La voglia di cazzo aumentava sempre di più e in un pomeriggio d’estate mi decido ad uscire per comprare della lingerie sexy da indossare per un eventuale incontro oppure per rimanere in casa e diventare una splendida travesta trascorrendo un pomeriggio da donna, immaginando di essere trattata come una troietta ninfomane assetata di cazzo.
Uscito per strada già mi sentivo eccitato dall’idea e direttomi in un negozio di lingerie iniziai a scegliere tra i vari modelli messi in esposizione; premetto che lo faccio in privato e quindi alla commessa chiedevo indicazioni per un regalo da fare alla mia donna senza destare sospetti per chi veramente avesse indossato quella lingerie.
Non distante da me non mi accorgo che una donna scegliendo anche lei del vestiario, ogni tanto mi osservava con curiosità nelle mie scelte e domande alla commessa.
Non appena la ragazza si allontanò per servire un altro cliente, quella donna con modi gentili si avvicinò dicendomi che il tipo di perizoma che avevo scelto non sarebbe andato bene con il colore delle calze e accennò ad un altro modello asserendo che sarebbe stato molto bello.
Io rimasi dapprima un po’ perplesso per l’interessamento di quella persona, poi ancora di più quando capii che si trattava di una bellissima trans.
Iniziò a consigliarmi sulle calze preferendo quelle con disegnini e merlettate con il reggicalze dello stesso colore; diceva pure che di solito il reggicalze si indossa alla fine ma se durante il rapporto uno volesse rimanere con calze e reggicalze il perizoma si sarebbe dovuto indossare dopo in modo da poterlo sfilare senza problemi e lasciare allacciato il tutto.
Io fui d’accordo con quella idea dicendo che mi era capitato con la mia donna e detto ciò andai a pagare.
Uscito dal negozio ero un po’ arrossato ma nello stesso tempo eccitato e pensavo a quella bellissima creatura.
Fatti pochi metri sulla via mi sentì chiamare: era la trans che mi invitava a casa sua, non distante, per berci un caffè per parlare di alcune cose e per darmi consigli ulteriori per la lingerie: io accettai e sotto lo sguardo di tutti e con un po’ di timidezza andammo a casa sua.
Dentro casa mi fece accomodare sul divano mentre lei, allontanatasi, mi diceva che si sarebbe messa a suo agio.
Dopo un paio di minuti la vidi spuntare con una sottoveste nera leggera e trasparente che arrivava fino a sopra il ginocchio; sotto aveva un perizoma nero e due tette belle rotonde che trasparivano da quel tessuto.
I capelli sciolti e ondulati arrivavano fino alle spalle e due occhi verdi ben truccati e la bocca rosso fuoco che mi sorrideva aspettando che gli dicessi qualcosa.
“ Ti piaccio?” “Sono sexy?” mi disse e continuando mi pregò di spogliarmi e di indossare la lingerie che avevo comprato. “ Ho capito che era per te e non per la tua donna, quindi ora mi fai vedere come ti sta e che effetto mi fai” continuò con gli occhi che sembravano aver acchiappato una preda molto succulenta.
Io non dissi niente e asserendo alla sua richiesta iniziai a spogliarmi e a indossare la lingerie.
“ ora hai bisogno di una parrucca, essere truccata ma non preoccuparti………… ti aiuto io” e prendendomi per mano mi portò in bagno iniziando a lavorare sul mio viso.
“Ecco, ora sei pronta davvero; hai un bel culetto e un viso bellissimo; siamo pronte per aspettare che qualcuno ci faccia visita; ma prima vorrei divertirmi io con te e lesbicare per farti riscaldare per benino”.
Ritornati nell’altra stanza mi disse di mettermi a pecorina sul divano e mostrare il culetto per aria.
Sapevo di avere un culetto bello tondo e che lei sarebbe rimasta sbalordita e iniziai a muovermi con lascivia invitandola a massaggiarmi dietro.
Iniziò a palparmi con le mani facendo scivolare le dita tra il solco e titillandomi il buchetto che si allargava ad ogni minima pressione; mi passò la lingua e iniziò a scoparmi facendola penetrare nella sua lunghezza.
Io gemevo sotto i colpi umidi di lei e con occhi chiusi mi lasciavo andare a dei gemiti di godimento; aveva poi passato con le dita una crema liquida e mi sentivo tutto bagnato come se fossi venuto da dietro.
“ aspetta a gemere” mi disse “ vedrai quando ti ci metto qualcosa di duro e grosso come ti faccio urlare e piangere”.
