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Naturist resort

Quest'anno c'era pochissima gente nel resort naturista, in Istria, e il primo giorno notai che un bell'uomo si aggirava solitario, osservando la gente sulla spiaggia.
Al mattino seguente ero sceso in spiaggia presto per sistemare i lettini e lo avevo nuovamente notato: un bel tipo, sportivo, solo, che correva sulla stradina lungo il mare. Risalii nel nostro appartamento per fare colazione e poi scendemmo, io e mia moglie, a stenderci per prendere il sole; mentre ci stavamo sistemando tornò il corridore, gironzolò un po' attorno, fece degli esercizi di stretching vicino a noi, osservando spudoratamente la mia lei - che era naturalmente nuda - e poi sparì.
Sulla spiaggia eravamo pochissimi, molto distanziati ma dopo poco il bel corridore comparve con il suo lettino e lo sistemò perpendicolare a quello della mia signora, piuttosto vicino, forse appena due metri, malgrado ci fosse tanto spazio a disposizione. Si stese e notai che aveva un bel corpo, alto e snello ma muscoloso, villoso nei punti giusti e con un arnese niente male, e aveva pure tre piccolissimi piercings sullo scroto, che spiccavano sulle grosse palle pelose. Mia moglie nel frattempo aveva fatto una nuotata e tornava dalla doccia, asciugandosi tutto il corpo: i bei seni sodi, anche se un po' pesanti, con i grossi capezzoli scuri, le larghe chiappe, i fianchi abbondanti, le belle cosce ampie e la fica , coperta da un boschetto di sottili peli biondissimi. 
Gli occhi del nostro vicino scorrevano avidamente sul suo corpo, come se io non ci fossi.
Lei si stese e cominciò a passarsi l'olio solare chiedendomi di stenderlo anche sulla sua schiena, io eseguii lentamente carezzandole le spalle e la schiena  e scendendo fino ai glutei, le passai le mani fra le cosce e sul retro delle gambe, poi - accorgendomi che  l'uomo non aveva distolto lo sguardo nemmeno per un attimo - le dissi di voltarsi. Lei si abbandonò mollemente sulla sdraio, le gambe appena allargate ed io guardai intenzionalmente il nostro vicino mentre partivo dai piedi per oliare il corpo di mia moglie, salendo lungo le gambe, le cosce, soffermandomi a massaggiarne  dolcemente la parte interna, cosa che lei gradiva molto, ed infatti (quanto inconsciamente ?) allargò le gambe. Il maschio si sistemò sul fianco, per poter apprezzare la visuale della bella fica e allora mi sembrò di notare che il suo uccello fosse più gonfietto di prima...  Io intanto passai a stendere l'olio sul décolleté di mia moglie e poi scivolai sui seni, dove i capezzoli presero a gonfiarsi,  a indurirsi, pian piano massaggiavo lo stomaco, la pancia, il pube fino ad arrivare ai peli biondi...Il tipo continuava a seguire la mia operazione di "oliaggio" e si carezzava le palle toccandosi anche il manico che era sempre più gonfio; quando passai la mano sulla fica della mia donna, lui se lo strinse fra le dita e fece scivolare fuori la cappella, che mi sembrò veramente notevole, gonfia, lucida e di un bel rosso cupo.Io e lui ci guardammo negli occhi mentre facevo scivolare lentamente un dito fra le labbra gonfie della fica di lei.
Era un gioco che ci eccitava entrambi,  solo mia moglie fingeva indifferenza, ma però aveva allargato ancora di più le cosce.
Qualcuno si avvicinava e lui si girò sulla pancia, per nascondere quella che oramai era una visibilissima erezione; appena passata la coppia a piedi, si mise nuovamente di fianco, mostrando il grosso cazzo stretto nella mano. Anch'io mi stesi sul mio lettino, perchè stavo eccitandomi ovviamente, mentre la mia signora si mise  a leggere un libro (o fingeva?).
Dopo un po' le dissi che risalivo un attimo in stanza, quindi indossai un pareo e mi allontanai nel boschetto di lecci che divideva la spiaggia dalla nostra casettina; però non mi allontanai troppo e tornai sui miei passi, tentando di nascondermi fra il verde, perchè volevo spiare le manovre del maschio con mia moglie. 
