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Travestita e usata

Da un paio di giorni non giocavo con il mio buchetto e la voglia di fare un’esperienza con una coppia con entrambi bisex mi assaliva ancora di più.
Iniziai a contattare diverse coppie anche fuori dalla mia città dato che avevo la possibilità di viaggiare e spostarmi liberamente.
La sera stessa arriva un messaggio di una coppia di età sui 39 che erano interessati a conoscermi e che entrambi erano bisex e la lei amante di indossare strap-on per sottomettere sia il suo lui che me da trav.
Organizzato l’incontro, il giorno dopo, mi presento a casa loro in una villetta fuori Roma; il cuore galoppava all’impazzata, anche perché era la prima volta che mi travestivo da un’altra parte e non sapevo chi avrei avuto davanti.
Certo, le foto erano ben visibili sull’annuncio ed entrambi sembravano belle persone, ma nella realtà dovevo avere la conferma.
Suonato il campanello, mi presentai e il portone si aprii: entrata dentro percorsi un piccolo vialetto alberato e a poche decine di metri c’era la coppia che mi indicava di salire le scalette.
Arrivata in cima, mi fecero accomodare in una bella sala: il televisore era acceso e il film già dalle scene, si capiva che trattava un porno con trav e trans all’opera con belle ragazze e con mistress.
Ci sedemmo sul divano e dopo le presentazioni Alessia (nome finto) mi disse se volevo cambiarmi e darmi una pulita.
Nel frattempo Giorgio (nome finto) godeva di quelle scene aspettandoci sul divano.
Alessia si mostrò molto gentile e mi aiutò a spogliarmi del tutto; si complimentò per il culetto e i glutei belli morbidi iniziando a tastarli e mettendosi dietro di me.
Indossai un corsetto nero in pizzo, un perizoma che a malapena copriva il mio cazzo già eccitato, un reggicalze e delle calze nere velate e un kimono nero di seta per coprire il tutto.
Alessia guardava con occhi strabiliati e mi disse che con il trucco sarei stata davvero una bella fighetta da esplorare; infatti seduta davanti allo specchio, iniziò a truccarmi con passione e delicatezza.
Indossata una parrucca bionda e le scarpe nere con tacco mi alzai e feci una sfilata davanti lo specchio per ammirarmi.
Ero eccitato moltissimo e mi sarei scopata da sola quella fighetta che rifletteva sullo specchio.
Alessia era già pronta pure lei; si era spogliata nuda dicendo che solo io avrei dovuto indossare lingerie e fare una sorpresa a Giorgio.
Presami per mano iniziai a camminare per il corridoio, ancheggiando i fianchi per rendere la mie forme più sinuose; il rumore dei tacchi echeggiava e faceva da avviso per il nostro arrivo.
Anche Giorgio si era nel frattempo spogliato e stava masturbandosi davanti al film e quando entrambe siamo apparse nella sala lanciò un’espressione di compiacimento e gli occhi iniziarono a brillare forse nel pensare che quella gustosa bambolina sarebbe stata posseduta da loro.
Anche io sgranai gli occhi nel vedere quel cazzo duro proprio davanti di dimensioni esagerate; era dritto e poderoso, e pensai che il buchetto non era stato lubrificato e avrei avuto difficoltà a prenderlo.
Alessia capì le mie preoccupazioni e mi disse che ci avrebbe pensato lei a prepararmi ma che quello sarebbe stato il minimo problema perché aveva una sorpresa per me.
Avvicinatami a lui mi misi in ginocchio sul divano e iniziai a leccare prima l’asta per prendere le misure e poi a tentare di prenderlo in bocca: iniziavo dal glande, la punta per poi provare a bagnarlo per tutta la grossezza e aprendo la bocca per farlo scendere giu e tentare di sentirlo sul palato.
La lingua si muoveva con velocità e sentivo quel sapore di carne sulla gola; deglutivo la saliva che producevo mischiata al liquido pre-orgasmico; il sapore salato mi faceva venire più sete e deglutivo ancora di più.
Nel frattempo l’eccitazione aumentava perché Alessia aveva scostato il perizoma verso il basso e con la lingua leccava il mio buchetto penetrandomi con colpetti diretti; poi con le dita avevo capito che iniziava ad esplorarmi e spalmandomi un lubrificante profumato.
