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Sesso da sogno

Sapevo che avrei dovuto mantenere le mie idee e i miei sani ideali…. Dovevo evitare ogni tentazione per poter (non senza una gran fatica) evitare di cacciarmi nuovamente nei guai! Dovevo continuare a sostenere la mia idea che l’unico “maschio” affidabile è il silicone! Si un bel pene finto!... Scelto della giusta misura…. Ti fa godere dove come e quanto vuoi e soprattutto non ha pretese assurde e non spara cazzate!... Il sesso fine a se stesso non è appagante ne eccitante…. Ma a chi voglio darla a bere? Se così fosse cosa ci faccio parcheggiata di fronte ad un cancello con il cuore in subbuglio e un calore inequivocabile tra le gambe? Stamattina quando mi sono svegliata ero così sicura di quello che stavo facendo… cosa sta cambiando?.... Devo calmarmi e riflettere… nessuno è in grado di impormi nulla che io non voglia…. Mi allontano un po in auto e mi parcheggio in una piccola area vicino ai campi, dove lui non può vedermi… ripenso alle lunghe chiacchierate in chat… e alla sua bellissima voce calda e passionale …. Allegra e sonora quando ride…. Un dolcissimo bambino cresciuto, spavaldo e sensuale. Un uomo interessante con il quale una sera( iniziata per gioco da qualcun altro) mi sono confidata senza alcun velo, convinta che tra noi sarebbero rimaste due tastiere e due freddi monitor , un uomo che sembrava conoscermi da sempre visto che riusciva sempre ad anticipare le mie battute, o forse semplicemente che conosce benissimo se stesso …. Un uomo destinato ad essere una piccola comparsa nella mia vita perché entrambi abbiamo altri progetti, ma che nulla vieta possa rimanere un ottimo amico…. Un uomo che per ora almeno a parole mi è affine sessualmente….
Ripercorro ad occhi chiusi … le mani strette attorno al volante… il modo in cui ci siamo conosciuti…. La mia solita curiosità… il mio modo di comportarmi da bambina capricciosa… se un “adulto” mi dice di non fare una cosa ecco che per puntiglio io la faccio!!!!!!!!!!.... Gli avvertimenti su di lui erano stati molto chiari… “sarai solo una tacca sulla sua cintura!”… Ma come contrasta il suo modo di fare sincero con questa descrizione… Le persone a volte parlano dando per scontato che si desideri essere “protetti”…. Molto spesso senza neppure conoscere a fondo la persona che stanno proteggendo!... Me lo hanno descritto in modo così impertinente da rendermelo ancora più attraente!!!!!...
Mi torna in mente il suo bellissimo viso da eterno peter pan, cornice perfetta per i suoi splendidi occhi chiari, per me attrazione e ammonimento, sorriso e avvertimento e per la sua bella bocca carnosa… così casta e imbarazzata al telefono…. Rimarranno così quelle labbra da mordere?.. caste e pure… oppure dalla sua bocca sapranno uscire ardite parole?...
Lui per me è un’incognita , ha risvegliato il mio istinto (la mia malattia)… qualcosa che credevo di aver anestetizzato dopo l’ultima deludente storia… Troppi uomini sono passati per la mia vita senza lasciare alcuna traccia e buona parte di questi non è nemmeno riuscita a farmi godere veramente!...
Il telefonino vibra…. “Dove sei?... Perché stai tardando?.... Non avrai paura?.... tanto lo sai che prima o poi ci ricadi!.... Non farmi aspettare…….” Mi guardo nello specchietto non sono bella ma la mia femminilità non è mai passata inosservata. Ho un trucco leggero che mette a risalto soprattutto le labbra carnose, mi piace lasciare segni con il rossetto mentre la mia bocca è in perlustrazione… Ho i capelli raccolti in una semplice coda, li odio quando mi disturbano e devo toglierli… e poi a quale uomo non piace osservare?...
