con le labbra e con la lingua,cosi’ scherzammo un po;Luca mi disse il giorno dopo che la vista delle tette contro quelle di Bea era stata paradisiaca,anche Matteo era impazzito per quella scena mentre di Ric...ora vi racconto.A un certo punto inziava a fare freddo in acqua,uscirono tutti ,Luca compreso mentre a me piacque l’idea di rimanere un po da sola ma prima mi sfilai il costume di sotto e lo lanciai a Luca che tacitamente aveva compreso e accettato quel gioco.Mi rilassai credo ⅔ minuti in acqua,mi toccai anche un po sotto,quella slotudine mi aveva fatto venire un po voglia e sarei rimasta ancora un po ma se il freddo non mi avesse tolto ogni velleita’ romantica.Speravo Luca mi facesse arrivare li dove erano tutti ,attorno al fuoco,completamente nuda invece mi venne incontro molto prima con l’asciugamano ma credo piu’ per un gesto galante piu’ che di gelosia ,poi lui torno’ a sedersi dov’era prima,vicino a Bea e Matteo,erano ancora tutti nudi ma con addosso il solo asciugamano a coprirli,Bea lo teneva attaccato attorno al decolte’ facendobella mostra del suo seno gonfio dentro l’asciugamano ,infatti Luca stava li quasi col mento sopra le sue ginocchia o godersi lo spettacolo,lo dico anche con una punta sottile di innocente gelosia non per Luca ma per la bellezza del seno rigonfio..Allora chiesi dove potevo mettermi,Matteo disse subito:”Amore,vieni qui ti scaldo io “,Luca come al solito con tono ironico autoritario gli disse di stare tranquillo che ci avrebbe pensato lui a scaldarmi,ma io lo vidi cosi rilassato li vicino a Bea che mi venne un’altra idea:tra i due litiganti il terzo gode,Ric infatti disse “faro’ questo sacrificio”,lui spalanco’ le braccia e io ,col mio asciugamano addosso,mi adagia tra le sue braccia e in mezzo alle sue gambe che mi accolsero stringendomi un po .Questa mossa Luca non se l’aspettava ,meno che meno Matteo,ma con aria rasserenante io cominciai a parlare del piu’ e del meno,il discorso cadde sulla serata a casa nostra in cui giocammo a poker a “premi” ,Matteo che era il piu’ attivo lancio un sondaggio: “ma se i premi fossero stati senza limiti,voi cosa avreste scritto sul biglietto?”..e ci fu un “ehheheehhh”generale,sarebbe successo di tutto con gente come voi disse Bea, la cugina di Sandra,”io ad esempio vi avrei fatto esporre il sedere in aria e l’avrei suonato come un tamburo”..Luca ,da buon musicista,apprezzo’ l’idea e disse “adesso pero’ niente battute sul piffero!”..e ci fece ridere…Matteo chiese a Luca cosa avrebbe scritto lui ,Luca rispose che sarebbe andato sul classico e cioe’ ..pompino alternato delle donne con tette al vento.A quelle parole senti Ric dietro di me che si sistemava tirandosi poco indietro,forse l’idea di quella scena lo aveva fatto eccitare e per non essere troppo invasivo nei miei confronti probabilmente si era spostato indietro,io invece dicendo che avevo freddo gli presi le braccia e me le strinsi di piu’ sui miei fianchi(in realta vicino al fuoco cominciavo a sentire anche un po di caldo).”Dai ,Ric,tocca a te,tu cosa avresti proposto?”..chiesi io;lui alzo la testa come per pensarci ,poi disse:”Posso dire liberamente?...ok...io avrei proposto di bendare le donne,e con un matita colorata o qualcosa del genere fare dei disegni su a partire dalla nuca e poi man mano in altre parti del corpo svestendo di conseguenza la zona da disegnare fino a dove fosse possibile”......Rimanemmo tutti a bocca aperta!!..”e che cavolo!Ric!potevi proporlo l’altra sera!e’ un’idea meravigliosamente sexy!!”..dissi io,sinceramente rimasi colpita da quella fantasia di Ric,quel suo modo di parlare mi pose la personalita’ sotto un’altra luce,dietro quel ragazzo un po timido c’era une bella persona,mi piaceva e istintivamente feci io dei movimenti per spostarmi piu’ indietro ,verso di lui.Tocco a me ,io mi basai sull’idea di Luca(se stavamo insieme non proprio un caso),quella fantasia mi piaceva veramente ,cosi’ la presi coraggio e parlai:”io avrei proposto la stessa idea di Luca ma al contrario e cioe’ io e lei col sedere in alto e gli uomini a turno ci avrebbero leccato da dietro ...troppo spinta?!....Matteo escalmo”sto sudando!!!”.....Io invece stavolta senti chiaramente il pisello di RIc che era diventato duro,sentivo spingere qualcosa dietro la parte bassa della schiena,io cosi cercai un modo di fargli capire che non era un problema per me,anzi mi divertiva quella situazione infatti gli afferrai la sua una mano destra e gli chiesi di scaldarmi ulteriormente mettendola sotto l’asciugamano all’altezza del mio fianco sinistro,lui molto garbato ma un po confuso la appoggio’ li,poi man mano che si parlava io gli permettevo di fare dei piccoli movimenti con la mano dal fianco alla zona dell’ombelico,iniziava a diventare un piccolo massaggio e considerando che sotto era totalmente nuda mi stavo eccitando anch’io allidea che se avesse osato di piu’ sarebbe arrivato facilmente alle parti intime.Io un po su di giri e contenta ,mi appoggiai anche con la testa sulla sua spalla scendendo un po piu’ con le gambe che avevo leggermente aperto anche se con lasciugamano non si notava il movimento era un segnale di distensione per dar piu’ raggio d’azione alla sua mano .Certo con Luca li davanti penso che per lui sia stato complicato interpretare i miei segnali ,infatti non ando’ oltre,si continuava a parlare tutti insieme,l’atomfpera iniziava a essere saporifera,Matteo si stava abbioccando mentre Luca si era totalmente abbondonato con la testa sulle gambe di Bea che lo carezzava dietro la nuca,passammo un po di tempo cosi a parlottare e goderci la luce che emanava il fuoco ancora molto vivo,a me venne caldo e mi sollevai staccandomi dalla schiena di Ric,quel movimento quasi improvviso fece spostare il palmo superiore della sua mano che ando a toccare la parte bassa del seno,lui fece finta di niente e io pure,poi avvicinai il mio zaino e presi un paio di slip di ricambio che mi ero partata e li indossai li sotto l’asciugamano,poi mi adagia nella zona davanti a lui a pancia in giu’ ,mi tirai giu’ l’asciumgamano che avevo addosso scoprendomi quasi tutta la schiena e gli chiesi se aveva voglia di solleticarmela,lui senza parlare si chino e’ con le dita comincio’ a sfiorarmi.Intanto Matteo aveva chiuso gli occhi e forse si stava prorpio addormentando,bea si era adagiata stesa completamente su un fianco a un mezzo metro da me e subito dietro di Lei si era steso anche Luca ,entrambi avevano il proprio asciugamano arrotolato addosso e stavolta era lui che ricambiava le carezze sul collo di lei fino ad arrivare al braccio ,a volte con le dita indugiava sull decolte’ ,ci guardava e carcava con lo sguardo di fa capire a RIc che andava tutto bene,Io e Luca avevamo intesa perfetta,io pensavo al suo piacere e lui pensava al mio,non dovevamo spiegarci nulla ,sapevamo cosa e come comportarci..Mi sarebbe piaciuto tanto esser solleticata sulle natiche ma non volevo essere spacciata quindi aspettai l’evolversi del massaggino di Ric,fino a quel momento non c’era assolutamente nulla di sessuale,era tutto in forma di coccole e carezze.La sabbia non era porprio confortevole e ogni tanto mi risistemavo,soprattutto sotto il petto perche mi sentivo un po schiacciare il seno,a forza di muovermi ,l’asciugamano si tiro’ ancora un po piu’ giu’,approfittai per sistemare anche sotto la pancia e fui obbligata a sollevare il sedere cosi l’asciugamano cadde del tutto,lui fu gentile a mettermelo a posto ma credo che si ritrovo’ davanti la vista del mio sedere coperto solo da pochissima stoffa delle mutandine, che erano totalmente infilate dentro,ero sicura che aveva visto tutto anche le labbra della patataCon l’’asciugamano pero’ mi copri’ solo a meta del sedere in modo che rimanesse un po scoperto con i miei slip a vista,finalmente solleticava cosi anche sul sedere e li che mi cominciai ….a bagnare…Luca a quella scena cerco’ di condividere il momento andando a cercare l’apertura dell’asciugamano di Bea che ne assecondava i movimenti,lui cerco’ piano piano il contatto sul suo fianco passando da sotto il braccio ma quel movimento fece cadere l’asciugamano sotto il seno che lei si copri prontamente con le mani in quanto erano gia’ li sopra,ma era bella da vedere quel’immagine,sarebbe stato bello fotografarli,Luca mi guardava con aria felice,mentre mi guardava anche lui si era in qualche modo liberato dal suo asciugamano creando un unica coperta con quello di Bea che a quell’azione fece dei movimenti all’indietro per aderire completamente al corpo di Luca;chissa se lui c’e l’aveva duro,era ovvio di si anche se magari con la stacnhezza addosso di tutta la giornata magari non ce’ la faceva,pero’ se fosse stato duro Bea lo sentiva bene messa cosi e sarebbe stato anche molto facile farsi penetrare da dietro.,credo che invec e dopo qualche minuto ci addormentammo tutti,Ric aveva smesso da qualche minuto di far scorrere la sua mano su e giu dalla schiena al sedere,si era adagiata sulla montagnetta di zaini tipo come se stesse su una poltrona con lo schienale abbassato,io mi copri fino alla testa col mio asciugamano e ci addormentammo credo per quasi un’ora,avrei dormito di piu’ ma tra una sensazione di piacere mi risveglio’ da quello pensavo fosse veramente un sogno ,infatti prima di realizzare che fossi veramente sveglia e di capire dove ero ci misi qualche secondo,mi sveglia perche sentivo una piacevole e insistente sensazione sul mio sedere;Ric,che era quasi attaccato a me (lui con la testa al contrario rispetto a me che ero pancia in giu rivolta verso il fuoco)mi stava proprio toccando il sedere ma non sfiorandolo come prima,stava proprio palpando,passava bene sotto gli slip ,ancora non toccava la patata ma ci passava proprio vicino.mi prendeva tutto il gluteo nel palmo della mano e ci giocava,io stetti li ferma,poi iniziava a piacermi e guardai Luca che si era svegliato (o forse non si era mai addormentato),guardavo Luca per fargli capire che stava succedendo qualcosa ,gli feci la facciadi chi stava godendo e lui sorrise;mi stavo bagnando di nuovo,non sapevo che fare,mi venne d’istinto sollevare un po il sedere riempiendo con la sabbia la parte sotto il bacino….chinai la testa e mi concentrai un po sulla sensazione ,la mano di Ric aderiva alle chiappe ,prima una e poi l’altra ,ci passava sollevando l’elastico orizzontale dei miei slip ,dopo un po ,avendo ormai capito che poteva azzardare di piu’,con Luca e Bea entrambi nudi sotto gli asciugamani distesi insieme che chissa cosa potevano fare senza essere visti,si sentiva il diritto di tentare,poi io certo non gli rendevo la vita difficile anzi,piu’ di cosi!!!Io avevo voglia di divertirmi,era forse l’utlima sera che si sarebbe stati tutti insieme quindi non opponevo nessun tipo di resistenza,seguivo gli eventi assecondando le circostanze.Infatti ecco che Ric ora sollevava anche la parte verticale dei miei slip,quella che copriva le parti piu’ intime,pian piano arrivo con le dita a sentire quanto ero bagnata e delicatamente mi tocco sfiorandomi tutta.Come facevo a dirlo a Luca!!Ric muoveva il palmo della mano dappertutto ma poi si fermo proprio li ,nell’ingresso secondario….un po mi preoccupai non sapendo le sue intenzioni ma la sua delicatezza mi tolse ogni tipo di ansia,col dito medio si fermo li e con movimenti impercettibili comincio’ a esplorarmi...avevo gli occhi sgranati ma mi faceva molto piacere quella cosa,era molto maiala!!Con movimento labbiale cercai di far capire a Luca cosa voleva farmi Ric, mossi le labbra dicendo “Cu-lo...di-to...Cu-lo”..finalmente capi e ebbe un’espressione come per dire “ah! pero!”...io gli sorrisi in modo che capisse che non c’erano problemi e che mi stavo divertendo,lui porto’ allora la sua mano sulle mani di Bea che erano ancora li a coprire il seno,Bea apri’ gli occhi ,capi anche lei cosa stava succendendo e permise finalmente a Luca il contatto della mano su una tetta che ora Luca palpava con molta brama unita al piacere di vedermi li col la mano di Ric sul mio culo.Anche Bea mise il suo braccio del lato libero sul corpo di Luca arrivando anche lei a toccare il sedere di Luca per spingere lo stesso bacino i piu’ verso di lei,vedevo che si sussurravano delle cose sghignazzando,credo che stessero parlando di me ma a bassissimo voce ma per non svegliare Matteo che dormiva ancora.Poi notai che Bea inziava ad avere un respiro piu’ profondo ,potevo intuire il perche’,ormai era eccitatissima anche lei che aveva il corpo teso come una corda di violino,io col labbiale chiesi a Luca.”scop?i’”...lui non capi e io ripetei:”te -la- stai- scopando”....lui fece cenno di no...nel frattempo anch’io che mi ero un po distratta a guardare Luca e Bea iniziai a sentire i brividi, Ric aveva ormai infilalato una parte del dito e mi stava scopando li,il culo col suo dito,Luca lo faceva molto raramente e dire la verita’ a me non piaceva piu’ di tanto,forse perche’ non aveva mai avuto la pazienza che aveva avuto Ric,poi pero’ l’effetto sopresa fini e io volevo sentire di piu’ …inarcai di piu’ la schiena e Ric ando’ piu’ a fondo col dito facendomi scopare un pochino cosi...sperando che succedesse qualcos’altro…a forza di muovere la mano sotto il telo che mi copriva fini per scoprire parte della schiena e del sedere,con la scusa che stavo scomoda mi alzai eretta sulle ginocchia col mio asciugamano sulle tette e la schiena nuda,Rici allargo’ le braccia per offrirmi riparo ,e mi disse che mi avrebbe fatto un bel massaggio alla schiena (ma chi glie l’aveva detto che amavo i massaggi?) io allora colsi l’offerta al volo ma mi girai verso di lui ,mi portai il telo alle spalle a mi adagia a tette nude e contatto diretto sul suo petto,,era molto morbido stare li,era rilassante e appoggiai la testa sulla spalla con la mia faccia rivolta verso Luca e Bea. Ric secondo me non aavrebbe potuto sperare di piu’,ero nuda appoggiata a lui anche se ancora non ero comoda in realta,quindi allargai le gambe e mi posizionai seduta sopra di lui che aveva ancora il suo asciugamano che gli copriva le gambe fino allombelico,lui quando mi ebbe seduta a abbraciata cosi, se ne approfitto’ e con un strappo sfilo’ il telo che era sotto me rimanendo col pisello a contatto col mio sedere,io non avevo tolto gli slip quindi lascia che lui togliesse quell’asciugamano senza oppormi.Luca guardava ...non so bene ora cosa stesse pensando ma finche non mi faceva una faccia contrariata io me la godevo.Cosi ora ero seduta sul pisello di Ric,con le tette appoggiate a lui e un telo che copriva la mia schiena…..Ric ricomincio’ quindi a massaggiarmi con entrambe le mani .mi toccava le braccia ,la colonna vertebrtale,il sedere e la parte esterna della gambe,io pero’ mi stavo bagnando anzi lo ero gia da prima ma ora essendo sopra di lui mi bagnavo di piu’,saliva l’eccitazione cosi come sentivo indurirsi il suo pisello sotto di me,infatti lui mi sollevo’ leggermente per adeguarlo al nuova forma ,quando mi risedetti il suo coso era proprio sotto la mia patata e il suo glande sul mio clitoride,basta non resistevo piu’ cosi mi inziai a strusciare,leggeri movimenti avanti e dietro….sempre mentre guardavo Luca io iniziavo a godere veramente ,il respiro si faceva forte,stavo usando il corpo di Ric per il solo gusto del mio piacere,lui mi accompagnava con le mani sul sedere e mi aiutava a fare un po avanti e dietro ma senza fare nessun rumore….poi lui mi sussurro’:”posso?”..io dissi “No non puoi....continua ......mhh….non hai il preservativo”intanto vedevo che Bea e Luca si dicevano qualcosa,Luca palpava le tette di Bea sotto i nostri occhi ,sembrava volercele offrire e farci godere con lui di quel seno,poi Bea si porto la mano dietro e armeggio’ con un modo di fare che io conosco bene,stava provando a fagli una sega!Bene cosi avevo il via libera anch’io ,feci cadere del tutto il mio asciugamano cosi anche loro potevano vedere esattamente cosa stavamo facendo,lo feci soprattutto per Luca,cosi loro videro come mi strusciavo sul quel pisello sotto di me,a quella vista qualcosa cambio’,anche Luca mise la mano li dove Bea era intenta a far qualcosa che non potevamo vedere,poi la tolsero entrambi ma ora era Bea che si muoveva avanti e dietro col bacino,credo proprio che adesso stessero scopando,io chiusi gli occhi per qualche istante per provare a sentire le stesse sensazioni di Luca ,cercammo insieme un contatto cerebrale…..Ric i interuppe la concentrazione perche si era accorto anche lui della situazione e mi chiese perche’ non lo facevamo anche noi,io gli risposi che quella era mia cugina e sapevo chi era;avevo in realta’ una voglia matta di infilarmelo subito e venire ma non ce la facevo...Luca invece aveva le tette di Bea in mano e se la stava proprio facendo di gusto,lentamente e in silenzio se la godeva….quelli furono i dieci minuti piu’ bollenti della serata,io poi mi alzai e mi rimisi un po di vestiti addosso,anche Bea si alzo’ e si rivesti,finalmente Matteo si sveglio’ dicendo che non era riuscito a dormire per niente,noi ci facemmo una fragorosa risata e gli ricordammo un vecchio detto che diceva ’ che e’ proprio vero che chi non dorme non piglia pesci,lui alzo le sopracilgia e disse “cosa?”....in conclusione Matteo non era interessato a Bea ,Bea fin dall’inizio sperava in una cosa in tre con me e Luca,a Ric gli piacevo io ma secondo noi si sarebbe fatto volentieri anche Bea se ne avesse avuto la possibilita’,a Luca piaceva Bea e io?Io preferivo sempre Matteo e sognavo di fare una cosa in tre con Luca.Il giorno dopo ,nel pomeriggio, invece di andare al mare presto, io e Luca rimanemmo a letto a raccontarci tutto quello che era successo che l’altro non sapeva,ci raccontavamo tutto mentre facevamo l’amore ,lui mi faceva vedere come si era fatto Bea e tutto il resto e io allo stesso modo replicavo quello che era successo a me,lui ci rimase male o almeno sembrava dispiaciuto del fatto che lui era riuscito ad andare fino in fondo con Bea mentre io no ,mi promise che prima della fine delle ferie ,avrebbe nel caso fatto il modo di farmi fare quelle che avrei voluto,adesso io in effetti un po di voglia mi era rimasta anche se tutto sommato se fosse finita li la vacanza non era andata per niente male considerando che qualche giorno prima avevo fatto un pompino in macchina a Matteo e ieri quasi stavo per cedere tentativi di Ric,certo pero’ che la fantasia di scopare con Matteo e Luca non l’avevo ancora realizzata e Luca mi promise che la prossima volta non avrebbe impedito nulla nel caso si fosse ripresentata l’occasione…...
