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La donna sulla sabbia che scotta

Era uno dei tanti giorni roventi di agosto, il mare calmo, il cielo terso, il profumo della pineta. Quella era da anni la mia spiaggia, il mio piccolo paradiso dove rifugiarmi lontano da tutti e godermi un po'di pace. Una spiaggia speciale, sconfinata, fatta di dune, pineta e cespugli, una spiaggia libera dove poter praticare il naturismo lontano da occhi indiscreti. Così grande da riuscire ad essere solo, come volevo quel giorno in cui non avevo con me nulla, né un libro, né un giornale , né il lettore. Spensi anche il cellulare, volevo essere irraggiungibile.
Ero nudo, disteso in un nido di sabbia tra le frasche, sudato e caldo mentre cercavo di addormentarmi tra il suono delle onde che s'infrangevano tra la brezza. Ma un rumore mi distrasse e mi fece soprassalire. Vicino a me un vecchio brutto e gobbo si stava masturbando alle mie spalle, guardandomi come un sadico che voleva uccidermi o come un malato pronto ad un infarto imminente. "Posso toccarti?" mi disse, presi il primo bastone che trovai sottomano e glielo lanciai sulle gambe. Quei vecchi schifosi mi tormentavano ogni volta, mi seguivano o intralciavano la mia caccia, orrendi e inopportuni. Così mi diedi al lancio del bastone, uno sport in cui sicuramente eccello e ogni volta che ho la possibilità lo applico su chi mi importuna.
Raccolsi le mie cose e mi spostai, l'unico modo per stare tranquillo e non essere importunato da gay era quello di mettermi vicino a delle coppie spacciandomi per un etero in cerca di vagine al vento. Vidi una coppietta sulla spiaggia, io restai tra i cespugli e lì mi sistemai. Buttando l'occhio mi accorsi che il marito (o chi per lui!) era davvero un bel tipo, un moraccione brizzolato dal corpo muscoloso e con un gran cazzo tra le gambe. Questo lo notai subito visto che era eccitatissimo! E fissandomi incominciò ad accarezzare il culo della sua donna che era tranquillamente sdraiata in parte a lui sotto l'ombrellone. Non capivo. Lui continuava ad accarezzarla, giocava con le dita intorno alla sua figa e lei ormai aveva aperto le gambe ed ero abbastanza vicino per vedere tutto. Lui continua a guardarmi, infila un dito nella fighetta depilata di lei e si masturba guardandomi. Eh no, capisco il vecchio bavoso, ma fare il terzo in una coppia etero proprio no, non era per me. Li lasciai continuare, mi sdraiai e cercai di addormentarmi. Ma niente, dopo cinque minuti sentii dei brusii e dei calpestii vicino al mio nido di frasche. Mi alzai e vidi quei due, completamente nudi, mettersi con un asciugamano nel nido accanto al mio. Certo che erano belli tutti e due, lui un vero toro che mi dava l'aria di essere un gran porco, e lei una biondina sui trent'anni, con i capelli a caschetto e un fisico minuto e proporzionato, con due tette palesemente rifatte. Bella.
A quel punto però cominciai a diventare curioso. Mi alzai in piedi con la sigaretta in bocca e buttai l'occhio su quei due. Lei era già con il cazzo in bocca messa a pecorina con lui comodamente sdraiato. Si erano accorti che li stavo guardando e con gran entusiasmo cominciarono il loro spettacolino per me. Io non avevo occhi che per lui, guardavo quel grosso cazzo scuro entrare in quella boccuccia e sognavo di essere io a farlo. Mi si gonfiò il cazzo. Erano carini i due buchi di lei depilati messi all'aria tra i fiori e le piante, effettivamente pensai che non sarebbe stato male toccare anche lei.
