Sei carponi davanti alla porta d'ingresso, nuda tranne che per le calze, le scarpe con i lunghi tacchi a spillo e la benda che ti copre gli occhi.
Il nero scuro di quei pochi “indumenti†risalta prepotentemente sulla tua pelle candida.
Sei percorsa da un leggeri spasmi di attesa, solo un rumore leggero rimane nell'aria dopo che la porta si chiude alle mie spalle, e' quello dell'intruder anale che ti ho inviato tramite corriere espresso questa mattina.
Ti giro attorno per godere del tuo corpo, noto con piacere che il tuo pube e' perfettamente rasato secondo i miei ordini. La tua bella fica e' semiaperta e lascia intravedere la tua eccitazione.
Posso percepire paura e desiderio nel tuo respiro.
Immagino l'espressione del tuo viso quando questa mattina hai aperto la lettera settimanale. Ti sei precipitata al telefono, e preoccupata mi hai chiamato implorandomi di non importi quest'ennesima umiliazione:
â€Ti supplico padrone, non farlo, non chiedermi questo ... non puoi volermi concedere ad un altro .. no ti prego! Sono tua moglie, per favore!â€.
La mia risposta e' stata secca “Non ti permettere piu' di discutere i miei ordini! Tu farai esattamente quello che ti e' stato ordinato! Mi sembrava di essere stato chiaro quando abbiamo deciso di iniziare il tuo percorso di schiava, puoi sempre tirarti indietro ma avro' bisogno di un'altra schiava!â€
Mi chiedo adesso vedendoti li' quante volte hai letto e riletto quella lettera.
“Purtroppo questa settimana mi devo trattenere in ufficio un giorno in piu' del previsto; ho quindi deciso che per oggi mandero' un amico ad occuparsi di te. Dovrai dimostrarti deferente verso di lui e servirlo in tutto quello che vuole, sarai la brava cagnetta di sempre. Lo aspetterai carponi davanti alla porta d'ingresso vestita solo di calze, scarpe nere con tacchi a spillo e un benda che ti coprira' gli occhi. Mi raccomando la tua bella fichetta deve essere completamente rasata come si addice ad una schiva per dabbene, non farmi fare brutte figure! Mi sono permesso di inviarti un regalo che dovrebbe arrivare questo stesso pomeriggio; si tratta di un vibratore anale, voglio che appena arriva te lo infili nel culo. Per ora e' tutto, ci vediamo Venerdi' sera mia dolce troietta. Il tuo padrone.â€
Appoggio la mia ventiquattrore sul tavolo. Lo schiocco della serratura che si apre ti fa sussultare. Estraggo collare, guinzaglio e frustino. Godo nel vedere che al tintinnare della catena i tuoi sensi si fanno ancora piu' tesi.
Mi inginocchio e ti metto il collare, hai un gesto nervoso quando il freddo del collare ti sfiora la pelle bruciante di desiderio. Ti guardo soddisfatto, ti stai comportando bene, anche in questa prova non mi stai deludendo. Con una mano ti accarezzo la testa, poi mi sposto sotto il mento e ti concedo di leccare la mia mano. Ora attacco il guinzaglio, e tenendolo saldamente con la mano sinistra mi alzo in piedi. Prendo il fustino da tavolo. Il colpo arriva rapido e inaspettato sul tuo bellissimo sedere mentre il guinzaglio da il preciso segnale di comando al tuo collo.
Non ti aspettavi che lo sconosciuto conoscesse il codice e questo ti lascia disorientata. Il ritardo con cui rispondi al comando mi mette nella condizione di sferrare il secondo colpo di frustino. Il comando sul collare e' questa volta piu' rude, e tu da brava ti alzi in piedi e porti le mani dietro la testa, le gambe leggermente divaricare.
Sei splendida. Lascio andare il guinzaglio che ti si appoggia sul corpo fino all'ombelico. Il metallo freddo ti fa trasalire.
Appoggio il frustino sul tavolo. Ti vado alle spalle, con le mani cingo i tuoi seni, prendo tra pollice ed indice i tuoi capezzoli ormai eccitati, li strizzo ed un leggero lamento sfugge alle tue labbra. La mia mano destra scende lungo il tuo addome ed inizio a massaggiarti il pube perfettamente liscio, sento la clitoride gonfia sotto la mia mano, con forza ora ti tiro verso il mio bacino.
Ora l'intruder si fa sentire in tutta la sua lunghezza... sei eccitata ... ti stai mordendo le labbra ... sai che non puoi ma inizi a muovere il bacino nella ricerca della pressione della mia mano e degli affondi dell'intruder.
All'istante mi stacco da te. Hai commesso il primo errore e te ne sei resa conto. Senti che mi muovo verso il tavolo. Ecco che presa dal panico commetti il secondo errore, parli: “Ti prego padrone, non punirmi ... so che non dovevo muovermi ... ti prego!†la paura ora pervade il tuo corpo, ma mantieni comunque la posizione.
Mi riavvicino a te e tolgo con poca delicatezza il fallo dal sedere, un urlo semi-trattenuto scuote il silenzio. Con la mano libera ti apro la bocca e ci infilo l'intruder coperto dai tuoi umori e lo fisso con un cinturino elastico dietro alla tua nuca. La secrezione di saliva aumenta immediatamente, non riesci a deglutire per la presenza imponente del vibratore ed inizia a colarti dalla bocca, le lacrime iniziano a bagnarti le guance.
Ti do il segnale e tu ubbidiente apri ancora di piu' le tue gambe, le mie mani si infilano tra le tue cosce e tu ti calmi, il tuo corpo torna ad implorare l'orgasmo.
