Sin dalla mattina di sabato, dopo una nottata tranquilla, trapelava nell’aria una certa tensione.
Già dalla colazione, Virginia, sembrava che volesse farsi perdonare, in anticipo, per qualcosa che avrebbe fatto solo nel tardo pomeriggio.
Sicuramente emergeva in lei una certa sensazione di disagio nei miei confronti.
Atteggiamento messo in atto per tutta la mattinata e per l’intero pomeriggio. Fino, quasi, all’ora dell’appuntamento.
Avendo capito il perché di tale comportamento, la rassicurai, dicendogli: “Virginia, non essere né ansiosa né preoccupata per me, va tutto bene, in fondo se vedi che le cose non vanno per il verso giusto o che la situazione non ti piace o non piace a me, basta dire di no e fermare tutto. Siamo a casa nostra, anche per questo devi sentirti tranquilla, qui comandi tu.”
Lei, facendo un gran sospiro, rispose: “Hai proprio ragione, sono tesa come le corde di un violino. Troppo agitata, soprattutto per te. In fondo io sono l’artefice di tutto ciò, l’unica responsabile e se le cose non vanno bene ….”
Te lo ripeto, dissi: “Non preoccuparti, basta parlare o solo darci uno sguardo e se non ti va, o se ti senti a disagio, si blocca tutto, ok? …. Ora rilassati, fatti un bel bagno caldo tonificante e preparati per la serata.”
Virginia per l’occasione aveva comprato un bel completino, molto sexy, reggiseno e tanga in pizzo nero, accoppiandolo ad una vestaglia di seta nera. Aveva voluto presentarsi così agli ospiti, senza abiti, senza l’ipocrita falsità della scena dei vestiti. Lo aveva anche detto a Johnny e Federico di non aspettarsi preamboli di discussione in salotto o di caffe o altro. Essendo lei sempre molto risoluta, puntava sempre all’obiettivo.
A quel punto si erano fatte le 19, Virginia era pronta e sedeva sul divano in vestaglia. Io, vestito normalmente, sorseggiavo un bicchiere di vino bianco seduto accanto a lei.
Sentimmo, con un sussulto, il suono del campanello di casa. Ci aspettavamo l’evento ma ci raggiunse quasi inaspettato.
Guardai Virginia e le chiesi: “Vuoi andare tu, o vuoi che vada io ad aprire?”
Lei rispose, con un filo di voce: “No, vai tu, sono troppo agitata e mi batte forte il cuore.”
Le dissi: “Ok.” e mi allontanai per andare alla porta di casa.
In qui momenti mi risuonavano nella mente le parole di Virginia: “Caro, per favore lascia che succeda, entrambi sappiamo di cosa si tratta, per favore lasciami avere questa esperienza, lasciami scopare con loro due, ti prego, io ti amo e ti amerò sempre!"
Quelle parole di Virginia per me erano state (e lo sono ancora) pura lussuria e senza pensarci, dopo averli fatti entrare, condussi i due amici nel salotto di casa dove ci attendeva Virginia.
I due sembravano aver già vissuto quella situazione, in pratica sapevano quello che sarebbe successo da lì a poco e sorrisero fiduciosi e si avvicinarono decisi verso Virginia. Lei si alzò dal divano e venne in contro a loro.
Io pensavo: “Wow, che spettacolo, due ragazzi di bell'aspetto e la mia Virginia, sono così belli che non sembra reale”.
Mi sono fermato un po' in disparte per guardare il tutto. Il mio cuore pulsava e ho notato come il mio pene stava già rizzandosi.
Entrambi, senza preamboli, come avevamo concordato nelle lunghe discussioni in chat e Skype, si sono avvicinati a Virginia e hanno iniziato subito a toccarle le tette e il culo. Tutto il suo corpo è stato sondato da quattro forti mani.
Virginia chiuse gli occhi e si lasciò andare. Potevo sentire un gemito sommesso che le usciva dalla bocca.
Johnny, gli levò la vestaglia di seta nera, e il reggiseno, e si concentrò con un massaggio sui capezzoli di Virginia.
