Il weekend era quello dell'ubbidienza. Che significa? Per una slave è il fine settimana in cui si ubbidisce al proprio master incondizionatamente.
Negli altri giorni potevo essere donna, madre o moglie, quel weekend, uno ogni 5, ero una slave e basta!
- Stasera vengono Alberto e Tamara, per un dopocena, tu vestiti da troia- erano state le parole del mio master.
Alberto e Tamara erano due amici con cui eravamo andati al mare in moto e il collegamento tra la loro visita e il mio comportamento da troia, mi preoccupava notevolmente. Mentre sceglievo come i vestirmi, ero in preda all’ansia.. Come l'avrebbe presa la mia amica Tamara se mi avesse vista vestita da troia? Non c'era tanto da domandarselo, quello era il quinto weekend e non potevo oppormi. Scelsi quindi un pareo rosso fuoco, da abbinare ad una maglia bianca e a due zattere legate alla caviglia dello stesso colore, una mìse non troppo stravagante e imbarazzante.
Quando mi presentai però al master lo vidi scuotere la testa:
-Saresti una troia vestita così ? -
Feci dietrofront e ritornai in camera. Mi cambiai le scarpe e indossai una camicetta più scollata e calcai il trucco in maniera pesante: guardandomi allo specchio mi persuasi che sembravo proprio una troia e che il mio master poteva essere soddisfatto.
Non feci in tempo a rimirarmi troppo perché alla porta già suonavano i nostri amici e con il cuore in gola mi precipitai a accoglierli.
Li salutai facendo finta di essere me stessa, abbracciandoli e salutandoli come sempre. In fondo, ero vestita solo un po’ troppo esuberante. Ma notai subito che anche loro erano eccitati. Non si comportavano naturalmente.
Ci sedemmo sul divano e mi trovai lui e lei davanti : lei con queste lunghissime gambe che arrivavano quasi tra le mie, lui che mi guardava come se fossi sbarcata da Marte.
– Hai visto come è conciata tua moglie? – volevo dirgli.
Poi mentre distribuiva bicchieri di vino bianco il master parlò.
-Cari Tamara e Alberto, noi ci siamo visti in diverse occasioni – prese a dire il master – ma questa è particolare. – A me la salivazione si annullò. – Oggi vedete Lara davanti a voi, ma non è la solita Lara che conoscete – e qui iniziai a sentire che i due mi stavano spogliando con gli occhi – stasera è alla vostra mercè, potete farne quel che volete, perché la sua volontà è annullata – e calcò la mano su “annullata”.
-Annullata ? Possiamo disporre come vogliamo di lei? – sentii chiedere ad Alberto. Il mio cervello realizzò che troia o non troia i loro pensieri erano abbastanza chiari.
Io pensavo ma intanto quelli si erano alzati e mi stavano guardando con interesse. Per non farli stare lì sulle spine, mi sbottanai la camicetta lasciando intravedere il reggiseno. Forse inconsciamente pure ammiccai, perché a quel gesto parvero incoraggiati e si fecero sotto.
Lei me la trovai di fianco, lui restò i piedi un po’ discosto. Lei non si fece scrupoli e mi spogliò della camicetta. Iniziò a palparmi le tette dicendo
– Sai non ti ho mai detto che ho sempre desiderato un seno come il tuo – e senza aspettare una mia risposta mi spinse fuori dal reggiseno una tetta. Stavo aprendo bocca per commentare quando fui afferrata per i capelli e lui mi infilò il suo cazzo in bocca!
Avevo il cazzo di Alberto in bocca!
Non osavo guardalo negli occhi mentre ficcava la cappella su e giù nella mia bocca: aveva un bel membro peró! Ossignore, sono così troia, pensai. Intanto la mia amica aveva finito di prendere le misure ai miei capezzoli ed era passata ad accarezzarmi le cosce. Si spingeva con le sue dita all'interno coscia e io iniziavo a sentire un'eccitazione crescente al basso ventre. Intercettai le sue mani che erano pericolosamente vicine al mio pube ma lei con un sorrisetto mi guardó come se le mie fossero delle difese di facciata: come darle poi torto dato che stavo spompinando il cazzo di suo marito? Infatti sempre con quel sorrisetto, si tolse la minigonna e mi si sedette a cavalcioni, il suo volto a pochi centimetri dal mio.
A quel punto con uno schiocco Alberto finì di trastullarsi con la mia bocca e le lasció campo libero. Fissavo i suoi occhi che, truccati pesantemente quanto e forse più dei miei, mi guardavano divertiti. Le due amiche diventate troie, adesso si fanno a vicenda, pensai. Lei mi slinguó. Il sapore della sua bocca mi piacque. Le poggiai le mani sulle natiche nude. Un altro linguino, più intenso.
- Alzati che ti voglio vedere tutta nuda -
Dovetti togliermi la gonna-pareo e farmi vedere in tanga. Lei per contro si tolse la maglia mostrandomi le tettine, che già conoscevo, essendo avvezza al suo ostinato topless al mare. Le sue gambe così nuda, sembravano ancora più lunghe. Poi lei fece quello che proprio non mi sarei aspettata in altro contesto, da un'amica: si tolse l'intimo rimanendo completamente nuda davanti a me. A quel punto, non avendo altra chance, anch'io feci lo stesso. Lei mi guardó come se quella fosse la cosa che aveva sempre desiderato da me.
- Dai, falla girare adesso! – si intromise Alberto. - Facci vedere il sederino, su daì - ripeté lei. Girai sui tacchi come una bambolina e mostrai il mio culetto. Lei ci mise subito le mani sopra. Me lo accarezzò, facendomi sentire la pressione delle sue unghie. Mi ritrovai a desiderare che me la toccasse. Ossignore, sono proprio una troia! Perché non me la tocchi? – pensai. Per invogliarla divaricai un po’ le gambe e sporsi all’indietro il bacino. Finalmente sentii le sue dita trastullarmi il bordo delle grandi labbra e un brivido di piacere mi scosse. Ossignore, quanto sono troia!
(continua, scritto da L)
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97496
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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