Un ballo leggero...Musica che riavvicina ai sogni, ritmo della terra, del respiro, del battito di cuore....È una danza sensuale che lambisce con tocco lieve e va in profondo... una danza di sole e terra che ricorda l'odore del mare. .. il ritmo incalzante di una leggenda, con il rimbombo di mille battaglie, vittorie e sconfitte.
L’uomo la prende gentilmente per mano, la cinge per la vita.
Ballano lentamente, scalzi su una terrazza d’erba, affacciata sulla terra.
Il tramonto lascia ancora un baluginio di luce ad occidente, il nero della notte, accende stelle come un lampionaio.
Si guardano negli occhi, indecifrabili i pensieri di lui: il mondo che abita gli ha imposto di imparare a celarsi; aperti quelli di lei, a farsi guardare dentro, senza pudore.
Crede che lui soffra, a momenti, d’aver l’anima in rovina e che non ci sia salvezza o scampo. Lei sa che è selvatico e gentile dentro, prova a restituirgli il senso di quanto la vita sia mutevole e quasi nulla in essa immodificabile. Un senso che l’esistenza è gioia, non condanna.
Perché immagina la ferocia, la crudeltà del mondo che egli ha obbedito ad abitare. Che razza di sforzi, di fatica bisogna fare per reggerlo? Quanto amaro si ingoia? Quanto brucia dover calpestare i propri sogni, gli ideali? Quanto ci si può sentire abbrutiti, sporcati, senza averlo meritato?
Danzando, avvicina al viso la mano di lui che tiene la sua, la accarezza con la gota, la sfiora con le labbra, gli sorride. Assaporare l’istante. Un unico istante. Solo un istante c’è… domani, se lo riprenderà quel mondo. Chissà… forse…
Domani, lui tornerà alla sua vita densissima, ad una donna che immagina le sue ribellioni, ma le inghiotte perché è preferibile ingoiare fiele, nel lusso di cui lui si circonda, piuttosto che in due camere e cucina.
Domani, lei tornerà alla solitudine che ha scelto pur di non sopportare rapporti di menzogna. Terribile a volte, un masso che non esistono braccia di ferro, o d’uomo per sollevarlo.
Sarebbe bella, una casa in quelle braccia… sarebbe bello rendergli casa le sue. Che un abbraccio nel cuore è l’unico luogo dove una casa ci potrebbe stare: non nelle mura eleganti o nella vita lussuosa.
Chiacchiere a bassa voce, parla soprattutto lei, lui ridacchia, ogni tanto dice chissà… forse…
La guarda, come potesse mettersela dentro con gli occhi, come un animale che si nutre il più possibile, prima del lungo inverno.
Poi è come se lo cogliesse la rabbia, l’ira di un desiderio, livore di sentirsi costretto nella gabbia preziosa di ciò che vive tutti i giorni: leggera è solo la decorazione, la Forma delle sbarre. La sostanza, non conosce pietà.
Vorrebbe far qualunque cosa per ribellarsi, sollevarsi, respirare… respirare.
E con forza la stringe, per un momento lungo. Lei, gli poggia il viso sulla gola, chiude gli occhi, gli passa le mani sulla schiena, accarezzandolo senza mai staccarle. Ferme, gentili, calme.
La donna non vuol pensare che forse è solo le plat du jour, forse è solo un’illusione, oppure chissà… forse… è per spezzare in mille pezzi quella gabbia.
Chiude gli occhi, ferma i pensieri. Respira il profumo di lui, il tepore della pelle, una vena che pulsa delicata.
Lui, rilassa le spalle e le braccia, la bacia lentamente, con tenerezza accarezza le labbra con le sue, succhia con golosità, le schiude con la lingua e si perde dolcemente, nell’umido calore, come se non ci fosse altro al mondo.
Seguitando a girare in tondo ancora per qualche istante, baciandosi. L’erba è fresca sotto i piedi e profuma, la brezza di questa fine estate si è fermata. Tutto intorno, la notte è immobile, attende.
Si accarezzano l’anima con l’anima, sciogliendo i nodi, le tensioni, i grovigli. Lasciano lontano il mondo, oltre la terrazza, che quasi fa da schermo, proteggendoli. Stanotte il mondo, non potrà altro che guardarli a distanza: sono finalmente irragiungibili.
Appoggiati alla balaustra della terrazza d’erba, si baciano, lui le accarezza le gambe, la percorre con le mani, le sfiora dolcemente i seni da sopra il vestito, lo scosta, li afferra nelle mani. La bocca le bacia la gola offerta, lecca, morde. Le sfugge un gemito roco, mentre le labbra seguitano ad assaggiare la sua pelle, la lingua gioca con un capezzolo, denti che lo stringono. Guarda quella testa quasi di fiera chinata sul suo seno, con le mani lo accarezza, lo prende si specchia negli occhi chiari appannati di desiderio, come i suoi, lo bacia, lo beve. Gli slaccia lentamente la camicia, con le dita gli accarezza il petto.
