fiammifero
, 55/51 anni
Coppia
South Tyrol, Italia
Ultima visita: 4 anni fa
- 4 anni fa galeotto fu il guasto Che piacevole calore alle orecchie e che brividi sul cuoio cappelluto mi stanno dando questi prosecchi mandati giù a stomaco vuoto ... mentre Rudy, il nostro esperto informatico armeggia con lo Smartphone alla ricerca di un posto dove andare a cena, faccio un bilancio della giornata: bloccati per un banale guasto alla macchina qui a Milano, niente cambio o spazzolino da denti, fortuna che ho sempre con me un paio di autoreggenti ed un perizoma in borsetta, con quel poco di spazio che occupano … Allora, hai trovato un ristorante o dobbiamo rimanercene a cenare in Hotel? Lo sguardo di Rudy si stacca dallo schermo, percorre le mie gambe dai polpacci alle cosce, esita un attimo all’altezza dell’inguine e scatta imbarazzato fino a piantarsi nei miei occhi. Deborah, come credi che ci riesca se mi stai davanti a gambe semi aperte e per giunta con questo abbigliamento? Cazzo, la gonna è salita e si intravede l’orlo delle autoreggenti .. non volevo provocarlo, non è il mio tipo, ma l’alcool, la pelle nuda quasi esposta, situazione forzata, mmhm mi sta venendo voglia di maschio, dopotutto se questo corpo di trentacinquenne fa ancora effetto su un quasi cinquantenne …. A guardarlo bene gliene si darebbero si e no quaranta. Sto iniziando ad eccitarmi, meglio distrarsi con qualcosa da leggere … e questo qui da dove sbuca? Avrà circa la mia età, sembra molto sicuro di s, guarda come attraversa tranquillo la sala, aspetta sicuramente qualcuno, continua a guardare l’orologio, chissà se è solo, potrei anche farci un pensierino e …. Accidenti, che mani! Le voglio, sulle spalle, massaggiami lentamente con movimenti circolari, senza fretta, falle scendere verso i seni, voglio sentirti pizzicare delicatamente i miei capezzoli…. Mmm, dai, guardami, sono eccitata, pronta, basta che tu mi faccia un cenno. La smetti di sbavargli davanti? Sei oscena e comunque sta arrivando la sua donna, non ti sei accorta che porta la fede? Guarda, è decisamente più giovane di te e da come gli si sta strofinando addosso non credo che andranno a cena. Ma vuoi parlare più adagio Rudy? Ti ha sentito tutto il bar dell’albergo, che figura ci faccio? Muoviti a trovare un ristorante che ce ne andiamo, tanto loro se ne stanno andando. Aspetta Deborah, fammi vedere dove vanno……. Ascolta, ti piace davvero il tipo? Passando lei ci ha regalato un sorriso malizioso e si sono diretti al ristorante dell’hotel, se ci stai mi sacrifico a distrare la tipa mentre tu ti fai lui. Sei impazzito? Sono una donna sposata e per giunta tu sei un mio collega, con che faccia torno in ufficio domani….. e smettila, ti lamenti sempre che fai poco sesso, che ti ci vorrebbe proprio una bella scopata e fallo una buona volta! Ma quelle sono chiacchere da bar, non ho il coraggio e poi non ho mai tradito mio marito .. e poi non me la sentirei, in quattro, nello stesso letto… no.. Smettila, seguimi altrimenti ti sculaccio qui davanti a tutti…. Non ho il tempo di replicare, la sua mano artiglia la mia e mi trascina verso il ristorante….per fortuna sceglie un tavolo non troppo vicino al loro, almeno posso cazziarlo seza farmi sentire. Ordino da mangiare mentre Rudy si occupa del vino, una breve tregua è scesa fra di noi ma devo mettere in chiaro un paio di cose prima di finire la cena..devo riprendere il controllo, se solo potessi asciugarmi un po’ tra le cosce …. Alzati e vai al bagno, togliti le mutandine e quando torni me le passi con un gesto che lasci capire che mi stai dando qualcosa. Cosa?!!? Sto sentendo bene? Ma chi pensa di essere per darmi certi ordini?....oh merda, allora perché le mie gambe si stanno muovendo puntando decisamente verso la toilette….ho fatto come mi ha detto, torno al tavolo con lo sguardo basso dalla vergogna e gli metto il perizoma umido nel pugno che mi protende sul tavolo, mi siedo senza il coraggio di voltare lo sguardo verso la coppia ma vedo Rudy alzarsi, dove diavoo sta andando? Non è possibile, ha bisbigliato qualcosa all’orecchio del tipo e gli ha passato il