Era capitato per caso che, sulla spiaggia, i nostri ombrelloni fossero piantati sulla stessa prima fila, quasi sul bagnasciuga, ma a distanza di tre, quattro posti.
Questa dislocazione agevolò la mia conoscenza con Lucia e Salvatore, così si chiamavano, e non posso nascondere che la simpatia, la bellezza ed il feeling che si era creato con lei, cominciarono a turbarmi non poco.
Anche nei confronti del marito, avvocato salernitano, sentivo una notevole simpatia che però raffreddava il mio interesse per lei che aveva attirato tutta la mia attenzione sin da qualche ora successiva al baciamano che avevo sentito di farle da vecchio gentiluomo del sud.
Stimavo che avesse intorno ai 45 anni, quell’età in cui le belle donne offrono al mondo tutto il meglio di se stesse.
Una bellezza gestita con classe, senza l’ostentazione aggressiva che avevano avuto da giovanissime misurandosi con se stesse e le coetanee nella provocazione, la conquista ed i giochi acerbi di passione e d’amore; una sessualità maturata dall’esperienza e dalla coscienza di se stesse, che si autoreferenziava degli sguardi ammirati degli uomini e delle stesse donne.
In somma quel quid che le rendeva tanto interessanti da trovarle mentalmente compagne e complici di qualsiasi esperienza possibile.
Lucia, poi, aveva un corpo magnifico che denotava anche un temperamento sportivo che lo manteneva in magnifica forma.
Le cosce, rotonde e lunghe, erano dotate di una muscolatura appena accennata che si esibiva dal bacino al ginocchio in una dimensione che non poteva non continuare con la medesima eleganza di forme, esprimendosi in una caviglia sottile su di un piede perfetto che avrebbe valorizzato qualunque tipo di scarpa, anche per chi non fosse stato amante del genere.
Vita stretta, bel seno rotondo e sodo che ansimava dopo una bella nuotata o una corsetta sulla spiaggia, capelli biondi che incorniciavano un ovale perfetto illuminato dal candore dei denti e da due occhi del colore del cielo.
Ma il marito mi era molto simpatico e sembrava cercare la mia compagnia.
Potevo mai desidera sua moglie?
Mi accadeva, quindi potevo ma, non dovevo.
Quella sera m’invito a mangiare al loro tavolo e ricordo che la serata passò gioiosamente con lei più bella che mai.
Anche tavola mostrava tutta la sua classe che moltiplicava per mille la sua bellezza.
Era un piacere vederla mangiare. Diritta sulla sedia, entrambe le mani sul tavolo, mai gomiti o il braccio. Impugnava forchetta e coltello con le dita, a mo’ di piume leggere; i gomiti stretti ai fianchi, e si muoveva con piccoli gesti misurati e gentili. Talvolta incrociavamo lo sguardo e mi gratifica di un sorriso accennato, che illuminava il suo viso del chiarore degli occhi cerulei ammiccanti e della luce dei suoi denti bianchissimi.
Quasi ne percepivo l’alito profumato e caldo ed a malapena riuscivo a contenere l’irrefrenabile desiderio di stringerla tra le braccia e baciarla con tutta la passione che sentivo per lei.
Così trascorremmo la settimana diventando un terzetto fantastico, quasi sempre insieme, anche in qualche escursione nei dintorni e qualche cenetta a lume di candela in qualche tipico localino del posto.
E lei mi sembrava sempre più bella. Dovevo controllare la disinvoltura con la quale ci rapportavamo l’un l’altra ed evitavamo di parlare della loro partenza alla fine della settimana che avevano goduto sul luogo.
Era chiaro che ci saremmo rivisti a Napoli o a Salerno, ma temevamo, almeno io, che il nostro, come tante conoscenze estive, sarebbe finita lì senz’altro seguito.
E la cosa mi sembrava estremamente crudele, anche perché non sapevo con quale plausibile scusa avrei potuto riavvicinarli.
Sarebbe partiti il sabato mattina e come ormai solito, avremmo cenato insieme.
Invece al tavolo venne solo Salvatore perché Lucia aveva un forte mal di testa ed avrebbe cenato in camera. Però dopo cena potevo salire a salutarla, anche per concordare come e dove ci saremmo rivisti una volta ognuno della propria città, con il proprio lavoro etc. etc.
A cena Salvatore fu molto cordiale ma bevve qualche bicchiere di vino in più. Mi sembrò che lo facesse perché era sfuggito al controllo della moglie, che mi disse di amare come mai gli era successo. In assenza di lei, apprezzai non poco la sua confessione e lo confortai dicendogli che lo capivo perché Lucia mi era parsa subito una donna fantastica, bellissima e dotata di una classe non comune, che avrebbe fatto innamorare chiunque avesse avuto la fortuna del suo interesse, ma anche chi di quella fortuna non avesse goduto.
E lui mi diede ragione raccontandomi che quasi tutti suoi amici, prima o poi, chi più, chi meno, erano stati innamorati di Lucia.
Temendo che “la canzone venisse a me”, finsi di non capire.
Dopo frutta e dessert, guardandomi bene dallo stringere i tempi, bevemmo un paio di cognac e salimmo in camera da Lucia, portandoci una bottiglia di Veuve Clicot per brindare alla nostra bella amicizia.
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17 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97395
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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