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11 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 8 ore fa
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Storia della nostra evoluzione trasgressiva
Ogni tanto ci piace ricordare i passaggi che ci han portato fino ad oggi, chiamiamola la storia della ns trasgressione.
Un tempo Amanda era una brava bambina, di quelle che vanno in paradiso ma....
Un giorno al mare si compera un bel tanga (non ancora perizoma) e pensa bene di mettersi in topless in spiaggia...
Per la vacanza successiva si compera dei perizoma: solo un filo per il suo bel lato B ! !
I maschietti la guardano; io sono orgoglioso della mia fidanzata, a lei piace essere ammirata e desiderata.
Uno delle mie attività preferite era quella di spalmargli la crema da sole davanti agli altri bagnanti, ovviamente senza tralasciare le sue splendide natiche !
La sera gli abiti sono sempre più mini, i fuseax (si chiamavano così..) sempre più trasparenti con perizoma in vista.
Dopo varie fantasie erotiche sotto il sole, un giorno chiede ad un ragazzo che stava prendendo il sole lì vicino di spalmargli la crema. Comincia con le gambe davanti, poi dietro ed infine lo invita ad arrivare sù fino al culo e spalmare la crema. Io sono lì con loro, Amanda dice che gli piace essere accarezzata !
Stessa vacanza e si toglie anche il perizoma, prime abbronzature integrali, in Croazia ma in spiagge normali non per nudisti.
In vacanza non si porta più i reggiseni nè slip normali ma solo perizoma. Diventa un nostro patto per tutte le vacanze: nessun reggiseno e nessun slip normale! Per la mia gioia di esibirla.
Cominciamo a frequentare sexy shop per l'acquisto di abiti che poi indossa anche la sera in vacanza negli hotel. Scollature, trasparenze e lunghezze minime... Si fà notare sempre più.
Prime balli trasgressivi e/o provocanti in discoteca... Alla chiara ricerca di contatti fisici con sconosciuti.
Primo rapporto anale tra di noi.
Prime fantasie in coppia di provare altri uomini per lei / donne per lui...
Primo rapporto sessuale con un altro ragazzo, in mia presenza.
Dicevamo: una cosa è il lato "A", già bene aperta, ma la penetrazione del tuo favoloso lato B resterà per sempre cosa solo mia.
Dopo qualche mese primo scambio, separato, con altra coppia conosciuta al mare. E' stata una favolosa esperienza.
Ad Amanda comincia a piacergli sempre di più farsela leccare da Luca
Dopo un altro anno circa primo rapporto sessuale completo, protetto, con un nero.
Prima scopata doppia: contemporanea, anale e vaginale. Un altro davanti, io nel lato B.
Gli dicevo "ma il tuo lato B però sarà per sempre una mia esclusiva" ! ..e lei: sì amore !
Primo rapporto orale attivo di Amanda.
Una sera durante una festa in casa di un'altra coppia arriva ad un bel orgasmo con un amico, Amanda si eccita da morire e mi dice che si sente alle stelle: gli chiede se vuole il suo lato B ! Risposta scontata: ed anche il suo bel culo è stato condiviso...
Prima scopata doppia in mia presenza ma senza il mio cazzo. Ed in più i due cazzi che la scopano in contemporanea erano neri ! Eravamo in hotel nella nostra camera. E' stata un'esperienza molto forte. Vedere il suo corpo completamente nudo a sandwich in mezzo ai due neri ed i due che la toccavano in ogni dove è stato proprio un momento toccante. La sera era cominciata con l'intenzione di Amanda di avere un rapporto sessuale con 3 maschi, io ed i due, ma alternati !! Poi con l'aumento della temperatura di lei e della serata si è appunto concessa a loro due in contemporanea. Psicologicamente esplosivo, devastante! Contemporaneamente il suo culo era stato violato da un altro uomo (ed era pure un nero) e pure in doppia. Sconvolgente. Da quella volta la sentii ancor più troia. Ma comunque era mia moglie ! La amavo, ci amavamo !
Si veste sempre più da porca e mi piace esibirla, al ristorante, per le vie del centro, in palestra, durante incontri tra amici, mi aiuta negli affari.... Mi succhia il cervello quando si veste bene e fa la birichina, è irresistibile. Io sono "dipendente" da lei.
Impara a prendersi gli uomini, con il mio consenso. A volte li strapazza, gli piace "friggergli il cervello" (come dice lei).
Si prende sempre più cura del suo corpo... diventa sempre più elegante, si veste con maggior cura. Sa usare il proprio corpo per usare chi lei decide.
E cominciano ad aumentare, scambi, giochi a tre, esibizionismi...
Prima esperienza con un donna, durante una serata a 4 in vacanza ! Tre sere dopo mi chiede di andare in camera solo con la lei !
Ora nei giochi a quattro non c'è più solo lo scambio etero ma anche giochi bisex tra Amanda e altre lei, quando sono consenzienti...
Nel frattempo Luca è sempre più affermato nel lavoro ed Amanda è l'accompagnatrice, il bel accessorio, un fiore all'occhiello...
Sempre più curata, sempre più donna, sempre più sexy e, quando decide, troia...
Alcuni mesi fà a casa di amici conosciuti mesi prima, al terzo incontro, un sabato pomeriggio ci si racconta, vita, trasgressioni, Amanda aveva un abito lungo molto elegante e sexy. Era bellissima, il mattino era stata dalla parrucchiera e da una estetista che l'aveva anche truccata molto bene, ricordo ancora la bellissime labbra valorizzate da una elegante matita. Io sto accarezzando una bellissima lei 37enne, gli bacio i seni ed il collo ho il dito tra le sue gambe. Il lui tenta l'asso con Amanda e la stupisce: non voglio i tuoi soliti buchi ma il più nobile, il più bello, LE TUE LABBRA, la tua bocca e la bacia bloccandogli il viso con la mano ! Lei si fà baciare..io avevo sentito, pensavo ad un suo rifiuto. Non sento nessuna risposta; dopo un pò Amanda si mette tra le mie braccia dove c'era anche l'altra lei. Io sto scopando sua moglie, Amanda mi bacia fondo con la lingua e mi dice ti piace ah? Io provo il suo cazzo in bocca amore ! mi gela ma...decide lei ! Amanda glielo prende tra le mani e dopo un lavoro da gran signora ce l'ha in bocca ! Dopo poco io vengo forse più per la vista di Amanda che per la figa dell'altra lei. Era caduta la mia ultima esclusiva !!
Ora quando la guardo negli occhi da vicino e gli bacio le labbra penso sempre che hanno ospitato e che sanno ospitare magnificamente il mio e altri cazzi. Per noi una donna arriva all'apice quando ha dato tutti i suoi canali, ultimo, nel caso di Amanda, la bocca...
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1
11 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 5 giorni fa
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fine estate 2013 ...1parte
Nell’ultimo racconto Sandra diceva che per come era andata l’estate non si poteva lamentare,ma io la conoscevo troppo bene,sicuramente non ne avrebbe fatto mai una questione o un problema,neio solo che spettava a me intrepretare i suoi desideri nel caso c’e ne fossero,la conoscevo troppo bene,in realta’ era un po invidiosa e probabimente anche gelosa della serata in spiaggia quando io avevo fatto sesso completo con sua cugina.In qualche modo io mi sentivo un po furbetto e lievemente in colpa riguardo qualche sera prima quando non permisi a Matteo di farsela,mentre nei miei confronti e con Bea ,Sandra ,neanche penso’ minimamente di ostacolarmi.Mi ripromisi che se si fosse presentata l’occasione avrei fatto il modo che succedesse,avrei agevolato la situazione .Mancavano ormai 3 giorni alla fine delle vacanze ,inziammo il tram tram dei preparativi,le cose da comprare per portarsi su e soprattutto la fase triste dei saluti.2 giorni trascorsero senza che succedesse nulla di particolare,io e Sandra ci eravamo abbastanza “sbolliti” dal punto di vista delle avventure sexy,ormai quasi non avevamo piu’ testa per pensarci a causa dell’imminente rientro.In verita’ ci sforzammo di godercela fino alla fine ,al mare ,l pomeriggio cercavamo dei luoghi isolati (non era affatto difficile ai primi di settembre)per stare un po in liberta, Sandra si metteva in topless e io facevo il bagno nudo e poi mi rivestivo in spiaggia.;Matteo aveva ripreso a lavorare e la sera prima di partire ci chiamo’ per chiederci se volevamo andare a mangiare qualcosa con lui e con l’occasione salutarsi.Noi pero’ non potevamo ,almeno a cena non fu possibile ma ci demmo appuntamento per andare a bere qualcosa insieme dopo cena.Avevamo gia’ salutato tutti i nostri amici,inclusi anche Ric e Bea che erano gia’ ripartiti.Quella sera cenammo con i parenti e intorno alle 22 uscimmo di casa,Sandra volle indossare un vestito che durante la vacanza non aveva usato, un po anche per colpa mia perche’ secondo me era esageratamente provocante,glielo facevo indossare solo quando uscivamo da soli ma in tutte quelle serate non ci fu occasione,l’ultima sera invece,visto che c’era solo Matteo che non si sarebbe scandalizzato ,glielo feci indossare e quando glielo vidi addosso ,a parte che mi venne su,rimasi sopreso,lei era fantastica;era un vestito bianco corto sopra le ginocchia ,schiena totalmente nuda fino al sedere e davanti due fasce di stoffa in verticale che coprivano i seni ma che lasciavano scoperto al centro dal collo fino fino all’ombelico,mi ricordava molto il vestito che indossava nel video di una decina di anni fa di Kylie Minogue ;in teoria avrebbe dovuto mettersi il reggiseno perche dai lati fuoriuscivano le tette ma proprio perche’ stavolta si voleva esagerare ed essere al limite insieme decidemmo che era piu’ eccitante cosi,bastavano movimenti un po piu’ decisi o si potevano intravedere le tette;per completare un bel paio di scarpe con tacchi alti e perizoma bianco!Io Invece ero con una camicia maniche corte color sabbia e jeans.Ci venne a prendere Matteo e qundo vide Sandra vestita cosi le fece un sacco di complimenti,disse se per caso doveva andare a ballare vestita cosi e se doveva attraversare il red carpent di Venezia visto che era anche il periodo,lei rispose che ballare con quel vestito sarebbe stato difficoltoso perche sarebbe rimasta pressoche nuda ai primi movimenti...lui perve eccitarsi un po,io ero gia’ perso...facemmo salire lei davanti ,la trattavamo un po come una principessa,era bellissima da guardare e questo ci induceva a essere molto servizievoli,mi venne in mente che sarebbe stato il caso di fare delle foto piu’ tardi.Andammo in un locale al mare per stare in un posto con un po di gente,non ne trovammo moltissima ma almeno c’era una parvenza di vita,passammmo un’oretta li a chiaccherare e sbirciare nel vistito di Sandra sperando di vedere qualcosa di piu’,Matteo penso facesse la stessa cosa ma appariva piu’ disinteressato;poi prima di andarcene Sandra ando’ in bagno,e io ne approfittai per dire una cosa a Matteo.“Senti..pensavo di fare una sorpresa alla”nostra” donna,il mese prossimo sara’ il suo compleanno e visto che tu non potrai esserci pensavo di farle un regalo...appena usciamo,prima di entrare in macchina la bendiamo,poi ci scambiamo il posto di guida senza farcene accorgere e facciamo una quindicina di minuti di macchina dove io la tocco ma pensera’ che sei tu;lei ha sempre desiderato farsi bendare e vivere un’esperienza di questo genere,so gia che andra in escandescenza.Andiamo sul lungomare dove c’e’ quella banchina che si affaccia sul mare,a quest’ora non dovrebbe esserci nessuno,li la stuzzichiamo un po e poi vediamo che succede”Matteo :”succede quello che succede di solito,tu te la fai mentre a me tocca guardare,non e’ che mi dispiaccia,intendiamoci,ma e’ come regalarmi un biglietto della lotteria vincente ma che non potro’ riscuotere mai perche sul bilgietto c’e’ il nome di un’altro!!”E io.”uhauuuu!!che bel paragone !!!...allora,facciamo cosi,lasciamo veramente al caso,se lei ci sta fai quello che vuoi altrimenti ti regoli di conseguenza,quella volta tanti anni fa in macchina Sandra non si tiro’ indietro,quindi…”Matteo:”...mhhmmm,non mi fido tanto di voi,pero’ e’ anche vero che l’utlima volta con la scusa di vedere come mi ero combinato il pisello mi sono divertito anch’io”Io:“INFATTI!!”Matteo:”...vi dispiace si prima mi fumo questa?,mi aiuta a essere piu’ disinvolto”Tiro’ fuori uno spinello che si era fatto dare da qualcuno giusto per la serata,Sandra torno’ dal bagno ,si accorse di cosa aveva in mano Matteo e chiese di condividerlo anche con lei...io pensai,chissa’ che succede ora!”Uscimmo dal locale e’ andando verso la macchina Matteo noto’ prima di me che mancava qualcosa sotto al vestito che prima invece ,essendo bianco,si notava benissimo e disse:”ma Sandra ,non hai piu’ le mutande?”Lei rispose:”non potresti farti gli affari tuoi?. comunque .no ..le ho tolte perche’ non potevo piu’ tenerle addosso,la prossima volta se esco con voi sue mi porto quelle di ricambio!!Cosi si capii che si era bagnata tanto da renderle fastidiose.Si accesero quella sigaretta “speciale”e fumarono appoggiati alla macchina.Aspettai che iniziasse l’effetto per proporre a Sandra di farsi bendare,ovviamente lei pretese spiegazioni(con sorriso sghignazzante) e io le dissi che stavolta si doveva solo fidare di me al 100% e basta,niente domande.Lei Inizio’ a ridere e Matteo anche,io presi una bandana in macchina e la bendai un po stretta,lei diceva che era preoccupata e io ribadevo di stare proprio tranquilla che si sarebbe divertita.Aprii la portiera della macchina e la feci salire,poi indicai a Matteo di sedersi al posto di guida mentre io sarei andato dietro ma prima di salire avvertii Sandra che dal quel momento in poi loro non avrebbereo parlato fino all’arrivo a destinazione ,in macchina ,durante il tragitto,avrebbero ascoltato della musica.Cosi facemmo,adesso Matteo guidava e io ero seduto dietro,ma ovviamente per Sandra eravamo seduti al contrario.Eravamo quindi partiti,lei stava ferma,sembrava che non vedesse nulla e non cercava di liberarsi o fare la furba,sembrava rispettare le regole.Matteo accese la radio e alzo’ il volume,andavamo