zap67
, 53/49 anni
Coppia
Pavia, Italia
Ultima visita: 2 mesi fa
- 2 mesi fa b&b Realmente accaduto. Arrivati in moto dopo un viaggio di 600 km, il b&b che tra l'altro è stupendo e confina con la spiaggia, è risultato un oasi; infatti la mia ragazza si è tuffata sotto la doccia immediatamente, nel frattempo spogliatomi completamente per abbassare la temperatura corporea armeggiavo con i caricabatterie. Avevamo chiuso solo la prima porta con le alette della persiana completamente orizzontali per far entrare aria. Siamo confinanti con un altra stanza che da sull'ampia balconata comune, dalla quale esce una bella signora sui 55 che stende alcuni costumi girata di spalle. Per una sensazione mi giro e noto che nel chinarsi a raccogliere gli indumenti nella bacinella mi vedeva completamente nudo. A quel punto mi ritraggo e dopo alcuni minuti ritorno alla stessa spina per collegare anche il carica batterie degli interfono dei caschi. La signora ritornata anch'essa a stendere altri indumenti, aveva appoggiato la bacinella sopra lo stendino e si era messa in posizione diagonale ma diretta verso la nostra porta a stendere. A quel punto mi è venuto il dubbio che volesse guardare e quindi mi alzo facendo finta di armeggiare con gli interfono le do la possibilità di vedermi completamente nudo; stende ma mi fissa e io inizio a montarmi la testa. Lascio aumentare il mio “tarello” ma devo chiudere il gioco perchè mi accorgo che non scorre più l'acqua nella doccia della mia ragazza, comunque mi sembra di intravedere un sorrisetto della signora.Il giorno dopo salgo dalla spiaggia prima della mia compagna, e noto la signora seduta al tavolino che sta facendo l'enigmistica, vado in bagno e capisco dal silenzio che è da sola. Si tratta di una donna alta un metro e settanta bel fisico tette abbondanti che sono coperte da un costume a fascia argentato il cui tessuto lascia intuire le aureole e la forma dei capezzoli.Lei che stava giocherellando tenendo la matita tra i denti aveva una gamba raccolta sulla sedia e una raccolta in modo orizzontale.Quando esco dal bagno mi faccio più audace e mi corico nudo sul letto, dandole la possibilità di intravedermi sempre attraverso la porta ; lei tamburella la matita sulla passera e io non ho visto quello che sostanzialmente mi stava indicando: aveva un labbro della fica completamente fuori dal costume. Solo dopo che lo allargava leggermente con la matita, l'ho visto, ho strabuzzato gli occhi e mi sono lanciato subito in una sega lenta e soddisfacente permettendole di vedere l'intera lunghezza del mio uccello. Dopo una serie di schizzi ricaduti sulla mia pancia lei mi fa pollice su e sorride. Continua il gioco e a distanza mi fa veder tutto con scuse assurde stende i panni probabilmente già asciutti e esce con una vestaglia aperta davanti ovviamente nuda, ci divide sempre la porta chiusa con le alette della persiana orizzontali.Mi sono attivato e voglio scoparla; esco verifico che nessuno ci veda, con il ragionamento andiamo subito al sodo e riusciamo a metterci d'accordo sulla visita ad una spiaggia il giorno dopo, ma la sua famiglia e la mia compagna non ci consentono alcun tipo di approccio.A quel punto la cosa si complica perchè il tempo passa senza che nulla succeda e due giorni dopo dobbiamo ripartire.La mattina ci incrociamo a colazione e apprendo da suo marito che la sua famiglia va a fare un giro in paese, e mi invento un giro anch'io per far benzina alla moto, invece la mia ragazza scende in spiaggia.Tutte le cose filano lisce. Dopo poco torno guardo che tutti siano dove dovevano essere , rientro e mi infilo nella sua stanza , la trovo in bagno che si sta facendo un igiene intima al quale partecipo da dietro con passione sgrillettandola sotto l'acqua a mano aperta. Gode immediatamente si appoggia a me e inizia a dirmi che lo vole in culo. Non ci faccio molto caso credevo fosse un uscita da godimento. Contiuna a godere fino a quando mi chiede di togliere il doccino dal tubo e di andare a controllare che non arrivi nessuno. Ho capito che si sarebbe fatta una lavanda anale “fatta in casa” proprio per non lasciarmi tracce. Riprendiamo in camera con una pompa mega mentre le tocco le tettone spaziali , lei si sgrilletta ed a un certo punto si gira e mi chiede di incularla. A cazzo durissimo e nonostante le mie dimensioni, sostanzialmente come lo ho appoggiato è entrato completamente, ed ho capito vista la sua sicurezza nelle manovre che usava più il culo della fica. Gli unici fatti significativi sono stati i colpi di ariete finali che avrebbero aperto una cavalla incitati dal suo sproloquio e appena le ho scaricato tutto dentro si è messa un po di carta a modi tappo tenendola dentro si è reinfilata il costume. Si è girata e mi ha sorriso. Come se volesse conservarla non so fino a quando. Il giorno dopo mi manda una foto che ritrae il bidet con liquidi vari dicendomi che l'ha tenuta e fotografata per farla vedere a suo marito. 2636 0 4 anni fa