Il morso del metallo sulla tua clitoride turgida si espande potente e ti impedisce di raggiungere il piacere. Le mie mani sapienti posizionano velocemente le mollette di ferro su clitoride e capezzoli inturgiditi dall'eccitazione.
Mi porto di fronte a te e posiziono la catenina che unisce le tre mollette. Prendo il guinzaglio e ti guido in modo deciso verso un sedia. Ti faccio appoggiare le mani. Sei pefettamente a 90 gradi, il tuo bel culo si protende verso di me. Ti faccio divaricare le gambe.
Sai cosa ti aspetta, paura ed eccitazione si mischiano, ormai non sei piu' in te. Prendo lo scudiscio dalla mia valigetta. Lo passo leggero sul tuo culo . Ti tasto la fica prima di cominciare. Sei zuppa. Le prime 10 scudisciate te le do piano, con le giuste pause tra un e l'altra in modo da farti apprezzare tutte le sensazioni. Ti sfuggono solo dei mugugni leggeri.
Ora ti tolgo l'intruder dalla bocca. Con la mano accarezzo i capelli e grata tu mi lecchi la mano. Mi slaccio la patta dei pantaloni e ti metto il mio cazzo in bocca per lasciarti intravedere quale sara' il tuo premio se ti comporti bene. L'odore le mio membro ti fa eccitare ulteriormente.
Ritorno dietro di te, riprendo lo scudiscio e riprendo le sferzate questa volta a ritmo crescente fino a 20. Ad ogni una i tuoi singhiozzi si fanno piu' forti ma non ti sogni minimamente di chiedermi di smettere.
Ecco il comando e ti rialzi, nella posizione precedente con gambe divaricate e mani dietro la nuca. Ti lascio il tempo di riprenderti e piano piano ti rendi conto che non e' finita.
Prendo l'intruder e lo rimetto nel tuo sedere, di nuovo il rumore come sottofondo. Vado di nuovo alla mia borsa ed estraggo un altro vibratore.
Te lo do in mano e con il guinzaglio ti guido verso il divano. Accendo lo stereo, metto il cd che conosci benissimo ... altro comando. Sei sconcertata, ti chiedi “come fa questo sconosciuto a sapere esattamente il codiceâ€.
Il colpo leggero al capezzolo destro ti fa capire che hai perso anche troppo tempo a ragionare. Inizi a masturbarti. La clitoride imprigionata nella molletta ti brucia da impazzire. Presa ormai dall'eccitazione affondi comunque il vibratore nella tua fica fremente.
Ti salgo sopra mentre ti stai masturbando e ti ficco il mio cazzo in gola, tu inizi a succhiare. Tutto il tuo corpo si muove con movimenti continui. Inizi a pensare che io voglia farti godere e cosi' inizi a masturbarti con piu' foga.
Ecco che pero' io mi stacco nuovamente da te e tiro la catenella cui sono saldamente ancorati i tuoi capezzoli e clitoride. E' il segnale che ti devi fermare. Sei ad un niente dall'orgasmo. A questo punto delicatamente tolgo le mollette da capezzoli e clitoride.
Il sangue ricomincia a scorrere alle estremita', il dolore e' intenso! Sussulti.
Ti tolgo ora l'intruder anale e lo appoggio vicino a quello che tu hai lasciato cadere quando ti ho tolto la catenina. Con i due vibratori cosi' vicini e' facile apprezzare la differente dimensione del secondo, quasi di un terzo piu' grosso del primo.
E' ora di infliggerti la seconda punizione e tu lo sai bene.
Ti faccio sdraiare sul divano, le mani prendono le caviglie in modo da lasciare ben esposta la tua fica rasata.
Che visione. I tuoi umori sono evidenti e ti bagnano fino al buco del culo. Prendo il vibratore piu' grosso e lo forzo nel tuo culo fino in fondo. Lo accendo, ti senti scuotere da dentro, riempita come non lo sei mai stata. Piacere e dolore si mescolano, ti senti portata verso l'orgasmo. Ti appoggio il mio cazzo sulla clitoride, lo spingo fino infondo nella tua fica bagnata, sento che stai per venire. In modo fulmineo tolgo il mio cazzo dal fondo della tua fica.
L'eco di una prima frustata risuona nella stanza insieme ad un urlo di dolore. In rapida successione 5 vergate bloccano il tuo orgasmo sul nascere, le frustate hanno raggiunto tutte l'obiettivo ... sei al massimo dell'eccitazione.
I tuoi singhiozzi sono ormai incontenibili, scoppi a piangere piu' per il mancato orgasmo che per il dolore anche se intenso. Ti faccio sdraiare piu' comoda sul divano, ti faccio calmare, ti bacio in bocca.
Ma cosa sono queste sensazioni ... si il vibratore e' ancora dentro di te ... senti di nuovo l'eccitazione montare. Sai di non poter venire se non quando ti viene ordinato, ma fatichi a trattenerti oltre.
Senti la musica ... si ti puoi toccare ... quanto sei grata al questo sconosciuto ora ...
Ti metto di nuovo il mio cazzo in bocca ... mentre sei cosi' ti faccio delle foto delle quali tu non ti accorgi nemmeno ... adesso ti faccio girare ... tu continui a masturbarti ... il mio cazzo si infila dentro di te ... stai per venire ... a quel punto ti dico: “Si troia vieni! Ti sei comportata bene, brava.†... non ci puoi credere ... mi hai riconosciuto ... ti togli la fascia ... mi guardi ... non sai che fare ... senti dentro di te il mio pulsare potente ... senti l'orgasmo che irrompe prepotente... e' cosi' intenso che ti si annebbia la vista ... l'unica cosa che dici tra i singhiozzi e' “Padrone ... o mio padrone ...grazieâ€...
Master M.
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