“ . . buon appetito allora..”
Finalmente ti ho qui davanti, quasi non mi sembra vero, e forse neanche a te. Tu non sai quante volte ho immaginato questo attimo, ti ho pensato proprio così meravigliosamente bella. Adoro i tuoi capelli neri che un leggero vento muove con delicatezza sulla tua schiena mentre cerchi pian piano di nascondere il tuo imbarazzo per un momento che da troppo tempo aspettavi.
Sei bella proprio perché il tuo timido sorriso abbassa lo sguardo verso la forchetta che gioca col cibo, mentre un mio complimento ti colora le guance; sei bella proprio perché sei sincera, si capisce quando una persona è sincera e non riesce a mascherare la minima emozione. Ci penserà un po’ di vino a sciogliere questo iniziale imbarazzo.
“ .. sei più bella di come potessi immaginare.. “
I tuoi neri occhi brillano al riflesso di quella candela che tremolante illumina questa strana atmosfera, quasi surreale, e sulle tue guance il color dell’emozione si è fatto da parte e Bacco ti prende per mano conducendoti lungo un bel racconto che mi appassiona, mi parli di te di cosa sogni, di cosa credi, .. di cosa cerchi. E’ sufficiente un mio sorriso a farti continuare, tu cerchi certezze e la mia presenza ti rassicura, e il tuo parlare mi incanta. Ti ascolterei per ore mentre la cena piano scorre e il tempo sembra essersi fermato mentre la luna sempre più alta brucia la cera delle candele, sempre più piccole.
“. Ti prego continua, mi piace ascoltarti..”
Il tuo narrare è come te, confusionario, salti da un argomento all’altro con la bramosia di un bimbo davanti ai regali di natale; come se non aspettassi altro che un interlocutore disposto ad ascoltarti, e allora cerchi di dire tutto, senza dimenticare niente, e parli , parli, … e sei sempre più bella.
“ comincia a fare fresco qui, spostiamoci all’interno..”
Ti alzi, Dio quanto vorrei immortalare questo momento, sei straordinaria; i capelli sulle spalle scoperte e la seta che scorre nera lungo i tuoi fianchi conducendo lo sguardo verso il basso, dove un piccolo tatuaggio attira l’attenzione verso due piedi ben curati. Il tuo incedere è attento; si vede che non sei abituata a tacchi così alti, e io ti adoro anche per questo.
Questa casa non è grande, forse nemmeno bella, ma da questa vetrata si può osservare il mondo.
“Parlami della luna, ti piace?”
Guardi fuori, la osservi lei si specchia nel tuo sguardo e tu ti lasci rapire dal mio abbraccio, le mie mani incrociate sui tuoi fianchi e la tua testa che si abbandona indietro sulla mia spalla; occhi chiusi.
Le mie labbra si appoggiano sul tuo collo e lanciano un brivido lungo la tua schiena. Le mie mani scivolano oltre la seta e risalendo scoprono lentamente le tue gambe color meraviglia, la tua testa si piega verso di me e le labbra si toccano.. un bacio che avevo sognato mille volte in un’attesa che ha reso questo momento indimenticabile, un bacio casto e lieve, pochi secondi destinati a diventare eternità.
So che la luna ti piace, è come te, semplice, immensa, romantica, forte nella sua timida prorompenza e .. unica.
Le mie mani si infilano dentro l’elastico delle tue mutandine e scorrono calde lungo i tuoi fianchi fino ad arricciarle poco più giù, a metà di quelle cosce lunghe e tornite. Salgo ancora ad accarezzare le tue gambe fino lì, dove il tuo desiderio si annida e si nasconde come un bimbo desideroso di farsi trovare.
La tua mano corre alta indietro ad avvinghiare il mio collo tirandolo a te mentre ti mordi le labbra e con l’altra mano ti appoggi con vigore al vetro.
Le mie dita ti sfiorano e ti bagnano con delicata fermezza mentre tu ti schiudi alla mia invadenza.
Le tue mani insieme le porti dietro la schiena a liberarmi di un’inutile impiccio tirando la cintura sul divano e slacciando i miei pantaloni che non aspettavano altro, per poi portarle al vetro entrambe, decise, aperte. Il tuo respiro si affanna soffiando eccitazione su quel vetro che si appanna mentre la luna ti guarda curiosa. Siamo liberi. Basta poco, un gesto, un accenno, un lieve movimento e ti sono dentro, la tua mano destra batte forte contro il vetro e la tua fronte vi si appoggia.
Il mio bacino si muove lento, sa che questo momento non deve finire, vuole incorniciare questo presente prima che il futuro lo renda ricordo; sei caldissima e .. viva. I tuoi capelli scivolano neri in avanti e si appoggiano al riflesso della luna al ritmo di quel mio incedere lento e delicato, ti sento, mi piace sentirti, realizzare che mi vuoi, che mi desideri, e che lo hai sempre fatto. Non può durare in eterno questo momento anche se vorrei, ma il desiderio è tanto e da troppo tempo tenuto li a covare. Il tuo respiro diventa affanno il tuo ventre si contrae piano e la tua schiena si inarca; sei deliziosamente bellissima.
Vorrei tenerti lì , in equilibrio tra inferno e paradiso tenendoti per mano ma forse non era questo il momento; hai troppa voglia di varcare la soglia, mi chiedi di non fermarmi, e io ti assecondo, il mio desiderio di accontentarti in tutto è irrefrenabile, e il mio muovermi continua accelerando il ritmo.
La tua mano sinistra mi cerca e mi stringe forte tirandomi a te, ti scappa un grido, io rallento, quasi esco, .. e poi rientro deciso a toglierti il fiato; ancora un grido, l’affanno ansima sempre più veloce, ti muovi in fretta ed io ti seguo, ci sei, ti aspetto; Esco ancora e poi rientro, il tuo respiro ha una pausa, ti contrai per un secondo che sembra non finire e poi esplodi.. Ti sento, ti avvolgo con il braccio sinistro a sorreggerti forte mentre la mano destra ti accarezza proprio lì dove altre piccole esplosioni di piacere volevano essere innescate, quasi piangi, vorrei rimanere lì una vita. La tua mano stringe la mia, vorresti toglierla da lì ma io rimango e tu mi stringi forte..
Sei proprio tu, così ti ho immaginato per tutto questo tempo, e così sei stata. Semplice, sincera, timida e vera; perché chi è sincero lo è sempre, anche quando dovrebbe sapersi mascherare, quando dovrebbe saper fingere per il proprio bene, quando dovrebbe difendersi e non ci riesce; e io ti ho immaginato proprio così, mentre tu hai saputo stupirmi ancora una volta, rivelandoti se possibile migliore di quanto avrei potuto ritrarre a parole descrivendo un sogno.. che era sogno, ma sonno non era..
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97546
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
Complimenti e grazie.
Grazie di esistere.