Mia moglie, dolcemente perversa (parte prima)
Da sempre conosco tre amici e da sempre siamo stati inseparabili soccorrendoci a vicenda. Abbiamo perfino fatto il servizio di leva assieme, cosa non facile. Siamo andati sempre assieme allo stadio, in discoteca, al cinema, a donne. Insomma eravamo quattro bei scapoloni. Poi le circostanze della vita, lavoro principalmente, ci hanno fatto prendere strade diverse. Io mi sono sposato e andato a vivere in un’altra città lavorando come meccanico specializzato presso una famosa casa automobilistica. Mi sono perdutamente innamorato di una delle contabili e quindi l’ho sposata. Al lavoro facevamo finta di non essere marito e moglie, quindi quando ci vedevamo nelle pause, scambiavamo quattro chiacchiere come colleghi ed in compagnia di essi. Un bel giorno arriva un signore che doveva fare il tagliando alla sua auto. Quando l’ho visto, per poco non mi veniva un colpo. Era Gianni, uno dei miei tre amiconi. Faceva il procacciatore d’affari per una multinazionale e quindi era sempre in giro. Quella era l’auto aziendale. Inutile dire che eravamo contentissimi di esserci ritrovati dopo tanto tempo. Presi mezza giornata di permesso per stare assieme a Gianni. Presentai Gianni a mia moglie senza tuttavia dirgli che Anna fosse mia moglie, ma solo la contabile della nostra ditta. Gianni mi disse che era in contatto con Flavio e Marco e che neanche loro si erano sposati. Flavio era proprietario di un bar mentre Marco lavorava al Comune, però tutti e tre vivevano in quella grandissima metropoli che è la nostra città: Milano, ma che non avevano mai il tempo di vedersi. Solo una o due volte l’anno organizzavano una serata pazza riservata a soli “scapoli”. Erano contenti di non essersi sposati e così mi convinsi a dire che neanch’io mi ero sposato. Poi Gianni mi propose di cenare assieme quella sera prima di rientrare Milano. Ero tentato di dirgli che ero sposato e che Anna era mia moglie quando lui mi anticipò dicendomi di convincere quella contabile che gli avevo presentato nella mattinata ad uscire con noi. Le cose si complicavano. Parlai con mia moglie spiegandogli la cosa. Credevo di ricevere degli insulti da parte sua ed invece, con mia grande sorpresa, mi rispose che la divertiva fare solo l’amica e non la moglie. Quella sera io mi presentai con Anna, mia moglie, ma che in quell’occasione era solo una cara amica. Andammo in un ristorantino di lusso prenotato da Gianni. Disse che era uso prenotare in quel posto, datosi che la sua azienda gli rimborsava qualsiasi cosa, anche quando andava con le donne, “purché queste rilascino la ricevuta fiscale” disse Anna. E giù a ridere come matti. Anna era entrata nel personaggio come un coltello caldo entra nel burro. Gianni mi disse che Anna era molto simpatica e che io ero fortunato ad avere un’amica come lei. Mia moglie mi guardava molto divertita e recitava molto bene la parte dell’amica. E quando Gianni si alzò per andare in bagno, lei mi disse che era eccitatissima perché da sotto il tavolo Gianni gli faceva il piedino. Mi stavo incazzando, ma mia moglie mi disse che era molto piacevole quella situazione e che in fondo non stavamo facendo nulla di male. La serata continuò in un localino a modo, dove c’erano degli spettacoli un po’ troppo osé. Anna stava seduta sul divano tra me e Gianni il quale faceva gli occhi dolci a mia moglie. Più volte Anna prese a ballare qualche lento prima con me e poi con Gianni. Poi Anna dovette andare in bagno, quindi Gianni mi confessò che quella mia amica era davvero deliziosa e che mentre ballavano, lui le titillava un lobo dell’orecchio con la lingua e lei spudoratamente gli aveva messo la mano sul cazzo, facendogli capire che ci stava. Io sorrisi amaramente, ma dentro di me stavo friggendo. Cazzo, cazzo, cazzo, il mio migliore amico mi stava insidiando la moglie ed io come un coglione non dicevo nulla. E tutto