“Per me è un’idea folle come te”. Abbiamo appena finito di ridere tutte e quattro dopo che Marta, sempre la più svitata, ha lanciato la sua proposta.
Lucia ha le lacrime agli occhi ma non so se è solo per le tante risate o per una certa eccitazione che pure mi è sembrato di cogliere nello sguardo.
“ Ti assicuro Paola che è possibile e direi che dopo anni di schiavitù e vessazioni sarebbe una bella rivincita”. Marta ribadisce con forza il suo credo molto femminista.
“ Guarda che un conto è fotografare uomini nudi e fare una collezione come la tua che in fondo ha l’alibi dell’arte, della particolarità della proposta artistica, e tutt’altra cosa è quello che vorresti fare”.
“ Lucia, su senza problemi, dimmi quant’è che tu lo desideri e che ti piacerebbe?”
“Ad essere onesta non ricordo più neanche da quant’è che… non ne vedo uno” e ride sguaiata facendo sussultare il seno pesantissimo, i fianchi larghi, illuminando il suo viso tondo come solo fa quando la vedo attaccare un bombolone alla crema.
Scuoto la testa contrariata e cerco inutilmente in Antonella uno sguardo di complicità. Come sempre lei tace, sembra estranea e alla fine farà tutto quello che dice Marta.
“Ragazze, provo a ribadire, a me pare un progetto folle e anche rischioso. Ma come potremmo scegliere e poi dove?”
“Intanto per scegliere non esiste problema”. Marta fa quell’espressione ambigua, il labbro sotto si sovrappone a quello sopra, tace un attimo e poi sentenzia: “ lo sceglieremo assieme tra le decine e decine di contatti che ho in messenger gente…. abituata a farlo in cam “.
“ Pure questo fai? Ma sei proprio una zoccola. E torniamo a ridere di gusto”.
“Il giusto, dai, il giusto. E poi Paola ci vuole tra noi un po’ di solidarietà. Se non lo facciamo tra noi amiche. Non dicevi proprio tu che siamo una squadra? Certo per te e anche per me è facile fare dell’ironia ma se Lucia ci chiede un favore… perchè non farglielo?.
“ Ma tu sei bastarda dentro, imbrogliona di nascita. Lucia non ha chiesto nulla di tutto questo, sei stata tu a proporglielo”
“Vero, Paola, ma solo dopo quello che ci ha detto più volte e che continua a dirci”.
“Ma se iniziasse a mangiare di meno e a fare una dieta…” e mollo una pacca sulla robusta coscia di Lucia che per non farsi distrarre ha addentato il cornetto che come al solito Antonella ha lasciato nel piatto. Annuisce a bocca piena la nostra amica taglia forte, la “grossa amica” come si definisce quando io la presento come grande correggendo con autoironia il grande con grossa.
Lucia sin da ragazza è sempre stata piuttosto robusta, questo è vero, ma negli ultimi 5-6 anni ha sostituito affetti e sesso con il cibo con risultati pesanti. Poi si lamenta che non ha uomini da tempo immemorabile e si chiude nel suo oltranzismo femminista.
“Una mano ad un’amica in difficoltà… la negheresti?” e mi guarda con gli occhioni da cerbiatta.
“Io posso anche capirti ma perché mi devi coinvolgere? Fallo da sola no?”
China il capo da una parte come a dire ma che stai dicendo. “ Mi hai vista? Pensi che gli uomini facciano la fila per me come accade a te?”
“Ma quando mai Lucia, non c’è nessuna fila per me, ho quasi 50 anni…ma ti pare”.
“Non ti sono certo mancati uomini ed esperienze, no, Paola? Non credo tu possa lamentarti. Dunque se ti chiedo di fare una cosa per me…”
“Sei scorretta e falsa come la tua degna compare Marta” e ridiamo ancora.
Una eccitatissima Antonella apre la porta di Marta. Sento subito le voci delle altre due nell’altra stanza. Non faccio in tempo a chiedere scusa per il ritardo che lei mi prende per mano e mi trascina letteralmente nello studio di Marta. Le altre due sono davanti al pc, immerse e prese osservando almeno 6 o 7 finestre di messenger aperte e sovrapposte . In alcune si intravedono sopra le loro teste quasi incollate allo schermo, uomini nudi. La Cam di Marta è accesa, lei, in piedi chinata sa di offrire una veduta panoramica del… suo ampio balcone del resto volutamente lasciato piuttosto libero dall’ampia scollatura. Seduta alla tastiera c’è Lucia. Parlo piano salutando, ma rispondono forte: “il microfono non è acceso Paola tranquilla”.