Virginia mise le mani attorno alla testa di Federico, la avvicinò alla sua e lo baciò intensamente.
Io, molto eccitato, ma al contempo, molto impaurito, a quella visione, mi sono chiesto: "cosa sta succedendo qui, cosa stiamo facendo, amo così tanto la mia Virginia da concedergli questo! È giusto quello che stiamo facendo? "
La risposta è stata immediata, è bastato toccare il mio cazzo. Era così duro, che non ne potevo più, dopo averlo tirato fuori dai pantaloni, ho iniziato a masturbarmi.
Johnny se ne accorse e sorrise. Anche Virginia mi guardò e sorridendo annuì.
Johnny si tolse la camicia mentre Federico apriva la cintura e sbottonava i pantaloni.
Virginia a quel punto disse a tutti noi: “perché non andiamo di là, nella stanza da letto, staremo tutti più comodi.”
Arrivai nella stanza per primo, indicando a Johnny e Federico la strada. Quindi, mi sedetti sul letto per guardare loro.
Virginia, raggiungendoci nella stanza, sembrava pienamente convinta e capace di gestire la situazione.
Baciava entrambi toccandosi le sue tette calde. I suoi capezzoli erano ora molto duri.
Federico si tirò giù i pantaloni e allo stesso tempo, la mia dolce piccola Virginia, cadde in ginocchio ai suoi piedi.
Non potevo credere ai miei occhi. Ora il cazzo circonciso di Federico era diventato veramente grosso e duro.
Senza pensarci troppo, Virginia aprì la bocca e iniziò a succhiarlo e leccarlo. Con la sua mano era intenta, inoltre, a massaggiare le palle. Dopo un poco, lo tiro fuori dalla bocca, per massaggiava il prepuzio con entrambe le mani. Cominciò a coccolare con la lingua il glande, era completamente fuori di testa. Non avevo mai visto Virginia così prima d’ora.
Federico, dimostrando di gradire molto l’opera di Virginia, gemette. Si tolse anche la maglietta e le scarpe e rimase completamente nudo. Il suo corpo era armonioso e muscoloso.
Anche Johnny ha iniziato a spogliarsi. Virginia si gustava, leccandolo e succhiandolo, lo scroto di Federico, mentre Johnny tirava giù i suoi boxer, tutti guardammo il suo cazzo. Ragguardevolmente più lungo di quello di Federico. La venatura del pene erano davvero incredibili. Erano così evidenti come se stesse facendo esercizi di forza con il suo membro.
Virginia non ci pensò a lungo. Lasciando quello di Federico, ha immediatamente iniziato a succhiare il cazzo nero di Johnny. Gemeva per la pura lussuria, anche se non la toccavano nemmeno.
Ora i due cazzi erano tesi e duri, leccati e succhiati entrambi da Virginia. Si sentiva un suono schioccante mentre rilasciava il cazzo di Johnny dalla sua bocca e prendeva quello di Federico. Lo stesso al contrario. Lei gemeva mentre veniva afferrata e palpeggiata dalle quattro mani dei nostri amici.
Ad un certo punto, Federico, guardandomi, l'afferrò per i capelli e premette il suo viso verso di me. La spinse sempre di più nella mia direzione finché lei non arrivò con la sua bocca all’altezza della mia. Lei a quel punto, comprendendo le intenzioni di Federico, mi baciò.
Sentii un sapore molto intenso e particolare. Una miscela della sua saliva di Virginia e il sapore dei due grossi cazzi che prima aveva succhiato.
Nel frattempo, tutti i miei dubbi erano spariti, la conferma era data dalla possente erezione del mio pene.
"Guardalo Virginia, ehi, a Luca piace!" disse Johnny sedendosi sul letto.
Non mi importava nulla ora, i miei pensieri si erano dissolti. Di nuovo, ho spinto la mia lingua nella bocca di Virginia. Mi resi conto di come sorrideva e gemeva con lussuria e dissi in risposta a Johnny "Si amico, è fico. Virginia! Ti amo!".
