Un pulcino bagnato
UN PULCINO BAGNATO
Finalmente! Il D-day era arrivato. Avrebbero incontrato una coppia che, come loro, aveva voglia di trasgredire, di assaporare emozioni nuove, di mettere un po’ di fantasia in più nel loro rapporto. Ma loro avevano veramente questa voglia? In fondo il loro rapporto era già di per sé trasgressivo quindi perché spingersi oltre visto che durante i loro incontri avessero provato tutte le variazioni sul tema che la fantasia suggeriva? Quindi cosa cercavano ancora? Il tutto, si può dire, era nato per gioco; una frase buttata lì durante un loro incontro “Farlo in quattro con un’altra coppia”. Una frase della quale nessuno dei due voleva rivendicarne la paternità ma che aveva suscitato molta curiosità fino a spingerli a compiere il grande passo. Ed ora eccoli lì, Giorgio e Cinzia, in anticipo sull’orario, in attesa dell’altra coppia per un incontro dapprima conoscitivo e poi se fosse scattato il feeling avrebbero proseguito la conoscenza tra quattro mura. Come si sarebbero comportati? Avrebbero sfoggiato la loro solita naturalezza oppure si sarebbero trovati in imbarazzo a farlo davanti a gente sconosciuta? Mentre queste riflessioni a voce alta riempivano i minuti che mancavano all’appuntamento ecco che il cellulare di Giorgio fa capire loro che il momento fatidico era arrivato. Non potevano più tirarsi indietro…il dado era tratto. “Gli altri due” erano arrivati. Il loro aspetto era a prima vista rassicurante. Presentazioni di rito Giorgio, Cinzia piacere Andrea, Anna. All’inizio discorsi generici del tipo cosa fate nella vita, di che zona siete ecc. Sembrava un incontro tra amici che, non vedendosi da parecchio, si raccontavano del tempo trascorso dall’ultimo incontro. Fu Cinzia a rompere la monotonia del momento e, affrontando il toro per le corna, mise sul piatto il motivo vero di quel loro incontro. Fu una sollevazione per gli altri; il discorso cambiò subito genere e, usciti dall’imbarazzo iniziale, la conversazione si fece più sciolta tanto che ad un certo punto i due maschietti, quasi all’unisono, dissero “bene che vogliamo fare?”. Si accordarono per ritirarsi in un motel nelle vicinanze e continuare lì quel tipo di conoscenza più approfondita che avevano cercato. Il feeling era scattato. Erano entrambe al loro primo incontro di quel genere, quindi decisero di iniziare con una cosa abbastanza soft della serie “al momento ognuno per se poi quello che viene si vedrà”. Si trovarono tutti e 4 sullo stesso letto che, per quanto grande fosse sembrava togliere spazio ed intimità a tutti. Fu sempre Cinzia a prendere l’iniziativa e dedicare al sesso del suo uomo tutte quelle attenzioni orali che lo mandavano in estasi durante i loro incontri. Con la coda dell’occhio Giorgio vide che anche l’altra coppia era intenta nelle loro effusioni.. Però Giorgio notò che c’era qualcosa che non andava. La naturalezza dell’altra coppia non era pari alla loro. Soprattutto Anna non mostrava di essere a suo agio. Sembrava fosse infastidita dal gioco multiplo, come se la presenza degli altri due la inibisse. Dava l’impressione di essere il classico vaso di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro. Giorgio allora, per movimentare la situazione, propose di unirsi tutti e 4 assieme al gioco. Andrea fu subito entusiasta dell’idea; avendo visto Cinzia all’opera non aspettava altro che dedicarsi alle sua attenzioni e mentre i due si lasciavano andare alla lussuria, Giorgio si avvicinò ad Anna e per rompere il ghiaccio cominciò a toccarle il seno poi piano piano fece scendere la mano verso il suo basso ventre. Quando arrivò al pube la sentì fremere ed irrigidirsi. La vide con lo sguardo cercare comprensione e aiuto in Andrea ma questi ormai era tutto preso dalle attenzioni orali che Cinzia rivolgeva al suo membro. Lenti ed intensi colpi di lingua dapprima sul glande e poi affondando e facendo sparire il membro turgido fino in fondo alla bocca quasi fosse un Silvan in gonnella intento in un gioco di prestigio. Gianni dal canto suo cercava di infondere tranquillità ad Anna ma ogni tentativo di approccio non veniva ricambiato. Era troppo tesa. Allora cominciò a carezzarle piano piano i capelli, la fronte e a farle un po’ di coccole sul