mio intimo e adesso sta tornando con un sorriso di trionfo sulla faccia, glielo vorrei far morire, so io come! Sei impazzito? E adesso come faccio a riaverle? Erano un regalo di mio marito, le rivoglio! Se accettano la mia proposta te le riprendi da te, tranquilla. Ma in che razza di situazione mi sono cacciata? Chissà cosa staranno pensando quei due, stanno parlottando fra loro e non mi sembra che siano entusiasti del regalino, guardano il cellulare come se non aspettassero altro che scappare, anzi, adesso lei sta telefonando, stanno concordando qualcosa, fra poco si alzano e spariscono dalla mia vista, per sempre e poi sistemo Rudy come dico io. Un po’mi dispiace però, adesso che posso guardarlo bene visto che è rimasto solo mi accorgo che ha uno sguardo profondo, due spalle larghe e una bocca carnosa come piace a me…. Ecco che torna lei… ma…. È una mia impressione o si è tolta le calze? Si, se le è tolte, lo vedo benissimo dal momento che a 20 cm da me sta parlando all’orecchio di Rudy e gli sta dando qualcosa ma non sembra il mio perizoma. Si allontana ed io fisso uno sguardo interrogativo negli occhi del mio collega che mi fa cenno di avvicinarmi… sai cosa mi ha passato? Il suo reggicalze, ha detto che non indossa intimo….senti Deborah, li raggiungiamo al bar beviamo qualcosa tanto per sciogliere il ghiaccio, e se c’è sintonia saliamo su in camera….patti chiari però, quello che succede stasera, che sentirai o vedrai stasera, deve rimanere qui, a Milano, al nostro rientro tutto deve essere dimenticato e lo stesso vale per me. Incredibile, ma chi ho davanti? Ostenta una tale sicurezza che mi viene da pensare non sia la prima volta che si trova in una simile situazione….. Ok, ma è imbarazzante, tutti e quattro nella stessa stanza, mi vergogno un po’… Ti ho già detto che rimane tutto qui e poi non hai nulla di che vergognarti, hai ancora un fisico eccitante, semmai sono io che dovrei vergognarmi. Cerca di comportarti come se fossimo marito e moglie, non incazzarti se allungo un po’ le mani, fa parte della messinscena e vedrai che va tutto bene, vieni dai… mi prende per un braccio e mi conduce fuori dal ristorante, sento il calore del suo corpo mentre camminiamo verso il bar scaldarmi il basso ventre, una fitta di eccitazione mi piega per un attimo le gambe e questo basta perché lui venga a sbattere contro di me facendomi percepire un rigido rigonfiamento all’altezza del suo inguine… mmmhm è già eccitato il porco, non vede l’ora di farsi la tipa. Li troviamo al bar, lei seduta su uno sgabello e lui in piedi, a farle da scudo contro sguardi indiscreti. Mi accomodo sullo sgabello di fronte al suo, Rudy si piazza al mio fianco, allunga una mano e “piacere, io sono Rudy e questa è Deborah. Piacere, Marco e lei è Lisa”, abbiamo ordinato anche per voi, vi spiace? Prendo il bicchiere che mi viene offerto, bevo senza sentire il sapore del liquido, i miei sensi sono tesissimi, ho degli spasmi al basso ventre che mi impediscono di stare ferma su questo sedile minuscolo, li guardo ridere e parlare senza sentire nulla, consapevole solo della mia eccitazione liquida che sta scendendo lungo le mie gambe, vorrei scappare ma allo stesso tempo vorrei che smettessero con le chiacchere e passassimo ai fatti. Adesso ci si mette anche Lisa, doveva proprio ficcarmi la sua gamba fra le mie, ho la pelle che brucia di voglia ma voglio un maschio lì… Sei così impaziente? Finisci il tuo bicchiere che andiamo su… Rudy mi ha letto nel pensiero, mi sta parlando nell’orecchio e il soffio del suo alito brucia la pelle del mio collo, mmmh sii, sento dei polpastrelli che stanno salendo lungo le cosce, finalmente non ne potevo più, spostati Rudy, fammi vedere la faccia di Lisa mentre suo marito sta…. Ohh, è arrivato dove voleva, mmmh, è bravo, ci sa fare con quel dito, si, spingilo dentro ahh che bello, voglio guardarlo in faccia e leggere negli occhi la sua eccitazione, ma….. LISA! Rimango senza fiato, inebetita, è di Lisa il dito che mi sta frugando con tanta perizia, non pensavo, non credevo, non ho mai….. Sorpresa? Ti dà fastidio? Giro la testa verso