Era un pomeriggio di questa estate 2015, ero in Sardegna, mi trovavo li in vacanza, in un posto straordinario.
Mare spettacolare, natura esuberante, nonostante l’edilizia piuttosto indiscriminata, ma comunque florida e attenta a celare le nefandezze dell’uomo poco incline a considerare la natura come un bene prezioso.
Era una giornata di sole ma ventilata, un po' di nuvole qui e là che a volte coprivano il sole che picchiava duro sul granito, sulle persone.
Stavo crogiolandomi al sole in una piccolissima spiaggia trovando talvolta riparo dietro un piccolo alberello, tra una dormita e la lettura di un libro, dopo aver mangiucchiato un po' d’uva tenuta al fresco nella mia borsa refrigerata ho sentito il bisogno di fare una passeggiata alla scoperta di ciò che celava la punta che vedevo a un centinaio di metri da me. ho infilato le mie scarpe da trekking e mi sono mosso verso la punta portandomi un piccolo zainetto con all’interno il mio telo.
Lungo il tragitto, nonostante il vento ho deciso di togliermi la maglietta, rimanendo in costume.
La punta nascondeva un tratto di costa rappresentato da roccia piuttosto aspra che scendeva a picco sul mare. Decisi di continuare,nonostante la difficoltà, perché sentivo il tono muscolare tornare, la stanchezza svanire e la sensazione di riuscire a eliminare tutte quelle calorie e tossine acquisite la sera prima con aperitivo e sfizi rigorosamente sardi, formaggi e salumi accompagnata dal pane carasau e poi la cena con abbondante vino.
Metri dopo metri, dopo passaggi sempre più complessi che inevitabilmente avevano scoraggiato la maggior parte delle persone che si erano prima di me cimentate nell’ardua passeggiata, ho trovato un’altra punta e subito dopo una splendida spiaggia completamente deserta, con sabbia molto chiara, perfettamente esposta al sole. ho deciso quindi di fermarmi per riposarmi e godermi questa natura, questo mare. A circa un centinaio di metri in mare le rocce rosa riaffioravano ed erano diventate la base di alcuni gabbiani che di tanto in tanto si alzavano per procacciarsi il cibo.
Mentre stavo li a prendere il sole vedo in lontananza avvicinarsi un motoscafo che piano piano, avvicinandosi a riva, getta dapprima l’ancora e si ormeggia a debita distanza dagli scogli.
Senza dubbio pensai che loro avevano avuto un ottima idea a cercare il posto via mare e da quella posizione privilegiata l’aver scelto quel tratto di costa mi ha confermato che di meglio li vicino non c’era nulla.
Avevo fatto bene a fermarmi e riposare per godermi la bellezza del posto.
La presenza della barca a motore un po' però aveva urtato la mia sensibilità “naturista” e oscurato una piccolissima parte della spettacolare vista che godevo.
Dalla barca sono usciti tre persone che si a tuffano per fare il bagno. vedo che lentamente nuotando arrivano a terra e si sdraiano non molto distanti da me. sono tre ragazzi uno di questi è di colore. Si riposano un po' e poi si alzano per raggiungere la macchia che è vicina alla spiaggia, vedo che scherzano e ogni tanto sorridendo mi guardano.
Non do peso alla cosa e mi giro a pancia sotto riuscendo a guardare il loro percorso verso la macchia bassa e intensamente verde.
Con celata disinvoltura i ragazzi si tolgono i loro costumi e arrivati nella macchia cominciando a cercare di attirare i miei sguardi che in realtà avevano già da tempo catalizzato.
Vedo che cominciano a toccarsi e a eccitarsi
Sono tutti e tre piuttosto atletici, due piuttosto alti l’altro quello di colore era di statura media. con fisico ben strutturato e muscoli ben definiti. in particolare il ragazzo di colore che è particolarmente attraente non solo per il suo fisico molto tonico ma anche per un viso molto bello con lineamenti fini e degli occhi scuri, capelli ricci corti. a questo punto il ragazzo di colore si inginocchia, gli altri due si avvicinano a lui e con una disinvoltura sconcertante comincia ad avvicinarsi al loro inguine cominciando a leccarli con intensità graduale.
Entrambi i ragazzi hanno una importante erezione. La definisco importante in quanto non solo repentina ma anche in considerazione delle dimensioni dei membri che il ragazzo di colore si è trovato a dover gestire.
Anche il ragazzo di colore comunque lentamente ha mostrato di gradire l’eccitazione dei due ragazzi incominciando a montare un cazzo di proporzioni veramente importanti non solo come lunghezza ma anche come diametro.
Per conto mio ho perso la timidezza iniziale e sono passato dal guardare di nascosto fino a mettere, rimanendo sempre a pancia sotto, dapprima il mento appoggiato ai due polsi, e poi tirandomi più su appoggiando le a testa con le braccia appoggiate sui gomiti.
La scena continuava ad evolversi con lo scambio dei protagonisti. Ora il ragazzo di colore si era alzato mostrando il suo grosso cazzo mentre un altro si era chinato per leccare entrambi.
Dopo alcuni minuti di questi preliminari, il sottoscritto aveva una imperiosa erezione celata dalla sabbia sotto di me, ho cercato di muovermi per creare maggiore spazio per permettere al mio membro di non dolermi.
Questo movimento è stato notato di ragazzi i quali facendomi cenni sempre più evidenti per unirmi a loro.