Virginia si sedette inginocchiata sul letto. Il pene di Johnny era proprio di fronte al suo viso. Ancora una volta, prese il suo cazzo in bocca e si lanciò in un andare su e giù selvaggio.
Che spettacolo!
Il culo si sollevò in modo che io e Federico avessimo una visione perfetta della sua fica esposta e arrapata e totalmente rasata, e del suo buco del culo anch’esso rasato.
Mai prima d'ora avevo visto la figa di Virginia così bagnata, la sua secrezione addirittura colava con tante piccole gocce.
Federico si avvicinò e si sistemò in ginocchio proprio dietro di lei, appoggiando il glande sulla fica umida di Virginia e, lentamente, lo infilò dentro. Virginia si fermò e gemette rumorosamente. Centimetro per centimetro Federico spinse il suo cazzo più avanti nel buco.
Johnny aveva ora premuto la testa di Virginia contro la sua minchia, ed è per questo che si sentivano solo dei sommessi gemiti soffocati. Lei non riusciva a gestire le dimensioni del pene, ma fece uno sforzo.
Dopo che Federico ebbe affondato il suo cazzo dentro di lei per diverso tempo, il gemito di Virginia si fece più forte e improvvisamente iniziò a godere come una matta.
Virginia, liberandosi dal cazzo di Johnny dalla bocca, gridò violentemente per l’orgasmo raggiunto.
In quel preciso momento, dalla emozione suscitata dalla sonora goduria di Virginia, sono venuto anche io, facendo cadere alcune gocce del mio sperma sul pavimento.
I ragazzi nel sentire i geniti di Virginia e nel vedere la mia reazione, scoppiarono a ridere. Erano anche loro in estasi.
Ho visto Federico spingere energicamente, di nuovo, il cazzo dentro Virginia, la sua galoppata continuava ritmicamente. Tirandolo, ogni tanto, interamente fuori, sulla sua asta ora era chiaramente visibile il muco della fica. Anche le sue palle, quasi penetrate dentro, erano piene di muco.
Johnny si alzò. Ora voleva scopare Virginia da dietro. Federico, a quel punto, tirando fuori il cazzo, lasciò Virginia all’amico.
Una figa completamente aperta si manifestò davanti ai miei occhi. Non ho potuto resistere e ho dovuto alzarmi e leccare quella meraviglia. Virginia non aveva mai assaggiato così bene la mia lingua. La mia faccia era completamente bagnata dagli umori. Virginia gemette e si contorse al minimo tocco del suo clitoride.
All'improvviso, notai la verga di Johnny accanto alla mia faccia. Lui mi guardò, e, senza dire nulla, improvvisamente, mi prese per i capelli e mi ficcò il suo cazzo in bocca.
Strana sensazione che però non mi diete fastidio, anzi, assecondandolo, cercai di infilare il suo caldo pistone più a fondo nella mia bocca.
A Johnny la cosa piacque, lasciandomi fare, disse: “Hai visto che anche tu sei bravo a succhiare, non solo Virginia.”
Virginia, sentendo queste parole, ha afferrato il pene di Federico succhiandolo voracemente.
Dopo un poco, Johnny guardando Virginia, fu attirato dalla posizione che aveva assunto, quindi tirò fuori il cazzo dalla mia bocca e di girò verso di lei. Mi sedetti di nuovo sul bordo del letto per guardare la scena.
Johnny era proprio dietro a Virginia, lei era ancora con il cazzo in bocca di Federico.
Johnny la sollevò per i fianchi e avvicino il suo lungo pene verso il suo culo. Sentii Virginia lamentarsi, gemendo e ansimando, con un respiro sincopato.
Dissi a Virginia: "Cosa ti sta succedendo?!"
Lei non rispose, ma dalla espressione del suo volto, non sembrava nulla di negativo, anzi …
Ho pensato guardando Johnny “Quel mascalzone ha davvero messo il suo enorme pene nel culo di Virginia?”
