Avevo 13 anni quando iniziai a rendermi conto di avere un bel culo da femmina. All’epoca leggevo molti fumetti porno e vedevo molte riviste, e guardandomi allo specchio non potevo fare a meno di notare che piu’ del pisello che era privo di peli e piccolo, avevo un culetto rotondo e femminile proprio come nelle riviste. Fu così che iniziai a immaginare che qualche mano mi ci passasse sopra, io nudo con il culetto all’aria e le gambe da femmina, e la cosa mi piacque parecchio. Sentivo una strana sensazione quando immaginavo qualcuno dei miei amici che mi trattava da femmina, e iniziai a fantasticare. Era estate, ed io giravo sempre con pantaloncini corti, che piano piano spingevo sempre piu’ nel culetto, fino a quando finalmente qualcuno si accorse che avevo un bel culetto. Era Fabio, un mio amico di quartiere di 18 anni, che un giorno al mare iniziò a scherzare con me dicendo che avevo proprio un bel culetto da femmina. Erano i giorni in cui si iniziava a bere birra, la testa girava piacevolmente, così stetti al gioco stuzzicandolo per scherzo. Fino a che, una sera, un gruppo di amici organizzò una bevuta alla casa al mare di Giacomo, perchè i suoi genitori erano partiti. Fumo e alcol a volontà. Non volevano farmi partecipare perché ero piccolo ma Fabio appoggiò la mia candidatura dicendo, con tono scherzoso, che altrimenti non sapeva chi scoparsi. La sera indossai i soliti pantaloncini ma senza mettermi le mutandine, mi girava la testa al pensiero che Fabio se ne accorgesse e le conseguenze che sarebbero derivate dal mio comportamento da puttanella. La passatella di birra durò per parecchie ore, io ero seduto, manco a dirlo, vicino a Fabio che ogni tanto, sempre facendo finta di scherzare, mi mollava pacche sul culo. Da vera troia lo lasciai fare, anche quando indugiò per piu’ di qualche secondo, chiedendomi se si fosse accorto che ero senza mutande. Mi ricordo perfettamente che sentivo una specie di febbre dentro mentre pensavo al dopo e immaginavo le sue mani sul mio culetto. Ero così eccitato che dovevo smetterci di pensare, altrimenti mi sarei sceso i pantaloncini lì davanti a tutti e avrei messo il culo nelle mani di Fabio per sentire il contatto tra pelle e pelle. Bevemmo tanto, e verso l'una, dopo aver anche fumato, crollarono tutti, chi sulle poltrone chi su imaterassi stesi a terra per l'occasione, ed io mi infilai in uno di questi letti di fortuna con Fabio. Appena spenta la luce sentii la sua mano sui miei pantaloncini ed ebbi un brivido di piacere. Con la mia mano alzai
l'elastico e subito la sua mano si inserì scivolando sul mio culo nudo,emise un mugolio di piacere e sorpresa e mi disse - Sei senza mutande! Allora sei proprio zoccola eh? Lo vuoi il cazzo ? - Per tutta risposta mi scesi completamente i pantaloncini e mi allungai sulla pancia. Le sue mani correvano su tutto il mio culetto e sentii che il suo dito si infilava nel mio buchino, e presi a muovermi assecondando il suo movimento di entra ed esci. Dato che ero pieno di alcol ci misi tempo a capire che quello che pensavo fossero due dita sue che mi premevano sulla chiappa era invece il suo uccello bollente. Lo volevo nel culo, adesso lo sapevo con certezza, e lo afferrai con una mano e lo avvicinai al mio buchetto - Cos'è? Non ce la fai piu', lo vuoi subito ? - - Si, lo voglio - Mi chiese di fargli un pompino per lubrificarlo ma io non mi sentivo pronto anche per quella
esperienza, così rifiutai. Allora lui si alzò e andò in bagno. Pensavo si fosse arrabbiato e già stavo pensando di prenderglielo in bocca quando tornò con un vasetto di crema idratante nivea. Sentii che me lo spargeva attorno al buco e poi sentii che il suo uccello mi scivolava dentro. La sensazione che provai fu stupenda, non solo non mi faceva male, ma avvertivo piacere e sfregavo le mie chiappette nude sul suo corpo peloso. Mi scopò facendomi sentire veramente una puttana ed ad un certo punto sentii che mi si riempiva il culo di un liquido bollente. Lui andò in bagno ed io rimasi lì, mi piaceva avere il culo sporco del suo sperma e i pantaloncini calati, difatti mi addormentai così. La mattina dopo mi svegliai con il culo bagnato e solo nel letto. Dormivano tutti, compreso Fabio che dormiva su di un divano. Mi disse poi che mi aveva pisciato sul culo mentre dormivo...