Dopo un po' di insistenza gestuale e la mia resistenza a rimanere al mio posto, hanno deciso di avvicinarsi.
Sono venuti vicino a me con i costumi in mano ed i cazzi che sembravano sempre più grandi più si avvicinavano a me.
Si sono seduti e dopo qualche brevissimo secondo di mio, solo mio, imbarazzo ci siamo presentati.
Paolo, Enrico e Carlo (quello di colore).
dopo una brevissima sosta Paolo ed Enrico hanno cominciato a baciarsi mentre Carlo si dedicava a tutti e due i cazzi. Carlo durante il suo impegnativo ma eccitante “lavoro” mi ha guardato, ho capito ad un invito esplicitato nel momento in cui ha indirizzato verso di me il cazzo più vicino.
Con naturalezza, a quel punto, mi sono sentito di avvicinare la mano e prendere il cazzo e cominciare a muoverlo lentamente soppesando ogni centimetro cercando di tenerlo tutto nel palmo della mia mano.
Lui ha continuato a leccare quello di Paolo mentre io lentamente mi sono avvicinato sempre di più a quello di Enrico.
Finalmente sono riuscito ad allungare dapprima la lingua e poi assaporarlo completamente introducendolo il più possibile nella mia bocca.
Ci siamo piano piano avvicinati tutti e ci siamo scambiati i partner, non mi ricordo chi dei tre mi abbia sfilato il costume ma anche io sono entrato nel giro dei pompini ricevuti.
Dopo un po' di questi giochi i tre si sono guardati e mi hanno detto di proseguire il gioco in barca.
tutti e quattro siamo entrati in acqua e ci siamo diretti alla barca ormeggiata non distante dalla spiaggia. sostenere lo zaino fuori dall’acqua mi ha comportato un ritardo di arrivo.
Gettato lo zainetto a bordo della barca sono salito, utilizzando la scaletta, in barca.sono entrato nella dimette e li mi sono trovato i tre che avevano già ricominciato a giocare, erano già molto eccitati e particolarmente in tiro. In barca era rimasta e non si era tuffata una bella signora che stava partecipando, ricevendo il cazzo di Paolo alla pecorina e leccando insieme a lui il cazzo di Enrico. Carlo appena mi ha visto salire mi è venuto incontro e ridendo ha fatto le presentazioni. la signora che mi ha salutato prendendo il mio cazzo in mano si chiamava Francesca. era una donna sui 40 anni magra ma con le curve al posto giusto, un bel seno naturale. Carlo si è messo alle mie spalle e ha cominciato a leccarmi dietro la radice dello scroto e l’ano ha cominciato ad introdurre un dito per poi passare a due utilizzando anche un gel lubrificante ha divaricato il mio sfintere fino a far entrare tre dita. a quel punto con dolcezza ma con fermezza mi ha dapprima appoggiato il suo cazzo sull’ano e poi piano piano con difficoltà, solo mia, lentamente è entrato con il suo cazzo.Il piacere che mi ha stimolato è stato immenso e con difficoltà sono riuscito a trattenermi visto che la signora mi leccava e segava e lui mi stantuffava da dietro.
Durante il pomeriggio siamo riusciti a scambiarci in tutti i ruoli, la grande ricevente era Francesca che riusciva a tenere impegnati tutti e quattro con una doppia e due in bocca. In realtà la competizione anale era piuttosto vivace tutti erano portati sia a ricevere che a dare sia nel ruolo passivo che attivo.
In particolare Paolo è riuscito a prendere il mio e quello di Enrico insieme nel culo, non da meno Francesca è riuscita a prendere quello di Carlo davanti mentre Paolo ed Enrico la prendevano da dietro io mi sono limitato a soffocare le sue grida, non ho mai saputo se di dolore o di goduria, con il mio cazzo nella sua gola.
Il pomeriggio si è concluso con una venuta generale nella fica di Francesca da Parte di Enrico e Paolo mentre il liquido caldo filante bianco profumato e cremoso stava per fuoriuscire dalla fica mi sono avvicinato alla sua fica e ho cominciato a leccare tutto quel liquido che usciva, Carlo a quel punto che stava dentro di me ha sfilato il suo cazzo è ha schizzato sulla fica di lei e sulla mia faccia. una volta ripulita Francesca, sono entrato nella sua fica e ho cominciato a scoparla mentre i nostri amici ci porgevano i loro cazzi per ripulirli. Mentre Francesca ha voluto la sua parte di sperma leccandomi gli schizzi di Carlo dalla faccia e una parte dello sperma che avevo ancora in bocca, le sono venuto dentro. Ci siamo baciati con lo sperma dei tre che passava da una bocca all’altra fino ad ingoiare ognuno la nostra parte. Francesca aha voluto assaggiare e bere anche il mio sperma ed Enrico si è “sacrificato” a leccarla e a darle la sua parte di sperma. Anche io ho reclamato la mia parte baciandoci tutti e tre.
A quel punto siamo sprofondati in una dolce agonia.
Dopo un po' di relax ancora estasiati un bel tuffo in quell’acqua cristallina, ci ha svegliato, siamo risaliti in barca. e siamo andati in porto.
Sono ritornato a casa con l’appuntamento per vederci a cena e con l’impegno che il dopo cena sarebbe stato nella loro villa. Mi hanno chiesto di portarmi qualcosa per dormire. Saranno stati indumenti utli? che sarà successo?
Eh la Sardegna..!!
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97409
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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