Si, Johnny aveva infilato il suo mostruoso cazzo nel suo buco stretto. All'improvviso l'urlo di Virginia fu più intenso. Una miscela di dolore e lussuria attraversò il suo corpo.
Johnny spinse il suo cazzo nero rasato sempre più nel suo buco del culo. Fino a quando non è stato completamente riposto in esso. I suoi testicoli ora toccavano la fica di Virginia.
Virginia ha cominciato a vibrare di nuovo sotto i colpi di Johnny, scatenandosi in un gemito di godimento che non lasciava dubbi.
Gli chiesi: “Sei venuta di nuovo?”
Lei mi guardò senza rispondere. Aveva le lacrime agli occhi, ma sembrava enormemente felice.
Johnny continuava a pompare nel buco del culo di Virginia. Ancora e ancora, tirava fuori il suo cazzo completamente, lo metteva nella figa di Virginia, per poi, tirarlo fuori e spingerlo di nuovo nel suo buco del culo ora completamente allargato. Ogni volta che lo tirava fuori, il suo ano era sempre più visibilmente aperto.
Anche il mio cazzo era di nuovo duro.
Ho guardato verso Federico. Si era appena alzato in piedi e, subito dopo, inginocchiato davanti a Virginia.
Lentamente, Johnny iniziò a gemere più forte. Era arrivato il momento per lui?
A quel punto, i tre interruppero brevemente il loro sesso.
Federico si sdraiò sul letto di schiena. Fece segno a Virginia di salire su di lui. Virginia, afferrato il suo uccello, lo spinse dentro la sua fica ancora bagnata e gocciolante. Ora stava cavalcando su Federico.
Johnny, tornando di nuovo di dietro, spinse il suo cazzo dentro il buco del culo di Virginia.
Ora i suoi due buchi erano allargati fino all’inverosimile.
Dopo alcune spinte, Virginia è arrivata a godere con un enorme orgasmo. Vidi le sue unghie scavare nella pelle di Federico. Virginia gemeva e tremava come non mai.
Federico e Johnny, a quel punto, hanno aumentato il ritmo. Virginia li assecondava. Le loro palle si toccavano sbattendo tra di loro.
Ansimando e gridando dal piacere, i due sono venuti allo stesso tempo.
Sono venuti con forza nella mia dolce compagna.
Entrambi hanno pompato il loro sperma nella mia Virginia, una volta così timida e pudica.
Tirarono fuori il loro cazzo, ancora duro, dal culo e dalla figa di Virginia, lei era inondata di sperma, gli colava a tutte le parti.
Virginia si voltò, scese da Federico e si sdraiò sul letto, immobile e ansimante. Il seme dei due ragazzi le scorreva tra le gambe.
La seguii con attenzione, mi avvicinai e la baciai appassionatamente. Lei sollevò il bacino e mi strinse la testa con una mano. Sapevo cosa dovevo fare ora. Pieno di piacere ho leccato la sua figa. Una miscela di sapori, sensazioni e situazione estrema che mi ha fatto venire di nuovo.
Con la faccia imbrattata, ho baciato di nuovo Virginia e mi sono sdraiato accanto a lei.
Intanto Johnny e Federico erano spariti nel bagno. Dopo poco sono ritornati. Ci siamo seduti sul letto per parlare un po' dell’esperienza vissuta insieme, tutti eravamo molto soddisfatti, soprattutto Virginia che aveva avuto a disposizione tutto il necessario per soddisfare i suoi sogni più reconditi.
Dopo circa 30 minuti, Johnny e Federico, si sono rivestiti e sono andati via, non prima di prendere l’impegno di rivederci ancora.
Dopo che sono andati via, Virginia ed io ci siamo guardati e ci siamo abbracciati, eravamo ancora nudi e odonati degli umori di tutti. Ci siamo ripromessi che quell’incontro non avrebbe cambiato nulla nella nostra vita di coppia, ma che, sicuramente, andava rifatto.
L’idea ….. particolare di virginia (seconda parte)
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7 anni fa
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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