Nemmeno l’eccitazione piu’ istintiva spesso trova un suo spazio proprio: ti ritrovi eccitata, sollecitata da qualcosa e non sai nemmeno perche’.
Cosi’, spesso, i momenti in cui il cuore si ferma danno spazio ad esplosioni violenti: trovando per un attimo il vuoto del pensiero, del ritmo…
Sono momenti in cui, finalmente, gli istinti non vincolati prendono una strada tutta loro. Amorale, nel senso che non esiste giudizio, freno….I pensieri vanno.
Mi diverte, e molto, nel mio quotidiano notare i dettagli. Facce, sguardi, attenzioni, distrazioni. Mi piace spesso cogliere cosa di me sollecita e cosa sollecita me. Pilotare il gioco…Ma alcune volte…
Una di quelle giornate, di corsa…Un viaggio in autostrada: e’ un ritorno. E ho il tempo di una pausa caffe’. Adoro gli autogrill, specie quelli con tutti quegli strani gadgets da camionisti di cui spesso non conosco nemmeno l’uso pratico. Bandierine, accendini, tappetini, trombette…
Mi piacciono le persone che galleggiano in quel non luogo ma proprio li sono spesso piu’ vere.
E mi piace come sguardi deconcentrati dalla normale attenzione educata mi lavorano tette, bocca, man, cosce, culo…Sorrido tra me e me. Mi impiglio in uno di quelli e me lo lavoro.
Ma spesso anche io sono quella distratta. Una di quelle passanti distratte che fumano una sigaretta sedute con le gambe non volutamente larghe sugli scalini esterni con le mutandine che disegnano le labbra della figa. Sudate, stanche, deconcentrate…
Non volutamente fin che ci si impiglia in uno sguardo “li” e allora magari…O si chiude o diventa voluto. Volutissimi. D'altronde spesso i miei sguardi indugiano sul gonfiore dei pantaloni maschili e nemmeno me ne accorgo…
A volte sgrano gli occhi per pensieri che partono cosi’…Ma appunto: vanno di loro. Se uno immagina una donna intenzionalmente sempre tesa su certi scenari si sbaglia di grosso ma certo a volte un embolo parte. E a volte e’ divertente seguirlo…
Mi attirano terribilmente i bagni dei maschi…Motivi diversi. Alcuni divertenti altri brutalmente perversi. Perche’ e’ davvero da puttana infoiata pensare di entrarci…
Divertenti: trovo la letteratura da cesso eccezionale: tutte le scritte e i disegni all’interno…Arte contemporanea, io davvero non li eliminerei. E in questo senso la sezione maschile e’ infinitamente migliore, piu’ fantasiosa e variegata. Come faccio a saperlo? Beh spesso nei viaggi molte aree sono praticamente vuote…Mi son trovata pure una dedica: divertita, lusingata, sinceramente…
Per il resto…Ad alcuni maschietti fa scalpore leggere certe mie parole. Ma quante volte in viaggio avete avuto voglia o bisogno di masturbarvi…? Se sono col mio uomo lo faccio tranquillamente in macchina. Magari con spettatori camionisti che sorpassiamo (un classico). Ma col tuo uomo…Per lo piu’ lo stuzzichi e lo provochi per ottenere…No…Intendo quando hai proprio voglia di farti da sola…
In questo credo di avere lettori attenti, e comprensivi: quanti tra voi hanno avuto voglia di menarsi i cazzi fino a sborrare….? Perche’ a volte per noi donne e’ diverso…? E non sempre sei in viaggio col tuo uomo e non sempre l’uomo nella vita e’ cosi’ complice…Per cui in quella pausa, nei bagni…Lo ho fatto alcune volte.
Tra donne nei bagni delle donne e’ un classico, non credo vi stupisca…
Mi ha eccitata molto farlo nei bagni dei maschi in quei momenti di deserto…Ma non solo.
Mi ha eccitata il doppio se fuori dal box sentivo voci maschili. Sapere io ero li e loro non sapevano e cosa avrebbero fatto se avessero saputo. Mi son fatta di brutto, ho goduto forte, anche dovendo trattenere i sospiri.
