Il mio pensiero fisso i giorni successivi alle "confessioni" di Gabriella è stato quello di trovare delle situazioni adeguate alle nostre nuove esigenze. Privo di esperienza diretta come sono mi sono messo a cercare informazioni su siti specializzati di incontrismo, trasgressione sessuale, annunci erotici e forum vari. In pochi giorni riesco a prendere contatto con varie persone, ovviamente tutti singoli, che, messi al corrente della situazione, fanno a gara nel proporsi come possibili compagni di trasgressione e nel darmi dritte su come coinvolgere sessualmente la mia fidanzata. Vaglio proposte su proposte e decido che come prima "uscita" potrei proporre a Gabri una puntata in qualche parcheggio notoriamente frequentato da scambisti e guardoni.
Attendo con pazienza che lei manifesti il desiderio di combinare qualcosa. Non mi sento di uscirmene "a freddo" con una proposta del genere, non so fino a che punto lei sia davvero convinta di fare cose del genere e non voglio rischiare di sciupare la sua disponibilità avanzandole la proposta sbagliata nel momento sbagliato.
A quanto pare lei non scherzava affatto, perchè il venerdì successivo lei, uscendo la mattina di casa per recarsi al lavoro, dopo avermi dato il bacino soggiunge guardandomi maliziosamente:
-"Senti... ma... per domani sera, che è sabato, cosa vuoi che faccia? Vado da Sergio o vuoi fare tu qualcosa con me?".
Le ribatto prontamente di lasciar stare Sergio e che avremmo fatto qualcosa io e lei. Mi sorride con aria furbetta e se ne va senza aggiungere parola.
Devo andare al lavoro ma proprio non ce la faccio, ho la testa completamente per aria e mi prendo il giorno di ferie. Rimango a casa e mi metto al computer. Ho un piccolo elenco di diverse soluzioni per l'indomani sera ma ho il problema di non sapere bene come comportarmi. Prendo la lista dei miei contatti con l'intenzione di scrivere ai singoli che mi sono sembrati più disponibili, corretti ed interessanti. C'è il rischio che, come prima volta, la serata possa rivelarsi inconcludente, inadeguata oppure addirittura pericolosa. Un certo Alfredo di 45 anni mi era sembrato una persona particolarmente interessante ed esperta in questo genere di cose. Gli scrivo esponendogli la situazione con la massima sincerità e chiedendogli suggerimenti sul possibile svolgimento della serata. Alfredo mi risponde dopo un paio d'ore comunicandomi la sua disponibilità per la sera successiva a condizione che io accetti di parlargli direttamente al cellulare.
Gli comunico immediatamente il mio numero di cellulare. Verso mezzogiorno mi chiama. Una voce matura e garbata quella di Alfredo, chiacchieriamo qualche minuto poi lui mi chiede se mi va di vederci per pranzo da qualche parte. Ci accordiamo per incontrarci in un bar dell'Eur. Mi presento all'appuntamento ed Alfredo conferma la buona impressione telefonica. Non bello ma nemmeno malaccio, sull'1,75x70, capelli brizzolati, probabilmente due o tre anni più di dei 45 dichiarati. Mi vengono i brividi a pensare alla mia Gabriella fare sesso con quest'uomo maturo che potrebbe esserle padre... Parliamo a lungo e ci accordiamo per vederci la sera in un parcheggio dell'Eur che lui conosce bene. Discutiamo approfonditamente dei vari dettagli. Trascorro il resto del venerdì ed il sabato in un'eccitazione febbrile. Se la serata va per il verso giusto finalmente la mia fidanzata diventerà una vera e propria troia. Un conto è andare a letto con il suo ex, un altro conto è accettare di fare sesso con uno sconosciuto in un parcheggio. Il sabato sera finalmente usciamo di casa. Gabriella su mio invito si è vestita molto sexy. Un abitino aderente scuro, elasticizzato e generosamente corto le fascia il corpo, scarpe con tacchi alti, calze autoreggenti