Le mani di lui la percorrono, curiose, sfacciate, spogliandola del vestito leggero, della biancheria quasi inesistente. Si accorge che è un lago, le poggia i pollici ai lati del pube, in basso, allargando e stringendo le grandi labbra, una volta, ancora e ancora, ritmicamente.
Solo quello, non la esplora oltre.
Lei gli danza i fianchi addosso, non può fermarli, lo prega di toccarla, di accarezzarla, il respiro accelera, quasi un gemito sottile.
Scivolano sull’erba morbida, togliendosi di dosso le poche cose che ancora sono diaframma tra i corpi
Ed ora sentono la pelle fremere, sentono il battito del cuore, non è così buio che non possano leggersi la luce nello sguardo, o forse quella luce chiara, comunque è più forte, e taglia il buio della notte.
Si accarezzano coi fianchi, mimandone l’unione… ancora un attimo, aspettare ancora un poco… mentre loro odori si fondono, muschio, sandalo, cielo, tabacco, legno, pioggia, erba, terra…
Lei gli morde il collo, lecca il lobo dell’orecchio, lo scosta dolcemente da sé. Percorre il petto, il torace con le labbra e la lingua. Impertinente, la spinge sotto le ascelle, dove è dolce la pelle. Lo succhia assaporandolo, come la festa attesa da tempo. Col naso, con le ciglia, le guance lo accarezza quasi a fissarlo dentro una memoria di corpo, di pelle, muscoli, cellule. Poi più giù, dove l’odore è intenso, la peluria sfiorata col naso, lì, sull’inguine ad accarezzarlo, ad alitare per riscaldargli ancor di più il desiderio. Lo prende in bocca finalmente, è turgido, la riempie è suo, per lei. Lecca il glande lucido di voglia, sfiora la fessura minuscola appoggia le labbra, sugge. Con la bocca scopre la pelle, lo percorre tutto, ne impara la forma, la voglia.
Lo copre di saliva, la bocca accogliente, umida, calda, lo prende. Lo tiene così, gustandolo.
Sente il respiro di lui farsi denso, sente i suoi occhi che la guardano, solleva i suoi ad incontrarne lo sguardo. Ed ora succhia, come una figa pulsante, su e giù, accarezzandolo con la lingua, con le labbra come se l’anima fosse lì: nella bocca, nel cazzo. E lo prende in gola, in fondo tutto intero. Le manca il fiato, ma non importa, lo vuole. Resistere il più possibile, piegarsi al bisogno d’aria, riprenderlo finché può, allontanandosi un filo sottile di saliva li lega ancora. E giù di nuovo leccarne l’asta, e giù, piano i testicoli, prenderli in bocca, leccare, succhiare la parte che adora, quella tenera del perineo, baciarla, rimanere lì a leccarla, ancora, ancora, ancora… e poi tornare e prendergli in bocca il sesso, rovente ora. Il respiro di lui è veloce, geme a lungo un sì…
Ferma, con dolcezza, ma quasi le ruggisce. Si scosta prendendole il viso nelle mani, bacia le labbra che sanno di lui, la abbraccia, le accarezza la schiena, le stringe i capezzoli eccitati con le dita indiscrete, ci gioca, li tortura sensuale, finché a lei non sfugge un gemito.
Vuole il sapore di lei adesso. Le allarga le gambe, immerge le dita nel desiderio sfacciato di lei, un lago dolce che egli sfiora lento, ruotando attorno al clitoride e finalmente premendolo con fermezza. La donna si distente, arresa. Lui accarezza con lentezza estenuante la fessura, non la penetra, va più in basso, a stuzzicare quei muscoli più stretti. Lei gli va incontro, vorrebbe la prendesse, vorrebbe sentirlo dappertutto, la bacia ancora succhiandole la lingua, accarezzandola.
> Ora lei è stesa, la testa di lui è tra le sue gambe, le labbra la baciano, la leccano tormentandola di piacere. La lingua penetra in lei, bacia la figa, le labbra irrorate di voglia, la assapora, gusta quel desiderio immenso. E di nuovo a leccarle il clitoride, piano e forte, succhiandolo, stringendolo tra i denti. Con un dito la penetra, è morbida, liquida, calda. Vibra sotto le dolci, lente sevizie della sua bocca e delle dita, il bacino che ondeggia e sussulta inarrestabile. Lo inonda della voglia che ha, del piacere che prova. Lui assapora il gusto dolcemente salato del suo godimento, la beve a lungo.
Ora lei vuole la bocca di lui da baciare, vuole sentire il sapore del loro desiderio mischiarsi. Urgente la voglia di averlo dentro, finalmente a penetrarla, a possederla fino in fondo.
Lui la stuzzica ancora, glielo passa fuori, sulla figa bagnata di umori. Le accarezza col membro durissimo il clitoride, lo appoggia alle labbra lucide, sta quasi per penetrarla e poi glielo sottrae per un attimo che sembra non finire mai.
