Sono nato slave.
Adoro servire, essere umiliato e punito senza motivo dalle donne fin da quando ho scoperto il sesso.
Ho conosciuto Mery su un sito di incontri on line, cercava un servo-marito: il sogno della mia inutile vita.
Ci siamo conosciuti di persona e, pur senza merito alcuno, le sono piaciuto subito.
Aveva riconosciuto in me un essere totalmente asservito, privo di ogni prudenza, di ogni dignita' nei suoi confronti. Nei confronti della Donna che sarebbe diventata per i due anni successivi la mia unica ragione di vita.
Decise di voler convivere senza legami formali ed io acconsentii.
Scelse una casa in periferia a Roma.
Andammo a vivere insieme il primo febbraio del 2004.
Lei non lavorava, stava a casa, usciva a passeggio, a fare shopping, incontrava le sue amiche.
Io uscivo presto la mattina per andare a lavoro e, tornato a casa, la mia prima attivita' era inginocchiarmi davanti a Lei e pulirle le scarpe che aveva indossato tutta la giornata.
Dovevo leccarle con grande attenzione perche' fossero pulite a dovere, ma dovevo anche stare molto attento a non sfiorare i suoi piedi perche' un simile oltraggio era sempre severamente punito.
Il periodo estivo indossava sandali aperti con stringhe sottilissime e cosi' venivo puntualmente frustato a dovere.
L'inverno indossava scarpe chiuse o stivali ma anche in questi casi spesso mi accusava di approfittare di questa pratica per sfiorarle le calze con la lingua o le labbra. Venivo frustato ugualmente ed accettavo l'ingiusta punizione con gratitudine.
Alle volte, finito di pulirle le scarpe, mi ordinava semplicemente di supplicarla di ottenere da Lei la punizione, e cosi' ero io stesso a supplicarla di frustarmi.
Era stupendo umiliarmi cosi' davanti a Lei.
Finita la pulizia delle scarpe mi cambiavo in fretta. Dovevo servirla e fare tutte le faccende domestiche vestito da cameriera, con calze e tacchi. Ovviamente ero depilato fino nelle parti initime in modo da poter soddisfare ogni suo capriccio.
Cucinavo per lei la cena e la servivo in tavola.
Il mio posto, mentre Lei mangiava, era sotto il tavolo.
Mi gettava i resti del suo cibo in una ciotola vicino ai suoi piedi ed io dovevo mangiare senza mani mentre lei parlava al telefono con le sue amiche. Spesso scalciava distrattamente. Altre volte i suoi tacchi si poggiavano sulla mia schiena ed in quei momenti dovevo stare attento a non muovermi per non disturbarla.
Quando si alzava da tavola anch'io avevo finito di mangiare ed alcune volte non ero stato in grado di ingerire un solo boccone.
Andava in bagno a fare la doccia ed era quello, per me, un momento magico.
La seguivo, indossavo una maschera nera per non vedere nulla, e mi usava sotto la doccia come sgabello per poggiare i piedi o per sedere. L'acqua rischiava spesso di soffocarmi ed io pregavo di trovarmi senza fiato sotto i piedi della mia Padrona.
Nei giorni in cui era di buon umore mi chiedeva di aprire la bocca e, prima di fare la doccia, mi dava da mangiare e da bere direttamente dai suoi orifizi.
Durante la settimana andava a dormire presto; in tal modo avevo l'occasione di occuparmi della casa facendo ben attenzione a non far rumore.
Dovevo fare tutte le faccende domestiche e lavare a mano la sua biancheria intima. Infinite volte l'ho annusata avidamente.
Quando aveva le mestruazioni diventava irascibile e per questo ancora piu' adorabile.
Mi legava una calza intorno alla testa e mi costringeva a stare in casa con i suoi assorbenti usati nel morso. Quasi immediatamente si bagnavano della mia saliva ed ero cosi' costretto a gustare il sapore delle sue perdite. Nei primi e negli ultimi giorni usava gli assorbenti interni costringendo anche me ad indossarli durante tutta la giornata. Si divertiva a guardarmi soprattutto mentre li toglievo, la sua risata mi umilava e per questo eccitava oltre misura.