con la riga, tanga che si intravede sotto il vestito, niente reggitette. E' uno spettacolo, tutte le sue belle curve sono in evidenza. Lei continua a scrutarmi incuriosita, non riesce a capire cosa io abbia in mente ma mi ha esplicitamente dato carta bianca per la serata. Il mio compito è riuscire a non farle rimpiangere l'appuntamento perso con Sergio. Come d'accordo invio un sms ad Alfredo comunicandogli ora e luogo del ristorante dove intendo portare Gabriella. Ho optato per un posto abbastanza elegante. Arriviamo alle 21.15 e prendiamo posto al tavolo. Cena a base di pesce con abbondante vino bianco, leggero e frizzante su consiglio di Alfredo per mandare Gabri su di giri. Verso le 21.45 ho un tuffo al cuore perchè vedo Alfredo entrare nel ristorante. Non era nei patti, cosa diavolo intenderà fare? Alfredo prende posto ad un tavolo non lontano da noi ma non fa nulla che possa in qualche modo far pensare che mi conosce. Ordina qualcosa di veloce e dopo una ventina di minuti si alza e se ne va. Mi arriva un suo sms, che vado a leggere alla toilette:
"La tua ragazza è veramente meravigliosa vedrai come te la scopo più tardi". Torno al tavolo con il cuore in gola. Finiamo la cenetta con grappino conclusivo ed usciamo. Gabriella è conscia di attirare l'attenzione degli uomini, l'aria fresca della serata estiva e l'effetto dell'alcool la mandano su di giri. La porto in macchina, lei mi guarda con occhi accesi, non l'ho mai vista così focosa e vitale. Mi squadra chiedendomi cosa vogliamo fare della serata. Le rispondo chiedendole se ha voglia di fare cose porcelle e lei non mi risponde, la sua espressione è già una risposta. Le metto una mano tra le cosce, gliele accarezzo. Lei allarga guardandomi provocatoriamente. Metto in moto e avvio l'auto. Al primo semaforo tiro fuori da una tasca un piccolo ma potente vibratore suggeritomi da Alfredo, glielo porgo e la invito ad usarlo. Lei lo prende, lo osserva:
-"Che cos'è?".
Le faccio vedere come si accende. Gabriella senza esitare apre le gambe, scosta le mutandine e si passa languidamente il vibratore sulle labbra della fica sospirando voluttuosamente.
Dirigo la macchina verso il luogo concordato: piazza Pakistan, il parcheggio sotto il fungo, non lontano dal Palazzetto dello Sport. Come da indicazioni di Alfredo parcheggio l'auto nel lato più appartato della piazzetta. Abbasso i finestrini. Sono circa le 23. Gabriella ha il viso acceso dalla libidine, spegne il vibratore e si guarda attorno.
-"Non sarà un posto pericoloso? Che dobbiamo fare qui?".
-"No amore, non è pericoloso, è soltanto un posto frequentato da guardoni e scambisti".
-"Guardoni e scambisti?"
-"Si, è un posto pieno di porci come noi due". Le ribatto.
Lei mi guarda tra l'incredulo ed il curioso. Per evitare che si raffreddi o pensi troppo la abbraccio, la bacio ed inizio ad accarezzarla fra le cosce. Bastano pochi minuti per scaldarla e sentirla sospirare.
Con ottimo tempismo un grosso fuoristrada si avvicina lentamente e parcheggia accanto a noi, dal lato di Gabriella. Lei fa per tirare su il finestrino ma io blocco il movimento.
-"Dio che maiale che sei...", mi fa.
Il fuoristrada è distante non più di un metro dalla nostra macchina, il finestrino scuro si abbassa e riconosco Alfredo seduto al volante. Ci guarda quasi distrattamente e si accende una sigaretta. Gabriella è visibilmente rossa in volto.
-"Senti ma non so se è il caso di stare qui...".
Tronco la sua comprensibile esitazione baciandola con foga. Lei risponde al bacio. Le mie mani corrono sul suo corpo, sui seni, tra le cosce.
-"Non hai detto che vuoi sentirti troia? Io ti voglio troia, voglio vederti fare la troia...".
Gabriella è voltata verso di me, mi chiede se il tizio del fuoristrada ci sta guardando.
