Era una sera d’estate e più precisamente un sabato sera. Per ovviare alle solite serate passate seduti al tavolino del bar del quartiere decidemmo di andare ad una festa organizzata all’ultimo momento da un gruppo di amici. Ci ritrovammo verso le 22 e partimmo con 2 macchine. Eravamo in nove, io avevo preso la mia, perché si sapeva come andavano a finire queste serate. Inevitabilmente ci si ubriacava sempre, così, come sempre, mi sentivo più sicuro con la mia macchina.
Eravamo una compagnia di amici che si conoscono fin dall’infanzia, affiatata e di quelle dove in periodo adolescenziale ci si scambiava il partner quasi per gioco, come capita a tutti i ragazzi di quell’età, ma c’era un sogno che col tempo era diventato irraggiungibile: Alice.
Alice era la mia migliore amica. Ho cercato in tutti i modi di conquistarla, invano. Non sono un brutto ragazzo e non lo sono mai stato, ma evidentemente non son nemmeno mai stato il suo tipo.
Non era ritenuta la più bella della compagnia, ma per me lo è sempre stata: è sempre uscita con Carlo, il mio migliore amico, dopo un lungo periodo di litigi, proprio a causa di questa loro relazione, ma poi si sa… le amicizie alla fine sono sempre quelle più forti e così si è superato anche quell’ostacolo.
Quella sera Carlo non c’era, faceva il turno serale alla fabbrica e così, Alice era sola, come in tantissime altre occasioni.
Ero rassegnato da tempo, ma quella sera mi scatto una scintilla, forse per il suo abbigliamento che mi stava facendo andare il sangue in ebollizione. Era una calda serata, indossava un vestito di lino azzurro, con una fantasia di fiorellini bianchi che gli partiva da sopra al ginocchio, sandali aperti con un tacco non troppo alto e una scollatura non troppo osè, che lasciava intravedere le sue forme perfette.
Alice non è molto alta, però è perfetta: culetto sodo e a mandolino, almeno una 3 di seno abbondante, occhi verdi e capelli tinti di rosso ricci. Il viso è stupendo: ha l’espressione della brava ragazza, per questo era la bambina delle quale mi ero innamorato alle elementari.
Quella sera Alice era una bomba e io non riuscivo a staccarle gl’occhi di dosso, come in altre occasioni del resto. Era seduta dietro durante il viaggio e io avevo spostato lo specchietto per poterla guardare mentre si parlava tutti insieme.
L’unico episodio del passato legato a lei che mi ha sempre procurato eccitazione, riguardava una giornata in spiaggia di qualche anno prima. Eravamo ad Olbia, io, lei e Carlo e una compagna di università di Alice; in quel periodo cercavano di trovarmi l’anima gemella.
Ad un certo punto, le sento ridere, mentre Carlo era andato a farsi una nuotata. Io ero sotto l’ombrellone e mi stavo facendo una pennichella: apro gli occhi sentendo il rumore e chiedo cos’avessero da ridere, visto che sembravo io il motivo. Visibilmente imbarazzate fanno finta di niente, poi dopo che la compagna di Alice s’era allontanata per una granita, Alice mi si avvicina sussurrandomi in un orecchio che avevano notato la generosità del mio pacco…
Ero rimasto di stucco e da lì son sempre partite le mie fantasie erotiche su di loro, durante i miei momenti di piacere fai da te.
Ma ritornando alla serata, eccoci nel posto disperso in un paesino dell’entroterra, Gilfetteri, mi pare si chiamasse la frazione, classica festa con gente da tutte le parti, musica a tutto volume, e tanto tanto alcool… una di quelle feste private, aperte a tutti. Si beveva a volontà pagando solamente l’ingresso e quella sera sembrava che la gente si volesse proprio divertire.
Io prendo Alice per un braccio istintavemente e la porto immediatamente a prendere un cocktail “due cuba, anzi tre…”. Anche lei aveva voglia di divertirsi quella sera e si vedeva, dopo il secondo giro, mi confessa che era contenta che non ci fosse stata Carlo, altrimenti lui, non l’avrebbe fatta bere, visto che è il classico ragazzo per bene.
Beviamo e balliamo un po’, la serata sta procedendo magnificamente. Le luci del posto sottolineano ancor più la sua bellezza e non so se è l’alcool o cos’altro, ma più la guardo e più mi sembra di vedere in trasparenza il suo corpo. Mi sembra che indossi un perizomino fantastico bianco e non abbia il reggiseno, ma le ha talmente sode che le rimangono dritte ugualmente, poi mi giro e vedo che altre persone hanno gl’occhi puntati sul suo fondoschiena e capisco che allora dev’essere la luce del posto. Fantastico! Non riesco a staccarle gl’occhi da quel suo corpo, lei se ne accorge, si avvicina e mi chiede il perché…. Io senza pensare, grazie allo stato in cui ero, le risposi immediatamente “perché stasera sei incredibilmente sexy”. Mi ringrazia e mi prende per un braccio. Nel frattempo gli altri si erano dispersi, chi a bere, chi a ballare, qualcuno in cerca di conquiste.
Io e Alice ci ritroviamo ora in mezzo al casino e balliamo, ci strusciamo, la mia eccitazione si fa sentire e non so se farla notare maggiormente o imbarazzarmi; vedo che lei se ne accorge, è ubriaca quanto me, si avvicina e mi sfiora le labbra con un bacio accennato. Sto esplodendo…
E’ così vicina che riesco a vedere dentro la sua scollatura: è senza reggiseno, che visione fantastica. Non ce la faccio più. Con una scusa le chiedo di allontanarci un po’ e di andare alla macchina, per prendere il cellulare (che naturalmente non avevo dimenticato). Lei acconsente e mi segue. Ci teniamo per mano e barcolliamo nel buio allegramente in cerca di un posto dove appartarci.
Quella situazione ha dell’irreale. Me l’ero sognata un sacco di volte ma mai pensavo di raggiungerla un giorno. E invece, eccoci qui, appoggiata contro al muro di una casa è lì e mi guarda con quei due occhi. Senza pensarci mi avvicino e la sorprendo con un lungo bacio liberatorio: rischio. Lei non oppone resistenza e si lascia prendere e inizia a muovere le sue mani sul mio corpo, mi accarezza sotto la maglietta e poi va in cerca di quello che avrei sempre voluto fosse solo suo.
Io non sto con le mani in mano e le alzo il vestito, tastandole quel culetto sodo.
Subito dietro quel muro, un vicoletto strettissimo e buio tra due case… ci spostiamo ed entriamo. Qui, anche se passa qualcuno, non potrà vederci… (continuo?)
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
Ovviamente sì, se puoi.
Ciao e grazie,
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