Entrava con un dito poi con due poi con tre; li faceva roteare intorno e allargava lo sfintere per farmi abituare e prepararmi alla penetrazione.
Ad un tratto disse che ero pronta e che avrei potuto prendere il cazzo di Giorgio; mi spostò di lato sempre in ginocchio e mi face allargare la gambe con la pancia piegata e il culetto per aria.
Sentì il cazzo prima strusciare tra l’insenatura dei glutei per raccogliere del lubrificante, poi puntare dritto sul buchetto e fare forza per aprirsi la strada.
Chiusi gli occhi aspettando la penetrazione; iniziai a sentire un po’ di dolore ma il culetto era ben lubrificato e Giorgio iniziò a pomparmi incitato dalla moglie a scoparmi e a scendere sempre più giù.
Lo incitava a darmi colpi duri e di allargarmi a dovere perché dopo ci avrebbe pensata lei a scoparmi e rompermi il culo.
Sentivo quella carne dura scivolare nell’intestino e un calore mi possedeva il culo e il cervello; ansimavo e ad ogni colpo gridavo piano per il piacere.
Dopo un po’ di quei colpi, Alessia esclamò che avrei avuto bisogno di altro e spostato il suo uomo disse che ora era arrivato il suo turno, infatti, nel frattempo aveva indossato uno strap-on e ora mi avrebbe lavorato per benino.
Giorgio si mise davanti a me e, estratto il preservativo, in modo naturale appena lo vidi ingoiai quel cazzo durissimo e la bocca si riempì di quella carne saporosa che volevo quasi morderlo.
Alessia inizio a giocare sul mio culetto e strusciare l’attrezzo sui glutei e sul liquido lubrificante.
Solo allora iniziai a capire che le dimensioni erano enormi e la pregai di non provare a penetrarmi con quel bastone di gomma.
Guardai con gli occhi e vidi che era gigantesco; non riusciva a stare dritto per la lunghezza nonostante fosse grosso come una mazza da baseball.
Alessia senza rispondere iniziò a puntarlo sul buco gia aperto e iniziò a fare forza.
Giorgio mi spingeva davanti per non farmi spostare e Alessia provava a penetrarmi con quella mazza tenendolo con due mani.
Sentivo il culo che si apriva ma non sentivo che stava entrando; infatti era troppo grosso e lo sfintere non era abbastanza largo.
Iniziai a gridare e a lacrimare, mi tenevo i glutei con le mani pressandoli per non sentire il dolore e spingendoli verso l’alto.
Ad un tratto sentii che la cappella era dentro e centimetro dopo centimetro quella mazza mi penetrava dentro; il culo era un bruciore totale e le gambe tremavano ad ogni movimento di Alessia.
Lei iniziava a dirmi che ormai mi aveva rotto il culo e che non avrei avuto più problemi per le successive volte che sarei andata con loro e iniziava a pomparmi guadagnando ad ogni colpo più profondità dentro lo stomaco.
Ero impalata, si la parola giusta è questa, mi sentivo impalata da Alessia che iniziava a carezzarmi i glutei e la schiena per addolcire quel dolore.
Non sentivo più nulla, solo un piacere immenso che aveva preso posto al dolore iniziale e il calore si diffondeva su tutto il corpo.
Iniziavo a venire sul divano e a ogni colpo uno schizzo usciva fuori.
Anche Giorgio iniziava a tremare e capii che l’orgasmo era prossimo; spalancai la bocca per ricevere quel nettare salato che arrivò direttamente in gola; inghiottito lo sperma continuai a pulirlo mentre Alessia tirava fuori quel randello; sentivo le viscere uscire insieme e un piacere indescrivibile.
Alessia mi abbracciò da dietro baciandomi sulla bocca e dicendomi che ero stata molto brava.
Rimasti sul divano ad accarezzarci a vicenda ancora per qualche minuto decidemmo di rivederci ancora per riprovare le stesse sensazioni; ci baciammo ancora mentre Giorgio mi accarezzava.
Fatta la doccia uscì da quella casa camminando con fatica; mi sentivo spossato e svuotato dentro e i muscoli del culetto tutti dilatati.
Arrivata a casa mi pulì di nuovo e con la mano tastai lo sfintere per capire come stava messo; ormai ero dilatata e le dita entravano senza difficoltà.
Venni di nuovo pensando a quell’incontro e che ci saremmo rivisti nuovamente.

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