-"E' ovvio che ci sta guardando, amore, facciamogli vedere qualcosa, no?".
Le abbasso le spalline del vestito e carezza dopo carezza glielo abbasso fino a scoprirle il seno. Finalmente Gabri si decide a voltarsi verso il finestrino. Scambia un'occhiata con Alfredo che dalla posizione rialzata della sua auto può vederle benissimo le belle tette ormai totalmente esposte. Poi chiude gli occhi e si abbandona sul sedile.
-"Quello mi sta guardando le tette, sai, non ti dà fastidio?".
-"Ti ci ho portato apposta qui per farti guardare da altri maschi".
Gabri sospira finalmente di piacere, capisco che il più è fatto.
-"Facciamolo guardare meglio, no?", faccio io abbassandole lo schienale.
Gabri si ritrova semisdraiata ed esposta agli sguardi di Alfredo. Vedo che lei si volta e lo fissa, senza distogliere lo sguardo.
-"Avrà cinquant'anni..." mi dice con un filo di voce.
-"Mostriamogli qualcosina di più", faccio io, accarezzandole le gambe e facendo risalire il vestito.
Quando il bordo delle autoreggenti è ormai esposto Alfredo apre lo sportello e scende dalla macchina, posizionandosi ad un mezzo metro dal finestrino di Gabriella.
-"Dai, apri un po' le gambe, fagli vedere la fica" la sollecito.
Alfredo si avvicina, adesso è praticamente appoggiato allo sportello di Gabriella.
-"Credo voglia toccarti un po'... glielo lasciamo fare, vero?" le dico.
-"Si, certo..." risponde lei languida.
Faccio cenno ad Alfredo che allunga una mano e continua a far risalire il vestito di Gabri. Ora ha libero accesso alle mutandine. La mano di lui va ora sulle tette palpandole generosamente, poi torna alle mutandine, insinuandosi sotto il bordo.
-"Amore, mi sta toccando la fica..." mi sussurra a bassissima voce.
-"Apri meglio le cosce, fagliela toccare per bene".
Le dita di Alfredo scostano le mutandine e si insinuano veloci dentro la fica della mia fidanzata.
-"Brava, apri le cosce, dai!" fa lui con voce decisa. Le dita dell'uomo non perdono tempo ed iniziano a pistonare con decisione nella passera di Gabriella che in pochi secondi perde completamente il controllo ed inizia a smaniare di piacere.
-"Mai vista una troia così bella in questo posto", la apostrofa Alfredo.
-"Ti piace il cazzo vero?", continua l'uomo. Gabri non risponde.
-"Allora te lo faccio vedere e ti ripeto la domanda. Ragazzi, va bene se apro lo sportello?". Gli rispondo che può farlo e sblocco la sicura. Alfredo apre lo sportello e continuando a pastrugnare nella fica della mia donna velocemente estrae il cazzo dai pantaloni. Ha un arnese di tutto rispetto con una grossa cappella.
-"Guarda qua, ti piace, eh?" incalza lui.
Lei è riversa sul sedile, con l'abitino avvolto intorno ai fianchi, sconvolta dal piacere, le tette di fuori e la fica invasa dalle dita dell'uomo. La sua resistenza, semmai è esistita, è vinta.
-"Sentilo in mano dai." Alfredo prende una mano di Gabri e se l'appoggia sul cazzo invitandola a segarglielo.
Gabri esegue quasi in trance, con gli occhi chiusi.
Senza smettere di sgrillettarle la fica lui la prende con l'altra mano dietro la nuca e le spinge il viso a contatto con il membro. Con il cuore che va a mille vedo la turgida cappella di Alfredo poggiarsi sulle labbra della mia ragazza. Lui la sollecita ad aprire la bocca, le schiude le labbra appena, ma è un cedimento sufficiente perchè l'uomo le affondi tutto il cazzo in bocca con studiata brutalità. Poi lo estrae con altrettanta velocità e glielo picchia sul viso un paio di volte.
-"Dai, vieni nella mia macchina che te lo dò tutto.".