- 2 mesi fa Ana "L" Capri Una vacanza con tappa a Capri, una giornata caldissima e la scelta di visitare Anacapri.Optiamo per il bus senza renderci conto della quantità di persone che affollavano la “fermata”, ci troviamo in fila in attesa della partenza.Bus piuttosto piccolo dove il carico di gente era tale che in caso di svenimento nessuno sarebbe caduto a terra, partiamo e le emozioni sono subito “a mille” con gli sfiori dai muretti e gli incroci con altri pullman; tutti concentrati sulla guida; ma...Sono di spalle ad una ragazza di venticinque anni circa, che è attaccata ad un tubolare del bus e io con le braccia piu in alto delle sue , sempre aggrappate al tubolare; il bus continua a dare contraccolpi per le ripartenze in salita. La mia attenzione cade sulla camicetta di lei aperta e con il capezzolo in bella vista dalla mia posizione privilegiata. Lei si accorge di me perchè i nostri visi sono vicini, io 10 cm più alto di lei, i nostri sguardi si incrociano per un attimo. A quel punto inizia a muovere il sedere alla ricerca del mio cazzo, che dopo poco si fa sentire; grazie al nostro abbigliamento sembra di essere a contatto diretto (io avevo dei boxer costume e lei una minigonna), ma....alla mia sinistra di spalle ho la mia ragazza e poco più avanti il suo ragazzo, appeso ad un altro tubolare del bus, che seppur con in mezzo gente è rivolto verso di noi.Dopo che il gioco di strusciamento va avanti per interminabili 5 minuti, riesce a farsi puntare il mio cazzo in tiro completo sul suo culo e lo rotea con movimenti impercettibili ma molto efficaci; inizia uno scambio di sguardi con il suo ragazzo e lei,sto per esplodere, stacco una mano dal tubolare e le sposto le mutandine davanti sotto la minigonna; lei stacca una mano e mi prende la mia per fermarmi, ma poi la accompagna dietro sul mio cazzo e riusciamo assieme ad estrarlo lateralmente da una gamba del costume. Se lo punta in culo e rimaniamo cosi questa volta carne contro carne (senza penetrazione ma solo mimandola con avanti e indietro), fino al capolinea. Tra odori, sguardi e paure, non ci siamo accorti che da parte a noi sulla destra c'era una signora sui 50 anni che aveva visto tutto. In prossimità dell'arrivo ci ricomponevamo e questa donna mi fissava da vicino, negli occhi in modo molto profondo ed intenso senza espressioni particolari; mi aspettavo una sentenza poco lusinghiera del nostro comportamento e d'un tratto mi accorgo che si stava toccando, aveva un vestitino a fiori leggero, con una mano attaccata al tubolare del bus e con l'altra strofinava e roteava sopra la stoffa in prossimità della vagina, dal suo respiro ho capito che stava venendo. 2814 1 5 anni fa
- 2 mesi fa l'albero... L'albero genealogico. Frequentavo una ragazza che avevo incrociato più volte nella vita, ma senza rivolgerle particolare attenzione. Poi si è separata e non ricordo più come, me la sono ritrovata nel letto. Carina, porca, tettona, abbiamo dato fondo alle nostre voglie per un annetto, abbiamo veramente goduto; nel frattempo avevo incrociato la sorella più volte, ma senza che le rivolgessi attenzione, anche se avevo informazioni generiche che fosse una donna molto calda. Poi si è separata e mi ricordo che me la sono ritrovata nel letto di un motel. Più carina, più porca, più tettona, abbiamo dato fondo alle nostre voglie per un annetto circa; nel frattempo incontro la cugina, meno carina, zero tette, molto ma molto più porca e Avanti!!!!! poi l'altra cugina carinissima, la più porca di tutte …. e AVANTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!! I fatti: Con la prima tutto bene rapporto clandestino, bastava poco per intenderci su tempi e metodi; la sua dote era l'essere materna e lasciarti fare tutto ciò che volevi. Luoghi insoliti, aperta su tutti i canali, le piaceva prender rischi durante le feste con gli amici, dove mi tirava qualche pompino in piedi di nascosto, ma neanche tanto, per far si che qualcuno potesse capire o addirittura vederci; infatti durante una festa, è capitato che un amica nel cercare la toilette fosse entrata nella stanza attigua, dove la mia lei era chinata sul mio uccello ed io in piedi; entrata per sbaglio la ragazza si è bloccata e mi ha fissato per un attimo fino a quando anche lei se ne accorge girandosi con un filo di saliva che si sviluppava dal mio cazzo alle sue labbra, le ha sorriso. Era la situazione tipo, voleva far capire che ero suo.... Ma quando ho incontrato la sorella, sono cambiate le gerarchie: quest'ultima aveva lo sguardo sempre accompagnato da sorriso che ti diceva :” adesso ci penso io a farti sborrare!!!!” e aggiungerei anche un “che voglia che ho!!!!” era irresistibile. Ne abbiamo fatte molte: dal toccarci in macchina con su sua sorella a uno smorza-candela lungo il fiume con un vecchietto che ci girava intorno, dal trombare d'estate su una rotoballa di paglia portando a casa tutto il fieno ad un massaggio in tre finito molto bene. La sua dote era scoparti venendoti sopra, prenderlo e farlo scorrere fino ad appena prima che uscisse e poi con le grandi labbra roteare per fargli un massaggio solo