Marco che sembra leggere nei miei pensieri poi guardo Rudy per cercare il suo appoggio ma ottengo solo un “che male c’è? Non ti piaceva prima di sapere che era Lisa a toccarti? Che cambia adesso che lo sai?” Fai presto tu a parlare, mica sei tu quello che si fa palpeggiare da una del suo stesso sesso. “Mbhè, credi che mi farei problemi? Se a Marco non dispiace figurati a me”. Sono allibita, restiamo tutti per un attimo a bocca aperta, il primo a riprendersi è Marco, “vediamo, non garantisco che mi piaccia però se ci sai fare forse potrei esaudire un vecchio desiderio di Lisa, vero amore?” “sarebbe fantastico amo, dai andiamo di sopra che non resisto più”. Lisa salta giù dallo sgabello, mi prende per mano e mi trascina all’ascensore “andiamo da noi se non vi dispiace” dice mentre preme il pulsante e le porte si chiudono. La vedo voltarsi verso il suo uomo, ficcargli la lingua in bocca mentre strofina il suo pube contro la gamba di lui, vuole provocarmi la troietta ma non sa con chi ha a che fare, mi volto, prendo una mano di Rudy e me la porto sul sedere, allungo l’altra sul suo cavallo mentre gli passo la lingua sul collo, mmmh senti che rigonfio qui sotto, chi lo sospettava? L’ascensore si ferma e ci strappa dalle nostre effusioni, seguiamo i nostri nuovi amici lungo il corridoio, arriviamo in camera finalmente “come preferite iniziare, ci scambiamo..” interrompo la domanda di Marco spingendolo sul letto, gli sono subito addosso, mi impossesso dei suoi jeans, li abbasso assieme all’intimo e metto a nudo un membro ragguardevole, non spesso ma lungo più della media, mi piace, è liscio, bello ed ha un buon profumo, lo prendo in bocca, avida inizio a succhiare, gli passo la lingua lungo tutta l’asta, gocce di piacere gli escono dalla punta, salate ma buone, lo succhio più forte e inizio un su e giù che gli strappa mogolii sempre più forti. Una presa decisa ai capelli mi costringe a mollare il mio calippo di carne, Marco mi trascina sul letto, mi spinge con la faccia sul materasso, mi blocca un braccio dietro la schiena e con quello mi tiene giù, infila una mano fra le mie cosce ed inizia un lento massaggio, pollice – indice, dal mio buchino dietro scivola avanti fino al bottoncino per poi tornare indietro e tuffarsi dentro, mi fruga con quel dito mentre il pollice massaggia l’altro orifizio… scopami, voglio sentirlo tutto dentro, muoviti prima che divento isterica… sento il rumore della bustina del preservativo che viene strappata e dopo un attimo lo sento farsi strada nella mia femminilità, prendere possesso del mio anfratto, spingersi a fondo in modo incredibile, fermarsi a godere quel possesso e poi iniziare un movimento lento, costante, avanti, indietro, stringo i muscoli per sentire meglio quel palo di carne che scorre fra le mie pareti. Muoviti maialina, segui il ritmo, vienimi incontro. Ti piace vero porcellina, Rudy, guarda come si fa sbattere di gusto la tua Deborah… Eh no, sputtanata no, mi divincolo, approfitto della sua sorpresa e gli monto sopra a cavalcioni, lui mi guarda, all’inizio sorpreso, poi eccitato dalla mia iniziativa.. lascia fare a me, adesso ti faccio vedere come sa fottersi da sola una donna quando ne ha voglia.. e così dicendo gli prendo il pene e lo punto contro le mie grandi labbra, chino la testa per godermi lo spettacolo di quell’asta che lentamente sparisce, inghiottita dalla mia fighetta, ohh, è bello, appoggio le mani sulle sue ginocchia e inizio a scoparmi con un ritmo costante. A meno di 20 cm da noi Rudy sta cavalcando Lisa, l’ha messa a 4 zampe e la sta sbattendo vigorosamente trattenendola con una mano saldamente chiusa attorno ai suoi lunghi capelli, deve fare un buon lavoro perché la troietta scandisce i colpi con urletti sempre più acuti. Spariscono improvvisamente dalla mia vista, a dire il vero sparisce tutta la stanza e vengo sopraffatta da un violento quanto inatteso orgasmo, cado su Marco lasciandomi sfuggire il suo arnese… sento Marco spostarsi, nella visione appannata mi sembra che si diriga verso gli altri due, sbatto gli occhi per mettere a fuoco e mi trovo davanti un groviglio