Gabri mi guarda appena e prende atto del mio sorriso di incoraggiamento. Si ricompone sul sedile, si alza e scende dalla macchina. Alfredo apre il portello posteriore della sua auto e la fa salire, la segue e richiude.
Con un comando elettrico abbassa tutti i finestrini dell'auto cosicchè io possa seguire comodamente ciò che avviene all'interno. Li vedo sdraiati sull'ampio sedile posteriore completamente abbassato, in pratica un letto da una piazza e mezza. Stanno facendo già lingua in bocca, vedo le mani dell'uomo percorrere il corpo sinuoso della mia lei. Preliminari estremamente veloci poi lui la rovescia sulla schiena, le sale sopra e le fa allargare le cosce. Mi avvicino per cogliere i particolari e faccio appena in tempo a vedere distintamente la cappella dell'uomo schiantarsi letteralmente nella fica fradicia e vogliosa della mia ragazza ed iniziare a martellarla furiosamente. Gabriella si lascia andare a prolungati mugolati di piacere e inizia con una serie interminabile di "Si... si... si" all'uomo, un "si" per ogni affondo del maschio dentro di lei. Il fuoristrada sobbalza decisamente al ritmo serrato della chiavata, nella semioscurita si vedono soltanto le gambe di Gabriella avvolte dalle autoreggenti con i tacchi delle scarpe che sfiorano il soffitto dell'auto. Mi abbandono ad un'indecente masturbazione, in piedi, coperto dalla massa dell'auto.
In un posto del genere una simile attività non passa certo inosservata. Presto diverse auto si avvicinano al fuoristrada e un paio di uomini si avvicinano furtivamente per godersi lo spettacolo. Uno di loro si affianca a me e tira fuori il cazzo a sua volta. Frattanto Alfredo esce da Gabriella, la rigira e la piazza a pecorina. Le si mette dietro, la prende per i fianchi ed inizia a stantuffarla ad un ritmo ancora più infernale del precedente. Il tipo mi chiede se sono un amico della coppia, rispondo che sono il marito di lei.
Intanto a voce alta Alfredo apostrofa Gabriella:
-"Lo senti il mio cazzo, puttana?" Sentiamo tutti Gabri risponde con un lunghissimo "Siiiiii...".
-"E ti piace, vero... Ci vieni apposta nei parcheggi per farti trattare così, vero, troia?".
Lei continua ad annuire e uggiolare di piacere.
Dall'altra parte dell'auto i guardoni sono diventati tre, da questa parte il tipo che mi sta a fianco mi sussurra:
"Fortunato, che moglie che hai, è stupenda".
-"Grazie" ribatto io un po' inebetito dalla situazione.
-"Guarda lo spettacolino che stai dando, troia, li vedi questi guardoni qui attorno? Vuoi farti guardare mentre ti inculo?".
-"Dai, inculami, dai... dai..." risponde lei ormai del tutto "partita".
Alfredo fa togliere del tutto il vestito a Gabri e la spinge con il viso sul pavimento dell'auto, il culo a pizzo. Le si mette letteramente sopra cavalcandola e le sprofonda in un solo colpo il membro nell'orifizio anale. Sinceramente non pensavo che fosse una cosa così immediata e facile inculare la mia ragazza, prima o poi devo provarci anche io... ma quanto ce l'ha largo il culo?
-"Ma che troia che sei, sei sfondata come una vacca, ne hai macinati di cazzi qui dietro". Alfredo inizia un andirivieni dentro il culo di Gabri che ad ogni affondo grida di piacere. Improvviso, violento e primitivo arriva il primo orgasmo di lei, che urla senza alcun ritegno il suo piacere libero e selvaggio, mentre Alfredo continua imperterrito a sbatterglielo in culo come un forsennato dandole della cagna in calore..
"Senti, mi chiamo Renato... piacere.. ma quando lui ha finito me la fai scopare anche a me tua moglie?", mi fa il tipo accanto a me. Non gli rispondo.
Alfredo ormai sta dominando Gabriella anche psicologicamente:
-"Adesso ti affacci al finestrino e prendi in bocca il primo cazzo che ti offrono, forza.".