sulla cappella; non potevi non spruzzare come un matto. Mi ricordo che aveva un buchino blindato, o facevi tutto il lavoro giusto sulla vulva o dietro era impenetrabile; Mi piaceva infilarle dentro tutta la mano e farla uscire piena di umori e per questo rinunciavo al culetto era troppo stretto; non era volgare ma porca nel parlare è come se ti stesse segando con le parole. Poi è toccato alle cugine ma li è stato più facile: la prima era una corda di violino, come la toccavi veniva e contestualmente ti ordinava di incularla. Credo di averglielo messo più dietro che davanti proprio perchè aveva dei capezzoli ultra sensibili e spruzzava subito. Mi ricordo in un bar dove il vestito lasciava spazio tra il tessuto e il capezzolo, ed io seduto da parte le soffiavo sul capezzolo facendole fare degli spasmi e dei balzi sulla panca. Quando le sborravo sulle aureole lei se la spalmava sulle punte fino a strizzarsi a mo dì pinza e sentire dolore. Invece ti elargiva il buchino senza particolari resistenze, credo che le venisse voglia attraverso un misto di prurito e piacere, anche perchè con le mani ti cercava per affondare violentemente tipo colpo di ariete. L'altra cugina carina e vocina tenue voleva il cazzo punto e basta. Pompava alla grande manifestando tutto il suo piacere con cambio di timbro di voce che diventava roca. Si passava la lingua sulle labbra fissandoti come ordine lascia tutto e andiamo a scopare; era l'unico momento dove ti guardava. L'amplesso si manifestava con tutto, pompe con rigurgito perchè troppo profonde e sborrate ovunque, ma lei fissava da vicino il cazzo senza mai guardarti. Era ingorda. 2375 0 8 anni fa
- 2 mesi fa LA CENA 3 La cena 3 dopo che la barista si è esibita in questo vedo - non vedo l'atmosfera è ridiventata calda e la nostra amica insiste chiedendole di osare di più; a quel punto la barista si alza e torna dopo qualche minuto con 5 vodke dicendo che non era sufficientemente sbronza per sostenere quella situazione. Dopo aver tergiversato con convenevoli vari ci congediamo perché nel frattempo erano venute circa le ore tre e mezza . La barista che nel rattempo aveva bevuto la vodka al colpo (in un sorso), ci ferma dicendo” ...adesso tocca a me!”, e inizia ad alzarsi i vestito mostrando la sua fica nuda (si era tolta probabilmente il perizoma tornando al banco), ha spalancato le gambe e iniziando a roteare il bicchiere sulle grandi labbra dicendo un oscenità preludio di ciò che stava per succedere:” chi vuol bere da questa fonte...?) ; dopo aver sparecchiato il tavolino basso dai bicchieri l'abbiamo invitata a sdraiarsi e la nostra amica che nel frattempo si è tolta la gonna si è avvicinata iniziando un 69. anche la mia ragazza ha tolto la gonna e a gattoni a contribuito alternandosi a leccare la fica alla barista. Io e l'altro ragazzo abbiamo recuperato e lavato le palline per offrile alla barista che però rifiutava dicendo che le preferiva di carne. Mi sono fatto largo tra le ragazze e ho raggiunto con la cappella la fica ampiamente bagnata e umidificata dalle lingue delle ragazze, le stesse mi hanno preso l'uccello e accompagnato nella penetrazione fino alle palle osservandolo da vicino come se fosse un operazione molto delicata. La barista ha iniziato a dimenarsi e ripeteva continuamente: “ la sento piena, piena, la sento bella piena, che bello!!! ” e io che ero abbastanza eccitato per tutto ciò che era successo annuncio che sto per venire, la ragazza mi chiede di resistere un attimo recupera un bicchiere e mi fa spruzzare nello stesso ripulendo con la lingua la mia cappella; il mio posto è stato occupato nel frattempo dall'altro ragazzo che ha iniziato ha leccarle l'orifizio anale ma capite le intenzioni la barista si è ritratta dicendo “ma chiavami !!! non ti basta!!! e allora mettimi dentro anche le palle!!! “ cosa che prontamente il ragazzo ha cercato di fare con le dita e con il risultato di un altra reprimenda dalla barista : “Cazzo!!! me la stai distruggendo!!” Prosegue con uno smorza candela allestito per terra e la barista mi chiede di avvicinarmi (a cazzo moscio), prova a trastullarmelo senza riuscirci; sento da dietro aprirmi le natiche e mi accorgo che la mia ragazza tenta li leccarmi il buchino. La agevolo e dopo un discreto lavoro riprendo un erezione potente ; con un balzo mi salta davanti e dice con le altre “ ...questo me lo merito io! ...” e con altrettanta velocità cerca di impalarsi quasi a secco, distruggendomi l'uccello che presentava quasi delle escoriazioni. Infatti credo che la voglia di farsi inculare venisse dall'alcol che deve anche aver coperto parzialmente il suo dolore, successivamente motivo di sospensione dei lavori senza sborrare. Nel frattempo la barista fa sborrare il ragazzo che appena si alza viene ripulito dalla sua amica. La quale pensa bene di finire il bicchier contenete la mia precedente sborrata. Sudati, distrutti fisicamente (anche dall'alcol), ci ricomponiamo in un insieme di profumi e odori che avevano invaso la saletta promettendoci una ripetizione a breve. 2423 0 8 anni fa
