Non c’è niente di peggio/meglio che incontrare una ninfomane.
Certo il tuo corpo gode ma la tua psiche va lentamente a farsi fottere. Gira tutto intorno al sesso. Non hai più tempo per niente, non pensi ad altro ché: “ed oggi quante volte e come me la fotto?”
Beh io l’ho incontrata. Sono stati 3 mesi ma sono valsi per tre anni. Arrivato ad un certo punto ho dovuto dire basta: stavo polverizzando la mia vita sia sentimentale che lavorativa.
E proprio il lavoro fu galeotto.
Ho incontrato Irina durante un viaggio di lavoro. Ragazzetta: 28 anni, magra, nulla di speciale in viso ma culo da sturbo e discretamente messa sopra.
Inizialmente non pensavo potesse interessarmi ma durante quelle giornate di lavoro il suo culo cominciava ad essere sempre più presente nella mia testa.
Diciamo che la guardavo poco in faccia e molto dietro!
E’ iniziato una sorta di corteggiamento del tipo: io so che vorrei scoparti, tu lo vorresti anche ma…
Nei suoi occhi leggevo che l’apparenza così anonima non corrispondeva con quello che aveva dentro.
Una sera (eravamo alloggiati tutti nello stesso albergo), dopo cena, ci soffermiamo a bere un negroni. Si parla, si scherza e poi saliamo in camera. Ognuno nella sua.
Sarà stato l’effetto del negroni ma il mio uccello aveva soltanto voglia di una cosa: trombare quella ragazzetta dall’apparenza anonima ma con un gran bel culo.
Mi stendo sul letto e inizio a farmi una sega quando, proprio come nei più classici film porno, sento bussare alla porta. Penso “è lei!” e contemporaneamente “Ma dai, mica è la trama di un porno!”.
Chiedo chi è. Irina!
Cazzo! Apro, “ti dovevo chiedere una cosa” dice lei, io non riesco neanche a rispondere che le salto addosso: la bacio, inizio a palparle le tette. Lei partecipa, eccome: inizia ad afferrarmi il cazzo (già duro da prima ma ben riposto nei jeans), lo tira fuori ed inizia a succhiare. Ha labbra carnose e morbide. Ci sa fare. La interrompo: la troppa foga sta per farmi venire. Inizio a spogliarla. Che corpicino! A volte i vestiti non rendono giustizia! E’ molto sinuosa, belle tette soffici, gambe lunghe e tornite, e poi il culo: una favola!
Inizio a leccarle le tette e poi piano piano scendo giù verso la pancia. Arrivo alla fica. E’ ben rasata, una strisciolina di peli sopra due labbra depilate. “Scusami se non mi sono depilata oggi” si scusa con fare ingenuo. La lecco, il sapore è pregno dei suoi umori. Si sente che sta godendo. Mi fa sdraiare ed inizia a cavalcarmi alla rovescia.
Le tocco le chiappe, le apro, vedo il suo buco, lo desidero. Lei fa su e giù come una matta. Grida di piacere. La metto alla pecora e continuo. Tiro fuori il cazzo bagnatissimo e lo appoggio al suo culo. “No, non oggi” mi dice lei. Io penso “perché ci sarà un domani?”. Comunque, lei si gira e mi prende il cazzo fra le tette, poi inizia a succhiarlo. Sempre più forte. Quando sto per venire lo tira fuori e si fa sborrare in faccia. Wow!!!
Rimaniamo un po’ assieme a letto poi lei va via visto che la sua compagna di stanza sapeva che era scesa nella hall per una tisana. Si: il mio cazzo era la tisana.
Mi addormento ignaro di quello che sarebbe successo nei giorni seguenti.
Rientrati in città Irina inizia a farsi sentire. Ci vediamo. Dapprima in auto, di giorno in piena città. Lei ha solo una cosa in testa: il sesso. In auto adora toccarmi il cazzo e spompinarmi non curante di essere in pieno giorno. Si diverte a farmi venire in bocca ed a deglutire tutto lo sperma.
Sono andato a trovarla a casa. Lei sta ancora con i suoi ai quali dice che sono un amico. Rimaniamo a parlare sulle scale. Anche lì mi spompina più volte bevendo sempre tutto il mio seme.
Nei giorni successivi mi invita in ufficio da lei. Sempre quando non c'è nessuno.
Indossa spesso gonne con autoreggenti sotto. Non ha quasi mai le mutande. Durante la pausa pranzo si fa prendere da dietro poggiata sulla sua scrivania ed adora farsi sborrare sulla schiena. Non si lava mai dopo. Adora sentire la sborra che le rimane addosso.
Anche la sera siamo in contatto. Via chat stavolta ed anche li si diverte a fare i suoi spettacolini: si masturba, si palpa le tette, fa vedere il suo buco del culo.