“ Che ne dici di questo?” Lucia mi invita con un gesto del capo ad avvicinarmi allo schermo. Marta si fa da parte. In primo piano ora un uomo piuttosto muscoloso, nudo, si tocca e l’argomento è consistente. Non faccio in tempo ad avvicinarmi di più allo schermo che quella stronza di Marta da dietro mi alza la gonna.
“Ma stai ferma- le urlo cercando di abbassarla e resistendo anche a Lucia intervenuta a darle manforte”.
“ Dai Paola fagli vedere le gambe, di noi sei quella che ce le ha più belle “ e ridono tutte e tre mentre con dolce violenza Antonella mi blocca le mani che in fondo mi lascio tenere senza troppo lottare, e le altre due completano il lavoro tenendomi la gonna sollevata davanti alla cam e mostrando il mio collant con sotto lo slip bianco. Lui dall’altra parte gradisce molto, interrompe per un attimo il suo lavoro frenetico sull’asta per scrivere un lungo mmmmmmm
e un commento banale del tipo “che fica” ( mostrando intelligenza, sagacia, originalità e buon gusto) e torna ad impegnarsi a fondo mentre io mi sento un baccalà li in piedi, con le gonne tirate su dalle altre due e le braccia bloccate ormai per finta. Ci mette pochi istanti a concludere e nel momento in cui l’armamentario scompare nei fazzoletti mi libero approfittando degli “ohhhh che bello” di Lucia ed Antonella per ricompormi.
“La prossima sega la fate fare voi , chi sono io la spogliarellista del gruppo? Se siete contente così…”
“No che non lo siamo , infatti” ribadisce subito Lucia. Stavolta sei arrivata ultima e dovevi pagare pegno” E sogghignano tutte eccitate e divertite. “E’ che quello che hai visto è il prescelto. Così non da alcuna soddisfazione, quello che vogliamo fare è tutt’altra cosa”.
Guardo la seggiola vuota inquadrata dalla sua cam. “ Lui lo sa cosa volete fare, glielo avete detto?”.
Marta torna al posto di comando, fa alzare Lucia, si siede davanti al pc mentre il nostro uomo sta tornando e si siede anche lui. Ci avviciniamo tutte per leggere .
“ Hai capito allora? Ti è chiaro? “ digita marta
“Si a me sta benissimo”.
“Le regole sono quelle che ti abbiamo detto. Sarai il nostro schiavetto, e come hai visto ne vale la pena, ma lo sarai con tutte e quattro , che ti piaccia o no. Ognuna di noi 4 di potrà fare quello che vuole. Siamo noi che comandiamo e tu ubbidisci”
“ Si padrona”
“Non potrai chiedere nulla, non devi toccarci ne fare altro. Solo stare ai nostri ordini. A Noi piace vedere uomini al nostro servizio che si masturbano davanti a noi le volte che vorremo. Ok? E se provi a fare cose non permesse prima di tutto siamo in 4 e le buschi e poi sei fuori per sempre”
“Non temete, sarò il vostro servitore e farò tutto quello che vorrete farmi fare”
“Bravo così, sei il nostro uomo oggetto, capito?”
“Bene. Fisseremo noi la data e ti verremo a prendere al casello dell’autostrada. Salirai sulla nostra auto e quando saremo in città di metti giù sul sedile con un passamontagna e non saprai la via ed il numero .ok? Non devi essere in grado di rintracciarci, solo noi possiamo chiamarti”
Guardo Marta: nello scrivere queste cose è perversa ed eccitata.
“ Ti devi fidare e vivrai delle cose che non hai mai vissuto”.
“Ce l’ho di nuovo duro padrona al solo pensiero” E abbassa la cam per mostrare che non mente.
Antonella mi da un paio di colpi con il gomito.
“Scusate padroncine- digita- ma dovrò anche vestirmi da donna?”
Ci guardiamo. Abbiamo beccato proprio….
Marta è prontissima. “ Come osi? “ scrive “ Siamo noi a decidere cosa dovrai fare. Se ti vorremo vestire da donna ci penseremo noi. Devi solo ubbidire”.