abbastanza piano,sui 50/60 Km all’ora,io presi la mano di Matteo e senza dire niente gliela appoggiai delicatamente sul sul sedile di Sandra,lui capii il gioco e inizio’ a sfiorarle la coscia sinistra ,lei ebbe un piccolo scatto della gamba ma poi intuii che quella mano era di del guidatore che in teoria sarei dovuto essere iio che la toccavo di conseguenza si rilasso’ e sorrise,cosi Matteo passo’ verso l’interno coscia e lei ,come faceva con me,agevolo’ quel movimento spastando la gamba verso l’esterno e divaricandole entrambe,io a quel punto da dietro sbucai io con entrambe le mani per toccarle i fianchi nudi ,lei stavolta ebbe un sussulto perche’ in teoria a toccare li era Matteo,andai subito a frugare dentro quel meravilgioso vestivo e subito inziai un solletivo all’obelico mentre Matteo allungava il percorso della mano dal ginocchio all’interno coscia arrivando ogni volta sempre piu’ in fondo,io mi rispostai sui fianchi e cominiciai a salire su,il vestito li era completamente assente,si poteva arrivare al seno senza nessun ostacolo,cominciavo a sentire le tette sotto il palmo della mano,poi ritornavo giu’ sui fianchi finche arrivai su tutte e due le tette per coprirle completamente col palmo delle mani ,lei pensava fosse Matteo e a quel movimento si abbasso leggermente giu’ con tutto il corpo perche’ stava inziando a godere,aveva realizzato quel sogno,farsi prendere il seno da dietro quel sedile da Matteo cosi’ come tante volte avevo fatto io(purtroppo per lei anche quella volta).Dall’altra parte pero’ lei aveva ormai allargato le gambe per permettere a quella mano di frugare meglio,io mi alzai per riuscire a vedere fin sotto,ancora non toccava la parte intima,forse perche’ non sapeva se aveva il permesso cosi io le sollevai il vestito sulle cosce fino a scoprire quel poco di peluiria che si era lasciata,una vista per noi fu di un eccitante pazzesco,infatti lui si mosse piu’ in fondo ed arrivo’ alla patata che inizio a massaggiare proprio con l’intento di farla godere,io contemporaneamente massaggiavo le tette con tutte e due le mani... penso che a quel punto lei non restisteva piu’ infatti si porto’ le sue dita dentro la patata penetrandosi da sola e venne con dei forti sospiri….Noi restammo zitti ,tento’ di togliersi la bandana ma io la fermai facendole capire che non era il momento.. arrivammo a destinazione ,la facemmo scendere e la portammo fuori,circa venti metri e poi le togliemmo la bandana presentadole il panorama della luna sul mare e di una scogliera che profumava di sale,lei ci abbraccio’ a entrambi dopodiche camminammo fino a raggiungere una “famosa”panchina di cemento e gesso,dove molti si fermavano per passare qualche minuto romantico.Lei ci disse che era stato fantastico,ci abbracciava entrambi e rivolgendosi a Matteo disse:” finalmente hai realizzato il tuo sogno eh!erano anni che mi volevi toccare le tette da dietro il sedile”....e Matteo:”ehemm..veramente non ero io…”Sandra:” coooosa??!?”brutti bastardi...me l’avete fatta!!...Lei capi dello scambio di posto e che la mano sulla patata era quella di Matteo,:” mi sembra che ti sia piaciuto pero!!!..dissi io e.lei rispose:”si…..molto”....Matteo:”vabhe!ma ste tette te le posso toccare o no??”.....Toccale tieni ...disse lei mettendosi le sue di mani sopra...poi aggiunge “e tu che mi fai toccare?”..lui disse di chiedere quello che voleva lei….......continua
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11 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 8 ore fa
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L'incontro dei corpi -2 parte
….esattamente una settimana dopo Ottavio ci telefono' chiedendoci se avevamo voglia di vedere il video,altro che!!non vedevamo l'ora!CI andammo la sera dopo,Sandra si mise con un bel vestito rosso porpora e aveva i capelli sciolti,il vestito ovviamente era molto corto e sopra non era scollato ma molto aderente le faceva un seno piu' grande di quello che in realta' era.Inutile dirlo eravamo eccitatissimi,un po ci imbarazzava l’idea di rivedere Sandra nuda con i due ragazzi vicino a lei che la toccavano e le coloravano il corpo ma eravamo troppo curiosi e' la timidezza era l'utlimo dei problemi.
Appena arrivati ci accolsero a modo loro con sorrisi,baci e abbracci,Gemma era splendida,non so perche' nel rivederla ancora mi sembrava sempre piu' carina,era vestita con jeans attillati e maglia aperta dai lati,moolto sexy.Ottavio ci offri’ da bere e in effetti gradimmo molto quel cocktail alcolico prima di vedere quelle immagini,ci aiuto’ a sentirci meno imbarazzati.
Ottavio ci anticipo' che il lavoro a lui era piaciuto e che col nostro consenso avrebbe voluto proiettare dei pezzi durante le sue mostre,noi pero' prima di dire qualsiasi cosa avremmo aspettato di vederlo,Sandra disse che era proprio lusingata di questa cosa .
Cosi ci mettemmo comodi sul divano tutti e quattro ,luci basse e poi parti il video.Eravamo seduti io a un lato,poi Sandra ,Ottavio e Gemma dall'altra parte.Inizio il video e subito ci piacque,belle musiche ,bei colori ; quando Sandra si inizio' a spogliare io mi eccitai,ero un po allegrotto e anche Sandra ,nella scena in cui i ragazzi erano completamente nudi mi stringeva la mano come per farmi capire che era eccitata anche lei.Ottavio ogni tanto dava delle spigazioni tecniche parlando per lo piu' con Sandra,poi a un certo punto Gemma si venne a sedere dal mio lato ,io l'accolsi vicino e la accompagnai nei movimenti mentre si sedeva cingendo la sua vita col mio braccio,che ovviamente rimase li appoggiato sul fianco....Sandra mi ristrinse la mano perche' aveva capito la situazione intrigante,anche Gemma allargo' il braccio arrivando quasi a mettere la mano sulla spalla di Sandra.Eravamo molto vicini tutti quanti,io ,nelle scene piu' calde,sfioravo con le dita il fianco di Gemma risalendo fino alla scollatura sotto il seno,lei sembrava si avvicinasse di piu'.
Poi il video fini' ,accendemmo le luci e ne parlammo un po sorseggiando ancora un'altro drink,Sandra diceva che stentava a credere che proprio lei era la protagonista di quel video,si chiedeva se era veramente lei,Ottavio ci spiego' che una reazione simile era abbastanza comune in tutti perche non si e' abituati e vedersi in contesti simili a questo(ovviamente)
Quindi ,finalmente si ando' all'argomento principale della serata: si fa o non si fa “l'incontro dei corpi”?Ottavio disse che ci saremmo divertiti molto e che sarebbe stata un'esperienza incredibile,Sandra si giro' verso di me e' chiese cosa ne pensavo io,io riflettei un po e dissi che dipende da come e cosa si fa ,allora Ottavio propose di scegliere tra 3 diverse situazioni,si poteva fare io e lei ,si poteva fare Sandra con solo uno dei 2 ragazzi o di nuovo con tutti e due.Sandra
chiese se in qualche modo potevo essere coinvolto anch'io e Ottavio disse che sarei stato coinvolto e come!anzi che io sarei stato fondamentale .
Sandra riflette' un po.mentre Ottavio parlava e raccontava altre performance vedevo che lei rifletteva e lo gurdava ,Gemma era li ,a volte sembrava assente ,non parlava molto ,diceva poche cose ma sempre oculate.
Sandra ,che era stata in silenzio a rilfettere un bel po,a quel punto inizio' a parlare:”allora ,Ottavio,io e' Luca ne abbiamo parlato in questa settimana,non eravamo proprio convinti di voler fare quast'altra cosa ma adesso mi e' venuta un'idea e cioe' che noi la faremmo anche la performance dell'incontro dei corpi ma a patto che l'altra soggetto insieme a me sia tu stesso!!..almeno se un giorno diventi famoso potro' dire di aver partecipato all'unica performance con l'artista in persona!!!
“A pero!” disse Gemma sorridendo,”intraprendente Sandra,bella mossa...allora Ottavio che dici?”
Ottavio rispose dopo un breve silenzio,aveva l'espressione un po confusa,non se l'ho aspettava e non era preparato evidentemente a questa ipotesi,disse che ci doveva pensare perche' non riusciva a capire come avrebbe potuto essere in quella situazione “artista si se stesso”,poi disse che ci avrebbe riflettuto qualche giorno e poi ci avrebbe dato una risposta.
Al ritorno in macchina io non potei che complimentarmi con Sandra per la geniale idea,poi recitai un po la parte dell'uomo geloso immaginando qualche probabile scena con Ottavio,ma lei si “vendico'” subito facendomi notare che chi aveva flertato quella sera ero stato proprio io..
Arrivati a casa,dopo i nostri rituali prima di andare a dormire,io anticipai Sandra in camera da letto,la aspettai con una sciarpa che avevamo buttato li sul letto,cosi appena entrata le tesi un agguato alle sue spalle,gli lanciai la sciarpa coprendogli gli occhi,lei stette al gioco,la bendai per bene e poi la spoglia abbassandogli il pigiama ,frugavo con le mie mani ovunque,mentre lo facevo lei mi chiese com'erano le tette di Gemma,io risposi che erano vellutate e avrei voluto prendergli il capezzolo,ci eccitammo moltissimo,rimanemmo in piedi in quella posizione,io dietro di lei la tenevo bloccata e bendata poi me lo tirai fuori e scopammo li .in piedi per qualche minuto parlandoci nel mentre delle nostre fantasie.
Il giorno dopo, e non avevamo sinceramente molti dubbi, Gemma ci chiamo' dicendoci che Ottavio aveva accettato e che potevamo gia' vederci per il primo sabato piu' vicino,in pratica 3 giorni dopo.
A noi fin ad allora ci erano capitate delle avventure erotiche piu' o meno casuali,non ci piaceva andarcele a cercare a tutti i costi,questa volta era un po strano,dietro quella performance artistica era celata un'altra performance a chiaro sfondo erotico,ci stava bene ma non troppo,ci incuriosiva ma allo stesso tempo il fatto di saperlo gia' non era proprio il massimo....ma la sopresa era ad attenderci li..a pochi giorni.
Arrivati a casa loro ,quel sabato,andammo un po prima come eravamo d'accordo,ci si doveva preparare ma arrivati li, dopo che ci fu la solita accoglienza e i saluti di rito,Ottavio ci invito' a sederci sul divano solito tutti e 4;inizio' dicendo:”bene,sono contento che viviamo questa esperienza insieme con voi,ho accettato di essere io a fare l'incontro dei corpi con Sandra ma...ho una condizione......”
“quale ?” rispondemmo subito noi,
“ecco,fatemi spiegare prima bene e cercate di capirne il senso ;Sandra e’ una persona “nuova” con un corpo fantastico e io avrei dei problemi di concentrazione nel momento in cui magari ci si deve spogliare e stare vicini...potrebbe succedere che il nostro focus diventi il sesso ,la nostra mente e' fatta cosi,saremmo attratti e distratti sessualmente e questo condizionerebbe cosi' il vero scopo della serata,sarebbe un peccato se tutta l'attenzione fosse distolta dal vero intento artistico, per quello....percio' ….prima di inziare ….io ti devo....devo penetrarti ..anche solo una volta,in modo che, ormai fatto, poi non ci si pensiamo piu,vi pregho di non fraintendere le mie intenzioni,non si trattera’ di fare del sesso ma solo di liberare la mente da un’altra distrazione'”
Ottavio ci tenne tanto a ribadire il concetto e a spiegalro in vari modi che sembrava effettivamente convinto di quello che diceva,forse convinse persino Sandra ma io ...beh ero eccitato dall’idea e feci finta di crederci.
Gemma era seduta sulla poltrona di fronte a me,vestita con una gonna alle ginocchia e molto larga lei stuzzicava e come!!,mostrava quelle gambe affusolate e lucide ,faceva dei movimenti e lasciava che la gonna scorresse sopra le cosce,non capivo se indossasse gli slip oppure no ma quando si sedette su un fianco rivolta verso Ottavio, dando il fondo schiena a me ,andai in tilt,avevo pochi dubbi sul fatto che avesse fatto quel gesto involontariamente e senza malizia ma non mi importava.la visione di quegli spli infilati fra le due natiche fu da capogiro,Sandra non se ne accorse subito,io feci il modo che si girasse verso di me per vedere quello che vedevo anch'io.Beh ,daltronde lei era per cosi dire leggeremente distratta da una delle richieste piu’ bizzarre che siano mai capitate.Le gambe di Gemma mi avevano distratto ma quando realizzai che Ottavio aveva appena detto "devo penetrarti",il cuore inizio' a battere fortissimo,Sandra era diventata un peperone e io ero eccitato .Ottavio le aveva appena fatto una richiesta quanto meno strana,aveva chiesto in pratica “solo” se la poteva scopare prima di iniziare ma ecco come andarano le cose…...
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10 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 8 ore fa
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Sabato di sesso
Sabato mattina Amanda mi dice di tornare a casa subito dopo un impegno di lavoro ed alle 8.30 ero di ritorno !
Mi aspetta in baby-doll...mi chiede di togliere camicia e pantaloni e stendermi sul letto.
Inizia a massaggiarmi...Mi chiede di massaggiargli bene il culo...gli PIACE !!
Comincia ad accarezzarmi il cazzo intensamente...
La metto a 69 e comincio a leccarla..la lecco molto bene e dopo poco è fradicia...
Dopo un pò mi dice che tra 20 minuti arriva un ns amico con cui lei ha già fatto sesso.
La lecco intensamente, lei si dilata bene, le grandi labbra le si gonfiano; gli chiedo di rallentare con la sua mano nel mio cazzo per evitare di farmelo esplodere anzitempo.
La bacio in bocca intensamente guardandola negli occhi: hai voglia di fare la troia? Chiude gli occhi, mi bacia, e con la sua mano mi stringe il cazzo.
E' bellissima !
Glielo appoggio piano sulla figa e gliela accarezzo con la mia cappella !
RIIIIIIINNNGGGG ! suona il campanello! ! Rompiscatole !!
Vado ad aprire, lo faccio accomodare in salotto. Dopo 3 minuti Amanda arriva in baby-doll svolazzante, perizoma, e tacchi 14 cm.
A lui solo a guardarla gli brillano gli occhi ! Lei lo abbraccia e lo bacia sulla guancia...timidina...
Lei ci fà rimanere 10 minuti in salotto per rompere il ghiaccio...poi ci invita a seguirla in camera.