di membra, scorgo Rudy supino, Lisa sopra e Marco che sta tentando di prenderla da dietro.. mmmh che bel sandwich, voglio provarlo anch’io, sbrigati a godere Lisa che poi tocca a me… lei mi guarda con uno sguardo liquido, come se non capisse quello che le dico, poi apre la bocca ed emette un lungo gemito di piacere subito imitata da Marco. Si accasciano spossati dall’intenso piacere, scivolano fuori dai rispettivi orifizi, Rudy ancora insoddisfatto e decisamente in tiro, però che bel calibro, non lungo quanto quello di Marco ma decisamente più grosso… e questo? Solo soletto? Mio!... e in un batter d’occhio mi impalo sopra di lui… ahhh come mi riempie, mi sembra di venir aperta in due, però è bello, non mi sembra possibile di poterlo prendere tutto ma invece è già tutto dentro… adesso devi farmi godere altrimenti ti licenzio – gli dico con sguardo minaccioso, ma per tutta risposta ricevo un sorriso beffardo – non c’è problema, posso scoparti quanto voglio senza venire, dovrai supplicarmi di smettere – che stronzo, pensa seriamente di farcela contro di me? Stringo i muscoli vaginali, voglio aumentare la stimolazione sul suo pene, lo provoco, mi passo le mani sui seni, sembra stiano scoppiando dalla voglia, mi metto le dita in bocca e poi scendo lungo il collo, disegno cerchi attorno ai miei capezzoli, li pizzico piano mentre tengo uno sguardo lascivo piantato nei suoi occhi, una mano cattura il mio polso, lo spinge in basso suggerendo altre zone da stuzzicare, l’altra mano viene girata, palmo verso l’esterno sento sui polpastrelli la pelle fresca e liscia di una donna, riconosco la voglia umida che bagna anche me quando mi eccito, avverto 2 bocche impossessarsi dei miei capezzoli, è troppo, sento l’onda partire da lontano, montare al ritmo sempre più frenetico dei miei affondi, rallento per non venire ma uno spasmo del membro dentro di me rompe i miei argini, apro gli occhi e vedo un sorriso di trionfo sul viso di Rudy, sono vinta, mille luci esplodono nella mia testa e godo per la seconda volta, toccandomi, carezzando un’altra donna, titillata da due bocche sui capezzoli e scopata da dio da un cazzo di tutto rispetto… quando mi riprendo Lisa sta succhiando Rudy che ancora non è venuto, Marco in evidente pausa di riposo la sta leccando mentre Rudy… mio dio com’è eccitante, sta cercando di far rizzare la virilità del nostro ospite, un maschio che ne succhia un altro da così vicino, non pensavo mi eccitasse, mi avvicino per vedere meglio, dai mugolii di Rudy a dalla progressiva rigidità di Marco sembra che piaccia ad entrambi il giochino, mi avvicino ancora e allungo la lingua, la intreccio a quella di Rudy contendendogli porzioni di pelle, apro la bocca e gli rubo l’oggetto del piacere, giochiamo a baciarci con quel bastone di carne a dividerci… raggiunta la giusta durezza Rudy mi sussurra nell’orecchio ed io decido di assecondarlo. Convinco Lisa a sdraiarsi a pancia all’aria sopra un cuscino, Rudy s’infila un preservativo le la penetra, lento ma deciso, io mi porto dietro Marco, gli lecco un orecchio mentre con la mano lo masturbo lentamente, infilo anche a lui un preservativo e lo guido alle spalle di Rudy, insalivo 2 dita e inumidisco il buchetto del mio collega, guardo Marco negli occhi e lo spingo decisa verso Rudy. All’inizio sento che fa resistenza, ma mi strofino contro di lui ed i miei seni contro la sua schiena vincono la sua titubanza, lo aiuto a puntare contro il buchino che ha davanti e spingo, con tutto il peso del mio corpo, fino a quando non sento qualcosa cedere e Marco sprofonda dentro Rudy…. Il solo pensiero mi mette i brivid, li guardo, vedo i loro tentativi per prendere un ritmo sincronizzato che permetta di non far scappare gli uccelli dalle gabbie, vedo bocche aprirsi incredule dal piacere cercare labbra e lingue da succhiare, sento il fuoco riaccendersi fra le gambe e ormai dimentica dei miei tabù mi accuccio sopra la faccia di Lisa, la obbligo a tuffare la sua lingua fra le mie piccole labbra, strofino prepotente il pube contro il suo mento, mi appoggio alle spalle di Rudy e cerco la sua bocca. Viene così, urlando nella mia bocca tutto il suo orgasmo, subito seguito da Marco, che per la prima volta credo, si scarica dentro un altro maschio e mentre loro si fanno da parte per riprendersi, io mi tuffo fra le gambe di Lisa, in un magnifico 69, assaggio la mia prima donna e lecco, succhio, restituisco come meglio riesco il piacere che lei sta dando a me e godiamo, quasi contemporaneamente, innondandoci le facce dei nostri stessi umori. 9042 2 11 anni fa