Dopo la mia prima esperienza tornai a casa sconvolto. Mi lavai il buco nel bidè e potevo ancora sentire l'odore forte dello sperma. Mi sentivo veramente puttana, e mi piaceva l'idea di essere diventata la troietta del mio amico. Ogni volta che ripensavo al suo uccello che mi entrava nel culetto impazzivo di piacere e sentivo di essere ormai una puttana da rombare e sottomettere. Il giorno seguente non lo vidi e la sera tornai a casa pensando continuamente a quanto era successo la sera prima e eccitandomi al pensiero di venire di nuovo scopata quanto prima. La mattina dopo lo incontrai al campetto e mi fece un segno di appartarci. Andammo dietro le scuole, dove di solito ci riunivamo per bere e fumare di nascosto. Lui mi disse che non avrebbe detto niente a nessuno a patto che io facessi quello che voleva lui e che da quel momento ero la sua schiavetta. Quando mi chiamò schiavetta mi eccitai così violentemente che volevo prenderlo nel culo in quel momento, così mi girai e mi tirai giù i pantaloncini. Lui mi schiaffeggiò il culo - Che puttana che sei, non qui però,andiamo nel mio garage - Andammo nel suo garage e subito si scese i jeans e le mutande mettendo in mostra l'uccello. Era lungo e grande, duro, e io pensai che la sera prima lo avevo avuto nel mio culo. - Succhiamelo stavolta troia - disse. Io tentennai ma lui mi minacciò - Se non lo fai vado subito a raccontare dell'altra sera - Mi tolsi i pantaloncini e le mutandine restando a culetto nudo e mi inginocchiai davanti a lui. Il suo uccello era duro e bollente quando ci passai sopra la lingua. Decisi che se lo dovevo succhiare tanto valeva farlo per bene, così me lo mangiai di gusto leccandolo da troia. Mentre succhiavo lui mi offendeva chiamandomi puttana,e piu' lo faceva piu' io glielo succhiavo da troia traendone piacere. Ad un certo punto mi afferrò la testa allontanandomi dal suo uccello e mi fece girare. Strofinai il mio morbido e liscio culetto sul suo uccello insalivato e umido e mi misi a 4 zampe sentendo l'aria sul mio buchetto dilatato e tanta voglia di cazzo. - mettimelo nel culo - mugolai da zoccola. – Si, puttana, prendilo – disse lui ficcandomelo dentro e iniziando a pomparmelo su per il buchetto. Con le mani ogni tanto mi tirava pacche sul sedere e io continuavo a dire – si, puniscimi, sono la tua puttanella, la tua schiava.
Passarono delle settimane, continuavo ad andare nel garage a succhiare e a prenderlo nel culo. Un giorno ero in un grande magazzino vicino a casa mia per comprare un paio di jeans, quando passai dal reparto calze per donne. L’occhio mi cadde su delle autoreggenti bianche e pensai che, essendo ormai diventato la puttanella privata del mio amico Fabio, era ora anche di vestirmi da tale. pesso usavo delle mutande messe al contrario, ma in effetti non avevo mai pensato a qualcos’altro. Acquistai le autoreggenti e presi anche un paio di mutandine da donna. A casa li indossai subito e quando mi guardai allo specchio il risultato mi piacque parecchio. Non vedevo l’ora di mostrarmi così a Fabio e farmi scopare con le autoreggenti addosso. Uscii e andai a cercarlo. Era pericoloso uscire così, ma sotto i jeans non si vedeva nulla. Sentivo le mutandine che mi si infilavano piacevolmente nel solco delle natiche e mi sentivo così troia tanto da farmi girare la testa. Lo trovai che bevevo una birra al bar insieme a Gaetano, un altro amico ancora piu’ grande di età di lui, che anche a volte mi mollava battute porno tanto da farmi sospettare che Fabio gli avesse raccontato qualcosa. Chissà, pensai, se avesse saputo cosa portavo sotto, e un brivido di piacere mi percosse tutto il corpo. Mi sedetti insieme a loro pensando a come poter comunicare a Fabio la mia voglia di cazzo, quando propose di comprare altre birre e andarle a bere nella cantina di Gaetano per così poter giocare a carte (nel bar non si poteva). La proposta mi parve strana, avevo paura che la cosa si allargasse e si venisse a sapere, però con le mutandine e le calze mi sentivo ancora piu’ troia e accettai di buon grado. Ero sicuro che sarebbe successo qualcosa, ma la prospettiva di venire scopata da entrambi nella cantina con addosso quelle mutandine mi piaceva da morire. Andammo e iniziammo a giocare e bere. Ad un certo punto mi alzai, già brillozzo parecchio, per andare a fare la pipì e Fabio mi schiaffeggiò il culo – Hai visto che culetto da zoccola si ritrova eh Gaetà ? –