“Avete ragione perdonatemi, merito di essere punito per questo errore. Che devo fare?”
“Intanto dacci il tuo cellulare e ci faremo sentire presto. La tua punizione visto che ti piace essere punito e ti aspetti che ti facciamo fare qualcosa, è proprio non fare niente. Dovrai restare così con il tuo coso duro senza toccarti e pensare a quello che ti faremo fare ma senza fare altro. Capito? E’ un ordine!”
Geniale. Marta è geniale. Lui scrive un lunghissimo mmmmmmm seguito da un “agli ordini”. Digita il suo cellulare e Marta chiude il collegamento. Scoppiamo a ridere tutte e quattro. Pino non è affatto d’accordo. Ho dovuto dirglielo perché tra noi funziona così, non ci nascondiamo nulla, ma direi che non ha apprezzato proprio per niente. Non è tanto il gioco in se ( che peraltro per la prima volta tra noi lo esclude) quando perché ritiene che ci possa essere un pericolo. Non lo ha tranquillizzato molto sapere che il prescelto da ormai un paio di anni chatta con Marta e che siamo riuscire a farci dire indirizzo, telefono cellulare e fisso, e lo abbiamo verificato. Neanche il fatto che sia sposato e padre di un bimbo lo ritiene risolutivo. Ma alla fine ho cercato di fargli vedere la cosa anche dal punto di vista maschile, una perversione, un desiderio chissà da quanto soffocati e per lui l’occasione di vivere una esperienza più unica che rara. Perché dovrebbe rovinare tutto? Insomma alla fine, riluttante e contrariato, ma Pino ha dato l’ok. Ovvio che dovrò relazionargli tutto e ha tenuto a specificare che non vuole che io abbia nessun tipo di rapporto con quello. Mi pare giusto. Lucia ha messo a disposizione la sua casa dalle parti di Busseto. Sarà quella l’alcova . Tutto è pronto. Ci ritroviamo a casa di Marta. Andremo con due auto all’appuntamento. Viste così sembriamo quattro zoccole pronte ad una serata in strada. Abbiamo volutamente esagerato un po’ nel vestire, calze a rete, gonne corte e lo spettacolo di Lucia così conciata è veramente unico. Farebbe passare la voglia…a chiunque ma come punizione è esemplare. E’ una serata tiepida. Arriva alle 20,15 al casello, un quarto d’ora di ritardo. Si scusa ma Marta è inflessibile entrando subito nel ruolo: sarà punito.
Sorride, fa si con il capo, sembra già eccitato nel vederci e anche se lancia ogni tanto inquietanti occhiate verso Lucia analizza con minuziosa cura le altre. E’ un po’ più basso di quello che sembrava in cam, niente male complessivamente. Antonella sale in macchina mia, lui va con Lucia nell’auto di Marta. La seguiamo cercando di immaginare che tipo di colloquio possa avvenire nella macchina davanti a noi. Da quello che sembra da qui si stanno divertendo molto. Dopo qualche giro Lucia gli porge il passamontagna e lui, solo sul sedile posteriore, si abbassa . Sembra la scena di un film. Ligio alle consegne non ricompare se non quando l’auto di Marta si ferma davanti al rustico ristrutturato di Lucia. Nel salottino sedute non stiamo certo a guardare i centimetri delle gambe scoperte mentre lui non perde un nostro movimento e cerca di spiare sotto le gonne. Nonostante abbia detto che non lo voleva, Marta gli ha affibbiato un bicchiere di vino ed è andata ad accendere le candele nella stanza. Gli spiego che questa prima seduta sarà da noi valutata con severità per sapere se è davvero all’altezza di essere nostro schiavo. Ribadisce di essere pronto a tutto.
La stanza è stata preparata in modo straordinario: un luce soffusa, candele odorose, essenze, musica di sottofondo.
Marta,che indossa una gonna di pelle nere perfettamente in ruolo, assume la direzione delle operazioni. Ci fa sedere su due seggiole ed una poltrona accanto al letto e lo lascia in piedi davanti a noi. “Bene ora spogliati e resta in slip”.
Mentre si slaccia i pantaloni aveva gli occhi brillanti dall’eccitazione e troppa paura per dire qualcosa. Si toglie in modo un po’ goffo tutti i vestiti tranne lo slip bianco .