Mi chiede se può farsi massaggiare dall'ospite. Non posso che acconsentire. Poi mi fà sfilare il suo perizoma e si mettono a 69 e lei se la fà leccare dall'amico. A vedere il suo culo in sù non resisto e gli punto il cazzo nella figa. Pochi secondi e sono tutto dentro...mi invita a rimanerci e partiamo con quasi un'ora di scopata in figa. Precisa che se vengo sarò sostituito dall'amico che sta guardando allora mi conviene resistere....e dò del mio meglio!! Amanda viene e mi dice: ora voglio lui !! Ora impiega meno a venire e dopo mezz'ora (con un uomo senza preservativo dentro mia moglie è un'eternità) Amanda esplode in un orgasmo accompagnato da una serie di urli. Lui conosce le regole e non viene. Io mi sono di nuovo eccitato e Amanda mi chiede di tornare da lei, si punta la mia cappella sul culo. Se la toglie e si fà leccare il buchetto del suo bel culo dall'amico. Dopo 10 minuti lo fà spostare, prendo il lubrificante siliconico (magico) e gli lubrifico bene il secondo canale. La penetro quindi per una 15 di minuti !!!!!!!!! Robe da matti ! Finche l'amico gli lecca la figa, ed io la penetro analmente, Amanda viene di nuovo. Quindi esplodo dentro di lei ! Gli riempio il culo di sperma ! Esco, confesso che sono finito! Qualcuno ne ha ancora per il mio culetto ? L'altro non vede l'ora: mette ancora gel ancora e dopo un nulla gli è dentro il culo !! La pompa pure lui alcuni minuti finche con la sua autorizzazione gli viene anche lui dentro il culo. Amanda mi chiede di guardare lo sperma dell'amico che dopo un pò gli esce dal buchetto del culetto. Mi chiede di massaggiargli ancora il culo. E' in piedi e dopo un pò sento il liquido di noi due che esce dal suo culo. Lei mi guarda e mi bacia in bocca ! SONO BRAVA A FARE LA TUA TROIA ? Doccia a tre assieme e poi a bere un rigenerante caffè e l'aperitivo !
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9 anni fa
lucaeamanda,
51/50
Ultima visita: 5 giorni fa
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Il primo racconto di Laura
......Anche dopo il mio orgasmo non si ferma, continua a sollecitarmi il clitoride in attesa di una nuova esplosione, senza darmi tregua, senza permettermi di riprendermi un istante... vuole che i miei orgasmi vengano a ripetizione e così accade... un secondo, poi un terzo senza lasciarmi scampo...Ma invece di desiderare che smetta desidero che continui sempre di più, che mi penetri, che mi prenda fin nel profondo dell'anima... il peperoncino mi ha infuocata ed è come se avesse acceso in me l'interruttore dell'insaziabilità .E poi adoro essere legata: da un lato il brivido di sapere di essere toralmente alla sua mercé, regina della giornata ma al contempo schiava dei suoi desideri, dall'altro, impossibilitata a muovermi, non mi resta che concentrarmi sul mio piacere. Ogni volta che percepisco le mani legate al letto sento l'eccitazione crescere."Scopami" gli dico con voce roca, quasi fosse un comando. Per un attimo resta ancora a leccarmi il clitoride."Voglio sentirti dentro di me, voglio che tu mi riempia e mi sbatta. Prendimi. Scopami""Come vuoi, mia regina" e in un attimo si solleva, mi divarica completamente le gambe e si lascia cadere in me "Ma questo ti infuocherà ancora di più..."Non avevo pensato ad una simile eventualità ... lui scivola rapido dentro e fuori di me ed il suo ingresso porta con se il peperoncino... Smorza il mio mugolio di smarrimento con un bacio profondo ed inizia a penetrarmi profondamente con il sesso e contemporaneamente la lingua nella bocca, con un ritmo ipnotico ed incalzante.Ogni affondo mi infuoca sempre di più ed io comincio ad agitarmi ed a muovermi convulsamente. "Scopami di più, di più, di più, sbattimi, ti voglio tutto dentro" gli grido senza rendermi conto dell'oscenità delle mie parole e del mio comportamento, incurante di tutto ciò che non possa contribuire a spegnere il fuoco che sento dentro.E improvvisamente il mio orgasmo esplode selvaggio, mentre gli affondo le unghie nella schiena...Ma lui non mi lascia... "Ne vuoi ancora, mia regina?"(Laura) Coppia: [email protected]
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14 anni fa
IncantoLunare,
33/28
Ultima visita: 1 anno fa
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La prima volta di mia moglie
Ciao a tuttiVi voglio raccontare del suo assaggino ricevuto al mare. Lei si chiama Nanda, bionda, occhi verdi, 5 di seno e morbidamente sexy, devo dire che da quando siamo insieme non mi ha negato mai niente, anzi.Da qualche anno abbiamo iniziato a fantasticare sulla presenza di un'altro uomo mentre si scopava e devo dire che era molto eccitante pensare ad un amico o conoscente.Naturalmente non avremmo mai pensato che si potesse realizzare davvero questa fantasia, ma entrando in questo sito e leggendo i vari annunci è cresciuta in me la voglia di vederla scopata e scoparla con un altro.Ho iniziato a parlargliene cercando di interessarla alla cosa, sopratutto dopo aver fatto eccitare alcuni amici mostrando suoi video o foto e raccontandole le reazioni. Probabilmente vedendo la mia determinazione senza nessuna gelosia si lasciò un pò andare ed inizio a darsi da fare col cellulare scattandosi foto e registrando video in posizioni ed atteggiamenti sempre più hard così che potessi mostrarla sempre di più e poter sentire direttamente i commenti a voce dai mie amici.Le nostre scopate erano sempre più accompagnate da giocattoli usati nei buchi liberi a simulazione della presenza di un'altro uomo e con immensa libidine di Nanda.Fù così che tra scopate, orgasmi e doppie penetrazioni la mia lei l'anno scorso ha iniziato per gioco a provocare un nostro amico con sms e inviandogli foto e video via mms.In qualche occasione, uscendo insieme e trovandoci in piscina, lo ha provocato anche direttamente cercando di toccarlo e farsi toccare ma lui era restio per la mia non lontana, anche se volutamente indifferente, presenza.E' proseguito il tutto fino alle ferie che abbiamo passato insieme in un campeggio e lì è successo.Lei ha continuato a provocarlo quando si trovavano in acqua finchè un giorno mi si è avvicinata molto sorridente e mi ha detto:" gliel'ho toccato ".Era tremendamente eccitata infatti le ho infilato un dito in figa ed era fradicia ed anch'io mentre mi raccontava il tutto, alla sera non vi dico che scopata e non vedevo l'ora che arrivasse il giorno dopo per vedere fin dove si sarebbe spinta.Nel frattempo era diventata una gran porca, non metteva più mutandine e si mostrava continuamente sperando che lui la vedesse.Qualche giorno dopo è successo tutto, io giocavo con mio figlio in acqua e lei si è avvicinata a lui per riprendere i giochi, mi ha detto poi che voleva farsi fare un bel ditalino, voleva sentire un estraneo dentro di lei, e fù cosi che lo provocò al punto che lui non resistette più e le spostò il costume ma invece del dito le infilò il cazzo e iniziò a fotterla in acqua a pochi metri da me.Uno, due, tre colpi da dietro tenendola per il collo, mi ha confessato che godeva da morire ma improvvisamente in un barlume di lucidità l'ha presa il panico per la mancanza di protezioni e si è staccata da lui. Poco dopo si è avvicinata a me e quasi piangendo per la paura delle mie reazioni mi ha raccontato tutto, l'ho abbracciata forte facendola calmare ma nel frattempo avevo il cazzo che mi scoppiava nel costume e la sera l'ho scopata così forte come non mai, è stato fantastico.Il giorno dopo le ha inviato un sms con l'invito a trovarsi nei bagni perchè voleva fargli un pompino ma lui non si è presentato avendolo letto in ritardo.Purtroppo lui da quel giorno, avendo problemi con la moglie, ha iniziato a parlarle di sentimenti, del suo amore per lei e dell'intenzione di non dividerla con nessuno e non capendo che si trattava solo di gioco tra noi, ha fatto sì che si interrompesse rovinando tutto.Naturalmente tra me e lei , ricordando quei giorni, è stata una vacanza all'insegna del sesso, non vedavamo l'ora che arrivasse la sera per scopare in tutti i modi.Purtroppo da allora non è successo più niente, siamo tornati alle sole fantasie, ma confido che prima o poi col tipo giusto succeda ancora ed è per questo che le lascio assoluta libertà in modo che sia lei a trovare la persona adatta, naturalmente lei sà quali sono le mie fantasie perciò devo solo aspettare, speriamo non molto.Cosa ne pensate ora della mia signora, e sopratutto secondo voi riuscirò mai a scoparla con un'altro?Dopo questa esperienza penso che sarebbe meglio magari conoscere una coppia come noi per creare un'amicizia intrigante dove non ci siano tabù o gelosie e poter così giocare liberamente.Cosa ne pensate? Scriveteci.
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15 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 4 mesi fa
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ibiza............nuda
fa caldo....cerchiamo una spiaggia. Camminiamo lungo il bagnoasciuga e poi...finisce la sabbia. Un viottolo sale verso le rocce. Noi continuiamo. Gaia ha un tanga minuscolo ed una maglietta, io un costume. Dopo poco dall'alto cominciano le calette, sotto il sentiero. La prima, la seconda. Sdraiati, sugli spicchi di sabbia, ragazze e ragazzi nudi, completamente. Una mezza luna di sabbia, ci sono due coppie nude ed una ragazza sola, con un libro. Ci guardiamo, decidiamo di scendere. I corpi al sole, depilati e caldi ci scrutano. Stendiamo il nostro pareo e ci sdraiamo. Ci sentiamo in imbarazzo col costume ed allora decidiamo di toglierlo. Nudi anche noi. La ragazza sola sorride e così una bella coppia a pochi centrimetri da noi...
Gaia è depilata, la guardano. I due vicini a noi decidono di spalmarsi un pò di crema. E' un segnale, lo capiremo poco dopo. Lei scende con la crema bianca, due dita lo accarezzano, il suo cazzo diventa durissimo e lei non si stacca, anzi. Ci guarda e sorride. La ragazza sola abbassa il libro e si gode lo spettacolo, un pò finge di non guardare ed un pò pare attratta...noi facciamo lo stesso. Facciamo quattro passi nell'acqua che forma una piccola piscinetta. Dietro una roccia altri due ragazzi si fanno delle foto, molto esplicite. Il sole è alto in cielo, la terra bolle ma pare di essere, di notte, in un club privè...poco dopo siamo tutti vicini, ci presentiamo e decidiamo di spargerci la crema reciprocamente. Le ragazze giocano tra loro e noi maschietti ci godiamo la visione...le lingue si intrecciano. Fa caldo, anzi caldissimo. Le ragazze si guardano e vengono verso di noi, ciascuna verso l'uomo dell'altro e in pochi secondi afferrano i nostri cazzi durissimi. Andiamo tutti in acqua, lì prosegue il divertimento. Non c'è più ritegno. Noi siamo in piedi, le ragazze, in ginocchio, succhiano, uno, due, tre cazzi contemporaneamente...
La ragazza sola ci guarda, eccitatissima.
Proseguiamo fino al tramonto e poi nei giorni successivi...
Quella spiaggetta per tre giorni è stata nostra, teatro del nostro piacere e delle nostre trasgressioni, senza limiti.
Non ci rivedremo mai più ma ciascuno di noi ricorderà per sempre quell'incredibile pomeriggio!
Gli anni seguenti?
Torneremo in quel luogo di piacere, sarà sempre pieno di giovani nudi, ma nessuno saprà cosa è successo, lì, tra quegli scogli....
Così è iniziato il gioco ed ora siamo felici di essere entrati in questo mondo....
Un bacio ed un ricordo affettuoso a quelle due fantastiche coppie................
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14 anni fa
jacogaia69,
29/34
Ultima visita: 9 anni fa
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la prima volta in un Club Prive
La nostra prima esperienza in un Club Prive risale al
lontano ottobre 2006.
Dopo molti mesi di ricerche e racconti di altre coppie,
decidiamo di provare un famoso club di Vicenza.
Scegliamo, come da suggerimento, il sabato sera.....ci prepariamo
e partiamo verso le 22.30 da casa. Durante il tragitto prometto ad Ely che non avremmo fatto niente....le dico.. andiamo, curiosiamo e poi ce ne
torniamo a casa. Ely per la serata aveva scelto una minigonna in jeans, canottiera e stivali, mentre Luca un classico pantalone
elegante e camicia.
Arriviamo, parcheggiamo vicini
all'entrata del locale e ci mettiamo ad osservare che tipo di gente
entra.,,,,Dopo un po' di titubanza decidiamo di rompere il ghiaccio, scendiamo
dall’auto ed entriamo!!!
Appena sbrigate le pratiche della registrazione, ci troviamo
davanti una spessa tenda rossa, la spostiamo e ci ritoviamo in una stanza molto
grande con una pista da ballo vuota circondata da divanetti e molte persone sedute che parlano. Non sapendo che fare, ci
dirigiamo subito verso l’angolo bar, ordiniamo due cocktail e
sorseggiandoli ci guardiamo attorno un po imbarazzzati.
Il locale si presenta bene, ampio non claustrofobico con
molte coppie che si intrattengono parlando tra di loro. Dopo poco il titolare
del locale, entra in pista e fa una rapida ma esauriente
spiegazione del locale....ora la serata ha ufficialmente inizio!!!Le coppie iniziano ad alzarsi dai divanetti, tuffarsi in pista e scatenarsi.
Ci buttiamo subito in pista pure noi....cerchiamo di osservare l’ambiente
e le persone. Dopo un po’ di salti in pista cominciamo a vedere alcune persone,
o meglio alcune donne, vestite in modo molto provocante.....autoreggenti,
abbigliamento trasparente,si intravededono i loro seni, alcuni
vestitini cominciavano a scivolare....il clima inizia a scaldarsi!
L’atmosfera è bollente....osserviamo che
molte coppie spariscono dietro un’altra tenda.... Incuriositi decidiamo di seguirle..... Spostiamo la tenda e ci troviamo in un lungo corridoio
illuminato solo da una luce soffusa.....camminiamo ed incontriamo nuove zone sempre meno illuminate. Il
corridoio ha pareti con fori di varie forme, misure ed altezze.
Decidiamo di fare un giro veloce di perlustrazione ed ambientazione. Una stanza
attira subito l’attenzione di Ely, dopo un po’ che osserva mi sussurra all’orecchio di portarla in bagno........
Io da bravo “navigatore†la porto quasi al primo colpo
nella zona dei bagni, lei entra ed esce poco dopo... Mi chiede di tenerle le
calze,che si era tolta visto che aveva caldo. Torniamo a girare tra i
corridoi ed Ely si ferma nuovamente nella stanza di prima.... a questo punto,
incuriosito, mi affaccio pure io!
All’interno vedo due coppie molto sensuali che giocano.....le due ragazze si baciano ed Ely mi sussurra nell’orecchio:
“Cosa aspetti....masturbarmi!â€Â
Io resto un po’ spiazzato dalla richiesta ma non mi
faccio certo pregare due volte e inizio a masturbarla.....resto allo stesso tempo sorpreso....non ho mai sentito Ely così bagnata!!!
Passiamo un paio di ore a girare tra i corridoi e a
giocherellare tra di noi.....ci viene una voglia da morire....ma ci sappiamo trattenere, gli accordi sono accordi!!!!Si riparte verso casa.....