Alfredo si distende sul sedile, lei gli va sopra e si impala sul suo cazzo. Si volta verso il finestrino e trova uno degli uomini che le porge il membro eretto. Faccio quasi fatica a credere a quello che sto vedendo. Gabriella completamente nuda nella macchina di uno sconosciuto, pur essendo appena venuta continua a farsi chiavare senza ritegno mentre succhia il cazzo ad uno dei guardoni. Vedo Alfredo completamente rilassato e lei muoversi sul suo cazzo ormai decisamente a suo agio. Senza che nessuno glielo avesse chiesto lei abbassa il viso sotto il cazzo del guardone ed inizia a slappargli le palle. Un altro infila un braccio dal finestrino e le palpa le tette. La situazione a descriverla sembrerebbe degenerata, in realtà è invece piuttosto tranquilla. L'uomo accanto a me chiede ad Alfredo il permesso di entrare in macchina. Alfredo, sempre con Gabri impalata su di lui, lo squadra e poi gli fa un cenno di assenso. Il tipo apre lo sportello e si siede accanto ai due amanti. Mentre Gabriella è ancora impegnatissima a lustrare con la lingua la cappella del guardone Renato si dà subito da fare nel palparle il sedere e ad insinuarle le dita nell'ano.
Dopo qualche minuto Alfredo apostrofa Gabri.
-"Vuoi provarlo il cazzo che stai ciucciando, mignottona?".
Gabri gli sorride rilassata ed annuisce. Lui la fa smontare e la fa mettere a pecorina contro lo sportello che viene aperto, passa un profilattico al tizio del pompino che se lo infila prontamente, si piazza con i fianchi contro le chiappe della mia fidanzata, armeggia per trovare l'orifizio vaginale e lo infila dentro. Alfredo e Renato ora sono seduti fianco a fianco, Gabri impugna i cazzi dei due uomini e li succhia senza esitazione alternando ora l'uno ora l'altro mentre lo sconosciuto la pompa a dovere in fica da dietro. Il terzo guardone se ne resta al suo posto sparandosi una sega magistrale, cosa che d'altronde sto facendo anche io. Passano non più di tre minuti che l'uomo viene, eiaculando dentro la fica di Gabriella con rantoli animaleschi. Lei estrae il cazzo con circospezione attenta a non far fuoriuscire la sborra dell'uomo dal preservativo. Renato velocemente si alza dal sedile e va a prendere il posto del tizio che si allontana verso la sua macchina riabbottonandosi i pantaloni senza nemmeno salutare. Renato infila un profilattico e afferra Gabriella per i fianchi.
-"Si, dai, un altro cazzo, forza...".
Anche Renato ora inizia a fottere Gabriella alla pecorina, Alfredo se ne sta seduto sul sedile a godersi la scena fumando una sigaretta. Poi si sposta verso di me e scende dall'auto abbottonandosi i pantaloni.
-"E' una donna fantastica la tua Gabriella, tientela stretta perchè di donne così ce ne stanno veramente poche" mi fa a bassa voce. "E' nata per fare sesso, ha bisogno del cazzo come dell'aria che respira." soggiunge. "Vedi di fargliene avere sempre tanti altrimenti una così te la giochi, amico bello... Passami il vibratore così quando quello stronzo ha finito di scoparsela le dò la botta finale e te la porti a casa più che soddisfatta", mi dice strizzandomi l'occhio.
Frattanto la scopata con Renato è diventata piuttosto rovente, il tipo stantuffa Gabriella vigorosamente e lei pare gradire moltissimo il trattamento. Renato accelera ancora finchè esplode dentro di lei come aveva fatto un quarto d'ora prima l'altro sconosciuto.
Ad Alfredo spetta il rush finale. Mi invita a prendere posto davanti sulla sua auto, chiudiamo sportelli e finestrini per evitare altre interferenze. Gabri e Alfredo si sistemano sul "lettone" coricati su un fianco. Il cazzo di Alfredo è subito in tiro, infila rapidamente un altro preservativo e si insinua nel culo di Gabriella. Per la prima volta io e lei ci fissiamo negli occhi mentre lei prende il cazzo di un altro uomo.