Abbigliamento semplice ma sempre d’effetto… camicetta bianca molto aperta che lascia intravedere il mio generoso decolté, gonna nera appena sotto il ginocchio… sotto una guepiere bianca che regge con delicatezza le calze a rete sottilissima. Immancabili i tacchi alti. Metto in moto, non voglio scappare…. E mi ritrovo di nuovo li, davanti al suo cancello. Questa volta scendo e mi avvicino… il cancello è aperto e anche la porta sembra socchiusa. I tacchi fanno rumore… so che mi sta guardando e questa è una sfida per me. I pochi passi che mi separano alla porta sembrano kilometri… dentro è tutto buio… per fortuna la porta non cigola se no sarei scappata!... entro e mi chiudo la porta alle spalle. Nulla… nessun rumore... buio completo. Lo chiamo ma lui ovviamente non risponde… poco per volta i miei occhi si abituano al buio e vedo la sua ombra che lentamente si avvicina… si mette alle mie spalle senza toccarmi…. Nel silenzio sono riconoscibili i nostri respiri e i battiti del cuore…. Il mio sembra intenzionato a sfuggirmi il suo è calmo e regolare come se avesse vissuto milioni di situazioni come queste…. Sto tremando … ma non è paura… Voglio che lui mi tocchi… come se potesse intuire i miei pensieri mi stringe con un braccio all’altezza della vita e con l’altra mano inizia ad accarezzarmi il collo…. È alto … e il suo corpo è possente… sento il suo profumo, maschile e forte come piace a me. “Ciao… finalmente sei arrivata. Ora dovrai farti perdonare per tutto questo ritardo” la sua voce di solito molto brillante è poco più di un sussurro, ma la riconosco e questo mi rilassa un po’ …. Le sue mani, peccato sono un po piccole, mi abbandonano per tornare poco dopo sui miei occhi… vuole bendarmi… mi piace giocare per cui lo assecondo anche se così facendo si perderà parte dello spettacolo, dicono che i miei occhi sono due gocce di cristallo dentro ai quali qualsiasi emozione passa visibile come una pellicola al cinema…. Mi passa attorno… accarezzandomi dolcemente… si avvicina e si allontana… mi sfiora con le labbra per poi allontanarsi… è così delicato?... No… il suo intento è quello di eccitarmi ancora di più… è una tortura stare ferma sui tacchi aspettando che lui faccia qualche mossa… in più nonostante i brividi, la pelle sembra bruciare e il calore nel mio ventre si fa più intenso… dopo avermi lasciata ferma per un interminabile lasso di tempo mi si avvicina e con le mani mi accarezza il decolté… mi bacia dolcemente, il sapore delle sue labbra è inebriante…. Mi spinge e mi ritrovo con la schiena al muro…. I suoi baci si fanno più roventi… ingordi… con le mani prende possesso del mio seno e lo stringe come se volesse farmi male…. Questa situazione mi ha coinvolta a tal punto che solo dopo un po mi sono resa conto di aver le mani libere…. Nello stesso momento in cui lui infila la mano sotto la gonna…. Giunto al sottile pizzo che protegge il centro del mio piacere lo sento sorridere soddisfatto per quell’ indubbio calore …. Si insinua sotto il sottile elastico e si tuffa con le dita nel vischioso dei miei umori…. Mi tocca con maestria come se conoscesse ogni mossa per darmi maggior piacere…. Non voglio perdere completamente il controllo … inizio a manovrare la cintura sui jeans… maledizione bottoni e oltretutto bendata!... riesco abbastanza bene a toglierli di mezzo ma quando sto per toccare la sua pelle tesa mi blocca…. Mi prende entrambe le mani…. “devi farti perdonare ricordi?” …in un attimo sono faccia a faccia con il suo sesso turgido…
Le mie labbra carnose non faticano a trovare il punto più delicato… Ha un buon sapore… mi piace…. È piacevole giocare con il suo sesso come se fosse un gelato o una dolcissima caramella…. La mia lingua percorre in lungo e in largo tutta la sua asta…. La cappella tesa… lo prendo in bocca e lo succhio… lentamente gustandomelo a fondo… il vuoto nella mia bocca lo schiaccia delicatamente mentre me lo passo da una guancia all’altra…. Lo libero dalla presa per poi farlo scivolare di nuovo tra le mie labbra…. “Mi stai perdonando?....” con fare malizioso comincio a scendere ancora per succhiargli le palle… “dimmi che mi perdoni daiii…. “ “… sei sulla buona strada se continui così… la tua bocca è un forno!”…. la sua voce brillante ora è rotta dall’eccitazione…. il ghiaccio è rotto Mi prende per la coda e mi indica di alzarmi “lascialo respirare adessi … non vorrai consumarlo!!”… Rialzandomi sento la mia borsetta cadere…. Ovviamente non mi ero accorta di averla ancora addosso … Lui ride di gusto… “avevi paura che non te ne dessi abbastanza?”