L'eccitazione provata all'interno del locale però non ci abbandona......Ely non si sa trattenere durante il viaggio di ritorno si masturba....io non resisto....Serata autunnale e nebbia ci sono favorevoli....trovo un parcheggio lungo la strada ed accosto..sfoghiamo la nostra voglia!!!Vi abbiamo raccontato la nostra prima esperienza al Club privè....e quando abbiamo voglia di una serata un po trasgressiva si parte....soli o con amici con cui condividere serate bollenti,Â
Un bacio Ely e Luca
Â
35774
1
15 anni fa
Luca_Elisa,
34/31
Ultima visita: 3 anni fa
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sega x lei
tutto inizio' una sera a casa mia con un mio amico. mi trovavo a casa da solo perche' lei faceva il turno di notte,quando mi chiamo' un mio caro amico e mi chiese se poteva passare a trovarmi visto che lui era in giro.. ok gli dissi...lui arrivo' dopo 15 minuti circa con una bottiglia di wisky e iniziammo a bere fin quando cominciava a sentirsi l'effetto.. tra una chiacchiera e l'altra,parlando delle donne che conoscevamo in comune salto' fuori non so come un'apprezzamento sulle tettone di mia moglie.. la cosa nn mi diede fastidio anzi! continuai a parlarne tranquillamente... e forse un po' preso dagli effetti dell'alcol forse anke dall'eccitazione, scesi anke nei particolari parlandoli anke dei suoi splendidi capezzoloni.da li lui eccitato ke si vedeva lontano un miglio e con un gonfiore nei pantaloni ke quasi anke un cieco lo vedeva,inizio' a farmi delle domandine su di lei come ad esempio gli piace essere sbattuta e ke tipo di intimo usasse.. li mi venne d'istinto andare in bagno nel porta biankeria e prendere un paio di mutandine in pizzo ke lei aveva tolto qualke ora prima e gliele portai in soggiorno facendogliele vedere direttamente senza star li a spiegare... lui subito chiese di poterle vedere meglio e di toccarle e io gliele diedi e gli dissi ke se era curioso di sapere ke odore avesse la sua figa di annusare pure con tranquillita', e cosi' fece.. non potete immaginare l'arrapamento del mio amico. segati pure se vuoi gli dissi! e nn se lo fece ripetere due volte ke si alzo' dal divano e lo tiro' fuori iniziandosi a segare mentre sentiva l'odore delle mutandine ancora umide di umori... fino a venire su di loro proprio nel tratto dove appoggia la figa.... io eccitato da matti a vedero cosi' x mia moglie nn vi dico..... e da allora ogni tanto ci troviamo a casa mia e lo faccio segare con le sue mutandine o guardandola nuda in foto....
7171
1
13 anni fa
ombra1976,
28/33
Ultima visita: 12 anni fa
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Una serata da troia
venerdi 23 Ott 209
Stiamo andando da Cristina, la padrona di casa ingorda di cazzi e sperma come me. Ci sono 14 cazzi che mi aspettano ... Con Cri mi piace giocare, mi piace leccarle la sborra dalla fica, rubargliela dalla bocca mentre mi pompano in culo ... Indosso il Burberry nero, gli stivali neri al ginocchio, gli occhiali scuri e null'altro ... sono seduta sul sedile del passeggero a gambe aperte e gioco con un vibro infilato nel culetto ... ogni tanto lo tolgo e lo faccio leccare a Paolo mentre guida. Mi piace provocarlo ... è il nostro gioco, la nostra linfa, il nostro modo di divertirci ... lui lo sa e mi asseconda ... sa che tra una mezzoretta sarò penetrata da cazzi arrapati e lo asseconderò in tutto ... come quella troia di Cri. Poi all'improvviso un idea ... chiamo Cri al telefono, le dico che ho un vibro infilato in culo e che ritarderemo di un 'oretta ... che quando arriviamo voglio trovarla già pronta da leccare e che avrò gia dello sperma in bocca per lei ... Paolo mi guarda e sorride ... ha già capito ... Senza dire nulla entra in autostrada e si dirige dove entrambi sappiamo, dove sa che troverò quello che cerco, dove sa che farò la troia. Usciamo dall'autostrada e senza quasi accorgermene siamo nella stradina sterrata che porta allo spiazzo ... entriamo con le sole luci di posizione accese ... ci sono una decina di macchine in attesa ... in attesa di zoccole come me ... Paolo si ferma dove sa, esce dalla macchina e mi viene ad aprire lo sportello (adoro qundo un uomo mi apre lo sportello). Mi porge la mano e mi invita a scendere. Esco dalla macchina e gli porgo in bocca il mio vibro e mentre lui lo lecca guardandomi negli occhi gli palpo platealmente il cazzo già duro da sopra i pantaloni ... I singoli ci hanno già circondati ed iniziano a segarsi ... io li guardo uno ad uno mentre sego il cazzo di Paolo ... mi tolgo il Burberry, non voglio sporcarlo, non ora ... Con la voce roca chiedo a Paolo il suo sperma, gli dico che lo voglio in bocca e che lo voglio ora ... So che impazzisce quando faccio la vacca in mezzo a tutti e non mi coglie impreparata quando mi prende per i capelli e mi infila il cazzo in bocca proprio mentre la cappella inizia a sborrare ... sento i fiotti della sborrata riempirmi la bocca, ma riesco ad amministrarli, senza ingoiare, e comincio a pompare, lasciando vedere a chi si è avvicinato che ho lo sperma in bocca ... poi il mio lui inizia a dirigermi ... mi dice di spalancare la bocca e di aspettare così ... io accetto ... è il nostro gioco ... e le sborrate cominciano ad arrivare ... Adoro lo sperma, adoro gli sguardi ed i commenti di coloro che stanno per venire e che si svuotano nella mia bocca ... Dopo 4 sborrate devo ingoiare ... lo faccio guardando negli occhi il mio porco il quale si sta nuovamente segando ... mi lascio sborrare in bocca da altri 4, poi faccio cenno a Paolo che ho finito ... Lui mantiene il controllo della situazione e con calma disperde i singoli ... sanno che tornerò ... Indosso il Burberry e salgo in macchina ... lui arriva e si riparte. Mi guardo nella luce dello specchietto di cortesia: ho il rossetto parzialmente sbavato, un paio di schizzate evidenti sui capelli e le ginocchia degli stivali sporche di terriccio ... non mi interessa ... riprendo il mio vibro e me lo reinfilo in culo ... mi piace la sensazione di qualcosa di duro che va su e giù per il culo mentre la lingua gioca con lo sperma che ho in bocca ... la mia promessa a Cristina ... Paolo mi guida la mano libera verso il suo cazzo ed io comincio a segarlo ... Squilla il mio cell ... Paolo mette in viva voce ... è Cri ... mi chede dove cazzo siamo ... Paolo le dice che non posso parlare e che tra venti minuti potrà baciarmi ... Cri è eccitata, si sente dal tono della voce, dice che si sta facendo inculare mentre ci parla, dice che è già piena di sborra fino alle orecchie, dice che vuole fare indigestione, poi qualcuno le caccia il cazzo in bocca e cade la comunicazione ... Arriviamo e scendiamo dalla macchina ... camminiamo abbracciati verso il palazzo della troia ... io con il Burberry che copre il dildo in culo, il paio di schizzate sui capelli e le 4 sborrate in bocca promesse alla troia, lui con il cazzo talmente duro da poter spaccare noci ... adora portarmi in giro in queste condizioni ed io adoro eccitare così gli uomini ... Suoniamo il campanello, il portone si apre ed ecco scendere l'ascensore che ci porterà nel mondo di Cristina ... un mondo fatto di eccessi e di godimenti perversi ... un mondo di belle troie e di cazzi sempre duri ... un mondo dove i sogni diventano realtà ... dove la morale non esiste ... il mio mondo ... Apre un singolo mai visto ... gli porgo il Burberry e mi avvio verso il salone ... entro ... con lo sgardo cerco Cri ... la vedo da dietro ... lei non mi vede, oltretutto gioca bendata, è in ginocchio davanti ad un black, lo sta pompando, un singolo la sta chiavando o inculando da dietro, in terra c'è una coppa di champagne con dello sperma, 10-12 sborrate direi, intorno la maggior parte dei maschi è intenta a segarsi ... la raggiungo, prendo io in mano il cazzo che sta pompando e comincio a segarlo, a segarlo con quel ritmo che vuole la sborra ... lei capisce e inizia a serrare le labbra a ventosa sull'enorme cappella ... il maschio viene ... una sborrata mega, lo capisco dalle smorfie di Cri mentre si riempie la bocca, ma non vario il ritmo ... Paolo adora quel tipo di smorfie e anch'io ... L'uomo di Cri raccoglie la coppa di sborra e toglia la benda alla troia; lei mi guarda e si offre di baciarmi ... accolgo il suo invito ed iniziamo a limonare ... sento le sborrate mischiarsi nelle nostra bocche ... tutto quello che fuoriesce viene raccolto nel bicchiere ... è fantastico ... tutti ci guardano e tutti hanno il cazzo duro ... mi sa tanto che stasera si vomita!
10117
1
14 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 8 ore fa
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La prima volta
Lei me lo diceva spesso che le piaceva il rischio di essere vista, guardata, spiata mentre facevamo l'amore ed alcune volte è anche successo che abbiamo rischiato, a bordo strada con lei appoggiata alla parte laterale della macchina tra lo sportello e il guard-rail, oppure vicino ad un'abitazione, cose così, ma mai con la reale intenzione di farsi guardare.A me sarebbe piaciuto, spesso c'ho pensato ma ero un un pò titubante, non si sa mai chi si incontra.......Sabato notte invece, travolti dal desiderio di scopare come dei ricci eravamo in macchina e percorrendo la super strada alle 2 di notte mentre mi faceva un ricco pompino mi è venuto in mente di prolungare il tragito fino ad un noto posto per guardoni e scambi di coppia. All'inizio siamo passati un pò nell'indifferenza delle 2-3 macchine che giravano lì attorno, perchè lei continuava a spompinarmi e dall'esterno vedevano solo la mia sagome nella penombra, oppure lei era con le cosce aperte al massimo si sgrillettava e mi segava, addirittura ha a squirtato sul cruscotto talmente era eccitata e bagnata all'inverosimile, una vera gatta in calore! L'ho fatta alzare in modo che si vedesse che eravamo una coppia, a quel punto si è avvicinato un tizio ed ha iniziato a guardarci dalla sua auto mentre lei mi faceva il servizietto, forse per capire cosa stessimo facendo. Dopo un paio di minuti è sceso dalla sua auto e si è avvicinato al mio finestrino, lei era in ginocchio sul suo sedile con culo e figa scoperti rivolta verso il finestrino laterale del passegero, mentre continuava con il lavoretto di bocca la informavo sui movimenti del tizio e a quelle parole ha inizato a miagolare con la bocca piena del mio cazzo, era eccitata all'inverosimile, le infilavo tre dita in figa, entravano che era una meraviglia, la sgrillettavo e avevo il cazzo che scoppiava dall'eccitazione ma ero anche distratto nel tenere sotto controllo i movimenti del tizio che nel frattempo si era spostato dalla sua parte guardano la mia mano che le entrava dentro quasi per intero. Il tizio bussa timidamente sul finestrino chiedendomi a gesti se poteva partecipare, nel frattempo aveva il cazzo in mano e si stava segando, la mia risposta è stata un chiaro segnale negativo con la mano. Da lì si risposta dal mio lato sentendo chiaramente che lei miagolava con la bocca piena, godeva solo sentendomi raccontare i movimenti del tizio, la chiamavo puttana, troia, e le schiaffeggiavo il culo, nel frattempo era arrivato un'altro tizio e anche questo vicino all'altro con l'uccello in mano si segava, sentivano tutto quello che dicevo perchè avevo il finestrino abbassato di un paio di centimetri, appena gliel'ho detto lei vibrava da tutte le parti era incontenibile, a quel punto non sono più riuscito a trattenermi e ho goduto come un porco, è stato un'orgasmo meraviglioso, le ho riempito la bocca con un getto di sperma enorme sentivo che mi svuotavo tutto, dopo aver ingoiato si è alzata ed ha iniziato a limonarmi, che eccitazione incredibile......... Ho ripreso un pò di controllo e i due tizi erano eccitati con il cazzo che stava per esplodere a pochi centimetri dal finestrino e dal mio viso, accortomi di questo ho messo in moto l'auto e ce ne siamo andati........mi spiace per i due tizi ma non volevo che mi riempissero lo sportello di sperma, magari la prossima volta aspetteremo che godano per vederli sborrare...........Ancora adesso dopo due giorni ripensiamo a quei momenti trasgressivi e ci eccitiamo.......lo rifaremo? Ma certo che sì, ci siamo troppo divertiti anzi abbiamo in mente anche qualche piccola variante.......ma non siate troppo curiosi adesso, se ve lo diciamo non cè più il gusto della sorpresa, rimanete sintonizzati e quando accadrà lo racconteremo......Ciao a tutti e scopate, scopate e ancora......scopateeeeeeee!!!!!!!! Date spazio alla fantasia e godete, è la cosa più bella essere complici della propria donna in questa maniera.
8342
1
12 anni fa
soloinsieme,
45/47
Ultima visita: 5 anni fa
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NOTTI PASSATE AD IMMAGINARTI......DIETRO A QUEL COMPURT
Nottambuli di sospiri e stimoli estremi,ad affondare quei meccanismi ideali,per scatenare l'inferno delle percezioni,assonanze affini alle nostre perversioni.Emozioni fluenti da un'alchimia,di sensazioni che si combinano perfettamente,con la bramosia che si alimenta la voglia,di suscitare la mente ed il corpo.......in simbiosi.Alla fine? Cosa è rimasto di quella maratona dei sensi?Un monitor? Vuoto che fissi ancora scosso.Dall'ebbrezza e dai bruciori delle tue parti eccitate,un piacere che si è spento con un clic di mouse.Hai volato con la fantasia,fluttando in volata vertiginosa....eppure...alla finele tue mani non accarezzano una pelle accaldata dalle parole,non avvertonoil battito di un cuore impazzito dalle emozioni,la luce dei tuoi occhi non si placa osservandoun corpo ansante.Alla fine.....Ti desti davanti alla tua immagine riflessa nello schermo nero,cercando di rivivere le sue sensazioniancora attive...dentro di te...... deluso,resti col desiderio insufficiente a lenire il tuo impetoche vorrebbe,lentamente,assorbire il tepore del suo corpo......che non c'è.CON SENTIMENTOCIPCIOPLOVE
3993
1
13 anni fa
cipcioplove,
37/33
Ultima visita: 7 anni fa
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diario di un single
Rovinj 2009 - Hanno scritto di noi :
Avevano posteggiato la loro auto attaccata alla mia.Mi chiese gentilmente se riuscivo ad aprire il portellone le risposi di si. E fu li che cercai di inquadrarli.
Bisogna sapere che la zona dei parcheggi della spiaggia di Punta croce a Rovigno è un luogo buono sia per fare conoscenze che per capire la provenienza e lo stato sociale.Le informazioni ,anche le più banali,nel contesto della spiaggia,sono molto importanti per un singolo.
La prima impressione che ebbi era quella di una coppia sicuramente scambista.Avrebbero passato tutta la giornata in spiaggia,cercando qualche motivo di eccitazione,la sera a cena pesce,malvasia,un grappino e via al prive dell'Anaconda.
Insomma una coppia nella norma,lui faccia da bravo ragazzo,rassicurante,sicuramente ben visto sul lavoro, severo custode delle loro perversioni, e innamoratissimo.Lei un gran bel seno,occhietti vispi e figa piena,niente che mi lasciasse un segno particolare.Ma mi sbagliavo,capi di sbagliarmi nel momento in cui L.,la magica Cleopatra della spiaggia la conquistò con un bicchierino di mirtillo.Fu allora che la vidi sotto un altra luce.Il sottile gioco erotico tra le due donne si protrasse a lungo,si guardavano si toccavano,si cercavano ,si leccavano.
In quel momento vidi in lei quello per cui non la scorderò mai piu,quell'espressione angelica,quegli occhi brillanti,estasiati,vogliosi.
Quel seno prosperoso,giunonico,botticeliano.
Quella vagina viva carnosa, accogliente,goduriosa.
E questo era solo l 'assaggino. Il giorno dopo,in spiaggia sul materasso della magica Cleopatra si sono susseguiti parecchi giochi erotici, ma che purtroppo non mi hanno visto protagonista.
Prima è stata la volta di L. e Karin e i rispettivi uomini,ero li ma mi sono fatto da parte ,avevo il cazzo durissimo ma sono stato al mio posto,con L. non ho problemi, durante il mese mi ha fatto godere tantissimo,ma con Karin avevo capito che non c' era trippa per il gatto,a parte due o tre palpatine quasi innocenti.
Comunque dopo l'amplesso dei quattro, il bello è venuto dopo.
Le due donne, come la sera prima, hanno cominciato nel solito gioco, solo che stavolta hanno preso anche i giocattoli.
E cosi sotto un sole cocente L. si è scopata Karin,al solo ripensarci mi si ingrossa il cazzo........
Potevo sentire i suoi orgasmi,e ho invidiato quel maledetto pezzo di plastica e gomma duro e insensibile.Poi lei ha contraccambiato sbattendo per bene L. e godendo forse anche piu di lei.Ed era sempre quel volto, quell' epressione che mi faceva impazzire.
Ma non finisce qua,a loro si è aggiunta un altra giovane donna carina ,che fra l' altro l' ho scopata un anno fà . Ora il gioco a tre si faceva interessante per il piacere dei maschi presenti,ne ho visti almeno quattro venire copiosamente.