-"Hai bisogno di queste cose, vero tesoro?" Alfredo per la prima volta si rivolge gentilmente a Gabriella mentre la incula a ritmo blando.
-"E' bellissimo", risponde lei a bassa voce.
-"Ti piace farti sbattere davanti al tuo ragazzo?"
-"Certo", fa lei.
"Però ti piace molto di più farti sbattere quando lui non c'è, vero?"
Gabri non risponde.
-"Vedi che non devi più mettergli le corna al tuo ragazzo? Non ce ne è bisogno, vedi quanto è porco pure lui? Ti fa fare tutte le cose che vuoi, sai?"
Gabri rimane chiusa nel suo mutismo.
-"Tu e io lo sappiamo che gliene hai messe tante di corna, vero?"
Lei continua a non rispondere ma distoglie lo sguardo da me.
-"Lo sai che ho un bel giro di amici fidatissimi e anche superdotati? Quando ti senti la voglia tu mi fai una telefonata e te li presento, oppure ti dò il loro indirizzo e tu li vai a trovare da sola, senza il tuo ragazzo, e vestita come una zoccola. Ti piacerebbe, vero? Loro ti aspettano in tre o quattro e ti fanno divertire come piace a te. E mentre stai con loro io mando un sms al tuo lui e lo informo di tutto".
Gabriella comincia a sciogliersi e a gemere ma non risponde. Il ritmo dell'inculata sale leggermente.
"E' questo che vorresti, vero?" La incalza lui. "Uscire di casa vestita da mignotta e senza mutandine lasciando a casa il tuo uomo e presentarti da quattro sconosciuti 40/50enni che ti usano come una vacca tutta la notte. E' questo che vuoi, vero?".
"Ohhhh.. siiiiiii.... siiiiii..". Gabri inizia a godere di brutto a queste proposte oscene.
"Lo sai che il tuo uomo non chiede di meglio che farti fare queste cose?"
Alfredo prende il vibratore e glielo appoggia acceso sulla fica mentre con il cazzo continua a lavorarle il culo a ritmo sempre più sostenuto. Gabri va fuori di testa.
-"Sei una mignotta, vero?"
-"Siiiiii... sono una mignottaaaa... una grandissima mignotta...faccio schifo per quanto sono zoccola...".
-"E quante corna gli hai messo al tuo ragazzo, dai, puoi dirglielo adesso che hai il mio cazzo piantato nel sedere, anzi lo fai godere molto di più se glielo dici"
-"Si, gliene ho messe tante...."
-"Tante quante? Da quanti uomini ti sei fatta scopare da quando state insieme e di cui lui non sa niente?"
-"Siiii... diversi...."
-"Quanti cazzi diversi hai preso?" la incalza lui. "Tre, quattro, sei, diciotto? O ne hai presi tanti che nemmeno te li ricordi?".
"Tre... soltanto tre... più uno che lui sa già".
"Brava troia, se dici tre vuol dire che sono stati almeno cinque... ma d'ora in poi gliele dici tutte le porcate che farai, vero?"
"Siii... siiii... inculami più forte adesso, sfondami, maiale che non sei altro".
Vado vicino a Gabriella, sono sconvolto ma non sento ombra di risentimento verso di lei, mi sento al contrario legato indissolubilmente a lei e alla sua meravigliosa sessualità... se ciò che ha confessato è vero da quando stiamo insieme lei, contando stasera, ha preso, oltre al mio, altri sette cazzi. Quindi la mia donna è irrimediabilmente una troia, molto più di quanto pensassi. Con questo delizioso pensiero le caccio il pisello in bocca e glielo faccio ciucciare. Alfredo aumenta il ritmo, il suo cazzo massacra senza misericordia il buco del culo della mia fidanzata, le ha infilato tre dita nella fica e con l'altra mano il vibratore le stimola la clitoride.
Arriviamo all'orgasmo tutti e tre insieme, un orgasmo totale. Le eiaculo in bocca e lei ingoia senza fiatare mentre Alfredo si scarica ansimando come una locomotiva a vapore dentro l'intestino di lei...
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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valerio,
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