Ovviamente mi faccio delle seghe che sono fenomenali. Ormai ci vediamo almeno due volte al giorno e non manca una volta che lei non mi faccia godere.
Tutto questo è durato 3 mesi e prima di troncare di brutto Irina mi ha fatto una sorpresa.
Un pomeriggio è venuta a trovarmi in palestra: gonna lunga e magliettina senza reggiseno sotto. Io mi allenavo da solo (faccio l’istruttore quindi ho libero accesso alle sale).
Si era spacciata con le segretarie per mia cugina. Vedendola resto un po’ così. Lavoro lì, mi conoscono tutti, un po’ di timore c’è! Lei entra in sala e mi dice: “Voglio che mi penetri qui”. “Qui?!? E se ci scopre qualcuno?” “E’ più bello così no?” dice lei.
Cazzarola, il cervello ed il pisello sono in totale disaccordo!
Ma vince il secondo.
Infatti, sotto la tuta di allenamento, il mio cazzo triplica le sue dimensioni. Irina lo sa, Irina voleva questo.
Chiudo la porta della sala. Lei si appoggia ad un attrezzo ed alla pecorina tira su la gonna lunga. Non ha mutande, Of course.
Ha la figa totalmente depilata.
Le dico “non qui, spostiamoci verso il fondo”. Almeno, fosse entrato qualcuno, avremmo avuto qualche secondo in più per tentare di ricomporci. Arrivati verso il fondo della sala la scena è come quella di prima.
“Ma chi se ne frega! E quando mi capita più” penso. Tiro fuori l’uccello ed inizio a scoparla. Lei geme pianissimo e più il ritmo è forte più i suoi sospiri si fanno intensi. L’eccitazione mista alla paura di essere scoperti è alle stelle. Penso di voler venire al più presto per godere e scampare il pericolo ma il mio cazzo non ne vuole sapere.
La stantuffo come un matto. “Mettimelo in culo” dice Irina con un filo di voce. “Azz….pure questo!E qui!” Penso io.
Lei raccoglie un po’ di saliva sull’indice ed il medio della mano sinistra e se la passa sull’ano. Si sta lubrificando.
E’ un attimo: estraggo il cazzo ormai durissimo dalla figa fradicia e lo spingo nel suo buco.
Entra fino a metà. Noto una contrazione che mi stringe e sento Irina che geme ma è un gemito sordo: si è messa in bocca la mia felpa per non urlare e soffocare le grida.
Comincio a muovermi, il suo buco si rilassa. Adesso vado che è una meraviglia. Penso che se entrasse qualcuno adesso rimarremmo così fino alla fine perché ormai è impossibile smettere. La sbatto con violenza. Le sue mani sono appoggiate alla parete e la spingono nel tentativo di contrastare il mio movimento. E’ una penetrazione furiosa che culmina con una sborrata in culo realmente lunga.
Rimaniamo così qualche secondo, poi tiro fuori l’uccello e lei se lo ripassa in bocca col rischio di farmelo diventare di nuovo duro.
In questi casi si dice: sento le campane! Beh oltre quelle io sentivo anche i passi.
Avevo il terrore che arrivasse qualcuno ma sentire la sua bocca morbida che coccolava il mio cazzo era troppo bello!
“Basta dai” le dico, recuperando un attimo di lucidità. Lei si ricompone.
A fatica anch’io: il cazzo semiduro non vuole entrare nella tuta.
“Stasera ti aspetto sotto casa” mi dice Irina. “Un altro pompino in macchina” penso io.
“Ok, ci vediamo stasera. Ma adesso vai abbiamo rischiato fin troppo”.
“Senti, devo fare la pipì. Dov’è il bagno qui?” mi dice lei “Uscendo di fronte” rispondo. “Mi accompagni?” “No dai è troppo pericoloso” “Ma ho il culo pieno di sborra aiutami a pulirmi”.
“Che cazzo vuole fare??” penso io”.
Sono le 3 del pomeriggio non c’è quasi nessuno a quell’ora. L’accompagno lei si alza la gonna e mi dice “Adesso pisciami sul buco del culo così mi togli la tua sborra”.
Ok, ho fatto anche quello: le ho inondato il culo di piscia!
Si è asciugata, ha tirato giù la gonna, mi ha dato un bacio ed è andata via.
E’ passato un altro mese tra pompini, inculate, sveltine e quanto di più. Si è fatta fotografare, riprendere, legare. Ho rischiato il lavoro e le relazioni amorose “ufficiali”.
Poi ho detto basta. Meglio ritornare sulla terra.
A volte mi mancano quelle situazioni.
Ma sono sicuro che altri le stanno vivendo in questo preciso momento: vero Irina?
Ciao.
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101126
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97409
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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