L. e Karin volevano far impazzire la ragazza e ci riuscirono, a suon di strap-on e palline cinesi che alternavano con maestria nella fica bagnata di lei. E cosi la giornata volse al termine.......lasciandomi eccitato piu che mai.
Il giorno dopo sulle note di una canzone di Madonna, L. mi coinvolse in un ballo ,nel chiosco adiacente la spiaggia,prese anche Karin nel mezzo;
le due donne mi ballavano vicino,le sfioravo,mi tirava,L. me lo prese in bocca immediatamente, ma quello che mi eccitava era la presenza di Karin. Karin che guardava da vicino la scena ,se mi avesse solo sfiorato il cazzo sarei venuto immediatamente,ma non lo fece.
Questo è il prezzo che devo pagare per la mia situazione di singolo. Ma non sono arrabbiato, le cose possono anche cambiare.
Poi è venuto il giorno che sono partiti.Prima li ho portati nella zona gay,a fare delle foto.Qui ho notato la loro forte complicità ,si comportavano in modo professionale,non erano le solite foto da turista. Lui, Marco,era il severo regista, lei la modella obbediente e anche li tanto per cambiare avevo l' uccello duro.Poi i soliti saluti baci e abbracci,e la stupida tristezza di non vederla più.Invece guardando,e riguardando sul web le sue foto,nelle fredde notti invernali..........ti sognerò e coglierò col pensiero. quel frutto negato ........
Confessioni Di Un Singolo di M. B.
7632
1
14 anni fa
karin69,
44/44
Ultima visita: 9 mesi fa
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Sulla neve
Finalmente le piste sono innevate e si puo' tornare a praticare lo sport piu' bello per noi!
E' tutto il giorno che sciamo come matti, i muscoli sono piacevolmente affaticati, i corpi tonici e, per non strafare, io e mia moglie decidiamo di fare l'ultima pista...prima della nostra saunetta pre-cena.
Siamo in coda per prendere l'ovovia che ci portera' in cima per la nostra discesa di chiusura (la risalita dura 17 minuti, ma ne vale la pena), e tra le persone in piedi con gli sci in mano, notiamo una ragazza molto bella: tuta sciancrata che mostra fianchi notevoli, un culetto veramente non male e un viso fine da favola.
Senza nemmeno metterci d'accordo facciamo in modo di salire con lei nella cabina... Accidenti, un signore sale con noi e questo ci fa ripiombare subito alla realta'... A volte pero' la fortuna si volta dalla parte giusta e per un motivo a noi sconosciuto, prima che le porte si chiudano, il signore scende di corsa come se avesse dimenticato qualcosa...
Le porte ora si chiudono...siamo noi tre soltanto e la ragazza, mentre si toglie casco e guanti e si slaccia la giacca a vento per raffreddare il corpo, sorride guardandoci in maniera tenera e maliziosa per la scena e il modo in cui siamo rimasti in 3...
Dopo 2 minuti di silenzio la mia donna inizia a baciarmi. Lo fa spesso ma questa volta lo fa in maniera molto intensa...come se non mi baciasse da mesi... Lo fa con una mal celata foga e lo fa afferrandomi dolorosamente il fianco.
Mi trovo confuso...la mia donna mi bacia in maniera imbarazzante e mi preoccupo che possa esserlo anche per la donna in cabina con noi...
Improvvisamente la spettatrice dice con una voce caldissima, e per nulla seccata "ma fate sempre cosi?"; io rispondo con fare goffo "non proprio...!" scostando la mia lei., imbarazzato... Vedendo il mio atteggiamento, come per redarguirmi sussurra "no...non allontanarla!"... Subito dopo guarda la mia meta' e dice :"sei bellissima". Scorgendo un certo apprezzamento si avvicina a mia moglie, le mette una mano sulla spalla, fa scorrere la mano dietro la nuca e accosta le labbra alle sue...iniziando poi un bacio appassionato tanto quanto il bacio improvvisamente interrotto con me....
Sono interdetto, eccitato, non so cosa posso fare, so cosa vorrei fare....non oso....finche' la mano della dolce sconosciuta afferra il mio cazzo gia' da un po' duro come un sasso... Smette di baciare mia moglie e, con un cenno di intesa, si abbassa per apririe la mia lampo e afferrare la mia carne eccitata. Mia moglie non esita un secondo, iniziando a baciarmi e afferrandola per i capelli per giudarla nel pompino piu' inatteso della mia vita. Contemporaneamente, con il cazzo in bocca, la donna apre la lampo di mia moglie e inizia a massaggiarle il clitoride, facendola mugolare mentre mi spinge la sua lingua fino in gola...
Manca poco all'arrivo e, con fare estremamente esperto, riesce a farci venire nello stesso momento....urliamo, godiamo e mentre la figa le bagna la mano, la mia sborra le riempie completamente la bocca...
Cerchiamo di ricomporci in fretta e furia: la cabina e' ormai all arrivo.... Le porte si aprono e la donna, che ancora non sappiamo come si chiami, afferra i suoi sci e ci saluta con un solare "A PRESTO!" e, mentre si volta per andarsene, noto che all'angolo della sua bocca e' rimasta una goccia della nostra piu' travolgente esperienza mai vissuta...
3281
1
12 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 8 ore fa
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la sorpresa
Una mattina io e mio marito aspettavamo una coppia amica gia conosciuta ed affiatata,io gia pronta per essere biaciata e leccata dalla lei di coppia,lui gia pronto con la solita fotocamera,io pronta per gustare il cazzone dell'amico,quando bussarono il citofono il caffè era gia sul fuoco.Ecco la sorpresa alla porta cera il lui di coppia con un amico,rimanemmo sorpresi credemmo che comunque lui ci dava spiegazioni che sarebbe tutto rimandato,invece nel prendere il caffè lui spiegò che la moglie non poteva venire e se eravamo daccordi lui sostituiava la moglie,a un certo punto io e mio marito ci consultammo su cosa fare,visto che gia conoscevamo lu,i e l'amico era ancora più bello e giovane quindi accettammo.Da quell'istante gia immaginavo la chiavata che stavo per fare,i buchi culo e fica vibravano come se volessero urlare,mio marito decise di non partecipare perchè al solo pensiero di toccarmi si sborrava addosso,cosi avvisati gli amici andai a prepararmi,misi rossetto molto carico perizoma azzurro e vestina trasparente sempre azzurra,loro nel frattempo si spogiarono mi stavano aspettando,mio marito in camera con loro si sentiva il più contento dei cornutoni,entrai in camera da letto li vidi belli nudi alla mia vista i loro cazzi diventarono di marmo,cosi si avvicinarono mi toccarono e mi sfioravano con i cazzi duri duri,il giovane appena conoscuto mi bacio violentemente sulle labbra strincendomi a se,io eccitatissima mi inginocchiai prendendo subito i loro arnesi in gola,dopo grande succhiate ai loro cazzi mi ritrovai sul letto con la testa sul cuscino e il cazzone in bocca del più giovane mentre l'amico mi leccava culo e fica,nel spingere il cazzo in gola violentemente il giovane sborrò copiosamente facendomi quasi affogare di sperma.Andai a pulirmi,ovviamente sentivo ancora voglia di essere sbattuta visto che i cazzi non erano penetrati ancora,cosi mi cavalcai il lui di coppia affondando i colpi sul cazzo invitando mio marito a mettermelo nel culo,nel frattempo il giovane riposatosi dopo la sborrata iniziò a ficcarmi le dita nel culo, poi fatto di nuovo duro il cazzo e leccandomi l'ano iniziò a spingere, dai dai gridavo io, spingi spingi diceva il cornutone,cosi mi ritrovai impalata di cazzi come avevo desiderato,spinsero per minuti e minuti cambiando sempre posizione,alla fine mi ritrovai girata con il cazzo nel culo del giovane e l'amico pronto a sborrarmi in faccia,cosa che accade dopo un pò cosi fece pure il cornutone e il giovane,alla fine avevo goduto come una troia puttana a 45 anni mmmmm che sorpresa.
4760
1
13 anni fa
gustacazzo,
45/43
Ultima visita: 2 anni fa
-
con Bea al privè......
Gli occhi si stanno lentamente abituando alla penombra e dal
buio, che sembrava impenetrabile, si materializzano sempre più particolari,
quello che sembrava una macchia nera intorno alla pista da ballo ora si delinea
come una serie di separè con divanetti bassi a L e tavolini. L’aria è ancora
fredda e pulita e ovunque aleggia ancora il profumo dei detersivi usati per le
pulizie del locale. Istintivamente parliamo sottovoce anche se non vediamo
nessuno, ci sentiamo come se fossimo dei visitatori proiettati in un mondo
sconosciuto. Ma non siamo soli, mentre passeggiamo aggappati uno al braccio
dell’altro, scorgiamo le sagome indistinte di qualche coppia seduta
silenziosamente sui divani sorseggiando un drink. Ci guardano, ci squadrano,
commentano, ma nessun cenno.
“Cosa facciamo? Vuoi continuare a camminare come zombie o
vuoi sederti? Dove vuoi sederti?” dico a Bea.
“Non possiamo certo autoinvitarci al divano dove c'è già
qualcuno né ho voglia per ora di sedermi in un divano vuoto come se stessimo
cercando amici” mi dice sempre sottovoce.
Ha ragione, siamo timorosi di fare la mossa sbagliata e
rischiare di non raggiungere lo scopo che ci eravamo prefissati.
“Che ne dici di quel tavolino?” è un tavolino rotondo, con
una tovaglietta lunga fino a terra, affiancato all parete subito a destra della
porta di ingresso nella sala; ai suoi lati ci sono due sedie con gli schienali
affiancati alla parete, che guardano verso la pista centrale.
Sicuramente alla sera è semplicemente un tavolino dove
sedersi a bere qualche cosa osservando il movimento in sala, mentre ora diventa
la nostra “postazione” dalla quale ci guardiamo in giro e decidiamo cosa fare
in seguito.
Le nostre teste si sfiorano mentre commentiamo questa nuova
esperienza, attorno a noi passano uomini soli che ci guardano insistentemente e
poi tornano a sparire nell’ombra, io sento il profumo di Bea reso più intenso
dalla tensione dei nostri sensi e non resisto senza darle un bacio. E’ fatta.
Siamo entrati di colpo nel nostro universo isolato dal mondo pur essendoci
dentro, ci siamo noi nella nostra bolla di cristallo e tutto il mondo è fuori
che ci guarda. La percezione delle distanze è totalmente distorta, ogni cosa
può apparirci vicinissima o estremamente lontana a seconda del modo in cui la
guardiamo.
Le nostre lingue si cercano avide e nervose, guizzano, si
attorcigliano, trasferiscono tutta la passione e il desiderio che sta
esplodendo in noi.
Le mani si stringono attraverso il tavolino tentando di
annullare la distanza fisica tra noi.
Gli occhi socchiusi si aprono di tanto in tanto e scoprono
facce sconosciute attorno a noi, ma la bolla di cristallo mantiene una
separazione non solo fisica tra noi e loro.
Senza pensare agli sguardi di lussuria che scivolano sui di
noi e esplorano tuti i particolari dei nostri corpi mi sposto sempre più vicino
a Bea e le accarezzo le spalle nude e abbronzate senza poi riuscire a
impedire alle mani di scorrere dentro la
morbida scolatura della camicetta e indugiare sui capezzoli che iniziano a
inturgidirsi per il piacere imprevisto.
Mi alzo in piedi e mi metto di fronte a Bea che restando
seduta mi afferra per i fianchi e notando la mia erezione sotto ai pantaloni riesce a slacciare i
bottoni con la mano destra e infilarsi
dentro.
Appena sento il calore della sua mano sul mio membro, tutto
i sangue che mi scorre nelle vene si concentra in lui e l’erezione diventa
esplosiva. Bea mi masturba lentamente, sempre dentro ai pantaulla sedia. La
guardo in faccia e vedo che apprezza non solo quello che stiamo facendo ma
anche l’eccitazione delle persone attorno a noi, vedo che ora alcuni si
masturbano apertamente cercando di stare più vicini possibili a noi senza
peraltro esagerare ben sapendo che un momento magico si può spezzare
improvvisamente alla minima intrusione nella nostra “sfera di cristallo”.
loni e io le accarezzo le mutandine già umide di piacere,
sentendola fremere in silenzio. Passiamo quasi un minuto in questa situazione
senza andare oltre volutamente e sentiamo distintamente il respiro del nostro
piccolo pubblico farsi affannoso e vediamo le loro mani accarezzare i loro membri attaverso la stoffa dei pantaloni.
Siamo al centro dell’attenzione e quello che pensavamo avrebbe potuto
intimorirci e smorzare la nostra passione al contarrio non ci condiziona
minimamente. Mi libero gentilmente della presa di Bea e mi inginocchio ai suoi
piedi, le accarezzo le ginocchia, le bacio le cosce che lentamente si allargano
dischiudendo a me a tutti i presenti le sue mutandine nere di pizzo. Mentre
avvicino la testa sento forte il profume del suo sesso che mi eccita ancora di
più, con un dito scosto il bordo delle mutandine e scopro la sua splendida
passerina perfettamente liscia e senza peli che risalta nella oscurità. La mia
lingua inizia a esplorarla con crescente foga fino a sentire il sapore dei suoi
umori scorrermi in bocca. Le sue mani premono la mia testa contro il suo sesso
chiedendomi di continuare, e la mia lingua scorre, la mia erezione aumenta da
sola e sento Bea sempre più bagnata fremere seduta sulla sedia. Alzo la testa
mentre due mie dita scorrono ritmicamente dentro di lei aumentando a dismisura
la quantità di umori che fluiscono e inzuppano la poltroncina. Alzo la testa e
guardo Bea in faccia e capisco che sta godendo non solo di me ma anche
dell’eccitazione che stiamo provocando a chi ci sta accanto: Qualcuno si sta
masturbando apertamente senza pudore pur mantenendo quella distanza di
sicurezza dalla nostra “sfera di cristallo” necessaria per non fare svanire la
magia che si è creata con un gestoÂ
avventato.
Sento che Bea .................