- 2 mesi fa LA CENA 2 La cena è terminata verso mezzanotte dopo una serie di performance degne di un film porno; a quel punto le ragazze propongono di fare un giro in centro città a bere qualcosa prima di ritirarci. La ragazza ospite si riveste con la sua gonna a libretto di pelle beige con spacco laterale e camicetta bianca con colletto di tulle a scendere davanti e sempre con il suo reggiseno a mezza coppa con i capezzoli completamente scoperti piuttosto evidenti contro il tessuto della camicia invece la mia ragazza si cambia ed indossa una camicica bianca aderente, anche'ssa una gonna di pelle nera sopra il ginocchio con spacco davanti e sotto il completo di prima formato da reggiseno senza coppe, giarrettiera con calze nere e perizoma aperto davanti. Usciamo abbastanza esausti e raggiungiamo un bar ma non entriamo perchè troppo affollato e la gente era tutta in piedi optiamo quindi per un locale più alternativo della zona frequentato da giornalisti e artisti locali; il locale era molto più vivibile di quello di prima e ci riservano un tavolino in una piccola stanzetta attigua arredata con arredi etnici, quindi ci sediamo su sgabelli bassi e tavolino altrettanto basso. Viene una ragazza a prendere le ordinazioni nel frattempo raggiungo il bagno con ingresso a fianco al bancone del bar. Nel tornare aprendo la porta sento la ragazza delle ordinazioni che dice alla sua socia che preparava le bevande: “ ma hai visto che due zoccole ci sono di là? “ e la socia risponde:” no, ma poi gli porto io l'ordinazione...”. Effettivamente ritornando nella saletta ho notato che la ragazza nostra ospite mostrava un profilo dove seduta così bassa le uscivano di un bel po' le autoreggenti e invece la mia ragazza era seduta fronte ingresso con la gonna completamente aperta davanti scosciata a gambe chiuse. Premesso che ogni movimento della mia ragazza che le facesse aprire leggermente le gambe dava la possibilità di vedere le labbra glabbre della sua vulva, entrando nella saletta e vedendo ciò che ho appena spiegato mi sono messo a ridere dovendo così renderne conto. Dopo qualche minuto arriva la socia con i cocktail che deposita sul tavolino lentamente e noto che altrettanto lentamente la mia ragazza apre le gambe con la scusa di prendere il primo cocktail. La barista vedendo tutto si blocca per un attimo e la mia ragazza le fa un sorriso. Viene piuttosto tardi replichiamo la bevuta e il locale si svuota del tutto; la prima ragazza delle ordinazioni se ne va abbassando le luci e tirando la serranda a mezza altezza come dire chiudiamo. Noi uomini ci alziamo e andiamo alla cassa a pagare il conto e la barista ci dice che vuole offrire il bicchiere della staffa; noi avvisiamo le ragazze dell'offerta che però vorrebbero evitare perchè già abbastanza “cotte”. La barista porta 5 cocktail (compreso il suo) ritorna in sala a prendere uno sgabello e abbassa completamente la clair del locale. Dopo alcune presentazioni di circostanza la barista fa un commento sull'eleganza delle nostre donne complimentandosi per la loro cura, la mia ragazza scherzosamente si alza in piedi e ruota su se stessa risiedendosi dicendo che era tutto merito nostro (dei maschi), viene copiata anche dalla nostra amica che però resta in piedi e dice alla mia ragazza se l'accompagna alla toilette. Nel frattempo che le donne raggiungevano la toilette parliamo con la barista della sua giornata e lei replica che questi attimi erano una sorta di relax, di compenso, dopo una lunga e stancante giornata. Tornano le ragazze e predono il loro posto; intavolano una discussione sulla cura estetica delle donne e sul piacere di piacere. Il tono è sempre più scherzoso e ammiccante. La barista dice che loro sono avvantaggiate perchè gia belle quindi piu facili da vestire e scoppiando in una risata dovuta dall'alcol prosegue dicendo” .... e anche da svestire”. Ridiamo tutti per il suo coraggio e si alzano le nostre ragazze e iniziano a togliersi la camicetta restando sostanzialmente entrambe con le tette fuori dicendole che non aveva ancora visto nulla. La barista replica dicendo: “ ho visto, ho già visto tutto”, alludendo all'intimo che su entrambe era molto in evidenza; la mia ragazza seduta risponde :” non proprio” e spalancando le gambe si mette una mano in mezzo e afferrando la cordicella estrae una alla volta una fila di palline (probabilmente messe quando sono andate in toilette) lasciando basita la barista e depositandole direttamente nel mio bicchiere mezzo vuoto. Dopo un attimo di gelo la barista prende il mio bicchiere e lo sorseggia con le palline dentro. Francamente non sapevamo cosa fare ma la nostra amica chiede alla barista di farci vedere cosa indossava sotto. Lei che era un tipo longilineo e molto abbronzata si toglie i sandali dal tacco alto e in materiale plastico trasparente e alza un ginocchio appoggiando un piede sullo sgabello dove era seduta permettendo di vedere sollo il vestito un perizoma che spariva tra le labbra della fica non rasata ma curata. 2442 0 8 anni fa
