"E' stata una bella serata", dice lei.
"Sì, anche per me", rispondo.
Non è necessario essere maghi per leggere nei nostri pensieri in questo momento: due adulti di sesso diverso, che per giunta si incontrano tramite un sito di annunci, lo fanno per un motivo ben preciso. Eppure, tra i desideri e le parole, tra i pensieri e le azioni spesso si insinua un velo di pudicizia e di riserbo che insieme al piacere è forse il solo in grado di salvare il sesso dalla sua funzione riproduttiva originaria e da una meccanica semplice e brutale.
"Chi farà il primo passo?" mi chiedo. Nei pochi minuti che ci separano dalle nostre macchine, parcheggiate sul limitare della spiaggia, mi si presentano decine di momenti in cui la mia lingua o il mio braccio potrebbero sciogliere questo dannato nodo di cautela. Ma niente. Si cammina in un silenzio carico di aspettativa, o facendo qualche osservazione casuale. Sollevo lo sguardo verso la strada: le macchine sono lì, a una ventina di metri. Ma porca maiala! perché qualche ladro non ha pensato di rubarne una? Il cuore comincia a pompare sangue alle tempie e mi sembra che i minuscoli grani di sabbia sotto i piedi facciano un fruscio insostenibile... quanto manca? venti secondi? dieci? forse meno? Alla fine, pressato dall'urgenza e dal terrore di essere cancellato dalla sua mente come una "serata persa", in tono del tutto incongruo con la notte di luna piena di metà maggio, satura di profumi salmastri e di bagliore argenteo, la mia lingua si ribella e si aggrappa al carro dell'ultimo pensiero.
"Dio mio! hai un culo fantastico!" dico.
Lei si volta e rimane a bocca aperta, palesemente sorpresa.
Attimi di panico... ho detto una cazzata che diventerà leggendaria!
Mi aspetto che mi lanci uno sguardo di scherno e si infili in macchina senza salutare. Invece scoppia a ridere, chinando addirittura la testa all'indietro. Io avvampo dalla vergogna, ma lei mi tocca il braccio, e senza riuscire a smettere di ridere mi dice: "Scusa, scusami... è che stavo pensando una cosa simile del tuo".
Dalla fossa delle Marianne alla vetta dell'Everest in mezzo secondo... decisamente il mio morale è la cosa più veloce su questa terra.
Poi baci, come uno si aspetta che i baci debbano essere: vibranti, impazienti, affamati. Il calore del suo corpo, finalmente, la morbidezza del suo seno contro il mio petto, quel suo profumo che mi avvolge e oblitera il resto del mondo. Prendo coraggio: "Vieni", le dico, portandola di corsa dietro il muro di uno stabilimento balneare ancora deserto. Un cono d'ombra ci protegge dalla vista di eventuali tiratardi. Da un baretto lontano, arriva il suono plasmato dal vento e dal rumore della risacca di un juke-box. La mia bella amante si appoggia contro una palizzata di canne e mi attira a se: le sue mani mi sbottonano la camicia frettolosamente e la sua bocca fa appena in tempo a sfiorare un mio capezzolo che io già sfuggo alle sue carezze e mi getto letteralmente ai suoi piedi. "Cosa vuoi fare?" mi chiede debolmente mentre le sollevo la gonna.
Comincio a tempestarle le cosce di baci e piccoli morsi, stuzzicando la pelle liscia con le unghie. La faccio voltare e le sfilo gli slip... il tessuto è bagnato. Mi sembra di sentirle le gambe tremare mentre vi faccio scorrere le mie mani fino ai fianchi. Lei inarca la schiena, istintivamente, offrendomi il succoso frutto del suo sesso. Guidato dal profumo vi appoggio la bocca e, senza leccare, mi limito a risucchiare il nettare salato e vischioso che cola tra le sue labbra crespe. Quante volte ho assaggiato una donna a quel modo, eppure ogni volta mi sembra di non conoscerne il sapore e mi abbandono con una fame che mi sorprende. Passo in rassegna tutte le carezze che la mia bocca ha imparato dall'esperienza: decise con la punta della lingua, e morbide, appiattendola intera contro la vulva; insolenti, facendo schioccare la lingua tra i denti, o pudiche, sfregando solo le lisce labbra; e ancora, blandendo la clitoride con il levigato retro della lingua o succhiandola, come fosse un minuscolo pene, e infine scopandola, irrigidendo la lingua per insinuarla dentro.
La mia bella bionda partecipa dimenando sinuosamente il suo rotondo fondoschiena, accompagnando ogni bacio con una diversa modulazione dei suoi gemiti e mugolando parole confuse. Mi intenerirei, se non fossi così eccitato. Mi si è gonfiato da farmi male, e preme ostinatamente contro i pantaloni per poter uscire. Resisto alla tentazione di aprire la lampo e masturbarmi, ho paura che verrei subito.
Quando decido di sostituire un dito alla mia lingua, sento che lo stringe con forza. Si rilassa ben presto e qualche attimo dopo infilo un secondo dito. A questo punto lei comincia a muoversi contro la mia mano, impalandosi su quell'improvvisato sostituto del fallo. Le mordo le natiche e lei sussulta, ogni morso un po' più vicino al suo punto debole. Lo sappiamo entrambi. Come sappiamo che alla fine darò sfogo al suo desiderio, dandole quel "bacio segreto" di cui mi ha confessato il desiderio più volte. Ma è un gioco che si gioca avanzando e indietreggiando, facendo a rimpiattino, fintando il colpo decisivo e alimentando il senso di attesa.
Di colpo ci pietrifichiamo e restiamo immobili per una coppia di girovaghi lunari, spuntata non si sa da dove, che cammina sulla battigia poco distante, finché non li vediamo allontanarsi. E poi, senza preavviso, mi insinuo tra le natiche tiepide e le poggio la lingua sul buchetto dell'ano. Lei reagisce come se le avessi leccato il cuore nudo e palpitante: ha un sussulto e trema, oscenamente esposta alla mia bocca, e si abbandona al duplice assalto, delle dita e della lingua, come un fiore in balia delle correnti contrastanti di un torrente.
Una sua mano impaziente mi afferra per i capelli e mi preme la testa contro di sé, facendomi affondare il viso nel solco che divide le due deliziose rotondità. E' questione di poco... lei mi incita a farla venire, e io aumento il ritmo con cui le mie dita la scopano senza smettere un attimo di saettare la mia lingua sullo sfintere, che molle di saliva già comincia a dischiudersi.
Infine mi grida il suo piacere con la bocca e con il corpo intero, scossa dalle ondate dell'orgasmo, inarcando ancor più la schiena e serrando con forza le gambe. Infine si lascia andare e scivola sulla sabbia, inginocchiandosi anche lei di fronte a me. Cerca la mia bocca, la mia lingua, mi bacia con forza, mi ringrazia, è stato bellissimo... "E poi?", penso un po' deluso nel vederla alzarsi e rassettare la gonna, "finito tutto?". Lei sembra percepire la mia perplessità e sorridendo mi tende la bella mano inanellata: "Vieni, andiamo a casa mia," dice, "qui non c'è abbastanza luce, e io voglio guardarti negli occhi mentre ti faccio godere".
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17 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97395
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
perchè c'è, vero?! :o)
è sempre un immenso piacere leggerti..qualsiasi cosa tu scriva, anche la lista della spesa scritta da te, potrebbe diventare erotica!
Mi ha fatto piacere leggerti, così apprezzo ancor di più i tuoi commenti ai miei racconti.