Il fine settimana usciva la sera per trovare compagnia.
Ogni Venerdi e Sabato notte tornava a casa con un uomo, quasi mai lo stesso.
Quando tornava io dovevo trovarmi nella mia stanza, in ginocchio, ed ascoltare i suoi gemiti di piacere.
La sentivo godere, eccitarsi.
Di solito sentivo maggiormente lui che si agitava, la possedeva e godeva.
Alla fine Lei usciva dalla sua stanza, veniva nella mia... aveva sempre un sorriso satanico. Metteva la mano tra le sue cosce, si asciugava il sesso con la minuscola stoffa di uno dei suoi mille perizomi poi lo toglieva. Sapevo quello che mi aspettava, ed aspettavo a bocca aperta, davanti a Lei come un uccellino affamato nel nido, Lei mi infilava la stoffa in bocca ed io succhiavo avidamente. Era il mio premio.
La sera in cui mi ha abbandonato le cose sono andate diversamente.
Rientro' presto con un uomo giovane che mi parve subito violento. Entro' nella mia sanza come una furia, mi prese per i capelli e mi trascino' nella sua stanza.
Ero in ginocchio in un angolo mentre Lui comincio' a toccarla quasi con rabbia, mentre Lei rimaneva quasi spaurita dai gesti di lui.
La getto' sul letto con forza, poi comincio' a spogliarsi. Non era affatto sensuale ma solo sovraeccitato dalla sensualita' della Padrona.
Lei rimase quasi in trance, immobile, per tutte le interminabili ore durante le quali la violento' ripetutatente davanti e dietro.
Era quasi l'alba quando lui si arrese ma non si addormento'. Come era arrivato, rabbiosamente, si rivesti' e ando' via lasciando la mia Padrona gettata sul letto come un panno inutile.
Avevo le lacrime agli occhi.
Lei si alzo' e fece piano i due passi che mi separavano dal letto.
Lo sperma le scendeve lento lungo le calze nere che ancora aveva indosso.
Con un filo di voce mi ordino' di leccarle le scarpe.
Cominciai, come al solito, a pulirle con attenzione.
Quando ancora non avevo finito mi disse di salire piano. Era la prima volta che mi invitava a leccare anche i suoi piedi e le sue calze.
Iniziai a baciare e leccare il collo dei piedi, le caviglie, i polpacci. Salivo adagio gustandomi ogni centimetro di quelle gambe che avevo desiderato per i ventiquattro mesi precedenti.
Alle ginocchia la mia lingua si ritrasse per un istante: c'era una goccia di sperma ancora caldo che scendeva.
"Leccale" mi disse piano "Leccale tutte..." Si riferiva a tutte le gocce bianche che scendevano lungo le sue gambe.
Ebbi un istante di esitazione, lo confesso, ma iniziai da quella goccia, per raccoglierle tutte fino all'inguine.
Giunto che fui al punto di non poter continuare senza sfiorarle il sesso mi prese la testa fra le mani e mi ordino' ancora: "Lecca animale".
Presi a leccarla e succhiarla. Sentivo lo sperma in bocca, la sua consistenza, il suo sapore. Avevo l'istinto di ritrarmi ma non avrei ceduto per l'infinita sottomissione che mi legava alla Padrona. La sentivo godere silenziosamente.
Raggiunse l'orgasmo e in quel momento mi scaglio' con un calcio in terra. Mi sanguinava il labbro.
Si mise carponi sul letto e mi disse: "Puliscimi il buco del culo".
Non era mai stata scurrile durante quei due anni.
Mi avvicinai e iniziai a pulirle con la lingua il deretano dello sperma di quello sconosciuto.
Quando si ritenne soddisfatta mi allontano' con la mano, si stese e mi disse: "Lui e' un uomo" - pausa - "...e tu non sei un cazzo".
Sono le ultime parole che le ho sentito pronunciare. Si addormento'.
Io andai nella mia stanza a riposare. Quando mi alzai non c'era piu'.
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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