“Ora?” domanda mentre è immobile al centro della stanza, in piedi, in un silenzio surreale.
Marta non molla. “Non devi né chiedere né parlare se non te lo diciamo noi. Se ci va di tenerti in piedi li lo facciamo chiaro?”.
“Certo padrona”
“Ora stenditi sul letto”. Si avvicina al letto matrimoniale sul quale Lucia ha messo un bel copriletto rosso. Sta per chiedere cosa deve fare ma si trattiene a tempo. Ci scambiamo uno sguardo d’intesa e ci sediamo attorno ,sul letto. Io con le gambe rivolte verso di lui più vicino al tronco, Lucia dalla parte mia ma verso i piedi, Marta con la mini di pelle ancora più corta della mia parallela a me e infine Antonella seduta sui talloni ai piedi del letto.
“Che ne dite ragazze ? fa Marta.
Raccolgo subito l’invito ad entrare nella parte. “ Mah non so, un paio di chili di troppo, non ha molti peli e a me la cosa non dispiace… ma è veramente disponibile a tutto? Ubbidisce secondo te?” Lui si muove impercettibilmente sul letto denunciando eccitazione per questa situazione, guarda continuamente le mie gambe e quelle di Marta, ovviamente tiene le mani sulla testa “come fossero legate” gli ha detto la mia amica.
“ Lucia tu volevi controllare no?”. La nostra corpulenta amica si sposta sul letto causando un affossamento. “Si aspetta”. Si alza, si china su di lui come per esaminarlo più da vicino, delicatamente prende l’elastico dello slip tra pollice ed indice di tutte e due le mani e lo solleva guardando dentro. Il membro reagisce subito: già era abbastanza turgido come denunciava il rigonfiamento ma ora svetta deciso facendoci sorridere mentre Lucia “involontariamente” lo sfiora abbassando un po’ lo slip per mostrarlo bene a tutte noi. “Si davvero bello , avevo avuto la sensazione che fosse notevole in cam ma visto dal vero mi pare ancora meglio”.
“Esaminalo bene Lucia” Marta fa l’occhiolino.
Lei molla di scatto l’elastico ed il colpo sul voluminoso contenitore dei suoi favoriti lo fa sussultare
Con un “ah” appena sussurrato. “Ti ha fatto male qui?” Marta stringe decisione sullo slip. “Oh poverino ma se stringo così ti fa male?”
“Siiii, sussurra tra il dolore e il piacere”
Senza pietà gli riprende l’elastico dello slip e lo abbassa incastrandolo… sotto e mettendo in evidenza tutta l’attrezzatura. “Lucia controlla tu”.
Lui si torce, si muove. Lucia va decisa sull’asta durissima. La prende in mano sollevandola ( i 22-23 centimetri erano appoggiati sula pancia) e la esamina come se stesse soppesando e valutando una verdura. Con l’altra mano prende sempre con pollice e indice la pelle che ormai ha scoperto completamente il glande e stringendo lo agita un po’ per la pelle. Lui mugola,spera in un contatto più deciso, del tutto indifferente alla mole di Lucia e con gli occhi ormai fissi tra le mie cosce. Lucia continua ad agitarlo come se stesse scuotendo qualcosa di bagnato da asciugare.
Poi improvvisamente lo lascia. Antonella si alza e si avvicina a lui dalla parte opposta alla mia vicino alla testa. Si tira su la gonna e gli mostra le autoreggenti e gli slippini trasparenti. Non me l’aspettavo. Marta la guarda, ride e gli ordina: “ Ora hai abbastanza per iniziare la tua sega davanti a noi. Su masturbati ma lentamente e non provarti a venire se non te lo diciamo noi”.
“ Si padrona”
Abbassa la mano sinistra ( è mancino) che teneva sopra la testa e inizia piano il movimento. Antonella sempre con la gonna tirata su si siede accanto, la schiena verso la testa del letto in modo da guardarlo. Tutte praticamente gli giriamo le spalle guardando il suo movimento con la mano lungo la grossa e durissima asta. Stringe forte, scappella e ricopre la punta ma molto lentamente.