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1
9 anni fa
coppia_x_privè,
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Ultima visita: 3 mesi fa
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Caffè dolcissimo
La neve in città cancella i rumori, guardando fuori dalla finestra ci sentiamo come chiusi in quelle palle di vetro che capovolgendole scende la neve, ci sentiamo isolati psicologicamente dal mondo esterno.Guardo fuori dalla finestra e mi ipnotizzo osservando la neve che continua a cadere nel buio del tardo pomeriggio.Lo squillo deIl cellulare miln riporta al lavoro, guardo il display e mi blocco guardando il nome di chi chiama. È Bea, non la sento dal giorno in cui ci siamo detti addio dopo aver dedotto che non poteva continuare questa nostra situazione. Esito a rispondere, il suo nome lampeggia, rispondo. Sono passate parecchie settimane, ma ci sembra di esserci sentiti pochi giorni fa. La sua voce mi ha sempre fatto un effetto eccitante sia per il tono che per le continue allusioni che infarcivano le nostre telefonate.-sei ancora in ufficio a quest'ora?- devo finire un lavoro per domani- ...sicuramente con la tua impiegata giovane, carina e intelligente- non ricominciare con questa storia, è solo nei serial televisivi che tutti scopano senza ritegno in ufficio- allora sono qui in zona e non mi va di guidare con la neve, passo a prendere in caffè se sei solo- no, dai, c'è quello delle pulizie, non si può- .....biondo e con minigonna...vengo ugualmente e mi presento come cliente. Non ti mangio, facciamo solo due chiacchiere. Un caffè a una cliente ci sta. Click!Dopo 10 minuti suona il campanello.- Ahmed, vado io. Dovrebbe essere una cliente che aspettavo due ore fa.Apro la porta e ammiro Bea, nel buio, con lo sfondo della neve che cade, con addosso un giaccone di piumino slacciato, camicina panna, gonnellino nero e stivali al ginocchio con tacco cattivissimo.-posso entrare o lo prendiamo sulla porta il caffè ?La accompagno alla macchinetta del caffè mentre vedo che Ahmed si dedica alle pulizie molto approfondite nel corridoio lanciando occhiate ogni volta che passa.Bea si siede mentre io preparo il caffè, lasciando scorrere fuori dalla gonna a portafoglio le sue gambe fasciate da calze autoreggenti di cui si intravede il bordo.Comincio a temere la presenza di AhmedMentre ci raccontiamo quello che ci è successo in tutto questo tempo, Bea lentamente allarga le ginocchia e mi trema la voce quando vedo che non porta intimo e esibisce senza imbarazzo la sua passerina completamente rasata.Sembra che Ahmed abbia da pulire a fondo solo il corridoio davanti al locale in cui siamo, ma per fortuna vede Bea solo di lato, anche se le occhiate sono intense.Bea abbassa la vista sui mie pantaloni e vede che nonostante tutti i mie buoni propositi incomincio a eccitarmi.Continuando a parlarmi del più e del meno inizia ad accarezzarsi la fessurina con il suo dito medio.- dai, smettila, Ahmed è in giro e se vedesse qualche cosa domani lo saprà il mondo intero.Sembra che Bea nemmeno mi abbia sentito, il dito prosegue lento calamitando i mie occhi su di lui. Quando l'unghia smaltata di rosso scompare all'interno e a questo dito si aggiunge anche l'anulare la mia erezione diventa prepotente e spinge sfacciatamente sui pantaloni.- basta, finiscila, non si può e avevamo deciso che sarebbe stato solo un caffè.Le dita entrano e escono lentamente sempre più bagnate allargando le labbra e mostrandomi il pertugio fremente e umido di piacere.Bea si diverte a provocarmi, ci gode, lo ha sempre fatto e le piace essere guardata- senti, quel pezzo mi serve urgentemente, perché non andiamo a prenderlo in magazzino?- c'è Ahmed, sei mattaMi sorride maliziosa mostrandomi la punta della lingua.Mi guardo in giro ma non vedo Ahmed anche se sento i suoi occhi su Bea.- va bene, seguimiSento i suoi tacchi che mi seguono, sento il suo profumo dietro di me, non mi giro, non devo, devo resistere.Arriviamo in magazzino e dietro a uno scaffale mi giro e vedo la bocca di Bea a una spanna dalla mia, sento il profumo del suo rossetto. Non riesco a finire di dire "non facciamo porcate, non siamo soli, solo un bacio e poi...." che la sua lingua si è infilata tra le mie labbra e la sua mano sta masturbandomi attraverso i pantaloni con un effetto immediato.Le mie dita si infilano subito sotto la sua gonna trovando una passerina già bagnata dal lavoro precedente che le risucchia al suo interno senzaAlcuna resistenza.Le dita incominciano a scivolare sempre più velocemente lasciando scorrere all'esterno gocce di passione che bagnandomi dita e mano fanno quel tipico sciacquio che sono sicuro di non sentire solo io.-Bea, basta, se arriva Ahmed ...è bellissimo ma non possiamo... fermiamoci- non preoccuparti, lo vedo ....- come lo vedi, cosa stai dicendo?- attraverso lo scaffale, lo ho visto entrare in magazzino e adesso pensando di non essere visto si sta toccando.- dai, torniamo di la , è troppo imbarazzante...Come risposta Bea mi slaccia i pantaloni e inizia ad accarezzarlo con foga.Le poche gocce che mi bagnavano la mano ora sono diventate un ruscelletto che mi scorre dalle dita sulla mano fino sugli stivali per formare una piccola pozza sul pavimento. Bea sta veramente godendo come sa fare lei e avvicinando la sua bocca al mio orecchio mi dice;" si sta masturbando, ce l'ha in mano. Ci intravede, ci sente.pensa di non essere visto ....ecco....si....si....è venuto..."Si sfila dalla mia mano, si accovaccia e me lo prende in bocca succhiandolo in modo irresistibile, non resisto, non me lo aspettavo, resisto un poco ma poi le vengo in bocca.Bea non si ferma e non deglutisce e lentamente vedo che le prime gocce le scendono idai bordi della bocca scivolando per il mento gocciolando sulla camicetta e sulla gonna finendo a terra e mescolandosi ai liquidi che aveva perso lei.Si rialza lentamente, mi bacia ancora bagnata di me e mi sorride.- ma li fate sempre così i caffè qui? Anche con la segretaria?- piantala, sei venuta per un caffè e invece siamo venuti tutti e due. Aspetta che devo pulire questo disastro....- lascia, ad Ahmed sicuramente farà piacere pulire lui.Forse è vero, ma prendo uno scottex e asciugo il pavimento ....sorridendo.- adesso vai che abbiamo già combinato troppi guai per un caffè- mi fai fare pipì prima di andare?-no, assolutamente no, so già cosa potrebbe succedere, ....accontentiamoci di un caffè tra vecchi amici, guarda come nevica vai subito a casa.
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1
11 anni fa
coppia_x_privè,
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Ultima visita: 3 mesi fa
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Quella sera tanto attesa …
Lei quella sera era molto carina, era eccitata e nervosa allo stesso tempo e quelle emozioni rendevano il suo viso raggiante, i suoi occhi emanavano una luce speciale, come di chi sa che sta per compiere una “marachella” e ne è contento.
Il suo compagno era fermo, in piedi, sulla porta della camera che la guardava prepararsi, le aveva riservato una serata “speciale” che lei voleva condividere in ogni attimo, in ogni istante con lui. Si era vestita in maniera molto sexy, intimo nero di pizzo, sottoveste nera trasparentissima, calze autoreggenti e sopra solo un maglioncino aperto, che lasciava intravvedere tutto... anche lui era eccitato, visibilmente sovraeccitato.
Sorridevano in silenzio guardandosi negli occhi, in attesa dell'ospite che doveva arrivare. Tutto era pronto, al piano di sopra un carrello era già stato preparato con una bottiglia di champagne in ghiaccio e tre bicchieri, c'erano anche delle tartine di vari tipi, delle candele erano sparse ovunque sul pavimento, candele di diversi colori e forme che creavano un’atmosfera intima e calda, con il loro profumo inondavano la stanza di aromi afrodisiaci. Al centro della grande camera era stato sistemato un grande letto, rivestito con lenzuola di seta color bordeaux. Appoggiato ad un muro, invece, era stato posizionato un lettino trasformato in divano, anch'esso rivestito dello stesso colore del letto e con tanti cuscini di varie tonalità abbinate al colore di base, la stanza era bellissima, tutto era pronto per il grande evento, era la prima volta che ospitavano qualcuno e la prima volta che avrebbero usato quel luogo per i loro giochi.
Da qualche tempo ne parlavano e ora quella sera era giunto il momento. Lui aveva individuato il compagno di giochi perfetto, la persona che più si addiceva a interpretare il ruolo che gli avrebbero assegnato, lo aveva scoperto grazie ad un sito molto particolare che ormai da mesi utilizzavano, curiosando e scambiando messaggini con coppie e singoli di Milano, ma ora avevano deciso di provare ad avere insieme la loro prima esperienza a tre, un’esperienza che li avrebbe resi ancora più complici, ancora più un’unica cosa. Erano lì frementi, seduti sul divano ad aspettare l'arrivo dell'ospite.
Nell’attesa parlottavano e la mano di lui accarezzava amabilmente la coscia di lei, in un gesto affettuoso e rassicurante come solo lui sapeva fare.
Del nuovo amico di giochi conoscevano già il volto ed il corpo, perché avevano visto delle foto che gli aveva voluto mandare, si erano anche già sentiti al telefono giorni prima ed avevano anche chattato varie volte. Oltre a trovarlo affascinante dal punto di vista fisico avevano trovato le sue parole, i suoi modi, i suoi racconti molto intriganti, era parso ad entrambi proprio la persona giusta con cui giocare e poter accogliere nel loro nido.
All'improvviso il suono del citofono li fece sobbalzare per qualche istante, ma lui aveva già preso in mano la situazione, diretto al citofono e aperto il cancello: vieni pure su, ottavo piano! Una questione di minuti e l'altro sarebbe arrivato...
Difatti, dopo poco era già in casa, ma era rimasto solo lui ad accoglierlo. Lei era andata al piano sovrastante, ad aspettare. Era piena di eccitazione, si era seduta sul divanetto accanto al muro, appoggiata ai tanti cuscini, il suo abbigliamento sexy e le gambe leggermente allargate. Il solo pensiero di quello che sarebbe successo le aveva fatto bagnare la fighetta, le sue labbra fremevano già umide dei suoi copiosi umori, i timori accumulati nei giorni precedenti sparivano ora che non c’era più la distanza.
D’altronde l’ospite era ben conscio del ruolo e sapeva benissimo quale fosse la sua figura e quali fossero i suoi compiti e qual era il limite da non superare. Aveva espressamente detto che desiderava poter essere il loro “giocattolo”, lo strumento per arrivare al piacere, un piacere sempre più intenso, non avrebbe mai rotto l'equilibrio della loro coppia, anzi lo avrebbe rafforzato.
Lei, seduta da sola non resisté più, all'improvviso decise di scendere e di andare a dare il benvenuto all'ospite, si diresse verso la scala e la discese, scarpe rosse dai tacchi vertiginosi, andamento lento e molto sensuale, i due uomini alzando lo sguardo ebbero un sussulto, riuscivano quasi ad intravvedere sotto la sottoveste le sue forme più intime, vedere il perizoma che ben poco copriva del suo pube. Arrivò alla fine delle scale e sorridendo si avvicinò al suo compagno e tese all'ospite la mano, il suo uomo le accarezzava i capelli quasi a rassicurarla e face le presentazioni...
Dopo i primi complimenti fatti dall'ospite riguardo alla casa e alla donna, lei invitò i due uomini a salire per brindare al loro primo incontro, invogliata dal compagno prese la mano dell'altro e con l'altra il suo uomo e iniziarono a salire. Una volta arrivati di sopra presero i bicchieri e versato il nettare gelato iniziarono a sorseggiare guardandosi dritti negli occhi. Il compagno della donna si mise alle spalle e le fece scivolare via il maglione. Iniziò ad accarezzarle le cosce, tirando su la sua sottoveste, sempre più su fino ad arrivare alla sua passerina umida, le infilò un dito sotto le mutande e le spostò in modo da far vedere il poco pelo rasato. Lei intanto lo cingeva con le braccia, il capo un po' inclinato indietro e le labbra sul suo collo. L'ospite si mosse, fece qualche passo verso di lei, iniziò ad accarezzarle il corpo, i seni, la pancia fino ad arrivare al suo pube. Incontrò la mano del suo lui ed insieme iniziarono a toccarle la fighetta, infilare le dita, giocare con il clitoride, la sua passerina aveva voglia di essere presa, allargata da quelle dita, il pensiero fisso era solo quello di farsi penetrare di avere dentro quei due cazzi, alternando, prima uno e poi l'altro. Aveva solo voglia di godere, sentiva che stava già per esplodere, ma non voleva così presto e non voleva godere solo con due dita !!!
Così, dolcemente si slacciò dall'abbraccio del suo amore, si girò gli fece una carezza sul viso e iniziò a slacciargli i pantaloni, si inginocchiò e iniziò a succhiarglielo, poi si girò e sempre in ginocchio fece la stessa cosa all'altro, adesso aveva i due cazzi in mano, le loro cappelle rosse umide e li masturbava all'unisono, alternando la sua bocca prima su uno e poi sull'altro, se li metteva fino alla gola, li leccava dalla cappella alle palle, si sentiva porca, le piaceva. Poi si alzò, si diresse sul letto e si sdraiò aspettando che si avvicinassero, i due non si fecero attendere, il suo compagno si mise accanto, baciandola pian piano e accarezzandola, l'altro si era messo tra le sue gambe e aveva iniziato a leccarle la passerina, lei sentiva la lingua mentre le ispezionava in ogni suo centimetro, fino ad arrivare al suo culetto, con il dito intanto le faceva un raffinato ditalino. Ora il suo amore le era sopra, le gambe aperte lo cingevano, le infilò il suo cazzo e iniziò a scoparla così lei ora sentiva che non riusciva più a resistere ed esplose in un fragoroso orgasmo.... bellissimo ed era solo l'inizio...
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1
13 anni fa
fedelissimiinfedeli,
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Ultima visita: 1 mese fa
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La nostra prima vera esperienza in un privé
E' successo un po’ di tempo fa, ma lo ricordo ancora con immenso piacere.
Vittorio aveva deciso di farmi una sorpresa, così mi chiese di prepararmi in una certa maniera … molto succinta con intimo molto sexy ed io ovviamente l'avevo assecondato, anzi, l'idea mi eccitava e non poco. Mi portò fuori Milano, in un locale di cui lui aveva solo sentito parlare, non c'era mai stato prima di quella sera. Mi era chiaro fin da subito, però, che non doveva essere un locale “normale”, c’erano luci soffuse, divanetti ovunque e donne e uomini poco vestiti che servivano ai tavoli. L'atmosfera era molto calda, dappertutto gente che si baciava, si toccava, altri addirittura facevano del sesso spudorato davanti a tutti. Fin da subito iniziai a sentire un formicolio percorrere la mia schiena e non solo, sentivo la mia fighetta fremere e inumidirsi. Ci sedemmo su dei divanetti un po' appartati, ma che permettevano un'ottima visuale di tutto il locale. Vittorio, sempre molto dolce, mi accarezzava il viso, mi baciava dolcemente e ovviamente io ricambiavo in tutto. Anche lui era eccitato, vedevo il rigonfiamento dei suoi pantaloni, quasi che il suo uccello volesse esplodere. Iniziammo a bere, dopo poco notammo una coppia di donne sedute su un divanetto non molto distante da noi, ci stavano fissando, sorridevano e notammo che entrambe indossavano delle minigonne molto corte, mettevano le cosce accavallate e poi divaricate, in un lento gioco di seduzione. Non avevano nessun indumento intimo, si vedevano benissimo le due fighette ben depilate. Anche loro notarono i nostri sguardi e quasi per risposta al nostro muto interrogativo iniziarono a toccarsi la bocca, i seni e le passerine. Continuarono a masturbarsi a vicenda, avendo cura però di farsi vedere bene da noi. Ognuna aveva infilato due dita nella fighetta dell'altra e giocavano spingendole dentro e fuori di continuo, quasi a simulare un rapporto sessuale. Una volta portate fuori si leccavano le dita, con la lingua leccavano gli umori che l'altra aveva lasciato copiosi. Noi eravamo ormai in estasi, era uno spettacolo bellissimo. Io mi resi conto che quasi inconsciamente avevo aperto le gambe e Vittorio aveva iniziato a masturbarmi con dolcezza, piano, voleva solo eccitarmi al massimo. Credo non avesse voglia di farmi godere così, non ancora almeno. A quel punto le due ragazze come invitate dal nostro piccolo spettacolo decisero di unirsi a noi. Senza neanche dire una parola, una di loro si sedette in ginocchio davanti a me, l'altra in braccio al mio uomo e contemporaneamente iniziarono a toccarci. La mia prese il posto di Vittorio, o meglio delle dita di Vittorio e iniziò a masturbarmi, mentre mi resi conto che l'altra aveva già tirato fuori il cazzo del mio uomo e lo stava massaggiando, facendolo scivolare nella sua mano in tutta la lunghezza del membro, su e giù, era bellissimo vedere Vittorio così eccitato, la testa un po' inclinata all'indietro verso di me. Ci baciammo, un bacio bellissimo, lungo, durante il quale le nostre “ancelle” avevano cambiato posizione, si erano inginocchiate davanti a noi, una con la testa nella mia figa, l'altra con il cazzo del mio uomo in bocca e adesso gli stava facendo proprio un bel pompino. Era bellissimo sentire quella lingua sconosciuta dentro di me, leccarmi tutta la fighetta, sgrillettarmi con le sue labbra... Ebbi un orgasmo, forte, violento, fantastico! Quando finii di godere, lei si alzò e se ne andò, mentre la sua amica era ancora alle prese con il cazzo di Vittorio. Decisi di aiutarla, mi misi in ginocchio accanto a lei e insieme iniziammo a spompinare, leccare, mordere il suo meraviglioso uccello. Dopo poco anche lui venne, sopraffatto dal godimento. Noi ci dividemmo equamente la sua sborra leccandolo e pulendolo tutto. Dopo, anche lei si alzò e senza una parola se ne andò.
Le ritrovammo solo più tardi al bar, ci guardammo negli occhi, un sorriso e … andando via ci salutarono con un bacio sulla bocca sussurando: “alla prossima volta, non ci scappate” ;-)
Solo dopo ci rendemmo conto di quanto fosse successo.
La nostra prima vera esperienza in un privé.
Era certamente stato il benvenuto più bello che avessimo mai potuto ricevere. Felice di averlo condiviso con l'unico uomo che io abbia mai realmente amato.