E lei lo implora: ti voglio, ti prego che muoio di voglia di te. Gli dona sé stessa, lo vuole come mai ha saputo di volere. E lui è suo, la penetra, la riempie. È suo il cazzo dentro di lei. Sua, la figa umida, calda, offerta. Per lei, è gonfio di voglia, lucido di desiderio, duro, imperioso, turgido allo spasimo: è tuo, è per te, lo senti? Lo vedi quanto ti vuole, lo vuoi? Sei mia tu? mi vuoi, tutto? Si dà e la prende, infinitamente. Le scopa l’anima, il cuore, la figa che gronda per lui. La scopa ruotandole dentro per sentirla tutta, perché lei senta tutto di lui. Lei lo accarezza dentro, stringe, rilascia, massaggia il suo desiderio con infinita passione, vuole dargli tutto il piacere del mondo. Tutto il piacere, la gioia del mondo. Vuole il suo cazzo e basta, lo vuole enorme di voglia di lei, lo vuole ovunque, sempre, ancora, e ancora, e non smettere mai…
Lui le stringe un seno con una mano, lo sugge, morde il capezzolo duro, eccitato, con ferma dolcezza, le morde il collo, lo bacia lo succhia. Il canto di lei non si arresta. Dammelo, dammelo ancora, dammelo, è mio… sei mio, sono tua, prendimi tutta. La voce ed il sesso risuonano della voglia infinita di lui. E si baciano danzandosi il desiderio addosso e dentro. Si succhiano le labbra, le lingue, il cazzo, la figa, vogliosi di darsi e di prendersi, in profondo
La carne di lei, accoglie quel cazzo che adora accarezzandolo golosa con le pareti morbide, stringe i muscoli a trattenerlo quando si allora, li allarga per accoglierlo fino in fondo.
Vorace di lui, gli stuzzica con le dita i capezzoli, poi si avvicina a succhiarglieli, a stuzzicarli voluttuosamente. Il rantolo della gola di lui le strappa un sorriso..
E si ballano dentro al ritmo di terra e di mare, un universo immenso, un tempo senza tempo. Si danno, si prendono, ancora, e ancora, e ancora, e ancora.
E lui vuole schizzare, inondarla, vuole berla e farsi bere. Lei lo fa scivolare più in basso, le gambe poggiate alle spalle di lui. Ecco, le penetra nel culo. Che meraviglia che sei! La rosa morbida, irrorata, non fa resistenza. I muscoli si rilassano, lui penetra dentro, tutto, in fondo. È dolce, accogliente, caldo, stretto, morbido, umido guanto di carne. Ed ora la danza è veloce, è il ritmo vorticoso di Dionyso, Jaccho, Lysio, la danza delle menadi. Tamburi suonano nella notte, confusi coi battiti del cuore, accelerano, ballano, corrono, in un cerchio sempre più vorticoso.
L’uomo la penetra imperioso ha il cazzo gonfio, duro, immenso. I suoi movimenti sono quelli cadenzati, inarrestabili che precedono l’orgasmo. La gode, e la guarda mentre lo accoglie, lo esige mentre con le dita si accarezza il clitoride. Si sfiora le labbra, si penetra la figa, cantando di piacere, gemendo di lui.
E gridano, ansimando insieme coi fianchi impazziti, vengono, folli della gioia di aversi, di essersi dentro; schizzando dentro ed addosso il piacere più forte, lunghissimo. Esser riempita, svuotarsi in lei, che sembra non smettere mai. Uno spasimo, un altro, un guizzo dei fianchi, e i muscoli che avvolgono ancora suggendo ogni goccia, ogni singola stilla di travolgente piacere.
È sdraiato su di lei, le è ancora dentro. Si guardano negli occhi, sorridendo, calmando il battito del cuore, rallentando il respiro. Rimani ancora, vorrebbe dirgli, è così bello sentirti. Ed è la medesima voglia che ha lui, e resta dentro per un lungo momento. Immobili, come se anche la notte si fosse fermata.
Le storie più votate della categoria feticcio
-
Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
importante:
il simbolo coppia verificata indica esclusivamente la reale esistenza degli utenti certificati al momento del controllo da parte del nostro staff.Il simbolo singolo ok indica che il profilo dell'utente è stato verificato dalla coppia indicata nella certificazione il portale non verifica personalmente questi profili.
215732
0
17 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 1 giorno fa -
Come Contattare SexyCommunity
Per contattare SexyCommunity puoi utilizzare i seguenti riferimenti:
Se desideri collaborare o fare PUBBLICITA' attraverso SC clicca qui! per tutte le info.
Se sei registrato ed hai bisogno di assistenza usa direttamente la posta del portale entrando sul profilo SC ed inviando da li un messaggio tramite il box apposito
Ricordatevi di inserire sempre nell'oggetto la vostra username.
SEI STATO BLOCCATO? prima di contattarci clicca qui! ci sono per te importanti infoSe desideri contattare SC tramite email lo puoi fare utilizzando la mail ufficiale del portale:infoCHIOCCIOLAsexycommunityPUNTOitAll right reserved SexyCommunity ™
108233
0
16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 1 giorno fa -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101408
2
11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 1 mese fa
-
per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97475
0
17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
Commenti