per colpa della cazzata di essere “scapoli”. Anna torna dal bagno. La vedo sorridente, cercando di capire attraverso i suoi sguardi vergo Gianni se quel che questi mi avesse detto fosse vero. La vedo accavallare le gambe senza curarsi di coprirsi. Aveva le cosce quasi del tutto scoperte e la mano di Gianni gliele palpava non curante della sua eventuale reazione. Anna rideva divertita, pensai per colpa di qualche bicchierino di troppo, ma poi pensai che lei era astemia e che aveva bevuto solo della coca. Porca puttana, vuoi vedere che mia moglie mi fa cornuto col mio migliore amico senza che io possa dire nulla? Tuttavia Anna non si dedica solo a Gianni, ogni tanto si gira verso di me baciandomi e dicendomi all’orecchio che era bagnatissima e che non vedeva l’ora di rientrare a casa per una bella scopatona. Il coltello con cui stava giocando Anna aveva due lame, quindi se io la baciavo, quando si girava verso Gianni, questi si sentiva autorizzato a baciarla. Ed il fatto era che Anna non si tirava indietro. Riceveva il bacio mollandogli anche la lingua. Ero rosso di rabbia, ma facevo buon viso a cattiva sorte. Arrivati ad un certo punto, Anna dice di concludere la serata a casa sua, per l’ultimo bicchiere, quello della staffa. A casa sua? A casa nostra semmai. Salimmo sulle nostre rispettive auto e Anna salì su quella di Gianni. Sicuramente avrei voluto che salisse con me, ma Gianni è stato più svelto di me nell’invitarla nella sua. Giunsi sotto casa per primo, ma per non far vedere che avevo le chiavi, rimasi ad attendere davanti al portone. Gianni e Anna giunsero dopo circa una decina di minuti. Quel ritardo mi mise un’ansia tremenda addosso. Mille e mille pensieri mi balenarono per la testa. Appena Gianni parcheggiò, Anna disse che avevano bucato e che quindi si erano fermati a sostituire la ruota. Salimmo su e naturalmente Anna fece gli onori di casa. Fece vedere l’appartamento a Gianni il quale si meravigliò nel vedere il letto matrimoniale in quanto Anna gli aveva detto di vivere da sola. Lei gli rispose che di tanto in tanto a turno si portava a casa tutti i meccanici dell’officina, compreso il sottoscritto. Naturalmente non era vero niente, ma Anna era solita esagerare e quello che lei aveva pensato fosse solo un gioco, ben presto si tramutò in qualcosa di esageratamente mostruoso, almeno per me. Mentre Anna era un cucina a prendere i bicchieri e da bere, Gianni mi disse che la storia della ruota bucata era tutta una balla, il fatto era che ad un certo punto lei gli aveva abbassato la lampo e glielo aveva preso in bocca e per poco non andavano a finire fuori strada. Io non volevo crederci, anzi non ci credevo, quindi glielo dissi e lo sfidai a fare le avance ad Anna apertamente, con me davanti. Quando Anna giunse con il vassoio in mano, vidi che si era cambiata indossando una delle sue corte vestaglie, quelle che a me piacciono molto perché so che sotto non ha nulla. Mi era venuto il dubbio, a quel punto, se non avesse indossato nulla anche quella volta. Seduto sul divano, cercai di stiracchiarmi per vedere sotto la vestaglia di mia moglie. Ma non ci fu bisogno di chinarmi molto in quanto lei, dandoci la schiena, nel sistemare il vassoio sul tavolinetto basso da fumo, ci mostrò il culo nudo. Gianni mi guarda e mi fa l’occhiolino, come per dire “vedi che avevo ragione che ci sta”. Mi girava la testa, non sapevo cosa dire né pensare. Mi sembrava così tutto surreale, non stava capitando a me quella cosa, ero dentro ad un film a luci rosse. Ma la realtà mi schiaffeggiò beffardamente quando Gianni mise una mano sui glutei nudi di Anna la quale non fece nulla per scostarla, anzi prese a ridacchiare. E quando Gianni, alzatosi, le cinse i fianchi per baciarla, lei lo lasciò fare. Cazzo, quello stronzo del mio “grande amico” stava baciando mia moglie e lei lo lasciava fare, anzi sembrava contenta. Mi stropicciai gli occhi