Tutto iniziò e tutto finì in quella tarda e calda primavera del 1978. Il calore pesante del piombo, di chi si era tatuato nel cervello che “lo stato si abbatte e non si cambia” si era sostituito al dolce tepore del sole.
Stravaccati come lucertole al sole sul “muretto”, luogo d’aggregazione nelle periferie urbane negli anni ’70, i discorsi del gruppo avevano preso un’altra piega. La musica e le battute finali sul campionato di calcio avevano preso il sopravvento sulle discussioni politiche.
Io ero timido, non bello. Tu non bellissima, ma sicuramente molto piacente, con il tuo naso un po’ aquilino, quel poco che non guasta, con quei begli occhi scuri. E poi…. eri più grande di me, eri indipendente, emancipata, vivevi da sola, ed all’epoca queste erano qualità che davano un valore aggiunto alla persona e la facevano vedere sotto un’altra luce.
Non so cosa trovasti in me. Mi chiedesti di accompagnarti a prendere un pacco alla posta ed io acconsentii con piacere.
Fu durante il tragitto che mi chiedesti “senti perché non vai a prendere qualche disco e vieni a cena da me?”. Non ero così scaltro e furbo da capire che avevi già pianificato, ma i miei ormoni erano sobillati dal tuo charme, “Va bene, il tempo di farmi una doccia e vengo. Posso portare qualcosa?” “Ho già tutto, la tua presenza e della buona musica è sufficiente”.
Scelsi con cura la musica da portare. Arrivai che eri alle prese con gli ultimi manicaretti con i quali avremmo deliziato i nostri palati.
Poi, prima di accomodarci al desco, ti andasti a fare una veloce doccia. Tornasti fasciata da una leggera tunica di cotone leggermente trasparente che lasciava intravedere la tua nudità e spronava la mia fantasia.
I tuoi piccoli seni, le tue sinuose forme che terminavano in un bellissimo mandolino, quel piccolo e curato triangolo di foresta amazzonica sul tuo inguine, alimentavano il mio desiderio di te.
Poi come un pescatore di tonni, cominciasti a tirare le maglie della rete per chiudermi nella camera della morte.
E mai morte fu più bella e dolce di quella che tu mi propinasti.
Tra un boccone ed un altro cominciasti a sedurmi con le tue domande sulla musica sottolineate dai tuoi maliziosi sguardi, mentre con la mano di tanto in tanto ti carezzavi il seno.
Finché lasciammo le posate e le bocche smisero di parlare.
A quel punto furono i nostri occhi che cominciarono a parlare. E quando gli occhi parlano dicono molto di più delle parole.
Trasportati dalla carrozza dei sensi le nostre dita cominciarono ad esplorarci e le labbra a toccarsi.
Erano sguardi, erano aromi rilasciati dai nostri corpi, erano delicate carezze di dita che esploravano e si intrufolavano, che come un filo di Arianna ci conducevano nel “Giardino dell’Amore”.
Ci ritrovammo, quasi senza accorgerci, con i nostri corpi nudi, carne contro carne.
Mi prendesti per mano e mi portasti nella tua camera da letto. Lì abbandonai il mio corpo e con l’aiuto delle tue arti magiche percorsi “Le strade senza nome che portano all’amore” come recitava una vecchia canzone.
Furono tanti i “Si” e gli “Ancora” che sovrastarono quel lungo “blues” che usciva dallo stereo, quando con la mia lingua consumavo i tuoi seni, le tue natiche, il tuo clitoride.
Per ben due volte varcasti le porte del paradiso, finché la terza volta vi entrammo trionfanti insieme. E mi sentii finalmente uomo.
Non durò molto la nostra relazione. Non ho mai capito perché dopo tre settimane sparisti.
Il bisogno di te, del tuo corpo, della tua mente, erano diventati quasi un’ossessione. Forse fu questa, la causa della tua sparizione? Soffrii molto per la tua scomparsa, ma ti sono sempre stato grato per quanto mi hai dato ed insegnato.
Da quel nostro primo incontro capii che per un uomo l’importante non è il numero dei rapporti, ma la qualità. Una qualità che non si può misurare, perché le sensazioni e le emozioni non hanno misura, ma la loro grandezza risiede nel momento in cui le vivi.
P.S. Per chi non la conoscesse, invito a sentire “Nel giardino dell’amore“ cantata da Patty Pravo.
Credo che non ci sia canzone più sensuale, anche perché i doppi sensi sono estremamente palesi.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97535
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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