- 4 anni fa tre.... Sara era nervosa, tutto era stato organizzato per quel pomeriggio, non era stato facile combinare i suoi impegni e quelli di suo marito Carlo, sistemare i bambini, per dedicarsi in tutta tranquillità ai loro giochi erotici preferiti. Si era preparata mentalmente a quel pomeriggio con tale impegno che ora la tensione erotica l'aveva trasformata in un fascio di nervi ipersensibili e la telefonata di Riccardo con cui avvisava di un impegno imprevisto, era stata una doccia fredda che non aveva calmato le sue aspettative.Avevano conosciuto Riccardo in una chat e si erano incontrati tempo fa per conoscersi meglio. Ad entrambi aveva fatto una buona impressione ma quel primo incontro era servito a rompere il ghiaccio e poco più, non era riuscita a lasciarsi andare completamente, per questo avevano deciso di comune accordo di incontrarsi nuovamente, con più tempo e con la consapevolezza di poter osare maggiormente. Ora invece tutto sfumava prima ancora d'iniziare, le promesse di appagamento rimanevano disattese e lei se la stava prendendo con Carlo che al pari suo si aspettava di poter sperimentare nuove sensazioni, quel giorno. Questa riflessione, unita al fatto che ormai era praticamente pronta, (si era vestita in modo speciale per l'occasione), le fece accettare i tentativi di suo marito di placare il nervosismo e decise di accondiscendere alle proposte di lui. Si ritrovò così a lasciare che lui le togliesse parte dei vestiti, lasciandola con gli stivaletti di pelle nera col tacco e con una calzamaglia a rete acquistata in un sexy shop. I lunghi capelli sciolti la sfioravano attraverso le maglie della rete aumentando il suo desiderio e l'aria sulla pelle praticamente nuda le procurava un brivido che la percorreva seguendo le linee delle maglie stesse. Si sentiva pronta a scattare, aggredire il maschio per prendersi il piacere promesso, ma lui la fece sedere su una sedia di fronte alla sua, ma girata in modo da abbracciare lo schienale. "Cosa hai intenzione di farmi?" le chiese con la voce rotta dalla tensione erotica, ma lui per tutta risposta iniziò ad accarezzarle i capelli, a massaggiarle il collo. Ora le stava baciando la spalla nel punto in cui si unisce al collo ed i brividi che le procurava la fecero distrarre a sufficenza per allentare leggermente la pressione sui suoi sensi e per impedirle di capire in anticipo le sue intenzioni. A mala pena si accorse che aveva diviso i suoi capelli e li stava unendo in una treccia, impegnata com'era ad assaporare il languore che lentamente si stava sostituendo alla smania erotica di cui era preda fin dal mattino e che stava facedo inturgidire i suoi capezzoli. Sentiva il suo sesso scivolare sulla sedia bagnata dal suo montante piacere quando lui le chiese di mettere le mani dietro la schiena eseguì in preda alla voluttà crescente. Uno alla volta i suoi polsi vennero inglobati nella traccia dei suoi capelli, immobilizzandola in una carezza di seta. Poi lo sentì alzarsi dietro di lei e dopo pochi istanti sugli occhi le mise una benda, "lasciati andare, non resistere" le sussurò nell'orecchio. Ormai sentiva un pizzicore ai capezzoli, come se una corrente elettrica si sprigionasse da essi, per poi proseguire, giù fino al piccolo bottoncino nascosto fra le labbra umide, che già sembrava volesse esplodere. Sentì la bocca di lui percorrere la sua spalla, la sentì andare e venire dall'orecchio al collo all'inizio del braccio seguendo la scia di saliva lasciata dalla lingua, sentì il suo alito caldo quando la bocca di tanto in tanto prendeva possesso della sua pelle. Si stava divertendo a farla attendere, consapevole che lei ormai non poteva fare nulla se non attendere il momento in cui avrebbe liberato il suo piacere. Un brivido lungo la schiena la colse quando lui le disse "fidati" poco prima di metterle qualcosa nelle orecchie ........ tutto diventò silenzio, tranne il suo stesso respiro non poteva udire altro. Rimase in quello stato per un periodo che le parve interminabile, assillata da mille timori ma anche eccitata da quella situazione insolita di totale impotenza, privata dei due sensi primari, ma che la metteva nella condizione di potersi concentrare sulle sue sensazioni. Tutta la mente era assorbita da quello che la pelle le stava trasmettendo ed il fatto di non vedere nè sentire nulla intorno a lei le faceva sembrare le carezze di lui mille volte più sensuali, mille volte più eccitanti. Le mani di lui scesero dal collo, evitarono i seni che le sembrava stessero per scoppiare ed urlavano nella sua mente la voglia di essere stretti, giocarono con il suo ombelico procurandole una fitta di nervosismo per il solletico che le stava facendo, scesero lungo il monte di venere ma quando sembrava che sarebbero andate a placare la sua sete di piacere stimolando i punti che dopo anni di matrimonio ormai conosceva bene, si separarono e proseguirono lungo le cosce. Il respiro le si stava facendo affannoso, il battito accelerato del suo cuore le martellava assordante nella testa, ma una nuova scarica di adrenalina la colse quando sentì il freddo di una lama all'altezza della caviglia ... Cercò di concentrarsi ma prima che riuscisse a capire le sue intenzioni lui si fermò. Forse aveva avvertito un movimento allarmato del suo corpo, forse aveva colto il cambio di ritmo del suo respiro, così la prese dolcemente dalle braccia, la fece alzare e voltare e la abbracciò incollando le labbra alle sue. Lei si tranquillizzò, rispose al bacio tentando di forzare la lingua di lui per riuscire ad esplorargli l'interno della bocca, come per affermare il suo ruolo attivo nonostante la condizione di semi immobilità. Le mani di lui che premevano sulle spalle le fecero comprendere di sedersi e lei si ritrovò sulla sedia umida del suo stesso piacere. Provò a dirgli che lo voleva, ma la sua voce rimbombava diversa nella sua testa e non poteva sentire la risposta di lui. Sentì nuovamente qualcosa di freddo sulla gamba, stavolta poco sopra il polpaccio, ma prima di rendersene conto lui le aveva tagliato la tuta ed ora la stava tirando verso il basso. "Cosa crede di fare, se non mi toglie gli stivali ...." il pensiero le morì in testa nell'attimo stesso in cui lui le prese la caviglia e sollevandola gliela bloccò alla gamba della sedia proprio con la tuta che aveva diviso in due per la lunghezza. Fece lo stesso anche con l'altra gamba e lei si ritrovò seduta a gambe aperte e sollevate da terra ...... l'unica cosa che poteva fare era abbandonarsi allo schienale in attesa della prossima mossa di lui. Passò del tempo prima di sentire le sue mani che finalmente cingevano i suoi seni stropicciando un pò i capezzoli. Lo sentì avvicinarsi, cercare la sua bocca, scendere lungo il collo a succhiare i capezzoli, sostituendo le mani che erano impegnate a dividere il suo sesso, a penetrarlo con le dita mentre carezzava il clitoride ormai gonfio di piacere represso. Era ormai sull'onda di un orgasmo che ancora non esplodeva ma si ingrossava man mano che le dita di lui la frugavano mentre la bocca le succhiava un capezzolo e le mani le stringevano i seni alla base mentre le altre le stavano liberando le caviglie ............ ma quante mani erano? Non ebbe il tempo di rispondersi, era stata sollevata in piedi e le stavano facendo mettere un piede sulla sedia. In quella posizione era completamente aperta in precario equilibrio, in balia delle braccia che la sostenevano ma al tempo stesso la costringevano in quella posizione, incapace di opporsi ai membri che si stavano aprendo la strada in lei, ma finalmente appagata dal sentirsi piena nei suoi pertugi. Sentiva i due sessi che la stantuffavano con ritmi diversi, sentiva le mani dei due uomini che le stringevano i seni, le strizzavano ogni tanto i capezzoli accendendo una luce di dolore nel suo cervello che andava ad aumentare la sua eccitazione proprio quando sembrava che l'orgasmo fosse imminente, sentiva le loro mani che si insinuavano fra i corpi per stringere le chiappe da una parte e per stimolare ulteriormente, se non fosse già abbastanza, il clitoride ormai quasi anestetizzato dalla mole di stimoli dall'altra, sentiva le loro bocche, le loro lingue sulla pelle, avvertiva distintamente le sensazioni che le procuravano l'uno e l'altro nei due canali che alimentavano a dismisura l'onda del suo piacere, sentì il suo grido di piacere esplodergli nella mente, quando una lingua le si infilò in bocca e lei riconobbe i baffi di suo marito sulla pelle del viso, sentì i due maschi quasi contemporaneamente cambiare ritmo, farsi convulsi, perdere lo slancio come i corridori un attimo prima di tagliare il traguardo, sentì che le pulsazioni del suo corpo avevano avvolto e stimolato il loro orgasmo succhiando stimoli che avevano a loro volta causato il suo. Sentì le endorfine liberate dal piacere provato scaldargli il corpo e rinnovare il lanuore fra le cosce. Le fu tolto quello che le impediva di udire, fu sciolta la treccia e rimossa la benda e lei potè vedere i volti soddisfatti di suo marito Carlo e di Riccardo che la guardavano, divertiti dalla sua espressione sorpresa e lei capì che si erano accordati a sua insaputa per rubarle le redini del gioco. Li guardò, guardò i loro sessi ormai molli, guardò le loro espressioni trionfanti per averla giocata e sentì dentro di sè un moto di ribellione, per l'inganno subito ma anche per la situazione di momentanea indisponibilità dei maschi e con sguardo sensuale ma furioso minacciò "eh no, se credete che finisca qui, che mi basti, avete capito male, ora vi faccio vedere cosa intendo quando dico che voglio godermi un pomeriggio di sesso! 9015 0 11 anni fa
- 4 anni fa La sorpresa Ho una sorpresa per te, ma te la faccio vedere solo dopo…. Mauro le aveva sussurrato quella frase mentre la stava baciando sul collo e le sue dita si tuffavano nella sua intimità. Giulia era già eccitata dai suoi tocchi sapienti, la voglia selvaggia di spingerlo sul divano lì vicino e cavalcarlo fino a godere l’aveva portata ad avere le cosce fradice e le dita di Mauro facevano un rumore come di ciabattine bagnate in piscina ogni volta che andavano e venivano nella sua fessura stretta dalla posizione, all’impiedi dietro la porta. Non avevano percorso nemmeno i pochi metri che li separavano dal divano prima di lasciarsi travolgere dall’eccitazione. Quelle parole le erano esplose in testa come un flash e adesso lei cercava in tutti i modi di farsi svelare il segreto ma lui voleva prima vederla perdersi nell’orgasmo come solo lei sapeva fare. Quelle parole servivano ad amplificare la sua eccitazione e da come le si stavano indurendo i capezzoli lui intuì che aveva fatto centro… Ti voglio dentro, voglio montarti sopra e voglio che tu ti lasci andare, che mi riempi tutta con i tuoi spruzzi, sono qui per te amore, dio come sei grosso, mi stai aprendo, ti sento, sento che mi allarghi tutta, vieni ti aspetto, ti prego vienimi dentro, no no, non posso venire subito, siiii, vengo, succhiami i capezzoli, mi fai morire, amore tienimi stretta, non so più dove sono…. Le ci vollero alcuni minuti per tornare completamente in sé, il piacere era stato improvviso ed intenso ma si sentiva protetta fra le sue braccia, lui le stava baciando le spalle nude con dolcezza, la stava coccolando sebbene lei avvertisse chiaramente dentro di sé quanto era eccitato e quanta voglia avesse di esploderle dentro il suo orgasmo….Come vuoi che mi metta? Mi giro, lo so che ti piace…. La visione del culetto sodo di lei che andava su e giù sul suo bacino, l’immagine ancora viva del suo viso stravolto dal piacere ed i muscoli che lei stava stringendo attorno alla sua asta, ebbero velocemente ragione della sua volontà di trattenersi ….Mmmm si amore, così ti prego non fermarti, si così mi vai venire, si si Giulia amore, ti riempio……Ssh, zitto, non parlare, sono qui, sssh…. Rimasero diversi