- 2 mesi fa LA CENA La cena In quel periodo frequentavo una professionista che era piuttosto alternativa; moderna la definirei. Appassionata di cultura, di sinistra, di viaggi e molto disponibile ad aiutare gli altri, Non era bellissima ma molto attraente con forme particolari: culo molto bello, ampio e “Brasiliano” fica rasata e tettine a punta, sempre in vista ai più grazie alla sua disinvoltura. Durante il nostro rapporto la metto al corrente del mio passato trasgressivo (scambi, ecc) e lei non da segni particolari ne di sgradevolezza al genere ne di apprezzamento. Mi confessa un lieve interesse per il genere femminile. Proseguendo frequentiamo qualche spiaggia nudista ma niente di particolarmente hot. Una sera mi invita a cena a casa sua, con ospiti che non conoscevo (cosa che capitava di frequente) e come le altre volte non ho dato molto peso alla serata sapendo che sarebbe stata comunque interessante. Durante quel pomeriggio mi dice che ha invitato la ragazza delle pulizie ed un suo amico.... ho trovato curioso questo invito, ma faceva comunque parte della sua persona invitare gente molto diversa. Una volta arrivato a casa sua ho notato una certa preparazione rispetto al solito dove invece la preparazione della cena faceva parte della festa e ho capito che la ragazza delle pulizie aveva preparato tutto lei. Pesce crudo e insalate diverse di pesce ecc. vino di pregio. Differentemente delle altre volte la cena proseguiva non fluida ho percepito una leggera tensione e imbarazzo. La ragazza invitata non era molto alta indossava dei bei tacchi che la portavano ad una media altezza aveva una gonna con chiusura a libretto sopra il ginocchio in pelle beige e spacco laterale dal quale si intuiva una calza autoreggente. Aveva una camicetta bianca piuttosto elaborata nel colletto con una specie di tulle che scendeva davanti. Complessivamente vestita bene. L'amico di lei era longilineo vestito normalmente con una leggera espressione spaesata. La luce era molto bassa con due piccole candele da tavolo al punto che non si vedevano bene di quelli di fronte; il viso era illuminato dal bagliore delle candele e durante la cena mi pare di individuare i capezzoli scuri della ragazza che ho di fronte che risaltano di tanto in tanto a seconda delle posizioni contro il tessuto della camicetta leggermente coperti dal tulle del colletto. Non ci faccio molto caso ma successivamente capisco che si tratta di un reggiseno a balconcino senza la mezza coppa superiore che lascia i capezzoli in bella mostra. La mia ragazza invece indossava un vestito lungo in similpelle nero con cerniera che percorreva in modo trasversale tutto il vestito. Dopo qualche bicchiere le ragazze sparecchiano i primi piatti e tornando dalla cucina si presentano nella penombra: l'amica senza camicetta con le tette al vento sorrette dal famoso reggiseno e la mia ragazza senza vestito con una lingerie nera formata da reggiseno senza coppe solo con i bordi, giarrettiera calze nere e perizoma aperto davanti con le labbra in bella mostra . Subito rimaniamo basiti e dopo qualche secondo tentiamo di assaltarle ma ci fermano con una mano a mo di stop aspettate e la mia aggancia un filo tra il perizoma e fa uscire dalla fica con grazia e voluta lentezza una fila di palline una alla volta con applauso finale per lo spettacolo, l'altra ragazza si gira alzandosi la gonna mettendosi in ginocchio sulla propria seggiola sfoggia una coda di cavallo con dildo inserito nel ano; inizia anch'essa uno spettacolo formato da movimenti alternati delle cosce che facevano muovere la coda. Successivamente ci appartiamo in cucina e nel tinello dove ognuno da sfogo alle proprie voglie. Ma!!!!!in modo inaspettato...... si verifica una competizione tra le ragazze che finisce nel seguente modo: la ragazza e il suo compagno mettono una sedia vicino alla porta per offrirci lei alla pecorina con la coda inserita e il cazzo in gola con qualche piccolo rigurgito dovuto dai movimenti di entrambi non sincronizzati e la mia ragazza che spalanca le gambe appoggiata con le mani allo stipite della porta che mi incita ad incularla. La foga era alle stelle e anchio mi sentivo parte di quella competizione. Una volta inseritoglielo in culo, cosa piuttosto difficoltosa, le è presa una bramosia al punto che si è chinata a 90° scuotendo la testa a destra e sinistra urlando ripetutamente “sono una vacca da monta” facendomi venire un cazzo d'acciaio; di colpa si blocca e con i denti riesce ad afferrare la coda inserita nel culo della ragazza di fronte fino a strappagliela . La ragazza si è girata a vedere cosa succedeva e la mia le ha reinserito tre dita a modi avviatata proseguendo la penetrazione anale. A quel punto stavo per venire e sono uscito ho spostato velocemente la mia ragazza e sono riuscito a inserirlo nel culo dell'altra e sborrarle dentro; a quel punto la ragazza disse un nooooooo prolungato e tutti noi in coro abbiamo replicato con un siiiiiiiiiiii; da li è iniziata la vera festa proseguita fino a mattina. Al proseguo . 2985 0 8 anni fa