Non capivo cosa volesse intendere anche se comunque da sotto il suo perizoma avevo notato un bel candelotto di carne ma ero ammaliato dai suoi occhi e non ci avevo pensato più.
“ ora penso che sei pronto; apri la bocca che ho voglia di fartelo assaggiare e fammelo diventare duro” e senza darmi il tempo, sfilandosi il perizoma mi mise davanti un cazzo enorme ancora moscio ma dalle dimensioni di una mazza da baseball.
Ricordo che iniziò a spingerlo dentro e io per quanto potessi spalancare le labbra avevo difficoltà ad ingoiarlo.
Ero un po’ spaventato perché se non riuscivo a farlo entrare dentro la bocca, figuriamoci quando, bello tosto, avrebbe provato a spingere nel mio culetto.
Il sapore era delizioso, di carne fresca e profumata; il glande sbatteva sul mio palato dandomi un piacere indescrivibile; lo leccavo con la lingua sul prepuzio e sulla pelle, lo mordicchiavo e lo ingoiavo; sentivo la pelle che lappava la mia lingua e cresceva sempre di più. Era diventato enorme, tipo le candele profumate di grosse dimensioni, sui 22 centimetri pensai ma molto grosso di larghezza.
“ girati troietta e fammi vedere come lo prendi, ti voglio aprire come una mela; cerca di resistere” ; e senza dire più nulla mi trovai a pecorina con culetto all’insù pronto ad essere impalata da quel bastone e lei dietro che iniziava a spingere il suo cazzone dentro di me.
Il dolore iniziale mi faceva urlare perché sentivo che il buchetto si allargava ad ogni minima pressione e capivo che era entrato solo il glande; lei spingeva piano piano ma io , con la faccia schiacciata sui cuscini mordevo la federa per non urlare e pensavo che mi avrebbero dato dei punti sullo sfintere per quanto era grosso.
Ero bloccata da quel randello, non potevo muovermi perché sentivo che si lacerava il buchetto e con le mie mani premevo le natiche come per fermare quel dolore penetrante.
“ bene ora è tutto dentro e ti ho spaccata in due, rilassa i muscoli che ora viene il bello e sentirai che goduria” ; e dicendo queste parole iniziò ad andare avanti e dietro facendo scivolare quell’ammasso di carne dura dentro le mie viscere.
Sentivo le budella che si muovevano alla depressione e pensavo che sarebbero usciti fuori per poi sentire l’intestino che sprofondava dentro sconquassandomi lo stomaco.
“ eri un po’ strettino ma ora ti ho aperto la strada e quindi non avrai problemi quando verranno due miei amici di colore a farci visita e vedrai che godimento” continuando a scoparmi prima con dolcezza ma ora con velocità sempre più forte e colpi sempre più profondi.
Urlavo e gemevo ma il dolore era diventato piacere; sentivo le pareti del culo e lo sfintere che si riscaldavano per lo sfregamento di quel palo dentro di me e pensavo alle parole e i suoi amici che sarebbero arrivati da lì a poco.
Ero già venuto due volte bagnando il divano e lei ancora a stantuffare e a spingere tenendomi per le spalle in modo da dare colpi possenti.
Ad un tratto lo tirò fuori di colpo e sentii le viscere uscire insieme a quel cazzo; tolto il preservativo me lo mise in bocca esplodendo dentro la mia gola con fiotti a litri.
Un sapore dolcissimo e caldo colò dentro di me e ingoiando tutto provai una sensazione di sazietà a tal punto che ciucciai fino all’ultima goccia.
“ brava troietta, vedo che ti piace ingoiare; ero perplessa che non avresti bevuto ma vedo che il latte è di tuo godimento”.
Avevo il palato e la lingua piena del suo sapore dolce e aspro e avrei bevuto almeno altre due volte tanta era l’eccitazione.
“ non ti preoccupare che non è finita qui, vedrai come ti riempiranno i miei amici…… pensa hanno un cazzo più grosso del mio e quando godono ne fanno a litri di latte che ti sazierai per una settimana”.
Ero distrutto e sentivo il culetto slabbrato che colava da tutte le parti e il sapore in bocca ancora persisteva tale da non riflettere sulla cosa, ma poi quando sentii il campanello iniziai a tornare in me e non sapevo cosa mi sarebbe aspettato.
Accasciato sul divano, vedevo la trans che andava ad aprire e si metteva sull’uscio della porta socchiusa con il cazzo penzolante e attendeva che gli amici salissero………….
Ma è la seconda parte………………to be continued
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97422
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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