L’appuntamento era stato concordato alle 21,00, dinanzi al ristorante Calipso.
Era una serata settembrina meravigliosa e nel cielo, reso terso da un insolito vento tiepido simile agli alisei del pacifico, luccicavano centinaia di stelle; una cosa insolita per Milano, soffocata perennemente da una coltre di smog.
Arianna e Alessandro erano entrambi nervosi e l’anticipo con cui erano arrivati, non predisponeva alla calma.
Arianna, fasciata in un tailleur rosso, che metteva in risalto il suo seno rigoglioso, fingeva interesse davanti ad una libreria adiacente il ristorante, mentre Alessandro leggeva distrattamente il menù appeso alla vetrina, stringendo i pugni ritmicamente.
“ Guarda Ale, c’è quel libro di Celine che sto leggendo!”
“ Cinico ma grande scrittore.” rispose Alessandro osservando una coppia che stava entrando nel ristorante.
“ Mi piacerebbe scrivere un libro” continuò Arianna
“Soggetto?”
“Il bello delle donne ed il brutto degli uomini!” rispose sorridendo Arianna.
“Rieccola la femminista” sbottò Alessandro “ come se voi donne foste perfette!”
“ Certo che no, ma noi siamo più sincere e consce dei nostri limiti.”
“ Si vabbè: adesso non vorrai propinarmi la solita storia sui maschi erotomani e superficiali?” replicò Alessandro cingendola ai fianchi e baciandola sul collo.
“ E daii, che mi fai venire i brividi!”
“ Uffà, ho sposato una frigidona!” sussurrò Alessandro sorridendo.
“ Come no; prova a presentarmi qualcuno che somigli a Clooney e poi ne riparliamo!” rispose maliziosamente Arianna.
Quella scherzosa scaramuccia verbale aveva stemperato la tensione dell’attesa, che però ricomparve quando s’avvidero d’una coppia che si avvicinava loro.
Arianna prese sottobraccio Alessandro, stringendolo con forza e pentendosi d’essere là.
“ Speriamo siano loro” pensò Alessandro perché la donna gli piaceva.
“ Speriamo non siano loro” pensò Arianna sudando.
“ Erano loro!”
Le poche foto scambiate tramite internet cancellavano ogni dubbio.
Arianna avrebbe voluto fuggire e un impeto di rabbia gli sovvenì quando s’accorse del sorriso beato che attraversava il viso di Alessandro.
Lei malediva la sua accondiscendenza, mentre lui già immaginava pratiche poco caste, rimirando la donna che appariva più bella rispetto alle fotografie.
“ Arianna e Alessandro?” domandò gentilmente l’uomo.
“ Siamo noi!” rispose baldanzoso Alessandro mentre Arianna gli torturava il braccio.
“ Piacere, io sono Lidia e lui è mio marito Marco.”
“ Piacere.” Rispose Arianna con un filo di voce.
La vergogna la pervadeva e l’insicurezza del momento le faceva immaginare i pensieri più negativi sulla sua persona da parte di Lidia e Marco.
Mentre cercava di dominarsi, sperava che le vampate di calore che l’assalivano, non le avessero tinto le gote di rosso porpora esponendola al ridicolo.
“ Entriamo?” domandò sorridendo Lidia e, senza aspettare la risposta, prese Arianna sotto braccio e la invitò gentilmente a seguirla.
Lidia s’era avveduta dell’imbarazzo di Arianna e facendola accomodare accanto a sé gli domandò:
“ Era da molto che ci aspettavate?”
“ Cinque minuti.” Rispose Arianna
“Noi abbiamo dovuto fare le corse perché mio figlio deve partire per Londra e ci sta facendo impazzire con i preparativi”
“Poi” continuò Lidia abbassando la voce” certe volte Marco è peggio di me e s’attarda alla toilette come fosse un’attore!”
“Ah, se fosse così anche Alessandro” sospirò Arianna “ devo scegliergli i vestiti e pettinarlo: se fosse dipeso da lui, stasera sarebbe venuto in bermuda!”
“Beh, a quanto vedo hai buon gusto e il tuo tailleur è magnifico!”
L’estrema affabilità di Lidia stemperò la tensione di Arianna che ora, più rilassata, riusciva ad apprezzarne l’avvenenza.
Non era più giovanissima ma emanava un fascino magnetico che gli infondeva sicurezza.
Indossava una camicetta bianca e una gonna blu sopra il ginocchio, un abbigliamento sobrio ma molto elegante che Arianna apprezzava moltissimo.
Si stupì di non aver pensato affatto all’uomo che stava parlando con Alessandro come fossero vecchi amici.; lo osservava con malcelata curiosità e rimase colpita dall’estremo garbo con cui si esprimeva, una pacatezza che si rifletteva nei movimenti lenti ma eloquenti. Indossava un vestito antracite che metteva in risalto la sua mascella quadrata che ricordava un eroe greco; non un Achille o Ettore ma piuttosto un Ulisse o un Paride, più stratega che guerriero. Tutto in lui emanava saggezza ed era perfettamente accoppiato con Lidia.