- 2 mesi fa la dietologa 4 La dietologa 4 Alla domanda/affermazione formulata più per rincuorarsi che altro :” MA CHE CAZZO HAI?!” dopo aver tentato di prenderlo (in culo) senza riuscirci risposi: “Il mio!!!!!” approfittai della distrazione e con un colpo spinsi con decisione infilandolo fino a metà. Lanciò un urlo acuto che racchiudeva tutto: sorpresa, dolore e astio. Tentò di avanzare ma la seguii con il corpo senza permettere di sfilarlo. A quel punto ritornò in se e mi chiese di non muovermi. Dopo un silenzio e immobilismo totale, piano piano iniziò qualche piccola spinta alternata sempre più lunga, per arrivare a sbattere sulle palle. Nel frattempo si è consumato un piccolo dialogo su come mai fosse così stretto nonostante già deflorata, e relativa lamentela che non l'avevo preparata adeguatamente, passando per l'aspetto morale (“non sono una puttana che si fa inculare da tutti quelli che passano”), abbiamo iniziato a pompare sempre più con vigore fino al suo primo piacere che si è manifestato con frasi incomprensibili e degne del capo degli ultras. Un assaggio: si!si!si! Cadenzato con precisione di un metronomo, stessa cadenza per il Vai! Vai! Vai! Poi il piacere si è manifestato appieno con la formulazione di frasi senza senso (“dammi il tuo paracarro !!!!(peraltro termine arcaico), vangami!!!” ecc.), cominciavo a preoccuparmi sulla sua energia illimitata . Ha tentato di graffiarmi le palle per tirarle a se con una mano da sotto, ma era troppo scomoda quindi ha ripreso la posizione di prima; il suo culo rimaneva una morsa abbastanza serrata e il mio cazzo era eccezionalmente marmoreo; le sue frasi di straordinaria volgarità e fantasia mi hanno fatto eccitare fino a venirle dentro. Dopo averle spruzzato tenendomi attaccato a lei senza muovermi e lasciavo la mia pompa pulsare nel suo culo fino all'ammosciamento, lo estraevo con una certa impressione perchè il suo ano era arrossato e semiaperto, il mio cazzo arrossato e lucido come uno specchio; sembrava proprio avessero fatto la guerra. Si è girata e mi ha sorriso. Inizialmente era un sorriso di grande affetto poi mi sembrava cambiasse in un sorriso sarcastico quasi a dire: “hai visto che tigre sono?” Bellissimo momento. Nei giorni successivi abbiamo alzato l'asticella della perversione con qualche piccolo esibizionismo rivolto più a noi che agli altri, supermercato, piscina, bar; le piaceva guardare le mie reazioni alle sue provocazioni dedicate in particolare ai ragazzi più giovani, sempre con la tecnica del vedo e non vedo (il suo “cavallo di battaglia” rimaneva la scosciata nel chinarsi mostrando il bordo delle autoreggenti e la sua carnagione chiara). ciao 3044 0 9 anni fa
- 2 mesi fa La dietologa 3 La dietologa 3 nell'ultima visita avevamo scoperto le carte senza però arrivare alla fine della partita che si è interrotta sul più bello con un picco di emozioni: l'appuntamento successivo una paziente (amica), aveva bussato alla porta proprio mentre io le stavo spruzzando sul mento e una volta rivestiti velocemente e riassettati in modo frenetico non ci siamo accorti che la dottoressa portava uno schizzo a modi spilla sul bavero del grembiule. Cosa subito rilevata dalla paziente amica che nell'uscire si è girata e mi ha lanciato un'occhiata con sorriso per dirmi (è roba tua?) . Dopo essermi allontanato ho pensato di scriverle un sms per avvisarla dell'inconveniente, ma la risposta fu come di consueto una sorpresa: “ ma quanta ne hai fatta, erano due gli schizzi sul grembiule, prontamente rimossi con un dito dalla mia amica, ah ah ah”. Dentro di me mi sono chiesto quali potessero essere i loro dialoghi, e la cosa mi attizzava abbastanza. Qualche giorno dopo ci siamo visti nella pausa pranzo e uscendo in macchina verso una stradina di campagna lei dotata di autoreggenti molto sfacciate ( da seduta in auto spuntavano dalla gonna) prendeva una posizione strana: mi proponeva il lato b. tenendo una ginocchio sul sedile e guardando verso il finestrino Io che sono sempre stato per la quantità ho preso subito il prodotto sul banco senza visionare l'altra merce. Un culo notevole, una schiena scoperta in un lampo, sganciata la sottana avevo una tigre a 4 zampe. Dopo averle passato una mano da dietro nel solco delle gambe e averle massaggiato la fregna mi accorgevo che cominciava a rilasciare qualche liquido dalle labbra grosse carnose e francamente piuttosto slabbrate. Tuttavia avevo di fronte un bel culo che pensavo di perforare in qualche modo, viste le mie dimensioni. Dopo aver lavorato sulla sua spacca di mano e cappella ( lo strisciavo su e giù con soste sul bottone dell'ano) iniziavo la penetrazione in fica con sommo godimento di entrambi. Mi allungavo a mungerla da dietro, ha dei capezzoli pronunciati e scuri facendole arrivare in gola la mia verga. Dopo due scatti incontrollati ha aperto i boccaporti facendo fuoriuscire un rigagnolo che le scendeva all'interno coscia. A quel punto le mie palle emettevano il classico rumore di carne contro carne bagnata, l'ho