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1
13 anni fa
fedelissimiinfedeli,
55/44
Ultima visita: 1 mese fa
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ODORE DI PADRONA E......PADRONE
.....per avvicinarci a un inconto giocoso con una coppia "nuova" è per noi essenziale fare sempre un incontro conoscitivo.e fu cosi che.....ci incontrammo in un bar in centro e dopo aver discusso per circa un'ora su dinamiche e limiti del gioco organizziamo una serata giocoso per il fine settimana successivo, prima pero' di alzarci la lei di coppia prende per mano Liceale e le dice " accompagnami in bagno ", i due maschietti continuano a conversare e dopo dieci minuti le due fanciulle tornano al tavolo....le loro espressioni erano tutto un programma. Ci salutiamo e quando saliamo in macchina, Liceale tira fuori dalla tasca del cappotto uno slip e mi dice " mi ha trascinato in bagno ha chiuso la porta e ha voluto le leccassi la fica e poi togliendosi le mutande mi ha detto di restituirgliele la prossima volta cosi' mi posso abituare al suo odore " . Il preludio della serata che doveva venire iniziava gia in maniera adrenalinica. Il sabato successivo arriviamo presso la loro abitazione entriamo e alla fine del corridoio vediamo la padrona vestita in maniera consona alla serara...stivali tacco dodici...vestito nero e sano corollario, con collare e guinzaglio in mano e il marito un paio di metri dietro a lei "...togliti il cappotto troia, restituiscimi il mio slip e mettiti subito in ginocchio davanti alla tua Signora...." le mette il collare e guinzaglio e si va ad accomodare comodamente sul divano con il marito portandosi a seguito la sua nuova cagnetta. "...bene d'ora in poi io sono la tua Signora Padrona tu sarai la nostra serva e schiava sessuale, dovrai ubbidire senza esitazioni a qualsiasi ordine....la tua bocca e la tua lingua saranno a nostra completa disposizione per i nostri piaceri piu' intimi e perversi....inizia subito a leccarmi gli stivali....voglio vedere bene in vista la lingua su tacco e punta....". La schiava inizia il suo lavoro mentre marito e moglie eccitati dal momento iniziano a baciarsi scambiandosi effusioni sempr piu' spinte....la padrona toglie scarpe calzini e pantaloni al suo uomo e con un gesto deciso al guinzaglio avvicina la schiava a se la prende per i capelli "....muoviti troia vai a leccare fra le gambe il tuo padrone leccagli bene le palle e il cazzo da sopra le mutande e vedi di non farlo uscire....muoviti cagna voglio vedere la lingua bene aperta..." facendo pressione sui capelli le schiaccia la bocca sopra lo slip in maniera decisa mimando continuamente i vari spostamenti, tira fuori il cazzo del suo uomo e porta la bocca della sua serva verso il glande per poi schiacciarla in tutta la profondita' quasi a soffocarla. Le spinge costantemente la bocca in profondita' per poi farla risalire solo per prendere fiato aumentando costantemente la velocita' per poi tornare lentamente, la padrona poi bacia il suo uomo avidamente e "....si caro non ti preoccupare la nostra cagna si dovra' abituare a tutti gli umori dei suoi Padroni ora la troia ti lecchera' ovviamente il buco del culo a lingua aperta e in profondita' come piace a te..." con una mano afferra il cazzo e con l'altra tira per i capelli la schiava verso il buco del culo del marito "....muoviti troia lecca bene il buco del culo del mio uomo, leccaglielo bene questo è u gioco che lui adora, voglio sentire il suo cazzo fra le mie mani al massimo dell'eccitazione...sei proprio una cagna leccaculi...è essenziale tu assimili tutti gli umori dei tuoi Padroni questo è solo l'inizio mia cara ...." La padrona con il cazzo in mano porta al massimo dell'eccitazione il marito senza farlo venire " ...come ti sta leccando caro...bene vedo.....apriti le natiche' cosi ' la puttana ti lecca piu' in profondita'....lei è qui solo per il nostro piacere e se vogliamo la teniamo per tutta la notte....possiamo fare l'amore e lei ci pulisce poi il tutto....se andiamo in bagno la portiamo con noi ""...CONTINUA....
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1
14 anni fa
AdamDTS,
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Ultima visita: 8 ore fa
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La moglie, il marito ed io
questa è una storia vera..........ed bellissima.un pò di anni fà, come di consueto giravo di sera al lago di garda. Non sapendo cosa fare, dato che i miei amici avevano tutti disdetto, mi son reccato ad una pizzeria.Erano già le 11 di sera, e almeno volevo mangiar qualcosa. Mi sedio sulla terazza di una pizzeria un pò lontana dalla strada, ordino la pizza e una birra e mi rilasso, iniziando a pensare cosa avrei fatto dopo....Guardo con lo sguardo perso in giro, e noto che non c\'è tanto movimento, dato che la pizzeria è un pò sperduta...Noto una coppia, lei mora, snella, con abitino abbastanza corto, ca. 35 anni, lui massicio, ca. 40 anni, moro anche lui, con un aspetto abbastanza agressivo...Neanche facendolo a posto, i sguardi di lei e mio si incrocciano.......nel momento che avevo visionato le sue tettine....tolgo lo sguardo, perchè aihmee.... c\'era Lui, l\'orso vicino..Non arriva la pizza, e mi annoio, gioco con il telefonino e aspettando la guardo di nuovo......questa volta sotto il tavolo, e lei stava li con le gambe belle abbronzate, accavalate. Lui era con la schiena rivolta verso di me..... per quello mi fottevo se mi vedeva - basta che lei non gli facceva cenni. Ad un tratto muove le gambe, e le apre.........., mi vien in mente un dubbio......e il mio sguardo sale........Lei mi sorride un pocchino, ed io rimango di stucco. Lui non si muova, per fortuna. Faccio un cenno con le labbra, e le faccio i complimenti, senza alzar voce naturalmente..Arriva la pizza, e mi metto a mangiare....; ad un tratto sento il tizio vicino a me..........Uffa, penso, quà la storia si mette male. Lui con voce rauca, mi fà: ti piace mia moglie.....ed io già penso che vado a rispondere?????Però lui continua e mi invita ad andare con loro nel loro appartamento. Rimango come un pesce fuori dall\'acqua....., gli faccio però subito di si, anche se non so che cazzo succederà..Prendiamo le macchine, dove lei sale sulla mia macchina e seguiamo lui. Lei mi guarda e dice che faremo un gioco bellissimo.....non devo aver paura. Altro che avere paura - i miei occhi le sono adosso e guardono che cosa nascone di bello sotto il vestitino.Arriviamo nel appartamento, lui non mi degna neanche di uno sguardo, la prende, la posizione in mezzo al salotto e le toglie il vestitino. Mi dice: quest e mia mogliettina, nuda, con la figettina depilata, puoi scoparla insieme con me, però non farle il culo, quello e mia. Lei ha lo sguardo rivolto a terra.....Mi avvicino, e la tocco lentamente, prima le tettine, poi scendo, e tra le gambe sento la fighettina fradica e calda. Lui la fa inginocchiare, la mette a peccorina, tira fuori il suo cazzo, e inizia a scoparla, mentre lei mi apre i pantaloni, tira fuori il mio arnese e lo succhia, prima timidamente, per poi proseguire con un ritmo molto elevato e audace....la facciamo sistemare sul divano, e lui mi concede sua donna, non però prima di metterli il suo arnese in bocca. Era un pò strano, il marito che si facceva fare una pompa, offrendo la fighettina ad uno sconosciuto....Inizio a penetrarla, ed era sublime, bella fradicia, calda....le do dei colpi massici e altero il ritmo...Ad un tratto lei mi fà: vuoi il mio culetto?? Senza neanche poter rispondere apre di tutto le gambe, con le mani le sue natiche e mi fa vedere il bucchettino.....Lui si incazza, la sgrida e dice: ti faccio vedere io - mi sposta - si mette davanti al bucchettino a la penetra senza prepararla,.... lei fà i gridolini, e con una mano mi prende il cazzo e me lo mena, mentre lui con violenza fà il culetto.. a questa vista io vengo e le sborro in parte sulla faccia, in parte sul seno. Lui vedendo questo viene anche nel suo culetto...Ci siamo visti ancora un paio di volte, però il culetto non me lo ha mai dato.......siamo finiti che io le faccevo la figa e lui nello stesso momento il culetto, e lei godeva come una pazza..
18209
1
14 anni fa
AdamDTS,
32
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primo singolo (super)
dopo aver rotto il ghiaccio con una cp ,nelle nostre fantasie c'era quella di un singolo,in realta' sembrava che lo volessi piu' io di lei,perche' poi trovava sempre qualcosa che nn andava,nelle risposte che arrivavano al nostro annuncio,piuttosto dettagliato,lei era stata chiara, doveva essere uno che gli piaceva in tutto.finche arriva una risposta con varie foto,e con tutti i requisiti,1,90 fisicato giovane non peloso e molto dotato,gli faccio vederela mail,e lei commenta dicendo, pero' guarda che fisico, anche un bel viso e anche il resto....cosi' ci sentiamo una sera prima x tel e poi in cam,che pero' non andava ma cmq sufficiente x verificare che le foto erano reali.vedo che lei era sempre titubante ma non come in precedenza,difatto accetta di incontrarlo x conoscerci,precisando che l'avremmo come con le cp solo conosciuto,che poi lei non sapeva si vergognava, e le solite cose.arriva il giorno dell'incontro,con lei che ancora la mena,tanto che io non faccio neanche troppo caso che aveva messo una mini con top scollato e un completino molto sexy.anche per strada mi diceva che era imbarazzata che non avrebbe fatto niente ecc... cosi' arriviamo e cominciamo a parlare del piu' e del meno,con lui che gia' la corteggiava e la riempiva di complimenti,ovviamente molto graditi.cosi' si passa a parlare dello specifico delle esperienze,che per noi erano limitate alla cp,lui invece era giovane ma piuttosto esperto,infatti aveva avuto un ottimo approccio,cosi' mentre io venivo preso da qualche dubbio,lei era sempre piu' spigliata ed eccitata, e molto sensibile al suo corteggiamento ed ai complimenti che lui le faceva.nonostante questo io ero certo che avrebbe rimandato ad un secondo incontro,invece quando le chiesi in disparte che ne pensava e cosa volesse fare,lei mi rispose siamo in ballo...balliamo.... rimasi x un attimo spiazzato non me lo aspettavo,avevo anchedei dubbi o timori,ma pensai anche che era un occasione da prendere al volo,chissa' se poi si sarebbe ripresentata,cosi fra dubbi confusione ed eccitazione cominciai a baciarla,poi a spogliarla,con lui che rimase in disparte,sembrava fossimo a ruoli invertiti, cominciai cosi' a leccarla e poi a scoparla,li lui comincio' a spogliarsi e sempre con mille complimenti verso lei,tolse anche gli slip, e vidi quel cazzone gia duro, dal vivo era enorme,lei faceva quasi l'indifferente,ma vidi il suo sgurdo incredulo alla vista del suo cazzo,lui comincio' a toccarla e lei lo prese in mano,comincio a segarlo e disse,che bello due cazzi tutti x me,lui glielo avvicino' alla bocca e lei prese a succhiarlo,io ero eccitatissimo e x non venire mi dovetti fermare,inutile dire che lei era bagnatissima,cosi' feci cenno di scambiarci,lui mise il preservativo,lei si raccomando' di fare piano,anche li ero certo che avrebbe avuto delle difficolta' per le dimensioni... lui fu molto bravo fece piano,ma in realta' scivolo' dentro senza nessun problema,e lei comincio' subito a godere, lui aumento' subitoil ritmo io che non capivo piu' niente,glielo misi in bocca lei godeva sempre di piu' e succhiava da matti,in un attimo lei venne e io anche... il tempo di pulirla e lui la mise a pecorina,e inizio' a pomparla molto piu' forte,lei ora godeva di brutto, era senza freni lo incitava ed era anche molto esplicita e porca,li per me fu dura credevo che stesse x venire anche lui,lo speravo,perche' dopo essere venuto e vedere lei godere in quel modo,provavo molta gelosia, ma non fu cosi' lei sempre piu' porca e senza freni non so quante volte sia venuta,finche' si sfilo' e gli disse di sdraiarsi ando' sopra lei nella sua posizione preferita,se lo prese tutto,finche' finalmente anche lui venne e lei crollo' sfinita.per fortuna che non sapeva si vergognava ecc.. altrimenti che avrebbe fatto?in realta' poi fu chiaro che aveva deciso,eccome,gia' da quando aveva visto le foto...come prima volta e' stata un esperienza,fantastica,anche se non me lo aspettavo.....
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10 anni fa
msexm,
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Ultima visita: 1 anno fa
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mille e una notte..
Il mio gioco,siamo in attesa trepidanti, di un profumo, di nuove pelli liscie e levigate di mani esperte di nuovi sorrisi, nuovi corpi da esplorareIl motore della macchina ha dato un ultimo sussulto ora il silenzio copre i nostri respiri, la musica in sottofondo è talmente lieve e dolce che sembra suonata lontanail mio autista stringe il volante, abbassa lo specchietto mi guarda e rilassato aspettaNel buio del tramonto all esterno dei passi preannunciano qualcuno che si avvicina: i nostri ospiti.La portiera scorre piano, si apre dolcemente. Penso che sono i piccoli gesti che creano le persone e mi piace già la lentezza di quella porta. Racconta molte cose di chi arriverà.Un sorriso splende nella poca luce che oramai rimane della sera, è dolce e deciso. Due grandi occhi lo sovrastano profondi e curiosi al contempo.Sorride anche lui dietro di lei e il suo lieve profumo entra mescolandosi a quello della sua compagna.Come da accordi nessuna parola, nessun nome, solo sguardi di occhi sconosciuti, occhi che mi esplorano, che cercano di capire ciò che accadrà nei prossimi attimi; occhi audaci che vibrano e mi scuotono.Entra lei con un passo che le allarga lo spacco del vestito. Si scopre una gamba velata di nero. Ha la schiena nuda e una bellissima collana di perle è appoggiata sulla leggera scollatura poi piano si siede accanto a me.Entra anche lui è vestito elegante e morbido come richiesto. HaÂÂ braccia forti e mani grande lavorate dal tempo, lo sguardo deciso senza incertezze. Un pantalone morbido, una camicia appena aperta lascia intravedere una pelle abbronzata.Sono seduta tra loro, con le gambe incrociate per nascondere il lieve tremore di eccitazione e timore che mi pervade.L'autista mi allunga le fasce nere che userò per coprire i loro occhi. Lo faccio con gesti lenti ma decisi, iniziando da lui. Noto un altro piccolo gesto, mentre mi giro, stringe le mani sfiorato da un attimo di tensione; un piccolissimo attimo che fa trasparire la sua abitudine al comando più che la sottomissione.Faccio piano ed intanto che lego il nodo mi avvicino per percepire il suo odore di maschio, profuma di buono, di muschio, di cuoio, di qualcosa di forte ma piacevole.Poi mi giro da lei e mi immergo nei suoi grandi occhi, ci guardiamo per un lungo attimo intenso carico di eccitazione ma anche calma e determinazione. Il suo lui bendato è già lontano anche se in ascolto attento.Le sue labbra si schiudono appena e mi attraggono come un magnete.Penso che non ho mai baciato una persona sconosciuta dopo appena pochi secondi averla vista ma lo voglio fare e vibrando mi avvicino cauta. Lei mi stà aspettando schiude appena le labbra e rilassata risponde delicata.E' un bacio timido e lieve ma al contempo saporito sa di nuvole. Chiude lentamente gli occhi e poi aspetta la benda scura che le impedirà di vedere la destinazione.Evidentemente le sta piacendo ciò che sta vivendo e lentamente lo assapora.Con un cenno faccio partire la macchina. Il viaggio è lento, senza scosse ne accelerazioni, 'autista attento, il sottofondo una musica dolce e rilassante.Allungo una mano e sfioro le cosce di entrambi, lui sussulta, lei abbassa la gamba accavallata lentamente.Non faccio nulla, solo tengo la mano li ferma percependo l'energia, il calore, le vibrazioni di entrambi.Sono calma e felice il viaggio è iniziato e il tempo scorre dolce ed eccitante.Con un breve sussulto si arresta la macchina e il rumore della porta che scorre ci scuote dai nostri pensieri.Esco io poi cerco la mano di entrambi e piano li aiuto a scendere. Davanti a noi le porte della casa sono spalancate e un leggero vento scuote le grandi tendeil mio gioco ha inizio....
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1
11 anni fa
gaucer,
55/45
Ultima visita: 2 mesi fa