Come previsto, lui iniziò a muovere la mano sul proprio arnese, e mia moglie smise di leggere, evidentemente il cazzo del maschio la interessava molto più del libro, eheheh... Di nuovo passò qualcuno e di nuovo lui nascose la sua eccitazione, per poi tornare a menarselo spudoratamente mentre lei quasi casualmente si toccava i capezzoli e con finta noncuranza spalancava le cosce esibendogli la propria fica. Mi avvicinai di più, sempre restando fra gli alberi e notai che lui si passava oscenamente la lingua sulle labbra; quando lui alzò la testa e mi vide,  decisi di non nascondermi più. In quel tratto di spiaggia eravamo praticamente da soli e lui ora si masturbava senza ritegno facendo scorrere lo sguardo ora avidamente sul corpo di mia moglie ora ironicamente su di me. Lei lo guardava fisso, avendo lasciato cadere il libro sui ciottoli. Mi avvicinai ancora di più, ma lei sentì i miei passi e riprese a leggere, mentre lui smise di menarselo ma non si nascose, lasciando in bella vista l'asta dura completamente scappellata.
Passarono più volte alcuni bagnanti e allora lui si mise giù sulla pancia, per poi tornare prontamente ad esibire il suo manico eretto.
Con questi giochetti esibizionistici era passata praticamente tutta la mattinata ed io dissi a mia moglie che mi sembrava l'ora di risalire in casa per mangiare. Così lasciammo la spiaggia e ci inoltrammo nel boschetto di lecci, diretti al nostro appartamentino. Guardavo alle mie spalle e vidi che, come avevo previsto, l'uomo si alzava dal lettino e si incamminava dietro a noi a una certa distanza, dopo aver avvolto un telo sui fianchi (per coprirsi il cazzo che era rimasto ancora duro). Camminando, appoggiai la mano sui glutei della mia signora, carezzandole il bel culo, per continuare ad eccitare il porcello che ci seguiva.
Arrivammo alla casetta a due piani con 12 location -, ma quest'anno ne erano occupate solo 3 a causa del covid - ed entrammo nel nostro appartamentino al piano terra. Spinsi subito mia moglie sul terrazzo, sollevato da terra  a meno di 70 cm, che dava sul boschetto di lecci; lei si appoggiò alla ringhiera ed io osservavo compiaciuto la prorompente femminilità delle sue forme generose.
Ed ecco che il nostro amico comparve dietro ad un albero, esattamente di fronte a noi.
Mi avvicinai a lei da dietro carezzandole le spalle e le braccia, per poi stringerla a me infilando le mani sotto le sue braccia per prenderle i seni dondolanti. Sussurrò: "Ma che fai?". Io risi mentre le toccavo le tette  e la baciavo sul collo (è una cosa che la fa impazzire...). Poi con la destra scesi  verso il pube e iniziai a titillarle la fica. Protestò: "Ma dài!" con scarsa convinzione. L'uomo lasciò cadere il telo dai fianchi e  si strinse nella mano la verga dura, riprendendo a  menarsela, scappellandola lentamente.
Mi eccitava moltissimo questa scena: Il maschio esibizionista in piedi davanti  a noi che si masturbava mentre io con una mano stringevo un seno di mia moglie e con l'altra le stuzzicavo la fessura che si andava bagnando e intanto la leccavo sul retro del collo, strofinandole il mio uccello contro le chiappone. Quando cominciai  a farle scorrere il dito fra le grandi labbra, lui si avvicinò fin sotto il terrazzino, accelerando il movimento della masturbazione. Si sentivano solo i nostri respiri profondi, i nostri ansimi, io tolsi la mano dal pube di lei e lui allungò la sua in mezzo alla ringhiera a cercare  la fica e, sentendola tutta bagnata, emise un suono roco di desiderio e anche di soddisfazione.Si udirono delle voci e lui raccolse rapidamente dal prato il telo e lo indossò per coprirsi, io allora gli feci segno di entrare e mi diressi verso l'ingresso, che era sul retro.
Mentre aprivo la porta lui era già lì davanti. Rapidissimo... e sorridente.
Entrò. Richiusi l'uscio alle sue spalle.
Lei era ferma sulla soglia del terrazzino, appoggiata allo stipite.
Nuda. Sontuosamente femmina.

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