Non senza celare il piacere nell'apprestarsi a ricevere in dono, dall'amico scrittore, la prima stesura dei racconti di cui si era resa ispiratrice, condividendone le fantasie più inusuali, G. non poteva fare altro che gratificarlo nella misura più adeguata, ponendosi come avrebbe fatto la protagonista di quelle trasgressive avventure, ribadendo audacemente della propria insospettabile indole anche di fronte all'altro suo estimatore, complice nell'immortalarne ogni più maliziosa esposizione.
Rimanendo solo con addosso un trasparentissimo body a rete si predispose per lasciarsi nuovamente ritrarre, posando accanto ad una vetrata, del tutto incurante di poter essere vista da chiunque si fosse affacciato dal palazzo di fronte.
Il pensiero di una simile eventualità, anche se molto improbabile, ne stimolava in ogni caso i pensieri, fantasticando di ulteriori torbidi incontri con le persone più disparate che avessero dimostrato di saperne catalizzare l'attenzione, superando ogni possibile pregiudizio.
Abbattere le barriere, che la rendevano apparentemente irraggiungibile, non era certo cosa semplice, tuttavia anche il compagno di lei sapeva perfettamente quanto fosse capace di cimentarsi nel superare l'immaginario, valicando i limiti imposti della consuetudine, per calarsi nei ruoli che inevitabilmente lo avrebbero fatto impazzire.
Posando il libro e sfilatasi anche l'ultimo orpello, consegnandosi nuda ai propri estimatori priva di ogni altro intimo baluardo, era pronta per gratificarli come meritavano senza alcun altro possibile impedimento.
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