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Un giorno al mese

Già mattina?

Mmmm, che bello rotolarsi nuda nelle lenzuola di flanella d’inverno!
Mi arrivano gli odori della pelle, un misto del profumo da ieri sera e di ammorbidente; le gambe si aprono oscenamente senza nessun ostacolo……bellissimo!
Alzandomi noto la sottoveste buttata ieri notte prima di........e sorrido.
Un attimo d’avanti allo specchio per raccogliere i capelli, e sono già sotto la doccia.

Eccomi uomo!
Poggio la schiena sul muro freddo della cabina e il resto lo lascio sotto l’acqua calda…..brrrrr.
Un misto di brividi che non nascono da te!

Si accumulano dove avvicino le cosce. Il mio triangolo che è gonfio...si coccola con l’acqua calda….niente sapone oggi, ho voglia di acqua sempre più calda; mi fa sentire meglio i brividi!

Non manchi!
E questo corpo in balia agli ormoni che manca a te!

Oggi, solo questo benedetto giorno del mese, si sente talmente sicuro, talmente femmina dentro e fuori ….che ne anch’io lo riconosco.

L’accappatoio avvolge senza asciugare bene.
Mi siedo in fondo al letto con in mano tre quattro paio di slippini. Mmmmm, si, questo azzurro e trasparente tanga va benissimo!
Lo metto piano come se ti avessi d’avanti. Lo aggiusto dietro in modo simmetrico, un ultimo occhiata alla schiena che finisce con un piccolo fiocco azzurro e il sorriso compiaciuto con il pensiero di te e delle tue mani mi porta in cucina.

E’ uscito il caffè.
Adoro prenderlo seminuda per casa.
Stessa tazza, stesso odore, stesso fine se ci fossi.

Mi spargo un po’ di profumo e m’infilo il vestito.
Fuori fa freddo.

Sul treno trovo una cabina libera e mi siedo subito.
Sono persa nel mio libro quando alzo la testa e vedo d’avanti a me un ragazzino. Avrà si o no 20 anni. Una faccia che è proiettata sulle mie gambe accavallate e due occhi che bucano le mie calze a rete.
Mi vien' da sorridere….ma non sorrido. C’è della cattiveria in me oggi.

Chiudo il libro con un gesto rumoroso. Il ragazzo mi guarda in faccia. Mi tolgo gli occhiali guardandolo sempre dritto, un occhiata di sfida che lo fa arrossire.
Appendo gli occhiali dove c’è il bottone libero sul decolté del vestito che scende più giù. Appoggio il mento sulla mano e la mano sul mio ginocchio scoperto. Non ho reggiseno ed è facile che lo sguardo del ragazzo si perde nel semibuio che scoprono i bottoni slacciati del vestito.

È un ragazzo di quelli seri, di quelli che si segano sempre da soli e a lungo con gli anni. Un area leggermente triste e un fisico molto magro, due occhi grigi pieni di voglia e capelli un po’ lunghi.
Tutto diverso da te!
Mi piace però come mi guarda. Senza nascondersi dietro finta sicurezza, senza capire il perché del' attrazione.
Lo so io ragazzo, lo so io. Oggi a parlare non saremo io e te.
Mi appoggio meglio sullo schienale e il vestito già sopra le ginocchia sale su.
Tolgo una scarpina e alzo la gamba. La alzo in mezzo alle sue gambe aperte, la gamba mira già il suo sesso quando gira un po’ di lato e si poggia sulla sua destra.
Non ti disturba , no?
Il ragazzo si alza un pochino e si siede di nuovo con aria persa….non so più se del mio gesto o delle mie parole.
Il fatto che mi sono tolta la scarpa.
Finalmente mi guarda negli occhi.
Faccio un gesto con le labbra involontariamente.
Mangiucchio un po’ di rossetto e seguo con gli occhi le dita dei piedi che si muovono sotto la calza a rete.
Poi butto lo sguardo in mezzo alle sue gambe….contenta ormai.
Alzo l’altra gamba e la accavallo piano sulla prima che dista solo 10cm dal ragazzo. S’intravede la mia coscia nuda.
Comincia a piacermi questo giocco….comincio a sentir caldo anch’io sotto il fiocco azzurro.
Muovo le dita dei piedi, bastano poche altre mosse e toccherò la coscia del ragazzo ormai tutto rosso.
Lui che guarda me e io che guardo una volta il mio piede e poi il suo sesso che scoppia.

Il treno si ferma bruscamente e i miei occhiali finiscono per terra.
Lui scatta in piedi, li prende per terra e rimane con gli occhiali in mano d’avanti a me seduta….il suo sesso che sfida la stoffa dei jeans, proprio al altezza della mia bocca.

È la mia fermata.
Raccolgo velocemente borsa, libro, occhiali e capotto e cammino verso l’uscita con il rossore che adesso copre me.

T’intravedo già con quel aria indaffarata di un giorno pieno…..non sai quanto…..

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