…. in un attimo ho capito che la borsa cadendo si era aperta lasciando scappare il mio fedele compagno di tante avventure… Il MUTO!... Che vergogna!!!.... “era solo un gioco!”…. “si si… vabbè un gioco!.... tu vuoi giocare?”… “insieme a te si…”… ora ridevamo entrambi…. Mi toglie il velo che avevo sugli occhi e finalmente vedo il suo viso divertito e sereno… Mi prende per la mano e mi trascina lungo l’appartamento buio… “ah… ricordati il tuo amico… non vorrai lasciarlo a guardare!!”… Mi guida sorridendo verso il divano… i suoi baci si sono fatti roventi e mentre esploriamo l’uno la bocca dell’altro le mani sciolgono gli ultimi legami con i vestiti… Stringe i miei seni tra le mani, mi lecca e mi morde i capezzoli con studiata e delicata violenza. Lo spingo sul divano… non so più resistere… lo voglio sentire dentro…. Ridiamo divertiti tutti e due, non oppone resistenza e si siede con me a cavallo… mi scivola dentro senza timori… come se fosse il padrone di casa…. La sua spavalderia è disarmante ed eccitante al tempo stesso… la sua voce mi giunge come un sussurro “ anche io sai avevo pensato a qualche giochino…” … dopo ricordo solo un dolore secco ai capezzoli e due pinzette che li stringevano, attaccate a due piccole catenelle e ad un peso… una sorpresa che mi ha portata dritta dritta all’apice del piacere… tremante mi lascio scivolare verso il divano… e lui con il suo sorrisino impertinente “ non penserai di cavartela così… vero?” certo che no… ne ero certa… solo non sapevo cosa avesse in mente e questo mi divertiva non mi spaventava più… Si sdraiò vicino a me in modo da mettermi sulle labbra il suo sesso ancora insoddisfatto… lui cominciò a leccarmi con avidità senza lasciarmi un attimo di respiro… mi scopa con IL MUTO… e mi lecca tutta…. Noooo non riuscirai ancora…. Sul più bello si ferma… si alza e lasciandomi li come una scema dice…. “vestiti che andiamo a cena….le pinzette tienile sotto la guepiere” In auto parla del più e del meno come se nulla fosse tanto che seppure divertita mi stavo chiedendo cosa ci fosse che non andava…. Arrivati al ristorante (che ovviamente conosceva) ci sedemmo ad un tavolo con una piccola panca per due da una parte… ci sedemmo entrambi su quella… e cominciai a capire dove la sua contorta mente stava arrivando, era estremamente eccitante il suo modo di giocare… Mentre ordinavamo alla cameriera la sua mano cominciò ad alzarmi la gonna e ad insinuarsi dove la pelle liscia e depilata del mio sesso diventava più calda… Adoro le sfide e quando fu il suo turno di ordinare allentai la stretta delle mie gambe allargandole quanto più possibile lasciandogli la strada libera… iniziai ad accarezzare i suoi jeans..… Mentre aspettavamo mi fece un cenno con gli occhi per farmi notare la toilette… “fingi di star male…” con molto garbo chiese alla cameriera dove fosse la toilette e se potesse accompagnarmi…. “sa sta male…. Dev’essere l’influenza vero amore?” Mi scappava da ridere ma lo assecondai fingendomi moribonda… chiusa la porta del bagno, fu qualcosa di travolgente… i primi bottoni della camicetta aperti… i seni fuori dalla guepiere con i loro monili…. e lui alle spalle che mi scopava con foga…. Potevo vedere nel grande specchio la soddisfazione nei suoi occhi chiari… entrambi ci voltammo insieme verso la porta … un rumore ci aveva distratti… ma il vedere che la serratura inquadrava giusto giusto il punto in cui ci univamo ci eccitò ancora di più…. Raggiunsi il mio secondo orgasmo…. Dopo esserci risistemati uscimmo per tornare a tavola… fuori dalla porta nell’antibagno un uomo sui 50 si stava masturbando per nulla disturbato dal nostro passaggio… Non fui per nulla meravigliata nel sentire il mio compagno di avventura dire: “la prossima volta bussi… magari la coinvolgiamo….” La cena era sul tavolo…. Ne divorammo una parte e poi mano nella mano scappammo fuori… nel parcheggio appoggiato con la schiena alla macchina, con fare grintoso… “ora però voglio godere io… se no scoppio!” mi accompagna prendendomi per la coda verso il suo sesso…. Mi bastò prenderglielo in bocca che mi riempì tutto il viso e la bocca del suo seme caldo… Lo ingoiai tutto… non avevo preso il dolce a cena!!!...
Ancora oggi ripensandoci mi viene da sorridere… E’ veramente fantastico trovare una persona come lui che sia un compagno di giochi… un amante… un amico…. Qualcuno che non ti giudica e che vive come te i disagi di una sessualità accesa ma pulita… qualcuno a cui non chiedere nulla e che non ti chiederà mai nulla… qualcuno che ti resta vicino per il piacere di quei momenti…. Qualcuno che purtroppo ho conosciuto solo in un sogno bollente che non scorderò facilmente….

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