- Ho visto ho visto – rispose lui palpandomelo a sua volta. Io li lasciai fare e anzi sporsi il culo ancora di piu’ – E gli piace pure a quanto vedo – aggiunse. Mi arresi alle loro palpate e mormorai – si, mi piace – iniziando a slacciarmi i jeans. Fabio me li abbassò e rimasi in autoreggenti e mutandine – Madò che puttana! Guarda come se ne va in giro – sentii il dito di Fabio che mi entrava nel buchino e mi allungai di pancia sul tavolo. – Lo vuoi nel culo eh zoccola? - - Si, lo voglio – mi girai e mi inginocchiai davanti a Gaetano. Vedevo il rigonfiamento nei jeans e non vedevo l’ora di averlo in bocca. Gli slacciai la cintura e la cerniera e tirai fuori un uccello molto piu’ grande di quello di Fabio. Subito ci passai la lingua sopra per tutta la lunghezza e un aroma inconfondibile di cazzo e di maschio si sparse nella mia bocca. Fabio si avvicinò con l’uccello fuori e io mi misi a leccarli alternativamente – Dai puttana, lecca – mi incitavano entrambi – Non vedo l’ora di scoparmi quel culetto da zoccola che ti ritrovi – mi disse Gaetano scopandomi in bocca. Mi fiondai sull’uccello di Fabio e intanto mi giravo cercando di strofinare il culo sul cazzo di Gaetano. Lui si aggiustò meglio dietro di me e sentii qualcosa di molto duro che mi si infilava fra le chiappe. La sua spada infuocata all’inzio mi fece male ma poi iniziò a piacermi da morire. Ero in autoreggenti inginocchiata con un cazzo in bocca e uno nel culo, e capii che ero proprio nata per essere puttana.
La cantina di Gaetano e Fabio fu il mio chiodo fisso per mesi. Ogni tanto mi facevo portare da loro lì sotto e scopare e umiliare in tutti i modi. Mi ricordo che mi feci legare, frustare il culetto con le loro cinte, bere birra dopo che loro avevano affondato i loro cazzi nel mio bicchiere. Compravo mutandine, autoreggenti, gonnelline, stivali da zoccola. Fabio mi comprò anche una parrucca,così quando scendevo nella cantina mi trasformavo in Emy, la loro puttana vogliosa di cazzo. Non volevo che la cosa si allargasse, e a loro comunque conveniva tenere tutto segreto, avevo comunque 14 anni e forse avevano paura delle conseguenze. Un giorno ero fuori a giocare a pallone con altri amici quando Marco, il fratello di Gaetano, mi si avvicinò dicendomi all'orecchio - Guarda che ho visto quello che fai con mio fratello e Fabio, troietta - Mi si gelò il sangue all'istante e sentì che la sua mano mi si poggiava sul culetto velocemente - Ora vieni con me - mi disse incamminandosi verso casa. Di tutti quelli che lo potevano venire a sapere lui era sicuramente la persona peggiore. Aveva 17 anni, era il piu' deliquente e il piu' fuori di testa del quartiere. Andammo nella cantina e lui mi ordinò di togliermi pantaloncini e mutandine - Ora devi fare la puttana anche con me,fare tutto quello che ti dico, altrimenti ti vado subito a sputtanare - mi ordinò. Mi scesi i pantaloncini e sotto avevo delle mutandine aderenti ficcate nel culetto. Mi schiaffeggiò il culo e subito sentii le solite vampate di calore che mi facevano sentire così troia. Ormai ero fregato, tanto valeva fare la puttana per bene. - In ginocchio troia - mi ordinò tirandosi fuori un uccello enorme e nodoso. Tirai fuori la lingua e iniziai a leccargli le palle, poi risalii lungo tutto il cazzo e infine me lo misi in bocca inziando a ciucciarlo con gusto - Oh si, brava zoccoletta - diceva lui afferrandomi dalla nuca e scopandomi in bocca. Pensare di stare in ginocchio a ciucciare il cazzo di Marco mi faceva sentire così umiliata che desiderai di esagerare, volevo ancora di piu'. Mentre glielo succhiavo iniziai a sfilargli la cinta dai jeans e gliela misi in mano - Voglio che mi punisci - dissi con voce strozzata, allungandomi sul tavolo a pancia in sotto e mostrandogli il mio culetto nudo e voglioso. Iniziò a frustarmi ma troppo forte, a me piaceva piu' la situazione che il dolore, così lo pregai di mettermelo nel culo subito. Era così eccitato che me lo infilò immediatamente e sentii il suo uccellone entrare morbido nel mio buco. Mi scopò come meritavo e alla fine venne nel mio culetto - D'ora in poi sarai la mia puttanella e farai tutto quello che ti dico - - Va bene - risposi ancora a culo all'aria - Domani fatti trovare sotto casa alle quattro che ti porto in un posto, porta anche i vestiti che ti metti con mio fratello e Fabio, puttana - - Va bene, basta che mi scopi come oggi, mi è piaciuto da morire - risposi come una vera zoccola ubbidiente.