sbattuta fino al mio cedimento. Infatti si era mescolata la foga del sesso con una piccola dolia dei coglioni che venivano sistematicamente schiacciati ad ogni colpo; ad un certo punto la seconda (il dolore) ha battuto la prima (la foga) e ho deciso di terminare con un abbondante sborrata sull'ano. Lei compiaciuta ,perchè le avevo rasato di sborra il culo, mi disse:” adesso tocca a me!” . E a quel punto ho capito la sua potenza femminile. dopo un piccolo scoramento, anche perchè avevo i coglioni gonfi e doloranti, non sapevo come avrei potuto chiavarla ancora; mi sdraiava sul sedile e iniziava a leccarmi a tutta lingua ( a modi cucchiaio) la verga , le palle, e poi l'ano quest'ultimo per circa 20 minuti, fino a farmi rizzare prepotentemente l'uccello. Con l'uccello duro ma consapevole della macchina da guerra che avevo davanti ho giocato tutta la mia esperienza. Abbiamo cambiato posizione e le ho leccato l'impossibile fino a ritrovarmi con una mano che divideva l'indice e il medio nel culo e l'anulare e il mignolo nella figa, con il pollice che faceva da fine corsa. Lei girata a culo in su, assomigliava a un vulcano erutante liquido dal gradevole aroma, probabilmente frutto di un ampia lavanda interna. A quel punto ho proseguito fino al segnale che aspettavo senza tradire i miei piani di contrattacco: ”INCULAMI !!!”. era la parola d'ordine che aspettavo. Li si era ribaltata la situazione di prima: lei presa dalla foga non ha pensato a cosa sarebbe andata in contro. Ho proseguito ulteriormente la mia opera di mano fino a quando cominciava a spazientirsi: “ INCULAMI BASTARDO!!” a quel punto son sceso in campo e le ho indirizzato forzando la cappella sull'orifizio (ho l'uccello conformato leggermente a banana) e sono entrato per pochi millimetri per tastare il “terreno”. Si dilatava ma arrivava fino a un certo punto permettendo di entrare per circa 1 cm. Poi ha iniziato: “ nonononono! É troppo grosso, nononono!!!! non riesco a riceverlo!!! noooooooooo non ho mai preso un cazzo così non riesco!!!!!!! io fermo ma senza indietreggiare aspettavo indicazioni e speravo che si rilassasse. Lei con la testa china verso il basso si è schiarita più volte la gola, ha deglutito più volte, con dei profondi respiri e mia ha detto a voce bassa: “ non ci riesco.”, “ non ce la faccio”, “ho paura del male”, poi per stemperare la situazione ha cambiato tono ed a voce più decisa mia ha detto: “ MA CHE CAZZO HAI ?!” prosegue 2961 1 9 anni fa
- 2 mesi fa La dietologa 2 La dietologa 2 una serie di malintesi alzano e abbassano la tensione erotica tra me e la dietologa alla prima visita. Si tratta di una normale dottoressa che per incidenti casuali ci portano ad un filo di distanza dal fare sesso ma poi scopriamo che è tutto un abbaglio.. Mi accorgo che vuole stemperare la tensione, meglio così.... mi sembrava una candid camera quello che era successo, quindi capito che era stato tutto un caso riprendevo un certo equilibrio. Dopo un attimo mi gela con queste frasi:” posso farle conoscere una mia amica?” , io rispondo :”perchè?!” “so che a lei piacciono calibri come il suo” Rimango impietrito e le rispondo:” come si permette????” e lei imbarazzata cerca di riprendere le funzioni di dottore e risponde:” no c'è stato un malinteso volevo solo presentarle una mia amica sola che mi sembra abbia un carattere simile al suo....” poi riattacca:” ha capito male era solo un invito dove lei può non accettare”. Io non rispondo. Velocemente mi chiede la mail per inviarmi la dieta e mi da un appuntamento dopo un mese e mi chiede 80 euro . Mi saluta e con una scusa mi fa uscire velocemente dal suo studio. Torno dopo un mese con una certa apprensione per il pregresso, appena entro la trovo cordiale, mi fa accomodare e inizia l'intervista. Poi si passa alla pesa e alle misurazioni. Lei indossa un camice bianco piuttosto pesante che non lascia intravedere nulla. Ma quando si china per misurarmi le gambe si apre la parte in basso centrale del suo grembiule e vedo le calze autoreggenti nere, poi si accovaccia per misurarmi i polpacci e vedo chiaramente che è senza mutande tutta depilata e le esce dalla fregna una pallina color avorio e un filo . Lei non mi guarda e va avanti a segnare le misure sul notes. Poi si rialza e mi fa i complimenti dicendomi che si sente dentro che avrò successo. Io mi rivesto e rimango con il cuore in gola, lei va in bagno sento scorrere l'acqua e percepisco il rumore di palline che cadono nel lavandino. Il solito rito e mi da appuntamento dopo due mesi. Non vedevo l'ora che passasse il tempo e al terzo appuntamento sono arrivato “carico” lei mi apre sempre con solito il grembiule mi fa togliere la camicia e i calzoni per le misure e il peso sono girato di spalle; mi tolgo anche le mutande , mi giro velocemente verso di lei per sorprenderla con il cazzo in tiro e la trovo con una mano in mezzo le gambe ( si stava spingendo dentro un dildo che non riusciva a trattenere) a quel punto ho iniziato a masturbarmi e lei di fronte a me si è appoggiata con un ginocchio