Con il sesso sono stata abbastanza precoce. Quando ho fatto il primo pompino avevo poco più do tredici anni. Frequentavo la terza media e lui faceva il quarto ginnasio. Mi venne quasi immediatamente in gola ed io mi trovai ad ingoiare la sua cremina. Mi piacque il sapore. Dopo un anno persi la verginità ad opera di un amico di diciotto anni. Contrariamente a molte ragazze, io non avvertii alcun dolore quando mi penetrò e riuscii a godere. Il culo me lo aprì un ragazzo olandese durante l’estate tra il penultimo e l’ultimo anno delle superiori. All’università ebbi moltissimi uomini e conobbi quello che sarebbe diventato mio marito. Mi innamorai immediatamente di quel ragazzo taciturno, intellettuale, elegante. Dopo poco scoprii che a lui piaceva esibirmi. Mi regalò il primo reggicalze e me lo fece indossare con una gonna lunga con un lunghissimo spacco sul davanti. Andammo a cinema e mentre ero seduta la gonna lasciava vedere il reggicalze e, dato che non mi aveva fatto mettere le mutandine, la patatatina . I maschi mi guardavano vogliosi, ed io ero eccitata da morire. A casa scopammo con passione furibonda. Da allora spesso cominciammo a fare esibizionismo sempre più spinto, io ero arrapata da impazzire e lui mi propose di farlo con un altro davanti a lui che avrebbe guardato. La cosa mi lasciò esterrefatta, ma piano piano lui mi convinse, e così mi ritrovai a letto con uno sconosciuto che mi stantuffò per bene in tutti i buchi davanti al mio fidanzato, facendomi urlare dal piacere.
Fu poi facile passare alle gangbang nelle quali molti maschi abusavano di me in ogni modo, sempre davanti al mio lui e sempre con mio grandissimo godimento.
Ci siamo sposati ed abbiamo continuato come da fidanzati, organizzando gangbang e bukkake.
Un giorno per caso su internet scoprimmo un sito francese di un organizzatore di gangbang alle quali speso partecipavano maschi di colore. Guardavo spesso le foto di quelle gangbang e dentro di me nacque la voglia di una gangbang di colore.
Ne parlai con mio marito che si entusiasmò all’idea che io fossi montata da maschi di colore. Non perse tempo: inviò una mail all’organizzatore descrivendogli cosa cercavamo.
Lui, Laurent, fu molto gentile e ci rispose subito, chiedendo una mia foto. Mio marito gli inviò una foto nella quale ero ritratta con addosso un reggicalze e a cosce aperte.
Laurent rispose facendomi i complimenti e ci disse che la cosa si poteva organizzare. Alla sua proposta di inviarci le foto dei neri che mi avrebbero scopata rispondemmo di no: volevo una sorpresa.
Prendemmo gli accordi per il nostro viaggio a Parigi e sul numero dei maschi: ne volevo otto.
Il 27 dicembre prendemmo da Roma il volo per Parigi. Sia io che mio marito eravamo emozionati.
Arrivammo ad Orly e lì trovammo Laurent ad attenderci con in mano un mazzo di fiori per me. Faceva molto freddo ed io fui contenta di avere addosso la pelliccia. Ci accompagnò in albergo e ci disse che sarebbe venuto a prenderci quella sera alle otto.
Dopo pranzo riposai nel comodo letto, poi mi preparai per la serata. Mio marito mi depilè accuratamente la fica e le ascelle, feci un bagno e poi comincia a vestirmi. Indossai un bellissimo reggicalze di pizzo nero con calze velatissima con la riga. Poi misi un abito lungo, nero, scollato e trasparente: non indossai né perizoma né reggiseno, ma misi un paio di scarpe con il tacco altissimo e sottile.
Laurent arrivò puntualissimo e mi fece i complimenti per come ero vestita. Ci portò con l’auto all’appartamento dove era fissato l’incontro, in pieno centro della città, a due passi dalla Torre Eiffel.
Io e mio marito prendemmo l’ascensore per arrivare al secondo piano, suonammo il campanello e venne ad aprire la porta un nero molto bello. Si presentò e mi baciò sulle guance. L’appartamento era adibito a ufficio, era molto spazioso e aveva un divano-letto già aperto. In quella stanza c’erano gli altri sette ragazzi, tutti bellissimi e neri come il carbone. Mi vennero incontro e mi baciarono, ci offrirono dello champagne e poi mi fecero sedere sul letto. Uno di loro infilò la mano nella scollatura del vestito e iniziò a carezzarmi le tette, stringendo delicatamente i capezzoli. Un altro mise le mani sotto il vestito e cominciò a carezzarmi la fica. Fu l’inizio. Mi tolsero il vestito lasciandomi nuda con le calze, il reggicalze e le scarpe, poi si spogliarono. Rimasi sbalordita: i loro cazzi, anche se ancora mosci erano enormi. Mi ritrovai a succhiarli mentre mi facevano fremere con le loro carezze. Mi scoparono uno per volta nella fica, facendomi godere, poi mi incularono a turno e poi ancora cominciarono a possedermi contemporaneamente nella fica e nel culo, con doppie penetrazioni che mi fecero godere molte volte. Vedevo mio marito fotografare e filmare mentre quegli otto maschioni abusavano di me. Finirono di usarmi dopo tre ore, scaricando il l,oro sperma nella mia bocca assetata. Ero esausta ma felice. I ragazzi si rivestirono ed andarono via. Quando poco dopo arrivò Laurent, io ero ancora nuda, con le cosce spalancate e il uco del culo oscenamente aperto. Sorrise nel vedermi in quelle condizioni e mi chiese se ero soddisfatta. Mi alzai dal letto e lo abbracciai. Gli abbassai pantaloni e mutandine e gli feci un pompino con ingoio.
Laurent mi chiese se volevo lavarmi, ma io risposi di no, Senza indossare il vestito, che mise nel borsone di mio marito, indossai la pelliccia e chiesi di tornare in albergo.
Arrivarti in albergo, mi tolsi le scarpe e la pelliccia e così, ancora piena degli umori dei maschi mi buttai sul letto e mi addormentai di colpo.
La mattina successiva, quando uscii nuda dal bagno dopo aver fatto la doccia vidi che arrivato Laurent che stava chiacchierando con mio marito. Lo salutai con un bacio sulla bocca e nuda com’ero mi sedetti al tavolino per fare colazione. Mio marito mi chiese che Laurent aveva proposto di andare a pranzo in un locale particolare a S. Denis, un locale molto trasgressivo. Accettai con entusiasmo. Chiesi cosa dovevo indossare e Laurenti mi rispose “il meno possibile”. Così misi una guepierre azzurra, con calze a rete larga, stivali con tacco a spillo e mentre stavo mettendo il perizoma Laurent mi fermò. “Va bene così”, mi disse. Indossai la pelliccia e uscimmo.
Arrivammo a S. Denis, e ci avviammo a piedi verso il locale. Mentre camminavo la pelliccia si apriva e mostrava le gambe avvolte dalle calze con la guepierre. Sentivo i commenti pesanti dei maschi che mi vedevano e la cosa piaceva sia a me che a mio marito.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
100940
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97375
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
Cmq !!!