Alessandro invece, in linea con il suo carattere da animatore Valtour, già tendeva a tracimare ponendo decine di domande, formulandone di nuove quando ancora gli interlocutori non avevano finito di rispondere alla precedente. Lui è fatto così, quando delle persone lo interessano le tormenta con cascate di domande!
Fortunatamente i nostri commensali non mostravano segni d’insofferenza e rispondevano piacevolmente alle domande.
Il clima s’era disteso e, gustando un meraviglioso risotto all’ortica, Arianna ebbe la sfrontatezza di bere un bicchiere di Chianti che deflagrò in lei poco dopo; essendo astemia, non reggeva la minima dose d’alcol e ora Alessandro la guardava divertito mentre il viso le si tingeva di rosso e si lasciava andare ad interminabili chiacchiere. Passare dalla coca-cola al Chianti ebbe benefici effetti sulla compagnia!
“Mi sono chiesta” esclamò Arianna con fare serioso per nulla credibile “ se anche voi aveste provato titubanza nell’incontrarci, un senso di inadeguatezza e rimorso?”
“Succede a tutti” rispose calma Lidia “ ed è un sentimento più che legittimo: le aspettative sono impegnative e interagiscono con aspetti della nostra personalità molto delicati.”
“ Concordo ma non si dovrebbe esagerare!” s’intromise Alessandro e, per nulla intimorito dall’occhiataccia di Arianna, continuò:
“Io penso che una coppia solida possa affrontare qualsiasi prova e che non debba nascondersi dietro ipocrite motivazioni. Se una coppia desidera provare nuove emozioni, ed io penso che quasi tutte lo vogliano, non deve aver paura di fallire!”
“Attenzione però!” lo interruppe deciso ma con voce pacata Marco “ l’equilibrio di una coppia è delicato, perché noi maschietti spesso viviamo la sessualità in maniera diversa, proiettando le nostre aspettative sulle nostre compagne che hanno altre sensazioni e fantasie. L’universo femminile è molto diverso dal nostro, e trasporre i nostri desideri come fossero i loro, è un grossolano errore che può provocare molti danni!”
“Ti sta bene!” pensò felice Arianna.
“Se tu sapessi, Alessandro, quale lungo percorso abbiamo affrontato io e Marco prima di riuscire a vivere serenamente incontri con altre persone, non ci crederesti.” Disse Lidia stringendo dolcemente la mano ad Arianna.
“Io temevo di non essere più desiderabile ai suoi occhi e temevo qualsiasi novità, anche se le mie fantasie abbondavano. Sebbene fossimo sposati felicemente da molto e il desiderio di Marco nei miei confronti non fosse calato, avevo molte difficoltà solo ad immaginare altre persone tra noi.”
“E come avete fatto?” domandò curiosa Arianna
“Abbiamo parlato, confessati desideri, aspettative, rischi e solo dopo estenuanti titubanze abbiamo deciso di provare. Ora, a posteriori, possiamo dire che queste esperienze ci hanno rafforzato confermando la solidità del nostro rapporto.”
Arianna seguiva rapita da cotanta saggezza, mentre Alessandro si sentiva a disagio per la sua boutade precedente.
“Noi però non consiglieremmo mai ad una coppia di provare!” continuò Lidia “ Nessuna forzatura è lecita e le motivazioni si devono trovare solamente all’interno della coppia!”
Il tono quasi ascetico di Lidia lasciò tutti per qualche interminabile secondo in silenzio; Marco guardava Lidia e l’approvazione si leggeva nei suoi occhi.
Tutto quello che avevano detto era vero e loro l’avevano sperimentato a metà pensava Arianna.
Una la differenza e non trascurabile: non avevano ancora la controprova della loro solidità!
Certo il tenore del confronto con Alessandro era stato molto più acceso a causa dell’estrema semplicità con cui lui affrontava la questione, e proprio questa leggerezza aveva causato non pochi problemi. Perché lei provava gelosia ad immaginare lui con un’altra mentre lui no? Sebbene fossero tutti e due propensi a provare, l’attesa era stata vissuta in maniera opposta. Fortunatamente Lidia e Marco s’erano rivelati una coppia straordinaria.
Ora erano lì e ci stavano anche bene!
Fu allora che Arianna si sentì vicina alla materializzazione dei suoi desideri e fantasie che la emozionavano da anni. Il lungo percorso, non privo di disagi, che l’avevano portata a capire la sua attrazione per le donne, poteva ora liberamente esprimersi.
Le numerose delusioni riportate da virtuali contatti con persone false erano ora svaniti e Arianna, accarezzando la mano di Lidia, gli sorrise felice.
Sibilla&pegasus.
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
complimenti .. ottimo racconto
Jasmine
Non sappiamo quanto sia aderente alla raltà, ma che lo sia o meno ci piacerebbe conoscerne il seguito .
Grazie....