Il giorno dopo andai a casa sua alle quattro, avevo uno zainetto con dentro calze, mutandine, vestiti, rossetto e parrucca. Non sapevo cosa mi aspettava, ma alla fine a dire il vero ero molto eccitata perché sapevo che Marco era un vero delinquente e frequentava persone poco raccomandabili. Difatti uscì con il motorino e mi disse di salire. Ci avviammo verso la città e io chiesi dove fossimo diretti. – Da un mio amico – rispose – Ma io non vorrei che si sapesse troppo in giro - - Non preoccuparti, non è di qui, ha 45 anni ed è divorziato, viene da Catania. A sentire l’età rimasi scioccato, ma non dissi niente. Arrivammo a casa di questo tizio che ci aprì la porta. Indossava una canottiera bianca e dei pantaloncini slavati, aveva una pancia bella grossa ed era molto peloso. – E’ questa la zoccoletta ? – chiese a Marco indicandomi – Si – rispose lui. Io mi girai subito per fargli vedere il culo rendendomi conto di quanto ormai fossi troia. Difatti non mi bastò girarmi, ma per di piu’ mi scesi i jeans per fargli vedere il mio culetto nudo. – Ah!- disse subito lui compiaciuto mentre le sue mani callose e rugose si poggiavano sul mio culo – e’ proprio zoccola zoccola - - Su, vatti a cambiare – disse Marco. Mi recai nella stanza accanto e mi spogliai nudo. Indossai le autoreggenti, il perizoma, la magliettina aderente rosa con l’orsacchiotto davanti, la parrucca e mi misi un velo di rossetto. Mi resi conto che ci volevano anche le scarpe con il tacco e mi riproposi di comprarle. Mi guardai allo specchio e rimasi molto soddisfatto “ adesso vai di là e fatti scopare come una puttana “ dissi alla mia immagine nello specchio.
Le storie più votate della categoria feticcio
-
Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
importante:
il simbolo coppia verificata indica esclusivamente la reale esistenza degli utenti certificati al momento del controllo da parte del nostro staff.Il simbolo singolo ok indica che il profilo dell'utente è stato verificato dalla coppia indicata nella certificazione il portale non verifica personalmente questi profili.
215640
0
17 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 6 ore fa -
Come Contattare SexyCommunity
Per contattare SexyCommunity puoi utilizzare i seguenti riferimenti:
Se desideri collaborare o fare PUBBLICITA' attraverso SC clicca qui! per tutte le info.
Se sei registrato ed hai bisogno di assistenza usa direttamente la posta del portale entrando sul profilo SC ed inviando da li un messaggio tramite il box apposito
Ricordatevi di inserire sempre nell'oggetto la vostra username.
SEI STATO BLOCCATO? prima di contattarci clicca qui! ci sono per te importanti infoSe desideri contattare SC tramite email lo puoi fare utilizzando la mail ufficiale del portale:infoCHIOCCIOLAsexycommunityPUNTOitAll right reserved SexyCommunity ™
108160
0
16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 6 ore fa -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101036
2
11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 1 mese fa
-
per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97391
0
17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
Ricorda i miei esordi, anche se io ho dovuto rivolgermi non ad amici ma a conoscenze casuali. Comunque, è emozionate, bravo!