sul lettino e si è sfilata il dildo sagomato con una punta a diamante; si è sgrillettata velocemente con un movimento rotatorio e con l'altra mano si è abbassata e infilato il dildo nel culo. Ha proseguito accovacciandosi a terra a modi smorza candela io mi avvicino e le spruzzo sul mento (scopro poi che non le piace l'odore della sborra) , mentre sto scaricando gli ultimi fiotti bussano alla porta. Lei mi fa segno di rivestirmi risponde :” un attimo!” si ricompone e dopo tre minuti esco rapidamente con finti convenevoli,;lei mentre saluta la sua nuova paziente (un amica) e la fa entrare io mi giro per salutarla assisto ad una scena inequivocabile: la sua paziente sorride perchè le riconosce sul bavero del grembiule una sborrata, si gira verso di me e si mette a ridere, io mi giro e vado via. continua ciao 1859 0 9 anni fa
- 2 mesi fa la dietologa La dietologa. Sono alto 180 cm e cinque anni fa pesavo 105kg; ho 45 anni ero francamente massiccio ma con un po' di pancia. La cosa iniziava a darmi fastidio al punto di rivolgermi attraverso alcuni amici ad una dietologa. Prendo appuntamento e mi reco alla visita; poiché era la mia prima volta dalla dietologa nonostante alcune domande agli amici in cosa consistesse non avevo capito. Mi metto in ordine con un completo maglia e boxer elasticizzati color vinaccia; entrando mi colpisce subito la sua scrivania piuttosto bassa che la obbligava ad una seduta arretrata e le gambe erano a filo. Indossava una gonna in pelle marrone al ginocchio ed una maglia chiara aderente a lupetto. La dottoressa di 48 anni ,alta 175 , 60 kg circa è una donna bionda ben fatta. Mi fa accomodare ed inizia un intervista lunga, con moltissime domande sulle mie abitudini alimentari, se faccio movimento, come e quando sulle patologie dei miei genitori e nonni e in ultimo sul sesso, dove mi trovo un po' in imbarazzo a rispondere nonostante la mia esperienza. Il mio problema consisteva nel rispondere con termini corretti e non di uso comune. Dopo i primi dieci minuti di vera difficoltà, lei continua imperterrita sull'argomento ma io inizio a rilassarmi e a rispondere più tranquillamente, nei dettagli, cercando di capire il nesso del sesso con la dieta. Dopo un po' mi rendo conto che le domande erano volte a capire se vivessi serenamente il rapporto con il genere femminile oppure se avessi dei blocchi psicologici che potevano portare a disturbi alimentari e mi tranquillizzo definitivamente. Mi fa sdraiare sul lettino e mi attacca due elettrodi che lei dice servano per vedere la massa magra e grassa attraverso la conducibilità elettrica. Poi mi fa alzare e spogliare restando in maglietta e boxer. Mi pesa e mi misura l'altezza poi le circonferenze del petto, cintura cosce e polpacci con un metro da sarto. Tutto filava liscio, io ero tranquillo, ma la situazione cambia repentinamente per casualità assoluta: siccome ho un pene grosso, commisurato alla mia stazza, ma la cappella di più ( i miei amici la chiamano pallina da tennis) , con i boxer elasticizzati è definito perfettamente il fungo ripiegato con relative nervature. Non avevo il cazzo duro, ma da molle mantiene sempre una forma che spesso si vede rigonfiare anche dai pantaloni figuriamoci in boxer elasticizzati. La dottoressa per misurare le cosce e i polpacci, si accovaccia a terra, rimanendo con il viso a un centimetro dalla mia cappella misura e si gira per scrivere su un blocco notes. La rotazione le scopre completamente le cosce, io vedo ma al suo rigirarsi per misurare io riprendo la posizione diritta che con la sua rotazione incontrollata crea una collisione tra la mia cappella e le sue labbra. Io sento il colpo e istintivamente abbasso la testa e lei allo stesso modo la alza e incrociamo gli sguardi. Le riprende a misurare ma le cose stanno cambiando perchè questo scontro mi ha attizzato. Nonostante pensassi alle disgrazie più profonde il mio cazzo prende un po' di consistenza ma riesco a controllarlo con la testa in posizione di ore 3 e non in tiro ma bazzotto. La dottoressa prosegue accovacciata facendo finta di niente ma il suo scoscio è totale; non si è ricomposta e la gonna si è aperta anteriormente permettendomi di vedere la sua figa aperta come un fiore dove il perizoma ha lasciato fuoriuscire un labbro scuro e piuttosto consistente. A quel punto il mio uccello si è imbizzarrito a mo dì meridiana. Lei se ne accorge, si alza velocemente per scansarsi ma vedo che quando sfiora con il viso il mio cazzo rallenta e lo annusa profondamente per poi rialzarsi di scatto. Appoggia il notes e va in bagno. Sento scorrere l'acqua e capisco che si sta lavando il viso. Torna nel frattempo io mi sono rivestito e riprende con alcune domande sul mio lavoro. Mi accorgo che vuole stemperare la tensione, meglio così.... ma dopo un attimo mi gela con queste frasi:” posso farle conoscere una mia amica?” , io rispondo :”perchè?!” “so che a lei piacciono calibri come il suo”... è il mio primo racconto (realmente accaduto nei dettagli), Â … poi prosegue.. ciao 4179 0 9 anni fa