per capire se quella fosse un’illusione ottica o meno. Cazzo, mia moglie gli aveva abbassato la lampo e tirato il cazzo fuori. Ma non aveva detto che lei lo aveva spompinato poco prima? Ce l’aveva di nuovo duro. Ed io che faccio? Vedo mia moglie che si toglie la vestaglietta rimanendo nuda davanti a noi, poi si inginocchia e glielo prende in bocca. Gianni mi fa capire di aver ragione, Anna è proprio una troia. E a dimostrazione della sua tesi, mi invita ad approfittare della nostra padrona di casa. Anna, spudoratamente e come una cagna in calore, mi dice di approfittare di lei da dietro. Mi spoglio e mi accorgo di essere eccitatissimo. La mia mente ha un rimescolamento, non capisco più niente. Mi porto dietro mia moglie e la trafiggo con un sol colpo. La puttana e bagnatissima. La fotto con veemenza e le sborro dentro. Intanto Gianni le sborra in bocca e sul viso. Mi siedo sul divano col cazzo moscio quando vedo che Anna è ancora alle prese col cazzo moscio di Gianni leccandoglielo delle ultime tracce di sborra rimaste e vedo che questi prende nuovamente vigore. È lei stessa a dirgli di fotterla. Gianni la fa distendere sul divano a cosce divaricate facendomi spostare in un angolo, dopodiché la impala selvaggiamente. Mi ritrovo così ad avere la testa di mia moglie appoggiata sulla mia coscia mentre gode sotto i colpi del mio “ex grande amico”. Non so perché, ma mi abbasso su di lei baciandola in bocca e vedo che lei risponde al bacio in modo avido, come se volesse ringraziarmi per la bella serata. Bella solo per lei, penso io. Ad un certo punto mia moglie mi chiede di dargli il cazzo in bocca. L’accontento subito. La scopo in bocca venendo poco dopo in contemporanea con Gianni che scarica per l’ennesima volta la sua sborra in mia moglie. È tardi quando Gianni si riveste. Aveva già prenotato la camera in un albergo, quindi va via. Io rimango a dormire a casa di Anna, che è anche casa mia. Ci addormentiamo subito, e la mattina dopo, per fortuna è sabato e non andiamo al lavoro, ci guardiamo negli occhi senza parlare. Mia moglie ha una specie di riconoscenza nel suo sguardo ed io, forse per non deluderla, le sorrido. Mi bacia dolcemente ed io sento in quel bacio tutto l’amore che mia moglie mi dà ed il bene che mi vuole. Penso che amore e sesso siano due cose distinte e separate. Mi si accuccia accanto ed io la cingo per le spalle. Ci riaddormentiamo. Qualche giorno dopo ricevo una telefonata da Gianni mentre sono in pausa pranzo, naturalmente con mia moglie presso uno snack bar convenzionato con la ditta. Mi dice che quella sera si è molto divertito, ma soprattutto è rimasto contentissimo nel rivedermi. Mi spunta una lacrimuccia perché in fondo lui è rimasto sempre il mio grande amico perché ha messo al primo posto nel nostro rapporto la nostra amicizia ponendo in secondo posto l’aver fatto l’amore con Anna, mia moglie. Prima di chiudere mi dice di avere organizzato un fine settimana, che dice che da loro si chiama “week end”, poco fuori Milano in compagnia di Flavio e Marco, gli altri due nostri grandi amici, descrivendomi quello che avremmo fatto. Prima di chiudere mi dire di portare con me quella grande troiona della mia amica Anna in modo da far divertire anche i nostri amici Flavio e Marco. Cazzo, e adesso?
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17 anni fa
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Certificazione Profili
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
speriamo in un proseguio all'altezza della prima parte
Cazzo! Mi hai fatto arrapare sul serio!
Spero non arrivino i soliti "paraccademici" della Crusca a smosciarcelo con le loro sedicenti "critiche letterarie" (sic!). Dovesse accadere... tu fottitene! E facci leggere il seguito di quella "tua collega" alle prese con te e Gianni e Flavio e Marco, Cazzo e adesso?... e quasi quasi ci vengo pure io :-D
Grazie! Cagliostrus