Mentre mi stavo toccando davanti al marito che mi guardava con un sorrisino, una presenza sbucò da un cespuglio. Un uomo alto e grosso sui sessant'anni,abbronzatissimo e mezzo calvo, con un buffo perizoma azzurro e il cazzo duro in mano. Puntò subito la coppia e con gran tatto e decisione si avvicinò al loro nido, ci fu uno scambio di sguardi e di cenni col marito ed entrò in quel nido di legni e sabbia. Mi guardai attorno e non ero affatto solo. Dietro alle dune c'erano altri tre uomini che facevano capolino e uno aveva pure un binocolo. Quello non era uno show per me ma aperto ad un vero pubblico. Il vecchio dal perizoma azzurro era il più spregiudicato, era già lì che toccava il culo e la figa di lei che era sempre a pecorina col marito sotto. Lei era straordinaria, un viso solare e un sorriso divertito la facevano una bambina perversa ma divertente. Mi spostai tra le dune insieme agli altri guardoni. Tutti si stavano masturbando guardando il terzetto. A parte un vecchio gli altri due non erano male, due maschi robusti sui quarant'anni con la fede al dito che riluceva mentre velocemente si sbattevano il cazzo incuranti di non essere soli. Mi unii a loro, vicino, e mi masturbai, ma ormai non seguivo più la coppia ma quei due vicino a me che avrei potuto toccare con un dito. Intanto lei stava spompinando il vecchio e il marito la stava scopando da dietro. Sembravano tutti impazziti. Una bella giovane donna con un vecchio orrendo, i masturbatori solitari tutt'intorno, il marito che si godeva lo spettacolo soddisfatto e un gay (io) che sperava di agganciarsi a qualche cazzo. Davvero grottesco,però divertente. Il vecchio aveva sborrato sulle tette di lei e anche il marito era venuto sul viso della moglie che se la rideva come una matta. Il trio si tranquillizzò. Il vecchio se ne andò e la bella coppietta andò a farsi un bagno. E il mio gruppetto di amici masturbatori? Il vecchio se ne era andato, gli altri due si erano improvvisamente accorti che li stavo guardando, eppure ero lì da almeno un quarto d'ora! Erano delusi, quasi incazzati. Uno dei due col costume arancione e il cazzo ancora di fuori e duro s'imbucò nella pineta, l'altro andò sotto l'ombra di un albero. Curioso seguii quello imboscato nella pineta e lo intravidi tra gli alberi mentre si stava segando. Avevo il cazzo duro e volevo il suo. Si accorse di me e smise di masturbarsi. La mia domanda "Posso farti un pompino?" La sua risposta " NO a me piace la figa" Eppure lui continuò a segarsi e io ad avvicinarmi, lui mi dava le spalle col suo bel culone peloso ma io m'inginocchiai ai suoi piedi tra gli aghi di pino pregandolo d'infilarmelo in bocca. E me lo diede, con gli occhi chiusi, sbattendomelo fino in gola,usandolo come verga sul mio viso fino a schizzarmi subito in faccia e andandosene all'istante col cazzo che ancora gocciolava. Bello. Anch'io volevo sborrare e nel mentre sentii dei passi dietro di me, era l'altro uomo e mi aveva visto all'opera. Ero ancora in ginocchio e con la faccia ricoperta di sperma, lui era nudo e aveva il cazzo in mano, duro. Senza troppi complimenti si avvicinò a me e mo lo infilò in bocca, sentivo la sua folta peluria scura che mi stuzzicava le guance e il suo cazzo bagnato che mi scivolava sulla lingua. Venne e m'innondò il petto. Anche lui se ne andò subito. In quel momento mi sentii come la biondina. Mi diressi verso il mare e incrociai la coppietta che, vedendomi ricoperto di sperma, sorrise e io contraccambiai un po'imbarazzato. In effetti dovevo ringraziare loro per aver creato tutta quealla situazione,per aver acceso gli animi e sollevato i cazzi, quegli stessi cazzi che non potendo avere lei hanno avuto me.

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