viso. Sembrava si stesse sciogliendo e allora tentò un nuovo assalto ponendo le labbra sulle sue e cercando con la lingua di aprirsi un varco nella sua bocca ma lei rimase fredda. Allora si avvicinò lentamente all’orecchio e per tranquillizzarla maggiormente le sussurrò “Non aver paura non succederà nulla che tu non voglia”. A quelle parole Anna, sicuramente rassicurata, aprì gli occhi e guardando Giorgio sorrise. Quel sorriso, così sereno e spontaneo e quello sguardo così tenero esprimevano una dolcezza fuori del comune. La facevano sembrare un pulcino bagnato in cerca di protezione. Giorgio allora l’attrasse a sé e cercò le sue labbra. Anna stavolta non oppose resistenza e si lasciò andare ad un lungo bacio appassionato che sembrava non avere mai fine. Non oppose resistenza neanche quando sentì che la mano di Giorgio scendeva verso il basso prima verso il seno giocando con il capezzolo, che nel frattempo si era inturgidito, e poi ancora più giù al pube e poi ancora quando sentì che le dita di Giorgio insistevano sul clitoride. Scoprì che quelle audaci carezze, fattesi più insistenti, cominciavano a piacerle anche se non erano quelle del suo uomo. Il respiro cominciò a farsi affannoso tradendo un’eccitazione che ormai era impossibile nascondere. Giorgio a quel punto scese con tutto il corpo verso il basso e affondò il viso tra le sue gambe. Cominciò a dedicarsi al suo clitoride con movimenti della lingua lenti e delicati poi quando sentì che il suo piacere cominciava a farsi più intenso ruppe gli indugi e decise di penetrarla. Ormai Anna si era completamente abbandonata e ad ogni colpo che Giorgio affondava sentiva il piacere percorrerle tutto il corpo fino ad arrivarle al cervello. Si sentirono travolti da una passione indescrivibile finchè entrambi esplosero in un orgasmo così intenso da togliere il fiato. Si baciarono di nuovo. Anna sembrava contenta e guardando negli occhi Giorgio gli rivolse lo stesso sorriso dolce di prima e lui la strinse a sé. Rimasero così abbracciati in silenzio per qualche istante. Dall’altra parte del letto poi, anche Cinzia e Giorgio, erano impegnati allo spasimo ad interpretare figure da kamasutra. Cinzia in posizione pecoreccia accoglieva lo stantuffo di Andrea lanciando dei gridolini di piacere soffocati a stento. Si ritrasse all’improvviso da quella lotta e cambiando posizione fece sparire nelle bocca il membro del compagno occasionale chiedendogli di venirle in bocca. Andrea non se lo fece ripetere due volte ed esplose con violenza sia nella bocca che sul viso di Cinzia. Senza perdere la calma ed ostentando una naturalezza non indifferente lei si ritrasse pian piano e con il dorso della mano si puliva le gocce di sperma che le avevano colpito il viso. Sembrava di assistere ad una scena dantesca “la bocca sollevò dal fiero pasto….”; del resto Cinzia non si smentiva mai, la sua esuberanza anche in campo sessuale, a parere di Giorgio, non aveva eguali. Rimasero adagiati tutti e 4 sul letto godendosi la fase di rilassamento. Brevi attimi di silenzio e di calma con un’atmosfera da quiete dopo la tempesta. Nessuno osava o aveva il coraggio di prendere la parola per raccontare le emozioni e le sensazioni vissute durante l’incontro. Fu Andrea a rompere il ghiaccio dicendo che il tempo, seppur piacevolmente, era comunque trascorso in fretta ed era tempo di tornare ai propri ovili. Si ricomposero e si salutarono ripromettendosi a breve un altro incontro. Saliti sulle proprie auto si avviarono. Durante il viaggio di ritorno Valeria parlava, parlava, parlava raccontava le proprie impressioni sia sulle persone incontrate sia su ciò che era avvenuto tra quelle 4 mura. Giorgio intento nella guida ogni tanto la guardava ma senza prestarle attenzione più di tanto. Altri pensieri affollavano la sua mente. Ripensava allo sguardo di Anna, quello sguardo da pulcino bagnato che esprimeva dolcezza e tenerezza allo stesso tempo. Non riusciva a toglierselo dalla mente. Il ricordo gli rimase ancora per diversi giorni.
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10 anni fa
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97425
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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