Cominciamo a chiacchierare ( lo avevamo concordato) sui prezzi, sui vestiti, sugli slip come se lo ignorassimo e quello che sta facendo fosse normale. Marta ci fa vedere quello che indossa, ma Lucia è affascinata dal movimento della mano e partecipa a monosillabi. Ad un certo punto non ce la fa più ed interviene. “ Scappellalo tutto , fino in fondo, e resta così fermo , tira bene ma forte, bene, bene voglio vederlo cosi sino a quando non ti dico di ricominciare a masturbarti”.
Esegue ubbidiente. La mia amica si china, lo osserva da vicino, intinge il dito indice in bocca con la saliva e poi lo passa sul filetto tiratissimo, due o tre volte, come fosse un’ intenditrice ad un assaggio. Lui sempre immobile con la mano ma si muove sussultando sul letto. “Fermo ,immobile con la mano, tira bene”
Ubbidisce con sofferenza crescente. Continua a contorcersi impercettibilmente sul letto guardando le nostre gambe generosamente esposte. “ Vi prego se posso, qualcuna me la fa vedere per favore, sto buono immobile ma per favore…ti prego Paola fammela vedere”.
Marta si volta di scatto.” Paola? Hai detto Paola? Ma come ti permetti? Si avvicina e gli stringe con forza l’areola del piccolo capezzolo attorno al quale i soli peli del petto dell’uomo. Lo torce decisa facendolo sussultare e poi si china e come se stesse lanciando una pallina sulla sabbia, colpisce duro uno dei suoi testicoli con il dito, con la schicchera. Sotto tensione lui emette un lamento forte ma non muove la mano che lo tiene sempre scappellato e durissimo, enorme. “ Ti avevo detto di non chiedere, no? Marta insiste- ora resta così”.
Ma Lucia è ormai troppo eccitata e si tocca da sola. L’unica forse che lui non avrebbe voluto vedere… Si cala calze e slip e avvicina il viso al membro. “Guarda Marta?” esclama con una voce strozzata dall’eccitazione. Sulla punta del membro una goccia quasi trasparente sta uscendo…
“Non starai per venire vero? Ci penso io a raffreddarlo”. Torna a stringergli le palle, stavolta infilando la mano tra la sua e lo slip e giungendo così’ sotto e stringendo con forza tanto che lui si lamenta ormai a voce alta.
Passa qualche secondo così di immobilità e di silenzio e la stretta risulta decisiva perché il membro ha una lieve flessione.
“Bene, Lucia rivestiti. Ora tu… masturbati lentamente davanti a noi quattro come un povero segaiolo. Pensa a quanta fica hai qui attorno e che non puoi ne vedere ne toccare. Esibisciti per noi stronzetto. Su segati come un porcellino…ma piano”
Esegue con un sospiro di sollievo. Inizia il suo su è giù lento e ritmato, noi ci mettiamo vicine alle sue gambe. Antonella gli poggia una mano sull’inguine, Lucia dall’altra parte e con il dito sfiora i testicoli ogni tanto. “ Marta torna a parlare degli uomini che ha visto, di quanto siamo più dotati di lui, e ogni tanto lo rimprovera… piano , fai piano. Ora anche io ho voglia e penso che non sia il caso di fingere. Mi alzo, infilo la mano sotto la gonna, sfilo il collant e lo slip, decido di concedergli uno sguardo mettendomi in piedi davanti al suo viso, poi torno a sedermi sul letto e a guardare la sua sega. Mi tocco un po’ senza troppo pensare alle altre che, ogni tanto, fanno lo stesso.
“Dimmi di te” gli ordina Marta forse per distarlo un po’, hai rapporti con altre con prostitute?”
“No, solo con mia moglie ma lei non sa che io sono così…così…”
“masochista e schiavo? Bene bene. A che punto sei schifoso segaiolo?”
“Mie padrone dove volete voi, posso venire quando volete”
“Ok… aspetta. Fermo un ‘altra volta . Scappellalo”.
“ Ma non so se resisto…”
“fermo!”
Lui esegue resta immobile con il fiatone e si torce. Lucia interviene eccitatissima .
“Marta senti, non voglio che macchi il copriletto, è un ragazzo sano e pulito… posso?” E indica con il dito la sua bocca.
“Sei padrona di fare a lui quello che vuoi. Vero? “
Lui annuisce ormai al limite con la mano che lo tiene sempre fermo e durissimo.