minuti abbracciati, respirando il piacere reciproco dalle bocche così vicine, cercando con le mani il contatto della pelle, l’odore dei loro corpi, il battito dei loro cuori…..Adesso mi fai vedere la sorpresa! L’espressione curiosa e maliziosa di lei cambiò in perplessità non appena lui prese la scatola e gliela porse…..Cos’è questo? Uno strapon Giulia. E come si mette, non sono pratica sai… una risata imbarazzata era tutto quello che in quel momento le riusciva. Certo, ne avevano parlato, sapeva della sua bisessualità, avevano fantasticato su questa possibilità ma non credeva che lui l’avrebbe accontentata. Ora stava indossando un’oggetto a forma di cuore, viola, tenuto al suo posto da quattro cinture che lui stava aggiustando e su cui stava posizionando un fallo di silicone, nero, dal diametro inferiore al membro di lui ma di lunghezza paragonabile…… Mmmm come sei eccitante amore, la mia donna con il cazzo, guardati allo specchio come sei sexy. Dai, facciamo una foto così, abbracciati….Quella frase le era uscita di bocca e ne era rimasta stupita lei stessa, la situazione la stava rapidamente eccitando e si sentiva dentro la voglia di andare oltre i suoi soliti limiti………Mmm, e così ti piace la tua donna con il cazzo, e dimmi, me lo faresti un pompino? Mi fai vedere come lo succhieresti ad un uomo?... Il gioco la stava eccitando, la visione di Mauro inginocchiato davanti a lei intento a succhiare quel fallo artificiale la stava mandando su di giri, le dava un senso di potere mai provato prima e ne poteva sentire l’effetto fra le cosce…..Prendi il lubrificante, ti voglio dentro, voglio che mi guardi mentre mi prendi…. Giulia percepì una fitta al basso ventre e come in trance si apprestò a fare quello che lui le chiedeva……Ti faccio male? Va bene così?.... Per tutta risposta sentì i talloni di lui premere sulle sue natiche e spingerla a fondo verso di se, si gli piaceva, vedeva il suo sguardo languido e la sua prepotente erezione, era abbandonato sul tavolo incapace di trattenere gemiti di piacere, intento solo a guardarla di tanto in tanto per farle capire quanto gli piaceva…. E’ difficile, faticoso, ma come fate voi maschi a resistere così a lungo quando prendete noi donne?... Il fallo entrava ed usciva ipnoticamente dal corpo di Mauro ed era lei a comandare il movimento ma si stava stancando….. E’ questione di allenamento, però adesso anche tu vedi le cose dal punto di vista maschile. Sei stanca, vuoi che ci fermiamo? No, voglio prenderti ancora, cambiamo posizione forse sono più comoda. Ok, mettiti i sandali così i tacchi ti alzano un po’, mi prendi da dietro in piedi…. Lui la sorprendeva sempre con la sua fantasia e questa posizione le piaceva, anche se non lo vedeva più in faccia godeva però della vista delle sue natiche aperte in cui lei affondava ora con più ritmo….Allunga una mano, toccamelo mentre mi prendi, ti prego….. Aaveva un’erezione incredibile, sentiva il suo cazzo pulsare di piacere nella sua mano ma non riusciva a mantenere il ritmo dell’inculata, a malincuore lasciò la presa ma si accorse che lui la sostituì all’istante. Lei aveva voglia di possederlo, sottometterlo, punirlo per averle fatto aspettare così a lungo un piacere tale, sentiva i suoi capezzoli strofinare sulla schiena di lui, la sua voglia colare fra le gambe, avrebbe voluto che lui potesse prenderla e sfogò la sua frustrazione con uno schiaffo sulle natiche….Si amore, sculacciami dai, più forte non mi fai male… Non era esperta e si capiva, gli schiaffi erano timidi ma evidentemente Mauro era ormai partito, la sua eccitazione lo stavano portando velocemente al culmine, lei sentiva il movimento della sua mano sempre più veloce alla ricerca dell’orgasmo liberatorio, lo invidiava ma lo amava per come si era concesso a lei, sentì il suo respiro diventare un rantolo, il corpo irrigidirsi una frazione per crollare improvvisamente sul piano del tavolo coperto del suo seme caldo…..Ti amo Giulia, mi hai fatto godere, sono tuo. Ti amo Mauro, sei incredibile, questa cosa è talmente eccitante, dobbiamo rifarla, vieni qui, ti voglio ancora… 5945 3 12 anni fa