Si lo so e’ da puttana. L’ambiente, l’odore, la situazione…Ma a volte il pericolo e la sfida eccitano. Aver paura ti scoprano….Cosa pensavo? Che mi scoprissero. E una volta scoperta mi costringessero a…Commenti duri, pesanti, sarcastici. Costringendomi a fare ipi’ di fronte a loro per poi prendermi e usarmi…E che anche uscendo mi vedessero le persone, magari bagnata da molti maschi….A volte l’umiliazione e il timore vanno a braccetto con l’eccitazione…
Avevo un complice, il mio uomo ma non c’era meno tensione. Non sai mai…
Ci sono stata anche a giocare ma ero col mio uomo quindi l’atmosfera per quanto sia stato eccitante era forzatamente artefatta: se lo organizzi prima anche se per te…Sai che ci han pensato loro…
Vi confesso di avere avuto lampi di pensieri piu’ duri. Di avere avuto un gran desiderio di entrare “all’inferno” e di trovarci tanti uomini perche’ in quel momento avevo una voglia di cazzo spasmodica. Poco elegante ma a volte prende…
Un giorno ero particolarmente tirata, elegante ma sexy. Vestito nero…Mi sentivo guardata. E mi son trovata a pensare: io che voglia di scopare…Cosa mi farebbero se entrassi li? Vedevo l’andirivieni, erano tanti.
Ero in attesa di una amica che era in bagno. Ero li con una compagnia di amici.
Da ninfomane: immaginavo di entrare, avvicinarmi tremante a loro che li tiravano fuori per pisciare, di schiena non mi notavano. Con la voglia di toccare quei cazzi, succhiarli, farmeli. Uno, due, tanti. Che mi violentassero. Inginocchiarmi a masturbarli, prenderli in bocca, farmi sborrare e abusare in ogni maniera…Parole forti a pioggia…Ed era una voglia reale, voglia di cazzo. Di tanti cazzi…L’idea di farmi sbattere come una puttana li dentro e poi risistemarmi e uscire a ber eil caffe’ con la mia compagnia ignara mentre al banco quelli che mi avevano montata sorridevano sarcastici…
So e’ da perversa, da sporcacciona…Ma quel lampo a volte lo provo. I pensieri non sono mai morali o meno…Sono lampi nei muscoli e nel cervello…Poi la vita riprende sui suoi ritmi assurdi e banali…
P.S
C’e’ un seguito a questo racconto…
E’ luglio. Fa caldissimo. Siamo in viaggio in autostrada, altezza Verona. Una piazzola di sosta anomala, non un autogrill. Ampia…Shorts di jeans, sandali argento a tacco basso. Una canottiera verde, un cappello Borsalino e gli occhiali.
Sto raccontando le cose di cui sopra a Marco. Un lampo nei suoi occhi, si guarda attorno. I bagni sono staccati dal piccolo bar, nel verde. Mi prende per un polso. Sorrido, capisco, dico no. Ma non c’e’ verso, mi trascina dentro. Nel bagno dei maschi. Cuore a mille. All’inizio forse nemmeno mi vedono. Mi porta li, agli orinatoi. E mi dice: “Vuoi cazzi? Dai, toccali…”.
Camionisti? Probabile. Non oso guardarli negli occhi per un po’. Sono tre. E sono grossi…
“Avanti puttana, sei qui per questo, hai voglia: prendili in mano…”
Allora alzo lo sguardo. Sguardi da animali, sarcastici, eccitati. Uno guarda il mio uomo , poi mi prende la mano e se la mette sul cazzo. Diventa subito duro, si gonfia…”Che troia…Ma quanti anni ha? Una troia negra…Dai datti da fare puttana. Fammi sborrare…”
Divento cattiva dentro.
E sull’altro cazzo allungo la mano da sola. Non abbasso lo sguardo e inizia a menarli. Si lasciano fare, mi palpano sopra i pantaloncini e la canottiera. Marco da dietro mi mette e tette fuori e mi slaccia gli shorts e mi infila la mano negli slip.
Non me li tolgono: ma ci scivolano con le mani. Mi entrano con le dita in figa, in culo, mi allago e mi cedono le gambe mentre godo: vengo quasi subito…Troppa tensione…
Mi fa accovacciare e mi ritrovo a masturbare e succhiare quei quattro cazzi, i loro tre e il suo, quello del mio uomo. Ansimano, dicono sono una puttana viziosa. E non ci mettono poi molto. Sborrano come mortaretti: mi sporcano copiosamente dalla faccia alle gambe. E’ cosi’ che esco dai bagni…Forse qualcuno mi vede, non me ne frega nulla, sono in trance. Andiamo in macchina, e’ un pomeriggio pigro, le macchine sfreccian, la piazzola e’ vuota. Mi faccio montare e inculare dal mio uomo urlando le mie fantasie piu’ dure…
Commenti