“Fatemi spazio ragazze”. Lucia è scatenata. Nonostante la mole si muove rapidissima, corre al cassettone e prende un grosso vibratore. Io per farle posto finisco vicino alla sua mano inutilizzata che ora tiene lungo il bordo del letto. Lucia si siede sul letto senza neanche un briciolo di difficoltà spalanca le grosse cosce e si infila in un attimo, in un battere di ciglia tutto il vibratore davanti a tutti. Lo tiene dentro di se qualche secondo, poi lo estrae e lo avvicina a lui. Si china e capisco cosa ha intenzione di fare. Per consolarlo e perché sto per venire, prendo la sua mano e la guido sotto la mia gonna. Penso che non si tratta di un rapporto,che non sto tradendo la fiducia di Pino, ma lo lascio frugare finalmente tra le mie gambe mentre Lucia spietata lo fa letteralmente urlare infilandogli senza troppe cautele il suo vibratore dietro e mentre lo fa si china e circonda il glande con le sue labbra facendolo scomparire nella sua grande bocca. Il viso tondo ha una smorfia curiosa. Gli appoggia la mano sulla sua e gli indica che ora può muoverla e riprendere una sega con movimenti brevi e piccoli. Lui ricomincia e con difficoltà: la cappella completamente in bocca alla mia amica che con una mano aiuta il movimento e con l’altra spinge sempre più dentro di lui il vibratore. Pochi secondi... poi o per la profondità della manovra e il dolore o per il piacere della sega lui emette un sibilo, un urlo e si muove sul letto quasi rantolando ma Lucia non molla la presa con la bocca anzi stringe persino con i denti. Quasi in preda a convulsioni salta sul letto mentre un rivolo denso e bianco esce dalla bocca di Lucia e percorre l’asta. Finalmente lei si stacca ed un fiotto bianco si riversa sul suo pene ancora durissimo uscendo dalla bocca di lei mentre lui urlando continua a masturbarlo freneticamente regalandoci gli ultimi sussulti e gli schizzi . In quel momento la sua mano tra le mie gambe si contrae entra con decisione con due dita e mi regala l’orgasmo che inseguivo mentre Antonella e Marta si toccano senza pudore. Marta viene così in piedi e Antonella si getta sul letto, incrocia le gambe sulla sua mano e unisce i suoi sussulti a quelli di lui. Una piccola pozza di sperma cola tra le gambe del nostro schiavetto, i peli del pube, la sua mano intrisa. Marta non rinuncia. “Bene, ma continua a segarti. So che è difficile e che a volte anche doloroso, ma continua come se non fossi venuto. Avanti”.
Lui ha un attimo di esitazione. Riprende ma sembra senza voglia.
Io sono stanca e mi allontano un po’ dal letto, Lucia si asciuga la bocca Antonella ancora è riversa sul letto ai suoi piedi. Marta osserva per un po’ la sega svogliata. Sembra riflettere. Finisce di calarsi le calze e gli slip, tira un po su la gonna di pelle e sale decisa con i piedi sul letto.
Si mette a cavalcioni del suo viso, in piedi. Da quella posizione lui la può vedere nuda nei dettagli e la sega si rinvigorisce. Sorrido pensando alla perversione della mia amica. Poi si decide. Si china, si inginocchia in pratica si siede sopra la sua bocca tirando un po’ giù la gonna a coprire la sua lingua che fruga frenetica.
“ Su porco schiavetto, lecca la tua padrona e fammi venire nella tua bocca e segati ancora” gli ordina. Lui coscienzioso esegue. Il membro torna duro, durissimo bagnato e intriso del primo sperma, mentre nel silenzio totale si sente la lingua dell’uomo vagare negli umori di Marta.
“Ecco , su forte, così urla lei…bevimi, bevimi tutta” e sussulta con violenza sul suo viso emettendo quasi uno stridio al sopraggiungere dell’orgasmo mentre Antonella che si era tirata su in quel momento riceve, forse senza volerlo, qualche spruzzo del nuovo orgasmo dell’uomo proprio in viso mentre lui con rabbia e forza esegue gli ultimi colpi su è giù. “Come sono andato?” E’ la prima frase che ha il coraggio di pronunciare dal suo orgasmo e la pronuncia risalendo in auto. Marta ride. “Non male ma bisogna approfondire, vero ragazze?”
Su questo punto siamo tutte d’accordo
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101545
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11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97510
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17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
Commenti