L'arte del massaggio (brano tratto da Histoire G.)
Il mio compagno sa quanta importanza dia alla cura della persona, anche attraverso quei massaggi tonificanti ai quali sovente affido il corpo per mantenere una forma che sia adeguata all'età, anche ove, non potendo in qualche caso avvalermi del solito centro al quale usualmente mi rivolgo, trovo però sempre un modo per alternative che permettano l'esecuzione di simili trattamenti.
In tali situazioni, esponendomi anche in modo integrale di fronte ad una persona di cui non posso ancora conoscere alla perfezione le modalità operative, potrebbe accadere di essere molto vulnerabile nel caso si verificassero manifestazioni non sempre allineate con le più lecite aspettative.
Da Histoire G.
“Durante uno dei consueti trattamenti estetici, ai quali G. sovente andava sottoponendosi anche quando non le era possibile avvalersi del centro di sua maggior fiducia, le mani dell'occasionale massaggiatore iniziarono a soffermarsi molto più del dovuto attorno alle aureole dei capezzoli, intensificando sempre di più il manipolante contatto, e procurandole nel contempo sensazioni inusualmente emotive alle quali tuttavia si abbandonò priva di maggior controllo, offrendo in tal modo l'opportunità per incentivare eccessi ulteriori.
Senza opporre resistenza lasciò che l'individuo potesse comunque proseguire nella insolita manipolazione, scivolandole dai fianchi sino al ventre, attivando una pressione pubica che dal monte di venere si alternava all'interno delle cosce, sfiorando anche le intime labbra ormai visivamente pulsanti al contatto di mani che, andando facendosi sempre più pericolosamente esploranti, ne anestetizzavano una più reattiva opposizione.
Quando l'aspetto di una persona non riveste eccessiva importanza, la dove anche gli impulsi cerebrali prevaricano sulla ragione, ecco come anche mani tozze di un soggetto anomalo possano trovare il terreno fecondo per eccedere, attraverso la mente, alla scoperta di sentieri che, da una clitoride ormai turgida di passione, conducono verso l'oblio inarrestabile dei sensi.
Audacemente stimolata in quel punto nevralgico, ed ormai completamente cedendo al profanante abuso, perpetrato con inimmaginabile maestria, accettandone consenzientemente la prevaricante azione, G. confessò, tra i gemiti del piacere, quello che in tal modo gli andava procurando un simile trattamento.
Ormai del tutto preda dell'abilissimo persecutore lo lasciò libero di poter così esplorare altrettanto facilmente ogni anfratto più recondito, obbligata a rispondere alle sollecitazione, dichiarando nel mentre della propria occulta predisposizione a condividere quel genere di stimolanti attenzioni.
Egli allora non doveva fare altro che portare a compimento l'ordita manipolazione, apponendo quel suggello di cui in molti avrebbero voluto poter a loro volta vantarsi mentre, liberatosi anche degli abiti con repentina velocità, ed esponendo la propria senile figura, resa ancor più grinzosa da una opulenta fisicità esibita senza remora alcuna, lasciò che G., in totale paresi, prendesse coscienza di quella sua inopportuna esibizione.
Montando goffamente sul lettino, proseguì strofinando il proprio minuscolo pene su una clitoride ormai completamente impazzita dall'imponderabile desiderio di collaudarne le profananti voglie, che inesorabilmente vennero prodotte con immediato piacere, facendola trasalire mentre, percorsa con altrettanta soddisfazione, si lasciava docilmente possedere sino al contemporaneo raggiungimento di un orgasmo che a lei stessa parve davvero inaudito, quasi che fosse come liberatorio da una condizione talmente succube nella quale lei stessa si era posta con volontarietà inconfutabile.”
to be continued
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